Il Liceale Ottobre 2009

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Liceo Scientifico, Classico, Scienze della Formazione “G. De Rogatis”; San Nicandro G. (FG) Anno IX, Numero 1 Intervista doppi a: Zampi no vs. Ciaccia Sondaggio: Se fossi un per - sonaggio della scuola, chi vor- resti es sere? Rieccoci! Nonostante la partenza degli “anziani” della redazione, Il Liceale resiste ancora e compie il suo IX anno di vita. È evidente che, con il passar del tempo, sta diventando sempre più importante farlo continuare a vivere. Quest’anno, per fortuna, si è registrata una grande partecipazione da parte dei liceali e la redazione ha raggiunto un numero ab- bastanza elevato di iscritti tanto che, per la prima volta, ci si è posti il problema della “consistenza” del giornalino; ma nonostan- te tutto, ciò ci ha fatto molto piacere perché questo vuol dire che Il Liceale è ancora destinato ad andare avanti, si spera, anco- ra per molto. Tuttavia la redazione invita, anche a chi non ne fa parte, di consegnare articoli, fumetti, vignette, caricature ecc.. perché Il Liceale ha bisogno anche e so- prattutto di voi! Mi raccomando! Qualche settimana fa si è tenuta la prima assemblea d’istituto e i punti all’ordine del giorno discussi sono stati pochi ma validi: si è discusso della nuova riforma Gelmini, delle misure di prevenzione contro l’influenza AH1N1 e di altri argomenti di interesse generale che hanno suscitato non poche pole- miche da parte degli studenti che si sono inte- ressati delle que- stioni. Come o- gni anno però, ci dispiace ri- badirlo, non si è fatto a me- no di rendere l’assemblea un qualcosa di caotico e confusio- nario: po- chi erano quelli che erano attenti alle discussioni TUTTA UN’ALTRA STORIA! che riguardavano i nostri problemi tanto che, dopo meno di un’ora di assemblea, l’aula magna era già semi-vuota. Si spera che nelle prossime assemblee questo at- teggiamento cambi e si prenda coscienza della loro importanza. Vogliamo ricordare inoltre che, in seguito alle elezioni tenutesi il 19 Ottobre, sono risultati eletti: Leonardo Cendamo e Nun- zia Palladino per il Triennio Scientifico, En- zo Panizio per il Biennio Scientifico, Giu- seppe La Piscopia per il Classico, Lorella Sollitto per il Pedagogico, Nunzio Paganel- la, Daria Bucci ed Emanuele Vocale al Consiglio d’Istituto, Raffaele Lombardi alla Consulta Provinciale degli Studenti, infine Alessandro Placentino e Nunzio Paganella all’Organo di Garanzia. Per finire auguriamo un buon anno scola- stico a tutti gli studenti, in particolare alle classi prime, appena arrivate qui al liceo, e alle classi quinte che saranno alle prese con il tanto atteso esame di maturità. In bocca al lupo! La redazione Gio chi: cercaparole, sudoku e indovinello Ottobre 2009 Test: Quale lavoro mi si addi ce?

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Anno IX n1

Transcript of Il Liceale Ottobre 2009

Liceo Scientifico, Classico, Scienze della Formazione “G. De Rogatis”; San Nicandro G. (FG)

Anno IX, Numero 1

Intervista doppia: Zampino

vs. Ciaccia

Sondaggio: Se fossi un per-sonaggio della scuola, chi vor-resti essere?

Rieccoci! Nonostante la partenza degli “anziani” della redazione, Il Liceale resiste ancora e compie il suo IX anno di vita. È evidente che, con il passar del tempo, sta diventando sempre più importante farlo continuare a vivere. Quest’anno, per fortuna, si è registrata una grande partecipazione da parte dei liceali e la redazione ha raggiunto un numero ab-bastanza elevato di iscritti tanto che, per la prima volta, ci si è posti il problema della “consistenza” del giornalino; ma nonostan-te tutto, ciò ci ha fatto molto piacere perché questo vuol dire che Il Liceale è ancora destinato ad andare avanti, si spera, anco-ra per molto. Tuttavia la redazione invita, anche a chi non ne fa parte, di consegnare articoli, fumetti, vignette, caricature ecc.. perché Il Liceale ha bisogno anche e so-prattutto di voi! Mi raccomando! Qualche settimana fa si è tenuta la prima assemblea d’istituto e i punti all’ordine del giorno discussi sono stati pochi ma validi: si è discusso della nuova riforma Gelmini, delle misure di prevenzione contro l’influenza AH1N1 e di altri argomenti di interesse generale che hanno suscitato non poche pole-miche da parte degli studenti che si sono inte-ressati delle que-stioni. Come o-gni anno però, ci dispiace ri-badirlo, non si è fatto a me-no di rendere l’assemblea un qualcosa di caotico e confusio-nario: po-chi erano quelli che erano attenti alle discussioni

TUTTA UN’ALTRA STORIA! che riguardavano i nostri problemi tanto che, dopo meno di un’ora di assemblea, l’aula magna era già semi-vuota. Si spera che nelle prossime assemblee questo at-teggiamento cambi e si prenda coscienza della loro importanza. Vogliamo ricordare inoltre che, in seguito alle elezioni tenutesi il 19 Ottobre, sono risultati eletti: Leonardo Cendamo e Nun-zia Palladino per il Triennio Scientifico, En-zo Panizio per il Biennio Scientifico, Giu-seppe La Piscopia per il Classico, Lorella Sollitto per il Pedagogico, Nunzio Paganel-la, Daria Bucci ed Emanuele Vocale al Consiglio d’Istituto, Raffaele Lombardi alla Consulta Provinciale degli Studenti, infine Alessandro Placentino e Nunzio Paganella all’Organo di Garanzia. Per finire auguriamo un buon anno scola-stico a tutti gli studenti, in particolare alle classi prime, appena arrivate qui al liceo, e alle classi quinte che saranno alle prese con il tanto atteso esame di maturità. In bocca al lupo!

La redazione Giochi:

cercaparole,

sudoku e

indovinello

Ottobre 2009

Test:

Quale lavoro

mi si addice?

IL LICEALE PAGINA 2 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ

Come ogni inizio di anno scolasti-co, tutti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sono chiamati ad esprimersi per sce-gliere i propri rappresentanti di classe, di istituto, al consiglio d’istituto, all’organo di garanzia e alla Consulta Provinciale degli Studenti. Sin dal primo giorno di scuola, i nostri insegnanti hanno speso par-te del loro tempo per informarci su tutto ciò che riguarda gli organi collegiali, il loro funzionamento, l’elezione dei rappresentanti e così via. Avere dei rappresentanti validi e capaci vuol dire dare voce a tutti quelli che sono i nostri reali biso-gni, a tutti quelli che sono i nostri problemi, a tutte quelle che sono le nostre preoccupazioni. Ma, co-me molto spesso accade, non sia-mo soddisfatti nel modo in cui sia-mo rappresentati poiché i nostri “rappresentanti” (in questo caso le virgolette sono necessarie) non si preoccupano di quelli che sono i

LA RAPPRESENTANZA STUDENTESCA: (D)ISTRUZIONI PER L’ USO reali problemi della scuola o, an-cora, non hanno abbastanza ca-pacità di farlo. Ci si candida solo per mostrare la propria popolarità e non perché si abbiano a cuore i problemi, le necessità collettive; dall’altro lato gli studenti danno il proprio voto all’amico, al fascinoso dell’ultimo anno e non a chi si è preoccupato, prima di candidarsi, di stilare e presentare un program-ma e di dimostrare la propria ca-pacità di portarlo avanti con deter-minazione e serietà. Possiamo definire il rappresentan-te come la bocca degli studenti, la nostra bocca, il mezzo mediante il quale noi possiamo esprimere il nostro modo di pensare; ma se il rappresentante non è capace di svolgere il proprio dovere è come se una persona, anche avendo tutto il diritto di parlare, non abbia la bocca, ovvero il mezzo per e-sprimere la propria opinione attra-verso la parola. In definitiva, se ciò accadesse, invece di costruire del-le situazioni adeguate, si assiste-

rebbe ad un qualcosa di, più che altro, distruttivo. Di fronte ad una scuola sempre più scadente e sempre meno libe-ra, ad una scuola che lascia sem-pre meno spazio agli studenti, dobbiamo imparare ad essere consapevoli dei nostri diritti e dob-biamo essere capaci, in occasione di questi pochi momenti di vita de-mocratica che ci vengono conces-si, di fare una scelta responsabile senza pensare di fare un torto al nostro eventuale amico ma pen-sando che in questo modo stiamo facendo ciò che è meglio nell’interesse di tutti, nel nostro interesse. Pertanto, poiché le elezioni sono ormai alle porte, spero si sia fatta una tale scelta e che, in futuro, si sia soddisfatti e ci siano solo ed esclusivamente dei miglioramenti, quindi di non ricevere una spiace-vole delusione.

Alessandro Placentino, 3B

Comincio nel dire che vorrei che questo articolo serva davvero a qualcosa non solo per me e per voi, ma anche per tutti i liceali che in futuro frequenteranno questa scuola. Infatti, vorrei parlare di quello che, secondo me, è un grande problema: la non-sicurezza nella nostra scuola. Penso che tutti abbiano notato nei corridoi i volantini posti sulle pareti sul “divieto di sostare sotto colonne e cornicioni per questioni di sicurez-za”. Penso che la questione sia molto più grave di quello che si pensi e che la soluzione non potrà mai essere un semplice volantino. Perché abbiamo già dimenticato la tragedia in Abruzzo? O la scuola crollata a San Giuliano, in Molise, che ha causato la morte di bambi-ni innocenti? Non ricordiamo già più tutte le persone che nei terre-moti hanno perso la vita anche, o meglio soprattutto, a causa degli edifici costruiti non adeguatamen-te alle norme di sicurezza? Abbia-

mo già dimenticato le conseguen-ze di tale superficialità? Si perché questa è solo superficialità. Dopo quanto è successo, avremmo do-vuto capire, avremmo dovuto pre-venire ed evitare a qualsiasi costo, che in caso di terremoto, potesse-ro succedere disastri simili. È per questo che poco prima della fine dello scorso anno, in seguito al brutto episodio dell’Aquila e dei paesini vicini, sono stati effettuati dei controlli, proprio per la sicurez-za; e sicuramente c’è stato chi ha pensato “finalmente qualcosa che potrebbe essere utile”, aspettan-dosi qualche provvedimento con-creto ma….tornati a scuola la si-tuazione è la stessa (però hanno affisso i volantini per avvisarci che siamo tutti in pericolo in caso di terremoto!). Siccome penso che in una scuola le norme di sicurezza e quelle igie-niche (e questo poi è un altro PROBLEMA che bisogna trattare a parte) siano fondamentali, non

dovremmo trascurarle, anzi do-vremmo essere coinvolti tutti per-ché si tratta della nostra sicurezza e se non diamo voce alle nostre pretese (che poi non sarebbero altro che nostre necessità) non potremo mai avere una scuola che rientri nelle nostre aspettative (nel limite ovviamente) e se non siamo noi per primi a farci sentire e a fare qualcosa per renderla mi-gliore, non possiamo lamentarci dell’ambiente in cui studiamo…che ormai, dopo averci trascorso tante ore, oltre ad essere un luogo di studio diventa anche un luogo per socializzare. Io spero quindi che i controlli, siano più frequenti e che la struttura diventi sicura con opere adeguate di ristrutturazione e anche fornire la scuola di scale anti-incendio non si tratta solo di una questione superficiale, ma ci andiamo di mezzo tutti.

Rossella Vocale III AC

….PARLIAMO DI NON-SICUREZZA

IL LICEALE PAGINA 3 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ

“Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.” Così recita l’ Art. 21 della nostra bella ed invidiata Costituzio-ne. Ultimamente però qualcosa non quadra: la situazione che sta vivendo oggi l’ Italia è ben lontana da come dovrebbe essere secondo la legge. Non ci credete? Vi faccio qualche esempio: Rai e Mediaset si sono rifiutate di trasmettere il trailer del documentario Videocracy e persino a Sky è stato proibito di trasmettere il film Shooting Silvio, semplicemen-te perché entrambi i film” criticano il governo”. Ma non è finita!! Il Presi-dente del Consiglio ha anche intenta-to causa al quotidiano Repubblica solo perché gli aveva posto 10 sem-plici domande(a cui naturalmente non ha risposto). Tutto questo fa ve-ramente ridere se si pensa che in America , durante il governo Bush, è stato scritto un libro intitolato “ STU-PID WHITE MAN”(stupido uomo bianco) dedicato proprio al Presiden-te americano e che quest’ultimo non si è nemmeno sognato di attaccare o denunciare l’autore del libro. Il caro George non ha fatto nessuna replica nemmeno alle continue accuse da parte di cantanti di fama internazio-nale (Eminem, Pink, Green Day, Lily Allen, ect.) e da parte dei giornalisti perché, giustamente, in America il giornalista deve assicurarsi esclusi-vamente di dire il VERO…il resto non conta! In Italia è diverso: un gior-nalista può tranquillamente essere

condannato anche raccontando e-venti realmente accaduti, basta che si usino parole eccessivamente forti o fatti segreti!! Ricordiamo i nomi di giornalisti, comici, scrittori censurati a causa di questi “validi” motivi: Bia-gi, Grillo, Luttazzi, Vauro, Travaglio, Mentana, Guzzanti e quelli che tutt’ora rischiano: Fazio, Littizzatto, Gabanelli e Bertolino. La cosa più terrificante è che adesso il governo non vuole limitarsi più a singoli casi di censura ma vuole andare ancora più a fondo, vuole modificare proprio l’Art. 21 in questo modo:” Sono vieta-te le pubblicazioni a stampa, gli spet-tacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume”. Ma in realtà ciò che si cerca veramente di fare è imporre limiti inammissibili sia alla democrazia italiana sia ai giorna-listi già continuamente minacciati. In aggiunta alla soppressione di ogni voce critica o” fuori dal coro”, questa ”prova di fascismo” sta influenzando la stessa qualità morale e culturale della vita italiana: milioni di teledipen-denti restano imbambolati a guarda-re Talpe, Amici, Isole e Uomini e Donne senza sapere assolutamente nulla di ciò che sta accadendo nel nostro Bel Paese. Proprio per questi motivi il 3 ottobre 2009 è stata fatta la MANIFESTAZIONE PER LA LI-BERTà D’ INFORMAZIONE a Piaz-za del Popolo a Roma e di fronte alla BBC Bush House di Londra e in Por-tal de l’Àngel a Barcellona per gli italiani residenti all’estero. A Piazza del Popolo c’ erano, secondo gli or-ganizzatori, circa trecentomila parte-cipanti. Durante la manifestazione

MUTI COME PESCI c’è stata anche la presenza straordi-naria di Roberto Saviano, autore di Gomorra. Con il suo intervento con-cludo: ”La grande mobilitazione sulla libertà di stampa dimostra che c'è un Paese vitale. Ma anche che raccon-tare la realtà è l'unico modo per di-fenderlo. Alla gente in Italia non inte-ressa la libertà di stampa, non si pre-occupa per il fatto che sia stata offu-scata e minacciata da quello che sta accadendo: la libertà di stampa non è importante perché non la si consi-dera necessaria e utile al proprio quotidiano. Non capiscono quello che stanno rischiando, quanto pos-sono perdere. Se ne accorgeranno solo quando riusciranno a vedere con occhi diversi e comprenderanno che oggi sulla maggioranza dei me-dia la vita non viene raccontata ma rappresentata. Ricostruita secondo luci e dinamiche che la rendono finta. Verosimile ma lontana dal reale: co-me quelle foto ritoccate al computer per cancellare le imperfezioni, far sparire le rughe, il peso del tempo e gli acciacchi del divenire fino a ren-dere un'immagine diversa delle per-sone che così rinunciano persino a specchiarsi…. Ci viene raccontata un'Italia allegra, il Paese del bel mangiare e delle belle donne. Ci vie-ne imposto il modello di un Paese spensierato, in fila per partecipare alla fortuna milionaria delle lotterie e per vincere un posto in un reality show. Ma l'Italia oggi è profonda-mente infelice. La libertà di stampa è utile per essere felici.”

Rita Iannone 4^B

CASE NUOVE, MA BASTERANNO PER DIMENTICARE? Si è molto discusso su quello che è accaduto in Abruzzo e anche sul Liceale sono stati dedicati spazi per parlarne. Noi oggi trattiamo di ciò proprio perché il presidente del con-siglio, Silvio Berlusconi, ha mantenu-to in parte le promesse fatte al tempo a tutti gli sfollati: giorno 29 settembre sono state consegnate circa 400 ap-partamenti a famiglia. Ricordando il tragico episodio, ci rimangono im-presse le immagini di quel giorno: case crollate, morti, feriti… si dove-vano seguire tutte le norme di sicu-rezza riguardanti la costruzione degli edifici sia privati che pubblici; tra cui

crollati, oltre la casa dello studente, in parte l’ospedale, il comune, le chiese, anche case di gente comune. A differenza degli appartamenti ca-duti a causa del terremoto, i nuovi alloggi sono stati costruiti a norma di legge. Le abitazioni costruite grazie ai fondi delle associazioni volontarie italiane hanno donato un sorriso in più a coloro i quali credevano di aver perso tutto in quella notte. Adesso ognuno ha un tetto sotto cui vivere; ma riavere una casa farà ritornare la vita come quella prima del terremo-to? Non si può dire se sia possibile. Sappiamo che la perdita è dolorosa

e non riguarda solo oggetti materiali ma anche persone. Molti per paura però hanno preferito non vivere in quelle case ma stare in prefabbricati. Quell’evento li ha segnati profonda-mente. Comunque queste nuove case, pur avendo donato un’effimera gioia, sono lì a ricordarci come centi-naia di persone sono state costrette ad abbandonare sotto le macerie i loro sogni, i loro ricordi e i loro mo-menti belli… sì il tempo passa e ne è passato da quel giorno, ma non can-cella questo piccolo pezzo di storia.

Nunzia Di Leo I AC Giuseppe La Piscopia I AC

IL LICEALE PAGINA 4 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ

ASSEMBLEA D’ISTITUTO: PERDITA DI TEMPO O ALTRO? Giorno 2 ottobre si è tenuta l’assemblea di Istituto nell’aula magna della nostra scuola. 3 sono stati i punti all’ordine del giorno: • Rappresentanze ed elezioni; • Sicurezza e prevenzione dal virus AH1N1; • Sicurezza nella scuola; Tutti e tre i punti sono stati trattati e discussi (per chi non lo sapesse per-ché non c’era!). Come al solito l’assemblea è stata vista come un’occasione per non far lezione! Quasi tutti gli alunni se ne sono frega-ti, non seguendo le discussioni riguar-danti i tre punti, andando via ancor prima che l’assemblea avesse inizio. Ci sono state vere e proprie fughe di massa! Gli unici che probabilmente sono stati attenti e si sono resi parte-cipi, sono stati quelli che si sono

“scomodati” ad andare dal preside per ottenere il permesso di fare assemble-a giù ed erano seduti dietro quella cattedra. Ma vi sembra normale che rimaniamo sempre 4 e ripeto 4 gat-ti??? Oh!! In assemblea si è parlato anche della nostra salute e non vi è interessato! Si chiede al preside più libertà, gli si chiede di farci scendere giù a fumare, di fare ricreazione fuori e poi??? Poi tutti se ne fregano per-ché comunque c’è qualcuno che fa il fesso per tutti… L’assemblea è una libertà che il preside ci concede. Lì siamo liberi di dire tutto ed esprimerci senza paura di quello che diranno gli altri. L’assemblea non è solo avere un giorno libero a scuola o stare fuori in cortile a fumarsi la sigaretta. L’assemblea è molto di più! Restare lì un’ora, due ore piuttosto che andare

in giro (tipo la fiera) vi fa male??? Beh credo proprio di no! Dietro l’ora di as-semblea ci sono persone che so fan-no un mazzo così per ottenerla ed è proprio una mancanza di educazione fregarsene. Lo stesso vale anche per i professori! Non tutti erano lì ma in pochi sono stati i prof partecipi a che ci hanno anche sostenuto in certe discussioni (E CHI È LO SA). Do-vremmo metterci un po’ d’impegno tutti e dimostrare davvero di essere responsabili e che se chiediamo qual-cosa è perché lo vogliamo veramente! So che molti non condivideranno ciò che ho scritto ma questo è ciò in cui credo! CAVOLO! RENDIAMOCI PIU’ PARTECIPI…..!

Anonimo

LICEO IERI E LICEO OGGI 13 settembre 2004, primo giorno di scuola: jeans, maglietta, penna, diario e via pronto per iniziare quelli che sarebbero stati gli anni più belli della mia vita... 14 settebre 2009 cinque anni dopo, torno su Portone Perrone per vedere cosa era cambiato. Mi a-spettavo un po’ lo stesso clima di gio-ia, frenesia e anche emozione per quest’avventura straordinaria che è il liceo. Le mie aspettative non sono state deluse, tutti carichi come bombe pronte ad esplodere al suono della prima campanella di uscita. Però c’era qualcosa che non mi quadrava, mi guardavo intorno e vedevo tutte le ragazze che già si sentivano grandi: tracolla, kefiah e wayfarer e un atteg-giamento da dive che proprio non fa al caso del liceo!!! Dico io! Quando sono uscito da scuola io il primo giorno al massimo trovavi in mano delle penne e il diario già firmato dagli amici e con sopra scritto tutto fuorché ciò che s’era detto in quelle 4 ore... Questo fenomeno in realtà non è iniziato con queste prime, ma già dallo scorso anno scolastico quando affacciatomi alla finestra in uno dei miei pochi (seeeeeeee hahah) momenti di pau-sa, ho visto una classe tornare dalla palestra, e alcune ragazze cosa ave-vano appeso al braccio? Voi direte lo zaino, o la busta con dentro la tuta… invece no! Al braccio di queste ragaz-ze c’era appesa una borsa PINKO! Santo cielo le ragazze della mia età pure al quinto venivano a scuola con il seven distrutto da gite e quant’altro e soprattutto non venivano mai con rim-

mel e rossetti! Questa è la mania del farsi notare a tutti i costi anche a co-sto di “stravisare” l’ambiente scolasti-co. A malincuore dico che non esiste più il liceo di una volta se non fosse per qualche alunno che ancora si ri-corda com’era il liceo del 2004, oppu-re ha scelto di seguire le orme giuste. La specie del liceale (non il giornale, per fortuna) è in via d’estinzione, per-ché un vero liceale non fa sciopero solo perché non ha voglia di entrare a scuola. Un liceale non fa sciopero solo per farsi vedere che lui è anticon-formista. Un vero liceale va a scuola per incontrarsi e soprattutto rapportar-si con gli altri e poi se c’è tempo si pure studia. I liceali di oggi puntano tutto sull’apparire, almeno le ragazze. Per i maschi il discorso è tutto oppo-sto, fanno i bulletti della serie “la sc’menza a me nn m la fa!” con le sigarette e poi ad aspettarli al par-cheggio c’è la mamma. A 14 anni è molto superfluo apparire perche se ci si distingue (non necessariamente per i voti) le persone ti vedono e ti apprez-z a n o . R i t o r n a n d o a l t e m a dell’anticonformismo, anche questo è diventato una moda, le converse per esempio sono ai piedi di tutti nono-stante siano uno dei tanti simboli di questo fenomeno. Io attribuisco la colpa di tutto ciò a High School Musical, quel film li ha scombussolato una generazione intera! Se ci pensate nel 2004 HSM non esistiva e infatti si stava mooooolto più tranquilli. Il mio primo pensiero quando ho visto tutto ciò è andato ai corridoi, i miei migliori

amici. I corridoi sono un luogo di “scambio culturale” tra gli alunni, nei corridoi si è organizzato di tutto (scioperi, manifestazioni, feste della musica e anche IL LICEALE). La sce-na che immagino io dei corridoi di oggi è il corridoio-passerella cioè il luogo dove esibire la maglietta nuova, le scarpe cosi e la tracolla cosà. No ragazzi. Svegliatevi, siete ancora in tempo per far ritornare il De Rogatis quello della 5B 2003, della 5B 2004, della 4-5A 2005 e anche della ex 5C (mitica!). Attenzione però ci sono sempre le eccezioni e infatti mi appel-lo a loro (a queste eccezioni) quando dico che IL LICEALE e la festa della musica NON devono assolutamente scomparire. Questo mio articolo non vuole essere un rimprovero o una paternale, per carità, è solo ciò nota un ex liceale vedendovi tutti dall’esterno. Devo dire che fa sempre una certa emozione riscrivere sul lice-ale anche se io collaboravo piuccheal-tro con fumetti (ehi VAG, te li ricordi i miei fumetti???) oppure con la sezio-ne della crazy page. A questo punto devo chiudere e ringraziare: Daria che mi ha permesso di scrivere, tutti i membri della redazione, i componenti dei vari organi studenteschi (wagliù facit i brav), i miei ex prof (sembra strano ma… eeehh è proprio cosi) e non mi resta che augurarvi un buon anno scolastico a tutti e… mi racco-mando non ve la tirate, non serve a niente. Ciao a tuttiiii

Con affetto, THE LIZARD

IL LICEALE PAGINA 5 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ

ADDIO AI FORUM, ORA C’ È FACEBOOK 4 Ottobre 2007: nasceva Just Lose It, la community dei liceali e sannicandresi e non. Sito cre-ato da Emanuela Stoduto e Leo Peticchio, inizialmente riscosse un gran successo tra i liceali. Una bella novità che riuniva i liceali sulla community, in modo da poter confrontare le pro-prie idee, parlare di scuola, gite, progetti, professori, caricare foto e tanto altro! Il primo anno è stato quello più “fiorente”, quando il forum era frequentato da un sac-co di gente e le discussioni era-no piene, tanto da non riuscire a tenere il passo con tutti i nuovi post. Poco a poco, però, questo forum andava scalando di utenti attivi: pochi restavano quelli che scrivevano nelle varie discussio-ni, pochi persino quelli che face-vano la “visita di cortesia” una volta al mese! Ci si chiedeva perché, si continuava a pubbli-cizzarlo, ma niente! Il forum con-tinuava la sua discesa, ma chi ci vi partecipava non riusciva ad accettarlo, continuando a pubbli-cizzarlo anche su Facebook. Proprio lì è stato creato un grup-po, omonimo al forum, che al momento conta la bellezza di 93 membri. Mi chiedo, se su un gruppo di Facebook siamo 93, perché sul forum continuiamo ad essere sempre i soliti 3 o 4 che giornalmente facciamo la visitina in cerca di novità? Perché su Facebook basta esserci virtual-mente, non conta niente che a fatti quel forum è desolato, mor-to! Magari quel forum suscita pena, ci si iscrive a quel gruppo per solidarietà a un forum che cerca di rinascere, ma proprio

non ci riesce! 22 Ottobre 2009: nasce un altra community dei liceali sannican-dresi. Stavolta il nome è più semplice: solo “Community Lice-ali Sannicandresi”. Il suo creato-re, un ragazzo di primo superio-re, Matteo Villani, credeva già da un po’ di tempo che JustLoseIt fosse morto, che la grafica fos-

se inadeguata, e per questo la gente

non ci

andava più. Secondo lui non bastava pubblicizzarlo a più non posso, bisognava ab-bandonarlo e ricreare una nuova community. La novità attira, que-sta community sarebbe stata più utilizzata di certo, così diceva. Così ha creato questo nuo-vo sito, con la stessa piattaforma del vecchio, con contenuti molto si-mili. Dopo un paio di giorni gli iscritti si ferma-vano a 10, ma, fatto strano, il link della community girava tra più persone su Facebook. Avete capito qual è la chiave del mistero? Sì, è Facebook. Su Fa-cebook si possono esprimere i propri pareri attraverso i gruppi, le pagine, i link e persino i mes-saggi scritti sulla bacheca di o-gni utente, che a volte diventano discussioni aperte a tutti, dove tutti possono dire la propria. Ov-viamente Facebook è di gran lunga più superficiale, si sa: si

preferisce commentare un link su Chuck Norris al posto di qual-cosa di più serio. Il problema, però, è che su Facebook c’è già l’incontro, il confronto e quant’altro con chi fa parte del nostro Istituto! Proprio per que-sto, tanti non ritengono necessa-rio esprimere le proprie idee su un forum. L’ho già detta la differenza, però: la superficialità. Il forum ha sì argomenti superficiali, ma di cer-to è più ampio nei contenuti. La

domanda che quindi mi vie-ne da porre è: ma non è

che Facebook a poco a poco sta ampliando la nostra super-

ficialità nel pensiero, facendo diminuire sempre più la nostra capacità di esprimerci su argo-menti di gran lunga più seri?

È uno stru-

mento poten-

tissimo, lo sappiamo

tutti, ed è per questo che va utilizzato con caute-

la, magari non usando solo quel-lo per passare e giornate. La mia non è una disperatissima pubblicità a un forum morto o ad uno appena nato, ma una rifles-sione su come un social network stia monopolizzando il nostro uso del web, non credete?

Daria Bucci I AC

CUORE INFRANTO Lacrime di dolore scendono sul viso,

salate, amare, su una pelle liscia ancora piena del profumo del vento.

Quel viso così fragile e quegli occhi così duri, il respiro affannoso, il cuore indolenzito e

la vita va in pezzi. Piccoli profumi di gioia se ne vanno chissà dove,

il tramonto incancellabile non è più dentro quel cuore. Emozioni, brividi.

Il tempo sembra non passare, il vento che soffia è tiepido,

la delusione se ne va ma qualcosa scoppia; la pioggia non è più la stessa, il cuore è prigioniero,

gli occhi immobili in quel silenzio. La dura realtà incomprensibile.

Qualche carezza si trasforma in un gesto amaro e quella ragazza piena di speranze, piena di orgoglio,

diventa fragile e il mondo sembra crollare.

Qualcosa nell’aria non è più la stessa. Il cuore batte più forte.

Tante emozioni. Il viso rabbrividisce.

Il freddo avvolge il silenzio E la vita cambia direzione.

Il sole non splene più. La luce è scura,

tristezza, fragilità. Scompare il tocco di magia,

il lungo abbraccio, il profumo indimenticabile.

Strane sensazioni, piccole emozioni. Tutto è fermo, è immobile.

Quell’amore indimenticabile se ne va velocemente. Tutto sembra cambiare.

La vita è crudele. Non ci sono più parole, pensieri.

Tutto resta lì com’era. Eppure il cuore è infranto.

Elena Maria Costanza Pertosa Liceo Classico dell’Istituto Statale “G. De Rogatis”

di Sannicandro Garganico (Foggia)

IL LICEALE PAGINA 6 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ IL LICEO “DE ROGATIS” AL PREMIO INTERNAZIONALE DI P OESIA “CIRO COPPOLA”

La poesia viene spesso considerata come un mezzo di comunicazione pro-prio degli antichi scrittori che per espri-mere i propri dolori, affanni e amori si affidavano a quegli aspri o dolci versi generalmente poco apprezzati dagli studenti di ogni tempo perché questo significa dover studiare la vita del poe-ta, le esperienze che hanno condizio-nato la sua poetica e, infine, la tanto odiata analisi verso per verso per capi-re perché il poeta abbia usato una cer-ta parola, anziché un’altra. Noi moderni, invece, siamo molto più pratici e diretti ed esprimiamo tutto tramite sms o con una frase su facebo-ok. Bè, cari studenti, “l’era dei poeti” non è finita, infatti dal 1978 esiste il Premio

Internazionale di poesia “Ciro Coppo-la”, un concorso a premi per giovani poeti della scuola secondaria superiore di tutta Italia ed Europa. Il concorso conta ogni anno circa quat-tromila poesie concorrenti, quattromila componimenti in versi di giovani stu-denti con un talento poco conosciuto e apprezzato dai loro coetanei. Quest’anno anche una nostra compa-gna, Elena Pertosa, ha deciso di parte-cipare al concorso e si è qualificata al secondo posto. Per me e per molti altri adolescenti sc r ivere una poesia sarebbe un’impresa quasi impossibile, ma par-lando con lei di questa sua esperienza ho capito che non per tutti è così. Per Elena, come per tutti gli altri stu-

denti partecipanti al concorso, la poesi-a è una valvola di sfogo, un rifugio dal-la realtà e un mezzo per esprimere totalmente i propri sentimenti senza il timore di essere giudicati per le proprie debolezze e paure, ma anche un modo per comunicare al mondo che li circon-da un disagio o una passione mai con-fessata e per dimostrare attraverso il magico linguaggio della poesia che oltre all’apparenza c’è altro,che non emerge nella vita quotidiana. Io, come molti altri, al massimo una poesia po-trei recitarla e analizzarla, Elena inve-ce, attraverso le sue esperienze e gra-zie alla capacità di scrivere in versi quello che prova, ha partecipato al concorso con la poesia “Cuore infranto” ed ha anche vinto.

Silvia Cursio III AC

IL LICEALE PAGINA 7 ATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀATTUALITÀ

QUANDO LA NATURA DIVENTA SINONIMO DI DISTRUZIONE Tutti noi ricordiamo con grande dolore la tragedia avvenuta in A-bruzzo, le scosse che hanno se-gnato per sempre la vita di molte persone. Dopo alcuni mesi di quie-te, per quanto riguarda l’ambito naturale, la nuova catastrofe è av-venuta nelle vicinanze di Messina dove le piogge torrenziali hanno portato la distruzione di numerosis-sime abitazioni. Anche se il disa-stro avvenuto a Messina non può essere paragonato a quello in A-bruzzo, il nostro Paese ha subito ancora una volta la violenza della natura. Ed altre sono state le catastrofi na-turali nel mondo, come a Sumatra,

in India, dove un violentissimo ter-remoto ha causato 1200 morti e circa 2500 feriti, grazie agli aiuti umanitari si potranno salvare e aiu-tare molte famiglie, ma soprattutto i bambini che sono soggetti a gravi infezioni e grazie anche alla Comu-nità Europea che ha donato 3 mi-lioni di euro. Altre sono state le catastrofi che si sono abbattute sulle isole di Samo-a e Tonga, dove un violento tsuna-mi ha portato all’incirca 200 morti, o come nelle Filippine, in Vietnam e in Cambogia dove si è scatenato un violentissimo tifone. Ma qual’è il punto? Tutti noi pos-siamo constatare che in questi pa-

esaggi, la causa della distruzione e della morte è la natura, che soven-te sovrasta e distrugge tutto ciò che trova lungo il suo cammino. Questi episodi ci fanno capire co-me l’uomo non può realmente niente contro la natura. Numerose sono state le catastrofi in tutto il mondo, e com’è avvenuto in Abruzzo la storia si è ripetuta a Messina dove la pioggia ha portato la distruzione, ed è certo che pro-prio come l’acqua ha portato via le case e i terremoti la speranza è anche vero che dopo la pioggia c’è sempre l’arcobaleno…

Marrocchella Nicola I AC

SCELTA PERSONALE O COSTRIZIONE? Il tema dei diritti della donna nell’Islam è al centro di accesi di-battiti e di giudizi estremamente contrastanti. A mio avviso non cre-do si possa parlare effettivamente di “diritti” dal momento che la mag-gior parte di esse sono private an-che delle più elementari norme civi-li: non hanno libertà di spostamen-to, d’espressione, di saluto. Ancora minore è la possibilità di avanzare negli studi, fare carriera, partecipa-re alla vita politica o tanto meno rivestire cariche pubbliche. Insom-ma, non possono decidere il pro-prio destino a causa di una forte sottomissione all’uomo. Basti pen-sare che debba per forza convivere con le altre mogli di suo marito o che addirittura sono frequenti quel-le gravidanze non scelte libera-mente, ma imposte dall’uomo. Quindi, pur variando da nazione a nazione, la condizione della donna nel mondo islamico è pessima, so-prattutto in quegli stati dove le leggi del Corano sono applicate più rigi-damente. In realtà questa situazione non è da attribuire ad un fattore religioso, quanto più ad uno culturale. Infatti, nel testo sacro della religione isla-mica, molteplici sono i riferimenti agli aspetti sociali ed economici che riguardano la donna e non di certo viene considerata inferiore all’uomo. Anzi, in alcuni versetti del

Corano, Allah avrebbe proprio im-posto agli uomini di trattare le don-ne gentilmente. Tant’è che il Profe-ta diceva: “I migliori di voi sono co-loro che trattano bene le donne” ed insegnò che solo i vili picchiano le donne. Per cui que-sta creatura deve essere amata e rispettata, ma so-prattutto deve es-sere anche libera di fare le proprie scelte e parteci-pare alla vita sociale e politi-ca, dimostrando come l’Islam non lasci alcu-no spazio alla discriminazio-ne sessuale. Ecco perché questa repressio-ne femminile sarebbe un fatto pu-ramente culturale. Un esempio può essere la questione del velo che è di obbligo in moltissimi paesi isla-mici. Innanzitutto bisognerebbe chiarire che questa usanza fonda le proprie radici nelle origini di tutte e tre le religioni monoteiste, ma se si trattasse solamente di tradizione anche noi dovremmo portare il faz-zoletto in testa come le nostre non-ne. E con questo si spiegherebbe il motivo per cui il velo in Oriente è

simbolo della loro segregazione e del loro asservimento: esso viene proprio imposto alla donna dopo la prima mestruazione e deve essere portato sempre tranne in presenza dei maschi di famiglia. A tal propo-sito molte donne occidentali si bat-

tono per dar loro la libertà ma con scarsi risultati, an-che perché le prime a difendere questa situazione sono le stesse donne islami-che. E purtroppo, anche se avvertisse-ro questa ingiustizia, un qualunque caratte-re emancipatorio e di modernizzazione per il momento risulterebbe vano, poiché si tratta di un’abitudine culturale dovuta ad un’invalicabile muro di ignoranza fem-

minile. A riguardo è da ricordare la frase che Gustav Flaubert aveva scritto già nel lontano 1859: ”La donna orientale è una macchina e niente più; non trova differenza tra un uomo e un altro”.

Palumbo Luana 5^B

IL LICEALE PAGINA 8 CULTURA GENERALECULTURA GENERALECULTURA GENERALECULTURA GENERALE

PREFERIAMO IL MISTER, MA... Anche quest’anno Miss Italia è sta-ta eletta e,bella o brutta che sia,non ce ne può fregar di meno! Sapevate che esiste anche “mister” Italia? Io l’ho scoperto qualche giorno fa! La cosa non mi ha fatto altro che piacere!Credo che dopo 71 lunghe edizioni di Miss Italia noi ragazze un po’ ci siamo stanca-te,no? Quindi oggi vi presento “Il più bello d’Italia”. Si chiama Maurizio Pizzagalli,ha 21 anni,è di Pesaro,ma studia scienze motorie a Urbino. E’ un bel ragaz-zo, non c’è che dire. Semplice,riservato e single (cosa più impor-tante)! Pensate che è lui l’erede di Gabriel Garko,Giorgio Mastro-ta,Raffaello Balzo,Giuseppe La-go,già vincitori. E’ in realtà la sua

semplicità a colpire. In effetti tutti sono stati selezionati per la loro bellezza,naturalmente,ma alcuni mancavano di virilità. Basta guar-

dare le foto dei finali-sti,paragonarli e cer-care le differenze. Ne troverete? No. Sono tutti uguali: sopracci-glia rifatte,depilati fino al collo e anche truccati!! La cura estetica non è più un solo interesse femminile. Gli uo-mini sono arrivati a curarsi quanto le donne,se non di più! Il fascino di un uomo non sta più nello sguardo pro-fondo, nel caratte-

re determinato,nell’atteggiamento da bello e impossibile. Oggi un uo-mo appare bello in proporzione al frequente appuntamento con

l’estetista. Non ci sarebbe niente di male se la cura non fosse così ec-cessiva e maniacale. La virilità si-cu ram en t e non s t a so l o nell’aspetto fisico,ma il fascino di un uomo è commisurato in buona parte all’impatto estetico. Per que-sto ci si stupisce se le donne di-ventano imprenditrici e gli uomini “mister Italia”! Il sesso, definito, debole fa strada, ma gli uomini? Non c’è più tempo per le veline! Per quanto “deboli o limitate” le donne sono e saranno sempre più tenaci e testarde degli uomini!La vita si costruisce con i piedi saldi a terra! Partecipare a questo tipo di concorsi non sarà mai soddisfacen-te quanto intraprendere una carrie-ra SERIA, duratura e stabile!!

Elisabetta La Piscopia III AC

MODELLE O SCHELETRI?? …GUERRA AL CIBO Quella contro l’anoressia è una battaglia dura. Le ragazze cominciano a soffrire di anoressia perché la loro mentalità è condizionata dalla visione di mo-delle dalla pancia super-piatta, dal-le gambe magre e lunghe e dalle cosce prive di cellulite. Sarà pur vero che l’anoressia nasce da problemi in famiglia, ma se una ragazza vede in qualsiasi vetrina manichini taglia 40, magari le salta in mente qualcosa. Oppure guarda la tv e vede modelle, at-trici, cantanti che non superano la ta-glia 42. La maggior parte dei casi di anoressia nasce proprio da ciò, dalla voglia di essere perfetta, pen-sando che la perfezione dipenda proprio dalla magrezza assoluta. Molte ragazze hanno perso la vita per via dell’anoressia e la bulimi-

a ,ma non ci sono solo loro, anzi ci sono altre “armi” più sottili e difficili, come la drunkoressia, bere per non avere fame, l’ortoressia, l’ossessione del cibo sano e la vi-

goressia, il maschio in forma perfetta. Nono-stante tutti gli avvisi e le manifestazioni con-tro tutto ciò, sui gior-nali continuiamo a vedere modelle e attrici sempre più magre e perfette. Infatti né è da dimo-strazione Angelina Joile che porta ta-tuata sulla sua pel-le la frase : “ciò che mi nutre mi distrugge”. Ma c’è da precisa-

re che i disturbi del comportamento alimentare non si devono interpre-tare semplicemente come fenome-ni superficiali legati a una moda. È vero che spesso sono proprio i mass media a propagandarli, pro-ponendo come modelli da copiare personaggi pubblici che fanno della

forma fisica (e dell’eccessiva ma-grezza), uno stile di vita. Queste malattie sono soprattutto il mezzo attraverso il quale cercare di comu-nicare un disagio molto più perso-nale, un’insoddisfazione molto più intima. Una sofferenza oscura e complicata, che nasce dalla difficol-tà di dover crescere in un mondo che non sembra affatto disposto ad accoglierci. Un mondo ostile, dove non si trovano punti di riferimento né spazio per manifestare bisogni e desideri. DA LEGGERE FRAGILE, di Laura Bonalumi (Fara Editore), è la storia di Anna , 16 anni, anoressica, che all’interno dell’ospedale in cui è ricoverata vive i suoi ultimi giorni di vita, com-piendo un percorso nella propria anima. Quando muore, si trasforma in un angelo, che resterà a vigilare in quell’ospedale le sue amiche rimaste sole. Nasce così una nuo-va Anna, che comprende e assa-pora la preziosità della vita.

Anna Maria Perilli 2^A

IL LICEALE PAGINA 9 CULTURA GENERALECULTURA GENERALECULTURA GENERALECULTURA GENERALE

TENDENZE DI MODA: NOI, VESTITI COME I NOSTRI GENITORI Non so se vi è capitato, negli ultimi tempi, di tornare a spulciare, come facevamo da bambini, nei bauli o negli armadi dismessi (solitamente sistemati in cantina o in soffitta), dove sono conservati pezzi di storia passa-ta, appartenuta ai nostri genitori. Se non lo avete ancora fatto, vi consiglio di precipitarvi, perché, sono certa, rimarrete stupiti ed estasiati per ciò che potreste trovarvi. No, tranquilli, niente lampada di Ala-dino o stivali che rendono invisi-bili chi li indossa! Semplicemen-te indumenti ed accessori che noi ragazzi crediamo che ci apparten-gano e nei quali ci piace identifi-carci perché li ab-biamo adottati co-me simboli genera-zionali . Si, avete capito bene: mi riferi-sco ai Roy Rogers, ai Levi’s, alle Superga, alle Converse All Star, ai Ray Ban, che, dette così e lette da occhi n o n bene attenti alle tendenze della mo-da, potrebbero sembrare parole stra-niere di chissà quale significato. Eb-

bene, quelli che noi chiamiamo per nome proprio e che riteniamo essere i nostri jeans più trendy, le scarpe più fashion, gli occhiali da sole più glamour li ho rinvenuti, meraviglia delle meraviglie, conservati in una vecchia cassettiera. Inizialmente ho pensato che potessero essere dei regali (forse per me??); poi, a ben guardarli, mi sono resa conto che non erano perfettamente nuovi o me-

glio, che erano già stati usati. Mi è perciò bastato rispolverali per poterli indossare e, in un atti-mo, presente e passato si

sono fusi in unica di-mensione tempora-

le: ed io mi sono ritrovata vesti-ta come i miei genitori….ma circa quaran-

ta anni dopo!!!!. E in quello stesso momento

ho capito che noi, ragazzi del terzo millennio che ci illudiamo

di vivere all’insegna dell’esclusività e dell’originalità, altro non siamo che i destinatari, a volte inconsapevoli, di tecniche di marketing e commercia-lizzazione di prodotti, alcuni creati

anche agli inizi del secolo scorso e che poi hanno subito il declino inevi-tabile proprio di tutte le cose, per ritornare in auge nel momento più opportuno ed economicamente più favorevole. Sicuramente i designers si preoccupano di apportare novità, per esempio nei colori, di arricchirli di particolari, per renderli più piacevoli e quindi più appetibili ma, sostanzial-mente, si tratta di riproposizione di modelli “dejà vu”. E non è un caso che negli ultimi tempi, stia spopolan-do il “vintage”, cioè la moda di indos-sare vestiti del passato. La parola, letteralmente, significa “vendemmia”; così, come un buon vino d’annata, anche abiti ed accessori che hanno caratterizzato un periodo storico, oggi diventano un lusso. Addirittura, da qualche anno, nel mese di aprile, si tiene una fiera nel Castello di Bel-gioioso, vicino Pavia. Quindi, raga, altro che tendenze del momento!!!!! Forse i Roy Rogers o i Ray Ban saranno stati una vera novità per i nostri genitori. Per noi, si tratta di effetto boomerang, nel senso che stiamo vivendo solo un ritorno di ciò che è stato.

Camilla Mastrosimone VAC

Proprio così, sono già passati 20 anni da quando la famiglia più amata del mondo debuttò in America nel dicembre del 1989 (in Italia i Sim-psons arrivarono solo nel 1991)! Per festeggiare questo anniversario è stato indetto un concorso online “Unleash your yellow” (“Scatena il tuo giallo”) che consente a tutti i fan e non solo di creare un nuovo perso-naggio per la serie, il quale dovrà essere assolutamente giallo. Purtrop-po il concorso è limitato solo agli abi-tanti degli States. Il vincitore del con-corso sarà chiamato a Los Angeles per lavorare con Matt Groeing & co. Il debutto televisivo del nuovo concitta-dino di Homer, Marge, Bart Lisa e Maggie avverrà il 31 gennaio 2010 al fianco della versione cartoon di Chris Martin, il cantante dei Coldplay nell’episodio in cui Homer e Marge litigano: la signora Simpsons vuole

20 CANDELINE PER I SIMPSONS comprare a tutti i costi un biglietto

della lotteria ma l’acquisto fa arrivare in ritardo la coppia a un importante matrimonio. Se al pubblico piacerà, il nuovo citta-dino potrà proseguire e riappa-rire in altri episodi. Sul sito gli autori spiegano il perché di questo con-corso: "Per vent'anni artisti e autori dei Simpsons hanno

lavorato con amore alla creazione di una varietà di personaggi memorabili apprezzati in tutto il mondo. Bene, ora sia-mo stanchi. E troppo ricchi per occuparce-ne ancora". Ma c’è un’altra novi-tà! Marge, la moglie e la madre più gialla che ci sia, apparirà nel numero di novembre del la super d iscussa r iv ista “Playboy”. Avete capito bene, la mo-glie di Homer si è concessa per la prima volta come Matt Groening l’ha

fatta, al pari delle playmate più navi-gate. Probabilmente il commento di Homer sarà stato il suo famosissimo “doh!” alla vista delle foto di sua mo-glie sulla rivista. E’ la prima volta che il presidente di Playboy, Hugh Hefner, sceglie un cartone animato come modella del suo giornale, non è però la prima

volta che i Simpsons compaio-no su famosi cartacei

americani, i Sim-psons sono com-

parsi moltissime vol-te sulla rivista di mu-

sica “Rolling Stones” dove, soprattutto Ho-

mer, compare insieme a grandi della musica ver-

sione cartoon. Insomma, ci sono davvero

molte novità nella cittadina più desiderata dai “fans gial-

li”, e aspettando la nuova ed at- tesissima serie non mi resta che augurare un buon anno scolasti-co a tutti!

Francesca Pacilli I AC

IL LICEALE PAGINA 10 MUSICAMUSICAMUSICAMUSICA

BLINK-182: DA SEMPRE NEL CUORE DEI FAN Nel 1991, un ragazzo diciottenne di nome Mark Allan Hoppus, si trasferi-sce in Calfornia, in una cittadina di nome Poway. Suonava il basso e ave-va sempre voluto suonare in una band, finché un giorno, sua sorella Anne non gli presenta il suo intimo amico chitarrista, anche lui desidero-so di avere una band, Tom DeLonge, allora quindicenne. I due la prima volta che si incontrano parlano egli stili che preferiscono, e si scopre che tutti e due condividono una grande passione per il punk. I due decidono di mettere su una band, ma l’unico componente mancante era un batterista, finché Tom non chiama il suo compagno di scuola Scott Raynor. I tre cominciano a suonare insieme con il nome di Duck Tape, successivamente cambiato in Blink. Nel 1993 incidono a loro prima demo, Flyswatter, fatta su audiocas-setta, e vengono prodotte pochissime copie, distribuite ad amici e parenti. Poi fanno una seconda demo, chiama-ta 2nd Demo, e poi un’altra ancora, chiamata Buddha, per via della sta-tuetta di Buddha sulla copertina. Le canzoni di queste tre demo, vengono poi inserite nei loro futuri dischi. Nel 1994, una casa discografica si interes-sa del gruppo, e firma un contratto con

i componenti. Il loro primo disco si chiama Cheshire Cat , e i singoli e-stratti rano Carousel, una delle loro canzoni più famose, M+M’s, di cui è stato fatto anche un video e Wasting Time. In quell’anno i Blink (un gruppo irlandese) fa causa al gruppo per il nome, e così aggiungono il numero 182. Il 1995 è l’anno di Buddha, la ristampa della loro terza demo. Nel 1997 la MCA Records si interessa alla band e stringono un contratto, e pro-prio in quell’anno nasce il loro terzo album, Dude Ranch. I singoli più fa-mosi estratti dal CD sono Dammit e Josie, dei quali sono stati fatti anche i video. Nel 1998 il batterista Scott Ra-ynor viene cacciato dal gruppo a cau-sa dei sui gravi problemi con l’alcool, e in quell’anno Mark e Tom conoscono il loro attuale batterista Travis Barker. Nel 1999 sempre con la MCA Records creano un nuovo disco, Enema of the State, che segna la svolta del gruppo, rendendoli famosi in tutto il mondo. I singoli estratti sono All the small things, What’s my age again, Adam’s song e Mutt, che è stata anche la co-lonna sonora del film American Pie. I loro album successivi saranno Take off your pants and jacket e blink-182. Nel 2005 nacque la loro prima rac-

colta, Greatest Hits. Nello stesso anno, a causa dei litigi tra Mark e Tom, decidono di sciogliere il gruppo, riunitosi poi nel 2009. Durante quest’anno hanno iniziato un nuovo tour, e al loro primo concerto (ma anche agli altri) sono stati accolti da tantissimi fan felici, esuberanti per la loro reunion. Verso la fine del 2009 dovrebbe uscire il loro nuovo album, e molto presto anche il loro nuovo sin-golo, Up all night. Nel 2010 faranno il loro tour anche in Europa e in Italia. Le loro canzoni più belle e più famose sono I Miss You; questa canzone non è nel solito stile dei blink 182, proprio come Adam’s Song, che è una can-zone contro il suicidio. Poi ci sono le canzoni più movimentate come All The Small Things, che non ha un signifi-cato particolare, e What’s My Age Again. Ma la canzone più significativa dei blink 182 è Stay Together For The Kids, che parla del divorzio, e manda un messaggio a tutti i genitori, cioè quello di stare insieme per i ragazzi e di non abbandonarli mai.

Matteo Tancredi 2^A

“THE RESISTENCE”: ECCO TUTTA L’ENERGIA DEI MUSE! Erano i primi anni '90 quando i Gothic Plaghe si fondevano con i Fixed Penalty, mettendo insieme i tre ragaz-zi che, grazie alla loro sperimentazio-ne in ambito musicale, sarebbero di-ventati una delle band più carismati-che della musica mondiale. Matthew Bellamy (voce, chitarra elettrica, pia-noforte e tastiere), Christopher Wol-stenholme (Basso elettrico, seconda voce e chitarra) e Dominic Howard (batteria e percussioni) sono i Mu-se! Inizialmente i tre hanno dovu-to affrontare non poche difficoltà per sfondare, infatti molti produttori musi-cali non apprezzavano molto la voce di Matt, (ritenuta inadegua-ta),oppure lo stile musicale del gruppo veniva spesso criticato. Tuttavia que-sti ragazzi, creando un sound total-mente nuovo, unendo il rock duro a sonorità melodiche, il britpop all'alter-native rock, sono riusciti a dimostrare a tutti quanto valevano,e quanto val-gono ancora! Nel 2006 ci hanno con-quistato con l'album “Black Hole and Revelations”, vincitore di tre dischi di platino, da cui sono stati estratti pezzi energici e coinvolgenti come

“Starlight”, ”Knights of Cydonia” e “Supermassive Black Hole” (ormai conosciutissima, data la sua parteci-pazione alla colonna sonora del film “Twilight”, per volere della stessa Me-yer, scrittrice dell'omonimo romanzo e fan dei Muse). Nel 2007 i Muse sono stati i primi musicisti a suonare nello stadio di Wembley a Londra, allora da poco inaugurato, radunando più di 150.000 persone e registrando il tutto esaurito ad appena quattro minuti dal-la messa in vendita dei biglietti! Impre-sa ardua dunque,riuscire ad essere presente alle due serate catalogate come uno degli eventi live più impor-tanti del 2007! Per fortuna però, i ritar-datari hanno potuto godersi lo show, grazie all'uscita del dvd “Harp”, conte-nente il cd estratto da sabato 16 e le riprese del concerto di domenica 17 giugno, date appunto dell'evento. Quest'anno i Muse sono tornati con un nuovo sensazionale album dal titolo “theResistance”, uscito in Italia l'11 settembre e da cui è stato estratto il singolo “Uprising”, già schizzato in vetta alle classifiche! L'album è stato registrato interamente in Italia, tra Mi-

lano e Como, sotto l'attenta produzio-ne della Warner. I temi trattati,vanno dal di senso di disagio e insoddisfazio-ne a livello globale (che portano ap-punto rivolta, resistenza al potere e la voglia di vivere in un mondo privo del-la pressione del controllo esercitato sul “popolo”), all'analisi del tema del caso, della fortuna e del cambiamento, possibile, grazie a quelle rivoluzioni che, come afferma lo stesso Matt,accadono in continuazione. L'album contiene tracce davvero emo-zionanti, che toccano rock, musica classica, pop, r'n'b e altri generi, piene di riff e di tutta l'energia che da sempre distingue la musica dei Muse! Per chi volesse godersi tutta la magia e lo spettacolo di questi tre fantastici artisti, le date italiane sono: - il 21 Novembre a Bologna,al Future showStation - il 4 Dicembre a Torino, al Palaolimpi-co Accorrete numerosi e...buon ascolto a tutti!

Manuela Gabriele 4^B

IL LICEALE PAGINA 11 MUSICAMUSICAMUSICAMUSICA

MUSICA LEGALE? ANCHE SENZA CD Musica: la si condivide tra amici, la si scarica tramite p2p, torrent o quant’altro, ma sono pochi quelli che la comprano. Viviamo nell’era del digitale, si comprano (se si comprano) cd, per poi mettere la mu-sica su pc e poi su mp3, iPod ecc. Il cd resta a impolverarsi in una pila. Un urlo rivolto a tutti, ma a cui pochissimi danno retta. Si tratta di quello della legalità nell’acquisto di musica. Contestato quest’urlo, soprattutto per l’alto costo della musica, ma i tempi stanno cam-biando. Nel 2008 nasce Qtrax, un p2p che permette di scaricare musi-ca legalmente, naturalmente con drm (“lucchetti” che non permettono la condivisione del file), e permette agli artisti di guadagnare grazie alla pub-blicità. Purtroppo Qtrax ha scarsa popolarità, non essendo riuscito a firmare con le più importanti major discografiche, quindi non riuscendo a mettere a disposizione degli utenti

nomi di artisti famosi. Migliore risulta l’avvento di Downlovers, portale mu-

sicale che permette il download gratis di brani musicali. Gli

utenti riescono ad ottenere musica gratuita perché, durante il download, il pla-yer si sintonizza su uno spot pubblicitario di alcuni secondi: in questo modo il

guadagno c’è sempre, ma grazie alla pubblicità. Ovvia-

mente anche Downlovers uti-lizza drm, ma questo non sco-raggia i le migliaia di utenti

iscritti solo nel primo anno. Non solo, acquistare musica si sta diffondendo sempre più, ma niente a che fare con cd: si parla di musica digitale. En-zo Mazza, presidente della Federazione industria mu-sicale italiana afferma che, nonostante il peer-to-peer sia il più utilizzato, sempre più utenti utilizzano mezzi “legali” per scaricare musica. Ciò forse è dovuto al fatto che la pirateria costa cara: 2.500 euro di multa, più

103 euro per ogni brano rubato. Quali store usare, quindi, per scari-care musica legalmente? Ci sono diversi store, come iTunes, Dada, Mondadori shop, ibs.it. Per chi pensa che questi store non vendano, si sta sbagliando di grosso: la gente si sta sensibilizzando a poco a poco, ma contro c’è sempre chi ritiene che scaricare musica illegalmente sia un diritto, insistendo per la legalizzazio-ne dello sharing. Personalmente ritengo più che positi-vo il download di musica in modo legale. Se un artista sta a cuore, o-gnuno vorrebbe vederlo continuare a comporre musica, ancor più per gli

artisti in esordio, che hanno decisamente più biso-

gno del sostegno dei propri fan per andare avanti.

Il cd? Quello origina-le, quello del cuore,

anche se a impolverar-si in una pila, fa sorride

an- che con un colpo d’occhio :) Daria Bucci I AC

Afterhours - La band più rappre-sentativa del rock indipendente ita-liano conclude il Voglio far qualcosa che serva Tour 2009 nella propria città. Un’occasione unica ed imper-dibile al rientro dagli Stati Uniti per assistere all’ultima esibizione live della band, il 6 novembre al Pala-sharp di Milano. Skunk Anansie - Di nuovo insieme per il Greatest Hits Tour! Due sa-ranno le possibilità di assistere ai loro concerti: • 15 novembre Milano, Palasharp • 16 novembre Firenze, Saschall Depeche Mode - Due le esibizioni in programma nel nostro Paese: • 25 novembre Bologna, FuturShow

Station • 26 novembre Torino, Palaolimpico

Paolo Nutini - Autore positivo e raffinato, amato dai giovanissimi (e non solo), un grande talento pop che ritorna dal vivo, forte dei con-sensi ottenuti dal nuovo album Sunny Side Up, che ha esordito al numero 1 della classifica Uk. Le date: • 24 novembre Roncade (Tv), New

Age • 26 novembre Milano, Alcatraz • 27 novembre Firenze, Saschall • 28 novembre Roma, Atlantico • Backstreet Boys - L’imminente tour europeo a supporto del loro prossi-mo album, This is us, appena pub-blicato avrà un’unica tappa italiana: 24 novembre al Palasharp di Milano Eros Ramazzotti - Parte dall'Italia il 21 ottobre il nuovo tour mondiale di Eros Ramazzotti. Alcune date:

• 21 ottobre Rimini, 105stadium • 21, 22, 24 e 25 novembre Roma,

Palalottomatica • 7 dicembre Bologna, Futurshow

Station • 12 e 13 dicembre Torino, Palao-

limpico (Isozaki) • 15 dicembre Firenze, Nelson Man-

dela Forum Renato Zero - partito il 16 ottobre il Zeroventur a Acireale. Ecco alcune tra le tappe: • 6 novembre Bologna, Futur Show

Station • 9 e 10 novembre Ancona, Pala

Rossini • 13, 14, 16 e 17 novembre Roma,

Palalottomatica • 29 e 30 novembre Torino, Pala

Olimpico • 11, 12 e 14 dicembre Milano, Me-

diolanum

IL LICEALE PAGINA 12 SPORTSPORTSPORTSPORT

F.I.G.C. FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO DEL CANNONE Il gioco del CANNONE, o anche cono-sciuto come “TARRAMUT”, è un gioco molto vecchio. Questo si giocava per le strade del nostro paese, di fronte a dei muri e consiste nel far rimbalzare la palla prima per terra e poi sul muro stesso; successivamente si passa il turno a qualcun’altro. Se il pallone va a finire direttamente sul muro o tocca più di una volta per terra si esce dal gioco, mentre se tocca contemporaneamente per terra e il muro di fronte si accusa “tarramut” e si ripete. Dall’anno scorso invece il “boom”! È stato importato dal-la strada alla nostra palestra scolastica dall’attuale 5^ A. Successivamente tale gioco è andato alla moda nelle altre classi di quasi tutto il liceo e anche della ragioneria. È tornato anche per le strade e addirittura al parco San Mi-chele. Però, modestamente, già dall’inizio si notava una sostanziale differenza tra il “NOSTRO” gioco e quello degli altri: mentre gli altri gioca-no con monotonia smisurata, longevità più che pessima e tecnica pari a un livello di zero (assoluto), noi giochiamo con la passione nel sangue…in noi regna proprio quello spirito e quella voglia di farci un Cannone (senza dop-pi sensi) e di stare in competizione. La nostra forza e la nostra qualità più che particolare è la vasta differenziazione delle tecniche l’uno dall’altro. Tali ren-dono il gioco molto più brioso ma nello stesso tempo con una grande tensione e ciò fanno diventare alta la competi-zione e la voglia di giocare. Ecco i tito-lari con le loro migliori qualità (ricordiamo in primis gli amici che pur-troppo si sono trasferiti l’anno scorso): •Andrea Facenna (Faccion’) molto tecnico poiché “schiaffeggiava” il pallo-ne e gli dava un effetto fantastico che confondeva la direzione, molte finte e gioco abbastanza calmo, tiro abba-stanza potente;

•Gianluca Di Tullio (Cascion’) molto calmo nel colpire la palla ma lui ricor-dato più per le sue finte e i suoi recu-peri di palla in rovesciata con i suoi sguardi da modesto e la sua risata da ebete, tiro a potenza normale; •Daniele D’Addetta (Danielin’) molto frettoloso nel colpire palla ma anche lui bravo nel fare le finte per confondere la direzione e sbraitare quando veniva eliminato dal gioco, tiro di scarsa po-tenza ma veloce; •Luigi D’Errico (Giggett’) prima di colpi-re la sfera fa il “Tipitipitero” con le ma-ni, finte quasi mai, anche lui frettoloso e quando viene eliminato fa uno sguar-do di amara delusione dicendo a mez-za voce”mannaggia!”; •Antonio Vocale (Mefisto) poche finte, tiro abbastanza potente, calmo nell’aspettare palla, con la abilità spe-ciale del tiro sottogamba, usa il pugno per colpire il pallone, se perde “sbatte le cascette”; •Gabriele Fulgaro (Fugnacc’) calmo nell’aspettare la palla, tiro media po-tenza, gioco con finte semplici, calmo sui tiri lunghi, se ti elimina è contento per tutta la giornata; •Michele Peluso (U’ Princ’p) tiro abba-stanza forte, anche lui qualche finta, con la abilità speciale di confondere le idee all’avversario tramite le sue conti-nue bestemmie, se vince la partita ab-braccia il suo avversario; •Angelo Soccio (Polifemo-Gesù) tiro molto potente data la sua stazza, gioco poco fintato, spesso usa il tiro a due pugni per non sbagliare la direzione accompagnato con un urlo di battaglia, si “esaurisce” nei tiri lunghi imprecando contro chi gli causa il misfatto, se per-de afferma ”Non mi piace!”; •Nunzio Paganella (U’ Re) conosciuto per il suo famigerato “APPOGGIO” a una o due mani, tiro molto potente e gioco abbastanza fintato, molto stres-

sato nel correre dietro la palla ma cal-mo sui tiri lunghi, prima del gioco affer-ma con aria prepotente all’avversario “Tià squaccià!”, se perde se la prende a male perché tutti lo beffano data la sua arroganza; •Giuseppe De Cata (U’Ccgnat’) tiro super potente, il più “finto” della 5^A, calmo nel ricevere palla anche nei tiri lunghi, molta precisione nella schiac-ciata, quando elimina l’avversario gli fa un cenno con la mano verso le sue parti intime per esultare accompagnan-do il tutto con l’esclamazione ”A parchegg’!”; •Leonardo Cendamo (Nardin’) il tiro più potente della 5^A, conosciuto an-che per il suo “APPOGGIO VELOCE” e per la sua frase ”C’era la rete, come facevo?!?”, gioco abbastanza calmo anche sui tiri lunghi, abbastanza finte, se vince in finale ti “batte” il 5. •Raffaele Fini (Bartulumej) gioco cal-mo, poche finte e tiro di media poten-za, i suoi tiri sono i cosiddetti “bastardi” perché sembra che tira piano invece sono tutt’altro, se perde se la prende a male perché i suoi alunni lo acchiappa-no e gridano “A sc’menza!!!” •Per questa stagione due nuovi acqui-sti: •Giovanni D’Amaro (RedJohn) molte finte, frettoloso sulla palla, poca poten-za ma riesce a mettere in difficoltà an-che un ghepardo; •Michele Papa (Papett’) non qualificato data la sua inesperienza nel settore, ma presto anche lui sarà uno dei no-stri. Comunque sia, siamo una classe di campioni del CANNONE. E a tutti voi lettori, sperate di non capitare con l’orario in palestra con noi, perché met-teremo a repentaglio la vostra vita!!! E non è uno scherzo, è un avvertimen-to!!! Au Poc!

Leonardo Cendamo 5^A

NUOVO ANNO ALL’INSEGNA DELLO SPORT Nell’ultimo numero vi abbiamo lasciati con il coach Fini e la squadra di beach volley (formata da Alessandro Caruso, 3^C e Marco Gaeta, 3^A) che si in-camminavano verso Siponto per parte-cipare al Beach ‘nd School… Bene, il torneo è stato fatto, precisa-mente il 4 giugno 2009, e la squadra ha conseguito ottimi risultati (com s nu’ sapemm!): 1° posto ai campionati pro-vinciali e 3° posto a quelli regionali. Complimenti ragazzi, ma quest’anno si riprende! Ormai da più di un mese è iniziato il

nuovo anno scolastico e con l’anno nuovo arrivano nuovi ragazzi e di con-seguenza le selezioni! Infatti, il prof. Fini ha già scelto alcune ragazze per la squadra di pallavolo femminile e sta scegliendo altri ragazzi e ragazze per le altre discipline sportive, alle quali la nostra scuola partecipa annualmente. Quindi, ragazzi del primo (e non solo), fatevi avanti!! Giustamente un ringraziamento parti-colare va al preside Antonio Scalzi perché ogni anno permette a tutti gli alunni appassionati di sport di parteci-

pare ai vari campionati studenteschi, dando loro mezzi e strutture; un altro ringraziamento va al coach Fini che con molta, ma molta, pazienza allena, accompagna agli incontri e sostiene i ragazzi; infine, vanno anche ringraziati gli antri prof. del nostro liceo, perché non fanno storie quando lo sportivo della classe dice: ”Professò devo usci-re prima perché oggi c’è la partita”. Adesso non mi resta che fare un in bocca al lupo a tutti!

Francesca Pacilli I AC

IL LICEALE PAGINA 13

DAVIDE E GOLIA

Michele Papa e Angelo Soccio

THE CELLULAR Prof. Pagano

WALKER TEXAS RANGERS

Agostino

UN’IMPRESA DA DIO Avere il 6 in tutte le materie

AMAMI SE HAI IL CORAGGIO

4^P

L’ENIGMISTA Prof. Tenace

ALLA RICERCA DI NEMO

Michele Grifa

LE CROCIATE Prof. Villani

FUOCHI D’ARTIFICIO

C’ciona

FUGA DA ALCATRAZ Il biennio per scendere al chiosco

ZERO ASSOLUTO - SEI PARTE DI ME

La gita

LUCIO BATTISTI - MI RITORNI IN MENTE Prof. Navarra

LADY GAGA - POKER FACE

Nardin’, Red John, U’Pier, U’Verones, Gabriel’, Carm’nucc, Pelus’, U’Ccgnat, Lazzar D Lej

VASCO ROSSI - VIENI QUI

U’Re a Giggett

ALESSANDRA AMOROSO - ESTRANEI A PARTIRE DA IERI

V Ag e il greco

AKON - TROUBLEMAKER Il Preside per firmare i permessi di uscita

BIAGIO ANTONACCI - LUI È PAZZO DI LEI

Giovanni D’Amaro

BACKSTREET BOYS - TELL ME WAY Ai prof quando interrogano

LIGABUE - SOGNI DI ROCK N’ROLL

Spitfire

IL LICEALE PAGINA 14

Francesco Russo 4^CFrancesco Russo 4^CFrancesco Russo 4^CFrancesco Russo 4^C: il preside perche comanda tutto. Maria Totta 3^CMaria Totta 3^CMaria Totta 3^CMaria Totta 3^C: il prof. Tenace perche non avendo pazienza, è meglio che gli alunni facciano quello che voglio io!! Antonio Russo 1^AAntonio Russo 1^AAntonio Russo 1^AAntonio Russo 1^A: Vincenzo il bidello per avere il suo fisico statuario!! Nunzio Paganella 5^ANunzio Paganella 5^ANunzio Paganella 5^ANunzio Paganella 5^A: i prof. Giovanditto o Ritoli perche sanno rendere la lezione leggera e divertente facendo capire i concetti agli alunni. Daria Bucci 1^ACDaria Bucci 1^ACDaria Bucci 1^ACDaria Bucci 1^AC: vorrei essere Tonino “p’kkè ea ij lluccan a tutt quant”!” Camilla Mastrosimone V AGCamilla Mastrosimone V AGCamilla Mastrosimone V AGCamilla Mastrosimone V AG: io vorrei essere Luppino perche mi attraggono quei suoi vestiti stravaganti, ma soprattutto il cerchietto celeste brillantato!!! Simona De Rogatis 2^ACSimona De Rogatis 2^ACSimona De Rogatis 2^ACSimona De Rogatis 2^AC: Michele il bidello perché è “d’azion”e perché capisce quello che gli alunni vogliono!!! Nicandro Murano 5^BNicandro Murano 5^BNicandro Murano 5^BNicandro Murano 5^B: il mitico Tonino perché è forte,simpatico e parla un po’ strano!!! Alessandro Caruso 3^CAlessandro Caruso 3^CAlessandro Caruso 3^CAlessandro Caruso 3^C: il prof. Fini perché è Fini!!! Emanuela Soccio 4^CEmanuela Soccio 4^CEmanuela Soccio 4^CEmanuela Soccio 4^C: Tonino perché è l’unico che capisce quello che i ragazzi vogliono, del tipo, scendere al chiosco o cose varie. Carla Gravina e Concetta Mascolo 3^ACCarla Gravina e Concetta Mascolo 3^ACCarla Gravina e Concetta Mascolo 3^ACCarla Gravina e Concetta Mascolo 3^AC: il prof. Tardio perché è riuscito ad andarsene!! Alessandro Placentino 3^BAlessandro Placentino 3^BAlessandro Placentino 3^BAlessandro Placentino 3^B: il prof. Ritoli per fare i bliz nei cessi e poi andarmene soddi-sfatto!! Leonardo Soccio 3^BLeonardo Soccio 3^BLeonardo Soccio 3^BLeonardo Soccio 3^B: il prof. Tenace perche tutti lo temono!! Antonio Peluso 3^BAntonio Peluso 3^BAntonio Peluso 3^BAntonio Peluso 3^B: il prof. Stefania perché lo stimo! Aldo Pertosa 3^ACAldo Pertosa 3^ACAldo Pertosa 3^ACAldo Pertosa 3^AC: Costantino baffone, il bidello, perché in fin dei conti è un bidello che ha ben chiaro il senso del lavoro, anche nelle piccole cose ci mette impegno, dedizione, è sempre molto motivato,anche quando distribuisce fotocopie nelle classi,sempre munito di penna ecc... tanto di cappello. -.- Rossana Pertosa 4^CRossana Pertosa 4^CRossana Pertosa 4^CRossana Pertosa 4^C: il prof. Fini per la gioia di mettere i puntini a chi non mette la tuta!! Dino Gentile 3^BDino Gentile 3^BDino Gentile 3^BDino Gentile 3^B: il prof Giovanditto perché quando fa caldo mi posso portare il ventilato-re!! Raffaela Flena 4^BRaffaela Flena 4^BRaffaela Flena 4^BRaffaela Flena 4^B: il bidello della biblioteca perché “guarda” :) i libri!!! Vincenzo Di Sipio 5^BVincenzo Di Sipio 5^BVincenzo Di Sipio 5^BVincenzo Di Sipio 5^B: il prof. Scillitani perché è divertente e non fa pesare una materia come la fisica!! Rita Iannone 4^BRita Iannone 4^BRita Iannone 4^BRita Iannone 4^B: Tonino perché ha molto potere...anche se non sembra!

A cura di Incoronata Civarrella

IL LICEALE PAGINA 15

1) Nome C: Anna Z: Armando Francesco 2) Cognome? C: Ciaccia Z: Zampino 3) Soprannome? C: Ciaccina Z: Fulmico 4) Quanti anni ha? C: eh!...50 Z: 43 5) Quanti se ne sente? C: dieci di meno Z: quanti ne ho 6) È sposato/a? C: si cari! Z: si 7) In cosa si è laureato? C: Scienze motorie Z: Scienze motorie 8) Da quanto tempo esercita la sua professione? C: dal settembre ‘80 Z: da 13 anni! 9) Un errore nella sua carriera? C: aver conosciuto Zampino Z:aver conosciuto Ciaccia 10) La cosa peggiore che ha fat-to quando era alunno? C: eh!... ne ho combinate tante! E le riconosco errori! Z: una bravata! In gita in spagna sono scappato e tutti mi cercava-no! 11) Qual è stato il voto più basso che ha mai preso da alunno e in che materia? C: 2 a matematica! Ah e anche a latino! Z: 2 a inglese! 12) La cosa che più ama e quella che più odia in questa scuola? C: tutti gli alunni indistintamente anche se non sono i miei. Odio la falsità di alcuni, la poca chiarezza e potrei continuare!!! Z: amo gli alunni e odio l’affollamento in palestra! 13) Pro o contro ricreazione al

chiosco? C e Z: pro, ma ben organizzata! 14) È per il sei politico? C: anche il sei te lo devi meritare! Z:giusto ha ragione la prof! 15) Qual è la cosa più trasgressi-va che ha mai fatto nella sua vi-ta? C: il mio matrimonio!!! Z: (mica una sola!) mi avvalgo della facoltà di non rispondere! 16) Dia un voto a: SESSO, AMO-RE,LAVORO C: 10! 10!!! 10… Z: 10! 10! 10! 17) È per il triangolo? C: in che senso?!? No! Z: no!! 18) Cosa o chi porterebbe su un’isola deserta? C: Obama! Con quello farei di tutto sull’isola! Z: a Ciaccia si! Obama no! 19) Crede in dio? C: si Z: certo! 20) Cosa legge in bagno? C: non ho tempo di leggere! Tutto avviene molto velocemente! Z: niente! 21) Ha mai rubato? C: eh…! Tante volte… guarda rubo tutti i giorni! Z: si ho rubato! L’unica differenza è che Ciaccia continua a farlo!:-)))) 22) 3 cose indispensabili per vi-vere: C: per me? Lealtà, amore, collabo-razione! Z: Soldi, salute e sesso! 23) 1 cosa di cui va fiero e una di cui si vergogna: C: sono fiera delle mie scelte, le faccio perché ne sono convinta!! Mi vergogno tanto quando mio figlio non studia e mi tocca andare ai colloqui! Z: vado fiero della mia famiglia! Più che vergognarmi mi sento male quando faccio un errore e coinvol-

go altre persone a cui tengo! Cerco di essere sempre corretto! 24) La parolaccia che più spesso dice: C: se fossi stata di San Nicandro avrei detto omazz! Z: si infatti da quando insegno qui i ragazzi mi hanno coinvolto con il loro omazz! 25) L’ultima volta che si è arrab-biato? C: 2 minuti fa! Z: stamattina quando io salutavo la prof e lei non mi rispondeva e ho pensato: “ omazz Anna stamattina non mi saluta!” 26) La situazione più imbaraz-zante in cui si è trovato: C: quando mi trovo a giocare a pal-lavolo con i miei alunni! Non vi di-co! Z: una volta ero al pianeta per fare la spesa ed ero convinto di avere i soldi dietro! Non li avevo e così ho bloccato per un po’ la fila! 27) Cosa ne pensa del liceale? C: cosa positiva! Z: è utile perché da la possibilità di tirare fuori la creatività degli alunni e di comunicare spesso le esigen-ze e i problemi! 28) 3 aggettivi per descrivere sé e il suo collega: C: io?? Non mi so giudicare!lascio fare agli altri!Franco è preciso, sim-patico e basta! Z: al mio paese si dice:” chi c vanta da sol è nu fasciol (chi si vanta da solo è un fagiolo)”, però credo di essere altruista, modesto e rispetto le persone! La collega è frizzante, dinamica e professionale! 29) Un saluto per i lettori e dia un consiglio: C: ciao a tutti! Consigli non ne so dare... vabbè ABBIATE CURA DELLA VOSTRA PERSONA! Z: curate più il vostro corpo! Cia-o!!!:-)

Ciaccia Vs. Zampino

A cura di Nunzia Di Leo e Giuseppe La Piscopia

IL LICEALE PAGINA 16

Quale lavoro mi si

addice?

E’ tempo di decisioni, bilanci, esami.

“ Cosa vuoi fare da grande?”-ci chiedeva la mamma! Noi ingenuamente rispondevamo : “ il pompiere” , “l’astronauta, “ il

calciatore” , “la ballerina”, “la cantante”, “la dottoressa”, “l’ingegnere”.

E oggi?

Sii coerente con le tue risposte o non troverai mai la soluzione!

1-Mi piace molto:

a) la letteratura,la storia delle epoche

passate e non mi dispiace l’arte;

b)tutto ciò che è matematica mi coinvol-

ge;

c) adoro disegnare,fantasticare sul look

della gente;

d)L’informatica è il mio forte;

e) mi interessa l’anatomia,la biologia,la

fisica;

f) sono particolarmente brava nel socia-

lizzare,nell’ascoltare ed analizzare i

problemi altrui e risolverli sarebbe

una soddisfazione;

g) ancora tutto e niente! Non ho le idee

chiare!

h)le missioni,l’avventura,il crimine;

i) l’inglese,lo spagnolo,il cinese,il tede-

sco,il portoghese;

2- Ho sempre sognato:

a) di trovarmi di fronte una platea si stu-

denti ed insegnare loro la letteratu-

ra,la storia antica e moderna o scrive-

re per un giornale riconosciuto e ben

stimato;

b)di acquisire metodi specifici per la

produzione (costruzione) di un bene

fisico, di un prodotto o di un servizio

o/e il controllo di un processo indu-

striale;

c) di vedere il mio disegno materializzar-

si e magari sfilare addosso a me o a

qualche modella famosa oppure esse-

re “car design”,”furniture design” per

la casa, “exhibition design” per allesti-

menti o “web design” ;

d)di lavorare a contatto con tutto ciò

che è informatica o essere redattore

di un giornale virtuale,gestire siti

web,occuparmi di pubblicità on-line;

e) di lavorare nell’ambito sanitario come

medico,paramedico,assistente o diri-

gente clinico;

f) di insegnare alla scuola d’infanzia o

essere a stretto contatto con i bambi-

ni o adolescenti perla risoluzione di

problemi sociali;

g) di sposare uno/a ricco/a e poi magari

trovare un lavoro;

h)di fare il/la paracadutista nell’esercito

o di andare in missione fuori dall’Italia

o occuparmi di latitanti;

i) di fare il/la traduttore/traduttrice di

un tizio famoso o di viaggiare in mille

luoghi diversi facendo la guida turisti-

ca;

3-Mi vedo tra vent’anni:

a) con una classe indisciplinata da gestire

o una montagna di articoli da scrivere;

b)con un progetto multimiliardario di

una villa;

c) con il mio cognome su un capo

d’abbigliamento;

d)d-miliardario come l’inventore di face-

book;

e) a curare malattie gravi,fare interventi

difficili,curare animali,dare importanti

contributi alla ricerca;

f) in un centro sociale;

g) forse in un bar tutto mio e con tanti

soldi in tasca;

h)a indossare una divisa dedito/a

all’arma;

i) con una conoscenza linguistica così

vasta da potermi portare ovunque:

Maggior risposte A:

• Lettere classiche o moderne;

• Master in giornalismo;

• Scienze delle comunicazioni;

• Filosofia;

Maggior risposte B:

• Scienze matematiche fisiche natura-

li;

• Ingegneria edile;

• Ingegneria energetica;

• Ingegneria industriale;

• Ingegneria meccanica;

Maggior risposte C:

• Moda e Design;

• Scuola di grafica;

• Fashion design;

• Modellista;

• Computer Graphic;

Maggior risposte D:

• Scienze informatiche;

• Ingegneria informatica;

• Ingegneria delle telecomunicazioni;

• Ingegneria elettrica o elettronica;

Maggior risposte E:

• Medicina;

• Odontoiatria;

• Veterinaria;

• Scienze Infermieristiche;

• Ingegneria genetica;

• Ingegneria biomedica;

• Ingegneria clinica;

• Scienze biologiche;

Maggior risposte F:

• Psicologia:

• Sociologia;

Maggior risposte G:

Anno sabbatico!!! O.o

Maggior risposte H:

• Esercito;

• Marina;

• Carabinieri;

• Aereonautica;

• Finanza;

• Polizia;

Maggior risposte I:

• Lingue e letterature straniere;

A cura di Elisabetta La Piscopia

IL LICEALE PAGINA 17

Tempo di risoluzione ideale 20 minuti

ANIME

BUIO

CALZA

CIMITERO

FANTASMA

FINE

FOSSO

GATTO

HALLOWEEN

MAGIA

Stravaganze. Un uomo viveva al venticinquesimo piano di un palaz-zo di trenta piani. Ogni mattina(tranne il sabato e la domenica) entrava nell’ascensore, ne usciva al piano terreno, e andava a lavo-ro. La sera tornava a casa, entra-va in ascensore, ne usciva al ven-tiquattresimo piano, e faceva una rampa di scale a piedi per arrivare al venticinquesimo. Perché usciva al ventiquattresimo piano anziché al venticinquesimo?

7 1 5 3

8 6

3 9 1 6 2

9 8 5

6 5 7

5 2

7 9 1 2 6 4 9

A cura di Emanuele Vocale e Matteo Tancredi

S P E T T R O D O L C I E S F A N T A S M A L T T C I M I T E R O E O C E H G E R T S S N U O O A E M I N A P Z S I C L G L H O P I I E U R L A Z E T A R O A B M O T C E T U I S T T O W T A S E R T S I G N E O L O R A O O S C H E R Z E T T O F I N E N M A G I A A

PAURA

SCHELETRO

SCHERZETTO

SILENZIO

SPETTRO

SPIRITO

STREGHE

TOMBA

ZUCCA

Impaginazione e grafica a cura di Daria Bucci

La Redazione : La Redazione : La Redazione : La Redazione : Bucci Daria, Cendamo Leonardo, Ciavarrella Incoronata, Cursio Silvia,

Di Leo Nunzia, Fulgaro Gabriele, Gabriele Manuela, Iannone Rita, La Piscopia Elisabetta,

La Piscopia Giuseppe, Marrocchella Nicola, Mastrosimone Camilla, Pacilli Francesca, Palumbo Luana,

Perilli Anna Maria, Placentino Alessandro, Tancredi Matteo, Vocale Emanuele, Vocale Rossella.

Docente referente: Docente referente: Docente referente: Docente referente: Prof. Giovanni Mascolo