Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. ·...

21
©iStock.com/yulkapopkova FOCUS | PAGINA 5 Il problema della peri-implantite Stato dell’arte su epidemiolo- gia, diagnosi e trattamento dell’infezione. JOURNAL CLUB | PAGINA 20 Banco di prova per l’impianto immediato Gli studi principali su una tecnica tutt’oggi discussa in maniera controversa. NUOVI SCENARI | PAGINA 25 Lo squalo: un talento della rigenerazione Nuovi denti come in catena di montaggio: grazie a quale meccanismo? 7° ANNO | NUMERO 2, 2014

Transcript of Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. ·...

Page 1: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

©iS

tock

.com

/yul

kapo

pkov

a

FOCUS | PAGINA 5

Il problema della peri-implantite Stato dell’arte su epidemiolo-gia, diagnosi e trattamento dell’infezione.

JOUrNAl ClUb | PAGINA 20

banco di prova per l’impianto immediatoGli studi principali su una tecnica tutt’oggi discussa in maniera controversa.

NUOvI SCeNArI | PAGINA 25

lo squalo: un talento della rigenerazioneNuovi denti come in catena di montaggio: grazie a quale meccanismo?

7° ANNO | NUMerO 2, 2014

Page 2: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Kapiteltitel loreM

Geistlich News 02 | 2014 3 2 Geistlich News 02 | 2014

INdIce

Numero 2 | 2014 edItorIale

4 Un ultimo saluto

FocUS

5 Il problema della peri-implantite.6 Qual è la frequenza della malattia peri-implantare? Prof. Niklaus P. lang | Svizzera

8 La parodontite è diversa dalla peri-implantite Prof. Tord berglundh | Svizzera

9 La diagnosi precoce della peri-implantite Prof. Giovanni e. Salvi | Svizzera

12 Trattamento sistematico della peri-implantite Prof. lisa J. A. Heitz-Mayfield | Australia

16 Microbiologia della peri-implantite Prof. Andrea Mombelli | Svizzera

18 Terapia chirurgico-rigenerativa della peri-implantite: casi clinici

Prof. Frank Schwarz | Germania

JoUrNal clUb

20 banco di prova per l’impianto immediato.

NUovI SceNarI

25 lo squalo: un talento della rigenerazione.26 Denti come in catena di montaggio

GeIStlIch Pharma | oSteoloGy FoUNdatIoN

28 background.29 I nuovi depliant informativi

30 "La scienza era la sua vita": Dr. Peter Geistlich (1927-2014)

32 Efficace collaborazione in Parodontologia

33 La Osteology Foundation supporta la ricerca sulla peri-implantite

NeWS dalle FIlIalI

34 Italia.35 Preservare la cresta in zona estetica non è mai stato così...

coinvolgente!

36 Sempre al vostro fianco con la migliore formazione

37 Il nuovo programma scientifico di Osteology Firenze 2015

INtervISta

38 Due chiacchiere con Stephen Chen

Dati editoriali pagina 14

Page 3: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 5 4 Geistlich News 02 | 2014

edItorIale FocUS

Il PrObleMA DellA PerI-IMPlANTITe.l’infezione attorno all’impianto è un fenomeno persistente. che cosa è utile fare? cosa non lo è? come si previene?

Un ultimo saluto

« Il dr. Peter Geistlich mi colpì per la sua natura carismatica ed il suo entusiasmo. »

Imm

agin

e: b

üro

hae

berl

i

Avrei voluto dire alcune parole sulle nuove GEISTLICH NEWS, ma dopo la morte del Dr. Peter Geistlich ho scelto di inserire in questo spazio una dedica personale. Cari lettori, con questo numero di GEISTLICH NEWS desideriamo dare un ultimo saluto a un imprenditore lungimirante, a un coraggioso scienziato, a una persona eccezionale. Quando 28 anni fa incontrai per la prima volta il Dr. Peter Geistlich, mi colpì per la sua natura carismatica e per il suo entusiasmo. Di fronte a me c’era un uomo che sapeva esattamente quello che voleva. La sua apertura verso le novità, la sua perseveranza, ma anche la sua generosità nei confronti delle esigenze dei suoi dipendenti lo hanno reso un leader e un imprenditore molto stimato. Ci mancherà moltissimo.

A pagina 30 potete leggere anche il necrologio scritto dal Dr. Andreas Geistlich.

Paul Noteceo Geistlich Pharma aG

Page 4: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 7 6 Geistlich News 02 | 2014

FocUSFocUS

influenza la prevalenza della peri-implantite. Così, i residui di cemento nei pazienti suscettibili alla parodontite ha portato, nell’85 % dei casi, alla comparsa di una peri-implantite. Nel gruppo di controllo con corone avvitate è comparsa solo nell’1,08 % dei casi4. La rimozione del cemento in eccesso ha portato alla scomparsa dei segni di infezione nel 74 % dei casi, come mostrato dalle immagini microscopiche5. Le malattie peri-implantari presentano, inoltre, una spiccata correlazione con la suscettibilità del paziente alle malattie parodontali 6–8. Inoltre, la prevalenza può essere influenzata da tasche parodontali residue dopo trattamento parodontale attivo3 o da tasche parodontali non trattate.

revisione sistematica sulla prevalenza

In occasione della 3a Consensus Conference EAO del febbraio 2012 a Pfäffikon, Svizzera, è stata condotta una revisione sistematica per la

determinazione della prevalenza e dell’incidenza della peri-implantite9.Dato che gli studi inclusi nell’analisi erano molto eterogenei, non è stato possibile condurre alcuna metanalisi né determinare univocamente ed esat-tamente la percentuale degli impianti colpiti da malattie peri-implantari dopo un tempo definito. Pertanto, l’analisi è stata focalizzata sulla de - scrizione di tutti gli studi pertinenti. Si è dichiarato che « a distanza di 5–10 anni, circa il 10 % degli impianti e il 20 % dei pazienti risultavano soggetti a peri-implantite ».Bisogna tuttavia considerare che questa prevalenza cumulativa di circa l’1 % per anno di durata dell’impianto è una stima molto approssimativa, che dipende dai fattori sopra menzionati.

Stima dell’incidenza

Il calcolo dell’incidenza presunta della peri-implantite richiederebbe una precisa definizione dei casi, probabilmente con una perdita ossea ≥ 2 mm entro un periodo di tempo

Qual è la frequenza della malattia peri-implantare?

Dato che la peri-implantite è un fenomeno recente, esistono ancora pochi dati affidabili sulla frequenza dell’infezione. Le stime suggeriscono un’incidenza di circa l’1 % annuo.

La questione della frequenza della malattia peri-implantare non è facile. In primo luogo, mancano studi epidemiologici appositamente concepiti su questo argomento. Così, questo numero si può estrapolare solo da studi retrospettivi di coorte. In secondo luogo, negli studi sono presenti diverse definizioni di peri-implantite, per cui i dati non sempre si possono confrontare. In terzo luogo, la frequenza della peri-implantite in un gruppo di pazienti dipende da vari fattori e, di conseguenza, la frequenza è diversa nei diversi gruppi di pazienti.

Definizioni diverse – diversa prevalenza

La definizione di peri-implantite assume naturalmente un ruolo cruciale quando si calcola la prevalenza e l’incidenza. La peri-implantite rappre-

senta un quadro clinico talmente giovane, che negli studi condotti prima del 2000 raramente è stata considerata una complicanza biologica. In pochi casi sono state descritte, ma non definite, le lesioni dei tessuti molli; oppure la peri-implantite è stata identificata sulla base di altezze ossee radiologiche discrezionali, diffuse in seguito a una conferenza del 19861. Spesso, quindi, per determinare la prevalenza delle malattie peri-implan-tari, non è possibile utilizzare i dati dei primi studi.Ormai, accanto alla perdita ossea, anche la profondità di sondaggio (probing pocket depth, PPD) è consi-derata un parametro clinico rilevante, specialmente quando si tratta della diagnosi di peri-implantite in fase precoce2. Una crescente profondità di sondaggio è molto probabilmente il primo segno della comparsa di una peri-implantite, e richiede un controllo della situazione ossea mediante esame radiografico. In diversi studi, sono stati stabiliti valori soglia diversi per la profondità di sondaggio a partire dai quali si presuppone la presenza dell’infezione. In generale, è stata fissata una profondità di sondaggio ≥ 5 mm per i primi sintomi o per lo stadio 1 della malattia, e una profondità di sondaggio ≥ 6 mm per una peri-implantite più

avanzata (stadio 2). Applicando diversi valori soglia per la profondità di sondaggio, la prevalenza della peri- implantite viene inevitabilmente modificata. Ad esempio, un recente studio3 su una coorte di 70 pazienti trattati per parodontite, nei quali erano stati inseriti impianti dopo una media di 8 anni, è stato dimostrato che il 22,2 % degli impianti era colpito da peri-implantite di stadio 1 (PPD ≥ 5 mm) in un’elevata percentu-ale di pazienti (38,6 %). Se la soglia fosse stata fissata a una profondità di sondaggio ≥ 6 (stadio 2), la prevalenza della peri-implantite sarebbe scesa all’8,8 % degli impianti nel 17,1 % dei pazienti. Ciò significa che in un paziente su sei, dopo otto anni era stata diagnosticata una peri-implan-tite, e che questa aveva interessato un impianto su dodici.

la prevalenza dipende dal raggruppamento dei pazienti

Il Prof. Giovanni Salvi, Svizzera, ha elencato nel suo articolo i fattori di rischio di sviluppo della peri-implantite (p. 9–11). Anche la presenza di questi fattori (ad es. il fumo, le pregresse parodontiti, i restauri protesici difficili da pulire, i residui di cemento sulle corone supportate da impianti)

Prof. Niklaus P. lang | Svizzera

Prof. emerito University of bern Professore onorario University of hong Kong University of Zurich | University college london

stabilito. Attualmente è possibile solo speculare, sulla base dei dati di prevalenza, che l’incidenza di nuovi casi di peri-implantite è dell’1 % ogni anno.

riferimenti bibliografici

1 albrektsson t, et al.: International Journal of oral & maxillofac Implants 1986; 1: 11–25.

2 Klinge b, meyle J: clinical oral Implants research 2012; 23; Suppl 6: 108–110.

3 Pjetursson be, et al.: clinical oral Implants research 2012; 23: 888–894.

4 linkevicius t: clinical oral Implants research 2013; 24(11): 1179-1184.

5 Wilson tG Jr: Journal of Periodontology 2009; 80: 1388–1392.

6 Karoussis IK, et al.: clinical oral Implants research 2003; 14: 329–339.

7 brägger U, et al.: clinical oral Implants research 2005; 16: 326–334.

8 ong ct, et al.: Journal of clinical Periodonto-logy 2008; 35: 438–462.

9 mombelli aW, et al.: clinical oral Implants research 2012; 23: Supplemento 6, 67–76.

la peri-implantite compare in media in un impianto su dieci e in un paziente su cinque dopo 5–10 anni.

Imm

agin

e: ©

iSto

ck.c

om/d

em10

Page 5: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 9 8 Geistlich News 02 | 2014

FocUSFocUS

La parodontite è diversa dalla peri-implantite

La diagnosi precoce della peri-implantite

peri-implantare compaiono in risposta alla formazione di placca su denti o impianti, e sono simili per localizzazi-one, dimensioni e caratterizzazione3. Se non trattate, le lesioni progrediscono e possono trasformarsi in lesioni infiammatorie parodontali o peri- implantari.

Più granulociti neutrofili e osteoclasti

Anche se ci sono ovvie somiglianze in termini di caratteristiche cliniche ed eziologia tra peri-implantite e paro-dontite, sussistono importanti differenze istopatologiche. I dati degli studi sperimentali e delle analisi su biopsie umane hanno dimostrato che le lesioni peri-implantari sono scarsamente incapsulate e si diffondono nell’osso. Esse sono, inoltre, più grandi e raggiungono più da vicino la cresta ossea, rispetto alle lesioni parodontali. In più, contengono quote più elevate di granulociti neutrofili e di osteocla-sti rispetto alle lesioni parodontali 4–6.

riferimenti bibliografici

1 lindhe J, meyle J: J clin Periodontol 2008; 35 (Suppl. 8): 282–285.

2 lang NP, berglundh t: J clin Periodontol 2011; 38 (Suppl. 11): 178–181.

3 lang NP, et al.: J clin Periodontol 2011; 38 (Suppl. 11): 182-187.

4 lindhe J, et al.: clinical oral Implants research 1992; 3: 9-16.

5 carcuac o, et al.: clinical oral Implants research 2013; 24, 363–371.

6 berglundh t, et al.: J clin Periodontol 2011; 38 (Suppl. 11): 188–202.

Prof. Tord berglundh | Svezia

department of Periodontology Institute of odontology the Sahlgrenska academy, University of Gothenburg

Prof. Giovanni e. Salvi | Svizzera

vice direttore della clinica di Parodontologia clinica odontoiatrica University of bern

Durante i controlli successivi al posizionamento di un impianto, i tessuti peri-implantari devono essere attentamente monitorati clinicamente e radiologicamente. Così è possibile individuare le alterazioni in fase precoce.

Il sondaggio intorno all’impianto svolge un ruolo importante nella diagnostica delle malattie peri-implan-tari, così come anche il controllo radiografico: in questo modo è possi-

bile valutare le alterazioni rispetto alla situazione ossea iniziale.

Sondaggio dei tessuti molli peri-implantari

Con una sonda parodontale di plastica o di metallo, viene condotto il sondaggio su 4–6 punti intorno all’impianto. Durante la fase di guarigione dei tessu ti molli (6–8 settimane), bisognerebbe evitare il di intervenire con una sonda. La profondità di sondaggio viene stabilita dopo l’inserimento della ricostruzione (= situazione iniziale). La pressione di sondaggio non deve superare 0,2–0,25 N. Un aumento della

Le infezioni intorno ai denti e quelle intorno gli impianti sono simili. Ma rispetto alla parodontite, la peri-implantite presenta caratteristiche diverse che rendono più difficile il trattamento.

Nei Consensus Reports del workshop europeo sulla Parodontologia si è stabilito che le mucositi peri-implantari e la peri-implantite sono malattie infettive. La mucosite peri-implantare è una lesione infiammatoria situata a livello del tessuto molle. La peri-implantite, al contrario, interessa anche l’osso di supporto1. Inoltre, è caratterizzata da alterazioni nell’altezza dell’osso crestale e sanguinamento al sondaggio, con o senza aumento di profondità delle tasche peri-implantari. Il pus si rileva comunemente in queste sedi2.

Mucositi vs. gengiviti

I risultati di studi clinici e sperimentali hanno dimostrato che la mucosite e la gengivite hanno molte caratteristiche in comune. La gengivite e la mucosite

1 Il sanguinamento al sondaggio è segno di una mucosite peri-implantare già esistente che, se non trattata, può evolvere in una peri-implantite.

2 durante la fase chirurgica si mette in evidenza il tipico difetto osseo crateriforme.

3 radiografia di difetto peri-implantare.

profondità di sondaggio nel corso del tempo è un segnale di allarme e richiede ulteriori accertamenti.Per gli impianti inseriti in profondità in zona estetica, anche in assenza di infiammazione possono essere misurati dei valori di sondaggio di 5–6 mm nell’area interprossimale.

Segni di infiammazione e sanguinamento al sondaggio

È necessario esaminare regolarmente le alterazioni cliniche della mucosa, quali arrossamento e gonfiore. L’assenza di sanguinamento al sondaggio è un indicatore di salute peri-implantare.

1 2 3

Foto

: Sal

vi

Page 6: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 11 10 Geistlich News 02 | 2014

Fattori di rischio della peri-implantite

CONTROLLI

I tassi di sopravvivenza e successo a 10 anni degli impianti in pazienti con parodontite trattata con controlli irregolari sono più bassi rispetto a quando sono controllati regolarmente 6.

Conclusione: Si raccomanda un intervallo regolare di richiamo di 3–6 mesi, a seconda del profilo di rischio del paziente7.

FUMO

Fumare porta a complicanze più frequenti a carico dei tessuti molli e ad aumentata perdita di osso peri-implantare o dell’impianto8–9.

Conclusione: Un programma di disassuefazione dal fumo aumenta il tasso di sopravvivenza dell’impianto10.

MUCOSITE

Una mucosite diagnosticata ma non trattata evolve più spesso in una peri-implantite rispetto a quando è trattata16.

Conclusione: non attendere di trattare la mucosite.

IGIENE ORALE

Una cattiva igiene orale aumenta il rischio di comparsa di peri-implantite12.

Conclusione: Una perfetta igiene orale è importante per la conservazione di condizioni cliniche prive di infiammazioni.

RESIDUI DI CEMENTO

I residui iatrogeni di cemento sono associati a mucositi e peri-implantiti13.

Conclusione: va prestata molta attenzione alla fase di cementazione. In alternativa, è preferibile una ricostruzione avvitata.

SOVRACCARICO DELL’IMPIANTO

anche se i risultati degli studi sugli animali non hanno messo in evidenza alcuna influenza del sovraccarico sulla perdita dell’osteointegrazione14, in assenza di infezione batterica non può essere esclusa nell’uomo 2.

ACCESSIBILITÀ ALLA PULIZIA

I restauri non accessibili alla pulizia presentano più peri-implantiti rispetto ai restauri con facile accesso11.

Conclusione: Il restauro deve consentire al paziente un libero accesso per l’igiene orale.

SUPERFICIE DELL’IMPIANTO

Gli impianti con superficie liscia o micro-ruvida presentano un aumento paragonabile della peri-implantite in un periodo di osservazione di 13 anni 17.

PARODONTITE

I tassi di sopravvivenza e di successo degli impianti nei pazienti con storia di parodontite sono più bassi, rispetto a quelli dei pazienti senza problemi parodontali3.

Conclusione: Un controllo parodontale delle infezioni prima dell’inserimento dell’impianto è di grande importanza. le tasche residue >5 mm con sanguinamento al sondaggio intorno ai denti mettono in pericolo il tasso di successo degli impianti 4,5.

MUCOSA CHERATINIZZATA

Un’insufficiente ampiezza (<2 mm) della mucosa cheratinizzata è associata ad aumento di accumulo di placca, infiammazione e formazione di recessioni 15.

Conclusione: durante l’inserimento dell’impianto o durante la riapertura bisogna mantenere una sufficiente ampiezza (≥2 mm) della mucosa cheratinizzata.

FocUSFocUS

Durante un periodo di osservazione di due anni, è stato possibile dimostrare la progressione della peri-implantite nei casi in cui si provocava il sanguina-mento con il sondaggio attorno agli impianti in più della metà delle sedute1.

esami radiografici

La valutazione radiografica dell’impianto deve avvenire sempre assieme al monitoraggio dei dati clinici. In fase diagnostica si sono affermate la radiografia endorale di singoli denti, l’ortopantomografia (OPT) e, per indicazioni specifiche, la tomografia volumetrica digitale (DVT). Va misurata la distanza da un punto di riferimento fisso, ad esempio la spalla dell’impianto, all’osso crestale. Come riferimento radiografico (= basale) si considera il livello osseo al momento dell’inserimento dell’impianto.

Mobilità dell’impianto

La mobilità dell’impianto è un segno di completa perdita di osteointegrazione quindi non può essere utilizzata nella diagnosi precoce di una peri-implan-tite. La mobilità dell’impianto, in assenza di sanguinamento al sondag-gio, aumento della profondità di tasca, suppurazione e perdita di osso crestale, può indicare un sovraccarico2.

Suppurazione

Una secrezione purulenta, con o senza formazione di fistole, deriva da un’infiammazione in fase avanzata. Anche la suppurazione, quindi, non è utile per la diagnosi precoce della peri-implantite.

riferimenti bibliografici

1 luterbacher S, et al.: clin oral Implants res 2000; 11: 521–529.

2 Sanz m, et al.: clin oral Implants res 1991; 2: 128–134.

3 Karoussis IK, et al.: clin oral Implants res 2003; 14: 329–339.

4 lee c-yJ, et al.: clin oral Implants res 2012; 23: 325–333.

5 Pjetursson be, et al.: clin oral Implants res 2012; 23: 888–894.

6 roccuzzo m, et al.: clin oral Implants res 2014; 25(10): 1105-1112.

7 heitz-mayfield lJ, et al.: Int J oral maxillofac Implants 2014; 29 (Suppl): 346–350.

8 heitz-mayfield lJ, huynh-ba G: Int J oral maxillofac Implants 2009; 24 Suppl: 39–68.

9 Strietzel FP, et al.: J clin Periodontol 2007; 34: 523–544.

10 bain ca: Int J oral maxillofac Implants 1996; 11: 756–759.

11 Serino G, Ström c: clin oral Implants res 2009; 20: 169–174.

12 Ferreira Sd, et al.: J clin Periodontol 2006; 33: 929–935.

13 Wilson tG Jr: J Periodontol 2009; 80: 1388–92.

14 heitz-mayfield lJ, et al.: clin oral Implants res 2004; 15: 259–268

15 lin Gh, et al.: J Periodontol 2013; 84: 1755–1767.

16 costa Fo, et al.: J clin Periodontol 2012; 39: 173–181.

17 renvert S, et al.: J clin Periodontol 2012; 39: 1191–1197.

Prof. Giovanni e. Salvi | Svizzera

Page 7: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 13 12 Geistlich News 02 | 2014

FocUSFocUS

Trattamento sistematico della peri-implantite

Prof. lisa J.A. Heitz-Mayfield | Australia

University of Western australia the University of Sydney West Perth Periodontics

1 Peri-implantite nella regione 21, con aumentati livelli di sondaggio, essudazione, sanguinamento e suppurazione dopo sondaggio.

2 Perdita ossea marginale ed eccesso di cemento nella radiografia periapicale.

3 dopo sollevamento del lembo, si esegue la rimozione del cemento in eccesso e la decontaminazione della superficie dell’impianto. Il difetto osseo viene riempito con Geistlich bio-oss®.

4 Geistlich bio-oss® è ricoperto con una membrana in collagene riassorbibile (Geistlich bio-Gide®).

5 chiusura del lembo e sutura.

6 Situazione clinica 12 mesi dopo la guarigione.

7 radiografia periapicale 12 mesi dopo il trattamento.

8 materiali utilizzati: Geistlich bio-oss® e Geistlich bio-Gide®.

anche se comportano la rimozione della protesi. Inoltre bisogna considerare i fattori di rischio: scarsa igiene orale, fumo, diabete o presenza di profonde tasche parodontali1.

Fase 2 – Debridement non chirurgico

Prima di un intervento chirurgico, si esegue il debridement non chirurgico con curette in titanio, frese, ultrasuoni, terapia fotodinamica o laser Er:YAG. Assieme al debridement, si possono prescrivere antibiotici sistemici, principi attivi antibatterici locali e/o antisettici topici (es. clorexidina). È importante anche una consulenza individualizzata sull’igiene orale per garantire un buon controllo della placca.

Fase 3 – Nuova valutazione

Una rivalutazione va condotta circa 4 settimane dopo il debridement non chirurgico, per determinare se la peri-implantite è regredita. Alcuni casi vengono risolti già con il trattamento non chirurgico e il paziente si può sottoporre alle misure conservative.

Contro la peri-implantite è bene non limitarsi ad un solo tipo di trattamento ma ricercare la combinazione sistematica di diversi approcci. Prima di tutto bisogna identificarne i fattori scatenanti. Poi si combatte l’infezione intorno all’impianto e si applicano misure rigenerative.

Fase 1 – valutazione della situatione

In primo luogo, bisogna esaminare la protesi sostenuta dall’impianto. In questo modo è possibile determinare se la peri-implantite possa essere ricondotta a fattori quali un allentamento delle viti, la mancata asportazione dell’eccesso di cemento o un adattamento inadeguato di singoli componenti o del profilo protesico. La protesi, inoltre, deve aderire correttamente ed essere perfettamente pulibile. Se necessario, le correzioni dovrebbero essere eseguite dove necessario,

Fase 4 – Intervento chirurgico

Se la peri-implantite non è scomparsa alla rivalutazione, si raccomanda un trattamento chirurgico. Quest’ultimo è spesso necessario quando la lesione è pronunciata e sono presenti perdita ossea in stadio avanzato e profonde tasche peri-implantari. Anche gli eccessi di cemento nella sottomucosa richiedono di solito un approccio chirurgico per la loro rimozione.Il trattamento chirurgico include il sollevamento di un lembo mucoperiostale, la rimozione del tessuto di granulazione infiammatorio e un’accurata decontaminazione della superficie implantare. Alla fine si procede con lo sfregamento con una garza imbevuta in soluzione salina, principi attivi chimici quali l’acido citrico o il perossido di idrogeno, la pulizia meccanica con curette o spazzolini in titanio, così come il trattamento con laser o apparecchi per sabbiatura. In base alle attuali conoscenze, nessuno dei metodi noti di decontaminazione può essere considerato superiore agli altri.

Pulizia mediante sollevamento di un lembo

Con la pulizia mediante sollevamento di lembo, non si cerca di rigenerare

l’osso. Dopo decontaminazione della superficie implantare, il lembo è chiuso con una sutura per permettere la guarigione. Spesso compare una recessione. L’obiettivo principale di questo approccio è la risoluzione dell’infiammazione2.

Approccio resettivoSe i risultati estetici non hanno priorità elevata, i picchi ossei intorno all’impianto vengono rimossi o rimodellati per posizionare i margini del lembo in direzione più apicale. Dopo la guarigione, questa tecnica porta a una riduzione della tasca peri-implantare, ma anche a una recessione significativa dei tessuti molli. In associazione si esegue anche una plastica implantare, cioè una modifica della superficie implantare con una fresa in carbonio o in diamante. La procedura ha lo scopo di modificare la superficie implantare per facilitare l’igiene orale dopo la guarigione.

Approccio rigenerativoL’approccio rigenerativo è orientato alla ricostruzione dell’osso peri- implantare e alla re-osteointegrazione dell’impianto. Il difetto osseo viene riempito con un innesto di osso autologo o con materi-ale osseo sostitutivo e ricoperto con una membrana barriera (fig. 1–8). I difetti intraossei circoscritti sono i più adatti. Nei difetti non circoscritti, infatti, non sono presenti pareti ossee che possano sostenere l’innesto. Tra i materiali da innesto che suppor-tano la rigenerazione del difetto peri-implantare, si trovano l’osso autologo, l’osso omologo liofilizzato decalcifi-cato, il carbonato di calcio vegetale, l’idrossiapatite sintetica, il fosfato tricalcico o il minerale osseo eterolo go. In alcuni protocolli, per ricoprire l’innesto vengono utilizzate membrane non riassorbibili in politetrafluoroeti-lene espanso (e-PTFE), membrane sintetiche riassorbibili o membrane in collagene.

1 2 3

4

5

6 7

8

Foto

: hei

tz-m

ayfie

ld

1

Page 8: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 15 14 Geistlich News 02 | 2014

FocUS

Nonostante la resa della procedura rigenerativa sia variabile, negli studi su animali si è dimostrato che è possibile la re-osteointegrazione di una super f icie dell ’ impianto precedentemente contaminata dopo approccio rigenerativo. Inoltre, il successo a lungo termine è stato documentato in diversi studi3–6.

Fase 5 – Cure post-operatorie

Durante la fase di guarigione, subito dopo l’intervento, si raccomanda un risciacquo quotidiano con clorexidina. Spesso vengono prescritti antibiotici sistemici per ridurre la carica microbica e per inibire agenti patogeni specifici parodontali e peri-implantari. Prima della somministrazione, devono esserne discussi con il paziente i possibili effetti collaterali.

Fase 6 – Trattamento di mantenimento

Sono necessari un monitoraggio regolare, ripetute istruzioni per l’igiene orale e una rimozione

p r o f e s s i o n a l e d e l b i o f i lm sopramucoso, per prevenire la reinfezione o la recidiva della peri-implantite.Quante volte tali misure debbano essere prescritte dipende dalla valutazione dei rischi del singolo paziente. Tra i fattori rilevanti a tal proposito fanno parte il fumo, lo stato parodontale, il diabete e l’igiene orale.

rimozione degli impianti

Se il trattamento della peri-implantite non ha esito positivo o se il risultato estetico è gravemente compromesso, può essere necessaria la rimozione dell’impianto. L’impianto va rimosso in maniera conservativa, senza danneggiare le strutture adiacenti e l’osso residuo. Molte aziende offrono uno strumento apposito, che può essere usato per la rimozione dell’impianto con coppia elevata. Successivamente, si può prendere in considerazione un incremento del difetto con un innesto di osso o ma-teriale osseo sostitutivo, associato a una membrana barriera per proteg-gere il sito.

Conclusioni

Da una review sistematica pubblicata recentemente è emerso che il trattamento della peri-implantite porta a un miglioramento nella maggior parte dei pazienti. Se la peri-implantite recidiva o progredisce nonostante il trattamento, possono essere necessari un nuovo intervento o la rimozione dell’impianto7. A determinare il successo della terapia è il completo protocollo di gestione dell’infezione nella sua interezza. Odontoiatri e chirurghi devono optare per il metodo di trattamento più adatto, secondo le esigenze del singolo caso.

riferimenti bibliografici

1 heitz-mayfield lJa: Journal of clinical Periodontology 2008; 35: 292–304.

2 heitz-mayfield lJa, et al.: clinical oral Implants research 2012; 23: 205–210.

3 roccuzzo m, et al.: Journal of clinical Periodontology 2011; 38: 738–745.

4 roos-Jansåker a-m, et al.: Journal of clinical Periodontology 2011; 38: 590–597.

5 Schwarz F, et al.: Journal of clinical Periodonto-logy 2009; 36: 807–814.

6 Froum SJ, et al.: International Journal of Periodontics and restorative dentistry 2012; 32: 11–20.

DATI EDITORIALI

Periodico per i clienti e gli amici di Geistlich biomaterialsNumero 2/2014, 7° anno

editore© 2014 Geistlich Pharma aGbusiness Unit biomaterialsbahnhofstr. 406110-Wolhusen, Svizzeratel. + 41 41 492 55 55Fax + 41 41 492 56 39biomaterials@ geistlich.ch

redazioneverena vermeulen

layoutmarianna leone

Frequenza di pubblicazionesemestrale

Tiratura25.000 copie in varie lingue in tutto il mondo3.000 copie in italiano

I contenuti di GeIStlIch NeWS vengono creati con la massima cura. I contenuti creati da terzi non corrispondono necessariamente all’opinione di Geistlich Pharma aG. Geistlich Pharma aG non offre, pertanto, alcuna garanzia per la correttezza, la completezza e l’attualità dei contenuti forniti da terzi, né si assume alcuna responsabilità per danni materiali o immateriali causati dall’uso di informazioni di terzi o dall’utilizzazione di informazioni inesatte o incomplete di terzi, purché non sussista da parte di Geistlich Pharma aG alcuna colpa o dolo dimostrabile.

EuropErio 8 3–6 GiuGNo 2015rEGENErativE ExcEllENcE: How to copE todays cHallENGEs

Dove:ExCeL Londra www.efp.org/europerio/europerio8 Forum Geistlich:Relatori: Prof. Christoph Hämmerle, Svizzera Prof. Istvan Urban, Ungheria

Visitate il nostro stand!

© fa

zon

- Fot

olia

.com

LEADING REGENERATION

Page 9: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 17 16 Geistlich News 02 | 2014

FocUSFocUS

che vorrebbero saperne di più, devo dire che le opzioni preventive e tera-peutiche attualmente disponibili non richiedono un test dei batteri.

Quali antibiotici sistemici sono adatti per il trattamento?Prof. Mombelli: Sulla base di approfon-diti studi in parodontologia e delle conoscenze già illustrate sulla flora batterica in caso di peri-implantite, di norma utilizziamo un’associazione di amoxicillina e metronidazolo. Un nostro studio multicentrico e i lavori di altri gruppi di ricerca mostrano buoni risultati 2. In caso di intolleranza, ad esempio di allergia alla penicillina, si può prescrivere il solo metronidazolo. Quest’ultimo non è, però, efficace contro tutti i batteri incriminati. Molto importante è l’ulteriore conclu-sione che la peri-implantite non può essere trattata in modo efficace solo farmacologicamente. Per rimuovere completamente il biofilm, tutta la

Microbiologia della peri-implantite

Ci sono batteri associati a un decorso particolarmente grave della peri-implantite? Sono utili i test micro-biologici? Alla ricerca di tracce micro scopiche con il Prof. Andrea Mombelli, Svizzera.

Professor Mombelli, i batteri della peri-implantite sono uguali a quelli della parodontite?Prof. Mombelli: Negli impianti con peri-implantite è possibile rilevare un numero elevato di batteri anaerobi. Questi includono fusobatteri, prevotella, porfiromonas, spirochete e pepto-streptococchi. Questa flora anaerobica mista è molto simile a quella della parodontite sul dente.Occasionalmente, però, sull’impianto si trova una flora predominante di stafilococchi. Questo è insolito sul dente. Tuttavia, gli stafilococchi sono molto spesso implicati nelle infezioni sugli impianti ortopedici a, nelle infezioni di cateteri ecc.

L’impianto è colonizzato dall’inizio o i batteri vi giungono in un secondo momento?Prof. Mombelli: Ogni impianto dentale

viene inevitabilmente contaminato durante l’inserimento. Tuttavia, la maggior parte degli impianti si integra senza infezione. Le infezioni peri- implantari possono essere il risultato di eventi primariamente non microbici, che promuovono poi la comparsa di una microflora patogena. Abbiamo illustrato questo risultato in un articolo sull’importanza dei biofilm nelle malattie peri-implantari1. Un esempio ne è la persistenza sottogengivale di cemento: può causare un’infezione batterica purulenta che non è possibile risolvere con le sole misure anti batteriche. La guarigione è possibile solo se viene rimosso il fattore scatenante sottostante. Pertanto, nella diagnosi differenziale della peri-implantite è fondamentale la ricerca di una causa specifica, anche se pus o biofilm indicano un’infezione batterica.

I batteri della peri-implantite sono uguali in tutti i pazienti?Prof. Mombelli: Di regola si tratta di un’infezione mista con batteri presenti comunque nel cavo orale del paziente. Fattori micro-ambientali influenzano poi la crescita dei vari germi. Ad esempio, un’infiammazione locale della mucosa può essere ricondotta a una mancanza di pulizia in una cavità inaccessibile.

Ci sono particolari batteri associati a peri-implantiti gravi infettive ?Prof. Mombelli: No. La peri-implantite non compare a causa di un contagio dall’esterno da parte di determinati agenti altamente patogeni. Tutti i germi sono presenti, in quantità limitate, anche in condizioni clinicamente sane nel cavo orale e rino faringeo. Questi includono anche lo staf ilococco. La completa eradicazione è, quindi, un obiettivo terapeutico non realistico. Si tratta piuttosto di prevenire un eccessivo accumulo di batteri potenzialmente patogeni sotto forma di un biofilm.

Esiste un test affidabile per i batteri della peri-implantite? È opportuno condurre un tale test?Prof. Mombelli: Non c’è alcuna evidenza clinica di un valore aggiunto di tali test oltre al preciso esame clinico e radio-logico. Per tali test non vi è inoltre alcuna analisi costi/benefici. Anche se comprendo molto i colleghi e i pazienti

Prof. Andrea Mombelli | Svizzera

direttore del reparto di Parodontologiaclinica odontoiatrica University of Geneva

« la peri-implantite non dipende da un agente patogeno specifico. »

superficie contaminata dell’impianto deve essere sottoposta a meticolosa pulizia, per lo più chirurgica.

riferimenti bibliografici

1 mombelli a & décaillet F: J clin Periodontol 2011; 38 Suppl 11, 203–213.

2 heitz-mayfield lJa & mombelli a: Int J oral maxillofac Impl 2014; 29 Suppl, 325–345.

2

1 b

1 a

1 a | b biofilm nello spazio tra impianto (a sinistra) e corona (a destra).

2 Perdita ossea peri-implantare conseguente a un’infezione purulenta, indotta da un eccesso di cemento.

Intervista di verena vermeulen

Foto

: mom

belli

Page 10: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 19 18 Geistlich News 02 | 2014

FocUS

1 Sanguinamento e formazione di pus su due impianti nelle regioni 33 e 34.

2 la radiografia evidenzia le parti esposte dell’impianto a livello sovracrestale.

3 È visibile un difetto avanzato a livello sovra- e intraosseo.

In presenza di una morfologia avanzata e complessa del difetto, la terapia rigenerativa va combinata con l’implantoplastica.

Nel primo caso, sono presenti due impianti con morfologia del difetto avanzata e combinata (sopra e intra ossea), con deiscenze vestibolari ed esposizione sopracrestale delle spire > 1  mm. In tali casi, dopo la completa rimozione del tessuto di granulazione, eseguiamo prima di tutto un’implantoplastica, per levigare il corpo implantare nella zona del difetto sopracrestale e buccale. Le parti della superficie implantare rivolte verso il difetto vengono strutturalmente conservate e decontaminate (es. con curette, laser Er:YAG, soluzione salina sterile).Segue poi l’incremento del difetto con un materiale osseo sostitutivo a lento riassorbimento. Viene coperto con una membrana in collagene prima di

adattare strettamente il lembo di tessuto molle attorno agli impianti.Nel secondo caso, su due impianti adiacenti sono presenti dei difetti intraossei circonferenziali, con una componente sopracrestale < 1 mm. La rigenerazione ossea di tali difetti può avvenire senza implantoplastica.

A cosa bisogna fare attenzione?

Durante l’implantoplastica, la macro e micro-struttura del corpo implantare vengono levigate nelle zone situate al di sotto della barriera fisiologica per le attuali tecniche di incremento. In questo modo, si favorisce l’integrazione dei tessuti molli e si riduce l’attecchimento batterico1–2 . La rigenerazione ossea guidata (GBR) nella zona del difetto riduce le profondità di sondaggio, aumenta il livello di attacco clinico e garantisce un livello osseo stabile a lungo termine.3–6 La formazione di recessioni della mucosa in seguito alle procedure

chirurgiche è compensata da un simultaneo in cremento di volume con innesto di tessuto connettivo7 o con una matrice in collagene riassorbibile8. Ciò consente un’estensione dell’ambito di applicazione del trattamento alla zona estetica. La totale perdita di osteointegrazione rappresenta un’indicazione assoluta alla rimozione dell’impianto.

riferimenti bibliografici

1 Schwarz F, becker J: Peri-implant infection. etiology, diagnosis and treatment. Quintessence Publishing 2010.

2 Schwarz F, et al.: J clin Periodontol 2011; 38(10): 939–949.

3 Schwarz F, et al.: J clin Periodontol 2009; 36(9): 807–814.

4 Schwarz F, et al.: J clin Periodontol 2013; 40(10): 962–967.

5 matarasso S, et al.: clin oral Implants res 2014; 25(7): 761–767.

6 chan hl, et al.: J Periodontol 2014; 85(5): 1027-1041.

7 Schwarz F, et al.: clin oral Implants res 2014; 25(1): 132–136.

8 Schwarz F, et al.: Int J Periodontics restorative dent 2014; 34(4): 489–495.

Terapia chirurgico-rigenerativa della peri-implantite: casi clinici

1 2 3

87 9

4 5 6

2 31

Prof. Frank Schwarz | Germania

Policlinico di chirurgia e radiologia odontoiatrica University of düsseldorf

FocUS

1 difetti intraossei circonferenziali con componente sovracrestale di circa 1 mm.

4 Situazione dopo implantoplastica con levigatura del corpo implantare nella zona sovracrestale e buccale del difetto.

5 Il difetto intraosseo viene riempito con Geistlich bio-oss®.

6 la membrana in collagene Geistlich bio-Gide® tagliata su misura in situ.

7 I margini della ferita vengono adattati in modo preciso attorno all’impianto.

8 Situazione clinica senza infiammazione dopo 18 mesi.

9 radiografia dopo 12 mesi. le parti strutturali dell’impianto sono ricoperte da osso.

2 dopo rimozione del tessuto di granulazione e decontaminazione della superficie dell’impianto, il difetto viene riempito con Geistlich bio-oss® e ricoperto con Geistlich bio-Gide®.

3 la radiografia dopo 8 anni documenta la stabilità a lungo termine e mostra un completo riempimento del difetto osseo.

CASO 1

CASO 2

CASO 1

CASO 2

Foto

: Sch

war

z

Page 11: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 21 20 Geistlich News 02 | 2014

JoUrNal clUbJoUrNal clUb

bANCO DI PrOvA Per l’IMPIANTO IMMeDIATO.

« Dopo l’impianto immediato, nel 20 % dei pazienti compaiono recessioni buccali dei tessuti molli. » Lang et al. 2012

Gli studi principali scelti e commentati dal Prof. Niklaus P. Lang, Svizzera

« L’inserimento immediato di un impianto non può impedire il riassorbimento dell’osso circostante. »Araújo et al. 2005

Benedizione o maledizione? Si discute di impianto immediato dagli anni ’80. Si ottiene l’osteointegrazione? La procedura conduce a insuccessi estetici? Il Prof. Niklaus P. Lang ha scelto e commentato alcune « pietre miliari » della letteratura sull’impianto immediato.

Il gap costituisce un problema?

Gli impianti hanno un diametro più piccolo rispetto alla radice del dente. Per questo, quando gli impianti vengo-no inseriti direttamente nell’alveolo estrattivo invece che nell’osso già guarito, ne risulta un gap tra l’impianto e l’osso circostante. Questa è nota anche come « jumping distance » per le cellule ossee. Se questo gap influenzi negativamente la neoformazione ossea e l’osteointegrazione viene già discusso dagli anni ’80, quando l’impianto immediato è diventato un’opzione terapeutica. Diversi autori

consideravano critica una larghezza del gap > 0,5mm o > 1mm. } Botticelli et al. (2003) hanno dimostrato per la prima volta, nel loro studio preclinico, che il gap non costituisce un problema per l’osteointegrazione (4 cani,

1 sito di controllo e 3 siti di prova, follow-

up di 4 mesi) 1. La loro conclusione: un difetto marginale > 1mm può essere rigenerato con nuovo osso ed elevato grado di osteointegrazione in caso di impianto con superficie SLA. }  Botticelli et al. (2004) hanno dimostrato, in uno studio su pazienti, che anche gap marginali più consistenti (≥ 3mm) si riempiono di nuovo osso in 8 casi su 9 (18 pazienti, 52 difetti marginali, 4 mesi di

osservazioni)2. Inoltre, gli autori hanno misurato al tempo stesso (per la prima volta!), che si verifica un riassorbimento osseo nonostante l’impianto immediato, come si era osservato anche nella guarigione spontanea degli alveoli estrattivi. L’inserimento di un impianto non può, quindi, impedire il riassorbimento dell’osso circostante. La perdita ossea è particolarmente pronunciata a livello buccale. Nello studio, la distanza fra impianto e parete ossea buccale esterna è stata ridotta del 56 %, la distanza fra impianto e parete ossea palatale/linguale esterna di almeno il 30 %.

È opportuno riempire il gap con impianti conici?

Per colmare il gap tra gli impianti immediati e l’osso circostante, i produttori di impianti offrono ultima-mente degli impianti conici più grandi. } Lang et al. (2007) hanno confrontato questi impianti con altri convenzionali a vite (208 pazienti, 208 impianti

immediati, follow-up di 3 anni) in uno studio clinico randomizzato 3. Lo studio ha dimostrato che gli impianti conici più grandi non apportano alcun beneficio aggiuntivo, né in termini di numero di incrementi ossei

« Il riassorbimento osseo dopo impianto immediato è indipendente dalla geometria degli impianti scelti. »Sanz et al. 2010

« Un gap marginale > 3mm non costituisce un problema per l’oste-integrazione di un impianto » Sanz et al. 2010

Page 12: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 23 22 Geistlich News 02 | 2014

Tab.1: DEFINIZIONI ITI DEI TEMPI DI IMPIANTO

tipo 1 Impianto immediato, subito dopo l’estrazione dentale

tipo 2Impianto precoce, 4–8 settimane dopo l’estrazione dentale, quando i tessuti molli sono guariti

tipo 3Impianto ritardato, 3–4 mesi dopo l’estrazione dentale, quando l’osso è clinicamente guarito

tipo 4Impianto tardivo, 6 mesi dopo l’estrazione dentale, quando il sito estrattivo è completamente guarito

Nella consensus conference ItI sono stati individuati quattro tempi per il posizionamento dell’impianto.Sanz et al. 2010

necessari in un secondo momento (90 % in entrambi i gruppi) né in termini di stabilità dell’impianto (misurata in base all’immobilità clinica e al valore dell’analisi di frequenza di risonanza). Inoltre, da questo studio è emerso un numero aumentato di recessione dei tessuti molli, quando vengono utilizzati gli impianti conici più grandi. } Sanz et al. (2010) allo stesso modo non hanno trovato, nel loro studio clinico randomizzato, vantaggi nell’uso di impianti conici (93 pazienti, 99 impianti

immediati, follow-up di 4 mesi)4. Hanno concluso che il riassorbimento crestale dopo l'impianto immediato è indipendente dalla geometria degli impianti utilizzati. Come già Schropp et al. (2003), hanno messo in evidenza una perdita ossea buccale e palatale

circa doppia (36 % vs. 14 %).

Il migliore tipo di guarigione nell’impianto immediato

In alcune pubblicazioni non molto recenti sull’impianto immediato, si raccomanda quasi esclusivamente una guarigione sommersa dell’impianto. } Lang et al. (1994) hanno dimostrato per la prima volta la possibilità di eseguire un impianto immediato con guarigione transmucosa (16 pazienti,

21 impianti, follow-up di 2,5 anni)5. Nello studio, 20 su 21 impianti si sono integrati facilmente. Fattori di successo dal punto di vista degli autori sono stati: (1) il mantenimento delle strutture ossee circostanti mediante estrazione atraumatica, (2) la buona

stabilità primaria, (3) lo stretto adattamento della membrana barriera in ePTFE intorno all’impianto, (4) lo stretto adattamento del lembo di tessuto molle attorno all’impianto e (5) il controllo scrupoloso della placca, all’inizio con antibiotici e poi con risciacqui con clorexidina (0,2 %) per i primi 6 mesi di guarigione.

Il miglior posizionamento dell’impianto immediato

L’importante, e finora unico in merito, studio clinico randomizzato di } Tomasi

et al. (2010) si è occupato di stabilire l’influenza del posizionamento dell’impianto nell’alveolo estrattivo sul riassorbimento osseo e sul risultato estetico (93 pazienti, follow-up di 4 mesi)6

attraverso un’analisi multivariata. Le loro conclusioni: A livello buccale, le superfici implantari si espongono meno quando l’impianto viene posizionato nell’alveolo a livello palatale (1–2 mm) piuttosto che centrale e, inoltre, 1 mm apicale piuttosto che con la spalla dell’impianto appena al di sotto della cresta alveolare. Queste conclusioni sono indipendenti da altri fattori come lo spessore delle pareti ossee residue, l’età del paziente, lo stato di fumatore o il motivo dell’estrazione dentale (paro-dontale, endodontico o traumatico). Anche lo studio preclinico di } Caneva

et al. (2010) ha confermato che il posi-zionamento linguale dell’impianto e l’inserimento più profondo nell’alveolo portano a migliori risultati estetici (6 cani, 1 sito di controllo e 1 sito di test

ciascuno, follow-up di 4 mesi)7. Gli autori propongono, quindi, di posizionare gli impianti a circa 1 mm al di sotto della cresta alveolare e a livello linguale / palatale nell’alveolo estrattivo.

Sopravvivenza dell’impianto ed estetica

La Consensus Conference ITI 2003 si è occupata dei diversi tempi di inserimento dell’impianto (Tab. 1). } Chen et al. (2004) hanno confrontato in una review i tassi di sopravvivenza

dell’impianto dopo posizionamento immediato o tardivo (31 studi)8. A causa della diversa qualità degli studi, hanno potuto includere solo quattro studi, che prevedevano un follow-up di 3–5 anni. Gli autori hanno concluso che, almeno a breve termine, i tassi di sopravvivenza dell’impianto sono uguali nelle due opzioni. Tuttavia, non era possibile analizzare e confrontare il successo clinico a lungo termine (sulla base di condizioni del tessuto peri-implantare, estetica, funzione del trattamento protesico), perché erano disponibili pochissimi dati.

JoUrNal clUbJoUrNal clUb

Imm

agin

e: b

üro

hae

berl

i

Il gap cresta-impianto rappresenta un problema per l’osteointegrazione?

Page 13: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 25 24 Geistlich News 02 | 2014

NUovI SceNarI

lO SQUAlO: UN TAleNTO DellA rIGeNerAZIONe.Uno sguardo ai fenomeni rigenerativi presenti in natura: i denti dello squalo.

Perdita ossea in caso di guarigione spontanea, impianto immediato e rigenerazione

GUARIGIONE SPONTANEA GUARIGIONE SPONTANEA VS. IMPIANTO IMMEDIATO

GUARIGIONE SPONTANEA VS. RIDGE PRESERVATION

IMPIANTO IMMEDIATO VS. « FILL THE GAP »

In una review sistematica, } Tan et al. (2012) hanno studiato l’entità del riassorbimento osseo in caso di guarigione spontanea dopo estrazione dentale (20 studi sull’uomo) 10. hanno dimostrato che entro 6 mesi si perde l’11–22 % della dimensione verticale, il 29–63 % di quella orizzontale. le perdite maggiori si verificano nei primi tre mesi dopo l’estrazione dentale, ma anche successivamente si perde volume osseo. Il possibile motivo della forte perdita di osso buccale è, secondo gli autori, il riassorbimento dell’osso fascicolato (in conformità con il concetto di araújo e lindhe, 2005).

} Araújo et al. (2005) hanno messo a confronto, in uno studio preclinico, la guarigione spontanea e la guarigione con l’impianto immediato (5 cani, 2 impianti immediati e 2 siti di controllo ciascuno, follow-up di 3 mesi) 11. essi ne hanno concluso che l’impianto immediato non può impedire il rimodellamento delle pareti alveolari. l’altezza ossea dopo tre mesi di guarigione era paragonabile negli alveoli con impianti immediati e in quelli lasciati vuoti. Istologicamente, a livello buccale, l’altezza della cresta risultava circa 1.9 mm più bassa rispetto al livello linguale.

Un importante studio di } Araújo und Lindhe (2009) ha dimostrato che la perdita di volume nell’alveolo estrattivo viene ridotta al minimo dalla ridge Preservation (5 cani, 1 sito di incremento e uno di controllo ciascuno, follow-up di 6 mesi) 12. l’uso del biomateriale non può impedire il riassorbimento dell’osso fascicolato, ma la perdita di volume è considerevolmente ridotta dopo ridge Preservation rispetto alla guarigione spontanea (12 % invece di 35 %, dopo 6 mesi di guarigione).

} Chen et al. (2007) hanno messo a confronto, in uno studio clinico, l’impianto immediato senza altre misure rigenerative e l’impianto immediato con riempimento del gap con sostituto osseo bovino (30 pazienti, 10 impianti senza biomateriale, 10 impianti con sostituto osseo, 10 impianti con sostituto osseo e membrana in collagene) 13. Gli autori hanno constatato che senza biomateriale, si verifica una perdita ossea orizzontale del 50 %, con biomateriale solo una perdita orizzontale del 25 %. l’uso di biomateriale non ha avuto effetto sulle alterazioni volumetriche verticali.

} Lang et al. (2012) hanno di nuovo esaminato, in una review sistematica, i tassi di sopravvivenza di impianti immediati dopo almeno 1 anno (46 studi)9. Secondo la loro analisi, il tasso di sopravvivenza a due anni dell’impianto è del 98,4 %. Se vengono somministrati antibiotici per 5–7 giorni dopo il posizionamento dell’impianto, il tasso è lievemente superiore rispetto ai casi in cui gli antibiotici sono assunti solo una volta prima dell’inserimento dell’impianto. Ma anche i problemi

estetici sono chiaramente venuti a galla. Gli studi inclusi che prevedevano un follow-up di almeno tre anni riportavano che nel 20 % dei pazienti comparivano recessioni dei tessuti molli buccali.

riferimenti bibliografici

1 botticelli d, et al.: clinical oral Implants research 2003; 14: 35–42.

2 botticelli d, et al.: Journal of clinical Periodontology 2004; 31: 820–828.

3 lang NP, et al.: clinical oral Implants research 2007; 18: 188–196.

4 Sanz m, et al.: clinical oral Implants research 2010; 21: 13–21.

5 lang NP, et al.: clinical oral Implants research 1994; 5: 154–163.

6 tomasi c, et al.: clinical oral Implants research 2010; 21: 30–36.

7 caneva m, et al.: clinical oral Implants research 2010; 21: 43–49.

8 chen St, et al.: International Journal of oral & maxillofacial Implants 2004; 19 (Suppl.): 12–25.

9 lang NP, et al.: clinical oral Implants research 2012; 23 (Suppl.) 5: 39–66.

10 tan Wl, et al.: clinical oral Implants research 2012; 23 (Suppl.) 5: 1–21.

11 araújo mG, et al.: Journal of clinical Periodontology 2005; 32: 645–652.

12 araújo mG & lindhe J: clinical oral Implants

JoUrNal clUb

©iS

tock

.com

/yul

kapo

pkov

a

Page 14: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Kapiteltitel loreM

Geistlich News 02 | 2014 27 26 Geistlich News 02 | 2014

NUovI SceNarI

Dr. Klaus Duffner

Denti come in catena di montaggio

Dopo i « terzi », vengono i quarti, i quinti, i sesti denti... Nella dentatura a « revolver » dello squalo, sono sempre disponibili denti di ricambio, che si rinnovano per tutta la vita.

Negli oltre 400 milioni di anni di evoluzione, la dentatura dello squalo è diventata un’arma letale. al contrario dell’uomo, lo squalo non possiede una sola fila di denti, ma sempre molte contemporaneamente. Si sviluppano continuamente sulla superficie interna della cresta dentale mascellare. così sono sempre contemporaneamente presenti denti in diversi stadi di sviluppo che si succedono gli uni agli altri.Inizialmente, le file dei denti sono piegate verso il basso. dopo l’emersione dall’epidermide, si mettono lentamente in posizione. l’innalzamento e il continuo spostamento in avanti dei denti è possibile attraverso un fissaggio relativamente libero, ma solido, al tessuto connettivo della cartilagine mascellare. ecco perché i denti degli squali, al contrario di quelli dei mammiferi, non presentano vere e proprie radici.

Nella bocca sono presenti fino a 240 denti

Normalmente sono visibili cinque file di denti, nello squalo leuca addirittura sette. Siccome la maggior parte dei denti è ancora piegata all’indietro, solo pochi sono veramente funzionali. Nello squalo gatto ci sono tre file di denti, mentre nel potente squalo tigre solo la fila anteriore. altre specie di squalo utilizzano tutte le file di denti contemporaneamente. anche il numero assoluto di denti varia nelle differenti specie. Nello squalo bianco ci sono 23 –28 denti nel mascellare superiore e 20–26 nel mascellare inferiore. con cinque file visibili di denti, questo predatore ha a disposizione circa 240 denti.

PELLE DENTATA

anche le squame dello squalo hanno una struttura dentata. I piccoli denti della pelle sono responsabili delle eccellenti caratteristiche di fuidodinamica. Se si passa la mano sulla pelle di uno squalo, si ha la sensazione di toccare carta vetrata.

MORSO PIU POTENTE DEL T-REx

l’enorme squalo megalodonte, ormai estinto, aveva un morso sei volte più potente del leggendario tyrannosaurus rex.

OMOLOGIA

I denti di squalo sono prodotti dall’ectoderma e dal sottostante mesenchima. Pertanto sono omologhi dei nostri denti. mentre lo smalto si forma appena sotto l’epitelio orale, la dentina si forma sotto la membrana basale epidermica.

I denti si perdono durante l’attacco

a causa della spinta posteriore, con il tempo i denti vengono spinti fuori dai tessuti circostanti e cadono inevitabilmente. anche quando attaccano una preda non è raro che gli squali perdano parecchi denti. Frequentemente si ritrovano denti rotti nella pelle delle prede. I denti persi vengono sostituiti entro poche ore: nella maggior parte delle specie solo singoli denti; in altri casi, come nello squalo sigaro, si sostituisce contemporaneamente l’intera serie.

Nuovi denti già dopo 9 – 12 giorni

esistono dati contrastanti sulla durata dei denti di uno squalo. In uno studio dell’Università di tubinga (Germania), si è trovato che gli squali leopardo sostituiscono i denti anteriori già dopo 9–12 giorni. Nello squalo martello, lungo 1,5 metri, questo periodo è di 28 giorni. lo squalo tigre perderebbe, in 1 anno, circa 140 denti. I ricercatori sottolineano che la velocità di rigenerazione dipende non solo dalle specie, ma anche dall’età dell’individuo e dallo spettro alimentare. Inoltre, in altre specie i denti durano più a lungo nei periodi in cui l’acqua è più fredda.

Dentatura eccezionalmente potente

di tutti gli animali viventi, lo squalo bianco sembra avere il morso più potente. Un team internazionale di ricercatori ha determinato, utilizzando dei modelli computerizzati, che il carcharodon carcharias può sviluppare una forza che corrisponde al peso di 1.8 tonnellate. così, il morso dello squalo è 20 volte più potente di quello di un uomo. Il morso più potente di tutti i tempi lo possedeva probabilmente il megalodonte, lungo 16 metri. Questo enorme squalo, ormai estinto, aveva una potenza di morso di 18 tonnellate. a paragone, il morso del leone corrisponde a un peso di 560 kg, mentre quello dell’estinto tyrannosaurus rex arrivava a 3.1 tonnellate.

©iS

tock

.com

/© c

dasc

her

©iS

tock

.com

/© s

pxc

hrom

e

Fot

o: a

. ver

meu

len

Page 15: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 29 28 Geistlich News 02 | 2014

BAckGROuND.Geistlich Pharma & Osteology Foundation

I nuovi depliant informativiNatalia bruenisholz e Dr. David Märki

Inserimento di impianto in zona estetica e contemporaneo incremento osseo secondo il Dr. Claude Andreoni e il Dr. Thomas Meier, Zurigo

> Approccio simultaneo: riparazione di difetto di deiscenza durante il posizionamento dell’impianto

> Approccio sequenziale: ricostruzione della cresta alveolare in un difetto di fenestrazione subito dopo l’estrazione del dente con impianto a 7 mesi

5 1 6

© Geistlich Pharma AG Business Unit Biomaterials CH-6110 Wolhusen Tel. +41 41 492 56 30 fax +41 41 492 56 39 www.geistlich-pharma.com

Bibliografia1 Buser D, et al.: J Periodontol 2008; 79: 1773-1781.2 Araujo M, et al.: J Periodontol 2005; 32: 645-652. 3 Maiorana C, et al.: Int J Periodontics Restorative Dent 2005; 25: 19-25.4 Traini T, et al.: J Periodontol 2007; 78: 955-961.5 Mordenfeld A, et al.: Clin Implant Dent Relat Res 2014;16(3):435-446.6 Galindo-Moreno P, et al.: Clin Implant Dent Relat Res 2013; 15 (6): 858-866.

Contatti> Dr. Claude Andreoni, specialista in Odontoiatria ricostruttiva, specializzato in Implantologia orale

Dr. Thomas Meier, specialista in Implantologia orale Weinbergstrasse 160, CH-8006 Zurich, telefono (Svizzera): +41 44 363 15 16, fax: +41 44 363 15 21, email: [email protected]

Altre Indication sheets> Per ricevere gratuitamente le Schede di Indicazioni Cliniche contattate il vostro Responsabile di zona Geistlich o scriveteci a [email protected]

6012

01/

140

5/itRigenerazione periimplantare

Indicazioni cliniche PIR4Dr. C. Andreoni Dr. T. Meier

Fig. 16 Situazione clinica 4 mesi dopo l’impianto (vista crestale).

Fig. 13 7 mesi dopo l’estrazione e l’incremento, si inserisce l’impianto senza sollevare il lembo mucoperiosteo (SPI®, Thommen Medical AG). Né il substrato osseo né il contorno del tessuto molle richiedono ulteriori incrementi. L’impianto può essere inserito transmucosalmente, usando un piccolo punch per preservare le papille.

Fig. 14 Situazione dopo l’inserimento dell’impianto con abutment di guarigione transgengivale.

Fig. 15 Restauto provvisorio con protesi a clip metalliche.

Fig. 19 Contorno vestibolare del tessuto molle. Fig. 20 Situazione clinica 18 mesi dopo l’impianto.

Fig. 17 Situazione clinica con restauro provvisorio 9 mesi dopo l’impianto.

Fig. 18 Corona definitiva in metallo-ceramica (corona in porcellana fusa su metallo) avvitata direttamente sull’impianto dopo 9 mesi.

Fig. 21 Situazione radiografica con corona definitiva in porcellana fusa su metallo avvitata sull’impianto.

Materiali / Caso 1> Farmaco antinfiammatorio: 500 mg Méfénacide®, Streuli Pharma AG, Svizzera

> Farmaco antisettico: 750 mg amoxicillina, Streuli Pharma AG, Svizzera, clorexidina 0,2%, Kantonsapotheke Zurich, Svizzera

> Materiale per suture: Supramid® 4/0, B. Braun AG, Melsungen, Germania; Seralon® 6/0, Serag-Wiessner GmbH, Naila, Germania

> Sitema implantare: SPI Element Inicell 3,5 × 14 mm, Thommen Medical AG, Grenchen, Svizzera

> Biomateriali: Geistlich Bio-Oss Pen® microgranuli, Geistlich Bio-Gide® 25 × 25 mm

Materiali / Caso 2> Farmaco antinfiammatorio: 500 mg Méfénacide®, Streuli Pharma AG, Svizzera

> Farmaco antisettico: 750 mg amoxicillina, Streuli Pharma AG, Svizzera, clorexidina 0,2%, Kantonsapotheke Zurich, Svizzera

> Materiale per suture: Supramid® 4/0, B. Braun AG, Melsungen, Germania; Seralon® 6/0, Serag-Wiessner GmbH, Naila, Germania

> Sitema implantare: SPI Element Inicell 4,5 × 14 mm, Thommen Medical AG, Grenchen, Svizzera

> Biomateriali: Geistlich Bio-Oss® Collagen 250 mg, Geistlich Bio-Gide® 25 × 25 mm

Regione

Situazione osseaSituazione dei tessuti molli

Impianto

n regione estetica n regione non estetican spazio di un unico dente n spazio di più dentin presenza di difetto osseo n assenza di difetto osseon recessione gengivale n assenza di recessione gengivale

n presenza di infiammazione n presenza di infezionen biotipo spesso n biotipo sottilen chiusura ferita primaria possibile n chiusura ferita primaria impossibile

n papille intatte n papille compromesse o mancantin mucosa cheratinizzata sufficiente n mucosa cheratinizzata insufficiente nnormalen contemporaneamente all’innesto osseo (1 fase)n successivamente all’innesto osseo (2 fase)

1. Indicazioni (caso 1)Dichiarazioni del Dr. Andreoni e del Dr. Meier sui prodotti Geistlich

Geistlich Bio-Oss® Collagen e Geistlich Bio-Oss Pen® sono formati di Geistlich Bio-Oss®

estremamente semplici da utilizzare. Ci piace usare i blocchetti di Geistlich Bio-Oss® Collagen per il trattamento degli alveoli estrattivi. Quando inumidito, è modellabile e può essere posizionato con estrema facilità nell’alveolo ottenendo automaticamente la giusta densità e compattezza.

Geistlich Bio-Oss Pen® è un dispositivo semplice e comodo da utilizzare perché rilascia i granuli della giusta consistenza. Inoltre, grazie all’applicatore, i granuli possono essere applicati esattamente dove richiesto. Utilizziamo Geistlich Bio-Oss Pen® soprattutto per la ricostruzione del contorno crestale. Geistlich Biomaterials Italia S.r.l.

Via Castelletto, 28IT-36016 Thiene VITel. +39 0445 370890Fax +39 0445 370433www.geistlich.it

GeIStlIch Pharma

« Questo approccio unisce bassa invasività e massimo guadagno di volume. »Dr. Mauro Merli, Italia

Depliant « Preservazione del volume al di sotto dei ponti »

La Preservazione della cresta con Geistlich Bio-Oss® Collagen e Geistlich Bio-Gide® contribuisce a conservare il volume crestale al di sotto di un restauro a ponte.I vantaggi della procedura sono:

› Mantenimento di oltre il 90 % del volume iniziale

› Prevenzione di problemi estetici, fonetici e igienici

› E’ possibile inserire l’impianto anche dopo diversi anni

Il depliant illustra le basi scientifiche, la procedura passo per passo e un caso clinico dettagliato di questo tipo di trattamento.

Scheda di indicazioni cliniche « Incremento peri-implantare »

Il Dr. Claude Andreoni e il Dr. Thomas Meier (Svizzera), presentano due casi di incremento e inserimento di impi-anto in zona estetica. Nella preservazione della cresta prima dell’inserimento dell’impianto, Geistlich Bio-Oss® Collagen si è dimostrato particolarmente pratico, perché può essere introdotto nell’alveolo in modo molto semplice. Nel caso di impianto e incremento simultaneo, gli esperti utilizzano Geistlich Bio-Oss® Pen, che con il suo pratico applicatore permette di applicare i granuli dell’esatta consistenza e senza disperdere il materiale.

Scheda di indicazioni cliniche « Aumento verticale »

La « Fence Technique » consente un incremento osseo orizzontale e verticale. Nella nuova scheda di indicazioni cliniche il Dr. Mauro Merli (Italia) spiega l’approccio passo per passo mostrando un suo caso clinico.Questo approccio si basa sull’utilizzo di una placca da osteosintesi che funge da elemento di forma stabile: serve a mantenere lo spazio necessario per la rigenerazione del difetto con osso autologo particolato, Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide®. Grazie a questa tecnica si possono ricostruire anche gravi difetti della cresta riducendo allo stesso tempo l’invasività, la morbilità e la comparsa di complicanze.

I clienti iscritti al Programma di raccolta delle Schede di Indicazioni cliniche riceveranno gli aggiornamenti gratuitamente e direttamente nel loro studio!

Preservazione del volume al di sotto del ponte

La «Preservazione della cresta» con biomateriali Geistlich offre la soluzione

Per ulteriori informazioni:www.geistlich.it

Per informazioni contatti il suo responsabile di zona Geistlich o scriva a [email protected]

Page 16: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 31 30 Geistlich News 02 | 2014

osseo da impiegare nella chirurgia orale e maxillo-facciale. Peter Geistlich ebbe l’idea di produrre qualcosa di altamente tecnologico e innovativo direttamente dalle ossa e di realizzarlo a livello industriale e su ampia scala. Infatti, i nuovi prodotti Geistlich Bio-Oss® e Geistlich Bio-Gide® per la formazione ossea dimostrarono presto la loro efficacia nell’applicazione sulla mascella. Si trattava di una vera e propria rivoluzione nel settore, poiché improvvisamente si potevano utilizzare impianti laddove fino a quel momento non era stato possibile a causa della sottigliezza della mascella. Grazie ai nuovi prodotti Geistlich, i dentisti ottennero risultati più soddisfacenti anche dal punto di vista estetico. Da allora, Geistlich si è affermata come leader mondiale nell’odontoiatria rigenerativa e ogni anno i suoi prodotti registrano oltre un milione di applicazioni.Questa storia costellata di successi è stata riconosciuta anche pubblica-mente con la duplice assegnazione del premio per l’innovazione della Svizzera centrale a Geistlich Pharma. Poco prima della sua scomparsa, Peter Geistlich è stato insignito del Distinguished Humanitarian Award dalla Loma Linda University: un grandissimo onore che ne ha riconosciuto l’instancabile impegno per il bene dei pazienti.Nel corso degli anni, Peter Geistlich ha esteso il concetto di biorigenerazione dell’organismo a nuovi ambiti, come la rigenerazione dei tessuti molli e il trattamento di difetti cartilaginei in ortopedia. Il suo interesse era rivolto soprattutto ai principi attivi farmacologici e, in particolare, al Taurolin, una sostanza ad azione battericida che, come si è scoperto in seguito, mostra effetti importanti anche contro il cancro. Peter Geistlich credeva in questo farmaco e, fino

all’ultimo, ha sempre cercato di favorirne il successo. La scienza era la sua vita: con oltre 140 brevetti concessi, Peter Geistlich ha ben documentato il proprio talento nella ricerca. Per sondare le nuove frontiere della rigenerazione e renderle accessibili ai professionisti del settore, in collaborazione con l’azienda Peter Geistlich ha istituito la fondazione Osteology nel 2003. Ha sempre ritenuto fondamentale il confronto con gli altri scienziati e non ha mai amato essere al centro dell’attenzione. Il detto « Fai del bene e parlane » per Peter Geistlich non valeva. Lui faceva sì del bene, ma con modestia e riservatezza.Peter Geistlich aveva le proprie idee e accettava anche altre idee da perseguire con una certa libertà. Ma alla fine ogni prodotto doveva essere scientificamente testato e incontestabile, altrimenti Peter Geistlich poneva il proprio veto. Questa scientificità è diventata il marchio di fabbrica della nostra azienda proprio come la precisione è il tratto distintivo di un orologio svizzero. Geistlich è riconos-ciuta sul mercato per la sua eccellente reputazione a livello scientifico e, in questo, riflette perfettamente il carattere di Peter Geistlich. Peter Geistlich era un uomo carismatico e allegro, buono ma anche deciso. Lasciava ai propri collaboratori ampio spazio d’azione ma non perdeva mai il controllo della situazione. Si preoccupava sempre che tutto andasse bene per i propri collaboratori. Così, per assicurare il loro futuro, si era adoperato sin dall’inizio per una previdenza professionale. Inoltre, era sempre presente quando c’era bisogno di lui. Non dimenticheremo mai la sua umanità e il suo impegno. Il carattere cordiale e i valori aziendali che ha determinato sono tutt’ora apprezzati e rispettati dai collaboratori, dai partner e dagli scienziati sia in Svizzera che all’estero.

Anche se Peter Geistlich non è più con noi, tutte queste esperienze e conquiste continueranno a vivere. Una volta Martin Luther King disse: « E se anche sapessi che domani finisce il mondo, oggi stesso pianterei il mio alberello di mele ». Peter Geistlich pensava esattamente lo stesso. Infatti, con grande gioia ed entusiasmo, ha sempre investito moltissimo nella ricerca mostrando interesse per i risultati raggiunti fino all’ultimo giorno. Il suo amato parco a Wolhusen, in cui solo lo scorso novembre aveva piantato una sequoia, ci ricorderà per sempre quest’uomo straordinario.

1

1 dr. Peter Geistlich

2 dr. Peter Geistlich (a sinistra) con il Prof. christoph hämmerle, Presidente della osteology Foundation

2

« La scienza era la sua vita »: Dr. Peter Geistlich (1927–2014)

Dr. Andreas Geistlich

Presidente del consiglio di amministrazione ed. Geistlich Söhne aG

Dr. Peter Geistlich – scienziato, imprenditore e uomo straordinario

GeIStlIch Pharma

dopo venne nominato membro del consiglio di amministrazione. Nel dopoguerra, epoca di grande progresso tecnologico e crescita economica, la nostra azienda produceva colla, gelatina e concimi su vasta scala.Peter Geistlich iniziò a lavorare presso la sede svizzera di Wolhusen nel settore dei prodotti farmaceutici, dove venivano realizzati preparati antibiotici e prodotti a base di calcio e si commer-cializzavano, su licenza, prodotti di terzi. Ben presto e con molta creatività iniziò a ricercare nuovi prodotti. Già nel 1959 Peter Geistlich stese un pri-

Se dovessi riassumere in una sola frase l’operato imprenditoriale del Dr. Peter Geistlich, direi: « ha dato inizio a una nuova era per l’azienda Geistlich Pharma e ha posto pietre miliari nella medicina rigenerativa ». Una definizione tuttavia troppo riduttiva agli occhi di chi, invece, ha conosciuto da vicino il suo straordinario modo di fare e di essere. Nel 1954, sessant’anni fa, dopo aver conseguito il titolo di dottore in ingegneria chimica presso il Politecnico federale di Zurigo, Peter Geistlich entrò a far parte dell’impresa svizzera a conduzione familiare Geistlich e poco

mo brevetto relativo a un principio attivo contro la tubercolosi. Negli anni Settanta ampliò l’offerta aziendale con cosmetici e prodotti medici per l’igiene personale. Nel 1974 successe al padre Paul Geistlich alla presidenza del consiglio di amministrazione.Se da un lato negli anni Sessanta l’azienda visse momenti di grande splendore, dall’altro dovette affrontare anche crisi e tempi difficili. Per esempio, furono venduti il ramo dei concimi e la linea cosmetica Mediline, mentre la produzione di gelatine cadde in declino. Ma Peter Geistlich non si scoraggiò. Al contrario, continuò a guardare avanti con grande entusiasmo, inventando sempre nuovi prodotti. In questo poté sempre contare sull’appoggio e sulla presenza di sua moglie Annemarie e di tutta la sua famiglia.Negli anni Ottanta, con l’ingresso dell’azienda nell’ingegneria medica, Peter Geistlich ne determinò la trasformazione da impresa industriale a impresa tecnologica. Alla base di questo importante sviluppo vi furono le conoscenze approfondite di Peter Geistlich su ossa e tessuti, l’amicizia e la collaborazione scientifica con i professori Myron Spector dell’Università di Harvard e Philip J. Boyne della Loma Linda University negli Stati Uniti, ricordati oggi dalla Philip J. Boyne and Peter Geistlich Professorship e dalla Osteo Science Foundation istituita nel 2013. A quel tempo, Philip Boyne stava cercando un materiale per innesto

GeIStlIch Pharma

Page 17: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 33 32 Geistlich News 02 | 2014

Esperti internazionali si sono incontrati per quattro giorni in occasione del 10° Workshop Europeo di Parodontologia, organizzato in collaborazione con la Osteology Foundation e l’European Federation of Peridontology.

Dal 10 al 13 novembre 2013, in occasione del 10° Workshop Europeo di Parodontologia, si sono riuniti a La Granja de San Ildefonso (Spagna) circa 60 chirurghi parodontologi, ricercatori, medici e biologi di spicco. In occasione del workshop, organizzato

Efficace collaborazione in Parodontologia

Dr. Heike Fania

Uno degli obiettivi della Osteology Foundation è quello di formare i ricercatori nella metodologia scientifica. Il Prof. Frank Schwarz (Germania) spiega in un’intervista che cosa offre la Fondazione sul tema della peri-implantite.

Professor Schwarz, la peri-implantite è secondo Lei un importante tema di ricerca?Prof. Schwarz: Senza dubbio. L’eziologia delle infezioni peri-implantari è multi-causale. È un grande mosaico, che dobbiamo faticosamente comporre mediante ulteriori ricerche. Il continuo sviluppo dei materiali, delle superfici e del design dell’impianto impegnerà anche le future generazioni di ricercatori.

Lei stesso è impegnato da molti anni su questo tema. Vede dei progressi allo stato attuale della ricerca?Prof. Schwarz: Certamente uno dei più grandi progressi negli ultimi anni è stato l’innalzamento della consapevo-lezza per questo problema clinico. L’argomento non è più un tabù e ora

garantisce un grande richiamo tra i partecipanti di tutti i congressi. La ricerca negli ultimi anni ha prodotto anche delle raccomandazioni molto preziose per la terapia. Sappiamo che il trattamento delle peri-implantiti deve essere per lo più chirurgico, poiché un intervento non chirurgico ha successo solo in casi eccezionali.

La Osteology Foundation offre libri sulla « Best-Practice » e corsi sulla metodica di ricerca. C’è forse già una « Best Practice » per la ricerca sulla peri-implantite?Prof. Schwarz: Proprio per questo settore sono disponibili modelli di studio preclinici e clinici consolidati, validati e superbamente documentati. Essi richiedono tuttavia grande perizia, che i ricercatori ricevono, ad esempio, attraverso le attività della Fondazione.

Che cosa raccomanderebbe ai giovani ricercatori che desiderano lavorare in questo campo?Prof. Schwarz: La raccomandazione è chiarissima: sviluppo delle competenze attraverso una rete di collaborazioni. Soprattutto in questo campo si deve ricorrere a tutto l’attuale potenziale per un approccio interdisciplinare alla ricerca.Il tema purtoppo è ancora impopolare per molte aziende e anche per alcuni esperti, serve avere la scorza

dura. Un motivo in più per effettuare la ricerca in questa direzione.

In che maniera la Osteology Foundation supporta la ricerca in questo campo?Prof. Schwarz: La Fondazione offre delle possibilità sia ai giovani ricercatori sia ai gruppi di lavoro già consolidati: da un lato, con i libri sulla « Best Practice » e la Osteology Research Academy, molto interessanti per i ricercatori; dall’altro con il supporto finanziario ai progetti di ricerca.Uno studio del nostro gruppo di lavoro sul tema delle peri-implantiti, ad esempio, è stato promosso e persino insignito del premio miller della Società tedesca di odontostomatologia.

La Osteology Foundation supporta la ricerca sulla peri-implantite

Intervista del Dr. Kay Horsch

Il Prof. Frank Schwarz durante l’intervista

con la collaborazione della Osteology Foundation e della european Federation of Peridontology (eFP), sono stati analizzati recenti studi da tre gruppi di lavoro, che hanno discusso le possibilità di trasferire le conoscenze scientifiche nella pratica clinica. I temi più importanti sono stati la guarigione delle ferite e la rigenerazione dei tessuti molli, l’efficacia clinica di diverse opzioni di trattamento e le tecniche chirurgiche. I risultati dell’intenso studio e delle approfondite discussioni nell’ambito dei gruppi di lavoro sono stati otto articoli, ora pubblicati nel Journal of clinical Periodontolgy1 e scaricabili dal sito della rivista.

riferimenti bibliografici

1 J clin Periodontol 2014; 41 Suppl. 15, S1–S142.

News e appuntamenti

SIMPOSI NAZIONALI OSTEOLOGy 2014 – 2015

Russia, Mosca 25–26 ottobre 2014

Germania, Baden-Baden 18–19 settembre 2015

Brasile, San Paolo 30 settembre 2015

Italia, Firenze 1–3 ottobre 2015

www.osteology.org/education/national-symposia

NUOVI OSTEOLOGY GRANTS: VIA ALLE CANDIDATURE!

la osteology Foundation offre, a partire dall’autunno del 2014, ancora più programmi per la promozione della ricerca: oltre ai già esistenti advanced researcher Grants e young researcher Grants, verranno conferiti per la prima volta anche i large clinical Grants per i progetti di ricerca clinica maggiori, e le Scholarships, destinati a consentire a giovani ricercatori di trascorrere 12 mesi in un gruppo di ricerca selezionato. Sul sito web della osteology Foundation, si trovano ulteriori informazioni sugli osteology Grants e sulle modalità di candidatura. la prossima deadline è il 1° dicembre 2014.

www.osteology.org/grants/researcher-grants

oSteoloGy FoUNdatIoN oSteloGy FoUNdatIoN

I partecipanti al 10° Workshop europeo di Parodontologia.

Foto

: eFP

Page 18: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 35 34 Geistlich News 02 | 2014

NeWS dalle FIlIalI

L’estrazione dentale rientra tra gli interventi di routine di dentisti e chirurghi orali, ma la preservazione della cresta è diventata solo di recente un tema di interesse. Geistlich ha lanciato un’interessante iniziativa per far conoscere questo approccio e coinvolgere i professionisti in un modo nuovo e attuale.

Nelle zone ad alta valenza estetica, il desiderio di una riabilitazione possibilmente rapida è comune e richiede particolare attenzione. In vista del posizionamento di un impianto, il tessuto molle del contorno alveolare può essere gestito attraverso la mobilizzazione di un lembo o con l’applicazione di un innesto di tessuto prelevato dal palato in modo da permettere la guarigione per prima intenzione. Queste metodiche possono però limitare il risultato estetico o comportare una maggiore morbilità per il paziente. Un’alternativa recente è la matrice in collagene Geistlich Mucograft® Seal che, insieme al sostituto osseo Geistlich Bio-Oss® Collagen, rappresenta una soluzione pratica e veloce per soddisfare le

Preservare la cresta in zona estetica non è mai stato così… coinvolgente!

esigenze dei pazienti che desiderano un risultato estetico e al contempo evitare trattamenti dolorosi.

la combinazione ideale

Negli alveoli estrattivi, Geistlich Bio-Oss® Collagen è di facile impiego grazie alla sua modellabilità e fornisce il sostegno ideale per la rigenerazione ossea; la matrice Geistlich Mucograft ® Seal è disegnata per chiudere gli alveoli e si intergra perfettamente nel tessu-to molle, permettendo una guarigione rapida e ottimale. La matrice può essere utilizzata al posto di un innesto di tessuto autologo, evitando il prelievo del tessuto dal palato e la morbilità ad esso correlata.

Condivida e voti i casi clinici!

Geistlich ha lanciato un'interessante iniziativa per far conoscere questo approccio e coinvolgere i professionisti in modo nuovo e attuale.Fino al 31 dicembre 2014 chi ha scelto Geistlich Bio-Oss® Collagen e Geistlich Mucograft® Seal per la propria terapia rigenerativa potrà entrare in modo esclusivo nella community Geistlich su Facebook e diventare protagonista sul prossimo numero di Geistlich News. Il caso clinico più votato sarà selezionato per una pubblicazione su questa rivista. La aspettiamo!

Regolamento e dettagli nella sezione News di www.geistlich.it e sulla pagina Facebook di Geistlich Biomaterials Italia

ITALIA.Geistlich biomaterials Italia

Page 19: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Geistlich News 02 | 2014 37 36 Geistlich News 02 | 2014

NeWS dalle FIlIalI NeWS dalle FIlIalI

Un anno insieme a voi, ricco di soddisfazioni

Con il concludersi del I° semestre 2014 Geistlich Biomaterials Italia conferma ancora una volta il proprio successo in ambito educativo–culturale. Si è infatti distinta per l’organizzazione di oltre 180 corsi propri o in collaborazione con le principali Associazioni e Società Scientifiche Odontoiatriche Italiane, Università e Centri di Ricerca. E’ stata inoltre in prima linea a sostegno del progetto SidP « Qualità e sicurezza in Terapia Parodontale e Implantare », un percorso che offre al professionista un modello organizzativo per lo studio per garantire ai pazienti gli standard minimi di sicurezza e qualità delle prestazioni chirurgiche. Sono oltre 100 i corsi già pianificati in numerose città italiane.

2015 tutto da scoprire

Il programma culturale per il 2015 è già pronto nelle sue linee generali: comprende eventi esclusivi, corsi di altissimo livello sia teorici che pratici, relatori eccellenti. L’anteprima delle attività è presentata nella tabella qui a fianco.Dopo il successo di quest’anno, gli appuntamenti di carattere multi-disciplinare ed interattivo guidati da P. Cortellini, M. Merli e M. Tonetti verranno programmati anche per il

Sempre al vostro fianco con la migliore formazione

2015. Un momento di confronto e dibattito consapevole tra professionisti di settori disciplinari diversi ha rappresentato uno spunto costruttivo, che si desidera riproporre in formati simili in varie sedi del territorio nazionale.I programmi di tutoring one to one, concepiti quali percorsi formativi disegnati sulle esigenze specifiche del singolo, sono sempre disponibili e pianificabili contattando l’Ufficio Eventi.

tutti i dettagli più aggiornati su attività e iniziative sono sempre disponibili sul sito www.geistlich.it

Sono già in fermento i lavori per realizzare un’altra grande edizione del Simposio nazionale della Osteology Foundation in Italia, appuntamento che si terrà a Firenze dal 1 al 3 ottobre 2015.

Ospitato dallo storico Palazzo dei Congressi, Osteology Firenze si prefigge di lanciare un formato nuovo e interattivo, nonché di reale utilità pratica. « I grandi dubbi clinici: abbiamo

risposte? » è il titolo che lascia facilmente intuire l’obiettivo da raggiungere.I chairmen scientifici ci hanno anticipato i punti forti di questa quinta edizione italiana.

« Cari colleghi,l’odontoiatria del terzo millennio sta correndo fra grandi innovazioni scientifico-cliniche e tanti dubbi e contraddizioni. Mai come oggi il gap fra « scienza » e « arte » ha causato dibattiti e contrasti. Questo certa-mente favorisce lo sviluppo della nostra professione, ma può generare confusione e incertezza. Questa quinta edizione di Osteology, da sempre evento di eccellenza in medicina rigenerativa, vuole fornire un

Il nuovo programma scientifico di Osteology Firenze 2015

contributo al confronto corretto fra posizioni a volte contrastanti su alcuni aspetti critici nel vasto campo di applicazione della terapia parodontale e implantare. L’obiettivo è quello di dare risposte ad alcuni « grandi dubbi clinici » e di rendere fruibili ai partecipanti informazioni chiare da applicare in studio lunedì mattina. Il programma scientifico è strutturato in 5 sessioni pensate per dibattere argomenti di grande attualità e ricchi di controversie. In ogni sessione due Relatori di fama internazionale presenteranno aspetti diversi e a volte contrastanti dell’argomento a loro assegnato. Al termine di ogni sessione un moderatore di grande prestigio e competenza piloterà un’ampia discussione coinvolgendo il pubblico mediante un sistema interattivo.Il simposio si chiuderà con una sessione plenaria interattiva in cui i moderatori riassumeranno brevemente le conclusioni del dibattito delle rispettive sessioni e le discuteranno con tutti i partecipanti.Il simposio sarà preceduto da una giornata di grandissimo valore clinico-scientifico dedicata alle più attuali metodiche di controllo delle parodontiti e al problema sempre più pressante delle peri-implantiti.Vi aspettiamo! »

Pierpaolo Cortellini, Myron Nevins, Massimo Simion

Geistlich biomaterials Italia

massimo Simion

myron Nevins

Pierpaolo cortellini

Geistlich biomaterials Italia

Senza spostarsi dallo studio, le risorse online

Progetto prestigioso e strumento di supporto nella pratica quotidiana il portale Regeneration Focus: la prima community di informazione e aggiornamento dedicata alla chirurgia rigenerativa orale e maxillo-facciale. Regeneration Focus è l’alternativa per chi desidera essere informato sulle novità del mondo scientifico e clinico senza spostarsi dal proprio studio: filmati, casi clinici, letteratura e molte opportunità di confronto, con la supervisione di un comitato scientifico d’eccezione: M. Chiapasco, T. Testori e G. Zucchelli.

Venga a trovarci su www.regenerationfocus.it!

La ricostruzione dei tessuti duri e molli periimplantari per ottimizzare estetica, funzione e ridurre l’incidenza di complicanze. AREZZO, 14–16 maggio 2015 | M. Chiapasco, M. Roccuzzo

Tutoring annuale in Implantologia, Chirurgia Rigenerativa e Mucogengivale. Corso teorico-pratico con Live Surgery. CATANIA, Gennaio – Dicembre 2015 | P. Casentini, S. Piano, F. Torsello, A. Schönenberger

Chirurgia Plastica Parodontale e Rigenerativa su denti e impianti. PADOVA, Febbraio–Maggio 2015 | F. Cairo

Implantologia e Chirurgia rigenerativa. Percorso formativo con Live Surgery. MILANO, Gennaio–Giugno 2015 | M. Chiapasco, P. Casentini

La terapia parodontale: Chirurgia rigenerativa e mucogengivale. TORINO, Febbraio–Settembre 2015 | D. Cardaropoli

Chirurgia plastica dei tessuti molli in area estetica: dalla gestione delle recessioni gengivali al trattamento dei difetti ossei verticali. BOLOGNA, 26–27 Marzo 2015 | G. Zucchelli

La gestione del sito post-estrattivo: un approccio contemporaneo. Corso teorico-pratico con Live surgery. ROMA, 13-14 Febbraio 2015 | D. Cardropoli

Concetti clinici per aumentare la predicibilità in chirurgia parodontale rigenerativa ed estetica. PARMA, 12–13 Giugno 2015 | A. Sculean

Corsi Teorico-Pratici sulle tecniche chirurgiche con dissezioni anatomiche

Percorsi Formativi

Corsi teorici e con Live Surgery

Corsi Teorico – Pratici con Esercitazioni su preparato animale

Page 20: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Kapiteltitel loreM

Geistlich News 02 | 2014 39 38 Geistlich News 02 | 2014

INtervISta

Due chiacchiere con Stephen Chen

Il Dr. Stephen Chen è

un parontologo che esercita

privatamente a Melbourne,

Australia. Ha presieduto

la Scientific Program

Committee al Simposio

mondiale ITI 2014 svoltosi a

Ginevra, dove lo abbiamo

incontrato per un aperitivo.

maggiori informazioni su Geistlich biomaterials Italia:

www. geistlich.it

Il numero 1 | 15FocUS

Grandi incrementi osseiche fare in presenza di grandi difetti ossei mascellari?

JoUrNal clUb

I tessuti molliGli studi principali sulla la corretta gestione della gengiva

NUovI SceNarI rigenerazione dei nervi centraliSembra ora possibile ciò che era un’utopia: guarire la paraplegia

uscirà a maggio 2015.

Intervista di verena vermeulen e reto Falk

Quale giorno della Sua vita professionale l’ha influenzata di più?Dr. Chen: Piuttosto che particolari singoli momenti sono state più le persone o gli incontri a influenzarmi. Un esempio è be rappresentato dall'incontro casuale con Christer Dahlin all’inizio degli anni ’90 a Filadelfia, in un autobus per i partecipanti a un congresso. Lui non mi conosceva, ma ci siamo intrattenuti a parlare e il risultato è stato la nostra pubblicazione congiunta sulla gestione degli alveoli estrattivi.

Ha mai rimpianto di essere diventato un odontoiatra?Dr. Chen: No, mai. Dopo aver studiato per due anni Odontoiatria sono passato a Medicina. Ma non mi è mai piaciuta, anche se Medicina godeva sicuramente di un’ottima considerazione. Così ho fatto domanda per ritornare a Odontoiatria. Non mi sono mai pentito di questo passo. E nemmeno della mia specializzazione in Parodontologia. Il modo di pensare dei parodontologi ha veramente rivoluzionato l’Implantologia.

Se avesse a disposizione molti fondi per la ricerca, come li spenderebbe? Dr. Chen: Rimarrei nell ’ambito dell’odontoiatria rigenerativa per continuare la ricerca su come semplificare la terapia per i pazienti. Abbiamo ancora bisogno in molte situazioni di osso e tessuti molli autologhi; il superamento di questa necessità costituisce un obiettivo importante.

Un Suo hobby che quasi nessuno conosce? Dr. Chen: Tutta la mia famiglia va pazza per il football e per il calcio. E noi tutti amiamo la musica. Personalmente canto in un coro e i miei figli sono degli ottimi musicisti. La musica è un fantastico fattore di equilibrio.

Foto

: tho

mas

Ger

ber

38 Geistlich News 02 | 2014

Page 21: Il problema della banco di prova per lo squalo: un talento peri-implantite … · 2014. 10. 30. · Geistlich News 02 | 2014 Geistlich News 02 |4 2014 5 edItor Iale FocUS Il PrObleMA

Produttore© Geistlich Pharma AGBusiness Unit BiomaterialsBahnhofstrasse 40CH-6110 WolhusenTel. + 41 41 4 92 55 55Fax + 41 41 4 92 56 39www. geistlich-biomaterials.com

Filiale italianaGeistlich Biomaterials Italia S.r.l.Via Castelletto, 2836016 Thiene VITel. 0 4 45 37089 0Fax 0 4 45 370 [email protected] | shop.geistlich.it 14

10/i

t