Il Reporter Q1 - Marzo 2015

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Marzo 2015 www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere “prova primavera” per alberi e giardini Editoriale fari puntati sulla salute della natura Matteo Francini B entornata primavera. Il mese che segna l’arrivo “ufficiale” della bella stagione è l’occasione per testare lo stato di salute della natura in città, dai giardini agli alberi, croce e delizia – questi ultimi – del verde fiorentino. Da un lato il capoluogo toscano può vanta- re alcuni splendidi esemplari di “giganti verdi”, ovvero pian- te monumentali e secolari alla cui ombra la città si è trasfor- mata nel tempo. PAGINE 8-9 SEGUE A PAGINA 22 U n milione e ottocentomila euro per il verde pubblico. Palaz- zo Vecchio ha messo in campo una serie di progetti ad hoc, come la mappatura degli alberi a rischio e uno studio per sele- zionare le piante più adatte ai vari luoghi di Firenze. Dove non mancano nemmeno i “giganti verdi”, gli alberi ultracentenari che rendono speciali alcuni parchi cittadini. E a proposito di parchi, in vista della bella stagione ecco quali sono quelli migliori per dedi- carsi a questa o quella attività, dai pic-nic agli aperitivi. Serena Wiedenstritt PAGINE 10-11 PAGINA 12 la firenze dei migranti: giro del mondo in città Aumentano gli stranieri residen- ti: passeggiate “speciali” per sco- prire un capoluogo diverso. le donne fiorentine che hanno fatto storia Serra Yilm torna sul palco: “Questa è un po’ casa mia” PAGINA 18 PAGINA 16 viola, “caccia” al pek di domani D avid Pizarro (foto da www. violachannel.tv) è il perno attorno a cui ruota la Fiorentina. La carta d’identità dice però che ha quasi 36 anni. E allora si co- mincia a pensare a un sostituto. Calcio Distribuito da Formula Direct simply Le strade di Mr. Moskovitch Terza puntata Dove si scopre che la vita è sorprendente. Basta saper guardare PAG. 17 Periodico d’informazione locale. Anno IX n. 11 del 1 marzo 2015. N° reg 5579 del 17/05/2007 Tribunale di Firenze. Iscrizione al Roc 23957. Spedizione in a.p. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10. Distribuito da NEXIVE S.p.A. Centro Storico Porta Romana San Jacopino Firenze Quartiere 1 dopo don livi, nuovo capitolo per s. lorenzo Cosa resta delle sue battaglie. Il successore: “La basilica sia parte viva del quartiere” Primo piano PAGINA 3 alle mulina, tre anni dopo l’ultima corsa L’ippodromo attende di rinasce- re: i lavori vanno avanti, incer- tezza sui tempi. PAGINA 2 movida, si riparte: soluzioni allo studio PAGINA 7 Anno IX Ed. 11 ORLI RIPARAZIONI VARIE CAMBIO CERNIERA su piumini, gonne... CAMBIO FODERA su cappotti, giacche.. . TENDE RAMMAGLI CAPI SU MISURA uomo - donna CIFRE RICAMATE su camicie Via D. da Buoninsegna 8 - Firenze Tel: 055 5383019 Cell: 338 3950976 www.labottegadelcucitofirenze.it Dal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00 LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA CAMICIE DA UOMO SU MISURA

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"Il Reporter" il mensile del tuo quartiere

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  • Marzo2015

    www.ilreporter.it il giornale del tuo quartiere

    prova primaveraper alberi e giardini

    Editoriale

    fari puntatisulla salutedella natura

    Matteo Francini

    Bentornata primavera. Il mese che segna larrivo uffi ciale della bella stagione loccasione per testare lo stato di salute della natura in citt, dai giardini agli alberi, croce e delizia questi ultimi del verde fi orentino. Da un lato il capoluogo toscano pu vanta-re alcuni splendidi esemplari di giganti verdi, ovvero pian-te monumentali e secolari alla cui ombra la citt si trasfor-mata nel tempo.

    paginE 8-9

    SEgUE a pagina 22

    Un milione e ottocentomila euro per il verde pubblico. Palaz-zo Vecchio ha messo in campo una serie di progetti ad hoc, come la mappatura degli alberi a rischio e uno studio per sele-zionare le piante pi adatte ai vari luoghi di Firenze. Dove non mancano nemmeno i giganti verdi, gli alberi ultracentenari che rendono speciali alcuni parchi cittadini. E a proposito di parchi, in vista della bella stagione ecco quali sono quelli migliori per dedi-carsi a questa o quella attivit, dai pic-nic agli aperitivi.

    Serena Wiedenstritt

    paginE 10-11

    pagina 12

    la firenze dei migranti:giro del mondo in cittAumentano gli stranieri residen-ti: passeggiate speciali per sco-prire un capoluogo diverso.

    le donne fiorentineche hanno fatto storia

    Serra Yilm torna

    sul palco:Questa un po

    casa mia pagina 18 pagina 16

    viola, cacciaal pek di domaniDavid Pizarro (foto da www.violachannel.tv) il perno attorno a cui ruota la Fiorentina. La carta didentit dice per che ha quasi 36 anni. E allora si co-mincia a pensare a un sostituto.

    Calcio

    Dis

    trib

    uito

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    Le stradedi Mr. MoskovitchTerza puntata

    Dove si scopreche la vita sorprendente.Basta saperguardare

    PAG. 17

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    Centro StoricoPorta RomanaSan Jacopino

    FirenzeQuartiere 1

    dopo don livi,nuovo capitoloper s. lorenzoCosa resta delle sue battaglie. Il successore: La basilica sia parte viva del quartiere

    Primo piano

    pagina 3

    alle mulina, tre annidopo lultima corsaLippodromo attende di rinasce-re: i lavori vanno avanti, incer-tezza sui tempi.

    pagina 2

    movida, si riparte:soluzioni allo studio

    pagina 7

    Anno IXEd. 11

    ORLIRIPARAZIONI VARIECAMBIO CERNIERA su piumini, gonne...CAMBIO FODERA su cappotti, giacche...

    TENDE RAMMAGLICAPI SU MISURA uomo - donnaCIFRE RICAMATE su camicie

    Via D. da Buoninsegna 8 - FirenzeTel: 055 5383019 Cell: 338 3950976www.labottegadelcucitofirenze.itDal lun. al ven. Mattina 9:00-13:30 Pomeriggio 15:30-19:00

    LA BOTTEGA DEL CUCITO SARTORIA UOMO-DONNA

    CAMICIEDA UOMO

    SU MISURA

  • Lentrata dellippodromo Le Mulina, alle Cascine

    La storia

    l dove sfrecciaronovarenne e tornese

    Tornese e Varenne. Due campioni del trotto, il primo il pi veloce di tutti fino agli anni 60, laltro il nu-mero uno indiscusso. Sono solo due dei grandi cavalli che sono passati dallippodromo Le Mulina. Sorto nel 1891 alle Cascine, stato uno dei primi impianti dedicati al trotto in Italia. Una partenza stentata, una prima chiusura allinizio degli anni 30 e la riapertura nel 1939 con un grande suc-cesso di pubblico. Successo che prosegue, tanto che negli anni 50 viene deciso di mettere mano alla struttura, con lavori di ampliamento. Vari gruppi si alternano poi alla sua gestione, fino alla chiusura dellippodro-mo, dopo centoventuno anni di storia.

    ippodromo, la corsaverso la rinascita.tre anni dopo il viadellultima gara

    Le Mulina

    Piazza DAzeglio

    Lultima corsa venne disputata il 27 marzo di tre anni fa, poi pi nessuna gara ha pre-so il via sulla sua storica pista. Ora per lippodromo Le Mulina sembra aprirsi un nuovo capito-lo, anche se non ancora certo quando la struttura torner fi-nalmente a vivere. A settembre dellanno passato si concluso il bando per la sua concessione e riqualificazione: a vincerlo sta-ta Pegaso srl, una cordata di im-prenditori il cui progetto stato ritenuto il pi idoneo secondo i parametri richiesti dallammi-nistrazione. Lo definisce molto ambizioso, in linea con le nostre prescrizioni, nellottica di un pie-no rilancio e di una valorizza-zione del complesso Elisabetta Meucci, assessore alle politiche del territorio del Comune di Firenze. Il piano comprende una generale riqualificazione degli spazi, attraverso tutti gli interventi edilizi ammissibili, in modo che possano essere resi adatti allo svolgimento di atti-vit sportive, legate soprattutto allambito equestre. Ma non solo: sar allestito anche un museo del cavallo che illustrer levoluzione del rapporto tra luomo e que-sto animale nel corso della sto-ria. Allinterno delle aree delle Mulina dedicate alleducazione superiore saranno poi svolti cor-

    si di mascalcia e per istruttori Fise, ed previsto inoltre che le operazioni di recupero sia-no improntate alla sostenibilit ecologica nelluso dei materiali, nella scelta degli impianti termi-ci, nel rapporto con le aree verdi, nella collocazione delle stalle e nellutilizzo dei sensori per va-riare lilluminazione notturna. Vogliamo restituire alla citt un luogo importante e riportarlo alla dignit e alla bellezza di un tempo, eliminando il degrado di cui diventato vittima che, per fortuna, sta cominciando ad alleggerirsi, prosegue Meuc-ci. I lavori di riqualificazione andranno avanti per lotti e non sembra ancora possibile stabili-re una tempistica certa, ma gi nel 2015 sar possibile vedere trasformazioni significative per il complesso, assicura lasses-sore. Intanto, sono rimasti per allinterno dellippodromo tren-tacinque cavalli, sui quali pende unordinanza di sfratto e per i quali il Comune ha individuato una sistemazione alternativa, non ritenuta per adeguata dai proprietari degli animali. A se-guito di un accordo tra questi e il concessionario, lesecuzione dello sfratto stata prorogata e dovrebbe avvenire intorno alla fine di questo mese.

    Sara Camaiora

    cani in campo, partita fuori

    Piazza DAzeglio da sempre unarea verde molto vissuta dagli abitanti del quartiere, che vi si recano abitualmente per passeg-giare, fare un po di attivit fisica e portare fuori i propri cani. Ma non solo. Larea verde pu contare anche su un grande campo da calcio (dove in questo momento, per viene segnalato le buche non mancano), molto utilizzato dagli studenti delle vicine scuole di via della Colonna. Da alcuni mesi, per, lintera piazza sta vivendo unintensa fase di riqualificazione, con alcune conseguenze sulla sua frequentazione da parte dei cittadini. Cos, ai passanti capitato anche di vedere un gruppo di persone portare i propri cani a scor-razzare nel campo da calcio presente in piazza come se fosse unarea cani tradizionale, mentre dallaltra parte del vialetto un gruppo di ragazzi aveva improvvisato un campo da calcio sullasfalto, con gli zaini sistemati al posto delle porte. Uno scambio di ruoli che non passato inosservato e che ha strappato qualche sorriso. In attesa di un cambio di look al termine della riqualificazione della zona, mol-ti abitanti si sono chiesti se forse questo episodio non sia stato un segnale che i proprietari degli animali hanno voluto mandare a chi di competenza, per dire: Dateci unarea cani in piazza DAzeglio.

    E.M.

    #Primo piano

    Non sembraancora possibile stabilire una data certa per la conclusionedei lavori.Meucci: Gi nel 2015 trasformazioni significative

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    2 | Marzo 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • san lorenzo,il segno(e leredit)di don liviTante le battaglieportate avanti perlamato quartiere

    Il ricordo

    Il nuovo priore

    Il sindaco di San Lorenzo. Non un caso che lallo-ra primo cittadino Matteo Renzi lavesse definito cos. Monsignor Livi, priore della ba-silica di San Lorenzo dal 1980, avrebbe superato il secolo di vita questo mese, ma ha lasciato il suo amato quartiere il 28 dicem-bre dello scorso anno, con una chiesa gremita di persone arriva-te a portargli lultimo saluto. Una figura, la sua, che ha lasciato un segno indelebile in questa zona cos importante e delicata del centro storico, e che si distin-ta per le tante battaglie portate avanti nel tempo. I problemi nati intorno a SantOrsola, il futu-ro del mercato, la multietnicit del quartiere: sono state tante le situazioni affrontate in prima persona, prendendo posizioni nette, da uomo schietto che non le mandava certo a dire. Senza risparmiare nemmeno moni-ti allamministrazione a fare di pi per la zona, e manifestando apprezzamento per alcune ope-razioni portate avanti, come il trasloco dei banchi di fronte alla

    Sara Camaiora

    Monsignor Livi, priore della basilica di San Lorenzo dal 1980, ha lasciato un segno indelebile in questa zona del centro storico, distinguendosi per le tante battaglie portate avanti nel tempo

    Il nuovo priore don Marco Domenico Viola dovr raccogliere leredit di Monsignor Livi

    La basilica deve essere parte viva del rione

    Una grande eredit e un quartiere particolare che sta comin-ciando a conoscere. Don Marco Domenico Viola , dallini-zio dellanno, priore di San Lorenzo, dopo essere stato parroco di Santa Maria a Carraia a Calenzano. Il suo predecessore lo cono-sceva bene, essendo stato suo allievo in seminario. Don Livi sta-to un parroco popolare, stato la voce del quartiere: penso anchio che la basilica debba essere parte viva del quartiere, non un osser-vatorio astratto e distaccato, spiega don Viola. Una multietnicit che deve diventare sempre pi unopportunit quello che sta scoprendo in San Lorenzo, ma anche una comunit composita e variegata, fatta di tanti giovani, spesso studenti, per cui c biso-gno di costruire spazi dincontro, segnala. E sui problemi legati al degrado, condivido la preoccupazione di Don Livi conclude credo che in un certo senso la bellezza del complesso debba poter fare da rilancio a tutto un quartiere.

    S.C.

    basilica, da lui fortemente cal-deggiato. Lo tratteggiano come un uomo dal carattere forte e deciso ma che sapeva anche essere intimo, profondo e com-prensivo alcuni commercianti della zona. stato a fianco dei comitati dei residenti per riven-dicare le priorit del quartiere, promuovendo con loro, ad esem-pio, una petizione contro sporci-zia e degrado in occasione della festa di San Lorenzo del 2013. Ha affiancato limpegno pasto-rale a quello civile, stato capa-ce di mettere il dito nella piaga accusando il degrado crescente della zona: gli rubiamo ancora lespressione con cui aveva defi-nito SantOrsola un cancro per il quartiere racconta Alessandro Savorelli, residente e vicepresi-dente dellassociazione Insieme per San Lorenzo ha insistito sul fatto che il mercato stava abbas-sando il suo livello, non essendo n un mercato tradizionale n un mercato moderno, ha difeso la basilica e il complesso, consape-vole della loro preziosit, da un uso improprio. Posizioni anche

    scomode, ma grazie alle quali riuscito a smuovere le ammini-strazioni locali, con risultati per noi davvero importanti. Lattitu-dine a stare in mezzo alla gente laveva da tempo, fin da quando era un parroco di montagna, a Palazzuolo. La sua parrocchia la chiamavamo il centro addestra-mento reclute perch da lui ci si andava per formarsi e imparare: ha sempre avvertito un grande senso di responsabilit nel suo ruolo, per lui era inevitabile farsi carico dei problemi della sua co-munit, ricorda don Vasco Giu-liani, che conobbe don Angiolo Livi ai tempi del seminario e fu poi al suo fianco per moltissimi anni, in quanto canonico della basilica di San Lorenzo, restan-dogli accanto fino allultimo.

    santorsola spera: la volta buona?

    Potrebbe essere la volta buo-na. Potrebbe finalmente partire un progetto di riqua-lificazione per SantOrsola. A presentare la proposta, ora al vaglio di una commissione paritetica, una cordata di im-prenditori. Soddisfazione da parte dellassociazione Insieme per San Lorenzo e dei residen-ti: Confidiamo che SantOrso-la possa diventare uno spazio aperto alle vie circostanti, a prescindere dalle tipologie di attivit ospitate. Stiamo par-lando di un punto nodale per il rilancio di tutta larea di San Lorenzo sostiene Maurizio Sguanci, presidente del Q1 un luogo che, se sfruttato, pu diventare un volano di iniziati-ve di ogni tipo.

    Il progetto

    #Primo piano

    1980lanno in cui divenne priore della basilica di San Lorenzo

    31/3/1914la data di nascita di don Angiolo Livi

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    Marzo 2015 | 3 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • #Luoghi

    i tesori dellex chiesa(che si prepara a rivivere)Novit in vista per San Carlo dei Barnabiti, in via SantAgostino

    la torre-museoantica e nascosta

    Passeggiando tra le strade dellOltrarno non si pu rima-nere indifferenti alla storia che si respira tra le mura degli edi-fici storici. Nel quadrilatero immagina-rio compreso tra la chiesa di Santa Ma-ria del Carmine, quella di San Frediano in Cestello, la basilica di Santo Spirito e la chiesa di San Felice in Piazza, esisto-no due chiese sconsacrate di cui si parla poco. La prima in via Santa Monaca, accanto allostello: nata nel XV seco-lo, oggi utilizzata principalmente per

    concerti di musica classica con appun-tamenti settimanali. Proseguendo per via SantAgostino, in direzione di piaz-za Santo Spirito, tra il bar, la merceria e lenoteca che vende prodotti tipici pu accadere di non accorgersi di unaltra chiesa sconsacrata. Si tratta dellex chie-sa di San Carlo dei Barnabiti, che al suo interno custodisce alcune piccole me-raviglie, tra cui la volta di Sigismondo Betti del 1721 e le quadrature prospet-tiche di Domenico Stagi, che ritroviamo anche nella chiesa del Carmine, oltre ad

    alcune pitture di Giuseppe Zocchi, che nel Settecento fu molto attivo a Firenze e decor, tra le altre, Galleria Gerini, il soffitto del Teatro della Pergola e Villa Serristori. Ma chi commission queste opere? Lordine dei Barnabiti. Su proget-to di Gherardo Silvani, lo spazio occupa-to in Oltrarno dallordine venne restau-rato, trasformando cos quello che era loratorio in un luogo di culto. Nel 1783, a seguito della soppressione per volere del Granduca di Toscana Leopoldo II, i Barnabiti lasciarono Firenze (salvo poi tornare un secolo dopo). Limmobile fu privatizzato, per essere poi acquistato dagli Scolopi nel 1838, che lo tennero trentanni. Lex chiesa stata poi adibi-ta a scuola e palestra (fu sede, a inizio 900, dellassociazione sportiva Sempre Avanti Juventus di via della Chiesa). La gestione dellex edificio religioso ora in mano al Quartiere 1: qua, negli ultimi anni, sono state ospitate alcune mostre di artisti contemporanei e iniziative cul-turali. Da un po di tempo chiusa, ma appena termineranno i controlli di rou-tine per garantire il buono stato dellim-mobile annuncia il presidente del Q1 Maurizio Sguanci ci attiveremo per far vivere questo luogo attraverso una serie di eventi che spazieranno dalla promo-zione dei prodotti locali a quelli artigia-nali al ritorno di mostre temporanee di arte contemporanea per far conoscere talenti emergenti. Inoltre conclude vorremmo trasformarlo in un luogo dove ospitare manifestazioni collegate ai grandi eventi che coinvolgono la citt, come ad esempio Pitti Immagine.

    Slanciata, misteriosa, antica, nascosta, sconosciuta a molti: sono questi alcuni degli aggettivi che, pi di frequente, vengono utilizzati parlando di lei. La Torre della Castagna si trova in pieno centro storico, in piazza San Martino, a due passi dal frequentatissimo Museo casa di Dante. Restaurata nel 1921, caratterizzata da un portone alto e stretto e da due targhe: la prima, accanto allingresso, riporta una frase di Dino Compagni, mentre la seconda, posta in via Dante Alighieri, ricorda la prima funzione della Torre della Castagna. Edificata nel 1038, divenne il primo luogo di riunione dei priori di Firenze, dal 1282 fino alla realizzazione di Palazzo Vecchio. La torre sempre stata un posto ideale e sicuro, pochissime finestre e quindi accessi ridotti dallesterno, per prendere decisioni importanti che, a volte, richiedevano anche pi di unintera giornata. Ma perch si chiama Torre della Castagna? I priori, per le loro votazioni, si servivano di castagne che mettevano in particolari sacchetti indicanti le varie possibilit di scelta. Unaltra divertente curiosit quella legata al termine ballottaggio. Le castagne lesse, in fiorentino, sono chiamate ballotte. Potrebbe esserci quindi una connessione? Secondo molti, s. Per altri, invece, il nome ballottaggio deriverebbe dal sistema elettorale del doge di Venezia, la cui nomina avveniva attraverso lestrazione casuale di ballotte, sfere dorate e argentate. Per i dizionari etimologici, infine, risale a una parola fran-cese. La Torre della Castagna, che conserva ancora la sua struttura originale, oggi sede dellassociazione nazionale veterani e reduci G. Garibaldi. Al suo interno stato allestito un piccolo museo, che occupa il piano terreno e il primo piano, di ci-meli risorgimentali (visitabile solo il gioved pomeriggio). I piani rimanenti sono chiusi al pubblico e di propriet del Tribunale di Firenze. Bocca di Ferro, come veniva chiamata in passato, una delle torri pi belle della citt, con il filaretto di pietra e le buche pontaie tipiche di un tempo che fu e che possiamo ricordare ancora oggi passeggiandole accanto, a pochi metri da piazza della Signoria.

    Carolina Natoli

    Valentina Veneziano

    Alla scoperta del quartiere/1 Alla scoperta del quartiere/2

    Lex chiesa di San Carlo dei Barnabiti custodisceal suo interno alcune piccole meraviglie

    La Torre della Castagna si trova in piazza San Martino, in pieno centro storico

    4 | Marzo 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • VIDEO INTERVISTE SUL SITO WWW.ILREPORTER.IT Interessante novit nella comunicazione multimediale dei quartieri orentini. A partire dal gennaio di questanno sul sito web de Il Reporter(www.ilreporter.it) e anche sulle pagine del quartiere in Rete Civica (http://q1.comune. .it) troverete unintervista men-sile dedicata ad un argomento caldo, suggerito dallattualit e dalla vita del territorio. I servizi sono realizzati in esterna, nel vivo delle situazioni descritte, e privilegiano un approccio diretto e fresco con le realt locali come nella vocazione dei quartieri stessi, nati per rappresen-tare la cellula istituzionale pi prossima alle esigenze quotidiane dei cittadini.La prima videointervista gi visibile on line e vede protagonista il presidente Q.1, Maurizio Sguanci, che in piazza del Carmine presenta il piano di rilancio e valorizzazione dellOltrarno, a cominciare dal nuovo assetto della viabilit e della sosta.

    In via dellAnguillara

    RETE DI SOLIDARIET: UNA PORTA APERTA PER ASCOLTO, INFORMAZIONE, CONSULENZE

    Venerd e sabato no alle 2.30

    Ogni persona che incontri sta lottando con i propri problemi. Sii gentile con lei. Non potrai risolverli al suo posto ma la tua gentilezza for-se la incoragger a non rinunciare (G.Birth)Questo lo spirito con cui, nel cuore della Firenze storica, vicino ad una delle piazze pi belle della citt, tutti i giorni feriali, da oltre 15 anni, apre uno sportello di ascolto gestito da cittadini per i cittadini. la Rete di Solidariet, via dellAn-guillara 2r, accanto a Piazza Santa Croce, aperta dal luned al vener-d, ore 9-13, il marted e il gioved anche dalle 14,30 alle 16,30. E una porta aperta nella sede del Q.1 per chi ha bisogno di una mano, di un consiglio, di uninformazio-ne o anche semplicemente di essere ascoltato perch si sente solo o non sa a chi rivolgersi, un

    modo per mettere in contatto chi ha bisogno di aiuto con chi pu aiutare, grazie alla collaborazione di Istituzioni, Servizi Sociali e Asso-ciazioni di volontariato. Possono accedere ai servizi della Rete tutti i cittadini, italiani e stranieri, anziani, adulti, disabili, nuclei familiari con o senza minori, che si trovino in di colt per problematiche so-ciali o socio-sanitarie. Sono andata alla Rete per chiedere una mano per fare una richiesta di chiarimenti per una bolletta trop-po alta, racconta Valeria, 80 anni, orentina, ho trovato gentilezza, disponibilit e preparazione. Spesso un anziano ha bisogno solo di esse-re ascoltato ed cos di cile trovare qualcuno disposto a farlo!. Ahmed, 50 anni, marocchino, di-soccupato con moglie e gli, in di colt con la tto della casa.

    Cerco lavoro ed ho bussato a mol-te porte senza risultato; quando sono arrivato alla Rete avevo perso la ducia e la speranza. Sono stato accolto dai volontari che mi hanno aiutato a compilare il curriculum, indirizzandomi poi agli u ci per limpiego e al centro sociale dove parlare con unassistente sociale. Mi sono sentito rassicurato e me ne sono andato pi ducioso. Ho avu-to bisogno di tornare altre volte e ho ricevuto sempre la stessa accoglien-za. So che con loro posso parlare di tutti i miei problemi e trovare sempre qualcuno pronto ad ascoltarmi e a darmi una mano

    Informazioni

    TRAM DI NOTTETram attivo per tutta la notte o almeno un importante prolungamento di orario nel corso dei ne set-timana, per garantire a tutti, giovani in primis, un mezzo sicuro ed ecologico, al riparo dai rischi sempre connessi alluso dei mezzi privati in orario notturno. Il consiglio di Quartiere 1 ha approvato la mozione che chiede di allungare lorario delle corse del tram Firenze-Scandicci nelle serate di gioved, venerd e sabato. Un analogo pronunciamento venuto nelle settimane scorse dal Consiglio di Quartiere 4 e dal consiglio comunale di Scandicci, le altre due ammi-nistrazioni pi direttamente coinvolte nel tracciato della linea 1. La proposta che abbiamo avanzato -commenta il presidente del Q1 Maurizio Sguanci- nalizzata a dimi-nuire luso dellauto da parte dei ragazzi e a decongestionare il tra co in centro nelle ore notturne. Il 16 febbraio toccato al consiglio comunale, con una mozione votata allunanimit, imprimere lac-celerata nale alla proposta. Nel documento si precisa che lallungamento di orario si spinger no alle 2.30 di notte e riguarder i giorni di venerd e sabato. Lonere aggiuntivo di spesa di 80 mila euro verr ripartito tra il Comune di Firenze e il Comune di Scandicci.Grande soddisfazione stata espressa in proposito dal Delegato dal Sindaco per le politiche giovanili Cosimo Guccione. Grazie a questo provvedimento -commenta Guccione- circa 200 mila abitanti della Citt Metropolitana disporranno di un servizio che snellir il tra co e diminuir gli incidenti stradali.

    CAMMINATA E LETTURE ATTORNO ALPARCO DELLA MUSICA

    E-mail: [email protected] .it

    Il 28 marzo

    ALLARCHIVIO DI STATO UNA MOSTRA DEDICATA A GIUSEPPE POGGI Il 3 febbraio, con la partenza u ciale delle celebrazioni per i 150 anni da Firenze capitale (1865-1871), stata inaugurata una grande retrospettiva dedicata allarchitetto Giuseppe Poggi, uno dei grandi protagonisti di quella stagione in quanto fu larte ce delle pi signi cative trasformazioni urbanistiche dellepoca come labbattimento delle mura e la creazione dei viali di circonvallazione. Scelte destinate ad imprimere una traccia indelebile nella con gurazione e nellidentit contemporanea della nostra citt La mostra, a cura dellEnte Cassa di Risparmio di Firenze, si intitola Una Capitale e il suo architetto. Eventi politici e sociali, urbanistici e architettonici. Firenze e lopera di Giuseppe Poggi e rimarr aperta no al 6 giugno allArchivio di Stato in piazza Beccaria.

    Firenze Capitale

    Continua il progetto Bibliopassi, a base di passeggiate alla scoperta del territorio e delle biblioteche. La formula semplice e accatti-vante: camminate con partenza e arrivo alle biblioteche comunali, accompagnate da letture in itinere. Il primo appuntamento ssato per il 28 marzo con un suggesti-vo itinerario che coniuga il parco delle Cascine con la conoscenza del nuovo magni co Parco del-la Musica, accanto alla Stazione

    Leopolda. Il ritrovo previsto alle 9.30, alla Biblioteca Fabrizio De Andr, via delle Carra 2 (zona San Jacopino), da cui poi si articoler il seguente percorso: Porta al Prato- pista ciclabile - Parco della Musica- visita del teatro dellOpera di Firen-ze - via del Fosso Macinante - viale del Visarno - viale della Tinaia - via-le della Catena - viale A. Lincoln, per poi ritornare in biblioteca. Liscrizione deve essere inviata al Cral Dipendenti del Comune

    di Firenze, utilizzando uno di questi canali: segreteria.cral@co-mune. .it; fax 055 7130416, tel. 055 700420 (luned-marted-gioved ore 9.00-12.00 e 15.30-18.30, mer-coled ore 15.30-18.30 Occorre indicare percorso prescelto, nome e cognome, riferimento telefonico luogo e data di nascita. Equipag-giamento essenziale con abbiglia-mento sportivo e scarpe comode. La partecipazione gratuita.

    Potenziamento serale della linea D per facilitare laccesso allOltrarno senza bisogno di ricorrere al mezzo privato. Da ne gennaio nei giorni di giove-

    d, venerd, sabato e domenica scattata lestensione sperimen-tale del servizio dalle 20 alle 24. Quattro ore di servizio aggiun-tivo (4 corse allora) sul percorso

    Stazione Santa Maria Novella-piazza Ferrucci attraverso i rioni di San Frediano, Santo Spirito e San Niccol.

    Bussino elettrico in Oltrarno

    LINEA D PROROGATA FINO ALLE 24

    DIVORZIO VELOCE SENZA AVVOCATO AL COSTO DI 16 EUROPer le separazioni e i divorzi consensuali si apre una strada extragiudiziale e assolutamente priva di one-ri: comparire davanti allU ciale di Stato Civile senza avvocato e per un costo complessivo di 16 euro. Ora infatti anche a Firenze si pu ricorrere davanti al Sindaco per i procedimenti di separazione con-sensuale, di richiesta congiunta di scioglimento o di cessazione degli e etti civili del matrimonio. L'art. 12 del Decreto Legge 12 Settembre 2014 - n. 132, convertito in Legge 10 Novembre 2014 - n. 162, prevede, a decorrere dall'11.12.2014, la possibilit per i coniugi di comparire direttamente dinanzi all'U ciale dello Stato Civile del Comune per concludere un accordo di separazione, di divorzio o di mo-di ca delle precedenti condizioni di separazione o di divorzio. L'assistenza di un avvocato facoltativa. Una novit importante che ha come obiettivo la riduzione del numero dei procedimenti civili, attribuendo anche a soggetti diversi dai magistrati la funzione che i giudici hanno n qui espletato in via esclusiva, a bene -cio delle coppie che con maturit decidono di risolvere il proprio matrimonio mantenendo buoni rapporti. La Direzione Servizi Demogra ci si subito organizzata per adempiere al meglio alle nuove disposizioni in materia di divorzi veloci. Vista la delicatezza della materia e per favorire una maggiore ri essione sulle decisioni, previsto un doppio passaggio dinanzi all'U ciale di Stato Civile a distanza di non meno di 30 giorni. Il costo della procedura di 16 euro. Il primo accordo stato trascritto e annotato negli appositi registri il 27 ottobre 2014 e, da allora, sono stati de niti altri 17 divorzi.

    A Palazzo Vecchio

    Vita dei quartieri

    Tel. 055 2767611 solidarietaq1@comune. .it facebook: solidarietaq1

    PER INFO 055.055

  • #Il quartiere in pillole

    La fiera del piccolo antiquariato di piazza Santo Spirito si trasferisce in piazza del Carmine. Ma non questa lunica novit che interessa i mercatini del quartiere

    oltrarno e fortezza,valzer dei mercatiniIn piazza del Carmine la fieradi Santo Spirito e il Mercatale

    Shopping Tavolo di lavoro

    un coordinamento per diladdarnoImprenditori, operatori economici, culturali e produttivi uniti per dare un contributo alle politiche di rilancio dellOltrarno. Come? Grazie a uno strumento messo a punto dalla Confesercenti cittadina, il Coordinamento Attivit dOltrarno, che riunisce le tante piccole imprese operanti in almeno venti strade di questa parte cos caratteristica e vivace della citt, oggetto al momento di grossi cambiamenti. E proprio per monitorare queste trasformazioni, dare suggerimenti e sottolineare cosa non va o cosa si potrebbe migliorare, operatori economici, sociali e culturali hanno deciso di organizzarsi in questo modo. Responsabile del coordinamento Olivia Turchi, gi presidente dellassociazione Via Maggio. Si tratta di un tavolo permanente di lavoro che si pone come obiettivo prioritario quello di rappresen-tare con autorevolezza le istanze delle attivit dellOltrarno per valorizzare e salvaguardare il tessuto cittadino e agevolare scelte e orientamenti della pubblica amministrazione spiega una delle prime iniziative che il Coordinamento ha deciso di intraprendere la richiesta di un incontro con lammini-strazione comunale per illustrare le proprie proposte e, superata la logica del sondaggio, presentare un volto dellOltrarno fatto di persone impegnate nel quotidiano e inserite profondamente nel contesto territoriale e sociale. E sul futuro di piazza del Carmine pedonalizzata aggiunge: Chiediamo che la piazza non sia utilizzata in maniera casuale n considerata uno spazio vuoto da riempire, ma piutto-sto che venga ripensata con una programmazione coerente riconoscendole una sua vocazione precisa e sostenibile in linea con lidentit del quartiere.

    Trasporti

    nuovi autobus per il centroNuovi autobus per il centro di Firenze. Sono i mezzi Ataf entrati in servizio alla fine del mese scorso: quattro veicoli elettrici (tre Gulliver Tecnobus e uno Zeus Bredamenarini) e otto Sprinter Mercedes euro 6. la quarta inaugurazione che facciamo nellambito di un ambizioso progetto di rin-novo del parco dei mezzi di trasporto pubblico dellAtaf a Firenze ha detto il sindaco Dario Nardella siamo orgogliosi di essere tra le citt italiane con il piano pi innovativo. Entro lanno arriveremo al 40% del rinnovo di tutta la flotta per migliorare il servizio, a partire da mezzi pi confortevoli e pi rispettosi dellambiente, con un impegno a 360 gradi per la mobilit elettrica. Silenziosi e a zero emissioni, i nuovi bus elettrici sono lunghi circa cinque metri per una maggiore agilit nelle vie del centro. Dotati di una sola portiera per la salita e la discesa, hanno unautonomia di 10 ore (pari a 120 chilometri) e possono trasportare circa 30 persone, con una postazione per persone a ridotta mobilit. Mezzi che vanno ad aggiungersi ai dodici autobus elettrici Gulliver gi in servizio. Gli otto Sprinter Mercedes euro 6 hanno sostituito i bussini euro 2: sono lunghi sette metri e hanno una capacit massima di 32 persone, oltre a un posto per viaggiatori a ridotta mobilit. I nuovi autobus circolano sulle linee del centro C1, C2 e C3.

    Sicurezza

    luci accese su piazza brunelleschiLinstallazione di telecamere, vigilantes al lavoro per la sorveglianza dellUniversit e lintensifica-zione dei controlli interforze. Sono queste le soluzioni adottate dal comitato provinciale per lordi-ne e la sicurezza pubblica che lo scorso mese si riunito in Prefettura per fronteggiare la situazione di piazza Brunelleschi. Larea limitrofa alla Facolt di Lettere era tornata sotto i riflettori dopo un episodio di aggressione subito da un addetto alle pulizie che lavorava nella struttura universitaria. Il prefetto Luigi Varratta, il sindaco Dario Nardella, il rettore Alberto Tesi e i vertici provinciali delle forze di polizia hanno fatto il punto e deciso di incrementare il livello di sicurezza della zona attraverso queste tre misure. Il Comune proceder allinstallazione di due telecamere, lUniversit si avvarr di una vigi-lanza interna alla sede della Facolt di Lettere, gi operativa, e sar rafforzata la sorveglianza da parte della forza pubblica, con pi passaggi delle pattuglie gi attive in questa parte della citt, oltre ai servizi antidegrado che vengono svolti ogni mattina dalla polizia municipale. Abbiamo trovato un buon punto di sinergia ha detto il prefetto Varratta che permette a ognuno, nellambito delle proprie competenze, di mettere in campo interventi che potranno far sentire pi sicuri i residenti e coloro che frequentano per studio e lavoro lUniversit. Per quanto riguarda il futuro dellarea, il sindaco Nardella ha confermato che il Comune andr avanti con il progetto di riqualificazione della piazza.

    Leopolda-Paisiello

    e il giardino diventa verticaleUn muro vegetale per coprire il cemento. Un giardino verticale con una spesa di poche migliaia di euro, un espediente architettonico per aumentare il decoro ma, soprattutto, respirare aria pulita grazie alla sua capacit di trattenere fumi e polveri. la parete vegetale allestita nelle scorse settimane su una parete esterna nel quartiere della Leopolda. La parete verticale stata realizzata grazie al pro-getto In three, che nasce dalla collaborazione tra Istituito Apab (lagenzia formativa che si occupata del progetto), il centro di giustizia minorile della Toscana e dellUmbria e lassessorato allambiente di Palazzo Vecchio. Frutto di una sperimentazione avviata nel 2011, In three si propone di formare i giovani dellarea penale esterna al mantenimento del verde pubblico, allagricoltura biodinamica e, in particolare, alla manutenzione degli edifici pubblici (con particolare attenzione alle scuole del Comu-ne di Firenze). La realizzazione della parete stata interamente finanziata dal centro di giustizia mino-rile. Come gi accaduto in passato ricorda lassessore allambiente Alessia Bettini i ragazzi hanno lavorato a stretto contatto con i giardinieri del Comune. Il quartiere residenziale Leopolda-Paisiello stato realizzato tra il 2005 e il 2007 nellambito di un programma di edilizia residenziale promosso dalla giunta Domenici: oggi ancora incompleto a causa di alcuni problemi avuti dalle ditte costrut-trici, che hanno portato a un blocco della realizzazione delle opere di urbanizzazione. Qui mancava un polmone verde e questa parete verticale pu essere un primo, piccolo passo ribadisce lassessore Bettini abbiamo realizzato unarea verde che produce umidit e ossigeno, assorbe anidride carbonica e polveri sottili e mitiga linquinamento acustico. Senza dimenticare le finalit sociali ed educative del progetto In three.

    Un valzer per i mer-catini del quartiere. La fiera di Santo Spirito si sposta in piazza del Carmine, dove prende posto anche il Mercatale, mentre Fortezza Antiquaria trasloca alle Cascine. quanto deciso dalla giunta di Palazzo Vecchio, che ha dato il via al trasferimento in piazza del Carmine della fie-ra di piccolo antiquariato che si tiene ogni mese in piazza Santo Spirito e di alcune date del Mer-catale di Firenze, finora ospitato interamente in piazza della Re-pubblica: lobiettivo quello di valorizzare la nuova area pedo-nale nata in Oltrarno e le attivi-t economiche del quartiere. Il Mercatale, 16 domeniche allin-segna del consumo critico, torna dal 7 marzo: si parte in piazza della Repubblica per proseguire poi in piazza del Carmine (che

    ospiter in tutto cinque appunta-menti). Fa invece parte dellope-razione di decongestionamento del centro interessato dai lavori per la tramvia lo spostamento di Fortezza Antiquaria dal giardino della Fortezza da Basso a piazza Vittorio Veneto, unoccasione ulteriore spiegano da Palazzo Vecchio anche per valorizzare le Cascine e portare sempre pi famiglie a vivere il parco.

    Ivo Gagliardi

    Senzaappuntamento

    NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

    Senzaappuntamento

    NUOVA APERTURA Piazza Ferrucci, 3 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

    Senzaappuntamento

    NUOVA APERTURA Via Gianpaolo Orsini, 78 info 333.40.22.251via Federico d'Antiochia 21 (di fianco all'ipercoop Gavinana) info 327.28.97.058

    6 | Marzo 2015 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • #Zoom

    le notti fiorentine in cerca di regoleCon la bella stagione torna in primo piano anchela questione della movida: soluzioni allo studio

    Una citt viva, ma an-che vivibile. Lo chie-de il Quartiere 1, ci che sperano da tempo i residenti del centro sto-rico sul fronte della cosiddetta movida. Una questione anno-sa, spinosa, di cui si dibatte da tempo e per la quale ancora non sembra essere stata trovata una vera soluzione. Una questione che ora, agli albori della bella stagione, torna prepotentemente allordine del giorno. Controlli da parte delle forze dellordine, rilievi fonometrici nelle zone pi frequentate, coordinamento con le scuole per stranieri per pro-muovere una vita notturna civi-le, valutazione della percentuale di dehor rispetto al suolo pubbli-co, incentivi per luso dei mezzi pubblici: sono solo alcuni dei punti contenuti nel documento su cui sta lavorando il Quartiere, discusso assieme ai residenti in una movimentata seduta aper-ta alla cittadinanza. Riteniamo prioritario conciliare le esigenze

    di chi vive nel centro storico con chi lo frequenta la sera e com-battere quella movida dannosa fatta di eccessi che mettono a repentaglio sicurezza e salute dei residenti ha detto in quella sede Costanza Tort, consigliera del Q1 crediamo che sia im-portante incentivare una delo-calizzazione della movida che non pu essere concentrata solo in alcune zone e potenziare lu-so dei mezzi pubblici per evitare lintasamento di auto. Continua-no dal canto loro a rivendicare le loro istanze i comitati del centro storico, assieme allassociazio-ne Ma noi quando si dorme. Sancire un orario limite per la somministrazione di bevande alcoliche, introdurre la Ztl 24 ore al giorno tutto lanno, effettuare in modo capillare rilievi fono-metrici, obbligare gli esercenti a concedere luso del bagno in at-tesa che vengano messi a punto quelli pubblici, limitare nuove concessioni di spazio pubblico e vietare luso dei dehor dopo le 22

    Sara Camaiora

    Il punto

    Con larrivo della bella stagione, nel centro di Firenze torna allordine del giorno la questione-movida

    santambrogio,un circolo virtuosoper dare vita a unacomunit pi solidale

    Mettere in rete e coinvol-gere associazioni, im-prese pubblico/private e isti-tuzioni sul territorio per dare vita insieme a una comunit pi solidale e rafforzare la co-esione sociale nel quartiere di SantAmbrogio. lobiettivo di Civism, il Circolo Virtuoso da SantAmbrogio alle Murate, liniziativa di una serie di realt che si raccolgono intorno allo Sportello EcoEquo del Comu-ne di Firenze e che si occupa-no di sostenibilit ambientale e sociale. Tra gli obiettivi, la creazione di occasioni per spe-rimentare la condivisione di beni materiali e immateriali, di servizi e conoscenze per dif-fondere la cultura del baratto, del riuso e del riciclo, per pro-muovere la mobilit sostenibi-le e il consumo critico.

    S.C.

    Liniziativa

    ad eccezione dei ristoranti: sono queste le loro priorit per argi-nare la movida. Unimposta-zione degli orari diversa, legata al tipo di attivit svolta: sarebbe un punto di partenza per evitare una situazione da cui siamo esa-sperati spiega Manuela Van-nozzi dellassociazione Ma noi quando si dorme attendiamo i rilievi fonometrici, mentre sul-la questione dehor qualcosa si sta muovendo con il controllo delle concessioni: auspichiamo uno stop visto che sottraggono spazio e sono fonte di rumore. Se si continua cos si rischia uno svuotamento del centro storico, una Firenze senza fiorentini. In-somma conclude una sorta di Disneyland a cielo aperto in cui la gente, per, non riesce pi a vivere.

    Marzo 2015 | 7 Quartiere 1Centro Storico . Porta Romana . San Jacopino

  • #Linchiesta

    Un milione e ottocentomila euro per il verde pubblico fi orentino. La stes-sa cifra del 2014, che era stata aumentata di 500mila euro rispetto al 2013. Linvestimento dellassessorato allAmbiente del Comune di Firen-ze uno dei pochi capitoli di spesa di Palazzo Vecchio a non calare, nonostante i tagli che lamministrazione stata suo malgrado costretta a fare in tanti campi. Ricognizione e programmazione sono le parole chiave che guidano il nostro impegno spiega lassessore Alessia Bettini per questo abbiamo messo in campo progetti con importanti enti di ricerca perch gli interventi nel settore del verde pubblico ottengano il massimo risultato. Sempre a proposito di fi nan-ziamenti aggiunge altri 150mila euro verranno spesi nei prossimi cinque anni per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nei giardini delle scuole comunali fi orentine. Alcuni numeri: nel 2014 sono stati intensifi cati i controlli sulle alberature, passando da 13mila a 21mila su 74mila alberi presenti a Firenze. Delle piante monitorate, il 5% risultato pericoloso e 450 verranno abbattute, mentre circa un migliaio sono gli alberi che verranno ripiantati nei prossimi mesi. Ai tagli per motivi di sicurezza vanno poi aggiunti gli alberi che sono caduti o che si sono danneggiati nella tempesta del 19 settembre scorso. Quanto alle ripiantumazioni, in alcuni casi si tratter proprio di sostituzioni: dove non si potr procedere con le sostituzioni ad esempio dove sono stati tagliati platani malati e si devono atten-dere tre anni perch la nuova pianta non venga contagiata dal fungo sono stati individuati nuovi spazi, come alle Cascine. Per laspetto della pianifi cazione, stiamo collaborando con la facolt di Scienze Forestali dellateneo fi orentino a un progetto che prevede la mappatura del rischio entro lestate. Si tratta di unanalisi che prende in esame sia le condizioni delle piante, sia il contesto, vale a dire se sono in un par-co o in mezzo al traffi co, quanto vengono sollecitate le radici e cos via. In questo modo, fermo restando un grado di imponderabilit legato al fatto che gli alberi sono organismi biologici come noi, possibile prevedere cosa accadr e intervenire in tempo, continua Bettini, che conta molto anche su un altro progetto: Con il Cnr stiamo studiando le piante pi adatte a sostenere i cambiamenti climatici cui abbia-mo assistito negli ultimi anni e le condizioni di vita nella citt. Il cuore del progetto nel vivaio comunale di Ugnano, dove i ricercatori stanno selezionando le piante pi adatte per i vari luoghi di Firenze. Infi ne, per quanto riguarda i giardini, spiega lassessore che stiamo lavorando allampliamento e alla valorizzazione del giardi-no dellIris, che si allargher fi no a comprendere parte del terreno sotto piazzale Michelangelo che prima ospitava il campeggio. Inoltre metteremo in sicurezza i camminamenti e vorremmo aprire il giardino tutto lanno, ripristinando laccessibi-lit anche dalle rampe. I tempi? Contiamo di fi nire lintervento entro il prossimo settembre, per un costo di 150mila euro. Sar un regalo a fi orentini e turisti.

    Serena Wiedenstritt

    Uno dei percorsi sospesi del parco avventura Il Gigante, che si trova alle porte di Firenze

    I parchi avventura

    teleferiche e ponti sospesi, l dove si sfidano le vertigini

    Piccoli e grandi sospesi fra un albero e laltro. Assicurati con un cavo in acciaio legato allim-bracatura che garantisce la sicurezza ma pronti a sfi dare lebbrezza di destreggiarsi fra ponti tibeta-ni e altri passaggi avventurosi a quota cinque, otto o dieci metri da terra. I parchi avventura sono una delle ultime tendenze in fatto di gior-nate da trascorrere allaria aperta, mangiando un panino immersi nel bosco e sfi dando le vertigini. Quello pi grande della Toscana Il Gigante. Si trova a Pratolino, per la precisione nel bosco di Poggio della Garena, di fronte a Villa Demidoff , e comprende dieci diversi percorsi adatti a tutte le et. gestito dallo staff di Alberovivo, che si occupa di introdurre allattivit, fornire tutte le informazioni tecniche necessarie e seguire il per-corso di prova, oltre a essere presente per qualsi-asi esigenza. Il parco nasce nel 2009 dallidea di una squadra di esperti arboricoltori tree-climber appassionati di progettazione di parchi avventu-ra, e off re percorsi avventurosi fatti di teleferiche, ponti e corde sospesi, passerelle a mezzaria, salti nel vuoto e skateboard volanti. Con cinque per-corsi dai nomi suggestivi come Pitone, Cobra e Anaconda, un altro parco avventura fi orentino si trova nel bosco di Vincigliata, vicino Fiesole. Il Tree Experience vanta i percorsi pi lunghi della Toscana e, per gli appassionati, off re anche la possibilit di unesperienza di soft air, grazie allarea attrezzata.

    S.W.

    mappa del rischio,le piante sotto la lenteTronchi e rami osservati speciali per poter intervenire in tempo.Novit per il giardino dellIris

    Bentornata primavera/1

    8 | Marzo 2015

  • #Linchiesta

    a testa in su,per ammirarei giganti verdiA caccia degli alberipi antichi (e alti)sparsi per la citt

    Bentornata primavera/2

    Girare per giardini a testa in su. Passeg-giare nel verde come in un museo. Li chiamano giganti verdi e sono gli al-beri monumentali che, dallalto della loro esistenza secolare e delle loro imponenti di-mensioni, rendono speciali alcuni parchi fi orentini. Un monumentale cedro del Libano si trova a Villa Favard, alto 24 metri per una circonferenza di quasi sei. Un altro esemplare, ancora pi maesto-so, svetta davanti a Villa Fabbricotti: misura venti-quattro metri per 750 centimetri di circonferenza. A Mantignano invece possibile incontrare una quercia, tecnicamente Quercus Robur, che arriva a

    venti metri daltezza, anche se la sua circonferenza di appena 280 centimetri. La pianta particolar-mente suggestiva grazie alla sua posizione isolata, per cui sembra davvero dominare il giardino su cui sorge. Unaltra quercia da non perdere si tro-va allippodromo delle Mulina, alle Cascine: alta trenta metri per un tronco di 4,5 metri. Se comun-que querce e cedri sono piuttosto diff usi a Firenze, anche se nella maggior parte dei casi hanno dimen-sioni pi ridotte, una vera eccezione nel panorama botanico cittadino rappresentata dalla Jubaea Chilensis di quindici metri che si trova nel parco della Villa di Rusciano, in via Fortini. Infi ne non c

    bisogno di addentrarsi in unarea verde per restare impressionati dalla grandezza della Gleditzia tria-canthos situata fra viale Righi e via Lungo lAff rico. Una vera forza della natura, alta 23 metri e con una circonferenza di quasi 5,5 metri che domina sul traffi co. Ma per i parchi si pu passeggiare anche a testa in gi, con lo sguardo rivolto verso le targhette che individuano la variet di questa o quella pianta. A questo proposito, Firenze pu off rire lo spettaco-lo di uno degli orti botanici pi antichi al mondo. Nasce nel 1545 il Giardino di piante medicinali, detto Giardino dei Semplici, oggi gestito dallate-neo fi orentino: momentaneamente chiuso, riaprir

    i battenti ad aprile dopo i danni subiti in occasione della tromba daria e della maxi-grandinata del 19 settembre scorso che ha infi erito anche su alberi e piante dellorto botanico. Il giardino, cui si accede da via Micheli, parte del museo di Storia Naturale e occupa oltre due ettari di terreno, di cui una parte consistente occupata da serre. Proprio nelle serre si trovano le collezioni pi pregiate, piante tropicali e subtropicali come Cicadee, Ficus e Palme, oltre a unantica selezione di agrumi. Non solo, anche lorto botanico vanta la sua scelta di alberi monumentali: da non perdere quelli centenari come il tasso pian-tato nel 1720 e la sughera del 1805.

    Serena Wiedenstritt

    APERITIVO

    1. Giardino dellOrticoltura posizione strategica, a due passi da piazza della Libert, e tanti prati su cui buttare una coperta per sorseggiare una birra e spilluzzicare un pacchetto di patatine, anche portate da casa.

    2. Giardino Caponnetto (lungar-no del Tempio) perfetto per godere una vista spettacolare del tramonto sullArno, gi dotato di chiosco per aperitivi non troppo elaborati.

    3. San Niccol in attesa della riapertura della spiaggia sullArno, lappuntamento nellarea verde di fronte alla porta di San Niccol e sotto le rampe che portano al piaz-zale Michelangelo un must per uno spritz in compagnia. Ma va bene anche un analco-lico in bottiglietta.

    PANORAMA

    1. Giardino delle Rose sinonimo di primavera, visto che fino a un po' di tempo fa apriva al pubblico solo per un breve periodo in questa sta-gione. Si trova sotto il piaz-zale Michelangelo e la sua spettacolare vista ancora pi gradevole se consumata passeggiando fra i roseti.

    2. Giardino del Dragone lac-cesso principale da via Trento, dove si affaccia una spettacolare terrazza su Firenze, ma i pi sportivi pos-sono anche arrampicarsi sulla ripida stradina che parte dallinizio di via Bolognese.

    3. Giardino di Villa Bardini un passaggio al museo, una visita alle specie botaniche uniche ospitate nel parco e il panorama di Firenze ai vostri piedi. Potrebbe sembrare una meta prettamente turistica, ma non lo .

    PIC-NIC

    1. Villa Il Ventaglio prati verdi e ampi per stendere la co-perta e iniziare ad apparec-chiare: la posizione nascosta dietro viale Volta fa s che sia facilmente raggiungibile ma protetto dal traffico. Anti-camente rappresentava un punto di sosta per i pellegrini diretti a San Domenico.

    2. Parco dellAnconella il polmone verde di Firenze sud offre grandi spazi, giochi per bambini (per distrarli nellat-tesa del momento dellaper-tura del cesto) e una sugge-stiva posizione in riva allArno.

    3. Giardino dei Cigni (Fortezza da Basso) una soluzione centrale ma ottimale. I prati si trovano nella parte pi interna dell'area, a ridosso della Fortezza e pi riparati dal traffico.

    CORRERE

    1. Giardino del museo Stib-bert - si snoda fra tempietti, limonaia e scuderia il percor-so allinterno di questo parco. Indicato per una corsetta leggera intorno al laghetto, i pi allenati possono permet-tersi anche la salita a Villa Fabbricotti.

    2. Viale Giuseppe Poggi in salita, consigliato per i pi allenati, non sar un vero e proprio giardino ma il verde non manca, ed un must per i runner fiorentini. Perfet-to anche destate, grazie al percorso completamente ombreggiato.

    3. Villa Strozzi al Boschetto fra Soffiano e Bellosguardo, permette una corsetta piace-vole fra ampi vialetti. Si nota anche qui limpronta lasciata dallarchitetto Poggi.

    FESTE CON BAMBINI

    1. Villa Vogel dal laghetto al parco giochi con la nave, la location ideale anche in caso di situazioni meteo incerte, grazie alla stanza e al portica-to (che si pu affittare).

    2. Area Pettini Burresi in zona Cure, quando il problema la temperatura troppo alta, offre comodi pergolati per fe-steggiare allombra. dotato anche di giochi per bambini.

    3. Giardino di Borgo Allegri dietro Santa Croce c tutto quello che serve per una festa coi fiocchi, compresi tri-cicli e biciclettine da prendere in prestito per far giocare i bambini e uno spazio per tenere in fresco il rinfresco.

    I tre parchi top per...

    Sono diversi i giganti verdi di Firenze, gli alberi monumentali

    che svettano sulla citt dallalto della loro esistenza secolare

    e delle loro imponenti dimensioni

    Marzo 2015 | 9

  • #Societ

    in via palazzuolo,dove i fiorentiniprovarono il kebab

    Qui, per la prima volta, i fi orentini assaggiaro-no kebab e falafel, da Amon. Qui in seguito sono sorti, uno dopo laltro, molti negozi stra-nieri, da macellerie islamiche a supermercati indiani. E se Amon ha chiuso i battenti la scorsa estate, il kebab si pu mangiare poco pi avanti, da Adel. Via Palazzuolo una del-le strade pi multietniche della citt: basta percorrerla in tutta la sua lunghezza per notare insegne di diverse nazionalit, accanto ad altre fi orentine doc. Un melting pot che la rende un unicum in tutta Firen-ze. Abdel, marocchino, da un paio di anni ha aperto il suo negozio allinizio della stra-da, quasi in piazza Ottaviani, dopo aver lavorato al mercato di San Lorenzo. Pi avanti si trova Hawa, che da pi di un anno vende vestiti somali e non solo, poi un parrucchiere africano. C un centro servizi per immigrati che si occupa anche di stampa e distribuzio-ne di pubblicit, gestito da un giovane pakistano a cui mol-tissimi connazionali, spiega, si rivolgono per un aiuto a tro-vare occupazione. Tra le tante macellerie islamiche c quella di Abdul, che ha aperto da un paio di anni: Qui ammette i clienti non mancano. Sempre qui ha sede Gli Anelli Man-canti, associazione che si oc-cupa di integrazione e che of-fre assistenza a tutto tondo agli stranieri, da corsi di alfabetiz-zazione di italiano a consulen-za legale, oltre a organizzare mercatini multietnici e altre iniziative. In via Palazzuolo c anche un ristorante etiope-eritreo: Reshan lo ha aperto nel 2009, dopo aver lavorato per otto anni in vari locali, fa-cendo un po di tutto, dalla ca-meriera alla lavapiatti, per poi decidere, come racconta, di mettere a frutto la sua passione per la cucina. Odori, colori e sapori lontani si mescolano in unatmosfera tutta particolare: siamo in un angolo di centro storico caratteristico ma anche delicato, in cui non sono man-cati negli ultimi anni problemi di sicurezza e degrado, come lamentano commercianti, italiani e stranieri, e residen-ti, alcuni dei quali segnalano, attraverso la pagina Facebook Palomar, le diffi cili situazioni che qui si verifi cano.

    La strada

    nella firenze che arriva da lontanoQuasi 60mila i residenti stranieri. Il calore dopola tragedia di Mor e Modou si un po consumato

    Rossi, Bianchi, Ferrari. No, curiosando tra i campanelli dei por-toni del quartiere 5 il cognome pi diff uso un altro, Hu. E lo ormai da tempo, a riprova del fatto che Firenze sta diventando sempre pi una citt multietnica. Sono circa 59mila i residenti stranieri in citt (a gen-naio 2015), il 15,5% del totale: la comunit pi rappresentata quella romena con 8.607 perso-ne, segue la peruviana con 6.386, poi la albanese con 5.671 e la ci-nese con 5.625. Ed proprio il quartiere 5 quello con il pi alto tasso di popolazione straniera, 19.757 residenti al 31 dicembre 2014 contro i 14.506 del quartie-re 1. Seguono il quartiere 2 con 11.160, il 4 con 8.593 rappresen-tanti e, a chiudere, il 3 con 4.540. Se Firenze cresce, daltronde, proprio merito degli stranieri: a compensare il calo dei residenti italiani, -9.4 per cento, c il ver-tiginoso aumento di quelli stra-nieri, +164%. Fino al 2005 sono

    stati i cinesi i residenti stranieri pi numerosi, nel 2006 sono sta-ti superati dagli albanesi per poi assistere a una forte crescita degli abitanti di cittadinanza rumena: nel 2007, anno in cui il loro pae-se entrato nellUe, diventano la comunit pi ampia in citt. Au-mento esponenziale anche dei cittadini provenienti dal Per: tra il 2007 e il 2012 la loro pre-senza cresciuta di oltre il 90%, come mai nessunaltra nazio-nalit. Le principali diffi colt di questa comunit le spiega Lina Callupe, presidente dellassocia-zione Comunit peruviana: Il lavoro il principale problema, ma anche la casa e la burocrazia. Come associazione cerchiamo di indirizzare le persone verso i servizi off erti dal Comune e di favorire lautonomia della per-sona, non lassistenzialismo che non aiuta a integrarsi spiega i pi sono impiegati al mercato ortofrutticolo, come operatori sociosanitari o ancora trovano opportunit nel lavoro domesti-

    Sara Camaiora

    La citt multietnica/1

    Firenze sta diventando una citt sempre pi multietnica: sono circa 59mila i residenti stranieri in citt

    co. Chiediamo controlli quando ci sono situazioni di illegalit, come il mercato clandestino del-le Cascine: non vogliamo buoni-smo, tutti i cittadini sono uguali anche nel dover rispettare le regole. Una delle prime associa-zioni a formarsi a livello italiano e fi orentino stata quella dei senegalesi: una comunit che, in citt, stata colpita al cuore dalla strage di piazza Dalmazia del 13 dicembre 2011. Sono an-cora tanti i muri da abbattere e il clima generale non aiuta, ma piuttosto incrementa la diffi den-za verso gli stranieri. Il calore e la mobilitazione che ci sono stati dopo la tragedia di Mor e Modou si sono un po consumati, am-mette Mamadou Sall, segretario dellAssociazione senegalesi, che conclude: La burocrazia anco-ra un ostacolo per gli immigrati, diffi cile la ricerca di lavoro: mi capitato di recente di dover aiutare alcuni ragazzi vittime di truff e e fi nte assunzioni.

    Anci

    immigrazione, la delegaal sindaco di prato biffoniCirca tre volte tanto. Sono 15.957 i residenti di ori-gine cinese numero che non tiene conto di quelli irregolari nella vicina Prato, contro i poco pi di 5.600 di Firenze. Stiamo parlando di una delle Chinatown pi estese dEu-ropa, la principale in Italia, fi nita purtroppo recentemen-te alla ribalta delle cronache nazionali per la tragica scom-parsa, nel dicembre 2013, di sette persone nel rogo di unazienda tessile. Una citt in cui quindi necessario lavorare co-stantemente sui temi dellimmigrazione e dellintegrazione. E non un caso che proprio al sindaco Matteo Biff oni sia stata affi data dal presidente dellAnci Piero Fassino la delega a immigrazione e politiche per lintegrazione, un importante riconoscimento per il Comune toscano ma anche una possibilit, per la citt, di diventare centro delle politiche nazionali in questo ambito. Ringrazio il pre-sidente Fassino per la fi ducia che mi ha accordato assegnandomi una delega cos importante per il nostro Paese, soprattutto in que-sto momento di profonda trasformazione sociale ha dichiarato per loccasione il sindaco Biff oni questo incarico ha per me una doppia valenza: quella di fare un servizio allAnci, dove potranno essere portate avanti politiche innovative su tematiche complesse, facendo tesoro della nostra esperienza pratese, ma anche unocca-sione per fare del bene alla nostra citt, potendo portare con ancora maggior forza le esigenze di Prato allattenzione nazionale e facendo diventare i nostri punti di eccellenza, come linclusione scolastica, un modello da seguire.

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    10 | Marzo 2015

  • #Societ

    il giro del mondo in un pugno di piazzePasseggiate migranti in riva allArno per scoprireuna faccia poco conosciuta del capoluogo toscano

    un giro del mondo in una manciata di piazze. Erii, nome nipponico a cui i genitori hanno aggiunto una i in onore dellI-talia, tra una tappa e laltra spiega le tradizioni giapponesi. Jackli-ne, con le sue lunghe treccine, racconta di quando arrivata dal Kenya si trov nei panni dellaiuto vigile. E ancora, Zaka-ria, origini algerine, accompagna il gruppo dentro la moschea di Borgo Allegri. Haswell un in-segnante missionario che viene dal Malawi, Nina e Guilherme una coppia di brasiliani trapian-tati allombra del David. il loro sguardo a guidare i turisti urbani tra vicoli e stradine alla scoper-ta di una faccia poco conosciuta della citt: due ore di passeggia-ta, tanti dettagli a chilometri zero che portano lontano. Il percorso si snoda intorno al melting pot in salsa fi orentina di via Palazzuolo, divisa tra botteghe tradizionali, macellerie islamiche e kebabba-ri, o nel cuore di SantAmbrogio,

    nella sinagoga e nel centro di preghiera musulmano, nelle as-sociazioni e nei ristoranti esotici. Il progetto Mygrandtour (www.mygrantour.org) nato nel 2010 a Torino grazie ai fondi europei e a un pool di associazioni fra cui Oxfam Italia e la cooperativa di turismo responsabile Viaggi solidali. Nel 2013 poi arrivato a Firenze, Roma, Genova e Mi-lano. In pochi anni undicimila persone hanno partecipato alle passeggiate migranti nelle cin-que citt. E oggi questa esperien-za si sta espandendo a macchia dolio in Italia e in Europa. Lan-no scorso, in riva allArno, una ventina di immigrati di prima e seconda generazione hanno imparato labc dellaccompagna-tore interculturale. Alcuni sono fi orentini quasi dalla nascita, come Erii, che qui ha spento la prima candelina. Jackline ar-rivata in Italia da due decenni. Altri hanno varcato il confi ne da una manciata di anni, por-tando con loro tradizioni, storie

    Gianni Carpini

    La citt multietnica/2

    Una delle passeggiate migranti svolte a Firenze, alla scoperta di una faccia poco conosciuta della citt

    Per info e prenotazioni:[email protected]

    quandolo shoppingdiventainternazionale

    Non importa macinare mi-gliaia di chilometri per portare a casa sapori insoliti o sfoggiare un look etnico. Per arrivare fi no in Russia c il gran bazar di via Ventisette aprile, in zona San Marco, fre-quentatissimo da chi origi-nario dei paesi dellex Unione Sovietica per alimenti, dolci e cosmetici. I pi gettonati? Le aringhe in salamoia rispon-dono dalla bottega, oggi gestita da ucraini e lo zefi r, un dol-cetto con pur di frutta, albu-mi e gelatina. Spostandosi ver-so il Medio Oriente, la prima macelleria halal di Firenze, che off re carne lavorata secondo i dettami dellIslam, si trova dal 1997 dietro il Duomo, in via dellOriuolo. Qui un cliente su dieci italiano. Spezie, hum-mus, salumi (ma non di ori-gine suina) e dolciumi sono il piatto forte del negozio kosher di via dei Pilastri, uno dei pi conosciuti per i cibi adatti agli ebrei osservanti. LAfrica ha casa tra la zona di San Lorenzo (via Panicale aff ollata di par-rucchieri afro, niente messa in piega ma un tripudio trecci-ne) e Santa Maria Novella. Al 60 rosso di via Palazzuolo ha aperto da un anno un piccolo negozio di vestiti. Arrivano da ogni parte del globo: Somalia, paesi arabi e perfi no Olanda. Questa strada il luogo ideale per un negozio di abiti mul-tietnico, dice una delle due socie, Hawa, somala, cono-sciuta da tutti semplicemente come Sara. Il Giappone ha la sua libreria da dieci anni in via Romana, Italia Shobo Firenze: sugli scaff ali romanzi, saggi, manuali per origami e discipli-ne orientali. In fatto di capel-li, la Cina ormai sempre pi presente e alcuni cino-coiff eur sono diventati una sorta di isti-tuzione, come a Firenze sud il parrucchiere Stella, nome ita-liano ma staff al 90 per cento cinese. Infi ne, per restare in Europa, lOlandese Volante dal 1999 in via San Gallo un must per i cioccolatini ripieni (ne ha quaranta tipi diversi). La farmacia Mnstermann di piazza Goldoni, nata dallidea di un tedesco nel 1897, stata la prima a portare lomeopa-tia a Firenze, mentre Jullian una bottega di cibo francese aperta lanno scorso da due fratelli dOltralpe in via Roma-na: off re vini, formaggi e altre prelibatezze introvabili in riva allArno.

    G.C.

    Commercio

    e speranze. un viaggio sulle tracce delle migrazioni di ieri e di oggi e su come queste abbia-no arricchito Firenze racconta Stefania Carrara di Oxfam Italia, che segue il progetto non un esperto a parlare, sono racconti in prima persona. Abbiamo la-sciato da parte gli aspetti turistici e gastronomici per concentrarci sullincontro di culture e religio-ni. Tutti parlano litaliano, c ad-dirittura chi ha una c aspirata da far impallidire gli autoctoni. Per loro queste escursioni sono anche unoccasione di reddito aggiunge Carrara ci voglio-no preparazione e impegno per condurre le passeggiate. Le vi-site sono aperte a tutti, grandi e piccini. Molte anche quelle dedi-cate alle scuole. Per partecipare basta prenotare il tour, che costa tra i cinque e i dieci euro: in al-cuni casi prevista anche una degustazione. E presto arriver un terzo itinerario nellombelico multietnico di Firenze, San Lo-renzo.

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    Marzo 2015 | 11

  • #Focus

    da beatrice alla hack, le signore di firenzeSono tante le personalit importantiche hanno fatto la storia della citt

    Il mese in rosa

    Se la festa della donna diventata nel tempo come sostengono in molti una ricorrenza fi n troppo commerciale, tra il giallo delle mimose e i bigliettini di carta sui tavoli prenotati, non va per dimenticato il suo vero signifi cato, fatto di conquiste sociali e politiche e di battaglie contro frustranti discrimina-zioni. Nel corso degli anni si sono trasformati la fi sionomia della donna e il suo ruolo nella societ, nella politica e nella fa-miglia. Alcune libert sono state raggiunte, altre sono ancora da ottenere, ma aleggia, nellaria primaverile di marzo, una con-sapevolezza che forse alcune donne del passato possedevano gi. Firenze vanta importanti personalit femminili, alcune delle quali sono nate e cresciute sul territorio fi orentino mentre altre vi hanno solo soggior-nato, apportando cambiamenti radicali nelle arti e nelle scienze, nella storia della citt o dellinte-ro paese. Beatrice Portinari (Fi-renze, 1266) fu, secondo vari cri-tici letterari, la fi gura storica che ispir il personaggio dantesco di Beatrice. Caterina de Medici (Firenze, 1519) rimase fedele alla lingua, al modo di vestire e di vi-vere della sua patria italiana pur soggiornando in ambiente fran-cese. Di lei si scritto di tutto, eppure in pochi ricordano che fu la prima a distinguere le portate

    Valentina Veneziano

    Sono molte le personalit in rosa che il capoluogo toscano pu vantare: tra loro c Margherita Hack, la signora delle stelle

    salate da quelle dolci e che fu lei a introdurre le mutande nel ve-stiario delle dame di corte. Anna Maria Luisa de Medici (Firenze, 1667) fu lultima discendente della casata fi orentina e grande appassionata darte, colei che stipul nel 1737 il famoso Pat-to di famiglia. Firenze deve a lei parte di quello che possiede. Anna Maria Enriques Agnoletti (Bologna, 1907), medaglia doro al valor militare, svolse attivit politica e partigiana a Firenze. LArchivio di Stato le ha dedi-cato una targa nel 2005. Mar-gherita Hack (Firenze, 1922) fu la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, icona del pensiero libero e capace di spiegare la scienza con estrema semplicit. Firenze ricorda ancora, fra le altre cose, la sua indimenticabile lezione in piazza della Signoria nel 2008. Oriana Fallaci (Firenze, 1929) fu scrittore (come preferiva essere chiamata), giornalista, attivista, appassionata e passionale. Aveva un forte legame con il mondo e le sue vicende e un grande amo-re per i viaggi, che raff orzavano il suo spirito fi orentino. Diceva: Sono nata a Firenze. Fioren-tino parlo, fi orentino penso, fi orentino sento. Fiorentina la mia cultura e la mia educazione. Allestero, quando mi chiedono a quale paese appartengo, rispon-do: Firenze. Non Italia. Perch non la stessa cosa.

    a spasso tra le (poche)vie intitolatealle donne

    In Italia le donne sono pi numerose degli uomini. Ma se parliamo delle vie fi orentine intitolate alle rappresentanti del gentil sesso le cose cambia-no, perch Firenze ne possiede ben poche. Tra queste ci sono lungarno Anna Maria Luisa de Medici, ricordata per il Patto di famiglia con cui fece in modo che restassero assicu-rate in perpetuo a Firenze le collezioni darte, via Lucrezia Mazzanti, via Eleonora Fon-seca Pimentel e viale Floren-ce Nightingale, alle Cascine, la fondatrice dellassistenza infermieristica moderna. Da ricordare anche via Caterina Franceschi Ferrucci, che fu la prima donna a essere accolta nellAccademia della Crusca.

    V.V.

    In strada

    Dietrofront, la statua che si trova a Porta Romana, una delle pi discusse tra quelle presenti in citt

    Arte

    quelle statue al femminile

    Non sono molte le statue di donne presenti nella bella Firenze. Non almeno quanto quelle che raffi gurano uomini. Ci sono la misteriosa testa di marmo della Berta, posta nel muro della chiesa di Santa Maria Maggiore, la statua dellElettrice Palatina di Ivo Barbaresi e le sei sculture, allineate lungo la parete, della Loggia dei Lanzi. La pi discussa (e forse la meno amata) in citt per la statua di Michelangelo Pistoletto a Porta Romana. Impossibile non notarla: Dietrofront (1981-1984) il suo nome, e si trova proprio al centro della rotatoria, di fronte alle vecchie mura di Fi-renze. Dietrofront fu presentata per la prima volta nella perso-nale dellartista al Forte Belvedere e fu installata successivamente nel piazzale di Porta Romana. Lopera composta da due fi gure femminili in marmo: la prima in posizione verticale, rivolta verso via Senese, mentre la seconda posta sopra la testa della prima, come se fosse in equilibrio, con lo sguardo verso le mura fi orentine. La scultura bidirezionale e si spinge verso il mondo uscendo da Porta Romana per poi tornare a Firenze. la modernit che ritorna verso il capoluogo toscano dopo il suo viaggio nel mondo perch, come spieg Pistoletto, un continuo partire da Firenze, tornare a Firenze e ripartire da Firenze con una prospettiva che fa tesoro del passato. Dietrofront, per, non sembra aver mai convinto troppo i fi orentini. C chi la chiama la statua con il mal di testa, chi vorrebbe sostituirla con dei fi ori, chi portarla in un magazzino e chi, addirit-tura, darebbe volentieri una mano a spostarla.

    V.V.

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    12 | Marzo 2015

  • gli animali avranno il loro cimitero

    Lo spazio

    A Firenze o a Scandic-ci. Cittadino o me-tropolitano. Sono le variabili in campo per un progetto atteso da molti: la realizzazione di un cimitero per gli animali. Palazzo Vecchio aveva indicato unarea idonea a Ugnano, ma nella vicina Scan-dicci sono gi stati adibiti a que-sta funzione sei ettari di terreno: cos, data la vicinanza tra le due zone, ecco lipotesi di un unico cimitero metropolitano per gli amici delluomo. Sono in corso valutazioni sullubicazione pi adatta e quella di Scandicci, data la sua vastit, potrebbe essere suffi ciente per le esigenze della-rea metropolitana, considerando che quella da noi in preceden-za individuata a Ugnano dista pochissimo, spiega Elisabetta Meucci, assessore alle politiche del territorio del Comune di Fi-renze. Resta insomma da stabi-lire il luogo preciso, ma sembra ormai davvero esserci la volont

    Elisabetta Pini

    In arrivo anche a Firenze (o alle sue porte) un cimitero per gli animali

    da parte dellamministrazione di concludere un atto di civil-t, come lha defi nito Leonardo Bieber, consigliere comunale e presidente della Commissione urbanistica che, per primo, ha sollevato la questione in Palaz-zo Vecchio. Sua liniziativa della mozione per la realizzazione di un cimitero danimali daff ezione a Firenze, che invita la giunta a promuovere, nellambito del-la pianifi cazione urbanistica, la localizzazione di uno spazio per la realizzazione di un cimi-tero per animali daff ezione e a valutare e tener conto per lin-dividuazione dellarea suddetta della eventuale realizzazione di servizi ed infrastrutture fun-zionali allarea cimiteriale (per esempio un forno crematorio), dopo essere stato promotore di una risoluzione per consentire lingresso degli animali da com-pagnia nelle strutture sanitarie. ormai sempre pi riconosciu-ta limportanza della relazione

    aff ettiva con gli animali, la loro valenza sociale, dimostrato scientifi camente anche il loro benefi cio sulla salute di persone malate sostiene Bieber circa un fi orentino su due possiede animali, unesigenza sacrosanta dare a queste persone un luogo adeguato per seppellirli, anche per evitare un problema sanita-rio. E dopo la nuova legge regio-nale in materia, anche per Firen-ze giunto il momento di fare qualcosa. La Toscana una delle poche regioni italiane a essersi gi dotata di una normativa che disciplina i cimiteri per animali daff ezione, snellendo le proce-dure burocratiche: ai Comuni la facolt di individuare, nellam-bito della pianifi cazione urba-nistica, le zone idonee alla loro localizzazione, agli enti pubblici o privati i compiti di realizzazio-ne e gestione, previa stipula di autorizzazioni e convenzioni. Il tutto nel rispetto delle esigenze ambientali e di salute pubblica.

    Nel resto del mondo

    rin tin tin riposa in francia, a new york c perfino un leone C perfi no un leone che riposa a Hartsdale, il cimitero per animali pi antico dAmerica, sorto alla fi ne dell800 a New York. Ospita invece il pastore tedesco che recit la parte di Rin Tin Tin nella celebre serie tv il Cimetire des chiens, il cimitero dei cani di Asnires-sur-Seine, nord-ovest di Parigi, inaugurato sempre nella fi ne dell800. Altre spoglie di cani eroi si trovano al National War Dog Ce-metery, sullisola di Guam: si tratta degli animali caduti in servizio con la marina militare Usa durante la seconda guerra mondiale. E ancora, a Londra sono almeno una decina i luoghi in cui possibile piangere i propri amici a quattro zampe, mentre ha chiuso i battenti a inizio 900 il vittoriano cimitero di Hyde Park, dove sono presenti centinaia di tombe. Si possono per trovare cimiteri per animali daf-fezione anche senza dover varcare i confi ni nazionali. A Roma ne esiste uno gi dagli anni 20, grazie alliniziativa di un privato, mentre Genova e Milano si stanno attrezzando per avere il loro nel corso di questanno. Ma basta allontanarsi anche solo di qualche chilometro da Firenze per imbattersi in altri esempi, come a Prato, dove esiste una struttura apposita gestita dallassociazione Lorma in unarea di 2.500 metri quadrati immersa nel verde di San Giorgio a Colonica, a San Miniato o ancora nella cam-pagna grossetana, precisamente nel comune di Gavorrano, dove si trova un altro grande cimitero che si estende su ben quindicimila metri quadri di terreno.

    E.P.

    #Focus

    Un progettomoltoatteso:da decideredovesorger

    Marzo 2015 | 13

  • Il bello nella citt del bello per eccel-lenza. Questa lintuizione del pro-fessor Vincenzo Del Gaudio, medi-co chirurgo specialista in chirurgia estetica, plastica e ricostruttiva, che da tre anni porta nel capoluogo toscano il congresso nazionale di chirurgia este-tica. Nel 2015 il convegno dedicato alle novit del settore si tiene al Grand Hotel Baglioni dal 13 al 15 marzo: in program-ma lintervento di ospiti internazionali e workshop su temi specifi ci. Al centro della tre giorni le novit e le ultime ten-denze in merito ai cosiddetti ritocchi-ni: con il professor Del Gaudio cerchia-mo allora di saperne qualcosa di pi su questo settore, per capire chi, e che cosa, si rif nella nostra regione.Professor Del Gaudio, cosa sta suc-cedendo nel mondo della chirurgia estetica? Si sta andando sempre pi verso una volgarizzazione del settore, intesa in senso buono. La tecnologia in questo campo, come in tutti gli altri, progre-disce, e gli interventi diventano sempre meno invasivi e meno stressanti per il paziente. Ad esempio, recentemente si molto perfezionata la tecnica di aneste-sia. In altre parole, la tendenza a una chirurgia estetica mordi e fuggi, alla-mericana.

    Quali sono gli interventi pi richiesti? Passano gli anni ma le clienti conti-nuano a chiedere aumento del seno e liposcultura, gli uomini puntano su li-poscultura, soprattutto delladdome, e rinoplastica. Quanto si rif la Toscana, rispetto alle altre regioni? In Toscana storicamente c un numero consistente di chirurghi estetici, anche se questi numeri da soli non sono signi-fi cativi. Grazie allevoluzione della tecnologia i prezzi stanno scendendo? In parte s, ma sempre meglio stare attenti alle off erte troppo convenienti. Oltre allintervento ci sono spese fi sse come la clinica, lanestesista e altro. Con laumento della domanda si assistito anche allaumento delloff erta, ma tal-volta di bassa qualit. Chi il toscano tipo che decide di sot-toporsi a un intervento di chirurgia estetica? Non c un identikit defi nito, sicura-mente si tratta di una persona sicura di s, aperta allesterno e con una vita so-ciale attiva. I nostri clienti coprono tutte le fasce di et, ma lasciatemi sfatare il mito delle giovanissime che fanno la fi la per rifarsi il seno: io, nel mio studio, non ne ho mai viste.

    ritocchini,chi (e che cosa)si rif in toscanaReggonogli interventiclassici

    I clienti?Di tuttele fascedet

    Chirurgia estetica

    Serena Wiedenstritt

    A Firenze il congresso nazionale di chirurgia estetica: ecco chi, e che cosa, si rif nella nostra regione

    Gli aspiranti medici fiorentini puntano a diventare soprattutto anestesisti e a specializzarsi in chirurgia generale

    Gli aspiranti medici

    anestesia la pi richiesta, tossicologia fanalino di coda

    Non solo chirurghi estetici. Gli aspiranti medici fi orentini puntano a diven-tare soprattutto anestesisti e a specializzarsi in chirurgia generale. Se i posti messi a bando a Firenze nel 2012/13 dallanno accademico 2013/14 il bando per lammissione alle scuole di specializzazione di area sanitaria nazionale e non per ateneo per Anestesia erano quattordici, in cinquantasei avevano presentato domanda. Ancora pi stretta la strada per diventare chirurghi: a fronte di sette posti si erano candidati in cinquanta. Ambita anche la specializzazione in malattie dellapparato cardiovascolare: per otto posti erano arrivate 48 domande. Quarta classifi cata fra le specializzazioni pi richieste dai dottori in medicina fi orentini la pediatria: 43 domande per dodici posti. Piuttosto quotata anche la cura degli an-ziani, con Geriatria che ha registrato 37 domande per sette posti, superata per da Medicina interna con 39 domande per nove posti. Fanalino di coda nel 2012/13 stata Tossicologia, con appena otto domande per due posti. Con la sicurezza, per, che solo in sei sarebbero rimasti scontenti. Meno richieste anche le specializzazio-ni in Medicina nucleare e Medicina del lavoro, con dieci domande ciascuna, con la diff erenza che i posti per questultima erano tre e solo due quelli per Medicina nucleare. Si piazzano a met classifi ca Medicina di emergenza (24 domande per tre posti), Ginecologia e Ostetricia (21 domande per sette posti), Psichiatria (27 domande per sette posti) e Radiodiagnostica (33 domande per sette posti).

    S.W.

    #Tendenze14 | Marzo 2015

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  • #Cultura

    Serra yilmaz, a Firenze come a casaDopo il successo de Lultimo harem, lattrice turca interpreta a Rifredi il nuovo spettacolo di Savelli

    I l Reporter laveva intervista-ta giusto un anno fa, Serra Yilmaz, attrice turca icona del regista cinematografi co Ferzan Ozpetek e da undici anni protagonista indiscussa del pal-coscenico del Teatro di Rifredi con Lultimo harem, ispirato alle Mille e una notte. Proprio in occasione del decennale di que-sto spettacolo di successo Serra raccont che le sarebbe piaciuto tornare sul palco fi orentino con uno spettacolo nuovo. Detto fat-to. Angelo Savelli storico regi-sta teatrale che la dirige anche ne Lultimo harem ha appena dato vita a una rappresentazione che sembra cucita addosso allattri-ce. La bastarda di Istanbul, cos si intitola la nuova messinscena (dal 3 al 15 marzo), ispira-ta allomonimo romanzo della scrittrice turca Elif Shafak (che per la prima volta in assoluto ha concesso in esclusiva i diritti per la sua messa in scena). In occa-sione del centesimo anno dal ge-nocidio armeno che ricorre il

    24 aprile La bastarda di Istan-bul accende un faro sul dramma vissuto da quella popolazione allinizio del secolo scorso grazie al racconto di due donne. la storia del rapporto tra due Pae-si spiega Savelli la Turchia e lArmenia, ma anche la storia del rapporto tra un coro di voci femminili, due in particolare. Otto attori sul palco, di cui set-te donne, una forte componente femminile che aff ronta con mae-stria e coraggio un tema ancora scottante: la rimozione di quegli eventi che cento anni fa aprirono lannosa questione armena. An-gelo Savelli, grazie alladesione dellautrice e contando sullinter-pretazione, al tempo stesso iro-nica e appassionata, di Serra Yil-maz, porta in scena questa saga inter-etnica, sperimentando una drammaturgia epica, dove i personaggi si raccontano in ter-za persona, realizzandola grazie alle video-scenografi e di Giusep-pe Ragazzini, gi collaboratore di Fabio Fazio, Ornella Vanoni e

    Ludovica V. Zarrilli

    On stage

    Serra Yilmaz sar sul palco del Teatro di Rifredi fino al 15 marzo con La bastarda di Istanbul, spettacolo ispirato allomonimo romanzo di Elif Shafak

    Webteatrodirifredi.itFb: teatrodirifredi

    Avion Travel. Grazie alle video-stazioni di Giuseppe continua Savelli attraversiamo tutto il mondo passando dallArizona alla Turchia, approfi ttando della vastit del palcoscenico per met-tere in scena una storia epica, molto forte. Per prendere parte allo spettacolo, dopo Lultimo harem (che ha visto lultima re-plica lo scorso 15 febbraio) Serra Yilmaz si fermata a Firenze per quasi due mesi tra studio, prove, debutti e repliche. Sono sempre felice di tornare, questa un po una seconda casa per me. Cos il Teatro di Rifredi getta ponti tra Oriente e Occidente, raccon-tando storie, aff rontando tema-tiche mai banali e coinvolgendo il pubblico. Gi in passato su questo palco avevamo provato la mise en espace di diversi testi ambientati in Turchia e La ba-starda di Istanbul piacque subito tantissimo sia a noi che al pub-blico. Lo spettacolo piacer al-trettanto? Non resta che vederlo dal vivo. Che si alzi il sipario.

    la primavera esplodein palazzetti e teatri:via a una stagionedi eventi e concerti

    Primavera, profumi, fi o-ri e... spettacoli. Questo marzo porta in citt una vasta gamma di concerti ed eventi. Non mancano le opportunit per gli appassionati di teatro, dalladattamento della pelli-cola omonima di Bergman, Sinfonia dautunno, alla Per-gola tra il 10 e il 15 marzo, a La bastarda di Istanbul dal 3 al 15 marzo al teatro di Rifredi, passando per il Puccini, dove il 4, l11 e il 18 va in scena Non vorrei parlare damore, perfor-mance diretta e interpretata da Riccardo Rombi, preceduta da una degustazione. Prose-gue la stagione concertistica dellOrt il 12 marzo al teatro Verdi, con il direttore Jonathan Stockhammer e la pianista Lilya Zilberstein alle prese con Beethoven, Haydn e Bartok. Si balla sui ritmi balcanici di Goran Bregovic il 13 marzo allObihall, mentre tuttaltro tipo di sonorit previsto la sera successiva al Viper Th e-atre grazie al trio indie-rock Blonde Redhead. Giunge alla sua ventesima edizione lIr-landa in Festa: per loccasione il 17 marzo lObihall ospita gli italoceltici Whisky Trail e la band folk metal Dalriada. Si torna alla Pergola dal 17 al 22 con lEnrico IV di Shakespe-are, mentre per i cinefi li lap-puntamento allOdeon dal 20 al 29 con il Korea Film Fest, la rassegna dedicata al cinema sudcoreano, 34 lungometraggi e 20 corti, la maggior parte dei quali in anteprima nazionale. Arriva poi alla Flog il 21 marzo il cantautore degli anni zero, ovvero Le luci della centrale elettrica (nella foto), progetto musicale dietro cui si cela il ferrarese Vasco Brondi. Dop-pietta il 23 e 24 marzo al Ver-di per una delle pi note voci femminili italiane, Fiorella Mannoia, mentre il 25 al Man-dela Forum Francesco De Gre-gori presenta live Vivavoce, la sua ultima fatica discografi ca in cui riarrangia molti grandi successi. Per gli amanti della classica il 26 al Verdi c Salva-tore Accardo con musiche di Mozart, Spohr e Schonberg. Sabato 28 si pu optare per il folk dei Modena City Ram-blers alla Flog o per un salto negli anni 80 con gli Spandau Ballet al Mandela Forum.

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    A Palazzo Strozzi si inaugura la mostra Potere e Pathos. Bronzi del mondo ellenistico (14 marzo-21 giugno)

    A Palazzo Strozzi

    arrivano i bronzi ellenistici

    Dopo un anno da record la strada era segnata. Sfi orate le 350mila presenze con le acclamate mostre Pontormo e Rosso fi orenti-no e Picasso e la modernit spagnola nel 2014, la nuova stagione di Palazzo Strozzi si inaugura con unaltra esposizione di livello in-ternazionale, stavolta dal sapore classico. E replicare certi numeri possibile. Arriva Potere e Pathos. Bronzi del mondo ellenistico, aperta dal 14 marzo al 21 giugno, prima tappa di una tourne che nellestate passer per Los Angeles e il prossimo inverno sar a Wa-shington. Monumentali statue di divinit, atleti, eroi della mitologia e personaggi della storia popoleranno le sale della dimora rinasci-mentale in un percorso che si propone di contestualizzare ogni ope-ra, raccontandone le tecniche di produzione, fusione e fi nitura. Le statue sono affi ancate a ritratti di personaggi storici in un percorso che conduce il visitatore alla scoperta delle aff ascinanti storie dei ritrovamenti di questi capolavori, la maggior parte dei quali avve-nuti i