Il Reporter Q4 - Maggio 2015

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Maggio 2015 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere elezioni regionali, la toscana al voto Editoriale tutti alle urne (mentre l’estate si fa spazio in città) Matteo Francini L’ appuntamento più impor- tante di questo maggio cade proprio nell’ultimissimo giorno del mese, domenica 31, quando sono in programma le elezioni regionali. I cittadini dovranno scegliere presidente e consiglieri che resteranno in carica per i prossimi cin- que anni, con alcune novità rispetto al passato, a partire dalla diminuzione del numero dei membri che siederanno nel “parlamentino” toscano. PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 11 I cittadini toscani sono chiamati alle urne: domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Sedici ore (i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23) per decidere chi governerà la Toscana per i prossimi cin- que anni. Ed è questa l’occasione per il debutto del “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale: tra le no- vità c’è la diminuzione del numero dei consiglieri che siederanno nel “parlamentino” toscano. Ma non solo. a cura di Gianni Carpini PAGINA 10 PAGINA 12 fiorentini? no, turisti (ma in riva all’arno) Per i cittadini non mancano le possibilità per andare alla (ri) scoperta di Firenze. a palazzo vecchio sbarca magnificent “Le strade di mister Mkovitch”, quinta puntata del racconto SEGUE A PAGINA 14 PAGINA 13 diamanti in viola, cercasi lieto fine P erché la storia non si ripeta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Dia- manti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18 anche la pros- sima stagione. Calcio Anno IX Ed. 24 Firenze Quartiere 4 commercio, come cambia il quartiere Botteghe storiche che chiudono, giovani che ci provano: il punto tra addii, storie e idee Primo piano PAGINE 2-3 piazza pier vettori “chiama” i cittadini Si cercano idee e suggerimenti per far rinascere l’area: l’appun- tamento è il 27 maggio. PAGINA 4 raccolta fondi per restaurare la chiesa PAGINA 6 Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 24 del 4 maggio 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. Isolotto • Legnaia • Soffiano La famiglia italiana della frutta

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“Il Reporter” il mensile del tuo quartiere.

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Maggio2015

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

elezioni regionali,la toscana al voto

� Editoriale

tutti alle urne(mentre l’estatesi fa spazio in città)

Matteo Francini

L’appuntamento più impor-tante di questo maggio

cade proprio nell’ultimissimo giorno del mese, domenica 31, quando sono in programma le elezioni regionali. I cittadini dovranno scegliere presidente e consiglieri che resteranno in carica per i prossimi cin-que anni, con alcune novità rispetto al passato, a partire dalla diminuzione del numero dei membri che siederanno nel “parlamentino” toscano.

☛ pagine 8-9

☛ SegUe a pagina 11

I cittadini toscani sono chiamati alle urne: domenica 31 maggio si vota per eleggere il presidente della Regione e per il rinnovo

del consiglio regionale. Sedici ore (i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23) per decidere chi governerà la Toscana per i prossimi cin-que anni. Ed è questa l’occasione per il debutto del “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale: tra le no-vità c’è la diminuzione del numero dei consiglieri che siederanno nel “parlamentino” toscano. Ma non solo.

a cura di Gianni Carpini

☛ pagina 10

☛ pagina 12

fiorentini? no, turisti(ma in riva all’arno)Per i cittadini non mancano le possibilità per andare alla (ri)scoperta di Firenze.

a palazzo vecchiosbarca magnificent

“Le strade di mister

M� kovitch”,quinta

puntata del racconto

☛ SegUe a pagina 14 ☛ pagina 13

diamanti in viola,cercasi lieto finePerché la storia non si ripeta

dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Dia-manti. Che vuole tenersi la sua maglia numero 18 anche la pros-sima stagione.

Calcio

Anno IX Ed. 24

FirenzeQuartiere 4

commercio,come cambiail quartiereBotteghe storiche che chiudono, giovaniche ci provano: il puntotra addii, storie e idee

Primo piano

☛ pagine 2-3

piazza pier vettori“chiama” i cittadiniSi cercano idee e suggerimenti per far rinascere l’area: l’appun-tamento è il 27 maggio.

☛ pagina 4

raccolta fondi perrestaurare la chiesa

☛ pagina 6

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Isolotto • Legnaia • Soffiano

La famiglia italiana della frutta

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Giacomo Barenghi, “l’ingegnere-calzolaio”, durante il trasloco dalla vecchia bottega

L’addio

il rione saluta beppe,“il miglior ciabattino”

Ha fatto le scarpe a mezzo rione. Certo, ogni tan-

to – ricordano tra i sorrisi i molti clienti affezionati – po-teva capitare che bucasse una consegna o che qualche paio fosse dato per disperso nel trambusto del suo negozio, ma le scarpe a Ponte a Greve si portavano da lui, “il miglior ciabattino della zona”. Era fatto così Beppe, al secolo Giusep-pe Sala, classe 1941, uno che con le persone e le calzature ci sapeva fare. Aveva aperto la prima bottega in via Pisana cinquant’anni fa. Il 4 marzo è stato investito in via Baccio da Montelupo, mentre tornava a casa. Per il suo funerale si è mobilitato mezzo rione: qua Beppe era un’istituzione.

G.C.

qua ponte a greve:l’ingegnere-calzolaioprende il postodel maestro

Il quartiere e il commercio/1

Qua Argingrosso“Ma come, hai

fatto Inge-gneria e ora ti ritrovi

allievo dal calzolaio?”, chiede-va ironico Beppe, il “ciabattino” storico di Ponte a Greve. Ma questo giovane apprendista, 30 anni, originario di Poggio a Ca-iano e una laurea all’Università di Firenze, il mestiere l’ha preso sul serio, tanto che adesso porta avanti questo lavoro artigiana-le e si fa chiamare “Giacomo l’ingegnere-calzolaio”. Ha aper-to una sua bottega, il cui logo è composto da una squadra e un paio di scarpe, a poca distanza dal negozio che era del suo ma-estro, Giuseppe Sala, per tutti semplicemente “Beppe”, che cin-quanta dei suoi 73 anni li aveva passati a lavorare in via Pisana e che il 4 marzo scorso è deceduto in un brutto incidente stradale (vedi articolo a fianco). Prima di andarsene, da un mese aveva finalmente trovato un apprendi-sta a cui avrebbe voluto cedere l’attività in vista della pensione, la prossima estate. Lo cercava da tempo e lo ha scovato per una coincidenza. “Il commercialista di mio padre e quello di Beppe si conoscevano”, racconta Gia-como Barenghi, una laurea in Ingegneria edile nel 2013 e poi tanti lavoretti. Niente di stabile: sei mesi come agente di com-

mercio, cinque saltando da uno studio di architettura all’altro. “Ho mandato curriculum ovun-que – spiega – e quando ho sa-puto di Beppe mi sono detto: ‘perché stare a far niente, intanto vado a imparare un mestiere’, è stata una scelta fatta a pelle”. Alle spalle non aveva esperienza nel settore, solo un po’ di fai-da-te in casa, ma “Beppe diceva che avevo una buona mano”. Giaco-mo sorride quando parla della nuova professione, scoperta quasi per caso e in cui si è but-tato a capofitto. In trenta giorni da apprendista ha imparato i ru-dimenti, come risuolare, rifare i

tacchi, mettere una cerniera. “Il massimo per me sarebbe creare scarpe su misura – rivela – per ora inizio facendo riparazioni. Se avrò modo, seguirò corsi pro-fessionali”. Dietro all’impresa del giovane calzolaio non ci sono banche e prestiti, ma un’intera famiglia: il capitale l’ha investito nonna Maria, babbo Giovanni e mamma Simonetta hanno aiu-tato nel trasloco dei macchina-ri e dei materiali, comprati dai parenti di Beppe, verso il nuovo laboratorio, quaranta metri qua-drati in via De’ Menabuoi. “Non mi sarei mai aspettato di passare dall’ingegneria a fare il calzolaio – ride Giacomo – non c’è con-fronto rispetto a quando studia-vo, qui le giornate passano velo-ci, non si può immaginare che soddisfazione provavo quando i primi lavoretti venivano bene...”. Una seconda vita per Giacomo, una seconda vita per un mestie-re tradizionale. A Ponte a Greve l’eredità di Beppe non è andata perduta, ha trovato una strada inaspettata.

Gianni Carpini

“spazio sociale per la gente”

Esiste qui da quasi cinquant’anni. Gli scontrini si battono a mano, davanti al registratore di cassa, basta un “per piacere”

perché la spesa venga consegnata a domicilio o fissata via telefo-no, molti clienti sono gli stessi da trent’anni. È l’alimentari di una volta, sopravvissuto alla grande distribuzione prima e alla crisi poi, mentre tutto intorno tante botteghe chiudevano i battenti. “Certo, lavoriamo per vivere, ma forniamo anche un servizio ai cittadini, che potremmo definire ‘sociale’, soprattutto per gli anziani. Siamo un punto di riferimento”, spiega Gilberto, che insieme ai cognati lavora nei cento metri quadrati dell’alimentari Saccenti di via Tor-cicoda, a poca distanza da via dell’Argingrosso. “Le vecchie botte-ghe di quartiere presidiano questo territorio che altrimenti sarebbe terra di nessuno”, dice. Mezzo secolo fa nella galleria sotto il grande palazzone “Giudici e Casali”, come viene chiamato dai residenti, era nato un centro commerciale fatto da piccole botteghe: ortola-no, macellaio, cartoleria, mesticheria e molti altri. Via via i ban-doni si sono abbassati, oggi rimangono l’alimentari, una pizzeria, un tabaccaio, poco più. Meno negozianti e tanti studi professionali. Molti piccoli esercenti hanno dovuto fare i conti con l’arrivo del supermercato in via dell’Argingrosso, negli anni Settanta. Ora che quel fondo, di proprietà privata ma ancora affittato alla catena, è vuoto, nella zona si discute sul suo futuro. “Non c’è bisogno di un altro supermercato, ma di uno spazio sociale utile per i cittadini del quartiere”, propone Gilberto.

G.C.

#Primo piano

Giacomo,trent’anni,una laurea all’Università di Firenze,si è buttato a capofittonel mestiereimparato da apprendista

2 | Maggio 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 3: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

qua legnaia:giù i bandonidei negozistoriciQualcuno resiste, ma tante botteghechiudono i battenti

Il quartiere e il commercio/2

Dopo 59 anni

Case basse e tanti fon-di sfitti: è il “quadro” della Legnaia di oggi. Molte botteghe stori-

che nate nel borgo che si affac-cia su via Pisana, tra la chiesa di Sant’Angelo e l’incrocio con via Masolino, stanno tirando giù la saracinesca. Solo in una parte del rione, nel giro di 150 metri, ne stanno chiudendo tre. Cer-to, alcuni resistono: l’ortolano, la torrefazione vecchia 39 anni, il calzolaio, ma altre “pietre mi-liari” annunciano la resa una dopo l’altra. L’ultimo ad andare in pensione è “Mauro Calzature”, attività che non arriverà a spe-gnere sessanta candeline (vedi altro articolo in questa pagina). Attraversata la strada, la mer-ceria Lanfranchi, che esiste dal 1951, potrebbe chiudere entro fine anno. Dentro c’è ancora il profumo della vecchia bottega di articoli da cucito e abbigliamen-to. “Per piacere, non lo fate an-che voi, è un così bel negozio...”, implora un’anziana cliente ascol-tando i propositi del proprieta-rio. Lanfranco Lanfranchi, però,

Gianni Carpini

Molte botteghe storiche di Legnaia stanno tirando giù la saracinesca: nella zona non mancano i cartelli “vendesi” e “affittasi”

Mauro Morelli nel suo negozio di calzature, aperto il primo ottobre del 1956

e le scarpe di mauro se ne vanno in pensione

“Grazie per aver camminato insieme a noi”. Mauro, quando si convince di un’idea, la porta fino in fondo. Dopo 59 anni

di attività, prima di andare in pensione insieme al suo negozio di calzature al 240 rosso di via Pisana, nel cuore di Legnaia, ha deci-so di affiggere un manifesto per esprimere la sua riconoscenza a tutti clienti. “Alcuni mi hanno fatto piangere. Chiedono: ‘Ora dove vado a comprare le scarpe?’. Hanno dimostrato tanto affetto e vo-glio ringraziarli”, racconta commosso Mauro Morelli, 73 anni, seconda generazione di una famiglia legata a doppio filo alle cal-zature. Ha aperto la bottega il primo ottobre 1956. Era insieme al padre, Vittorio, che creava scarpe su misura. Mauro ha continuato la tradizione vendendo mocassini, stivali, décolleté da sera, sanda-li e pantofole. Dal Settanta, ad aiutarlo, è arrivata la moglie Anna. I due figli invece hanno preso strade professionali diverse, e così per il negozio è arrivata l’ora della pensione, insieme al suo fonda-tore. Di cedere l’attività non vuole nemmeno sentir parlare: “Non sarebbe più ‘Mauro calzature’ ma una cosa diversa”, dice sicuro.

non ha familiari interessati a pro-seguire la tradizione e non si fa illusioni: “Visti i tempi non cre-do che troverò a chi cedere l’atti-vità, gli esercizi commerciali non sono più miniere d’oro – spiega – prima, anche qua, dalle case al pian terreno si facevano botte-ghe, ora è il contrario”. Ai confini di Legnaia la mesticheria Remo, 55 anni di storia, sta cercando un nuovo acquirente. Remo Gabbrielli, 77 anni, e la moglie 75enne hanno affisso il cartello “vendesi” nel 2014. Si è presen-tata pure un’impresa edile per crearci mini-appartamenti, ma ha offerto troppo poco, secon-do l’anziana coppia, per il frutto di una vita di lavoro. Qualcuno la chiama desertificazione, altri preferiscono parlare di ricam-bio generazionale, nonostante di ragazzi se ne vedano pochi. La fine di molti esercizi tradizionali è spesso simile: i commercianti sono ormai anziani, non hanno parenti a cui passare l’attività (non ci sono figli o i giovani han-no scelto altre carriere), e così non resta che chiudere uscio e

bottega. Basta fare qualche passo nella zona per accorgersene. Per ogni bandone aperto ce ne sono almeno due sprangati. Un trend che è iniziato prima della crisi: in principio toccò allo spaccio ali-mentare, poi addio al corniciaio. E ancora, via le boutique di un tempo e i micro-esercizi: chiusu-re che spesso non fanno clamo-re, ma che lasciano un vuoto nel quartiere. “In tre anni gli iscritti al centro commerciale naturale sono passati da quaranta a una dozzina”, conclude Pietro dall’e-dicola.

la madre lascia,la figlia arriva

Una staffetta al femminile, e tutta in famiglia: al po-

sto di chi va in pensione, in qualche caso, ci sono i giovani che si affacciano per la prima volta sul mercato. Glenda, 39 anni, ha preso la palla al balzo: lo scorso dicembre, a 400 me-tri di distanza, il negozio della madre ha chiuso dopo dodici anni di onorato servizio. Da marzo Glenda ha aperto la sua boutique per donna, “Abat Jour”, davanti alla chiesa di Legnaia. “Bisogna rinnovarsi – dice convinta – se in questo momento non fai qualcosa di diverso non riesci a distin-guerti. La crisi c’è per tutti, insieme alla concorrenza dei grandi centri commerciali”.

G.C.

La staffetta

#Primo piano

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Maggio 2015 | 3 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 4: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

se il cantieresi fa murales

Street art

#Luoghi

cercasi idee per la piazza:una giornata per cambiarlaIl 27 maggio l’appuntamento per raccogliere spunti per il suo futuro

A portare le idee in piazza ci saranno anche dei “baby-progettisti”. Al laboratorio-assemblea che si svolgerà in

piazza Pier Vettori mercoledì 27 maggio per raccogliere idee sul futuro di questo (oggi) slargo-spartitraffico, sono stati invitati pure i bambini: mentre mam-ma e papà, commercianti e residenti, si confronteranno intorno a un pla-stico sul domani dell’area, i più piccoli avranno uno spazio tutto loro dove, un po’ per gioco, un po’ sul serio, di-

segnare una piazza a misura di bimbo. Scivoli e altalene, mercato e bancarelle, parziale pedonalizzazione: di proposte ce ne sono già tante. Da anni chi abita e lavora qui chiede a gran voce una ri-qualificazione per scacciare il degrado. Da aprile è partito il percorso di parte-cipazione promosso dall’associazione fiorentina Save the City, impegnata nel recupero delle “aree morte” della città. Per ricevere i finanziamenti regionali in materia sono state raccolte mille firme nella zona, ben oltre il numero necessa-

rio. Prima un punto d’ascolto “open air”, poi un laboratorio fotografico per im-mortalare ciò che non va e ciò che c’è da fare. E ora arriva l’evento clou. L’appun-tamento è in piazza dalle 17 alle 20 del 27 maggio, per raccogliere suggerimenti grazie agli operatori di Sociolab (socie-tà specializzata in partecipazione) e agli architetti dello studio Projekto, che tra-durranno gli spunti dei cittadini in pro-poste realizzabili sul campo. Per parte-cipare basta iscriversi ([email protected]). L’ultimo passo sarà poi la creazione di un team di cittadini: la task force “dal basso” aiuterà a scrivere il bando per selezionare associazioni o semplici abitanti che si impegnino nella manutenzione e a rendere viva la nuo-va piazza. Il bando verrà lanciato a set-tembre, quando saranno tirate le fila di tutto il percorso: sul tavolo del sindaco arriverà un masterplan per la rinascita di piazza Pier Vettori, con le richieste di residenti, associazioni, commercianti e realtà sociali (chiese, scuole, circoli). “Come Quartiere abbiamo sostenuto questa iniziativa da subito – commenta il presidente del Q4 Mirko Dormento-ni – sarà importante attrarre sponsor per trovare risorse da destinare alla ri-qualificazione, ma – precisa – anche il pubblico dovrà fare la sua parte: ci at-tiveremo per individuare finanziamenti regionali, statali ed europei”. Nel corso del progetto, la start up fiorentina Wii-man sperimenterà un nuovo sistema di wifi pubblico, grazie alla condivisione delle connessioni delle attività private. Informazioni su http://open.toscana.it/web/piazzaliberatutti/home.

The wall in stile Isolotto. C’era una volta una parete di legno che correva tutto intorno al cantiere da settemila metri quadrati tra via Torcicoda e via Viani, il

“quadrilatero verde” come lo chiama chi abita nell’isolato, ricordando il vivaio che un tempo esisteva nell’area. Poi è arrivato il vivace murales di Tina. Quaranta me-tri di colori, sagome e disegni. Un lavoro a più mani. Lei, Tina Birch, artista danese trapiantata a Firenze dal 1997, ha messo l’idea. Le frullava in testa da mesi. “Vo-levo dare un po’ di allegria a questo muro che da anni ha nascosto il verde”, dice con il suo accento nord-europeo. L’amica Monica ha fornito la lana e le creazioni all’uncinetto da applicare sopra la pittura, i passanti hanno “donato” silhouette e creatività. Mentre Tina era all’opera, sono stati soprattutto i bambini a fermarsi per prendere il pennello in mano e decorare una parte della recinzione. Altri, come una coppia che spesso passa dalla vicina pista ciclabile, hanno accettato di “presta-re” la loro sagoma: prima è stata tracciata sulle tavole, poi decorata. Oltre i pannelli c’è il grande scavo aperto dal 2011 per costruire sotto un parcheggio interrato, sopra un giardino pubblico. Fine prevista dei lavori: settembre. Tina per vivere fa la pittrice, abita a poche centinaia di metri dal cantiere, come tanti nel quartiere aspetta che torni il verde e nell’attesa ci ha messo del suo. “Spesso la street art è ri-belle, ma in questo caso ho chiesto il permesso al proprietario – racconta – volevo essere libera di dipingere e coinvolgere i passanti e non agire di nascosto”. Dopo l’ok da parte della proprietà sono scattati i “blitz” artistici. Così a più riprese, nel giro di due settimane, è nato il murales all’angolo tra via Viani e via Signorini. Sui pannelli di legno sono saltate fuori tante figure, un polpo che chiede dove sia il mare, una sagoma (quella di Tina) dal cui cappello fuoriescono fiori colorati creati all’uncinetto, i disegni ad altezza bimbo tracciati dai più piccoli. “Tutto questo mi ha permesso un contatto diretto con le persone – spiega la pittrice – sarebbe stato bello coinvolgere ancora di più il quartiere. Chissà – si chiede – se ci sarà il tempo, prima che il muro vada giù, per decorare le altre parti della recinzione, magari insieme a tanti bambini”.

G.C.

Gianni Carpini

Pier Vettori

Chi abita e lavora in piazza Pier Vettori chiede da anniuna riqualificazione per l’area: da aprile è partito il percorso di partecipazione

L’artista danese Tina Birchdavanti al murales realizzato lungo la recinzione

4 | Maggio 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 5: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

Cultura

IL CARTELLONE DEGLI EVENTI

Passaggio a Sud-OvestA cura del Quartiere 4

Sede del Quartiere 4Villa Vogel, via delle Torri 23tel. 055.2767132-2767150 fax. 055.2767123e-mail: [email protected] .itweb: http://q4.comune.fi .it

Accolte numerose osservazioni

“Salute è Benessere”Il 6 giugno si svolge la passeggiata di fine sta-gione di tutti i gruppi “Salute è benessere” dei 5 Quartieri. Raduno al mattino, ore 9, alle Ca-scine presso la vasca dei pesci per una giorna-ta all’insegna dello sport, della salute e della socializzazione. Dalle 11 alle 12.30 è in pro-gramma una visita guidata all’interno dell’Isti-tuto di  Scienze Militari Aeronautiche. Segue pranzo (costo di 10 euro, necessaria preno-tazione chiamando il numero 349.7760309). Musica e balli chiuderanno la giornata.

Mostre 1-13 maggio, Limonaia di Villa Vogel, Rasse-gna fotografica Isophoto, a cura del fotoclub Rifredi e di Marco Zanazzi, orario da lun. a ven. 8.30-13, mart. e giov. anche 15-17.30 maggio- 4 giugno, Limonaia di Villa Vo-gel, Destinazione colore. Opere di Denis, Pierac-cioni, Della Santa, orario 10.30-13.30 e 16-19.16 maggio-15 giugno, Chiostro di Villa Vo-gel, Assurgentismo. Opere di Bargellini, Bellan-ca, Ciccia, Giacummo, Mertens, Meucci, Percus-si, orario tutti i giorni, ore 16.30-19.30.

Nella seduta del 23 marzo il Consiglio di Quartiere 4 ha espresso parere favorevole alla proposta di bilancio presentata dalla giunta municipale. Nel documento approvato si sottolinea come “in particolare sono apprezzabili le scelte su Imu, Tasi, Tari e su addizionale Irpef dove si vanno a favorire i redditi bassi, le famiglie con � gli minori, gli inquilini e le attività economiche a� ttuarie, le imprese in di� coltà per i cantieri della tramvia, le imprese culturali (cinema e teatro), le imprese per servizi alla persona come gli asili nido, così come è condivisibile la scelta di fondo che privilegia i cittadini residenti rispetto agli ‘utilizzatori esterni’ che ‘consumano’ notevolmente la città e che soltanto con l’imposta di soggiorno e il ‘ticket bus’ possono contribuire e� ettivamente alla sua manutenzione”. Nel settore della spesa corrente il Q.4 valuta positivamente “gli elementi di attenzione verso il sociale, l’educativo e la cultura, così come il piccolo ma signi� cativo incremento cittadino sulla manutenzione ordinaria del verde pubblico”, auspicando comunque ulteriori incrementi anche per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade e dei marciapiedi. Un apprezzamento particolare viene rivolto al Programma “La Città metropolitana e i Quartieri” che delinea un ra� orzamento dei Quartieri prospettandone un diverso rilievo anche in sede statutaria. Nel documento del Q.4 si a� erma che occorre realizzare “forme rapide ed e� caci di confronto e di recepimento degli indirizzi sulle priorità de� nite dai Quartieri e di monitoraggio sistematico della loro attuazione in stretto coordinamento tra Quartieri e Assessorati/Direzioni competenti”. Nell’ambito delle funzioni delegate il Q.4 chiede un impegno prioritario per i servizi sociali territoriali, chiamati ad ascoltare e interpretare le situazioni di disagio che la crisi continua a provocare, e per i servizi educativi-culturali, con particolare riferimento a quelli rivolti all’infanzia, ai giovani e alla famiglia. Viene raccomandata attenzione anche per il settore dello sport, dove sono stati apportati tagli non rilevantissimi ma tali da mettere a repentaglio settori vitali come l’attività motoria per tutti. Per il verde pubblico viene evidenziata in particolare la necessità di “riparare gli ingentissimi danni dovuti al devastante episodio di vento eccezionale dello scorso 5 marzo”.Per quanto concerne il Piano degli Investimenti vengono segnalate le seguenti priorità: manutenzione straordinaria delle strade limitrofe a via Lunga (Corcos, Panerai, Torri, Croci� sso delle Torri); manutenzione di via Palazzo dei Diavoli; sistemazione del capolinea della Linea Ataf 9 in via Foggini; manutenzione di via di So� ano e strade limitrofe; manutenzione di via Baccio da Montelupo e strade limitrofe; manutenzione di Viale Nenni e strade limitrofe. Altri interventi da mettere in primo piano: riquali� cazione della scuola prefabbricata Ghiberti, lavori alla palestra geodetica della Montagnola, sistemazione di alcuni giardini (Caravaggio, Coppo di Marcovaldo, Argingrosso, Santa Maria a Cintoia, Ponte a Greve, mura di Santa Rosa), nuova area cani a San Lorenzo a Greve.Per le infrastrutture priorità per la messa in sicurezza della passerella dell’Isolotto, che deve precedere la realizzazione della prevista nuova passerella di collegamento Cascine-Argiongrosso. Strategica anche la progressiva articolazione dell’anello di circonvallazione sud-ovest Galluzzo-Ponte all’Indiano, attraverso il collegamento Nenni-Torregalli, procedendo contemporaneamente alla messa in sicurezza della viabilità esistente, con particolare riguardo alla zona di Ponte a Greve. Nel documento di espressione di parere il Consiglio di Quartiere ribadisce inoltre altre necessità: completare il ripristino del sottopasso di viale Talenti; dare ulteriore sviluppo alla rete delle piste ciclabili (in primis i collegamenti San Quirico-Scandicci e Foggini-Canova); messa in sicurezza idraulica dei borghi compresi tra l’Arno e la Greve (San Bartolo, Mantignano, Ugnano); esecuzione di alcune boni� che ambientali (strettoia di viale Nenni); abbattimento di barriere architettoniche su immobili, spazi pubblici, strade e marciapiedi.

IL BILANCIO ALL’ESAME DEL Q.4

Il regolamento urbanistico comunale (RUC) è uno strumento di indirizzo e di piani� -cazione in cui vengono tracciate concre-tamente le linee di sviluppo urbano sulla base delle scelte strategiche contenute nei piani strutturali. Nella seduta del 9 marzo il Consiglio di Quartiere 4 ha espresso parere favorevole alla nuova formulazione del RUC che è poi successivamente passato al vaglio del Consiglio Comunale il 2 aprile scorso ac-quistando così la sua veste de� nitiva. Ecco il dettaglio delle osservazioni presentate dal Q.4 con l’evidenziazione di come molte di esse siano state recepite nella versione con-clusiva del Regolamento Urbanistico. Intervento di trasformazione a Ponte a Greve. In via Pisana viene prospettato un progetto di trasformazione da artigianale a residenziale che implica una nuova viabilità destinata a intaccare ulteriormente il verde pubblico in aggiunta a quello sottratto dal progetto del nuovo edi� cio di culto previ-sto nell’area di San Lorenzo a Greve. Per il Q.4 l’intervento è fattibile solo a condizione di puntare sulla viabilità esistente senza oc-cupare l’area a verde lungo via delle Case Nuove (osservazione recepita nella reda-zione � nale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Area Campolmi-Muricce. Al Quartiere, oltre alla riquali� cazione dell’area e al recu-pero dell’importante manufatto di archeo-logia industriale, preme ribadire la necessità di trovare spazi da destinare a parcheggio al servizio della scuola e della palestra Martin Luther King (osservazione recepita nella re-dazione � nale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Via Bibbiena. Il Quartiere ritiene prioritaria la realizzazione di un’area di verde pubblico almeno nella parte in fregio alle abitazioni, col duplice scopo di assicurare ad esse un fascia di rispetto nei confronti delle attività industriali limitrofe e un passaggio pedona-le/ciclabile protetto che consenta di colle-gare via Grosseto e via Bibbiena. Chiesa parrocchiale di Ponte a Greve. Nella nuova versione del RUC è stata rein-serita la previsione dell’edi� cio religioso e il Quartiere ripropone alcune condizioni che aveva già posto in precedenza. In consi-derazione del fatto che l’operazione com-porterebbe la perdita di circa 1.000 mq di verde pubblico si richiede la riquali� cazione dell’area a verde residua, con l’inserimento di attrezzature idonee per attività ludiche e ricreative, e la sistemazione della nuova area a verde lungo via Detti (osservazione recepita nella redazione � nale del Regola-mento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Caserma Lupi di Toscana. Il Q.4 ribadisce la necessità di integrare lo strumento del concorso di progettazione con percorsi di partecipazione della cittadinanza da attiva-re in tandem con il Comune di Scandicci. Parcheggio Gasometro. Viene ribadita la perplessità per l’utilizzo come parcheggio di una struttura di archeologia industriale

sottoposta a tutela architettonica. L’area deve mantenere una prevalente funzione di aggregazione per i residenti che dia con-tinuità ai servizi consolidati (centro anziani, ludoteca, CEIS) a cui si potrebbe aggiun-gere una struttura intermedia di carattere socio-sanitario (osservazione recepita nella redazione � nale del Regolamento approva-ta dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Circonvallazione Galluzzo-Indiano-Ca-reggi. Gli interventi vanno a comporre la cosiddetta circonvallazione sud dell’anello viario previsto nel Piano Strutturale, che dal Galluzzo si collega a Careggi. Il collegamen-to tra via di Scandicci e viale Nenni attraver-so il proseguimento dell’attuale stradone dell’Ospedale risulta fondamentale per di-minuire la pressione del tra� co su tutto il Quartiere e in particolare su due punti criti-ci: Ponte a Greve e l’asse piazza Gaddi- viale Aleardi. A tale proposito il Q.4 considera im-portante l’inserimento dell’adeguamento dello svincolo di Ponte a Greve e il raddop-pio di via Baccio da Montelupo. Fondamen-tali in questa prospettiva gli accordi con Scandicci per progettare insieme il collega-mento tra viale Nenni e il ponte all’Indiano, in particolare nell’attraversamento della fra-zione con� nale di Casellina.Viabilità di raccordo. La priorità spetta ad alcune rotatorie che garantiranno la � uidi-tà di passaggio tra una parte e l’altra delle arterie ad attraversamento veloce, impe-dendo che divengano delle vere e proprie barriere in grado di spaccare in due il ter-ritorio. Queste gli incroci individuati: Cano-va-Sernesi-Pampaloni, Casella-Baccio da Montelupo, Signorelli-Canova e Signorelli-Martini, Etruria-Piombino-Siena-Tommasi, Filarete-Scandicci.Piste ciclabili. Il Consiglio di Quartiere ritie-ne lo sviluppo della mobilità ciclabile asso-lutamente prioritaria. Uno studio eseguito dalla Commissione Servizi al Territorio e Sport del Quartiere 4 ha messo in eviden-za le criticità della rete attuale e ha indivi-duato nuove possibili direttrici di sviluppo. Coerentemente con tali indicazioni è stato introdotta nel Regolamento Urbanistico la previsione di una pista ciclabile su via Ca-nova anche mediante l’acquisizione di pic-cole aree nel tratto tra via Foggini e via Pio Fedi. Analoga attenzione andrebbe estesa anche nella realizzazione di un collegamen-to ciclabile tra Scandicci e Firenze lungo la direttrice di Viale Nenni. A tale proposi-to si suggerisce di individuare le soluzioni nell’ambito della progettazione dell’area ‘Lupi di Toscana’.Rete ecologica. Sul territorio del Quartiere 4 le aree di riquali� cazione ambientale sono ben 7. Viene richiesta l’introduzione di una nuova area (parco del Saletto e aree limi-trofe) e l’allargamento di una già esisten-te (Montagnola). La prima, inserita in un contesto urbano densamente popolato, si avvale della presenza di un polo didattico-ambientale come la Fattoria dei Ragazzi. Per la Montagnola si propone l’estensione ver-so viale dei Bambini-viale dei Pini. Sanità. Si ribadisce la richiesta di localizza-

re una struttura sanitaria di base al servizio dell’area Fonderia-Pignone, per sopperire alla chiusura del distretto di Santa Rosa (os-servazione recepita nella redazione � nale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Campeggio Mantignano. Il Q.4 aveva già espresso il suo parere negativo a proposi-to della localizzazione di un campeggio nell’area agricola di Mantignano perché la struttura era ritenuta eccessivamente im-pattante. Neanche la nuova ubicazione, per quanto migliore rispetto alla precedente, appare sostenibile per varie ragioni: 1) atte-nua l’utilizzazione agricola del territorio con l’impermeabilizzazione del suolo; 2) scorag-gia gli investimenti delle aziende agricole e contrae la possibilità di ricettività turistica a livello locale; 3) riduce la sicurezza idraulica; 4) danneggia la creazione di un polo inno-vativo di eccellenza agroalimentare e orto-frutticola su cui si sta lavorando da tempo. Pertanto il Q.4 chiede di individuare un’area più adeguata o, in seconda battuta, di inseri-re consistenti prescrizioni per garantire una minima sostenibilità della struttura (riduzio-ne della super� cie, forte limitazione delle aree impermeabili, riduzione al minimo di casette e bungalow, allargamento della fascia alberata di rispetto, possibile utilizzo pubblico da parte dei residenti della zona di alcuni servizi come la piscina, collegamento con il trasporto pubblico locale). L’osserva-zione è stata recepita nella redazione � nale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile. Sollicciano. Il Quartiere 4 propone la cre-azione intorno al carcere di Sollicciano di aree da destinare a orti urbani, per attività agricole anche a � ni sociali ed educativi, tramite la cooperazione con le attività pro-duttive e commerciali esistenti. Potrebbe essere un passo importante per avviare una trasformazione e quali� cazione del territo-rio in grado di includere, come soggetto attivo, anche la struttura circondariale (os-servazione recepita nella redazione � nale del Regolamento approvata dal Consiglio Comunale nella seduta del 2 aprile). Torrino di Santa Rosa. Rispetto alla edi� -cazione ipotizzata dopo gli abbattimenti delle strutture abusive, viene chiesta una ul-teriore e approfondita valutazione dal pun-to di vista della vulnerabilità idrogeologica dell’area, che si presenta molto elevata. Si suggerisce piuttosto di puntare al recupero dell’attuale punto di ristoro lungo le mura di Santa Rosa.Soglia minima abitativa. La nuova soglia minima di 28 mq per realizzare alloggi deri-vanti da frazionamenti di super� ci residen-ziali esistenti viene giudicata troppo bassa perché rischia di creare unità immobiliari eccessivamente piccole e di scarsa qualità. Centri Storici Minori. L’allargamento del perimetro di alcuni centri storici minori � ni-sce per includere edi� ci recenti che risulta-no di scarso valore architettonico e tipolo-gico, snaturando così i possibili interventi di tutela e valorizzazione.

IL CONTRIBUTO DEL Q.4 AL REGOLAMENTO URBANISTICO

CENTRI ESTIVI 2015Al via le iscrizioniDal 5 al 22 maggio sono in programma le iscrizioni ai Centri Estivi 2015. Sono previste due modalità: On-line, riservata ai genitori in possesso delle credenziali per l’accesso ai servizi on line (www.comune.� .it _ scopri i servizi online) attiva 24 ore su 24; Presso gli u� ci. In tal caso occorre una prenotazione obbligatoria da e� ettuare telefonando al call center comunale 055.055.Si ricorda che ai � ni delle iscrizioni è necessario dotarsi di una attestazione ISEE rilasciata dopo il 1° gennaio 2015 da richiedere al proprio CAAF di � ducia. Allo stesso CAAF ci si può rivolgere per predisporre la domanda di agevolazione tari� aria.

“ISOLOTTO 60 ANNI”. FESTA IN PIAZZA CON SCUOLE E ASSOCIAZIONIUna grande festa in Piazza Isolotto e zone limitrofe segnerà la conclusione del lungo percorso di iniziative che hanno caratterizzato il progetto “Isolotto 60 anni”. Un “gran � nale” che si svolgerà domenica 17 maggio per tutta la giornata e vedrà protagonisti i soggetti che hanno animato questi mesi: le scuole e le associazioni del Q.4. Sul palco si alterneranno attori, ballerini, musicisti, orchestre scolastiche mentre un mercatino della solidarietà si snoderà attraverso piazza Isolotto, viale dei Bambini e Lungarno dei Pioppi. L’allestimento sarà curato dai genitori di tutti gli istituti comprensivi del territorio e ogni tavolo verrà gestito dalle famiglie dei ragazzi che venderanno og-getti che non usano più e piccoli prodotti artigianali fatti dai bambini. Il ricavato, rimpolpato da pesche di bene� cienza, andrà in parte alle scuole stesse e in parte a progetti di cooperazione educativa internazionale.

Notizie di pubblica utilitàBUFERA DEL 5 MARZO Richiesta di contributiEntro il 15 maggio è possibile segnalare i danni subiti in occasione della bufera di vento del 5 marzo e e� ettuare la richiesta di contributo straordinario (la Regione ha messo a disposizione 5 milioni di euro). La richiesta può essere fatta valere sia per i danni subiti dal patrimonio edilizio privato che per le attività economiche e produttive. I moduli sono scaricabili in Rete Civica all’indirizzo web http://www.comune.� .it/export/sites/retecivica/comune_� renze/index.html.

Per la consegna delle richieste rivolgersi a: Quartiere 4, via delle Torri 23, c/o U.R.P., dal lunedì al venerdì, ore 9-13; il giovedì anche 14,30-17,30, tel. 055.2767120-7147

Page 6: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

#Il quartiere in pillole

si va dalla citazione sul sito inter-net sanbartolomeoamonteolive-to.net all’iscrizione nell’albo dei “Sostenitori del bello” custodito nella chiesa, fino a visite guidate e spettacoli gratuiti. Per chi non ha dimestichezza con la tecnolo-gia c’è anche un conto corrente: Iban IT44 H033 5901 6001 0000 0131 798 intestato a “Amici di San Bartolomeo – Accademia degli Alterati generosi”.

“mini-mecenati” per monte olivetoRaccolta fondi per restaurare il portale di Michelozzo

La chiesa Scuola

una mostra tutta da... mangiareStavolta a parlare di cereali e verdure i bambini non storcono la bocca, anzi si divertono.

A Ponte a Greve la scuola elementare Bechi, parte dell’istituto Piero della Francesca, ha ospi-tato per buona parte del mese di aprile la mostra-laboratorio “Alla scoperta del cibo”: un per-corso per conoscere da vicino gli alimenti grazie all’angolo del mulino, dove macinare i cereali, a quello della chimica, dove i piccoli sono diventati baby-scienziati, e a quelli dedicati alla filiera produttiva e alla storia di ciò che arriva in tavola. Due ore di percorso animato da educatori pro-fessionisti, tra cacce al tesoro ed esperimenti sui cibi, per imparare cosa è la buona alimentazione. Questo percorso per bimbi con le mani in pasta ha coinvolto quattordici classi anche delle scuole vicine, per un totale di trecento bambini. Si tratta di un evento che fa parte del catalogo progetti educativi di Uni-coop Firenze, che da trent’anni investe nella formazione degli studenti, dai piccoli a quelli più grandicelli. “È importante che fin da bambini si impari a conoscere gli alimenti, la loro filiera e le loro ca-ratteristiche – ha commentato Ilaria Tesi, vicepresidente del Q4 – questa iniziativa, che come Quartiere abbiamo accolto favorevolmente, arricchisce il bagaglio culturale di ogni bimbo”. Una mostra itinerante che da gennaio a maggio ha interessato 3.800 alunni delle scuole elementari toscane, grazie a sei diverse tappe: da Lucca a San Casciano fino alla nostra città con la scuola Bechi, l’unico istituto sul territorio comunale fiorentino ad aver ospitato l’iniziativa.

Alla BiblioteCaNova

iniziative e convegni fra i libriIl ricordo del “rogo dei libri” e un convegno dedicato al maestro Luciano Gori. Sono due dei prin-

cipali appuntamenti di maggio alla BiblioteCaNova Isolotto. La biblioteca commemora anche quest’anno l’anniversario del “Bücherverbrennungen” (il rogo nazista dei libri del 10 maggio 1933) con varie attività come presentazioni, letture, mostre e laboratori per bambini. Ma sono anche molti altri gli appuntamenti previsti: il 12 e 26 maggio (ore 21) tornano le “Serate di gioco”, mentre per il ciclo di incontri “Anziani più InFormati...”, dedicati a salute e benessere nella terza età, il 15 maggio alle 17.30 si parlerà de “La prevenzione, la diagnosi e la gestione farmacologica e non della malattia di Alzheimer”. Spazio anche alle note con le “Conversazioni musicali”, gli incontri di approfondimento delle opere in cartellone al Teatro del Maggio Musicale a cura dell’associazione Amici del Maggio: il 14 (ore 17) sarà la volta di “The turn of the screw” di Benjamin Britten, il 21 maggio alla stessa ora di “Candide” di Leonard Bernstein. E ovviamente non mancheranno nemmeno eventi e presentazioni letterarie: tra le iniziative in programma, il 16 maggio alle 19.30 c’è il convegno dedicato a Luciano Gori, indimenticato maestro dell’Isolotto. Il 16 maggio (ore 10.30) si terrà uno spettacolo di mario-nette tratto da “Occhio di serpente” di Lin Ford, mentre il 28 maggio (alle 18) si ricorderà la Grande Guerra con “Era di Maggio... mi rammento bene”. Ma sono anche molti altri gli eventi in programma: per informazioni è possibile contattare la BiblioteCaNova Isolotto, via Chiusi 4/3 A, tel. 055.710834, mail [email protected].

Salute

Visite gratis per chi è in difficoltàVisite specialistiche gratuite per le persone in difficoltà. È quanto prevede il protocollo d’intesa tra

So.San (organizzazione Lions per la solidarietà sanitaria onlus) e il Comune di Firenze sull’ap-plicazione, sul territorio comunale, del progetto sanitario So.San a favore di chi ha più bisogno in Italia. L’intesa è stata firmata il mese scorso in Palazzo Vecchio dall’assessore Sara Funaro, dal pre-sidente nazionale So.San Salvatore Trigona e dal responsabile toscano del progetto Roberto Cecchi. Il progetto è aperto alla collaborazione di qualsiasi medico voglia aderire, anche se non Lions e non socio della So.San, che potrà decidere di erogare un numero mensile a sua scel-ta di prestazioni gratuite alle persone bisognose, direttamente nel proprio studio pro-fessionale o nelle strutture organizzate dai Lions, dalla So.San o con loro convenzionate. Le prestazioni sono offerte al Comune perché possa utilizzarle a favore delle persone bisognose segna-late dagli uffici della direzione servizi sociali. Per il momento le prestazioni specialistiche previste sono quelle relative a odontoiatria, chirurgia, pediatria e dermatologia.

L’apertura

centro affidi, sportello al meyerHa aperto al Meyer un punto informativo del Centro affidi del Comune, che va ad aggiun-

gersi a quello di via Palazzuolo. Il nuovo sportello è aperto tutti i primi e i terzi giove-dì del mese, è presidiato da operatori del Centro affidi del Comune, vuol promuovere la dif-fusione della cultura dell’accoglienza e offre notizie sull’affido, non sempre così conosciuto. L’iniziativa rientra nel progetto di sensibilizzazione della cittadinanza sull’affidamento familiare e mira a trovare persone disponibili all’accoglienza di bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà. “Affidamento vuol dire aiutare un bambino aprendo le porte della propria casa al suo mondo, ai suoi bisogni di crescita e di relazione, quando la sua famiglia si trova a vivere un periodo di difficoltà e non può rispondere pienamente ai bisogni di cura e crescita dei figli – ha spiegato l’assessore Fu-naro – affidamento vuol dire fare un tratto di strada insieme con la possibilità di creare un legame che rimane un riferimento affettivo ed educativo nel tempo. Con l’apertura del nuovo sportello al Meyer confidiamo che questo istituto sia sempre più conosciuto – ha aggiunto – affinché si riescano a trovare sempre più persone disponibili ad accogliere bambini e ragazzi in situazioni di difficoltà”. A Firenze, al 31 dicembre 2014, il numero degli affidi aveva registrato quota 106, di cui 77 giudiziali e 29 consensuali. Gli operatori del Centro affidi di via Palazzuolo e del Meyer raccoglieranno le di-sponibilità di persone singole, coppie e famiglie, accompagnandole durante tutta l’esperienza di affido tramite percorsi di formazione, sostegno professionale, scambio e mutuo aiuto fra le famiglie stesse.

Il restauro corre sul web. Le micro-donazioni dei citta-dini, raccolte grazie a una piattaforma di crowdfun-

ding, permetteranno di rico-struire, come piccoli matton-cini, il portale rinascimentale della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto, luogo pieno di storia a due passi dal parco di villa Strozzi e Bellosguardo. L’o-pera è stata realizzata nel 1472 da Michelozzo, “padre” di Palaz-zo Medici Riccardi. La pietra del portale che circonda l’ingresso – viene spiegato – si sta lenta-mente sgretolando e il simbolo dei monaci benedettini olivetani rischia di essere cancellato dalle intemperie: qui nacque il pri-mo monastero fiorentino della congregazione. L’associazione “Amici di San Bartolomeo”, nata per valorizzare questa perla poco conosciuta con visite e iniziati-

ve, ha lanciato un appello sulla piattaforma internet Eppela. Per finanziare il restauro, approvato dalla Soprintendenza, servono 14mila euro, la raccolta fondi tra i cittadini parte da un obiettivo di tremila euro, attendendo altri sponsor: chi vuole può aderire su www.eppela.com, donando anche solo 5 euro. Per ogni con-tributo c’è una “ricompensa” in base alla generosità dimostrata:

Gianni Carpini

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6 | Maggio 2015 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 7: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

#Zoom

isolotto, in fila al centro per l’impiegoGiovani e anziani, laureati e senza titoli: tantissime richieste. Ma alcuni servizi sono anche on line

Persone in fila alla porta, tagliandi con il numero per mettersi in coda: funziona così davanti ai

centri per l’impiego, immagine triste – eppure simbolica – dei nostri tempi. Tanti, in questi anni di crisi, si rivolgono alle strutture pubbliche alla ricer-ca di un lavoro e di aziende che assumono. Succede anche in via delle Torri, all’Isolotto, dove si trova una delle quattro sedi del centro per l’impiego di Firen-ze. Qua vengono ricevute fra le trenta e le quaranta persone in ognuna delle quattro mattine di apertura settimanale, altre venti nei due pomeriggi. E se i freddi numeri non bastano, la cosa si fa ancora più complicata se si ten-ta di tracciare il profilo medio di chi si presenta allo sportello: giovani e adulti, uomini e donne di mezza età rimasti senza lavo-ro. Persino pensionati che non arrivano a fine mese. Italiani, stranieri, alcuni senza nessun ti-tolo di studio, altri con lauree e

specializzazioni. Ci sono ricerca-tori e insegnanti che si rendono disponibili per qualsiasi lavoro pur di scappare dalla precarie-tà. Convergono al centro anche i ragazzi che abbandonano la scuola ancor prima di adempie-re all’obbligo scolastico, 16enni senza qualifiche né competenze da immettere in percorsi di com-pletamento degli anni minimi di

Andrea Tani

Lavoro

All’Isolotto, in via delle Torri, c’è una delle quattro sedi del centro per l’impiego di Firenze

bambini e ragazzi,è già tempo di pensareall’estate

È già tempo di programmare l’estate, almeno quella dei

più piccoli. Dal 5 al 22 mag-gio sono aperte le iscrizioni ai centri estivi 2015 organizzati dal Comune di Firenze per bambini e ragazzi dai tre ai quattordici anni, divisi in turni di due settimane ciascuno nel periodo dal 15 giugno al 24 lu-glio. L’iscrizione può essere ef-fettuata on line sul sito del Co-mune oppure all’ufficio attività educative del Quartiere, in via delle Torri 23, solo su prenota-zione telefonica allo 055.055. Per le riduzioni della tariffa è necessaria l’attestazione Isee rilasciata dopo il 1° gennaio 2015. I centri si terranno alle scuole Martin Luther King, Don Milani, Niccolini e Pio Fedi.

A.T.

Le iscrizioni

studio. Insomma, sono (molto) diversi i profili di chi si presen-ta agli sportelli. Gli operatori del centro per l’impiego si occupano dell’accoglienza e, per ciascuna persona, della compilazione del-la scheda anagrafica. Serve poi un colloquio, essenziale per in-quadrare il settore più adatto in base alle precedenti esperienze. L’aspirante lavoratore, se ne ha

bisogno, viene seguito nella ste-sura del curriculum e messo alla prova sulle capacità informati-che. A quel punto è pronto per entrare nella banca dati gestita a livello provinciale. Tanti servizi, tantissime richieste, personale ridotto per evaderle tutte. Per evitare di perdere (e far perde-re) tempo, però, qualcosa si può fare. Ad esempio, la dichiarazio-ne dello stato di disoccupazione, una delle richieste più frequenti allo sportello, è uno dei maggiori servizi disponibili on line, e può quindi essere compilata diret-tamente a casa propria. “Quella del centro per l’impiego – spiega il presidente del Q4 Mirko Dor-mentoni – è una presenza fon-damentale in un quartiere che vuole svolgere il ruolo di sede civica, capace di recepire tutte le necessità dei cittadini. Un servi-zio al quale, specialmente di que-sti tempi – conclude – sarebbe impossibile rinunciare”.

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Maggio 2015 | 7 Quartiere 4Isolotto . Legnaia . Soffiano

Page 8: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

#Politica

Elezioni regionali,la prima voltadel “Toscanellum”Il 31 maggio i cittadini alle urne. Diminuisce il numerodei consiglieri, preferenze“a prova di smemorato”

a cura di Gianni Carpini

Al voto/1

Le istruzioni

Un election day lungo sedici oreUn solo giorno per votare, con un orario più lungo. L’election day è fi ssato per

domenica 31 maggio, dalle 7 alle 23 (nelle precedenti consultazioni i seggi chiu-devano un’ora prima). Si vota per scegliere il presidente della Regione (che viene eletto direttamente dai cittadini) e per il rinnovo del consiglio regionale. Per votare sono necessari la tessera elettorale, rilasciata dal Comune, dove è specifi cato il seggio in cui recarsi, e un documento di identità valido.

40 DA ELEGGEREDopo l’ultimo consiglio regionale della “vecchia gestione” in aula sono entrati gli operai che hanno smon-tato le poltrone. Secondo le nuove regole a sedere nel “parlamentino” di Palazzo Panciatichi saranno quin-dici consiglieri regionali in meno: con queste elezioni scendono da 55 a 40 e perdono il vitalizio.

DOPPIO TURNOLa Toscana introduce il ballottaggio nelle elezioni regionali, un po’ come succede per i sindaci. Se nessuno dei candidati governatori dovesse superare il 40 per cento dei voti si andrà al ballottaggio tra i due che si sono piazzati meglio. Il secondo turno sarebbe il 14 giugno. I cittadini eleggono direttamente il presidente

della Regione, ma possono votare in modo disgiunto, ovvero scegliere il candidato governatore di uno schie-ramento e i consiglieri di un’altra co-alizione.

PREFERENZEPer scegliere i consiglieri regiona-li tornano le preferenze “a prova di smemorato”: i nomi dei candidati sono prestampati sulla scheda. Non è più necessario, insomma, scrive-re di proprio pugno il cognome del prescelto, ma basta tracciare una X sul quadrato a fianco del candidato o della candidata. Ogni elettore può indicare al massimo due preferenze: in questo caso è necessario sceglie-re un uomo e una donna, secondo la regola dell’alternanza di genere. In caso contrario la seconda preferen-

za, quella che in elenco arriva dopo, è annullata. In alternativa, i partiti hanno la possibilità di presentare un listino bloccato: in questo caso sul-la scheda, sotto il simbolo, ci sarà la scritta “Lista regionale presente”, ma non i nomi delle candidature “blinda-te”.

SOGLIE DI SBARRAMENTOPer conquistare almeno un posto in consiglio regionale i partiti devono superare diverse soglie. Il 3 per cento dei voti validi è il limite da guadare per i partiti dentro una coalizione, che a sua volta deve andare oltre il 10 per cento. Per i partiti che corrono da soli il tetto minimo è del 5 per cento.

PREMIO DI MAGGIORANZAChi supera il 45 per cento dei voti al

primo turno si assicura un premio di maggioranza, che garantisce di ave-re almeno il 60 per cento dei seggi nel parlamentino toscano: in prati-ca 24 consiglieri su 40. Se invece le preferenze sono tra il 40 e il 45 per cento, il premio di maggioranza per-mette di arrivare al 57,5 per cento dei seggi. Tradotto: 23 consiglieri di

maggioranza. È comunque prevista una soglia di garanzia per le mino-ranze, nel caso in cui un candidato presidente raccolga percentuali “bul-gare”: ad esempio se il governatore viene eletto con oltre il 65 per cento dei voti, l’opposizione avrà sempre garantiti 14 seggi (il 35 per cento del totale).

Per i cittadini toscani scocca l’ora delle urne. Domenica 31 maggio si vota per eleg-gere il presidente della Regione e per il rinnovo del consiglio regionale. Per l’oc-casione debutta il “Toscanellum”, come viene chiamata la nuova legge elettorale regionale. La Toscana è ritagliata in tredici circoscrizioni: nove corrispondono alle

province. Firenze è divisa in quattro: la città (dentro i confi ni comunali), Mugello-Valdisie-ve-Valdarno-Chianti, Empolese Valdelsa, Piana fi orentina. Ecco cosa cambia.

1GIORNO31 MAGGIO DALLE 7 ALLE 23

2PREFERENZEAL MASSIMO. UN UOMO E UNA DONNA

4CONSIGLIERIDA ELEGGERE A FIRENZE CITTÀ

COSA SERVETESSERA ELETTORALEDOCUMENTO DI IDENTITÀ VALIDO

ORARI:Lun - Sab 9.30-12.30 15.00-19.00Lunedì mattina chiuso

OLu Lu

siamo anche a: SIGNA - PISTOIA - M. DI CARRARA

8 | Maggio 2015

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#Politica

corsa a sette per la presidenzaChi sonoe su cosa puntanoi candidati governatori

È corsa a sette per la poltrona di presidente della Regione. Il governatore uscente Enrico Rossi si ricandida (sostenuto da Pd e lista Il popolo toscano) puntando sulle politiche in favore dei giovani (il progetto “Giovani sì” è un suo cavallo di battaglia), lavoro, sanità e trasporto pubblico locale. Cinquantasei anni, nato a Bientina, prima di ricoprire la carica di presidente della Regione è stato

assessore alla sanità sotto la “gestione” Martini e, prima ancora, sindaco di Pontedera. “Sì – Toscana a Si-nistra”, il raggruppamento di partiti e liste civiche tra cui Sel, Un’altra città e Rifondazione, mette in campo Tommaso Fattori, fi orentino classe 1971, già fondatore del Forum dell’acqua e organizzatore del primo Forum Sociale Europeo. Reddito minimo, rifi uti zero e gestione pubblica dell’acqua sono alcune delle sue battaglie. Dall’altra parte dello schieramento, Forza Italia ha scelto per la corsa in Toscana Stefano Mu-gnai, 46enne aretino, consigliere regionale uscente, che ha messo nel mirino il sistema sanitario toscano. In passato ha lavorato in Regione e in Palazzo Vecchio, dove è diventato responsabile giuridico. L’asse Lega Nord-Fratelli d’Italia ha invece trovato un accordo dopo il summit Salvini-Meloni: il candidato comune è Claudio Borghi, 45 anni, milanese, guru economico del Carroccio, anti-euro e anti-Renzi, che punta il dito contro le politiche sull’immigrazione. Al centro c’è l’alleanza di area popolare, tra liste civiche, Udc e Ncd, che hanno trovato il loro candidato governatore in Giovanni Lamioni (lista “Passione per la Tosca-na”), imprenditore maremmano 53enne e vicepresidente dell’unione italiana delle camere di commercio. Tra i capisaldi del suo programma ci sono il sostegno alle imprese, soprattutto quelle piccole, la dismissione del sistema burocratico considerato ormai troppo costoso e più servizi. Fuori dalla dialettica sinistra-destra c’è il Movimento 5 stelle: Giacomo Giannarelli ha vinto le consultazioni on line dei pentastellati e sarà lui a correre per la Regione. Grillino della prima ora, 36 anni, carrarese, è consulente energetico con un passato da imprenditore artigiano. Acqua pubblica, mobilità sostenibile, un nuovo piano di sviluppo rurale, eliminazione dei ticket sanitari aggiuntivi e scuola pubblica per tutti sono alcuni dei temi forti della campagna del M5S in Toscana. In corsa anche Gabriele Chiurli, aretino, classe 1965, consigliere uscente del gruppo misto, ex Lega, che ha fondato un movimento autonomo (Democrazia Diretta) con l’obiettivo di introdurre una reale partecipazione dei cittadini al processo legislativo, sposando l’idea del referendum popolare con cui gli elettori possano votare le leggi.

Al voto/2 IL PRESIDENTE USCENTE

GLI SFIDANTI

ENRICO ROSSI

CLAUDIO BORGHI GABRIELE CHIURLI

TOMMASO FATTORI

GIOVANNI LAMIONI

GIACOMO GIANNARELLI

STEFANO MUGNAI

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#Un mese in una pagina

turisti a casa nostratra gite, app e musei

Maggio, temperature gradevoli, giornate di sole. Come ogni anno, attraversare il centro vuol dire farsi largo tra una folla di visitatori arrivati da ogni parte del mondo. Ma anche i fi oren-tini possono vivere da “turisti” la propria città: le opportunità non mancano. Per gli appas-sionati di arte è intanto bene ricordare che ogni prima domenica del mese tutti i musei, ci-

vici e statali, sono visitabili gratuitamente. Ed è inoltre disponibile, per i residenti dell’area metropolitana, un nuovo abbonamento annuale per entrare nei musei civici al costo di 40 euro, con lo sconto del 20% sul biglietto delle mostre che si tengono nelle strutture comunali. Chi – vista la stagione – preferisce invece trascorrere le giornate all’aria aperta, facendo un po’ di esercizio fi sico senza dimenticare le bellezze della città, può scaricare la app “Firenze Th e Walking City” e consultare i sette percorsi base e gli undici col-legati proposti, più o meno diffi cili a seconda del proprio allenamento, che si snodano lungo ben 97 km, ognuno con precise caratteristiche: si può scegliere di percorrere il versante collinare dall’Oltrarno a San Niccolò, le colline di Settignano per arrivare al parco del Mensola, o ancora di attraversare i due polmoni verdi di Cascine e Argingrosso. La app fornisce tutte le indicazioni necessarie: a chi è adatto il percorso (con specifi che per famiglie con bambini), tipologia del fondo, pendenze, presenza di marciapiedi e sedi pedonali protette, tipologia di allenamento. Sempre con l’obiettivo di far conoscere meglio la città, stavolta a bambini e ragazzi, nasce il progetto “My Place”, voluto da museo degli Innocenti, musei di Fiesole e fon-dazione Primo Conti, che prevede itinerari tematici per gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo grado per mettere in relazione lo stretto legame fra Firenze, Fiesole e i loro musei. Bambini e ragaz-zi possono scoprire così il patrimonio culturale dei due comuni, realizzando cartoline dedicate ai luoghi preferiti per poi, a loro volta, guidare i loro coetanei in visita. Sono invece dedicati a parchi e giardini i due progetti “Bibliopassi” e “Verdepassi”: il primo, partito il 28 marzo, con otto passeggiate nel verde cit-tadino intervallate da letture, il secondo, che si inserisce all’interno di Firenze Th e Walking City, prevede tre domeniche (17 maggio, 7 giugno e 12 ottobre) alla scoperta dei giardini di piazzale Michelangelo, del giardino di Boboli e delle mura di Firenze, del giardino dell’Orticultura, del parco di Villa Fabbricotti e della collina di Montughi. Siete pronti a trasformarvi in turisti per un giorno?

Sara Camaiora

Le possibilità

Per i fiorentini tante occasioni per riscoprire la propria città

Lo studio

in tram a sesto, campi e bagno a ripoliLa tramvia fi no a Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli “s’ha da fare”. Un sistema tram-

viario che da Firenze si estenda fi no a quei comuni limitrofi è “fattibile e sostenibile”: a dirlo è uno studio realizzato dai tecnici degli enti pubblici coinvolti e presentato lo scorso mese. Studio che ha riguardato le future linee della tramvia che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione, e che – viene spiegato – “ha stabilito la fattibilità e sostenibilità del progetto dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-fi nanziario”. Le nuove linee andreb-bero a completare il sistema tramviario fi orentino con la sua estensione verso i tre comuni dell’area metropolitana: il completamento, già in corso di progettazione, è costituito dalla cosiddetta “alternati-va al centro storico” della linea 2 (viale Lavagnini, piazza della Libertà, piazza San Marco), dalla linea 3.2 (Rovezzano, piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e dalla linea 4 (Leopolda, le Piagge). A questo scenario si aggiungono quindi le estensioni verso Sesto, Campi e Bagno a Ripoli. Svolto sulla base di un accordo di programma sottoscritto nell’aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, lo studio è stato redatto da un pool formato da tecnici e amministrativi della Regione e dei quattro Comuni interessati. Lo scenario così prospettato disegna per il 2030 un nuovo modello di mobilità sostenibile nell’area fi orentina, con poco più di cin-quanta chilometri di tramvia che trasporteranno 85 milioni di passeggeri all’anno.

Servizi

i certificati? anche in tabaccheriaIl certifi cato di residenza si può richiedere in tabaccheria, ma non solo. È partito il progetto “Reti

diff use”, il cui obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi anagrafi ci e demografi ci e renderli sempre più vicini ai cittadini. Il tutto grazie alla collaborazione di associazioni, centri di volontariato, attività economiche e altre realtà presenti sul territorio, che diventano sportelli a cui richiedere i certifi cati più utilizzati, come quelli di famiglia, residenza e contestuale. Già da alcune settimane nel quartiere 3 i certifi cati si possono chiedere alla Misericordia del Galluzzo e al circolo “La Rinascente” di Cascine del Riccio, oltre che in alcune tabaccherie di altri quartieri. Ma il progetto è destinato a ulteriori estensioni nelle varie zone della città, con altri punti che aderiranno all’iniziativa e ai quali gli abitanti potranno rivolgersi per ottenere i certifi cati senza doversi recare ai punti anagrafi ci. “Questo servizio innovativo è una ulteriore testimonianza della vicinanza dell’amministrazione ai cittadini”, ha sottolineato l’asses-sore all’organizzazione e decentramento Federico Gianassi. I presidenti dei cinque Quartieri fi orentini, Maurizio Sguanci, Michele Pierguidi, Alfredo Esposito, Mirko Dormentoni e Cristiano Balli, si sono attivati per sollecitare il territorio nel contribuire a questo progetto. “Quello dell’anagrafe è stato in questi ultimi anni uno dei nodi più importanti nel rapporto fra amministrazione e cittadini – spiegano i presidenti – il fatto che si sia implementata in ogni territorio la presenza dei servizi anagrafi ci e l’ul-teriore sforzo per costruire una rete diff usa di punti anagrafi ci che inizia a prendere forma, fa parte di quel progetto più grande che vede il Quartiere, nel suo complesso, come sportello al cittadino”.

Il piano

le strisce pedonali si rifanno il lookRestyling per 5.200 attraversamenti pedonali in città. Ha preso il via a fi ne marzo il piano di rifa-

cimento della segnaletica orizzontale, con particolare attenzione alle strisce per attraversare la strada. “Come avevamo annunciato qualche mese fa – ha spiegato l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti – sono partiti i lavori nell’ambito del piano che prevede, complessivamente, il rifacimento di 5.200 attraversamenti pedonali tra quest’anno e l’inizio del prossimo. Gli addetti della Sas sono già intervenuti in zona Gavinana-viale Europa, all’Isolotto, in via Canova e nella zona di via Pier Capponi, solo per citarne alcune. E i lavori continueranno a ritmo serrato per rispettare gli obiettivi che ci siamo posti e per dare una risposta alle segnalazioni dei cittadini”. Le nuove strisce saranno realizzate con materiale termoplastico, più resistente rispetto al vecchio prodotto utilizzato e alle tradizionali vernici, e che presenta vantaggi quali una maggiore velocità nella posa e riapertura al traffi co delle strade in minor tempo, una maggiore durata (fi no a tre anni di garanzia contro i sei mesi della vernice) e resi-stenza alle sollecitazioni dovute al passaggio dei mezzi pesanti come autobus e camion.

SOPRALLUOGHIDA PARTE DI PERSONALE QUALIFICATO

MONTAGGIOE SMONTAGGIO ARREDI

FORNITURA MATERIALEDA IMBALLO

SCALE AEREEPER OGNI ESIGENZA

MOVIMENTAZIONE CARICHI PESANTI(ES. PIANOFORTI E CASSEFORTI)

RICHIESTA PERMESSI DI SOSTAE DI CARICO E SCARICO

POLIZZE ASSICURATIVEA COPERTURA DI OGNI RISCHIO

TRASLOCHI NAZIONALI TRASLOCHI INTERNAZIONALISPEDIZIONI TERRESTRI, AEREE E MARITTIME

Curiamo ogni aspetto del trasloco:dalla gestione di tutte le procedure burocratiche e doganali previste alla copertura assicurativa “All Risk”, dall’esecuzione materiale del trasloco all’assistenza all’estero tramite un network di aziende qualifi cate

TEMPORARYSTORAGEDeposito e custodia di mobili, arredi e generi variI nostri magazzini sono muniti di impianto d’allarme, sistema antincendio e, grazie ad appositi containerdi legno di varie metrature, sono attrezzati per conservare i beni al riparo dalla luce, dalla polvere e dall’infl uenza di agenti atmosferici

PREVENTIVI E SOPRALLUOGHIGRATUITICHIAMA055 7323593

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Nel mese di maggio quando regnano sovrani i profumi ed i colori dei fi ori nelle campagne intorno a Firen-

ze, nel cuore della città, piazza della Signoria si apre ad una miriade di colori che fl uttuano con armonica eleganza. I colori del maggio nel cen-tro cittadino sono quelli dell’antico ed affascinante “gioco delle bandiere”: bandiere che volano, lanciate con maestria, nel corso del prestigioso Trofeo Marzocco, un’importante gara quadrangolare fra gruppi di Sbandie-ratori di città italiane che da ventidue anni si svolge a Firenze. Il Trofeo si articola in due distinte discipline: la “Piccola squadra”, che impegna un limitato numero (da quattro a sei sbandieratori), e la “Grande squadra”, con esercizi solitamente più artico-lati e di grande effetto spettacolare eseguiti da un minimo di otto alfi eri. Sempre nell’ambito della manife-stazione viene assegnato anche un premio speciale al miglior gruppo di Musici che accompagnano gli eserci-zi. Dalla comparazione di queste tre classifi che viene infi ne assegnato dalla giuria il Trofeo Marzocco. Que-sto trofeo, rappresentato da un leone accosciato che sorregge con una zampa lo scudo col giglio, era un’in-segna della Repubblica Fiorentina, simbolo di potenza e giurisdizione del quale i fi orentini andavano particolar-mente orgogliosi. Infatti, il Marzocco era considerato come il talismano porta fortuna della Repubblica, ed era tale l’amore per il “re della fore-sta” che, scolpiti in pietra o marmo, i leoni venivano eretti in tutte le terre soggette al dominio di Firenze e nella stessa città gigliata dove si possono ancora vedere anche nella Loggia dei Lanzi e nel Palazzo Vecchio, sul qua-le domina quello dorato e rampante posto sull’asta della torre d’Arnolfo, che indica la direzione del vento. I tanti Marzocchi, simbolo del popolo fi orentino oltre che di potenza e di forza, non erano però soltanto ripro-dotti in pitture e sculture ma, a spese del Comune per grandezza e prestigio della Repubblica anche tenuti viventi, ben custoditi in un “serraglio” che nel 1285 era presso il palazzo del Bar-gello. Tale serraglio fu poi spostato nei pressi del Battistero e, nel 1319, realizzato al lato del Palazzo dei Priori fi no a quando non fu eretta l’omoni-ma loggia assai più conosciuta con i nomi di Loggia dell’Orcagna – dal suo autore – o dei Lanzi dal corpo di guar-dia formato da soldati lanzichenecchi, al tempo del granduca Cosimo I de’

Medici. Dal 1350 i leoni furono di nuo-vo trasferiti in un vasto ambiente sul retro del Palazzo della Signoria, nella strada che tuttora porta il nome di via dei Leoni. I fi orentini erano orgoglio-si del grande consumo di carne che occorreva per il mantenimento di quelle fi ere e seguivano sempre con interesse tutto ciò che riguardava quegli animali. Fra i diversi sigilli usati nella Cancelleria della Repubblica Fiorentina per convalidare le scritture interne e con l’estero, uno di questi portava la raffi gurazione del Marzoc-co, e venne in uso dopo la vittoria dei Guelfi sui Ghibellini. A titolo di curiosi-tà va detto che i Ghibellini fuorusciti da Firenze, ne incisero uno proprio che rappresentava Ercole a cavallo del leone, nell’atto di sganasciargli la bocca, con intorno la scritta “Sigillum Parte Ghibellinorum de Florentia”. I fuorusciti intesero così rappresentare il popolo fi orentino nell’Ercole e nel leone domato il Guelfo Marzocco, che però non riuscirono mai a sotto-mettere. Il Trofeo Marzocco della XXII Edizione, si svolge il 1° Maggio 2015 alle ore 15,30 in piazza della Signoria. A questa edizione partecipano Ban-dierai degli Uffi zi di Firenze – Toscana, Sbandieratori e Musici Maestà della Battaglia – Quattro Castella (Re) – Emilia Romagna, Sbandieratori di Soriano (Vt) – Lazio, Sbandieratori Contrada della Cerva di Noale (Ve) – Veneto. La giuria si esprime sull’asse-gnazione dei seguenti premi: premio “Filippo Galli” Critica (per la prima volta); premio “Leonardo Artusi” Storicità; premio “Armido Morella-to” Musica; premio per l’esecuzione Piccola Squadra; premio per l’esecu-zione Grande Squadra; premio per il Terzo Classifi cato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Secondo Classi-fi cato Trofeo Marzocco 2015; premio per il Primo Classifi cato Trofeo Mar-zocco 2015. Sempre nella suggesti-va cornice di piazza della Signoria, domenica 17 maggio 2015 alle ore 15,30, ci sarà la prima edizione del Trofeo Marzocchino 2015, gara ami-chevole fra piccoli Sbandieratori.

LUCIANOE RICCIARDOARTUSI

Web artusi.net

Nei musei capita spesso di ve-dere esposti piatti, scodelle, bicchieri che hanno un valore

inestimabile perché risalgono a mille anni fa. Se continua questa abitudine fra mille anni al museo i visitatori ci troveranno i nostri piatti e i nostri bic-chieri. Io già immagino una lunga coda di visitatori ferma davanti alla tazza che uso tutte le mattine per fare colazione. Gli storici si interrogheranno perché sia sbertucciata: è stata l’azione corrosiva del tempo? Macché, le ho tirato una gomitata e m’è fi nita per terra. Orca miseria! I chimici analizzeranno la mia tazza e ci troveranno dentro resti di frumento e per questo penseranno che noi coltivavamo il grano in pic-coli recipienti. Chi glielo spiega che a colazione mangiavo semplicemente le fette biscottate?! E quel numero scritto sulla tazza, 22, a cosa si riferi-sce? Sarà il numero di volte che era consentito fare colazione con quella tazza? 22 sarà il nome dell’ominide che la utilizzava? No. I miei fi glioli mi hanno regalato la tazza della Fiorentina, 22 è quella con la maglia di Giuseppe Rossi! Tra mille anni ai nostri futuri eredi tutto sembrerà più incomprensibile perché il tempo, soprattutto quando è lungo, crea su ogni cosa un alone di miste-ro: “I nostri antenati le chiamavano tazze ma non erano tutte uguali fra loro. Alcune infatti erano dotate di un tasto che permetteva loro di riempirsi temporaneamente di acqua, le altre invece non avevano questa opzione. Perché? Cos’è questo mistero?”. Non c’è nessun mistero: semplicemente una è la tazza del water. L’altra è per farci colazione. Possibile vi si debba spiegare tutto! Non diamo per sconta-to che un domani le persone saranno più intelligenti di noi! Anzi, in politica si sente dire spesso: “Noi siamo il nuovo che avanza!”. E spesso sono peggio del vecchio!

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Web andreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL TROFEO MARZOCCO

AL MUSEO FRA MILLE ANNI: IL MISTERO DELLA TAZZA NUMERO 22

#Lettere&Rubriche

LA MANUTENZIONE DI VIA CADUTIDI CEFALONIAVia Caduti di Cefalonia... “tutti giù per terra!!”. Non è la prima volta che vedo inciampare e cadere signore in via Caduti di Cefalonia. Lo stato di degrado della via fa cadere anche in una malinconica sensazione di abbandono da parte dell’ammini-strazione nei nostri confronti. Le due signore, che ho visto cadere, sono inciampate nelle buche del manto stradale provocate dalle radici degli alberi. Per inciso: la colpa non è de-gli alberi, ma della mancata manu-tenzione del manto stradale ormai assente da decenni. La cosa è già stata da me segnalata alle autorità competenti, Asl e Polizia Municipa-le, con documentazione fotografi che allegate: i delimitatori delle aiuole di-velti, lo stato del manto stradale e la pessima maleodorante vetustà dei cassonetti. Non ho avuto nessuna risposta! Spesso un cittadino non si aspetta una spiegazione dalle am-ministrazioni, ma un semplice: “Ab-biamo ricevuto la sua segnalazione, grazie”. La cosa curiosa di questi ulti-mi mesi, è l’aver visto rifare, seguen-do l’andamento tortuoso del manto stradale, le strisce di delimitazione dei parcheggi, un vero spasso; sembrava di essere ubriachi, tra un misto di vertigine e disorientamento di linee bianche e blu che salivano e scendevano. La strada non è un viso screpolato da sistemare con un po’ di trucco! Spero di non aver offeso nessuno con queste mie due righe, è solo una sana provocazione, indirizzata spero a sensibilizzare chi è deputato a prendere decisioni in merito e nel contempo abbia buona volontà di attingere là dove i cittadini possono esprimersi liberamente (il Reporter) e là dove spesso germina e si diffonde un po’ di senso civico.Grazie

U. Stefanelli

Caro lettore,ogni mese riceviamo diverse segna-lazioni di cittadini che vogliono porre l’attenzione su questa o quella stra-da, chiedendo che vengano effet-tuati interventi. Su questo numero de Il Reporter pubblichiamo due lettere su questo argomento, la sua – che accende i rifl ettori sulla situazione di via Caduti di Cefalonia – e, qua di seguito, quella di un altro lettore, che evidenzia invece lo stato del manto stradale di piazza Oberdan. Una stra-da e una piazza diverse che si tro-vano in zone diverse della città, ma che a detta dei residenti necessitano della stessa manutenzione, in primo luogo per aumentare la sicurezza di coloro che vi transitano, a piedi o con altri mezzi. Proprio nel nome della salvaguardia degli utenti della strada, ha intanto preso il via in città il piano di rifacimento delle strisce pedonali (come riportato nell’articolo pubblicato alla pagina qui accanto). Piano che, secondo quanto spiegato da Palazzo Vecchio, vuol dare una risposta proprio alle segnalazioni dei cittadini, particolarmente utili in tema di sicurezza, che si parli di attraver-samenti pedonali o – come nelle let-

tere a cui diamo spazio questo mese – dello stato del manto stradale.

Matteo [email protected]

L’ASFALTO DI PIAZZA OBERDANSpett. RedazioneVorrei portare alla vostra attenzio-ne e a quella della nostra Ammi-nistrazione Comunale lo stato del manto stradale di Piazza Oberdan. È costellato di buche e avvallamenti che sono un grosso rischio per chi transita in bicicletta e motorino. Una o due volte l’anno vengono fatti dei “rattoppi” con un po’ di bitume, che durano poco e peggiorano ancora di più la situazione, senza contare le varie “ferite” lasciate da interventi per allacci e perdite varie. Pochi anni fa è stato ristrutturato il piccolo giar-dino e posizionate nuove panchine, fi oriere e illuminazione. Ma adesso sarebbe proprio necessaria una manutenzione radicale al fondo stra-dale considerato che è una strada di grande scorrimento e gli autobus n. 6 la percorrono nei due sensi e quando transitano sul fondo disse-stato trema tutta la piazza. Alcune strade che confl uiscono in Piazza Oberdan sono state completamente riasfaltate con asfalto fonoassorben-te e drenante, possibile che Piazza Oberdan non si meriti lo stesso trat-tamento? Invito la Vostra redazione e il Presidente del Q2 Michele Pier-guidi a effettuare un sopralluogo.Saluto e ringrazio per la vostra at-tenzione

L.R.

“PISTA PEDO-CICLABILE, MANCA L’ILLUMINAZIONE”Dopo anni di lavoro lungo gli argini del Mugnone, tratta da piazza Puccini all’Indiano, sono in via di ultimazione i lavori del rifacimento degli argini e del relativo allargamento dell’alveo del torrente. Contestualmente è stata re-alizzata una pista pedo-ciclabile lungo l’argine dx con accesso da più punti (piazza Puccini, via Leoncavallo, via Respighi, via del Barco...) che è stata aperta da qualche settimana e viene utilizzata da ciclisti, da gente che por-ta il cane a passeggio, persone che fanno una passeggiata lontana dai ru-mori e dal traffi co: tutto questo molto positivo. A mio parere e non solo mio è rimasto aperto ed in sospeso una grave mancanza: questa pista non è illuminata e questo rappresenta un grave handicap per la fruibilità del servizio senza contare sulla sicurezza dei residenti, soprattutto ai piani terra (quale io sono) lungo la suddetta pi-sta ciclabile. In effetti a sera inoltrata si sentono persone che passano (chi con una pila in mano, altri nella più completa oscurità) senza aver chiaro quali siano le loro reali intenzioni. La mia lettera è volta a sensibilizzare chi di dovere sulla necessità di comple-tare questa opera, come già è stato fatto nella tratta pedo-ciclabile fra via Piemonte e via del Pesciolino e pure quella tra via Baracca e via di Novoli (dall’altro lato di viale Redi).Cordialmente

Paolo P.

Fate sentire la vostra vocea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Se dunque questo sarà un mese all’insegna dell’importante ap-puntamento con le urne, non va però dimenticato (e d’altronde sarebbe impossibile farlo, basta mettere il naso fuori di casa) che a maggio la bella stagione comincia a farsi sentire davvero, sia dal punto di vista climatico che da quello degli eventi in pro-gramma. Dal 30 aprile, con la Notte bianca, è iniziata uffi cial-mente la nuova Estate fi orentina, quest’anno lunga eccezional-mente sei mesi (fi no al 31 otto-bre) in concomitanza con l’Expo 2015. E se, complici le giornate che si sono fatte più lunghe, la vo-glia di stare all’aperto aumenta, a Firenze non mancano le possibi-lità per svestire (per un giorno o anche soltanto per qualche ora) i panni del cittadino e indossare quelli del turista. Sì, perché chi l’ha detto che le (tante) bellezze di casa nostra debbano essere “riservate” soltanto ai forestieri? E allora ecco che questo mese, sul nostro giornale, accendiamo i rifl ettori sulle opportunità che i fi orentini hanno per (ri)scoprire la propria città, in uno di quei periodi dell’anno in cui riesce a dare il meglio di sé. Fra entrate gratuite nei musei, abbonamen-ti riservati ai residenti, progetti, percorsi e passeggiate tra i tesori del capoluogo, non resta che sce-gliere da dove partire. E a pro-posito di “partenze”, è da poco scattata – come detto – l’Estate fi orentina 2015, il cartellone di eventi che accompagnerà i cit-tadini ben oltre il termine della stagione, fi no ad autunno inol-trato. Tra gli obiettivi di quest’an-no c’è quello di “accendere” con iniziative e appuntamenti l’intera città, coinvolgendo non soltan-to il centro ma tutti i quartieri, fi no alle periferie, per valorizza-re in questo modo anche spazi “inusuali”. Così, su questo e sui prossimi numeri de Il Reporter seguiremo e illustreremo passo dopo passo, zona per zona, il programma dell’Estate fi orenti-na, per accendere le luci su quei luoghi che vogliono tornare a essere protagonisti e per non perdere quello che avviene (e av-verrà) nei cinque quartieri della città nel corso dei mesi più cal-di. Perché quest’anno i fi orentini possano vivere l’estate fi n sotto casa. O quasi.

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Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 24 del 4 maggio 2015. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

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Il Reporter del Q4 raggiunge le famiglie del quartiere 4 di Firenze

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#Cultura

“magnificent”, l’arte diventa hi-techPalazzo Vecchio ospita la video-installazione creata da Felice Limosani e narrata da Bocelli

Non è una mostra, non è un documen-tario né un fi lm. “Magnifi cent” è

un’esperienza emozionale, una video-installazione pensata e diretta dal creativo Felice Limo-sani e raccontata dalla voce fuori campo del maestro Andrea Bo-celli. Fino al prossimo 31 ottobre c’è un motivo in più per visitare Firenze e le sue sorprendenti bellezze. Palazzo Vecchio, che da sette secoli racchiude la sto-ria della città, oggi aggiunge un nuovo tassello a questo racconto, ospitando l’opera digitale nella Sala d’Arme. “Magnifi cent – l’in-credibile storia della bellezza che ha rivoluzionato il mondo” è un’esperienza visiva e sonora vi-cina ai nuovi linguaggi espressivi a metà tra l’animazione d’autore e la video-installazione artistica. Nell’idea di Limosani, le princi-pali opere pittoriche e scultoree del Rinascimento sono state elaborate con tecniche digitali, prestandosi a uno sguardo ine-

dito, coinvolgente e contempo-raneo. Un’avvincente sequenza di episodi e aneddoti realmente accaduti, rappresentati simboli-camente in una trama che lascia spazio alla rifl essione, con un messaggio di grande attualità: la magnifi cenza dell’uomo. Per rendere possibile la fruizione dell’installazione, le pareti del-le volte della Sala d’Arme sono state trasformate in schermi mo-numentali, rendendo l’impatto visivo emozionale, immersivo e totalizzante. La spettacolarità delle proiezioni, l’io narrante del maestro Andrea Bocelli, che ha prestato la sua voce per questa speciale iniziativa, e la colon-na sonora spazializzata che dà un’impressione avvolgente, ac-compagnano lo spettatore in una vera esperienza che parla al cuo-re e all’immaginazione. Un pro-getto rivolto a tutti, pensato per essere fruito da un pubblico di ogni età e una programmazione intervallata ogni trenta minuti in italiano e in inglese (la durata

Enrica Cinaschi

Per Expo

La Sala d’Arme sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19 (il giovedì dalle 9 alle 14) fino al 31 ottobre

Webmagnificentfirenze.it

di ciascuna proiezione è di venti minuti). L’associazione Mus.e si è occupata dell’organizzazione del progetto, il Comune di Firen-ze lo ha fortemente sostenuto, promuovendolo tra i principali eventi fi orentini di questa sta-gione, con il patrocinio di Expo Milano 2015 e della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Ma-gnifi cent – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – è un omaggio all’arte e alla creatività che Firen-ze off re al mondo. L’Umanesimo non ha segnato solo un’epoca, ma un modo di concepire il mondo, mettendo al centro l’uo-mo e il suo saper fare”. Lo spetta-colo creato da Limosani, che ha al suo attivo collaborazioni per il Louvre di Parigi, Palazzo Strozzi, il Padiglione Mies Van der Rohe a Barcellona e la White Chapel Gallery a Londra, è proposto in due lingue per agevolare la fru-izione anche da parte dei turisti stranieri.

Rose, colonne sonoree gli “auguri” a dante:I mille e un eventodel mese di maggio

Maggio mese delle rose... e poi di concerti, anniver-

sari e spettacoli da appuntarsi sul calendario. Si parte con il concerto di Marco Mengoni il 12 maggio al Mandela Fo-rum, seguito a ruota da Marco Masini il 14 e Sergio Caputo il 15, questi ultimi in scena all’Obihall. Si torna al Mandela Forum per un appuntamento da non perdere (già segnala-to anche sul numero di aprile de Il Reporter) sabato 16 con Ennio Morricone (nella foto), il compositore più amato dai cineasti (e non solo) che dal podio del palazzetto fi orenti-no ripercorrerà la sua storia musicale, dalla collaborazione celeberrima con Sergio Leone alle composizioni più recen-ti e sofi sticate. A metà mese altro appuntamento impor-tante per Firenze e non solo: partono le celebrazioni per il 750esimo anniversario del-la nascita di Dante Alighieri, che il Comune di Firenze ha deciso di festeggiare con una serie di letture e iniziative ad hoc (per informazioni www.comune.fi .it, oppure sarà pos-sibile scoprire gli aggiorna-menti anche sul nostro sito, www.ilreporter.it) per appas-sionati non solo di letturatura, ma anche di storia e poesia. Gli amanti della musica folk possono invece segnare fi n da ora come data da non perdere il 23, quando al Teatro Puccini approda Micah P. Hinson, uno dei migliori folksinger della sua generazione, con il tour celebrativo per i dieci anni di “Th e Gospel of Progress”, uno dei dischi cantautorali più bel-li e personali della scena indie rock. I melomani possono in-fi ne fare affi damento su tutta la programmazione dell’Opera di Firenze, in particolare sul con-certo diretto da Daniele Gatti (26 maggio), che vede l’orche-stra del Maggio interpretare le ultime due sinfonie di Mozart.

C.G.

Agenda

Web

fabbricaeuropa.netTel. 055.2638480

Uno scatto tratto dal Ballet Preljocaj - Empty Moves ©Jean-Claude Carbonne

Il festival

i 22 anni di fabbrica europa

Festeggia il suo ventiduesimo compleanno Fabbrica Europa, il festival dedicato alle arti performative che riunisce a Firenze

il meglio di teatro contemporaneo, musica e teatro danza, sotto il grande cappello di un format ormai consolidato e conosciuto in tutta Europa, in programma fi no al 3 luglio. Il segno dei tempi che cambiano è dato anche dal variare – già da qualche edizione – delle location, che non si limitano più alla sola Stazione Leopolda (che pure si è dimostrata una meravigliosa “casa” per il festival), ma si allargano al Teatro Cantiere Florida al Goldoni, al Museo Novecen-to, al complesso delle Murate, all’Istituto Francese e al Teatro Verdi, fi no a varcare i confi ni fi orentini e sbarcare al Teatro Era di Pon-tedera, approdo toscano delle avanguardie teatrali contemporanee. Molte le sorprese in programma nei prossimi mesi, che come al so-lito vedranno arrivare moltissime produzioni internazionali in riva all’Arno. Qualche esempio? È presto detto: in “Empty moves” (14-15 maggio, Stazione Leopolda) il coreografo Angelin Preljocaj si ap-poggia sulla registrazione di Empty words di John Cage e mischia il materiale sonoro del compositore americano alle reazioni ostili degli spettatori dell’epoca per creare una sbalorditiva ricerca sul movimento. E ancora in prima assoluta arriva “Epica Etica Etnica Pathos”, che ripropone al pubblico il disco del 1990, a venticinque anni dalla realizzazione, mettendo insieme i quattro componenti storici Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Giorgio Canali, le due voci femminili Ginevra Di Marco e Angela Baraldi e alcuni tra i più interessanti musicisti e cantanti delle ge-nerazioni successive (16 maggio, Leopolda). Da non perdere Trees, l’installazione/perfomance di Cristina Caprioli, protagonista della scena coreografi ca scandinava (14-16 maggio, Leopolda). E se al Cantiere Florida va in scena il lavoro della coreografa toscana Lui-sa Cortesi, invitata dalla prestigiosa Korea National Contemporary Dance Company a creare una pièce per la danzatrice Cha Jin-Yeob (25 giugno), il festival si chiude con una coproduzione di Opera di Firenze e della stessa compagnia coreana che, insieme, presentano in prima europea Bul-ssang, coreografi a di Aesoon Ahn che mi-schia danza, arti marziali e pop art (26-27 giugno, Teatro Goldoni).

artigianato e palazzo,l’abilità di novantamaestri in mostraper quattro giorni

Spegne ventuno candeline Artigianato e Palazzo, dal 14

al 17 maggio al Giardino Cor-sini, eccezionalmente aperto al pubblico per l’occasione. In mostra per quattro giorni, con orario continuato dalle 10 alle 21, l’abilità di novanta maestri artigiani provenienti dall’Italia e dall’estero. Tra i viali fi oriti del giardino all’italiana realiz-zato da Gherardo Silvani, le limonaie e la Loggia del Buon-talenti, gli artigiani daranno dimostrazioni dal vivo delle loro aff ascinanti tecniche e re-alizzeranno preziosi manufatti di fronte agli sguardi attenti del pubblico. Fabbri, soffi atori del vetro, intagliatori, rilegato-ri, maestri ceramisti, intreccia-tori di paglia, orafi , argentieri, liutai, sarti e molti altri. In programma anche la “Mostra Principe” dedicata alla cartiera Fabriano, la telecronaca live a cura di dieci giovani blogger selezionati per l’occasione e il progetto “Ricette di Famiglia”, in collaborazione con Richard Ginori.

il giardino dell’irisriapre i cancelli(una sola volta l’anno)e si svela alla città

È un posto magico, dove tut-ti i fi orentini amano torna-

re. Sarà perché è aperto solo un mese all’anno, sarà perché è un tripudio del fi ore simbolo di Firenze, ma il giardino dell’I-ris è un luogo davvero specia-le in cui trascorrere una bella giornata di sole. Il momento dell’anno in cui i suoi cancel-li vengono aperti al pubblico è fi nalmente tornato, e fi no al 20 maggio sarà possibile vedere dal vivo la distesa di colori aff acciata sulla città del giglio (che si chiama così non a caso). Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 con ingresso gratuito, il giardino è curato dalla So-cietà italiana dell’iris, che nel 1957 diede vita a quest’angolo di eden per ospitare il concor-so internazionale dedicato al giaggiolo più bello. Oggi il pic-colo parco ospita un’enorme varietà del fi ore ed è una tappa imperdibile per studiosi, bota-nici, ibridatori e innamorati di Firenze. A due passi dal piaz-zale Michelangelo.

La kermesse Il luogo

12 | Maggio 2015

Page 13: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

Le strade di Mr. Moskovitch | Quinta puntata

Della simmetria, sintonia, risonanza e altre quotidiane magie

Fuori la città stava riprendendo la vita di tutti i giorni: un paio di fiacche-rai avevano ripreso calesse e cavallo nelle stalle alle Cascine, i barrocciai ave-vano già sistemato i banchini motorizzati alla Loggia del Porcellino, almeno una decina di medici e infermieri rientravano dopo il turno di notte, i baristi avevano già alzato i bandoni dei locali, ai mercati generali fruttivendoli e pesciaioli avevano già fatto spesa. Almeno una cinquantina di avvocati di lì a poco avrebbero riordinato le carte per la causa da discutere in tribunale.

E tutti, affacciandosi con una tazza di caffè in mano o uscendo, se solo se ne fossero concessa l’occasione, avrebbero potuto guardare con occhi freschi lo splendore di ciò che generazioni di persone avevano saputo costruire.

È la bellezza di questa città, dove la quotidianità si è stratificata in segni e ricordi di splendore e miseria insieme, tutti ugualmente unici e potenti: umani per l’intera parte. Erano questi i pensieri di Moskovitch mentre scen-deva le scale saltellando dentro un paio di scarpe di tela fresche.

Da qualche giorno non usciva più con Helen, non perdendo occasione, però, di seguirla da molto distante se la incrociava.

La vita è questa – pensava – passiamo tutto il tempo a non vedere quanto tremendamente bella potrebbe essere se solo sapessimo accogliere ciò che ogni giorno ci offre, è tremenda e feroce nel suo fluire. Avvicina e allontana.

Si incontrarono al banco della reception come se fossero scesi insieme dalla camera, sfoderando un sorriso imbarazzato ambedue.

Il concierge alzò lo sguardo dal computer e posandolo insistentemente sullo splendido viso di Helen disse, quasi imbarazzato:

- Avete un fax. Sembrava una sentenza, più che una normale comunicazione.- Un faaaxxx? - risposero all’unisono.- Cioè? Abbiamo un fax per tutti e due? - chiese Boogey.- Ah, no, no. Ne avete uno a testa - e così dicendo tirò fuori da sotto il

bancone due bustone bianche, consegnandole. - Questo è per lei, mr. Moskovitch, e questo per lei, signora Helen.

Boogey notò con disappunto che la chiamava per nome. Quella donna riusciva a farlo sentire stupidamente geloso.

Si avviarono all’uscita insieme, ognuno reggendo la propria busta.- Boogey, vorrei parlarti, dopo. Che ne dici di fare quattro passi, più tardi?

* * *

Dopo aver vagabondato qualche ora per le vie del centro, con la grossa busta ripiegata e infilata nella tasca dietro dei jeans, Moskovitch si sedette sui gradini della Basilica di San Lorenzo, ed iniziò a leggere. La prima pagina era scritta a mano con un pennarello a punta grossa, anzi enorme. “Cretino” era l’unica pa-rola che vi figurava.

La seconda era più discorsiva, ma sempre scritta a mano: Ma lo sai chi è? Ieri ti hanno cercato qui due avvocati del marito... Devono aver guardato l’annuario degli scrittori di venti anni fa e scoperto che sono (sono? non pubblichi niente da anni! “ero” sarebbe meglio) il tuo editore.

Da pagina tre a pagina ventidue figuravano svariate riproduzioni fotografiche che lo ritraevano in vari atteggiamenti di morbida familiarità con Helen. L’ultima era quando si erano baciati per la prima volta.

La pagina conclusiva era scritta a macchina. E si concludeva con un “Con sin-cero affetto, Miriam Greenberg”.

Moskovitch sollevò la testa dai fogli che il vento stava scompaginando.Gli arrivò all’orecchio un “qui va a piovere...” urlato con preoccupazione da

uno dei negozianti della piazza.Rivolse gli occhi al cielo.Poi infilò la mano in tasca ed estrasse il cellulare, impugnandolo come si im-

pugna un coltello, indeciso sul messaggio da inviare in risposta a Mr. Panofsky, di là dall’oceano.

Dall’interno della basilica gli arrivò il suono dell’organo, quello più piccolo, l’organo Vantaggini, costruito nel 1500 da un organaro di Volterra.

Moskovitch si sentì ridicolo con quel suo stupido attrezzo in mano. Si alzò e rimise il cellulare in tasca.

Continua ☞

Avevamo lasciato Helen e Boogey mentre stavano per darsi il primo bacio, con un paparazzo alle calcagna. Sembrerà strano ma sono bastate poche settimane e le carte in tavola sono cambiate. Che cosa è successo ai personaggi creati dalla penna di Do-menico Luigi Cena?

#Cultura

LU

NG

AR

NO

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la qualità è di casa!

numero verde

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FINALMENTE A CASA!LUNGARNO FERRUCCI, LA TUA CASA SULL’ARNO IN CLASSE A

Maggio 2015 | 13

Page 14: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

#Sport

Il calendario

“alino” e firenze, un finale da (ri)scrivereNato a Prato, volato in Cina,Diamanti ora vuole restare

Il personaggio

Perché la storia non si ri-peta dodici anni dopo, ha fatto e farà di tutto Alessandro Diamanti.

Che vuole tenersi la sua maglia numero 18, giorno del comple-anno della sua prima fi glia Oli-via, anche la prossima stagione. Quella maglia viola che sembra cucita addosso ad Alino, fi n dal 76° minuto della gara di Coppa Italia contro l’Atalanta, quando ha fatto il suo “esordio” al Fran-chi. Sì, l’attaccante nato a Prato non vorrebbe sentir parlare di ri-

Irene Delfino

torno sulle rive dell’Arno, perché nel 2003 era solo un ventenne della Primavera che in sei mesi aveva fatto tre apparizioni nell’al-lora Florentia Viola. Erano i tem-pi bui della C2, della Fiorentina post-fallimento e il ds Giovanni Galli l’aveva preso in prestito con diritto di riscatto (stessa formu-la utilizzata qualche mese fa da Pradè). Poi uno pneumotorace spinse la società a non esercitare il diritto di riscatto. Ma stavolta Alino vuole che la storia ab-bia un altro esito: cercherà fi no

all’ultima giornata di campiona-to di convincere i dirigenti viola a versare i due milioni stabiliti per il suo riscatto nelle casse del Guangzhou. Vorrebbe mettere le radici al Franchi, a soli dodi-ci chilometri da “casa”. La sua Prato, quartiere di Santa Lucia, dove ha iniziato a calciare i pri-mi palloni, chiaramente in rete. Come racconta il nonno mater-no Rodolfo Becheri, presidente dell’associazione calcio Santa Lucia, in cui Alino ha giocato dall’89 all’estate del ‘97. Il talento

è sempre stato cristallino, ma la strada per arrivare fi no alla mas-sima serie lunga e accidentata. La svolta della sua carriera arriva con la maglia del Livorno, con cui il 25 agosto 2007 esordisce fi nalmente in serie A. La B, però, è dietro l’angolo: al termine della stagione gli amaranto retroce-dono. Ma è proprio la stagione successiva quella dell’esplosione del trequartista, che trascina i suoi compagni di nuovo in serie A, segnando ben venti reti. Oltre al record personale di gol rea-lizzati, Alino viene inserito nei migliori undici della stagione di serie B e premiato come miglior fantasista. Mette gli occhi su di lui Gianfranco Zola, allenato-re del West Ham, che decide di portarlo in Premier League. I tifosi londinesi lo scelgono come fi nalista del premio “Hammer of the year”, riconoscimento per il miglior calciatore del West Ham della stagione. E l’ascesa di Alino continua a Bologna, di cui nel 2012 diventa capitano. Dopo cinquanta partite con la fascia al braccio, la partecipazione all’Eu-ropeo e alla Confederations Cup, si trasferisce in Cina. Poi la chiamata della Fiorentina: da dodicimila a dodici chilometri di distanza da casa.

Maggio è il mese del rush finale: i tifosi viola sono pronti a vivere la parte decisiva della stagione

Volley femminile...

stagione da protagonisteIncredibile volley a Firenze. Forse la sorpresa più grande è griffa-

ta ancora coach Alderani, che con la San Michele ha portato le sue ragazze sull’Olimpo dei playoff di serie B1. La forza di questa squadra sta nella passione, le giocatrici vengono ripagate dai risul-tati e dall’amicizia che le lega. Forza che è impersonificata in Laura Filindassi, costretta per motivi extrasportivi a lasciare il campo per alcuni mesi, per poi tornare dalle amiche più motivata di pri-ma. Chi è già arrivato in serie A1, con in panchina una fiorentina doc, è Il Bisonte. Francesca Vannini ha conquistato una straordi-naria salvezza, riempiendo il Mandela Forum quasi come la Na-zionale. Nemmeno aver centrato l’obiettivo con largo anticipo ha fatto diminuire la voglia di volley. Tutte le partite hanno registrato un pubblico “calcistico”: una rivincita per il primo sport femmini-le in Italia. Sport talmente radicato da far impazzire anche l’hin-terland fiorentino, per la precisione Scandicci. Le “cugine” allenate da coach Bellano hanno strappato la nona posizione al Bisonte alla penultima di campionato, in una partita che ha registrato il sold out. Spettacolo che sarà replicato anche la prossima stagione: or-mai la pallavolo ha conquistato il cuore degli sportivi fiorentini.

campionato, cala il sipario

Non è un anno facilmente decifrabile. Dalle stelle alle stalle, o viceversa. Una montagna russa diffi cile da interpretare, capi-

re, analizzare. Passare dalla vittoria di Torino contro la Juventus in Coppa Italia a partite dove è mancato tutto (vedi il ritorno con gli stessi bianconeri). Un aprile “pazzo” che ha diviso tifosi e media: chi è sembrato esageratamente ottimista, chi fi n troppo catastro-fi sta. Sui social sono impazzite le discussioni: Facebook, Twitter e Instagram si sono tinti di viola, ma senza mai prendere un’unica direzione. E ora maggio è il mese del rush fi nale, quello in cui ci si giocano tutte le carte. In campionato si comincia dalla gara contro il Cesena, poi il 10 è “derby time” con l’Empoli. Una settimana dopo al Franchi arriva il Parma: attenzione a non sottovalutare la squadra di Donadoni, ricordando l’andata e alcune sue recenti “imprese”. Trasferta ostica nella penultima giornata a Palermo, poi il campio-nato viola fi nirà in casa contro il Chievo: l’atmosfera sarebbe quella ideale per festeggiare, sperando di avere un motivo per farlo.

Lorenzo Mossani

...e maschile

la nazionale al mandelaIl grande amore di Firenze per il volley, e non solo quello femmini-

le, continua. Ospitare la Nazionale azzurra maschile per la World League è diventato, ormai, un appuntamento abituale. Dopo la Fi-nal Six dello scorso luglio (sempre sold out), domenica 21 giugno al Mandela Forum torneranno i ragazzi allenati dal ct Mauro Berruto per la sfi da contro il Brasile. Un big match valido per il girone A di qualifi cazione alla fase fi nale, che quest’anno si terrà a Rio de Janeiro dal 14 al 19 luglio, a un anno dalle Olimpiadi. Nel giorno del solstizio d’estate, due delle Nazionali più forti al mondo (tre Mondiali in ba-checa per gli azzurri, altrettanti per i verdeoro, con l’aggiunta di due titoli olimpici) si sfi deranno in un match che ha tutti gli elementi per essere uno degli eventi sportivi più attesi da appassionati e non, pro-ponendo la sfi da tra i team che occupano, rispettivamente, secondo e primo posto nel medagliere della World League. Per gli amanti dei numeri, è l’ottava volta che la Nazionale azzurra giocherà a Firenze.

Sim.Spa.

A settant’anni dalla sua fon-dazione, l’Audace Legnaia

sta realizzando il suo sogno: quello di contribuire allo svilup-po culturale, sociale ed econo-mico del quartiere. Il merito va attribuito, oltre alla grande de-dizione del presidente Silvano Baldassarri e alla competenza dei dirigenti, anche alle famiglie dei giovani iscritti, che han-no preso a cuore l’idea di una comunità che faccia crescere i propri figli all’insegna dei prin-cipi più sani. A Legnaia sta così compiendo i suoi primi passi una collettività basata sull’amo-re per il calcio e lo sport, ma con l’obiettivo primario di rendere più agevole la vita di quartiere rispondendo ai bisogni dei cit-tadini. “Tutto è nato circa sette anni fa, quando la nostra asso-ciazione era solo un progetto, un sogno”, racconta il dirigente Massimiliano Piccioli, uno degli artefici della creazione dell’asso-ciazione Audace per Legnaia. Il primo vero, grande obietti-vo che il Legnaia si propone è quello di plasmare e dare vita a una rete di associazionismo nell’area fiorentina: per questo, ha subito iniziato a sostenere e a collaborare con l’associazione Niccotestini. Lo scopo è quello di creare in ogni persona la con-sapevolezza che ognuno può salvare una vita grazie all’aiuto di un defibrillatore, e in molti, famiglie e ragazzi, hanno col-to e coglieranno l’occasione di partecipare ai corsi di primo soccorso organizzati a Legnaia. L’associazione, però, sta facendo molto di più. Negli anni del tor-

mentone “cittadella viola” per quanto riguarda il progetto del nuovo stadio della Fiorentina, un centro socio-culturale sta entrando nel pieno delle sue at-tività nei dintorni del campo del Legnaia. All’interno di via Do-sio, snodo cruciale del quartiere per raggiungere la tramvia di viale Talenti, è stata creata una “piazzetta” famosa per il fonta-nello dell’acqua, vero e proprio cuore pulsante della comunità che la società ha creato. In que-sta “isola felice” del quartiere sono poi nati in poco tempo una pizzeria, una palestra per attività ludiche e riabilitative e un consultorio dove i ragazzi e le famiglie possono trovare risposte ai problemi della quo-tidianità. “Vorremmo riuscire a occupare la giornata dei nostri ragazzi per intero – spiega Pic-cioli – dopo l’uscita da scuola, possono usufruire dei vari corsi di chitarra o di lingue, gratuiti, e magari studiare insieme e pren-dere ripetizioni nelle materie in cui stentano un po’. Poi, dopo l’allenamento, magari trovar-si tra amici e con i genitori a mangiare una pizza tutti insie-me, per concludere al meglio la giornata. L’Audace Legnaia si sta impegnando sempre di più nel sociale per creare una realtà col-lettiva, che spero venga realizza-ta anche altrove per far capire ai giovani quanto sia bello vivere in compagnia nell’era dei social network”.

Niccolò Dainelli

L’associazione

se legnaia diventa “comunità”

La squadra degli Allievi B

14 | Maggio 2015

Page 15: Il Reporter Q4 - Maggio 2015

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Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili

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ANNI DALLA NASCITA DI DANTE

Tosco che per la città del foco

vivo ten vai così parlando onesto,

piacciati di restare in questo loco.

Inf. 10, 22-24

#Dante750