Il Reporter Q1 - Aprile 2016

24
ALLINTERNO Aprile 2016 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere Editoriale primavera e prime volte Matteo Francini L a primavera non ha fat- to in tempo ad affacciar- si in città che è già tempo di “inaugurare” l’estate. Non è uno scherzo delle stagioni, ma l’effetto della scelta di declina- re la Notte Bianca 2016 – in programma come sempre il 30 aprile – come “Prima notte d’estate”, per dare così il via al cartellone degli eventi estivi, che si protrarranno per i pros- simi sei mesi accompagnando i fiorentini fino a fine ottobre. SEGUE A PAGINA 15 il ritorno alla terra dei giovani toscani SEGUE ALLE PAGINE 8-9 I l mito della scrivania a tutti i costi sembra vacillare sempre più. I figli di medici, impiegati e ingegneri rispolverano il mestiere del contadino. Al precariato e al mondo dei “classici” liberi pro- fessionisti preferiscono una terza strada, l’imprenditoria agricola, portando in questo universo fatto di terra e sudore quel pizzico di inventiva in più che non guasta: dall’uso del web alla ricerca applicata sul campo. Così, in Toscana il “boom della zappa” ha riguardato soprattutto chi ha meno di quarant’anni. Gianni Carpini PAGINA 14 PAGINA 16 le novità scendono in pista (ciclabile) Via ai lavori in città, mentre pro- segue la lotta ai furti di bici e tor- na il “Florence bike festival”. una notte bianca a tutta letteratura PAGINA 18 berna e gli altri, i “violazzurri” Firenze Quartiere 1 Cascine, il parco che sarà Tanti gli obiettivi per rendere l’area un vero cuore pulsante per la città Primo piano PAGINA 3 AL “NUOVO” PIAZZALE DUE MESI DOPO Il 14 febbraio il via alla pedo- nalizzazione. Per molti è ancora una strana sensazione. PAGINA 2 quando IL PASSATO RESISTE SUI MURI PAGINA 7 Anno X Ed. 16 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino Periodico d’informazione locale. Anno X n. 16 del 1 aprile 2016. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l. fIrEnZe 15-17 aPrIlE 2016 La famiglia italiana della frutta

description

"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere.

Transcript of Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Page 1: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

☛ aLL’inTERnO

Aprile2016

www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

� Editoriale

primaverae prime volte

Matteo Francini

La primavera non ha fat-to in tempo ad aff acciar-

si in città che è già tempo di “inaugurare” l’estate. Non è uno scherzo delle stagioni, ma l’eff etto della scelta di declina-re la Notte Bianca 2016 – in programma come sempre il 30 aprile – come “Prima notte d’estate”, per dare così il via al cartellone degli eventi estivi, che si protrarranno per i pros-simi sei mesi accompagnando i fi orentini fi no a fi ne ottobre.

☛ SEgUE a pagina 15

il ritorno alla terradei giovani toscani

☛ SEgUE aLLE paginE 8-9

Il mito della scrivania a tutti i costi sembra vacillare sempre più. I fi gli di medici, impiegati e ingegneri rispolverano il mestiere

del contadino. Al precariato e al mondo dei “classici” liberi pro-fessionisti preferiscono una terza strada, l’imprenditoria agricola, portando in questo universo fatto di terra e sudore quel pizzico di inventiva in più che non guasta: dall’uso del web alla ricerca applicata sul campo. Così, in Toscana il “boom della zappa” ha riguardato soprattutto chi ha meno di quarant’anni.

Gianni Carpini

☛ pagina 14

☛ pagina 16

le novità scendonoin pista (ciclabile)Via ai lavori in città, mentre pro-segue la lotta ai furti di bici e tor-na il “Florence bike festival”.

una notte biancaa tutta letteratura

☛ pagina 18

berna e gli altri,i “violazzurri”

FirenzeQuartiere 1

Cascine,il parcoche saràTanti gli obiettiviper rendere l’areaun vero cuorepulsante per la città

Primo piano

☛ pagina 3

AL “NUOVO” PIAZZALEDUE MESI DOPOIl 14 febbraio il via alla pedo-nalizzazione. Per molti è ancora una strana sensazione.

☛ pagina 2

quando IL PASSATORESISTE SUI MURI

☛ pagina 7

Anno XEd. 16 Centro Storico • Porta Romana • San Jacopino

Per

iod

ico

d’in

form

azio

ne

loca

le. A

nn

o X

n. 1

6 d

el 1

ap

rile

20

16. N

° re

g 5

579

del

17/

05

/20

07

Trib

un

ale

di F

iren

ze. I

scri

zio

ne

al R

oc

239

57.

Sp

ediz

ion

e in

a.p

. Co

nti

ene

I.P. P

rezz

o d

i co

per

tin

a eu

ro 0

,10. D

istr

ibu

ito

da

CD

pro

du

zio

ne

soc.

coo

p. a

r.l.

firenze 15-17 aprile 2016

La famiglia italiana della frutta

Page 2: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Il piazzale Michelangelodopo la pedonalizzazione

L’evento

il bacio collettivosarà replicato?

Sono arrivati in 4.500 al piaz-zale, lo scorso 14 febbraio,

pronti a festeggiare il lancio della sua pedonalizzazione. “Bacio al piazzale” è stato un evento dal programma varie-gato che “forse verrà replicato anche negli anni a venire”. A dirlo è Irene Marcheschi, socia di Pop up, l’associazione cultu-rale che l’ha organizzato. Tante le iniziative del pomeriggio: dallo sport (corse e passeggiate per raggiungere piazzale Mi-chelangelo a piedi) alla musica (con il dj set a cura di Enrico Tagliaferri), dagli spettacoli comici di Militello e del can-tautore Lorenzo Baglioni alle foto con vista.

S.M.

viaggio al piazzale“trasformato”,due mesi dopola pedonalizzazione

La terrazza

Santo Spirito

“Eppure è diverso da come me lo ricordavo! C’ero venuta diversi

anni fa, in gita scolastica, ma sono pronta a scommettere che questo cuore a terra prima non c’era”. Commenta così France-sca, cercando di orientarsi (con tanto di mappa e guida turi-stica) al piazzale Michelange-lo, nell’area verde di ottocento metri quadri da poco allestita. E in effetti, anche a distanza di due mesi, per molti è ancora una sensazione strana vederlo sgombro dai veicoli in sosta. Se ne è “liberato” lo scor-so 14 febbraio, quando il Comune ne ha lanciato la pe-donalizzazione: una vera e propria trasformazione della terrazza su Firenze, che per essere completata attende il parere della Soprintendenza sulla futura pavimentazione. Intanto, via le strisce blu che delimitavano i suoi parcheggi e che a terra ormai si distin-guono appena. Al loro posto c’è un prato all’inglese, con tanto di giglio e doppio cuo-re centrale (di cui uno fio-rito, in rosso): un omaggio all’amore per la città, che si è celebrato non a caso nel gior-no dedicato agli innamorati, oltre che una riappropriazione dei suoi spazi. La zona pedo-

Sonia Muraca

recuperate fontana e aiuole

Le piazze del quartiere si rifanno il look. È successo al piazzale Michelangelo (con la pedonalizzazione), ora tocca all’Oltrarno.

Partendo da piazza Santo Spirito, dove lo scorso 4 marzo sono sta-te inaugurate fontana e aiuole dopo tre mesi di lavori. Una par-te di questi rientrano nel progetto “Oltrarno Più”, ideato nel 2015 da Comune e Camera di Commercio per riqualificare la zona. Ed è proprio attingendo ai fondi di quel progetto (in tutto centomi-la euro) che sono stati acquistati i materiali per eseguire i lavori sulle aiuole. Quanto alla mano d’opera, sono stati impiegati tecnici e operai del Comune per risistemare piante, fiori e recinzioni di protezione. Niente prato, però, perché le radici degli olmi non ne consentirebbero lo sviluppo. Più complesso l’intervento sulla fon-tana, che è stata sottoposta a un vero e proprio restauro, utilizzando fondi derivanti dall’Art bonus. “Siamo riusciti a recuperare ottan-tamila euro – ha spiegato il sindaco Dario Nardella – arrivati per metà dal Comune e per l’altra metà da una donazione di Edizioni Conde Nast spa”. Oltre ai lavori eseguiti su vasca e basamento, è stato inserito anche un sistema di regolazione per evitare gli spre-chi, interrompendo l’erogazione dell’acqua di notte. Ma in cantiere ci sono già anche nuovi interventi. “Abbiamo approvato i progetti definitivi dei nuovi bagni – ha commentato il presidente del Quar-tiere 1 Maurizio Sguanci – per i quali apriremo un apposito bando. Poi passeremo ad altre piazze”.

S.M.

#Primo piano

In attesadi esserecompletato,per molti è ancora una strana sensazione vederlo sgombro dai veicoli in sosta

nale è quasi raddoppiata (pas-sando da circa 4.350 a 7.700 metri quadrati) ed è protetta da quarantasei paletti artistici. L’area di sosta, relegata al suo esterno, conta invece settan-totto posti (per il parcheggio a rotazione veloce), a cui si aggiungono i sedici del giar-dino dell’Iris e altri nei din-torni (come ad esempio in via delle Porte Sante, dove sono disponibili sessantaquat-tro posti a sosta promiscua). Ma nonostante il “nuovo” piaz-zale sia ancora fresco di taglio del nastro, non sono mancati i primi atti vandalici: tre in tut-to a partire da San Valentino. Se a febbraio qualcuno è pas-sato sul prato con le ruote di un veicolo, a marzo è toccato alle siepi di leccio essere dan-neggiate. A renderlo noto l’as-sessore all’ambiente Alessia Bettini, che ha assicurato che “i nostri giardinieri sono subi-to intervenuti e continueranno a intervenire: i vandali devono capire che non l’avranno mai vinta”.

2 | Aprile 2016 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 3: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

“restyling”e novitàper le cascinedel futuroTanti gli obiettiviemersi durante lamaratona d’ascolto

Il parco

Thouar

Un parco sempre più accessibile e sicuro, un luogo di cultu-ra, di socialità, di

eventi a tutto tondo, un punto di ritrovo. Insomma, non solo un polmone verde ma un vero cuore pulsante della città. Per-ché le Cascine del futuro possa-no diventare così ci sono diversi obiettivi da raggiungere, molti dei quali emersi durante la “ma-ratona d’ascolto” che si è svolta lo scorso 27 febbraio nella pa-lazzina ex Fabbri. Una modalità di partecipazione e confronto già sperimentata dall’ammini-strazione per l’Oltrarno e per il regolamento Unesco, che ha permesso a duecentocinquanta cittadini di esprimere richieste, opinioni e suggerimenti diretta-mente alla giunta e ai tecnici di Palazzo Vecchio. Sette i tavoli te-matici e altrettante le domande a cui elaborare risposte: quali pro-poste per migliorare accessibilità e mobilità del parco, quali azioni per valorizzare gli spazi culturali e di socialità all’interno delle Ca-scine, quali indicazioni per am-

Sara Camaiora

La “maratona d’ascolto” per le Cascine si è svolta lo scorso 27 febbraio: l’obiettivo è rendere il polmone verde un vero cuore pulsante della città

La biblioteca Thouar spegne 102 candeline

Web: maratoneascolto.comune.fi.it

più spazio (e iniziative) per la biblioteca

Era il 6 aprile del 1914 quando la prima biblioteca comunale d’Oltrarno apriva i battenti a Palazzo Guadagni, all’angolo

tra via Mazzetta e piazza Santo Spirito. È la biblioteca Thouar, che celebra ora 102 compleanni, di cui uno già festeggiato nel-la nuova sede di piazza Tasso (dove ha traslocato nel febbraio 2015, con tanto di arredi e scaffali). Un modo, anche, per gua-dagnare spazio (si è passati da 170 a 590 metri quadri, che sono stati utilizzati per ampliare la sezione “ragazzi”, per un totale di cinque stanze) e avere un chiostro da mettere a disposizione dei più piccini, già a partire dalla primavera. Ma a essere aumentata è soprattutto l’offerta culturale, che prevede il coinvolgimento dell’associazione “Amici della biblioteca Thouar” e che include non solo corsi (di informatica, come quello appena concluso, o di italiano per stranieri, come quello in arrivo), ma anche labo-ratori per le scuole e aperture serali straordinarie.

S.M.

pliare l’esperienza dello sport e del tempo libero nel parco, come tutelare il verde pubblico e l’am-biente naturale, come migliorare l’integrazione delle attività com-merciali e ricreative all’interno dell’area, quale strategia per una programmazione integrata degli eventi, come rendere le Casci-ne un parco “smart” e fruibile da tutti. “Siamo a metà del per-corso – ha detto nell’occasione il sindaco Dario Nardella – sul parco delle Cascine tanto è sta-to fatto, molto abbiamo ancora da fare. Abbiamo previsto quasi venti milioni di euro di risorse per interventi che vanno dalla ri-qualificazione delle rive al patri-monio arboreo, alla viabilità, alla sicurezza e al nuovo auditorium che sorgerà accanto al teatro dell’Opera. La nostra attenzione sulle Cascine è massima. Siamo consapevoli delle criticità, ma anche delle opportunità stra-ordinarie che ancora possiamo offrire ai cittadini”. Restyling a tutto tondo, insomma, ma novi-tà in vista anche sul fronte della mobilità e della sicurezza. “Ben

vengano più illuminazione e la videosorveglianza e poi le por-te telematiche, per favorire una viabilità più funzionale”, fa pre-sente Maurizio Sguanci, presi-dente del Quartiere 1, puntando l’attenzione su queste tematiche e sulle soluzioni messe in cam-po dall’amministrazione per af-frontarle. Altro capitolo è quello che riguarda cultura, socialità e attività ricreative: già in diverse occasioni le Cascine hanno ospi-tato importanti eventi musicali, alcuni locali del centro storico hanno “delocalizzato” la movida qui la scorsa estate, laddove sor-geva l’ex discoteca Central Park è nato il Fosso Bandito, ma il di-battito su come utilizzare al me-glio ogni spazio del parco resta ancora aperto. “È necessario un riordino complessivo delle atti-vità e delle iniziative – conclude Sguanci – perché vengano dislo-cate un po’ dappertutto e non si concentrino unicamente negli stessi punti. Valorizzare, insom-ma, tutte le strutture esistenti all’interno del parco”.

nella palazzinarestaurata

A ospitare la “maratona d’a-scolto” uno spazio storico,

riqualificato e inaugurato a fine 2015. La palazzina ex Fabbri fu edificata nel 1859, alla vigilia dell’Unità d’Italia, come Tiro a Segno nazionale per celebrare i successi ottenuti da Bettino Ricasoli con il plebiscito per l’annessione della Toscana al Regno Sabaudo. Il complesso, di proprietà comunale, ospita tuttora in parte la società del Tiro a Segno, in parte i labo-ratori di scenografia del Teatro del Maggio Musicale. L’inter-vento di restauro ha permesso di recuperare la struttura a fini espositivi e congressuali, con la realizzazione di due sale, una caffetteria, spazi accessori per deposito e servizi.

La struttura

#Primo piano

via giovanni del pian dei carpini 24 • firenze t. 055 9335641• fisionova.org •[email protected]

fisionova

FISIOTERAPIA

TERAPIE MANUALI

TERAPIE FISICHE STRUMENTALI

RIATLETIZZAZIONE

VISITE SPECIALISTICHE

RIABILITAZIONE

GINNASTICA MEDICA

Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino Aprile 2016 | 3

Page 4: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Zoom

quell’angolo di francianel cuore di firenzeTanti eventi culturali, ma spazio ancheall’attualità dopo gli attentati di Parigi

Una settimanada shakespeare

Tecnicamente è un ente del-lo Stato francese che fa capo alla rete culturale del Mini-stère des Affaires Etrangères

di Parigi e all’Ambasciata di Francia a Roma. Parliamo dell’Istituto francese di Firenze: fondato nel 1907 e inaugu-rato l’anno successivo alla presenza dei più importanti intellettuali francesi e italiani, è il più antico del mondo. Per tutti i fiorentini, però, è Palazzo Len-zi in piazza Ognissanti, un “luogo del cuore” che lo scorso novembre ha rac-

colto l’emozione di centinaia di cittadi-ni commossi per gli attentati di Parigi. Ma è anche il posto da frequentare per i corsi di francese, le proiezioni, i con-certi e altri eventi culturali. Da settem-bre 2013 è diretto da Isabelle Mallez, una lunga esperienza internazionale e la volontà di sviluppare la cooperazio-ne franco-italiana attraverso una poli-tica culturale che copra tutti gli ambiti della creazione, dal cinema alla danza, dalle arti visive al teatro, dall’archi-tettura alla letteratura, e del pensiero

contemporaneo, stabilendo partena-riati con le istituzioni del territorio che lavorano con la Francia. A marzo è stata inaugurata la nuova mediateca, rivolta a tutti i cittadini: “Abbiamo da poco rinnovato gli spazi dell’istituto – spiega la direttrice Mallez – non era scontato visto quello che accade con i fondi pubblici, ma lo abbiamo voluto fare, anche come segnale per rafforzare la nostra presenza a Firenze. Puntiamo sulla contemporaneità e vogliamo far-lo in spazi consoni. Siamo per nostra natura uno spazio aperto alla città, con cui vogliamo ampliare il rapporto di scambio di esperienze, progetti, even-ti e luoghi. Il nostro ruolo in questo senso è inclusivo. Faccio l’esempio del cinema: ogni anno ci sono circa due-cento produzioni francofone, ma solo una trentina di pellicole riesce a passa-re le Alpi. Il nostro impegno è portare il maggior numero possibile di film, possibilmente anche gratuitamente, al pubblico fiorentino”. Altro tema fonda-mentale per Mallez, purtroppo sempre più imprescindibile dopo gli attentati di Parigi, è l’attualità, il confronto su quello che sta accadendo nel mondo: “Siamo un’istituzione culturale, ma sa-rebbe sbagliato pensare che possiamo fermarci alle arti. Lavoriamo costante-mente su temi complicati come la laici-tà e le migrazioni, questioni del mondo contemporaneo che riguardano tutti noi in prima persona, anche da pun-ti di vista nuovi”. Ogni anno l’Istituto francese di Firenze organizza fra 45 e 60 appuntamenti per circa quindicimi-la partecipanti complessivi, con impor-tanti partner culturali.

Il British Institute of Florence fu fondato nel 1917 per promuovere gli scambi culturali tra l’Italia e il mondo anglofono. Oggi è un punto di riferimento per

gli italiani che vogliono imparare l’inglese, per gli inglesi che desiderano imparare l’italiano e non solo. L’istituto non gode soltanto di un vasto programma di corsi, ma organizza anche molti eventi culturali. Gli anglofili e gli impavidi divoratori di poemi, opere teatrali e sonetti, pensando al mese di aprile potrebbero forse ricor-darsi del più noto drammaturgo e poeta inglese. Sì, William Shakespeare nacque e morì a Stratford-upon-Avon proprio in aprile. E il British Institute of Florence vuol celebrare il quattrocentesimo anniversario della morte del talentuoso scrit-tore (avvenuta nel 1616) con la “Shakespeare Week”, dal 18 al 22 aprile, attraverso un calendario ricco di appuntamenti il cui tema è Shakespeare e l’Italia. Come fare per partecipare? È necessario essere membri o iscriversi alla Biblioteca Harold Acton. Sono possibili diverse tipologie d’iscrizione (annuale per settanta euro, tri-mestrale per venti, giornaliera per cinque), ma si può anche prendere parte alla Settimana Shakespeariana con un’iscrizione speciale al prezzo di quindici euro. Alcuni appuntamenti sono aperti a tutti. È il caso della lettura integrale di “Much Ado About Nothing” (Molto rumore per nulla), prevista per martedì 19, e della Iasems (Italian Association of Shakespeare and Early Modern Studies) Graduate Conference di venerdì 22. Tutti gli eventi si svolgono alla Biblioteca Harold Acton, in lungarno Guicciardini 9. Acton nacque proprio a Firenze, più precisamente a Villa La Pietra (in via Bolognese), oggi sede del principale campus europeo della New York University. Uomo dal sangue anglo-fiorentino, profondamente affasci-nato dalla Cina, dove aveva insegnato letteratura inglese, e fautore di una straor-dinaria raccolta d’arte. Nella biblioteca che porta il suo nome andranno in scena letture, proiezioni, conferenze e un concerto di musiche shakespeariane che ricor-dano il legame profondo tra Firenze e l’Inghilterra.

Serena Wiedenstritt

Valentina Veneziano

L’istituto di piazza Ognissanti L’iniziativa

La direttrice dell’Istituto francese di Firenze Isabelle Mallez(foto Elena Foresto)

Il British Institute of Florence celebra il 400esimo anniversario della morte di Shakespeare

Viale Fratelli Rosselli 51/r Firenze - Prenota adesso 055 3247316 www.floatingflo.it

4 | Aprile 2016 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 5: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Tel. 055.40401 E-mail [email protected]

URP-Contact Center

Vittima della violenza fascista

Sabato 5 marzo si è tenuta in Piazza Torquato Tasso la cerimonia di intestazione dell'area giochi a Ivo Poli che morì proprio qui il 17 luglio 1944. Nel tardo pomeriggio di quel giorno un gruppo di camicie nere della 92a legione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, (le cosiddette SS italiane costituite a Firenze nel settembre del 1943 ad opera di Mario Carità), guidate da Giuseppe Bernasconi, sparò senza preavviso sulle persone, fra cui molte donne e bambini, che in quel momento si trovavano in piazza. Il panico si di� use mentre tutti cercavano disperatamente di trovare un angolo sicuro per mettersi al riparo da quella pioggia di fuoco. Ivo non ce la fece e fu ucciso, vittima innocente, insieme a Igino Bergili, Corrado Frittelli, Aldo Arditi, Umberto Peri.

L’azione aveva come obiettivo quello di intimorire la po-polazione del quartiere di San Frediano, particolarmente ostile al regime e luogo di rifugio per gappisti e militanti antifascisti. Diverse persone furono ferite e alcuni sospetti gappisti arrestati per poi essere inclusi nel gruppo di dicias-sette uomini fucilati alle Cascine il successivo 23 luglio.L'iniziativa, promossa dalle Sezioni ANPI “Oltrarno” e “Poten-te”, è stata realizzata, con l'interessamento del Consiglio di Quartiere 1, dall'U� cio toponomastica del Comune di Fi-renze. Alla cerimonia erano presenti il Presidente del Quar-tiere 1 e il Presidente dell'ANPI per la Provincia di Firenze, Ubaldo Nannucci.

E-mail: [email protected] .it

Nel complesso delle Murate

In occasione dell’8 marzo sette sale del complesso delle Murate sono state intitolate ad altrettante donne che hanno lasciato un segno nella storia di Firenze e dell’Italia. Il saloncino di via dell’Agnolo è dedicato a Ernestina Paper (medico italiano, prima donna a essersi laureata in Italia nel 1877 presso l'Università di Firenze dopo la nascita dello stato unitario), la sala dei pilastri in piazza Madonna della Neve diventa sala Margherita Hack (astro� sica), la sala vetrata in piazza della Madonna della Neve prende il nome di Wanda

Pasquini (attrice simbolo del teatro vernacolare � orentino), la sala di via Ghibellina 12 diventa sala Elisabeth Chaplin (pittrice), la sala vetrata al piano terra in piazza delle Murate viene dedicata a Ketty La Rocca (artista, esponente di primo piano della poesia visiva), la sala delle colonne al piano terra in piazza delle Murate è intitolata a Laura Orvieto (autrice di fondamentali libri per l'infanzia) mentre la sala al primo piano in piazza delle Murate assume il nome di Anna Banti, pseudonimo di Lucia Lopresti (scrittrice).

SETTE SALE PER SETTE GRANDI DONNE

AREA GIOCHI DI PIAZZA TASSO INTITOLATA A IVO POLI Aveva otto anni, perse la vita nell’eccidio del 17 luglio 1944

Nuovi orari

Il 14 aprile in Palazzo Vecchio

PREMIAZIONE DEL CONCORSO PER LE SCUOLE

SERVIZI SAS

8 marzo, Santa Maria Novella

IL RICORDO DELLA DEPORTAZIONE CON IL SINDACO DI MAUTHAUSENL’8 marzo in Piazza Santa Maria Novella il Comune di Firen-ze, insieme all’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati), ha commemora l'anniversario della deportazione nei cam-pi di sterminio degli antifascisti della provincia di Firenze. Al termine un corteo si è mosso verso la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella dove, alla targa commemorativa posta al binario 6, è stata deposta una corona di alloro. Alla cele-brazione ha partecipato anche il Sindaco di Mauthausen.Ai primi di marzo 1944 a Firenze e in Toscana si svolse uno degli eventi più straordinari della Resistenza europea, lo sciopero generale proclamato in tutta l’Italia occupata dai nazifascisti. Fu un atto di resistenza civile, senza uso delle armi, e coinvolse numerose e importanti attività produttive ancora attive, nonostante la guerra e i bombardamenti. A Firenze scioperarono gli operai e le operaie di molte fabbri-

che tra cui le O� cine Galileo, il Pignone, la Richard-Ginori, la Manetti & Roberts, le sigaraie della Manifattura Tabacchi. Allo sciopero seguì una dura repressione con rastrellamen-ti che portarono all’arresto non solo di chi aveva scioperato, ma anche, in maniera indiscriminata, di altre persone arre-state per strada o prelevate in casa o in fabbrica.Gli arrestati furono tradotti nell’edi� cio delle Scuole Leo-poldine in piazza Santa Maria Novella e schedati dalle SS. L’8 marzo, in piazza, si radunarono i familiari dei fermati, in cerca di notizie. Il pomeriggio dello stesso giorno i rastrel-lati furono portati alla stazione di Santa Maria Novella, ca-ricati su carri bestiame sigillati e instradati verso il campo di concentramento: la loro destinazione fu Mauthausen, in Austria. Solo poche decine quelli che tornarono.

Decoro centro storico

SPAZIO ALLA FILIERA CORTA E AI PRODOTTI TIPICIPer aprire una nuova attività alimentare o di somministra-zione nel centro storico bisogna che almeno il 70% dei prodotti in vendita possegga i requisiti di � liera corta o di tipicità locale. È quanto prevede il disciplinare approvato dalla giunta in attuazione del regolamento per la tutela e il decoro del centro storico. Il disciplinare de� nisce i concetti di � liera corta e prodotti tipici e tradizionali del territorio. Si intende per � liera corta “il percorso economico di un prodotto dallo stadio iniziale della produzione a quello � nale dell'utilizzazione” (non più di due intermediari commerciali tra il produttore e il con-sumatore e produzione realizzata in Toscana). Per i prodotti tipici si fa riferimento al catalogo della Regione Toscana (prodotti di qualità dell’agroalimentare toscano certi� cati con i marchi europei di denominazione di origine protetta

Sono in vigore i nuovi orari degli u� ci Sas al Parterre, in piazza della Libertà 12. L’U� cio Rilascio Contrassegni, il Punto Sas Centro per il rilascio delle autorizzazioni Ztl-Zcs e Disabili presso il Cubo 8, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17:15 e il sabato dalle 8 alle 13.45. L’U� cio Relazioni con il Pubblico-Infotramvia e Numero Ver-de Disabili, presso il Cubo 5, è a disposizione dell’utenza dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 17.30. A proposito di Numero Verde Disabili, la Sas ricorda che è possibile procedere alla richiesta di autorizzazione Ztl e Corsie riservate del Comu-ne di Firenze, chiamando il numero verde 800.33.98.91,

inoltrando una e-mail all’indirizzo [email protected] o un fax al numero 055.4040253. In proposito consultare la sezione dedicata del sito www.serviziallastrada.it sezione Servizi, pagina Ztl area pedonale e sosta, paragrafo Disabili.

Si avvia a conclusione anche l'edizione 2016 del concorso di poesia e prosa per le scuole � orentine "Le parole dell'Anima", a cura della Commissione Servizi Educativi del Quartiere 1. Anche quest'anno sono stati tantissimi i bambini e ragazzi di ogni età, dalle scuole primarie alle superiori, che hanno partecipato al concorso, mettendo alla prova la loro capacità di dare voce alla loro anima e trasferire quelle parole su un foglio bianco.Gli elaborati sono attualmente in fase di valutazione da

parte della giuria tecnica.La premiazione del concorso, durante la quale verranno resi noti i nomi dei vincitori (nessuno è stato o sarà avvertito prima!) si terrà giovedì 14 aprile, ore 15, nel Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.Tutti i partecipanti sono invitati. A ciascuno verrà con-segnato in omaggio il volume antologico con tutte le opere partecipanti al concorso. Tanti premi e gadget per tutti. Non mancate!

Asta il 5 aprile

IN VENDITA IL NUOVO CONVENTINOÈ stato approvato ed è in pubblicazione nella rete civica, sezione “bandi e avvisi”, “beni immobili”, un avviso d'asta per l’alienazione del “Nuovo Conventino”, immobile di proprietà comunale posto in via Giano della Bella (zona Oltrarno, piazza Tasso).L'asta, con il metodo dell'o� erte segrete da far perveni-re entro il 4 aprile, si terrà in data 5 aprile e la base d'asta è � ssata in 2.470.000 euro. Il bene posto in vendita è composto da numerose unità immobiliari costituenti

un complesso unitario su più piani con una super� cie lorda complessiva di circa 3.500 metri quadrati, oltre ad aree esterne per una super� cie di circa 1.950 metri quadrati. Tutta la documentazione informativa sull'im-mobile e sulla procedura di vendita è disponibile in rete civica unitamente all'Avviso.

Museo Novecento

I GRANDI ARTISTI CONTEMPORANEIIl Museo Novecento prosegue il suo impegno per valorizzare e far conoscere meglio i grandi protagonisti dell’arte italiana contemporanea e per questo propone, una volta al mese, un incontro dedicato a qualcuno dei maestri del Secolo Breve. Gli appuntamenti sono in programma la domenica mattina, ore 10,30. La rassegna prevede incontri monogra� ci destinati a focalizzare celebri artisti come Lucio Fontana (10 aprile), Alberto Magnelli (15

maggio), Renato Guttuso (18 settembre), Giorgio Morandi (16 ottobre), Fortunato Depero (20 novembre), Giorgio De Chirico (18 dicembre). L’ingresso agli incontri, in programma presso l’Altana, è gratuito ma è obbligatoria la prenotazione.

PER INFO E PRENOTAZIONI: Tel. 055.2768224 055.2768558 [email protected].� .i

"DOP" e indicazione geogra� ca protetta "IGP") e al catalo-go dei prodotti agroalimentari tradizionali ‘Pat’.È prevista la possibilità di deroga su presentazione di singo-li progetti che saranno valutati caso per caso da una appo-sita commissione tecnica. Ai � ni della valutazione vengono individuati alcuni requisiti di riferimento: qualità dell’alle-stimento di vetrine, insegne e interni; tipicità dei prodotti venduti o somministrati (nazionale o internazionale); quali-tà delle materie prime utilizzate; originalità del progetto; in-tegrazione con l’identità del tessuto storico, architettonico e commerciale della città; modalità di gestione dell’attività.

Page 6: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Il quartiere in pillole

i bimbi si raccontano(su un palcoscenico)Corsi gratuiti alle scuole Machiavelli e Vittorio Veneto

Teatro Mobilità

piazza madonna degli aldobrandini,spazio ai pedoni: via il parcheggioUn altro pezzo di città a misura di pedone. La giunta di Palazzo Vecchio ha approvato lo scorso

mese, su proposta dell’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti, l’istituzione di una nuova area pedonale. Si tratta di piazza Madonna degli Aldobrandini, e nello specifico della porzione delimitata da via del Giglio e via dei Conti, una zona utilizzata come parcheggio per i motorini. Sulla base del progetto approvato a marzo, l’area diventerà pedonale di tipo A, con l’installazione di dissuasori stra-dali per impedire il parcheggio. La sosta per i mezzi a due ruote – spiega il Comune – sarà recuperata nelle strade vicine. “Con questa nuova area pedonale restituiamo ai pedoni un’altra porzione del cen-tro storico – ha sottolineato l’assessore Giorgetti – valorizzando e riqualificando uno spazio su cui si affacciano edifici di pregio come le Cappelle Medicee, che richiamano molti turisti”.

Sicurezza

installate le telecameredi ultimissima generazioneDiciannove telecamere installate in città, un’altra ventina in arrivo nei prossimi mesi. Va avanti

il “piano sicurezza” di Palazzo Vecchio che prevede, insieme a interventi sull’illuminazione e al potenziamento dei controlli, l’installazione, da qui al 2018, di 350 “occhi elettronici” in tutta Firen-ze. E sono state appunto diciannove le telecamere di ultimissima generazione installate negli scorsi mesi, tredici delle quali posizionate in punti prima scoperti, mentre le altre hanno sostituito i vecchi apparecchi. Sono state sostituite ad esempio le telecamere di via Panicale e dell’area di San Lorenzo. “Si tratta di passi avanti importanti verso l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza e decoro al centro storico e alla città – ha spiegato l’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi – portiamo avanti con fermezza l’impegno che ci siamo assunti con il sindaco di una maggiore prevenzione e sicurezza in città. Avevamo promesso venticinque nuove telecamere entro l’estate, e stiamo mantenendo quella promessa: diciannove telecamere modernissime sono già state installate e sono già collegate alle no-stre centrali operative, che peraltro si aggiungono alle ventisei installate al cimitero delle Porte Sante, come annunciato dall’assessore al Welfare Sara Funaro. Stiamo inoltre lavorando per metterne a breve un’altra ventina dislocate in tutta la città, in zone sensibili concordate con la Prefettura”. Tra le nuove telecamere installate ci sono anche quelle di viale Giovine Italia e ponte San Niccolò, mentre sono state sostituite le telecamere di via Sant’Antonino-via dell’Ariento, piazza del Mercato Centrale, via Panicale (piazza del Mercato Centrale), via dell’Ariento-via Panicale e Cascine piazzale Kennedy-viale del Quercione.

L’iniziativa

conferenze e passeggiate,torna la festa della matematicaUna festa che “dà i numeri”, per far capire che nella vita di tutti i giorni c’è più matematica di

quanto si pensi. Una mostra, passeggiate matematiche tra i monumenti fiorentini, conferenze-spettacolo, incontri con esperti internazionali e iniziative per le scuole. Dal 4 al 28 aprile torna la Festa della Matematica promossa dal Giardino di Archimede, il primo museo italiano dedicato a questa disciplina. Il tema 2016 è il rapporto tra la matematica e le arti: gli eventi coinvolgono soprattutto il centro storico. Dal 7 al 22 aprile Palazzo Medici Riccardi ospita la mostra “Artisti matematici - ma-tematici artisti”, organizzata insieme all’European Society for Mathematics and Art. Due passeggiate matematiche, nei pomeriggi del 13 e 20 aprile, accompagneranno i fiorentini alla scoperta dei numeri che hanno permesso la costruzione di grandi opere architettoniche della città (6 euro a persona, pre-notazione obbligatoria tel. 055.7879594): si potrà scoprire ad esempio cosa lega il Biancone di Firenze e gli studi di Galileo sulla traiettoria dei proiettili, oppure cosa hanno in comune la Torre di Arnolfo e i numeri di Fibonacci. Dopo l’inaugurazione della festa con il matematico e scrittore Michele Emmer, l’iniziativa prosegue con un programma di incontri per capire come la matematica sia presente nella tecnologia, nella cultura e nella vita quotidiana. Da segnalare il 28 aprile il gran finale nell’aula magna dell’Università di Firenze in piazza San Marco, con la conferenza del celebre matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi. Il programma dettagliato su www.archimede.ms.

L’accordo

lavoro, gli studenti del liceoincontrano il mondo dell’editoriaGli studenti del liceo a scuola di editoria. La libreria Clichy e l’istituto statale Machiavelli di Firen-

ze hanno siglato una convenzione nelle scorse settimane, grazie a cui quattordici studenti della scuola prendono parte attivamente, dal 1° marzo al 30 aprile, a un percorso specifico di apprendimen-to. L’accordo fra Clichy e il liceo Machiavelli – viene spiegato – nasce in virtù di un percorso condiviso: gli studi e le pubblicazioni francofone. La classe coinvolta segue la cultura e la lingua francese, la casa editrice è nota per le sue collane che portano il nome dei più importanti quartieri di Parigi e per la predilezione di autori francesi. In particolare, i quattordici ragazzi vengono coinvolti nel mondo del lavoro della libreria e di Edizioni Clichy. La parte formativa è basata sui temi principali delle attività editoriali: dal mestiere editoriale alla produzione dei libri, fino alla distribuzione e alla vendita. Gli stu-denti, inoltre, affiancano due librai esperti per “scoprire” questo mestiere. Fra le attività più importanti, i ragazzi in formazione sono parte attiva anche nell’organizzazione degli eventi in libreria, dagli incon-tri con gli autori alle novità editoriali e ai laboratori per i bambini. Prevista anche la visita, a maggio, al Salone del Libro di Torino, il principale appuntamento annuale dell’editoria italiana.

termine dei corsi, i due gruppi di attori teatrali in erba si cimente-ranno in uno spettacolo davanti a un pubblico vero, composto da genitori e amici: “Non sarà la classica recita o spettacolo di fine anno – assicura Simonetta – ma una vera e propria performance in cui vedremo il punto di arrivo di un percorso frutto del lavoro di tutto il gruppo di bambini”.

Anche per quest’anno si rinnova la collabo-razione tra il Quar-tiere 1 e l’associazione

culturale “Il Teatro della Sorpre-sa”: fino a fine maggio si svolge-ranno alla scuola Machiavelli, in Oltrarno, e alla Vittorio Veneto, in Santa Croce, corsi teatrali di espressività e movimento gratu-iti per bambini dai 6 agli 11 anni. Durante le lezioni, svolte da Si-monetta Potolicchio e Daniele Torrini, attori dell’associazione promotrice, i bambini impara-no a mettersi in gioco, raccon-tare e raccontarsi, a concepire lo spazio, se stessi e gli altri, ad ascoltare e ascoltarsi, oltre che a concentrarsi e comunicare. Tutto, ovviamente, giocando. “Il nostro obiettivo – spiega Poto-licchio – è quello di insegnare ai bambini gestualità ed espressivi-tà: non cerchiamo di insegnare

loro a recitare o testi a memoria, bensì cerchiamo di fargli sco-prire il loro potenziale attraver-so stimoli creativi ed emotivi. Questo processo favorisce la co-municazione e lo sviluppo della percezione di sé e dell’altro, nel rispetto delle regole dei lavori di gruppo, regole che servono a far sviluppare la capacità di au-tocontrollo”. A fine maggio, al

Carolina Natoli

www.lav.it

Vuoi saperne di più su come ricordare la LAV nel tuo testamento? Richiedi la nostra mini guida: e-mail [email protected] - tel. 06 4461325.

SI R

INGR

AZIA

L’E

DITO

RE P

ER L

O SP

AZIO

CON

CESS

O6 | Aprile 2016

Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 7: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Luoghi

le insegne che ricordano la città di ieriA spasso per il centro, alla scoperta di quello che resta di antichi palazzi, negozi e chiese

A volte siamo incu-riositi dalla loro presenza, altre non sospettavamo nep-

pure della loro esistenza. Sono i resti di antichi palazzi, attività commerciali, caffè e chiese che oggi non esistono più. Ma alcu-ne insegne o altri piccoli detta-gli sono ancora visibili, seppur inglobati in nuovi edifici. Ce li ricordano anche le targhe affisse alle mura o, in alcuni casi, è un amico appassionato o un nonno con più esperienza a raccontarci la loro storia. In via Cavour 146r, ad esempio, è quasi impossibile non fermarsi ad ammirare l’an-tica Farmacia di S. Marco, con la sua porta in legno marrone, l’insegna disposta a semicerchio e i pannelli di marmo che ospi-tano ancora i nomi dei prodotti che venivano venduti. Voluta da frate Antonino e da Cosimo de’ Medici, doveva essere destina-ta solo al convento, ma fu poi aperta al pubblico nel 1450. Tra i prodotti distribuiti divennero

famosi un alchermes, adorato da Lorenzo il Magnifico, l’elisir sto-matico, il liquore domenicano, lo sciroppo di pino silvestre e la celebre acqua di rose. L’attività fu chiusa nel 1995. Lunghissimo è poi l’elenco delle chiese scom-

Valentina Veneziano

Curiosità

L’antica Farmacia di S. Marco, in via Cavour

non solo granada,quando anche firenze aveva la sua Alhambra

Quando pensiamo all’Alhambra, la men-

te corre subito a Granada e all’Andalusia. Ma riuscireste a credere che pure Firenze aveva la sua Alhambra? Era un teatro giardino, un luogo di spettaco-lo e intrattenimento situato in piazza Beccaria, che aveva un ingresso in borgo La Croce. Era composta da un salone per concerti, un grande giardino e, grazie al lavoro di Adolfo Coppedè, un teatro all’aperto, una sala cinematografica e un grande padiglione per il gioco della pelota. Fu distrutta nel 1961. Per comprendere la bel-lezza persa, si può raggiungere borgo La Croce (al numero 1-3) e ammirare la palazzina Grottanelli.

V.V.

Focus

parse. Una targa ricorda la pre-senza della chiesa di San Barto-lomeo, conosciuta con il nome di San Bartolo, in via de’ Calzaiuoli. Risalente all’undicesimo secolo, faceva parte delle più antiche parrocchie del centro fiorenti-

no. Venne soppressa e poi com-pletamente distrutta durante l’allargamento della strada tra il 1842 e il 1844. In via della Ninna, camminando verso piazza della Signoria, gli archi e alcune co-lonne presenti tra le mura degli

Uffizi fanno ricordare l’ex chiesa di San Pier Scheraggio, frequen-tata da Dante e poi da Boccaccio. E ancora, l’ex chiesa di San Pier Maggiore si affacciava sull’omo-nima piazza: ancora oggi sono visibili le tre arcate del portico della facciata, due occupate da abitazioni. Fu demolita nel 1784 perché ritenuta pericolante. C’è poi un bellissimo villino, ricco di dettagli e decorazioni, in piazza D’Azeglio. Forse non tutti sanno che al suo posto, nel 1865, sorge-va il teatro Umberto I. Si trattava di una costruzione quasi intera-mente lignea, che fu distrutta da un incendio nel 1889. E infine un caffè. Avete mai sentito par-lato del Gran Caffè Doney? Era situato nell’attuale via Tornabuo-ni: fondato da Gasparo Doney, era frequentato dalla borghesia fiorentina e dalla comunità bri-tannica. Chiuse i battenti nel 1986: tra i suoi clienti più illustri, la scrittrice Violet Trefusis.

Aprile 2016 | 7 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

Page 8: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#L’inchiesta

Non è un mestiere per vecchi: l’agricoltura under 40 fa boomDiploma o laurea in tasca, sempre più giovani rispolverano il lavoro di nonni e bisnonni.“Ieri c’era il contadino, oggi l’imprenditore agricolo”

Il mito della scrivania a tutti i costi sembra vacillare sempre più. “Il futuro è contadino”, è solito ripetere uno che di agricoltura se ne intende. Secondo Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, in Italia è bene investire su quello che sappiamo fare meglio: il cibo, buono e

di qualità. E in questo senso va la rivincita dei “colletti verdi” toscani: under 40, fi gli di contadini ma anche di medici, impiegati e ingegneri, che rispolverano il mestiere del nonno o del bisnonno. Al precariato e al mondo dei “classici” liberi professionisti preferiscono una terza strada, l’imprenditoria agricola, portando in questo universo fatto di terra e sudore quel pizzico di inventiva in più che non guasta: dall’uso del web alla ricerca applicata sul campo. “Il ritorno alla terra c’è e si re-gistra in modo notevole nella nostra regione”, conferma Paolo Giorgi, 30 anni, allevatore della Valdinievole, dal 2013 delegato Giovani Im-presa di Coldiretti Toscana. “Ce lo dicono gli stessi giovani – aggiunge – in termini economici e occupazionali il settore agricolo è quello che sta dando più risposte positive”. In Toscana il “boom della zappa” ha riguardato soprattutto chi ha meno di quarant’anni. Nel 2015 il mondo rurale ha fatto segnare un’inversione di tendenza: secondo i dati di Unioncamere, dopo lustri segnati da un’emorragia che ha decimato il settore (tremila aziende in meno in un quadriennio), l’anno scor-so il bilancio tra le imprese agricole che sono nate e quelle che han-no chiuso i battenti è stato positivo (+1,5%). I giovani hanno fatto da traino, aprendo 842 nuove ditte contadine, il triplo rispetto all’anno precedente. Un impulso è arrivato dal “Pacchetto giovani” della Re-gione Toscana, con facilitazioni e incentivi per l’avviamento di nuove aziende agricole da parte di imprenditori tra i 18 e i 40 anni. Il bando chiuso a fi ne 2015 ha fatto il pieno di richieste: 1.761 quelle arrivate, 205 solo da Firenze. In tutto sono state accettate 686 domande, con uno stanziamento di cento milioni di euro. “La principale diffi coltà, dopo l’eccessiva burocrazia, è trovare credito. Senza iniziative come quella della Regione, diffi cilmente vengono concessi prestiti ai gio-vani”, spiega Giorgi. La nuova generazione di contadini si diff erenzia dai “nonni”. “Nell’80 per cento dei casi sono giovani con alti livelli di istruzione, non solo il diploma ma anche la laurea – sottolinea l’alleva-tore – hanno in genere una mentalità aperta e sono pronti a sfruttare le nuove tecnologie. Ieri c’era il contadino, oggi l’imprenditore agrico-lo – conclude – che trasforma i prodotti, li vende direttamente oppure sviluppa il lato ricettivo puntando sull’agriturismo”.

Gianni Carpini

Ritorno ai campi

ORTI SOCIALISono gli orti collettivi di Firenze: poderi pubblici divisi in piccoli campi dati in gestione gratuitamente a chi non ha un pezzetto di terra. Ogni quartiere pubblica periodicamente un bando. E presto, dietro l’ospedale di Careggi, sarà attiva anche un’oliveta sociale.

ORTI DIPINTIDa pista di atletica a orto-laboratorio. Il Community Garden (www.ortidipinti.it) è un rettangolo verde in Borgo Pinti che ospita laboratori ed eventi. I volontari che curano l’orto collettivo si ritrovano di solito il martedì, giovedì e sabato mattina.

BIBLIORTOUn orto sul “balcone” per i lettori con il pollice verde. Cresce sui terrazzamenti della BiblioteCaNova dell’Isolotto e dà frutti biologici: melanzane, pomodori, insalata. Con l’arrivo della primavera, è scattata la ricerca di nuovi “biblio-ortolani”, volontari che coltivino questi campi a misura di città.

ORSÙUn pezzo di campagna al primo piano della Coop di via Carlo del Prete, a Novoli. Una vasca di terra ad altezza bimbo permette ai piccoli e ai diversamente abili in carrozzina di scoprire i segreti della natura. Per i grandi ci sono corsi dedicati agli orti in terrazza e alla permacultura (www.ortiinterrazza.it).

FATTORIE DIDATTICHEMolte fattorie, soprattutto fuori Firenze tra il Mugello, il Chianti e l’Empolese, aprono le porte al pubblico per far conoscere l’antico mestiere. Tra le tante realtà la Fattoria di Maiano, a Fiesole, organizza escursioni nella tenuta e attività per i bimbi (www.fattoriadimaiano.com).

Gli orti a misura di città

8 | Aprile 2016

Page 9: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#L’inchiesta

“Noi che ci sporchiamole manidi terra”Hanno le mani sporche di terra e il sorriso stampato in faccia. Sono le nuove leve dell’agricoltura toscana. Alcuni hanno lasciato la “metropoli” per spostarsi nel verde, altri usano le moderne tecnologie per mettere a frutto la nuova professione. Ecco quattro storie diverse di chi ha messo il suo futuro in campo.

Le storie

Anna e Leonardo

Chiamateci “aspiranti contadini”“Ho studiato Agraria ma non avevo mai usato una zappa: all’inizio è stato faticoso, però con il tempo si impara. Questo mestiere dà tante soddisfazioni”. Anna, trent’anni, ha lasciato Scandicci per trasferirsi in Mugello e aprire “L’orto del vicino”, una piccola azienda agricola che vende direttamente i suoi prodotti, dagli ortaggi alle uova fino ai marroni. Insieme a Leonardo, compagno di studi, di lavoro e di vita, dal 2013 ha fatto rinascere un terreno di due ettari a Borgo San Lorenzo. La coppia di “aspiranti contadini”, così si fanno chiamare, ha anche rispolverato antiche specie di alberi da frutto. La difficoltà più grande è stata trovare un terreno. “Sembra un paradosso perché di terre abbandonate ce ne sono tante – racconta Anna – ma spesso i prezzi richiesti sono alti ed è difficile avere un contatto con i proprietari”. Web e social network danno una mano, ma è il caro, vecchio passaparola ad aver dato il vero impulso. “Di persona si crea un rapporto di fiducia – sottolinea Leonardo – non facciamo le raccolte punti come al supermercato, i clienti tornano perché sono soddisfatti e vengono a raccogliere con noi gli ortaggi da portare a casa”.

Andrea e Cosimo

“Un po’ agricoltori, un po’ meteorologi”All’azienda agricola tradizionale hanno affiancato un portale web per fare la spesa on line, dove il cliente può creare la propria “busta virtuale” di prodotti stagionali, di qualità e di filiera corta, consegnata a domicilio tra Bagno a Ripoli e Firenze. Dall’anno scorso Cosimo Herd Smith e Andrea Pagliai, il primo under 40, il secondo leggermente più “senior”, hanno creato il sito internet www.orto00.it per vendere i “frutti” della propria azienda agricola “Olivart” di Bagno a Ripoli e quelli di altre piccole imprese della zona. “Internet è una strada che vale la pena percorrere, aiuta ad avvicinare i consumatori alle aziende a conduzione familiare del territorio”, dice Pagliai, che è anche coordinatore regionale del progetto “La spesa in campagna” della Cia, la confederazione italiana degli agricoltori. “Molti giovani sono interessati a questa professione, ma spesso si scoraggiano”, racconta Andrea, che mette in guardia dalle difficoltà nel campo: “Questo è un mestiere difficile e faticoso, pieno di burocrazia. Lo stipendio fisso non c’è, ma l’agricoltore è allo stesso tempo un ragioniere, un meccanico, un meteorologo”. Poi aggiunge: “La cosa importante è la filosofia di vita: prima di tutto siamo custodi di un territorio e piantiamo semi per il futuro nostro e di tutti”.

Antonio e Vincenzo

L’impresa “a terreni zero” “Quando un funzionario mi chiese quanti ettari avessi, io risposi zero: rimase di sasso”. Antonio Di Giovanni, agronomo trentenne, due anni fa ha fondato insieme all’architetto Vincenzo Sangiovanni “Funghi Espresso”, prima azienda agricola toscana senza terra, perché la coltivazione è fuori suolo. “Il principale scoglio per questa start-up è stato ottenere il riconoscimento di impresa agricola”, racconta. L’idea è spuntata come un fungo: usare come fertile terreno uno scarto comune, i fondi del caffè che arrivano dal bar. A questo “substrato” viene aggiunto il “seme”, dopo 25 giorni di incubazione i funghi sono pronti a essere coltivati e infine mangiati. L’impresa “a terreni zero” ha ideato inoltre un kit per auto-produrre fughi a casa e ora arriverà a Firenze con una sede produttiva nel parco delle Cascine grazie alla collaborazione con l’Istituto Agrario. Complici le conseguenze dei cambiamenti climatici, l’interesse per le colture fuori suolo e protette, in verticale e in serra, sta crescendo. “Da una parte non dobbiamo abbandonare le nostre campagne – evidenzia Antonio – dall’altra le città sono sempre più grandi, producono sempre più rifiuti e sono affamate di energia e cibo. Da qui l’idea di recuperare gli scarti per produrre gli alimenti che la stessa città consuma”. Il futuro dei contadini passa dalla ricerca e dall’agricoltura urbana, Antonio ne è convinto: “Lo si può fare recuperando i luoghi abbandonati, ad esempio all’Osmannoro”.

Giulio

Zappa (e tablet) in manoIn una mano la zappa, nell’altra il tablet. È l’evoluzione del contadino: coltivare la terra e vendere ortaggi su internet. Il pomodoro ha sulle spalle zero chilometri, la zucchina bio cresce nelle campagne di Careggi. Giulio Gargani, 27 anni, dal 2013 gestisce “Agrimè”, impresa che dà lavoro a sei giovani. “Oggi ci sono molti incentivi per chi avvia un’attività agricola – spiega – ho preso un prestito grazie al programma della Regione Toscana ‘Garanzia Giovani’, se non ci fosse stato non sarei riuscito ad avere le risorse economiche per partire”. Agrimè può contare su quasi nove ettari di terreni tra Firenze e Sesto, dove Giulio ha recuperato il campo del bisnonno in disuso da lustri. Il giovane agricoltore ha messo in rete venticinque piccoli produttori del territorio, soprattutto under 40: i clienti ordinano on line su www.agrime.it e la spesa viene consegnata in nove punti di ritiro in città, in giorni e orari prefissati, all’Isolotto come alle Cure, Rifredi e San Jacopino. “Ormai quello del contadino è un mestiere come un altro – conclude Giulio – anzi va di moda e in tanti dicono di volerlo fare, anche se alla fine sono pochi quelli che si sporcano veramente le mani di terra”.

Aprile 2016 | 9

Page 10: Il Reporter Q1 - Aprile 2016
Page 11: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Aprile 2016

www.ilreporter.it µ il giornale del tuo quartiere firenze 15-17 aprile 2016

Matteo Francini

Una fi nestra aperta sul mon-do dell’infanzia a Firenze.

Una guida agli eventi a portata di bimbo, ai servizi per le fami-glie, alle nuove aperture, a tutto ciò che c’è da fare, vedere e persi-no assaggiare in città. News, pas-satempi, attualità, svago, utilità. Sono questi gli ingredienti del Reporter dei piccoli, che inaugu-riamo questo mese con l’emozio-ne di chi sta per aff rontare una nuova, prima, campanella. Un inserto di quattro pagine da stac-care e conservare, pensato per i lettori in erba e le loro famiglie, con articoli che spazieranno dal-la cronaca alla cultura passando per lo sport e le curiosità. Ci sa-ranno alcuni appuntamenti fi s-si, come la favola del mese, che di volta in volta mostrerà una Firenze dipinta dai colori della fantasia. Ma anche la ricetta da leccarsi i baffi che Enrica Della Martira, dritta dritta da Master-chef, sfornerà per voi. Senza con-tare i consigli in fatto di salute forniti dai medici dell’ospedale pediatrico Meyer. Ma soprat-tutto, ogni mese, cercheremo di raccontare i volti e le storie di una città che cambia, cresce e diventa grande, insieme ai nostri piccoli lettori, insieme a voi.

Favola

Giochi

Scoppia la primavera e porta con sé l’allergia da polline. Ne

soff re il 20 per cento dei bimbi dai 6 anni in su. Come combatterla? La parola al professor Elio No-vembre, responsabile della strut-tura di Allergologia dell’ospedale pediatrico Meyer.Professore, come riconoscere un ra� reddore allergico?Sul nostro territorio a colpire di più tra aprile e giugno sono i pollini di graminacee e ulivo. Un raff reddore “normale” rag-giunge l’acme in 3-4 giorni e poi scompare. Quello allergico presenta sintomi come rinite, starnuti frequenti, naso chiuso, secrezioni e talvolta congiunti-vite e asma, che vanno e vengo-no nell’arco della stessa giornata e si protrae più a lungo.Che rimedi adottare?Occorre stare il più possibi-le alla larga dai pollini. Ma i

bambini non posso chiudersi in casa. Perciò, nei casi più acu-ti, serve l’impiego dei farmaci, come antistaminici spray o per bocca o cortisonici inalatori. In alternativa, si può eff ettuare il “vaccino antiallergico”, termine improprio con cui si defi nisce una terapia desensibilizzante che riduce i sintomi di circa il 40 per cento.Allergici da piccoli, allergici per sempre?Molto dipende dalla costituzio-ne del singolo bambino. Passag-gi cruciali sono pubertà e gravi-danza. Ma in generale le allergie stagionali tendono a protrarsi nell’età adulta per poi scompari-re progressivamente intorno ai cinquant’anni.

PER I LETTORIIN ERBA

[email protected] www.ilreporter.it#ilreporterdeipiccoli

L’evento

Una al giorno

Fare la mamma non è uno scher-zo. Sempre di corsa, occorre es-

sere un po’ “Wonder Woman” per riuscire ad accudire i propri bimbi e conciliare lavoro e famiglia. An-che le super mamme, però, ogni tanto hanno bisogno di tirare il fi ato e prendersi una pausa. In città da oggi possono farlo in ammollo, immerse in una vasca dove gal-leggiare in completo relax, grazie

al progetto pensato apposta per combattere stanchezza e stress pre e post parto dal centro Floating Flo di viale Fratelli Rosselli 51/r. Fino a giugno neo-mamme e mamme in attesa, seguite da un team di oste-triche guidate da Gabriella Fois, una mattina a settimana potranno immergersi per un’ora nelle speciali vasche progettate dall’ingegner Pa-olo Petracchi, direttore del centro.

Grazie a una soluzione satura di sale di Epsom, ossia solfato di ma-gnesio, la sensazione sarà quella di fl uttuare nello spazio. Con la mu-sica in sottofondo e la penombra il gioco è fatto: sessanta minuti a galla equivalgono a 6-7 ore di buon sonno. E mentre le mamme ricari-cano le pile, i loro bimbi saranno coccolati e accuditi dalle ostetriche. A ciascuno il suo relax.

Per le mamme

RELAX è“FLUTTUARE” IN UNA VASCA

Ricetta

Editoriale

la nostraprima campanella

☛ PAGINA IV

Il Meyer risponde

Valentina Buti

Il flash La scuola ancora non è fi nita ma già si parla del prossimo

anno scolastico. La Regione To-scana ha reso noto il calendario per il 2016-2017. La prima cam-panella suonerà il 15 settembre. Le “ferie” natalizie sono previste dal 24 dicembre al 6 gennaio, quelle di Pasqua dal 13 al 18 aprile. La strada vi sembra lunga? Pensate positivo: il 10 giugno ultimo gior-no prima delle vacanze estive!

allergie, comecombatteregli “etciù”

sui banchiil 15 settembre

hamburger sì, ma col trucco

divertiti con il reporter

le avventuredi alice

rAGAZZI, è QUI LA FESTASpeciale Festival dei bambini: dal 15 al 17 aprile cento iniziative gratuite in giro per tutta la città☛ PAGINE II-III

Page 12: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

II | Aprile 2016

Firenze capitale dell’infanziaDal 15 al 17 aprile torna il Festival dei bambini: apre un coro da Guinness al Teatro dell’Opera

na schiaritina alla voce, qualche vo-calizzo per scaldare l’ugola, e poi via, tutti insieme ad intonare con più

fiato possibile il “Va’ pensiero” di Giu-seppe Verdi. Inizierà così, con centina-ia di piccole voci impegnate alla cavea dell’Opera di Firenze nella lezione di canto lirico più grande al mondo, la ter-za edizione del Festival dei Bambini, in programma a Firenze da venerdì 15 (il venerdì mattina è riservato alle scuole) a domenica 17 aprile. Per tre giorni il capoluogo toscano si trasformerà nella capitale dell’infanzia con un centinaio di eventi e appuntamenti gratuiti dedi-cati ai bambini dagli 0 ai 13 anni spal-mati in numerose location, da Palazzo Vecchio alle Cascine, passando dalla bi-blioteca delle Oblate e le Murate. “Insie-me è meglio”, il titolo di questa edizione del Festival che come ogni anno è dedi-cato a un tema specifico. Stavolta tocca alla solidarietà, un argomento che sarà affrontato alla luce dei fatti di attualità. Ma che richiama anche la grande mac-china di altruismo che si mise in moto grazie agli “angeli del fango” giunti da ogni parte del mondo in occasione del-la terribile alluvione che devastò Firen-ze nel ‘66, di cui a novembre ricorre il 50esimo anniversario. Non a caso, così, molte iniziative saranno dedicate al ri-cordo di quel tragico evento e al tema dell’acqua, tra mostre fotografiche e laboratori didattici. Il Festival, che ha l’obiettivo di valorizzare l’impegno della città nell’educazione e nella formazione delle nuove generazioni – i cittadini di domani – con un percorso di creatività, partecipazione e contatto tra bambini e adulti, è organizzato da Codice. Idee

per la Cultura, promosso dal Comune di Firenze con la partecipazione istitu-zionale del Ministero della Difesa e ha come partner scientifico Indire. I main partner sono Autostrade per l’Italia, Esselunga, Fastweb, Intesa Sanpaolo, i partner Enegan e Sammontana, gli sponsor Menarini, Poste Italiane, Pu-bliacqua e Quadrifoglio. Il Festival ha come supporter Bassilichi, Montblanc, Oranfrizer, gli sponsor tecnici sono Luisa Via Roma e Revet e ha il soste-gno di Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. “È un’edizione ancora più importante delle preceden-ti per il tema che tratta – dice Vittorio Bo, presidente di Codice – per il ricor-

do dell’alluvione ma anche i riscontri positivi che quell’evento ha portato in termini di collaborazione, condivisio-ne e socialità, tutti aspetti sulla cui im-portanza, fondamentale per ognuno di noi, c’è bisogno di riflettere”. “Di anno in anno il festival cresce e si nutre della fitta rete di rapporti creati nelle edizioni precedenti – aggiunge – aumentano la programmazione e la partecipazione, sia delle imprese sia delle istituzioni. Con Firenze poi c’è un rapporto ecce-zionale, è la città ideale per i bambini, e vogliamo che lo sia sempre di più”. “I bambini sono i grandi protagonisti del-la vita cittadina e lo saranno a maggior ragione dal 15 al 17 di aprile – com-

L’appuntamento

Il 50° anniversario

accontare Firenze attraver-so il suo rapporto con l’Ar-no. Ricordare a distanza di cinquant’anni l’alluvione

del ‘66 con i disegni dei bambini di al-lora. Insegnare ai cittadini di domani a gestire l’acqua, a governarne gli effetti e a impiegarla consapevolmente, come ogni risorsa preziosa richiede. Questi temi troveranno largo spazio all’inter-no dell’ampio calendario del Festival dei bambini in programma dal 15 al 17 aprile in città. Con i due laboratori di disegno “Impronte d’acqua” e “Un fiu-me di carta” della Scuola internazionale del Fumetto di Comix, ad esempio. En-trambi ospitati alle Oblate, il primo tra-sformerà in timbri naturali vegetali ric-chi di acqua, mentre con il secondo sarà realizzato un grande disegno collettivo contenente le specie animali e vegetali

menta la vicesindaca e assessora all’e-ducazione Cristina Giachi – Firenze ac-coglie molto volentieri la terza edizione del Festival: siamo una città grande non solo grazie alla cultura, alla storia, alla capacità economica ma anche, e soprat-tutto, per l’attenzione che sappiamo da sempre riservare ai più piccoli, per le attività e gli spazi dedicati all’infanzia, in particolare per la crescita creativa, il rispetto degli altri e dell’ambiente, la sensibilità all’arte, al teatro e alla musi-ca, l’educazione scientifica, il gioco e la

orari di aperturaVENERDÌ 15 Mattina(riservato alle scuole) Pomeriggio dalle 15 alle 19

SABATO 16 E DOMENICA 17dalle 10 alle 19

che popolano i fiumi. O anche le attività realizzate grazie a Publiacqua in colla-borazione con Water Right Foundation come il laboratorio “Splash” a Palazzo Strozzi e “L’Arno si racconta”, al mu-seo FirST, durante cui il fiume parlerà in prima persona, presentando il suo percorso, le sue alluvioni e il suo amo-re per la città. Si torna alle Oblate per la mostra promossa dal Comitato Firenze 2016, dove saranno esposti i disegni e i pensieri dei bambini del ‘66 che il 4 novembre di quell’anno assistettero in prima persona all’esondazione dell’Arno e agli effetti devastanti che provocò. Un

racconto di quell’evento cruciale per la storia della città si ritroverà anche alla Basilica di San Lorenzo, con la mostra fotografica ufficiale del 50° dell’alluvio-ne organizzata dall’associazione Firenze Promuove. Alle Cascine, saranno ospi-tati lo Splash Lab “L’acqua che non ti aspetti” di Scienza in Fabula e le “Sca-tole d’acqua” di Arte Bambini. Il Museo Horne allestirà invece la visita-laborato-rio “Il museo sott’acqua”.

pratica sportiva”. Se la maxi-lezione di canto condotta da Venti Lucenti darà il “la” alla manifestazione, in seguito i piccoli curiosi visitatori del Festival avranno solo l’imbarazzo della scelta tra giochi collettivi, laboratori manuali, proiezioni, attività di costruzione e lec-tio magistralis. Senza considerare che per l’occasione in città apriranno le loro porte musei, istituzioni culturali e spazi inediti che, per un intero weekend, sa-ranno completamente votati all’univer-so dei più piccoli.

prenotazioniwww.festivalbambini.it

festivaldeibambinifirenzeFestivalBambini

contatti

il fiume, l’acqua e la solidarietà

Uno dei disegni realizzati dai bambini che hanno vissuto l’alluvione del 1966

A tu per tu con l’astronauta

alla scoperta dello spazio con parmitanon viaggio andata e ritorno tra le stelle, alla scoperta dei segreti dello spazio: ci sarà anche questo al Festi-

val dei bambini. Alla guida un Cicerone d’eccezione, Luca Parmitano, Astronau-ta dell’Agenzia Spaziale Europea, pilota dell’Aeronautica Militare e protagonista della prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Spetterà a lui chiudere il Festival con un intervento in programma nel Salone dei Cinquecen-to in Palazzo Vecchio domenica mattina

alle 11:30. Al centro del suo racconto, un bagaglio di emozioni straordinarie rac-colte durante la missione “Volare”. Unite all’adrenalina e alla soddisfazione per il primato “galattico” conquistato nel luglio 2013 per essere stato il primo italiano a passeggiare nello spazio. I bambini po-tranno interrogarlo su cosa si provi a os-servare la terra da lassù o a muoversi in as-senza di gravità. Sulla bellezza – e perché no – anche il brivido che sopraggiunge quando si realizza di essere un piccolissi-mo puntino nell’universo infinito.

iniziative gratuite

#Lo speciale

Page 13: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Aprile 2016 | III

oblatePartiamo dalle Oblate: è qui che si svol-geranno iniziative come “La tombola degli alimenti” progettata insieme ad Esselunga, reinterpretazione del popo-lare gioco delle feste in famiglia con in palio moltissimi premi per i vincitori. Ci saranno i giochi multimediali realizzati con Enegan grazie all’app e al laborato-rio “Elio e i Cacciamostri” con cui sarà possibile sperimentare l’importanza del risparmio energetico e capire quanto è fondamentale per il nostro pianeta. E ancora, la proiezione del documentario Waste Mandala sul terremoto in Ne-pal e la macchina di solidarietà che si attivò. Protagonisti qui anche la “Moda sostenibile” con un laboratorio ad hoc per aspiranti stilisti proposto dal Museo Ferragamo, le lezioni di Cirk Fantastik per giovani giocolieri e gli spettacoli di Rufino il Clown “Fausto Barile” e il Gran Cabaret. Spazio anche ai piccoli scienziati con un’appassionante lezione su Einstein e i segreti della teoria dei quanti, condotta dal fisico Giovanni Amelino Camelia. Nemmeno chi ha il pallino di Indiana Jones resterà a bocca asciutta: l’altana della biblioteca si tra-sformerà in un vero scavo archeologico per scoprire come datare i reperti con il laboratorio “Quanto anni ha?”. Picco-li fisici crescono alla mostra “La ricerca al servizio dell’arte” curata dall’Istituto nazionale di fisica nucleare. Ma anche adulti di domani consapevoli delle buo-ne pratiche del riciclo, con la premia-zione del concorso indetto da Quadri-foglio per la redazione di un depliant illustrativo su riduzione dei rifiuti e dif-fusione della differenziata. E non man-cherà un momento di svago tra disegni e letterine insieme alla Compagnia di Babbo Natale.

MURATEAltro cuore pulsante del Festival sa-ranno le Murate. I golosoni non po-tranno mancare l’appuntamento con il laboratorio sul gelato di Sammonta-

Una città conquistata dai più piccoli. Dalle Cascine a Palazzo Vecchio, dalle Murate all’ex tribunale, ogni angolo di Firenze sarà invaso dagli appuntamenti del Festival, un centinaio tra laboratori creativi, installazioni e attività educative

spettacoli, giochi & co: la guida agli eventi

na: un viaggio nelle fasi di produzione della merenda più gustosa attraverso quiz ed esperimenti scientifici che ter-mineranno con un assaggio per tutti i partecipanti. Con i laboratori “Insieme è meglio: la terra è nelle nostre mani” resi possibili da Menarini si colorerà e si modellerà l’argilla, si dipingerà e si ascolteranno fiabe a tema. Ispirati dai vivaci agrumi dai colori accesi, dai bel-lissimi fiori della zagara e dalle foglie verdi e lucide, nello spazio Oranfrizer i bambini avranno tutto ciò che serve per creare un’arancia ad arte, ispirata alle Olimpiadi di Rio 2016 e potranno anche degustare spremute e mangia-re agrumi succosi giocando coi colori. Poco più in là, spazio al progetto bene-fico Liter of Light Italia, che propone workshop dove imparare a costruire circuiti elettronici da spedire in Sene-gal, utili per realizzare la rete di illu-minazione pubblica in una comunità rurale a 150 km da Dakar. Le bottiglie luminose costruite dai bambini, prima del loro viaggio verso l’Africa andranno a comporre un’installazione collettiva.

SAN FIRENZEAll’ex tribunale di San Firenze piccoli ingegneri crescono con “Kids at work. Il cantiere della fantasia”: un laborato-rio di manualità creativa progettato e realizzato insieme ad Autostrade per l’Italia che coinvolgerà i ragazzi nelle varie fasi della realizzazione di un’opera infrastrutturale importante e comples-sa come la Variante di Valico, il nuovo tratto tosco-emiliano della A1. Su dei grandi tappeti che rappresentano il tracciato della Variante, i piccoli parte-cipanti, divisi in gruppi, avranno modo di fantasticare e costruire liberamen-te dopo aver condiviso, intorno ad un grande tavolo di lavoro, progetti e pla-nimetrie reali. Lo spazio accanto si tra-sformerà invece nel ponte di una nave: i più audaci si potranno allenare a farvi atterrare un elicottero della Marina Mi-litare con un laboratorio interattivo al cardiopalma.

PALAZZO VECCHIOVia libera alla tecnologia in Sala d’Ar-me grazie allo “Smart Lab. Il parco dell’innovazione” progettato insieme a Fastweb che prevede laboratori per im-parare a modellare e stampare oggetti in 3D, workshop per trasformare piccoli contenitori di plastica in artisti robotici o una banana in pianoforte. Ma anche per inventare storie intere a partire da un circuito, realizzare corti animati in stop-motion con un po’ di plastilina, una vera e propria scultura a partire da un pan-nello di cartone e un intero pianeta da un mucchio di cannucce. L’Aeronautica Militare e i Carabinieri avranno la loro base nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio dove si potrà assistere al funzio-namento delle attività di aerosoccorso e si impareranno le tecniche per maneg-giare le sostanze pericolose utilizzate dai Nas durante le loro operazioni. Se invece quello che si cerca è un’attività che cata-pulti il bambino tra i segreti del Palazzo della Signoria, ecco serviti i laboratori “Il mondo in una stanza”, “Aria, acqua, terra e fuoco”, “Per fare una città ci vuole un fiore” e infine “La favola profumata della natura dipinta”, in collaborazione con l’Officina profumo farmaceutica di Santa Maria Novella.

CASCINEÈ primavera, quale miglior posto del parco delle Cascine per trascorrere qual-che ora con i pargoli? Soprattutto se tra

una pedalata e una partita a pallavolo ci si può immergere con curiosità nel cam-po di primo soccorso allestito nei mini-mi dettagli dalle Forze Armate sul prato del Quercione. Al Centro Visite del par-co verrà allestito dalla Protezione civile il gazebo della campagna “Io non rischio”, la grande mappa del Gioco dell’Oca ecologico e lo stand di sensibilizzazione Unicef “Vaccino: missione impossibile!”.

ALTRI LUOGHIL’Istituto Geografico militare aprirà le sue porte al pubblico per un viaggio nella cartografia antica e contempora-nea. E quando si parla di bambini, non si può non contemplare l’Istituto degli Innocenti che per l’occasione organizza il laboratorio “Investigatori al museo” e il percorso guidato “la città dell’acco-glienza”. Nel chiostro del Museo Nove-cento prende vita un laboratorio sulle incisioni d’arte, al museo FirST si parla dei “Colori delle stelle”. Ai Cantieri Gol-donetta, la Compagnia di Virgilio Sieni mette in scena a passo di danza lo spet-tacolo “Stanze Segrete”, mentre in piazza della Repubblica, il Lions club Toscana celebra il Lions day con un evento de-dicato alla solidarietà intitolato “Condi-vidiamo la disabilità”. Ortaggi coltivati, cotti e mangiati al giardino dell’Orticol-tura e nella serra del Roster, dove tor-nano le lezioni per “contadini in erba” e la mensa scolastica, iniziativa pro-mossa dal Comune di Firenze. Sempre per rimanere in tema di cibo, per una full immersion nelle ricette medicee, il polo museale propone le visite guidate al cucinone di Palazzo Pitti. Al museo Marino Marini è in programma la visita “Vietato non toccare”, mentre la sezione educational di Palazzo Strozzi propone diverse alternative, tra cui “Arte in cor-tile” e “Esperimenti d’arte”. Porte aperte anche negli asili comunali per un open day fatto su misura di genitori. Mentre in pieno centro, in un posto speciale come la piazza dei Tre Re, da una parte un gruppo di giovani attori si cimenterà nella lettura di favole animate e dall’altra si faranno esperimenti di orto urbano.

Prima di chiamare a raccolta gli scrittori di domani nella boutique Montblanc di via Tornabuoni per fare prove di penna e calamaio, le famiglie potranno conce-dersi un momento di ristoro al brunch organizzato all’Hard Rock Cafè o parte-cipando alla Festa di primavera dell’area Pettini, prima di ributtarsi a capofitto tra una visita al museo Archimede, un percorso guidato alla villa Medicea al Poggio Imperiale, un viaggio all’accade-mia cinofila insieme agli amici a quattro zampe o, perché no, un pomeriggio tra i reperti archeologici del museo del-la preistoria o un viaggio tra le stelle all’Osservatorio di Arcetri. Inoltre sarà presente un evento di didattica immer-siva basato sul videogioco Minecraft e organizzato dall’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educazione.

La redazione dei piccoli

Gli aspiranti giornalisti preparino carta e penna. Al Festival dei bambini, grazie ai redattori de Il Reporter e alla collabora-zione di Poste Italiane sarà allestita una “Redazione dei piccoli” che consentirà ai bambini dai 7 ai 10 anni di misurarsi con il mestiere del cronista. Il laboratorio, che sarà ospitato nella Sala Balducci del-la biblioteca delle Oblate il venerdì dalle 10 alle 12 (riservato alle scuole) e il saba-to e la domenica dalle 15 alle 17, fornirà ai giornalisti in erba tutti gli strumenti pratici e teorici per costruire un articolo giornalistico divertendosi. Sarà l’occasio-ne per imparare come nasce una notizia e per capire la famosa regola delle cinque W. Ma anche quali sono le parole chiave da utilizzare per scrivere un articolo di giornale, con tempi e lunghezze da ri-spettare, e come si svolge una giornata tipo in redazione. Alcuni estratti degli articoli verranno pubblicati sul numero di maggio de Il Reporter dei piccoli, men-tre le versioni integrali saranno riportate sul quotidiano online www.ilreporter.it. Pronti? Vi aspettiamo.

#Lo speciale

Page 14: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

IV | Aprile 2016

“Artù! Artù!”. Alice chiamò il suo ca-gnolino a gran voce, ma di lui nes-suna traccia. L’aveva portato al Giar-dino delle rose per la passeggiata quotidiana ma quel birbone di un beagle se l’era data a gambe. Alice avrebbe voluto tornare a casa, il sole stava tramontando, ma purtroppo si era persa. Così continuò a vagare nel Giardino quando a un tratto, in un punto dove i cespugli profumati si aprivano, scorse un uomo su una panchina. “Scusi, ha visto il mio ca-gnolino Artù?”, si avvicinò la bimba. L’uomo alzò lo sguardo dal libro che stava leggendo. Si aggiustò la tesa del cappello e poi: “Un cagnolino? Qui ne passano tanti. Ma uno che si chiama Artù non mi pare”. “È tardi, la mamma sarà preoccupata”, pia-gnucolò Alice. L’uomo col cappello si alzò: “Vieni”, e accompagnò Alice di fronte a una valigia tutta traspa-rente e contenente una barchetta. “È la valigia dei desideri: ogni viaggio della barchetta conduce a un sogno. Guardaci dentro e vedrai dov’è il tuo cagnolino”. Alice non se lo fece ri-petere: desiderò ritrovare Artù e in men che non si dica nella valigia si materializzò l’immagine del beagle. Era appollaiato sulla schiena di un gattone addormentato steso su un prato, affatto preoccupato di aver lasciato da sola Alice! “Raggiungilo, presto, di là!”, la incitò il signore col cappello. Alice corse tra gli alberi del Giardino fiorito. Quando arrivò dal gattone però Artù non c’era. “Cosa cerchi simpatica bambina?”, disse una voce alle sue spalle. Alice si girò: era un uomo con una bizzarra accon-ciatura. Al posto dei capelli aveva una chioma! “Se continui a fissare la mia

Alice e l’avventura al Giardino delle rose

Ecco una ricetta perfetta per convincere anche i picco-letti più cocciuti a mangiare le tanto “odiate” verdure! Basta travestirle come a Carnevale con un abito scintil-lante. L’idea di un bell’hamburger piace a tutti i bimbi. E voi, care mamme, potrete farvi aiutare nella prepara-zione, rendendo il risultato ancor più convincente.

Ingredienti

• 2 patate medie• 2 cucchiai di semi misti (zucca, girasole, lino)• 2 fette di pomodoro • 1 confezione di crema di formaggio light • ½ bustina di zafferano • 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro• 2 foglie di lattuga • 1 fetta di formaggio a piacere • 2 panini integrali • olio extra vergine di oliva

Fate bollire le patate in abbondante acqua salata, schiacciatele con lo schiacciapatate, aggiungete un pizzico di sale, formate due palle e passatele nei semi. Scaldate una padella unta di olio e mettete a cuoce-re i vostri finti hamburger: in realtà dovranno solo do-rare su entrambi i lati. Una volta messi a cuocere sul secondo lato adagiate sopra ad ognuno una fetta di formaggio e fatela sciogliere. A parte preparate la finta maionese unendo lo zafferano a metà della crema di formaggio, mescolate finché non otterrete una crema gialla e omogenea. Procedete allo stesso modo per il ketchup usando l’altra metà della crema di formaggio e il concentrato di pomodoro (se volete una salsa più morbida unite un po’ di latte fresco). Tagliate a metà il panino mettendo sulla base la lattuga e il pomodoro, sistemate sopra l’hamburger di patate, condite con le salse, coprite con la calotta e servite.

Buon appetito!

di Enrica Della Martira

l’HAMBURGER?è “TRUCCATO”

Unisci i puntini

Divertiti con Il Reporter

colora con noi

#Lo speciale

capigliatura non ti parlo più”, si risentì lo strano figuro. “Mi scusi – disse Ali-ce – stavo cercando il mio cagnolino, era qui un minuto fa”. “Sì – sbottò il tipo – e per poco non mi scambiava per un albero per i suoi bisognini!”. La bimba rise. “In ogni caso – con-tinuò lui – è andato alla culla delle rose”. “Che cos’è?”, chiese Alice. “È un luogo incantato – rispose Testa d’Albero – dove i boccioli di rose si riposano in attesa di fiorire ai primi di maggio, tra alcune settimane. Ti ci accompagno”. Pochi metri tra gli arbusti odorosi di primavera e da-vanti ad Alice si parò uno spettacolo: in un grande prato centinaia di bebè di rose dormivano beati, protetti da lucciole ondeggianti che ne sorve-gliavano il sonno. Boccioli gialli, rosa,

rossi e bianchi, che a breve avrebbe-ro rallegrato il Giardino. Fu allora che qualcuno iniziò ad abbaiare: “Bauu!”. Era Artù! Correva incontro ad Alice scodinzolando, rischiando di sveglia-re i boccioli con i suoi latrati di gioia! “Zitto dispettoso!”, disse Testa d’Al-bero. Cercando di fermare il cagnoli-no, Alice inciampò rovinando a terra. Si riprese poco dopo: le doleva forte un ginocchio, Artù era al suo fianco. Testa d’Albero però non c’era più. Il prato era vuoto. Sparite le lucciole danzanti, spariti i boccioli. “Lo sape-vo – disse delusa Alice – era solo un sogno, forse ho sbattuto la testa...”. Sconsolata, prese in braccio Artù e si diresse verso l’uscita del Giardino. Prima di imboccare la via di casa si voltò a guardare il crinale fiorito. E sulla cima, tra gli arbusti profumati, intravide un signore con il cappello e un uomo con una strana capigliatura: la salutavano sorridenti con la mano.

Page 15: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Porte aperte al mercato ortofrutticoloDal 6 all’8 maggio a Novoli tre giorni di musica, spettacoli,street food e iniziative per bambini, per festeggiare il recupero dopo quasi trent’anni del portale di accesso su viale Guidoni

Tre giorni di musica e spettacoli, street food e iniziative per bambini. Da ve-nerdì 6 a domenica 8 maggio il merca-to ortofrutticolo di Novoli apre le sue

porte alla città con tante attività per i grandi e per i più piccoli.“Inside Out” si chiama l’iniziativa che ha l’obiet-tivo di festeggiare il recupero e la riapertura, dopo quasi trent’anni, del portale di accesso del vecchio mercato, aff acciato su viale Guidoni. Co-struito negli anni ‘60, fu dismesso alla fi ne degli

anni ‘80 perché non ritenuto più adeguato al traf-fi co merci con i mezzi pesanti, che oggi accedono da via dell’Olmatello. “Persa la funzione di acces-so al mercato – spiega il presidente della Mercafi r Angelo Falchetti – fi no ad oggi il portale è stato un angolo quasi dimenticato dell’area mercatale.I recenti lavori di ripristino non hanno lo scopo di restituirgli la sua vecchia funzione, ma l’inten-to di riaprire un rapporto tra Mercafi r e la citta-dinanza”. Così, già da adesso, con l’eliminazione dei pannelli sul cancello, chi vi passa davanti può

vedere le luci e l’attività degli operatori che ogni notte, mentre la città dorme, lavorano all’interno della Mercafi r per far sì che sulle tavole dei fi o-rentini e non solo arrivino ogni giorno i prodotti alimentari. “Il portale recuperato – aggiunge Fal-chetti – permetterà l’ingresso a piedi della citta-dinanza per iniziative specifi che e occasioni di incontro pensate per far conoscere meglio il ciclo commerciale del cibo e le attività che quotidiana-mente vengono svolte alla Mercafi r”. Ed è proprio con questa fi losofi a che, tra il 6 e l’8 maggio, si

svolgerà “Inside Out”.Per un intero fi ne settimana, i grossisti si presen-teranno alla città con le loro attività e sarà possi-bile avere una panoramica di molte delle realtà che attualmente operano all’interno del Centro Alimentare Polivalente.Fin dalla mattina saranno presenti stand dove acquistare il cibo e mangiare, e le giornate di festa saranno arricchite la sera da musica per i più grandi, il giorno da giochi per i bambini e le famiglie.

Natalia Binagli

L’evento

#Focus Aprile 2016 | 11

Page 16: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Quelle lunghe braccia che tolgono pesi

Braccia lunghe e forti, in grado di sollevare pesi enormi e che devono essere rapide e pre-cise al tempo stesso. Perché spesso entrano in azione in situazioni di vera emergenza.

Come nel caso della tempesta del 1° agosto scorso, quando hanno dovuto sgomberare i parchi sull’Ar-no dalle decine di alberi caduti. O come quando hanno liberato a tempo di record viale Guidoni dalla trivella usata nel cantiere del tram che si era abbattuta a terra. Sono le gru della Caf, la Coopera-tiva autotrasportatori fi orentini, un’azienda storica nata nel capoluogo toscano quasi sessant’anni fa, che oggi conta circa sessantacinque soci lavorato-ri. I “signor Wolf” che risolvono problemi di sol-levamento in città e non solo, grazie a una fl otta di un’ottantina di mezzi tra cui spicca una gru in grado di alzare fi no a ottocento tonnellate, di cui esisto-no solo tre esemplari in Italia. L’ultimo intervento “speciale” è avvenuto proprio di recente, a febbraio, quando un grosso ramo era crollato sulla Cappel-la Brancacci in piazza del Carmine. “Siamo subito accorsi con due gru – racconta il presidente della Caf Simone Gramigni – è stato un lavoro molto de-

licato perché si dovevano salvaguardare gli aff reschi del Masaccio presenti all’interno della cappella. Per fortuna tutto si è risolto per il meglio e in serata era-vamo già riusciti a togliere il tronco”. A maneggiare carichi delicati, la Caf ci è abituata. Tra poco, con le sue gru, solleverà la Porta Sud del Battistero di Firenze fi rmata da Andrea Pisano, e la trasporterà all’Opifi cio delle pietre dure, dove sarà restaurata. Ed è grazie alle autogru della cooperativa, inoltre, se i tecnici dell’Opera di Santa Maria del Fiore hanno potuto eff ettuare il monitoraggio dello stato di salu-te delle superfi ci marmoree di Duomo e Battistero dopo il rigido inverno di alcuni anni fa. Una serie di interventi per i quali la Caf, nel mese di ottobre, si è aggiudicata il riconoscimento dell’Italian lift ing & transportation awards. Ma il sollevamento non è l’unico settore di attività della cooperativa. L’altro, non meno impegnativo, riguarda la bonifi ca da amianto e la bonifi ca di siti contaminati. Il risana-mento dall’amianto, in particolare, vede impegnata maggiormente la cooperativa nell’ultimo periodo, complice anche il sistema di sgravi concessi a que-sto scopo alle aziende.

Gli interventi

#Cooperazione

Spesso le gru della Cafentrano in azione in situazionidi emergenza. Come quando, a febbraio, un grosso ramo era crollato sulla Cappella Brancacci

Giorgia Marcheschi

C’É UN TELEFONO.SI CHIAMA CHARLIE.E’ UN AMICO.

C’É UN TELEFONO.SI CHIAMA CHARLIE.E’ UN AMICO.

SE HAI UN PROBLEMA CHARLIE RISPONDE.È GRATUITO.

WWW.PIANETACHARLIE.ITDONA IL 5x1000 A CHARLIE TELEFONO AMICO Codice Fiscale 90022810502

12 | Aprile 2016

Page 17: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Cooplat, una strada lunga settant’anniNata il 1° febbraio 1946, oggi è tra le imprese più longeve nel settore dei servizi, con quasi tremila lavoratori e 1.400 soci

Nove partigiani, tutti fi orentini, compagni nella lotta per la Li-berazione. Sono loro

a dar vita, il 1° febbraio 1946, alla cooperativa “Lavoratori ausiliari del traffi co”, poi conosciuta come Cooplat. Un’impresa storica tra le più longeve nel settore dei servizi, con i suoi settant’anni festeggiati con la città e le istitu-zioni il 14 marzo scorso al Tea-tro del Sale. Dalla pulizia delle carrozze dei treni a Santa Maria Novella, la primissima commes-sa ottenuta nel dopoguerra in una Firenze ancora piena di ma-cerie, la cooperativa ne ha fatta di strada. Oggi è un colosso con quasi tremila lavoratori e 1.400 soci che lavora in dodici regioni d’Italia, in svariati settori: dalla raccolta dei rifi uti alla manuten-zione del verde, dalla gestione di impianti di energia fi no all’attivi-tà di facchinaggio e, ovviamente, di pulizia. Nel mezzo, dal ‘46 ad oggi, una lunga storia di lavoro e solidarietà, sempre legata a dop-

pio fi lo a quella di Firenze. Nel ‘65, ad esempio, Cooplat attra-versa il suo momento più nero con la perdita del lavoro presso Ferrovie che per vent’anni ne aveva caratterizzato l’attività. Da lì a breve anche Firenze vivrà un

Natalia Binagli

I festeggiamenti

Uno dei mezzi utilizzati dalla cooperativa nel corso della sua storia

dramma, quello dell’alluvione. Ma è proprio da quel frangente tragico che Cooplat rinascerà. I lavoratori della cooperativa, come “angeli del fango”, si im-pegnano per mettere in salvo i libri della Biblioteca Nazionale

Centrale danneggiati dalla furia dell’Arno. Un’attività volontaria che ben presto diventa un lavo-ro vero per la cooperativa, con la creazione del Laboratorio di restauro del libro, ancora oggi riconosciuto come tra i migliori

al mondo. Da lì Cooplat torna in piedi e inizia a crescere per non fermarsi. “Da allora – dice il pre-sidente della cooperativa Fabri-zio Frizzi – è cambiato il mondo, ma Cooplat ha saputo rendersi protagonista nel cambiamento:

#Cooperazione

è riuscita a innovarsi, espander-si, diversifi care la sua attività. Lo ha fatto senza mai tradire i valori delle origini: la partecipazione dei soci, la solidarietà”. Esempio in tal senso è l’attenzione rivolta al personale straniero, circa il 12 per cento, con una serie di ricer-che mirate a favorirne l’integra-zione, sia in ambito lavorativo che sociale. Così come il patto per l’inserimento lavorativo delle donne vittime di violenza, stretto con l’associazione Arte-misia. “Un’intesa – sottolinea Frizzi – che ha portato all’assun-zione a tempo indeterminato di alcune lavoratrici che in questo modo hanno potuto riacquista-re l’indipendenza economica e quindi una vita autonoma”. Una sensibilità nei confronti delle te-matiche di genere che non stupi-sce: su circa tremila addetti della cooperativa, circa duemila sono donne.

PER CHI SOFFRE DI

DEPRESSIONE - ATTACCHI DI PANICO

ANSIA - ANORESSIA E BULIMIA

Progetto Itaca Firenze- Via Gino Capponi, 25 - Dona il 5xmille a Itaca C.F.94195140481

Aprile 2016 | 13

Page 18: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Il festival ingrana la quartaLa Granfondo Firenze De Rosa, corsa che parte dal centro storico e coinvolge 3.500 atleti dall’Italia e dall’estero, la Sunrise Bike Ride, una pedalata all’alba nel cuore della città, progetti, campagne e attività per le famiglie messi a punto dall’associazione Cyclopride. Sono alcuni dei principali eventi in programma per la quarta edizione del Flo-rence bike festival, organizzato da Uisp Firenze, Veloce Club Firenze e Sicrea, con il patrocinio del Comune di Firenze e della Città metro-politana. Cuore pulsante della manifestazione, anche quest’anno, il parco delle Cascine, dove sarà possibile assistere a esibizioni, provare i nuovi modelli e incontrare importanti aziende del settore. Tra le novità che saranno presentate, il progetto di una ciclovia toscana che percorra l’intero territorio regionale dagli Appennini fi no al mare. Partenza domenica 17 da piazza della Signoria per la Granfondo Fi-renze, 133 chilometri di salite e discese, passando per vetta Le Croci, passo del Giogo, passo della Futa e Poggio dell’Uccellina (new ent-ry 2016). Edizione zero proprio a Firenze per la Sunrise Bike Ride, prevista all’alba di sabato 16, manifestazione che toccherà poi anche altre città d’Italia (Milano, Bologna, Modena, Cesenatico) e non solo (Valencia).

Al lavoro per le piste ciclabiliQuesto mese scattano anche i cantieri per la realizzazione di un nuo-vo tratto di pista ciclabile in via del Sansovino e per la riqualifi ca-zione degli itinerari per le bici in via dei Vespucci, viale Guidoni-via Maddalena e lungarno Ferrucci. L’ultimo via libera è arrivato a fi ne dicembre, con l’approvazione dei progetti esecutivi da parte del-la giunta comunale, per uno stanziamento complessivo di 350mila euro. Per quanto riguarda via del Sansovino, si tratta di un intervento di ricucitura della rete esistente. L’intervento relativo a via dei Ve-spucci riguarda il percorso promiscuo pedonale e ciclabile nel tratto compreso tra via Baracca e via San Biagio a Petriolo. Passando a via Maddalena e viale Guidoni, l’intervento consiste nella riasfaltatura degli itinerari dedicati alle due ruote con asfalto colorato rosso. Infi ne lungarno Ferrucci: in questo caso si procederà alla riasfaltatura della pista ciclabile in asfalto rosso e alla sistemazione della parte restante del marciapiede, anche per risolvere le problematiche di raccolta del-le acque piovane.

Lotta ai furtiSono già più di cinquecento le biciclette etichettate grazie al progetto EasyTag, l’adesivo indelebile da attaccare ai mezzi che, collegato al Registro italiano bici, associa al proprietario il numero progressivo della “targa”, il numero di telaio e i dati identifi cativi del mezzo. E, come già avvenuto nei mesi scorsi nei quartieri 3 e 4, torneranno pre-sto iniziative ad hoc dedicate alla “targatura” nell’ambito del progetto Lamìbici, elaborato dall’amministrazione proprio per incentivare la mobilità ciclabile e arginare i furti delle due ruote. Progetto che si è arricchito di un altro tassello, ovvero l’intesa siglata tra il Comune e i rivenditori di bici usate: questi ultimi si impegnano ad adottare alcu-ne iniziative virtuose, come la compilazione del “certifi cato di vendi-ta”, con l’obiettivo di ridurre il commercio di mezzi di dubbia prove-nienza. Da parte sua, l’amministrazione fornisce loro una vetrofania e una locandina da esporre per dimostrare che il negozio ha aderito al progetto. A questo si aggiungerà anche la distribuzione di una bro-chure con un vademecum per l’acquisto sicuro di una bicicletta usata.

#Mobilità

Corse, lavori e novità: un mese da “pedalare”

Sara Camaiora

In bicicletta

Torna il “Florence bike festival”, mentre scattano i cantieri per le piste ciclabili e va avanti il progetto contro i furtiUn aprile “caldo” per i ciclisti fiorentini. Cantieri in vista per migliorare i percorsi ciclabili cittadini e completare quelli esistenti, ma anche novità in arrivo per chi si tro-va a dover difendere il proprio mezzo dai furti grazie al progetto “Lamìbici”, promosso da Palazzo Vecchio con l’obiettivo di contrastare proprio il fenomeno dei furti. Per gli appassionati delle due ruote, poi, dal 15 al 17 aprile torna il “Florence bike festival”, evento di rilievo nazionale che Firenze ospita ormai da quattro anni.

14 | Aprile 2016

Page 19: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Il pan di ramerino è un dolce tradizionale tipicamente fi orentino, che affonda le sue origini addirittura nel Medioevo, quando arricchiva la mensa del Giovedì Santo e forniva pure l’occasione per ottime meren-

de ai ragazzi. Si defi nisce di “ramerino” per il nome dato in Toscana alla pianta del rosmarino, arbusto tipicamente mediterraneo, che si trova in abbondanza sulle assolate colline fi orentine. È legato ai giorni della Setti-mana Santa, e più precisamente alla celebrazione della Messa in “Cena Domini”, cioè all’Ultima Cena che Gesù tenne insieme ai suoi apostoli nonché, alla vigilia del giorno dedicato alla “visita delle sette chiese”. Il pan di ramerino, intaccato col segno a croce sinonimo di benedizione, fi no agli anni Cinquanta del Novecento, era venduto davanti agli ingressi delle chiese da venditori ambulanti sui banchini delle “chicche”. Ed è proprio grazie a questa usanza, che il pan di ramerino si è diffuso per tutta la Toscana, giungendo fi no ai no-stri giorni. Oggi lo si può trovare in vendita ovunque, tutti i giorni dell’anno, ma spesso non ha più quel delizioso sapore all’olio po-vero di una volta, e neppure quel signifi cato di devozione quando lo si poteva mangiare, con reli-gioso rispetto senza farne avan-zare una briciola, soltanto nel periodo che precedeva la Santa Pasqua. All’aspetto si presenta come un “semelle”, cioè alla ma-niera di quel panino rotondo se-midiviso al centro, molto soffi ce, che si inzuppava nel caffellatte. Era venduto dal “semellaio” che andava in giro con un grande paniere stracolmo di questi panini freschi appena sfornati, spargendo alle sue spalle un profumo quale stuzzicante invito, che faceva salire l’acquolina in bocca tanto, come si diceva allora, da far resuscitare i morti! C’era anche chi mangiava addirittura il semelle col... pane! Certamente meglio di pan solo a conferma del vecchio adagio che sentenziava: “Pan solo è una condanna”, tanto che i carcerati, una volta, erano messi davvero a solo pane e acqua. Semelle e semellaio sono ormai nella soffi tta dei ricordi, perché da tempo scomparsi dalla scena cittadina. I pan di ramerino, invece, non sono più venduti dagli ambulanti, ma nelle pasticcerie e nelle panetterie, soprattutto nel periodo pasquale.Dulcis in fundo, la ricetta: pasta di pane, lievito di birra, sale, un po’ di zuc-chero e uva sultanina; il tutto aromatizzato da un leggero soffritto d’olio extravergine d’oliva e ramerino. Si preparano quindi piccoli panini rotondi, con tagli a doppia croce quale elemento di benedizione e che servono an-che per favorirne la lievitazione; i panini così ottenuti si fanno riposare per circa un’ora. Lievitati che sono, si mettono a cuocere in forno fi n quando l’olio con il quale sono stati precedentemente spennellati prima d’infor-narli, non gli concede il tipico colore bruno lucido su tutta la superfi cie.

LUCIANO E RICCIARDO ARTUSI

Webartusi.net

All’inizio della sua esistenza, l’uomo era nomade e la sua attività principale era la cac-

cia. Successivamente è diventato sedentario e quindi agricoltore. Ov-viamente questo non è stato un pas-saggio repentino. È avvenuto a gradi. All’inizio l’uomo faceva confusione; lo spirito del cacciatore gli era rima-sto ancora dentro e arava i campi ma poi ci piantava dentro le lepri e i cinghiali. Quello che ha sentito di più questo cambiamento è stato sicura-mente il cane. Nella caccia, il cane era il miglior collaboratore dell’uomo, con l’agricoltura invece è diventato inutile. Prima il cane correva tutto il giorno in mezzo ai boschi, dopo sta-va tutto il giorno seduto sul divano e i boschi li vedeva su Disney Channel quando davano i Puffi ! C’è stato un periodo della nostra storia in cui mol-ti giovani scappavano dalle campa-gne, fuggivano dalla fatica della ter-ra, per andare a lavorare in fabbrica. Erano sicuri che quella fosse la vita migliore! Maremma che bischerata hanno fatto! Sono passati dal potare una vite, ad avvitarne cento ogni mi-nuto! Per tutti i giorni della loro vita. Oggi invece si assiste al fenomeno inverso; i giovani ritornano alla terra. Ragazzi laureati, disoccupati, oppure disoccupati proprio perché laureati cercano un riscatto nella campagna. Producono prodotti bio, di origine controllata. Cose che un contadino di una volta non sapeva nemmeno che esistessero. Se a mio nonno avessi chiesto: “Questa fi nocchiella è bio?”, “Non lo so, io l’ho sempre mangiata con il pinzimonio!”.

ANDREA MUZZIComico, attore, regista e cabarettista

Webandreamuzzi.it

A zonzo per FirenzePungiglioneBRICIOLE DI STORIA, FRA ANEDDOTI, LEGGENDE E MISTERI

IL PAN DI RAMERINO

DALLA CAMPAGNAALLA FABBRICA(E RITORNO)

#Lettere&Rubriche

“RACCOLTA DIFFERENZIATA, FACCIAMO DI PIÙ”Buongiorno,mi è appena arrivato a casa il vostro Reporter del mese di marzo 2016 e tra le molte notizie interessanti che vi si trovano sempre dentro ho letto con particolare interesse il trafi letto dal ti-tolo “Raccolta differenziata, è sorpas-so”. Mi ha fatto un particolare piacere leggere questo articolo, in quanto io sono da sempre un convinto soste-nitore della raccolta differenziata e dell’importanza di questo argomento che molte volte a mio avviso passa troppo in secondo piano, essendo invece di grandissima importanza. Quello riportato nell’articolo mi sem-bra un bel risultato che fi nalmente è stato raggiunto, che come ho detto mi ha fatto molto piacere, tanto da metterlo nero su bianco con questa mia lettera. Se si è comunque riusciti ad arrivare a questo ragguardevole traguardo, io però penso e auspico che si possa fare ancora di più, e che con qualche sforzo in più non solo da parte di noi fi orentini, ma anche da parte di chi si occupa della pulizia in città e ne decide le strategie, queste percentuali di raccolta differenziata possano continuare ad aumentare ancora. Qualche esempio: presen-za di più cassonetti e meglio tenuti, campagne di sensibilizzazione per i cittadini, e perché no anche qualche controllo in più agli stessi cassonetti, per assicurarsi che tutti si comporti-no nella maniera adeguata. Chiedo troppo?Saluti,

Alfredo

IL REPORTER RISPONDE Caro signor Alfredo,il sorpasso della raccolta differenziata sull’indifferenziata, notizia che abbia-mo pubblicato sull’ultimo numero de Il Reporter, è certamente un segnale positivo per il nostro territorio. Positi-vo per l’ambiente (con tutti i benefi ci che ne possono derivare), ma positivo anche perché indice di una crescente attenzione e sensibilità sul tema. Un tema, quello della raccolta dei rifi uti, che rischia spesso in effetti di venire sottovalutato, salvo poi tornare repen-tinamente alla ribalta quando le cose non vanno. Un tema insomma di gran-de importanza sotto più aspetti, da-ll’ambiente alla salute e non solo. E se il risultato raggiunto lascia ben sperare per il futuro, non deve certamente es-sere abbassata la guardia. Anzi. Nella sua lettera lei auspica alcuni interventi per migliorare ulteriormente la situa-zione. Va detto che su questo fronte, da un po’ di tempo a questa parte, le novità non sono mancate né continu-ano a mancare in città, a partire dalla diffusione dei cassonetti “con la chia-vetta” e dalla creazione di nuove isole interrate. Ma, come detto, nell’ottica di aumentare ancora le percentuali di raccolta differenziata – obiettivo da

non mancare – il lavoro deve conti-nuare deciso in questo senso. Con ac-cortezza e impegno da parte di ognu-no e con tutte le azioni che possano rivelarsi utili. Perché quel “sorpasso” di cui abbiamo parlato rappresenti sol-tanto un punto di partenza.

Matteo [email protected]

“QUEI RESIDUI LASCIATI IN STRADA”Gentile Redazione di Reporter,confermando le osservazioni relative ai residui lasciati sui marciapiedi “da certi proprietari” di cani, credo che oltre all’impegno e all’attenzione indi-cati dal Sig. Francini, potrebbe essere auspicabile anche un po’ di attenzione da parte delle autorità che sicura-mente non si sentiranno rispondere: “pulisca lei”. Purtroppo sono presenti anche residui umani; poco tempo fa ho suggerito al Quadrifoglio di disporre i cassonetti presenti in via Marignolli in modo tale da non creare un angolino “protetto” nel quale qualche “civile” soggetto defecava regolarmente not-tetempo. Forse in base al mio sugge-rimento la disposzione dei cassonetti è stata modifi cata e devo dire che per ora il fenomeno è cessato. Alleluia!Cordialmente.

Mario M.

CANI, BICI, PARCHEGGI E IL “POLITICALLY CORRECT”Leggo regolarmente su “Il Reporter” proteste per gli escrementi di cane lasciati sui marciapiedi in tutti i quarti-eri della città ed il problema non rispar-mia via G. Orsini dove vivo. Purtroppo in una città che procede sempre più verso un irrigidimento su posizioni di politically correct per le quali si cade in un demagogico: “poverini gli animali è colpa dei padroni” si tende sempre ad un lassismo che si trasforma in ali-bi che sta rovinando la città. Analogo fenomeno avviene per le biciclette le-gate ai pali della segnalazione stradale dove per non irritare la sensibilità dei ciclisti non si deve protestare contro coloro che non utilizzano i veicoli a motore anche per incentivare l’uso dei mezzi ecologici a due ruote e tornando ad un politically correct continuiamo in una pessima direzione del bieco las-sismo. Analogo per la doppia fi la del parcheggio che spesso non è sanzio-nabile poiché del resto… chi non ha mai avuto bisogno di fermarsi due mi-nuti davanti alla farmacia con la nonna a bordo che stava male e si continua con il politically correct per il quale non si p�ò infi erire sul commercio che già soffre molto negli ultimi anni… Rifl ettiamo su questo atteggiamento politically correct che lentamente sta portando la città sempre più verso un degrado irreversibile… e di questo ne siamo correi noi…. elettori!

Giovanni V.

Fate sentire la vostra voce:inviate segnalazioni,problemi o propostea [email protected]

Editorialedalla prima

Lettere

Proprio la notte bianca (o prima notte d’estate che dir si voglia) è uno degli appun-tamenti più attesi di questo aprile in città. Ma non l’uni-co, anzi. Complice proprio il ritorno della bella stagione, sono diverse le iniziative in programma, molte delle quali da vivere all’aria aperta. Ad esempio ci sarà da risalire in sella per il “Florence bike fe-stival”, rassegna dedicata agli amanti delle due ruote che fa tappa a Firenze a metà mese. Un mese tra l’altro particolar-mente intenso per i ciclisti, perché se da una parte scat-tano i lavori per alcune piste ciclabili cittadine, dall’altra arrivano novità sul fronte del-la lotta ai furti delle biciclette, particolarmente temuti dai possessori dei mezzi a peda-li. Se tutto questo succede in città, la campagna non è da meno. Perché tra il cemento e i campi la distanza appa-re sempre più breve, e sono sempre di più coloro che decidono di compiere que-sto tragitto “solo andata”. Un vero e proprio “ritorno alla terra” per molte persone, so-prattutto giovani, che scelgo-no di intraprendere la strada dell’imprenditoria agricola ripercorrendo così il cammi-no di nonni e bisnonni. Ma se molti scelgono di anda-re a cercar lavoro (e futuro) in campagna, chi non lo fa prova comunque a ritagliar-si qualche “angolo di terra” anche tra case e palazzi, con gli orti “a misura di città” che incuriosiscono – e attirano – sempre più persone. Tornan-do agli eventi in programma ad aprile, anche i più piccoli saranno protagonisti, con un’iniziativa pensata apposta per loro: in riva all’Arno si rinnova l’appuntamento con il Festival dei bambini, con il suo carico di attività e pro-poste. E proprio a partire da questo mese, il nostro giorna-le lancia Il Reporter dei piccoli, uno “speciale” tutto dedicato al mondo dell’infanzia. Per scoprire, vivere e raccontare la città a misura dei più pic-cini.

MATTEO FRANCINI

Editore e Concessionaria PubblicitariaBunker s.r.l.Sede Legale | AmministrativaPiazza E. Artom 12, 50127 FirenzeSede operativa Via Giovanni dalle Bande Nere 24, 50126 Firenze

PUBBLICITÀTel. 055 6585939Fax 055 6801567email: [email protected]

StampaRotostampa - Firenze (FI)

Direttore Responsabile Matteo FranciniRedazione Tabloid soc.coop., Firenze (FI)Tel. 055 6585939 - [email protected]

Periodico d’informazione locale. Anno X n. 16 del 1 aprile 2016. N° reg 5579

del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da CD produzione soc.coop. a r.l.

Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono pro-venienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Bunker s.r.l., al solo fine dell’invio presso la Sua resi-denza del periodico gratuito “il Reporter”. Il responsa-bile del trattamento è Bunker s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in contemporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrvendo a Bunker s.r.l. piazza E. Artom 12 - 50127 Firenze.

Il Reporter del Q1 raggiunge le famiglie del quartiere 1 di Firenze

Aprile 2016 | 15

Page 20: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Cultura

L’estate a Firenze comincia il 30 aprileLa Notte Bianca cambia volto (e nome). Un evento dedicato agli scrittori che hanno amato la città

Dostoevskij smetterà fi nalmente di rivol-tarsi nella tomba. Sì, perché la Notte Bian-

ca di quest’anno sarà tutta (o quasi) dedicata alla letteratura. L’evento più atteso della prima-vera, che come consuetudine è fi ssato dal tramonto del 30 aprile all’alba del 1° maggio, quest’anno promette ritmi più slow e un’at-mosfera più culturale. Non solo, da quest’anno si chiamerà “Pri-ma notte d’estate” e darà il via al programma dell’Estate Fio-rentina che, in barba alle mezze stagioni, durerà sei mesi tondi, fi no al 30 ottobre. Ma andiamo per step. Il 30 aprile gli organiz-zatori promettono innanzitutto meno trambusto, meno rumore e più spazio per ascoltare. Un’i-dea partita da Palazzo Vecchio e accolta subito dalla direttrice designata per questa edizione, la poetessa e curatrice di eventi Alba Donati, che ha di recente guadagnato anche la poltrona di presidente del Gabinetto Vieus-

seux. “Ho in mente una Notte Bianca della letteratura – spiega Donati – il sindaco in primis l’ha pensata in questo modo e io ho accolto di buon grado la proposta. Sarà un momento de-dicato più che alla musica alle voci, alla lettura, alla riscoperta dei classici, dei luoghi di Firenze

Ludovica V. Zarrilli

L’iniziativa

abitati dagli scrittori”. E anche se mentre Il Reporter va in stampa non sono ancora state defi ni-te le location in cui la notte più lunga dell’anno prenderà vita, viene da pensare che di angoli, strade e palazzi vissuti e amati da scrittori e letterati nella città del giglio ce ne siano numerosi,

Da mengoni a Bosso,dalla nannini a bowie:una primaveraa tutta musica

Aprile, mese di notti bian-che e di primavera profu-

mata, e con le giornate che si allungano i fi orentini comin-ciano a uscire sempre più “allo scoperto”, a frequentare i locali all’aperto e a cercare di assor-bire ogni raggio di sole prima che faccia buio. Non per questo disdegnano però la vasta pro-grammazione musicale che fa capolino tra un luogo e l’altro. Qualche esempio: lo spettaco-lo dell’11 aprile al teatro Puc-cini, durante il quale Assante e Castaldo ripercorreranno vita e carriera, entrambe straor-dinarie, di uno dei più grandi geni della storia della musi-ca, David Bowie. Il 14 tocca al toscanissimo Pupo, che dà appuntamento ai suoi ammi-ratori all’Obihall per cantare di “Amore e porno”, questo il tito-lo della sua tournée. Ma l’aprile musicale in salsa fi orentina ha ancora molto altro da raccon-tare, a cominciare dalla Sala Vanni, dove è in programma il concerto di Ivo Minuti e Ali-ce Chiari il 14, dell’americano William Basinski il 16 e dell’in-glese Beatrice Dillon il 29. Al teatro Verdi invece c’è Daniele Silvestri il 19. Il cantautore ro-mano, che di solito fa danzare i palazzetti dello sport, stavolta si è concesso l’atmosfera più ovattata di un tour nei teatri dello Stivale. Si torna al Pucci-ni il 19 e ci si sposta al Verdi il 20 per lo show del talentuoso Ezio Bosso, ormai considerato uno dei compositori e musici-sti più infl uenti della sua gene-razione, reduce da un’ospitata al festival di Sanremo che ha emozionato proprio tutti. Ma il Puccini ad aprile ha una programmazione molto fi tta, tant’è che sempre il 20 tocca ad Enrico Ruggeri, anche lui sceso da poco dal palcosceni-co dell’Ariston. Gli appassio-nati della “Gianna nazionale”, alias Gianna Nannini, avranno pane per i loro denti il 29 e 30 aprile e il 2 maggio al Verdi, per tre date in cui la cantan-tessa senese darà certamente al suo pubblico tutto il suo fi ato e anche di più. Dulcis in fundo – è proprio il caso di dirlo – i più romantici si sono già dati appuntamento il 3 maggio al Mandela Forum, per il con-certo del cantante pop Marco Mengoni.

Agenda

Web

middleastnow.itFacebook

middleastnow

Sei giorni di incontri, proiezioni, arte, fotografia e cucina per la settima edizione di Middle East Now, che fa conoscere da vicino il Medio Oriente

Il festival

Il volto vero del medio oriente

Il Medio Oriente come non l’avete mai visto. Dal 5 al 10 aprile torna a Firenze “Middle East Now”, il festival internazionale di cinema,

documentari, arte contemporanea, musica, incontri ed eventi ide-ato e organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, che si terrà tra cinema Odeon, Stensen e altre location e spazi cittadini, con un ricco programma di proiezioni ed eventi speciali. Middle East Now 2016 presenta una quarantina di fi lm – quasi tutti in an-teprima italiana ed europea – tra lungometraggi, documentari, fi lm d’animazione e cortometraggi, per un intenso viaggio cinematogra-fi co che tocca i paesi e le società dell’area mediorientale, mai come oggi al centro dell’attenzione di politica e media internazionali. Le storie, i personaggi, i temi forti e l’attualità nei titoli cinematografi ci più recenti da Iran, Iraq, Kurdistan, Libano, Israele, Libia, Palestina, Egitto, Giordania, Emirati Arabi, Yemen, Afghanistan, Siria, Bah-rein, Algeria e Marocco, faranno conoscere al pubblico le culture e le società di questi paesi, con una prospettiva che vuol andare oltre i pregiudizi e i luoghi comuni con cui spesso vengono rappresen-tati. “Live & Love Middle East”, questo il tema dell’edizione 2016 del festival che vedrà registi, artisti, fotografi , musicisti, grandi chef e illustratori svelare al pubblico le emozioni più intime, i sogni e i desideri più nascosti. Come nel caso di Yeşim Ustaoğlu, regista en-trata di buon grado nell’olimpo dei migliori autori del cinema turco contemporaneo che a Firenze presenterà tre delle sue pellicole. Dal-la Palestina, in anteprima italiana l’incredibile documentario Speed Sisters di Amber Fares e Degradé, primo lungometraggio dei fratel-li Tarzan & Arab Nasser, e il cortometraggio candidato agli Oscar 2016 Ave Maria di Basil Khalil. Dalla Siria il pluripremiato A Syrian Love Story di Sean McAllister, dal Libano l’ultimo fi lm di Danielle Arbid Parisienne (2015, fi ction) e l’enigmatico Go Home di Jihane Chouaib, mentre dall’Afghanistan arriva l’anteprima nazionale di Love, Marriage in Kabul di Amin Palangi, dall’Iran Starless Dreams di Mehrdad Oskouei (2016, doc) e il lungometraggio Valderama di Abbas Amini. E insieme a molte altre pellicole ancora, due mostre fotografi che alla galleria Aria Art Gallery, dibattiti, confronti e vari appuntamenti con il meglio della cucina mediorientale.

Italian book challenge, sfida per “librivori”indipendenti

È una sfi da riservata ai lettori più accaniti quella propo-

sta dagli organizzatori dell’Ita-lian Book Challenge, un con-corso indetto da trentacinque librerie indipendenti italiane (di cui tre fi orentine: Todo Modo, Florida e Leggermente) che premia i divoratori di libri, i topi di biblioteca, insomma tutti quelli che proprio non rie-scono a privarsi della lettura. Il gioco, a parole, è semplice. Ba-sta recarsi in una delle librerie indicate sulla pagina Facebook e aderire al regolamento che prevede la lettura di cinquanta libri da qui alle fi ne del 2016 appartenenti ad altrettante ca-tegorie, stilate dagli organiz-zatori. Dal libro da leggere in un giorno alla graphic novel, dal romanzo di fantascienza a quello pubblicato quest’anno fi no a quello il cui protagoni-sta svolge il tuo stesso lavoro. Il principio è: dare ossigeno alle librerie indipendenti, leggere e poi commentare. Al più “bra-vo” andrà una valanga di libri a sua scelta.

Pioggia di giaggioli sotto il piazzaleper l’aperturadel giardino dell’iris

Non c’è primavera degna di essere defi nita tale senza

una puntata al giardino dell’I-ris, uno dei luoghi più sugge-stivi e simbolici della città. A due passi – letteralmente – dal piazzale Michelangelo, il 25 aprile apre al pubblico (fi no al 20 maggio, ma è possibile visitarlo anche in altri periodi dell’anno previo appuntamen-to allo 055.483112) questo spazio verde con una vista pri-vilegiata sulla città, che vede sbocciare infi nite varietà di giaggioli, fi ore simbolo di Fi-renze. Due ettari di giardino coltivati a olivo, sotto i quali pullulano iris di ogni varietà e colore, dal classico viola a quelli screziati di giallo e ros-so, fi no a varietà sconosciute al grande pubblico. Vialetti, piaz-zole e scalette guidano il per-corso alla scoperta delle specie più curiose che la natura abbia mai prodotto, tra cui una vasta serie di ibridi che arrivano in città per partecipare annual-mente al concorso indetto dal-la Società Italiana dell’Iris.

Il concorso Il luogo

a cominciare dai più celebri. Da Dante Alighieri a Pratolini, con la sua predilezione per i quartieri popolari del centro storico come San Frediano e Santa Croce, fi no ad Aldo Palazzeschi. Poi c’è chi, come Giacomo Leopardi, per un periodo visse a Firenze, così come Dostoevskij, che terminò

la stesura del suo capolavoro “L’i-diota” in piazza Pitti. Grande at-tenzione dunque alla parola, ma senza dimenticare la musica, che avrà comunque un ruolo impor-tante. “Mi piacerebbe organizza-re un concerto in piazza – con-tinua Donati – e mi piacerebbe che venisse coinvolto Davide Shorty (reduce dall’ultima edi-zione di X-Factor, ndr), perché è un artista interessante e tra-sversale, emergente ma capace di coinvolgere giovani e adulti”. E mentre si continua a mettere a punto la “Prima notte d’estate”, l’Estate Fiorentina, curata anche quest’anno da Tommaso Sacchi, comincia a incasellare i propri tasselli, tra concerti, arte, teatro e musica, con un investimento del Comune di 700mila euro, cento-mila in più rispetto al 2015. Tra le anticipazioni i “100 concerti in 100 musei”, evento realizzato con Pitti Immagine a giugno, uno al cimitero delle Porte Sante a cent’anni dalla pubblicazione dell’Antologia di Spoon River e un appuntamento speciale in collaborazione con il carcere di Sollicciano.

16 | Aprile 2016

Page 21: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Cultura

La copertina dell’album “Abbi cura di te”, da cui prende il nome anche il tour

L’intervista

Ludovica V. Zarrilli

Weblevante.overblog.comFb: levantemusicInstagram: levanteofficial

Classe 1987, talento da vendere e una bellez-za mediterranea che non fa mistero delle

sue origini siciliane. Cresciuta alle pendici dell’Etna, Claudia Lagona, in arte Levante, è la cantautrice italiana che sta con-quistando il cuore e i palcosce-nici dello Stivale, raccogliendo consensi transgenerazionali da nord a sud. Dopo una lunga gavetta, il successo arriva nel 2013 con il singolo “Alfonso”, che dai club di Torino (Levante vive in Piemonte da quando era adolescente) la consacra al gran-de pubblico. Da quel momento miete un successo dietro l’altro, complici non solo i suoi pezzi interessanti, ma anche il suo es-sere bella, stilosa e poliedrica. Il 16 aprile il Viper Theatre aprirà le sue porte ad “Abbi cura di te tour”, con il quale Levante sta promuovendo il suo disco.

“Abbi cura di te” è il titolo del tuo secondo lavoro. C’è un modo in cui Levante si prende cura di sé? Credo di avere cura di me rin-correndo la felicità, rincorrendo le cose che mi fanno stare bene.Hai fatto la gavetta nei club mentre lavoravi per guada-gnarti da vivere, sai cosa signi-fica conquistare il successo col sudore: cosa pensi di chi parte-cipa ai talent?Non li giudico, hanno fatto scel-te diverse dalla mia ma penso che sia come essere calato in cima a una montagna. Non l’hai scalata e se dovessi cadere non sai come attutire il colpo. Credo che chi si lancia in avventure del genere dimostri di avere la forza di saper partecipare a un gioco pericoloso.Canti, scrivi ma hai anche una passione per la moda e per tut-to ciò che le gira intorno, tanto

che sei diventata un’icona di stile per i tantissimi che ti se-guono sui social network...Sono cresciuta in una famiglia di sarte, quindi mi diletto a rea-lizzare gonne, vestiti comodi, ho fatto anche qualche cappotto. Sono una persona creativa e mi diverto a inventare sempre cose nuove. Fino a qualche tempo fa molti degli abiti che indossavo li realizzavo da sola. C’è un artista con cui sogni di dividere il palcoscenico?Franco Battiato (siciliano come lei, ndr). Lo abbraccerei tutto il tempo. Vorrei cantare con in testa quelle grandi cuffie che di solito indossa, come se stessimo

“il mio sogno? abbracciare battiato sul palco”La cantautrice Levante sbarca in riva all’Arno e si racconta:“Rincorro la felicità”

ascoltando musica insieme.Un brano a cui sei particolar-mente affezionata?You are my first, my last, my everything, di Berry White. Mio padre amava Berry White

e ricordo le domeniche mattina nel salotto di casa, con i miei che ballavano e io che mi infilavo in mezzo.Progetti per il prossimo futu-ro?

Sono al lavoro già da un po’ di tempo su un nuovo disco, una volta finita la tournée mi fer-merò un po’ per registrare e de-finire il tutto. Se tutto va come credo, uscirà entro il 2016.

Aprile 2016 | 17

Page 22: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

#Sport

Il calendario

per i “violazzurri”la corsa è partita

Verso Euro 2016

Due voci dal Fran-chi arrivano dritte a Coverciano, alle orecchie del ct Anto-

nio Conte. Sono le voci viola di Bernardeschi e Astori, che si me-scolano ad altre di colori diversi. In vista dell’Europeo la serie A, come la Ligue 1 di Verratti, Siri-gu e Th iago Motta, si rivolge al Centro Tecnico per richiamare l’attenzione di Conte e dei suoi collaboratori. Che si potrebbe-ro defi nire i suoi occhi o, conti-

Irene Delfino nuando la metafora, le sue orec-chie, e che stanno seguendo da mesi anche gli “azzurrabili” vio-la, come Bernardeschi e Astori. In pochi mesi tutto è cambiato: Pasqual è fi nito tra gli outsider e il giovane ex Primavera è entrato nel gruppo azzurro, salendo la ripida scalinata che dall’Under 21 porta alla Nazionale mag-giore. Mesi fi tti di relazioni tec-niche sulle sue prestazioni fatte da Mauro Sandreani e Gianluca Conte, fratello di Antonio. Più volte, in tribuna, è stato avvista-to anche lo stesso commissario

tecnico, che lo scorso 19 marzo lo ha convocato per la prima vol-ta a Coverciano nel gruppo dei “grandi”. Berna ha il “physique du rôle” per volare in Francia vestito di azzurro: è un giocatore eclettico, capace di ricoprire più ruoli, proprio come piace al ct, che in questi due anni è passato dal 3-5-2, con cui ha vinto tre campionati alla Juventus, a un 4-4-2 per valorizzare gli esterni, salvo poi tornare al modulo ini-ziale e in seguito virare sul 4-3-3, fi no al (defi nitivo?) 4-2-4, ri-spolverato dalle esperienze sulle

panchine di Bari e Siena. Qui il numero 10 viola può ricoprire il ruolo di esterno destro, ma la sua duttilità gli permette di fare an-che la seconda punta, il trequar-tista o il centrocampista di destra in altri schemi tattici. Federico mette sempre il suo talento al servizio della squadra, ed è pro-prio questa capacità di sacrifi car-si, oltre alla possibilità di rico-prire più ruoli nello scacchiere, che piace molto a Conte. Anche Davide Astori ha una certa dose di ecletticità, che gli permette di giocare sia come centrale in una retroguardia a quattro, sia come esterno sinistro in una difesa a tre. Fermo restando il blocco juventino (Barzagli, Bonucci, Chiellini), il difensore viola lot-terà per un posto a Euro 2016 con il neroverde Acerbi e il neo sampdoriano Ranocchia, che Conte ha avuto anche a Bari. Il conto alla rovescia è già partito. Ne rimarranno soltanto ventitré.

un mese tra derby e juventus

Un aprile tutt’altro che facile. La stagione entra nella sua fase più calda e sbagliare diventa vietato. Per la Fiorentina, il mese

di campionato si è aperto con la sfi da in casa contro la Sampdoria dell’ex Montella, con il ritorno al Franchi dell’Aeroplanino. La setti-mana successiva è già tempo di derby: la partita con l’Empoli non ha bisogno di presentazioni, con i “cugini” che, contro la Fiorentina, riescono sempre a dare il meglio di sé. Nel turno seguente i viola se la vedranno con una delle sorprese di questo campionato, il Sassuolo di Di Francesco. Segue l’impegno infrasettimanale in trasferta con-tro l’Udinese, per poi arrivare alla “Partita” con la P maiuscola: Fio-rentina-Juventus. E, come sempre, con l’avvicinarsi della sfi da cresce l’attesa in città. Il calendario poi volta pagina e maggio segna il “rush fi nale” della stagione. Ma, per giocarsela fi no alla fi ne, sarà questo il mese decisivo: ad aprile, insomma, non si potrà certo dormire...

Lorenzo Mossani

Volley Art Toscana

piccoli talenti cresconoÈ nato il Vat (Volley Art Toscana), composto da sette società fio-

rentine che producono talenti della pallavolo ma che spesso hanno poi visto i giovani migliori “emigrare” in altre città. Capo-fila del progetto è Il Bisonte Firenze che, dopo due anni nella mas-sima serie, in questa stagione è retrocesso in A2, ma che rimane comunque un punto di riferimento per il volley di vertice. Con il Bisonte aderiscono al “Vat” Us Sales Asd, Asd Olimpia Po.Li.Ri. Volley, Asd Firenze Volley, Gs Rinascita Volley Firenze Asd, Chianti Volley e Asd Pallavolo Galluzzo, con l’obiettivo di tutelare le capacità e i talenti fiorentini e toscani fornendo loro un percorso di crescita tecnico e umano all’interno delle proprie strutture. Il progetto non si limita ai soli atleti, ma anche agli allenatori e ai dirigenti. Si partirà dalla formazione di una squadra Under 16 per il 2016/17, che sarà affidata al selezionatore regionale Alessandro Bruni, con l’obiettivo di poter coprire tutte le categorie Under in breve tempo.

Sim.Spa.

caccia agli ultimipunti-salvezzaDecisive le sfi de di aprile:l’obiettivo è evitare i playout

Fiorentina Basket

Il 6 marzo coach Stefano Salieri diceva: “Altri sei punti e dovremmo esser salvi”. Bergamo non era il posto giusto da cui cominciare.

E sul campo della terza in classifi ca è andata come da pronostico. Ma si trattava di una sconfi tta che poteva essere messa in preventivo, arrivata per di più soltanto nell’ultimo quarto al termine di una pre-stazione molto positiva. Lo scontro diretto della settimana successiva contro la Sangiorgese sembrava invece l’occasione perfetta. Mettici però due infortuni di quelli pesanti – Valentini e Di Giacomo, titolari e perni dell’attacco gigliato – e una pioggia di triple, ben diciassette, mandate a segno dagli avversari, ed ecco servita una serata da di-menticare. A questa Fiorentina le cose facili non sembrano piacere e ora quei famosi sei punti la squadra dovrà conquistarseli tutti ad aprile. Tradotto: vincere tre delle quattro partite che mancano alla fi ne del campionato per evitare i playout. Il tutto senza Valentini, il cui infortunio alla caviglia lo ha costretto all’operazione e che non tornerà in campo fi no alla prossima stagione, e con Di Giacomo ancora in forse. Il mese comincia il 3 a Mortara, sul campo di una squadra che contro la Fiorentina si giocherà l’ultima chance di evi-tare l’ultimo posto e con questo la retrocessione diretta. Le sfi de suc-cessive si preannunciano ancora più diffi cili, almeno sulla carta. Il 9

aprile al San Marcellino arriva Crema, che insegue il quarto posto, posizione che fa tutta la diff erenza del mondo visto che permette-rebbe ai lombardi di giocare la prima serie di playoff con il vantaggio del campo. I viola andranno poi a Vicenza, ospiti di un’altra squadra già quasi sicura di disputare i playoff . L’ultima di campionato in casa contro la Robur et Fides Varese rischia quindi di essere decisiva. I lombardi sono appena al di sopra della zona playout, posizione di classifi ca che la Fiorentina sogna di far sua. Sarà durissima, ma la partita resta aperta. La pausa di Pasqua è servita a riposare e registra-re meglio gli assetti tattici. Adesso si spera di farla fi nita con sfortuna e imprevisti, in modo che la Fiorentina possa giocarsela ovunque, contro chiunque e senza paura. Strappare la salvezza diretta al primo anno nel girone più diffi cile del terzo campionato nazionale, dopo aver iniziato il mercato più tardi delle avversarie e con gli infortuni che a turno hanno messo k.o. praticamente ogni giocatore del roster: questa è l’impresa che la Fiorentina vuol portare a termine. Per que-sto i viola chiamano a raccolta tutti gli sportivi fi orentini, in vista di un aprile importantissimo per il futuro della pallacanestro a Firenze.

Andrea Tani

Finalmente è primavera. La natura che fino a poco tem-

po fa dormiva sotto la coltre del freddo invernale, riprende vita e torna a splendere sotto i raggi dei primi caldi primaverili. E se una rondine non fa primave-ra, il ritorno dell’appuntamen-to con le “passeggiate Uisp” è uno dei segnali che indicano che la bella stagione è tornata. Sono due i progetti proposti: le passeggiate nei quartieri e i mercoledì della salute. Gli in-contri vengono organizzati per promuovere una sana pratica sportiva e favorire un momento di partecipazione e socializza-zione alla scoperta della città e del territorio. La bella stagione, poi, rende ancor più agevole la partecipazione e invoglia a compiere lunghe camminate, permettendo di scoprire scor-ci inediti del territorio. Tutti i percorsi studiati da Uisp – viene spiegato – sono pensati e realiz-zati per tenersi in forma a qual-siasi età e conoscere luoghi noti e meno noti della nostra città e delle sue magnifiche colline. Per quanto riguarda il progetto delle “passeggiate Uisp”, ogni sabato mattina in un quartie-re diverso della città chiunque avesse voglia di fare una gita tra le vie fiorentine può parteci-pare rispettando ora e luogo di partenza. Per quanto riguarda il quartiere 1, l’appuntamento è ogni primo sabato del mese, con

ritrovo e partenza in piazza del Duomo alle 9.30. E riprendono anche i “Mercoledì della Salu-te”, facili escursioni sulle colline intorno a Firenze, raggiungibili anche con i mezzi pubblici per godere delle meraviglie che le colline fiorentine sanno offrire. Ad aprile il programma è fitto: il 6 un percorso lungo le colli-ne di Firenze (Monte Morello, Fonte dei Seppi e Ceppeto), il 13 un tragitto in Mugello, da Borgo San Lorenzo, tra le col-line e la pieve, il 20, sempre in Mugello, partenza da Vicchio lungo il sentiero del Beato An-gelico, mentre il 27 l’ultimo per-corso sarà dedicato ad andar su sabbia, a Vada-Castiglioncello. Alcuni dei percorsi saranno raggiunti utilizzando il treno e prevedono anche il pranzo. L’adesione alle escursioni deve arrivare entro il lunedì pre-cedente, inviando una e-mail alla segreteria Lega Montagna: [email protected]. Telefono 055.6583558 (giovedì pomeriggio) per informazioni e costi.

Niccolò Dainelli

Con la primavera torna anche l’appuntamento con le “passeggiate Uisp”, che vogliono promuovere una sana pratica sportiva e favorire partecipazione e socializzazione

In città e fuori

primavera, tutti in cammino

18 | Aprile 2016

Page 23: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Via Ontignano, 44 - 50061 Fiesole [Fi]Tel/Fax 055.695047 • Cell. 335.362203

[email protected] • www.tommasino.orgCF 94078280487 • PI 05090750489 • c/c postale 12158531

Per lo studio, la cura, l’assistenzae l’informazione sui tumori cerebrali infantili

Page 24: Il Reporter Q1 - Aprile 2016

Gli specialisti dell’amianto

Rimozione da abitazioni e da impianti civili e industrialiSia in matrice friabile che compatto

SEAL S.R.L. UnipersonaleSede legale e amministrativaPiazza del Pamiglione, 3 . 57123 LivornoTel. 0586 841646 |Fax 0586 841644

Sede OperativaVia dei Ramai, 23/25/27 . 57121 LivornoCF/P.IVA [email protected]

Sede FirenzePiazza E. Artom 12 - 50127 FirenzeTel. 055 4289715www.gruppocft.it

Società del Gruppo CFT

RIMOZIONE AMIANTO

INCENTIVI FISCALI PER LE IMPRESE

CHIAMA PER INFORMAZIONI

n Mappatura e valutazione dello stato di conservazione dell’amianto

n Redazione del Documento di valutazione dei rischi e pratiche con gli Enti di controllo

n Progettazione ed esecuzione intervento di bonifi ca

n Smontaggio coperture e montaggio nuovi manti

055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715 055 4289715