Il Liceale Dicembre 2007

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Lic e o Sc ie ntific o , C la ssic o , Sc ie nze d e lla Fo rm a zio ne G. De Rogatis ; San Nicandro G. (FG) Dicembre 2007 Anno VII, Numero 2 IL LICEALE ...CITTADINO!!! sgridarci , appoggiarci e, qua- lora fosse necessario, guidar- ci. Ci aspettiamo inoltre che edu- chiate i vostri figli al rispetto e al confronto e gli spieghiate che buttare via Il Liceale o un altro giornale, oltre ad inquina- re l ambiente e a sprecare car- ta, è indice di chiusura mentale ed ignoranza, in quanto non sono capaci di mettersi in gioco!!! Noi non siamo una generazione superficiale e senza più valori e per cercare di farvelo capire abbiamo pensa- to bene di render- vi partecipi della nostra quoti- dianità . Leggendo il Liceale vi accorgerete di quanto siano vari i nostri interessi, sperando che i nostri articoli suscitino la Beh che dire Il Liceale ha varcato le mura scolastiche!!! Come redazione siamo molto orgogliosi di essere stati i primi a riuscire in tale impresa!!! Ci teniamo però a precisarvi, nuovi lettori, quanto il giornale sia importante per noi studenti: Il Liceale è il frutto di un duro e continuo lavoro reso possi- bile grazie anche all aiuto della biblioteca comunale la quale, molto cordialmente, ci ospita durante i nostri incontri, ma soprattutto di tanta, tanta PAS- SIONE. Il Liceale è l unico strumento LIBERO che abbiamo a nostra disposizione, dove possiamo esprimere DAVVERO le no- stre idee (anche se molti non se rendono conto ). L iniziativa di estendere la tira- tura del nostro giornale alla cittadinanza è un modo per rendere gli adulti veramente partecipi delle nostre iniziative e, anziché limitarci o vostra curiosità e la vostra at- tenzione. Quest anno inoltre stiamo cercando di avviare al- tri progetti, come l abbonamento a Blog Mag , il giornale della consulta nazio- nale, le CPS cards, che per- metteranno a noi studenti di avere delle agevolazioni presso alcuni lo- cali,negozi e servizi del capo- luogo di provincia e per la terza volta con- secutiva, riprendendo una tradi- zione che si era persa nel tempo, stiamo organizzando il VEGLIONE LICEALE DI NA- TALE!!!! VI ASPETTIAMO NU- MEROSI!!!!!! Infine cogliamo l occasione per augurare al preside, ai docenti, al persona- le ATA, agli alunni ( insom- ma a tutto il corpo studente- sco) e a tutta la cittadinanza un Buon Natale e un felicissi- mo Anno Nuovo!!!! La Redazione Vogliamo ricordare che poco tempo fa è venuto a mancare uno dei più grandi giornalisti Italiani: Enzo Biagi. Perché è anche grazie a lui che noi, giovani giornalisti in erba, amiamo scrivere, appuntare, informare, addentrarci in quel mondo che lui sapeva gestire così bene e che adornava di così tanto impegno e ironia.

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Anno VII n2

Transcript of Il Liceale Dicembre 2007

Lic eo Sc ientific o, Classic o, Sc ienze della Formazione G. De Roga tis ; San Nic andro G. (FG)

Dicembre 2007

Anno VII, Numero 2

IL LICEALE ...CITTADINO!!! sgridarci , appoggiarci e, qua-

lora fosse necessario, guidar-ci.

Ci aspettiamo inoltre che edu-chiate i vostri figli al rispetto e al confronto e gli spieghiate che buttare via Il Liceale o un altro giornale, oltre ad inquina-re l ambiente e a sprecare car-ta, è indice di chiusura mentale ed ignoranza, in quanto non sono capaci di mettersi in gioco!!!

Noi non siamo una generazione superficiale e senza più valori e per cercare di farvelo capire abbiamo pensa-to bene di render-vi partecipi della nostra quoti-dianità . Leggendo il Liceale vi accorgerete di quanto siano vari i nostri interessi, sperando che i nostri articoli suscitino la

Beh che dire Il Liceale ha varcato le mura scolastiche!!! Come redazione siamo molto orgogliosi di essere stati i primi a riuscire in tale impresa!!! Ci teniamo però a precisarvi, nuovi lettori, quanto il giornale sia importante per noi studenti: Il Liceale è il frutto di un duro

e continuo lavoro reso possi-bile grazie anche all aiuto della biblioteca comunale la quale, molto cordialmente, ci ospita durante i nostri incontri, ma soprattutto di tanta, tanta PAS-SIONE.

Il Liceale è l unico strumento LIBERO che abbiamo a nostra disposizione, dove possiamo esprimere DAVVERO le no-stre idee (anche se molti non se rendono conto ).

L iniziativa di estendere la tira-tura del nostro giornale alla cittadinanza è un modo per rendere gli adulti veramente partecipi delle nostre iniziative e, anziché l imitarci o

vostra curiosità e la vostra at-tenzione. Quest anno inoltre stiamo cercando di avviare al-t r i p r o g e t t i , c o m e l abbonamento a Blog Mag , il giornale della consulta nazio-nale, le CPS cards, che per-metteranno a noi studenti di avere delle agevolazioni

p r e s s o alcuni lo-

cali,negozi e servizi del capo-luogo di provincia e per la terza volta con-s e c u t i v a , riprendendo una tradi-

zione che si era persa nel tempo, stiamo organizzando il VEGLIONE LICEALE DI NA-TALE!!!! VI ASPETTIAMO NU-MEROSI!!!!!! Infine cogliamo l occasione per augurare al preside, ai docenti, al persona-le ATA, agli alunni ( insom-ma a tutto il corpo studente-sco) e a tutta la cittadinanza un Buon Natale e un felicissi-mo Anno Nuovo!!!!

La Redazione

Vogliamo ricordare che poco tempo fa è

venuto a mancare uno dei più grandi

giornalisti Italiani: Enzo Biagi. Perché è

anche grazie a lui che noi, giovani

giornalisti in erba, amiamo scrivere,

appuntare, informare, addentrarci in quel

mondo che lui sapeva gestire così bene e

che adornava di così tanto

impegno e ironia.

IL LICEALE PAGINA 2 ATTUALITÀ

C'è un silenzio troppo pesante. Una stretta al cuore. Parole che non fanno rumore. Che faticano a dire, racconta-re .un dolore sordo, vissuto in solitudine, un dolore non raccontato, per vergogna o per pau-ra Donne non amate, donne non rispettate, uomini sbagliati. Non c'è più cielo non c è più sole, non esistono più le parole. Una bambola rotta tra le sue grandi mani... Non ne esci da questa vita, se non cominci a parlare

Parole forti, parole dure, parole lontane da noi ma non è un altro mondo, è una realtà che molte don-ne,nonostante gli innegabili progressi della condizione femminile, sono costret-te a vivere

È per questo che il 25 Novembre GIORNO CONTRO LA VIOLENZA

VERSO LE DONNE camminiamo a te-sta alta, riuniamo le nostre forze e urlia-mo NO AL DONNICIDIO; AGLI STU-PRI; ALLA VIOLENZA FAMILIARE; AI MALTRATTAMENTI; AI SEQUESTRI; AGLI ABUSI; ALLA MOLESTIA SESSU-

ALE; AL SESSISMO E A TUTTE LE ALTRE AGGRESSIONI CHE VIOLANO I DIRITTI UMANI

La scelta di questo giorno fu un accordo preso dalle parteci-panti nell incontro femminista Latino americano nel 1981 per rendere omaggio alle sorelle Mirabal. Nate nella provincia di Salcedo, ebbero il coraggio e la forza di ribel-larsi ad una dittatura che arrecò nel paese solo caos e arretratezza, fino a gua-dagnarsi la fama di rivolu-

zionarie. Il 25 Novembre del 1960 queste visitarono i loro mariti in prigione, furono intercettate dai servizi militari e, trascinate in un canneto, furono vittime delle torture più crudeli. Furo-no massacrate di colpi, stran-golate ,messe nuovamente nel veicolo nel quale viag-giavano e gettate in un pre-cipizio con la finalità di si-mulare un incidente.

Le donne spesso sono indifese, fragili,in balia della cattiveria degli uomini che poi sfocia in violenza...Nel mondo una don-

na su tre è vittima almeno una volta nella vita di violenza fisica, sessuale o psicolo-gica, che non conosce differenze sociali o culturali: donne di qualunque razza, reli-gione ed età subiscono terribili abusi.

La violenza uccide più del cancro la sconvolgente deduzione emersa dalle statistiche degli ultimi anni Statistiche che io rifiuto di accettare perché in una società così evoluta è impossibile pensa-re che sia ancora cosi alta la frequenza di certe azioni causate da una mentalità arretrata e ignorante.

La memoria di queste coraggiose sorelle, che diedero le loro vite per la causa della donna, deve incoraggiare tutte le donne che subiscono violenze a urlare, per usci-

re dall incubo!

Nessuno può permettersi di umiliare, deridere, colpire una donna....ed è ora le don-ne smettano di subire perché uomo e donna sono due per-sone uguali, di pari dignità e di pari valore.

Anna Vigilante 2a AC

25 NOVEMBRE DONNE, URLIAMO IL NOSTRO DOLORE!

Il 24 Ottobre di 62 anni fa (era il 1945) cinque tra gli Stati più impor-tanti (USA, Gran Bretagna, Francia, Unione Sovietica e Cina Nazionali-sta) si impegnano per: salvaguardare la pace e la sicurezza mondiale con mezzi non bel l ic i ; garantire l uguaglianza giuridica per tutti i po-poli della Terra; tutelare i diritti fonda-mentali dell uomo; collaborare in tutti i modi per il miglioramento del tenore di vita delle popolazioni di tutto il mondo. Questo giuramento, conte-nuto nella Carta delle Nazioni Uni-te , viene firmato negli anni successi-vi da altri 50 Paesi tra i quali l Italia (anche se solo nel 1955). Il motivo di questa unione affonda le radici in una realtà meno tranquilla di quanto ognuno possa immaginare. Dopo il lancio della bomba atomica sul Giap-pone (1945) sorge spontaneo un comune terrore per un potenziale abuso di armi di distruzione di mas-

sa. Segue il bisogno e il tentativo di limitarne la diffusione. Per la prima volta, inoltre, anche gli esponenti di uno stato (prima la Germania e poi il Giappone) vengono chiamati a ri-spondere, davanti ad un tribunale militare internazionale, dell accusa di crimini contro l umanità.

K. Annan, ex segretario generale dell ONU, mezzo secolo dopo la f o n d a z i o n e , d e f i n i s c e l organizzazione come uno dei pro-getti più ambiziosi della storia . È

una frase stupenda perchè lascia spazio all idea di un mondo senza guerra, ma contemporaneamente trasforma questa utopia in una spe-ranza. La grandezza di questo con-cetto consiste nel fatto che ambire non è sinonimo di raggiungere: se-condo me è questo che rende con-creto un ideale, ovvero la consapevo-lezza che ciò in cui si crede è giusto, ma non facilmente realizzabile.

Ho voluto, con questo breve articolo, elogiare e soprattutto far conoscere gli ideali per i quali l ONU è stata fon-data perché sono convinta che, se ognuno di noi basasse su di essi il modo di interagire con la realtà, un giorno davvero gli uomini potrebbero riscoprire la bellezza di vivere in pace e, in particolar modo, bene insieme.

Grazia Iannacone 4a C

L ONU COMPIE 62 ANNI...

IL LICEALE PAGINA 3 ATTUALITÀ

Secondo le stime ogni giorno più di 3000 persone perdono la vita in inci-denti stradali, e non sono semplici nu-meri: accade anche adesso, in questo preciso istante!!!

Non voglio generalizzare, colpevolizza-re o screditare alcuna persona in parti-colare, ma purtroppo noto, sempre più, che tra la maggior parte dei guidatori è diffusa, ahinoi, con un accezione errata, l idea di destino, di fatalità. In realtà questo concetto altro non è che una fuga dalle proprie responsabilità. Troppo facile credere che tutto sia già scritto . Secondo questa filosofia dovrem-mo, per esempio, attraversare il pas-saggio a livello, senza rallentare e senza assicurarci che il treno non ci sia e, perchè no, il tutto ad occhi chiusi. Assurdo!! Dubito che sareste davvero così felici di farlo!!

Prevenire è meglio di curare . Questa frase, immagino, sentita milioni di volte, la consideriamo al massimo per preve-nire un raffreddore! Dovremmo invece applicarla meno raramente, anche quando guidiamo per esempio. Siamo propensi troppo spesso a considerarci artefici del nostro destino quando par-liamo di successo, di realizzazione delle nostre ambizioni, del futuro. Fin qui tutto ok; quando si comincia a parlare di responsabilità, quando ci ricordiamo che siamo artefici semplicemente e soprattutto della nostra vita allora in una frazione di secondo siamo capaci di dimenticarcene.

L errore comune sta nel responsabiliz-zarsi solo dopo le esperienze più vicine. Ed è giusto, per certi aspetti, che sia così. Ma entro certi limiti; è proprio que-sta infatti una delle maggiori cause a determinare l aumento degli incidenti: pochi ci insegnano l importanza di pre-venire!

Detto in poche parole: dobbiamo per forza aspettare altre vittime prima di cercare di cambiare?

Quante ce ne devono essere ancora? Pensate se a ogni persona che capisca a fondo l importanza dell argomento dovesse corrisponderne un altra che funga da vittima, da esempio. A me viene voglia di lasciare tutto, di fregar-mene se penso che abbiamo la capaci-

tà di riflettere ma non la sfruttiamo!! Siamo comunque degli esseri umani e sbagliare è una delle cose tra le quali siamo più esperti ; ma una cosa è lo sbaglio, l incidente inteso nel vero sen-so letterale mentre ben altra cosa è il menefreghismo, il lasciare tutto al ca-so, il pensare che le regole esistano tanto per esistere e romperci . Non dobbiamo limitarci a condividere, ad a n n u i r e quando qual-

cosa ci sem-bra giusta. Anche nel nostro picco-lo, un mini-mo di atten-zione può limitare pa-recchio i danni!!

E ne vale la pena dal momento

che, nella peggiore delle ipotesi, la posta in gioco è la vita, e non una cosa da niente!

La mia non è una forma di pessimismo o di accusa ma è al contrario una vo-glia di cambiare scaturita dall essere realista, dai terribili numeri che parlano chiaro.

Sarei un ipocrita se negassi che amo divertirmi con le due e le quattro ruote.. ma una cosa è farlo in un posto tempo-raneamente o del tutto isolato e darsi alla paz-z a g i o i a , un altra cosa è mettere in peri-colo la propria e altrui vita su posti inade-guati come le strade normal-mente traffica-te. Per sfogare le proprie passioni esistono i veri circuiti, le piste non c è niente di meglio!!

Correre per strada non ha niente a che vedere con le vere competizioni!!

Ogni individuo ha una coscienza e delle responsabilità.. e questo è fonda-mentale. Ma dal momento che non tutti lo capiscono dovrebbe esserci qualcu-no a tutela della società: esistono infat-ti le forze dell ordine, che almeno in teoria non servono (solo) per guada-gnare soldi!!

Ma il sistema Italiano non è dei miglio-ri; siamo infatti al 14° posto per il mi-

glioramento e la riduzione delle vittime della strada! In Germania invece dove nonostante ci siano più abitanti che in Italia, in alcuni tratti dell autostrada non ci siano i limiti di velocità (proprio così) e ci s ia l ibertà sul l elaborazione, sull incremento delle prestazioni e della sicurezza del proprio veicolo, le vittime in incidenti sono di gran lunga minori! Motivo? La polizia, invece di perdere tempo e risorse in posti di blocco con tanto di mitraglietta come se stessimo in guerra, pensa a vigilare nel vero senso della parola e ad agire quando è davve-ro necessario. Non da meno è l istruzione che la gente riceve.

In Italia invece abbiamo i migliori costrut-tori al mondo di componenti extra che, a causa delle nostre stesse leggi, della burocrazia, sono costretti ad esportare i loro prodotti all estero nonostante rap-presentino una fetta grandissima del mercato. Ed è buffo pensare che, per esempio, un modello di freni potente è legale se applicato dalla fabbrica mentre è illegale se applicato sulla stessa auto, con le medesime caratteristiche tecniche uscita di fabbrica con un altro modello meno potente di freni!

Non parliamo poi dei limiti posti senza criterio su strade dove si potrebbe corre-re un po di più e dei mancati controlli sulle strade dove la gente corre davvero in modo pericoloso.

Tutto ciò fa da prete-sto alle solite multe, in real-tà truffe lega-lizzate.. non c è un vero ideale di tute-la e di sicurez-za.

Ho preso a cuore questo

problema dopo varie esperienze.. e sin-ceramente mi sono stancato di vedere piangere e soffrire, ora nei tg, ora dal vivo, tante, troppe persone..

Eliminare completamente i rischi è forse esagerato, se non impossibile, ma per-chè non provare a limitarli evitando l evitabile? A trarne i vantaggi saremmo soltanto noi.

Alessandro Torella 5a A

3000 AL GIORNO!

IL LICEALE PAGINA 4 ATTUALITÀ

Non so se ve ne siete resi conto ma non sembra anche a voi che questo paese stia cadendo a pezzi??? Voglio dire sia dal punto di vista strutturale che sociale?

Non so se sono l unica che ci pensa (spero di no) ma vi accorgete di quante cose facciamo un cattivo uso? Siamo, o meglio, eravamo il paese più bello del Gargano: abbiamo il mare, la campa-gna e la montagna, abbiamo un centro storico che non ha nulla da invidiare a quello di altri paesi, buone strutture e allora io mi chiedo: perché San Nican-dro sta morendo????

Perché non sappiamo valorizzare le cose che abbiamo, perché non ce ne frega niente, perché viviamo nella con-cezione che tra qualche anno ce ne andremo. Sono sicura che il comune si sia impegnato per recuperare o miglio-rare la situazione, ma vi chiedo: cosa avete fatto di concreto????

L episodio dell immondizia non è stato certo un punto a loro favore

(Precisazione: non è un attacco perso-nale ai membri del comune, in quanto tutti sappiamo che viviamo una situa-zione economica difficile che non può essere risolta da un giorno all altro nonostante l impegno costante di chi di dovere).

Il nostro centro storico sta cadendo letteralmente a pezzi, mentre, come avviene negli altri paesi, potrebbe es-sere una delle nostre maggiori ricchez-ze in quanto attirerebbe turisti. Voglia-mo parlare poi di tutte le strutture pub-bliche che non vengono utilizzate?!?!?! Avete presente l anfiteatro (di stampo molto greco) che si trova sul Monte Vergine ?!?!: ha un acustica perfetta. Perché allora viene lasciato in balia di sé stesso? Vogliamo parlare delle stra-de? E di tutti gli edifici non utilizzati che dovrebbero essere pubblici e invece sono in mano a privati come ad e-sempio i l Castello? Io, come (suppongo) molte persone, ho il desi-derio di vedere come è fatto dentro!!!!!! Se poi aggiungiamo il fatto che non c è

un luogo per i giovani adios!!!!!!

Scusate voglio togliermi una curiosità: siamo all incirca 460 alunni che frequen-tano il liceo De Rogatis , suppongo altrettanti che frequentano l istituto Fioritto in totale siamo approssimativa-

mente 1000 ragazzi compresi nell età di 14 e 19 anni. Ma dove siete? Che fate? Perché non uscite??? Non dico che do-vreste uscire tutti e 1000 ma almeno 200 almeno il sabato e la domeni-ca???? Capisco che ora fa freddo, ma uscire ogni tanto non fa male!!!!!!!! In questo paese non abbiamo più vita di piazza!!! Non abbiamo più dialogo!!! Perché ho scritto quest articolo? Perché voglio che tutti prendiate coscienza della situazione, perché voglio che il comune si impegni di più, perché pretendo di sapere che non sono l unica a pensarla così, ma soprattutto perché voglio che tutti, chi più o chi meno, a seconda delle proprie possibilità, faccia il possibile per migliorare la situazione.

Federica Palmieri 4a C

NO

ALL EUTANASIA PER SAN NICANDRO!!!! GRIDO DISPERATO DI UN ADOLESCENTE PER LE SORTI DEL SUO PAESE

Già in passato i giovani di San Nican-dro hanno espresso la loro volontà di essere parte attiva della vita sociale della nostra comunità cittadina. Fuochi di paglia, o rare eccezioni, si dirà. Ma perché permettere che quelle che sono tanto rare quanto nobili eccezioni di partecipazione finiscano soppresse da un apatia che, come un morbo, sta lentamente consegnando il nostro pae-se e la sua gioventù, il suo futuro, ad una morte lenta e quasi inevitabile?

In realtà non è affatto giusto ragionare in termini di eccezioni. Tanti sono i giovani cittadini che questo morbo vor-rebbero scacciarlo. Tante piccole indi-vidualità, come atomi separati, che covano il sogno di abbattere questo limbo, questo stato di cose immobile ed immutabile. Cito Ernesto Guevara: "Quando si sogna da soli è un sogno, quando si sogna in due comincia la realtà".

Perché non provare a cercare di smuo-vere anche solo una piccola foglia in questo statico pantano? Unire quegli atomi in modo da formare una sola massa, forte ed attiva sul territorio.

Un associazione giovanile che riunisca

pensieri, idee, opinioni e che dia legit-timamente voce ai giovani sannican-dresi. Uno spazio ideato, fondato e gestito autonomamente. Un associazione apolitica, apartitica e aconfessionale che abbia lo scopo di promuovere iniziative sociali e cultura-li, dando così la possibilità a tanti gio-vani del nostro paese di confrontarsi, di unirsi e di attivarsi per dare una scossa all immobilismo sannicandre-se.

Avrei potuto scrivere questo articolo per un periodico locale, ma ho scelto di pubblicarlo su Il Liceale per un semplice motivo: è rivolto a voi stu-denti, a voi ragazzi. Quanti di voi si identificano in quelle piccole individu-alità che vorrebbero fare qualcosa di buono, ma che, per mancanza di mezzi o anche solo per pigrizia, la-sciano trascorrere gli anni liceali di-simpegnatamene in attesa di scappare in questa o in quell altra

città del nord? Se non ci pensiamo noi giovani, chi lo farà?

Non sto affermando che spetta a noi risollevare le sorti del nostro paese che qualcuno ostinatamente continua

a chiamare città. Per fare ciò è neces-saria la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza. Credete che qualsiasi sin-daco che potrà mai essere eletto riusci-rebbe a fare qualcosa di realmente po-sitivo senza l aiuto sincero e disinteres-sato dei cittadini?

È anche vero però che non possiamo solo lamentarci di non essere presi in considerazione dalla classe dirigente e dalla parte adulta in genere. Credo che i tempi siano maturi per rimboccarsi le maniche e dimostrare con un atto con-creto la nostra presenza e voglia di par-tecipazione.

La libertà non è star sopra un albero, non è neanche il volo di un moscone, la libertà non è uno spazio libero, libertà è partecipazione .

Noi ci impegneremo al massimo perché questo progetto, questo sogno, si rea-lizzi. Non siamo sicuri di riuscirci, ma ci proveremo. Voi, se siete stanchi di es-sere considerati feccia, dimostrate quel-lo che valete: è l occasione giusta per farlo. Questo progetto è aperto a tutti e ha bisogno di tutti.

UNITI PER DARE VOCE ALLE NOSTRE IDEE

IL LICEALE PAGINA 5 ATTUALITÀ

L Italia, paese del sole e della cultura mediterranea, è stata fin dai tempi dell antico Impero Romano caput mundi , centro di smistamento e di potere e ha dato l input alla civilizzazio-ne del mondo attraverso opere di boni-fica, acquedotto, strade, ponti

Secondo il grande poeta Virgilio l Italia era la terra perfetta in quanto ha clima mite, posti stupendi e una variegata flora e fauna. Non esiste, in tutto il Glo-bo, strada o monumento che non si rifaccia allo splendore che il Bel Paese ha rappresento negli anni.

Anni che oggi l Italia, però, sembra portar male: è tra i Paesi che hanno più risorse in Europa, ma è anche tra quelli che hanno il debito più alto. Un paese in cui il ministro più giovane supera i cinquant anni per non parlare

degli over ottanta del presidente della Repubblica e del presidente del consi-glio e via con tutti gli altri. Alcune do-mande sorgono spontanee: come

possono rappresentarci persone che della società contemporanea non hanno un ottica giovanile? Siamo noi il futuro del nostro Paese, o no? Il bipolarismo, questa e quella legge , a cosa servono se poi ci costringono a

votare leader di partito che quando ave-vano la nostra età vivevano in piena dittatura? E ci si ritrova, noi ragazzi del meridione sopratutto, a venticinque anni con una laurea appesa ad una parete perché non esistono sbocchi lavorativi a meno che beh! Neanche nelle nostre amate e soleggiate pianure si trova più lavoro dopo l invasione degli immigrati. E allora? Come dice sempre un mio amico: siamo finiti?

Per ora aspettiamo una svolta decisiva in cui siano i giovani a decide il loro futuro. Ci sono buoni propositi: infatti nella nostra regione c è un parlamento che unisce tutti i giovani studenti puglie-si e , quest anno, abbiamo un candidato anche per la nostra scuola! Un buon inizio

Michele Coco 4a B

LA POLITICA SECONDO NOI

5 Dicembre 2007, ore 08,15, i liceali ancora assonnati vagavano spaesati per il porticato: alcuni portavano gli occhiali da sole, nonostante la pioggia (segno inequivocabile della loro assen-za mentale), alcuni fumavano una si-garetta per riprendersi dallo shock, altri ripassavano per l imminente interroga-zione o compito. Tutti erano visibilmen-te rassegnati ad un altra interminabile e ardua giornata di scuola. Quando, all improvviso, un urlo squarciò la gre-ve aria mattutina: I TERMOSIFONI SONO SPENTIIII!!!! . E quello che era un brusio, si trasformò in un silenzio assordante: tutti trattennero il fia-to...poi, finalmente, qualcuno gridò: SCIOPEROOOO!!!!!

La folla eccitata cominciò a chiedersi Dove sono i rappresentanti??? Fate

qualcosaaa!!! E come di consueto ebbe inizio il colloquio tra i rappresen-tati e il preside, mentre gli studenti at-tendevano al freddo e al gelo. Tutte le speranze, tuttavia, vennero a mancare quando i rappresentanti annunciarono afflitti: LI HANNO ACCESI . A quel punto la folla ormai incontrollabile, e con il cervello fuori uso perché conge-lato, non si curò del contrordine e si incamminò per la strada di casa (dolce casa).

Qui qualcuno aggiungerebbe e visse-ro tutti felici e contenti e scongelati! .

Tuttavia non ci fu affatto un lieto fine

6 Dicembre 2007, ore 11,30, una classe dopo l altra, tutto il triennio, a parte la 5^C , ha scoperto quale fu l ardua sentenza : niente uscite extra

(teatro, ecc ) e arresti domiciliari (si può dire classiliari ???) insomma tutti pensarono: Galeotta fu quella circolare e chi la scrisse! Quel giorno più non vi leggemmo avan-te quel pezzo di carta ha fatto vitti-me anche tra i civili . Animae fidae , davvero tanta, negli dei la collera? .

Morale della storia:

Nonostante sembri una bella avventura e magari molti penseran-

no che i provvedimenti siano eccessivi, questa volta bisogna ammetterlo: ab-biamo torto torto marcio. In primis, perché non c era un motivo valido per fare sciopero , in secundis, perché in questo modo abbiamo dimostrato che ci aggrappiamo alla minima stupidaggi-ne pur di saltare un giorno di scuola. È stato ripetuto milioni di volte (e anche scritto nel numero precedente de Il Liceale ) che lo SCIOPERO È TUTT ALTRA COSA!!! Innanzi tutto le motivazioni devono essere fondate e sentite, poi bisogna essere uniti e ci pare ormai chiaro che noi liceali non lo siamo affatto. In questo caso particola-re, poi, si è assunto un atteggiamento chiaramente sconclusionato, a comin-ciare dagli stessi rappresentanti, i quali nell informare la folla della successiva accensione dei termosifoni, non sono riusciti a gestire la situazione quando in massa se ne stavano andando. I rap-presentanti sono un punto di riferimento per gli alunni e in certe situazioni do-vrebbero prendere delle posizioni e quanto meno cercare di indirizzare gli studenti alla scelta migliore.

Dunque se cercate un motivo per non venire a scuola ce ne sono molti, sicu-ramente più validi di questo.

Curiosità:

Ma cosa volevate dimostrare non en-trando quel giorno a scuola!?!?

Valeria & Federica

TERMOSIFONI SPENTI?!?!?...SCIOPEROOO!!!!!

IL LICEALE PAGINA 6 ATTUALITÀ

Anche in un piccolo centro abitato come il nostro non poteva man-care la biblioteca comunale che dal 1998 ad oggi ha sede nel cuore del centro storico di San Nicandro, la Terravecchia, e pre-cisamente nel Palazzo Fioritto. La Biblioteca Comunale ha aderito al progetto "ARACNE" (per un siste-ma a rete di biblioteche pubbliche locali). La nostra biblioteca è una pubblica libreria a scaffale aperto, con molte innovazioni, quali lo sviluppo di internet point, l adeguamento degli arredi pro-fessionali, la realizzazione di spa-zi per il reference, realizzazione di spazi per ragazzi e di spazi multimediali. Il progetto per il rin-novamento della biblioteca preve-

de inoltre l'incremento, sviluppo e rafforzamento delle raccolte locali, delle raccolte delle opere generali di consultazione nonché il rinnovo del patrimonio librario con particolare riguardo alle se-zioni narrativa adulti , narrativa ragazzi , saggistica adulti , saggistica ragazzi , divulgazio-

ne e intrattenimento sia in forma-to tradizionale che in formato multimediale ed elettronico. Il fondo più cospicuo è quello di Lingua e Letteratura italiana, lati-na e greca, Storia e di Filosofia. Consistenti anche i fondi riguar-danti la Religione, la Storia dell'Arte, la Regione Puglia, la Storia locale, la Geografia, la Musica, il Diritto ed il Teatro, dal

classico al moderno. La Biblioteca è inoltre fornita di enciclopedie e di diverse annate rilegate di gior-nali quali La Gazzetta del Mezzo-giorno , Avanti! , L'Unità , La Repubblica , Panorama e gior-nali garganici e locali. Quindi, di-sponendo di questa struttura, da poco rinnovata, almeno noi giova-ni dovremmo sfruttare quest op-portunità per ampliare le nostre conoscenze perciò invece di sta-re sempre in casa davanti al pc perché non andate in biblioteca qualche volta? Infondo ogni libro è un ponte verso nuove conoscen-ze!!!

Silvia Cursio 1a AC

UNA BIBLIOTECA TUTTA DA SCOPRIRE

Esplosivo, irriverente ma irrinun-ciabilmente fine, sono gli agget-tivi che spettano come minimo all artista Roberto Benigni per la performance di novembre su raiuno.

E iniziata con una immancabile satira poilitica, tutti nel caldero-ne: Berlusconi, Mastella, Prodi, i Savoia Ne ha dette di ogni ma senza rinunciare alla sua finezza che impe-disce ad ognuno di essere offeso. Ha dimostrato Benigni che quel che rende qualcosa volgare è ciò che è privo di contenuti, privo di poesia e non quel che contiene anche parolacce! Per dimo-strare ciò, ha esposto

il canto V dell Inferno di Dante spettacolarmente Ci ha prima introdotti, lentamente, dolcemente senza quasi farci rendere conto, attualizzando ogni aspetto di qual-cosa che risale a 700 anni fa facendo riferimento in parti-

c o l a r e alla storia d amore tanto pro-f o n d o q u a n t o sbagliato , poiché traditore, tra Paolo e Francesca Ci ha tenuti incollati per due ore, sen-za fermarsi né bere, davanti allo schermo ed è

entrato nelle no-

stre case come un professore dei nostri tempi,qualcuno che fa parte di noi ma che è stato ca-

pace di e-s t r apo la re da ogni sfu-m a t u r a de l l ope ra , s f u m a t u r e della nostra anima. Ci ha dato la fiducia

in noi stessi che avevamo persa per le scorse mancanze di con-tenuti. E riuscito a criticare e nello stesso tempo elogiare, per lati differenti,il nostro Paese che tutti dovremmo amare e miglio-rare con la cultura, che è l unica arma per non essere sottomessi.

Chiara Di Lella 2a AC

BENIGNI SHOW

IL LICEALE PAGINA 7 WEB

Nei primi di Novembre ho ricevuto un e-mail che mi informava dell esistenza di una legge che avrebbe trasformato MSN Messenger in un servizio a pagamento. Dopo essermi accertata che questa noti-zia fosse falsa (la solita catena di Sant Antonio ), ho approfondito la mia ricerca e ho scoperto che una legge che riguarda la Rete effettivamente esiste.

Si chiama "Nuova disciplina dell editoria e delega al Governo per l emanazione di un testo unico sul riordino della legisla-zione nel settore editoriale" o, come l ha ribattezzata il comico e attivista Beppe Grillo, Legge Levi-Prodi . Lo stesso Gril-lo definisce tale legge come un testo per tappare la bocca a Internet .

L autore della proposta di legge è Riccardo Levi, sot tosegretar io alla Presidenza del Consiglio, che in una lettera ri-volta apertamente al comico afferma Ciò che ci propo-

niamo è sempli-cemente di pro-

muovere la riforma di un settore, quello, per l appunto dell editoria, a sostegno del quale lo Stato spende somme importanti. [ ] Vogliamo creare le condizioni di un mercato libero, aperto ed organizzato in modo efficiente. Per questo, intendiamo, tra le altre cose, abolire la registrazione presso i Tribunali sino ad oggi obbligato-ria per qualsiasi pubblicazione e sostituir-la con l unica e più semplice registrazio-ne presso il Registro degli Operatori della Comunicazione (Roc) tenuto dall Autorità Garante per le Comunicazioni (AgCom) .

Tuttavia l articolo 7 ( Attività editoriale su

internet ) presenta un testo alquanto controverso, per cui, per definizione, tra i prodotti di editoria sarebbero inclusi anche i blog e i siti personali. Pertanto chiunque ne possegga uno dovrebbe registrarlo al Roc, produrre dei certifica-ti, pagare un bollo, anche se fa informa-zione senza fini di lucro. Inoltre bisogne-rebbe dotarsi di una società editrice e avere un giornalista iscritto all albo co-me direttore responsabile.

Il disegno di legge originario è stato criticato anche da alcuni degli stessi ministri che lo avevano approvato e da altri politici della maggioranza. Tra que-sti Paolo Gentiloni, Pietro Folena e An-tonio Di Pietro, Ministro delle Infrastrut-ture, il quale ammette che la legge era stata approvata all'unanimità senza es-sere letta, per il semplice fatto che il provvedimento era stato presentato come "di routine", ossia come riassetto di norme già esistenti. Solo dopo essere venuto a conoscenza del suo reale con-tenuto ha affermato Per quanto mi ri-guarda questa legge non passerà mai .

La notizia è stata diffusa al punto da raggiungere uno dei quotidiani più famo-si al mondo, il Times, che ci definisce una nazione di legislatori ottuagenari

eletti da settantenni , per cui il governo italiano non sembra capace di adattarsi al mondo moderno .

Al seguito di tali critiche e accuse, Levi ha aggiunto una modifica all articolo in questione, ma anch essa non è stata esente da critiche riguardanti la defini-zione di "organizzazione imprenditoriale del lavoro", in cui potrebbe rientrare anche la pubblicità (e quindi una fonte di guadagno), presente in molti blog e la

stessa definizione di "uso personale" o "uso collettivo", visto che di fatto qualsiasi sito pubblicato in rete non è più ad uso personale del solo autore.

Beppe Grillo sul suo blog ha commentato tale modifica con

espressioni molto forti, che tuttavia rendono bene il

concetto: Levi can-cella questo c...o di articolo 7 e non se ne parli più. Basta con le prese per il

c..o. Il mondo ride di noi .

Non posso biasimare Beppe Grillo per i toni accesi con cui si rivolge al sottose-gretario Levi.

Tuttavia non bisogna dimenticare che la Legge Levi-Prodi è nata fondamental-

mente per promuovere l informazione (da non ignorare è l articolo 27 riguardante la distribuzione dei quotidiani nelle scuole).

Ho letto moltissimi commenti di blogger che sputano sentenze sui politici senza neanche conoscere la questione fino in fondo. Per questo spero che dopo aver letto il mio articolo, molti prenderanno un po più di coscienza su questa e su altre questioni politiche che, inevitabilmente, condizionano le nostre vite; ma soprattut-to è un invito a non fermarsi alla prima notizia che ci viene data, perché a scrive-re sono persone con un punto di vista indubbiamente di parte.

Valeria Bizzarri 4a C

"LEGGE LEVI-PRODI": CHE NE SARË DEI NOSTRI BLOG???

LINKS UTILI Riflessioni.it Sito dedicato alla riflessione ed al confronto sui più vari temi, con aforismi, semplici

riflessioni, forum.

SIAE Rassegna specializzata sulle nuove tendenze del mondo della musica e delle discoteche.

Sul sito, le informazioni sugli eventi, il catalogo degli espositori, i servizi ai visitatori, e dei link

di interesse.

Tutto Fumetti Sito comprendente molti fumetti divisi per tipologie con news immagini e

recensioni.

You Tube Sito in cui puoi guardare o mettere in rete tutti i video che vuoi...gratis!

IL LICEALE PAGINA 8

Sono contenta che abbiate risposto al mio articolo forse non siete tanto apatiche come pensavo!!! Comun-que mi sento in dovere,verso tutti i membri della redazione, di precisare alcuni punti trattati nel vostro articolo. Voi avete sottolineato che noi non abbiamo avvisato circa l uscita del numero precedente ora non so se siamo noi deficienti o voi cieche: noi abbiamo affisso, per ben due volte, i magnifici fogli A3 nei quali indicava-

mo la pubblicazione prossima de Il Liceale (con la data limite per con-segnare gli articoli e indicando a chi consegnarli) in caratteri cubitali con i pennarelli indelebili!!!! Il fatto che voi non siate state avvisate non so come spiegarlo noi la nostra parte l abbiamo fatta (tra l altro c era l avviso anche nella bacheca della palestra), forse qualcuno l avrà tolto o la vostra palazzina sarà infestata comunque vi rinnovo l invito (già fat-to) di far entrare un vostro membro nella redazione in modo di avere un contatto continuo. Naturalmente

l invito è esteso anche ad un mem-bro del biennio.

Archiviando il malinteso del giornali-no vorrei parlare anche della que-stione dello sciopero. Forse non mi sono spiegata bene nell articolo pre-cedente. Lo sciopero è un azione di massa: se in un determinato giorno, su 460 alunni, solo 20 non vengono a scuola per fare sciopero non ser-ve a nulla. Fare sciopero significa combattere per le proprie idee, cre-are trambusto per fare in modo che le nostre esigenze vengano prese in considerazione, per renderci parte-cipi del nostro presente. Natural-mente se è un azione individuale non verrà mai presa in considera-zione!!!!!! Inoltre fare sciopero per evitare di fare lezione e rimanere a dormire è una contraddizione in quanto limitiamo, autonomamente, il nostro diritto allo studio!!!

Per quanto riguarda lo sciopero dei termosifoni naturalmente avete ra-gione:nessuno vi ha avvisato e per questo mi scuso in prima persona.

Però una domanda mi sorge sponta-nea: se voi il giorno prima molto in-telligentemente (sto citando testual-mente le vostre parole) siete andate dal preside per risolvere la questione e sapevate che il preside, molto cor-dialmente, si era attivato subito, per-ché molto intelligentemente non avete avvisato anche qualcuno del nostro plesso? Il perché è risaputo: nella scuola non c è dialogo tra di noi ed è il tema su cui si basava il mio articolo. Mi dispiace che l abbiate in-terpretato male: non era un attacco!!! Lo stampo aggressivo era per dare maggior risalto ai punti trattati e per scaturire una qualsiasi reazione in tutti coloro che l avrebbero letto. Vi ripeto il mio entusiasmo per aver ri-sposto e per aver esposto il vostro punto di vista sperando che questa questione non sia un semplice botta e risposta , ma un dialogo co-

struttivo che si vada rafforzando nel tempo.

Federica Palmieri 4a C

?!?!?!?!?!?!?!... (La Redazione risponde )

Nella scorsa edizione de Il Liceale si parlava giusto di noi rispondia-mo cordialmente ( e in italiano) che il pedagogico non soffre di vittimismo e teniamo a precisare che molte di noi avrebbero scritto volentieri un artico-lo su codesto giornale, ma non sia-mo state informate circa la prima uscita del giornalino di quest anno. Ricordiamo inoltre che della scorsa redazione ne facevano parte Concet-ta De Luca e Concetta D Andrea, entrambe appartenenti al nostro stesso indirizzo, le quali in prossimità della pubblicazione del giornalino, affiggevano nella nostra bacheca la data dell uscita e tutte le indicazioni (su dove scrivere o a chi consegnare il proprio articolo:informazioni utili soprattutto per i nuovi iscritti) voi avete avvisato? Avete scritto del no-stro isolamento e della nostra scarsa partecipazione, a dire il vero, siamo isolate solo dal punto di vista struttu-rale e questo richiede da parte vostra che siete i responsabili de Il Licea-le di informarci, no? Consigliamo l ottimo metodo della vecchia reda-

zione questo forse potrebbe esse-re il primo punto d incontro, visto che nella scorsa edizione si parlava di unità d istituto e poi vogliamo parlare degli scioperi? Per lo scio-pero del 12 ottobre non è stata chie-sta l autorizzazione (anche perché chi è convinto dello sciopero , lo fa comunque), si è cercato solo un dialogo al fine di trovare un accordo con il preside per evitare provvedi-menti disciplinari (quali ammonizio-ni,proprio così al pedagogico c è chi è stato ammonito x lo sciopero!, viaggi d istruzione annullati, giustifi-che ammesse solo con il certificato medico, ecc ) comunque provve-dimenti disciplinari che pesano per chi fa il V anno! Proprio per questo sciopero, Cagnano ha chiesto ed ottenuto l assemblea d istituto, ma-nifestando serenamente. E vero che sia lo sciopero che l assemblea sono un nostro diritto, ma a volte non bisogna scendere a compro-messi per un quieto vivere? Quindi autorizzazione o no era relativo per chi avesse deciso effettivamente di

scioperare! Altro sciopero è quello del 23 ottobre dovuto ai termosifoni spen-ti ! Perché molte classi decidono di scioperare in massa e noi non ne veniamo messi al corrente?! In que-sto caso, comunque, non ci saremmo unite poiché noi, molto intelligente-mente, il giorno prima siamo andate dal preside per metterlo al corrente del problema, il quale si è subito atti-vato per poterlo risolvere. Il giorno dopo siamo tutte entrate e dopo due ore i termosifoni erano accesi! Come si fa a parlare di unità, di manifesta-zione organizzate se non c è dialogo, informazione, coordinamento e rispet-to? Senza dilungarci molto su questo articolo ribadiamo che siamo isolate solo dal punto di vista strutturale, non ci auto-escludiamo, né sventoliamo la nostra solitudine per vittimismo. Ci sono però problemi noti a tutti noi: scarso dialogo e zero organizzazione! Comunque noi del pedagogico ci sen-tiamo tutte unite e orgogliose del no-stro indirizzo!!!

Il Pedagogico

LA SOLITUDINE TRA NOI...

IL LICEALE PAGINA 9

A partire da questo numero

Il l iceale porta un innovazione:

piccole interviste,delle quali si

occuperà la sottoscritta, per dare voce

a tutti gli studenti del nostro l iceo

Quali sono i vost r i sogni

e sper anze f utur i?

EMANUELA RUSSO, 2a AC: Gia da quattro anni frequento la c lasse d i c anto a l c onserva torio d i Rod i, e devo ammettere c he è davvero dura impegnarsi in due sc uole c ontemporaneamente, ma per il mio futuro questo ed a ltro Speranze?? Voglio ottenere c on ottimi risulta ti entramb i i d i-p lomi, perc hé un domani possa insegnare c anto, c ontinuando a c oltiva re la mia passione e fre-quenta re l università per a ffermarmi nella soc ietà od ierna .

FEDERICO PERTOSA, 2a AC: Frequento il conser-va torio da sette anni e stud io p ianoforte, a rmonia e storia . Sono isc ritto a l lic eo c lassic o, c he non è p roprio una passegg ia ta , quind i non ho un minu-to libero. Per il futuro ho va ri p rogetti, innanzitutto vorrei da re lezioni d i p ianoforte p riva te, c he mi c onsentano d i mantenermi ag li stud i e riusc ire ad entra re nell ac c ademia nava le.

GABRIELE GRANITO, 5a A: In futuro mi vedo a tto-re. A 14 anni ho rec ita to nel mio p rimo spettac olo teatrale e, grazie a persone che hanno creduto in me, ho avuto la possibilità di coltivare la mai pas-sione: la rec itazione. Ammetto c he spesso sono c ostretto a sposta rmi, perc hè viviamo in un paese c he non offre molte oc c asioni per esprimere i nostri ta lenti e questo imp lic a sac rific i, ma sono semplic emente le basi per c onc retizza re la mia passione e per da re luc e a l mio futuro.

ELEONORA RUSSO: Il mondo dello spettac olo mi lasc ia sempre senza fia to Il mio sogno?

Riuscire un giorno a farne parte. Per raggiungere il mio obbiettivo presto prenderò lezioni di recitazio-ne.

MICHELE SOLLITTO, 5a A: Ho intenzione d i p rova-re ad ac c edere a lla fac oltà d i odontoia tria o tecnico-rad iolog ia , se p roprio non dovessi riusc ir-c i, op terò per fa rmac ia perc hé c redo c he nella nostra soc ietà queste siano le c ompetenze p iù ric erc a te.

LORELLA SOLLITTO, 1a P: Ho sc elto il pedagogic o perché ho sempre voluto aiutare il prossimo ed è p roprio in questo c he vog lio spec ia lizza rmi In futuro sogno di diventare una psicologa per soc-correre, attraverso la comunicazione, tutti coloro che ne avranno bisogno, soprattutto se affetti da p rob lemi menta li.

GIUSEPPE SCANZANO, 2a AC: Sono certo che un domani stud ierò legge in quanto mi p iac erebbe avere rapporti c on la gente e a iuta re tutti quelli c he si trovano in d iffic oltà .

ANTONIO CAMPAGNA, 3a C: Fin da p ic c olo ho sognato di diventare medico e raggiungere gran-de fama in questo c ampo. Inoltre p ra tic o assi-duamente basket e pa llavolo, sport c he vorrei c ontinuare per mig liora re e per ragg iungere livelli naziona li.

SILVIO PERTA, 5a A: Sono uno sportivo e in futuro spero d i laurearmi in sc ienze motorie, e ap rire una pa lestra .

RITA, 2a B: Adoro d isegnare Mi p iac erebbe d isegnare fumetti o a ffermarmi c ome stilista , in-tanto però c oltivo un a ltra passione: il ba llo

ILARIA STICOZZI, 2a A: Io non ho anc ora idee p rec ise sul mio futuro, ma mi p iac erebbe d iventa -re una ped ia tra perc hé adoro i bambini, però non esc ludo lavori c ome d ietologa o fisio-terap ista .

ALESSANDRO TORELLA, 5° A: non mi sono ma i fossilizza to su un unic a c osa ho davvero tante passioni pa rlando d i sogni, vi c onfesso c he se dovessi sc eg liere mi p iac erebbe a lmeno d iven-tare pilota!!!

GIUSEPPINA IANNACONE, 5a P: Termina ti g li stud i vorrei isc rivermi a lla fac oltà d i lingue, approfon-dendo l ing lese e lo spagnolo, mi p iac e sta re a c onta tto c on c ulture d iverse, per questo vorrei d iventa re un interp rete.

ANTONIO TROMBETTA, 2a AC: Da 4 anni p ra tic o arti marziali e nuoto, sport che mi hanno conferito diversi titoli agonistici e che mi hanno dato l opportunità d i c resc ere fisic amente e menta l-mente. Credo che studio e sport rappresentino due strumenti vita li per l uomo, quind i in futuro spero di laurearmi e di trarre il meglio da questo perc orso sportivo.

A cura di Anna Vigilante 2a AC

IL LICEALE PAGINA 10 SPORT

Lo Sport è l'insieme di quelle attività, fisiche e mentali, compiute al fine di migliorare e mantenere in buona condizione l'intero apparato psico-fisico umano e di intrattenere chi le pratica o chi ne è spettatore. Può essere praticato singolarmente o in gruppo, senza fini competitivi, oppu-re gareggiando contro altri sportivi. In quest'ultimo caso si parla di agoni-smo sportivo. Ma le attività sportive oggi più conosciute e praticate fon-dano le loro radici in tempi a noi lon-tanissimi. Lo sport era già praticato nell antica Grecia: la corsa, il salto in lungo, la lotta, il pugilato, il lancio del giavellotto, il lancio del disco, la gara dei carri da guerra costituivano le attività principali. Queste non si con-centravano nel tempo libero, ma nell ambito di giochi olimpici, gare istituite nel 776 a.C, che si tenevano in onore di Zeus ogni quattro anni ad

Olimpia, un piccolo villaggio del Pe-loponneso e avevano un origine mitologica.

Secondo una delle tante leggende, i giochi olimpici vennero da istituiti da

Zeus per ricordare la vittoria sul pa-dre Urano nella contesa per il pos-sesso dell Universo. Questa grande festa, con una forte valenza religiosa, riuniva, per sette giorni, atleti di ceto elevato che, pur provenendo da di-verse comunità, si riconoscevano in un unico grande popolo. Le Olimpiadi non erano solamente un avvenimento sportivo, ma erano la celebrazione dell'eccellenza individuale, della va-rietà culturale ed artistica di un intera cultura greca che, anche oggi noi celebriamo, perché lo sport è uno strumento di vitale importanza che ha la capacità di trasmettere valori come la lealtà, lo spirito di squadra, la coo-perazione e la voglia di emergere.

Anna Vigilante 2a AC

SPORT...UN DONO DEI GRECI

L anno che sta per concludersi ha riservato molte soddisfazioni per i veri marchi italiani che si occu-pano di motori. Dopo oltre trent anni di domi-nio incontrastato delle case costruttrici giappo-nesi, come l Honda, la Yamaha e la Suzuki, è arrivato il successo da parte di quelle italiane. La Ducati ha stravinto il campionato del mondo di Moto GP con l australiano C. Sto-

ner, che ha battuto il grande Valenti-no Rossi. L Aprilia ha vinto sia il campionato della classe 125 cc, con il giovane G. Talmacsi, che quella della 250 cc con J. Lorenzo. La Fer-rari, invece, ha vinto, grazie al pilota Kimi Raikkonen, il campionato più bello e straordinario del 2007: la For-mula 1. Lo svolgimento di questo

campionato è stato caratterizzato soprattutto da una Ferrari, molto

veloce anche se a volte in affanno; e da una Mc Laren molto a f f i d a b i l e e d anch essa veloce,con due piloti come Fer-nando Alonso (ex campione del mondo per ben due volte) e Lewis Hamilton

(giovane promessa inglese) spesso rivali tra loro. Ma il culmine della Formula 1 è stato quello delle ulti-me gare con la Fer-rari e Raikkonen sempre più in sinto-nia e la Mc Laren, tartassata on solo dalla rivalità dei suoi due piloti, ma

anche dalla Spy Story che ha reso colpevole la scuderia anglo-tedesca di aver spiato i particolari tecnici della Ferrari. Per questo la casa co-struttrice italiana ha vinto il campiona-to costruttori. Per il mondiale piloti sembrava tutto perso, con Hamilton quasi vicino al suo primo titolo nell anno del suo debutto, ma così non è stato. Infatti Raikkonen, vincen-do le sue ultime gare, e grazie anche ad Hamilton che ha perso una gara e si è classificato settimo adun altra, è

riuscito recuperare quei punti che sembravano irre-cuperabili. Per questo è stato un titolo merita-to dal pilota finlandese, essendo la Ferrari una vera e propria squadra!

Michele Di Leo 4a C

STRAORDINARIO 2007 PER I MOTORI MADE IN ITALY

IL LICEALE PAGINA 11 SALUTE

Gesticolare con le mani, arrossire, scegliere in un dato contesto di stare in gruppo o appartati, il modo di ve-stirsi, la scelta del posto in cui seder-si a tavola, la mimica e i più svariati atteggiamenti, costituiscono tutti un tipo di comunicazione non verbale ma molto importante perché svela ciò che una persona realmente pen-sa e che alle volte è esattamente il contrario di ciò che dice.

Diversi studi hanno dimostrato che durante un discorso, una buona per-centuale delle informazioni che ci arrivano, pervengono non solo dalle parole, ma anche e soprattutto dal tono della voce e dal linguaggio del corpo.

I gesti si dividono in consci e in-consci; innati e acquisiti.

Le espressioni facciali per esprime-re gioia, rabbia, tristezza, sorpresa, paura, vergogna, repulsione, di-sprezzo sono innate, ossia comuni a tutta l'umanità in quanto non va-riano da individuo a individuo, né tra razze diverse. Altri gesti vengono acquisiti, cioè copiati.

Ad esempio a tutti voi sarà capitato, almeno qualche volta nella vita, di dire qualche piccola bugia e sicura-mente avete usato come mezzo la telefonata o l'sms. Tutto questo per-ché in un contatto interpersonale "faccia a faccia", se è facile mentire con le parole, non è altrettanto facile

costringere il nostro inconscio. Esso si libera continuamente e continua-mente agisce: mentre si dice la bugia, il nostro inconscio trasmette tanta energia nervosa. Questa si trasforma in un gesto insicuro, in microsegnali che non possiamo controllare perfet-tamente (l'inarcare di un sopracciglio, l'arrossire, il tic di un angolo della bocca, il sudore della fronte, lo sbat-tere delle palpebre, i giochi nervosi delle dita e tanti altri gesti) che indu-cono l'altro a pensare che qualcosa di ciò che stiamo dicendo, non corri-sponde proprio alla realtà !!!

Rossella Vocale 1a AC

IL LINGUAGGIO DEL CORPO

Non tutti sanno che se andiamo incontro ad un mondo che è un accumulatore di stress e depressione, ecco che in nostro soccorso arriva proprio lui, il cioccolato, che agisce positivamente sul nostro u-more. La conquista delle Americhe, dove il cioccolato era conside-rato il "cibo degli dei", fece conoscere il prezio-so prodotto anche in Europa; fu probabilmente Cristoforo Colombo a portare i semi e la bevan-da che, al gusto della corte spagnola, risultò poco gra-dita.

Era giudicato una bevanda esclusiva ricca di virtù (eliminava la fatica e stimo-lava le forze fisiche e mentali) e dotato di un valore mistico-religioso. In base alla quantità di cacao, burro di cacao, zuc-cheri e altri ingredienti aggiunti, è possi-bile distinguere vari tipi di cioccolato. Il cioccolato in polvere è definito come miscuglio contenente almeno il 32% di cacao in polvere e zuccheri. Il cioccolato fondente contiene zuccheri, almeno il 31% di burro di cacao e non meno del 2,5% di cacao secco sgrassato. Il ciocco-lato al latte deve contenere non meno del 25% di sostanza secca totale di cacao. Il cioccolato bianco è prodotto con almeno il 20% di burro di cacao.

Il cioccolato è un alimento altamente energetico e contiene carboidrati, grassi,

proteine, vitamine e sali minerali. Ali-mento altamente energetico per il suo elevato tenore di zuccheri e lipidi, il cioc-colato fondente fornisce circa 500 cal

per 100 g di prodotto, valore leggermente superiore nel caso del cioccolato al latte (circa 560 cal/100 g). Partico-larmente adatto a soggetti che svol-gono attività moto-ria prolungata per il suo contenuto

in fosforo e sostanze ad azione leggermente eccitante, che favoriscono la utilizzazione degli acidi grassi, favori-sce la resistenza alla fatica.

Secondo molti studiosi, la cioccolata sarebbe una specie di antide-pressivo, in quanto indurrebbe la produ-zione di endorfine, sostanze in grado di stimolare il buonu-more, di agire con-tro il dolore. Man-giare quindi que-sto gustosissimo alimen-to, oltre a soddisfare le nostre papille gustative, significherebbe aiutare il no-stro organismo ad avere un piacevole stato di euforia!

Il cacao contiene inoltre alcuni antiossi-

danti che esercitano effetti benefici sulla circolazione sanguigna. Sembrerebbe che il cioccolato abbia anche la capacità di ridurre il colesterolo nel sangue. Il cioccolato non contribuisce assoluta-mente al manifestarsi dell'acne.

Ecco 10 buoni motivi per amarlo:

ti rilassa e ti mette di buon umore

è un ottimo aiuto se soffri di colite

fa bene alle ossa

è un prezioso antiossidante

è utile contro l'insonnia

combatte la cari

riduce il rischio di infarto

è un ottimo integratore

fa bene all'amore

ti fa vivere più a lungo

Quindi, se qualche volta vi sentirete giù di morale, ab-buffatevi pure di cioccolato, ma non esagerate!!

Silvia Cursio 1a AC

LE VIRTÙ DEL CIOCCOLATO

IL LICEALE PAGINA 12 MUSICA

Una ventata di sentimenti, emozioni, pensieri e ideali lasciati a noi come ere-dità di pochi anni di carriera che dopo più di vent anni sono ancora attuali co-me, anzi forse più di allora

Rino Gaetano ha saputo raccontare, esprimere e protrarre, come veri per sempre, valori e critiche con la sua tec-nica erroneamente detta dei non-sense !!! I non sense sono le espressio-ni apparentemente astratte e prive di senso che con la funzione di paro-le o frasi chiave intendevano quel che era il fulcro di tutta la canzone e soprattutto di tutto quello che voleva dire lui nella canzo-ne.

Canzoni a primo impatto divertenti, dal ritmo tendenzial-mente reggae, maga- ri un po pop ma che niente avevano a che fare col reg-gae e col pop, pezzi assolutamente non

classificabili in nessun genere musica-le perché, in tal caso, sarebbero state racchiuse e inscatolate nel sistema che lui sempre ha rifiutato, venendo meno alla poesia che portano den-tro!

E riuscito ad addolcire con il miele della musicabilità parole e pensieri pesan t i e scomode pe r quell epoca nello stesso modo in

c u i l o s o n o o g -gi Esattamente nella stessa maniera, allora come ades-so, i testi a prima vista gio-cherelloni mostrano quanta rabbia c era dentro di lui verso il sistema, verso il conformi-smo diffuso forse dall origine dell umanità stessa, senza esse-re affatto ridondanti nè polemici. Per esempio la famosa canzone Nun te reggae più oggetto di lamentele e scandalo è attuale

e presente oggi come allora, sen-za il minimo scarto generazionale o di epoca; ha fatto nomi che contavano veramente: dalla politica, alla televisio-

ne, all industria e così via, senza preoc-cuparsi minimamente di cosa avrebbe

potuto provocare Lui, Rino, l ha fatto e ba-s t a ! ! ! I n un intervista a Maurizio Costan-zo (citato nella canzone), che gli aveva chiesto perché non poteva vedere nessuno, disse: Scusi signor Costanzo, la prima persona che non posso vedere sono proprio io, figuriamoci

gli al- tri !

Questa risposta è emblematica per la caratterizzazione morale ed etica del personaggio, che senza fare tante sce-ne ha dato quel che aveva di sé, senza pretese, né falsi ideali, si è posto solo lui al mondo, magro e invisibile com era, si è fatto guardare, ascoltare e criticare come pochi imponendo a tutti la sua voce roca.

RINO (Io ci sto)...troppo breve per essere vero

Vi siete mai chiesti cosa sta succedendo nella società adolescenziale? Se giriamo per strada vediamo gruppi di ragazzi con modi di fare diversi con uno stile diverso . Tra le tante sta emergendo quella degli emo . Diffusa in In-ghilterra e Stati Uniti e poi in tutto il mondo tramite intenet. Gli Emo Boy, sono pochissimi in Italia a parte a Milano dove questo stile (usato da questi individui) e' stato eliminato del tutto dalle vendite nei negozi per paura che diventi una moda. Gli Emo Boy sopratutto in america, la maggior parte di loro, sono bisessuali o gay (pochissimi sono etero). Ma chi sono? E cosa vuol dire? Con il termine emo si contraddistingue un sottogenere della musica hardcore punk. Nella sua interpreta-zione originale, il termine emo fu utilizzato per descrivere la musica di Washington DC della metà degli anni '80 e le band associate ad essa. Negli anni successivi, fu coniato il termi-ne emocore (abbreviazione di emotional hardcore"), usato per descrivere altre scene musicali influenzate da quella di Washington. Il termine emo deriva dalla volontà della band di "emozionare" l'ascoltatore durante le pro-prie esibizioni» (Wikipedia). Oggi il termine ha perso il suo significato originale legato all'hardcore ed è attribuito a molte bands che in passato non sarebbero state certamente considerate emo. L'emo contemporaneo è caratterizzato da suoni corposi e puliti eseguiti con strumenti elettrici senza particolari pretese musicali,i testi sono ironici e trattano per lo più dell odio dell autore verso l ex-ragazza. Il ter-

mine ha assunto un significato così ampio che è diventato praticamente impossibile descrivere cosa effettivamente intenda.Si tende erroneamente quindi a definire emo, i gruppi e generi solo influenzati in parte da quest'ultimo, nella sua versione più recente e melodica, e che quindi si distacca dall'emo originale. I generi che spesso vengono defini-ti erroneamente emo possono essere il me-talcore (che influenzato dall'emo, da vita all'Emotional Metalcore), e buona parte del pop punk attuale. Dopo la breve storia dell'e-motional una piccola guida allo stile del per-fetto emo-boy/girl odierno.Partiamo dalle caratteristiche fisiche: il soggetto è nella maggior parte dei casi molto magro apparen-temente denutrito, probabilmente a causa del consumo giornaliero di junk food e del costante esercizio fisico sullo skate che al giorno d'oggi è molto in voga fra gli emo-adepti. Caratteristica irrinunciabile sono i capelli: rigorosamente neri, anche se gli emo italiani aggiungono spesso qualche meches bionda, corti da un lato e sulla nuca e lunghi dall altro lato a formare un enorme ciuffo che cade sulla fronte a coprire circa metà viso. Per essere un vero emo-boy bisognerebbe truccarsi (eccolo il caro hardcore che si fa sentire) p recisamente con matita nera e mascara, ma i nostri connazionali non sem-brano apprezzare molto questo aspetto dell essere emo-boys piercing al labbro di lato o al centro. Alcuni audaci italiani osano anche lo smalto nero sulle unghie.

Per quanto riguarda l abbigliamento ciò che non manca mai sono le scarpe da skate, mo-delli non troppo ingombranti, possibilmente old school style principalmente di colori scuri, abbi-nate a pantaloni stretti e rigorosamente portati per mostrare i boxer ovviamente larghi. Ma non solo usano anche le converse Il colore di base è scuro con stampe di ogni colore, molto in voga anche utilizzare accessori a scacchi come cappelli e cinture. E le ragazze «emo»? Come vestono? Ufficialmente con maglioni di lana larghi oppure strettissimi, magliette un po' «andate» e pantaloni di velluto e scarpe da ginanstica rovinate. Scarpe All Star Converse, vestiti firmati Emily Strange), obbligatorio il cerchietto con la fodera di stoffa nera e fuxia, orecchini a teschio e possibilmente un parcing sul labbro. Ovviamente ci sono i valori dell'Emo cioe': vietato il pop e il rap, vietato mettersi vestiti colorati con colori brillanti, fregarsene di quello che pensano gli altri di te, sognare sem-pre, avere speranza, pensare che puoi avere di meglio, batterti per le tue idee. Gli Emo sono quindi degli incompresi arrabbiati con se stessi. Però non è vero che l'emo significa essere esclusi dal mondo: se ti capita l'occasione della tua vita, lo stile Emo non dice che non devi sfruttarla, anzi sfruttala ma non cambiare mai Emo non è uno stile ma vita. Emo è bianco, nero ma non grigio,Emo si nasce ma non si diventa

Lorella Sollitto 1a P

EMO?? UNA NUOVA CORRENTE GIOVANILE

IL LICEALE PAGINA 13 MUSICA

I moti del 68, la crisi economica e la forte contrapposizione politica del mo-mento furono l humus ideale in cui nacque la prima band punk rock. Pri-ma di allora solo i Ramones a New York erano stati definiti punk: ma dopo il passaggio dei Sex Pistols la musica non fu più la stessa. Con le loro esibi-zioni ed i loro comportamenti osceni scandalizza-rono tutto il Regno Unito e poi anche il resto del mondo. La loro formazione origina-le era composta da Johnny Rotten, voce, il chitarrista Steve Jones, il batte-rista Paul Cook e il bassista Glen Mat-lock, poi rimpiazzato da Sid Vicious. Rotten affermò che cacciarono Matlock perchè gli piacevano i Beatles . Vi-cious, precedentemente bassista dei Siouxsie and the Banshees, entrò nel gruppo soprattutto perché era un ribel-le. Lui era il primo fan dei Sex Pistols e disse che gli era molto utile ai loro con-certi saltare e spintonare gli altri per poter vedere meglio, e poi tutti gli altri cominciarono ad imitarlo: nacque così il pogo. I Pistols nacquero nel 1975 da un idea di Malcom McLaren, ex manager dei New York Dolls, e marito dell attuale eccentrica stilista Vivienne Westwood. I due avevano un negozio di abbigliamento chiamato Let it Rock, in Kings Road, che vendeva vestiti anti-moda , che si diffusero successi-

vamente proprio grazie ai Sex e che rimasero per sempre gli emblemi della subcultura punk: vestiti strappati, spille da balia, giubbotti e pantaloni in pelle, catene, borchie e svastiche usate al solo scopo di scandalizzare. Il loro primo singolo, Anarchy in the Uk, pub-blicato nel Novembre 1976, era pieno di energia, di rabbia e di voglia di pro-vocare, ma fu solamente l incipit di tutto il disordine che i quattro John avrebbero poi creato. Quasi tutti i locali di Londra si rifiutavano di farli esibire. I primi critici musicali che assistettero ai loro concerti rimasero sconvolti dalla sporcizia e dalla volgarità del gruppo sul palco. L Inghilterra non era pronta a tutto questo. Le cose peggiorarono nel 1977 con l uscita del loro secondo sin-golo, God save the queen, che venne subito percepito come un attacco per-sonale alla Regina Elisabetta. Nono-

stante la canzone raggiunse il primo posto in classifica durante la settima-na del Silver Jubilee, cioè dei festeg-

giamenti per le nozze d argento della regina, venne cancellata dai programmi della BBC. I Pistols festeggiaro-no a modo loro: affit-tarono una barca che attraversasse il Tamigi passando davanti a We-stminster e alla

sede del Parlamento mentre loro suonavano God save

the queen. Vennero arrestati tutti e quattro ed insieme a loro il manager McLaren, che si rese conto che ormai non aveva più nessun controllo sui ragazzi. Tutto il Regno Unito ormai vedeva nei Pistols una minaccia.

Così il gruppo iniziò a fare un tour nei locali sotto il nome di SPOTS (Sex Pistols on tour Secretely). Il primo e unico album del gruppo, Never Mind the Bollocks, Here s the Sex Pistols venne registrato fra marzo e giugno 77 a Londra. Il loro successo fu devastante, soprat-tutto per il clamore che suscitavano negli animi dei cit-tadini cattolici e conservatori. Un negozio di dischi fu citato in giudi-zio per avere messo in vetrina la copertina del 33 giri, conside-rata «uno stam-pato indecente, contrario alla morale pubblica». A tutto questo si aggiunse l ormai grave tossicodipen-denza di Sid Vicious dall eroina. Da quando egli era entrato nel gruppo aveva portato una scarica di elettricità agli altri componenti. «Sid non sapeva suonare. Ma ci provò veramente.

L'amplificatore di Vicious era spesso a volume bassissimo, o addirittura spento durante i live». Poi conobbe Nancy Spungen, eroinomane e prostituta di New York che fu unanimemente ricono-sciuta come la responsabile della tossi-codipendenza di Sid dall'eroina, e del suo successivo allontanamento dal gruppo. I Pistols partirono in un tour statunitense nel 78, le cui date vennero poi per la maggiorparte annullate; Vi-cious appari sul palcoscenico di Dallas con le parole Gimme a Fix (datemi una dose) incise sul petto con la lama di un rasoio, insultò il pubblico, colpì uno spettatore alla testa col suo basso. Po-co tempo dopo Nancy Spungen venne trovata morta nella sua stanza nel Chel-sea Hotel di New York; Vicious venne arrestato per omicidio. Il 2 febbraio 1979 Sid Vicious morì suicida a 21 anni per un'overdose di eroina avvenuta dopo una festa per celebrare il suo rila-scio dal carcere. Secondo molti i due avevano un patto di morte e la loro sto-ria romanzata è raccontata nel film del 1986 Sid&Nancy. I Sex Pistols si sepa-rano alla fine del 1979. Nell'ultima data, a San Francisco, Rotten chiese al pub-blico: « Ever get the feeling you've be-en cheated? » (« Avete mai avuto l'im-pressione di essere stati imbrogliati? ») prima di gettare a terra il microfono e di abbandonare il palco. La storia dei Sex Pistols è breve ma intricatissima. E raccontata nel film The Filth And The Fury e in The Great Rock N Roll Swin-dle. Per loro, e sopratutto, contro di loro, sono state pronunciate tantissime parole, dedicate altrettante pagine di giornali e t-shirt. Ma quello che più gli dobbiamo è la nascita del punk rock, di

quello vero dei Clash, dei Damned, degli Stranglers e degli Exploited. Del punk rock che io amo per-ché scarica i nervi, perché es-prime dissenso. Il furore dei Sex Pis-tols non riuscirà mai ad essere cancel-lato. Ancora oggi, seppur senza un

Vicious, Rotten e gli altri suonano di nuovo insieme a Londra come lo scorso 9 novembre, ricordando a tutti l anno d oro del 77.

Emanuela Stoduto 2a AC

OSCENITÁ & FURORE: HERE S THE SEX PISTOLS!

IL LICEALE PAGINA 14 NATALE

IL NATALE

Il Natale si festeggia in tutto il mondo: in ogni paese, tutti i popoli, cristiani e non cristiani, nel mese di dicembre celebrano feste di pace, di fratellanza, di gioia e di prosperità, ciascuno secondo la propria cultura e le proprie tradizioni. E questo succede fin dai tem-pi più antichi. In concomitanza con il solstizio d'inverno un lungo periodo di festeggiamenti onorava il "rinascere" del sole: le giornate cominciavano ad allungarsi, segnando il lento percorso verso la primavera, con l'augurio e la speranza di raccolti copiosi e di cibo per tutti. I Cristia-ni sostituirono i riti pagani con la festa della nascita di Gesù, figlio di Dio.

IL PRESEPE La trad izione del p resepe risa le a ll epoc a d i San Franc esc o D Assisi nel 1223. Eg li rea lizzò a Grec c io la p rima rappresentazione vivente della Natività. Invece,il primo vero presepe (non vivente) della storia fu creato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, a Roma. Que-sta usanza divenne così popolare che presto tante altre chiese vi aderirono. Ognuna creava un presepio particolare ed unico. Le scene della natività erano spesso ornate con oro, argento, gioielli e pietre preziose.

L ALBERO DI NATALE

L'immagine dell'albero come simbolo del rinnovarsi della vita è un tradizionale tema pagano, La derivazione dell'uso moderno da queste tradizioni, tuttavia, non è stato provato con certezza. La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia (vi si trova una targa scritta in otto lin-gue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510). Per molto tempo, la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno. I cattolici la consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione. Nel Novecento gli alberi di Natale hanno conosciuto un momento di grande diffusione, diventando immancabili nelle case europee.

Le leggende dell'albero di Natale

Intorno all'origine dell'albero di Natale sono nate molte leggende. Una di queste racconta che in una fredda notte di Natale un povero boscaiolo stava ritornando a casa. All'improvviso si fermò, incantato da uno spet-tacolo meraviglioso: tantissime stelle brillavano attraverso i rami di un abete carico di neve. Per spiegare alla

moglie quello che aveva visto, il boscaiolo tagliò un piccolo abete, lo portò a casa e lo ornò di candeline e di festoni per riprodurre le stelle e la neve.

Un a ltra leggenda na rra c he l'abete è l'a lbero della Vita le c ui fog lie si avvizzirono ad aghi quando Eva c olse il frutto p roibito e non fiorì più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino. Un'altra ancora narra che Adamo portò un ramoscello dell'albero del bene e del male con lui dall'Eden. Questo ramoscello più tardi divenne l'abete che fu usato per l'albero di Natale. L EPIFANIA Con la fine dell'anno solare, il ciclo dei festeggiamenti non si conclude fino al 6 gennaio, il giorno dell'Epifania, che nella saggezza popolare "tutte le feste porta via".Nella tradizione popolare però il termine Epifania, storpiato in Befana, ha assunto un significato diverso, andando a desi-gnare la figura di una vecchina particolare. Anticamente, infatti, la dodicesima notte dopo il Natale, ossia dopo il solstizio invernale, si celebrava la morte e la rinascita della natura, attraverso la figura pagana di Madre Natura. La notte del 6 gennaio, infatti, Madre Natura, stanca per aver donato tutte le sue energie durante l'anno, appariva sotto forma di una vecchia e benevola strega, che volava per i cieli con una scopa. Oramai secca, Madre Natura era pronta ad essere bruciata come un ramo, per far sì che potesse rinascere dalle ceneri come giovinetta Natura, una luna nuova. Prima di perire però, la vecchina passava a distribuire doni e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l'anno successivo.

Ho voluto pa rla re delle nostre trad izioni c on la speranza c he esse non si perdano nel tempo c ome a ltre Ma sono sic ura c he c iò no ac c adrà in quanto il Na ta le è la festa p iù importante e sentita da tutti

vi invito a passare una sera ta d iversa durante le feste na ta lizie, pa rtec ipando numerosi a l Veglione d i Na ta le organizza to dalle nostre compagne di scuola Chiara Di Lella ed Emanuela Stoduto ...NON MANCATE!!!

AUGURO A TUTTI UN FELICE NATALE E UN BUON 2008! Maria Lucia Colino 4a C

- - - - - - Origini e leggende delle nostre tradizioni - - - - - -

IL LICEALE PAGINA 15

...ti scriviamo ancora una volta a nome di tutto il Liceo di San Nicandro per informarti dei doni che vorremmo ricevere e delle cose che vorremmo accadessero questo Natale. Sicuramente adesso pensera i: Oh no! Ho finito le spoglia relliste e i c loni d i Johnny Depp !!! Tuttavia siamo lieti d i c omu-nicarti che i liceali hanno finalmente capito quali sono i veri valori del Natale, per questo come prima richiesta (e dicci se è poco!) ti chiediamo la PACE NEL MONDO!

Naturalmente subito dopo ti consigliamo di guardare in magazzino se ti è rimasta almeno qualche bambola gonfiabile per la 2a B!

In mezzo a montagne (vabbè d ic iamo c olline, va ) d i ric hieste vog liamo elenc are per p rime quelle rigua rdanti la sc uola , perc hé la situazione da ll anno sc orso non è c amb ia ta , anzi, stam kkiù sotta d prima !

Innanzitutto vorremmo che ci portassi in laboratorio! Qualcuno ti chiede se cortesemente potresti sostituire la sua c ompagna d i banc o c on una p iù intelligente e c he non puzza ! Qua lc un a ltro ti c hiede un p rof. d i Chimic a nuovo. C è c hi vorrebbe solo essere viva dopo i c olloqui . E per ulti-mo, ma assolutamente non in ord ine d i importanza , desideriamo a ll unanimità d i riusc ire a c ap ire a lmeno una pa rola d i La tino!!!

Ma, s sa , a Natale non bisogna essere egoisti, per questo i liceali ti chiedono dei doni anche per i loro prof.: un taxi solo per Navarra, ita lianizza re Marroc c hella , Lupp ino for Preside, c anta re O Sarrac in a lla nuova p rof. d i Madre Lingua (Sarac ino) e, se ti va di osare, qua lc uno ti c hiede d i vedere Sc a lzi c on le c a lze! . In p iù, se ti avanza tempo c he ne d iresti d i un grand ioso c oc kta il d i anfetamine e c loroformio nel c a ffé dei Prof. ???

Pic c ola pa rentesi rivolta a i lic ea li: c a ri ragazzi, c i sono c ose per c ui non c è b isogno d i d isturba re il nostro Babb ino!!! Possiamo esaudi-re noi desideri c ome pubb lic a rvi sul Lic ea le o sc rivere sul g iorna le c he Mariangela si svegli un po ! forse avremmo b isogno di una mano da l nostro Babbuc c io solo per fa rvi a rriva re Il Lic ea le d irettamente a c asa c i manc a solo questo da fa re!!!

A p roposito, la Redazione tutta c og lie l oc c asione per ringrazia rti, oh buon Babbo, per averc i c onc esso in antic ipo un rega lino: un po d i Polvere d i Stelle per riusc ire pubb lic a re il g iorna le in tempo!!!

Chiusa parentesi.

Dunque, c a ro il nostro Sa int Nic k, anc he se ti sei stanc a to d i leggere, dobb iamo p roseguire c on l elenc o dei doni Allora c è chi ti c hiede d i metterg li Lupp ino sotto l a lbero e Navarra nel p resepe , c hi panettoni gra tis, e qua lc uno p iù esp lic itamente vuole un bel panettone Bauli e un Martini perc hé no Martini, no Na ta le ! E mentre c è c hi ti c hiede la felic ità un b ic c hiere d i vino c on un pani-no, la felic ità e c hi desidera il bastone d i Navarra (quello c on la testa d i un c ava llo) , c è c hi ti fa ric hieste c ome d ire a lungo termine, c ome Nutella a vita o una sc orta d i vino a vita ma p rec isa : quello dell Enoc ibus !!! Ah, quasi d imentic avamo c he Mi-c hele Voc a le vuole: il trenino elettric o e una lametta e anc he una p iantina !

Inoltre qua lc uno ti c hiede (e qui risc hi d i b rutto!!!) d i ric evere una Opel TIGRA rossa twin top (ta rga : CV JA) !!!!

Poi c è c hi vuole fa re l amore da Trieste in g iù e c hi si ac c ontenta (e si spera sia una ragazza !) d i fa re l amore c on Pab lo ; c è c hi c hiede a gran voc e Lega lizzazione! ; ma c è anc he qua lc uno c he fa p roposte p iù serie c ome trasformarmi in Super Sayan , possedere una sc immia nana in c lasse o il c hac ra d i Naruto , ma sopra ttutto pettina re Claud io Bisio !!!

E c ome potevano manc are le ric hieste delle sta r??? C è c hi vuole Vasc o Rossi c he c anta a c asa mia , c hi sogna d i modella re l a rg illa c on Demi Moore , c hi vuole trova re Hila ry Duff sotto l a lbero d i Na ta le e c hi invec e vuole trova re Hila ry Duff impiccata a ll a lbero d i Na ta le . Sapp iamo c he sei a c orto d i c loni delle sta r (sop ra ttutto dei Tokio Hotel), ma dobb iamo informarti della richiesta d i una ragazza c he desidera Bill dei Tokio Hotel c ome fidanza to, Chad c ome fra tello e Avril Lavigne c ome sorella , Monic a Bellucci c ome madre e c ome padre Brad Pitt !!! (ma d ic o io a c he serve Brad Pitt se è tuo padre???). Ma invec e d i inc ontra re Fabri Fi-b ra noi a l tuo posto tuo esaud iremmo p iù volentieri il desiderio d i c hi vuole semp lic emente c onosc ere il mostro dei Soffic ini !!!

Immanc ab ili Sesso, d roga e Roc k N Roll .

E a p roposito d i Roc k N Roll, molte ric hieste riguardano anc he il c ampo music a le: una ba tteria per suonare , fondare un gruppo roc k o meta l e sopra ttutto ti sc ongiuriamo d i rompere la ma led izione c he inc ombe su tre povere fanc iulle c he ti c hiedono unA ba tterista DECENTE !!! Ma , se per te tutto questo è troppo, puoi esaud ire anc he solo il desiderio d i c hi d ic e vorrei c anta re come Biag io Antonac c i .

Le vac anze fanno sempre venir vog lia d i viagg ia re è per questo c he qua lc uno ti c hiede d i rega la rg li un b ig lietto solo anda ta per BOLOGNA!!! (la Rosc ia si assoc ia !), c hi vuole un a ltra c roc iera c on la mia c lasse e tutti in c oro ti c hied iamo d i c onvinc ere il preside a c onc ederc i g ite a i Cara ib i !!!

Devi sc usarc i, Babbo, per esserc i troppo d ilunga ti, ma abb iamo anc ora un ultima ric hiesta c he vog liamo tu p renda in c onsiderazione più di ogni altra, ma soprattutto che vogliamo sia valida, non solo durante il periodo natalizio, ma anche quando andranno di nuovo via tutti g li universita ri ti p reghiamo: RIPOPOLA LA VILLA!!!!

E con questa richiesta, che a noi pare ormai più difficile da esaudire che la Pace nel Mondo, abbiamo concluso.

Grazie Babbo per aver letto questa letterina (sempre c he tu non ti c i sia addormenta to sopra !!!) auguriamo anc he a te un Buon Na ta le e un felic e Anno Nuovo e mi rac c omando, non fa rti venire il c olpo della Befana , a ltrimenti dovremmo fa rti sostituire da un a ltro babbo e a llora sa i c he bei rega li!!!!!

Allora Ciao c iao Babbone!

Un abbraccio coccoloso da tutta la Redazione!!!

p .s.: Ohi, c he ma leduc a ti quasi d imentic avamo d i sa luta re i tuoi p ic c oli a iutanti: g li elfi (le Reda ttric i mandano un sa luto particolare a Legolas!) ma anc he g li gnomi, le fa te, i nani, g li hobb it e, se ti avanza tempo, sa lutac i pure il Signore degli Anelli!!!

La Redazione

IL LICEALE PAGINA 16

Occhi gonfi, il cuore impazzito

e tanta voglia di ricostruire questa vita.

Un passo leggero nel buio profondo,

una notte senza luna

e tanti piccoli pensieri.

Ricordi persi nel passato

e recuperati nel momento sbagliato.

Un gran rumore mi fa tornare alla realtà

e, pensandoci bene, non è tanto male.

Vedo il sole: è così semplicemente stupendo!

È un risveglio dolce, senza pensieri, senza paure,

solo una felicità misteriosa.

Tu non mi chiedi mai nulla, non so perché,

forse la tua curiosità è andata altrove,

forse certe cose non sono, poi, così importanti.

I miei occhi brillano

e , per la prima volta, seguo il mio cuore.

Non chiedo dove mi porterà,

non chiedo cosa mi dirà,

vado, corro senza fare domande,

come se sapessi già tutte le risposte.

Sbagliare? No, non credo,

la mia mente è troppo lucida

e la realtà non porta illusioni.

Seguo il mio istinto, è facile.

Le parole non dicono nulla ma

i tuoi occhi hanno detto già abbastanza.

La sincerità? Fa male e non sai quanto

ma non importa, tutto cambierà

perché è così che succede

quando la mente non ha più parole,

quando i pensieri sono troppi per rimettersi in gioco.

Chiudo gli occhi, sento il rumore delle macchine

e mi immergo nel traf f ico dell amore.

10 settembre 2007

Elena M. C. Pertosa

Tempo fa,

in una galassia molto diversa dalla nostra,

c era una ragazza;

Non aveva niente di speciale rispetto alle altre:

lei stessa diceva di essere una persona relativamente semplice,

ma era sfortunata!

Per quanto si ricordava,

le sue storie sentimentali erano state sempre un disastro!

Troppo burrascose o inesistenti !

Da tempo ormai

Aveva rinunciato all idea di un rapporto che funzionasse

Ed è per questo che,

nel periodo natalizio del suo 17 anno,

rimase sorpresa di trovarsi in compagnia di un ragazzo che

la faceva sentire come se

la sfortuna se ne fosse andata!

Grazie amore,

auguri per il nostro terzo anniversario!!

Ti doro

Sara 5a P for Costantino D. S.

E SCUSAMI

E, scusami tanto se i l buio fa paura, ripensando al tuo sorriso

Scusa ancora, se non credo più nel mondo, che ancora mi fa aspettare .

E perdonami, se la vita mi fa incontrare ogni giorno un po di vuoto

Scusa ancora tanto se ho paura della vita che può ricominciare

ancora adesso se ti sto a guardare

Non ho più paura di morire.

Il peso mi ossessiona, i l peso del dolore la paura non può più f inire

se il buio non perdona sei finita.

Ma se tu perdoni il buio è la vita che ricomincia!

Per V.

PER TE

Per quello che non è stato e che non sarà mai

Per quello che mi hai fatto e per ciò che non mi dirai

Per ogni ragazzo che incontro e non sei tu.

Per quello che mai ti ho potuto dimostrare

Per quel saluto che ancora mi neghi

Che ci sia sempre il sole nelle tue giornate

Che tu possa avere sempre un sorriso

Per regalarlo a chi non ce l ha

Che i tuoi sogni possano sempre realizzarsi.

Per V.

IL LICEALE PAGINA 17

DOMANDE 1) Quale dei seguenti corrisponde al tuo appuntamento perfetto?

a) Cena a lume di candela in due

b) Luna Park

c) Pattinare nel parco

d) Concerto Rock

e) Andare al cinema

2) Qual é la tua musica preferita?

a) Rock and Roll

b) Alternativa/New Age

c) Rock Leggero

d) Classica

e) Pop

3) Che tipo di film preferisci?

a) Commedia

b) Horror

c) Musical

d) Romantico

e) Documentari

4) Quale delle seguenti professioni sceglieresti?

a) Cameriere/a

b) Sportivo professionista

c) Maestra/Maestro

d) Poliziotto

e) Oste

5) Se avessi un ora libera , per c osa la utilizzeresti?

a) Ginnastica

b) Leggere

c) Guardare la TV

d) Ascoltare la radio

e) Dormire

6) Quale dei seguenti colori preferisci?

a) Giallo

b) Bianco

c) Azzurro

d) Verde acqua

e) Rosso

7) Cosa mangeresti in questo momento?

a) neve

b) pizza

c) sushi

d) pasta

e) insalata

8) Qual è il tuo giorno festivo preferito?

a) Giorno dei Morti

b) Natale

c) Capodanno

d) San Valentino

e) Festa della Repubblica

9) Se potessi andare in uno dei seguenti posti, dove andresti?

a) Parigi

b) Spagna

c) Las Vegas

d) Hawaii

e) Hollywood

10) Con chi ti piace condividere il tuo tempo?

a) Una persona intelligente

b ) Una persona d i bell aspetto

c) Una persona esuberante

d) Una persona che si diverte sempre

e) Una persona molto sentimentale

Ti sei mai chiesto a quale cartone animato assomigli?

Un equipe di investigatori si é riunita ed ha analizzato le personalità dei personaggi dei cartoni animati. Le informazioni recuperate sono state integrate in quest a piccola prova! Rispondi ad ogni domanda con l opzione che t i descr iva maggiorment e, somma i punt i che corr ispondono alle tue risposte.

PUNTEGGI: 1-(a)4 (b)2 (c)5 (d)1 (e)3 2- (a)2 (b)1 (c)4 (d)5 (e)3

3- (a)2 (b)1 (c)3 (d)4 (e)5 4- (a)4 (b)5 (c)3 (d)2 (e)1 5- (a)5 (b)4 (c)2 (d)1 (e)3

6- (a)1 (b)5 (c)3 (d)2 (e)4 7- (a)3 (b)2 (c)1 (d)4 (e)5 8- (a)1 (b)3 (c)2 (d)4 (e)5

9- (a)4 (b)5 (c)1 (d)4 (e)3 10- (a)5 (b)2 (c)1 (d)3 (e)4

della personalità LOONEY TOONS

PROFILI DA 10-17 PUNTI

Sei TAZ (il mostro di Tasmania). Sei selvaggio e matto, ma lo sai già. Sa i c ome d ivertirti però a volte lo porti a ll estremo. Nonostante c iò, sai quello che fai, ed hai il pieno controllo della tua vita. Gli altri non sempre vedono le cose a modo tuo, però questo non significa che devi sempre fare quello che vuoi. Ricorda che il tuo spirito pazzerello potrebbe ferire te stesso e c hi ti c irc onda .

DA 18-26 PUNTI

Sei BUGS BUNNY . Sei divertente, socievole e popolare. Sai come p iac ere ag li a ltri. Forse a volte sei un po p igro, ma torni sempre a casa con i valori che ti ha insegnato la mamma. Il matrimonio ed i figli sono importanti per te, però solo dopo che hai approfittato di ogni occasione di divertimento. Non permettere che le persone a cui vuoi piacere ti influenzino troppo.

DA 27-34 PUNTI

Sei TITTY. Sei delicatamente bello, e tutti ti amano. Sei il miglior amico che nessuno vuole perdere. Non provochi mai dolore agli altri e rara-mente feriscono i tuoi sentimenti. La vita é una passeggiata. Sei gra-zioso e calmo per la maggior parte del tuo tempo. Tieniti alla larga dai traditori e resterai libero dalle preoccupazioni.

DA 35-42 PUNTI

Sei PEPPE LA PUZZA (senza la puzza ). Sei un vero amante. Romantici-smo, fiori e vino è ciò di cui hai bisogno per divertirti. Prendi sul serio tutti gli impegni. Sei una persona amante della famiglia. Chiami la mamma ogni domenica, e non ti dimentichi mai un compleanno. Sei sexy e a ttra i l a ttenzione d i molte persone.

DA 43-50 PUNTI

Sei SPEEDY GONZALES. Sei intelligente, un vero pensatore. Affronti ogni situazione con uno piano ben pensato. Hai una mente sana in un corpo sanissimo. Dimostri di avere dei principi famigliari molto forti. Tieni sempre i piedi ben piantati in terra e non ignorare mai le brutte situazioni che ti possono accadere.

Impaginazione e grafica a cura di Valeria Bizzarri

La Redazione : Bizzarri Valeria, Coco Michele, Colino Maria Lucia, Cursio Silvia, Di Lella Chiara, Iannacone Grazia, La Piscopia Elisabetta, Palmieri Federica, Palumbo Luana, Peticchio Leonardo,

Stoduto Emanuela, Vigilante Anna, Vocale Rossella.

Docente Referente: Giovanni Mascolo.

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