Il Giornalismo - N. 2 maggio 2013

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il iornalismo G Anno 61 Numero 2 Periodico di informazione dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti (ALG) Maggio 2013 Q (alle pagine 7-8-9) Q (a pagina 20) S ono al lavoro quattro commissioni miste di giornalisti ed editori per studiare gli aggiornamenti necessari ai patti che regolano il mondo dell’informazione. Siddi: puntiamo ad innovare ma certo un contratto senza soldi non si può fare. La crisi deve diventare lo spunto per progettare un futuro adeguato. Multimedialità e nuove tecnologie richiedono una rivisitazione degli istituti contrattuali mantenendo saldi i cardini dell’autono- mia e della autorevolezza del giornalismo. U n accordo con l’azienda che paga un prezzo impegnativo in termini di posti di lavoro, accettato nella prospettiva di un risanamento attraverso l’innovazione digitale. Le perdite accumulate dalla Rcs sono in massima parte dovute all’investimento improvvido in Spagna nel gruppo Recoletos. Il Corrriere quotidiano ha ancora i conti in attivo ma il trend è in calo e dunque si deve correggere. Le tabelle che riportiamo in ultima pagina riassumono con evidenza i problemi dei conti aziendali. 27 e 28 Aprile 2013 Abano Terme La cronaca del III° Convegno Nazionale www.solgar.it l’Editoriale di Giovanni Negri Appuntamenti elettorali per il rinno- vo delle cariche dell’Ordine a fine maggio e di quelle di Casagit nei primi giorni di giugno. Ordine. Molti colleghi sono meravigliati dal proliferare di can- didature. In un momento come questo si aspettavano più unità tra chi sostiene varie “liste”. Va detto che, come tre anni fa, ho cercato per tempo e con determinazione la possibilità di andare uniti al voto. La maggioranza che governa l’Or- dine da sei anni ha detto no, come allora. Pazienza. Il dato curioso si rileva leggendo i programmi. E quello della maggioranza uscente promette cambiamenti subito. In sei anni non risultano azioni o interventi in merito. Anzi, dopo la riforma che separa i compiti degli Ordini, ovvero tenuta degli albi e formazione continua da un lato e Consigli di disciplina dall’altro, la maggioranza uscente si è distinta nel “contrastare” le indicazioni di legge. Voleva tenersi ancora il pote- re disciplinare. Dunque, promettere il cambiamento si può, riuscire a mantenere ciò che si promette mi sembra un azzardo visto quello che “non” è accaduto in sei anni. Casagit. La salute va meglio. La maggioranza che governa la Lom- barda e la Fnsi si presenta al voto unita. In questo numero il fiduciario della Lombardia, Costantino Mu- scau, dà conto del lavoro svolto, e così fanno il consigliere d’am- ministrazione Gianfranco Giuliani e il vicepresidente Carlo Gariboldi. Tra i dati positivi c’è il bilancio che Ordine,Casagit Contratto Q (continua a pagina 3) Sanità: l’Italia è alla frutta Casagit ci protegge Tre pagine dedicate alla Cassa Sanitaria Giornalisti Elezioni 6 - 10 Giugno Corriere: la parola al Cdr Per il contratto confronto aperto Ordine: elezioni il 19/20 ballottaggio 26/27maggio Casagit: voto via web ma anche al seggio Q (a pagina3) Q (alle pagine 4-5-6) Sabato 8 giugno 2013 sarà disponibile una postazione assistita per il voto elettronico presso la Consulta regionale, in viale Monte Santo 7, Milano, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Al primo turno si scrivono cogno- mi e nomi sulle righe in bianco della scheda. Al secon- do turno i nomi votabili sono già scrit- ti. Si eleggono 9 consiglieri e 3 sindaci in Lombardia e 32 consiglieri nazionali. Votano i professionisti per la lista dei professionisti, e pubblicisti per la lista dei pubblicisti. Quattro giorni usando il computer L’8 giugno di persona all’Alg Si vota soltanto di persona, unica sede a Milano in corso Venezia 47

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Numero 2 di maggio 2013 del trimestrale ufficiale dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti.

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il iornalismoG Anno 61 Numero 2

Periodico di informazione dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti (ALG)

Maggio 2013

Q (alle pagine 7-8-9) Q (a pagina 20)

Sono al lavoro quattro commissioni miste di

giornalisti ed editori per studiare gli aggiornamenti necessari ai patti che regolano il mondo dell’informazione. Siddi: puntiamo ad innovare ma certo un contratto senza soldi non si può fare.La crisi deve diventare lo spunto per progettare un futuro adeguato. Multimedialità e nuove tecnologie richiedono unarivisitazione degli istituti contrattuali mantenendo saldi i cardini dell’autono-mia e della autorevolezza del giornalismo.

Un accordo con l’azienda che paga un prezzo

impegnativo in termini di posti di lavoro, accettato nella prospettiva di un risanamento attraversol’innovazione digitale.Le perdite accumulate dalla Rcs sono in massima parte dovute all’investimentoimprovvido in Spagna nel gruppo Recoletos. Il Corrriere quotidiano ha ancora i conti in attivo mail trend è in calo e dunque si deve correggere.Le tabelle che riportiamo in ultima pagina riassumono con evidenza i problemi dei conti aziendali.

27 e 28 Aprile 2013Abano Terme

La cronaca del III° Convegno

Nazionale

www.solgar.it

Q (continua a pagina 3)

l’Edi

tori

ale

di G

iova

nni N

egri

Appuntamenti elettorali per il rinno-vo delle cariche dell’Ordine a fine maggio e di quelle di Casagit nei primi giorni di giugno.Ordine. Molti colleghi sono meravigliati dal proliferare di can-didature. In un momento come questo si aspettavano più unità tra chi sostiene varie “liste”. Va detto che, come tre anni fa, ho cercato per tempo e con determinazione la possibilità di andare uniti al voto. La maggioranza che governa l’Or-dine da sei anni ha detto no, come allora. Pazienza. Il dato curioso si rileva leggendo i programmi. E quello della maggioranza uscente promette cambiamenti subito. In sei anni non risultano azioni o interventi in merito. Anzi, dopo la riforma che separa i compiti degli Ordini, ovvero tenuta degli albi e formazione continua da un lato e Consigli di disciplina dall’altro, la maggioranza uscente si è distinta nel “contrastare” le indicazioni di legge. Voleva tenersi ancora il pote-re disciplinare. Dunque, promettere il cambiamento si può, riuscire a mantenere ciò che si promette mi sembra un azzardo visto quello che “non” è accaduto in sei anni.Casagit. La salute va meglio. La maggioranza che governa la Lom-barda e la Fnsi si presenta al voto unita. In questo numero il fiduciario della Lombardia, Costantino Mu-scau, dà conto del lavoro svolto, e così fanno il consigliere d’am-ministrazione Gianfranco Giuliani e il vicepresidente Carlo Gariboldi. Tra i dati positivi c’è il bilancio che

Ordine,CasagitContratto

Q (continua a pagina 3)

Sanità: l’Italia è alla fruttaCasagit ci protegge

Tre pagine dedicate alla Cassa Sanitaria Giornalisti Elezioni 6 - 10 Giugno

Corriere: la parola al Cdr

Per il contratto confronto apertoOrdine: elezioni il 19/20

ballottaggio 26/27maggioCasagit: voto via webma anche al seggio

Q (a pagina3) Q (alle pagine 4-5-6)

Sabato 8 giugno 2013 sarà disponibile una postazione assistita per il voto elettronico presso la Consulta regionale, in viale Monte Santo 7, Milano, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.

Al primo turno si scrivono cogno-mi e nomi sulle righe in bianco della scheda. Al secon-do turno i nomi votabili sono già scrit-ti.Si eleggono 9 consiglieri e 3 sindaci in Lombardia e 32 consiglieri nazionali.Votano i professionisti per la lista dei professionisti, e pubblicisti per la lista dei pubblicisti.

Quattro giorni usando il computerL’8 giugno di persona all’Alg

Si vota soltanto di persona, unica sede a Milano in corso Venezia 47

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il iornalismoG2

Tutti i servizi sono riservati ai soci in regola con le quote. Consulenza e assistenza sono su appuntamento telefonando al n. 026375-202-203-204. Per maggiori informazioni puoi rivolgerti direttamente agli sportelli di Viale Monte Santo 7 a Milano. Oppure telefonare al n. 026375211 o inviare una e-mail a: [email protected]

Iscriviti, ne vale la penaContinua la nuova campagna per rafforzare il nostro Sindacato

Aderire all’Associazione Lombarda dei Giornalisti significa potenziare, migliorare i servizi e sostenere impegnative vertenze

ISCRIZIONILimitata all’anno 2013 la quota per chi

si iscrive per la prima volta al sindacato è di euro 45 per i professionisti (professionali) e euro 40 per i

pubblicisti (collaboratori). Ricordiamo che solo gli iscritti hanno diritto al voto per il rinnovo delle cariche regionali e nazionali

associazione lombarda giornalistiAlg

Consulenza e tutela sindacale Qualunque sia o diventi lo status professionale di ogni iscritto, l’Associazione è a fianco di chi ritiene che i propri diritti sono stati violati.

Consulenza buste-paga e Tfr Ferie e riposi sono spesso motivo di contenzioso sindacale. Ma anche una opportuna verifica sulla situazione del fine rapporto. E sul controllo degli effettivi contributi versati. L’ufficio competente dell’Associazione è in grado di fornire tutte le consulenze.

Consulenza legaleCinque studi professionali di gran nome, esperti in diritto del lavoro giornalistico e in diritto amministrativo, si alternano in Associazione per fornire gli opportuni consigli e per l’assistenza in caso di ricorso alla magistratura.

Poliambulatorio specialistico In un ambiente attrezzato con apparecchiature all’avanguardia, 31 medici specialisti, coordinati da un direttore sanitario, sono a disposizione per affrontano i problemi di salute degi iscritti all Casagit: a questa struttura possono accedere anche i tuoi fami-liari non iscritti alla Casagit, pagando la visita a un prezzo molto contenuto.

Visite urgenti nel week-endPer chi ha necessità di una visita urgente nel week end, l’Associa-zione ha stipulato una convenzione con la Croce Rossa Italiana di Via M. Pucci 7 (tel. 02331291 – www.crimilano.it – accanto la sede Rai di C.so Sempione).

Consulenza fiscale

Il commercialista convenzionato aiuta a sciogliere i dubbi su for-mule contrattuali e i complessi adempimenti fiscali.

Centro assistenza fiscale (caf)I nostri esperti sono a disposizione per compilare i modelli 730, Unico, Imu, Isee. Inoltre, è attivo un servizio di consulenza per pratiche di successione, pensioni INPS, domande indennità di maternità, gestione completa badanti e colf, rinnovo e rilascio permesso di soggiorno.

Contenzioso con il fisco

Una consulenza gratuita aiuta gli iscritti all’Associazione a valu-tare gli errori del fisco e a recuperare, con una causa i cui costi sono certi, ciò che si è pagato ingiustamente

Sportello mobbingCon la consulenza del direttore sanitario del Poliambulatorio, ab-biamo realizzato, ed è operativo da oltre un anno, uno sportello mobbing che vede coinvolti medici specialisti, la Clinica del lavoro e i nostri avvocati.

Polizza malattiaStipulata di anno in anno con primarie compagnie assicurative, è particolarmente indicata per chi non ha assistenza Casagit e vuole una copertura per visite specialistiche, ricoveri e interventi ambulatoriali. Riservata ai giornalisti iscritti all’Associazione, ai familiari e ai soci del Circolo della Stampa.

Polizza autoA condizioni di assoluto favore, per coprire i rischi auto e moto. E, per chi lo rtiene opportuno, anche l’assicurazione per la casa.

Circolo della stampaCon l’iscrizione all’Associazione si diventa soci di diritto di questo prestigioso e importante centro di cultura e informazione. Il Circo-lo è emanazione diretta della Lombarda.

“Press card” – carta internazionaleE’ il documento di riconoscimento giornalistico valido all’estero. Dà, fra l’altro, accesso gratuito a musei e gallerie d’arte. Validità biennale, costo 75 euro.

ConvenzioniSono ormai molte decine le aziende e i negozi che offrono sconti e facilitazioni per alberghi, viaggi, auto, banche, centri termali, beauty farm, palestre, scuole di lingue, negozi. Consultate il sito Alg.

Ricordiamo che solo gli iscritti hanno diritto al voto per il rinnovo delle cariche regionali e na-zionali

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3il iornalismoG

l’Editoriale di Giovanni Negri

Ordine, Casagit, Contratto Anno 61, n 2 Maggio 2013

Direttore ResponsabileGIOVANNI NEGRI

Coordinatore RENZO MAGOSSORestyling CARLO UBEZIOPhoto Editor WALTER MELONI in Redazione FABRIZIO MAGGI ALESSANDRA MIELI FRANCESCA MINEO COSTANTINO MUSCAU CLAUDIO SCARINZI MARCO VOLPATI

Direzione Pubblicità Via Montesanto, 7 - Milano Tel.02 63751 - Fax 02 6595842 [email protected]

Stampa RDS webprinting spaRegistrazione presso il Tribunale di Milano - con il N° 3178

il iornalismoG

consolida il risanamento dei conti, il crescente gradimento del poliambulatorio (ora si prenota anche on-line), l’aggiornamen-to, almeno nove-dieci volte l’anno, del tariffario della nostra Cassa. Sono buone notizie, Casagit deve continuare ad essere gestita con oculatezza così da garantire indispensabili integra-zioni al servizio sanitario nazionale che nel prossimo futuro dovrà ridurre ciò che oggi garantisce. In pochi anni, causa la grave crisi economica, la spesa sanitaria verrà tagliata di 25 miliardi (dagli attuali 110). Bilanciare questi tagli è un dovere.Riforma dell’Editoria. Contratto. Con la nomina dei sot-tosegretari il premier Enrico Letta ha completato la squadra di Governo. Ora si attendo misure per rilanciare l’economia e l’occupazione. E anche il nostro settore si aspetta attenzione da parte della politica. Occorre una riforma moderna e ser-

vono risorse che il segretario Franco Siddi ha quantificato in 30 milioni l’anno per almeno tre anni di seguito. Servono per accompagnare il processo di trasformazione industriale e per governare una crisi senza precedenti che picchia sulle imprese e soprattutto sui lavoratori del settore: giornalisti, poligrafici, rivenditori, edicolanti, catene di distribuzione. Si sono persi troppi posti di lavoro. Occorre che il Governo faccia le riforme anche per noi. Intanto si sono mossi i primi passi per il rinnovo del Contratto nazionale scaduto il 31 marzo scorso. Non è stato un passo scontato. Benché distanti su molte questioni, Fieg e Fnsi hanno ritenuto che il negoziato sia imprescindibile. Un buon segnale che va colto. Del Contratto parlano Daniela Stigliano, Guido Besana e Paolo Perucchini, vicesegretari della Fnsi.

Q Segue da pagina 1

Il seggio – unico per tutta la Lombardia - sarà aperto a Milano, in corso Venezia 47 nella Sala Orlando dell’Unione Confcommercio Imprese.Si vota domenica 19 maggio dalle 10 alle 13 e lunedì 20 maggio dalle 9.30 alle 14.30Si eleggono il Consiglio Regionale dell’Ordine della Lombar-dia (9 giornalisti, 6 professionisti e 3 pubblicisti) il collegio dei Revisori dei Conti (2 professionisti e 1 pubblicista), e 32 Consiglieri Nazionali Lombardi (18 professionisti e 14 pubblicisti. Sono eleggibili tutti gli iscritti all’Ordine, in re-gola con le quote, che abbiano almeno 5 anni di iscrizione all’albo, anche sommando le permanenza nei due elenchi di pubblicisti e professionisti

PER VOTARE E’ NECESSARIO SCRIVERE MATERIALMENTE NOMI E COGNOMI. LE RIGHE DI CIASCUNA SCHEDA SONO IN NUMERO CORRISPONDENTE AI POSTI DA RICOPRIRE I PROFESSIONISTI VOTANO I PROFESSIONISTI, I PUBBLICISTI VOTANO I PUBBLICISTIPer i 6 consiglieri REGIONALI PROFES-SIONISTI + i 2 revisori la scheda è

Alle urne per rinnovare i Consigli

Il governo Monti e la Guarda-sigilli Paola Severino hanno realizzato metà della riforma. Adesso c’è da sistemare il re-sto con interventi legislativi che almeno consentano un ridi-mensionamento drastico della rappresentanza, ottenendo più efficienza e riducendo i costi.Per un effetto di moltiplicazio-ne dei numeri dei consiglieri

nazionali, non previsto e certo non prevedibile quando mezzo secolo fa il Parlamento varò la legge istitutiva, l’Ordine ha ormai un numero sproposita-to di consiglieri nazionali, più di 150. La sola Lombardia ne elegge 32 tra professionisti e pubblicisti; e purtroppo senza una modifica legislativa non

si può fare diversamente. E’ una dimensione assurda: basta pensare che il Consiglio Na-zionale Forense che “governa” 220.000 avvocati (cioè un nu-mero che è più che doppio del nostro) è formato da sole 25 persone.E si pensi che nel bilancio con-suntivo dell’Ordine dell’anno 2012 i costi degli organi nazio-

nali hanno superato 1 milio-ne e 200mila euro: 850.000 il Consiglio, 200.000 il Comitato esecutivo, 170.000 tra le Com-missioni permanenti e i Re-visori dei conti. Se pensiamo alla crisi che devasta l’editoria e tutto il sistema dell’informa-zione e della comunicazione con continue perdite di posti di lavoro per pensionamenti anti-

cipati e chiusura di aziende, il precariato inguaribile, il ricor-so ormai sistematico ai “con-tratti di solidarietà”- un tempo circoscritti a testate deboli o giornali politici o di tendenza e oggi spalmati su tutto il settore incluse aziende storiche in cui non si erano mai conosciute ri-strettezze e ridimensionamenti - si coglie l’inattualità di questa situazione e si comprende la sensazione di fastidio e anche di scandalo che pervade i colle-ghi, con una crescita anche tra noi delle tesi abolizioniste.Si può e si deve intervenire presto i due modi: ridurre le spese al minimo indispensa-bile, tagliando almeno i costi delle trasferte romane del plo-tone del Consiglio nazionale; e questo siamo in grado di farlo subito. Il secondo punto è otte-nere dal Parlamento, anche con una “leggina”, la possibilità di tagliare il Consiglio Naziona-le: il primo che venne eletto, nel 1965, era di 45 persone, e rappresentava adeguatamen-te le differenze geografiche e professionali. Bisogna tornare a quelle dimensioni.Poi c’è la formazione. L’Or-dine deve organizzare, in col-laborazione con il sindacato, corsi sostanziosi di riqualifi-cazione per chi ha perso il la-voro, o rischia di perderlo o è precario; producendo così una piena acquisizione di tecniche e cultura digitale per una ripre-sa dell’occupazione giornali-stica. La formazione e riqua-lificazione permanente dovrà venire prima anche della pre-parazione agli esami, perché le scuole a suo tempo riconosciu-te sfornano in questi tempi di crisi centinaia di candidati alla disoccupazione. E’ indispen-sabile programmare i nuovi accessi al professionismo per adeguarli all’effettivo mercato del nostro lavoro.

M.V.

Ordine dei Giornalisti della Lombardia

Votazioni 2013

VERDEPer i 3 consiglieri REGIONALI PUBBLICISTI + 1 revisore la scheda è GIALLAPer i 18 professionisti Consiglieri Nazionali la scheda è GRIGIA Per i 14 pubblicisti Consiglieri Nazionali la scheda è BEIGE

E’ PREVISTO ANCHE UN TURNO DI BALLOTTAGGIO per coloro che non raggiungono al primo turno la MAGGIO-RANZA ASSOLUTA dei votanti Al ballottaggio sono ammessi i più votati al primo turno, in numero doppio rispetto ai posti da ricoprirePoiché il voto di ballottaggio è circoscritto ad un numero definito di persone, la SCHEDA DEL SECONDO TURNO PORTERA’ giù stampati i nomi di chi può essere scelto

IL BALLOTTAGGIO E’ FISSATO DOPO UNA SETTIMANA nella medesima sede di Corso Venezia 47DOMENICA 26 MAGGIO dalle ore 10 alle 13 LUNEDI’ 27 MAGGIO DALLE 9.30 ALLE 14.30

Si vota a Milano il 19 - 20 maggio, ballottaggio 26 - 27

Un Ordine troppo affollatoAbbiamo superato in Italia i centomila iscrittiGli organismi sono esageratamente costosi Almeno serva a difendere l’occupazione

Le polemiche sull’Ordine dei Giornalisti datano da molti decenni, anche da

prima che nel 1963, quando per iniziativa e spinta del ministro della Giustizia Guido Gonella, venne istituito per legge. Si di-scute della sua utilità; dell’ano-malia dell’Italia quasi unico paese che regola il mestiere di giornalista con un regime pub-blico analogo a quello degli avvocati, dei medici e degli in-gegneri; della scarsa presenza del tema della formazione tra le attività che svolge; del nu-mero eccezionale degli iscritti che non corrisponde alla realtà consolidata dell’informazione come mestiere (siamo, tra pro-fessionisti e pubblicisti, più di 100.000); e, non ultimo argo-mento, la discussione investe efficacia, imparzialità e tempe-stività degli interventi.Rispetto ai mali ben noti, un passo avanti è stato compiuto con il trasferimento delle fun-zioni disciplinari ad appositi consigli di disciplina – regio-nali e nazionale – superando il caos che si era creato con collegi giudicanti, in partico-lare quello nazionale preposto al secondo livello di giudizio, pletorici e per questo scarsa-mente attenti al merito dei ri-corsi in questioni delicatissime di deontologia professionale. La modifica è avvenuta in modo singolare, con uno dei tanti articoli del cosiddetto De-creto Salva Italia disposto dal governo Monti tra la fine del 2011 e il 2012. Sta di fatto che da allora i compiti dei consigli dell’Ordine si sono dimezzati: nessun provvedimento disci-plinare, nessuna sanzione può più essere trattata dal plenum, perché la materia è devoluta a Consigli di disciplina i cui componenti sono sì giornali-sti, però il loro incarico diven-ta incompatibile con qualsiasi carica non solo nell’Ordine, ma anche in tutti gli organi-smi e gli enti di categoria, con l’appartenenza ad altri ordini professionali, e anche con ogni tipo di carica pubblica elettiva.Qualcuno si è dispiaciuto di questa sottrazione di compi-ti che riserva ormai i consi-gli dell’Ordine soltanto due aree di competenza: l’accesso alla professione con la tenuta dell’albo, e la formazione che deve comprendere l’aggiorna-mento professionale perma-nente.Invece la modifica legislativa ha risolto un problema annoso. Quanto all’utilità dell’Ordine, tocca ai suoi organismi che stanno per essere rinnovati di-mostrare che essa possa essere confermata.

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il iornalismoG4

Si digita il proprio codicE posizione e la password rice-vuta per posta. Si seguono le istruzioni e il..gioco è fatto nel senso che l’indicazione del numero delle preferenze che posso-no essere espresse (13, come detto sopra) verrà fornito di-rettamente dall’applicativo

Cercate di non smarrirla!!!

COLLEGARSI - Per votare occorre colle-garsi al sito www.casagit.it e passare all’area “Speciale Elezioni 2013”. Cliccando su questo pulsante si verra’ indirizzati alla “ca-bina elettorale” elettronica!

data del voto per vedere chi sono i candidati della Con-sulta lombarda, utilizzando il proprio codice idntificativo.

DUPLICATI PASSWORD- Possono essere chiesti via fax (02 -6551899) o email alla Consulta, ([email protected]), o alla Dire-zione generale Casagit ([email protected]) o chia-mando l’help desk al n. 06 54883333 allegando copia di un documento di identità, fino alle ore 17 del 10 giugno 2013. A questi stessi recapiti è possibile rivolgersi sia per chiedere assistenza tecnica al voto sia per richiedere il codice posizione socio.

SEGGIO ELETTORALE IN VIALE MONTESANTO 7 A MILANO

- Sabato 8 giugno 2013 sarà disponibile una postazione assistita per il voto elettroni-co presso la Consulta regio-nale, in viale Montesanto 7, Milano, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. L’indicazione del numero delle preferenze che posso-no essere espresse (13, come detto) verrà fornito diretta-mente dall’applicativo utiliz-zato per le operazioni di voto elettronico. I Soci elettori o i candidati, se presenti in Consulta, non potranno per nessun motivo entrare nella stanza della postazione tele-matica.

Poliambulatorio: adesso si prenota anche onlineUn Sms aiuta tutti a migliorare il servizio. Da qualche mese il Centro Medico Polispecialistico di viale Mon-tesanto, a tutti noto come Poliambulatorio dell’ Asso-ciazione Lombarda dei Giornalisti , avverte i pazienti con qualche giorno di anticipo ricordando loro dei confermare o disdire la visi-ta con uno dei 35 medici al servizio dei soci della Casa-git e degli iscritti al sindaca-to regionale dei giornalisti.Un servizio che va ad ag-giungersi alla mail ([email protected]) già esi-stente per confermare o cancellare.Il messaggino tramite cel-lulare evita di creare disagi alle centinaia, anzi migliaia (non è un’esagerazione) di altre persone che prenotano, o vorrebbero prenotare, le visite. Resta ovviamente operativo il telefono del Poli-ambulatorio, ( 02 – 6375235), ma fra qualche mese sarà possibile prenotare le visite da casa on-line. Superando le difficoltò di collegamento finora garantito dai 2 ad-detti al servizio, a volte impossibilitati a soddisfare tute

le richieste telefoniche. Essendo, ogni anno, olte 10 mila i pazienti che si rivolgono al nostro Centro Medico. Nel solo primo trimeste di quest’ann i 35 specialisti me-dici hanno effettuato 3200 visite. Va detto che la Casagit (che si fa carico dei costi, mentre il Poliambulatorio è

di competenza del sindacato regionale) ha erogato nel 2011 per questo servizio oltre 576 mila euro 2012 l’erogazione ha superato 638 mila euro. Come dato statistico ag-giunto che l’ambulatorio più frequentato è quello di oculistica, seguito da quello di cardiologia.Ogni nostro sforzo – com-

menta – il direttore sanitario del Poliambulatorio, Franco Scapellato – mira a rendere sempre più veloce, efficiente e completo il servizio. Per questo speriamo di arricchire il Centro con due nuovi specialisti.

Paolo CostaVice Fiduciario Casagit

ELEZIONI CASAGIT– Le elezioni per il rinnovo dei delegati dell’Assemblea Nazionale della Casagit e dei componenti delle con-sulte regionali sono state in-dette per il 6 - 7- 8 - 9 - 10 GIUGNO 2013 con modalità telematica via web , ovvero attraverso Internet. Si potrà votare, senza limite di orario, da qualsiasi Pc, dalle ore 9 del 6 giugno alle ore 18 del 10 giugno. I delegati nazio-nali sono 80, di essi la Lom-bardia ne sceglie 19, quanti sono i componenti la consul-ta regionale.

ELETTORI - Gli elettori lombardi sono 6986: si tratta di giornalisti iscritti all’Ordine, titolari di pensione diretta Inpgi, gior-nalisti con pensione da enti diversi, che abbiano una an-zianità Casagit di almeno 6 mesi al 31 dicembre 2012 e regolarità contributiva all’ 8-3-2013. La maggioranza (circa 3900) è composta da uomini, men-tre le donne sono circa 3000. Dei 6986, pero’, 79 sono solo votanti: non possono es-sere eletti.

I CANDIDATI- L’elenco dei candidati è esposto in Consulta fino alla conclusione delle operazioni di voto. Possono essere eletti in tutto 19 delegati, come scritto so-pra, ma se ne possono votare 13.

MODALITA’ DI VOTO- Tra le ore 9 del 6 giugno e le ore 18 del 10 giugno si vota per via telematica; è necessa-rio il codice identificativo o il numero posizione socio, ri-portato sul tesserino Casagit (o su tutte le comunicazioni inviate da Casagit) e una pas-sword che viene spedita 30 giorni prima della data elet-torale. Questa password, da con-servare con cura, è generata da una società esterna e sarà utilizzabile solo in occasione del voto. La password di 8 cifre si tro-va in calce sotto la pellicola della lettera inviata da Casa-git.

utilizzato per le operazioni di voto elettronico.Al termine si può stampare l’attestato della votazione. Il certificato di avvenuta vota-zione sarà inviato a seconda delle modalità scelte:posta elettronica o posta priorita-ria. E’ possibile entrare nel-la..cabina anche prima della

CASAGIT

L’Assemblea Nazionale dei Delegati eleggerà a Roma, nel luglio prossimo, il collegio dei sindaci e il consiglio di amministrazione, il quale, a sua volta, voterà il nuovo presidente nazionale.

Voto a giugno dal 6 al 10

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5il iornalismoG

Sono 450 i free lance e giornalisti iscritti all’ordine, ma senza un con-tratto Fnsi-Fieg o AerAntiCorallo, che hanno aderito ai nuovi profili Ca-sagit. E sono più di 600 quelli che – in quindici giorni – hanno attiva-to la Casagit Card.E’ noto che Casagit, verificando una richie-sta diffusa all’accesso alle sue prestazioni, ha proposto nuovi profili dedicati a chi si vuole avvicinarsi alla cassa, offrendo proposte modulate rispetto a di-verse esigenze e capacità di spe-sa. Da un minimo di 300, fino a1.500 euro l’anno.Questi nuovi profili, nell’arco di poco tempo – almeno tre anni - dovranno essere sostenibili, os-sia reggersi da soli, senza aiuti esterni.Il Cda di Casagit è convinto che gli aderenti ai fondi sanitari sarà sem-pre più rilevante. Casse come la nostra, offrono garan-zie ben superiori a quelle delle assi-curazioni: costi più bassi, nessuna selezione del rischio all’ingresso e nessuna possibilità di vedersi allonta-

A convegno i Garanti incaricati di tutelare la

Vigilano sui diritti dei detenuti

CASAGIT

Piacciono i servizi alla cartaCarlo Gariboldi

Vice Presidente Casagit

Tes as es ent fugiamu scipit liqui do-

mese di aprile sono state inviate 23mila lettere proponendo ad altrettanti gior-nalisti iscritti alla gestione separata dell’Inpgi di provare la Card Casagit.Di cosa si tratta? Con questa proposta

– valida per tre mesi - tutti gli iscritti ai profili 2,3,4 hanno di-ritto ad accedere alle strutture convenzionate del profilo 1. Chi è in possesso della Card può ri-volgersi ai medici convenziona-ti alle condizioni trattate da Ca-sagit. Per intenderci: i dentisti convenzionati applicheranno il tariffario Casagit, che è almeno il 20-30% più basso rispetto ai prezzi di mercato; le visite spe-cialistiche dei medici conven-zionati costano, al massimo, 80 euro. Chi è in possesso della Casagit Card, inoltre, ha diritto ha sconti e prezzi di favore per

tutte le convenzioni a cui hanno diritto i soci (le offerte sono sul sito).Provare per tre mesi la Card è un’oc-casione per capire il valore delle con-venzioni e l’importanza dell’adesione alla Casagit in un momento di crisi del servizio sanitario.

nati a causa di spese eccessive.Ma i fondi sanitari, al di fuori dei con-fini di chi ha l’obbligo di iscrizione per contratto, devono farsi conoscere. Per questo motivo, attorno alla metà del

Meno burocrazia e pratiche più snelle

Il bilancio consolidail risanamento dei conti

onerosissimi ticket che in alcuni casi rappresentano il 30% del costo della presta-zione. Non serve un genio per capire che ai fondi sanita-ri contrattuali, come Casagit, sarà richiesto di supplire alla retromarcia statale.

Meno burocraziaMolto si può fare, ma lo sfor-zo del cda, in questi anni, è stato anche quello di dimi-

nuire le incombenze burocra-tiche dei soci. E’ stato tolto l’obbligo della prescrizione medica per le visite specialistiche (salvo quelle nei poliambulatori), non c’è più l’onere di presen-tare la documentazione fisca-

le per i coniugi iscritti e per i titolari di seconda pensione (non Inpgi). Sono stati ridotti sensibilmente i tempi di li-quidazione delle pratiche.

Solidarietàe integrazioneE’ un valore al quale non dobbiamo venire meno. Al di là degli interventi ordinari, la Cassa, tramite la Commis-sione permanente alla qua-le si può rivolgere qualsiasi socio, integra le liquidazioni per prestazioni di particolare gravità oggettiva (a seconda della malattia) o soggettiva (tenendo conto della situa-zione economica dell’iscritto e dei suoi familiari).

Il tariffarioaggiornatoAlmeno 9-10 volte l’anno il tariffario viene aggiornato on line sul sito casagit.it: nuove voci – il mercato sanitario è sempre in evoluzione – e ta-riffe modificate. E’ il risultato di analisi e suggerimenti dei consulenti medici ma, spes-so, anche di richieste, appel-li, proposte fatte dai soci. La cui opinione, in Casagit, oggiviene ascoltata sempre.

Quattro milioni e 200 mila euro di utile è un buon risultato per

la Casagit e per i giornalisti iscritti al nostro fondo sanita-rio integrativo.Soprattutto perché è il quar-to risultato positivo ottenuto senza diminuire la prestazio-ni – anzi, con il nuovo tarif-fario odontoiatrico e l’inse-rimento di decina di nuove voci rimborsabili – e la rico-stituzione di un fondo di ri-serva che consentirà di dare stabilità ai conti anche nel medio periodo.

Un risultato non scontatoA tutti sono note la situa-zione occupazionale della categoria giornalistica e il trend demografico che sta portando a un progressivo invecchiamento della popo-lazione. Casagit in quattro anni (2008-2012) ha visto diminuire il numero di soci con un contratto giornalisti-co di 1.265 unità (passando da 17.564 a 16.299). Anche i soci volontari sono in netto calo: -658 iscritti. Il numero dei pensionati, nello stessoperiodo, è invece aumenta-to di 1.380 unità (da 6.362 a 7.742). Con questi dati e con il calo del contributo medio l’utile di questi anni ha di-verse motivazioni: migliore controllo della spesa, in par-ticolare per quanto riguarda i ricoveri, rigore nella gestione delle convenzioni (strutture ospedaliere e medici) e ade-guamento ai continui cam-biamenti del mercato sanita-rio (ticket sì, ticket no, quote aggiuntive).

Il servizio sanitario in crisi I tagli al servizio sanitario nazionale sono iniziati da tempo. Il bilancio dello Sta-to, gravato dagli alti tassi del debito pubblico, ha già ope-rato pesanti decurtazioni e altre sono in vista. Nel complesso in pochi anni il governo ridurrà di 25 mi-liardi (su 110) la spesa sani-taria. Un salasso per i citta-dini. Il Censis nell’estate del 2012 ha lanciato, inascoltato, l’allarme: 9 milioni di italia-ni hanno rinunciato a curarsi non potendo permettersi di sostenere il costo di medici-ne, cure e, soprattutto, degli

CASAGIT

Carlo GariboldiVice Presidente Casagit

Cala il numero dei contrattualizzati - Ci si prepara ai tagli delle prestazioni delle Asl

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il iornalismoG6

Quando arriva il tempo dei bilanci, affiorano, assieme alle questioni serie, anche quelle un po’ più singolari poste dai soci nel corso di questa legislatura Casagit che volge al ter-mine.D’altra parte è inevitabile che ciò avvenga, se ci fermiamo a riflettere sulla complessità di una Cassa integrativa come la nostra.Tremilaquattrocento mail ricevute e quasi 2 mila inviate dall’ufficio Casagit di Milano solamente negli ultimi 16 mesi (a partire cioè dal 2 maggio 2012); Altre 3 mila ricevute e 2400 inviate da chi scrive negli ultimi 4 anni; per non parlare della corrispondenza elettronica con i soci dei due vice fiducia-ri Domenico Affinito e Paolo Costa. E senza mettere in conto le telefonate, calcolabili nell’ordine di alcune migliaia.I soci si limitano – giustamente – a denunciare le disfunzioni e gli errori (inevitabili), i ritardi nei rimborsi, la difficoltà di co-municare con gli uffici (ma adesso, con Internet, non scordate l’indirizzo mail: [email protected]).Resta il fatto che è doveroso, dopo 4 anni, rendere conto, sia pure sommariamente, del lavoro svolto, partendo dall’elemento base: il numero degli iscritti. Sebbene in leggero calo da 4 anni a questa parte, la Consulta di Milano contava – al 31 dicembre 2012 – ben 14844 tra soci titolari (7659) e familiari (7185). Un rapporto tra ti-tolari e familiari quasi paritario, a testimonianza del valore solidaristico della Cassa. Nel 2011 gli iscritti erano 14970: quindi il calo è stato limitato ( – 126 soci), soprattutto se si raffrontano i dati del 2009 (15452) con quelli del 2010 (15230 soci).A livello nazionale gli aderenti a Casagit sono 51.982, tra i quali 24.621 familiari.E’ un mondo sul quale pesano i trend tipici della società odierna: dimi-nuiscono, a causa delle devastante crisi editoriale, i contrattualizzati,

coloro cioè che contribuiscono in larga maggioranza a mantenere in piedi il sistema, aumentano i pensionati (oggi quasi al 30 per cento degli iscritti) e gli ultra cinquantenni, in ascesa anche coloro che usufrui-scono delle prestazioni (quasi 12 mila gli assistiti 2012 in Lombardia). Il contributo medio annuale del socio lombardo si è attestato sui 3.307 euro (è il più alto, leggermente superiore a quello di Roma e delle altre consulte). Nel 2012 Casagit in Lombardia è intervenuta sostegno di un migliaio di ricoveri. Ha speso 5.504.363 euro per la specialistica, 2.374.244 euro per assistenze, terapie e protesi (circa 3.500 assistiti), 3.828.664 per cure odontoiatriche (6 mila assistiti), 395.411 euro per le lenti.I dati dicono di una massa notevole di casi, di un insieme di situazioni affrontate dagli uffici della cassa in modo preciso e tempestivo.Per dare l’idea: da gennaio ad aprile 2013, le nostre tre collaboratrici

hanno istruito quasi 8000 pratiche: circa 460 di ricoveri, oltre 200 di chirurgia ambulatoriale, quasi 400 di alta dia-gnostica e oltre 6700 di rimborsi. E’ giusto riconoscere il loro efficace operato, anche dopo che il nostro ufficio ha perso il prezioso apporto della storica Isabella, andata in pensione. Un impegno reso più gravoso dal fatto che sempre più fre-quentemente, la Casagit diventa sostitutiva del Servizio Sa-nitario Nazionale (e non solo integrativa) e dall’aumentato numero delle strutture convenzionate.A questo proposito ricordiamo l’ accordo (firmato nell’aprile 2012) con la Fondazione Don Gnocchi, fondamentale polo nella riabilitazione ospedaliera cardiologica, neurologica, neuromotoria, ortopedica e geriatrica. Sempre per quanto riguarda la riabilitazione è del mese scorso la convenzione con la Provincia Italiana della Con-gregazione delle Suore Ospitaliere del Sacro Cuore di Gesù . Si tratta di una struttura psichiatrica che ha tre sedi in Italia. In Lombardia una è ad Albese con Cassano (presso Como), dove è possibile effettuare ricoveri per Alzheimer, per stato

vegetativo permanente, per lungodegenza e postacuzie, per disturbi d’ansia, dell’umore, di personalità e riabilitazione alcologica ed è an-che una R.S.A. (Residenza sanitaria assistenziale).Infine, non possiamo dimenticare che dopo decenni, lo scorso anno, siamo riusciti a stipulare un accordo diretto con un dentista nel Man-tovano. Più recentemente è stata potenziata la presenza del servizio odontoiatrico anche tra Como e Lecco. A questo proposito, molti soci suggeriscono nomi di dentisti e di altri specialisti da convenzionare. Tut-ti vengono tenuti in considerazione, ma la politica della Casagit è quella di non eccedere nella copertura in una medesima area, per evitare la cannibalizzazione fra specialisti e uno scadimento del servizio.

Costantino MuscauFiduciario Casagit

Sempre più vicini ai gior-nalisti nel tempo della crisi. Potrebbe essere

riassunto così il significa-to del provvedimento che il Consiglio di amministrazione della Casagit ha adottato a ini-zio maggio, nel corso dell’ul-tima riunione del mandato di quattro anni al governo della Cassa. Una delibera che, nel segno della solidarietà e, in-sieme, dell’equità e della so-stenibilità dei conti, modifica gli articoli del Regolamento per l’assistenza gratuita ai colleghi in cassa integrazione o che hanno perso il lavoro.Casagit, come è noto, oggi assicura un sistema di tute-la sanitaria ai giornalisti in condizioni di precariato pro-fessionale, assistendoli per un periodo di due anni senza oneri a loro carico. Le nuove norme approvate dal Cda age-volano l’ammissione all’assi-stenza gratuita e, insieme, in-troducono una distinzione tra chi entra in disoccupazione per cause esterne alla propria volontà e chi, invece, sceglie di usufruire di incentivazioni all’esodo attraverso forme di “buonuscita” erogate dalle aziende editoriali.In estrema sintesi, le nuove

l La Casagit rimborsa i medicinali per il mio cane?l Perché la Casagit non rimborsa la visita del podologo?

l Perché la Casagit non riconosce le lauree triennali?l Perché la Casagit sottovaluta la figura dello psicologo?

Le richieste vere E le stranezze Quattro anni d’impegno in Lombardia

CASAGITPiù aiuto ai senza lavoro

norme hanno innalzato i limiti di reddito al di sopra dei qua-li non è possibile l’assistenza sanitaria gratuita per due anni. Sempre più spesso, infatti, i giornalisti in cassa integra-zione o in disoccupazione riescono a ottenere collabora-zioni retribuite, quasi sempre per limitati periodi di tempo, che – senza risolvere il pro-blema della precarietà – fanno salire il reddito oltre la soglia dei 1400 euro lordi mensili (pari al trattamento medio di

disoccupazione riconosciuto dall’Inpgi) con conseguente esclusione dalle agevolazioni Casagit. Dopo un’attenta valutazione e con il conforto dell’Attuario, il limite è stato ora innalzato a 2107 euro lordi mensili, ov-vero alla retribuzione minima tabellare del Contratto nazio-nale di lavoro giornalistico per i redattori con meno di 30 mesi di anzianità. Al di sotto di quella cifra i giornalisti sa-ranno dunque ammessi all’as-

sistenza gratuita per due anni, al di sopra dovranno invece pagare, se vorranno mante-nere il rapporto con Casagit, il contributo di iscrizione vo-lontaria che è di 231 euro al mese.Una seconda novità riguarda una maggiore flessibilità nella scelta del profilo di assisten-za a contribuzione più bassa (profili Due, Tre o Quattro) per i giornalisti che escono dal periodo di assistenza gratuita, ma non possono mantenere

l’iscrizione al profilo Uno. Il Cda ha deciso, infatti, di non applicare, nei confronti di questi colleghi, i vincoli tem-porali di permanenza previsti in ciascun profilo. Sarà quindi possibile, ad esempio, decide-re di passare direttamente dal profilo Quattro al profilo Uno sulla base della propria situa-zione professionale ed econo-mica senza dover rispettare la gradualità standard nel per-corso di risalita.Infine è stata introdotta nel Regolamento una norma che fissa un ulteriore elemento di equità nel sistema di tutela dei disoccupati, operando una distinzione tra chi esce dalle redazioni per cause indipen-denti dalla propria volontà e chi, al contrario, concorda con le aziende la correspon-sione di incentivi economici alle dimissioni. In questi casi Casagit applicherà un abbat-timento del periodo di tratta-mento di disoccupazione pari al numero di mensilità o di annualità corrisposte dall’edi-tore al giornalista che accetta di lasciare il lavoro.

Gianfranco GiulianiConsigliere d’aministrazione

Casagit

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7il iornalismoG

Il 9 aprile scorso Sindacato dei Giornalisti e Federa-zione degli Editori hanno

ufficialmente aperto la sta-gione con-trattuale. Le diplomazie si sono parlate al più alto li-vello, con le

delegazioni schierate e con il segretario generale della Fnsi Franco Siddi da una parte del tavolo e il padrone di casa, il presidente della Fieg Giulio Anselmi, dall’altra.Se la notizia potrebbe es-sere già questa, ovvero che giornalisti ed editori si sono incontrati per parlare di rin-novo del contratto, va detto subito che il primo incon-tro ha avuto come risultato quello di definire il percorso operativo di lavoro. L’indi-viduazione, cioè, di quattro commissioni tecniche che affronteranno alcuni dei ca-pitoli che è stato condiviso siano i caposaldi su cui co-struire l’architettura del prossimo contratto: nuo-vi modelli organizzativi; gestione della ex fissa; ammortizzatori sociali; lavoro autonomo e para-subordinato. Un risultato non scontato, all’alba di questo primo incontro. Visti i chiari di luna che contraddistinguono il settore dell’editoria ita-liana stretto, in questo momento, tra difficoltà, crisi, ristrutturazioni, fuoriuscite se non addi-rittura chiusure. Se l’alta diplomazia espressa dal segretario Siddi e dal presidente Anselmi ha fatto da fil rouge durante tutto l’in-contro, non sono man-cate di certo “bordate” d’avvertimento dall’una e dall’altra parte. A partire dal concetto di “di-scontinuità” messo sul tavo-lo dal presidente della Fieg come richiesta d’approccio al tema della rinnovazione contrattuale ed espresso nelle prime parole del suo inter-vento. Bordata moderata quando il suo ri-ferimento ha virato sul con-cetto di “elementi di cambia-mento” indirizzati comunque ad una “tenuta del sistema” per la quale occorrono “ini-ziative comuni” e la defini-zione di “obiettivi per i quali muoversi d’intesa”.Se discontinuità significa ag-giornare i contenuti del con-tratto – ha messo subito in

Si è aperto il confronto tra FNSI e FIEG

Anche in tempi duriil contratto è da fare

chiaro il segretario generale della Fnsi – la componente giornalistica è disponibile: anzi, la storia dei precedenti rinnovi lo ha già dimostrato. C’è grande impegno, quindi, se “si va a qualificare e svi-

luppare l’inno-vazione”: allo stesso modo, Siddi ha chiari-to che non c’è

disponibilità se il concetto di discontinuità degli edi-tori significa “abbandona-re un sentiero” o la volontà di “sbaraccare un modello: sbaraccare un sistema”. “La preoccupazione comune deve essere quella di indivi-duare elementi di ripresa e sviluppo che vadano oltre il governo dell’emergenza” ha ribadito Siddi. Sottolineando

inoltre come occorra indivi-duare strade affinché il siste-ma non solo torni in utile ma, contemporaneamente, ”torni a generare incrementi d’oc-cupazione”. Una non notizia gli editori l’hanno confermata quando hanno voluto sottolineare la loro indisponibilità economi-ca in un frangente che vede un settore asfittico, pressato dalla crisi e in forte difficol-tà: “Sono inimmaginabili au-menti contrattuali” ha voluto chiarire Anselmi. Di fatto, il solito refrain che ciascun giornalista si è sen-tito ripetere negli ultimi anni e si sente ripetere ogni gior-no, oggi, dal proprio editore. Un’altra bordata è giunta poi sugli elementi d’automati-smo su cui, per gli editori,

“occorre intervenire”.Se in altre stagioni le dichia-razioni d’indisponibilità eco-nomica sarebbero state giu-stificative di un abbandono immediato del tavolo, come ha ricordato il segretario Fnsi, lo stesso Siddi ha voluto comunque pre-cisare che il mo-mento è troppo importante per non capire che le priorità oggi sono per una tenuta complessiva del sistema. In ogni caso, Siddi ha chiarito che “un contratto senza soldi non si può fare”. “I redditi da lavoro hanno una composizione variegata” ha subito aggiunto, sottoli-neando come la protezione sociale vada “su lavoro e su lavoratori”.

Sul tema degli automatismi, invece, Siddi è stato chiaro: “Sono già stati oggetto di re-visione: oggi non ce ne sono più”. Ribadendo come, al contra-rio, non possano essere temi riversabili sulla rinnovazio-ne del contratto nazionale i problemi di automatismo presenti in alcune aziende se, questi, sono legati a contratti aziendali.Certo, è stato condiviso da tutti come tra i temi prioritari ci siano la tenuta e la sosteni-bilità degli enti di categoria, Inpgi in primis (“perché va salvaguardata la specificità del sistema” ha detto Siddi), così come l’adeguamento alle reali necessità del si-stema degli ammortizzatori sociali e della 416, magari con una precisa riforma. Ele-menti questi che, però, oltre alle disponibilità delle parti hanno necessità di un ade-guato supporto da parte della politica e delle istituzioni, fi-nalmente operative. “Il siste-

ma – ha rimarcato Sid-di – oggi non può più sostenere il peso della crisi da solo”.Quindi, impegno per un approfondimento condiviso, anche at-traverso la definizione delle commissioni tec-niche, sui capitoli dei nuovi modelli orga-nizzativi e delle nuove figure professionali, dell’analisi della ge-stione della ex fissa (da “rinegoziare per-ché in una situazione preoccupante” per An-selmi; da “individuare una formula per una gestione corretta alla luce di crisi e prepen-sionamenti che hanno fatto esplodere la si-tuazione” ha ribattuto

Siddi); della questione lavo-ro parasubordinato-giovani e del lavoro autonomo (“Vanno ridefiniti i confini” ha detto Anselmi; “C’è una commis-sione già operativa che può

far bene se non ci sono prese di posizione ideologiche” ha replicato

Siddi). “Un contratto non ha mai ucciso le aziende. Nem-meno negli anni ’70 quando si viveva un periodo di ipe-rinflazione” ha chiosato Sid-di al tavolo. Ancora una vol-ta a sottolineare come, per il sindacato e i giornalisti, l’ac-cordo di lavoro è un valore cui non si può rinunciare.

Paolo PerucchiniVicesegretario nazionale Fnsi

Individuare strumenti che favoriscano la ripresa e lo sviluppo

Quattro commissionitecniche per approfondire i temi

I patti tra le parti sono uno strumento essenziale per indirizzare l’informazione verso l’uscita

dalla crisi - La Fieg propone una discontinuità. Siddi: “Un contratto senza soldi non si può pensare“

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il iornalismoG8

Alcune riflessioni di Guido Besana sulla contrattazione

Rivisitiamo i punti contrattuali al fine di adeguarli e difenderli

L’impetuoso cambia-mento in atto nel set-tore dell’informazio-

ne impone di ripensare la struttura contrattuale in cui vengo-no inquadrati i giornali-sti, a partire

dal fatto che sempre più alla centralità delle redazioni, tradizionale faro guida della contrattazione di categoria, si è affiancata lungo la cor-sia di sorpasso l’indispensa-bilità del lavoro autonomo e parasubordinato. Su questo molto si è detto e scritto, molto si dovrà discutere in sede di rinnovo. Si è parlato in varie occasioni dell’idea di avvicinare i contratti di collaborazione coordinata e continuativa alla subordina-zione attraverso una modi-fica dell’articolo 2, si è di-scusso di tariffari, anche in relazione alla legge sull’equo compenso, si è ipotizzata la creazione di un sistema di pa-racadute sociali, e finalmente gli editori hanno accettato di affrontare il tema. È un can-tiere aperto che deve portare a soluzioni condivise, sen-za le quali non si potrà dire di aver veramente innovato il quadro contrattuale. Un importante capitolo da mo-dificare è quello dei profili professionali, o nuove figure, che saranno al centro di un si-stema dell’in-formazione digitale, cros-smediale e h.24. Dovranno trovare posto, nell’articolo 11, figure gerarchiche nuove rapportate alla declinazione su più media del prodotto editoriale. Un domani, che per molti versi è già ieri, la struttura di comando dovrà agire anche in assenza del Direttore responsabile, anche loro devono dormire, dovrà rapportarsi con media e pro-dotti diversi, dovrà dare al redattore indicazioni univo-che; il redattore, per quan-to multimediale, deve poter continuare a lavorare per un medium alla volta. Inoltre il contratto dovrà poi dire a quali condizioni possono es-sere attribuite ai giornalisti le “nuove” mansioni come il montaggio, le riprese, la di-

retta in esterni. Su ognuno di questi punti l’esperienza ma-turata nei contesti televisivi va tenuta presente. Montag-gio: fermo restando che gli Ordini regionali hanno soste-nuto che il montatore RVM non svolge lavoro giornali-stico ( prevalentemente per mancanza di contatto diretto con i fatti e le fonti ) ai gior-nalisti può essere attribuita la mansione di realizzare mon-taggi “semplici” del proprio servizio, e non di quelli di altri, e non deve essere attri-buita la responsabilità “tecni-ca” di eventuali errori nella gestione di livelli audio o di imperfezioni nel prodotto fi-nito. Inoltre deve essere sem-

pre possibile per il giornalista la scelta di realiz-zare il servizio con l’ausilio di

un operatore rvm. Riprese: in questo caso gli Ordini hanno spesso riconosciuto la natu-ragiornalistica del lavoro dei telecineoperatori, ma è evi-dente che il giornalista può accettare di realizzare riprese solo se l’azienda ha inqua-drato come giornalisti i tco. Comunque anche per questo compito devono essere pre-viste le due modalità, da solo o con il tco, in base a valu-tazionim professionali della redazione e non in base a de-cisioni organizzative azien-dali. Anche per questo lavo-ro deve essere prevista una clausola di irresponsabilità.In un mondo che va verso la crossmedialità assumono im-portanza temi organizzativi come il coordinamento tra piattaforme, la definizione

delle priorità, la responsabi-lità sulle tecnologie.Va da sé che per queste man-sioni, come per quelle multi-mediali, deve essere previsto un percorso formativo. La formazione, sarà un capito-lo fondamentale del rinnovo contrattuale. Ritengo si pos-sa tra le altre cose trovare un articolato che, modificando il testo contrattuale, renda più chiaro il concetto di aggior-namento professionale, che in tanti casi ha creato corposi contenziosi con la vigilanza Inpgi sulla natura retributiva di molti accordi aziendali.In questo ambito dovremo definire quelle norme sugli stage che da tempo chiedia-mo di inserire nel contratto.La FIEG ha posto la questio-ne della ex fissa: su questo non dobbiamo avere tabù. È un elemento di tipo retribu-tivo che non possiamo can-cellare, ma su cui è doveroso ipotizzare una manutenzio-ne. Trovo ragionevole dire che deve essere una nella vita lavorativa, deve maturare con quindici anni di anziani-

tà aziendale, non meno, deve essere calcolata su una media retributiva, non sull’ultima mensilità. Con questi tre in-terventi si possono limitare certe distorsioni e certeesagerazioni che oltre ad es-sere penalizzanti per gli altri, che si trovano a fronteggiare una lista di attesa esagerata-mente lunga, sono nella at-tuale situazione del mercato

del lavoro anche un po’ scan-dalose. Non sarei contrario, in linea di massima, a preve-dere anche un tetto. Interven-to ulteriore potrebbe essere una “politica” che favorisca la scelta della rendita. Da sempre tutti i colleghi scelgono il capitale, ma ora, la lista di attesa si avvicina pericolosamente al decen-nio. La scelta della rendita, che è reversibile e rivaluta-bile, potrebbe alleviare la pressione sul fondo separato contrattuale, determinerebbe un trattamento pensionistico maggiore, verrebbe liquidata da subito e potrebbe quindi essere appetibile in una fase in cui la capacità di spesa rea-le ha assunto un rilievo conside-revole.Detto questo ribadisco anche che è un diritto contrattuale che dobbiamo conservare per le prossime generazioni di giornalisti.Se allarghiamo il discorso all’Inpgi servono almeno due interventi, uno a favore del rilancio dell’occupazione e del reddito che può passare attraverso la contrattazione e eventuali interventi della mano pubblica a sostegno dello sviluppo del settore e uno a sostegno della necessa-ria spesa per gli ammortizza-tori sociali, che in questa fase di crisi sono l’argine princi-pale contro il tracollo delle imprese e dell’occupazione.Su questo secondo fronte si possono ipotizzare interventi diversi sia per impostazio-ne che per effetti. Per fare un’ipotesi di scuola si può

pensare a una aliquota straor-dinaria aggiuntiva, il cui co-sto potrebbe risultare sosteni-bile in una situazionepolitica nella quale il nuovo governo prevede di interve-nire con riduzioni del costo del lavoro. Tale aliquota po-trebbe rimanere in vigore sino a quando le parti non la modificano, sospendono o cancellano, oppure per una durata prefissata o fino al ve-rificarsi di un evento, come ad esempio la riforma della 416 o dell’intero sistema di ammortizzatori sociali. Se si istituisce finalizzandola al pagamento dei contributi fi-gurativi, che oggi non hanno aliquota specifica, si può pro-babilmente estendere anche alle aziende fuori dal campo FIEG e fuori dal perimetro della 416.Infine sarà comunque neces-sario un adeguamento alla normativa generale che per molti capitoli è cambiata. Dall’ultimo rinnovo contrat-tuale è ad esempio mutata la normativa sui contratti a termine, e in questo ambito abbiamo sottoscritto un ac-cordo con la FIEG per ridurre i tempi di interruzione tra un contratto e il successivo per evitare che troppi colleghi venissero espulsi dal mercato del lavoro. Questa scelta segue quella fatta nell’ultimo rinnovo con-

trattuale, quan-do decidemmo di preferire la prosecuzione di un rapporto di

lavoro “a singhiozzo” esen-tando dai limiti temporali i contratti a termine di natura sostitutiva o legati a nuove iniziative o alla creazione di processi negoziati di stabiliz-zazione. Un secondo elemen-to normativo su cui ragionare è quello relativo all’orario di lavoro. In una fase in cui si prevede un passaggio consistente al lavoro h24 determinato dai nuovi modelli di comunica-zione alcuni elementi sono necessari, come le visite me-diche, o la durata minima degli intervalli fra un turno e l’altro. Andranno poi riviste le previsioni sulla sicurezza e salute (dlgs 81 del 2008), ser-vizio militare, ferie.

Guido BesanaVicesegretario nazionale Fnsi

Il peso dei nuovi media e la digitalizzazione portano nell’ambito della professione giornalistica nuove sfide: dobbiamo affrontarle senza snaturare il mestiere Orari, contratti a tempo determinato e lavoro parasubordinato richiedono

definizioni e messe a punto che difendano la sostanza dei diritti in modo aggiornato.

Per rilanciare l’occupazione occorre la mano pubblica

Occorre provvedere al finanziamento degli ammortizzatori

Multimedialità si,però lavorando per un medium alla volta

Page 9: Il Giornalismo - N. 2 maggio 2013

“tradizionali” e chi operava in quelli che venivano de-finiti “giornali elettronici”. Due anni dopo, con il rin-novo biennale, è stata prevista l’istituzione nel settembre 2011 di una commis-sione paritetica, tra Sindacato ed editori, con il compito di stu-diare, tra le altre cose, gli effetti delle innovazio-ni tecnologiche su figure professionali e organizzazione del lavoro. Purtroppo, la latitanza del-la Fieg non ha permesso la

partenza della commissione, che però per parte Fnsi si è riunita e ha

lavorato. Oggi, dopo l’aper-tura formale delle trattative per il rinnovo contrattua-le, questa commissione si è trasformata in uno dei quat-tro tavoli tecnici concordati con la Fieg, per formulare proposte per rivedere e ade-guare il Contratto ai nuovi modelli organizzativi e alle nuove figure professionali, con ipotesi da ricondurre poi nell’ambito più ampio della trattativa complessiva, insieme con le conclusio-ni degli altri tre tavoli (che dovranno occuparsi rispetti-vamente di ammortizzatori sociali, tema della cosiddet-ta ex fissa e giornalisti pa-rasubordinati/autonomi). E dovrebbe cominciare final-mente a lavorare operativa-mente. La delegazioni Fnsi

si è ampliata, e ha affiancato al nucleo originario, compo-sto da Daniela Scano, consi-gliere nazionale della Fnsi,

vicepresidente dell’Associa-zione sarda e capocronista della Nuova Sardegna a Sas-sari, Stefano Tallia, segreta-rio dell’Associazione subal-pina e giornalista della Rai di Torino, oltre a me, come responsabile Fnsi per “Mul-timedialità, Innovazione dell’industria dell’informa-zione e Nuove esigenze con-trattuali”, anche Ezio Cera-si, membro di Giunta Fnsi e dell’Esecutivo Usigrai e collega della Rai di Roma,e Raffaele Lorusso, anch’egli

nella Giunta Fnsi, presidente dell’Associazione pugliese e giornalista di Repubblica a Bari. Nella discussione sa-ranno posti sul tavolo e af-frontati tutti i temi. Con l’obiettivo di innova-re il contratto, superando in primo luogo l’attuale alle-gato B sulla Multimedialità (pur mantenendo procedure sindacali per le nuove ini-

ziative), e di ritoccare mol-ti degli articoli contrattua-li. Senza eliminare diritti e garanzie, ma rendendo le

“regole” pro-fessionali più rispondenti alla nuova realtà. Meno anarchia, insomma. Stop all’improvvisa-zione, soprat-tutto organiz-zativa, che in questi anni ha spesso facilitato solo gli obietti-

vi degli editori penalizzando molti colleghi. E qualche ri-ferimento certo in più. Par-tendo da una considerazione per qualcuno banale ma fon-damentale: tutti noi ci stiamo t ras formando in giornalisti digitali. E non possiamo permetterci di lasciare nessuno indietro: l’esigenza è l’integrazione organizzativa delle redazio-ni, pur nella specificità di alcune funzioni, in un pro-cesso irreversibile. Che, presto, spazzerà via anche le differenze tra seg-menti e settori dell’informa-zione. L’esempio della tv è il più evidente: il confine tra la televisione tradizionale e quella sul web si sta assot-tigliando, in particolare nel-le abitudini degli spettatori/navigatori, e grandi e piccoli giornali, attraverso i propri siti, si stanno dotando di strutture di broadcasting.Una rivoluzione. Capace, se ben compresa e inserita

nel Contratto, di portare nel medio periodo a un aumen-to dell’occupazione, anche attraverso la definizione di nuove figure professiona-li, ma sempre all’interno di un lavoro giornalistico che deve definire le proprie aree di attività e i paletti delle lavorazioni multimediali a cui è chiamato. Chi fa in-formazione, su qualsiasi media, è un giornalista. Ma non tutti coloro che operano sulle piattaforme informa-tive sono necessariamente giornalisti. All’interno delle nuove figure professionali, dovranno inoltre rientrare un diverso inquadramento e la tutela contrattuale piena per i collaboratori e i colle-ghi freelance.Nella costruzione contrat-tuale di organizzazioni del lavoro efficienti e non anar-chiche, bisognerà analizzare e intervenire su tempi e orari di lavoro, in un flusso di no-tizie tendenzialmente senza interruzioni. Così come definire ipotesi di lavoro a distanza, da non confondere con il riduttivo e penalizzante telelavoro, ma valorizzandolo anzi come capacità dei professionisti dell’informazione di riap-propriarsi dei propri tempi e del proprio lavoro. Senza di-menticare, ovviamente, che giornalisti si è anche quan-

do l’informa-zione viaggia sui cellulari oppure attra-verso i social

network, e ancor più quando si decide di gestire un blog.Tanti temi, a tracciare la nostra professione attuale e futura. Con una disponibili-tà, dimostrata da tutti, nelle redazioni e nel Sindacato, di accettare la sfida di un modo diverso e più complesso di esercitare la professione. Ma che pone a carico degli editori una responsabili-tà forte anche in termine di impegno nella formazione e nella riqualificazione dei propri giornalisti, dipenden-ti e collaboratori, sulla mul-timedialità e le piattaforme digitali. Se vogliono davve-ro, anche loro, dare un futu-ro all’informazione italiana

9il iornalismoG

Daniela Stigliano: ecco i temi sul tavolo della trattativa

La multimedialità rivoluziona l’organizzazione nelle redazioni

Una commissione tecnica Fnsi-Fieg dovrà valutare l’impatto delle nuove tecnologie sul lavoro nei media e sulle nuove figure professionali. Per rivedere tempi, orari e modi dell’attività, l’inquadramento di collaboratori e freelance, l’uso di blog

e social network. Chiedendo agli editori un impegno anche sulla formazione

Troppa improvvisa-zione e fai da te nel lavoro delle redazioni

La tempesta del web dopo i giornali scrittitocca adesso la TV

Analizzeremo in sede tecnica le specificitàdi media diversi

Daniela StiglianoVicesegretario nazionale Fnsi

Newsroom, redazioni integrate, gestione del flusso continuo

di comuni-cazione, il tutto condito da mobile, blog e social network. Si fa presto a dire informa-

zione multimediale e giorna-lista digitale. La realtà sotto gli occhi di tutti noi è molto più complessa e articolata. Perché se le trasformazio-ni tecnologiche e le nuove abitudini di fruizione delle notizie stanno spazzando via i vecchi modelli di business dell’industria dell’infor-mazione, dall’altra parte si sono riflessi impetuosamen-te sul lavoro operativo dei giornalisti e sull’organizza-zione dentro e fuori le reda-zioni. Ecco perché anche la “carta” fondamentale della nostra professione, il Con-tratto nazionale di lavoro, ha bisogno di essere profon-damente aggiornata rispetto alla nuova realtà.Sia ben chiaro. Non sono certo il ruolo e la funzione del gornalista a cambiare. Anzi. In un sistema amplis-simo, potenzialmente infini-to e altrettanto incontrollato, di offerta di informazioni, c’è un bisogno ancora più irrinunciabile di professio-nisti in grado di garantire la corretta inter-pretazione dei fatti e la qualità delle notizie, a tutela prima di tutto del diritto dei cit-tadini a essere informati in una società davvero demo-cratica. Ma sono cambiati e cambieranno, e molto, gli strumenti, i mezzi, le moda-lità e i tempi del lavoro gior-nalistico.L’attenzione verso multime-dialità e innovazione tec-nologica è cresciuta negli anni, anche all’interno della Federazione nazionale della stampa. Nel 2007 è stata cre-ata una specifica responsa-bilità, nell’ambito della Se-greteria federale. Mentre nel 2009 sono state poste le pri-me basi, nel Cnlg rinnovato dopo otto anni, per superare in una logica di integrazio-ne la precedente divisione contrattuale tra giornalisti

Page 10: Il Giornalismo - N. 2 maggio 2013

il iornalismoG10

Lo scienziato americano dott. Richard Passwater e il dott. Alex Kirchin, Direttore Tecnico di Solgar UK, sono stati ospiti della dr. Anna Giuliani Presidente di Solgar Italia che, insieme ai dottori Giada, Leopoldo e Michelangiolo Caudullo, Amministratori delegati della Società, hanno avuto il piacere di condurre l’evento. Il dott. Carlo Gargiulo, il “medico di famiglia” reso famoso dalla trasmissione “Elisir”, ha coordinato gli interventi scientifi ci, gli approfondimenti, le interviste agli esperti e le tavole rotonde, stuzzicando i relatori e guidando i partecipanti in un interessante percorso di approfondimento sull’Epigenetica, i grassi ‘che non ingrassano’, l’immunologia, le infi ammazioni silenti e l’importanza della micro-nutrizione durante le terapie farmacologiche.

Sul palco si sono alternati importanti relatori che hanno tenuto comunicazioni scientifi che sull’Epigenetica, la nutraceutica, le bioenergie e molto altro: tra questi il prof. Ivo Bianchi, il dott. Fabrizio Duranti, il prof. Antonello Mai, il prof. Alberto Martina, il prof. Emilio Minelli, il dott. Raffaele Morelli, il dott. Gianluca Pazzaglia, il prof. Piergiorgio Spaggiari, il dott. Attilio Speciani, la dott.ssa Riccarda Serri, il dott. Ciro Vestita, il dott. Mario Vignoni ed altri illustri oratori.

L’evento scientifi co ha coinvolto 600 uditori tra medici, biologi nutrizionisti, farmacisti, erboristi ed operatori del benessere con relazioni relative ai più recenti sviluppi in campo di nutrizione, integrazione, stile di vita e benessere.

L’epigenetica, una nuova e affascinante disciplina, studia i fattori che determinano cambiamenti stabili ed ereditabili ma reversibili, nell’espressione dei geni pur senza modifi care la sequenza del DNA. Negli ultimi anni infatti è emerso che la funzionalità dei sistemi molecolari che interessano il DNA dipende in misura essenziale da fattori epigenetici, ossia quei fattori in grado di alterare l’accessibilità dei fattori di trascrizione (particolari proteine che, legandosi in determinate posizioni del gene,

determinano se attivarne o reprimerne l’espressione). E’ noto che su questi fattori di trascrizione possono agire altri fattori esterni: nutrienti, ambiente, stile di vita, stress e perfi no le emozioni, cosicché anche persone geneticamente identiche come i gemelli omozigoti possono andare incontro a destini “di salute” molto diversi. Un’apposita sessione ha condotto i partecipanti nel mondo della cosmesi e nella scelta del cosmetico del futuro: prodotti eco-dermocompatibili nel rispetto delle persone e dell’ambiente. E poiché non si può prescindere dall’approccio olistico dell’individuo, un’intera sessione è stata dedicata alla comprensione di aspetti psicologici ed emotivi. Raffaele Morelli, medico, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della rivista “Riza Psicosomatica”, ha tenuto una relazione dedicata alla parte più interiore dell’individuo e alle sue emozioni e ha parlato di quelle forze potenti che sono dentro di noi e che ci permettono di cambiare e di stare bene se impariamo ad ascoltarle.

Dott.ssa Giada Caudullo - Dr. Anna Giuliani - Dott. Carlo Gargiulo - Dott. Leopoldo Caudullo - Dott. Michelangiolo Caudullo

• prof. Emilio Minelli Medico Chirurgo, esperto in Agopuntura. vicedirettore del Centro OMS per la Medicina Tradizionale dell’Università di Milano.

Fitoterapia nel sostegno delle condizioni degenerativeLa Medicina Tradizionale Cinese e Complementare è ricca di tecniche molto varie come la fi toterapia, la dietetica, i massaggi e le ginnastiche mediche. In questo panorama olistico, tecniche quali l’agopuntura, l’auricolo-terapia, la digitopressione e la fi toterapia si affi ancano alle consuete pratiche di radio- e chemioterapia, alleviando condizioni e disturbi generali causati dalla terapia farmacologica in atto.

• dott. Gianluca Pazzaglia Medico Chirurgo, specialista in Diagnostica per Immagini, si occupa da più di 20 anni di prevenzione delle malattie del seno.

Il pap-breast (pap-test della mammella): un nuovo strumento di prevenzioneUn pap-test per il seno per predirne il rischio di tumore già in giovane età. È l’ultima frontiera della prevenzione secondaria per il cancro alla mammella, che da qualche mese si sta diffondendo anche in alcuni centri in Italia. L’esame non invasivo, che il dottore ha ribattezzato «pap-breast», consiste nell’analisi del secreto della mammella che un apposito macchinario estrae. Il valore del test è duplice: da un lato, se si è a rischio, suggerisce alla paziente di sottoporsi a dei controlli più regolari, dall’altro permette alle donne di verifi care quanto l’eventuale “aggiustamento” dei propri comportamenti vada ad incidere sul rischio personale.

prof. Antonello MaiOrdinario di chimica farmaceutica Sapienza Università di Roma. Dal 1999 si occupa di sintesi di modulatori per target epigenetici.

Cenni introduttivi sull’epigeneticaOggi sappiamo che l’ambiente che ci circonda, gli alimenti che caratterizzano la nostra dieta, gli eventi emotivi che costellano l’esistenza di ogni singolo individuo modulano l’attività e il funzionamento dei nostri geni. L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = “connesso all’eredità familiare”) si riferisce a quelle trasformazioni ereditabili che variano l’espressione genica modi� cando il fenotipo e non il genotipo (la sequenza del DNA). Lo stress ambientale infatti in� uisce in maniera profonda sulla � siologia di un individuo e sul suo DNA; di conseguenza le modi� cazioni biologiche avvenute si possono essere ereditare per intere generazioni a seguire. L’Epigenetica analizza appunto le modi� che fenotipiche ereditabili nell’espressione del gene, dal livello più elementare, la cellula, all’e� etto maggiormente visibile (l’intero organismo e lo stato di salute generale) e studia i meccanismi molecolari e biologici mediante i quali l’ambiente altera il grado di funzionalità dei geni, senza tuttavia modi� care l’informazione in essi contenuta (la sequenza di DNA).

dott. Richard A. PasswaterBiochimico, PhD, Ricercatore. Formulatore per decenni in Solgar Co. E’ autore di oltre 20 libri e oltre 450 articoli scientifici sulla nutrizione. Ha svolto per anni ricerche sull’azione del Selenio e dei carotenoidi ed è riconosciuto a livello mondiale come esperto nell’ambito degli antiossidanti.

Applicazioni di innovativi nutrienti: nuovi orizzonti scientifi ci

cardiache, correlando l’azione benefi ca degli oli di pesce ad una minore viscosità del sangue, ad una adesione normalizzata delle piastrine (slippery) e al ripristino delle prostaglandine. Gli omega-3 possono controllare il metabolismo lipidico e aiutare a mantenere livelli normali di colesterolo nel sangue; contribuiscono al mantenimento della normale funzionalità cardiaca, sostenendo un fi siologico benessere cardiovascolare.Non solo, l’EPA è il precursore fi siologico di eicosanoidi (fondamentali molecole di comunicazione) “buoni” che contrastano le problematiche infi ammatorie, i gonfi ori, le problematiche dolorose, la formazioni di trombi e sostengono la funzione cerebrale. Diversi studi successivi in merito allo squilibrio negli eicosanoidi hanno poi confermato che

alcune malattie come l’artrite, l’infarto e le neuropatie diabetiche sono originate dalla presenza di eicosanoidi “cattivi” derivanti da acido arachidonico e non da EPA.

Il benessere dipende inoltre dall’equilibrio tra gli omega-3 e gli omega-6. Lo stile alimentare odierno propone una quantità inadeguata di alimenti contenenti omega-3, privilegiando gli omega-6. Gli omega-6 non sono dannosi, ma sono responsabili dei messaggeri chimici dell’infi ammazione e, cronicamente, conducono all’infi ammazione latente che, silenziosa, colpisce le arterie e il cuore e conduce a diverse problematiche. Gli Omega-3 invece producono i messaggeri chimici che portano all’effetto opposto. L’equilibrio tra i due componenti è quindi fondamentale. Il DHA è un componente vitale delle membrane cellulari di retina e cervello: sia nel grembo materno che nei primi mesi di vita postnatale, si completa lo sviluppo del sistema nervoso e della funzione visiva del neonato. Perciò l’alimentazione materna prima e la dieta neonatale poi, devono garantire l’apporto adeguato non solo di calorie e di tutti i nutrienti, ma anche di omega-3.La presenza di adeguati livelli di DHA nel tessuto neuronale dell’adulto è inoltre essenziale per un funzionamento cerebrale ottimale al fi ne di contrastare il declino cognitivo determinato dall’invecchiamento.Quindi l’assunzione di DHA e EPA oltre a favorire il benessere cardiovascolare e la riduzione dei livelli di trigliceridi può proteggere il cervello dall’invecchiamento.

Relatori Domenica 28 Aprile 2013• dott. ssa Silvia Vitturi Farmacista, dottore in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Master di II livello in Nutrizione e Dietetica

dr. Erica Savioli Naturopata, Floriterapeuta

Il segnale epigenetico delle emozioni: l’equilibrio con gli integratori alimentari e le essenze fl oreali australianeEsiste un’interazione biunivoca e dinamica tra geni e ambiente. Mentre in passato si pensava che la componente genetica fosse l’unico fattore responsabile del destino di un uomo, oggi si sa che l’ambiente, ovvero l’alimentazione, lo stile di vita e anche le emozioni infl uenzano l’espressione genica e possono modifi care l’evoluzione della nostra vita. Le emozioni generano un duplice segnale: biochimico (mediato da neuropeptidi) e biofi sico (mediato da fotoni). E’ possibile favorire emozioni positive sostenendo l’organismo con un approccio integrato che prevede l’utilizzo di integratori alimentari e delle essenze fl oreali australiane.

• prof. Ivo BianchiMedico Chirurgo specializzato in Medicina Interna, da sempre impegnato nella ricerca Fitoterapica e Nutrizionale.

Percorso alla comprensione dell’universo femminileL’elemento primo della femminilità è a livello cromosomico, la coppia XX. Questa struttura innesca poi il secondo momento, che è quello ormonale che imprinta il cervello e le varie strutture organiche in senso femminile. Il terzo momento di differenziazione si ha quando gli ormoni condizionano la funzione immune, mettendo in grado l’organismo femminile di accettare il parassitismo gravidico e la psiche di mettere in funzione tutte le strategie atte alla preservazione del prodotto del concepimento. Analizzato da un punto di vista evolutivo, genetico, ormonale, e psichico, l’Universo Femminile appare molto chiaro, lineare, comprensibile e può permettere un approccio razionale e di successo a tutte le condizioni sia fi siche che psicologiche.

• dott. Alex KirchinLaureato in Medicina Nutrizionale. Direttore Tecnico di Solgar UK.

L’adattamento allo stress: una strategia per contrastare l’infi ammazioneLo stress è la risposta dell’organismo ad ogni fattore, interno o esterno, di alterazione dell’omeostasi e in particolare lo stress cronico è implicato in patologie quali infarto, ipertensione, infezioni virali e batteriche, patologie autoimmuni, depressione, infertilità, ovvero nella maggior parte delle patologie che affl iggono oggi la nostra società. Se lo stress persiste abbastanza a lungo o con suffi ciente intensità, si comincia a sperimentare un diminuzione delle prestazioni (risposta disadattiva). Un ventaglio di sostanze, quali le piante adattogene, alcune vitamine specifi che, tra cui l’acido ascorbico, le vitamine B1, B5 e B6, l’amminoacido tirosina, nutrienti come l’acido lipoico e l’ubichinolo possono sostenere l’organismo nell’affrontare tale stato stressante.

• prof. Piergiorgio SpaggiariLaureato in Fisica e in Medicina e Chirurgia, Specializzato in Medicina dello Sport. Prof. Onorario del First People’s Hospital a Shangai.

Bioenergetica e medicina quantisticaConcepire la materia come un “campo” energetico specializzato è una rivoluzione concettuale ed è il tema e la base della fl oriterapia. Questo è infatti il punto di partenza del passaggio dal convenzionale approccio medico di matrice “Newtoniana” a quello che viene defi nito approccio “Einsteiniano”. Mentre l’approccio farmacologico di matrice Newtoniana si basa fondamentalmente sulle interazioni tra le molecole, come enzimi e recettori, questo nuovo modello Einsteiniano permetterà agli Operatori di concepire schemi operativi che agiscano più a monte, ad un livello energetico più sottile. La medicina vibrazionale infatti, vuole interagire con i campi di energia sottile che sottostanno e contribuiscono alla funzionalità del corpo fi sico, inviando al corpo segnali energetici invece di manipolarne cellule ed organi con farmaci e chirurgia.

Tutto è iniziato con un viaggio in Groenlandia nel 1970. Un ricercatore danese, il prof. Jörn Dyerberg, assieme alla sua equipe, osservò la bassissima frequenza di casi di infarto del miocardio tra gli abitanti del distretto di Umanack, in Groenlandia. Da allora l’attenzione verso gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena, gli LC- PUFA, della famiglia degli omega - 3, ha realmente coinvolto gli studiosi di tutto il mondo. Dallo studio dei lipidi ematici degli eschimesi Dyerberg scoprì la presenza di acidi grassi che non erano mai stati osservati in nessun altro campione di sangue: EPA (acido eicosapantenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Egli valutò che l’origine della sorprendente funzionalità cardiovascolare della popolazione della Groenlandia era riconducibile proprio alla particolare presenza nella loro dieta quotidiana dei cosiddetti omega-3 da olio di pesce. Gli oli di pesce, anche noti come oli marini, sono grassi o meglio lipidi, che si ritrovano appunto nei pesci di acque fredde (sgombro, merluzzo, aringa) ed in altre forme di vita marine, come le microalghe (alga schizochytrium).All’inizio la ricerca sì è diretta verso le patologie

EPIGENETICA: Pensieri, visioni e prospettive da autorevoli Voci del mondo della ScienzaSabato 27 e Domenica 28 Aprile presso il Centro Congressi di Abano Terme si è svolto il terzo Convegno nazionale organizzato da Solgar Italia Multinutrient SpA, azienda leader nel campo dell’integrazione nutrizionale.

dott. Richard A. PasswaterBiochimico, PhD, Ricercatore.

• dott. Fabrizio Duranti Medico Chirurgo specialista in Chirurgia Generale. Esperto del programma Human Maximum Performance.

A.R.S. Aging una nuova strada per il benessere della pelleIl metodo Ars Aging è un programma di gestione integrata dell’aging i cui presupposti sono una corretta nutrizione, attività fi sica, micro nutrizione, meditazione, detox e dermocosmesi.

• dott. Ciro VestitaMedico Chirurgo, Docente in Nutrizione Umana e Fitoterapia presso l’Università di Pisa. Consulente Rai per le trasmissioni Uno Mattina e Linea verde

L’impatto mediatico del “cibo spazzatura” o trash food nell’alimentazione quotidianaGià fi n dalla prima infanzia vengono somministrati ai bambini biscotti (di marche famose) ottenuti con il famigerato olio di palma, olio capace in poco tempo di portare il colesterolo a livelli elevati; tutto ciò senza considerare il fatto che gli oli di semi sono ottenuti con l’uso di idrocarburi.Ecco una possibile carrellata degli alimenti a disposizione dei nostri fi gli: snack a base di grassi idrogenati, bibite ricche di coloranti sensibilizzanti, gelati e yogurt rinforzati con emulsionanti, gelifi canti e addensanti, per non parlare di pasta e pane elaborati con grani di dubbia provenienza, iper concimati e ricchi di glutine. Presto spiegato dunque l’aumento esponenziale della celiachia. A completare la lista non mancano carni estrogenate e pesci trattati con sostanze chimiche, come anche frutta e verdura prive di identità agraria, senza sapore e senza tenore vitaminico. Il tutto si può defi nire solo col termine trash food, cibo spazzatura.

Relatori Sabato 27 Aprile 2013

dott. Raffaele Morelli

Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria, è direttore dell’Istituto Riza, un gruppo di ricerca che pubblica la rivista Riza Psicosomatica ed altre pubblicazioni. Autore di oltre 60 libri, è direttore delle riviste Dimagrire e Salute Naturale. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive sia per il network RAI sia per Mediaset e per la radio.La nostra mente ha un grande potere sulla salute e il benessere del corpo: le scelte che facciamo, l’assecondare le nostre aspirazioni e sogni, il vivere in pienezza le relazioni infl uenza fortemente la nostra salute. Non si può prescindere dal ruolo epigenetico della mente in un approccio olistico, l’uomo è infatti espressione della simultaneità psicofi sica e proprio in questa chiave deve essere interpretata la malattia, la diagnosi e la cura.

Visita il sito dedicatowww.convegnosolgar2013.it

Lo Staff Solgar

LE AZIENDE INFORMANO/ABANO : IL CONGRESSO SOLGAR ITALIA SULL’EPIGENETICA

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11il iornalismoG

Lo scienziato americano dott. Richard Passwater e il dott. Alex Kirchin, Direttore Tecnico di Solgar UK, sono stati ospiti della dr. Anna Giuliani Presidente di Solgar Italia che, insieme ai dottori Giada, Leopoldo e Michelangiolo Caudullo, Amministratori delegati della Società, hanno avuto il piacere di condurre l’evento. Il dott. Carlo Gargiulo, il “medico di famiglia” reso famoso dalla trasmissione “Elisir”, ha coordinato gli interventi scientifi ci, gli approfondimenti, le interviste agli esperti e le tavole rotonde, stuzzicando i relatori e guidando i partecipanti in un interessante percorso di approfondimento sull’Epigenetica, i grassi ‘che non ingrassano’, l’immunologia, le infi ammazioni silenti e l’importanza della micro-nutrizione durante le terapie farmacologiche.

Sul palco si sono alternati importanti relatori che hanno tenuto comunicazioni scientifi che sull’Epigenetica, la nutraceutica, le bioenergie e molto altro: tra questi il prof. Ivo Bianchi, il dott. Fabrizio Duranti, il prof. Antonello Mai, il prof. Alberto Martina, il prof. Emilio Minelli, il dott. Raffaele Morelli, il dott. Gianluca Pazzaglia, il prof. Piergiorgio Spaggiari, il dott. Attilio Speciani, la dott.ssa Riccarda Serri, il dott. Ciro Vestita, il dott. Mario Vignoni ed altri illustri oratori.

L’evento scientifi co ha coinvolto 600 uditori tra medici, biologi nutrizionisti, farmacisti, erboristi ed operatori del benessere con relazioni relative ai più recenti sviluppi in campo di nutrizione, integrazione, stile di vita e benessere.

L’epigenetica, una nuova e affascinante disciplina, studia i fattori che determinano cambiamenti stabili ed ereditabili ma reversibili, nell’espressione dei geni pur senza modifi care la sequenza del DNA. Negli ultimi anni infatti è emerso che la funzionalità dei sistemi molecolari che interessano il DNA dipende in misura essenziale da fattori epigenetici, ossia quei fattori in grado di alterare l’accessibilità dei fattori di trascrizione (particolari proteine che, legandosi in determinate posizioni del gene,

determinano se attivarne o reprimerne l’espressione). E’ noto che su questi fattori di trascrizione possono agire altri fattori esterni: nutrienti, ambiente, stile di vita, stress e perfi no le emozioni, cosicché anche persone geneticamente identiche come i gemelli omozigoti possono andare incontro a destini “di salute” molto diversi. Un’apposita sessione ha condotto i partecipanti nel mondo della cosmesi e nella scelta del cosmetico del futuro: prodotti eco-dermocompatibili nel rispetto delle persone e dell’ambiente. E poiché non si può prescindere dall’approccio olistico dell’individuo, un’intera sessione è stata dedicata alla comprensione di aspetti psicologici ed emotivi. Raffaele Morelli, medico, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della rivista “Riza Psicosomatica”, ha tenuto una relazione dedicata alla parte più interiore dell’individuo e alle sue emozioni e ha parlato di quelle forze potenti che sono dentro di noi e che ci permettono di cambiare e di stare bene se impariamo ad ascoltarle.

Dott.ssa Giada Caudullo - Dr. Anna Giuliani - Dott. Carlo Gargiulo - Dott. Leopoldo Caudullo - Dott. Michelangiolo Caudullo

• prof. Emilio Minelli Medico Chirurgo, esperto in Agopuntura. vicedirettore del Centro OMS per la Medicina Tradizionale dell’Università di Milano.

Fitoterapia nel sostegno delle condizioni degenerativeLa Medicina Tradizionale Cinese e Complementare è ricca di tecniche molto varie come la fi toterapia, la dietetica, i massaggi e le ginnastiche mediche. In questo panorama olistico, tecniche quali l’agopuntura, l’auricolo-terapia, la digitopressione e la fi toterapia si affi ancano alle consuete pratiche di radio- e chemioterapia, alleviando condizioni e disturbi generali causati dalla terapia farmacologica in atto.

• dott. Gianluca Pazzaglia Medico Chirurgo, specialista in Diagnostica per Immagini, si occupa da più di 20 anni di prevenzione delle malattie del seno.

Il pap-breast (pap-test della mammella): un nuovo strumento di prevenzioneUn pap-test per il seno per predirne il rischio di tumore già in giovane età. È l’ultima frontiera della prevenzione secondaria per il cancro alla mammella, che da qualche mese si sta diffondendo anche in alcuni centri in Italia. L’esame non invasivo, che il dottore ha ribattezzato «pap-breast», consiste nell’analisi del secreto della mammella che un apposito macchinario estrae. Il valore del test è duplice: da un lato, se si è a rischio, suggerisce alla paziente di sottoporsi a dei controlli più regolari, dall’altro permette alle donne di verifi care quanto l’eventuale “aggiustamento” dei propri comportamenti vada ad incidere sul rischio personale.

prof. Antonello MaiOrdinario di chimica farmaceutica Sapienza Università di Roma. Dal 1999 si occupa di sintesi di modulatori per target epigenetici.

Cenni introduttivi sull’epigeneticaOggi sappiamo che l’ambiente che ci circonda, gli alimenti che caratterizzano la nostra dieta, gli eventi emotivi che costellano l’esistenza di ogni singolo individuo modulano l’attività e il funzionamento dei nostri geni. L’epigenetica (dal greco επί, epì = “sopra” e γεννετικός, gennetikòs = “connesso all’eredità familiare”) si riferisce a quelle trasformazioni ereditabili che variano l’espressione genica modi� cando il fenotipo e non il genotipo (la sequenza del DNA). Lo stress ambientale infatti in� uisce in maniera profonda sulla � siologia di un individuo e sul suo DNA; di conseguenza le modi� cazioni biologiche avvenute si possono essere ereditare per intere generazioni a seguire. L’Epigenetica analizza appunto le modi� che fenotipiche ereditabili nell’espressione del gene, dal livello più elementare, la cellula, all’e� etto maggiormente visibile (l’intero organismo e lo stato di salute generale) e studia i meccanismi molecolari e biologici mediante i quali l’ambiente altera il grado di funzionalità dei geni, senza tuttavia modi� care l’informazione in essi contenuta (la sequenza di DNA).

dott. Richard A. PasswaterBiochimico, PhD, Ricercatore. Formulatore per decenni in Solgar Co. E’ autore di oltre 20 libri e oltre 450 articoli scientifici sulla nutrizione. Ha svolto per anni ricerche sull’azione del Selenio e dei carotenoidi ed è riconosciuto a livello mondiale come esperto nell’ambito degli antiossidanti.

Applicazioni di innovativi nutrienti: nuovi orizzonti scientifi ci

cardiache, correlando l’azione benefi ca degli oli di pesce ad una minore viscosità del sangue, ad una adesione normalizzata delle piastrine (slippery) e al ripristino delle prostaglandine. Gli omega-3 possono controllare il metabolismo lipidico e aiutare a mantenere livelli normali di colesterolo nel sangue; contribuiscono al mantenimento della normale funzionalità cardiaca, sostenendo un fi siologico benessere cardiovascolare.Non solo, l’EPA è il precursore fi siologico di eicosanoidi (fondamentali molecole di comunicazione) “buoni” che contrastano le problematiche infi ammatorie, i gonfi ori, le problematiche dolorose, la formazioni di trombi e sostengono la funzione cerebrale. Diversi studi successivi in merito allo squilibrio negli eicosanoidi hanno poi confermato che

alcune malattie come l’artrite, l’infarto e le neuropatie diabetiche sono originate dalla presenza di eicosanoidi “cattivi” derivanti da acido arachidonico e non da EPA.

Il benessere dipende inoltre dall’equilibrio tra gli omega-3 e gli omega-6. Lo stile alimentare odierno propone una quantità inadeguata di alimenti contenenti omega-3, privilegiando gli omega-6. Gli omega-6 non sono dannosi, ma sono responsabili dei messaggeri chimici dell’infi ammazione e, cronicamente, conducono all’infi ammazione latente che, silenziosa, colpisce le arterie e il cuore e conduce a diverse problematiche. Gli Omega-3 invece producono i messaggeri chimici che portano all’effetto opposto. L’equilibrio tra i due componenti è quindi fondamentale. Il DHA è un componente vitale delle membrane cellulari di retina e cervello: sia nel grembo materno che nei primi mesi di vita postnatale, si completa lo sviluppo del sistema nervoso e della funzione visiva del neonato. Perciò l’alimentazione materna prima e la dieta neonatale poi, devono garantire l’apporto adeguato non solo di calorie e di tutti i nutrienti, ma anche di omega-3.La presenza di adeguati livelli di DHA nel tessuto neuronale dell’adulto è inoltre essenziale per un funzionamento cerebrale ottimale al fi ne di contrastare il declino cognitivo determinato dall’invecchiamento.Quindi l’assunzione di DHA e EPA oltre a favorire il benessere cardiovascolare e la riduzione dei livelli di trigliceridi può proteggere il cervello dall’invecchiamento.

Relatori Domenica 28 Aprile 2013• dott. ssa Silvia Vitturi Farmacista, dottore in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Master di II livello in Nutrizione e Dietetica

dr. Erica Savioli Naturopata, Floriterapeuta

Il segnale epigenetico delle emozioni: l’equilibrio con gli integratori alimentari e le essenze fl oreali australianeEsiste un’interazione biunivoca e dinamica tra geni e ambiente. Mentre in passato si pensava che la componente genetica fosse l’unico fattore responsabile del destino di un uomo, oggi si sa che l’ambiente, ovvero l’alimentazione, lo stile di vita e anche le emozioni infl uenzano l’espressione genica e possono modifi care l’evoluzione della nostra vita. Le emozioni generano un duplice segnale: biochimico (mediato da neuropeptidi) e biofi sico (mediato da fotoni). E’ possibile favorire emozioni positive sostenendo l’organismo con un approccio integrato che prevede l’utilizzo di integratori alimentari e delle essenze fl oreali australiane.

• prof. Ivo BianchiMedico Chirurgo specializzato in Medicina Interna, da sempre impegnato nella ricerca Fitoterapica e Nutrizionale.

Percorso alla comprensione dell’universo femminileL’elemento primo della femminilità è a livello cromosomico, la coppia XX. Questa struttura innesca poi il secondo momento, che è quello ormonale che imprinta il cervello e le varie strutture organiche in senso femminile. Il terzo momento di differenziazione si ha quando gli ormoni condizionano la funzione immune, mettendo in grado l’organismo femminile di accettare il parassitismo gravidico e la psiche di mettere in funzione tutte le strategie atte alla preservazione del prodotto del concepimento. Analizzato da un punto di vista evolutivo, genetico, ormonale, e psichico, l’Universo Femminile appare molto chiaro, lineare, comprensibile e può permettere un approccio razionale e di successo a tutte le condizioni sia fi siche che psicologiche.

• dott. Alex KirchinLaureato in Medicina Nutrizionale. Direttore Tecnico di Solgar UK.

L’adattamento allo stress: una strategia per contrastare l’infi ammazioneLo stress è la risposta dell’organismo ad ogni fattore, interno o esterno, di alterazione dell’omeostasi e in particolare lo stress cronico è implicato in patologie quali infarto, ipertensione, infezioni virali e batteriche, patologie autoimmuni, depressione, infertilità, ovvero nella maggior parte delle patologie che affl iggono oggi la nostra società. Se lo stress persiste abbastanza a lungo o con suffi ciente intensità, si comincia a sperimentare un diminuzione delle prestazioni (risposta disadattiva). Un ventaglio di sostanze, quali le piante adattogene, alcune vitamine specifi che, tra cui l’acido ascorbico, le vitamine B1, B5 e B6, l’amminoacido tirosina, nutrienti come l’acido lipoico e l’ubichinolo possono sostenere l’organismo nell’affrontare tale stato stressante.

• prof. Piergiorgio SpaggiariLaureato in Fisica e in Medicina e Chirurgia, Specializzato in Medicina dello Sport. Prof. Onorario del First People’s Hospital a Shangai.

Bioenergetica e medicina quantisticaConcepire la materia come un “campo” energetico specializzato è una rivoluzione concettuale ed è il tema e la base della fl oriterapia. Questo è infatti il punto di partenza del passaggio dal convenzionale approccio medico di matrice “Newtoniana” a quello che viene defi nito approccio “Einsteiniano”. Mentre l’approccio farmacologico di matrice Newtoniana si basa fondamentalmente sulle interazioni tra le molecole, come enzimi e recettori, questo nuovo modello Einsteiniano permetterà agli Operatori di concepire schemi operativi che agiscano più a monte, ad un livello energetico più sottile. La medicina vibrazionale infatti, vuole interagire con i campi di energia sottile che sottostanno e contribuiscono alla funzionalità del corpo fi sico, inviando al corpo segnali energetici invece di manipolarne cellule ed organi con farmaci e chirurgia.

Tutto è iniziato con un viaggio in Groenlandia nel 1970. Un ricercatore danese, il prof. Jörn Dyerberg, assieme alla sua equipe, osservò la bassissima frequenza di casi di infarto del miocardio tra gli abitanti del distretto di Umanack, in Groenlandia. Da allora l’attenzione verso gli acidi grassi polinsaturi a lunga catena, gli LC- PUFA, della famiglia degli omega - 3, ha realmente coinvolto gli studiosi di tutto il mondo. Dallo studio dei lipidi ematici degli eschimesi Dyerberg scoprì la presenza di acidi grassi che non erano mai stati osservati in nessun altro campione di sangue: EPA (acido eicosapantenoico) e DHA (acido docosaesaenoico). Egli valutò che l’origine della sorprendente funzionalità cardiovascolare della popolazione della Groenlandia era riconducibile proprio alla particolare presenza nella loro dieta quotidiana dei cosiddetti omega-3 da olio di pesce. Gli oli di pesce, anche noti come oli marini, sono grassi o meglio lipidi, che si ritrovano appunto nei pesci di acque fredde (sgombro, merluzzo, aringa) ed in altre forme di vita marine, come le microalghe (alga schizochytrium).All’inizio la ricerca sì è diretta verso le patologie

EPIGENETICA: Pensieri, visioni e prospettive da autorevoli Voci del mondo della ScienzaSabato 27 e Domenica 28 Aprile presso il Centro Congressi di Abano Terme si è svolto il terzo Convegno nazionale organizzato da Solgar Italia Multinutrient SpA, azienda leader nel campo dell’integrazione nutrizionale.

dott. Richard A. PasswaterBiochimico, PhD, Ricercatore.

• dott. Fabrizio Duranti Medico Chirurgo specialista in Chirurgia Generale. Esperto del programma Human Maximum Performance.

A.R.S. Aging una nuova strada per il benessere della pelleIl metodo Ars Aging è un programma di gestione integrata dell’aging i cui presupposti sono una corretta nutrizione, attività fi sica, micro nutrizione, meditazione, detox e dermocosmesi.

• dott. Ciro VestitaMedico Chirurgo, Docente in Nutrizione Umana e Fitoterapia presso l’Università di Pisa. Consulente Rai per le trasmissioni Uno Mattina e Linea verde

L’impatto mediatico del “cibo spazzatura” o trash food nell’alimentazione quotidianaGià fi n dalla prima infanzia vengono somministrati ai bambini biscotti (di marche famose) ottenuti con il famigerato olio di palma, olio capace in poco tempo di portare il colesterolo a livelli elevati; tutto ciò senza considerare il fatto che gli oli di semi sono ottenuti con l’uso di idrocarburi.Ecco una possibile carrellata degli alimenti a disposizione dei nostri fi gli: snack a base di grassi idrogenati, bibite ricche di coloranti sensibilizzanti, gelati e yogurt rinforzati con emulsionanti, gelifi canti e addensanti, per non parlare di pasta e pane elaborati con grani di dubbia provenienza, iper concimati e ricchi di glutine. Presto spiegato dunque l’aumento esponenziale della celiachia. A completare la lista non mancano carni estrogenate e pesci trattati con sostanze chimiche, come anche frutta e verdura prive di identità agraria, senza sapore e senza tenore vitaminico. Il tutto si può defi nire solo col termine trash food, cibo spazzatura.

Relatori Sabato 27 Aprile 2013

dott. Raffaele Morelli

Medico Chirurgo Specialista in Psichiatria, è direttore dell’Istituto Riza, un gruppo di ricerca che pubblica la rivista Riza Psicosomatica ed altre pubblicazioni. Autore di oltre 60 libri, è direttore delle riviste Dimagrire e Salute Naturale. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive sia per il network RAI sia per Mediaset e per la radio.La nostra mente ha un grande potere sulla salute e il benessere del corpo: le scelte che facciamo, l’assecondare le nostre aspirazioni e sogni, il vivere in pienezza le relazioni infl uenza fortemente la nostra salute. Non si può prescindere dal ruolo epigenetico della mente in un approccio olistico, l’uomo è infatti espressione della simultaneità psicofi sica e proprio in questa chiave deve essere interpretata la malattia, la diagnosi e la cura.

Visita il sito dedicatowww.convegnosolgar2013.it

Lo Staff Solgar

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il iornalismoG12

enti e casse previdenziali che gestiscono oltre quaranta forme assicura-tive e previden-ziali per la totalità dei lavoratori atti-vi, dei pensionati e delle pen-sioni, voci che rappresentano un terzo delle entrate e uscite del bilancio statale. Queste informazioni sono importan-ti soprattutto per i giovani che avranno la pensione cal-

Informa il lavoratore sulla sua personale situazione previdenziale

Arriva la busta arancione

c o l a t a intera-men te con il m e -

todo contri-butivo, che si basa sui

contributi versati durante l’intera vita lavorativa. Le pensioni in pagamento sono circa 23,5 milioni e nel 30% dei casi sono integrate dal-lo Stato, perché l’interessa-to non ha versato contributi sufficienti. Nel contributivo,

La diffusione della cultura previdenzia-le, soprattutto tra le giovani generazioni, rappresenta una delle sfide piu’ impor-tanti in un sistema dove cresce la solidi-ta’ finanziaria e decrescono le prestazioni attesa. Sapere per tempo quale sia la propria posizio-ne previdenziale, cosa produca negli anni e come possa essere migliorata significa costruire il proprio futuro. Il sistema delle Casse privatizzate tramite Adepp ha da tempo avviato una forte collabo-razione con Inps, tramite il mini-stero del Lavoro che ha generato il casellario unico degli attivi. Aver centralizzato informa-ticamente tutte le posizioni previdenziali permette di generare degli estratti conto

unificati che evidenziano tutte le posizio-ni della carriera lavorativa e i vari enti previdenziali ai quali si e’ contribuito. Proprio in questi giorno sono state spedi-te un milione di estratti ad altrettanti la-

voratori di tutte le categorie. Il passo successivo, e noi ci stiamo attrezzan-do, e’ generare dei motori di calcolo all’interno dei siti degli Enti dove si possa calcolare la pensione matura-ta al momento del-la consultazione e simulare la sua evoluzione in base a parametri di red-dito, anagrafici e di durata della vita lavorativa. I Paesi del nord Europa

sono molto piu’ avanti di noi, questo gap va colmato al piu’ presto. Andrea Camporese

invece, non esistono le in-tegrazioni al minimo, e la pensione su basa soltanto sui contributi versati dal lavora-tore. Per i giovani contribu-tivi o misti è fondamentale essere informati sulla coper-tura che potranno ottenere dalla pensione obbligatoria, e sull’importanza di quella in-tegrativa per colmare almeno in parte il divario.

Alberto BrambillaDocente Università Cattolica

e coordinatore della GNP

La previdenza in direttaAlla giornata della Previdenza interverrà Andrea Camporese, presidente dell’Adepp (Associazione Enti Previdenziali liberi professionisti) e Inpgi.

Nell’articolo ci anticipa alcuni temi del suo intervento

La cosiddetta Busta Arancione è lo stru-mento attraverso il

quale lo Stato Svedese in-forma i propri cittadini sul loro risparmio pensionistico (quanto hanno accumulato), sul quando potranno andare in pensione, sui bonus per i contributori regolari (one-sti) e sul quanto sarà la loro pensione di base; poiché gli svedesi hanno un cosiddetto “pilastro 1 bis” a “capitaliz-zazione” cioè una previdenza complementare obbligatoria finanziata con un minimo del 2% del reddito lordo annuo e i cui contributi sono inve-stiti sui mercati finanziari, forniscono gli stessi dati so-pracitati anche per questa seconda forma. Ciò consente ai cittadini svedesi (ma an-che olandesi, danesi, ingle-si e così via) di conoscere il loro futuro pensionistico e di progettarsi una pensio-ne complementare. In Italia questo estratto conto doveva partire per tutti i giovani che hanno iniziato a lavorare dal 1/1/1996 e che quindi avran-no la pensione calcolata con il metodo contributivo già dal 1997. Non è accaduto mai nul-la fino al 16 dicembre 2011 quando, da Presidente del Nucleo di Valutazione, assie-me all’Inps abbiamo spedito a 100mila lavoratori iscritti a 2 o più enti previdenzia-li (quindi i casi più diffici-li) l’Estratto conto integrato cioè un unico documento che contiene l’intera vita contri-butiva del lavoratore; l’ECI indica i contributi versati a tutti gli enti previdenziali cui il lavoratore è stato iscritto, con enormi vantaggi in ter-mini di tempo, chiarezza e velocità nella totalizzazione dei periodi assicurati e nella ricongiunzione dei contribu-ti, operazioni oggi assai pro-blematiche. Il progetto Busta Azzurra permette di fare proiezioni su quanto sarà la pensione, quale sarà la sua copertura rispetto all’ultima retribuzione e, quindi, il di-vario che dovrà essere inte-grato con la previdenza com-plementare”.Per la realizzazione della banca dati (Anagrafe Gene-rale dei Lavoratori Attivi) è stato necessario far inte-ragire fra loro ventidue fra

Cdr e fiduciari

eletti nel 2013

Rcs PeriodiciFiduciario di “A”- Andrea GrecoFiduciario di “Astra”- Cristina Morini - Fiduciario di “BravaCasa” Ivana ZambianchiFiduciario di “Max”Piero VittiFiduciario di “Ok Salute & Benesse-re” - Oscar Vaccari

Class EditoreCdr - Stefano Ardemagni, Giuliana Di Paola, Samantha Primati.Fiduciario di “Capital” Marco De Masi Fiduciario di “Class” Emanuele Elli

Edizioni EcomarketFiduciario – Carla Mercurio

Il Sole 24 OreFiduciario di “Finanza” Simone Filippetti

Edizioni Condé NastFiduciario di “Glamour” Rossana Tesoro, Cristina Dantonio

Arnoldo Mondadori EditoreFiduciario di “Grazia Casa” Valeria Vaselli

LiberoCdr Tobia De Stefano, Andrea Morigi, Miska Ruggeri

L’Inkiesta.itFiduciario Paolo Stefanini

MetroCdr Andrea Bernabeo, Lorenzo Grassi, Patrizia Pertuso

Provincia PaveseCdr Denis Artioli, Maria Fiore, Luca Simeone

Rai TGR LombardiaCdr Maria Teresa Palamà, Sabrina Manfroi, Marzio Quaglino

Sky Sky sportCdr Riccardo Gentile, Sandro Sabatini, Alessandro Sugoni

TeleArena Fiduciario di “BresciaTv” Paola Buizza

Affari Italiani Uomini&AffariCdr Virginia Perini, Benedetta Sangiradi, Chiara Santilli

Il professor Alberto Brambilla, coordinatore della Giornata Nazionale della Previdenza ha annunciato al Circolo della Stampa il programma dell’edizione 2013 della manifestazione che si terrà il 16, 17, 18

maggio nella sede della Borsa italiana in Piazza degli Affari a Milano. Il 17 maggio alle ore 17,15 si terrà una conferenza congiunta Inpgi - Casagit sul tema: “Crisi del Mergato editoriale Italiano:

assistenza e previdenza a protezione del sistema”. Al Circolo è stata presentata la Busta Arancione: il professor Brambilla nell’articolo a seguire ce ne spiega i particolari.

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13il iornalismoG

Un Piano triennale per rilanciare

la nostra cultura

Il circolo si apre alle proposte che vengono dai colleghi

Un logo rinnovato, lo studio di una nuova tessera associativa

e, soprattutto, un progetto di rilancio dell’imma-gine e delle attività del Circolo della Stampa. Il nuovo vertice guidato dalla Presidente, Daniela Stiglia-no, insediato a Palazzo Bocconi nello scorso di-cembre e operativo da gennaio, ha elabo-rato il piano triennale da realizzare nel periodo del suo mandato. Con l’obiettivo di riportare il Circolo, dopo gli ultimi anni di incertezza legati al destino della sede e poi al trasloco nelle prestigiose stanze di corso Venezia 48, al suo ruolo naturale di isti-tuzione della città di Milano e di tutta la Lombardia e di “casa” dei giornalisti lom-bardi. Un luogo di analisi e confronto dei temi relativi alla professione e di produ-zione di attività culturali.Il nuovo percorso delinea-to propone un nuovo mo-dello di partecipazione dei soci, che saranno coinvolti nell’organizzazione e nella partecipazione di specifi-che iniziative.I giornalisti iscritti all’As-sociazione Lombarda dei Giornalisti, soci di diritto del Circolo, saranno i desti-natari di una campagna di sensibilizzazione e promo-zione finalizzata a far fre-quentare in modo assiduo e continuativo i giornalisti del territorio. I soci ordinari o laici, che sono una risorsa fondamen-tale del Circolo, saranno coinvolti anche con inizia-tive dedicate. Così come i soci sostenitori o beneme-riti, protagonisti della so-cietà civile, economica e culturale del Paese, potran-no assumere un ruolo più attivo. Infine, sarà rilancia-ta la «categoria» di socio d’onore.Il cuore del business plan è però, ovviamente, la rin-novata attività del Circo-lo, l’organizzazione degli eventi, capaci di diventare un appuntamento irrinun-ciabile nel dibattito cultu-rale di Milano. Alle iniziative ormai con-suete, come per esempio il Club del mercoledì, il Cineforum del sabato, la presentazione di libri, gli incontri del Sindacato e

Da sinistra, la proposta del nuovo logo e la sala degli specchi. Sotto il titolo il prospetto della tessera riservata ai soci. La bozza è all’approvazione del Consiglio.

le cene sociali, si aggiun-geranno nuovi eventi: dai seminari tematici ai dibat-titi con il coinvolgimento delle istituzioni; dagli in-contri sulla poesia a quelli con gli studenti delle Scuo-le di giornalismo, all’ipo-tesi di ripristino di eventi di intrattenimento, come la Festa della Befana o il Veglione di Capodanno. Saranno inoltre organizzati altri eventi, come aperitivi finalizzati alla presentazio-ne del Circolo e all’aggre-gazione di nuovi soci.

L’esposizione Mondia-le del 2015 dovrà essere un’opportunità per l’or-ganizzazione di specifi-

e i protagonisti internazio-nali. Non è un caso che nel 2015 il Circolo della Stam-pa di Milano assumerà la presidenza della European Federation of Press Clubs, di cui è membro da anni e attraverso la quale saranno rilanciate e sviluppate le relazioni con gli altri Press Club internazionali.Inutile dire che la capacità di comunicare in maniera efficace l’immagine e le iniziative del Circolo tra i soci e, soprattutto, all’ester-no farà la differenza. Ecco il perché del rinnovamento del logo, reso più moder-no da un tocco di colore, e dello studio di una nuova tessera associativa, plastifi-cata, con un’immagine che rimanda alla sede di Palaz-zo Bocconi. La comunica-zione con i soci sarà garan-tita dall’invio elettronico della newsletter e attraver-so un sito profondamente rivisto, nell’impostazione e nei contenuti, che deve diventare il “biglietto da visita” del Circolo, la sua finestra e la sua prima im-magine all’esterno, affian-cato dall’utilizzo continuo e coordinato dei social network. Per diffondere il ruolo del Circolo e le sue attività.

ci eventi all’interno delle manifestazioni dell’Expo e in collegamento con gli organizzatori istituzionali

Da noi partì per una grande carrieraCarla Fracci ospite d’eccezione del Circolo della Stampa il 13 aprile scorso, invitata come relatrice al Convegno “Donne e salute: dalla mediazione all’em-powerment”, organizza-to dalla Fidapa-Bpw Italy (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari- Business Pro-fessional Women). La grande artista ha ricorda-to l’amicizia che la lega da sempre al Circolo e ai suoi giornalisti, che le consegnarono uno dei primi premi della sua lunga e ricca carriera: una scarpetta d’argento.

La tradizione si è rinnovata, con la consegna da parte della presidente, Daniela Stigliano, della spilla d’argento

del Circolo, riservata a personalità della cultura, della società e della politica italiana e inter-nazionale (nelle foto, due momenti dell’even-to). Sempre il 13 aprile lo stesso omaggio è stato consegnato alla Principessa Fay Jahan Ara, ambasciatrice della Bpw-International alle Nazioni Unite

e Presidente della Rach Foundation & Empowerment Women Council.

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il iornalismoG14

A fianco dei più debolicontro ogni violenza

L’impegno della Società Zonta

Il dibattito organizzato dalla Commissione Pari Opportunità

A fianco Enrica Carnelli, presidente della Società Zonta presenta i relatori del Convegno.

CINEFORUMdel sabatoe altri eventi

POST- MODERNOSabato 18 maggio 2013Hugo Cabret (2012) di Martin Scorsese

Le donne nel web del futuro

l A mano a mano che vediamo dipanarsi le immagini da favola che ha per protagonisti due ragazzi, Hugo Cabret e una sua coetanea, ci sembra di essere dentro un film di Spielberg più che di Scorsese. XX secolo, stazione di Parigi. Il piccolo Hugo, rimasto solo dopo la morte dei genitori, vive dietro i macchinari degli orologi che ha imparato a si-stemare grazie agli insegnamenti dello zio. Non gli rimane nulla per cui vivere, se non un piccolo robot meccanico, guasto, che è l’unica cosa che gli aveva lasciato il padre prima di morire. Quando il proprie-tario del negozio di giocattoli della stazione (che dopo scopriremo esse-re il Méliès caduto in sfortuna) sot-trae a Hugo il taccuino contenente le istruzioni per sistemare l’automa, il bambino fa di tutto per riappro-priarsene.All‟iniziare del film Scorsese indu-gia sull‟atmosfera fantastica della messa in scena. Poi in flashback racconta la storia passata di Hugo e di suo padre. A mano a mano che si dipana la vicenda del ragazzo, e il suo rapporto con il misterioso an-ziano George, iniziamo a percepire che “Hugo Cabret” è una riflessione poetica ed appassionata sulla storia del cinema. Si capisce anche perché Scorsese ha voluto girarlo in un ot-timo 3D: vedere i primi filmini dei fratelli Lumière o le prime invenzioni di Méliès riportati sul grande scher-mo da questa nuova tecnica diventa un‟esperienza che fonde passato e presente in un unicum che espli-cita con totale poesia la potenza evocativa. Anche se in certi tratti il film soffre di alcuni rallentamenti di ritmo glieli possiamo perdonare senza problemi, perché l‟amore che Scorsese ha messo in questo suo bizzarro e sfavillante lavoro è tangi-bile e ammirevole. Martin Scorsese ha avuto la forza e la capacità di ricostruire gli anni in cui il cinema mosse i primi passi, grazie al vero inventore degli effetti speciali, ov-vero George Méliès. L‟uomo che ci spedì per primo sulla Luna, colui che diede vita ai film „colorando‟ a mano i propri capolavori.

Gianni Patricola

In occasione del-le celebrazioni dell’otto marzo,

la C.P.O dell’A.L.G. ha organizzato un in-contro dal titolo “New Media: rivoluzione

e pari opportunità”. Un confronto tra giornaliste e protagoniste delle nuove forme dell’informazione, l’obiettivo è stato dare visibilità ai nuovi modi d’in-formare che saranno sempre più diffu-si nel nostro futuro, costringendo tutte noi a rivedere la nostra professione e ricostruirla non soltanto attraverso le nuove tecnologie ma con una nuova formazione per i giornalisti che ver-ranno. La Presidente del Circolo della Stampa, Daniela Stigliano, ha condot-to l’incontro dove, Paola Bacchiddu giornalista politica, Roberta Cocco, direttrice responsabilità sociale do Mi-crosoft Italia, Raffaella Calandra, vice

direttrice della scuola di giornalismo Tobagi, Letizia Mosca giornalista e blogger, Manuela Ravasio giornalista e blogger, Micaela Terzi direttrice Ur-banocreativo news, si sono confrontate raccontando la loro esperienza. Rober-ta Cocco, ha soprattutto spiegato come la tecnologia deve essere uno strumento nelle nostre mani che ci aiuta a trovare il giusto equilibrio tra lavoro e famiglia e a favorire l’ingresso nel mondo del lavoro e accelerare la ripresa economi-ca. Micaela Terzi, ha raccontato come lei ed Emanuela Donetti, da giornali-ste precarie, hanno intrapreso la strada di fondare Urbanocreativo e adesso si occupano di smart city da oltre sei anni comunicando innovazione, tecno-logia, sostenibilità tramite Urbanocre-ativo magazine. Manuela Ravasio ha rilevato quanto le donne usino la rete e quanto il loro numero aumenterà nel futuro e già adesso molte scaricano ri-

viste e s’informano attraverso la rete. Per quanto riguarda il lavoro, Manuela Ravasio ha voluto sottolineare che le nuove tecnologie non devono amplifi-care le ore di lavoro per le donne ma la loro conoscenza. Letizia Mosca, neo blogger ha raccontato il disagio che si prova di fronte alla violenza verbale sui social network. L’esperienza delle te-state on line e della loro sopravvivenza è stata raccontata da Paola Bacchiddu, attraverso la sua esperienza con la te-stata de L’Inkiesta. Infine Raffaella Ca-landra ha messo l’accento sulla fatica a mantenersi in questo momento con le testate online, ma sono la strada da percorrere e nel prossimo futuro obbli-gatoria. Questo è stato il primo incon-tro sui new media, altri ne seguiranno. La C.P.O Lombarda, ha ringraziato per la loro gradita presenza, Franco Siddi segretario della FNSI e Lucia Visca Presidente della CPO-FNSI.

servizi scelti durante le as-semblee programmatiche che si tengono mensilmente . Il servizio internazionale aumenta il senso di apparte-nenza ad una dimensione di Club che ha una diffusione mondiale. I servizi locali sono sele-zionati secondo i criteri di sostegno alle necessità del territorio e, di conseguenza ne potenziano la visibilità sul territorio stesso.L’incontro del Circolo del-la Stampa si inserisce nel-la campagna lanciata delle Autorità Zontiane Interna-zionali denominata ZONTA

SAYS NO.Ma lo Zonta Club Sant’Am-brogio ha aderito con entu-siasmo alla campagna inter-nazionale non limitandosi a pubblicizzare uno slogan che termina con una nega-zione, piuttosto lo ha fatto dicendo sì ad un’iniziativa concreta di servizio, quale la Conferenza proprio sul problema molto diffuso pur se in forme diverse della Violenza di Genere ed in Genere.Relatori della confereza sono stati l’Avv. Ada Grec-chi, il Prof. Ernesto Savo-na, laDott.ssa Maria Letizia

Bellaviti e la Prof.ssa Maria-rita Gismondo, che nei loro interventi hanno parlato de-gli argomenti più importanti riguardo alla violenza. Illustri ospiti della serata sono stati: la Dott.ssa Mau-ra Manghi Area Director Di-stretto 03, la Dott.ssa Fulvia Coli Presidente ZC Reggio Emililia Anita Cattania Pre-sidente Locale CRI, Tho-mas Parma Presidente Ass. Culturale Piri Piri, Camillo De Milato Presidente Fond. Asilo Mariuccia

Enrica CarnelliPresidente Società Zonta

La violenza di genere e in genere verso i de-boli e soprattutto nei

confronti delle donne . Questo è l’implacabile ne-mico contro il quale ha di-chiarato una guerra senza quartiere un Club di servizio nato in America agli inizi del xx° secolo per sostenere l’emancipazione della don-na nel Mondo.E per perseguire l’obiettivo, il Club Zonta International Milano Sant’Ambrogio ha organizzato al Circolo della Stampa di Milano una Con-ferenza.Le Signore Milanesi Socie di Zonta perseguono con grande determinazione il fine statutario dell’eman-cipazione femminile inte-sa come diritto a ricevere rispetto e ad avere uguali possibilità di autoaffermarsi nella famiglia, nel lavoro, nell’arte. Zonta International è un’or-ganizzazione mondiale di servizio costituita da don-ne impegnate negli affari e nelle professioni, che lavo-rano insieme per migliora-re la condizione femminile nel mondo in tutti gli altri aspetti della vita, professio-ne per prima.Come riesce il Club a per-seguire i traguardi interna-zionali e locali? Motivando tutte le Socie attraverso un loro diretto coinvolgimento nell’attività del Club. Cura-re la comunicazione esterna ed interna attraverso infor-mazioni precise e puntuali è uno dei mezzi che favo-riscono la realizzazione dei

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15il iornalismoG

Lanzetta: “Così curo le artrosi”

La novità annunciata dal celebre chirurgo

Dentro i segreti dei fondali marini Alberto Galluc-ci mostra le sue foto-capolavoro premiate nei concorsi inter-nazionali.

Sopra, il tavolo dei

relatori coor-dinati da Luisa

Poluzzi, a fianco il folto pubblico che ha dato vita,

al termine degli interven-ti, a decine di

domande.

Amore e sesso: viaggio nel mondo della psiche

Il professor Marco Lan-zetta, primo al mondo ad aver realizzato in

trapianto di una mano, non smette di fare Ricerca e, oltre alla mano e perfino al trapianto del volto, ha de-ciso di approfondire le te-rapie per risolere una delle patologie più diffuse e fino-re definite “senza probabilità di gua-rigione”: l’artrosi delle dita, sia delle mani, sia dei piedi.

Da sinistra, Gabriella Dall’Asta, animatrice dei mercoledì del Circolo, Massimo Passera, presidente di Gsa,

il professor Marco Lanzetta, Roberto Bonin e David Messina.

Lo ha annunciato durante il suo intervento a un parteci-pato mercoledì al Circolo, moderato dal dottor Rober-to Bonin. “Sono oltre otto milioni gli italiani che sof-frono di artrosi”, ha detto Lanzetta, “e purtroppo nei

casi cronici non c’è speran-za di recupero per la quasi totalità di assenza di cartila-gine, dovuta a inarrestabile usura, però per l’altra metà, trattata quando la patologia è nella fase iniziale, l’inter-vento può garantire apprez-zabili risultati. Lo dimostra-no l’oltre mille pazienti sui quali sono già intervenuto con intervento indolore e in day hospital”. Su questi im-portanti risultati il professor Lanzetta sta scrivendo un li-bro di cui si prevede la pub-

l Autorevoli protagonisti del mondo della psico-logia, come la professoressa Laura Bellodi, preside dell’università Scienza e Vita del San Raffaele, la psicoterapeuta Paola Nicolini, il dottor Antonio Canino, ginecologo del Niguarda, hanno dato vita a un appuntamento tra i più seguiti al Circolo su un tema tra i più dibattuti da sempre: “La differenza tra amare e fare sesso”. Su un punto i relatori si sono trovati d’accordo: la caduta di molti tabù, la maggior disinvoltura nei rapporti di “solo sesso” che sembrano contraddistinguere i comportamenti delle generazio-ni emergenti sembra porre in secondo piano il valore dei sentimenti. Che però, continuano a garantire la base indispensabile per realizzare rapporti più ma-turi e stabili, destinati a costruire generazioni future improntate da solide regole di convivenza .

l Le meraviglie del mare, i suoi segreti, tutto quello che si può incontrare, vedere, ammirare quando ci si immerge fino a 60 (e oltre) metri

di profondità con pinne, maschera e bom-bola carica di 3 mila litri d’aria compressa: a far vivere queste emozioni al pubblico del Circolo, nell’ambito dei mercoledì po-meriggio organizzati in collaborazione con Gsa, è stato uno dei personaggi più noti e apprezzati foto sub italiani, il dottor Alberto Gallucci che nella vita di tutti i giorni è un apprezzato medico chirurgo e, nei fine setti-mana, si tuffa nelle acque del Mediterraneo

per poi riemergere col suo bottino di immagini che testimoniano la vita degli abissi. A pre-

sentarlo un suo amico e compagno di tante

immersioni, il collega Renzo Magosso che con lui è andato alla scoperta, nei fondali dell’isola di Ventotene, nelle Ponziane, dei relitti di imbarcazioni d’epoca romana e fenicia, a circa 40 metri di profondità. “ Chi si immerge con te”, ha esordito il dottor Gallucci, “è destinato e diventare tuo inseparabile amico perché, la sotto, è la solidarietà e il mutuo soc-corso rappresentanto la regola, sono una autentica e insostituibile polizza sul-la vita. Insieme ci si imerge, insieme si evita di correre rischi inutili e ci si mette nelle condizioni di poter risalire per testimoniare la gioia di una esperienza vissuta in fondo al mare”. Gallucci ha spiegato qual è il linguaggio di gesti e segniali

convenzionali attraverso i quali si comunica sott’acqua. Poi ha mstrato alcune delle olte 20 mila foto scatate negli ultimi 10 anni d’attività come foto-sub. davvero afascioante l’incontro con i “ricci saetta” che vivono a quasi 70 metri di profondità, con forme così geometriche da poterli senza dubbio definire autentici capolavo-ri d’architettura proposti dalla natura. Poi tutta una gamma di specie che popolano gli abissi, dai giganteschi squali ai cosiddeti “nudibranchi”, di dimensioni spesso inferiori a 1 centimetri di lunghezza ma in rado di mostrare oltre 40/50 diversi colori espressi e ben visibili durante i loro lentisimi movimenti in cerca di cibo e anche di ri-paro. E i coralli, la vegetazione, le conformazioni rocciose degne dei maestri della pittura.

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l Raffaele Mo-relli è noto da molti anni per le sue battaglie per la salute, condotte come psichiatra e psicoterapeuta, con i suoi articoli sulla rivista “Riza Psicosomatica”, che dirige, e con

gli interventi sulle più importanti reti televisive che lo invitano regolarmente. Mai prima d’ora, però, aveva preso di petto un tema scomodo e di comples-so trattamento come quello dell’abuso di farmaci. Lo fa ora con un libro co-raggioso intitolato, appunto “Guarire senza medicine” (Editore Mondadori 17,50 euro) e con un sottotitolo ancora più incisivo: “Dentro di te c’è una forza che cura meglio di qualsiasi farmaco”. Spiega Morelli: ”Facciamo un consu-mo esasperato di medicinali, costosi e spesso pieni di controindicazioni. E ci dimentichiamo che in noi esiste un ‘sa-pere innato’ capace di guarirci. Questa autoguarigione non riguarda solamente i cosiddetti disturbi psichici (come ansia, depressione, panico) ma nteressa anche alcune patologie ben radicate nel corpo (per esempio tachicardia, asma, eczema, ipertensione, colite…). Tra mente e cor-po non c’è nessuna differenza. E quando a parlare è la ‘carne ‘ del’individuo, si-gnifica soltanto che il disagio si esprime meglio attraverso il versante organico. Si tratta solo della punta di un iceberg, la malattia interessa sempre l’individuo nella sua interezza”.

l Ermanno Accardi era un ragazzino quando è arri-vato a Milano da Caltanissetta. E’ stato amore a prima vista. Qui ha studiato, si è laureato, ha comin-ciato a fare il giornalista per il gruppo Espres-so-Repubblica, dove lavora da più di vent’anni. E, pian piano, mentre per lavoro si è impegnato nelle “news” televisive, ha studiato la città, il suo carattere, i suoi segreti. Ora li racconta anche nei particolari e nei det-tagli più intimi pubblicando il libro “Milano meravigliosa” (Edizioni della Sera 16 euro). “Racconto quella Milano che non ti aggredisce visivamente”, nota Accardi, “non ti molesta in

continuazione esibendo le sue meraviglie storiche e ar-tistiche come può succedere da altre parti, in altre pur

storiche e blasonate metropoli. Per scoprire le meraviglie di Milano occorre impegnarsi a fondo perché non si mostra facilmente agli oc-chi distratti. La si scopre poco alla volta, con pazienza e amore per quei particolari che rappresentano il filo conduttore dal quale si risale al suo ban-dolo, al cuore. Soltanto a quel punto mostra la sua anima vera, generosa. Però sempre atten-ta a concedersi soltanto a chi la sa osservare nel profondo”.

l Eros e Thanatos, droga, credibile am-bientazione in una città di provincia, Va-rese, intreccio poliziesco, mistero. Ha molti ‘condimentì il giallo “L’icona del lago” e una struttura a incastro, quasi a ragnatela, che rende obbligatorio sfo-gliare le pagine una dopo l’altra. E in più una scrittura semplice e imme-diata tipica di una giornalista capace di essere ‘captivè e che sa che in un minuto il lettore decide se andare avanti o lasciar perdere.Il volume (246 pp, 15 euro), edito da Pietro Macchio-ne Editore, è l’opera prima di Barbara Zanetti redat-trice dello storico quotidiano “La Prealpina”.

La “città giardino” è il luogo del raccon-to, la Varese “bene” il corollario sociale fra medici e buona borghesia. Una badante - segnale di una Italia che si confronta con l’immigrazione - la vit-tima da cui parte una trama interessante e credibile racconta con una angolatura inedita la provincia ai nostri tempi, con tutte le sue contraddizioni e anche puerili ingenuità. E in più c’è l’ironia che però lascia spes-so spazio anche al disincanto verso una

realtà visto attraverso gli occhi proprio di una gior-nalista che è la protagonista del romanzo e che solo parzialmente appare sovrapponibile all’autrice.

Fabrizio Canciani: thrillerispirato dal fiume Olona

Anche un cronista può applicarsi alle favole

l L’Olona è un fiume che ha celato nei tempi delitti e segreti. Se ne occupa nel suo settimo libro “Acqua che porta via” (editore Todaro, 16 euro) lo scrittore e cronista Fabrizio Canciani, uno dei personaggi di spicco della Milano del cabaret e della cultura. Canciani fa emergere le realtà di

questo fiume in un romanzo dall’emo-tività malinconica di una ballata di De Andrè e il guizzo elettrico di un testo di Jannacci. Una sto-ria “nera” come la sfortuna che segue il ritmo del fiume costretto suo malgra-do in nuovi argini e antichi inquinamenti reclamando la sua

identità che rifiuta di essere avvelenata. Acqua che scorre sopra i cadaveri di una società marcia, messa a nudo dal detective che spesso accompa-gna i gialli di Canciani, quel Bruno Kernel capace di mettere a nuodo tutti i suoi misteri, in una sto-ria che si snoda in due epoche, a cominciare da 1919 quando un’epidemia di carbonchio provocò dedine di vittime, fino ai giorni nostri.

l Anche ai figli dei gior-nalisti piacciono le favole e le filastrpcche, come a tutti i bimbi di questo mondo. Elena Federici Ballini ne propone di nuove ed esi-laranti col suo nuovo libro “Cocca Cocca Filastrocca” che è già stato adottato dallo Zonta club Milano Sant’ambrogio a favore

del progetto Scuola-gioco in ospedale. Il Libro (edizioni Lasergrafica Polver) è stato stampato con il contributo di banca Profilo.

il iornalismoG16

l Fabio Galati e Laura Montanari sono gli au-tori de “Il mio giornale’’ (lapis, pp. 128 - 15,50 Euro), primo manuale di giornalismo per ragaz-zi (consigliato dagli 11 anni in su) ora disponi-bile anche per Mac. Cos’e’ una notizia? Come si scrive un articolo? E un titolo? Come si fa un’intervista? Due giornalisti di un grande quotidiano, ‘La Repubblica’, spiegano cos’e’ e come funziona la redazione di un giornale e svelano quello che si deve sapere per diventa-re un cronista. E con il programma di impagi-nazione, si realizza un giornale quasi da veri professionisti. Il volume comprende interviste esclusive alle grandi firme del giornalismo italiano che rac-contano ai ragazzi il loro esordio professiona-le: Ezio Mauro (La Repubblica), Giulio Anselmi (ANSA), Massimo Gramellini (La Stampa) Etto-re Mo (Corriere della Sera), Giampaolo Pansa (L’Espresso), Gian Antonio Stella (Corriere della Sera), Milena Gabanelli (Report), Natalia Aspesi (La Repubblica), Giovanni Floris (Ballaro’).

I libri pubblicati dai nostri colleghi

Neos mostra i luoghi oscuratida guerre e feroci dittature

Morelli, guarire senza medicine

Ermanno Accardi scopre Milano dietro le quinte

Barbara Zanetti, giallo nella Varese “bene”

Manuale di giornalismoper i ragazzi delle scuole

narie immagini dall’Afghanistan, Algeria, Birmania, Eritrea, Iran, Iraq, Libia, Siria, Sudan, Yemen. “I giornalisti di viaggio della Neos, acronimo di Nord, Est, Ovest, Sud, hanno voluto celebrare i luo-ghi oscurati”, scrive nella prefazio-ne Laura Mulassano, “ proponen-

do gente e luoghi speciali, panorami evolti unici, tesori archeologici e na-turali, scene di vita e angoli mirabili da dare a tutti la possi-bilità di conoscere queste realtà nella speranza che pos-

sano presto uscire dall’oscurità di oggi”. Straordinario gli scatti nella bottega di granaglie a Kabul e il volto di un esule afghano, eseguiti da Daniele Pellegrini, il tramonto nel deserto del Sahara, la statuia di Afrodite a cirene, ripresa da

l Diciannove tra i fotografi di guerra italiani tra i più bravi e coraggiosi hanno messo a di-sposizione di Neos (giornalisti di viaggio associati) le immagini più esclusive di luoghi fino a quel mo-mento ritenuti inaccessibili a causa di devastanti guerre e dai divieti di sanguinari dittato-ri del Medioriente, penisola arabica, Asia, Africa. Ne è uscito un libro di straordinario impat-to, commentato da quinici grandi inviati tra i quali spiccano i nomi di Ettore Mo, Viviano Dominici, coordinati da Luisa Espanet, Valerio Griffa, Lau-ra Mulassano, Francesca Piana, Giovanni Tagini. Il volume, intito-lato, appunto, “Obscured, i luoghi oscurati” (stampa grafiche Speed 2000 Euro 10), contiene straordi-

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l “Muoia San-sone ma non i dorotei –L’Italia degli irrottama-bili”, del gior-nalista Giuliano Ramazzina (I tipi di Marcia-num €.11,00).L’autore propo-ne un’analisi, tra passato e

presente, di un modo di fare politica “cir-colare” nato come marchio di una corrente della Democra-zia Cristiana e diventato, con la Prima e la Seconda Repub-blica, una deriva amorale ca-valcata, in modo trasversale ai partiti, da affaristi e faccen-dieri. “Una volta c’era l’Ho-mo Sapiens, oggi c’è l’Homo Doroteo”. Sono quindi i doro-tei, di ieri e di oggi, a domi-

nare la scena politica, spiega Ramazzina. Il volume traccia

gli aspetti essenziali del “politico doroteo”, con riferimenti concre-ti alla storia e allo sviluppo del fenomeno: nato nel 1959 nel convento di Santa Dorotea in

Roma, la corrente della DC nel corso degli anni ha dato vita, come racconta l’autore, a un nuovouomo politico, che sta tra la gente promettendo benessere e favori, che privilegia gli affari.

l Nei suoi 65 anni di giornalismo trascorsi da protagonista (aveva cominciato all’”Avan-ti” nel 1947, ha terminato la carriera come vicedirettore del “Corriere della Sera”), Carlo Graffigna ha scritto migliaia di articoli e una decina di libri di successo. Ma ha tenuto fino all’ultimo in un cassetto ( se n’è andato da questo mondo l’anno scorso) alcuni racconti che gli erano stati ispirati dalla vita semplice, senza pretese, dei pochi abitanti di Piazzolo, un paese della Valle Brembana dove s’era ri-tirato. E’ stata Isa Venturati, la sua compagna di una vita a ritrovare quelle pagine, non una semplice raccolta di scritti inediti ma un vero trattato sulla vita, così come la stava vedendo Graffigna attraverso i per-

sonaggi di Piazzolo. Il libro “Una sola vita non basta” (editore Corponove) si apre con ‘Il mondo di Caterina’ che racconta la vita agra di questa donna descritta con una narra-zione sobria, essenziale, scandita da giornate che cominciano con le stelle che continuano a illuminare il cielo dell’alba prima del de-finitivo apparire del sole. E finiscono con le stelle riapparse oltre la luna, a sera inoltrata, quando Caterina decide finalmente di rimet-tere piede nella sua casa, accendendo il cami-no col pentolone di rame che oscilla sopra il

fuoco, pieno d’acqua e poche manciate di farina gialla, di lì a poco trasformata in morbida polenta, unico e gra-tificante dono di una delle tante giornate dure.

l Sono in tanti a domandarsi, arrivati a questo punto, se è ancora possibile ritrovare il percorso di una convivenza non più conflittuale, provando a ridisegnare la società su binari più tranquilli, ricacciando indietro l’urto della violenza, l’in-gerenza della crisi, l’arroganza dei soprusi, del-le malversazioni, della criminalità. Certo che è possibile. Ma per farlo occorre che siano in tanti a mettersi in gioco, ognuno con la forza, la cul-tura e i mezzi di cui dispone. Lina Sotis, firma storica del Corriere della Sera sta chiamando a raccolta i mi-lanesi di buona volontà che stanno aderendo al pro-getto “quartieri tranquilli”. Le prime adesioni stanno

arrivando non solo tra i colleghi e amici giorna-listi: si stanno aggregando, determinati e convinti, personaggi della cultura milanese, del mondo del lavoro, del volontariato, dell’arte. E mentre il pro-getto sta prendendo forma Lina Sotis ha pensato bene di scrivere “Libretto di risparmio” (Editore Rizzoli, 10 euro) nel quale, in 170 pagine, prova a dimostrare che è possibile buttare dalla fine-stra personaggi inutili e le inutilità imposte dalle

mode. “C’è bisogno di un nuovo bon ton, atteggiamenti e desideri nuovi, nuovi lavori, un nuovo modo di con-versare, di condividere, di dare. In altre parole”, esorta Lina Sotis, “inventiamoci un altro modo di vivere”.

Leonella Zupo indagatra i misteri dell’amore

Fiordelisi analizza le opinioni sull’Ordine

l Leonella Zupo, giornalista e scrittrice, propone il suo nuovo romanzo “Impara ad amarti” (edi-tore Youcanprint) nel quale si interroga sul tema più appassionante e intrigante d’ogni tempo: l’amore. Per se stessi e per il prossimo. Leonella prova a riassumere il nucleo centrale di questa realtà con questi ragionamenti e quesiti: “Guar-darsi dentro”, annota, “ecco il vero ‘salto antico’ che si apre alla coscienza degli esseri umani in questi anni. Perché, come parte dell’evoluzione della vita su questo pianeta, sono milioni di anni che ‘guar-diamo soltanto fuori’. Anche l’amore, ci dicono, è la fuori. Perché mai, altri-menti, si chiederebbe agli astrologi: quando incon-trerò l’amore?. Perfino Dio abbiamo immaginato che fosse lassù. E se Dio fosse invece nei nostri cuori, se Dio fosse la co-scienza stessa che vive ed evolge dentro di noi?”.

l Domenico Fiordelisi, consigliere delegato di Gsa (Giornalisti Specializzati Associati) entra nel dibattito tra i più attuali nel mondo dell’Infor-mazione: “Revisione o abolizione dell’Ordine?”. Fiordelisi che è giornalista di lunghissimo corso,

con oltre 60 anni di an-zianità professionale, è andato alla ricerca delle prese di posizione ‘stori-che’ come quella di Luigi Einaudi che, primo Pre-sidente della Repubbli-ca, ha definito, in un suo saggio, ogni tipo di or-ganizzazione ordinistica per i giornalisti “amo-rale e faziosa”, buona solo per estromettere gli

avversari. “L’Albo obbligatorio è immorale per-ché tende a porre un limite a quel che limiti non ha e non deve avere , alla libera espressione del pensiero”. E lo ha scritto oltre un decennio pri-ma dell’entrata in vigore della legge sull’Ordine. Anni più tardi, si legge nella selezionata rassegna di pareri, anche personaggi come Paolo Murial-di, Mario Petrina, Bruno Leoni hanno motivato il loro dissenso al mantenimento dell’Ordine. A favore, invece, pur con motivazioni differenziate, gli interventi di presidenti “storici” come Franco Abruzzo e Lorenzo Del Boca. Il dibattito è in corso e le imminenti elezioni degli Ordini regionali e nazionali può contribuire ad alimentarlo.

17il iornalismoG

l Il Gruppo italiano della Stampa Turistica (Gist) ha pubblicato e sta distribuendo gra-tuitamente l’annuario del 2013 , presentato dal Presidente Sabrina Talarico e coordinato in redazione da Pao-lo Crespi. Nelle 305 pagine del volume la rassegna di Fiere ed eventi del settore, i tour operator, le catene alberghiere, gli uffici stam-pa su tutto il territorio, e quelli all’estero. Ma anche le Associazioni di categoria e quelle di estrazione giornalistica.

I libri pubblicati dai nostri colleghi

Il “Doroteismo”di Ramazzina

Lina Sotis, il bello del vivere la città

Stampa Turistica l’annuario per viaggiare informati

Gabriele Crozzoli, le pitture rupe-stri testimoniate da Valerio Griffa . E l’interno della moschea tra le meno accessibili: quella di Da-masco. Indimenticabili i ragazzini che giocano tra i pilastri del tem-pio sabeo della luna a Marib.

Graffigna, i racconti che teneva nel cassetto

Page 18: Il Giornalismo - N. 2 maggio 2013

il iornalismoG18

Nella prefazione al libro di Giuliano Ramazzina sull’”Italia degli irrottama-bili” annota Albeto Cappato: “ Molto tempo prima che fosse la ditatura dei

social Network a selezionare la classe politica e che il meccanismo delle liste bloccate congelasse la competizione dei candidati sul territorio, il Veneto demo-cristiano e doroteo era la West Point per eccellenza per l’aspirante Signore dele tessere democristiano. Il cursus honorem prevedeva una regola a cui era impos-sibile sttrarsi, sconosciuta ai monti parvenu della politica odierna: conquistare il territorio e le preferenze metro per metro. Nelle aie nebbiose della Bassa Padana, nele canoniche del Polesine, ale cene dei batesimi sui Colli Euganei, nele osterie della Marca Trevigiana. L’ambizionee il primo obiettivo del Candidato era il privilegio di distribuire i favori in un ambiente rrale, dunque oco astrato. La Chiesa, la Famiglia, la campagna. La meta finale di questo percorso ad ortacoli erano negli ani Setanta un segguo a palazzo Madama o a Montecitorio per sviluppare più gli affari degli amici che le esigenze dela circoscri-zione”. Questo è stato il doroteismo di cui si oc-cupa nel suo più recente volume, da pochi giorni in liberia (Editore Marcia-num Press 11 euro) un fir-ma attenta del giornalismo politio come Ramazzina. L’ ”homo doroteus”, ricor-da l’autore, ha contribuito a trasformare la politica in inestricabile groviglio della

Lo chiede l’assemblea dei pensionati Lombardi

Da sinistra Fulvio Bruschetti,Presidente gruppo Lombardo Pensionati,Guido Bossa Presidente Nazionale UNGP,Ino Iselli del direttivo Gruppo Lombardo Giornalisti Pensionati.

Il Gruppo Lombardo Gior-nalisti Pensionati ha tenu-to la sua assemblea ordi-

naria per l’approvazione dei bilanci consuntivo 2012 e preventivo 2013. Nella stes-sa riunione il presidente lom-bardo del Gruppo, Gian Ful-vio Bruschetti, ha illustrato ai colleghi intervenuti, le attivi-tà e le iniziative intraprese in una situazione di grande pre-occupazione a causa dei pre-pensionamenti e della messa in quiescenza anticipata di colleghi ancora validi sul piano del lavoro redazionale, senza che vengano sostituiti con nuove assunzioni. Ma il dato più eclatante è costitui-to dalla continua emorragia di contribuzioni elevate nelle casse dell’Istituto a fronte di pochi rivoli immessi dai neo assunti, con conseguenze pe-santi sia sul bilancio che sul futuro delle pensioni. Per la prima volta, infatti, il bilan-cio dell’Inpgi, quest’anno, si chiuderà negativamente per svariati milioni mettendo una seria ipoteca sui conti. Tuttavia ciò non ci deve far temere per l’erogazione delle nostre pensioni nei mesi fu-turi – ha precisato Bruschet-ti - anche perché il patrimo-nio dell’Istituto è solido e rappresenta una adeguata garanzia per tutti, ma non è certamente un bel segnale. Il Gruppo Lombardo ha solle-citato il presidente nazionale dell’Unione Giornalisti Pen-sionati, Guido Bossa, invita-to all’assemblea a sostenere in commissione contratto che la FNSI mantenga l’artico-lo 21 che istituisce il Fondo perequazione pensioni che grazie al contributo di 5 euro mensili da parte dei colleghi in attività ha prodotto finora 3,5 milioni che andrebbe-ro distribuiti fra i colleghi pensionati più bisognosi, se-condo criteri di equità e tra-sparenza. La relazione del presidente Bruschetti ha poi toccato altre importanti que-stioni che spaziano dal cu-mulo lavoro-pensione ancora mantenuto dall’Inpgi nono-stante le sentenze sfavorevoli della Cassazione e di alcuni tribunali regionali, all’iniquo prelievo del 5 per cento sulle pensioni superiori ai 90 mila euro che la Corte Costitu-zionale chiamata a pronun-ciarsi dovrebbe abolire, agli investimenti immobiliari so-prattutto su Milano in Corso Como, sino alle garanzie di lungo periodo (30 – 50 anni) di stabilità dell’Istituto. Sul piano lombardo, Bruschet-ti ha assicurato che anche quest’anno saranno intrapre-se iniziative atte a portare il contributo del Gruppo all’at-

Mantenere l’articolo 21del Fondo perequazione

tenzione dei colleghi ma so-prattutto all’Associazione e ai vertici nazionali del sin-dacato, perché venga avviata una fase nuova per un welfa-re della persona anziana ba-sato su misure di rispetto del-la condizione del pensionato. Successivamente a Bruschet-ti è stata letta la relazione del

tesoriere Adolfo Scalpelli costretto a casa da un infor-tunio, sulla situazione econo-mica che ha visto il bilancio 2012 chiudere con un attivo di 8 mila euro e una consi-stenza patrimoniale di oltre 26 mila euro. Per il 2013 le previsioni indicano un au-mento sia del patrimonio

mobiliare che del rendimen-to del conto corrente. Messi ai voti i due documenti sono stati approvati all’unanimità Nell’ampio dibattito sono in-tervenuti numerosi colleghi, tra gli altri Ino Iselli, Mauri-zio Andriolo, Franco Abruz-zo, Benito Sicchiero Beppe Troppa e Giuseppe Prunai.

Gabriele Tacchini è stato rieletto Pre-sidente del Gruppo Lombardo Giorna-listi Sportivi – USSI Lombardia.

Gabriele Tacchinieletto Presidentedei giornalistisportivi lombardi

Le prossime iniziative GLGS

L’era dell’homo doroteusRamazzina e gli “irrottamabili” della politica

VICEPRESIDENTI Professionali Ordine Francesco (Vicario)Mola Giulio Collaboratori

Angelotti Franco Segretario Gramegna Stefano Vicesegretario Arrigoni Claudio Tesoriere Aru Gabriele

CONSIGLIERI Professionali Basoni Marco, Bazzi Matteo Cortesi Mauro, Panzeri Pierangelo Stagi Pier Augusto, Zanella Federica Zuccalà Francesco Collaboratori Bertoletti Giacomo Spartaco Fasan Gianfranco REVISORI DEI CONTI Corbia Pier Giorgio (prof) Pesenti Cesare (prof)Bellistri Domenico (collab) MEMBRI CONS. NAZIONALE Cacace Giuseppe (V.P. coll)Bianchi Riccardo (Rev. Conti s. prof)

Concorso fotografico “Momenti di Sport” con premiazione a settembre presso il Casinò di Campione

Altre iniziative sono in fase di programmazione, con realizzazione nei mesi di ottobre e novembre

4 GIUGNO - Sala Appiani - Arena Milano - ore 17,30 : Convegno “Lo sport è donna”

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19il iornalismoG

Sono trenta gli anni che il giornalista Amanzio Possenti dirige ‘il Popolo

Cattolico’, il settimanale di informa-zione di Treviglio: una data importan-te in quanto il direttore detiene il pri-mato nazionale di longevità alla guida, ininterrotta, di una testata cattolica. ‘il Popolo Cattolico’ fondato nel 1921 da Mons. Ambrogio Portaluppi, prevo-sto-parroco della Città di Treviglio e Vicario Generale dell’Arcivescovo di Milano, ha avuto direttori tut-ti sacerdoti fino al 1983, quando è nominato Amanzio Possenti che lo dirige tuttora.Il nome del setti-manale fu scelto dall’Arcivescovo di Milano, Cardinale Achille Rat-ti, poi Papa Pio XI che lo riprese dalla testata milanese che aveva cessato la pubblicazione nell’an-no 1880.Amanzio Possenti, è una figura carismatica, giornalista dalla professionalità riconosciuta a larghe mani, un ‘innamorato’ della carta stampata, autore di decine di monografie (i numeri non si conta-no più) di pittori e di scultori di rango celebrato ovunque, di volumi dedicati alle bellezze della natura, disponibile con chiunque, sempre. Amanzio Pos-senti, appena quindicenne, ha già il

giornalismo nelle vene. Negli anni ’50 del secolo scorso descrive per ‘L’Eco di Bergamo’ le trasmissioni Rai, dal titolo ‘Radioscuola’ mandate in onda, in diretta dai paesi della provincia di Bergamo. Contemporaneamente collabora attivamente con ‘il Popolo Cattolico’. Nel ’62 approda a ‘L’Eco di Bergamo’ (qui diviene caposervizio della redazione provinciale) e inter-

rompe la collaborazione a ‘Il Popolo Cattolico’, che, tuttavia, riprende nel 1978 e fino all’83, solo per gli editoria-li, quando gli viene proposto la direzio-ne sperimentale del settimanale, per u anno. Direzione che dura tuttora, che ha fatto fare al settimanale passi da gi-

gante, passando dalle 16 pagine, alle 24, e negli anni ‘felici’, alle 36 e anche 48, con la celebrazione dell’85esimo di fondazione, a 120, quest’ultimo avve-nimento riportato da ‘Tabloid’ di Di-cembre 2006. Dal 1983 ad oggi, sono oltre 1600 gli editoriali scritti dal diret-tore Possenti: altri ne susseguiranno, egli conferma, fin quando la salute me lo consentirà. Gli chiedo: che cosa

significa dirigere un giornale lo-cale per tanti anni? La risposta è immediata: ‘in primo luogo avere l’umiltà di capire che il giorna-lismo è anche servizio, non solo informazione: è servizio alla pro-pria terra, alle persone che vi vi-vono, alla verità, nel segno della testimonianza cristiana’. Per con-cludere: ‘che cosa si sente di dire de ‘il Popolo Cattolico’? ‘E’ un giornale vero, non un giornaletto, né un bollettino e mi piace sotto-linearlo, poiché faccio seriamente

il giornalista: la testata è a disposizio-ne di chiunque la voglia giudicare. Inoltre dirigo il settimanale sul quale tutti possono interloquire, c’è spazio libero, purché nel rispetto delle regole deontologiche, morali e giuridiche’.

Paolo Belloni

Era un giornalista Daniele Parolini. Un giornalista spor-

tivo perche allo sport, al calcio in particolare, ave-va dedicato tutta la sua attività professionale. E’ morto nella sua Cre-mona, la città in cui era nato e nella quale aveva vissuto gli anni più belli, giocando da terzino nella Cremonese. Era un bel ragazzo, tra le ragazzine sue tifose, belle e contur-banti, ce n’era una che era ancora più bella, più vivace e coinvolgente, che svettava tra le sue amiche perche cantava con una voce straordina-ria, squillante ed armo-niosa. Si chiamava Mina e di lei si innamorò Pa-rolini, diventò la sua stu-penda fidanzatina. Erano belli entrambi, giovani, esuberanti, pie-ni di speranze nel futuro. Lui diventò presto il Ca-pitano della mitica Cre-monese del Presidente Luzzara e del ds Erminio Favalli, Lei cominciò ad esibirsi e furono subito applausi, trionfi, viaggi. Diventò prestissimo la più splendida, popolare ed amata delle interpreti delle canzoni italiane, poi una diva anche te-levisiva, la Mina ammi-rata in tutto il mondo . La natia Cremona e la Cremonese di Capitan Parolini divennero un ricordo lontano per Lei. Divennero forzatamente un ricordo anche per lui, per Daniele che, smessa la maglia della Cremo-nese, investì il suo po-liedrico talento nel gior-nalismo, approdando, un felice giorno, al Corriere della Sera. Ma il ricordo dell’ex Capitan Parolini non si affievolì mai, non perse vigore né calore. Daniele rimase fedele a quel ricordo, se lo portò dentro per tutta la vita come un dono inaliena-bile, al punto che rinun-ciò anche a cercare o trovare un’altra fidanza-ta, una sposa. Per 28 anni è stato cro-nista sportivo lucido e brillante. Poi lasciato il giornalismo è andato in Africa e ha affiancato un gruppo di Monaci Com-boniani dedicandosi alla cura e all’assistenza dei bambini più poveri o in-fermi. Tornato in Italia

mio amico Daniele. Ma coltivo nel mio cuore la speranza che prima, la piccola, tenera fidan-zatina di 50 anni fa, dal suo eremo di Lugano, mi

poco più che settanten-ne, ormai stanco e sof-ferente, è morto qualche settimana fa, nella sua Cremona, forse sognan-do ancora la sua tenera

fidanzatina di 50 anni prima. Mi sono ripromesso di portare un fiore al più presto possibile, a Cre-mona, sulla tomba del

Uno struggente ricordo di Parolini, giornalista e personaggio di rara umanità

Festeggiato il cronista bergamasco per i suoi successi

Quando Mina e Daniele si amavano

mandi un segnale, una e-mail, un messaggio con il quale mi autorizzi a portare sulla tomba di Capitan Parolini anche un fiore per Lei. Due fio-ri, il suo ed il mio, anzi quello di tutti i giornalisti sportivi che hanno avuto il piacere e la fortuna di conoscere Daniele. David Messina

Possenti, 30 anni da direttore

Sopra Daniele Parolini quando era una colonna della Cremonese calcio, a fianco Mina agli esordi: erano gli anni Sessanta e tra loro era nato un gran-de amore.

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il iornalismoG20

19 marzo). Il Comitato di re-dazione si è dovuto misurare con un piano di pesantissima ristrutturazione, presentato dall’azienda alla metà marzo di quest’anno, dopo un mese di annunci generici: taglio di 32 milioni di costi comples-sivi, di cui 16,5 milioni da realizzare con 110 esuberi su una pianta organica di 355 giornalisti, nel triennio 2013-14-15. In più, azzeramento, di fatto, degli istituti previsti dal secondo livello contrat-turale e cessione della sede storica di Via Solferino.

La natura della crisiIl Corriere della Sera si tro-

va a fronteggiare l’urto di tre ondate di diversa natura. La prima ondata discende dal-le scelte compiute nel 2007 dagli azionisti e dal manage-ment di allora, che lanciaro-

no il gruppo nell’avventura in Spagna (acquisto del grup-po Recoletos). Come il Cdr ha documentato nella serie di comunicati pubblicati sul Corriere, quell’investimento ha lasciato in eredità un inde-bitamento di oltre 800 milio-ni di euro. Da quel momento lo stato patrimoniale di Rcs MediaGroup ha superato la linea d’ombra che separa una società sana da un’azienda segnata dal punto di vista fi-nanziario. Per rimediare c’è una sola strada: gli azionisti devono fare la loro parte. Dopo aver incassato 274 mi-lioni di dividendi dal 2003 in poi (a fronte di soli 4 milioni di capitale versato) ora devo-no mettersi in pari, sottoscri-vendo l’aumento di capitale proposto dall’amministratore delegato Pietro Scott Jovane, nella misura di almeno 600

milioni di euro. Le risorse sono necessarie non solo per evitare la procedura concor-suale in tribunale, ma soprat-tutto per offrire al Corriere e alle altre testate del gruppo le potenzialità per il rilancio. L’esito finale della ricapita-lizzazione è ancora incerto. Come pure appare confuso il quadro della proprietà di rife-rimento. Per ora gli equilibri si reggono su tre soci: Me-diobanca, Fiat e Banca Inte-sa. Ma è evidente a tutti che il patto di sindacato che blin-da il pacchetto di controllo del gruppo sarà rifondato alla scadenza (febbraio 2014), se non prima. Vanno seguiti con attenzione particolare i mo-vimenti di Diego Della Valle (per ora socio con l’8% fuori dal patto).

Il caso CorriereAll’interno di questo disse-

sto del gruppo, nel quale la società Quotidiani che edi-ta il Corriere è stata inserita solo dal 2009, si collocano le altre due ondate. Una riguar-da la trasformazione struttu-rale del mondo dell’editoria, con la migrazione di lettori dalla carta al digitale. L’altra nasce dal consistente slitta-mento dei ricavi pubblicitari. Evidentemente i due feno-meni sono collegati. Dal punto di vista finanzia-

rio l’azienda punta a ricostru-ire il margine di guadagno

(Ebitda) dell’intera Rcs Me-diaGroup, caduto da quota 163 milioni del 2011 a quota 61 nel 2012. Un’operazione che i vertici aziendali con-siderano necessaria per ot-tenere il rifinanziamento del debito dalle banche. Il punto è che, tra febbraio e marzo, volevano scaricare il grosso dell’onere sul Corriere della Sera, il prodotto più sano e redditizio, con un effetto de-vastante sugli organici e dun-que sull’identità del giornale.

Prima di tutto il rilancioUn giornale come il Corrie-

re della Sera non può accet-tare passivamente l’erosione delle entrate. Questa è l’oc-casione decisiva per mettere in campo idee editoriali e di marketing; è il momento di mostrare coraggio impren-ditoriale. Senza idee e sen-za investimenti non si va da nessuna parte. Possiamo fare tutti gli accordi che voglia-mo, tutti i tagli immagina-bili, ma fra tre-quattro anni saremmo di nuovo qui, anzi saremmo sprofondati in un punto ancora più basso. Il Corriere di carta va pro-

tetto e accudito perché resta e resterà ancora a lungo la fonte principale dei ricavi. Ma adesso bisogna tentare lo scatto sul digitale, perché lì si stanno spostando i lettori di nuova generazione. La sfida, dunque, va giocata

sui ricavi editoriali digitali. In altre parole significa che il 2013 deve essere l’anno in cui il Corriere provi anche a rompere il tabù di internet a pagamento e a sperimentare nuove forme di integrazione tra le diverse piattaforme. Il Cdr è su questa strada fin dal primo giorno del suo in-sediamento (ottobre 2012). Per questo motivo ha firma-to l’accordo del 6 dicembre 2012, che prevede l’introdu-zione del sistema editoriale Méthode: la chiave d’acces-so all’integrazione tra carta e le altre piattaforme digitali. I giornalisti del Corriere sono già i protagonisti del cam-biamento, dell’innovazione di questo giornale. Il Cdr ha avviato da mesi lo studio ap-profondito di alcune propo-ste operative, che illustrere-mo nelle prossime settimane in un altro documento. Se l’amministratore delegato Pietro Scott Jovane si muo-verà con decisione su questa strada, valorizzando le idee e i progetti anche dei singoli giornalisti, avrà il sostegno del Cdr.

Il CDR del Corriere spiega l’accordo che mira al risanamento

La trincea di via Solferino

Ricavi editorialiI ricavi editoriali (vendita giornale carta) calano ma con una curva più piatta e quindi per ora meno allarmante:

milioni2007: 121,52008: 124,22009: 1172010: 123.22011: 121.82012: di cui 4,5 mil incassati ed digitale (stima prel. bil.) 116.5 2013: di cui 7/7,5 dal digitale (previsione aziendale) 112/114

Ricavi totaliAltra voce in forte calo sul fronte dei ricavi è quella dei collaterali (libri, cd e altri prodotti allegati). Si passa dagli 83 milioni del 2007 ai 42 del 2010 fino a 34 del 2012 (stima preliminare bilancio). Per il 2013 si prevede una tenuta, con 34/35 milioni (previsioni aziendali). Nel complesso, dunque, questa è l’evoluzione dei ricavi totali del Corriere:

milioni2007: 426,9 2008: 334 2009: 349 2010: 3372011: 3382012: (stima preliminare di bilancio) 302 2013: (previsioni aziendali) 285/290

Ricavi pubblicitariPartendo dai conti forniti dall’azienda nel primo trimestre del 2013 le entrate pubblicitarie del Corriere della Sera sono diminuite del 20% circa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il calo di mercato ha costretto l’azienda a pre-ventivare un 2013 di sofferenza. Il trend negativo si può sintetizzare con questa tabella:

Ricavi pubblicitari totali: milioni2007: 221,9 2008: 203,22009: 169,92010: 172,72011: 170,12012: 152,5 2013: (previsione aziendale) 138/142

In questi giorni il Comitato di redazione del Corriere della Sera sta perfezio-

nando l’accordo con l’azien-da su un piano di risparmi, premessa per l’indispensa-bile azione di rilancio. L’in-tesa, che sarà sottoposta con referendum al giudizio di tutti i giornalisti del Corrie-re, si articola su due capito-li: riduzione strutturale del costo del lavoro; interventi sulle voci del secondo livello contrattuale. Nel dettaglio il piano prevede l’uscita di 70 giornalisti nel quadriennio che dovrebbe cominciare nel settembre 2013 e termina-re nell’agosto 2017. Verrà utilizzato lo strumento della legge 416. Inoltre verrà ap-plicato l’articolo 33 del no-stro contratto nazionale che prevede, come noto, il pen-sionamento dei colleghi che abbiano maturato almeno 35 anni di contributi e compiuto 62 anni di età (a partire dal 2014).Però bisogna subito ricordare che la legge 416 ha di fatto esaurito i fondi e che non cè alcuna certezza che possa essere rifinanziata per il 2014 e il 2015. Gli al-tri gruppi o testate che hanno siglato accordi di prepensio-namento quest’anno si sono semplicemente ´prenotatiª al ministero del Lavoro, in atte-sa che governo e parlamento assegnino i fondi. L’accordo stesso, dunque, sarà valido solo nel momento in cui ver-ranno resi effettivamente di-sponibili i fondi previsti dal-la legge 416. Non ci saranno esodati, insomma, nel modo più assoluto.Questa impostazione ricalca

sostanzialmente la piattafor-ma presentata dal Comitato di redazione il 10 aprile 2013 ed è in dirittura d’arrivo dopo oltre un mese di difficile trat-tativa, segnata anche da mo-menti di scontro frontale e da due giorni di sciopero (18 e