Il Gallo nr. 23

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il il G G a a l l l l o o Anno 16, numero 23 (467) - 29 ott./11 nov. 2011 - www.ilgallo.it - [email protected] Tricase, Guido Aprea IL LAVORO DEL COMMISSARIO “Non sarò un grigio funzionario chiamato a sbrigare le piccole cose quotidiane. Ho intenzione di agire e fare quanto nelle mie possibilità perchè la città non perda chances importanti” Terreni ceduti in via bonaria, vincolati e mai pagati. E in Comune non esiste neanche un rogito! Il radon che non t’aspetti Casarano, zona industriale 15 37 scuole coinvolte. Nel Salento rappresenta un grave rischio per la salute di tutti e in alcuni edifici scolastici i valori risultano ben oltre il limite consentito... Killer silenzioso Si abbatte sugli Istituti scolastici e sulle nostre abitazioni. Il radon, elemento radioattivo diffusissimo in Italia, è un mostro silenzioso Livelli oltre la norma in alcuni plessi scolastici di Casarano, Campi, Lecce, Copertino e Martano PERICOLOSO! 5 Arriva l’inverno Riscaldamento e soldi Soluzioni efficaci e costi contenuti. All’interno una panoramica degli impianti disponibili sul mercato e il “Termometro dei costi del calore”, utile strumento d’orientamento per i consumatori INSERTO DA PAG. 17 12/13 Da far impallidire Kafka TROVA I GALLETTI E VINCI 23 Il radon è un elemento chimico naturale, radioattivo, apparte- nenteai cosiddetti gas nobili o inerti. Viene prodotto per "de- cadimento nucleare" dal radio che a sua volta proviene dal- l'uranio. Questi elementi sono presenti nei materiali da co- struzione come cementi, tufi, laterizi, e graniti. Nei luoghi chiusi (case, scuole negozi, am- bienti di lavoro, ecc.) può arri- vare a concentrazioni tali da rappresentare un grande ri- schio per la nostra salute

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ililGGaallllooAnno 16, numero 23 (467) - 29 ott./11 nov. 2011 - www.ilgallo.it - [email protected]

Tricase, Guido ApreaIL LAVORO DEL COMMISSARIO

“Non sarò un grigio funzionario chiamato asbrigare le piccole cose quotidiane. Hointenzione di agire e fare quanto nelle

mie possibilità perchè la città nonperda chances importanti”

Terreni ceduti in via bonaria,vincolati e mai pagati.E in Comune non esiste neanche un rogito!

Il radon che non t’aspetti

Casarano, zona industriale

15

37 scuole coinvolte. Nel Salento rappresenta un grave rischio per la salute ditutti e in alcuni edifici scolastici i valori risultano ben oltre il limite consentito...

Killer silenziosoSi abbatte sugli Istitutiscolastici e sulle nostreabitazioni. Il radon,elemento radioattivodiffusissimo inItalia, è unmostro silenzioso

Livelli oltre la norma in alcuniplessi scolastici di Casarano,Campi, Lecce,Copertino eMartano

PERICOLOSO!

5

Arriva l’invernoRiscaldamento e soldi

Soluzioni efficaci e costi contenuti. All’interno una panoramica degliimpianti disponibili sul mercato e

il “Termometro dei costi del calore”,utile strumento d’orientamento

per i consumatoriINSERTO DA PAG. 17

12/13

Da far impallidire Kafka

TROVA I GALLETTI E VINCI 23

Il radon è un elemento chimiconaturale, radioattivo, apparte-nenteai cosiddetti gas nobili oinerti. Viene prodotto per "de-cadimento nucleare" dal radioche a sua volta proviene dal-l'uranio. Questi elementi sonopresenti nei materiali da co-struzione come cementi, tufi,laterizi, e graniti. Nei luoghichiusi (case, scuole negozi, am-bienti di lavoro, ecc.) può arri-vare a concentrazioni tali darappresentare un grande ri-schio per la nostra salute

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ora parlo io29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.it

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DDooppppiiaaZZeettaa

“Più malato che lo ero prima”

IlMinistero dellaSalute, nono-stante i pianidi rientro, ha

considerato la Pu-glia come una delleregioni dove glistandard qualita-tivi sono bassissimiper quanto ri-guarda la Sanità. Tutti noi cittadini siamo ormaitalmente abituati a sentir parlare di “malasanità”e di “grande disagio” della sanità pugliese chequando, di contro, ci troviamo di fronte all’ec-cellenza dei nostri medici e all’efficienza di alcunireparti ospedalieri, ne rimaniamo veramente stu-piti. L’eccellenza e l’efficienza, a dire il vero, do-vrebbero essere la norma ma sempre più spessosono un’eccezione di cui però rimaniamo sor-prendentemente compiaciuti. L’ospedale, comeafferma E. Hirsch, è percepito molto spesso piùcome un luogo di violenza e disumanità che comeuno spazio in cui regna la sensibilità per gliaspetti più delicati e più intimi dell’estrema vul-nerabilità umana. Si avverte, infatti, un abbassa-mento della soglia “dell’umano” e se da un latola Sanità è sempre più votata alla ricerca del pro-fitto o del pareggio del bilancio, dall’altra i pa-zienti sono sempre più considerati solo deinumeri. Ed allora, affinché quel sorprendente epiacevole compiacimento dell’eccellenza dei no-stri medici e dell’efficienza dei nostri ospedali di-venti uno sprone per i medici e per i sanitari tuttia far sempre meglio, è necessario sottolineare,evidenziare e valorizzare quelle eccellenze chenegli ospedali pugliesi si trovano. Nel mese diagosto mia moglie è stata ricoverata per un de-licato intervento presso l’Ospedale “Veris-DelliPonti” di Scorrano. Durante il suo ricovero sonorimasto piacevolmente stupito dall’assistenza chemia moglie e tutti i pazienti hanno ricevuto. Vo-glio ringraziare i medici e tutto il personale pa-ramedico dei reparti di Ginecologia ed Ostetricianon solo per la loro professionalità ma, partico-larmente, per l’umanità, la delicatezza e la sensi-

bilità con cui hannotrattato mia moglienei giorni del suoricovero ospeda-liero. Un ringra-ziamento sincerova, quindi, a tutticoloro che ognigiorno “operano”per salvare vite

umane e lo fanno con dedizione, con competenza,con senso di responsabilità ma anche e soprat-tutto con amore. I medici Augusto De Donno edAntonio Tau, che hanno operato mia moglie, il Di-rettore delle Unità Operative citate, dott. Anto-nio Perrone, ed il Direttore responsabile, dott.Rosario Zecca, non solo hanno garantito cure ec-cellenti, ma hanno diretto una équipe, medica eparamedica, che mai ha fatto mancare il con-forto, la disponibilità e l’amore nei confronti deipazienti. Voglio ringraziare in modo particolareanche il Primario del Pronto Soccorso, Dr. LuigiPerulli, per la serietà, i consigli e la dedizione concui svolge il suo ruolo quotidianamente. Le pa-role di E. Trudeau “Curare a volte, alleviarespesso, confortare sempre” le ho ritrovate nelpensiero della Coordinatrice dei reparti, la Sig.raDonatella Stanca “Il paziente deve essere accoltoed anche confortato… deve sentirsi a casa”. E’con questo sentimento e questa sensazione… diessere a casa, che io e, in particolar modo, miamoglie abbiamo trascorso, in Ospedale, momentisicuramente non semplici per l’intervento chi-rurgico, che rimarranno indelebili nel nostrocuore. Queste Persone ci hanno insegnano cheper essere bravi medici e bravi infermieri non bi-sogna mai trascurare anche l’aspetto umano, fon-damento importante di una società evoluta.Pertanto ai direttori, ai medici, al personale in-fermieristico e paramedico dei reparti di Gineco-logia ed Ostetricia dell’Ospedale “Veris-DelliPonti” di Scorrano va tutta la nostra ricono-scenza, tutta la nostra gratitudine e la nostraprofonda stima.

Lettera Firmata

Ospedale di Scorrano okBuonasanità. Garantite cure eccellenti, conforto, disponibilità e amore nei confronti dei pazienti

Giusto dare ampio spazio (come facciamo a fianco)alla buona sanità. Ma non possiamo esimerci dal no-stro ruolo di denuncia per tutte quelle situazioni cheproprio non vanno. Perciò in questo numero DoppiaZeta pubblica testualmente una lettera indirizzata alPrimario di Urologia dell’Ospedale “Cardinale Panico”di Tricase. Sapere cosa pensa uno straniero del nostroservizio sanitario può esserci utile...

Egregio Primario, essendo straniero, La prego di scusaregli errori linguistici. In seguito ad unacolica renale sono dovuto recarmi due volte al di-partimento dell’urologia del suo ospedale sempreavendo un appuntamento preciso. Tutte e due levolte ho dovuto aspettare quasi due ore e la se-conda volta ho rinunciato al servizio dell’ospedaleperché non ce la facevo più e mi sentivo trattatomale. Ho 74 anni e non sono in grado di subirequesto stress che mi fa più malato che lo eroprima. Distinti saluti

Micheal Binder

Capito cosa intendevamo?

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dalla prima29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.it 5

Unaltro killer si abbatte sui nostri isti-tuti scolastici e sulle nostre abita-zioni, insidiando la vita quotidiana.Il radon, elemento radioattivo dif-

fusissimo in Italia, è un mostro silenzioso, subdolocome l’amianto, con l’aggravante che non ha segnitangibili: è inodore, incolore, insapore, di esso co-nosciamo solo gli effetti: è una delle prime cause ditumore polmonare. Il nostro “nuovo mostro” derivadal decadimento dell’uranio e, nel processo chi-mico, una volta installatosi nei polmoni decade asua volta mutandosi in polonio… che certamentenon è un benvenuto! Il radon viene dalle rocce, ric-chissime di uranio, e dal tufo, di cui le nostre abita-zioni sono piene. Anche alcuni materiali dacostruzione, come lave e laterizi sono fonti di radone addirittura l’acqua corrente ne favorisce la diffu-sione a causa di scambi gassosi con l’atmosfera. InPuglia, e nel Salento in modo particolare, il radonrappresenta un gravissimo rischio per la salute ditutti ed è necessario prendere le dovute precauzioni.La Provincia non si fa cogliere impreparata e “restavigile a riguardo”, come sostenuto dall’assessoreprovinciale dell’edilizia scolastica Massimo Como:“Misurazioni e rilevazioni tramite dosimetri sonostate effettuate negli edifici scolastici per garan-tire un anno scolastico sicuro dal punto di vista delradon”. Ebbene, è emersa la bellezza di 37 edificiscolastici contaminati, con valori di radon ben oltreil limite consentito di 500 Bq/m.cubo. La zona piùcolpita è risultata essere quella di Casarano, conben 9 (sic!) Istituti interessati. In modo significativosono a rischio alcuni plessi di Campi, San Donato,Copertino, Lecce (il “De Giorgi” ha fatto rumorerecentemente), Martano e non solo. E l’assurdo èche in una situazione del genere, intricata e perico-losa, le notizie si mantengono riservate! Al fatale si-

lenzio del radon (che agisce nell’inconsapevolezzadi tutti, provocando 3000 morti l’anno solo in Italia)si unisce quello ingiustificato dell’informazione edelle istituzioni, che tacciono, forse poco preoccu-pate da un mostro che lentamente logora e si prendegioco delle vite dei cittadini e degli studenti, total-mente indisturbato! Eppure i metodi per allontanare,o quanto meno diminuire, il pericolo di contamina-zione da radon esistono e, a onor del vero, spessotrovano applicazione. Ventilare frequentemente ecostantemente i locali contribuisce, oltre ad un ri-cambio d’aria, anche alla diluizione del gas radio-attivo e a una diminuzione della sua concentrazione.La creazione, pratica e piuttosto economica, di unpozzetto connesso ad un sistema di aspirazione, daporre al di sotto dell’edificio, può significare sven-tare la minaccia di un tumore ai polmoni. Comeemerso da studi specifici, non possiamo fare a menodi specificare che “una casa costruita in cemento èmeno esposta al rischio radon rispetto ad una fattain muratura mista (tufo e pietra leccese)”. Si con-siglia tra l’altro di non sottoporre l’abitazione ol’edificio ad un riscaldamento troppo intenso, checreerebbe una differenza di temperatura fra internoe sottosuolo troppo elevata (effetto camino), facili-tando l’esalazione del radon indoor. L’utilizzo diquesti semplici metodi precauzionali sono alla basedi una corretta interpretazione del problema radon,che “non deve destare allarmismi essendo sottocontrollo”, tranquillizza (ma non troppo…) l’as-sessore Como. Il radon è un problema importante,che mina gravemente la salute, ancora peggio delfumo passivo. È un dovere di tutti pretendere unacorretta informazione sul suo livello di concentra-zione, non si può prescindere da questo e sarebbebene non venisse sottovalutato.

Stefano Verri

EEffffeettttoo rraaddoonn:: 3377 ssccuuoollee ccooiinnvvoolltteeLa Provincia vigila. Nel Salento il radon rappresenta ungrave rischio per la salute di tutti e in 37 edifici scolastici ivalori risultano ben oltre il limite consentito...

Ilradon è un elemento chimico naturale, radioat-tivo, appartenente alla famiglia dei cosiddettigas nobili o inerti. È incolore, inodore e insapore,

quindi non può essere avvertito dai sensi. Viene pro-dotto per "decadimento nucleare" dal radio che a suavolta proviene dall'uranio. Questi elementi sono pre-senti fin dalle origini della Terra, in quantità molto va-riabile, in tutta la crosta terrestre e quindi anche neimateriali da costruzione che da questa derivano (ce-menti, tufi, laterizi, pozzolane, graniti, ecc.). L’uranio eil radio sono elementi solidi, ma il radon è un gas equindi è in grado di muoversi e di fuoriuscire dal ter-reno (o dai materiali da costruzione o anche dall'ac-qua) ed entrare negli edifici. Anche il radon emetteradiazioni e si trasforma in altri elementi. Questi ultimisono definiti "prodotti di decadimento" o "figli" delradon e sono a loro volta radioattivi ed emettono an-cora radiazioni. In particolare oltre al Radon-222, il Po-lonio-218 e il Polonio-214 emettono radiazioni alfa,vere e proprie particelle energetiche che producono unnotevole danno durante il breve tratto di tessuto cheeventualmente attraversano. Non esiste luogo ove ilradon non sia presente. In atmosfera si disperde rapi-damente e non raggiunge quasi mai elevate concen-trazioni, ma nei luoghi chiusi (case, scuole, negozi,ambienti di lavoro, ecc.) può arrivare a concentrazionitali da rappresentare un rischio eccessivo.

Che cos’è il radon?

Il radon è al 2° posto, dopo il fumo, tra lecause per l’insorgenza di tumori polmonari

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attualità29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.it

Inredazione ci erano già giunte segnalazioni uguali aquelle riportate da questo lettore nel suo sfogo. Pre-messo l’enorme rispetto per chiunque svolga un la-

voro, abbiamo naturalmente voluto sondare qualche reazione.In merito a quando ricevere gli informatori scientifici neglistudi medici, un appello al buonsenso viene lanciato dal drLuigi Pepe, segretario provinciale di Lecce della FederazioneItaliana Medici di Famiglia (Fimmg): “Quello degli informa-tori, professionisti che vanno rispettati, è un lavoro di for-mazione ed informazione molto importante per i medici, chea loro volta utilizzano le nuove conoscenze per la cura deipazienti. E’ chiaro che, come sempre, non bisogna esagerare,cioè non si può riceverne 7/8 al giorno, per questo l’accordodi massima fra noi medici è di arrivare ad un massimo di trecon la formula di uno ogni tre pazienti. Poi, è ovvio, ognunosi regola come meglio crede, ma il buonsenso non deve maimancare”. Gli fa eco il dr Giuseppe Guida, direttore del Di-stretto Sanitario di Gagliano del Capo dell’Asl Lecce, che dopoaver premesso che “all’Asl non compete entrare nel meritodella questione”, sottolinea come “tutto dev’essere affidato albuonsenso ed all’educazione civica sia degli informatori, chenon devono essere visti come “rompiscatole”, sia dei pazienti,dei quali non si può approfittare. E’ il singolo medico che de-cide come comportarsi e non esiste un regolamento dal puntodi vista contrattuale”.E la storia del prezzo dei farmaci? Un chiarimento dettagliatolo fornisce Marianna Alemanno, segretaria di FederFarmaLecce: “I farmaci di fascia A sono rimborsabili dal ServizioSanitario Nazionale e sono dunque soggetti all’obbligo diprescrizione da parte del medico; il loro prezzo è stabilitodallo Stato e ai cittadini è richiesta la compartecipazione allaspesa sanitaria attraverso il pagamento di un ticket riscossodal farmacista per conto della Regione di appartenenza e per-tanto da essa stessa stabilito. Molti dei medicinali apparte-nenti a questa categoria hanno visto negli ultimi anni scadereil loro brevetto con la conseguente immissione sul mercatodel farmaco generico, il cui prezzo ministeriale è più bassodel farmaco brand di riferimento. Il 15 aprile 2011 l’Aifa(Agenzia Italiana del Farmaco) ha stabilito nuovi tagli ai

prezzi di riferimento dei farmaci generici, ossia una sogliaoltre la quale il prezzo applicato dall’azienda produttrice è acarico del cittadino o, come accade in talune Regioni, a ca-rico delle Asl di competenza. L’ulteriore abbassamento pra-ticato dall’Aifa ha certamente prodotto un risparmio per ilSsn ma un aumento della quota a carico del paziente. I far-maci di fascia C si distinguono dai farmaci di fascia Aperchésono completamente a carico del cittadino: sono dispensabilida parte del farmacista solo dietro prescrizione medica e illoro prezzo di vendita è stabilito dallo Stato, pertanto ogniforma di promozione, così come lo sconto, è severamente vie-tata. I Sop sono i farmaci senza obbligo di prescrizione; gliOtc sono i farmaci da banco per i quali è prevista la possibi-lità di effettuare promozione pubblicitaria; per queste due ca-tegorie di medicinali nel 2006, l’allora Ministro delloSviluppo economico, Pierluigi Bersani, con un Decreto poiconvertito in Legge, decise di eliminare il prezzo unico na-zionale lasciando libero il farmacista di decidere in autono-mia il prezzo di vendita. Questi farmaci sono oggi soggetti aobblighi legislativi che ne regolamentano l’esposizione: l’art.14 Dlgs 114/98 stabilisce infatti che il prezzo di vendita, pro-prio perchè non più imposto, debba essere esibito dal farma-cista attraverso la sua apposizione sulla confezione oattraverso l’uso di cartelli o idonei mezzi espositivi”. Ed a vi-gilare sui prezzi ci pensa anche l’Adoc Lecce, Associazionedifesa e orientamento dei consumatori, per bocca del suo pre-sidente avv. Alessandro Presicce: “Qualche mese fa l’Aifaha finalmente tagliato del 25% i prezzi dei farmaci generici,riallineandoli alla media europea come richiesto a più ripresedall’Adoc, ma i consumatori sono stati beffati dalle aziendefarmaceutiche, che hanno mantenuto i prezzi invariati. At-tualmente il margine delle farmacie si aggira intorno al 30%.Per il consumatore è legittimo pagare il prezzo indicato sullaconfezione, anche se in alcuni casi il listino potrebbe esserestato aggiornato a monte dopo la messa in circolazione delfarmaco stesso. Occorre sincerarsi che sia richiesto il prezzoindicato. Bisogna comunque tenere sempre l’attenzione destasul prezzo del farmaco”.

Federico Scarascia

Informatori scientifici e prezzo dei farmaci

La denuncia. “Situazioni insostenibili per i cittadini, mi rivolgerò allaProcura”. Mentre Fimmg e FederFarma spiegano, l’Adoc vigila

“Egr. Direttore, le scrivo per sotto-porre brevemente all’attenzione,dei lettori e, mi auguro, a quella

di chi deve decidere e vigilare, due que-stioni che ritengo “incresciose” e checoinvolgono tutti. La prima è il “via vai”di informatori scientifici negli studi deimedici di base: in alcuni casi se ne vedonoanche 5/6 al giorno, altro che 2/3 comescritto sui cartelli apposti dagli stessi me-dici. E’ giusto che un paziente, già da orein fila in attesa del proprio turno e magarialle prese con una visita urgente, debbaaspettare ulteriormente, nonostante i

mille impegni della giornata, per dare pre-cedenza anche a questi signori? Giorni famia moglie tornò a casa dopo circa treore! Perché non si stila finalmente un re-golamento ufficiale (invece di regolarsiognuno a modo proprio, come avvieneora) che imponga ai medici di ricevere gliinformatori fuori dall’orario di visita? Laseconda questione riguarda i prezzi deifarmaci: è mai possibile che al momentodell’acquisto ci si debba trovare di frontead operatori che, dietro al banco dellaFarmacia, digitano sulla tastiera del com-puter e poi ti “sbattono” in faccia il

prezzo senza che noi acquirenti abbiamola possibilità di verificare? Mi è capitatodi dover pagare somme diverse per lostesso farmaco nel giro di pochi giorni. Esoprattutto: è mai possibile che vi sianofarmaci sulla cui scatola non è riportatoil prezzo?! (Il lettore ce ne ha consegnatedue come prova, NdR). Il cliente deve sa-pere quanto costa un medicinale! Speroche chi di dovere dia delle risposte. Que-ste situazioni hanno stancato me e tantis-sima altra gente. Sono pronto ad andarein Procura a denunciare tutto”.

m. d’a. (Tricase)

La parola a Fimmg, FederFarma e Adoc

LLeefeste nataliziesono da semprenella tradizione

accompagnate da canti eballi di gioia ispirati ovvia-mente alla ricorrenza piùbella e più sentita del-l’anno. E quest’anno saràproprio un “Magic MagicChristmas”… in musica.“il Gallo” propone unmagistrale disco da fartrovare sotto l’albero. Il cdè prodotto dalla SwithmuseMusic Group, Società diEdizioni Musicali e Pro-duzioni Discografiche consede ad Ortelle e promossoanche da Radio Peter Pane Radio Venere. Le tracceche compongono il cd sono23 cover tutte cantate inmaniera eccellente susci-tando in chi le ascoltagrandi emozioni: classicisenza tempo (White Cri-stmas, Oh happy day, JingleBells), brani dimenticati(Deck the halls, Frosty theshowman, Santa Claus iscoming to town) o indimen-ticabili (All i want forChristmas is you, LastChristmas, Silent night).Siamo sicuri che questo cdcontribuirà a creare la per-fetta atmosfera: 23 cantinatalizi nelle migliori inter-pretazioni. “Magic MagicChristmas”, il cd nataliziodell’anno per uno splen-dido regalo. Richiedilo inedicola (insieme alla tuacopia gratuita de “ilGallo”) a soli 9,90 euro.Buon Natale dunque, masoprattutto buon ascolto.

MagicoNatale

In edicola un meraviglioso cd dicanzoni di Natale

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“È una vera giungla!”

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8 attualità 29 OTT./11 NOV. 2011ilgallo.it

Dopo un anno di intense attività, a settembre 2011 si è con-cluso il progetto “Y.P.R.A.E: young people and ruralareas in Europe, common problems and self-employment

opportunities”, che ha visto impegnate ben 10 organizzazionigiovanili di 8 nazioni europee, coordinate dall’ente beneficia-rio “Fattoria Pugliese Diffusa”,Associazione Culturale di Tau-risano. Il progetto è stato finanziato dalla CommissioneEuropea attraverso il Programma “Europe For Citizens2007/2013” ed ha consentito a molti giovani disoccupati pro-venienti da aree disagiate di partecipare ai due meetings for-mativi internazionali (Lecce 2010 edAmarante, in Portogallo,2011), di conoscersi, confrontarsi e programmare insiemenuove iniziative per lo sviluppo delle aree rurali europee. Mag-giori informazioni sul sito www.myself-employment.eu. DalNetwork di YPRAE sono nati altri progetti, tra cui: “Ru.B.E.:Rural But European”, uno scambio giovanile multilaterale conben 25 partecipanti di 5 nazioni, co-finanziato dal Programma“Youth in Action 2007/2013” e realizzato a Santa Maria diLeuca dal 10 al 15 ottobre 2011; “Senior Environmentalists”,progetto di volontariato senior co-finanziato dal ProgrammaLLP-Grundtvig, per il quale si cercano potenziali volontari ita-liani over 50 per tre settimane di attività da svolgersi nella cittàdi Lódz, in Polonia, nel 2012; “Re-Motion: volunteer to deve-lop remote areas”, scambio giovanile multilaterale, co-finan-ziato dal Programma “Youth in Action 2007/2013”, che si

svolgerà a Tallinn (Estonia) dal 15 al 24 aprile 2012 e per ilquale si cercano giovani partecipanti di età compresa tra i 18 edi 25 anni; “1° Corso in Attività di Mediazione con l’Asino”,che si svolgerà dal 21 al 26 novembre 2011 in collaborazionecon Asinomania.com, destinato ad operatori del sociale, vo-lontari, medici, veterinari, psicologi, agricoltori, responsabilidi Fattoria Sociali e Masserie Didattiche, amanti dell’asino esemplici curiosi. Maggiori informazioni possono essere repe-rite sul sito www.fattoriapugliesediffusa.it o richieste via emaila [email protected] (dott. E. Leuzzi, presidente).

Fattoria Pugliese Diffusa

Ilricorso al pignoramento, procedura mossa dasoggetti che non si vedono ripagati dei lorocrediti e che rappresenta l’esproprio del bene,

è un episodio sempre più frequente nel periodo dicrisi economica che stiamo attraversando. Conse-guenza quasi diretta è la vendita dell’immobile,prova inconfutabile dell’impossibilità del proprie-tario di riuscire a pagare il debito anche attraversoaccordi di conversione o dilazione. A parlare del-l’argomento èGiovanni D’Agata, fondatore in pro-vincia di Lecce dello “Sportello dei Diritti”, il qualeafferma a tal proposito che “l’aumento degli im-mobili pignorati e messi all’asta giudiziaria sono la

prova tangibile degli effetti drammatici della crisiche si è abbattuta prepotentemente sulle famiglie esulle imprese, che ormai, troppo spesso, non rie-scono a far fronte ai propri debiti”. Molto spesso,però, il diritto di credito si trasforma in una vera epropria forma di speculazione da parte dei soggettiche ruotano intorno a questo meccanismo perverso.Come ha ampiamente espresso D’Agata, “al di làdelle non rare inchieste giudiziarie che hanno ri-guardato diverse province del territorio nazionalee che hanno dimostrato l’esistenza di organizza-zioni criminali dedite a “turbare” il regolare svol-gimento delle aste, vi è da dire che

indipendentemente dalla commissione o meno direati connessi a tale mercato del low cost immobi-liare, la ricerca dell’affare in un momento di crisicome questo diviene quasi più semplice, per nondire naturale, in quanto se fino a qualche mese fai beni di un certo pregio trovavano sempre un com-pratore al primo incanto, adesso capita spesso chel’asta vada deserta e debba essere ripetuta a prezzisempre più bassi”. Pertanto D’Agata ribadisce lanecessità della massima vigilanza da parte delle au-torità competenti e quindi della Magistratura, siadelle esecuzioni civili che inquirenti.

m.s.m

Case pignorate, chi compra gli immobili?

Sino a poco tempo fa a Ta-viano era quasi… impossibilemorire! E questo per la gravemancanza di loculi comunali:si era addirittura arrivati alnumero di due loculi disponi-bili per un Comune che contaquasi 13mila abitanti; negli ul-timi tempi si era dovuto solle-citare la dissepoltura di moltetombe in scadenza, come pre-visto dai contratti con le variecomunità e congreghe pre-senti nel camposanto. L’Ammi-nistrazione comunale,Assessorato ai Servizi cimite-riali, ha ovviato all’incresciosasituazione impegnando nelprogramma delle opere trien-nali dei lavori pubblici lasomma di 490mila euro perl’ampliamento del cimitero ela ristrutturazione dellagrande chiesa presente al suointerno. Sono previsti l’am-pliamento del cimitero di circadue ettari con diritto di espro-prio in zona nord, direzioneMelissano; la costruzioneentro brevissimo tempo dicirca 200 loculi; la possibilità,per chi lo richiedesse, di circa100 sepolture su terreno; lalottizzazione di circa 50 cap-pelle gentilizie per i privatiche volessero costruire. Ri-guardo alla Chiesa, da anni ab-bandonata a se stessa, saràsottoposta alla messa in sicu-rezza del solaio e del lastricatosuperiore; alla pitturazione in-terna; al recupero degli anti-chi affreschi; allaristrutturazione completa ditutta la parte muraria esternaa rischio di crollo; alla ripuli-tura del sagrato, dove negli ul-timi anni si svolgevano lecerimonie liturgiche (e si pre-vedono circa 30 banchi votiviin legno). Non si facevano in-terventi di questa portata nelcamposanto comunale di Ta-viano da circa 40 anni ed è perquesto che grande soddisfa-zione viene espressa dall’as-sessore al ramo, LeonardoTunno: “L’augurio è di conse-gnare alla nostra comunitàquanto promesso nel minortempo possibile. Intanto fapiacere che la Messa ritorneràad essere celebrata nel suoposto naturale e non più al-l’aperto, sul sagrato, comesuccesso in tutti questi anni emolte volte sotto la pioggia”.

Giuseppe Aquila

“Bona Mixta Malis. Fasci-smo, antifascismo echiesa cattolica nel Sa-lento” è il titolo del libro

scritto da Salvatore Coppola (GiorgianiEditore), di circa 400 pagine, per “Cul-tura&Storia”, Collana della Società diStoria Patria - Sez. di Lecce. L’autore siè occupato negli anni precedenti dellastoria del movimento sindacale salen-tino, concentrando la propria attenzionesoprattutto sulle lotte contadine per la ri-forma agraria e sul movimento delle ta-bacchine. Negli anni di permanenza inSpagna ha pubblicato due libri sui rap-porti della Santa Sede con la politica ita-liana e spagnola negli anni delpontificato di Pio XI e Giovanni XXIII.Rientrato nel Salento, ha ripreso i propristudi di storia locale e ha pubblicato ilpresente libro sulla storia del fascismosalentino. Si tratta di un lavoro checolma un vuoto nel panorama culturalesalentino: finora, infatti, non era maistata costruita una storia della Federa-zione provinciale fascista del Salento.Nel libro sono soprattutto due i temi chevengono approfonditi. Il primo è quellodei rapporti tra il regime e le gerarchieecclesiastiche cattoliche della provincia;

il secondo è quello dell’antifascismo edelle lotte sociali che caratterizzaronogli anni Trenta. Sul primo tema. la con-clusione cui giunge l’autore è che, nelSalento, le gerarchie cattoliche si alli-nearono alla politica del regime; si di-stinse per una politica decisamentefilofascista il vescovo di Lecce AlbertoCosta, mentre l’arcivescovo di OtrantoSebastiano Cuccarollo mantenne unaposizione di maggiore distacco; i ve-scovi delle altre diocesi tennero, soprat-tutto dopo il 1931 (anno della lotta, da

parte del regime, ai circoli giovanili cat-tolici), una posizione decisamente filo-fascista. Quanto al secondo tema, èconvinzione dell’autore che le masse po-polari salentine mantennero nei con-fronti del regime una posizione disostanziale indifferenza, e ciò ribalta laposizione degli storici della scuola diRenzo De Felice che parlano di un con-senso di massa al regime; secondo Cop-pola, tale consenso non ci fu, né le paratepropagandistiche e le manifestazioni piùappariscenti del regime possono scalfiretale giudizio. Protagoniste principalidelle lotte sociali degli anni Trenta fu-rono le tabacchine; la loro lotta è statadrammaticamente segnata dalla vicendadi Tricase del 15 maggio 1935 quando larepressione del regime lasciò sul terrenocinque morti e decine di feriti. Ovvia-mente, la storia del fascismo salentino,dell’antifascismo e dei rapporti del re-gime con la chiesa cattolica è inquadrataall’interno del contesto nazionale, con-dizione indispensabile perchè un libro distoria locale abbia un valore scientifico.Il libro dovrebbe essere portato nellescuole superiori affinchè gli studentipossano avere una visione più completadi un periodo di storia così importante.

Mezzo milioneper il cimiterodi Taviano

Il Fascismo e la Chiesa nel Salento

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29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.itl’evento 11

Grandi festeg-giamenti adAlliste, il 30

e 31 ottobre ed il1° novembre, perla solennità delPatrono San Quin-tino. “Grande è ladevozione dellacomunità locale”,spiega il parrocodon Franco Fran-cioso, “ma grandeè anche la devo-zione della gente

dei paesi limitrofi, che accorre numerosa perchiedere l’intercessione del Santo per le tantegravi malattie, in modo particolare quelle delnaso”. San Quintino era un giovane romano, unlaico, figlio del Senatore Zenone, che con altricompagni partì per la Gallia per predicare il Van-gelo di Gesù Cristo. Lì subì il martirio, presso lacittà che oggi ospita il suo nome, Saint Quentin.Il programma religioso prevede la processionealle 18,30 di domenica 30 ottobre ed a mezzo-giorno di lunedì 31, con la benedizione deicampi e la partecipazione dei Sindaci dell’Unionedei Comuni (Alliste, Racale, Melissano, Taviano eMatino). Lunedì 31 le Messe alle 6,30, alle 7,45,alle 9 e quella solenne delle 10,30 che sarà pre-sieduta da mons. Vito Angiuli, Vescovo della Dio-cesi di Ugento-Santa Maria di Leuca. In serata,dopo la Messa delle 17,30, ci sarà il bacio dellaReliquia (una mano in argento che contiene unosso del braccio di San Quintino), che a volte siprolunga per ore. Martedì 1° novembre, solen-nità di tutti i Santi, le messe saranno alle 7, alle8,15, alle 9,30, alle 11 ed alle 17,30. Riguardo alprogramma civile, domenica 30 ottobre suoneràil Concerto Bandistico Città di Alliste; lunedì 31toccherà al Glorioso Concerto Bandistico Città diSquinzano ed allo Storico Gran Concerto Bandi-stico Città di Ailano (Ce). Martedì 1° novembre,oltre a tornare ad esibirsi il Città di Ailano, allie-teranno la serata il cantante Paolo Vallesi, gli“Effetto Doppler” e i “Verseta”. La sera di lunedì31 ottobre i fuochi d’artificio (dalle 22 circa).

Voglio segnalare la mia grandesoddisfazione per il servizioavuto dall’Ufficio Postale

di Tricase 2. Nei mesi precedentiho mandato dei soldi in Germaniaper mio cognato e non potendo riscuo-terli per un errore di nome sull’indirizzo, assieme al-l’impiegato dell’Ufficio Postale suddetto abbiamorichiamato i soldi indietro e messo l’indirizzo giusto:tempo un’ora, abbiamo risolto tutto con l’aiuto dellapazienza e della gentilezza degli impiegati dell’Uffi-cio Postale di Tricase 2, che senza far muovere il de-stinatario a destra e a sinistra, sono riusciti a fargli

percepire la somma inviata. Unaltro servizio me l’hanno of-ferto alcuni giorni fa, quandoavevo urgenza di spedire una

montagna di documenti a Bruxel-les, in Belgio, alla Commissione Eu-

ropea (per questioni personali): ebbene, gliimpiegati hanno avuta tanta pazienza nel con-fezionarmi il pacco con tutto in ordine, com-presa raccomandata e spedizione. Ringrazioancora i dipendenti dell’Ufficio Postale di Tri-case 2 per la loro gentilezza e disponibilità.

Antonio Bardoscia (Miggiano)

Quando le Poste funzionanoTricase. Ufficio Postale 2: “Grazie agli impiegati”

San Quintino, giovaneromano di Alliste

“Miggianosilibra”, nuovoed entusiasmante pro-getto di alto profilo for-

mativo e culturale, fortementevoluto dall’Assessorato all’Istru-zione, Cultura, Turismo, Politichegiovanili del Comune di Miggiano,con il patrocinio di Regione e Pro-vincia. La presentazione di libri diassoluta attualità nazionale ed in-ternazionale alla presenza degli au-tori e di illustri personaggi localidella politica e della società civile:professionisti, giornalisti, impren-ditori, esponenti del clero. “Mig-gianosilibra” è un contenitore incui, accanto alla finalità prioritariadi presentare un libro, noti espo-nenti locali dibatteranno sull’argo-mento in questione. Gli incontriavverranno alla fine di ogni mesepresso il Theatrum di Miggiano,sempre alle 19. Il programma già

stilato (ma in fase di definizione perle date) prevede la presenza giàconfermata dei seguenti autori:Giordano Bruno Guerri, Lia Levi,Pino Aprile, Franco Scaglia, ChiaraRapaccini in Monicelli, PeppinoAyala, Sveva Casati Modignani. Aquesti se ne aggiungeranno altri, inun percorso mensile che dureràtutto l’anno (info su www.co-mune.miggiano.le.it ). Dichiara l’as-sessore al ramo, Michele Sperti: “E’un’iniziativa per favorire la culturadel libro ed accrescere l’amore perla lettura, fondamentale soprat-tutto per i nostri giovani che, brac-cati dai social network, leggonosempre meno rischiando l’impoveri-mento della parola e del pensiero”.La lettura, fondamentale strumentodi crescita, promuove nei giovani lacapacità di introspezione, forte-mente mortificata nella società dei

consumi, consentendo loro di ri-flettere su se stessi, sui grandi va-lori che orientano le scelte nellesocietà e nella vita. “Questo pro-getto”, aggiunge il sindaco Gio-vanni Damiano, “si inserisce tra glistrumenti di democrazia e di offertadi pari opportunità formative”. Leg-gere aiuta a migliorare le capacitàdi espressione e di organizzazionedel pensiero, lo sviluppo di uno spi-rito critico e di un pensiero libero,creativo, democratico. Si cominceràvenerdì 28 ottobre con Cinzia Tani(Roma, 1958), giornalista, scrit-trice, conduttrice televisiva e ra-diofonica, che presenterà il suolibro “Io sono un’assassina”. Inter-verranno: dott.ssa Paola Guglielmi,Sostituto Procuratore della Repub-blica; avv. Francesco Vergine dellaCamera Penale di Lecce; dr SerafinoDe Giorgi, psichiatra forense.

MiggianosilibraL’iniziativa. Ogni fine mese la presentazione di libri alla presenzadegli autori. L’ass. Sperti: “Accresciamo l’amore per la lettura”

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29 OTT./11 NOV. 2011ilgallo.it dai Comuni12

Chi ancora considera il “Commissario Pre-fettizio” come colui che sbriga l’ordina-ria amministrazione, con Guido Aprea

dovrà rivedere le proprie convinzioni. Èstato chiamato a “traghettare” Tricasedalla caduta dell’Amministrazione retta

da Antonio Musarò al primo appuntamento utile conle urne, vale a dire nella primavera del 2012. Ma nonlascerà che il tempo passi inutilmente, anzi ha giàpreso in mano molte “patate bollenti” tricasine doc,senza temere di scottarsi. Sentite Aprea: “Le decisionicommissariali ognuno le interpreta a proprio modo.Io voglio farlo nel modo più attivo possibile, anchetirando la corda delle opportunità del Commissarioe sfiorando anche l’atto politico. È chiaro che nes-sun Commissario al mondo, per opportunità, si so-gnerebbe di realizzare un Piano RegolatoreGenerale, ma il periodo di gestione commissarialenon deve in alcun modo rappresentare un periodo diabbandono a se stessi dei cittadini, con un grigiofunzionario a sbrigare le piccole cose quotidiane.Privilegiando sempre legittimità, trasparenza e mas-simo coinvolgimento di tutti in scelte che comunquesono rilevanti e comportano o dovrebbero compor-tare investimenti notevoli”. In che situazione econo-mica ha trovato il Comune? “Buona, in linea con ilPatto di stabilità ed anche con una discreta capacitàdi indebitamento, cioè la possibilità di rivolgersieventualmente alla Cassa Depositi e Prestiti. Anchese i noti “tagli” e vincoli stabiliti da Comunità Eu-ropea e Governo nazionale, di fatto, legano le mani.Ecco perché diventa necessario rivolgersi a finan-ziamenti di derivazione comunitaria, nazionale e re-gionale ai quali il Comune, grazie ai suoi contivirtuosi, può tranquillamente accedere in conto ca-pitale mediante opportuna progettazione”.

Appunto: in termini progettuali cos’ha trovato?“C’erano e ci sono progetti in corso. Mi sono dato

delle priorità. La prima è sicuramente quella rela-

tiva al porto, con il progetto di messa in sicurezza giàfinanziato. Gli studi effettuati hanno dimostrato chec’è una continua erosione non solo del tratto di ban-china più esposto alle maree, ma anche di quello in-terno, che è poi quello oggetto del vincoloarcheologico. L’unico modo per combattere l’ero-sione, così come avvenuto in altre realtà portuali, èquello di creare alcune barriere preliminari rispettoagli attracchi e alla struttura portuale vera e propria.Ecco perché, come progettato dai nostri tecnici, saràrealizzato un braccio di protezione esterno (unirà lazona dove oggi c’è il parcheggio a ridosso del portic-ciolo fino quasi al faro, salvo naturalmente l’ingressoper le imbarcazioni, NdA)”. Ma quel progetto non erastato bocciato? “In realtà mancava solo di uno stu-dio meteo-marino, il cosiddetto “studio in vasca”,che consente di quantificare l’azione del mare e lasua capacità di erosione. Per questo ci siamo rivoltiai professori dell’Università di Bari, gli stessi chehanno redatto il Piano Coste regionale, gli unici inItalia e tra i pochi abilitati in Europa ad effettuarequeste prove in vasca. In pratica per due mesi, con idati progettuali e quelli degli studi meteo-marini deiquali già siamo in possesso, calcolano i parametri dierosione in quel tratto di mare. Il sottoscritto è riu-scito ad ottenere un finanziamento per coprire anchele spese dello studio in vasca, che vanno dagli 80 ai140mila euro. Ora dovremo insistere perché lo stu-dio venga effettuato nel più breve tempo possibile epoi si potrà procedere con i lavori. Resta il fatto chela Regione Puglia, finanziando anche questo studioin vasca, di fatto dà il via libera senza che il Comuneabbia neanche l’onere dell’anticipazione di cassa”.Parlando di porto, ha tenuto a lungo banco la que-stione della gestione unica. “Su queste cose non sideve discutere ma semplicemente applicare la legge.Occorre individuare le regole ed applicarle: dal Co-dice della navigazione alla Normativa regionale (“adire il vero non chiarissima”). Nella regolamenta-zione il Comune individua gli atti di indirizzo che,nello specifico, indicano come debbano essere sal-vaguardate tutte le realtà esistenti”.

Insieme al porto andrebbe risanata la viabilità intornoalla struttura. “La premessa d’obbligo è che tra i

tanti finanziamenti non ne esiste uno per la manu-tenzione delle strade. Ed ecco perché un po’ in tuttii Comuni la situazione è al limite dell’emergenza. Tupuoi trovare dei soldi per le strade solo se correli ilavori ad altri interventi (Area Vasta, fogna pluviale,ecc.). Ed è quella la strada che seguirò, individuandonei bandi anche l’onere per chi se li aggiudica dellasistemazione del manto stradale interessato dal pro-getto”.Altre priorità? “Siamo partiti dalle esigenze dei cit-tadini: illuminazione, strade e servizi. Per l’illumi-nazione stiamo procedendo ad una trattativa conEnel Sole, azienda aggiudicataria nazionale dellagara bandita dallo Stato. Loro stanno progettandoper Tricase un impianto importante che parte dallaindividuazione di corpi illuminanti nuovi in alcuneparti della città: questo consentirebbe sia il rispar-mio energetico sia la dotazione di illuminazione perzone tutt’ora scoperte. Stiamo verificando i costi per

Voglio farlo nel modo piùattivo possibile, anchetirando la corda delleopportunità delCommissario e sfiorandoanche l’atto politico. Il periodo di gestionecommissariale non deverappresentare un periododi abbandono a se stessidei cittadini, con un grigiofunzionario a sbrigarele piccole cose quotidiane

Il porto: ci siamo?

Illuminazione strade e servizi

Tricase: quando il Commissario

””

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ilgallo.it 13l’intervista29 OTT./11 NOV. 2011

l’Amministrazione perché loro realizzano le operema i costi di gestione e manutenzione sono a caricodel Comune. Se tale previsione di spesa non sarà digrande impatto per le casse comunali, andremoavanti con il piano di Enel Sole”.

Case Popolari nella Zona 167. “La prima cosa è ilripristino della legalità. Lo Iacp ha un finanzia-

mento di un milione e 250mila euro ma noi non pos-siamo mettere in atto una convenzione con l’Istitutodelle Case Popolari perché alcuni titolari hanno rea-lizzato opere abusive. Quei soldi possono essere spesiper opere migliorative ma solo in assenza di abusivi-smo. Nelle prossime settimane partiranno le diffide etutti dovranno ripristinare lo stato dei luoghi”.

Parlando di energie rinnovabili, inevitabilmente ildiscorso cade sul Parco eolico offshore. “È una si-

tuazione che seguo con molta attenzione. Innanzi-tutto perché è un provvedimento già in stato avanzatocon delle conferenze dei servizi già tenute presso il

Ministero dello Sviluppo economico. Trattasi di unapiattaforma di pale eoliche da installare al limitedelle acque territoriali e che, mediante un cavodottosubacqueo, porti energia a terra da rivendere al-l’Enel. I vantaggi?Sono quelli che si contrattano conla società, un tot sulla produzione, un benefit di ca-rattere economico, ecc. L’interesse del Commissariodovrà essere la legittimità della procedura che haanche impatto ambientale anche se non rilevantis-simo (potrebbe disturbare l’eventuale passaggio deitonni, NdA) e poi quella della gestione economica”. A proposito di legalità. Situazioni di criticità partico-

lari? “Non direi, anzi. Mi ha fatto piacere che Tri-case sia stato tra i primi ad aver aderito alProtocollo di Legalità della Prefettura che co-stringe il Comune che aderisce ad inserire intutti i bandi l’obbligo per chi se li aggiudica di

sottoporsi all’informazione prefettizia. Che, perintenderci, non è il “certificatino” antimafia

della Camera di Commercio… E questo anche al disotto della soglia comunitaria dei 30mila euro”.Altre novità? “Stiamo procedendo alla pubblicazionedel bando per la gestione del campo sportivo e diquello per la gestione del cimitero. Il crematorio? No,grazie. Non mi sembra sia una priorità per Tricase”.La situazione degli Istituti scolastici? “Non ci sonograndi criticità, più che altro gli edifici necessitavanodi manutenzione straordinaria e da agosto, in talsenso, ci siamo dati molto da fare”. Intanto la mensascolastica come sempre è partita ad ottobre. “E ri-schiava di non partire proprio! Siamo riusciti a met-tere le cose a posto grazie alla responsabilità di tuttie anche mediante riunioni nottetempo”.

Tra le patate più… bollenti resta l’Acait. “Ci stiamoavvalendo del “Gal S. M. di Leuca” per reperire

finanziamenti per la bonifica e il rifacimento delfronte. In più, poiché esiste la possibilità di ottenereun altro bel po’ di soldini, il Comune potrebbe riu-scire a gestire anche altre due ali. Anche qui boni-fica dall’amianto e poi sistemazione. Il sogno piùgrande sarebbe quello di trasformare quello che eral’opificio in una zona museale dedicata alla storiadell’Acait che è un po’ quella di Tricase”.

Nel frattempo sappiamo che state pensando alla rea-lizzazione di un parcheggio nella zona dell’Ospe-

dale “Panico”, rilanciando l’idea dell’ex sindacoMusarò. “Pensiamo ad una struttura sopraelevatacon scarso impatto ambientale. A differenza degli ul-timi progetti lo vorremmo realizzare nella zona giàoccupata dai parcheggi in modo che non sacrifichi innessun modo Piazza “Card. Panico”. Sarà anchel’occasione per reperire fondi per migliorare viabilitàe verde nella zona”. Servizi sociali: i “tagli” mettonoa rischio l’aiuto ai bisognosi? “Detto che all’obolopreferisco la ricerca di una soluzione più stabile, perfortuna l’entità dei tagli non è stata come paventatoe, in un modo o nell’altro, il modo per aiutare chi habisogno si trova sempre”. Come ha trovato, invece,l’organizzazione degli uffici comunali? “In linea dimassima buona e con valide professionalità. Ho soloproceduto, nell’ambito dell’Ufficio tecnico, ad unarotazione degli incarichi che ritenevo opportuna”. Haavuto modo di confrontarsi con l’ex sindaco, gli ex as-sessori, qualche consigliere uscente? “Ho avuto qual-che confronto, ma quello che vorrei sottolineare è ilcomportamento correttissimo da parte di tutti i rap-presentanti politici”. Il ruolo del Commissario è gio-coforza provvisorio e di breve durata. Cosa spera dilasciare? “Spero di essere ricordato come un funzio-nario che ha provato a fare qualcosa nell’interessedella comunità”.

Case Popolari.... abusive

Parco eolico offshore

L’Acait

Piazza Ospedale: il parcheggio

è... Straordinario di Giuseppe Cerfeda

””

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l’interventoilgallo.it14 29 OTT./11 NOV. 2011

“ilGallo” mi chiede con insistenza imotivi della mia dichiarazione di di-simpegno per le prossime Ammini-strative. Molti amici mi hanno

scritto, nelle varie forme offerte oggi dai mezzi elet-tronici. Chiaramente mi hanno scritto quelle personepiù vicine, quelle che hanno dimostrato un certosconcerto per la decisione di uscire dalla scena po-litica e amministrativa di Tricase, che è apparsa unpo’ troppo netta e polemica. Mi rendo conto che aldi là della mia decisione che potrebbe rimanere nel-l’alveo delle scelte personali, una tale pubblica ri-flessione merita un piccolo ulterioreapprofondimento. Tale decisione, ponderata maanche istintiva, nasce da alcuni presupposti locali enazionali che non vanno sottovalutati. Innanzituttola sfiducia totale dei cittadini verso la buona poli-tica fa emergere un qualunquismo preoccupante, percui si rischia di rimanere invischiati in mezzo ad unamelma maleodorante pur tentando in tutti i modipossibili di tirarsi fuori (un tirarsi fuori che sono lescomode prese di posizione di una vita, la propriastoria e cultura, il tentativo di un approccio onesto aiproblemi di tutti). Oggi, nel bel mezzo della bufera,ci sarebbe bisogno di un equipaggio coraggioso,esperto e forte, mentre si pretende di affrontare laburrasca ripercorrendo vecchie strade. Piccoli esconnessi viottoli! Ed ecco avanzare il vecchio de-mocristiano nostalgico del pentapartito lagunoso, ilsocialista craxiano che rivendica l’attuale berlusco-nismo, il vecchio comunista che non ha capito an-cora cosa sia successo dopo il 1989 e ancora stacercando la bussola. I partiti, come il PD, incapaci diesprimere una sola opinione, di proporre qualcosada giocarsi in sede europea e mondiale. Penso alladismissione di molti armamenti, ad un piccolo eser-cito europeo che costi quanto oggi costa un singoloesercito nazionale, penso all’accorpamento dei moltieserciti italiani, alla fine delle “guerre di pace”.

Penso ad una vera battaglia per costruire l’Europaunita, quella politica, civile e culturale. Penso ad unabattaglia per i diritti dell’uomo da spostare in sedeOnu e che sappia educare i Paesi più ricchi ad ac-cettare l’idea che non potranno rimanere per sem-pre i Paesi macroscopicamente più ricchi. Prepararela popolazione mondiale ad un nuovo ordine, connuovi sistemi energetici e nuovi equilibri economici.Tutto questo e altro ancora è l’esatto opposto di ciòche vanno facendo i nostri partiti, soprattutto quellidi sinistra. Insomma, non c’è un punto di riferimentosu grandi progetti, su grandi ideali, siamo costrettiad aggrapparci alla fine di un Berlusconi per sperarein un mondo migliore, e non possiamo pensare chequesto sia sufficiente. Quando questo quadro deso-lante e pessimista si sposta sul livello locale, la si-tuazione diventa ancora più grave. Particolarismi,egoismi, personalismi, voglia di rivincite, di potereper il potere emergono con una costante ripetitivitàda preoccupare profondamente. Nella passata tor-nata elettorale di Tricase, l’analisi era più o menosimile (continua solo ad aggravarsi anno dopo anno)e tentammo di offrire una vera alternativa, il PES,che fu votata dal 13,6 % della popolazione. Togliparenti e amici, diciamo che fu apprezzata da circail 10% del corpo elettorale. Siccome, ripeto, oggi lasituazione è similare e i partiti tendono a ripetere

sempre lo stesso schema (e la stessa tipologia di can-didato), per aumentare quel consenso e tentare unavera rivoluzione politico/culturale ci sarebbe biso-gno di un progetto di alto livello, di capitani corag-giosi e gente disposta a perdere tutti i privilegiparamafiosi ai quali è abituata. In nome di una ri-nascita complessa, difficile e controcorrente. Im-presa alquanto improbabile. Ancora una volta,guardandomi intorno, non ci sono queste spinte:dalle personali esperienze di questi ultimi mesideduco che i partiti tendono a chiudersi nellaloro casta di riferimento, i giovani non vogliono

coinvolgersi perché ormai disincantati su promessedi solo mercato, le associazioni chiuse nel loro par-ticolare, gli imprenditori, commercianti e artigianitesi a vivere una socialità nascosta per paure di variolivello. Non è ancora il momento di cambiare, dob-biamo rassegnarci. Ameno che non si voglia fare lasolita accozzaglia buona per vincere, al massimotentare di porre qualche pezza agli scempi delle pre-cedenti Amministrazioni, vivacchiare sui giornalisenza nerbo dei nostri giorni e fallire senza aver in-ciso su nessuno dei problemi del tuo paese. In que-ste condizioni, farsi da parte è un gesto di grandeconsapevolezza e amore verso il tuo paese, perchépensi che con tali premesse è meglio non essere unpeso, non scardinare i sonni tranquilli, non toccarelo status quo. (E puoi sentirti un po’ più libero). Chioggi si allontana dalla politica con questa consape-volezza (purtroppo tanti) sa che non può inciderenelle decisioni importanti, che è meglio tentare disalvare qualcosa di salvabile dentro se stesso.P.S.: (sto leggendo “Politica” di Aristotele per ilquale “la città ideale è quella nella quale ogni citta-dino può disporre di se stesso per attività di cui nondeve rendere conto alla città, e in vista delle qualiegli esercita anche le virtù etiche e dà il proprio con-tributo alla vita pubblica della città”).

Alfredo De Giuseppe

“A volte bisogna farsi da parte”Tricase, Alfredo De Giuseppe. “Qualunquismo preoccupante: si rischia di rimanereinvischiati in mezzo ad una melma maleodorante pur tentando in tutti i modi di tirarsi fuori”

””Particolarismi,egoismi,personalismi, voglia dirivincite, di potere peril potere emergonocon una costante ripe-titività da preoccupareprofondamente

SU TRICASE

Ilconnubio tra talento musicale e passioneper la riscoperta delle radici e delle tradi-zioni della propria terra è ormai cosa risa-puta e consolidata, tanto che negli ultimi

anni nel Salento sono diventati sempre più fre-quenti gli eventi che testimoniano questa tendenza,dalla “Notte della Taranta”, rassegna folkloristicaper antonomasia, in giù. Certamente più insolito,però, che a rappresentare questa miscela sia ungruppo di bambini prodigio locali nelle cui venescorre già l’amore per il canto, il ballo ed in par-ticolare per la pizzica. Partorito nel 2009 dall’Associazione artistico culturale“Music…ando” di Otranto, questo gruppo, formato da una quarantina di bambinitra i 4 e i 12 anni guidati da tre adulti, ha fatto parlare di sé fin dalla prima esi-bizione avvenuta in occasione della festa di San Francesco di Paola ad Otranto,per poi iniziare un tour che li ha visti protagonisti in diverse piazze salentine finoa recitare un ruolo da protagonisti nel corso della prestigiosa rassegna culturaledi fine anno “Alba dei Popoli”, quando in un’ora di spettacolo hanno scaldato lapiazza del Lungomare degli Eroi di Otranto interpretando sei brani attraverso cuihanno reso omaggio alle radici salentine. Ma l’eco del successo di questi piccolitalenti, unico caso musicale del genere in tutto il panorama nazionale, ha benpresto varcato i confini territoriali: oltre ad essersi esibiti anche sul palco del Tea-tro Paisiello di Lecce e al Ghironda Summer Festival, vero e proprio punto di ri-ferimento nel mondo della musica etnica e dei festival musicali, in grado diriunire artisti e gruppi musicali provenienti da ogni parte del globo, tenutosi nel-l’estate del 2010 ad Otranto, i Tamburellisti di Otranto hanno fatto parlare di sè

anche nel corso della trasmissione di Rai 2 “SerenoVariabile” e sono stati invitati a partecipare a rino-mate rassegne nazionali quali il Folkest di Udine,dove hanno regalato suoni ed emozioni nella stessaincantevole location che ha visto esibirsi artistiquali Los Lobos e Cristano DeAndrè, tanto per ci-tare alcuni esempi. Questi piccoli virtuosi del tam-burello sono riusciti a conquistare anche Napoli inoccasione delle celebrazioni conclusive del IVCentenario della morte di Padre Lorenzo Scupoli,invadendo le strade del capoluogo campano con i

ritmi della pizzica, da Piazza del Gesù passando per Piazza San Domenico Mag-giore, fino a San GregorioArmeno (la famosa zona dei Presepi), per giungere allaChiesa di San Paolo Maggiore. Questo gruppo di bambini sta dunque rappre-sentando l’immagine più fresca e significativa del Salento. Va dunque dato me-rito a chi ha creduto in questo progetto, a partire dal maestro e presidentedell’Associazione, Massimo Panarese, che prima di tutto ha conferito a tuttociò una valenza sociale, educativa e di recupero dell’antica tradizione della ta-ranta e della pizzica, rendendola accessibile a dei bambini che hanno appreso esviluppato questa forma d’arte ed ai piccoli protagonisti di questa piccola granderealtà, dalle soliste Samantha Monteforte e Paola Vedruccio ai piccolissimisolisti di 5 e 6 anni, Marco Antonio Falco, Desiré Pellegrino, Marco AgrifanieMaria Chiara Toma, ed a tutti i baby artisti in erba che stanno riuscendo a con-quistare con la musica dei tamburelli, ma anche di chitarre, violino e tastiera, esoprattutto con merito, l’affetto del pubblico.

Carlo Quaranta

Una piccola grande realtàPiccoli tamburellisti di Otranto. Ormai noti anche oltre i confini del Salento. Partorito nel 2009dall’Ass. “Music…ando”, il gruppo è formato da una quarantina di bambini guidati da tre adulti

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29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.itattualità 15

C’è un neologismo nella lingua italianache indica una situazione paradossale,e in genere angosciante, che viene ac-cettata come normale e che implica

l’impossibilità di cambiarla; questo termine è “kaf-kiano” e proprio con questo termine possiamo clas-sificare la storia di oggi, una delle tante, tutteappunto kafkiane, che riguardano Casarano e le sueAmministrazioni. La storia parte dal 2007 quando,a casa di una simpatica signora anziana e di sua fi-glia, arriva una letterina semplice semplice in cui,al fine di acquisire terreni necessari all’ampliamentodella zona industriale, viene loro proposto di cedereun terreno al Comune “in via bonaria” evitando cioèl’iter complesso e sconveniente dell’esproprio; ilprezzo è più che ragionevole: 7,00 euro al metroquadro e la famiglia decide di acconsentire. Com-pilano e restituiscono l’apposito allegato ed aspet-tano fiduciose. Beh, si sa che queste cose portano illoro tempo e cominciano ad aspettare; oddio, lehanno detto che entro il Natale dello stesso annoavrebbero fatto il rogito dal notaio e preso i soldi,ma non ci hanno creduto tanto e si sono comunquearmate di santa pazienza. Passa tutto il 2007 e delrogito (ed ovviamente dei soldi) neanche l’ombra,così come passa anche tutto il 2008. Quando peròl’insistenza più che giustificata delle due donne co-mincia a diventare pressante, a marzo del 2009, dal-l’Ufficio tecnico del Comune gli si chiede dicompilare un’altra scartoffia, dal contenuto più omeno simile al primo modulo consegnato due anniprima, nella quale però, in aggiunta, si fa richiesta diun anticipo di 15mila euro rispetto ai previsti 55milae passa dell’intera operazione. Passano solo pochesettimane ed una telefonata chiede loro di recarsipresso la filiale di Casarano della Banca PopolarePugliese per ritirare l’assegno; ovviamente la pro-messa di effettuare il rogito dal notaio in tempi ce-leri, viene rinnovata. Si sa che il concetto di celerità

in un’Amministrazione Pubblica è un concetto piut-tosto aleatorio e quindi, nonostante le pressioni daparte delle interessate, il 2009 corre via senza alcunanotizia concreta. È importante dire, però, a questopunto, che l’insistenza della famiglia non è tanto do-vuta alla volontà di mettersi in tasca il vil denaro(ancorché, dopo tanti anni, sarebbe stata cosa buonae giusta) ma piuttosto la volontà di metter ordine inuna situazione piena di zone grigie perché, è neces-sario sapere, che in situazioni del genere i terrenisono già vincolati e quindi, pur essendo ancora pro-

prietà della famiglia in questione, la medesima suessi non può fare praticamente nulla, neanche po-tarne gli alberi! Si sa che la pazienza è una sorta diforma minore di disperazione travestita da virtù, maanche la più alta delle virtù prima o poi si esaurisceed alla fine, ormai ad aprile del 2010, l’unica stradarimane quella dell’avvocato che invita e diffida ilComune a stipulare l’atto definitivo di trasferimentodella proprietà. Se ne stiamo parlando, manco adirlo, sino ad oggi dei soldi non vi è alcuna tracciae quel che è peggio, negli scritti contabili del Co-mune non vi è neanche traccia dei 15mila euro for-niti come anticipo. Molto significativo poi è anchequello che la Società di revisione dei conti, incari-cata di far luce sulla disastrata situazione del Bilan-cio comunale, riferisce nel capitolo relativoall’ampliamento della zona industriale. Certo,usando dei paroloni più forbiti, i tecnici incaricatidicono che non è assolutamente possibile conside-rare “in entrata” i soldi relativi alla vendita dei lottidella zona industriale per due semplici e forse ba-nali motivi: il primo è che, non avendo fatto alcunrogito con i precedenti proprietari, quei terreni nonsono ancora del Comune; secondo, e di non secon-daria importanza, quei terreni il Comune non li haancora pagati. Ora la situazione è pure peggiorata,non c’è neanche un Sindaco con il quale prender-sela ed i terreni sono sempre lì: vincolati e soprat-tutto non pagati. Alla simpatica signora ed a suafiglia non rimane che sperare; sperare ed avere pa-zienza anche se, come dicevano gli antichi, la pa-zienza messa troppe volte alla prova… diventarabbia. Intanto, per parlare di questa e di altre situa-zioni, anche piuttosto controverse, legate proprioalla Zona industriale, l’Associazione “Idee Insieme”ha organizzato un incontro coi cittadini (e gli organidi stampa) per domenica 30 ottobre, alle 10, all’in-gresso della Zona stessa.

Antonio Memmi

Paradosso kafkiano a CasaranoTerreno in zona industriale. Nel 2007 a casa di un’anziana arriva una letterina semplicesemplice in cui viene proposto di cedere terreni al Comune “in via bonaria”…

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RREnergia solare

18

Il sole scalda l’acqua

Un impianto solare puòintegrare parzialmente leprestazioni dell’impianto

di riscaldamento

20

Legna che trovi...

Il noce si usa per panee dolci, il faggioper ogni cottura el’olivo è perfetto perpizze e focacce...

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Il termometrodel calore

ARTICOLO E SCHEDA ALLE PAGG. 18/19

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Riscaldamento naturale

Nel camino o nella stufa

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riscaldamentoilgallo.it18 29 OTT./11 NOV. 2011

L’energia solareè disponibileper un tempovirtualmente

illimitato e in quantità15.000 volte superiori al-l’attuale fabbisogno energe-tico dell’intero pianeta. Unimpianto solare può servireanche a integrare parzial-mente le prestazioni del-l’impianto di riscaldamentodomestico. Un sistema di ri-scaldamento integrato per una casamonofamiliare richiede una superficie solareinstallata di almeno 30 mq. Ai fini di una resaottimale, il riscaldamento integrato deve esserecombinato con sistemi a bassa temperatura, ades. a pavimento o a parete. Poiché i mesi in cuila necessità del riscaldamento è maggiore sonoquelli di minore irraggiamento solare, l’im-piego di impianti solari combinati non è sempreconveniente e deve essere valutato caso percaso. La progettazione va eseguita con la mas-sima cura.Come funziona un impianto solare? L’ener-gia irradiata dal sole viene dapprima trasfor-mata in calore all’interno del collettore e poitrasferita al fluido termovettore. Il fluido tra-sporta il calore al serbatoio di accumulo del-l’acqua, detto anche boiler o accumulatore(capacità indicativa: circa 100 litri per persona).All’interno del serbatoio si trova anche unoscambiatore, il quale cede il calore ricevuto dalsole all’acqua contenuta nel serbatoio mede-simo. In questo modo possiamo ottenere acquacorrente riscaldata con l’energia solare.Installare collettori solari conviene? I tempidi ammortamento di un impianto solare dipen-dono da diversi fattori, ad esempio dal tipo di

collettori (collettori piani a super-ficie selettiva, verniciati di neroo con tubi sottovuoto) tra iquali esistono differenze diprezzo notevoli (da circa 110 a

800 Euro e oltre per metro qua-dro di superficie solare instal-lata). Il collettore deve esserescelto in funzione delle condi-zioni specifiche in cui sorgel’edificio (posizione, clima).Un altro fattore non secondarioper valutare la convenienza di

un impianto solare è il costo dell’energia sosti-tuita. La spesa media annua per la produzionedi acqua calda in una casa monofamiliare variada 300 a 500 Euro a seconda che si utilizzi ga-solio o metano. Un impianto solare può coprirecirca il 70-80 per cento di tale fabbisogno. Con-siderati i suoi costi, appare quindi subito evi-dente una certa convenienza. Ciò che invecenon possiamo esprimere in cifre, ma che oggiassume sempre maggiore importanza, è il van-taggio ecologico e ambientale degli impiantisolari, specie se impiegati a integrazione del ri-scaldamento domestico.Quanto costa un impianto solare? Esempiodi impianto solare per una famiglia di 4 personeresidente in un edificio di nuova costruzione.Tetto: pendenza 20 per cento. Orientamento:sud. Collettore installato: collettore piano, su-perficie 8 mq (362 Euro/mq). Serbatoio di ac-cumulo: capacità 500 litri Un impianto cosìconcepito può coprire circa l’80 per cento delfabbisogno annuo di acqua calda ad uso dome-stico. L’investimento iniziale per il suo acquistoammonta a circa 8.000 € (al netto di Iva edeventuali incentivi). Il periodo necessario perammortizzare la spesa è di circa 16 anni (inbase ai prezzi del petrolio).

Acqua calda col soleConviene. Un comune impianto solare fornisce il 70% del fabbisogno medio annuo di una famiglia

L’offerta di impianti diriscaldamento si fasempre più ampia, piùdifferenziata e quindi

meno trasparente per i consu-matori. Trovare soluzioni di ri-scaldamento efficaci e a costicontenuti è l’imperativo, lad-dove la convenienza econo-mica è un fattore chiave acausa del continuo aumentodei prezzi dei combustibili fos-sili come il petrolio e il me-tano. Per una panoramica degliimpianti disponibili sul mer-cato e dei loro costi si può uti-

lizzare il “termometro dei costidel calore”, un utile strumentodi orientamento per i consuma-tori.Il termometro dei costi dicalore. Si tratta di un graficocomparativo che illustra i costiconnessi ai diversi sistemi diriscaldamento per uso dome-stico. Il raffronto si basa su unedificio che necessita di unacaldaia da 15 kW ed ha un fab-bisogno calorifico annuo di15.000 kWh, dunque un edifi-cio appartenente alla categoria“C” della classificazione “Casa

ImpiantiTERMOMETRO COSTIDI CALORE 2011

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ilgallo.it 1929 OTT./11 NOV. 2011 riscaldamento

a confronto15 kW fabbisogno calorifico annuo

di 15.000 kWh per ogni anno70.000 €65.000 €60.000 €55.000 €50.000 €45.000 €40.000 €35.000 €30.000 €25.000 €20.000 €15.000 €10.000 €5.000 €

0 € gasolio metano gpl legna pelletstruciolidi legna

teleriscal-damento

pompa (buchi)

pompa (collett.)

MANUTENZIONECOMBUSTIBILEINVESTIMENTO

Clima”. I dati del grafico ten-gono conto non solo delprezzo di acquisto della cal-daia, bensì anche dei costiper il combustibile e la ma-nutenzione dell’impianto.Analisi di costi del calore.Come si nota dalla tabella gliimpianti di minor prezzo sirivelano poco convenientiquando si passa a conside-rarne anche i costi di eserci-zio. All’ultimo posto diquesta classifica vi sono gliimpianti a gas liquido seguitida quelli a gasolio. Tra il si-

stema più caro (agas liquido) equello più con-veniente (cal-daia a legnaspezzata) esisteuna differenza dicosti pari al 61%. Va tuttaviaprecisato che le caldaie comequelle a legna spezzata ri-chiedono un maggiore lavorodovuto alla ricarica manualedel combustibile. Gli im-pianti a gasolio e a pellets of-frono un comfort pressochéidentico, tuttavia i costi degli

impianti a pelletssono ca. 41%.Prima di deci-dere quale si-stema installare

in casa propria, ilCTCU consiglia di

eseguire un confronto sullabase dei parametri anzidetti(costo di acquisto, spese peril combustibile e spese dimanutenzione dell’im-pianto): ciò permetterà dicompiere davvero la sceltaottimale in termini di conve-nienza economica.

fonte:centroconsumatori.it

Ipellets sonopiccoli ci-lindri pro-dotti con gli

scarti della lavo-razione dellegno naturale(trucioli, sega-tura ecc.), aventiuna lunghezzavariabile da 5 a40 millimetri eun diametro di4-10 millimetri.La forte compressione cui sono sottoposti fa sì che mantengano laloro forma e possano essere trasportati comodamente con autoci-sterne. Il loro potere calorifico è pari a circa 4,9 kWh/kg: il valoreenergetico di un chilogrammo di pellets equivale all’incirca a mezzolitro di gasolio da riscaldamento o a mezzo metro cubo di metano.Possibilità di impiego. I pellets servono ad alimentare impianti au-tomatici centralizzati, impiegati per il riscaldamento sia degli am-bienti che dell’acqua. Gli impianti a pellets moderni offrono lo stessocomfort di quelli a gasolio o a metano. L’unica operazione aggiun-tiva di cui necessitano rispetto agli impianti tradizionali, è lo svuo-tamento del contenitore della cenere. I pellets possono essereimpiegati anche per alimentare impianti autonomi (caldaie per singoliappartamenti), caminetti e stufe a olle. L’impianto a pellets può es-sere facilmente combinato con sistemi a energia solare.Vantaggio economico. I pellets di legno rappresentano una validaalternativa ai combustibili fossili anche dal punto di vista economico,nonostante il costo di un impianto a pellets sia leggermente supe-riore di quelli a gasolio o a metano. Il prezzo dei pellets varia a se-conda della stagione e del rivenditore, perciò prima dell’acquisto èmeglio richiedere varie offerte informandosi anche sui costi aggiun-tivi per il trasporto e simili. I pellets sono venduti anche in comodisacchi reperibili al supermercato, che però costano un po’ di più delprodotto sfuso.Vantaggi ecologici. La combustione del legno sprigiona una quan-tità di CO² pari a quella assorbita e sviluppata da un albero durantela crescita e la decomposizione naturale nel bosco. La combustionedei pellets, quindi, non aumenta la CO² presente nell’atmosfera.

Pellets di legnoIl combustibile del futuro

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riscaldamentoilgallo.it20 29 OTT./11 NOV. 2011

ACACIA: è indicata al mantenimento del fuoco perché brucia lenta-mente.NOCE: ottimo, quando brucia emana un aroma forte e intenso, sipuò usare per cuocere il pane e i dolci.QUERCIA: ottimo perché compatto brucia moltolentamente, mantiene la fiamma.CASTAGNO: aumenta il potere calorico (e la resa)se ben stagionato.FAGGIO: è adatto, ha buon potere calorico,bruciatura lenta e va bene per ogni tipo di cottura.BETULLA: non molto adatta, è indicata durante lafase di accensione del caminetto, brucia molto in fretta.LARICE: è un discreto combustibile, essendo resinoso tende a farefumo e a sporcare la canna fumaria.PIOPPO: non è molto adatto perché brucia in fretta quando è secco.OLMO: ottimo, brucia molto lentamente con un ottimo potere ca-lorico.CILIEGIO: ottimo per cuocere i cibi al forno, meno come riscalda-mento.PINO: le pigne sono un ottimo combustibile. Si presta bene allacottura dei cibi.OLIVO: ottimo brucia anche quando è verde per la presenza di olioal suo interno. È perfetto per cuocere pizze e focacce.ALBERI DA FRUTTO: sono legni duri che si prestano bene come legnada ardere.

I Camini a bio etanolo e Bio caminetti senza canna fumaria delBrand Etilfire sono camini d’arredo per l’interno e l’esternodella vostra casa e sono alimentati con il combustibile Etilflam,un alcool etilico vegetale derivante da biomasse comunementedefinito anche Bio etanolo. La naturale combustione del Bioetanolo non rilascia sostanze nocive nè per l’uomo nè per l’am-biente. Arredare e riscaldare con il Bio caminetto ETILFIRE è pos-sibile per tutti coloro che hanno sempre sognato di potergustare un buon Brandy o fare una piacevole conversazione da-vanti ad una fiamma vera e attraente ma senza una canna fu-maria. Sono economici e convenienti, non necessitano di cannafumaria, non sono collegati all’impianto elettrico, non sono col-legati all’impianto del gas, non necessitano di autorizzazioniper l’installazione, sono sicuri e durano una vita, non pro-ducono fumo, ceneri, odori sgradevoli, offrono 24 mesi digaranzia e assistenza nel tempo.

Èancora la madre terra la nostra ri-serva di energia, che possiamousare per riscaldare e rinfrescare lenostre case a bassissimo costo. La

terra ha la caratteristica di scaldarsi e diraffreddarsi lentamente. Già a 2-3 metri

di profondità dal piano giardino la tempera-tura del sottosuolo si mantiene stabile in-torno ai 18°C. Possiamo sfruttare questofenomeno facendo confluire questa tempe-ratura negli ambienti di una casa e ottenereallo stesso tempo il riscaldamento e il raf-frescamento. Tutto questo è possibile con unimpianto di areazione forzata a bassissimaentalpia.Attraverso la normale ventilazioneche si ottiene aprendo le finestre di un edi-ficio, si disperde molto calore d’inverno e siprovoca il surriscaldamento d’estate. Conun impianto di areazione forzata si può as-sicurare il continuo riciclaggio dell’aria purtenendo le finestre chiuse e, cosa impor-tante, il controllo della temperatura e del-l’umidità relativa. L’aria fresca aspiratadall’esterno viene prima filtrata, fatta pas-sare attraverso delle tubazioni sotterraneeposte ad una profondità di circa 2-3 mt; nel

passaggio attraversoqueste condut-

ture l’aria si

deumidifica, assorbe la temperatura dal ter-reno e la trasferisce all’aria in ingresso nelleabitazioni. Inoltre, attraverso uno scambia-tore a recupero di calore, l’aria consumatain uscita trasferisce la sua temperatura al-l’aria in ingresso, con un ulteriore guadagnoenergetico. L’efficacia di questi dispositiviè tale che in inverno, con una temperaturadell’aria esterna di -10°, il passaggio attra-verso le condutture sotterranee la porta a18° C prima di arrivare allo scambiatore dicalore, che riesce a portare l’aria ad unatemperatura di circa 20-21°C. In estate l’af-flusso di aria fresca a 18°C e deumidificatacrea un alto confort termico senza bisognodi ulteriori fonti energetiche. Questo si-stema, diffusissimo in nord Europa, in Italiaè ancora poco conosciuto. Alcuni obiettanoche l’energia assorbita dalla ventilazioneforzata possa vanificare il risparmio ener-getico. In realtà, con un impianto di area-zione a norma con scambiatore geotermico,si recupera 100 volte l’energia consumatadall’impianto. Un ulteriore punto a favoredegli impianti di areazione con scambiatoredi calore è senz’altro il benessere all’internodell’abitazione. In più, il sistema di area-zione espelle i vapori evitando condensedannose.

Guida alla legna da ardere

Ecco i biocaminetti

Madre Terra riserva di energia

Con un impianto di areazione anorma con scambiatore geotermico,

si recupera 100 volte l’energiaconsumata dall’impianto

DOV’È IL RISPARMIO?

Impianto di areazione forzata. Si assicurano ilriciclaggio dell’aria pur tenendo le finestre chiuse eil controllo della temperatura e dell’umidità relativa

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ilgallo.it 2129 OTT./11 NOV. 2011 pubblicità

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“Ognissanti” è un’espressione ritualecristiana per invocare tutti i santi emartiri del Paradiso, noti o ignoti.Le commemorazioni dei martiri, co-muni a diverse Chiese, comincia-rono ad esser celebrate nel IV

secolo. Le prime tracce di una celebrazione generale sonoattestate adAntiochia e fanno riferimento alla domenica suc-cessiva alla Pentecoste. Come data di celebrazione della fes-tività fu scelto il 1º novembre per farla coincidere con ilSamhain, l’antica festa celtica del nuovo anno, a seguito dirichieste in tal senso provenienti dal mondo monastico ir-landese. Secondo le credenze celtiche, durante la celebra-zione del Samhain, i morti avrebbero potuto ritornare neiluoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebra-zioni gioiose erano tenute in loro onore. Da questo punto divista le antiche tribù celtiche erano un tutt’uno col loro pas-sato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu maieliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristia-nesimo che infatti il 2 novembre celebra i defunti. Papa Gre-gorio III (731-741) scelse il 1° novembre come datadell’anniversario della consacrazione di una Cappella a SanPietro alle reliquie “dei Santi apostoli e di tutti i Santi, mar-tiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano inpace in tutto il mondo”.Arrivati ai tempi di Carlo Magno, lafestività novembrina di Ognissanti era diffusamente cele-brata. Il 1º novembre venne decretato festa di precetto daparte del re franco Luigi il Pio nell’835: il decreto fu emesso“su richiesta di Papa Gregorio IV e con il consenso di tuttii Vescovi”.

L’idea di commemorare i Defunti in suffragio nasce suispirazione di un rito bizantino, che celebrava infattitutti i morti il sabato prima della domenica di Sessa-

gesima (così chiamata prima della riforma liturgica del Con-cilio Vaticano II), ossia la domenica che precede di duesettimane l’inizio della quaresima, all’incirca in un periodocompreso fra la fine di gennaio ed il mese di febbraio. Nellachiesa latina il rito viene fatto risalire all’abate benedettino

Sant’Odilone di Cluny nel 998 e si stabilì che le campanedell’abbazia fossero fatte suonare con rintocchi funebri dopoi Vespri del 1° novembre per celebrare i Defunti,; successi-vamente il rito venne esteso a tutta la Chiesa Cattolica. Uf-ficialmente la festività, chiamata originariamente“Anniversarium Omnium Animarum”, appare per la primavolta nell’ Ordo Romanus del XIV secolo. Oggi si celebracome Commemorazione di tutti i fedeli Defunti.

Èconsuetudine, nel giorno dedicato al ricordo dei De-funti, visitare i cimiteri locali e portare in dono fiorisulle tombe dei propri cari. In molte località è diffusa

l’usanza di preparare alcuni dolciumi, chiamati infatti dolcidei morti, per celebrare la giornata. Secondo la cultura tra-dizionale di molte località italiane, la notte del Giorno deiMorti le anime dei Defunti tornerebbero dall’aldilà effet-tuando delle processioni per le vie del borgo. In alcune zone,conformemente a quanto avviene nel mondo anglosassone inoccasione della festa di Halloween, era tradizione scavare eintagliare le zucche e porvi poi una candela all’interno perutilizzarle come lanterne.

attualitàilgallo.it22 29 OTT./11 NOV. 2011

Pur appartenendo storicamenteai Paesi anglosassoni, anche inItalia è ormai molto diffusal’usanza della festa di Hal-loween, la festa della “nottestregata”. Feste e balli in ma-schera si organizzano in localinotturni e discoteche per rievo-care le atmosfere macabre deglispiriti dei morti, che vaganosulla terra. Si tratta di una sortadi secondo carnevale, appuntodi importazione anglosassone, incui Colombina e Pulcinella ce-dono il posto a streghe, diavolie personaggi raccapriccianti,tutti rigorosamente “horror”. Enaturalmente anche in questocaso siamo di fronte ad unanuova moda, quella che alimentail mercato delle zucche di pla-stica (secondo la tradizione, unavolta svuotate venivano dipintee trasformate in lanterne; le can-dele poste al loro interno rap-presentavano la resurrezione),delle maschere orride, dei ragnie dei pipistrelli di gomma, e chespesso si sovrappone alle nostretradizioni legate alla festa deimorti. Infatti in Italia ci sonomolte usanze legate alla nottetra il 1° e il 2 novembre. In di-verse nostre regioni le antichetradizioni celtiche si sono unitealle leggende locali, colorandosidi valenze cristiane.

Ognissanti: le origini della festa

La festa dellanotte stregata

HALLOWEEN

La ricorrenza. Come data fu scelto il 1º novembre per farlacoincidere con il Samhain, l’antica festa celtica del nuovo anno

Festa dei Defunti: la storia

Le usanze in Italia

La Pro Loco di Alessano organizza la se-conda edizione del “Vino Novello inFesta”, che avrà luogo in Piazza DonTonino Bello ssaabbaattoo 1122 nnoovveemmbbrree, apartire dalle 19,30. Per quanti in-terverranno ci sarà in omaggio ladegustazione di un bicchiere di vinodi benvenuto. Inoltre non manche-

ranno panini con capocollo, pezzetti dicavallo, patatine fritte, panini con servole

e castagne. La serata sarà allietata dalgruppo “Robba de smuju - Cantando Uccio Aloisi”. Gli or-ganizzatori invitano tutti a trascorrere “iinnssiieemmee llaa sseerraattaaffeesstteeggggiiaannddoo iill vviinnoo nnoovveelllloo ee cceerrccaannddoo ddii ddiimmeennttiiccaarree iipprroobblleemmii cchhee ooggnnuunnoo ddii nnooii ssii ppoorrttaa ddeennttrroo”. (In caso dipioggia la manifestazione sarà rinviata al 19 novembre).

Vino novello in festa

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Antonella CorvinoVito Lecci

Ilaria MarinaciFiorella MastriaAntonio MemmiCarlo QuarantaStefano TanisiStefano Verri

Pierangelo Tempesta

LaCaritas della Diocesi di Nardò-Gallipoli, con la collaborazione dellaPastorale Giovanile, dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale edel Lavoro, del Progetto Policoro e del Movimento Lavoratori diAzione Cattolica, organizza “Lavorare è un’impresa”. Un corso gra-

tuito, della durata di 40 ore, sulla creazione d’impresa, destinato a tutti coloro chevogliono sviluppare un’idea imprenditoriale ed acquisire gli strumenti tecnici ne-cessari per realizzarla. Dopo un modulo di preparazione generale, gli allievi po-tranno scegliere di approfondire una delle seguenti aree: agricoltura, tecnologia,impresa sociale e turismo, partecipando infine, alla stesura di un’idea progettualeda presentare al 5° Concorso di idee “Lavoro e Pastorale” promosso dal MovimentoLavoratori di Azione Cattolica. “Sarà certamente un’esperienza arricchente”, com-menta il direttore della Caritas Diocesana, don Camillo De Lazzari, “utile per orien-tare i partecipanti nel mondo del lavoro e stimolare in loro l’auto-impiego, e perla Chiesa locale un modo nuovo di stare accanto ai giovani”. Aggiunge il vescovoDomenico Caliandro: “Come Chiesa diocesana sentiamo l’urgenza di metterci ac-

canto ai nostri giovani che oggi guardano al loro futuro lavorativo con molta piùpreoccupazione e frustrazione rispetto ai giovani di qualche decennio fa. Non pos-siamo certo colmare il vuoto che ha creato un’economia globale che pensa troppoal profitto e poco alle persone, come anche al vuoto di idee e progetti che ci halasciato una classe politica incapace di dare risposte valide al mondo del lavorodei giovani di oggi, ma come comunità ecclesiale possiamo contribuire a formarei giovani a diventare protagonisti del loro stesso futuro, a sviluppare idee e met-tersi in gioco. L’iniziativa promossa dalla nostra Caritas diocesana vuole essereuna piccola luce di speranza, una sollecitazione alle forze politiche di pensare conpiù impegno al tema dell’occupazione giovanile, un modo concreto di condividerenon solo il disagio dei nostri giovani, ma anche la loro voglia di riscatto per unfuturo più degno dell’uomo”. Il corso si svolgerà negli uffici della Caritas Dioce-sana di Nardò-Gallipoli, a Galatone, in via Giacomo Leuzzi, 85. Il bando e la schedadi iscrizione possono essere scaricati dal sito www.caritasnardogallipoli.it. Sca-denza domande il 28 ottobre 2011.

L’impresa della Caritas Diocesi Nardò-Gallipoli

Page 23: Il Gallo nr. 23

Cerca tra le pubblicità e individua i 3 galletti “mimetizzati”. Te-lefona lunedì 31 ottobre dalle ore 9. In palio: i BIGLIETTI per i CI-NEMA di GALLIPOLI, GALATINA e TRICASE; una CONFEZIONE DI VINI

offerta da ENOTECA VANTAGGIATO a TRICASE; PIZZA E BIRRA pressoil MAGNA MAGNA di ALESSANO; due aperitivi al BAR MAL GLEF aMIGGIANO; Pizza e bevanda da BORGO VECCHIO a MIGGIANO; unPUPAZZO DI PALLONCINI da BALLOON SHOP a RUFFANO; un paio diocchiali per presbite offerti da OTTICA MODERNA di TRICASE ePRESICCE; DUE APERITIVI presso DOLCI FANTASIE di SAN CASSIANO;BUONO SCONTO DI EURO 50 da applicare sull’acquisto di occhiali dasole o da vista presso OTTICA MORCIANO di TRICASE, ANDRANO,TIGGIANO e CASTRO; una BOTTIGLIA DI VINO offerta da LE VIGNE DEL

SALENTO di SALVE; UNA PIZZA presso LA BELLA VITA di CARMIANO;DUE LAMPADE ABBRONZANTI al CENTRO BIOS di TRICASE; 2 PIZZETTE

presso LA PIZZETTERIA di Piazza Pisanelli a TRICASE.

Al cinemaAl cinema

16,30 (fest.) - 18,30 - 20,30 - 22,30quando la notte

Sala 1 18 - 20,15 - 22,20quando la notte

Sala 2 16,15 (sab. e dom.)18,20 - 20,20 - 22,20

insidious

Sala 3 20,20 - 22,20a dangeorus method

Sala 4 16,15 (sab. e dom.)18,20 - 20,20 - 22,20

l’amore all’improvviso

Sala 1 16,30 (fest.)-18,30-20,30-22,30Johnny English - la rinascita

Sala 2 16,30 (fest.)-18,30-20,30-22,30matrimonio a Parigidal. 31/10 - l’amore all’improvviso

Sala 3 16,30 (festivi)18,30- 20,30 - 22,30

le avventure di Tin Tin

in programmazione

dal 28 ottobre

GALATINA - CINEMA TARTAROTEL. 0836/568653

GALLIPOLI - CINEMA ITALIATEL. 0833/568653

GALLIPOLI - CINEMA SCHIPATEL. 0833/568653

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30matrimonio a Parigidal. 31/10 - le avventure di Tin Tin (3D)

TRICASE - CINEMA MODERNO

TEL. 0833/545855

17,30 - 19,30 - 21,30Johnny English - la rinascita

17,30 - 19,30 - 21,30la peggiore settimanadella mia vita

TRICASE - CINEMA PARADISOTEL. 0833/545386

TROVA I GALLETTI, IL REGOLAMENTO

SURBO - THE SPACE CINEMA

TEL. 0832/812111

Sala 1 15,40 - 17,50 - 20,05 - 22,20la peggiore settimanadella mia vita

Sala 2 19,15 - 21,30la peggiore settimanadella mia vita

Sala 3 15.30 (escluso 28/10)17,50 - 20,10 - 22,30

bar sport

Sala 4 15,45 - 18 - 20,20 - 22,40matrimonio a Parigi

Sala 519,30this must be the place

Sala 6 20,20 - 22,45amici di letto:istruzioni per l’uso

Sala 7 15.30 - 17,50 - 20,15 - 22,40le avventure di Tin Tin (3D)

Sala 8 20,10 - 22,35amici come prima

Sala 9 15,30 - 17,45 - 20,05 - 22,25insidious

TRICASE - CINEMA AURORATEL. 0833/544113

17,30 (sab. e dom.) - 19,30 - 21,30matrimonio a Parigidal 31/10 - this must be the place

- settegiornisabato 29 domenica 30 martedì 1 mercoledì 2 giovedì 3 venerdì 4

mattin

apom

eriggio

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lunedì 31

19°

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Marte (il vostro pianetaguida) in trigono saràfonte di energia fisica evi aiuterà a smussarel’influenza negativa diPlutone.

Giove congiunto e Plu-tone in trigono prose-guono con la loroazione costruttiva. Laquadratura di Marte,però, può rendervi piùpigri e demotivati.

Ottimi transiti ancoraper voi Gemelli, grazie aUrano e Saturno. Solola terza decade è menofavorita, ma gli altripossono approfittare diquesto cielo.

Per i nati sotto questosegno i transiti negativipersistono ancora: ri-mandate le decisioniimportanti e cercate diessere pazienti.

Marte in congiunzionevi rende più determinatie testardi. Urano in tri-gono continua la suaazione costruttiva. Oc-chio solo alle uscite didenaro.

La quadratura di Mer-curio potrebbe frenarela vostra razionalità ocreare dei disguidi neirapporti sociali. Nulla digrave, perché Giove ePlutone vi sostengono.

Urano e Plutone conti-nuano a bloccare an-cora la prima decade.Gli altri sono stimolatida Saturno congiunto eforse dovranno affron-tare qualche problema.

La quadratura di Martepuò rendervi più pigri edemotivati. L’opposi-zione di Giove invecepuò creare probleminella gestione del de-naro.

Urano e Marte sonoin trigono e Nettunoin sestile. Non po-tete lamentarvi,avete dei transiti in-vidiabili, di cui valela pena approfittare.

Persistono ancora i tran-siti negativi per molti“capricorno”, a causa diUrano e di Saturno inquadratura. Pertantonon è il momento difare progetti.

Ecco l’altro segno ba-ciato dal cielo daormai troppo tempo ei bei transiti conti-nuano ancora. Molti divoi si sono sposati o fi-danzati, altri si sonorealizzati nel lavoro.

Plutone è sempre in se-stile alla prima decade,che è sempre la più fa-vorita. Gli altri devonoper il momento contaresulle proprie forze.

lllloooo ddddiiiiccccoooonnnnoooo lllleeee sssstttteeeellll lllleeeedi Eugenio Musarò (www.eugeniomusa.com)

dal 28 ottobre

all’11 novembre

Ariete Toro Gemelli

Cancro Leone Vergine

Bilancia Scorpione Sagittario

Capricorno Acquario Pesci

tempo libero29 OTT./11 NOV. 2011 ilgallo.it 23

TTEELLEEFFOONNAA LLUUNNEEDDÌÌ 3311 OOTTTTOOBBRREE DDAALLLLEE OORREE 99:: 00883333//554455 777777

11°

NON SONO AMMESSI GLI STESSI VINCITORI PER ALMENO 3 CONCORSI CONSECUTIVI.NON SI ACCETTANO NOMINATIVI DELLA STESSA FAMIGLIA

LECCE - CITY PLEX SANTA LUCIATEL. 0832/343479

Sala 1 17,10- 19 - 20,45 - 22,30la peggiore settimanadella mia vitaSala 2 16,30 (festivi)

18,30 - 20,30 - 22,30Johnny English - la rinascita

Sala 3 18,15 - 20,25 - 22,35this must be the place

Sala 4 17,15 - 19 - 20,45 - 22,35bar sport

Sala 5 21 - 22,40matrimonio a Parigi

LECCE - MULTISALA MASSIMO

TEL. 0832/307433

Page 24: Il Gallo nr. 23

ultimailgallo.it24 29 OTT./11 NOV. 2011