Il mito platonico
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Transcript of Il mito platonico
I mitie la loro funzione
Nel filosofare di Platone troviamo due contraddizioni: da una parte la condanna della scrittura e l’abbondanza delle opere scritte, dall’altra egli fa del dialogo lo strumento del lògos, ovvero dell’argomentazione, e ricorre spesso al mito, proponendolo come la rivelazione di un sapere misterioso che può solo essere raccontato e non argomentato.
Il mito va infatti inteso come esposizione di un pensiero ancora nella forma di racconto, quindi non come ragionamento puro e rigoroso. Esso ha una funzione allegorica e didascalica, presenta cioè una serie di concetti attraverso immagini che facilitano il significato di un discorso piuttosto complesso, cercando di renderne comprensibili i problemi.
Platone nei suoi dialoghi,quindi,comunica attraverso i miti che svolgono funzione filosofiche diverse. Nelle pagine conclusive del Fedone Socrate, dopo aver discusso una serie di argomentazioni a sostegno dell’immortalità dell’anima,narra del mito dell’aldilà, concludendo il suo racconto con la funzione del mito.
Il brano sottolinea la funzione del mito come sviluppo del logos. Il mito dell’aldilà poggia sulla dimostrazione dell’immortalità dell’anima di Socrate; in più Platone collega il destino dell’anima con le scelte che l’uomo ha fatto durante la vita.
Oltre alla funzione del mito come sviluppo del logos ne esistono altre:
Ø Il mito come introduzione del logos , cioè a un problema che viene sviluppato in forma argomentativa;
Ø Il mito come integrazione al logos, quando non si può argomentare ciò di cui si è parlato.
Il tema dell’immortalità dell’anima viene ripreso anche nel Menone. Questo viene spiegato, però, attraverso la rivelazione: dopo un lungo dialogo in stile socratico, Socrate afferma, senza averla dimostrata ,l’immortalità dell’anima.La rivelazione svolge la stessa funzione del mito. Essi sono, infatti, strettamente legati alla teoria dell’anamnesi: l’anima ha già in se la conoscenza, si tratta solo di risvegliarla.
Liceo scientifico “G. Vailati”A.S. 2010 – 2011
Classe III A
realizzato da S. Borelli, G. Laglia, S. Tuzzi, nell’ambito di un’attività di webquest coordinata dal Prof. P. Volpones