Il nuovo processo di vendita dei Prestiti Personali in ... le nuove frontiere per il cliente finale...
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Cristian Francia – Credito Emiliano
Case Study
Il nuovo processo di vendita
dei Prestiti Personali in
CREDITO EMILIANO
Innovazione IT:
le nuove frontiere per il cliente finale e l'organizzazione
Workshop Cetif - Milano, 4 novembre 2009
Agenda
2
I razionali del progetto
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
Conclusioni
I razionali del progetto
Chi è Credito Emiliano
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NN°° Filiali Gruppo CREDEM e Quota di mercatoFiliali Gruppo CREDEM e Quota di mercato
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0.8%0.8%
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1.1 %1.1 %23
0.7 %0.7 %
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3.8 %3.8 %
0.6%0.6%
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3
0.5 %0.5 %
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0.6 %0.6 %
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0.8%0.8%
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0.6 %0.6 % 1
0.7 %0.7 %
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2.7 %2.7 % 2
0.8 %0.8 %
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3,6 %3,6 %
32
6.0 %6.0 %
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3.2%3.2%
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0.3%0.3%
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1.1 %1.1 %
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0.1 %0.1 %
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Gruppo CREDEMN°Filiali e Quota di mercato Sportelli
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0.8%0.8%0.8%0.8%
73
1.1 %1.1 %25
0.7 %0.7 %0.7 %0.7 %
133
3.8 %3.8 %
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2.0% 3
0.5 %0.5 %
3
0.5 %0.5 %
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0.6 %
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0.9%
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0.7 %
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10.7 %0.7 %0.7 %0.7 %
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2.7 %2.7 %
44
2.7 %2.7 %
0.8 %0.8 %
2
0.8 %0.8 %
51
3,6 %3,6 %
51
3,6 %3,6 %
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6.0 %6.0 %
32
6.0 %6.0 %
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3.1%
56
2
0.3%0.3%
2
0.3%0.3%
10
1.0 %
10
7
0.7 %
7
2
0.2 %
26,9%
CREDEMHOLDING 73,1%
CREDEM è una banca media (tra i primi 10 gruppi bancari italiani) con i seguenti numeri:
590 filiali (in tutta Italia)
1.100 promotori finanziari
5.950 dipendenti
sede: Reggio Emilia
presidente: Luigi Maramotti
CREDEM
dati al 31/12/08
RE
Il Credito al Consumo – Confronto CREDEM vs Sistema
4
Il confronto con alcuni competitor evidenziava un potenziale significativo di crescita per
Credem sull’erogazione dei Prestiti Personali per sportello
Il processo decentralizzato di delibera (direttore di filiale) non consentiva di poter governare
efficacemente la fase di assunzione del rischio, non consentendo di stabilire a priori un
livello di perdite che si intendeva acquisire sulla base dei volumi obiettivo
Fonte: Elaborazione Oliver Wyman
6
� elevati livelli di servizio (tempi di erogazione/ consulenza);
� sviluppo di competenze di eccellenza nella valutazione del
rischio (criteri di accettazione sofisticati ed efficaci);
� prodotti innovativi a disposizione della Clientela;
LE RICHIESTE DEL MERCATO
fattori chiave per la crescita
Razionali di intervento
La definizione di un nuovo modello di servizio per la vendita dei Prestiti Personali ha tenuto in
considerazione:
LE RICHIESTE DEI CLIENTI E DEI GESTORI INTERNI
I bisogni da soddisfare
VISTA CLIENTE
(efficacia
commerciale)
VISTA BANCA
(efficienza
operativa)
VISTA BANCA
(esigenze
strategiche)
� tempi rapidi;
�prodotto trasparente;
�contenuti flessibili
�processo flessibile
� ricerca dell’efficienza operativa
�maggiore presidio del rischio
�storicizzazione info raccolte (patrimonio informativo banca)
� introduzione di griglie di valutazione personalizzate
� Implementazione di un sistema di pricing correlato col livello di rischio dell’operazione
Analisi esperienziale
7
Gli obiettivi del progetto
Leve primarie d’interventoObiettivi
Innovare ilmodello
di servizio
Innovare ilInnovare il
modello modello
di servizio di servizio
1. Automatizzare e velocizzare il processo di vendita dei PP
2. Centralizzare la valutazione del rischio di credito e la delibera
delle condizioni (prima decentralizzata in DIP);
3. Acquisire un nuovo applicativo per la vendita dei PP
100%
100%
Workshop Cetif - 4 Novembre 2009
Interventi ritenuti indispensabili
• Nuovo processo di vendita/post venditache semplifichi e velocizzi le attività
(obiettivi: delibera immediata pratiche rischio basso;entro le 24h per pratiche a rischio medio-alto)
• Nuovo processo di vendita/post venditache semplifichi e velocizzi le attività
(obiettivi: delibera immediata pratiche rischio basso;entro le 24h per pratiche a rischio medio-alto)
• Storicizzazione dei dati per realizzazione griglie di accettazione custom più performanti
• Storicizzazione dei dati per realizzazione griglie di accettazione custom più performanti
• Centralizzazione del rischio Creazione di una struttura specialistica dedicata
• Centralizzazione del rischio Creazione di una struttura specialistica dedicata
Agenda
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I razionali del progetto
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
Conclusioni
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
I bisogni da soddisfare
VISTA CLIENTE(efficacia
commerciale)
VISTA CLIENTE(efficacia
commerciale)
VISTA BANCA (efficienza operativa)
VISTA BANCA (efficienza operativa)
VISTA BANCA (esigenze
strategiche)
VISTA BANCA (esigenze
strategiche)
Il cliente manifesta un bisogno finanziario da soddisfare in tempi rapidi, con
un prodotto trasparente e con contenuti flessibili
Il processo che porta all’erogazione di un finanziamento deve essere rapido,
snello e corretto nell’espressione del giudizio finale
�Compressione tempi di delibera / erogazione del finanziamento (prima condizionati
dalla necessità della presenza fisica del Direttore Filiale per la delibera);
�Migliorare la trasparenza del prodotto sia ex ante, sia ex post
�Ridurre le incombenze operative in carico alla rete, evitando la richiesta di
documenti inutili o di info di cui siamo già in possesso – evitare doppio data entry
�Controllo correttezza informazioni utilizzate nella valutazione del merito creditizio;
Le informazioni raccolte nel processo di delibera (un vero patrimonio
informativo per la banca) devono essere storicizzate per permettere:
�Sviluppo di griglie di scoring più performanti rispetto a quelle attualmente in uso;
�Sviluppo strategie commerciali ad hoc su segmenti di clientela non ancora serviti;
�Riduzione tempi di collection e il conseguente miglioramento del recupero crediti;
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�� Il Il processo di delibera deve essere centralizzato processo di delibera deve essere centralizzato per permettere lper permettere l’’applicazione di applicazione di
regole di valutazione del merito creditizio omogenee e performanregole di valutazione del merito creditizio omogenee e performanti !ti !
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Razionali di intervento
1. FORTE DECENTRAMENTO PROCESSI DELIBERATIVI: istruttoria-valutazione del rischio-delibera demandati alla rete, con coinvolgimento di 2 differenti uffici centrali per la delibera del credito e per la delibera delle condizioni;
2. UTILIZZO APPLICATIVI NON INTEGRATI TRA LORO e non in grado di gestire tutte le fasi del processo (diverse manualità sulla filiali)
1. Centralizzazione della Valutazione del RISCHIO e Condizioni economiche
Modello
organizzativo
ex ante
OBIETTIVI del nuovo modello
2. AUTOMAZIONE di PROCESSO: creazione di un applicativo di front e back end unico per la gestione di tutte le fasi del processo di vendita (manualità al minimo per la filiale)
1. Maggiore governo del rischio:- standardizzazione dei criteri di accettazione- applicazione di regole di valutazione del merito creditizio omogenee ed efficaci (condivise con POLICY e AUDITING)
2. Presidio sui dati inseriti in procedura effettuato da una struttura diversa dal proponente
3. Specializzazione delle competenze
Benefici attesi
1. Riduzione tempi di delibera:� esito immediato per pratiche a rischio basso� entro le 24h, per le pratiche a rischio medio-alto con
delibera a cura della piattaforma (tempo medio attuale 5gg)
2. Riduzione tempi di lavorazione (riduzione incombenze operative della filiale di circa il 30%)
Creazione di una nuova struttura centrale (uff. di 4 persone), responsabile per:� delibera del credito� delibera delle condizioni derogate� effettuazione di controlli ex post per
verifica corretto inserimento dati
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Macrofasi del processo di vendita – tempi obiettivi
ISTRUTTORIA
E VALUTAZIONEDELIBERA EROGAZIONE
Nuova Piattaforma di Delibera
• Delilbera praticha
• Delibera condizioni
• Controlli sui dati
DIP
• Eventuale Ristampa contrattualistica
• Accredito conto del cliente
• Contabilizzazione in procedure BO
Tempi:
<5’ per i casi di pratica Verde / Rossa
5’- 20‘ per pratica arancione (in funzione analisi addetto risk/price)
PREVENDITA
(gestione contatto)
FUNZIONI
DIP
•Consulenza al cliente;
•Identificazione prodotto;
•Offerta commerciale
DIP
•Vendita operativa
• Stampa contrattualistica
• Valutazione rischio (verifiche su Base dati interne, CTC, CRIF)
• Esito proposta - approvata (verde) - rifiutata (rossa) - da riproporre (arancio)
Tempi: 3’Tempi: 10’ – 20’(primo contatto e consulenza)
Tempi: 5’ per inserimento dati anagrafici sociologici
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Ambito organizzativo sul ciclo di vita del Prestito
PRE-VENDITA
ISTRUTTORIA
DELIBERA
EROGAZIONE
�Approccio destrutturato non supportato da
un unico applicativo
�Utilizzo di due applicativi con doppio data
entry da parte della filiale
�Assenza di controlli procedurali sulla
qualità dei dati
�Dati scoring non storicizzati
�Due processi deliberativi: fido e prezzo,
non supportati dall’applicativo
�Elevata soggettività nella valutazione delle
pratiche (95% delibere in autonomia rete)
� Tempi di delibera condizionati dalla
presenza del dir.filiale (tempo medio 3/5 gg)
�Manca “tracciabilità” della delibera (la
firma resta solo sul cartaceo)
�Accredito diretto delle somme deliberate sul CC del richiedente (no passaggio da DEBCRE)
�Un solo applicativo: forte integrazione di tutte le
fasi del processo
�Minimizzazione delle info richieste: recupero
info dalla prevendita, assenza di doppie digitazioni
� Introduzione di controlli coerenza sulle
informazioni inserite dall’operatore
�Storicizzazione dei dati
�Processi deliberativi automatizzati: fido +
pricing
�Standardizzazione dei criteri valutativi
(introduzione del semaforo verde/giallo/rosso)
�Accentramento delle delibere (fido e prezzo)in capo ad un unico nuovo Ufficio Centrale
�Delibera entro le 24h, in ogni caso
�Approccio integrato:
• Aladino (front end di filiale): fase di Prevendita
• Nuovo applicativo: fase di vendita
�Nessun controllo sui CC di accredito(passaggio DEBCRE)
VECCHIO PROCESSO NUOVO PROCESSO
Agenda
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I razionali del progetto
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
Conclusioni
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
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Caratteristiche della soluzione tecnica
� Gestione di tutte le fasi del processo
� Soluzione integrata su Front End unico di filiale (Selezione cliente + Scelta prodotto)
� Integrato con basi dati interne (ANAGRAFE, MUTUI, FIDI,…) e esterne di CRIF (Eurisc
e Protesti Pregiudizievoli), per una corretta e veloce valutazione del rischio
� Veloce e semplice da utilizzare, a prova di errore (nessun inserimento di dati già noti al
sistema, controlli di congruenza su dati inseriti), con possibilità di monitorare tutte le
proprie pratiche aperte (portale pratiche)
Ambito IT: La soluzione Applicativa
La scelta del fornitore -> CRIF
Scartata la soluzione make, si era deciso per la soluzione presentata dal fornitore CRIF, in
particolare perché:
� Soluzione completa e strutturata, adeguata alle ns esigenze progettuali e di processo
� Ampio spettro di prodotti gestiti:PP, Mutui, Carte (->possibile estensione)
� Garanzia sui tempi di consegna e solidità del fornitore: società di riferimento nel
mercato bancario (motore decisionale utilizzato dalle principali banche italiane)
Po
st
ve
nd
ita
Processo di
Vendita
15
Vendita prodotto in Aladino
L’applicativo e il processo di vendita
Applicativo di venditaControlli interni
Inserimento dati prestito
Verifiche basi dati esterne
ErogazionePortale
Portale delle pratiche
Indicazione sui tempi di lavorazione
Rilevazioni medie con precedenti front end Rilevazioni medie nuova piattaforma
FASE RESP ELAPSED TEMPO
LAV.NE netto*
Prevendita DIP Compreso tra 3 e 5 GG
------------------
Le situazioni
più critiche
sono quelle
che prevedono il
coinvolgimento
di uff.centrali
10 minuti
Istruttoria + stampa
DIP 42 minuti
Valutazione +Delibera (credito e condizioni)
SM-FIR
----------
GM-APR
25 minuti
Erogazione DIP 6 minuti
TOTALE 83 minuti
RISULTATI RAGGIUNTI
�Forte recupero sulla durata del processo di delibera: da 3-5gg a 24ore
�50% circa il recupero medio sui tempi di lavorazione
FASE RESP ELAPSED TEMPO LAV.NE netto
Prevendita DIP
<24 H
10 minuti
Istruttoria + stampa
DIP 15 minuti
Valutazione +Delibera (credito e condizioni)
PMF 15 minuti
Erogazione DIP 5 minuti
TOTALE 45 minuti
Obiettivi di progetto:
� Delibera entro le 24 h
� Recupero efficienza in rete sui tempi di lavorazione: 30%
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Agenda
I razionali del progetto
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
Conclusioni
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
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Timing di progetto
10/03/08Start up
progetto
I primi mesi di progetto sono stati interamente dedicati al disegno e alla
condivisione con le strutture centrali e di rete del nuovo processo di vendita (per
le filiali rappresentava una piccola rivoluzione). L’analisi e lo sviluppo della
soluzione software è partita solo successivamente.
La rete è stata fortemente coinvolta nello sviluppo della soluzione e l’esperienza
del fornitore si è rilevata importante per rispettare i tempi dati.
Importante e impegnativa è stata la fase di FORMAZIONE sulla rete, che è
continuata anche dopo il rilascio , a supporto del nuovo processo di vendita.
Il nuovo ufficio centrale, responsabile per la delibera del credito e delle condizioni
del prestito, ha coadiuvato tutte le fasi del progetto e sostenuto il cambiamento.
15/07/08Scelta
piattaforma CRIF
15/06/09chiusura
progetto
2009
xAnalisi nuovo processo di vendita
01/04/09Rilascio
sulla rete
Formazione sulla rete
Sviluppo
soluzione
Sw selection 15/02/09Rilascio
fase pilota
01/09/08
La struttura di progetto interna
19
COMITATO GUIDA(DG, board of director)
si riunisce ogni 3-6 mesi
DIRETTORE PROGETTO Sponsor di progetto e
Resp. del Business Plan
Project ManagerOrganizzazione
OPERATIONS ITCOMMERCIALE
MARKETINGRISOR.UMANEFORMAZIONE
Project ManagerSistemi Informativi(Cristian Francia)
Project ManagerOperation
(Middle/Back office)
Project Management Office
Cantieri operativi
OrganizzazioneRETAIL
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Lezioni apprese (1/2)
20
Le soluzioni di prodotto vanno considerate in un secondo piano e in un
secondo tempo rispetto a quelle di processo; il prodotto oggi è per definizione
sempre efficiente, integrato, facile da usare, veloce, a prova di errore umano
(non sempre, invece, è il giusto supporto per il nostro processo).
L’innovazione di prodotto che si innesta in un nuovo processo è sempre
un’azione delicata, perché si dimostra che ex-post i problemi non sono quasi
mai di prodotto, anche se poi il prodotto diventa naturalmente il principale
parafulmine per qualsiasi tipo di problema.
La maturità dei prodotti, oggi, fa sì che ogni innovazione di prodotto sia
sempre accompagnata da una, seppur lieve, innovazione/cambiamento di
processo (e questo è comunque un’opportunità), e dunque il prodotto non è
mai una questione sola tecnica.
Un progetto di Process Change non deve mai fissarsi troppo sulle scadenze,
non sono il driver principale di successo; i rilasci sono per lo più funzione della
maturità della formazione e della condivisione del nuovo processo.
2121
Nel disegnare un nuovo processo bisognerebbe poter partire da una
situazione “tabula rasa”, togliendo i vincoli che l’attuale/precedente
situazione inevitabilmente impone, definendo dei razionali iniziali che
partano da obiettivi che si vogliono raggiungere (es. l’esperienza del cliente
nella fase di vendita).
Quando si opera un cambiamento di processo bisogna assicurarsi di avere
“le spalle coperte” (sostegno del top management) e il più della volte avere
il coraggio di imporre la soluzione.
La formazione delle persone, per accettare l’innovazione di processo, è di
gran lunga più impegnativa della formazione sul prodotto, e come tale va
preparata e guidata con impegno.
Lezioni apprese (2/2)
Agenda
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I razionali del progetto
L’innovazione di processo:
un nuovo MODELLO di SERVIZIO
L’innovazione di prodotto:
la nuova piattaforma di CRIF
Lo scenario progettuale e le lezioni apprese
ConclusioniConclusioni
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Un esperienza di successo per Credem
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Punti chiave di ogni processo di cambiamento:
Ogni innovazione di processo è sempre e soprattutto un cambiamento culturale,
di comportamenti e di atteggiamenti, e come tale va guidato con la giusta
condivisione, formazione, forza.
Definire pochi, semplici e misurabili driver di successo è indispensabile in un
progetto di cambiamento, perché strada facendo il cambiamento stesso introduce
molte altre variabili e fattori non prevedibili a priori (obiettivi generici, o ancor
peggio soggettivi, del tipo “saremo più contenti” o “lavoreremo meglio” non
funzionano).
Quando l’innovazione è imposta dall’alto (quasi sempre) è bene evidenziare e
pubblicizzare sempre i singoli casi di successo sul campo (champion), mentre non
bisogna amplificare (ma comunque interpretare) i casi di rifiuto.
La parte tecnica e tecnologica deve essere al servizio del cambiamento /
innovazione / cambiamento di processo (il successo si misura sul cliente), e quasi
mai viceversa, anche quando rappresenta essa stessa innovazione.
Cristian Francia – Credito Emiliano24
Grazie per l’attenzione
… a disposizione per chiarimenti
Cristian FranciaUfficio Demand ManagementSistema Informativo CREDEM
tel: +39.0522.582076e.mail: [email protected]
Via Che Guevara n.442100 Reggio Emilia
www.credem.it