Il reporter-Barberino-aprile 2010

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APRILE 2010 L’avanzata dei single Ma la famiglia regge I numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazio- ni: a Firenze i single stanno “ac- cerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nu- clei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono” stanno cambiando, diventando sem- pre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massi- mo, con la badante. Tutti preoccu- pati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commer- cio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo è solo l’inizio. PAGG.30-31 di Cecionesi - Puliti La stagione è al rush finale, ma in casa viola si lavora già per il prossimo anno SPORT LA NUOVA FIORENTINA PAG.37 A giugno taglio del nastro della struttura alimentata coi pannelli solari. E in città car sharing e gruppi acquisto solidale BARBERINO UNA BIBLIOTECA “GREEN” PAG.4 La squadra in lotta per la serie A nonostante le dimissioni del coach. Parla Simona Di Tomaso AZZURRA BISONTE PAG.40 È primavera, cominciano i lavori. Partiranno a breve gli interventi di manutenzione sulle strade TAVARNELLE PAG.5 PAGG.2-3 Chi apre e chi chiude: viaggio nel commercio chiantigiano PRIMO PIANO Periodico d’informazione locale. Anno IV n.31 del 1 aprile 2010. N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10 Barberino, San Casciano, Tavarnelle Il Giornale nel tuo Comune EDIZIONE DEL CHIANTI F. NO • 13.050 COPIE DISTRIBUITE DA N el Chianti Fiorentino arriva una nuova voce. È quella de Il Reporter , che ogni mese, a partire da oggi, racconterà quello che accade nei comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle, oltre a fornire uno sguardo più ampio su fatti e avvenimenti di tutta la provincia fiorentina. Un giornale di approfondimenti e inchieste sulla realtà lo- cale, una nuova voce che va ad aggiungersi a quelle già esistenti con un obiettivo pre- ciso: raccontare quanto accade attorno ad ognuno di noi. In un mondo, come quello at- tuale, sempre più “virtuale”, dove è diventa- to possibile conoscere, quasi in tempo reale, quanto avviene dall’altra parte del mondo, Il Reporter – che troverete gratuitamente, ogni mese, nella cassetta della posta - vuole invece focalizzare la sua attenzione sulla nostra realtà, sul territorio che ci circonda, con la convinzione che un giornale che rac- conti i fatti di casa nostra possa essere utile a tutti i cittadini, sia come “piazza” dove riportare il confronto che come strumento d’informazione. Parlando velocemente di noi, l’esperienza de Il Reporter è nata a Fi- renze nel giugno del 2007: da allora il gior- nale è cresciuto, riscuotendo un gradimento sempre maggiore che ha portato alla nascita di un sito internet aggiornato quotidiana- mente (www.ilreporter.it), delle edizioni di Fiesole e Impruneta (2008) e, nel corso di quest’anno, di quelle di Borgo San Lorenzo (gennaio) e Valdarno (marzo). Ora è la volta del Chianti Fiorentino: una nuova avventura che ci affascina molto, e che affronteremo con grande impegno ma anche – è il nostro auspicio – con il vostro contributo. Aspet- tiamo infatti non solo le vostre lettere, ma anche segnalazioni e suggerimenti. Questo giornale vorremmo scriverlo insieme a voi. [email protected] Matteo Francini Una nuova voce, la vostra A partire dall’anno scolastico 2010-2011 la retta per i servizi sco- lastici sarà articolata in cinque fasce. Consentire alle famiglie di accedere ai servizi scolastici è infatti sinonimo di aiuto alle famiglie, in particolar modo di quelle colpite dalla tagliente crisi economica e con un occhio di riguardo alle esigenze del mondo femminile. Ecco quindi che la manovra economica di San Casciano introduce una diversificazione nel pagamento delle tariffa degli asili nido. In base alle nuove disposizioni, si avranno tariffe che oscilleranno dai 240 ai 430 euro mensili per quanto riguarda il tempo lungo, e un importo compreso fra i 200 e i 400 euro, per il tempo corto. “È un sistema, già valido per altre scuole – spiega l’assessore ai tributi – che intende sostenere le fasce più deboli del tessuto sociale”. Un bilancio a favore delle mamme SAN CASCIANO. Agevolazioni per le rette degli asili e per i servizi scolastici PAG.6 Giochi e scomesse Agenzia Ippica Slot machine APERTO TUTTI I GIORNI S.Casciano - Via P.zza Matteotti,3 Tel 055 82.94.669 1105984 Enrico Rossi eletto Governatore Regione PAGG.20-21

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Il reporter-Barberino-aprile 2010

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Sembra strano, di questi tempi. Stranissimo. L’azienda che cer-

ca qualcuno da assumere senza però riuscire a trovare nessuno che faccia al caso suo, o addirittura nessuno che lo voglia fare, quel lavoro che viene proposto. Roba da prima della crisi, quando qualcuno poteva ancora per-mettersi il lusso di dire no a un’offerta di impiego. Poi è venuta la grande re-cessione, e riuscire a trovare un lavoro è diventata un’impresa. Ma, nonostan-

te questo, ci sono dei settori dove re-perire personale continua a non essere facile. A partire dagli infermieri, per proseguire con gli insegnanti di scuola materna e gli addetti al turismo. E poi c’è l’ormai cronica carenza di artigia-ni, per cui manca il passaggio gene-razionale. Per non parlare dei gelatai. Ma qui il motivo è diverso: i giovani non vogliono rinunciare all’estate, e non resta che affidarsi agli stranieri. Diverso è il discorso nel campo del-

le energie rinnovabili, dove di posti di lavoro ne sono stati creati 5mila in quattro anni, e che per molti potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati delle aziende della meccanica. Ma an-che qui i controsensi non mancano: se il futuro appare sempre più verde, la realtà ancora non sembra esserlo. Per-ché, tra regolamenti urbanistici rigi-di, burocrazia e l’improvvisazione di qualche azienda, anche questo settore stenta a decollare.

APRILE 2010

Quei mestieri in cerca di personaleLAVORO. Dagli infermieri ai gelatai: trovare dipendenti non sempre è facile

L’avanzata dei singleMa la famiglia regge

I numeri parlano chiaro, e lasciano poco spazio alle interpretazio-

ni: a Firenze i single stanno “ac-cerchiando” quelle che solo fino a poco tempo fa erano il pilastro della società, le famiglie. Che nella città del Giglio sono circa 100mila. Ma, alle loro spalle, si fanno sempre più pressanti quei particolari tipi di nu-clei composti da un solo individuo, arrivati a contare 80mila unità. Ma non solo. Perché, a ben guardare, anche le famiglie che “resistono”

stanno cambiando, diventando sem-pre meno numerose. E sempre più anziane: aumentano, infatti, i nuclei “dai capelli bianchi”, composti da anziani che vivono soli o, al massi-mo, con la badante. Tutti preoccu-pati? Macché. C’è chi guarda con grande interesse all’avanzata degli “scapoli”: il mondo del commer-cio. Perché, assicura la Coldiretti, soltanto di cibo i single spendono il 60% in più delle famiglie. E questo è solo l’inizio. PAGG.30-31

PAGG.10-11

di Cecionesi - Puliti

Nonostante la crisi, la vendita delle

macchine è aumenta-ta del 12%. Al primo posto c’è la Cina. Leggevo sul giornale che i cinesi sono stati capaci di rifare anche una Ferrari. Era uguale all’ori-ginale. Si sono accorti che non era una Ferrari vera perché quando hanno alza-to il cofano invece del motore c’erano due cinesi al telaio. Le macchine di oggi sono diventate uffici mobili. L’Inps ha aperto un nuovo sportello dentro una Fiat Multipla! L’altro giorno ho provato a chiamare il direttore, la segretaria mi ha detto: “Un attimo le passo il baga-gliaio!”. Eppure il costo della benzina continua a salire. Se continuiamo di questo passo presto dovremo prendere una decisione drastica: o la macchina o la benzina. Sono convinto che tra 5 anni vedremo gente che andrà a piedi spin-gendo la macchina mentre altri cammi-neranno con una tanica di benzina sulle spalle. Cosa fare? Non lo so! Le famose energie alternative non è che mi convin-cano tanto. L’energia solare è pericolo-sa. Pensa se uno guida una macchina ad energia solare in pieno agosto quando il sole picchia forte. Se passa davanti a un autovelox come minimo gli ritirano la patente! Poi ci sono anche i biocarbu-ranti. Tempo fa ho guidato una macchi-na che andava con un diesel ottenuto dal mais. Sono vivo per miracolo: siccome la macchina s’è ingolfata, ho dato diver-si colpi di acceleratore e dalle bocchette è cominciata a uscire la polenta. Mi ha salvato un pompiere con un mestolo! Insomma, godiamoci le macchine ora perché del doman non v’è certezza!

*Comico

Andrea Muzzi*

L’auto ai tempidel solare

L’ex assessore al diritto alla Salute

della Toscana eletto presidente con quasi

il 60 per cento dei voti

POLITICA

IL GOVERNATOR ROSSI

PAGG.20-21

La stagione è al rush fi nale,

ma in casa viola si lavora già

per il prossimo anno

SPORT

LA NUOVA FIORENTINA

PAG.37

Arno e smog, si corre ai ripari

ambiente

PAGG.28-29

A giugno taglio del nastro della struttura

alimentata coi pannelli solari. E in città car

sharing e gruppi acquisto solidale

BarBerino

Una biblioteca “green”

PAG.4

La squadra in lotta per la serie A

nonostante le dimissioni del coach.

Parla Simona Di Tomaso

aZZUrra bisonte

PAG.40

È primavera, cominciano i lavori.

Partiranno a breve gli interventi

di manutenzione sulle strade

Tavarnelle

PAG.5PAGG.2-3

Chi apre e chi chiude: viaggionel commercio chiantigiano

PriMo Piano

Periodico d’informazione locale. Anno IV n.31 del 1 aprile 2010.N° reg 5579 del 17/05/2007 tribunale di firenze. Iscrizione al Roc 8551. Spedizione in a.p. - 45% legge 662/96 art. 2 comma 20/b. Contiene I.P. Prezzo di copertina euro 0,10

Barberino, San Casciano, TavarnelleIl Giornale nel tuo Comune

EdizionE dEl Chianti F.no • 13.050 CopiE distribuitE da

Nel Chianti Fiorentino arriva una nuova voce. È quella de Il Reporter, che ogni

mese, a partire da oggi, racconterà quello che accade nei comuni di Barberino, San Casciano e Tavarnelle, oltre a fornire uno sguardo più ampio su fatti e avvenimenti di tutta la provincia fiorentina. Un giornale di approfondimenti e inchieste sulla realtà lo-cale, una nuova voce che va ad aggiungersi a quelle già esistenti con un obiettivo pre-ciso: raccontare quanto accade attorno ad ognuno di noi. In un mondo, come quello at-tuale, sempre più “virtuale”, dove è diventa-to possibile conoscere, quasi in tempo reale, quanto avviene dall’altra parte del mondo, Il Reporter – che troverete gratuitamente, ogni mese, nella cassetta della posta - vuole invece focalizzare la sua attenzione sulla nostra realtà, sul territorio che ci circonda, con la convinzione che un giornale che rac-conti i fatti di casa nostra possa essere utile a tutti i cittadini, sia come “piazza” dove riportare il confronto che come strumento d’informazione. Parlando velocemente di noi, l’esperienza de Il Reporter è nata a Fi-renze nel giugno del 2007: da allora il gior-nale è cresciuto, riscuotendo un gradimento sempre maggiore che ha portato alla nascita di un sito internet aggiornato quotidiana-mente (www.ilreporter.it), delle edizioni di Fiesole e Impruneta (2008) e, nel corso di quest’anno, di quelle di Borgo San Lorenzo (gennaio) e Valdarno (marzo). Ora è la volta del Chianti Fiorentino: una nuova avventura che ci affascina molto, e che affronteremo con grande impegno ma anche – è il nostro auspicio – con il vostro contributo. Aspet-tiamo infatti non solo le vostre lettere, ma anche segnalazioni e suggerimenti. Questo giornale vorremmo scriverlo insieme a voi.

[email protected]

Matteo Francini

Una nuova voce, la vostra

A partire dall’anno scolastico 2010-2011 la retta per i servizi sco-lastici sarà articolata in cinque fasce. Consentire alle famiglie di

accedere ai servizi scolastici è infatti sinonimo di aiuto alle famiglie, in particolar modo di quelle colpite dalla tagliente crisi economica e con un occhio di riguardo alle esigenze del mondo femminile. Ecco quindi che la manovra economica di San Casciano introduce una diversificazione nel pagamento delle tariffa degli asili nido. In base alle nuove disposizioni, si avranno tariffe che oscilleranno dai 240 ai 430 euro mensili per quanto riguarda il tempo lungo, e un importo compreso fra i 200 e i 400 euro, per il tempo corto. “È un sistema, già valido per altre scuole – spiega l’assessore ai tributi – che intende sostenere le fasce più deboli del tessuto sociale”.

Un bilancio a favore delle mammesan casciano. Agevolazioni per le rette degli asili e per i servizi scolastici

PAG.6

Giochi e scomesseAgenzia Ippica

Slot machineAPERTO TUTTI I GIORNIS.Casciano - Via P.zza Matteotti,3

Tel 055 82.94.669

1105984

Enrico Rossieletto Governatore

Regione

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Dati non raccolti presso l’interessatoSi informa che, ai sensi dell’art. 24, comma 1, lett. C, del D.Lgs 196/2003 (codice in materia di protezione dei dati personali), il consenso per il trattamento dei dati personali, non è richiesto in quanto i dati sono provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque. Nel rispetto della normativa vigente in materia di protezione dei dati personali (art.13 del d.lg 196/2003). La informiamo che i suoi dati personali, non sensibili, sono raccolti e trattati da Web&Press s.r.l., al solo fi ne dell’invio presso la Sua residenza del periodico gratuito “il Reporter”.Il responsabile del trattamento è Web&Press s.r.l.Potrà in ogni caso richiedere l’eliminazione dei Suoi dati e in con-temporanea la sospensione dell’invio della sua copia esercitando l’art. 7 scrivendo a Web&Press via Kassel 17 50126 Firenze.

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il reporterè un periodico di 10 edizioniche mensilmenteviene distribuito da in 216.486 copie

Anno IV n.31 del 1 aprile 2010

Il Reporter del Chianti F.no raggiunge 13.050 famiglie nei Comuni di Barberino, Tavarnelle, San Casciano

Ha schiacciato tutti, senza esclusione di colpi. La crisi degli ultimi anni si è abbattuta anche sul Chianti fiorentino, obbligando a chiudere bottega nei casi peggiori o facendo stringere la

cinghia a chi si è potuto permettere di andare avanti. Le difficoltà sono generalizzate e coinvolgono senza diffe-renze San Casciano, Tavarnelle e Barberino, ma mentre la prima e la seconda sembrano essere riuscite a tamponare meglio l’emergenza, Barberino ha sofferto un po’ di più a causa del decentramento delle attività. Per analizzare i dati dell’andamento del commercio, a San Casciano non si può non gettare uno sguardo all’andamento generale delle aziende presenti sul territorio. Secondo i dati for-

niti dall’ufficio sviluppo economico il 2009 si chiude a San Casciano con 1.588 imprese. Nello scorso anno si è quindi verificata una leggera contrazione rispetto al 2008, quando le aziende all’appello erano 1.603, ed un riavvi-cinamento ai numeri dell’anno precedente, il 2007, che contava 1.559 imprese. Tra gli elementi più significativi spicca, in positivo, l’aumento del numero delle imprese edili che passa da 310 nel 2007 a 315 nel 2009, e delle at-tività di intermediazione finanziaria (39), salite di cinque punti rispetto al 2007. E’ invece in netta flessione il settore agricolo: nel triennio 2007-2009 hanno chiuso i battenti circa una ventina di aziende. Situazione analoga per le at-tività manifatturiere, passate da 180 a 170.

l’inchiesta. Viaggio nel commercio chiantigiano

La crisi c’è e si sente (ma non dappertutto)

Ilaria Biancalani

Consapevolezza, orgoglio e volontà. In queste tre parole si può riassumere quello che è l’attuale momento vis-

suto dal commercio di San Casciano. Passeggiando lungo le vie del centro, niente, apparentemente, sembra cambiato rispetto ad alcuni anni fa, quando la crisi e la contingenza che ha messo in ginocchio molte famiglie e frenato, in molti casi del tutto, la propensione all’acquisto, erano ancora molto lontane. Entrando nelle botteghe e parlando con alcuni com-mercianti, si ha invece l’esatta percezione di ciò che vuol dire avere un negozio all’alba del 2010. “E’ un momento molto delicato – sostiene Saverio Corti, presidente del centro commerciale naturale di San Casciano e titolare di una mer-ceria – e nessuno meglio di chi vive il commercio, può dirlo.

Alcune attività, quelle di generi di prima necessità, come gli alimentari e la merceria, hanno registrato una lieve flessione nelle vendite; ci sono invece altri negozi, soprattutto di cal-zature e abbigliamento di pregio, che hanno avuto incassi al limite della sopravvivenza, se consideriamo i costi e le tasse che comunque un’attività in proprio comporta”.“La cosa che

più ci allarma – conclude Corti – è che il 2010 sembra essere partito in modo addirittura peggiore rispetto all’anno prece-dente. Che sia colpa solo della cattiva stagione?”. Analoga situazione viene rilevata nell’artigianato, che in un paese nel cuore del Chianti, come San Casciano, pullula. Ce ne parla il presidente del Cna del Chianti, Omero Soffici.“Anche nel nostro settore – dice – la crisi si è fatta pesantemente sentire. Ma non ci diamo per vinti. La committenza è sempre più composta da giovani e molte sono le iniziative in ponte, che, come settore, cerchiamo di portare avanti e di condividere con le istituzioni. Anzi, ritengo che in un momento così diffi-cile, sia addirittura indispensabile fare il più possibile fronte comune e non aver timori ad esporre le difficoltà, per ten-tare di superarle”. Ed i cittadini di San Casciano? Come è cambiato il loro modo di acquistare? “Fino a pochi anni fa – sostiene una giovane donna, madre di due bambini ed attual-mente disoccupata – compravo diverse cose “superflue”; da un paio di anni, anche fare la spesa è diventato un onere per la mia famiglia e stiamo attenti ad acquistare prodotti buoni ma strettamente necessari”.“Secondo me – dice un uomo di mezza età, di professione impiegato – in gran parte è un pro-blema psicologico. Della crisi se ne parla così tanto che, se una famiglia ha qualche soldo in più, preferisce non spender-lo; e questo è un male per l’economia”. Tutti concordi però nel sostenere una tesi: “I negozi di vicinato? Sono sempre esistiti a San Casciano e dovranno continuare ad esistere. Le vie del centro senza botteghe sarebbero vuote e sguarnite ed il paese ne risentirebbe anche a livello turistico”.

san casciano. Prudenza e volontà sono i motori della ripresa

Anche se il peggio è passato sono bandite le spese folli

/I.B.

Una panoramica dei negozi della zona, per capire chi ha

sofferto, chi no e chi stringe i denti per sbarcare il lunario

Momento delicato, nessuno lo sa meglio di chi vive di commercio

Una delle attività commerciali più da-tate di San Casciano è la Macelleria

Secci , situata nel cuore del paese. Il ne-gozio ha aperto i battenti nella metà degli anni ‘60, all’epoca (felice) del boom eco-nomico e, fino ai giorni nostri, ha attraver-sato tutte le fasi altalenanti che il settore del commercio ha vissuto.Al figlio Stefano, che porta avanti con entusiasmo l’attività di famiglia, chie-diamo come è stato il 2009 che si è da poco concluso.Chi fa il commerciante di questi tempi, deve, necessariamente armarsi di una buona dose di ottimismo, senza la quale, sarebbe praticamente impossibile andare avanti. Detto questo non si può negare che, in generale, c’è stata una contrazione nelle vendite anche se, il comparto alimentare, è quello che ne ha risentito di meno. I clienti affezionati sono rimasti sempre gli stessi e ci scelgono grazie ad un binomio ormai consolidato: qualità e servizio.Sono queste a suo parere le carte vin-centi, che consentono di fronteggiare la spietata concorrenza della grande distribuzione, che alletta i clienti con offerte strepitose?Sicuramente. Qualità di ciò che acquistia-mo e mangiamo equivale a qualità della vita. Tant’è che il mio motto è da sempre: “comprate meno ma comprate meglio”.

In seconda battuta il servizio offerto. Un negoziante ha un rapporto diretto con i clienti ed è totalmente responsabile di ciò che vende. Certo, in un momento di dif-ficoltà economica bisogna anche buttare un occhio ai prezzi. Infatti i nostri fornitori sono tutti locali, per non rinunciare alla bontà dei prodotti nostrali ma ad un costo più contenuto. Quale potrà essere la spinta propulsiva per rilanciare il commercio negli anni a venire?In base alla mia esperienza, credo che sia fondamentale riuscire ad andare sempre incontro alle esigenze delle persone ricor-dando che oggi, come ieri e come domani, il cliente è sovrano.

Stefano Secci

Il parere del titolare della macelleria Secci

Comprare meno ma meglio

/I.B.

L’intervista

2 Aprile 2010 il giornale nel tuo comune

Nel 2009, a Tavarnelle, nessun negozio ha ces-sato la propria attività, mentre sono tre i nuovi

esercizi (due di abbigliamento ed un parrucchiere) che hanno aperto i battenti nel corso dell’anno. Un anno che non può certo definirsi brillante, ma che, tutto sommato, non è riuscito a spegnere del tutto il fuoco dell’entusiasmo nei commercianti. “Personalmente – riferisce Morando Morandi, ti-tolare dell’omonima macelleria nonché presidente

del centro commerciale naturale – ho incassato di più ma guadagnato di meno. I motivi? Sono indub-biamente da ricercare nell’aumento dei costi fissi e delle tassazioni che spesso vanificano i nostri sforzi”. L’imperativo assoluto per tutti i negozian-ti è: puntare sulla qualità. A tal proposito emerge una malcelata acredine nei confronti della grande distribuzione. “I centri commerciali integrati – ag-giunge Morandi – sono sempre beneficiari di una

politica ad hoc: una segnaletica stradale appro-priata per raggiungerli, agevolazioni contributive e fiscali”. Tutto ciò va a discapito dei cosiddetti “bot-tegai” che per mantenere alto il tiro possono punta-re solo sulla qualità dei prodotti venduti e su un ser-vizio ineguagliabile offerto alla clientela. “Come centro commerciale naturale – conclude Morandi – abbiamo già progettato tante iniziative negli anni passati e continueremo a farlo; la crisi economica, di cui siamo consapevoli, non ha frenato la voglia di valorizzare in primis il nostro paese e, grazie a questo, accrescere il potenziale di vendita delle nostre attività”. Una curiosità. Chiunque faccia un giro per Tavarnelle non potrà fare a meno di no-tare che, sulle tante attività commerciali presenti, due categorie spiccano nettamente: i macellai ed i parrucchieri-centri estetici. Insomma, sembre-rebbe quasi un commercio improntato all’insegna

del binomio “anima e corpo”. E se, come detto da Morandi, i macellai riescono a sopravvivere grazie alla qualità offerta, anche i 6 parrucchieri da don-na, 2 da uomo e 2 centri estetici, in un paese di 7500 abitanti, sembrano cavarsela egregiamente. “La bellezza – dice una ragazza all’uscita dal par-rucchiere – è come il mangiare; si può rinunciare a tutto ma, nell’era dell’apparire, non è possibile fare a meno di un aspetto piacevole. Sicuramente il parrucchiere e l’estetista in questo danno un’ottima mano”. Il parere di chi invece sta “dall’altra parte del banco”, ovvero i gestori dei saloni, è un tantino diverso. “La crisi si è fatta sentire eccome! - dicono praticamente all’unisono. Al momento non si parla di chiusure, ma c’è un forte malcontento, incassi generalmente andati a picco e la tendenza sempre più spiccata al “fai da te”, riducendo, il personale dipendente, al minimo indispensabile.

tavarnelle. Il 2009 non sarà certo ricordato come un anno brillante, ma non si sono registrate cessazioni

In 12 mesi nessuna chiusura. E tre nuove aperturead essere inaugurati sono stati due esercizi

di abbigliamento e un parrucchiere. L’imperativo

è sempre lo stesso: puntare sulla qualità

e sui servizi offerti alla clientela

Parlare di commercio nel cuore pul-sante di Barberino, il bellissimo cen-

tro storico, non è facile. Dubbi e doman-de imperversano sia fra i negozianti, sia fra i cittadini. Entrambi cercano di darsi delle risposte: a detta di qualcuno, in-fatti, il paese si starebbe trasformando, con il passare degli anni, in quello che viene definito una sorta di “dormitorio”. E, a una veloce occhiata, può sembrare così. I negozi “superstiti” nel capoluo-go non sono tantissimi: c’è un abbiglia-mento, quattro bar, due macellerie, due alimentari, un parrucchiere da donna e uno da uomo, una cartoleria e una picco-la Coop. Anche nel mercato settimanale, quello del venerdì, i banchi sono meno numerosi rispetto a qualche tempo fa.

Basta tuttavia fare un giro completo del paese, spingendosi fino alla zona indu-striale, per riuscire a capire che fine han-no fatto le attività commerciali e dove sono concentrate. E’ qui infatti che, se-condo i dati forniti dagli uffici comuna-li, hanno aperto altri quattro esercizi nel 2009: due negozi di accessori e ricambi auto, uno di materiale idrotermosanita-rio e uno di abbigliamento. Una sorta di “decentramento” che non sembra con-vincere molto i barberinesi. “Un tempo le cose erano molto diverse”, assicura una signora. Il dito dei commercianti è invece puntato contro i centri commer-ciali che, a loro dire, “non garantisco-no affatto quel servizio-cortesia offerto dalle botteghe, dove il calore umano, la

gentilezza e la qualità sono da sempre un ‘modus operandi’”. “Fare la spesa tutti i giorni – dice Fabio Francini, titolare della omonima macelleria sulla Cassia – in piccole quantità, specialmente per

chi vive solo, equivale a risparmiare. Difatti, spesso, le confezioni dei gran-di magazzini sono ‘formato famiglia’ e, inevitabilmente, il cibo ha una scadenza. Inoltre – aggiunge il commerciante - se un giorno i cosiddetti negozi di vicina-to dovessero ‘sparire’, dove andrebbero a fare acquisti le persone anziane o che hanno difficoltà a spostarsi con l’auto?”. Difficile, in effetti, rispondere a questo interrogativo. Certo è però che, immagi-nare uno splendido paese, come è quello di Barberino, senza negozi, non è dav-vero ipotizzabile: i primi a soffrirne la mancanza sarebbero senza dubbio gli abitanti del posto ma, insieme a loro, ne risentirebbe pesantemente anche il turi-smo.

barberino. Quattro nuove attività hanno alzato il bandone in zone distanti dal centro storico

E gli ultimi arrivati scelgono di “decentrarsi”Impossibile per tutti, comunque, immaginare il cuore del paese senza le sue botteghe. “Dove andrebbero le persone anziane e quelle che hanno difficoltà a spostarsi con l’auto?”

/I.B.

/I.B.

3BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Il Chianti investe in energia pulita e Barberino non fa ec-cezione. Nel prossimo futuro si agirà su fronti diversi, da

quello dei trasporti all’edilizia, con l’unico intento di rendere la vita del comune sempre più soste-nibile. In riferimento agli edifici pubblici, a giugno sarà inaugurata la biblioteca alla quale si sta lavo-rando da due anni e che sorgerà al posto delle scuole medie. Anche in questo caso, se l’edificio aves-se una carta di identità, alla voce “segni particolari” si leggerebbe “ecosostenibile”. Infatti, la nuova struttura si autoalimenterà attra-verso la presenza di pannelli foto-voltaici sul tetto e lo sfruttamento di energia geotermica. Ma non è tutto. La biblioteca è stata pensa-ta affinché gli spazi aperti in essa compresi potessero essere vissuti al meglio; per questo motivo un ampio giardino avrà la funzione di sala lettura. Nella medesima strut-tura saranno compresi una me-diateca e l’archivio storico. Que-sta novità si colloca in linea con l’adozione da parte del Comune di alcuni progetti secondo i quali tutte le vecchie costruzioni ad uso pubblico saranno dotate di pannel-li fotovoltaici in tempi brevi, pos-sibilmente già a partire da giugno. Gli edifici di nuova realizzazione, invece, già da tempo vengono costruiti con impianti per l’auto-alimentazione energetica. L’asilo nido e le scuole materne, inaugu-rati da uno e due anni, rientrano in quest’ultimo caso. Sul fronte dei trasporti, il comune di Barbe-rino è coinvolto, con altri cinque comuni, nel progetto di mobilità

sostenibile, del quale San Cascia-no è capofila. Il progetto mira ad un progressivo aumento dell’uti-lizzo di veicoli ad energia pulita, attraverso la creazione di percorsi ciclabili o pedonali, l’introduzione di veicoli elettrici per il trasporto intercomunale, la creazione di ser-vizi ai conducenti di automobili elettriche. Nell’ambito del proget-to si sta valutando la possibilità di effettuare un esperimento di car

sharing, chiudendo il centro per un giorno e fornendo servizi di trasporto collettivi ad energia puli-ta. Ancora in materia di ambiente, l’amministrazione lancerà a breve - probabilmente già nel mese di maggio- una campagna informa-tiva rivolta ai cittadini e relativa a due nuovi progetti. Il primo riguar-da le centrali ad azionariato diffu-so, ovvero la realizzazione di cam-pi fotovoltaici all’interno dei quali i cittadini avranno la possibilità di acquistare il proprio pannello solare. Il secondo punta alla crea-zione di GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) fotovoltaici, al fine di aggregare la domanda dei cittadini interessati ottenendo così pannel-li fotovoltaici a prezzi scontati.

I cani sono i migliori amici dell’uo-mo, ma se il padrone all’altro

capo del guinzaglio è maleducato, bisogna intervenire. Ecco perché a breve chi uscirà a Barberino sen-za l’attrezzatura per rimuovere gli escrementi del proprio animale sarà multato. Il provvedimento è stato preso dall’amministrazione su sug-gerimento della polizia municipale. Molte, infatti, le segnalazioni e le lamentele che da tempo provengono ai vigili da più zone del comune. In particolare, le aree maggiormente interessate dal fenomeno sembra-no essere quelle intorno ai giardini pubblici. Anche a Tavarnelle, nei giardini di San Donato e via Gio-vanni XXIII a Sambuca, sembra che passeggiare senza il rischio di pestare qualcosa di poco gradito sia impresa assai difficile. La deci-sione presa dall’amministrazione di Barberino su suggerimento della polizia municipale non avrà effet-to prima di metà aprile. Infatti, le sanzioni troveranno applicazione soltanto dopo che gli interessati saranno stati informati in maniera adeguata della novità. Per questo motivo, una prima parte del provve-dimento prevede una campagna di sensibilizzazione dei possessori di cani, cui saranno comunicate attra-verso volantini e altri mezzi l’entità delle sanzioni- che andranno da un minimo di 50 a un massimo di 500 Euro - e i comportamenti da tene-re per evitarle. La particolarità del provvedimento che entrerà in vigo-re dopo il termine della campagna informativa è costituita dal fatto che non sarà multato chi verrà col-to nell’atto di abbandonare con in-differenza l’escremento del proprio cane per strada. La sanzione, infat-ti, andrà a colpire chiunque usci-

rà di casa con cane al seguito, ma sprovvisto dell’attrezzatura adatta a raccoglierne eventuali bisogni. Na-turalmente, per “attrezzatura” non si intende necessariamente la paletta, ma qualsiasi cosa risulti ragionevol-mente idonea alla rimozione degli escrementi. Questo tipo di controllo è stato proposto dalla polizia mu-nicipale per l’evidente difficoltà di multare soltanto i padroni maledu-cati eventualmente colti in flagrante mentre non fanno la loro parte per mantenere pulite strade e giardini. Infatti, questo tipo di sanzione ri-chiederebbe la presenza di un vigile

in tutti i luoghi all’aperto ad ogni ora del giorno e della sera. Invece, veri-ficando che i padroni abbiano con sé paletta o sacchetto, si insegna loro un comportamento corretto prima di intervenire su uno sbagliato.

barberino. A giugno taglio del nastro per la biblioteca che verrà alimentata da pannelli solari

Segni particolari: ecosostenibile

Ilaria Esposito

Quando il padrone è maleducatocani. Sanzioni a chi non raccoglie gli escrementi

Molti gli interventi mirati. Oltre alla “casa dei libri”, il car sharing,

la creazione di campi fotovoltaici e di gruppi di acquisto solidale

/I.E.

A maggio la campagna informativa suinuovi progetti

Da metà aprile, multe da 50 a 500 euro per chi non porta la paletta

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4 Aprile 2010 il giornale nel tuo comune

Le strade di Tavarnelle avrebbero bisogno di una lunga serie di inter-venti. I lavori sarebbero necessari sia per semplici ragioni di manu-

tenzione, sia per motivi ancor più seri, ad esempio la sicurezza stradale. Alcuni inter-venti, fortunatamente, saranno proprio realiz-zati nei prossimi mesi e avranno inizio questa primavera. Entro i primi quindici giorni di questo mese dovrebbero essere completati i lavori per il congiungimento del marciapie-de di via delle Fonti con quello di via XXV aprile. A Badia a Passignano, invece, saranno presto avviati alcuni lavori di manutenzione sulle strade. Inoltre, entro il termine dei mesi estivi verranno collocati alcuni lampioni nel tratto di strada che si trova al di là dell’area di parcheggio della frazione. In particolare, sarà illuminata la via che porta in direzione Testalepre e sulla quale si affacciano alcuni abitati. Sul fronte della sicurezza stradale e

in particolare dei pedoni, sono previsti degli interventi anche sul ponte San Paolo di Sam-buca. Attualmente, infatti, chi si trovi ad at-traversare il ponte stesso su uno dei due cam-minamenti che lo percorrono, qualora debba cambiare lato della strada non può farlo se non attraversando la provinciale, percorrendo una via poco sicura. Proprio per questo mo-tivo è prevista per i prossimi mesi la realiz-zazione di un marciapiede che colleghi i due lati della strada. La data di inizio dell’inter-vento e i tempi di realizzazione dello stesso devono essere ancora stabiliti, dal momento che si potrà dare il via all’opera solo una vol-ta rilasciata l’autorizzazione da parte della Provincia. Infine, è prevista la realizzazione del parcheggio presso l’area sportiva colloca-ta sulla provinciale, all’incrocio con via Luigi Biagi. Anche in questo caso i tempi dell’in-tervento non possono essere stabiliti, dal momento che il progetto si trova ancora in

fase di studio. Quest’opera, peraltro, sembra essere molto attesa dagli abitanti della zona e da coloro che passano spesso per il tratto di strada che costeggia il centro sportivo. Infatti, l’esplicita richiesta di realizzare il parcheggio è stata avanzata più volte dagli interessati, dal

momento che durante lo svolgimento di ma-nifestazioni sportive capita spesso che file in-terminabili di macchine occupino gran parte della provinciale. Una situazione che impe-disce la viabilità e mette in pericolo veicoli e pedoni.

Dal marciapiede di via delle Fonti ai lampioni di Badia

a Passignano, fino alle migliorie del Ponte san Paolo,

alla sambuca. È tempo di sicurezza stradale

Vita breve alle buche, via ai lavori

Ilaria Esposito

tavarnelle. Con la bella stagione hanno inizio diverse opere di manutenzione e non solo

“Usare meno bottiglie di plastica significa un ri-sparmio per tutta la città”. Così Iuri Piattellini,

assessore ai lavori pubblici, commenta l’imminente inau-gurazione del terzo fontanello del comune di Tavarnelle. Il nuovo punto di erogazione di acqua potabile sarà col-locato nei giardini di via Boccaccio a San Donato in Pog-gio. Questa ubicazione è il risultato delle richieste emerse nel corso di un processo partecipativo che ha coinvolto i cittadini. I lavori di realizzazione sono già iniziati da qualche settimana e la loro conclusione è prevista per maggio. La realizzazione delle fontane pubbliche rien-tra in una politica di sensibilizzazione delle cittadinanza verso la tematica del risparmio dell’acqua e mira ad una riduzione del consumo di plastica. Attualmente, altre due

fontane sono presenti sul territorio del comune, una in piazza della Repubblica a Tavarnelle e l’altra a Sambuca. La prima fu realizzata nel 2006, l’altra ad aprile 2009. I risultati in termini di risparmio (aggiornati all’ottobre 2009, ndr) ottenuti fino ad oggi, sono davvero significa-tivi. Se si considera il fontanello di piazza della Repub-blica, in tre anni e mezzo di attività ha permesso ai citta-dini di non acquistare 1.419.600 bottiglie di plastica, con un risparmio totale di 425.880 euro e di 49,7 tonnellate di rifiuti. Per quanto riguarda Sambuca, dopo sei mesi dall’inaugurazione del fontanello si era già evitato il con-sumo di 141.908,4 bottiglie di plastica, da cui sarebbero derivate 5 tonnellate di rifiuti. Per le famiglie della fra-zione, ciò ha significato un risparmio totale di 42.572,5

euro. La “politica dei fontanelli” visti i risultati ha otte-nuto una certa popolarità, tanto che sono stati proprio i cittadini di San Donato ad avanzare richieste per avere il nuovo erogatore che si inaugurerà a maggio. Il fontanello di via Boccaccio distribuirà acqua naturalizzata, filtrata e corretta, ma non gassata. Iuri Piattellini spiega la scelta di Tavarnelle per fontanelli che erogano solo acqua natu-rale: “Per avere l’acqua gassata bisogna utilizzare degli apparecchi che hanno costi di manutenzione più alti ri-spetto a quelli che abbiamo collocato fino ad adesso. Tali costi, chiaramente, ricadrebbero sulla collettività. Inoltre, preferiamo che ogni goccia d’acqua che esce da queste fontane sia gratuita e fornendo acqua frizzante ciò non sarebbe possibile”.

Acqua gratis per tutti i cittadini col fontanello di San Donatoil serviZio. Un terzo erogatore a disposizione della gente: i primi due hanno già riscosso un grande successo

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5BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Il bilancio sancascianese 2010 è a sostegno delle donne e delle famiglie in difficoltà. Molte le novità introdotte

dal documento di previsione ap-provato dalla giunta, fra le quali spicca indubbiamente il sistema di equità sociale. A partire dall’anno scolastico 2010-2011 la retta per i servizi scolastici, sarà infatti ar-ticolata in cinque fasce, in base all’indicatore Isee. Consentire alle famiglie di accedere ai servizi sco-

Ecco le novità che aiutano le mammesan casciano/1. I cambiamenti per le famiglie in difficoltà, a cominciare dalle rette degli asili

Ilaria BiancalaniL’anno scolastico 2010-2011 comincerà con un sospiro

di sollievo per i genitori di san Casciano. il bilancio comunale

dell’anno in corso prevede infatti una suddivisione in fasce per

i pagamenti dei servizi destinati all’istruzione e nessun aumento

lastici è infatti sinonimo di aiuto alle famiglie, in particolar modo quelle colpite dalla tagliente crisi economica e con un occhio di ri-guardo alle esigenze del mondo femminile. Notoriamente infatti, è la donna che, per accudire i fi-gli, rinuncia alla propria attività lavorativa, molto spesso a disca-pito delle finanze familiari. Ecco quindi che la manovra economica di San Casciano, introduce una diversificazione nel pagamento delle tariffa degli asili nido. Fino ad ora infatti l’iscrizione al nido contemplava soltanto una duplice possibilità di scelta: quota intera oppure quota agevolata. In base alle nuove disposizioni invece, si avranno tariffe che oscilleranno dai 240 ai 430 euro mensili, per quanto riguarda il tempo lungo ed un importo compreso fra i 200 ed i 400 euro, per il tempo corto. In so-stanza pagheranno meno le fasce con il reddito Isee più basso, men-tre sosterranno cifre lievemente più alte le famiglie il cui indicato-re economico, le collocherà in una posizione economica più favore-vole. “E’ un sistema, già valido per altre scuole – dichiara l’assessore ai tributi Donatella Viviani – che intende sostenere le fasce più de-boli del tessuto sociale. I contenuti del documento programmatico – aggiunge - sono volti ad offrire supporti concreti a chi risente delle conseguenze negative della crisi. Data la strettezza di risorse in cui gli enti pubblici si trovano a dover-si barcamenare, lo sforzo da parte dell’amministrazione comunale sarà notevole; tuttavia, nell’in-tento di coprire le richieste delle famiglie e consentire alle donne di svolgere il proprio lavoro, in un momento di difficoltà genera-lizzata, come quello che stiamo vivendo, intendiamo mantenere anche le convenzioni con i nidi privati”. Il documento program-matico non prevede inoltre nessun ritocco per le tariffe relative ai ser-vizi scolastici: il costo unitario del pasto va da 1 euro e 70 centesimi a 4 euro, mentre per il trasporto la quota oscilla tra i 110 e i 310 euro. A proposito di quest’ultimo, la giunta comunale sta valutando la possibilità di applicare uno scon-to del 50%, in favore degli utenti che hanno esigenza di un servizio di sola andata o solo ritorno, non-ché di quelli che fruirebbero del servizio a giorni alterni. In totale, la spesa destinata a coprire il set-tore educativo, fra servizi e strut-ture, supera i 2 milioni di euro.

La riqualificazione del centro storico di San Casciano, parte

da un uso “rispettoso” della luce. E’ con questa filosofia che è sta-to realizzato l’intervento grazie al quale il cuore del capoluogo è stato dotato di nuovi impianti luminosi, che sfruttano tecnolo-gie innovative volte al risparmio energetico. Attenzione all’am-biente, cura nell’aspetto estetico e funzionalità sono infatti gli ele-menti che caratterizzano i nuovi apparati elettrici che illuminano le vie del centro. Uno strumento quindi di valorizzazione, un nuo-vo modo di vivere le vie nevral-giche del paese ma, soprattutto, un’ulteriore opportunità di sal-vaguardia dell’ambiente che con-sentirà al Comune di risparmiare circa 15 mila Kwh annui. “Grazie a questo investimento – dichia-ra l’assessore ai lavori pubblici, Roberto Ciappi – una delle aree più antiche e fruite del territorio comunale, viene completamen-te riqualificata e, sotto il profilo energetico, possiamo contribuire alla riduzione dell’inquinamento luminoso”. L’opera, che ha avuto un costo complessivo di 30 mila euro, permetterà al Comune di spendere circa 2000 euro in meno all’anno - ovvero la metà dei co-sti che sosteneva in precedenza- e potrà tutelare maggiormente l’ambiente riducendo l’emissio-ne di anidride carbonica; il ri-sparmio previsto è di oltre 6000 chilogrammi di Co2 all’anno. Le vecchie lanterne, in funzione da 1993, sono state sostituite con nuovi apparati dotati di ottica di ultima generazione, che evitano l’abbagliamento diretto ed han-no una resa cromatica migliore. Insomma fare una passeggiata in notturna nel cuore del paese sarà ancora più piacevole e le antiche chiese e gli storici palazzi che si affacciano sulle vie e sulle piazze del centro, saranno sicuramente viste, è proprio il caso di dirlo, “sotto un’altra luce”.

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6 Aprile 2010 il giornale nel tuo comune

Opere pubbliche: 5 milioni per la cittàsan casciano/2. Edilizia scolastica, viabilità ed energie rinnovabili i temi più caldi

Ilaria BiancalaniDall’adeguamento

della scuola di Bargino alla

costruzione di un asilo nido

a Cerbaia, oltre a interventi

di edilizia residenziale

pubblica destinati alle

categorie meno abbienti.

Ma in cantiere ci sono anche

lavori per la salvaguardia del

patrimonio storico e artistico

La “Madonna con il bambino” di Ambrogio Lorenzetti, è

tornata a casa. Dopo un capillare restauro che ha riportato l’ope-ra a nuova vita, il capolavoro di maggior prestigio del Museo di San Casciano, è tornata ad occu-pare il posto di rilievo che merita all’interno della struttura che, fra l’altro, fa parte del sistema mu-seale chiantigiano. La preziosa tavola racconta settecento anni di storia e arte del Chianti; fu in-fatti realizzata dall’artista senese nel 1319. Pulitura e fermatura del colore sono le due fasi che hanno caratterizzato l’interven-to realizzato dalla restauratrice Sandra Pucci sotto la supervi-sione di Maria Pia Zaccheddu, funzionario della Soprinten-denza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico per le Province di Firenze, Pi-stoia e Prato. L’iniziativa è stata finanziato dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.“Il nostro è un museo pieno di opere d’ar-te – commenta orgogliosamente il primo cittadino Massimiliano Pescini - e di tesori da scoprire. L’intervento di Lorenzetti, - con-clude - realizzato grazie alla pas-

sione ed al sostegno economico e tecnico dei soggetti coinvolti, è estremamente importante per l’attività di valorizzazione e dif-fusione del patrimonio artistico e culturale sancascianese: un fiore all’occhiello per l’intera comunità, che cerchiamo di va-lorizzare con ogni strumento a nostra disposizione”.E non sono solo parole se si pensa che la spesa prevista dall’amministra-zione comunale, finalizzata alla copertura delle attività culturali del 2010, si aggira intorno ai 600 mila euro.

Finito il restauro del capolavoro di Lorenzetti

La Madonna torna al museo

ZOOM

Ammonta a quasi 5 milioni di euro il piano delle opere pubbliche adottato dalla giunta comuna-le. Edilizia scolastica e sociale, manutenzione straordinaria delle viabilità, utilizzo delle ener-

gie rinnovabili: queste alcune delle principali direzioni verso cui si muoverà il pacchetto degli interventi, che il Comune ha previsto di realizzare nel corso del 2010 e che punta ad una riqualificazione del territorio comunale “so-bria e consona alle esigenze della comunità”, così come l’ha definita lo stesso assessore ai lavori pubblici, Roberto Ciappi. Vediamo nel dettaglio quelli più significativi. Si aggira complessivamente intorno ai 240 mila euro la spesa prevista per realizzare un intervento di adeguamento si-smico alla scuola materna di Bargino e attuare varie opere di manutenzione straordinaria per la scuola secondaria di primo grado e le primarie del territorio comunale. Nel set-tore dell’edilizia scolastica di rilievo è il progetto previsto per la costruzione di un nuovo asilo nido a Cerbaia. “Un impegno finanziario - aggiunge l’assessore Ciappi - da circa un milione di euro che potremo mettere concreta-mente in piedi solo se dalla regione Toscana giungeran-no i finanziamenti richiesti”. Stessa condizione interessa la realizzazione di due interventi di edilizia residenziale pubblica. Opere che mirano alla ristrutturazione dell’ex scuola elementare di Cerbaia e all’ex Coop di Mercatale per ricavare mini alloggi destinati a famiglie in difficoltà, anziani e giovani coppie (un milione e 800mila euro). Per quanto riguarda la viabilità in ponte c’è la risistemazione di via della Pineta con relativo parcheggio (190 mila euro) e via Martiri di Bologna (65 mila euro). Opere “minori” ma altrettanto utili per la cittadinanza sono quelle per la creazione di nuove aree di sosta, per il verde pubblico, per l’impiego di fonti rinnovabili (attraverso l’applicazione di impianti fotovoltaici sui tetti di alcuni edifici), per la sal-vaguardia del patrimonio storico ed architettonico e per varie opere di manutenzione straordinaria ai cimiteri del capoluogo, della Romola e di Santa Cristina.

/I.B.

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7BARBERINO • SAN CASCIANO • TAVARNELLE

Il Reporter informa. Di seguito sono riportati i principali cantieri stradali nei quali la popolazione chiantigiana si imbatterà nell’arco del prossimo mese. A San Casciano, Barberino e Tavernelle. Per sapere in anticipo se cambiare strada.

san cascianochiesanuovaA Chiesanuova, esattamente in via Faltignano, sono in corso i lavori per la realizzazione di un’opera di manutenzione straordinaria. L’intervento di risanamento del manto stradale ha richiesto una spesa di 90 mila euro. Sempre a Chiesanuova sta per essere ultimata la realizzazione di un marciapiedi sul lato destro di via Volterrana che costerà 211 mila eurocimiteroIl cimitero del capoluogo sarà al centro di una complessa opera di valorizzazione. Varato dalla giunta il progetto preliminare per il recupero di alcuni loculi nella parte antica del camposanto e la costruzione di 200 nuovi ossari. L’importo stanziato è pari a 80 mila euro.via decimoSono in fase progettuale avanzata i

parcheggi di via Decimo, via della Pineta, via Molino di Sugana e quello previsto in località Paolini. Per il parcheggio di via Decimo saranno disponibili circa quaranta posti auto.via lucardesiAmmonta a quasi 250 mila euro l’investimento che permetterà di riportare agli antichi splendori le mura medievali di San Casciano. Con un intervento di restauro a carattere conservativo verrà ripristinato il tratto esterno di via Lucardesi. Il recupero sarà finanziato con fondi regionali.

BarBerinoil valicoEntro maggio saranno terminati i lavori per la realizzazione del camminamento pedonale e ciclabile di collegamento fra Marcialla e il cimitero.

BusteccaEntro aprile saranno portati a termine i lavori di urbanizzazione dell’area scolastica del Capoluogo

tavarnellevia delle fontiEntro i primi quindici giorni del mese sarà completato il marciapiede di via delle FontiBadia a passignanoE’ previsto l’avvio di generici interventi di manutenzione delle strade. La data di inizio è incerta.samBucaNon ancora in corso, i lavori sul ponte San Paolo saranno avviati appena giungerà l’autorizzazione della Provincia. L’intervento consisterà nel collegamento dei due camminamenti del ponte medesimo.

L’InIzIAtIVACOrSI pEr gEnItOrI MODELLOFare i genitori è il mestiere più difficile al mondo. Per questo presso l’asilo nido il Melarancio mamme e papà con bambini dagli 0 ai 12 mesi, che quindi non posso-no ancora essere iscritti al nido, potranno partecipare al progetto “Melopiccoli”. Gli interessati assisteranno ad una serie di incontri con esperti sui temi della ge-nitorialità, della crescita e dello sviluppo del bambino. Gli appuntamenti sono pre-visti per giovedì 22 e 29 aprile, 13 e 20 maggio dalle 17 alle 19.

OpErE pUbbLIChErOtAtOrIA nOrD: è fAttIbILEGli abitanti di Barberino aspettano da 30 anni un intervento che renda più sicura la via Cassia, da sempre scenario di incidenti, purtroppo anche molto gravi. Qualche setti-mana fa la Regione ha decretato la fattibilità della realizzazione della rotatoria nord, ria-prendo le porte alla speranza di un migliora-mento della viabilità sulla strada che collega Barberino a Tavarnelle. Ancora non vi è al-cuna certezza sui tempi e sul tipo di lavoro che verrà fatto, ma si spera che la decisione appena presa costiuisca un primo mattone posato per la creazione, una volta per tutte, di condizioni di sicurezza adeguate.

CAMbIAMEntIMAtrIMOnIO, QUAntO MI COStILe coppie che sognano un matrimonio in Chianti rimangono molte. Nel 2009 a Barberi-no sono stati celebrati 38 matrimoni religiosi e 8 matrimoni civili. Come da legge di mercato, all’aumento della domanda i prezzi aumenta-no e anche le tariffe del Comune di Barberino si adeguano. Dall’1 marzo 2010, sposarsi nei locali del municipio per i residenti costa 150 euro il sabato e i giorni festivi, niente nei giorni feriali. Per i non residenti, le tariffe sono 250 euro nei giorni feriali e 350 euro il sabato e nei festivi. La celebrazione dei matrimoni nella Cupola di San Michele arcangelo avrà un costo di 200 e 250 euro rispettivamente per i giorni lavorativi e per le festività nel caso di unioni fra residenti. I non residenti, invece, pagheranno 400 o 500 Euro.

BarberinoChIEDILO AL nOtAIOtOrnA L’InIzIAtIVA ChE AIUtA I CIttADInI A SCIOgLIErE I LOrO DUbbIAnche nel 2010 va avanti l’iniziativa “Chiedilo al notaio”. Sempre più frequenti le richieste di fruire dei colloqui gratuiti con il notaio Wilma Cerulli, che offre con-sulenza ai cittadini nell’ambito delle proprie competenze professionali. Significativa l’affluenza degli utenti, di età compresa tra i 25 ed i 70 anni, di diversa estrazione culturale, che si rivolgono al notaio per domande relative alla famiglia, alle succes-sioni, ai contratti e ai mutui bancari, nonché per chiarire dubbi prima dell’acquisto di abitazioni, società o imprese. “L’utile prestazione – spiega il notaio Cerulli – consente di avvicinare la categoria dei notai ai cittadini, rendendoli edotti su tante questioni che non possono essere risolte attraverso il “sentito dire”, di un’informazione, anche quel-la “internettiana”, non sempre puntuale, aggiornata e veritiera; mi riferisco ai sugge-rimenti dei cosiddetti tuttologi, che possono indurre ad assumere comportamenti non corretti”. Il servizio è attivo ogni primo e terzo lunedì del mese dalle 10,30 alle 12,30 al primo piano del palazzo municipale (via Machiavelli, 56). Per poter incontrare il notaio è necessario prendere appuntamento presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico: telefonando al numero verde 800 771999, oppure al n. 055 8256224 ([email protected]), recandosi direttamente presso l’Urp durante l’orario di apertura al pubblico.

nASCE IL SErVIzIO pEr I CIttADInI DELLE frAzIOnICOn bIbLIObUS LA bIbLIOtECA è A DOMICILIOCon i libri, si sa la fantasia può viaggiare. Ma, grazie al nuovo servizio denominato “Bibliobus”, non sarà l’unica. Se i cittadini delle frazioni e delle località decentrate non possono recarsi in biblioteca sarà infatti la biblioteca a raggiungere loro. “Biblio-bus” sarà infatti una nuova importante iniziativa, che il Comune si appresta a realiz-zare e che consentirà, con appuntamenti prestabiliti, di portare libri, materiale video, multimediale, arteteca direttamente a casa dei cittadini, che vivono nelle frazioni e nei centri disseminati sul territorio .Il “Bibliobus” è il primo di una serie di servizi culturali a “domicilio”, cui si aggiungeranno anche il “Museobus” ed il “Ludobus”. Produrre iniziative e coinvolgere la comunità sia all’interno che all’esterno delle no-stre strutture del territorio (la biblioteca, il museo e il teatro).

MIgLIOrIE nELLE ArEE A VErDE pUbbLICO16MILA EUrO pEr gIOChI E pAVIMEntAzIOnE AntItrAUMAPiccole e grandi opere nelle aree a verde pubblico che non passeranno certo inosser-vate alla comunità sancascianese. Con un intervento di riqualificazione dei giardini pubblici, le aree in assoluto più fruite dalla cittadinanza in tutte le stagioni dell’anno, saranno infatti incrementati giochi e panchine. L’investimento complessivo di oltre 16 mila euro, ha consentito all’amministrazione comunale di avviare una serie di lavori volti a sostituire, aggiungere, integrare, migliorare le strutture e i supporti presenti nel-le aree a verde pubblico, andando così a dare risposte concrete alle istanze provenienti dai cittadini. Gli interventi sono funzionali anche alla sicurezza; difatti, a corredo di ogni nuovo gioco, è stata installata la pavimentazione antitrauma.

gIà AttIVO IL SErVIzIO grAtUItOArrIVA LA nEwSLEttEr pEr InfOrMArE I CIttADInINormative, scadenze amministrative, eventi, progetti, iniziative, manifestazioni, ser-vizi, emergenze. Da adesso sarà possibile conoscere tutte le attività aggiornate del Comune, attraverso un semplice click. Il nuovo servizio, denominato “news letter”, servirà ad accorciare le distanze che separano i cittadini dalla macchina amministra-tiva. Tutti, in modo gratuito, potranno usufruire di questo strumento di informazione che consentirà di ricevere a casa, nella propria casella di posta elettronica, le infor-mazioni aggiornate relative alle ultime novità riguardanti San Casciano. Iscrizione sul soto: www.comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it

San CascianopIStA CICLAbILELAVOrI In COrSO A SAMbUCASono in corso i lavori del Consorzio di bo-nifica per la realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile che probabilmente entro il prossimo autunno collegherà Sambuca a Montecchio. Il primo lotto, quello da Mon-telupo a Sambuca, è già stato completato. Il progetto prevede la creazione di un collega-mento ciclabile che va da Montelupo a Radda in Chianti lungo la Pesa. Il tratto che interessa Tavarnelle, che è in corso d’opera, costituirà un incentivo a non prendere l’automobile per gli abitanti, mentre permetterà ai turisti di go-dere delle bellezze paesaggistiche che fanno

loro scegliere questo territorio per le vacanze.

IL prEMIOtUrISMO ECOSOStEnIbILEIl comune di Tavarnelle è stato dichiarato vincitore, con altri 9 comuni toscani, del ban-do della Regione Toscana per il finanziamen-to all’80% di progetti “di speciale interesse regionale” per il turismo “sostenibile e com-petitivo”. Tavarnelle, divenuto “osservatorio turistico di destinazione”, contribuirà alla creazione di una rete regionale per la speri-mentazione del modello di turismo indivi-duato dalla rete di regioni europee Necstour. Attualmente il progetto è in fase di avvio e si stanno individuando gli indicatori utili ad os-servare il modello turistico di Tavarnelle. Da questo monitoraggio, a metà del 2011, sarà ricavato un modello da integrare con quello degli altri comuni selezionati. Il modello ope-rativo di turismo sostenibile sperimentato che risulterà da tale integrazione a livello regio-nale, sarà applicabile in tutta Europa..

CEntrO gIOVAnIfInItA LA fASE DI rODAggIOSi è ormai conclusa la “fase di rodaggio” per il Centro Giovani dei Rovai, che è stato inau-gurato nel dicembre 2009 e presso il quale da gennaio sono iniziate le prime attività. Attualmente, nei locali del centro si sta svol-gendo un laboratorio teatrale che coinvolge i ragazzi dai 12 ai 19 anni e che li impegnerà fino a giugno. L’iniziativa è stata organizza-ta dalla compagnia “Il Teatro delle Stanze”, che ha pensato per i partecipanti un percorso formativo divertente che terminerà con un saggio. L’iniziativa costituisce per il Centro Giovani il primo vero progetto, realizzato con la collaborazione degli assessorati alle politiche giovanili dei Comuni di Tavarnelle e Barberino.

Tavarnelle

8 Aprile 2010 il giornale nel tuo comune

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Infermieri, educatori, ingegneri specializ-zati, ma anche elettricisti, amministrativi e lavoratori del turismo. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale

per la Toscana, ma ci sono ancora delle profes-sioni dove gli sbocchi lavorativi non mancano, anche se bisogna cercarli un po’. I dati Union-camere, infatti, dicono che le aziende della provincia di Firenze nel 2009 hanno registrato circa la metà delle assunzioni a tempo indeter-minato del 2008: da 17.090 a 9.340. Nonostante questo, per alcune categorie reperire personale non è stato facile. Su tutti gli infermieri, perché, come spiega il presidente del collegio fioren-tino, Gianfranco Cecinati, “il numero chiuso dell’università non risponde alle esigenze delle aziende, pubbliche e private”. Seguono a ruota gli insegnanti di scuola materna e gli educatori professionali, figure sempre più legate al mon-do delle cooperative. “C’è grande richiesta di servizi sociosanitari e educativi - spiega Stefa-no Meli, presidente di Confcooperative - non mancano lavoratori preparati, quanto quelli motivati”. Tra gli universitari, solo gli ingegne-

ri (soprattutto meccanici) sono richiesti, ma, come tutte le associazioni di categoria specifi-cano, spesso le aziende richiedono profili molto precisi, esperti iperspecializzati. Insomma, una laurea non vuol dire lavoro immediato. Anzi, dall’ultimo Rapporto sul lavoro dell’Irpet sem-bra che Firenze, nonostate stia meglio del re-sto della Toscana, abbia un tessuto produttivo poco avanzato. L’alta tecnologia non è di casa sulle rive dell’Arno, e i laureati, specialmente quelli giovani, appena usciti dall’università, o fuggono in altre zone d’Italia e all’estero, op-pure, come conferma la ricercatrice Lara An-toni, “si adattano a qualifiche e a stipendi più bassi di quelli che la laurea dovrebbe portare”. Va molto meglio, invece, per i diplomati, le

cui assunzioni sono state tre volte superiori a quelle degli universitari. In cima alla classifica ci sono quelli usciti dagli istituti commerciali, seguiti dal turistico. Anche dalla Confesercenti ammettono che, per quanto i turisti siano cala-ti, mancano profili professionalmente formati nella ristorazione, come cuochi o sommelier, e nell’accoglienza turistica. Specialmente serve gente che parli molto bene le lingue. Nel com-mercio e nell’artigianato, come già raccontato da Il Reporter nel mese scorso, manca il pas-saggio generazionale: non si trovano più panet-tieri, macellai, ambulanti di generi alimentari. Secondo la Confartigianato i più introvabili sono i falegnami, seguiti da pellettieri, vetrai, meccanici ed autoriparatori, carpentieri, parruc-chieri ed estetisti, sarti e modellisti, panettieri e pastai, idraulici e orafi. E Firenze sta peggio della media italiana. Un vero esercito di appren-disti mancati, perché i giovani preferiscono un lavoro subito più redditizio, come il call-center, ma che poi non dà grandi sbocchi futuri, non valutando le possibilità di crescita (anche eco-nomica) che le professioni artigiani permettono.

l’inchiesta/1. Il 2010 si annuncia come un anno di grave crisi occupazionale. Ma non per tutti

Quando a mancare sono i lavoratori

Riccardo Bianchi

esistono professioni dove gli sbocchi ci sono, e dove per le aziende reperire

personale non è facile: dagli infermieri agli elettricisti, passando per gli addetti

al turismo. Per i diplomati assunzioni tre volte superiori rispetto ai laureati

Annunci di lavoro

ZOOM

Le gelaterie rimangono aperte da metà marzo (i più corag-giosi da febbraio) a ottobre, al massimo novembre. È la

stagione, che richiede lavoratori stagionali. Ma trovarli già preparati e volenterosi è così difficile che ormai c’è chi si è adattato a prenderli fissi. “Sono vent’anni che faccio il gelatie-re e ogni anno ho avuto gli stessi problemi - racconta Sandro Lazzeri, presidente di Confartigianato gelatieri e tra i fondatori di Gelatando - ogni volta dovevamo ritrovare gente nuova e perdere uno o due mesi a formarli. Poi qualcuno a luglio si stanca e va via, perché vuole andare al mare ad agosto o per-

ché, come ci è successo due anni fa, non vuole lavorare la sera. Perciò ci siamo decisi a prendere a tempo indeterminato due ragazze. Paghiamo di più, ma ci togliamo il pensiero. Ormai lo fanno in tanti”. Il problema è comune. I giovani non vogliono perdersi l’estate, qualcuno inizia, ma lascia a metà e gli uni-ci disponibili sono gli stranieri. Gli annunci di “cercasi com-messa” si sprecano, vanno da Santa Croce all’Affrico, e tutti chiedono una ragazza già esperta. “Con i lavori della tramvia abbiamo visto dimezzare il lavoro e di dipendenti ora non ne cerchiamo - racconta Stefano Trentanovi, di Righi in piazza

Batoni - ma per anni ci siamo scontrati con queste difficoltà e quasi tutti i colleghi le hanno anche adesso” A Firenze sono 67 le gelaterie artigianali, 124 in provincia. Fatti due conti, un bel po’ di posti. “C’è il problema che è un lavoro solo stagionale, ma anche che molti pensano sia facile - spiega Simone Bonini di Carapina, in piazza Oberdan, che ora ha aperto anche una ‘succursale’ in via Lambertesca - bisogna saper trattare con i clienti, consigliarli. Molti dopo poco se ne vanno. Certo, loro devono accettare di andare in ferie a gennaio, ma il datore di lavoro deve saperli gratificare”.

È tra le attività di cui c’è più richiesta, ma i giovani non vogliono perdersi l’estate. Così restano gli stranieri

C’era una volta il gelataio, quel mestiere che nessuno vuol più fare

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Nell’artigianato non c’èricambio generazionale:non si trovano più sarti,falegnami e panettieri

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10 Aprile 2010

Un investimento di oltre 679 milioni di euro e 5mila nuovi posti di lavoro creati tra il 2007 e il 2010 solo nel campo delle energie verdi. Sono i dati snocciolati dalla Regione

Toscana nel corso degli ultimi Green Days, le giornate per l’ambiente del novembre scorso. Un annuncio che sembra dire che anche in Toscana il futuro è verde, nel senso energetico del termine. La realtà, però, non lo è altrettanto. I regolamenti urbanistici troppo rigidi, la bu-rocrazia assillante, ma anche una certa improvvisazione di qualche azienda, stanno frenando proprio quel settore che è considerato il volano dell’economia, tra i pochi a poter far ripartire l’Italia dopo la crisi. “Molti dei co-muni fiorentini, e toscani, non permettono l’istallazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti perché rovinano il pa-esaggio”, spiega Sauro Ballini, presidente dell’Unione impiantisti della Cna provinciale. “Firenze è inflessibile. Si può anche capire per il centro storico, ma per la peri-feria no. In altri è difficile installarli addirittura sui tetti delle fabbriche; servono mille fogli, che chiedono tempo e soldi”. Un disincentivo che fa male, “perché negli ul-timi anni le imprese di impiantistica che hanno puntato sulle rinnovabili sono cresciute anche del 20, mentre chi è rimasto sul classico è crollato del 15%”. E, insieme

ai bilanci, anche gli organici sono aumentati. Servono ingegneri e periti elettrotecnici, ma anche gli edili, per le strutture di sostegno degli impianti. Secondo molti, le rinnovabili potrebbero essere lo sbocco per molti cas-saintegrati delle aziende della meccanica. Così è succes-so all’Electrolux di Scandicci, dove dalla produzione di frigoriferi si è passati a quella di pannelli fotovoltaici. E a insegnare il mestiere ai lavoratori ci penserà l’azienda di Carlo Chellini, che sempre a Scandicci sta preparando un grande impianto su un terreno da 120mila metri qua-drati: “La crisi si sente - racconta - ma soprattutto man-ca, a tutti i livelli, la volontà politica”. “Parlare di nuova occupazione è difficile - spiega Alfredo degl’Innocenti, presidente di Energycoop - sicuramente se gli impianti aumentano, dovranno essere mantenuti e ci sarà bisogno anche di altri elettricisti, ma esperti nel campo. Certo che se le banche non danno finanziamenti, le aziende non compreranno i pannelli”. Nel frattempo, però, si è creato anche indotto, fatto di piccole società e studi pro-fessionali, come quello di progettazione dell’ingegnere Roberto Giberti: “Le commesse ci sono e aumentano - ci racconta - il problema è che anche per un impianto fa-miliare ci vogliono sei mesi a causa delle pratiche. Alla fine molti rinunciano”.

in toscana creati 5mila posti nel campo delle energie rinnovabili

in 4 anni, ma burocrazia e regolamenti urbanistici non aiutano.

e per molti questo potrebbe essere lo sbocco per i cassaintegrati

l’inchiesta/2. Tante le difficoltà che frenano un settore considerato il volano dell’economia

Il futuro è verde (ma il presente no)

Riccardo Bianchi

Annunci di lavoro

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La Pm Service, azienda di Pontassieve, si occupa soltanto di acquistare e rivendere pannelli e materiale fotovoltai-

co. Niente impianti, niente progetti. Quando è nata, nel ‘99, vendeva pochissimo. A dieci anni da quella data, il fatturato ha toccato i 20 milioni di euro, ha dieci dipendenti e ha inizia-to a vendere anche in Germania, Olanda, Belgio e Spagna. “I mercati esteri sono più reattivi - spiega uno degli amministra-tori, Andrea Parrini - i nostri regolamenti comunali sono trop-po restrittivi”. La Pm è divisa in tre settori: uno commerciale, uno amministrativo e uno tecnico, per assistere i clienti: “In

tutti e tre abbiamo preso giovani diplomati, li abbiamo formati sulle rinnovabili e ancora oggi continuano a seguire corsi di formazione per specializzarsi sempre di più”. Oltre alla bu-rocrazia, Parrini critica quelle società che non hanno investito nella professionalità: “Con l’arrivo delle tariffe agevolate per rivendere l’energia prodotta, in tanti si sono buttati nel settore, anche improvvisando. A volte a montare o rivendere i pan-nelli sono idraulici o tecnici dei condizionatori, e il servizio ne risente”. Secondo Parrini, però, questo è un settore che può trainare l’economia. “Nel 2010 puntiamo a raddoppiare

il fatturato, anche perché le richieste dall’estero aumentano e forse non riusciremo a rispondere a tutte. Basti pensare che ci riforniamo dalla Power One di Terranova Bracciolini, che l’an-no scorso ha prodotto pannelli per 450 Mw e quest’anno ha domande per 2.000 Mw”. Anche l’occupazione, ovviamente, ne risentirà positivamente: “Noi sicuramente prenderemo altre persone, una nel reparto tecnico e una in quello commerciale. Ma il discorso dovrebbe valere anche per gli altri, perché il momento è buono. L’energia verde potrebbe essere un volano per il paese e per Firenze”.

Nata nel ‘99, vanta ora dieci dipendenti e un fatturato di 20 milioni. “E assumeremo ancora”

L’azienda che da pontassieve vende pannelli in mezza Europa

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Bei tempi quelli in cui ti potevi rivolgere all’uomo di casa e quello ti sapeva aggiustare tutto, dal pic-

colo guasto alla lavatrice, alle ante del pensile che non stanno più in squadra, al cambio delle gomme dell’auto. Vuoi per l’aumento di famiglie con un solo genitore, vuoi per il tempo sempre più sfilacciato tra i mille impegni della giornata, chi te le cambia più le guarnizioni del lavello? A volte poi capita che un uomo di casa non ci sia neanche. Ma lo si può prendere a noleggio. E’ l’idea di “Marito in affitto”, un marchio nato nel 2007 nel nord Ita-lia e dall’anno successivo esportato in tutto il paese, oltre che in Francia Germania. A Firenze è sbarcato il mese scorso, quando Giovanni Mo-nello, antellino di 53 anni, ha deciso di affiancare al lavoro di geometra (e di edicolante) la passione per il bricolage. E mettere sul mercato le sue competenze in campo do-mestico. Il servizio è pensato per togliere dai pasticci giovani e non più giovani signore alle prese con una serie di piccoli lavoretti che in genere verrebbero delegati al sesso forte. Ma a chiamare Giovanni non sono solo donne. “Principalmente single – spiega Monello – tra i 30 e i 40 anni. Si tratta di persone che vivono da sole, lavorano e hanno poco tempo per dedicarsi a queste incombenze, ma vantano un reddito medio-alto”. Anche se, assicura il “marito in affitto”, il servizio è uno di quelli che fa risparmiare. La ta-riffa dipende naturalmente dal tem-po speso e dal tipo di richiesta del cliente, ma il vantaggio sta nel fatto di non dover chiamare tre o quattro professionisti diversi (con relativi costi anche della sola uscita) per risolvere questioni di poco conto. Dal giardino alla cucina, dalle tuba-ture allo stuccaggio delle pareti, ce n’è per tutti gli imprevisti quotidia-ni, con qualche tocco in più che fa

imbranati, impegnati o semplicemente

incapaci di impugnare chiavi inglesi

e brugola (o ago e fi lo)? il “pronto

soccorso” per i piccoli grandi guai

quotidiani trova sempre più clienti.

Principalmente single, tra i 30

e i 40 anni, con poco tempo a

disposizione da dedicare alla casa

nUovi Mestieri. Dalle guarnizioni al giardinaggio, c’è chi fa dei lavoretti domestici un vero impiego

Professione marito. in affi tto

Paola Ferri

sempre curriculum. “Essendo prin-cipalmente un geometra – continua Giovanni – posso anche progettare impianti di irrigazione o prendere le misure delle stanze, con tanto di ela-borazione della mappa della casa”. Oppure offrire consulenza su pre-ventivi che ai profani possono appa-rire oscuri. Come quelli per i lavori condominiali, o - ancor peggio per il gentil sesso - quello del meccanico, pressoché scritto in un’altra lingua. Ma non solo una spalla per le don-ne, dicevamo. La ditta offre anche lavoretti tipicamente femminili. E qui entra in gioco il pool di esper-te del settore, tra sarte, stiratrici e via dicendo. Insomma un quadro completo di tutte quelle piccole in-

C’è chi prende a noleggio un marito e chi cerca il

sostegno di una nonna o di una mamma. Dove? Ma in rete, è ovvio. Nel senso che la ricerca parte da lì, ma l’aiuto si con-cretizza nella vita reale, al di là di schermi e tastiere. Dopo il bike sharing e il car sharing, arriva anche il “Mamma sha-ring”, letteralmente “madre in condivisione”, servizio pensato per chi necessita di consigli, suggerimenti, ricette o compagnia. Tutto rigorosa-mente gratuito. “L’intenzione è quella di offrire una rete di solidarietà al femminile – spiega Irene Peretti, respon-sabile delle relazioni esterne – in un momento di profonda crisi economica come que-sto”. L’idea nasce a Torino, a novembre dell’anno scorso, e da lì si espande in tutta Italia a macchia d’olio, fino a rag-giungere qualche centinaia di iscritti e oltre 200mila visite al portale online. E a formare una rete tutt’altro che virtuale. “Il contatto su internet è solo il punto di partenza – continua la Peretti – per poi incontrarsi e sostenersi a vicenda”. Tra le iniziative in ponte il riciclo dei giocattoli, che ha toccato l’apice sotto Natale. Ma non solo, la rete di genitrici si avvale anche di un gruppo di professionisti (volontari, natu-ralmente), in grado di rispon-dere a esigenze specifiche. La maggiore richiesta al mo-mento riguarda la consulenza legale, offerta gratuitamente dall’avvocato matrimonialista Laura Gaetini. Il gruppo può inoltre contare sull’esperienza di un cardiochirurgo, il dottor Danilo Santo. “Ma c’è anche chi cerca consigli più banali - conclude Irene Peretti – ad esempio quanto tempo dopo il parto può ricominciare ad andare in palestra, oppure se-gnala iniziative sul territorio che possono essere d’interes-se per altre madri”. Per fare squadra online e nella vita vera.

Solidarietà in “rosa”

E la mamma si condivide online

in rete

E per le incombenze tipicamente femminili entra in gioco un pooldi esperte del settore

tendenze

combenze di manutenzione che ab-biamo sempre meno voglia di fare. Finché non si sconfina negli inter-venti più consistenti. In tal caso me-glio chiamare un professionista del settore, lo stesso “coniuge in presti-to” ha pronta una lista di consigli. O trovarsi un marito vero che lo faccia per noi.

Bollette indecifrabili addio. A partire dai pros-simi giorni, nelle case dei circa 300mila

cittadini serviti da Publiacqua arriverà la nuova “Bolletta amica”, fresca di un restyling realiz-zato nel nome della massima trasparenza. I dati essenziali dell’utente raggruppati in due colonne, con indicazione precisa sugli importi dovuti, rie-pilogo di tariffe e metodi di determinazione della spesa, date delle letture del contatore e dell’invio della bolletta successiva. Sul retro, il dettaglio del fatturato, la situazione dei pagamenti preceden-ti e le specifiche relative al servizio e al regola-mento. L’utente sarà inoltre messo in allarme in caso di consumi anomali dovuti a perdite o guasti dell’impianto o di mancato pagamento di fatture precedenti. Colori e caratteri tipografici diversi metteranno in evidenza tutte le informazioni es-senziali. Novità anche sul fronte dei pagamenti: da questo mese sarà infatti possibile effettuarli in tutte le tabaccherie e ricevitorie del circuito Lot-tomatica, e presto anche online o alle casse per il pagamento automatico installate agli sportelli dell’azienda. Trasparente, chiara, ricca di infor-mazioni. Ma ciò che più interessa le famiglie è certamente il suo costo. “La nostra – spiega il pre-sidente di Publiacqua Erasmo D’Angelis – è una bolletta leggera. Nel 2009 le famiglie dell’area di Publiacqua hanno consumato mediamente 117 metri cubi d’acqua ciascuna, pari a 250 litri al giorno per persona. Il costo medio delle bollette è stato di 217 euro annui, circa 4 euro a settimana, più o meno la stessa cifra spesa per l’acquisto di acqua minerale in bottiglia”.

Sarà più chiara. Novità anche per i pagamenti

publiacqua, cambia la bolletta

/A.T.

L’annUnCiO

12 Aprile 2010

1107

550

Momento delicato per la residenza popo-lare fiorentina. Le oltre 7.000 case Erp

(edilizia residenziale pubblica) non bastano a soddisfare una ri-chiesta sempre maggiore, men-tre gli sfratti per morosità (circa l’80% del totale nel 2009, dati Su-nia) contribuiscono ad alimentare

La grande emergenza delle case popolarieDiliZia/1. Le oltre 7mila abitazioni Erp non bastano a soddisfare una richiesta sempre maggiore

Luca Serranò

il caso

Molte famiglie fi no a poco tempo fa autosuffi cienti si ritrovano

a barcamenarsi tra liste e graduatorie, e nel frattempo c’è chi

decide di farsi “giustizia” da solo occupando gli stabili sfi tti. entro

l’estate saranno messi a disposizione 140 alloggi ristrutturati

il corto circuito sociale innescato dalla crisi economica. Migliaia e migliaia di famiglie, fino a pochi anni fa completamente autosuf-ficienti, si ritrovano oggi a bar-camenarsi tra liste e graduatorie, quasi in competizione l’un con l’altra per un tetto sopra la testa. “Serve un intervento dello Stato - spiega l’assessore alla casa del Comune di Firenze, Claudio Fan-toni - non scordiamoci che i fondi stanziati in tal senso nel 2007 sono stati anticipati dalla Regione e mai restituiti. Quei soldi sarebbe-ro stati essenziali per fronteggiare al meglio la questione abitativa”. Un chiaro riferimento al piano casa voluto dal centrodestra nel 2008, concentrato più sull’amplia-mento delle costruzioni esistenti che su un vero e proprio rilancio dell’edilizia popolare. “Sono state bloccate le risorse messe in campo l’anno prima - si lamenta Simone Porzio del Sunia, il sindacato degli inquilini e degli assegnatari - 550 milioni di euro destinati alla co-struzione e al recupero di alloggi. Solo in Toscana sarebbero sorte 1.500 case in più”. Nel frattem-po, in molti hanno deciso di farsi “giustizia” da soli, occupando gli stabili sfitti del Comune con “spe-dizioni” più o meno organizzate. Fenomeno che ultimamente sta prendendo una piega allarmante, con molte effrazioni in locali vuoti o disabitati, e che ben inquadra la commistione di illegalità e miseria cui fa da cornice questa vistosa emergenza sociale. Casa s.p.a., il consorzio di comuni fiorentini che gestisce il patrimonio abitativo, nel tentativo di mettere ordine al problema, invia da tempo i cosid-detti “bollettini d’indennità”, sorta di canone a carico degli occupanti. “L’abusivismo non può essere la risposta - dice Claudio Fantoni - le amministrazioni locali devono farsi carico del problema e agire in fretta. Noi – continua - stiamo andando a velocità doppia rispet-to al passato. Entro l’estate met-teremo a disposizione circa 140 alloggi ristrutturati ed entro un anno contiamo di arrivare a 450”. Altro intervento previsto è il re-cepimento della norma regionale sulla morosità incolpevole (quan-do il canone di affitto è superiore al 30% del reddito), figura giuri-dica che consente l’accesso alle graduatorie Erp. Gli stessi bandi, nelle intenzioni dell’assessore alla casa Claudio Fantoni, avran-no tempi dimezzati. “Il prossimo – conferma - sarà a fine 2010”.

I bandi avranno tempi dimezzati. Il prossimo saràalla fi ne dell’anno

“Non c’è nessuna novità. Si tratta di una pro-

cedura esistente già da molti anni, proprio non capisco il perché di questo polverone”. L’assessore alla casa Claudio Fantoni risponde con fermez-za alle domande sui bollettini di indennità (dai 130 euro in su) che Casa s.p.a. sta recapi-tando agli occupanti di alloggi popolari. “Non c’è nessuna regolarizzazione – spiega l’as-sessore - è un modo per tute-larli da eventuali danni erariali e non certo una sanatoria ma-scherata”. Il Movimento lotta per la casa, ad ogni modo, fa leva anche su questi pagamen-ti (oltre che sul generalizzato disagio economico) per chie-dere una sorta di moratoria per gli “occupanti senza titolo”, per coloro cioè che in virtù dell’uso indebito di abitazio-ni popolari sono depennati dalle relative graduatorie. “Le norme devono essere sempre rispettate - ribadisce Fantoni - gli esempi di altre città dimo-strano che abbassando la guar-dia si rischia di alimentare un vero e proprio racket del set-tore”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Simone Porzio del Sunia, che denunciando la lentezza nell’assegnazio-ne degli alloggi e la troppa burocrazia si oppone comun-que alle soluzioni “abusive”. “I problemi sono tanti, ma non per questo possiamo ab-dicare al principio di legali-tà – dice - è una garanzia per tutti, ricordiamoci sempre che le famiglie che occupano un alloggio Erp impediscono ad altre l’esercizio di un diritto”. Una sorta di “guerra tra pove-ri” che, purtroppo, va in scena tutti i giorni negli anfratti della residenza popolare fiorentina. “I bollettini di indennità di Casa s.p.a. sono il male mino-re - conclude Porzio - anche se ci auguriamo la medesima so-lerzia nella prevenzione e nel-la lotta all’illegalità”.

L’assessore Fantoni

“Le norme devonoessere rispettate”

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QUESTO MESE: L'estetica è importante. Cosa fare per avere un bel sorriso.

A cura delDott. Giuseppe Garrubba

È innegabile che oggi, più di prima,si curi la propria immagine. Perchénon cercare di essere più gradevoli?Un bel sorriso sicuramente è importanteper presentarci nel migliore dei modi agli altri. I pazienti apprezzanol'importanza di questo aspetto tantoda richiedere, sempre più numerosi: losbiancamento dei denti, apparecchi di ortodonzia, inetà sempre più avanzata, per raddrizzare i denti, faccette di ceramica per ridare bellezza a denti anterioripolicromi e non ben allineati, etc...È importante ribadire che alla base di tutto c'è una corretta igiene giornaliera e la pulizia fatta dal dentistaalmeno una volta all'anno, così già si fa molto per lasalute e l'estetica dei nostri denti. Si evita che si cariano e che assorbano colorazioni esterne, si preservala gengiva da ritiri che espongono porzioni di radice...Di questo argomento vi parlerò nella prossima rubrica.Passiamo adesso a brevi cenni su alcune tecniche chepossono migliorare l'estetica del nostro sorriso. Losbiancamento dei denti permette di schiarirne il colore. Personalmente, tale metodica la tratto con illaser, usando quella che è riconosciuta come la

tecnica più efficace. Si stende suldente una sostanza apposita sullaquale si passa il fascio di luce laserche la attiva. Quando tutto questonon è sufficiente si può ricorrere allefaccette in ceramica. Tale soluzione laconsiglio in caso di particolari problemi estetici, spesso legati adenti anteriori con colorazioni particolarmente brutte e non uniformi.

Per applicare delle faccette si puòasportare porzioni infinitesimali (decimi di millimetro)di smalto del dente per fare spazio alla faccetta che èun fine guscio di ceramica. Tale guscio che aderisceperfettamente al dente, verrà poi cementato su di esso,coprendone la parete esterna (detta vestibolare). Sipuò anche mettere una faccetta sul dente non preparato,in quel caso si cementerà il guscio sulla superficietrattata con un acido apposito che lo irruvidisce leggermente (mordensatura). Questa seconda tecnicaporta ad un leggero ingrossamento del dente.Tante sono le possibilità che la moderna odontoiatriaci offre per migliorare l'estetica dei denti. Oggi moltecose in più sono possibili.

Salute a tutti.

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14 Aprile 2010

il caso

San Salvi, l’ex Panificio Militare, Sant’Orsola, ma anche le numerose caserme dismesse. In città gli stabili

vuoti non sono pochi e sono sparsi un po’ ovunque, dal centro storico alla periferia. Proprio nel cuore cit-tadino ci sono due delle strutture più note: l’ex cinema Apollo, in via Na-zionale, e l’ex convento di Sant’Or-sola, in via Guelfa. Per il primo, chiuso dall’86, nel 2004 il consiglio comunale approvò il piano per farvi nascere un residence, un ristorante, dei negozi e un garage, ma i lavo-ri sono partiti solo l’anno scorso. Sant’Orsola, dopo anni passati impacchettata dalle impalcature, in marzo è andata definitivamente in mano alla Provincia: l’idea è di rendere la struttura al quartiere, con spazi commerciali, un auditorium polivalente, una parte del liceo arti-stico Alberti e un presidio di polizia. Di proprietà del Comune di Firenze è l’ex Meccanotessile, l’allora Gali di Rifredi. Trentamila metri quadri

che da trent’anni cadono a pez-zi. I lavori di recupero, iniziati nel 2003, sono fermi dopo la denuncia dell’azienda arrivata seconda nella gara di appalto. Il sindaco Matteo Renzi ha affermato di volerlo ven-dere, dicendo di no al centro per l’arte contemporanea. Ancora, però, non c’è niente di sicuro, così come su San Salvi. Nel parco dell’ex ma-nicomio, dove hanno sede molti uf-fici della Asl, ci sono anche palazzi di proprietà comunale, vuoti. A novembre uscì la notizia che l’am-ministrazione vorrebbe acquistare tutto il parco per costruirvi un quar-tiere residenziale. Per ora sono solo parole. Tra le strutture vuote più im-portanti ci sono anche il rudere delle poste di via del Pratellino, la Mani-fattura Tabacchi alle Cascine e l’ex Panificio Militare. Queste ultime due hanno, tra i proprietari, la Bal-dassini Tognozzi Pontello, società al centro delle indagini sullo scandalo della Protezione Civile. Difficile, perciò, ipotizzare una soluzione ve-

loce per questi edifici. Vi sono poi molti altri palazzi un tempo in mano alla Difesa, poi venduti ai privati e adesso abbandonati: la scuola di sanità militare e la caserma Vittorio Veneto di costa San Giorgio, i de-positi di carburanti di Coverciano, la caserma De Laugher sul lungarno della Zecca. Non vanno dimentica-

ti neppure gli stabili teoricamente vuoti ma praticamente no: quelli occupati. Su tutti l’ex Meyer alle Cure, dove si sono insediati alcuni rifugiati politici, il condominio di viale Matteotti, il centro sociale di Firenze Sud, e anche la struttura del Fosso Macinante e l’ex ospedale di Poggio Secco, sopra il Cto: nel pri-

mo, di proprietà del Comune, sono finiti i somali evacuati dalla scuola Caterina da Siena, sul viale Guidoni, dopo l’incendio di dicembre scorso, mentre nel secondo dal 2008, dopo un accordo con la Croce Rossa, ri-siedono “regolarmente” numerose famiglie straniere che cinque anni prima l’avevano occupato.

L’ex cinema Apollo

Riccardo Bianchi

La crisi economica c’è e per le famiglie fiorentine

ha ripercussioni in tutti i cam-pi, compreso quello dell’abi-tazione. È quanto è emerso dall’ultimo congresso cittadi-no del Sunia, il sindacato uni-tario degli inquilini. Se ac-quistare una casa costa meno, perché sempre meno persone se la possono permettere, ne-gli ultimi due anni sono saliti i prezzi degli affitti. Simone Porzio, il segretario provin-ciale, la chiama “rendita di speculazione”. Tanti turisti e tanti universitari sempre alla ricerca, il che porta i pro-prietari ad alzare le somme. E oggi Firenze è la terza cit-tà più costosa d’Italia, dopo Roma e Milano. “Un tempo una giovane coppia prendeva un mutuo, aiutata dai genitori, e si comprava un appartamen-to - racconta Porzio – oggi, con uno dei due disoccupato, si ritrova nella categoria dei ‘forzati dell’affitto’. Ma quel-li che prima erano i ‘forzati dell’affitto’ ora si ritrovano

con rate arretrate da pagare e lo sfratto sulla testa, e cercano case pubbliche che però non ci sono”. A essere cascati in quest’ultima fascia di disagio, dove un tempo c’erano “sban-dati” e famiglie sfortunate, oggi sono soprattutto laurea-ti, con stipendi medio-bassi o addirittura senza un’entrata. Oggi le case popolari a Firen-ze sono poche. Secondo il Su-nia servirebbero almeno altri 1.500 alloggi, divisi tra cano-ne sociale e canone propor-zionale al reddito. “E bisogna cambiare la legge regionale del ‘96 per l’edilizia pubblica. Per entrare in una di queste abitazioni ottiene più punteg-gi chi è sotto sfratto, anche perché è finito il contratto, di chi ha un canone alto propor-zionato al nucleo familiare e al reddito”. Ma soprattutto, per Porzio, serve un cambio di rotta della politica: “Deve favorire l’affitto, non più l’ac-quisto della casa: per anziani e giovani al primo impiego non c’è alternativa”.

“favorire l’affi tto,non più l’acquisto”

l’oPinione. Parla Simone Porzio (Sunia)

eDiliZia/2. Dal centro storico alla periferia, le strutture non utilizzate sono sparse un po’ ovunque

Intanto la città è piena di spazi vuoti

Da san salvi al Panifi cio Militare, dall’ex

apollo alle caserme dismesse: tanti

gli immobili in attesa di un futuro

e sul cui destino restano molte incertezze

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MERCATINO DEL COLLEZIONISTA, del “FAI DA TE”,di BENEFICENZA - Domenica 25 aprile

(e per i prossimi appuntamenti, ogni 4^ domenica del mese) dalle ore 10,00.

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on the roaD/1. Percorsi modificati, sensi invertiti. Ecco quanto ci vuole per viaggiare in città

Valzer della frizione, atto secondoa 12 mesi di distanza

Il Reporter è tornato

sulle strade di Firenze

per capire quanto

ci vuole ad attraversarla

e per scoprire un blog

che suggerisce quando

cambiare percorso

Il valzer della frizione, così si intitolava l’articolo scritto esattamente un anno fa a proposito del traffico fiorentino. Un ar-ticolo che parlava dello stress al volante,

dei fiorentini che passano sempre più tempo in coda (esattamente 5 giorni l’anno) e sulla via-bilità cittadina che spesso sembra brancolare nel buio. Un anno, e molti cambiamenti dopo, siamo di nuovo a parlare di traffico, cercando di mettere a confronto le strade di ieri e le strade di oggi, tentando di fare una valutazione, sep-pure approssimativa, della qualità della vita degli automobilisti della bella Florentia. Come tutti sanno, negli ultimi trecensosessantacin-que giorni la viabilità fiorentina ha subito dei forti sconvolgimenti, dovuti innanzitutto a due cambiamenti: la pedonalizzazione del Duomo e delle strade limitrofe in primis, inversione di tendenza che ha permesso di respirare ad alcuni dei luoghi più belli della città ma ha catalizza-to il flusso di auto su alcune arterie, e l’avvio della linea 1 della tramvia, che ha sconvolto il già precario equilibrio della zona Isolotto/via-le Talenti. Cambiamenti calibrati e studiati dai tecnici, che hanno fatto di tutto per non rendere troppo traumatico il risultato all’atto pratico, con risultati talvolta convincenti, tal altra meno. Per capire se davvero gli sconvolgimento del traffico sono stati ben assorbiti dalla città, fa-cendo la tara delle immancabili lamentele degli automobilisti che continuano a rimanere imbot-tigliati in code infinite. Il risultato non è tanto diverso da quello dell’anno passato. Abbiamo

ripercorso le stesse strade, eccezione fatta per un nuovo percorso “critico”, ovvero quello che separa la stazione di Santa Maria Novella dal capolinea opposto della linea 1 della tramvia a villa Costanza, nel comune di Scandicci. Ci è sembrato quantomeno doveroso inserire nella nostra indagine il percorso parallelo a quello del tram, calcolando tempi, annessi e connessi negli orari di punta e in momenti di normale afflus-so. Sembrerà strano ma i tempi si sono dilatati solo di pochi minuti. Tramvia a parte, ci vuole un po’ tempo in più per raggiungere l’aeroporto dalla stazione, essendo cambiata la via di uscita dall’area di Santa Maria Novella (prima si usci-va da via Valfonda, adesso da via della Scala),

stesso discorso per il tragitto piazza Ferrucci-Osmannoro, che risente dei rallentamenti nei dintorni della Fortezza. Sostanzialmente i tempi si sono allungati, ma non in modo sconvolgente come verrebbe da pensare. I cambiamenti sono, ancora adesso, all’ordine del giorno, sia per i lavori sia per adeguamenti, e spostamenti di fer-mate e tragitti dei mezzi pubblici. Una soffiata per chi vuole essere tenuto costantemente ag-giornato su chiusure, interruzioni, strade, lavori e altri argomenti riguardanti da vicino il traffico cittadino. E’ nato da pochi mese il curioso blog di Andrea Margheri, 21enne studente di infor-matica che si chiama Florencetraffic (http://florencetraffic.altervista.org/blog/), una specie

di bollettino puntuale, condito da qualche com-mento sulle news riguardanti le strade fiorenti-ne. Il motivo che spinge un giovane a scrivere un blog sulla strada (e non sui fatti suoi come fa la maggior parte dei ragazzi della sua età) è dettato da un motivo quanto mai semplice. “Vivo vicino alla tramvia e ho visto il cantie-re crescere, da qui nasce il mio interessamento all’argomento - spiega il blogger - e ho deciso di farlo perché mi fa piacere pensare che magari grazie al blog qualche persona in più sia infor-mata su quello che succede a Firenze”. D’ora in avanti gli automobilisti fiorentini non avranno più scuse: per essere informati in tempo reale basterà un clic.

Caterina Gentileschi

focus

1106321

16 Aprile 2010

I DATI SONO STATI RILEVATI ALLE 18.OO DI UN GIORNO FERIALE AD UNA VELOCITÀ MEDIA DI 45KM/H.I TEMPI PREVISTI SONO QUELLI FORNITI DAL SITO www.viamichelin.it

focuson the roaD/2. Le prove de Il Reporter, per capire quanto è cambiata la viabilità cittadina

Un anno dopo: stesse code stesso stress2009

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KMTEMPO PREVISTO 8MINEFFETTIVO 18MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO 8KMTEMPO PREVISTO 17MINEFFETTIVO 38MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ 5KMTEMPO PREVISTO 14MINEFFETTIVO 28MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL 3KMTEMPO PREVISTO 8MINEFFETTIVO 25MIN

2010

PORTA ROMANA - CASELLO A1 FIRENZE CERTOSA 5KMTEMPO PREVISTO 8MINEFFETTIVO 18MIN

STAZIONE SMN - AEREOPORTO 8KMTEMPO PREVISTO 17MINEFFETTIVO 44MIN

VIALE EUROPA - PIAZZA LIBERTÀ 5KMTEMPO PREVISTO 14MINEFFETTIVO 28MIN

STADIO FRANCHI - SASCHALL 3KMTEMPO PREVISTO 8MINEFFETTIVO 28MIN

STAZIONE SMN - SCANDICCI(VILLA COSTANZA) 8KMTEMPO PREVISTO 18MINEFFETTIVO 40MIN

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deranno per lavorare in coordina-mento con i chirurghi dell’ospe-dale pediatrico Saint Damien. Ma non solo. Perché, nel medio termi-ne, sarà costruita anche una fab-brica di protesi, e verrà realizzato un nuovo centro per i programmi di riabilitazione per bambini disa-bili che andrà a sostituire quello che esisteva a Petionville, crollato nel sisma. È così che, ad Haiti, si cerca di rispondere al terremoto. Affrontando tutte le emergen-ze senza però dimenticarsi della quotidianità, di quelle migliaia di persone che ancora oggi, a Port au Prince, vivono in tendopoli senza cibo, acqua e assistenza medica. Così come senza dimenticarsi de-gli orfani del terremoto, di tutti quei bambini e quelle bambine ri-masti senza famiglia: per far fonte anche a questa, di emergenza, sarà ampliato l’orfanotrofio Kay Saint Helene di Kenscoff, e ne verrà costruito uno nuovo. Intanto, sono già giunti in Italia alcuni piccoli haitiani dall’ospedale pediatrico N.P.H Saint Damien, per ricevere cure urgenti. E questi sono solo al-cuni dei problemi dell’isola, delle attività che la Fondazione Fran-cesca Rava sta portando avanti per affrontare le emergenze e per avviare la ricostruzione. Per rag-giungere la quale c’è ancora biso-gno dell’aiuto di tutti.

Ad Haiti sono trascorsi tre mesi dal terremoto. E se nel resto del mon-do ormai se ne parla

sempre meno, nell’isola caraibica – già prima del sisma dello scorso 12 gennaio uno dei Paesi più po-veri della Terra, con oltre la metà della popolazione costretta a do-ver fare i conti con la malnutrizio-ne – l’emergenza continua. Anzi, sarebbe il caso di dire le emer-genze continuano. Perché ce ne sono tanti, di drammi: tra questi, uno dei più tremendi è quello dei bambini mutilati e disabili. Sono migliaia i piccoli rimasti senza mani, braccia o gambe a causa del terremoto: piccoli che, in un Paese dove vivere è difficile anche per i bambini “normali”, dovranno affrontare enormi problemi per mangiare, studiare e giocare. In una parola, per sopravvivere. E sono talmente tanti che c’è già chi parla di “una generazione di muti-lati”. Ma, anche in una simile tra-gedia, una buona notizia c’è. Ed è che alla Casa dei Piccoli Angeli, ovvero al centro di riabilitazione realizzato dalla Fondazione Fran-cesca Rava – N.P.H Italia Onlus, operativa ad Haiti da 22 anni, 60 bambini hanno ricominciato a camminare, grazie al programma di applicazione di protesi tempo-ranee avviato il 23 febbraio scor-so. Da allora, l’obiettivo è quello di applicare protesi a 10-15 bam-bini alla settimana, grazie anche ad attrezzature arrivate dall’Italia e a team di fisiatri e ortopedici provenienti da diverse ortopedie del nostro Paese, che si avvicen-

tra i tanti drammi con cui la popolazione si trova a dover fare i conti c’è quello dei

bambini mutilati, che a causa del sisma hanno perso mani, braccia o gambe. Ma alla

Casa dei Piccoli angeli 60 di loro hanno ricominciato a camminare grazie alle protesi

l’iniZiativa Va avanti l’impegno de Il Reporter a fianco della Fondazione Francesca Rava Onlus

haiti tre mesi dopo, c’è ancora molto da fare

speciale

Un piccolo haitiano ospite dell’ospedale pediatrico N.P.H. Saint Damien della Fondazione Rava

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18 Aprile 2010

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[email protected] www.nphitalia.org

FONDAZIONE FRANCESCA RAVA - N.P.H. ITALIA ONLUSBONIFICO: IBAN IT 39 G 03062 34210 000000760000C/C POSTALE 17775230Intestati a Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia OnlusCARTA DI CREDITO su www.nphitalia.org oppure chiamando il numero 02/54122917

CAUSALE: TERREMOTO HAITI

LA TUA DONAZIONE SERVIRÀ PER L’INVIO DI TEAM MEDICI ALL’OSPEDALEPEDIATRICO N.P.H. SAINT DAMIEN DELLA FONDAZIONE FRANCESCA RAVA, LARIABILITAZIONE, LA CURA E L'APPLICAZIONE DI PROTESI AI BAMBINI CHEHANNO SUBITO FRATTURE E AMPUTAZIONI, L’ACCOGLIENZA DI BAMBINIORFANI, LA RICOSTRUZIONE DI CASE PER GLI SFOLLATI DELLE TENDOPOLI.

La Fondazione Francesca Rava rappresenta in Italia l’organizzazione umanitaria N.P.H. Nuestros PequeñosHermanos, presente da 20 anni nell’isola quarto mondo di Haiti con numerosi progetti per l’infanzia, sottola guida di Padre Richard Frechette sacerdote e medico in prima linea.

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politica

I giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno ban-co le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Con-

siglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Mo-naci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramen-te i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il co-ordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. No-tizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vec-chio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Ro-manelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla can-didata alla carica di governatore, rieletti Ales-sandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Na-scosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conqui-stando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgi-liis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è an-cora tutto da disegnare.

Paola Ferri

politica

Ha fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una co-alizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), con-quistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non

lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di conse-gne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incas-sando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risul-tato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Eco-logia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale

Francesca Puliti

I festeggiamenti con il comitato elettorale

REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti

È Enrico Rossi il nuovo governatore

Le persone aL centro deLLe sceLteConsolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario re-gionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosuf-ficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disugua-glianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.

SANItàUna cItta’ da 3 MILIonI e 700MILa aBItantIUna città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collega-menti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostra-da costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di sposta-mento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.

INFRAStRUttUREattrarre InvestIMentI In toscanaLui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e an-cora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le con-dizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che inve-stono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.

LAVORO

ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di go-vernatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichia-randosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno

di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizza-zione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’ali-mentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilian-ti, quantomeno concrete.

CANDIDATO PRESIDENTE VOTI % LISTA VOTI %

ENRICO ROSSI 1.055.751 59,7 FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017 5,3

ITALIA DEI VALORI 143.194 9,4

SINISTRA ECO. E LIBERTA' 57.815 3,8

PD - RIFORMISTI TOSCANI 641.214 42,2

TOSCANA DEMOCRATICA 922.240 60,7

MONICA FAENZI 608.680 34,4 IL POPOLO DELLA LIBERTA' 412.118 27,1

LEGA NORD 98.523 6,5

PER LA TOSCANA 510.641 33,6

FRANCESCO BOSI 81.106 4,6 UNIONE DI CENTRO 72.548 4,8

UNIONE DI CENTRO 72.548 4,8

ALFONSO DE VIRGILIIS 13.892 0,8 LISTA BONINO PANNELLA 8.414 0,6

LISTA BONINO PANNELLA 8.414 0,6

ILARIO PALMISANI 7.980 0,5 FORZA NUOVA 5.588 0,4

FORZA NUOVA 5.588 0,4

VOTI VALIDI 1.767.409 100,0 VOTI VALIDI 1.519.431 100,0

BIANCHE 20.109 1,1

NULLE 39.591 2,2

VOTI AI SOLI CANDIDATI 247.937 14

REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni

Consiglio, la maggioranza dice trentatré

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20 Aprile 2010

politica

I giochi sono fatti. O quasi. Già, perché per qualche giorno ancora terranno ban-co le nomine degli assessori e i possibili avanzamenti in lista. I 55 scranni in Con-

siglio regionale però (dieci in meno rispetto all’ultima legislatura) sono già stati spartiti tra le coalizioni. Trentatré alla maggioranza, ventidue all’opposizione. Sono 24 le poltrone riservate al Pd (più quella del presidente), il che assicura il posto innanzitutto ai cinque del listino bloccato (Daniela Lastri, Alberto Mo-naci, Caterina Bini, Pieraldo Ciucchi e Andrea Manciulli). A seguire entreranno sicuramen-te i primi cinque in lista nella circoscrizione fiorentina (Vittorio Bugli, Gianluca Parrini, Alessia Ballini, Paolo Bambagioni e Nicola Danti), mentre rimarrà per certo fuori il co-ordinatore metropolitano Simone Naldoni. Ben cinque seggi invece se li conquista l’Idv, che porterà in Consiglio l’attuale assessore comunale all’ambiente Cristina Scaletti. No-tizia, questa, che fa intravedere all’orizzonte qualche trasformazione anche in Palazzo Vec-chio. Tre posti riservati nel salone anche per la Federazione di Sinistra e Verdi: sono quelli di Monica Sgherri, Paolo Marini e Mauro Ro-manelli. Non ci saranno molte novità, invece, tra i banchi dell’opposizione. Tra i diciassette seggi del Pdl, oltre a quello destinato alla can-didata alla carica di governatore, rieletti Ales-sandro Antichi, Stefania Fuscagni, Nicola Na-scosti e Paolo Marcheschi. Ce l’ha fatta anche Giovanni Donzelli, “vecchia” conoscenza di Palazzo Vecchio, che era candidato a Pisa. La vera novità è l’ascesa “verde”: debutto con il botto per la Lega Nord, che passa dal risicato 1,27% delle scorse elezioni al 6,5%, conqui-stando il posto a tre dei suoi. Il grande escluso rimane Mario Razzanelli a cui, nonostante la performance del Carroccio, non resterà che tenersi il suo posto nel Salone dei Duecento. L’ha spuntata anche l’Udc, con il 4,8%. A rappresentarla, oltre al candidato presidente Francesco Bosi, dovrebbe tornare a sedere in Consiglio Marco Carraresi. Nessuna poltrona per i radicali, sostenuti da Alfonso De Virgi-liis, né per Forza Nuova, capitanata da Ilario Palmisani, che non sono riusciti a oltrepassare l’1%. Tracciata la mappa, il nuovo corso è an-cora tutto da disegnare.

Paola Ferri

politica

Ha fatto meglio di Martini nel 2005 (che però contava su una co-alizione diversa, in cui mancava all’appello Rifondazione), con-quistando oltre due punti percentuali in più. Enrico Rossi fa il suo ingresso a Palazzo Sacrati Strozzi forte di un risultato che non

lascia adito a dubbi. La sua coalizione Toscana democratica sfiora il 60% delle preferenze dei sei toscani su 10 che si sono recati alle urne, mentre Pdl e Lega Nord insieme si fermano al 34,4%. “Sarò il presidente di tutti” chiarisce immediatamente il neogovernatore. E mentre avviene il passaggio di conse-gne tra Rossi e Martini (o meglio il passaggio di cravatta), già si pensa agli equilibri interni della maggioranza prossima ventura. Perché se è vero che qui in terra toscana la sinistra ha ottenuto uno dei migliori risultati (secondo solo a quello della Basilicata) e il Pd di casa nostra si è affermato come il “primo Pd d’Italia” (parola del segretario regionale Andrea Manciulli), incas-sando il 42%, la sorpresa arriva dall’Idv. Un sonoro 9,4% che porta in dote ai dipietristi ben cinque scranni in Consiglio regionale. Seggi che saranno fondamentali alla tenuta della maggioranza. Un bel balzo in avanti rispetto alle scorse regionali, che valsero all’Idv uno 0,88%, ma anche rispetto alle politiche di due anni fa, quando il partito raggiunse circa il 3,5%. Altro risul-tato al di sopra delle aspettative quello della Federazione di Sinistra e Verdi, riusciti ad andare oltre il 5%. Rimane fuori per un pelo, invece, Sinistra Eco-logia e Libertà, assestatasi al 3,8%, poco sotto lo sbarramento del 4 previsto dalla legge elettorale regionale sperimentata per la prima volta a questo giro. A fare il botto dall’altra parte della barricata è la Lega Nord, che moltiplica il risultato del 2005 incassando il 6,5%. Voti in gran parte erosi all’interno dello stesso centrodestra. Il Pdl di Monica Faenzi si attesta al 27%, ottenendo nella circoscrizione fiorentina una delle peggiori performance, con poco più del 23%. Scavalca la soglia di sbarramento anche Francesco Bosi con l’Udc e annuncia che “la partita non è finita, continuerà dai banchi dell’opposizione, a fianco del Pdl”. Se ci sarà la Faenzi a dar battaglia in Consiglio regionale

Francesca Puliti

I festeggiamenti con il comitato elettorale

REGIONALI/1. Il candidato del centrosinistra elettro presidente con il 59.7% dei voti

È Enrico Rossi il nuovo governatore

Le persone aL centro deLLe sceLteConsolidare i risultati fin qui ottenuti e, dove possibile, migliorarli. Questo l’obiettivo di Enrico Rossi per quanto riguarda la sanità. Tra i propositi per la nuova legislatura, ci sono quelli di realizzare le priorità del piano sanitario re-gionale in vigore, confermare i piani di investimento – sbloccando le risorse soprattutto per nuovi ospedali e per l’adeguamento delle strutture sanitari esistenti – e mantenere l’impegno sul fronte del sostegno alla non autosuf-ficienza, delle politiche sociali e per i disabili, “mettendo sempre le persone al centro delle scelte”. “Il sistema socio-sanitario toscano non deve più essere orientato a un mero assistenzialismo passivo, ma deve cercare di favorire la vita attiva delle persone, il dinamismo sociale, il contrasto delle disugua-glianze, la lotta contro malattie ed insufficienze ancora non debellabili”, ha spiegato Rossi, secondo cui “la sanità pubblica è un vero motore di sviluppo per l’intera regione”.

SANItàUna cItta’ da 3 MILIonI e 700MILa aBItantIUna città da 3 milioni e 700mila abitanti. Guardando la Toscana in questa prospettiva diventa ancor più inconcepibile un sistema di trasporti regionali frammentato come il nostro. Strade al primo posto, ma non solo. “Basta con la rivalità tra l’aeroporto di Pisa e quello di Firenze, occorre ragionare in una logica integrata” ha recentemente annunciato il neogovernatore. Collega-menti più veloci e diretti, dunque, tra le due città. E poi, in secondo luogo lo sviluppo di Peretola. Che resterà comunque un city airport. Tra le priorità anche quella di sciogliere il nodo dell’Alta velocità, che, insieme all’autostra-da costiera dovrebbe finalmente dotare la regione di due dorsali di sposta-mento. Dando una mano, allo stesso tempo, alla mobilità dei pendolari. “Se solleviamo dal tappo di Firenze i treni veloci potranno viaggiare più treni regionali” afferma Rossi. E c’è da prestare una fiducia a uno che ha percorso gran parte dei chilometri di campagna elettorale sui binari.

INFRAStRUttUREattrarre InvestIMentI In toscanaLui, in campagna elettorale, l’aveva spiegata così: “Lavoro, lavoro e an-cora lavoro”. Questa, in sintesi, la ricetta indicata da Rossi per uscire dalla crisi, il cui obiettivo, su questo fronte, è quello di creare tutte le con-dizioni necessarie per favorire l’occupazione, “per tornare a far correre la Toscana”. Per far questo, il primo impegno è quello di velocizzare gli insediamenti industriali di chi vuol investire nella regione, velocizzando le decisioni politiche per il rilascio delle autorizzazioni e individuando aree vincolate all’industrializzazione, favorendo le imprese che inve-stono in Toscana. L’obiettivo, infatti, è quello di attrarre investimenti di industrie ad alto valore aggiunto, per combattere così disoccupazione e cassaintegrazione e arrestare il processo di precarizzazione. Nuovi posti di lavoro, secondo Rossi, dovranno venire anche dal settore delle energie rinnovabili.

LAVORO

ancora non è dato sapere. La candidata alla carica di go-vernatore si è per ora lasciata ogni strada aperta, dichia-randosi a disposizione del partito, ma anche a tornare a Castiglione della Pescaia per indossare di nuovo la fascia tricolore. Quel che è certo è che, a campagna chiusa, i primi impegni annunciati dai due principali concorrenti sono tutt’altro che astratti e ideologici. Il primo impegno

di Rossi governatore sarà quello di portare ai detenuti i nuovi materassi, così come promesso. Mentre con la Faenzi l’intesa è già stata trovata su un punto: la realizza-zione di un centro di riabilitazione per i disturbi dell’ali-mentazione proprio in quel di Castiglione. Le premesse per il mandato appena aperto appaiono, se non concilian-ti, quantomeno concrete.

CANDIDATO PRESIDENTE VOTI % LISTA VOTI %

ENRICO ROSSI 1.055.751 59,7 FED. DELLA SINISTRA - VERDI 80.017 5,3

ITALIA DEI VALORI 143.194 9,4

SINISTRA ECO. E LIBERTA' 57.815 3,8

PD - RIFORMISTI TOSCANI 641.214 42,2

TOSCANA DEMOCRATICA 922.240 60,7

MONICA FAENZI 608.680 34,4 IL POPOLO DELLA LIBERTA' 412.118 27,1

LEGA NORD 98.523 6,5

PER LA TOSCANA 510.641 33,6

FRANCESCO BOSI 81.106 4,6 UNIONE DI CENTRO 72.548 4,8

UNIONE DI CENTRO 72.548 4,8

ALFONSO DE VIRGILIIS 13.892 0,8 LISTA BONINO PANNELLA 8.414 0,6

LISTA BONINO PANNELLA 8.414 0,6

ILARIO PALMISANI 7.980 0,5 FORZA NUOVA 5.588 0,4

FORZA NUOVA 5.588 0,4

VOTI VALIDI 1.767.409 100,0 VOTI VALIDI 1.519.431 100,0

BIANCHE 20.109 1,1

NULLE 39.591 2,2

VOTI AI SOLI CANDIDATI 247.937 14

REGIONALI/2. Giochi fatti per l’assemblea della Toscana: ecco come saranno divisi i 55 scranni

Consiglio, la maggioranza dice trentatré

I pUNtI chIAVE dEL pROGRAmmA ELEttORALE

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Costanza e Caterina hanno oggi 9 e 3 anni, e ancora non sanno quanto può arrivare a essere cattiva la gente. Eppure i loro genitori (e quel fratello maggiore che non hanno mai conosciuto) l’hanno provata sulla propria pelle, la crudeltà umana al suo stato più bas-

so e orribile, e un giorno, quando le due sorelline saranno più grandi, potran-no raccontare loro tutta la storia. Che più o meno sarà così: c’era una volta un bambino malato di un male terribile, un tumore cerebrale, scoperto quando aveva appena 9 mesi di vita. Dopo averle provate tutte (due operazioni, cicli di chemioterapia, un percorso infinito e difficile, deboli speranze e tanta di-sperazione) con la medicina tradizionale, e dopo che questa non aveva più niente da offrire loro, quei genitori hanno deciso di provare di più, spinti dallo sconforto e da un dolore troppo forte per potersi fermare: così, si sono avventurati per quelle strade alternative troppo spesso battute da personaggi senza scrupoli, alla ricerca di qualcuno (un mago, un santone) che riuscisse a togliere dalla testa del loro bambino quel male che se lo stava portando via. E a uno di questi sedicenti santoni, un filippino chiamato Alex Orbito, quei genitori hanno affidato le proprie speranze, le proprie illusioni, oltre che tanti soldi perché facesse quello che non avrebbe mai potuto fare: guarire loro figlio. Questa è la storia (vera) che Barbara e Paolo Bacciotti dovranno raccontare alle loro due bambine: la storia del loro primo figlio, Tommasino, scomparso il 19 dicembre del 1999, due giorni dopo aver compiuto due anni. Da quel dolore, da quei tremendi giorni, il 22 febbraio del 2000 è nata – ad appena due mesi dalla scomparsa del piccolo Tommaso - una fondazione che porta il suo nome, e che è ora arrivata a celebrare i suoi dieci anni di attività.

ricorrenze

la storia. Nata in memoria del bimbo scomparso per un tumore cerebrale, la Fondazione raggiunge i 10 anni

“tommasino, il falso santone e l’aiuto agli altri”Matteo Francini

Sono numerose le iniziative realizzate dalla Fondazione Tommasino Bacciotti

nei suoi 10 anni di vita, iniziate con il fi-nanziamento di una borsa di studio a favore di una dottoressa oncologa. Da allora non sono mancati progetti e attività, come, nel 2006, “Un taxi per amico”, per trasportare gratuitamente da e per il Meyer le famiglie dei bambini ricoverati, o l’acquisto di mac-chinari per l’ospedale pediatrico e il finan-ziamento, ogni anno, di numerose borse di studio. Nel 2007, grazie al contributo di 100mila euro donato dalla fondazione, al Meyer è stato inaugurato un nuovo reparto di 5 camere sterili; nel 2008 è stata acqui-stata un’ambulanza a misura di bambino, mentre nel 2009 sono iniziati i lavori per la realizzazione della prima “Casa accoglien-za Tommasino” in lungarno Ferrucci, che dal prossimo maggio ospiterà le famiglie dei bambini malati che vengono da lonta-no a Firenze per curarsi. E tanta è stata la richiesta che, grazie a un nuovo progetto portato avanti in collaborazione con il Me-yer, presto saranno disponibili per le fami-glie dei piccoli malati altri 5 appartamenti a Careggi. Tante iniziative, dunque, finan-ziate grazie agli eventi che la fondazione organizza durante l’anno: il prossimo ap-puntamento è in programma domenica 11 aprile quando, in occasione della corsa podistica Vivicittà, si terrà la “Tommasino run”, rivolta ai bambini. E per il decennale della fondazione non mancano i riconosci-menti: dalla Medaglia d’argento che il con-siglio regionale della Toscana conferirà il 9 aprile alle Chiavi della città che saranno consegnate a settembre dal sindaco Renzi. Per tutte le informazioni è possibile visita-re il sito www.tommasino.org. Per donare il 5 per mille dalla dichiarazione dei red-diti alla Fondazione Tommasino Bacciotti onlus (la cui sede è in via Ontignano 46 a Fiesole - telefono 055.697959) deve essere inserito il numero 94078280487.

Tanti i progetti realizzati e in corso

A maggio arriva la casa accoglienza per famiglie

/M.F.

Le iniZiative

La famiglia Bacciotti a una cena di beneficenza

Una fondazione nata con un obiettivo preciso: aiutare, in memoria di Tom-masino, altri bambini colpiti dalla sua stessa malattia e le loro famiglie, ma anche far sì che il difficile percorso compiuto durante quel lungo cal-vario non sia stato inutile e, soprattutto, non debba essere ripetuto da altre persone. “Non immaginavamo che al mondo ci fosse tanta gente pronta a sfruttare il dolore degli altri per far soldi – racconta oggi Paolo Bacciot-ti, dopo che nell’ottobre scorso la Cassazione ha condannato Orbito a un anno di reclusione e al risarcimento di 100mila euro, soldi mai pagati dal sedicente guaritore perché scappato all’estero – per questo, quello che vo-gliamo dire alle persone che si trovano nella nostra stessa condizione, alle persone che non hanno più speranze, è di avere comunque la forza di stare attente”. E oggi, tanti anni dopo quella brutta storia, resta la strada fatta dalla fondazione, che “ha raggiunto importanti obiettivi, andando ben oltre le aspettative iniziali – conclude Paolo Bacciotti – sono tante le famiglie che vengono a cercarci: noi proviamo ad aiutarle tutte”.

nello sconforto, Barbara e Paolo

Bacciotti si erano affi dati anche

a un sedicente guaritore. Oggi ne

ripercorrono le vicende e avvertono:

“attenzione a chi sfrutta il dolore”

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22 Aprile 2010

01periodico dell’AmministrAzione comunAle di bArberino VAl d’elsAA curA dell’AmministrAzione comunAle di bArberino vAl d’elsA - coordinAmento editoriAle: ufficio stAmpA AssociAto

Aprile 2010

È con molto piacere che vi saluto da queste pagine. Il Reporter è un nuovo giornale per il nostro territorio, sarà un appuntamento fisso tutti i mesi, s’interesserà di cosa accade nel nostro Comune, tra i cittadini e nell’Amministrazione. In questo giornale (nuovo per il nostro territorio ma presente nel mondo editoriale già da tempo) trova spazio anche la nostra “vecchia” pubblicazione “Comune Aperto”. Abbiamo sottopo-sto la veste grafica a un leggero maquillage ma sono sicuro che la scelta di essere presenti all’interno de Il Reporter risulterà vincente per una serie di motivi. Innanzitutto perché ci permette di arrivare in ogni casa puntualmente e perché ci consente di attuare anche un risparmio economico. In questo modo potremo informarvi regolarmente e con continuità su iniziati-ve, novità, notizie che riguardano il nostro territorio. Potremo avere una panoramica chiara e dettagliata su quello che succede in tutto il Chianti fiorentino e anche i gruppi consiliari potranno intervenire facendo sentire la propria voce.Ma tra le novità che vorrei proporvi c’è quella di creare un “filo diretto” tra i cittadini e l’Amministra-zione, nel pieno rispetto dello spirito di partecipa-zione democratica che ci ha sempre contraddistinti. Mandateci le vostre segnalazioni su questioni che richiedono un’attenzione in più da parte nostra o che sono sfuggite alla nostra attenzione.Noi vi risponderemo direttamente da queste pagine perché le osservazioni di poche persone possono essere d’interesse per la collettività.In questi primi mesi di amministrazione del nostro secondo mandato abbiamo rafforzato la consapevo-lezza che il Comune deve essere accanto ai cittadini: per ascoltarli e aiutarli a superare le difficoltà. Fra gli impegni del 2010, due sono quelli più importanti: l’av-vio della costruzione della nuova scuola elementare e il superamento delle criticità determinate dalla crisi economica che dovranno essere affrontate con tutti gli strumenti necessari, ponendo il Comune sempre come un punto di riferimento sul quale i cittadini sentano di poter contare.Dovremo fronteggiare la crescente domanda di soste-gni da parte di famiglie in difficoltà, cittadini senza lavoro, in cassa integrazione. La crisi economica non è ancora alle spalle: lo scorso 5 febbraio si è discusso di questo tema nel Consiglio Comunale aperto e re-centemente abbiamo siglato il protocollo d’intesa fra i Comuni della Valdelsa per avviare misure di soste-gno alle aziende per l’innovazione, la riconversione delle aziende e la ricollocazione del personale per promuovere il rilancio del settore economico. Proprio in quest’ottica, per dare uno strumento in più al mon-do dell’impresa e del lavoro, ci siamo adoperati per favorire l’individuazione delle soluzioni più veloci, funzionali e rispettose dell’ambiente per l’istallazione delle necessarie tecnologie per la copertura completa di tutto il territorio con la rete ADSL. L’intervento finanziato interamente dalla Provincia di Firenze en-trerà in funzione entro la prossima estate. Vi auguro buona lettura.

Il sindaco Maurizio Semplici

Se volete, inviate le lettere alla segreteria del sindaco, all’Ufficio Relazioni con il Pubblico oppure le e-mail all’indirizzo di posta elettronica [email protected].

Editoriale Il 25 aprileUna nuova statua per i CadutiDomenica 25 aprile è l’anniversario della Liberazione dall’asse-dio tedesco e, come di consueto, ricorderemo questa ricorrenza con un calendario di appuntamenti, commemorando tutti coloro che sono Caduti per portare a compimento quello che quasi 70 anni fa era solo un sogno. Quest’anno le celebrazioni avranno un momento particolare con l’inaugurazione nella piazza di Marcialla della statua che andrà a completare il Monumento ai Caduti della Seconda Guerra Mondiale. L’opera è realizzata dalla scultrice Silvia Massai di Colle Val d’Elsa. È una statua in terracotta di galestro grigia che sarà incastonata nel Monu-mento. Tre figure, tre persone che troveranno “protezione” nella Piramide aperta. Insieme all’autrice l’abbiamo battezzata “Ab-bracci di Solidarietà” proprio perché, dedicata ai Caduti, vuole rappresentare la solidarietà delle persone, dell’intera comunità a chi si è sacrificato in nome della Libertà. “È una scultura realizzata con linee decise e forti in alcuni punti, morbide ed avvolgenti in altri, per riprendere e poi contrastare la parte sottostante all’Opera Scultorea – ci ha spiegato l’autrice Silvia Massai –. Anche la scelta del materiale utilizzato è stata determinata dalla volontà di riprendere e contrastare la parte inferiore alla Scultura. Le teste delle tre figure, rialzate in segno di speranza, sono rivolte ognuna verso un differente angolo per poter rivolgersi a tutta la piazza , al Mondo e il bambino guarda dritto davanti a sé, sicuro, come affronterebbe la strada della vita certo

dell’appoggio della sua Famiglia e della sua Patria. L’intreccio di abbracci delle tre figure rappresenta la protezione e la solidarietà tra loro ed il sostegno della Città verso le nuove generazioni”.Al momento di andare in stampa non è stato ancora perfezio-nato il programma e non è possibile indicare con esattezza gli orari delle singole celebrazioni che si svolgeranno presso i Monumenti ai Caduti e i “Cippi” a Barberino, Tavarnelle, Vico d’Elsa, Marcialla, Pratale, Sambuca, San Donato dove verranno collocate le corone di fiori.Parteciperanno alle manifestazioni le autorità cittadine, l’AN-PI, le associazioni degli ex internati e degli invalidi i guerra, i familiari dei Caduti, la banda musicale Filarmonica Giuseppe Verdi di Marcialla.

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Da 5 anni il Comune di Barberino Val d’Elsa aderisce alla norma UNI EN ISO 14001:2004 e recentemente gli ispet-tori di Certiquality hanno confermato la certificazione che rappresenta un motivo di vanto per l’Amministrazione Comunale. Avere questa certificazione di qualità significa prevedere ed attuare specifici programmi di prevenzione e miglioramento per tutti gli aspetti am-bientali relativi alle attività dell’Ammini-strazione che si impegna ad improntare le proprie scelte politiche nel rispetto dell’ambiente. Non solo, però, una po-litica ambientale generale ma anche la garanzia per i cittadini ed i turisti di trovare un territorio che fa dell’ambien-te il suo biglietto da visita, un proprio

fiore all’occhiello. La conferma dell’ISO 14001 è una garanzia di un continuo monitoraggio da parte del Comune che si è impegnato a mettere a norma tutti i propri edifici. Ma l’Amministrazione non si è limitata a questo: sta promuo-vendo anche la diffusione della cultura ambientale presso tutti gli attori coin-volti nello sviluppo sostenibile, come aziende di produzione ed erogazione di servizi, altri enti locali, aziende di servizi pubblici, i cittadini. Quindi, un processo partecipato com-plessivo che ha coinvolto tutti ed è per questo che la certificazione ISO 140001 non si rivolge soltanto al Comune ma anche a tutta la collettività e a tutto il territorio di Barberino Val d’Elsa.

Ambiente e ISO 14001Il Comune di Barberinoconferma la certificazione di qualità

L’Amministrazione Comunale di Barberino Val d’Elsa ha attivato una serie di procedure per risolvere situazioni di morosità nei con-fronti di cittadini inadempienti per il mancato pagamento delle tariffe di mense e trasporti scolastici e asili nido. Saranno adottate tutte le azioni necessarie per far cessare queste situazioni di morosità, fino ad arrivare al blocco con le ganasce dei propri autoveicoli.“Decidere autonomamente di non pagare quanto dovuto è un fatto molto grave: rap-presenta una mancanza di senso civico e un disprezzo nei confronti di chi, regolarmente e magari anche con sacrificio, paga quanto dovuto oltre a determinare un danno erariale per l’Amministrazione Comunale e quindi per la collettività – ha sottolineato il sinda-co Maurizio Semplici –. Già grazie all’ISEE sono applicate riduzioni nei confronti delle cosiddette «fasce deboli», considerando, in questo modo, le diverse situazioni familiari. Se esistono difficoltà particolari all’interno di alcune famiglie, è necessario farle presente all’Amministrazione: insieme e con i servizi sociali potremo superarle. Esiste anche un fondo di solidarietà con il quale è possibile intervenire”.A questo punto è opportuno che i cittadini verifichino le posizioni contributive e sanino le situazioni inadempienti perché dal 1° maggio scatteranno le sanzioni.Ma il sindaco risponde anche a chi, in questi giorni, ha manifestato dubbi sulla necessità di operazioni di questo tipo per recuperare i crediti dai cittadini morosi.“Questa Amministrazione ha fatto della battaglia all’evasione una propria bandiera. Abbiamo recuperato evasioni della Tarsu e dell’ICI e anche i mancati pagamenti delle rette scolastiche rientrano in questo quadro. Ho letto e sentito i timori di chi, correttamen-

te, ha sempre pagato i tributi ma ha paura che un giorno possa essere sanzionato se dovesse smettere di farlo. È strano, perché è innanzitutto un timore preventivo e inoltre perché se qualcuno è inadempiente verso il Comune e quindi verso la città è giusto che venga sanzionato. Come già detto, è un atto di rispetto nei confronti di chi, regolarmente e magari anche con sacrificio, paga quanto dovuto”.In particolare, il Comune deve recuperare i crediti relativi agli ultimi tre anni scolastici (cioè dal 2007/2008 e fino alla prima frazione del 2009/2010) e che ammontano a circa 23.000 euro.Ricordiamo che le dichiarazioni ISEE, per legge, devono essere sempre presentate, altrimenti le famiglie, automaticamente, sono considerate nella fascia più alta.Altra questione legata alle situazioni di mo-rosità è rappresentata dall’entità delle rette dell’asilo nido.“Non dimentichiamo che il 50% dell’intero costo del servizio di asilo nido già grava sulle casse comunali, quindi su tutta la collettività – spiega il sindaco di Barberino –. Mi preme anche ricordare che le tariffe relative agli asili nido sono applicate in base all’ISEE, cioè in funzione della situazione economica della famiglia e che le nostre non sono le più alte di tutta la Toscana; anzi, in più di un’occasione si collocano nella fascia più bassa”.Infatti, considerando le tariffe dei Comuni vicini (San Casciano, Certaldo, Poggibonsi, Montespertoli, Bagno a Ripoli e Greve in Chianti) notiamo che per le tariffe del nido, fino alla fascia ISEE di 22.000 euro (cioè circa 40.000 euro di reddito IRPEF effettivo), quelle di Barberino sono le più basse in assoluto e restano molto competitive anche nelle fasce superiori.

Occhio ai debitiAl via il recupero dei crediti

IN BREVE

Tra qualche giorno le rosse Ferrari attraverseranno le strade di Barberino, San Gimignano, Monteriggioni. Il Ferrari-Day a Barberino Val d’Elsa è in programma il 17 e 18 aprile. Due giorni ROSSI per ammirare le Ferrari e le Maserati che sfileranno per le strade del borgo storico. L’iniziativa è organizzata dal Comune di Barberino in collaborazione con il Ferrari Club Italia e il Gruppo archeologico ACHU. Il programma prevede un itinerario attraverso Barberino (dove sosteranno a Villa San Filippo), la visita alla Cupola di San Michele Arcangelo e poi al museo di arte moderna a San Gimignano e infine alle mura antiche e al museo delle armature a Monteriggioni. Il pranzo sarà presso la Fattoria di Sant’Appiano.

Il Comune di Barberino e l’associazione onlus “Happy Days” invitano tutti i cittadini ma soprattutto i ragazzi a partecipare alla “Festa Medievale” che si svolgerà il 29 e 30 maggio. Tutti possono essere protagonisti vestendosi con abiti medievali.Per ulteriori informazioni, telefonare all’ufficio cultura: 055/8052202.

Concorso Musicale del Chianti. Seconda edizione del concorso internazionale. Quattro prove tra aprile e giugno per il “Concorso Musicale del Chianti”. Il 18 aprile a Barberino con le Scuole medie ad indirizzo musicale. Il 15 e 16 maggio a San Casciano per la categoria Chitarra. Il 22 e 23 maggio a Greve in Chianti per la categoria Pianoforte. Il 5 e 6 giugno a Tavarnelle per la categoria Archi. Sempre domenica 6 giugno ma alle 21,00 e presso il Teatro Niccolini a San Casciano Val di Pesa sono in programma il concerto e la premiazione dei vincitori che si aggiudicheranno buoni acquisto, diplomi, coppe e una borsa di studio per il migliore classificato di ciascuna scuola: la Scuola di Musica di Greve, la Scuola di Musica di Tavarnelle e Barberino e l’Accademia Musicale di San Casciano. La manifestazione è patrocinata dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e dai quattro Comuni partecipanti: Barberino, Greve, San Casciano e Tavarnelle. Si ringraziano la BCC Impruneta, la Banca del Chianti Fiorentino, il Teatro Niccolini, l’albergo Castello da Verrazzano. Per maggiori informazioni, Fabio Bastianoni 3921887448.

Prosegue a Tavarnelle la rassegna culturale “Liberi Libri”. Segnaliamo: 8 aprile “Il piacere e la responsabilità di educare” a cura della dottoressa Manola Pignotti. 22 aprile, a cura della sezione autonoma di poesia “Chianti Fiorentino”, “Haiku. Incontro con la poesia giapponese”. 15 aprile “L’architettura nel Medioevo in Valdipesa” con il professore Italo Moretti dell’Università di Siena. 29 aprile “Valli e paesaggi a sud dell’Arno tra tarda antichità e Alto Medioevo” con il professore Igor Santos Salazar dell’Oxford University. Infine, 13 maggio, “Castelli, borghi e ponti nella Valdipesa medievale” a cura del professore Paolo Pirillo dell’Università di Bologna. Info-line 055/8077100 oppure 055/8050824.

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Da settembre 2009 le mense scolastiche a Barberino e Tavarnelle sono servite da una nuova ditta, la Dussmann Service S.r.l., che ha vinto il bando di gara per il servizio di refezione scolastica. L’assegnazione dell’appalto è stato al centro di una lunga vicenda legale che si è conclusa proprio in questi giorni.Infatti, il Consiglio di Stato (organo di appello rispetto al TAR) ha rigettato il ricorso presentato dalla società SIR-Eudania che aveva partecipato al nuovo bando di gara in associazione temporanea di impresa con la società CIR-Food, la precedente ditta fornitrice del servizio mensa.Il ricorso al TAR aveva fatto sospendere l’aggiudicazione dell’appalto in via cautelativa ma proprio il Tribunale Amministrativo Regionale, prendendo atto degli sviluppi che erano intercorsi, a maggio 2009 ha respinto il ricorso della società Eudania che nel frattempo aveva svolto il servizio di refezione scolastica con le condizioni organizzative ed economiche del precedente appalto. La società ha presentato ricorso in appello al Consiglio di Stato per chiedere la riforma della sentenza del TAR e l’annullamento di tutti gli atti relativi all’affidamento dell’ap-palto alla società Dussmann. Il Consiglio di Stato il 23 giugno 2009 ha respinto la richiesta di sospensione cautelare della sentenza del TAR e poi, lo scorso 17 marzo, ha respinto nel merito la richiesta dell’appello condannando la società Eudania al pagamento delle spese legali.Questo atto della magistratura mette la parola “fine” alla vicenda legale relativa al servizio di somministrazione delle mense scolastiche dei Comuni di Barberino e Tavarnelle. Grazie all’impegno delle due Ammi-

nistrazioni è stata sempre garantita la qualità e la regolarità del servizio.Intanto, da settembre la mensa scolastica è gestita dalla ditta Dussmann. Un’attenzione particolare è riservata alla qualità della dieta dei nostri bambini e, secondo le indicazioni della dietista, sono stati definiti menù speciali a seconda delle varie occasioni. Tutti i bambini hanno particolarmente apprezzato panettone e pandoro durante le festività natalizie nonché i “cenci” a Carnevale. A Pasqua è stato offerto ad ogni bambino un piccolo uovo di cioccolato.

Mense Scolastiche

Per le famiglie numerose o che si trovano in condizioni socio-economiche disagiate esiste la possibilità di ottenere agevolazioni e bonus per le tariffe di acqua, energia elettrica e gas. È necessario presentare entro il 30 aprile la domanda con le seguenti modalità.

Agevolazioni tariffe PubliacquaPer poterne usufruire è necessario che: l’indice ISEE non superi la cifra di 9.589,95 euro, tale limite è esteso a 11.962,40 euro nel caso di una famiglia di almeno 5 persone oppure nel caso in cui nel nucleo familiare ci sia almeno un componente che, in presenza di particolari condizioni sanitarie adegua-tamente certificate, necessiti di un maggior utilizzo d’acqua superiore di almeno il 30% il consumo storico di quell’utente o della media dei consumi per quella tipologia di utenza. La domanda deve essere corredata dall’attesta-zione ISEE e dalla fotocopia di un documento in corso di validità del richiedente ed inviata per raccomandata A/R a Publiacqua S.p.A. in via Villamagna 90/C, 50126 Firenze.

Bonus elettricoL’agevolazione fiscale, oltre che per i casi so-pra evidenziati, può essere ottenuta anche in presenza di familiari affetti da grave malattia che costringa all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali salvavita. È necessario essere in possesso di un certificato ASL che attesti la necessità di utilizzare queste apparecchiature, il tipo della stessa, l’indirizzo presso il quale è installata e la data che indica l’inizio di utilizzo. Per richiedere il bonus è necessario compilare l’apposito modulo e consegnarlo al Comune di residenza. I moduli sono di-sponibili on-line sui siti internet del Comune oppure presso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico. Per poter presentare la domanda, relativa soltanto all’utenza domestica, è ne-cessario che la potenza erogata non superi i 3 KW per una famiglia di 4 persone (tutte con la stessa residenza) oppure fino a 4,5 KW per

una famiglia superiore a 4 persone. Inoltre, è necessario che l’indice ISEE non superi i 7.500 euro oppure non superi i 20.000 euro se ci sono più di 3 figli a carico. In presenza dei requisiti di ammissibilità, i due bonus (quello determinato dall’utilizzo dell’apparecchiatura e quello in funzione dell’indice ISEE) sono cumulabili. Per il 2009 il bonus è compreso da un minimo di 58 euro (per nuclei familiari di 1 o 2 componenti) fino ad un massimo di 130 euro (oltre 4 componenti). Per 3 o 4 componenti il bonus sarà di 75 euro e nel caso di utilizzo di apparecchiature elettro-medicali il bonus arriva fino a 144 euro. Il bonus ha la validità di 12 mesi: trascorso tale periodo di tempo il cittadino deve presentare nuovamente la domanda per accertare che non sono cambiate le condizioni dell’ISEE e della composizione del nucleo familiare. Nel caso di apparecchiature elettromedicali, il bonus sarà erogato fino a quando sussiste la necessità di utilizzo dell’apparecchiatura.

Bonus gasAnche in questo caso l’agevolazione fiscale sulle bollette si applica alle famiglie a basso reddito o numerose ma vale soltanto per il gas metano distribuito dalla rete pubblica e non per il gas in bombola o per il gpl e soltanto per le utenze domestiche dell’abitazione di residenza. Per poterne usufruire è necessario che l’indice ISEE non sia superiore a 7.500 euro oppure non sia superiore a 20.000 euro se ci sono più di 3 figli a carico. L’ammon-tare del bonus, introdotto dal Governo e reso operativo dall’Autorità per l’energia, permette un risparmio di circa il 15% sulla spesa media annua presunta per la fornitura di gas naturale. Se la domanda sarà presen-tata entro il 30 aprile avrà valore retroattivo anche per il 2009 altrimenti si applicherà soltanto per i prossimi 12 mesi. I moduli da compilare sono scaricabili dal sito internet del Comune oppure possono essere ritirati presso l’URP. Devono essere consegnati al

proprio Comune di residenza. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero verde 800/166654 attivo dal lunedì al venerdì dalle 8,00 alle 18,00.Tutte le informazioni sono disponibili presso l’URP del Comune di Barberino Val d’Elsa negli orari di apertura.

Agevolazioni e bonusper le utenze domestiche

IN BREVEDal prossimo mese entrerà in funzione un nuovo servizio in gestione associata dei Comuni di Barberino e Tavarnelle: l’ufficio legale. L’Ufficio Avvocatura Associato, questo sarà il nome esatto, permetterà ai due enti di monitorare direttamente il con-tenzioso, ridurre il ricorso a professionisti esterni e diminuire quindi le spese legali.

Ricordiamo che la Legge Finanziaria 2010 prevede la possibilità di destinare il 5 per mille a favore dei Comuni con destinazione per interventi nel settore dell’assistenza sociale.

“Tra musica e fiori”. Domenica 9 maggio Barberino e Tavarnelle vivranno una gior-nata di festa. “Barberino in fiore” e “A bocca dolce... amara” in occasione della Festa della Musica organizzata dalla Scuola di Musica di Barberino e Tavarnelle. I com-mercianti organizzeranno per le strade del paese, degustazione di dolci casalinghi e cioccolato amaro. Nel pomeriggio la premiazione del migliore dolce. Sarà festa anche con il “Mukky Day” con degustazio-ne gratuita di prodotti (smoothies, yogurt, latte e tanti altri prodotti ) presso lo stand della Mukky Latte. L’ideale sarà di spostarsi da un punto all’altro della festa utilizzando il camminamento che unisce Barberino e Tavarnelle. Le iniziative sono promosse dal Comune di Barberino e dal Comune di Tavarnelle.

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Viabilità a BarberinoPrimi passi verso la circonvallazione

Si muove qualcosa per la circonvallazione dell’abitato di Bar-berino. Sono vent’anni che ne parliamo ma ora finalmente si vedono i primi concreti risultati. Nel prossimo triennio è pre-vista infatti la realizzazione della rotatoria sulla via Cassia in prossimità del cimitero che costituisce il primo lotto della circonvallazione. Un risultato di grande importanza per Bar-berino reso possibile grazie all’attività dell’Amministrazione Comunale guidata da Maurizio Semplici che non si è fermata a parlare ma ha agito affinché questa infrastruttura diventasse un progetto realizzabile. Importante è stata l’attenzione della Regione Toscana e dell’assessore regionale Riccardo Conti che prima ha onorato l’impegno di far elaborare uno studio di fattibilità e adesso quello di inserire, di concerto con la Provincia di Firenze, il primo lotto della circonvallazione tra le opere da finanziare nel prossimo triennio. La realizzazione della rotatoria, oltre ad essere il primo tassello del progetto generale di circonvallazione dell’abitato, è di grande funzionalità anche per il polo scolastico che stiamo realizzando perché, coincidendo con l’ultimazione dei lavori per la costruzione della nuova scuola elementare, consentirà di raggiungere l’area scolastica evitando di ingolfare il centro abitato con un flusso veicolare continuo e dannoso.In passato molto si è parlato della circonvallazione del capoluogo ma nulla era stato fatto di concreto fino ad oggi. Era spuntata una soluzione presentata dall’amministrazione Bazzani che sapeva di trovata elettorale tanta era la distanza tra quella soluzione e una vera circonvallazione.Dopo l’elaborazione da parte della Regione Toscana dello studio di fattibilità l’Amministra-zione fece il primo concreto passo verso la realizzazione della circonvallazione quando nel 2006, inserì nel regolamento urbanistico un corridoio di inedificabilità entro il quale doveva essere collocata questa nuova infrastruttura. Adesso saranno necessari altri passaggi: dovrà essere individuato il corridoio infrastrutturale, dovranno essere effettuate le necessarie veri-fiche geologiche e di impatto ambientale ma ormai la via è tracciata e la percorreremo fino in fondo.La determinazione con cui abbiamo lavorato per questo risultato conferma ancora una volta l’attenzione di questa Amministrazione verso il settore della viabilità e della sicurezza dei cit-tadini. Infatti, altri interventi significativi sono stati realizzati. È stata migliorata la sicurezza pedonale lungo la via Cassia nel tratto interno al capoluogo, sono stati realizzati i “cammina-menti” tra i capoluoghi di Barberino e Tavarnelle e quello a Vico d’Elsa, sta per essere ultima-to il collegamento pedonale fra Marcialla e il locale cimitero, sono stati realizzati numerosi interventi alla viabilità interna nella Zona Industriale.Questa attenzione è stata riconfermata nel programma di legislatura dove sono previsti altri interventi in materia di viabilità e sicurezza del cittadino.

Economia e lavoroUn protocollo d’intesa per tutelare e rilanciare la Val d’ElsaLa crisi economica non è alle spalle, nonostante qualcuno ci voglia fare credere questo. Lo scorso 5 febbraio abbiamo organizzato e partecipato insieme alle Amministrazioni di San Casciano e Tavarnelle al Consiglio Comunale aperto che si è svolto alla Sambuca proprio su questo argomento, anche se dobbiamo sottolineare che il nostro territorio dal punto di vista produttivo e occupazionale si distribuisce sia sulla zona del Chianti che su quella della Val d’Elsa.Abbiamo perciò due versanti su cui porre l’attenzione e con i quali condividere le preoccupa-zioni per questa situazione di criticità: i problemi legati ai settori dell’agricoltura e del turismo nel Chianti e quelli del settore manifatturiero nella Val d’Elsa.Proprio nella Val d’Elsa scontiamo una crisi doppiamente pesante perché originata dalla so-vrapposizione di due crisi: quella internazionale e quella del settore del camper. Una situazio-ne drammatica che mette in crisi le nostre aziende, le nostre famiglie, la collettività.Recentemente, insieme agli altri Comuni coinvolti in questa iniziativa, Casole d’Elsa, Colle Val d‘Elsa, Monteriggioni, Poggibonsi, Radicondoli e San Gimignano, abbiamo sottoscritto il protocollo “Competitività e Innovazione in Val d’Elsa” finalizzato proprio a favorire lo sviluppo economico ed imprenditoriale della Val d’Elsa.Le Amministrazioni Comunali si sono impegnate a cercare le risorse e a promuovere il pro-getto che dovrà portare alla creazione di un sistema sempre più integrato per supportare e valorizzare la attività economiche presenti, studiare le necessarie azioni per mantenere l’at-tività imprenditoriale sul territorio e tutelare l’occupazione. Per mettere a disposizione delle aziende del nostro territorio gli strumenti necessari di analisi della crisi e organizzare, attra-verso anche una mirata formazione dei lavoratori, adeguate riconversioni delle attività e piani industriali di sviluppo per conquistare nuovi mercati.Siamo convinti che con l’impegno di tutti gli attori presenti sul territorio (Amministrazioni locali, istituti di credito, associazioni imprenditoriali, camere di commercio, sindacati dei lavoratori) potremo raggiungere l’obiettivo condiviso per superare queste difficoltà e consen-tire alla Val d’Elsa e al nostro territorio di non impoverirsi e guardare con fiducia al futuro produttivo ed economico del nostro territorio. Un futuro fatto di aziende in salute, competi-tive, solide ma anche di maggior sicurezza sui luoghi di lavoro, di minore ricorso a posti di lavoro precari, di salari e stipendi adeguati a quelli degli altri lavoratori europei.

La Giunta ignora i problemidegli abitanti delle case popolari di MarciallaLa protesta di Obiettivo Comune

I residenti delle case popolari a Marcialla hanno re-centemente protestato per le condizioni di cattiva ma-nutenzione delle loro abitazioni (infiltrazioni di acqua e umidità) che provocano gravi disagi. Purtroppo il Co-mune è rimasto sordo alle loro esigenze e l’assessore Secci ha scaricato su Casa S.p.a. la responsabilità della situazione e l’onere di intervenire. Casa S.p.A. ha subito sbugiardato l’assessore sostenendo che gli interventi di ma-nutenzione straordinaria degli alloggi popolari da questa gestiti e le relative priorità, sono individuati sulla base di una programmazione annuale sviluppata di concerto con i Comuni e che il Comune di Barberino Val d’Elsa non ha mai, negli ultimi anni, fatto rilevare queste esigenze. Preoccupati per l’inerzia del Comune e per l’ag-gravarsi dei disagi della gente, abbiamo promosso un’interrogazione in Consiglio Comunale dove chiedevamo conto dello stato attuale e delle iniziative concrete che si intendeva mettere in atto. La risposta dell’assessore è stata sconcertante: dopo essersi lamentata dei canoni troppo bassi pagati dalle famiglie (si tratta di case po-polari, lo ricorda?) ha subito precisato che gli interventi previsti nel 2010 riguarda-no esclusivamente sistemazioni esterne (sostituzione cancello e recinzioni) ma che l’intervento di manutenzione straordinaria della copertura e la coibentazione delle facciate non sono ritenuti prioritari e quindi non saranno finanziati. Ovviamente siamo rimasti insoddisfatti della risposta, sia perché i problemi veri della gente non troveranno una risposta sia perché questa giunta ha mostrato di non avere nessuna strategia attiva nella gestione delle case popolari. Da parte nostra continueremo a denunciare questo stato di cose e a sollecitare la giunta affinché provveda a definire le giuste priorità.

Crisi Economica: cosa possono farei Comuni per arginarla?Le proposte di Obiettivo Comune

La crisi economica internazionale che non ha certamente risparmiato il nostro ter-ritorio e specialmente alcuni settori strategici come quello della camperistica, non ha ancora mostrato il suo aspetto peggiore. Dopo il massiccio ricorso alla cassa integrazione, c’è infatti il forte rischio delle ripercussioni sull’occupazione: è noto infatti che le azioni di mobilità e i licenziamenti si estendono proprio nel momento dell’inizio della ripresa quando la maggior parte delle aziende procede alle ristrut-turazioni. Al fine di arginare quanto più possibile questo fenomeno si propone che i Comuni promuovano un patto preventivo con imprese e sindacati per scongiurare licenziamenti di massa, soprattutto per quelle aziende che hanno beneficiato di aiuti pubblici, attraverso una reciproca responsabilizzazione nei rispettivi ruoli. Le istitu-zioni pubbliche dovranno per contro offrire sul piatto della bilancia un deciso snelli-mento delle procedure burocratiche che spesso costituiscono un notevole freno allo sviluppo di nuove politiche di investimento da parte delle aziende e alle opportunità di ripresa. D’altronde questo aspetto, unitamente al livello infrastrutturale, risulta decisivo nella sempre più forte competizione tra i vari sistemi economici locali.

Alle istituzioni pubbliche locali compete anche l’onere di intervenire sul fenomeno delle Public Utilities (acqua, gas, rifiuti ecc…), unico settore che mostra una crescita del valore aggiunto e del fatturato in virtù di tariffe sempre più elevate. Un tale siste-ma è economicamente assurdo perché, se da un lato garantisce utili di monopolio (e quindi delle vere e proprie rendite di posizione), dall’altro pone in capo a famiglie e imprese un onere aggiuntivo in termini di costi di produzione sempre meno sosteni-bile, soprattutto in periodi di crisi dove spesso si presentano situazioni al limite della sopravvivenza economica. Pertanto si propone che nel settore dei servizi di pubblica utilità si debba ricorrere a una ripubblicizzazione che consenta di calmierare i prezzi al livello dei costi (settore idrico) o a una apertura a una reale concorrenza che per-metta di erogare i medesimi servizi a costi più bassi (settore dell’energia).

Al fine di condurre al meglio in futuro le politiche del lavoro e dell’occupazio-ne, un’ulteriore sfida che dovrà essere affrontata dalle istituzioni pubbliche locali (comprese le province interessate) passa attraverso il miglioramento dei Centri per l’Impiego le cui procedure dovranno essere riorganizzate al fine di costituire un reale incrocio tra domanda e offerta di lavoro, funzione che negli ultimi anni è stata persa a vantaggio di azioni tanto dispendiose quanto improduttive per lo sviluppo occupazionale.

I gruppi consiliari

Chi l’avrebbe mai detto che un giorno Firenze, città tradizionalmente ancorata al suo passato e diffidente nei confronti del “nuovo”, avrebbe avuto il più giova-

ne presidente tra i Gruppi di giovani imprenditori di tutta Italia? E invece è proprio così. Dallo scorso febbraio, il nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Firenze è Gabriele Poli, arrivato a rivestire questa carica ad appena 26 anni. “E questo è un segnale importante di rinno-vamento”, assicura, lui che del rinnovamento vuol fare il tratto distintivo del suo “mandato”. A parti-re dal marchio stesso di Firenze.Come si arriva a questa carica a soli 26 anni?Iniziando a lavorare prestissimo come ho fatto io, che ho cominciato quando ancora non avevo 18 anni. A 19 mi sono messo in proprio, ho iniziato a fare l’imprenditore, e così alla mia età ho già 7 anni di esperienza.Per molti, imprenditoria e giovani non sono due parole che vanno a braccetto...È un problema legato alla mobilità sociale, che in Italia è scarsa. I figli di imprenditori entrano pre-sto in azienda, ma prima che prendano il posto di comando passano anni. E di nuovi imprenditori difficilmente ne nascono.Come si possono avvicinare a questo mondo i giovani che non provengono da una famiglia di imprenditori?Incentivando la mobilità sociale e la voglia di fare impresa. Grazie a un nostro progetto, ogni impren-ditore “adotterà” uno studente agli ultimi anni del-le superiori per fargli capire che, anche per chi non proviene da una famiglia di industriali, questa stra-da è più percorribile di quanto si pensi. E poi biso-gna rendere questa scelta più affascinante, facendo passare un’immagine diversa dell’imprenditore,

non quella del “furbetto del quartierino”.Serve un buon capitale per iniziare?Bisogna vedere in quale settore si vuole iniziare: ci sono settori in cui non è necessario, dove chi ha idee può partire anche grazie agli strumenti di ac-cesso al credito esistenti. È un luogo comune quel-lo secondo cui cominciare è impossibile.Quali sono i suoi primi obiettivi?Per prima cosa rinnovare il marchio di Firenze, che è straordinario ma allo stesso tempo troppo legato al passato. Firenze non deve essere solo meta di turismo low cost, ma un luogo dove imprenditori e multinazionali vengano a investire. Il primo atto che faremo, nei prossimi mesi, è lanciare un con-corso di idee per giovani creativi, per rivisitare in chiave moderna il brand di Firenze.Poi?Prestare più attenzione all’imprenditoria femmini-le: le donne spesso sono troppo poco presenti nelle imprese, soprattutto ai posti di comando. E poi una maggiore attenzione all’internazionalità: bisogna uscire da una logica che vede Firenze ripiegata su se stessa. Dobbiamo guardare oltre: per questo, ogni anno, una nostra delegazione farà missioni all’estero. Quest’anno andremo in Cina, poi toc-cherà a Russia e India.Come giudica, oggi, la situazione di Firenze?È abbastanza difficile per tutti, ma bisogna affron-tare il mercato andandolo a cercare. Firenze ha grandi potenzialità, e ora si sono riaccesi i rifletto-ri, sia nazionali che internazionali, sulla città: que-sto fa ben sperare. Insomma, penso che abbiamo diversi assi nella manica da giocarci.

economial’intervista. Gabriele Poli, nuovo presidente del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria

“rinnoviamo il marchio di firenze”Matteo Francini

a soli 26 anni è il più giovane in italia a rivestire questo ruolo: “si tratta di un segnale

importante di rinnovamento” assicura, lui che sul rinnovamento ha deciso di puntare

tutto. a partire da quello del brand della città: in arrivo un concorso di idee

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Tigli, frassini, olmi e aceri ci salveranno dallo smog. O almeno aiuteranno a rendere l’aria fiorentina meno inquinata. Saranno oltre 950 gli alberi che Palazzo Vecchio pianterà

per arginare le emissioni di smog e bilanciare il fiu-me di inquinamento che ogni giorno viene prodotto in città. Le piante sono definite “a pronto effetto”, cioè “sono in grado di esercitare un importante ruo-lo sull’abbattimento degli inquinanti atmosferici, sia gassosi, come l’anidride carbonica e gli ossidi di azo-to, che in forma particolata come il pm10 e il pm2,5”, spiegano dall’assessorato all’ambiente di Palazzo Vecchio. I nuovi alberi saranno piantati entro la fine del 2010 (l’operazione costerà mezzo milione di euro) e troveranno posto nelle zone della più tartassate dal traffico: via Sestese, via Allende/via Fabiani, via Bar-santi, piazza Caduti dei Lager, via Palazzeschi, via del Gignoro, via della Chimera, via Venosta, via di Villa-magna, viale Nenni (zona San Lorenzo a Greve), via degli Arcipressi, via Baccio da Montelupo e via Fab-broni. Ma questo è solo uno degli interventi messi in atto per contrastare la diffusione delle polveri sottili. Per fermare lo smog si ricorre anche a provvedimenti di emergenza, necessari per abbassare la concentra-zione di polveri sottili che ripetutamente superano il limite di 50mg a metro cubo. Ogni volta che le centra-line segnalano uno sforamento dei termini consentiti dalla legge, il sindaco predispone un’ordinanza che dà il via a una serie di provvedimenti di emergenza, suddivisi in tre fasi. La prima misura, che scatta il

giorno successivo a quello dello sforamento segnala-to dai tecnici dell’Arpat, consiste in una limitazione dell’orario e della temperatura di funzionamento del riscaldamento domestico (non più di 18 gradi e non oltre le otto ore al giorno). In questo primo caso parte anche un invito esplicito ai cittadini affinché lascino a casa le auto e si spostino usando i mezzi pubblici. Se dopo due giorni gli sforamenti di Pm10 continuano, le misure di contrasto diventano via via più severe. Il secondo livello di allarme – che entra in vigore a 48 ore di distanza dal primo – prevede una limitazione del traffico per alcuni dei veicoli più inquinanti (mo-torini e moto a due tempi, auto a benzina e furgoni merci diesel euro 1 e anche le auto diesel euro 2 e 3), limitatamente alla zona centrale della città, negli ora-ri 8,30-12.30 e 14,30-18,30. Se i livelli di Pm10 non rientrano nella norma, scatta la terza fase del provve-dimento, con l’estensione dei divieti di circolazione a tutto il centro abitato (con le stesse deroghe delle cosiddette “domeniche ecologiche”) con l’esclusione di alcune strade di accesso e uscita dalla città come il viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina, via Sestese e via Pratese.

ambiente

a rendere meno inquinata l’aria fi orentina ci penseranno (almeno in parte) i quasi

mille tigli, frassini, olmi e aceri che saranno sistemati entro la fi ne dell’anno nelle zone

più tartassate dal traffi co. Ma a volte servono provvedimenti di emergenza

la salUte Della città/1. Palazzo Vecchio corre ai ripari per arginare le emissioni di polveri sottili

troppo smog. Si piantano gli alberiGiuditta Boeti

anTonioPensionato, 60 anni

“Il problema principale che affligge l’Arno sono gli sca-richi fognari della città riversati sulla sua riva sinistra. In certi punti l’aria è irrespirabile. Sono anni che si parla del completamento del sistema di depurazione del fiume ma per ora continuiamo a vedere le acque reflue galleggiare sull’Arno”

“Gli scarichiil problemadell’Arno”

GiaCoMorappresentante, 40 anni

“E’ difficile trovare soluzioni per ridurre l’inquinamento atmosferico. Il blocco domenicale delle auto non serve a niente, se non a creare disagi. Abitare in città ha i suoi pro e i suoi contro: lo smog è un prezzo da pagare. L’unica soluzione per non respirare aria inquinata è emigrare in collina”

“Difficiletrovaresoluzioni”

MarTaPensionata, 60 anni

“A occhio nudo il fiume non pare messo così male e ri-spetto agli anni passati i volatili che frequentano le sue sponde sembrano aumentati. Chi ci dice però che nell’ac-qua non ci siano sostanze pericolose? Bisognerebbe ave-re sott’occhio le analisi degli esperti per essere sicuri che l’Arno sia sano”

“I volatilisembranoaumentati”

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28 Aprile 2010

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Se si potesse chiedere all’Arno qual è il suo sta-to di salute, lui risponderebbe “potrebbe andare meglio”. L’ultimo rapporto del Dipartimento provinciale Arpat di Firenze, relativo agli anni

2005-2006, definisce la qualità dell’Arno a valle della città di Firenze “non ancora accettabile”. Se da Rosano al tratto urbano l’Arno riesce a strappare un sufficiente, dall’Isolotto a Camaioni la sua qualità è “scadente” (la valutazione si basa sull’indice di stato ecologico – Seca - che considera fattori chimici e biologici). Determinante, a monte della confluenza del fiume Greve, è l’immissio-ne dei reflui urbani di riva sinistra d’Arno, non depurati. Le altre cause? “L’assenza o la riduzione delle fasce ri-parie di vegetazione, la diminuzione della capacità au-todepurativa dovuta a arginature, cementificazione delle sponde, riduzione degli ambiti fluviali, l’impermeabiliz-zazione dei suoli e la mancata regolamentazione e qua-lificazione dei consumi idrici per assicurare un deflusso minino vitale del fiume”, si legge nel rapporto dell’Ar-pat. Problemi a tutt’oggi pressoché irrisolti, affiancati però da qualche segnale di miglioramento. Uno di questi potrebbe arrivare dalla realizzazione del collettore dei re-flui urbani in riva sinistra collegato al depuratore di San Colombano, i cui lavori, secondo quanto annunciato da Publiacqua, dovrebbero partire questo mese per conclu-

dersi entro il 2014, chiudendo la brutta pagina dei river-samenti in Arno degli scarichi fognari. Intanto, le piante acquatiche che spuntano copiose d’estate nel tratto citta-dino sembrano dare segnali rassicuranti. Non sarebbero collegate al peggioramento della qualità delle acque. “La presenza di tali piante in un ecosistema fluviale – secon-do quanto monitorato da Arpat nell’estate 2009 - rappre-senta in ultima analisi un segnale positivo, poiché indica che le condizioni generali di salute dell’ecosistema sono in miglioramento”. Un rischio per l’equilibrio dell’eco-sistema, semmai, sono le specie vegetali e ittiche non autoctone, come la sudamericana “erba alligatore”, che cresce da alcuni anni anche lungo le sponde dell’Arno. Chi altro popola il corso d’acqua? Gli uccelli non sono molti. La condizione necessaria perché ci sia fauna lun-go il fiume è la presenza di un habitat idoneo. Le nostre sponde non lo offrono, limitando così la possibilità di ve-dere un fenicottero sotto casa. “Per prima cosa – spiega Carlo Scoccianti, biologo del Wwf Toscana - l’Arno è un grande canale, non un fiume, e le sue sponde non hanno più niente di naturale. Il secondo problema riguarda la gestione troppo rigida di alcuni tratti, specialmente per quel che riguarda il consorzio di bonifica che si occupa della sponda destra, dove la vegetazione è stata comple-tamente tagliata”. Ma un’isola felice c’è. E’ l’isolotto nei pressi della pescaia di San Niccolò, sulla sponda sinistra, da qualche anno abitato da esemplari di fauna selvatica, attirati da salici e canneti.

Annalisa Cecionesi

Un tratto delle sponde dell’Arno

annaPensionata, 60 anni

“Le domeniche ecologiche e la pedonalizzazione del Duomo sono palliativi inutili, misure adottate dalle am-ministrazioni solo per una questione di immagine. Le macchine intasano tutti i giorni le strade e sopra le nostre teste gli aeroplani scaricano tonnellate di benzina, inqui-nando l’aria che respiriamo”

“Domenicheecologicheinutili”

lUCiaCasalinga, 45 anni

“Il fiume è in condizioni pietose, anche per l’inciviltà delle persone, come quei pescatori che abbandonano sca-tolette, filo e lenze sulle sponde, nei quali restano intrap-polati gli uccelli. A volte sembra che il fiume contenga sostanze oleose, a giudicare dalle macchie nere sul pelo dei cani, difficili da togliere”

“Il fiume èin condizionipietose”

GiUSePPePensionato, 65 anni

“L’aria del centro storico è migliorata a scapito delle pe-riferie. Lo smog si concentra nelle strade più trafficate ma alla fine è un problema comune a tutta la città. Basta spostarsi un po’ in collina per notare la differenza. L’uso di veicoli elettrici potrebbe aiutare ma il problema è di difficile soluzione”

“I veicolielettriciaiuterebbero”

la salUte Della città/2. Secondo l’ultimo rapporto Arpat la sua qualità è “non ancora accettabile”

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La dura vita del single? Ma chi l’ha vista. Il commercio ha già fiutato l’affare da quel dì e supermercati, locali, villaggi vacanze fanno a gara per disegnare un mondo a uso e consumo

dei battitori liberi. Nella lista dei pro e dei contro ogni lato negativo trova una risposta appositamente studiata. Dal cuscino a forma di spalla di fidanzato su cui dormire sonni tranquilli, ai piatti pronti per risolvere una cena solitaria. Se le miniporzioni non hanno più segreti per i single di casa nostra, c’è chi studia anche l’orario per andare a fare la spesa. Gli “esperti del settore” consi-gliano le 6 del pomeriggio, evitando accuratamente il finesettimana, che fa molto coppia felice. Anche se a Firenze e dintorni ancora latitano i supermercati in stile romano, dove sono spuntati carrelli differenziati per in-dividuare al primo colpo d’occhio i cuori solitari, l’ab-bordaggio tra pacchi di riso e fette biscottate funziona anche in terra toscana. Nel tentativo di trovare qualcuno con cui condividere i costi della spesa. Secondo alcuni dati diffusi recentemente dalla Coldiretti, infatti, i single spendono in cibo circa il 60% in più delle famiglie. Poco meno di 300 euro dilapidati ogni mese a suon di primi surgelati, verdura in busta e baby angurie. E, statistiche alla mano, sembrano essere meno propensi al risparmio rispetto agli ammogliati. La spesa media mensile supera in media i 1.000 euro e almeno un terzo viene assorbito dalla casa. Insomma, se manca l’altra metà della mela si è meno disposti a privarsi di altro. Tanto meno dello svago. Perché l’importante è viversela bene la condizio-ne di maschile o femminile singolare. E allora ecco che

spuntano anche i life coach specifici, per superare ansie e indugi e incrementare la propria vita sociale e affettiva. Lezioni individuali e di gruppo per lavorare su se stessi, un formato planato sulle colline toscane, guarda caso, direttamente dagli Stati Uniti. Sempre da oltreoceano è sbarcata, già da qualche anno, la moda dello speed date. In città se ne può scovare all’incirca uno al mese, orga-nizzato in locali diversi, ma sempre con le stesse moda-lità. Il concetto è semplice, una sorta di appuntamento al buio ridotto ai minimi termini, anzi diversi incontri del genere riprodotti in serie in una sola serata. Si parte dalle basi: uomini e donne libere si iscrivono all’iniziati-

va (il costo si aggira attorno ai 20-30 euro, comprensivi di cocktail) e si presentano, in egual numero (da sei a una quindicina) nel luogo di ritrovo. La gentil donzella si accomoda a un tavolino, il cavaliere si siede di fronte a lei per pochi minuti e poi passa alla candidata succes-siva, cosicché i partecipanti si passano tutti in rassegna a vicenda. Il tempo per conoscersi è poco, ma spesso e volentieri abbastanza per scambiarsi numero di cellulare e mail. E se Cupido non dovesse scoccare la freccia, ci si può sempre riprovare il mese dopo.

Spesa, vacanze e casa a misura di singlesocietà/1. Dalle baby-angurie agli accessori domestici, ecco come se la cavano i battitori liberi

Francesca Puliti

tra villaggi, serate e locali dedicati, spuntano i life coach per superare

gli indugi e gli speed date. nel tentativo di trovare qualcuno

con cui condividere i costi (sempre più alti) della vita al singolare

tempi moderni

Poco meno di 300 euro dilapidatiogni mese a suon di piatti pronti,insalate in busta e surgelati

cUori solitari a leZione Di cUcinaBuongustai solitari, amanti della buona tavola che si vorrebbero cimentare tra mestoli e fornelli ma non sanno da dove comincia-re o si trovano a fare i conti con montagne di avanzi, la soluzio-ne è servita. I corsi di cucina per single stanno spuntando come funghi a Firenze e dintorni. Alcuni sono organizzati direttamente dai quartieri (come accade a Campo di Marte), altri da ristoran-ti, associazioni e fantasiosi chef. Com’è il caso dell’associazione Magici Sapori, in zona piazza Puccini. La clientela? “Gruppi di sei persone tra i 30 e i 40 anni”, spiega Giuseppe Castri, presidente dell’associazione. cosa non PUÒ Mancare in DisPensaIl frigo di un single riserva in genere poche sorprese, al massi-mo una discreta eco. Ecco allora cosa non far mai mancare nella dispensa per riparare al vuoto siderale della ghiacciaia nel caso (fortunato) di dover mettere a tavola un’altra persona. Una buo-na bottiglia di vino, tanto per cominciare, un barattolo di alici sottolio, del salmone in scatola o in busta, un pacco di tagliatel-le e uno di riso, tavoletta di cioccolato d’ordinanza. E nel freezer una confezione di porcini surgelati e una di frutti di bosco. Dopo di che via libera alla fantasia, ma con moderazione. Il dessert più veloce? Ciliegie conservate sotto alcol immerse in cioccolato fuso. Se poi si dispone anche di panna da montare (e soprattutto la si sa montare) il gioco è fatto.

Una MaMMa Per aMica (o FiDanZata)Se la coppia scoppia che si fa? Ci si rimette in gioco, o almeno si cerca qualcuno con cui condividere gioie e dolori della condi-zione di genitore single. Ci pensa internet a mettere in contatto mamme e papà tornati (o sempre stati) liberi. Un modo per con-frontarsi e magari conoscersi di persona. Oltre alle chiacchiere online, infatti, l’operazione funziona in alcuni casi come una spe-cie di banca del tempo. Per chi ha qualche ora libera da dedicare alla causa, che suona più o meno: io tengo i � gli a te e tu a me.

in Pillole

30 Aprile 2010

tenDenZe

La famiglia italiana? Si piega ma non si spezza. Malgrado l’avanzata dei single, resta il pilastro della nostra società. Se fino a ieri imperava l’im-

magine del quadretto familiare in stile “Muli-no Bianco”, oggi è difficilmente etichettabile. Al di là della definizione giuridica, infatti, la famiglia ha mille facce: quella dei conviventi, delle coppie di omosessuali, dei singoli geni-tori con figli o delle coppie di divorziati con prole. Un mosaico familiare che si ripropone anche a Firenze. Le famiglie fiorentine, se-condo i dati del Comune aggiornati al 28 feb-braio 2010, sono circa 100mila (“accerchiate” dall’esercito dei circa 80mila nuclei formati da un solo individuo). In media sono composte da due persone. La prole dei fiorentini – quando c’è – è sempre meno numerosa. In prevalenza si hanno uno o due figli, in linea con la tenden-za italiana. Più aumentano i componenti, più diminuisce il numero delle famiglie. Se quelle formate da due persone sono 47mila, quelle con tre componenti sono 29mila e quelle con quattro 18mila. E dai cinque componenti in su

si scende uno scalino ripido: le famiglie con tre figli sono 4mila, mentre quelle con 7 o più componenti sono meno di 600. Una bassa fe-condità che porta la città a un invecchiamento rapido. Basti pensare che oggi si contano più di due anziani per ogni bambino. Così, com-plice la maggiore longevità, sono sempre di più le famiglie “coi capelli bianchi”, composte da anziani che vivono soli o accompagnati da badanti. Ma i giovani fiorentini preferiscono il matrimonio o la convivenza? Il primo batte la seconda, almeno sulla carta. I dati contano cir-ca 3.500 conviventi a Firenze, ma è ipotizzabi-le che siano molti di più. Poche, invece, le cop-pie iscritte nel registro delle Unioni civili della città, un albo simbolico aperto alle “coppie di fatto”, comprese quelle dello stesso sesso. Nel 2009 si sono aggiunte tre nuove coppie, mentre dall’inizio del 2010 due. Il picco, dall’entrata in vigore del registro (nel 2001), è stato con le 12 coppie del 2007. Ma anche l’intramontabile matrimonio, zoccolo duro delle forme familia-ri, cambia pelle. Perde campo quello religioso, quasi dimezzatosi negli ultimi dieci anni. Lo

dicono i dati dell’Ufficio comunale di statisti-ca. Se nel 1999 i matrimoni religiosi celebrati a Firenze erano stati 661, nel 2009 hanno detto sì con rito religioso 371 coppie. Tiene invece il matrimonio civile che, nell’ultimo decennio,

oscilla tra le 900 e le 1.000 unioni l’anno, sta-bilendo un primato che dal 1994 lo vede vin-citore su quello religioso. A voler metter su fa-miglia, insomma, c’è da sbizzarrirsi. Casa che vai, famiglia che trovi.

in media sono formate da due persone: aumentano

quelle costituite da anziani che vivono soli, diminuisce

il numero dei fi gli. sempre meno matrimoni religiosi

L’adagio “moglie e buoi dei paesi tuoi” agli italiani comin-cia a star stretto. Se ieri il coniuge si cercava sotto casa,

oggi è facile trovarlo in un’altra nazione. E se lo si trova nei paraggi, non è detto che sia italiano. Può essere un immigra-to, uno straniero in vacanza, un forestiero giunto in Italia per studio o per lavoro. Secondo l’Istat, negli ultimi dieci anni le unioni miste in Italia sono aumentate del 300%, coerentemen-te con l’aumento della popolazione straniera. Le famiglie in-ternazionali sono una realtà consolidata anche nella città del giglio. A Firenze, nel 2008, secondo il bilancio demografico

Istat, le famiglie con almeno uno straniero erano oltre 22mila. E ogni anno, nel capoluogo toscano, vengono celebrati nuovi matrimoni “cosmopoliti”. Dal 2006 a oggi ne sono stati uffi-ciati dai 400 ai 600 l’anno (a eccezione del 2008, quando si è verificata una contrazione). Nel 2009, ad esempio, i matrimoni con almeno uno straniero tra i contraenti sono stati 508, sui 1.248 totali. Chi sposano i fiorentini? Tra le nazionalità più “amate”, al primo posto svetta la Romania, seguita da Brasile e Marocco. Generalmente sono famiglie più numerose rispetto a quelle dei fiorentini. Gli stranieri, infatti, compensano (alme-

no in parte) il basso tasso di natalità. Nel 2007, secondo i dati Istat, i nati da almeno un genitore straniero si aggiravano intor-no al 20% della nascite registrate in provincia di Firenze. Ma dietro ai numeri ci sono molte storie. Come quella di Angela, di origini peruviane, da tempo sposata con il suo insegnante di italiano, dal quale ha avuto una bimba. O quella di Juljan, che ha lasciato l’Albania durante l’infanzia e da un anno con-vive con Sara, fiorentina, in attesa del primo figlio. Sono storie come tante, segno che è ora di aggiornare il proverbio. Moglie e buoi dei paesi che vuoi.

Crescono le unioni miste. Romania, Brasile e Marocco le nazionalità più amate dai fiorentini

Moglie e buoi dei paesi... che vuoi: ora il coniuge si cerca lontano

La famiglia resiste. Ma si restringe

Annalisa Cecionesi

società/2. I nuclei in città sono circa 100mila, “accerchiati” da 80mila composti da un solo individuo

/A.C.

tempi moderni

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Tutto cominciò dieci anni fa con una bici riscattata dal deposito comunale e rimessa a nuovo. Da quell’espe-rienza nasce l’associazione Veni Vidi

Bici e poi il network di artisti “ricicloni” Città Riciclante. Il concetto è quello di tramutare in arte i sempre più numerosi scarti della vita moderna, un’idea semplice, dietro la quale c’è tutta una filosofia di vita. “Quella di sen-sibilizzare le persone al riuso e a una mobilità sostenibile”, spiega Andrea Buzzegoli, il “pa-dre” di Veni Vidi Bici. Da anni l’associazione opera sul territorio fiorentino attivando labo-ratori con le scuole elementari, medie e supe-riori. Cinque incontri durante i quali bambini e ragazzi si cimentano con velocipedi ripescati dalle discariche e li rimettono in sesto. Un ci-clo di lezioni pratiche che si conclude con una pedalata collettiva per la città o una gita sulle vicine colline. Ma il network è anche molto altro, una decina di artisti da tutto il mondo che hanno scelto di fare base a Firenze per promuovere le proprie opere e far entrare in sintonia la città stessa con il proprio modo di vivere. “Ci piacerebbe prendere in consegna alcuni spazi inutilizzati – afferma David Sty-ler, scultore nonché altro ‘nodo’ della rete – e farli rivivere in chiave creativa ed ecososteni-bile”. La materia prima c’è tutta: panchine, elementi di arredo, lampade e sculture ricavate da pezzi di auto, macchinari, elettrodomestici, mobili in legno. Ogni scarto può avere una se-conda chance nelle mani di Andrea e del suo team. Così ad esempio una vecchia Vespa si trasforma in una poltrona, dotata perfino di autoradio con frontalino estraibile e gran belle casse incluse. “Il mio lavoro nasce da quando – racconta l’artefice Matteo Menduni - stupito nel vedere lo scarto di questa società, cercavo di capirne la composizione. Poi col tempo e con la conoscenza di quello che ti permette di farlo, a questo raccattare e smontare si è ag-giunta la variabile riadattare-trasformare”. I resti, tanti materiali, diventano inventiva allo stato puro e riprendono vita e forma. Tra i

Chiamatelo pure mercato delle occasio-ni, è un modo per risparmiare sui ri-

fiuti, tagliare gli sprechi e al tempo stesso fare anche un’opera buona. Il nome già la dice lunga, Last Minute Market nasce alla fine degli anni ‘90 a Bologna da un’idea del professor Andrea Segré, preside della facoltà di Agraria. E da semplice idea si fa spin-off dell’Università, come sono dette le aziende che prendono forma all’interno dell’ambiente accademico e poi spiccano il volo sulle proprie ali. Una specie di uovo di Colombo, un concetto tanto semplice quan-to efficace: molta della merce che riempie scaffali e banchi frigo dei supermercati ri-mane invenduta, andando ad accrescere la quantità di scarti prodotta. Allora perché non dare in beneficenza i prodotti che stan-no per scadere? Il passo dal magazzino del super alla mensa di senzatetto e indigenti è breve. E il banchetto si fa più ricco. E’ nel 2006 che il progetto scavalca l’Appen-

nino, per fermarsi a Empoli. Ma nell’arco di quest’anno l’iniziativa è destinata ad allargarsi, a partire da Livorno. “La crisi economica ha dimostrato che è ora di cam-biare prospettiva – afferma Segré – Se non c’è mercato la produzione crolla. Allora è il caso di porci dei limiti, recuperare gli spre-chi e contenere così anche le inutili spese per lo smaltimento dei rifiuti”. Non solo cibo, la raccolta spazia dai farmaci ai libri, fino agli indumenti, come nel caso di Em-poli, dove l’iniziativa ha preso corpo gra-zie al progetto Re.So. Perché della merce invenduta non si butta via niente, alla faccia di una confezione un po’ sbreccata o di una copertina sciupacchiata. Dopo la partecipa-zione al Green Social Festival di Bologna lo scorso febbraio, Last Minute Market sarà presentato in terra toscana, più precisamen-te a Terrafutura. L’appuntamento con la so-lidarietà è alla Fortezza Da Basso il mese prossimo.

Lo spreco diventa ricco banchetto (per poveri)last MinUte MarKet. Seconda vita per la merce invenduta, in nome della solidarietà

Alcune opere del gruppo Città Riciclante

Francesca Puliti

E da una Vespa nacque una poltronaecoDesign. Si chiama Città Riciclante il network di artisti dediti al riuso di materiali di scarto

/F.P.

componenti del network c’è anche Natalia Bavar, socia fondatrice della ben nota in città Libreria La Cité, caffè, bar e centro di aggre-gazione in Santo Spirito attorno al quale ruotano gli “artisti rici-cloni”. E non a caso nei loro programmi c’è l’apertura di un locale simile, a metà strada tra caffè letterario e spazio espositivo. Con una particolarità. “Tutto ciò che vi troverà spazio sarà in vendita – anticipa Andrea Buzzegoli – dalle tazzine, ai tappeti, alle lampa-de”. Insomma si entra per prendere un cappuccino e si esce con tut-to il tavolino. I costi? Se il materiale pare low cost, la mutazione in pezzi d’arredamento/d’arte non lo è altrettanto. E i prezzi scritti sul cartellino variano, dalle più abbordabili lampade ricavate da tubi di scappamento e fari, ai più costosi “transitdivano” e “vespoltrona”. “Le vendite avvengono principalmente online – continua Andrea – ma credo che potremo incrementarle allestendo uno spazio ad hoc. A Firenze la sensibilità verso questo tipo di attività sta aumentan-do”. Ed è qui, nella patria degli artisti/artigiani, che il network ha deciso di mettere radici. Sperando di contagiare l’intera città.

curiosità

nei programmi del gruppo di artigiani c’è anche l’apertura

di un caffè letterario, in cui perfi no tazzine e tavoli siano in vendita

32 Aprile 2010

BIBLIOTECA DELLE OBLATE

www.renatopalma.eu www.human-relations.eu www.edizioniets.com

MERCOLEDI’ 21 APRILE ORE 17.30

PROGRAMMA

Introduce e coordina: Rosa Maria Di Giorgi,Assessore all’ Educazione Comune di Firenze

PRESENTI:Andrea Spini, professore associato di Sociologia generale

facoltà di Scienze della formazione(Università di Firenze).

Renato Palma, medico, psicoterapeuta

BIBLIOTECA DELLE OBLATESezione Contemporanea 1° Piano

Via dell’Oriuolo, 26 - Firenze

I sì che aiutano a crescere

La collaborazione tra adulti e bambini,e tra medico e paziente,rappresenta il primo passo percostruire una società più attenta ai bisogni relazionali

Istituto per il BenessereRelazionale nelleOrganizzazioni

PRESENTANO IL LIBRO

Quest’anno il Maggio musicale fiorenti-no si dirige a Est. “Verso Oriente”, così si intitola il Festival nel 73esimo anno dalla nascita, dedicando grande atten-

zione ai sound multietnici ed esotici, partendo da Mozart e arrivando fino alla musica contemporanea. All’inaugurazione, prevista per il 29 aprile con Die Frahu Ohne Schatten (La donna senz’ombra) di Ri-chard Strauss, il cui libretto fiabesco Hoffmansthal trasse da leggende indiane, arabe, cinesi. A dirigerla Zubin Metha, che la affrontanterà per la prima vol-ta nella sua lunga carriera. L’opera verrà messa in scena con un nuovo allestimento del grande Yannis Kokkos, alla sua prima regia per il festival fiorentino. Intorno a Mehta, che quest’anno festeggia 25 anni

come direttore principale del Maggio, e all’amico Daniel Baremboim, ruota buona parte del cartello-ne: il maestro indiano è infatti sul podio anche del “Ratto dal serraglio” mozartiano, ripresa di un fortu-nato spettacolo con la regia di Eike Gramms e di due concerti sinfonici. Grande attesa per l’opera contem-poranea che, come di consueto debutta a Firenze in occasione del festival. Quest’anno sarà la volta di “Natura Viva”, che porta la firma di Marco Betta e verrà messa in scena in anteprima assoluta il 15 e il 17 giugno al Teatro Goldoni, sul libretto di Ruggero Capuccio a cui presterà la voce Chiara Muti. Opera astratta e di simboli, l’opera di Betta, è una riflessio-ne su tre stati della morte, per amore, giustizia e arte – ci sono riferimenti profondi a Paolo Borsellino e Caravaggio -, e da relitti musicali di avanguardie ma anche di antiche culture e ninnananne tradizionali,

fa di Palermo e della Sicilia luoghi evocativi dove convergono segni d’Oriente e di Occidente. Nuovi personaggi, nuovi interpreti provenienti da nazioni che prima d’ora non avevano mai avuto modo di esi-birsi al Maggio e nuove anche le età degli interpreti che saliranno sul palcoscenico. Nel parterre de roi ci sarà infatti un pianista palestinese, Saleem Abboud Ashkar . Spazio anche alla danza, con la creazione di Guillame Cotè e con la coreografia “La vérité 25x par seconde” studiata per essere messa in scena in occasione di Fabbrica Europa alla Stazione Leopol-da. Per la prima volta nella storia del Maggio verrà riservata grande attenzione ai grandi jazzisti come Enrico Rava e Poalo Fresu Spazio e al Maggio Off con le sue sonorità rock. E per chiudere in bellezza, gli amatori potranno ascoltare la Nona di Beethoven. www.maggiofiorentino.com

Bozzetto di Yannis Kokkos per “Die Frau ohne Schatten”

Ludovica V. Zarrilli

la KerMesse. Torna il festival che quest’anno mette in primo piano musica classica e contemporanea

Il Maggio si dirige “Verso Oriente”ha il sapore delle spezie che vengono dai Paesi orientali il cartellone proposto dal

Maggio Musicale Fiorentino nella sua 73esima edizione. a salire sul palcoscenico

protagonisti provenienti da tutto il mondo, con una grande attenzione al nuovo

La danza più sensuale della terra tor-na a emozionare Firenze per quattro

giorni consecutivi. Dal 22 al 25 aprile torna al Saschall l’ottava edizione del Fi-renze Tango Festival, rassegna popolata da professionisti e dilettanti, durante la quale i provetti ballerini si cimenteran-no nelle evoluzioni e nelle movenze nate nelle strade popolari di Buenos Aires. Il Festival fiorentino è uno degli eventi più attesi dai tangheri e dagli amanti dell’au-tentica cultura del tango argentino in Italia e all’estero. Ballerini ed insegnanti inter-nazionali, musicisti di primissimo livello, uno spettacolo con l’orchestra Hyperion e 5 coppie ospiti del Festival, milongas con musica dal vivo, esibizione dei maestri, stages di tango salon, nuevo e milongue-ro, milonga, vals, tecnica, seminari di tea-tro sono gli ingredienti di questa edizione.L’ottava edizione della manifestazione si svolgerà a Firenze dal 22 al 25 aprile in vari luoghi della città. Oltre che nel rin-novato spazio del teatro del Circolo Af-fratellamento di Ricorboli, le due giornate principali del Festival si svolgeranno nei 2.500 mq del Teatro Saschall (www.sa-schall.it), – teatro che ospita i più grandi concerti della città - e che si trova subito all’uscita dell’autostrada di Firenze Sud con grande parcheggio gratuito annesso. Inoltre ampi e funzionali spazi per studia-re e per ballare, bar aperto fino alla chiusu-ra della milonga, possibilità di cenare nel ristorante del teatro. Il fFirenze Tango festival si prepara, oltre che a ripetere il successo delle passate edizioni, a dare un forte segnale di qualità proponendo un nu-trito cartellone di eventi che permetta al grande pubblico e al pubblico degli appas-sionati, di assaporare tutte le sfumature di cui è ricco il tango argentino: musica, danza, poesia, cinema. Spettacoli, con-certi, presentazioni, mostre ed incontri di approfondimento culturale richiameran-no appassionati, addetti ai lavori e gran-de pubblico da tutte le parti del mondo.La scorsa edizione ha visto oltre 30 arti-sti di fama internazionale esibirsi ed in-segnare a più di 5.000 spettatori. Nessun problema se non si sono mai indossate le scarpette o non si è mai fatta pratica, la kermesse potrebbe essere l’occasione per guardare volteggiare i campioni e av-vicinarsi ad una disciplina che ogni anno coinvolge sempre più persone. www.fi-renzetangofestival.com/festival/

l’aPPUntaMento

Quattro giornatea ritmo di tango

Un momento del Festival

La Fnac sbarca in Toscana, per la precisione a Campi Bisenzio. Dal prossimo 16 aprile, il co-

losso specializzato nella distribuzione di beni cultu-rali e tecnologici aprirà un punto vendita all’interno del centro commerciale I Gigli. Circa 2.400 metri quadri che segneranno l’avvento del gruppo nato a Parigi nel 1954 nella nostra regione, e che andrà ad aggiungersi ai negozi già presenti, in Italia, a Geno-va, Milano, Napoli, Roma, Torino e Verona. Libri, dischi, informatica, audio, video e fotografia: questi i prodotti che si potranno trovare alla Fnac, la cui aper-tura segnerà un evento non solo per la regione, ma anche per i I Gigli, dove sorgerà il punto vendita. “E’ un evento molto atteso da tutti noi – spiega il diret-tore del centro commerciale Alessandro Tani – sarà un’apertura molto significativa”. E anche l’occupa-

zione ne risentirà in positivo: grazie anche all’arrivo di Fnac, i posti di lavoro offerti dai 134 punti ven-dita dei Gigli passeranno dai circa 1.500 del 2008 a 1.680, con un incremento di ben il 12%. Ma non è questa l’unica novità in arrivo al centro commer-ciale: entro l’estate sarà organizzata, insieme al Co-mune di Campi Bisenzio, una “notte verde” - con i negozi aperti fino a tardi – tutta dedicata alla sosteni-bilità ambientale. Ancora da stabilire la data precisa, ma – assicurano gli organizzatori – si tratterà di un evento unico nel suo genere. E per una novità sicu-ra, eccone altre due “work in progress”: a breve, ai Gigli, potrebbe arrivare la “personal shopper”, ovve-ro una figura incaricata di aiutare i clienti nelle loro spese, oltre a un’area per la custodia degli animali mentre il padrone si dedica allo shopping.

Libri, dischi e fotografi a: arriva la fnacla novità. Il 16 aprile il colosso dei beni culturali e tecnologici apre un punto vendita a I Gigli

/M.F.

/L.Z.

Alice fever. E’ la febbre che impazza nell’ultima stagione e che coinvolge vecchi e nuovi amanti del racconto di Lewis Carroll. Dopo la versione

cinematografica di Tim Bruton, che ha sbanca-to i botteghini ed è stata applaudita da grandi e piccini di mezzo mondo, il 7 maggio arriva sul palcoscenico del Saschall “Alice nel paese delle meraviglie. Il musical” opera inedita per la prima volta sui palcoscenici italiani. La sceneggiatura creata da Enrico Botta e Annalisa Benedetti è frutto di una accurata riealaborazione dei famo-si scritti di Lewis Carrol “Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie” e “Attraverso lo spec-chio”. Le musiche composte appositamente per questo musical da Daniele Biagini con i testi di Lorenzo Biagini e Enrico Botta mettono lo spet-tatore a tu per tu con gli spettatori della fiaba. Ogni brano dei 14 composti ha una propria iden-tità e stile musicale che li differenzia dagli altri. Componente fondamentale di questo musical è la grande creatività espressa in tutte le componenti dello spettacolo, dalle scenografie, ai costumi, agli effetti speciali, fino al ripudio di colori e di simbologia. Lo spettacolo è composto da 2 atti, per un totale di 12 scene che si susseguono con un cambiamento continuo a vista di scenografia, grazie a un palco ruotante ed elementi su ruote

che permettono ai cambi scena di essere parte integrante dello spettacolo, come se lo spettatore sfogliasse le pagine di un libro. Le scene giocano sulle diverse proporzioni, forme e colori per ri-creare l’ambientazione e la magia del paese delle meraviglie. Lo spettacolo è arricchito da vari ef-fetti speciali grazie alla particolarità di disegno, luci e a giochi di magia e trasformismo inseriti nella trama. La storia inizia nel mondo reale, nel

giardino di casa della piccola Alice, dove i geni-tori hanno organizzato un invito all’ora del the. La superba madre di Alice per ben apparire con i suoi ospiti la invita a cantare di fronte a tutti ed inconsapevolmente la piccola presa dalla paura scapperà e darà inizio alla sua fantastica avven-tura all’interno del paese delle meraviglie dove incontrerà gli strampalati personaggi già famo-si ed amati dal pubblico. Dal Coniglio Bianco al Cappellaio Matto, dalla Regina di Cuori allo

Stregatto e tutti gli altri pazzi e colorati personag-gi si alterneranno con i loro “non sensi”, accom-pagneranno Alice in questo viaggio strampalato a volte aiutandola, a volte confondendole le idee. giocheranno o si prenderanno gioco di lei, can-

teranno e balleranno insieme, si divertiranno e dovranno affrontare delle difficoltà. E’ così che Alice vivrà le sue avventure e riuscirà a trovare “la propria strada” all’interno di questo paese delle meraviglie, cioè all’interno di sé.

Al Saschall il paese delle meraviglieBarabara Biondi

il MUsical. Rivisitazione teatrale del capolavoro di Lewis Carroll, con personaggi famosi e colpi di scena

I colori sono quelli che Filippo Lippi vide coi suoi occhi mentre li stendeva, il brio e l’atr-

monia delle forme è quella che il frate carmeli-tano regalò ai suoi dipinti. Torna a risplendere nella sua originale completezza la Pala del No-viziato, capolavoro di Filippo Lippi (Firenze, 1406 ca. – 1469) dipinto per l’omonima cap-pella in Santa Croce, su commissione di Co-simo de’ Medici nel 1445. Dal 26 aprile al 30 maggio sarà possibile ammirarla interamente rinnovata dopo l’ultimo importante lavoro di restauro realizzato dalla Galleria degli Uffizi e finalmente riunita alla predella dipinta dal giovane aiutante di Lippi, Francesco di Stefa-

no detto Il Pesellino. Per la prima volta dopo due secoli, la predella sarà esposta nella sua composizione originaria grazie a un eccezio-nale prestito dal museo del Louvre di Parigi.Tre in totale i capolavori restaurati, dopo un lungo e attento lavoro reso possibile dagli Ami-ci degli Uffizi, che dal 1993 opera in sostegno alla Galleria: oltre alla pala e alla predella, gli interventi hanno riguardato la cosiddetta pala di Annalena e altre due tavole dell’artista: La Madonna annunciata e Sant’Antonio abate e L’angelo dell’Annunciazione e San Giovanni Battista. Lo straordinario recupero della pala del Noviziato – commenta la soprintenden-

te al polo museale Cristina Acidini – esalta il dipinto, dove si uniscono la magnificenza dei Medici e la splendida maturità artistica di un protagonista assoluto del Rinascimento quale fu Filippo Lippi”. In mostra cinque capolavori chiave dell’opera del pittore fiorentino, di chia-ra ispirazione masaccesca. “Filippo Lippi face-va parte della cerchia intellettuale di Cosimo il Vecchio - spiega il direttore degli Uffizi Anto-nio Natali - e lì imparò il principio aristotelico secondo cui l’arte deve commuovere. Ammira-re queste opere nella loro bellezza originaria si-gnifica cogliere la grande emozione che ispirò l’artista fiorentino”.

La sala dei Lippi è fi nalmente completala Mostra. Tornano agli Uffizi alcuni capolavori del genio del Rinascimento

/B.B.La pala del noviziato di Filippo Lippi

cultura

Stregatto, Brucaliffo e Regina di Cuori accompagnano Alice

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A centrocampo è tornato il “cervello”Fiorentina. Cristiano Zanetti è rientrato, dopo un brutto infortunio, per il finale di stagione

Cristiano Zanetti

Era arrivato a Firenze tra il malcontento generale dopo la cessione alla Juventus di Felipe Melo. Ma il ma-lumore dei tifosi è scivolato via dopo le prime uscite di Cristiano Zanetti con la maglia viola. Quella per-

fetta contro il Liverpool in casa prima, e quella contro la sua ex squadra (quella Juventus scelta dal brasiliano, sempre meno rimpianto a Firenze) poi, hanno convinto la città. Poi, un brutto infortunio, uno dei tanti della sua carriera, lo ha tenuto fuori dai giochi per molte settimane. Adesso il cervello del centrocampo viola è tornato per un finale di campionato da cardiopalma. In ballo c’è un posto in Europa, dove la Fiorentina vuol continuare ad essere protagonista anche la prossima stagione. “Raggiun-gere il quarto posto sarà un’impresa – dice il centrocampista - però fino a quando ci saranno punti a disposizione continuere-

mo a sperare e a provarci fino alla fine. Consapevoli, lo ripeto, che servirà un’impresa”. Vada come vada, per Cristiano sta per concludersi la prima stagione con la maglia viola, e per lui è già tempo di bilanci. “La Fiorentina è andata oltre ogni aspet-tativa, nessuno si sarebbe aspettato che facesse risultati così importanti con squadre molto superiori sia a livello di organico che di tradizione. Sinceramente non mi aspettavo di passare il girone di Champions – ammette Zanetti - invece abbiamo battuto il Liverpool, il Lione e il Bayern Monaco. Credo che la Fiorentina abbia fatto più di quello che ci si poteva aspettare. Avrei messo la firma per una stagione così”. Come sottolineato in precedenza, la carriera di Zanetti è stata costellata da molti ko fisici. “Si fanno male quelli che giocano, e io sono sempre stato in squadre impegnate ogni tre giorni. È il rischio di stare nei grandi club – spiega - guardate la Fiorentina: quando mai era accaduto che con questo staff ci fossero così tanti infortu-ni? Recuperare giocando ogni tre giorni non è facile. Per me è

comunque un vanto sapere che la mia assenza pesa anche per il ruolo particolare che occupo in campo. E poi chi sta in pan-china non si fa mai male”. Il suo rapporto con la città è solido, forte anche dei suoi trascorsi nelle giovanili della Fiorentina. “I tifosi viola sono fantastici. Chi non lo vive non può immagina-re quanto sia fondamentale il loro apporto”. Prima dello stop che l’ha tenuto fermo per diverso tempo aveva costituito una coppia di ferro con il compagno di reparto Riccardo Montoli-vo, forse arrivato quest’anno alla sua definitiva consacrazione. “Un giocatore non ‘esplode’ - dice Zanetti - Riccardo è sta-to aiutato dalla squadra, così come lui ha aiutato i compagni. Quest’anno abbiamo fatto grandi partite, anche quando abbia-mo perso. E Montolivo ha potuto dimostrare tutto il suo valore. Bolatti? Ha grandi qualità. È un nazionale argentino, è molto ordinato e intelligente tatticamente. Ancora non ha fatto vedere quello che sa fare – conclude il centrocampista - ma ha grandi margini di miglioramento”.

Cristina Guerri

era arrivato a Firenze tra il malcontento per la cessione di Melo, in poco tempo ha convinto tutti, poi uno dei

tanti ko della carriera. Ora è di nuovo a disposizione per tentare l’assalto all’europa: “Ci proveremo fi no alla fi ne”

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Mancano ancora diver-se settimane all’ini-zio del calciomercato estivo. Ma, in attesa

di capire quali saranno gli scenari della prossima stagione, il diesse

viola Pantaleo Corvino è già al la-voro per costruire la Fiorentina che verrà. Il primo intento del direttore sportivo gigliato è quello di riuscire a trattenere a Firenze i pezzi pregiati della rosa attuale. A partire da Frey. Il portiere francese, giunto al quinto anno in maglia viola, è richiesto dal-le big d’Europa. Bayern Monaco e

Manchester United sono le squadre che più di tutte hanno manifestato l’interesse per l’estremo difensore, che ha una clausola rescissoria di 18 milioni di euro. Due i nomi del possibile sostituto, nel caso in cui il francese lasciasse Firenze: Vivia-no e Amelia. Il primo è per metà di proprietà dell’Inter e da sempre è tifosissimo della Fiorentina. Il se-condo, in rotta da tempo con il suo attuale allenatore (Gasperini), sa-rebbe felice di accasarsi alla Fioren-tina. Piace, e tanto, anche Vargas. A chi? A Real Madrid, Inter, Juventus e Manchester City. Il costo del car-tellino dell’esterno offensivo ruota intorno ai 20-25 milioni. E poi c’è il capitolo Mutu. Caso doping a parte, esiste una reale ipotesi che l’attac-cante rumeno lasci in ogni caso la Fiorentina. A quel punto le due gio-vani leve di casa viola, Jovetic e Lja-jic, dovranno farsi trovare pronte a sobbarcarsi il peso della sostituzio-ne del Fenomeno. Sul piatto ci sono poi i rinnovi di Kroldrup e Gobbi. Con Munoz in arrivo, per il dane-se potrebbero prospettarsi scenari diversi da Firenze: il difensore, tra l’altro, piace molto in Grecia. Stesso destino anche per Gobbi, destinato a raggiungere molti ex viola (vedi Storari, Zauri, Semioli, Pazzini) alla Sampdoria. Per quanto riguarda le entrate, come già accennato, a giu-gno arriverà dall’argentina il giova-nissimo Munoz. Il secondo rinfor-zo potrebbe arrivare direttamente dall’Olanda. Stando alle voci prove-

Cristina Guerri

il primo obiettivo è trattenere i big: Frey,

vargas e anche Mutu interessano a molti.

il sogno è Kolarov, davanti piace Pinilla

La squadra che verrà inizia a prender formacalcioMercato/1. Mancano molte settimane alla sessione estiva, ma in casa viola si è già al lavorosport

nienti dai Paesi Bassi, il ventiduen-ne esterno dell’Heerenveen, Roy Beerens, si è detto pronto a vestire la maglia viola. La sua valutazione è di circa 3,5 milioni. Serve poi tro-vare il possibile sostituto d Gobbi. Il sogno è Kolarov (Lazio), ma la

concorrenza (vedi Inter) per il serbo è tanta e agguerrita. Per l’attacco il primo elemento da tenere d’occhio è Pinilla, la rivelazione del cam-pionato di serie B. In tal senso, la Fiorentina si sarebbe concretamente mossa con il Grosseto.

Gli ultimi in ordine cronolo-gico sono stati Keirrison,

Ljajic, Bolatti e Felipe. Troppo poco il tempo per poterli giudi-care. Nei cinque anni di gestione corviniana, ne sono arrivati tanti di giocatori. Alcuni, anzi molti, hanno contribuito a portare la Fiorentina a un discreto livello europeo. Tanti i giovani di buona prospettiva esplosi sotto la ge-stione Prandelli. Come Jovetic: arrivato a Firenze da semiscono-sciuto, il montenegrino si è inse-rito nella scorsa stagione per poi esplodere quest’anno, soprattutto in Europa. Per non parlare di Gi-lardino, rinato con l’aria di Firen-ze dopo i malumori milanesi con la maglia del Milan. Prima di lui era toccato a Mutu. Caso doping a parte, il rumeno si è riscoperto Fenomeno dopo il licenziamento dal Chelsea e la breve parentesi con la Juventus. E Vargas? C’è

chi, dopo i primi mesi, lo aveva già etichettato come “bidone”. Poi il suo adattamento, tecnico e tattico sul campo e mentale nel-lo spogliatoio lo hanno reso uno degli esterni offensivi più forti in circolazione. Ai tanti acquisti top, in questi cinque anni si è visto anche qualche flop. Il più rino-mato è quello di Da Costa. Ac-quistato per 4,5 milioni di euro, il difensore portoghese, quando impegnato, non ha mai convinto. Per non parlare di Anthony Van-den Borre. Arrivato pieno zeppo di buoni intenti, il belga ha col-lezionato solamente otto presen-ze in campionato. È durata poco anche l’avventura di Castillo. Ac-quistato l’estate scorsa e per poi andarsene via a gennaio, ha fatto in tempo a segnare la sua unica rete contro il Bari, squadra in cui milita in questa seconda parte di stagione.

Cinque anni di acquisti: il bilancio

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La Muay Thai nota anche come thai boxing o boxe tailandese, è uno sport da combattimento che ha le sue origi-ni nella Mae Mai Muay Thai, antica

tecnica di lotta thailandese. La Mae Mai Muay Thai studia combattimenti sia con le armi che senza ed era utilizzata dai guerrieri thailandesi in guerra, qualora avessero perso le armi. Attual-mente il termine Muay Thai oggi identifica pre-valentemente l’aspetto sportivo dell’arte marziale. Gianni Nencini si è avvicinato a questo sport nel 2001 praticandolo in varie scuole di Poggibonsi e di Firenze. Nel 2005 ha fatto il corso a Pisa per diventare istruttore. Da lì nasce la sua voglia di insegnare questa disciplina ai più giovani e la voglia di farla conoscere nel suo paese anche se inizialmente non è stato facile. “Purtroppo a Ta-varnelle non potevamo contare sul sostegno di tutti: i bambini e le donne non potevano praticare questo sport”. Cosa avete fatto? da lottatori non vi siete certo arresi. “Ci siamo rimboccati le mani-che e abbiamo fondato un’associazione dilettanti-stica sportiva (Muay Thai Chianti, ndr) no profit completamente autonoma. A questo punto si è posto il problema di trovare gli spazi dove poter praticare le nostre attività. E qui è sceso in campo il comune di Barberino che, credendo vivamente nel nostro progetto sociale, sportivo e culturale, ci ha messo a disposizione la palestra comunale. E ha fatto anche di più fornendoci il patrocinio. Adesso ci sono veramente tutte le premesse per proseguire quello che abbiamo intrapreso due anni fa e tocca a noi lavorare sodo e trasformare in realtà i sogni e le speranze che i nostri ragazzi ci affidano”. Qual è la “spinta” maggiore che hai quando

La vita? nient’altro che un ringMUaY thai. Quattro chiacchiere con Gianni Nencini, per scoprire una nuova disciplina

Carlo Marrone

entri in palestra? La mia carriera di allenatore l’ho intrapresa so-prattutto per aiutare i ragazzi considerati “diffici-li” a rientrare nella società da vincitori nello sport, per riprendersi quel posto da protagonisti che con troppa facilità la società moderna gli aveva tolto.Perché dopo essere stato un buon atleta hai smesso così giovane? Solo problemi fisiciLa Thai Boxe può essere considerato uno sport? La thai boxe non è uno sport come gli altri per-ché non si può indossare una maschera: il primo avversario che si è costretti a sconfiggere sono le nostre paure, se nel calcio hai una giornata no ti metti defilato sulla fascia e non tocchi palla, men-tre nella Thai se incappi in una giornata no torni a casa con il ghiaccio sulla fronte. Cosa insegna questa disciplina? Insegna ad essere guerrieri nella vita prima di es-serlo nello sport, perché la vita non è nient’altro che un ring, dove se non combatti quotidianamen-te nessuno ti aiuta ad ottenere un successo e quin-di la vittoria e la riuscita nella vita passa attraverso un processo di determinazione di concentrazione e di sacrificio, non esiste una vita sregolata che ti fa ottenere dei risultati”. Secondo te rimane uno sport violento? Non è uno sport violento, anzi, è uno sport asso-lutamente leale perché gli atleti che salgono sul ring non si scontrano ne si affrontano ma si con-frontano.

La palestra comunale di Barberino fa da proscenio alle lezioni di thai Boxe di

nencini. Un esercizio per il corpo e per lo spirito, che insegna “ad essere guerrieri

nella vita prima di esserlo nello sport, perché è lì che si combatte quotidianamente”

sport nel Chianti

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38 Aprile 2010

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Se l’Azzurra San Casciano conquisterà la Serie A il merito sarà anche suo. Simona Di Tomaso è un autentico fenomeno. Nata a Firenze nel 1976, Simona è una delle giocatrici che negli ultimi anni ha conquistato più promozioni: classe cristallina, cattiveria agonistica e quel polso magico capace di mettere la palla dove vuole. Qualcuno direbbe un ‘caratterino’ con le mani d’oro. Fin da piccola i giochi sempli-ci tipo la bandierina, il testimone o lo scambio veloce di palleggi sotto rete la irritavano: si arrabbiava perché le altre bambine andavano lente. Riusciva a fare esercizi da ‘grande’ e si arrabbiava se non faceva qualcosa alla perfe-zione. Era divertente, metteva il broncio finché non era soddisfatta di quello che aveva fatto. Iniziò a giocare a pallavolo alle medie. Erano tutte molto più grandi di lei. “Non ricordo in che categoria giocavo, ma per la prima volta in quella squadra si accorsero che ero portata per la pallavolo”. Il problema era il rapporto con le compagne proprio per la differenza di età: “C’era gente già fidanzata invece io ero ancora una bambina che aveva in testa solo la pallavo-lo e la scuola”. L’anno dopo, infatti, era nelle file del Galluzzo. Lì cominciarono anche le fredde sveglie della domenica mattina per an-dare a giocare nei luoghi più impensabili dove scendeva in campo con dei pantaloncini che le stavano tre volte. La stellina ci riassume bre-vemente la sua carriera: “Non ricordo quanti anni ho fatto al Galluzzo, dove facevo la Under 16 e allo stesso tempo la C2 all’Euro2, squadra satellite dell’altra. Ricordo che mi chiamavano Simoncina per distinguermi da un’altra Simo-na presente in squadra che era il doppio rispetto

Di tomaso, una stella a San CascianoLorenzo Mossani

Pallavolo/1. La campionessa parla della sua storia e svela il suo sogno: la serie A

E’ la realtà più importante di tutta la pro-vincia di Firenze nella pallavolo. Stiamo

parlando dell’Azzurra Bisonte San Casciano, che sta cercando la promozione in Serie A. Dopo undici vittorie consecutive nelle prime giornate di campionato è arrivato il primato in classifica. Una rosa da ‘brividi sportivi’ allenata dallo stes-so coach della promozione sfiorata cinque anni fa, Pietro Giamoco Buoncristiani. Poi improvvi-samente qualcosa è cambiato: “Non ho proble-mi di nessun genere, non mi sentivo di andare avanti senza la fiducia del gruppo, auguro ugual-mente all’Azzurra di centrare la Serie A. Nello sport sono cose che possono accadere”. Queste

le poche parole del coach prima di andarsene, un fulmine a ciel sereno, dimissioni difficili da capire. Poco dopo in casa contro Cagliari la sconfitta che sembrava aver lasciato strada libera a Rieti e Roma per la “Destinazione Serie A”, anche a causa dell’infortunio di Francesca Van-nini, palleggiatore, capitano e anima di questa squadra. Niente di più falso: proprio contro Rieti la fenice Azzurra torna a volare, vince con un gioco inespresso in tutto l’arco del campionato e torna in lotta per la Serie A. Il nuovo allenato-re Mauro Fresa ha saputo in pochissimo tempo dare nuovamente anima a questo gruppo. Con queste Silvia De Fonzo e Annalisa Guerrini ora

niente è impossibile. Valentina Zago è diventata una macchina da punti e anche in difesa c’è più equilibrio. La rosa costruita da Elio Sità e Gino Mazzi è, forse, la migliore del girone e lo sta di-mostrando. Le parole di Mauro Fresa lo poteva-no far supporre, lui di giudizi ne ha sempre sba-gliati pochi: “La prima impressione è veramente positiva, la società mi è sembrata molto schietta e ben organizzata, la squadra ha un buon mix di giocatrici di talento ed esperienza e giovani pro-mettenti. Bisogna pensare soprattutto alla nostra di squadra se vogliamo fare il salto di qualità, ed in questa ottica per ora gli allenamenti tecnici ed atletici sono andati bene”.

Azzurra: la quiete dopo la tempestaPallavolo/2. La squadra sta vivendo un buon periodo dopo le dimissioni del coach

/L.M.

a me. Dalla C2 si passò in C1 ma in maniera strana, eravamo in pizzeria ed esultavamo senza nemmeno tanta convinzione, infatti, non ci andammo! Ho qualche problema nel ricordare quando sono passata precisamente alla Figu-rella che militava in B1, sarà la vecchiaia? – sorride Simona –. Impossibile non invecchio mai!”. Da quello che sappiamo la carriera della Dito iniziò a decollare in breve tempo: “Eh sì fu spettacolare! Rimanemmo per altri due anni in quella categoria e poi finalmente vincemmo il campionato, con una squadra che aveva una media d’età molto bassa e con punto di riferimento in Stefania Mele che aveva cinque o sei anni più di me, ma all’epoca sembravano tantissimi. Altre compagne di quell’impresa avevano cognomi oggi conosciu-ti: Ranieri in regia, Cecchi, Cosi e la Guerrini ancora oggi mia compagna di squadra. Un anno molto bello, nonché la prima vittoria importante della mia carriera”. Poi la Serie A e tanti anni di B1 e ora a lottare a San Casciano per tornare in Serie A: “Due anni fa ho lasciato la prima squadra al primo posto, poi è nata Martina e ho lasciato la pallavolo, ora ho un sogno, quello di riscat-tarmi e portare questa magnifica società e questo bellissimo paese in Serie A, poi, forse posso smettere”.

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40 Aprile 2010

Il campionato sta arrivando alla fine e si può tentare di provare

a capire cosa non sia andato bene per il San Donato-Tavarnelle. Si-curamente i pochi punti raccolti in casa nel girone d’andata non han-no aiutato, ben quattro sconfitte e due pareggi tra le mura amiche non hanno aiutato l’autostima. Nella se-conda parte del campionato le cose sono migliorate: uno score quasi perfetto ha portato la squadra gial-

loblu ad accumulare un buon mar-gine sulla terzultima. Se la difesa si è ben comportata (tranne che nella partita contro il San Savino non ci sono state goleade al passivo), non si può dire lo stesso dell’attacco, che ha buttato la palla dentro la rete con il contagocce, una sterilità of-fensiva che riporta ai tanti pareggi a reti inviolate o per uno ad uno col-lezionati nella stagione. Il bomber della squadra è il classe 1981 Pa-olo Bakoulias, lo segue a distanza

rilevante Gabriele Mattolini di due anni più giovane. Quella del San Donato-Tavarnelle è una rosa di giovani mixati ad elementi con più esperienza: su tutti il portiere Si-mone Frassineti che alle porte degli anta fa da chioccia a ragazzi come Tommasi, Ronga e Brunelli che de-vono ancora compiere vent’anni. Forse le speranze d’inizio stagione si sono velocemente perse nel brut-to inizio di campionato ma il fan-tastico break di metà stagione, con cinque risultati utili consecutivi, ha permesso di tornare a sperare. Se poi saranno play-out, questi saran-no giocati con grinta e caparbietà. Per una prima squadra che tentenna ci sono alle spalle tante rappresen-tative giovanili che sognano qual-cosa di grande, le due squadre degli allievi soprattutto navigano nelle posizioni di alta classifica da ini-zio campionato e la squadra B del ’94 ha molte possibilità di portar-si a casa il campionato, dopo tutto questo è il gruppo che nella scorsa stagione conquistò la categoria gio-vanissimi. Per una società giovane come l’Asd San Donato-Tavarnel-le, riuscire a conquistare la salvez-za nel campionato d’Eccellenza è una buona base sulla quale fondare fortune future.

calcio. Bilancio per il San Donato-Tavarnelle

Quando la salvezza è un’Eccellenza

/L.M.

La pallamano è uno sport che ha origine in Germania nel 1915 dapprima con il nome di “Tom-ball” qualche anno dopo venne

chiamato “Handball”. Pur non essendo uno sport molto diffuso in Italia esistono vari campionati e tornei di pallamano. Nel comune di Tavernelle Val di Pesa l’Associazione Sportiva Dilettantistica G.S.Pallamano Tavarnelle viene fonda-ta nel 1985 con l’intento ancora attuale quale la formazione sportiva dei ragazzi, dalle scuole elementari alla loro maturità promuovendo e diffondendo questa disci-plina olimpica. Il segretario Alessandro Pierattoni ci delucida su quali sono oggi gli obiettivi della società:Come prende piede questa nuova disci-plina nel vostro territorio? Nasce dalla passione di un professore di allora che poi si è inserita via via nel si-stema scolastico diventando uno sport di formazione per tutti i ragazzi.Se c’è com’è diviso il settore giovanile?Il settore giovanile è stato il primo proget-to messo in cantiere e poi realizzato della nostra società. Ad oggi conta circa 85 at-leti ed è diviso in quattro squadre under 12, under 14, under 16, under 18 , poi la prima squadra. Tutte le categorie militano nel campionato di serie B.Qual è stata la massima serie che ha raggiunto la prima squadra? L’anno scorso abbiamo disputato il cam-pionato di serie A 2, ma purtroppo siamo retrocessi.Cosa vi ha penalizzato? La scarsa disponibilità economica ha in-

fluito molto sul rendimento del campio-nato, siamo partiti svantaggiati persino nelle partite in casa, infatti per via delle misure non adeguate della nostra palestra siamo stati costretti a disputare gli incontri nella palestra di San Gimignano perden-do la possibilità di avere i nostri tifosi al seguito.Cosa resta di quell’anno?La bravura dei ragazzi che hanno onorato comunque tutto il campionato, l’esperien-za e il rammarico per non aver sfruttato un’occasione di quelle dimensioni.Mentre il settore giovanile auspica a successi?Quest’anno le soddisfazioni più grandi

stanno arrivando dai ragazzi. L’under 18 è primo in classifica con la possibilità di andare a fare i play-off e la stessa cosa vale per l’under 16 che occupa la prima posizione.Qual è l’obiettivo da raggiungere?Tutta la società a partire dal presidente Paolo Mazzuoli riconosce come obiet-tivo prossimo quello di raggiungere con le squadre giovanili dei risultati positivi a livello nazionale, conseguire le finali nazionali con l’under 18 e l’under 16 sa-rebbe una grande soddisfazione e infine portare avanti il progetto di riformare una grande prima squadra che possa tornare a confrontarsi nel Campionato di Serie A2.

la cUriosità. Poco diffuso in Italia, ma nel Chianti si pratica dall’85

tavarnelle gioca a pallamanoLorenzo Mossani

AtLEtICAAppUntAMEntO IL 18 COn LA “MArOtOnInA”L’ Atletica La Rampa - Polisportiva Tavarnelle come da trent’an-ni a questa parte ha programmato per il prossimo 18 aprile la famosa “Maratonina”. Una delle mezze maratone più impor-tanti della Toscana che può contare sulla partecipazione di cir-ca seicento atleti. Alla gara podistica è affiancata la “minirun” di solidarietà riservata ai ragazzi delle scuole, giunta alla quinta edizione, il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza a Il cuo-re si Scioglie promosso dalla locale sezione Coop. Il percorso di 21,097 ha come partenza e arrivo la centralissima Piazza del comune chiantigiano. Da alcuni anni, altre associazioni organiz-zano in concomitanza con l’evento la “Coppa Fettunta” a Barbe-rino e la “Corsa sul fiume Pesa” alla Sambuca..

bASkEtULtIMI gIOrnI pEr L’ISCrIzIOnE AL MInI CAMpIOntOScade il 29 aprile la possibilità di iscrivere la propria squadra di minibasket iniziativa del circuito regionale di 3vs3 Sprint cat. Scoiattoli (nati 2001/2002), che farà tappa ad Impruneta dome-nica 9 Maggio, dove si allena regolarmente la società CM Ussi Basket Impruneta. La Commissione Tecnica Regionale in col-laborazione con il Comitato Regionale ha deciso di ripetere per il 5° anno consecutivo l’iniziativa del circuito regionale di 3vs3 allargando la possibilità di organizzare una tappa a tutti i cen-tri minibasket della regione Toscana. Chi fosse interessato può chiedere informazione al referente del progetto Marco Ferretti

AUtOMObILISMODOMEnIChE DEDICAtE ALLE AUtO D’EpOCADomenica 18 aprile 2010 dalle ore 9 alle ore 13 presso piazza della Repubblica a San Casciano Val di Pesa ci sarà il primo we-ekend dedicato alle auto e moto d’epoca “Eccole di nuovo”. Il raduno, al suo secondo anno di vita, è organizzato come ogni anno dall’ Associazione Turistica pro loco di San Casciano e può essere definita una delle più importanti vetrine per le moto e auto di epoche passate, dedicata ai veri appassionati del settore ma anche ai semplici curiosi. Questa è l’occasione giusta per scam-biarsi notizie, desideri, pareri o semplicemente per ammirare “le dive” che sfilano per le strade. Dato il bel riscontro della passata edizione, “Eccole di nuovo” si ripeterà tutte le terze domeniche del mese fino al prossimo 17 ottobre. Per informazioni: 055-8229558

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taBernacoli/1,la risposta del comitatoSpett. Redazione del giornale “il Repor-ter di Firenze”Questo grande patrimonio di arte e spiritualità che arricchisce Firenze, con-notandola in un modo che non ha paragoni altrove per la sua ricchezza e rilevanza è, sì, esposto, assai più dei beni custoditi all’interno di edifici, alle ingiurie del tempo e della inciviltà pub-blica, ma non assolutamente abbando-nato all’incuria, come il vostro articolo pubblicato sul n. 17 dell’8 marzo u.s. con troppa leggerezza afferma. Esiste infatti da quasi vent’anni, presso l’As-sociazione Amici dei Musei Fiorentini, un Comitato il cui obbiettivo è appun-to la tutela e la salvaguardia di questi monumenti. Di esso fanno parte, oltre a vari volontari dell’Associazione Amici dei Musei, rappresentanti delle Soprin-tendenze, del Comune, della Curia dio-cesana e dell‘Opificio delle Pietre dure, impegnati con dedizione e adeguata competenza professionale a individua-re opportunità di intervento, reperire fondi, vagliare progetti, seguire le pra-tiche occorrenti per ogni singolo caso.Risultati: oltre 120 restauri condotti a termine dal 1991 ad oggi;- due importanti pubblicazioni ad essi relative: la prima, edita nel 2001, a cura di Bruno Santi; la seconda, a cura di Do-retta Ermini e Chiara Sestini, presentata nello scorso febbraio presso l’Associa-zione Amici dei Musei;- numerosissimi articoli di stampa che plaudono al nostro operato;- un concorso che ha portato alla collo-cazione di opere di artisti contempora-nei in tre edicole da tempo vuote.Ci permettiamo pertanto di rilevare una palese disinformazione alla base del vostro articolo (ad esempio, due dei tre tabernacoli riprodotti sono stati restaurati di recente, come testimonia-no le targhe in ottone apposte accanto ad essi) e invitiamo un inviato di cotesta redazione a contattarci e magari visitar-ci per prendere atto della cospicua do-cumentazione conservata nella nostra sede.Cordiali saluti

La Presidente del Comitato(prof. Oretta Sabbatini)

taBernacoli/2, le attivitÀ dell’associaZione amicidei musei fiorentiniGentile Redazione,in merito all’articolo da Voi pubblicato “Diamo voce ai tabernacoli fiorenti-ni” di L.V. Zarrilli e G. Donnici desidero

evidenziare che le informazioni in esso contenute non tengono conto di una delle attività principali dell’Associazio-ne Amici dei Musei Fiorentini. Esiste, infatti, un Comitato per il restauro e il decoro dei Tabernacoli che opera sul territorio da molti anni con ottimi ri-sultati riconosciuti ed apprezzati dai cittadini e dagli Enti preposti alla tutela. Sono uscite anche alcune interessanti e documentate pubblicazioni sui restauri eseguiti che saremo lieti di donare alle biblioteche di Quartiere. In attesa di cortese riscontro nello spirito della mi-gliore collaborazione,cordiali saluti,

Carla Guiducci Bonanni

taBernacoli/3, tra “sacroe profano” in via filippina

Salve,ho visto il Vostro articolo sui tabernaco-li fiorentini, allego una mia foto (titolo: Sacro e Profano) su un tabernacolo in Via Filippina, zona Santa Croce.Distinti Saluti

Alessio Novori

BoBoli, gli spettacoli estivie lo spaZio per i BamBiniGentile Redazione, mandiamo questa lettera con preghie-ra di pubblicazione: esiste un grande prato, bordato da platani, dove i bam-bini della zona possono correre e gio-care in pace e al sicuro, respirando aria buona. Questo incanto si trova nel Giar-dino di Boboli vicino all’ingresso di Por-ta Romana. Ma purtroppo per quattro mesi l’estate smette di esistere, perché ai bambini si sostituiscono le impalca-ture; all’allegro cinguettio dei piccoli e degli uccelli si sostituiscono i martelli e i rumori del cantiere - e tutto questo per poche serate di spettacoli che im-pediscono la pace degli abitanti vicini, creando un caos di macchine in cerca di parcheggiare. E dopo, a festa finita, il prato è devastato e quando avrà ripre-so un p’ del suo aspetto normale sarà

tempo di ricominciare a distruggerlo e sacrificare di nuovo i bambini. Non sarebbe possibile trovare un luogo più idoneo per gli spettacoli? Per esempio le Cascine? Perché i cittadini più indifesi devono essere i meno protetti?

Genitori e nonni di Porta Romana

a proposito del semaforo di lungarno colomBoUn semaforo sbagliato e pericoloso. Il semaforo situato alla fine del lungar-no Colombo e all’inizio del lungarno Aldo Moro, incrocio a T con via Marco Minghetti, è sbagliato e pericoloso. Il suddetto semaforo dovrebbe essere istallato prima dell’incrocio e di tipo doppio, con la segnaletica per chi va dritto e quella per chi va a destra. È cer-to che gli incidenti sono di responsabi-lità di chi non volesse sistemare la situa-zione. In questa medesima, e lo faremo fino alla nausea, segnaliamo ancora la situazione grave di via Faenza, tratto via Nazionale-piazza del Crocifisso: lì, causa traffico, la sosta selvaggia e le condizioni paurose del fondo stradale e la mancanza di marciapiedi piccoli e sconnessi porteranno a fatti incresciosi, di cui qualcheduno dovrà rispondere.

Lettera firmata

“pian di melosa,asfalto da sistemare”Gentile Redazione,ho conosciuto Il Reporter solo ora per-ché mi sono domiciliato a Pian di Melo-sa lo scorso settembre, altrimenti avrei scritto prima. Orbene, alcuni anni fa qui a Tosi e Pian di Melosa hanno rifatto fo-gnature e acquedotto buttando all’aria le strade. Strade che non tutte sono state ripristinate in modo decente, spe-cialmente al tornante (che viene chia-mato piazza) dove c’è il distributore di benzina e la banca la strada è in uno stato pietoso e quando ci si passa, an-che andando a passo d’uomo, è uno sconquasso tale che ad avere una bot-tiglia di latte si farebbe il burro. Ebbene sarebbe il caso di invitare il Comune affinché provveda a sistemare l’asfalto o, se non è compito suo, faccia i dovu-ti passi presso chi di dovere affinché provveda al più presto.Cordiali saluti

Andrea Caredio

ponte a greve, i giardini e le strisce pedonaliGentile redazione,sono indeciso se scrivere o meno per-ché non so se pubblicate tutto, però io ci provo e vi ringrazierei se lo face-ste, anche per far sentire le nostre voci agli amministratori pubblici. Abito nella zona del Ponte a Greve dal 1974, quan-do ancora c’erano solo campi ed orti, per gli anziani e per i ragazzi non c’era-

Inviaci le tue lettere [email protected] e segnalazioni:tutto su www.ilreporter.itLettere, segnalazioni, proposte, ma anche veri e propri articoli scritti dai lettori. Tutto questo ed altro ancora sul portale www.ilreporter.it. Tutte le lettere che non trovano spazio in queste pagine saranno pubblicate sul sito. E poi spazio ai commenti e alle vostre opinioni

lettere

seves, parlano gli operaidel sindacato di BaseCaro Reporter,siamo qui a scriverti, noi operai della Seves Spa di Firenze aderenti al Sinda-cato di Base, perché dopo la cassa inte-grazione straordinaria siamo diventati fantasmi, dove nessuno si vuole occu-pare di noi, se non in momenti quan-do si fanno gesti eclatanti, e poi stop. Siamo uomini e donne che abbiamo smesso di pagare mutui, bollette, affit-ti, pur di mandare i figli a scuola, pur di dare a loro una cultura fino a che sarà possibile. La cassa integrazione straor-dinaria per evento improvviso e impre-vedibile è solo una toppa, e noi siamo ad aspettare un lavoro dignitoso per andare avanti con le nostre famiglie. E pur vero che il tema lavoro è uscito dall’agenda di tutti i politici, perché non si pensa più in grande, non più alla gente ma si pensa a cose più futili che né a noi né alle altre aziende servano. Il nostro impegno nella vita quotidiana è quello di far emergere con forza il pe-sante masso che sta sulle nostre spalle, è ora di ricominciare a parlare di lavoro, di giustizia e di libertà! La nostra azien-da ha avuto sì una battuta d’arresto ma non crediamo che tutto si possa ricon-durre ad una semplice lotta fra capitali. Il nostro dovere oggi e il nostro diritto, sono quelli di essere al centro del tema lavoro e di non essere più considerati come persone del girone C1 in quan-to appartenenti a un sindacato di Base. Ogni volta che la stampa parla di noi, ne parla solamente quando vi è un sin-daco di mezzo o il centro della politica di Palazzo Vecchio. Noi invece vorrem-mo essere i primi attori su questa scena drammatica, là dove si sta consuman-do la tragedia Seves. E’ in quest’ottica che noi scriviamo affinché si possa par-lare di noi, di quegli operai dimenticati

42 Aprile 2010

no giardini. Quando fu costruito l’asilo fu chiesto all’allora presidente di quar-tiere Cruccolini di avere un pezzettino di giardino, ma il solerte presidente ri-spose: “Non possiamo fare un giardino anche con solo panchine vicino all’asilo poiché i bambini dell’asilo vedendo al-tri bambini con le nonne starebbero male”. Negli anni sono arrivati i giardi-ni grazie ai privati. Ma poi è arrivata la Coop ed allora hanno pensato bene di fare un bel vialetto con delle pan-chine, prendendo un pezzo di giardino dell’asilo, per collegare la Coop a via Bugiardini, perché ora i bambini anche vedendo altri bimbi con le nonne o le mamme a giocare nel vialetto o sulle panchine non ci stanno male. Altro ap-punto che gradirei fare sono le strisce pedonali di via Bugiardini davanti alle scuole e all’asilo: le strisce pedonali pra-ticamente non esistono quasi più, ma è stato pensato bene di fare un dosso con le strisce pedonali di fronte al pas-saggio per andare alla Coop, forse i no-stri amministratori sono più attenti alla Coop che alla sicurezza dei bambini. Grazie per la vostra gentilezza.

gli aBusivi e i commercianti del centroCome mai la nuova giunta comunale aveva promesso che i vari tappetini in centro sarebbero scomparsi e invece sono aumentati, più di prima? Possibile che non si riesca a fare una bella pulizia come da molto tempo sono riusciti a fare le vigilesse (in particolar modo) e i vigili di Siena? Via gli abusivi e i clande-stini, il povero commerciante onesto è costretto a chiudere i battenti per colpa loro, occorre fare rispettare le leggi che già ci sono altrimenti qua diventa una burla e basta!!!!!!!

Angelo

le Buche di via agostinodi duccioLeggo sempre con un certo interesse il vostro giornale Reporter. Sono a do-mandarmi se voi riuscirete a far rifare la strada ed i marciapiedi di via Agostino di Duccio, ove vi sono delle buche in-credibili. Non basta mettere i cartelli - marciapiede dissestato - come hanno fatto in via Maso di Banco e nessuno è venuto a sistemarlo. Ma dobbiamo pro-

invia la tua segnalazionealla nostra redazione

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Caro lettore,purtroppo il problema della sosta selvaggia non riguarda solo via Baracca, strada dove forse le conseguenze di questo malcostume nostrano si fanno sentire più che al-trove per l’alto numero di auto che ogni giorno vi transitano. Ma se si tratta di un pro-blema di cui non è difficile accorgersi – è sufficiente un breve spostamento in città per imbattersi in almeno qualche caso del genere – altrettanto facile non è, o almeno non sembra essere, la sua soluzione. Perché, vista (purtroppo) l’entità del problema e l’alto numero di strade che contemporaneamente, ogni giorno, interessa, è assolutamente impossibile pensare che i vigili urbani possano essere simultaneamente ovunque la sosta selvaggia si “manifesti” per risolvere la situazione. E, come emerge dagli articoli sulla questione pubblicati sia in passato che su questo numero (quartieri 3 e 4) de Il Reporter, le stesse istituzioni riconoscono (e d’altronde come non farlo) l’esistenza del problema, non nascondendo le difficoltà esistenti nel risolverlo. Perché se i controlli delle forze dell’ordine per le strade devono esserci – e forse dovrebbero anche essere intensificati, per quanto possibile – di modo che i cittadini si sentano tutelati anche contro la maleducazione e i comportamenti scorretti delle altre persone, altrettanto importante è un cambiamento nella mentalità e negli atteggiamenti degli automo-bilisti. Che spesso, lasciando l’auto in sosta dove non si può solo per pochi minuti, per comprare il giornale o per “fare colazione”, come dice lei, non pensano di far niente di male e di non danneggiare nessuno. E se in qualche caso questo potrebbe anche essere vero, il risultato è che poi ogni singolo automobilista, nel momento del “biso-gno”, si sente legittimato a lasciare il proprio mezzo in sosta vietata perché “lo fanno tutti”. E questa è un’abitudine a cui deve essere messa la parola fine. Semplicemente perché, in una città (come Firenze) dove le auto sulle strade aumentano di giorno in giorno, anche una sola vettura in sosta vietata può causare code e nuovi problemi per un traffico che, di problemi, ne deve affrontare già molti. E questo non è giusto.

Matteo Francini

via Baracca e la sosta selvaggiaVia Baracca è un cantiere che è fermo e stagnante da 2 settimane per lavori, ma niente ferma la sosta selvaggia delle auto, perfino in seconda fila, all’incrocio di via del Barco. È mai possibile che ogni mattina per andare al lavoro si formino code infinite a causa di coloro che si fermano a far colazione???? Non è civile e non c’è volontà di trovare una adeguata soluzione. È vergognoso!!!!Lettera firmata

Lettera firmata

lettere

prio sbattere la faccia in terra noi anzia-ni? Grazie per quello che potrete fare e cordialmente vi saluto,

Velleda Valobra

casa di dante, “che fine ha fatto la cancellata?”

Recentemente sono andato a La Socie-tà delle Belle Arti –Circolo degli Artisti “Casa di Dante” per partecipare all’inau-gurazione della Mostra “Macchiaioli-Post Macchiaioli, Novecentisti”. Era qualche tempo che non andavo in Via Santa Margherita, e da vecchio fiorenti-no (anche se ora abito in provincia) con mio grande stupore non ho visto più quella bellissima cancellata che attra-versava e ornava tutta la piazzetta an-tistante la Casa di Dante, ne delimitava in un certo modo l’accesso, ora è total-mente in balia delle esigenze fisiologi-che della gente che vi passa. Ma che fine ha fatto la cancellata? In terra fra le pietre e agli angoli delle due facciate, si vedono ancora benissimo i segni dove era collocata, mi hanno detto che è sta-ta tagliata e tolta per facilitare i lavori di ristrutturazione della “Casa” stessa, ma i lavori sono finiti da diversi anni, ma non è stata rimessa più al suo posto. Avrà fatto la fine delle “pietre” di Piazza della Signoria? Perché su quelle “pietre” una cancellata così bella ci starebbe proprio bene. Peccato, un altro pezzo di Firenze è scomparso! Piano piano non rimane nulla, solo il ricordo.Grazie,

Mauro Barbieri

“guasti alla carroZZina, Quanti disagi per un disaBile”Spett.le Redazione,vorrei segnalare i disagi che un disabile incontra quando si guasta la carrozzina elettrica, avuta in dotazione dalla ASL. La carrozzina elettrica aveva bisogno di nuove batterie. Dalla ASL di mia appar-tenenza mi è stato spiegato che dove-vo andare dal mio medico di famiglia e richiedere un’impegnativa per una visita fisiatrica. Per me? Chiedo. No, per la carrozzina, affinché il fisiatra potesse giudicare come intervenire. Dopo aver avuto dal mio medico il certificato ri-chiesto, tramite CUP cerco un fisiatra da far venire al mio domicilio per “visi-tare la carrozzina”, ma dato che occor-reva molto tempo, decido di fare una visita normale presso un ambulatorio,

facendo portare la carrozzina da un’al-tra persona. Dopo aver fissato la visita all’ambulatorio il fisiatra, fortunatamen-te senza guardare la carrozzina, che è rimasta in macchina, prescrive i codi-ci per le nuove batterie. Con questa prescrizione si ritorna all’ASL, si lascia all’ufficio di competenza e si attende l’autorizzazione per farla riparare pres-so un’officina convenzionata. Quest’au-torizzazione arriva dopo tre settimane. Ritorno all’ufficio ASL che mi rilascia anche un elenco delle officine conven-zionate, dove far fare l’intervento. Scel-ta l’officina, portato la carrozzina, passa un’altra settimana. Finalmente la ritiro, ed è funzionante. Ma non è finita qui. Devo portare un numero imprecisato di fogli al precedente fisiatra per il col-laudo, altrimenti dopo 60 gg. le spese sono a mio carico, e riportare gli stessi una volta timbrati e firmati all’officina che ha fatto la riparazione. Quindi di nuovo medico di famiglia per prescri-vere una visita fisiatrica, nuovo appun-tamento col solito fisiatra, nuova perdi-ta di tempo per un timbro e una firma, per poi riportare tutta la documenta-zione timbrata, firmata ed approvata all’officina che ha fatto la riparazione. Tempo occorso per sostituire le batte-rie per la carrozzina elettrica, due mesi, persi tra uffici, ambulatori, collaudi, firme, timbri, oltre al tempo, una setti-mana, per la sostituzione delle stesse. Tutta questa burocrazia è veramente una cosa abominevole, specialmente se attuata nei confronti di disabili e di chi li accompagna. Le cose semplici a quanto pare l’ASL non le sa fare e inve-ce di facilitarle le complica, non tenen-do conto delle condizioni e delle diffi-coltà dei soggetti interessati.Grazie per l’attenzione

Un disabile disgustato

villa vogel, “servonoposti auto riservati”Spett.le redazione,con l’inizio della prossima stagione estiva il parco di Villa Vogel sarà sempre più frequentato non solo da giovane mamme con i loro pargoli, ma anche da persone anziane spesso in difficoltà nell’ambulazione. Sarebbe opportuno, secondo il mio parere, di segnalare nel-la piazzetta di fronte al parco, in via Vit-torio Corcos, uno o due posti macchina riservati ai disabili, poiché la piazzetta in pratica è sempre occupata da altre macchine, specialmente da quando in via Corcos si sono insediati vari uffici nel nuovo blocco, alcuni anni or sono contestato dai residente in via Vittorio Corcos.Cordialmente

Luciano Bonaccorsi

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segnalazioni a [email protected]

san casciano

il pagliaioogni secondo sabatoPiazza della repubblicaPer una giornata intera, dall’alba al tramonto la piazza si trasforma per ospitare bancarelle di prodotti biologici, specialità locali e prodotti di qualità

eccole di nuovoDal 18 aprilePiazza della repubblicaVetrina di auto d’epoca dedicata a curiosi ed appassionati del genere.

tavarnelle

tavarnelle si mette in mostra4 maggioluoghi variMostra di foto d’epoca delle botte-ghe storiche del paese e mercatino biologico

BarBerino

liberilibri15 e 22 aprilebiblioteca ernesto balducciIn programma Il 15 aprile l’incontro “L’architettura nel Medioevo in Valdipesa” con il professore Italo Moretti dell’Università di Siena). In-fine, il 22 aprile si parlerà di poesia giapponese con l’appuntamento a cura della sezione autonoma di poesia “Chianti Fiorentino”, “Haiku. Incontro con la poesia giappone-se”.

spettacoli

Fiorello show23 e 24 aprileMandela ForumA grande richiesta lo spettacolo dello showman siciliano raddop-pia anche ad aprile e alla data di venerdì 23, si aggiunge quella di sabato 24. La carica dell’artista, la musica, i monologhi e l’improvvisa-

zione, assieme ad un allestimento dal forte impatto visivo, hanno entusiasmato gli oltre 12.000 spettatori che hanno assistito alle precedenti serate a Firenze, facen-do pervenire numerose le richieste di replica. Anche ad aprile il sipario del Fiorello Show Tour si aprirà al Mandela Forum, ed il ritorno dello showman sarà un’opportunità in più per tutti coloro che non sono riusciti ad acquistare i biglietti nelle prime date. Con la regia di Giam-piero Solari, Fiorello sarà accom-pagnato ancora una volta sul palco dal maestro Enrico Cremonesi e la sua band, per fondere spettacolo e divertimento in oltre due ore di puro show. Gli autori del Fiorello Show Tour, oltre allo stesso Rosario Fiorello, sono: Francesco Bozzi, Riccardo Cassini, Alberto Di Risio e Federico Taddia, con la collabora-zione ai testi di Pierluigi Montebelli.

a teatro

le conversazioni di anna KDal 13 al 18 aprileteatro della PergolaLe Conversazioni di Anna K. attin-gono dalle Metamorfosi di Kafka senza voler essere l’adattamento teatrale di uno dei più perfetti ed emblematici racconti del Novecen-to. Anna è l’anziana vedova che la famiglia Samsa assume come donna tutto fare dopo quanto acca-duto a Gregorio. Una figura appena accennata ma puntuale in vari sno-di del racconto. Ed è proprio questa “presenza sottintesa” che rende affascinante l’ipotesi di assumerla come punto di osservazione per l’intera vicenda. Così la vedova Anna, senza un cognome precisato, diviene obbligatoriamente Anna K. e, da figura marginale, assume un ruolo di protagonista.

Favole29 e 30 aprileteatro PucciniLe favole di Perrault, Beaumont e De Brunhoff interpretate e riadatta-

te dal grande interprete toscano sul palcoscenico del Puccini. Queste favole, che formano il tesoro della tradizione popolare, mostrano in-trecci analoghi ai racconti di Stra-parola e Basile. Esse hanno avuto fortuna in ogni tempo, passando dalla tradizione orale alla lettera-tura scritta e da questa sfociando nella letteratura teatrale, fornendo così fonte di ispirazione a musicisti illustri come Ravel e Prokof’ev. Anche la vicenda di Giulietta e Romeo, una delle perle shakespe-ariane, è desunta dalla novellistica nostrana, da Bandello appunto, in cui le note tragiche di stemperano nell’incanto fiabesco dell’immortale destino amoroso.

concerti

Mario biondi27 aprileteatro verdiE’ partito dal Teatro degli Arcim-boldi di Milano lo “Spazio tempo tour” di Mario Biondi che toccherà i principali teatri italiani. I concerti seguono l’uscita del suo ultimo album di inediti “If” (uscito il 6 novembre) e già doppio disco di platino con oltre 150.000 copie vendute. A tre mesi dall’uscita, il disco della voce black della musica italiana conquista nuovamente il podio della classifica dei dischi più venduti della settimana posizionan-dosi al 2° posto della Music Charts - GfK Retail and Technology.

litfiba16 e 17 aprileMandela Forum“La voglia di salire sul palco insieme e fare dei concerti è inar-restabile!” Così dichiarano Piero Pelù e Ghigo Renzulli, protagonisti di una delle più belle storie della musica italiana che nella prossima primavera suoneranno di nuovo insieme. Il 2009 è l’anno della reunion della più importante rock band italiana, i Litfiba di Piero Pelù e Ghigo Renzulli. Una reunion

che nasce da una forte esigenza artistica, che guarda al futuro e che rimane fortemente ancorata al proprio passato. Dopo una separa-zione a cui hanno fatto seguito anni di lento riavvicinamento,umano e artistico Piero Pelù e Ghigo Renzulli torneranno insieme con quattro potenti concerti. Un live, frutto di esperienza raccolta in anni di con-certi in tutto il mondo con canzoni che sono la storia del rock. le mostre

De chirico, Max ernst, Magritte, balthus. Uno sguardo nell’invisibileFino al 18 luglioPalazzo strozziIl centro gravitazionale dell’espo-sizione è costituito da un nucleo di capolavori del periodo metafisico di Giorgio de Chirico (1909-1919). Traduzione pittorica della sensibilità e della particolare concezione della vita maturata dall’artista attraverso la lettura di Nietzsche, la poetica metafisica viene riconosciuta come l’espressione dello stato d’animo di un intero secolo. Alienazione e solitudine. Senso di abbando-no, isolamento, inquietudine e disperazione: De Chirico approda alla raffigurazione avant lettre del “grande silenzio” generato dal primo conflitto bellico.

Pregio e bellezza. intagli e cammei dei MediciFino al 27 giugno Palazzo PittiInserita nel calendario delle mostre del 2010, Un anno ad arte, la mostra dedicata ai cammei è uno sguardo affascinante sul processo di riscoperta dell’antico che carat-terizzò il Rinascimento. A partire dalla prima metà del XV secolo cammei e intagli furono ricercati con fervore da papi, principi e cardinali, scatenando in alcuni casi aspri conflitti tra estimatori, pronti a spendere cifre molto elevate pur di aggiudicarsi il pezzo desiderato..

Reduce dalla Biennale di Venezia, il ru-meno Ciprian Muresan arriva a Lucca

con una personale studiata su misura per il luogo in cui prende vita. E’ la ex-chiesa di San Matteo, sede lucchese di Prometeogal-lery di Ida PIsani, a fare da proscenio ideale a “The unbelonging”, mostra, che affronta il passaggio del tempo nella storia della cultu-ra, la proprietà e la classificazione dei sim-boli e l’erosione dei rituali. Muresan invita attraverso le sue opere a riflettere sul nostro destino collettivo, a immaginare e creare un futuro, macro temi che l’artista mette volu-tamente sotto la lente di ingrandimento. In occasione della sua terza mostra nelle galle-rie di Ida Pisani (le altre due si sono svolte nella sede milanese) l’artista presenta un video e due installazioni. Il primo è una ri-

proposizione della cerimonia del battesimo come viene celebrato nella chiesa ortodos-sa (vedi foto a fianco, ndr) ma arricchito di alcui dettagli che ipnotizzano e destabiliz-zano lo spettatore, come , ad esempio, il personaggio che impartisce il sacramento al bambino, un omone vestito da Babbo Na-tale. Un racconto sui geniris della mercifi-cazione, che l’artista ripropone anche in un altro lavoro, dove compare un carrello da supermercato pieno di copie de Il Castello di Kafka. L’ultima installazione ripropone il tema del libro, questa volta impoverito della rilegatura, come a simboleggiare una vandalizzazione controbilanciata dall’arric-chimento di alcuni disegni inseriti tra una pagina e l’altra. Fino al 30 aprile. www.pro-meteogallery.com

a lUcca

Muresan, un rumeno contro mercificazione e falsi miti

Dopo i grandi successi a li-vello internazionale, Spex

mc (voce principale degli Asian Dub Foundation) e il grande dj Vader, sono pronti per un nuo-vo entusiasmante live show. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 aprile da mezzanot-te in poi al Viper Theatre (via Lombardia - Firenze) Da quan-do la collaborazione con ADF è finita, Spex mc ha fondato il progetto drum’n’bass “Invasian Krew Killah” e pochi mesi ha mandato in delirio le folle di tutta Europa insieme a dj Va-der. La loro tournee ha toccato Francia, Spagna, Croatia, Ro-mania, Italia, Slovenia e Au-stralia. Nessuno può rimanere indifferente all’impatto scenico di Spex mc e delle sue incredi-bili performance caratterizzate da un flow veloce, ritmico e preciso. Assieme a dj vader, uno dei dj piu bravi al momen-to, danno forma a una delle piu richieste collaborazioni sulla scena. Il loro set varia dalla jungle/d’n’b, grime, dubstep, al raggae hip hop tenuto a rit-mi serrati per due ore di show. L’evento è organizzato da Pla-net Bass, gruppo composto da Numa Crew, Nuclear Child e Marco Pintucci.

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COLONICHE E TERRENI

FIRENZE

A GRASSINA bellissima porzione di colonicalibera su 3 lati perfettamente ristrutturata, com-posta da grande cucina con camino, 2 sale dicui una con grandi vetrate , 3 camere, 2 bagni,soffitta. Meraviglioso parco pianeggiante dioltre 6.000 mq con 2 annessi. € 780.000,00

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☎335 7678437FIESOLE loc. Scipitano, non isolato, fienile,ristrutturato di 240 mq circa, su due livelli,terrazzo panoramico, 100 mq circa di resedefronte abitazione, 3 h di terreno, oliveta e po-sti auto. Oggetto da amatori.(c014)

☎055 687553OLMO di Fiesole, spettacolare villa in pietra,circa 350 mq libera su 4 lati con ampi saloni,camini originali già divisa in 2 unità, oltre an-nesso di 80 mq.circondata da terreno di circa15.000 mq, possibilità di frazionarla in piùunità o adatta per agriturismo. € 1.400.000,00

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OSTERIA NUOVA PRESSI vendiamo colonicalibera su 3 lati di circa 300 mq. Con colom-baia. ristrutturata. Oggetto da amatori. (c006) ☎055 687553 - 055 6812507PICILLE (BARATRO) terreno a gradoni dimq.25.000 con viti, ulivi e alberi da frutto, conpiccolissimo annesso (mq.7) da ristrutturarecon pozzo, artesiano di proprietà ottimo perinvestimento € 80.000 trattabili

☎347 6143007POZZOLATICO Vendiamo porzioni di colo-nica in contesto gradevole con giardini stac-cati e posti auto. Varie metrature. Rifiniture dipregio. Foto e piante in agenzia.(c 033)

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MUGELLO

SOMMAVILLA a Km. 17,00 da pizza della Li-bertà - In edificio in pietra in posizione do-minante su di unampia e luminosa vallata, ul-timi due appartamenti di mq. 97 composti datre camere, due bagni, soggiorno con zonacottura separata e ripostiglio, giardino esclu-sivo, due posti auto ad appartamento e ter-reno esclusivo di mq. 210 circa. Finiture dielevato livello, vendita diretta dal costruttore,spese notarili di acquisto a Nostro carico ri-chiesta € 350.000,00. Appartamenti 5 e 6, pla-nimetria sul Nostro sito. [email protected]

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VALDISIEVE

FIRENZE SUD direzione Rosano, porzione dicolonica su tre livelli e libera su tre lati, com-posta da sala con camino, cucina abitabile, 3camere, 3 servizi oltre taverna, garage, giar-dino e terreno. Ottima esposizione€ 590.000,00 trattabili ☎335 7678437

VALDARNO

REGGELLO PIETRAPIANA immerso nel verdestupendo fienile finemente ristrutturato, com-posto da soggiorno con camino, cucina, duecamere, doppi servizi, ripostiglio, ampia la-vanderia, pergolato e giardino olivato di circamq. 3.300 recintato. € 380.000,00 Ag. Imm.Bianchi e Grappolini ☎055 631781 - 055 630656

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FIRENZE

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