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IL RISCHIO DA AGENTI CHIMICI TOSSICITA’ “ Capacità di un composto o molecola chimica di produrre un danno quando raggiunga un sito vulnerabile all’interno o alla superficie del corpo” ACUTA per assorbimento di breve durata (un turno di lavoro) Infortunio di lavoro CRONICA per assorbimento di lunga durata LOCALE GENERALE (sistemica)

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IL RISCHIO DA AGENTI CHIMICITOSSICITA’

“ Capacità di un composto o molecola chimica di produrre un danno quando raggiunga un sito vulnerabile all’interno o alla superficie del corpo”

ACUTAper assorbimento di breve durata (un turno di lavoro)Infortunio di lavoro

CRONICAper assorbimento di lunga durata

LOCALE GENERALE (sistemica)

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DOSE LETALE 50

La dose letale 50 (DL50) rappresenta laquantità di una sostanza, per unitàdi peso corporeo, capace di provocare la morte del 50% della popolazionesperimentale in oggetto.

Il valore della DL50 è espresso in mg/Kg esono specificate: la specie animale,la via di somministrazione ed il tempo di osservazione sperimentale.

La DL50 è ottenuta da animali da laboratorio (topo, ratto, cavi a, coniglio) edè una definizione tossicologica iniziale che autorizza solo tentativi di estrapolazionenell’uomo.

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SOSTANZE MOLTO TOSSICHE

INGESTIONE DL50 (orale, ratto) < 5 mg/kg peso

CONTATTO DL50 (cute, ratto o coniglio) < 10 mg/kg

INALAZIONE CL50 (4h inalazione/ratto) < 0.1mg/l

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SOSTANZE TOSSICHE

INGESTIONE DL50 (orale, ratto) 25-200 mg/kg peso

CONTATTO DL50 (cute, ratto o coniglio) 50-400 mg/kg

INALAZIONE CL50 (4h inalazione/ratto) 0,5-2 mg/l

Sostante tossiche e molto tossiche: in piccole o piccolissime quantità possono essere letali o provocare lesioni acute o croniche per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo

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SOSTANZE NOCIVE

Sostanze che per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo possono essere letali o provocale lesioni acute o croniche

SOSTANZE CORROSIVE

Sostanze o preparati che a contatto con i tessuti vivi possono esercitare azione distruttiva

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SOSTANZE INFIAMMABILI

GAS INFIAMMABILI: sostanze che allo stato gassoso e mescolate con aria diventano infiammabili e il cui punto di ebollizione è pari o minore a 20°C alla pressione normale

LIQUIDI FACILMENTE INFIAMMABILI: sostanze che hanno un punto di infiammabilità al di sotto di 21°C e un punto di ebollizione a pressione normale di 20°C

LIQUIDI INFIAMMABILI: sostanze che hanno un punto di infiammabilità al di sotto di 55°C e che sotto pressione restano allo stato liquido

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SOSTANZE ESPLOSIVE

Sostanze che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene

SOSTANZE COMBURENTI

Sostanze che a contatto con altri prodotti provocano una forte reazione esotermica

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SOSTANZE IRRITANTI

Sostanze o preparati che a contatto diretto con la pelle o le mucose possono provocare un’azione infiammatoria

SOSTANZE SENSIBILIZZANTI

Sostanze che per inalazione o assorbimento cutaneo scatenano una reazione allergica

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SOSTANZE CANCEROGENE

Sostanze che provocano il cancro o ne aumentano la frequenza

SOSTANZE MUTAGENE

Sostanze che producono alterazioni genetiche ereditarie

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SOSTANZE TOSSICHE PER IL CICLO RIPRODUTTIVO

Sostanze che alterano la capacità riproduttiva maschile o femminile

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IRRITANTI ED AGGRESSIVI POLMONARI

R20 nocivo per inalazioneR23 tossico per inalazioneR26 altamente tossico per inalazioneR34 provoca ustioneR37 irritante per le vie respiratorie

Esempi: alogeni ( F, Cl, Br, I ), ossidanti (O3

-NO2 ), acido ( HCl, HF, H2SO4), basi (NH3)…

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IRRITANTI PER CUTE E MUCOSE

R21 nocivo a contatto con la pelleR24 tossico a contatto con la pelleR27 altamente tossico a contatto con la pelleR34 provoca ustioniR35 provoca gravi ustioniR36 irritante per gli occhiR38 irritante per la pelleR43 può provocare sensibilizzazione a contatto con la pelle

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TOSSICITA’ CRONICANOEL mg/Kg peso/die : no observed effect level. Sostanza chimica alla cui dose non vi è incremento significativo sul piano statistico e biologico di frequenza e gravità di effetti fra il gruppo degli esposti e dei controlli

NOAEL: no observed adverse effect level. Rateo di dose di una sostanza chimica al quale non vi è un aumento significativo sul piano statistico e biologico nella frequenza e gravità degli effetti sfavorevoli tra esposti e controlli

LOAEL: lowest observed adverse effect level. Rateo di dose al quale vi è un incremento significativo dal punto di vista statistico e biologico della frequenza o gravità di effetti sfavorevoli tra esposti e controlli

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La scheda di sicurezza (DM n50 del 28-01-92)

- Identificazione del preparato e delle ditta produttrice- Composizione / informazione sugli ingredienti- Identificazione dei pericoli (frasi di rischio)- Misure di primo soccorso- Misure antincendio- Misure in caso di fuoriuscita accidentale- Manipolazione e stoccaggio- Controllo dell’esposizione e protezione individuale- Proprietà fisico - chimiche- Stabilità e reattività- Informazioni tossicologiche (DL50, …)- Informazione ecotossicologiche- Considerazioni sullo smaltimento- Informazioni sul trasporto- Informazioni sulla regolamentazione- Altre informazioni

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SOSTANZE NEUROTOSSICHEAGRICOLTURA: pesticidi, erbicidi, solventiINDUSTRIA FARMACEUTICASGRASSANTI: tricloroetileneDENTISTO: mercurio e anesteticiLAVAGGIO A SECCO: percloroetilene, tricloeroetilene, altri solventiINDUSTRIA ELETTRONICA: Pb, cloruro di metilene, stagno, tricloroetilene, xilene, xloroformioPERSONALE OSPEDALIERO: alcooli, anestetici, ossido di etileneLABORATORI: solventi, mercurioVERNICIATORI: Pb, solventiINDUSTRIA DELLA PLASTICA: formaldeide, stirene, PVCINDUSTRIA GRAFICA: Pb, metanolo, cloruro di metilene, toluene, tricloroetilene, altri solventiINDUSTRIA DEL RAYON: solfuro di carbonio

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Sindromi neurologiche associate a neurotossici

Psicosindrome organica:

– solfuro di C– tetracloruro di C– cloroformio– diclorobenzene– alotano– Pb– manganese– mercurio– bromuro di metile– cloruro di metilene, tetracloroetilene

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Encefalopatia:– solfuro di carbonio– ossido di carbonio– manganese– mercurio– solventi organici

– arsenico, Pb, mercurio– metanolo– n-esano– tricloroetilene– metil butil chetone– solfuro di carbonio– pesticidi organofosforici– pesticidi carbammati– arseniato di Pb– acrilamide– ortoarilfosfati

Polineuropatia clinica e subclinica:

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Effetti acuti da solventi organicisenso di ebbrezza

turbe psicomotorie

alterazione coordinazione

cefalea

fatica, talora nausea e vomito

– Si instaura in genere un fenomeno di tolleranza o di particolare suscettibilità

– In rari casi si può evidenziare all’EEG un incremento dell’attività rapida a basso voltaggio

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Psicosindrome organica da solventi1 fase: sindrome affettiva organica con depressione,

irritabilità, perdita di interesse nelle attività quotidiane

2 fase: modesta encefalopatia cronica tossica con stancabilità, disturbi dell’umore, riduzione delle capacità attentive (alterazione delle funzioni psicomotorie - attenzione, velocità e destrezza)

3 fase: severa encefalopatia cronica tossica, generalmente irreversibile con perdita della capacità intellettiva tali da interferire con le capacità sociali e professionali del soggetto, disturbi della memoria, del pensiero astratto, del giudizio, disturbi dell’integrazione, disturbi di personalità (demenza)