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1 6.1 GENOMA Figura 6.1 Cariotipi di segale (A) e di moscerino (B) nei quali sono evidenti le coppie di cromosomi omologhi.

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6.1 GENOMA. Figura 6.1 Cariotipi di segale (A) e di moscerino (B) nei quali sono evidenti le coppie di cromosomi omologhi. 6.1 GENOMA. Tabella 6.1a Numeri cromosomici (2 n ) e livello di ploidia (numero di genomi x ) di alcuni organismi animali e vegetali, e microrganismi. - PowerPoint PPT Presentation

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6.1 GENOMA

Figura 6.1Cariotipi di segale (A) e di moscerino (B) nei quali sono evidenti le coppie di cromosomi omologhi.

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Tabella 6.1aNumeri cromosomici (2n) e livello di ploidia (numero di genomi x) di alcuni organismi animali e vegetali, e microrganismi.

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Tabella 6.1bNumeri cromosomici (2n)e livello di ploidia (numero di genomi x) di alcuni organismi animali e vegetali, e microrganismi.

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Figura 6.2Localizzazione ed espansione dei membri di famiglie multigeniche molto diffuse negli eucarioti: tubuline in Arabidopsis thaliana (A) e actine in topo (Mus musculus) (B).

6.2 DISTRIBUZIONE DEL DNA NEI CROMOSOMI: SEQUENZE UNICHE E SEQUENZE RIPETUTE

QUADRO 6.1 – FAMIGLIE MULTIGENICHE

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Tabella 6.2Principali famigliegeniche del genoma umano e di quellodi altre specie.

6.2 DISTRIBUZIONE DEL DNA NEI CROMOSOMI: SEQUENZE UNICHE E SEQUENZE RIPETUTE

QUADRO 6.1 – FAMIGLIE MULTIGENICHE

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Figura 6.3Evoluzione della famiglia dei geni umani codificanti le globine.

6.2 DISTRIBUZIONE DEL DNA NEI CROMOSOMI: SEQUENZE UNICHE E SEQUENZE RIPETUTE

QUADRO 6.1 – FAMIGLIE MULTIGENICHE

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Figura 6.4Modello molecolare della cromatina.

6.3 CROMOSOMA EUCARIOTICO: ORGANIZZAZIONE DELLA

CROMATINA

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Figura 6.5Struttura dei nucleosomi: organizzazione degli istoni e del DNA nell’ottamero di un nucleosoma (A) e nel tratto di connessione tra nucleosomi adiacenti (B) (da: R.J. Brooker 1999, modificata).

6.3 CROMOSOMA EUCARIOTICO: ORGANIZZAZIONE DELLA

CROMATINA

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Figura 6.6Struttura della fibra fondamentale: modelli a solenoide (A) e a zig-zag (B)(da: R.J. Brooker 1999, modificata).

6.3 CROMOSOMA EUCARIOTICO: ORGANIZZAZIONE DELLA

CROMATINA

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Figura 6.7Relazione tra le regionidelle proteine attaccateall’impalcatura (SAR)e sequenze geniche nei cromosomi eucariotici (da R.J. Brooker 1999, modificata).

6.3 CROMOSOMA EUCARIOTICO: ORGANIZZAZIONE DELLA

CROMATINA

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Figura 6.8Rappresentazione schematica dei diversi livelli di organizzazione e impacchettamento della cromatina.

6.3 CROMOSOMA EUCARIOTICO: ORGANIZZAZIONE DELLA

CROMATINA

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Figura 6.9(A) Metafase di Medicagocoerulea con 16 cromosomi A e due cromosomi B (indicati dalle frecce). (B) Cariotipo di Nicotiana tabacum (2n=4x=48). (C, D) Esempi di cariogramma di Capsicum annuum e ideogramma di Zea mays.

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

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Figura 6.10Rappresentazione schematica del cromosoma eucariotico (da: E. Falistocco 1998, modificata).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

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Figura 6.11Classificazione deicromosomi in base allaposizione del centromeroe alla lunghezza dei bracci:(A) metacentrico;(B) sub-metacentrico;(C) acrocentrico;(D) telocentrico.

CENTROMERO

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

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Figura 6.12Particolare del centromero(costrizione primaria) di uncromosoma: (A) eterocromatina centromerica evidenziata mediante colorazione con Giemsa; (B) microtubuli che aderiscono alla superficie centromerica in corrispondenza del cinetocoro.

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICICENTROMERO

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Tabella 6.3Motivo delle sequenze ripetute telomeriche di mammiferi, piante superiori (Arabidopsis) e funghi (Saccharomyces cerevisiae).

TELOMERI

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

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Figura 6.13Risultati di un esperimento di ibridazione in situ fluorescente condotta su una fibra di DNA cromosomico di pomodoro usando sonde per sequenze telomeriche [TTTAGGG]n e subtelomeriche (TGR1), corrispondenti al segnale rosso e a quello verde, rispettivamente (Foto: H. de Jong).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICITELOMERI

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Figura 6.14(A) Ovulo con cellula madre delle megaspore e (B) microspore multinucleate di erba medica con nucleoli evidenti (colorati in blu e rosso, rispettivamente).

ORGANIZZATORE NUCLEOLARE E SATELLITE

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

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Figura 6.15(A) Coppia di cromosomisatellitari di segale con evidente costrizione secondaria; (B) organizzatori nucleolari (NOR) di segale evidenziati mediante ibridazioni in situ con sonde di DNA ribosomale(Foto: H. de Jong).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICIORGANIZZATORE NUCLEOLARE E SATELLITE

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Figura 6.16Organizzazione dei geni ribosomali: gli spaziatori intergenici (IGS) delimitano una unità di trascrizione, mentre i geni sono separati da spaziatori trascritti interni (ITS) e affiancati da spaziatori trascritti esterni (ETS).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICIORGANIZZATORE NUCLEOLARE E SATELLITE

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Figura 6.17Organizzazione strutturale di un nucleolo (Foto: Garland 1989).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICIORGANIZZATORE NUCLEOLARE E SATELLITE

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Figura 6.18Composizione dei ribosomi procariotici ed eucariotici (da: R.J. Brooker 1999, modificata).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICIORGANIZZATORE NUCLEOLARE E SATELLITE

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Figura 6.19Ibridazione in situ genomica tra Salix alba e Salix fragilis: i segnali indicano le regioni cromosomiche contenenti sequenze simili (Foto: S. Meneghetti e H. de Jong).

QUADRO 6.2 – STORIA DELLA CITOGENETICA

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICINOTA TECNICA – COEFFICIENTE DI

SEDIMENTAZIONE

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Figura 6.20Ibridazione in situ di geni e cromosomi, rispettivamente, in pomodoro (A) ed in frumento (B).

6.4 STRUTTURA E MORFOLOGIA DEI CROMOSOMI EUCARIOTICI

QUADRO 6.2 – STORIA DELLA CITOGENETICANOTA TECNICA – COEFFICIENTE DI SEDIMENTAZIONE

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6.5 TEORIA CROMOSOMICA DELL’EREDITÀ

Figura 6.21Cariotipo suino: sono evidenti 18 coppie di autosomi e due cromosomi sessuali, XY (2n=2x=36+XY).

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Figura 6.22Cromosoma 12 umano fotografato al microscopio elettronico (Foto: E. Du Praw). Sono ben visibili i cromatidi fratelli uniti al centromero.

6.6 CONSERVAZIONE E TRASMISSIONE DEL MATERIALE EREDITARIO

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Figura 6.23Rappresentazione schematica della mitosi: (A) nucleo in interfase; (B, C, D) profase; (E) metafase; (F) anafase; (G) telofase; (H, I) citocinesi.

6.7 MITOSI E DIVISIONE CELLULARE

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Figura 6.24Fasi principali dellamitosi in Allium: (A)interfase;(B) cromosomi in profase;(C) cromosomi in metafase; (D) cromosomi in anafase;(E) cromosomi in telofase; (F) cellule figlie risultanti dalla mitosi.

6.7 MITOSI E DIVISIONE CELLULAREPROFASE, METAFASE, ANAFASE, TELOFASE

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Figura 6.25Processo di citocinesi nelle cellule vegetali (A) ed in quelle animali (B).

CITOCINESI

6.7 MITOSI E DIVISIONE CELLULARE

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Figura 6.26Schema riepilogativo della mitosi di un organismo con 2n=4.

NOTA CHIAVE – ASPETTI SALIENTI DELLA MITOSICITOCINESI

6.7 MITOSI E DIVISIONE CELLULARE

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Figura 6.27Schema del ciclo cellulare.

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.28aVariazioni del contenuto di DNA durante le varie fasi del ciclo cellulare (2C corrisponde al contenuto presintesi e 4C a quello postsintesi);

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.28bFluorescenza emessa dal DNA durante il ciclo cellulare quando colorato con prodotto fluorescente (DAPI).

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.29(A) Rappresentazione schematica del contenuto di DNA nucleare rilevabile durante il ciclo cellulare mediante analisi citometrica; (B) protoplasto colorato con FITC (isotiocianato di fluoresceina) e PI (ioduro di propidio) per evidenziare, rispettivamente, le proteine totali e il DNA nucleare (foto: S. Lucretti); (C) istogrammi con picchi 2C e 4C di una sospensione di nuclei isolati da cellule vegetali.

QUADRO 6.3 – CITOMETRIA A FLUSSO (FCM)

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Tabella 6.4Contenuti di DNA in pg e dimensioni del genoma in Mb di alcune specie coltivate.

QUADRO 6.3 – CITOMETRIA A FLUSSO (FCM)

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.30Principali eventi molecolari che controllano la progressione del ciclo cellulare nei lieviti (da: P.J. Russell 1998, modificata).

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.31Regolazione ormonale del ciclo cellulare nelle piante secondo M. Frank e T. Schmülling, 1999.

6.8 INTERFASE E CICLO CELLULARE

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Figura 6.32Ciclo di condensazione e decondensazione dei cromosomi durante le varie fasi del ciclo cellulare.

6.9 VARIAZIONI DELLA STRUTTURA CROMOSOMICA DURANTE IL CICLO CELLULARE

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Figura 6.33Distribuzione delle regioni eterocromatiche ed eucromatiche nei 12 cromosomi del corredo di base di pomodoro (Lycopersicon esculentum) (Foto: H. de Jong).

6.9 VARIAZIONI DELLA STRUTTURA CROMOSOMICA DURANTE IL CICLO CELLULARE

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Tabella 6.5Tecniche di bandeggio cromosomico.

QUADRO 6.4 – BANDEGGIO CROMOSOMICO

6.9 VARIAZIONI DELLA STRUTTURA CROMOSOMICA DURANTE IL CICLO CELLULARE

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Figura 6.34(A) Bandeggio C in Allium flavum con segnali localizzati in zone cromosomiche intercalari e terminali (Foto: G. Vosa). (B,C) Cromocentri in nucleo interfasico di Arabidopsis evidenziati mediante DAPI e 5-metil-citosina (Foto: H. de Jong).

QUADRO 6.4 – BANDEGGIO CROMOSOMICO

6.9 VARIAZIONI DELLA STRUTTURA CROMOSOMICA DURANTE IL CICLO CELLULARE

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Figura 6.35Alternanza di fase nucleare.

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.36aDiagramma schematico del processo meiotico:interfase I e fasi salienti della meiosi I, con particolare riferimento alla profase (da R.J. Brooker 1999, modificata).

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.36bDiagramma schematico del processo meiotico: interfase II ed eventi principali della meiosi II (da R.J. Brooker 1999, modificata).

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.37Fotografia al microscopio elettronico (A) e rappresentazione schematica (B) del complesso sinaptinemico formatosi tra due coppie cromatidiche di cromosomi omologhi.

PRIMA DIVISIONE (MEIOSI I)PROFASE I E COMPLESSO SINAPTINEMICO

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.38Formazione di chiasmi tra cromosomi omologhi (A) e meccanismo di crossing-over (B).

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETIPRIMA DIVISIONE (MEIOSI I)

PROFASE I E COMPLESSO SINAPTINEMICO

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Figura 6.39Processo di terminalizzazione dei chiasmi in una coppia di bivalenti con centromeri subterminali (A-C) e cromosomi in diacinesi (D).

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETIPRIMA DIVISIONE (MEIOSI I)

PROFASE I E COMPLESSO SINAPTINEMICO

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Figura 6.40Cromosomi metafasici allineati (fronteggiamento dei bivalenti) ai lati opposti del piano equatoriale (A) e diagramma schematico di coorientazione dei centromeri (B).

PRIMA DIVISIONE (MEIOSI I)METAFASE I

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.41Fasi salienti del processo di microsporogenesi nelle piante (foto: E. Falistocco).

SECONDA DIVISIONE (MEIOSI II)

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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Figura 6.42Prodotti meiotici nelle piante: (A) tetrade simmetrica di microspore di Dactylis glomerata con schema raffigurativo; (B) tetrade con microspore disposte ai vertici di un tetraedro con schema raffigurativo; (C) tetrade lineare di megaspore di Medicago sativa con schema raffigu-rativo; (D) tetrade con megaspora calazale funzionale e tre megaspore micropilari degenerate (megasporo-genesi di tipo Polygonum).

CITOCINESI6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETI

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NOTA CHIAVE – ASPETTI SALIENTI DELLA MITOSI

Figura 6.43A,BConfronto tra mitosi (A) e meiosi (B) considerandoper semplicità un organismo con tre coppie di cromosomi omologhi e assenza di crossing-over.

6.10 MEIOSI E FORMAZIONE DEI GAMETICITOCINESI

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Figura 6.43CConseguenze di singoli crossing-over sulla ristrutturazione dei cromosomi ricombinanti.

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICACITOCINESI

NOTA CHIAVE – ASPETTI SALIENTI DELLA MITOSI

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Figura 6.44Modello di Holliday per la ricombinazione omologa (A) con modifica suggerita da Meselson, Radding e Weaver (B) (da: T.A. Brown 1999, modificata).

MECCANISMI DI RICOMBINAZIONE GENETICA

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

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Figura 6.45Fotografia al microscopio elettronico di un intermedio di Holliday.

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICAMECCANISMI DI RICOMBINAZIONE GENETICA

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Figura 6.46aCariotipo umano maschile(2n=44+XY).

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

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Figura 6.46bCariotipo umanofemminile (2n=44+XX).

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.47Determinismo cromosomico del sesso di tipo Drosophila (femmine XX e maschi XY), tipo Protenor (femmine XX e maschi XO) e tipo Abraxas (femmine ZW e maschi ZZ). Nelle api (Apis mellifera) i maschi sono aploidi (n) e le femmine diploidi (2n).

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.48Cariotipo maschile e femminile, e dimorfismo sessuale in Drosophila melanogaster.

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.49Esemplare di farfalla chiamata Abraxas grossulariata.

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.50Rappresentazione schematica della struttura e delle relazioni di omologia tra i cromosomi sessuali umani.

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Tabella 6.6Tipologie di cariotipi delle piante maschili e femminili ri scontrate maggiormente nelle specie vegetali (A, corredo di autosomi; X,Y, cromosomi sessuali).

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.51Pianta modello dioica Silene latifolia: organi riproduttivi di fiori femminili (A) e di fiori maschili (B); cromosomi mitotici ottenuti da un apice radicale di un individuo 2n=22+XY (C); cromosomi meiotici evidenziati in una cellula madre del polline: si noti il limitato appaiamento tra i cromosomi sessuali (D). La barra corrisponde a 10 μm (fonte: B. Vyskot e R. Hobza, 2004).

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.52Principali fasi evolutive dei cromosomi sessuali nelle piante: (A) determinazione genica del sesso con ricombinazione possibile tra gli autosomi AA corrispondenti (tipo Ecballium elaterium); (B) determinazione del sesso legata a cromosomi XY omomorfici con ricombinazione soppressa nel tratto dove risiedono i fattorigenetici per il sesso maschile e femminile (tipo Carica papaya); (C) determinazione del sesso basata su cromosomi XY eteromorfici con ricombinazione soppressa ed omologia limitata ad un tratto terminale (tipo Silene latifolia); (D) determinazione del sesso riconducibile ad un sistema che prevede un cromosoma X e due cromosomi Y, entrambi con eterocromatina costitutiva (tipo Rumex acetosa).

6.11 MEIOSI E RICOMBINAZIONE GENETICA

QUADRO 6.5 – DETERMINAZIONE CROMOSOMICA DEL SESSO

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Figura 6.53Fotografie al microscopio elettronico di un mitocondrio(A) e di un cloroplasto (B).

6.12 ORGANIZZAZIONE DEL DNA EXTRACROMOSOMICO: GENOMA MITOCONDRIALE E CLOROPLASTICO

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Tabella 6.7Dimensione del genoma mitocondriale e cloroplastico di alcuni organismi eucariotici.

6.12 ORGANIZZAZIONE DEL DNA EXTRACROMOSOMICO: GENOMA MITOCONDRIALE E CLOROPLASTICO

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Figura 6.54(A) Mappa del genoma di mitocondrio di mais (maschiofertile) con indicazione di alcuni geni (da: C. Fauron et al. 1995). (B) Mappa del genoma di cloroplasto di riso con i geni principali (da: T.A. Brown, 1999).

6.12 ORGANIZZAZIONE DEL DNA EXTRACROMOSOMICO: GENOMA MITOCONDRIALE E CLOROPLASTICO

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Tabella 6.8Principali modelli di eredità citoplasmatica.

6.13 MODELLI DI EREDITÀ CITOPLASMATICA

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Figura 6.55Foglie variegate di una specie ornamentale.

6.13 MODELLI DI EREDITÀ CITOPLASMATICA

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Tabella 6.9Composizione delle progenie di Mirabilis jalapa variegata.

6.13 MODELLI DI EREDITÀ CITOPLASMATICA

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Figura 6.56Eredità citoplasmatica della maschio-sterilità nel mais.

6.13 MODELLI DI EREDITÀ CITOPLASMATICA

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Figura 6.57Origine endosimbiotica di cloroplasti e mitocondri (da: R.J. Brooker 1999, modificata).

6.13 MODELLI DI EREDITÀ CITOPLASMATICA