Il Fatto n. 020

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pagina 3 Politica Azzollini “aggira” l’ordinanza del TAR Puglia e rinomina i suoi assessori. pagina 7 Attualità Presentato uffi- cialmente il Centro Socio Sanitario Re- sidenziale della Lega del Filo d’Oro. pagina 19 Cultura L’arte e il vino: con- nubio perfetto per le opere di Nando Cozzoli finite “in” bottiglia. pagina 21 Sport Prima tras- ferta amara per l’Azzurra: a Ben- evento sconfitta per 3 a 0. Nessuno lo dice ufficialmente ma la piscina comunale difficilmente riaprirà i battenti prima di settembre 2009. Scaduta la convenzione con il CONI si attende l’avvio dei lavori di manutenzione. Nel frattempo restano a casa nu- merosi dipendenti e circa 6000 utenti. pag. 6 La storica società sportiva molfettese incaricata dalla Federazione di orga- nizzare il Campionato Nazionale Assoluto di Pesistica. Il 4 ottobre a Molfet- ta 120 atleti si contenderanno i prestigiosi titoli tricolore. In gara anche gli olimpionici di Pechino 2008. pag. I Piscina chiusa e lavoratori a casa All’interno “Speciale LibertasInchiesta n° 20 giovedì 02 ottobre 2008 www.ilfatto.net Molfetta Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000. Il palazzo incantato

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Transcript of Il Fatto n. 020

pagina 3

PoliticaAzzollini “aggira” l’ordinanza del TAR Puglia e rinomina i suoi assessori.

pagina 7

Attualità Presentato uffi-cialmente il Centro Socio Sanitario Re-sidenziale della Lega del Filo d’Oro.

pagina 19

CulturaL’arte e il vino: con-nubio perfetto per le opere di Nando Cozzoli finite “in” bottiglia.

pagina 21

SportPrima tras-ferta amara per l’Azzurra: a Ben-evento sconfitta per 3 a 0.

Nessuno lo dice ufficialmente ma la piscina comunale difficilmente riaprirà i battenti prima di settembre 2009. Scaduta la convenzione con il CONI si attende l’avvio dei lavori di manutenzione. Nel frattempo restano a casa nu-merosi dipendenti e circa 6000 utenti.

pag. 6

La storica società sportiva molfettese incaricata dalla Federazione di orga-nizzare il Campionato Nazionale Assoluto di Pesistica. Il 4 ottobre a Molfet-ta 120 atleti si contenderanno i prestigiosi titoli tricolore. In gara anche gli olimpionici di Pechino 2008.

pag. I

Piscina chiusa e lavoratori a casa All’interno “Speciale Libertas”

Inchiesta

n° 20giovedì 02 ottobre 2008

w w w . i l f a t t o . n e t

Molfetta Quindicinale gratuito di informazione, Tiratura copie 20.000.

Il palazzo incantato

Le donne non entrano in giunta

“Pagina vergognosa per la città”

Così aveva definito la vicenda il consiglieredella Sinistra l’Arcobaleno, Antonello Zaza.

Politicagiovedì 02 ottobre 2008 �

“Il sindaco di Molfetta, Antonio Azzolli-ni, in ottemperanza all’ordinanza della III Sezione del Tar Puglia del 12 settem-bre scorso (n. 1474/2008 relativa al ri-corso n. 1192/2008) ha firmato il decreto di nomina degli assessori Pietro Uva, Mariano Caputo, Domenico Corrieri, Giulio La Grasta, Pantaleo Petruzzella, Giacomo Spadavecchia, Vincenzo Spa-davecchia, Luigi Roselli, Saverio Tam-macco e Mauro Giuseppe Magarelli. Le nomine, in quanto atti di natura politica, sono motivate dal rapporto di fiducia esi-stente tra il primo cittadino e gli stessi assessori e sono avvalorate dal suffragio popolare ottenuto in occasione delle ulti-me elezioni amministrative. All’assessore Uva, scelto in particolare per le compe-tenze tecniche in materia di Urbanistica, è stato conferito anche l’incarico di Vice Sindaco”. Con questo semplice quanto diretto comunicato stampa diffuso nel pomeriggio di lunedì 22 settembre, An-tonio Azzollini ha fatto sapere di aver ottemperato a quanto disposto dal TAR Puglia che nelle passate settimane, chia-

mato ad esprimersi sul ricorso presentato dal consigliere regionale con delega alle pari opportunità, Serenella Molendini e da Magda Terrevoli, presidente della commissione regionale pari opportunità in merito alla presunta violazione da par-te del sindaco di Molfetta dell’articolo 37 dello Statuto Comunale, aveva imposto ad Azzollini di provvedere a rinominare i componenti della sua giunta, motivan-done la scelta.E Azzollini, come aveva già annunciato nel corso della riunione del consiglio co-munale del 15 settembre, ha obbedito a quanto disposto dalla magistratura. Lo ha fatto, evidentemente, solo formalmente poiché nei fatti si è limitato a rinomina-re gli assessori, tutti uomini, che già da qualche mese facevano parte della sua giunta. E la motivazione è stata quella del rapporto di fiducia esistente e dai risulta-ti elettorali degli stessi. Chiaro come un bicchier d’acqua.Del resto il sindaco lo aveva già detto che non avrebbe disatteso la sentenza del TAR ma che, forte di un articolo dello

Statuto che invita ma non obbliga il sin-daco a nominare in giunta rappresentanti di entrambi i sessi, avrebbe riconfermato in blocco i suoi assessori. Senza cambia-re una virgola rispetto a quanto deciso nel mese di maggio. E, come accaduto a partire da maggio, anche questa volta nessuna delega, ad eccezione di quella data a Pietro Uva, è stata formalizzata. Ora, sempre stando a quanto dichiarato dal primo cittadino, si attende che venga presentato ricorso al Consiglio di Stato: organo dal quale Azzollini attende “giu-stizia e chiarezza”.Così come “giustizia e chiarezza” atten-dono ora le rappresentanti del “gentil ses-so” che avevano fortemente contestato la scelta del sindaco di nominare assessori solo uomini e che hanno già dichiarato senza mezzi termini di sentirsi “oltrag-giate ed offese dal comportamento del primo cittadino” che, parole dell’avvoca-to Francesca Laforgia che ha rappresen-tato le donne davanti al TAR, “ha creato un precedente pericoloso” disattendendo quanto previsto dallo Statuto.

Ancor più dure le parole di Adele Ma-stropasqua, presidente della Consulta Femminile Comunale: “ci ritroviamo a dover lottare per il rispetto della parità di genere, per diritti che pensavamo acqui-siti. Sembra di essere tornate indietro con gli anni”.A queste accuse il sindaco non ha rispo-sto, negando interviste e ulteriori dichia-razioni. Una scelta già preannunciata: “Le polemiche e le considerazioni – ave-va detto in consiglio – le farò quando la vicenda giudiziaria sarà totalmente con-clusa”. Una storia che, evidentemente, non ha ancora la parola “fine”.

“Non so chi offende di più le donne”

Lo aveva dichiarato in Consiglio Comunale il sindaco rispondendo alle accuse dell’opposizione di centrosinistra.

“Sono esterrefatto di fronte a chi scambia il Consiglio Comunale per un'aula di giustizia” aveva detto Az-zollini in Consiglio replicando al-l’opposizione che lo interrogava sul-la mancanza di donne in giunta. “La politica – aveva continuato rivendi-cando il primato della politica e della volontà popolare – deve esercitarsi libera nei fini. L’ho detto e lo riba-disco: il punto decisivo della demo-crazia è l’esercizio della volontà po-polare che si esprime con le elezioni.

Il Consiglio Comunale è l’espressio-ne più alta della democrazia e noi in Consiglio siamo fieri di essere pre-senti con due donne in maggioranza ed altre due che, seppur all’opposi-zione, certamente non appartengono alla sinistra. Qui ci si affanna sulla giunta. A questo punto non so chi of-fende di più la dignità delle donne. Nessuno può ordinarci che una donna debba essere in giunta. Noi abbiamo a cuore la dignità effettiva delle don-ne non le apparenze”.

Anche Antonello Zaza della Sinistra l’Arcobaleno era intervenuto in Con-siglio Comunale per discutere sulla sentenza del TAR Puglia. “Questa vi-

cenda – aveva sottolineato – ha compli-cazioni di natura preminentemente poli-tica. Oggi ci troviamo in una condizione in cui le carte o le norme le doveva leg-gere qualcun altro e non noi” rifacendo-

si all'invito ‘a studiare’ rivolto dal primo cittadino ai consiglieri di opposizione. “Questa questione – ha proseguito Zaza rivolgendosi al sindaco – non fa onore alla sua classe politica. Abbiamo dovuto aspettare purtroppo che il TAR interve-nisse e invece ci auguriamo sempre che il primato della politica anticipi l'inge-renza di altre autorità. In questo caso prendiamo atto del fatto che la politica non è stata in grado di dare dignità al ge-nere femminile: una vergognosa pagina della storia di questa città”.

Il sindaco Azzollini esegue l’ordinanza del TAR Puglia firmando le nuove nomine assessorili:tutti riconfermati gli assessori. Una scelta motivata per ragioni di fiducia.

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Abbattista: “C’è il rischio di nullità dei provvedimenti”

Multiservizi: tutelati i dipendenti

La decisione di riconfermare le nomine in giunta da par-te del sindaco Antonio Azzollini, ha come comprensibile scatenato le reazioni delle forze politiche di opposizione. Ad intervenire con immediatezza sulla questione è stato Giovanni Abbattista, del Partito Democratico che nelle ore immediatamente successive l’annuncio del “rinnovo” della giunta ha diffuso una nota stampa. “Il sindaco Az-zollini, con il decreto di nomina degli stessi dieci assesso-ri ‘sospesi’ dal TAR Puglia con l’ordinanza dello scorso 12 settembre elude chiaramente il provvedimento giuri-sdizionale e conferma la disapplicazione dell’articolo 37 dello Statuto Comunale, non cogliendo evidentemente la ratio della norma”, ha dichiarato Abbattista. Il primo

cittadino anche dinnanzi ad un chiaro ‘ordine’ del TAR, continua ostinatamente a violare l’articolo 37 dello Statu-to. Ma quel che è più grave è che nelle motivazioni che adduce per sostenere la sua tesi teorizza esplicitamente il principio in base al quale l’unico titolo di merito per po-ter far parte della sua squadra di assessori è il numero di preferenze che i candidati al Consiglio Comunale sono in grado di raccogliere. Non servono competenze, non sono richieste capacità, non interessano altre qualità. Servono solo i voti”. “Una fiducia – ha detto ancora Abbattista – che si ‘pesa’ con il numero delle preferenze. Siamo din-nanzi ad un fatto gravissimo. Ma quel che più inquieta è la totale mancanza di quel senso delle istituzioni che dovrebbe caratterizzare sempre un sindaco. Il nostro, in-vece, pensa di poter calpestare la dignità delle donne mol-fettesi giocando con le parole, cercando, così, di aggirare una norma di chiara interpretazione. Noi continueremo, con coerenza e determinazione, a sostenere, in questa cit-tà, il primato della legge rispetto a quello dell’arbitrio, e allo stesso modo continueremo a sostenere fermamente questa battaglia. Una battaglia di civiltà”.Abbattista era stato il primo consigliere comunale di op-posizione a sollevare in aula la questione “quote rosa” in

giunta. Un primato che lui stesso aveva poi ricordato nella seduta del Consiglio Comunale del 15 settembre. “Questa amministrazione ha sbagliato – aveva sostenuto di fronte alla massima assise cittadina – capita, perché sbagliare è umano. Tutti sanno – aveva continuato – quale era stata la reazione del sindaco alla mia richiesta di ripristinare lo stato delle cose”, riferendosi al duro intervento del primo cittadino nel corso della seduta del Consiglio di luglio le cui immagini sono disponibili nell’apposita area del sito internet www.ilfatto.net. “Il provvedimento del Tribunale Amministrativo Regionale – aveva ancora sottolineato Abbattista – riproduce quello che io avevo già anticipato citando anche un precedente specifico. Questa ordinanza dice che l’articolo 37 è una norma che orienta la facoltà di scelta discrezionale del sindaco che però deve rimanere entro i confini dell’impegno al rispetto dei principi di pa-rità. La decisione di riproporre le stesse nomine da parte del sindaco crea il rischio di annullamento successivo di tutti gli atti prodotti dagli assessori”. “Motivare le nomine attraverso i suffragi ottenuti dai candidati consiglieri, oggi assessori – aveva poi detto l’esponente del Partito Demo-cratico – non può essere una scelta che può sorreggere un provvedimento rinnovato di tal genere”.

L’esponente del Partito Democratico ha ventilato in Consiglio l’ipotesi che una nuova ordinanza del TAR possa annullare tutti gli atti prodotti dall’attuale giunta comunale.

Sono oramai partite le procedure ammi-nistrative e burocratiche che consentiran-no al Comune di Molfetta di rientrare in possesso del 49% del pacchetto aziona-rio della Molfetta Multiservizi ponendo così fine al “matrimonio” celebrato solo pochi anni fa con la Camassambiente Spa. Il Comune verserà nelle casse del suo ex socio 320mila euro. Successiva-mente il pacchetto di minoranza verrà posto nuovamente in vendita al prezzo di 380mila euro. Certo l’azienda necessiterà di un riordino amministrativo e operati-vo tale da trasformarla da utilitaria lenta e rumorosa in berlina di lusso. Per farlo il Comune di Molfetta ha già affidato appalti di durata pluriennale. L’obiettivo è ora quello di tornare a “vendere” ser-vizi sul mercato esterno. Ma la compe-titività dell’azienda dovrà passare anche dal riordino della spesa per il personale. Ed è questo il principale dubbio che sta sorgendo negli ambienti politici. L’as-sessore Magarelli, infatti, aveva detto a chiare lettere che sarebbe stato necessa-rio ridimensionare la spesa destinata al personale. E qualcuno ha già cominciato a parlare di licenziamenti. C’è addirittura qualche dipendente che, chiedendo di ri-manere anonimo, ha parlato di una “lista

nera” in cui sarebbero stati inseriti i nomi di dipendenti (quasi tutti appartenenti gli uffici tecnici e amministrativi) in odor di licenziamento. Una eventualità smenti-ta dal presidente dell’azienda Maurizio Solimini (nella foto) che pur conferman-do un’attività che mira al riordino della spesa, ha anche detto che per il momento nessun posto di lavoro è a rischio e che la tutela dei lavoratori rimane al primo posto nella scala di attenzione del con-siglio di amministrazione. Per ora sonni tranquilli per i dipendenti. Per il futuro si dovrà attendere di conoscere il nuovo socio di minoranza e il piano di rilancio industriale dell’azienda.

Almeno per il momento sono esclusi i licenziamenti. Qualche lavoratore però parla di una “lista nera”.

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Politicagiovedì 02 ottobre 2008 �

Approvato il bilancio consuntivo dell’ASMOttimismo da parte dell’amministrazione e dei vertici aziendali. Numerose le critiche e i dubbi espressi

dalla minoranza consigliare.

Il Consiglio Comunale dello scorso 15 settembre ha approvato a maggioranza il bilancio consuntivo 2007 dell’Azien-da Servizi Municipalizzati. Secondo i dati forniti dagli amministratori del-l’azienda, al 31 dicembre 2007, il conto economico della municipalizzata che gestisce la pulizia degli spazi pubblici e la raccolta e smaltimento dei rifiuti presentava una perdita d’esercizio di circa 53mila euro, risultato certamente migliore rispetto agli anni precedenti. “È un risultato più che apprezzabile che testimonia l’azione di risanamento in atto. Abbiamo approvato il consun-tivo dell’ASM senza iscrivere debiti

fuori bilancio, piuttosto ricorrendo ad una ricapitalizzazione e ad una inie-zione di efficienza e rigore” ha affer-mato il sindaco Antonio Azzollini. Se-condo quanto riportato nella relazione del presidente dell’azienda, Francesco Nappi, l’ASM ha provveduto nel cor-so del 2007 ad una generale riduzione dei costi pari a circa il 7,5 per cento rispetto all’anno precedente. Sempre secondo il presidente “sono aumentati i servizi di nettezza urbana grazie alle operazioni Molfetta Sempre Pulita e Pronto Intervento Ecologico”. A fare da contraltare all'ottimismo espresso da amministrazione comunale e presi-dente dell’ASM, le dichiarazioni rese in Consiglio Comunale dai consiglie-ri di opposizione che hanno sollevato dubbi sulla conduzione dell’azienda e sulla qualità dei servizi resi. Piergio-vanni ha contestato la scelta di inter-rompere la collaborazione con una cooperativa di servizi per poi assume-re nuovo personale attraverso agenzie interinali poi è passato all’acquisto di dieci autovetture con una procedura

definita “dubbia”: appalto affidato ad una concessionaria che risultava vin-citrice poiché assicurava la consegna dei mezzi entro una certa data ed il pagamento 60 giorni dopo. E, invece, mezzi consegnati con ingente ritar-do e pagamento immediato. E ancora perplessità sull’acquisto di alcuni vei-coli per il servizio di spazzamento, di macchinari per la gestione dei rifiuti, di riparazioni di mezzi incidentati, per finire alle fatture per i pranzi al risto-rante. Abbattista del PD ha ricordato la scelta del sindaco di imporre al pre-sidente dell’ASM il transito di tutte le decisioni per le relative autorizzazioni dal tavolo dell’assessore alle parteci-pate Magarelli. Una sorta di control-lore sull’operato dei vertici aziendali. Anche Carmela Minuto dell’UdC, che con Azzollini era stata assessore alle partecipate, ha espresso dubbi. “Tra l’ASM ed il Comune manca l’indiriz-zo ed il controllo. Manca l’indirizzo politico perché ogni anno l’azienda si confeziona autonomamente il bilancio ed il contratto di servizio e tratta con il

Comune solo sul compenso che com-plessivamente richiede per i servizi che ha deciso autonomamente di offri-re. Manca il controllo perché durante la gestione assume autonomamente decisioni di carattere straordinario che riguardano l’indebitamento, le assun-zioni, gli appalti, il conferimento di consulenze. Ma decide anche sulla priorità degli interventi e pertanto in caso di ristrettezze decide se la prio-rità è spazzare di meno o nominare un consulente o acquistare un sistema di videosorveglianza”. “Ebbene – ha sottolineato la Minuto – in un quadro drammatico come quello dello scorso anno in cui la città diventava sempre più sporca, l’azienda ha deciso che la priorità non era quella di rendere un servizio migliore ma di fare alcuni discutibili investimenti ed attivare un grosso mutuo di un milione e quattro-centomila euro”. Critiche cui il sinda-co ha risposto con i numeri. E i numeri gli danno ragione. La soddisfazione dei cittadini, di tutti i cittadini, verrà dopo. Ce lo auguriamo.

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Qualcuno ha parlato di improvvisa emer-genza ma, nella realtà dei fatti, è accaduto esattamente quello che tutti si aspettava-no: a settembre porte chiuse alla piscina comunale di Molfetta e migliaia di utenti rimasti malinconicamente a casa oppure costretti a sobbarcarsi decine di chilome-tri al giorno per svolgere attività sporti-va o di riabilitazione. Un vero e proprio “buco nell’acqua” per un impianto spor-tivo inaugurato in pompa magna poco più di sei anni fa e che, per varie vicende, è stato da sempre al centro di critiche e polemiche. Anzi, a dirla tutta, le critiche e le polemiche risalgono a ben più di sei anni fa, quando si cominciò a parlare di impianto natatorio a Molfetta e venne individuata l’area di realizzazione della struttura. Ma, saltando a piè pari problemi di natura esclusivamente politica, arrivia-mo ai giorni nostri con la struttura chiusa e in stato di totale abbandono.Di chi la colpa? Dirlo con esattezza appare quantomeno difficile, certamente l’ammi-nistrazione comunale in questa brutta vi-cenda non ha brillato per tempismo e per organizzazione. Fatto sta che l’impianto, concesso in uso al CONI Puglia (sindaco dell’epoca era Tommaso Minervini alla guida di una amministrazione comunale di centrodestra) ha svolto tra alti e bassi la sua regolare attività sino al mese di giugno 2008. Poi, dopo la consueta pausa estiva, ecco l’amara verità: convenzione con il CONI scaduta e non rinnovata né prorogata e nessuna gara per l’affida-mento dell’impianto. Risultato? Le chia-vi della struttura sono tornate nelle mani del Comune di Molfetta che, bloccando

di fatto l’attività sportiva (e conseguen-temente lasciando a casa oltre che utenti e atleti anche personale tecnico e addetto ai servizi) ha pensato di avviare alcuni lavori di adeguamento alla sicurezza e ri-pristino delle strutture di cui sembrerebbe necessitare l’impianto.Lavori affidati in via provvisoria (e nessu-no è in grado di spiegare perché non vi sia stata ancora aggiudicazione definitiva e quindi avvio delle opere) il 3 luglio scorso alla ditta Toscano Nicola da Bitonto che ha presentato un ribasso del 24,6% rispet-to alla base di gara di circa 230mila euro.Dopo quella data nessun operaio si è vi-sto all’interno della struttura che rimane desolatamente vuota e inutilizzata. Nel frattempo, però, numerosi tecnici sportivi e, soprattutto, i quattro dipendenti addetti ai servizi di pulizia, si sono ritrovati senza lavoro. Una situazione drammatica specie per i quattro operai, tra i quali un disabile ed una vedova con figli, che inizialmente dipendenti della Multiservizi, erano stati successivamente assunti dalla ditta che aveva vinto l’appalto per il servizio di pulizia e che oggi sono stati licenziati per mancanza di commesse. Un problema, quello dei licenziamenti, sollevato anche in Consiglio Comuna-le dal consigliere dell’UdC Pino Amato (nella foto con il collega Piergiovanni) e al quale il sindaco ha risposto con asso-luta calma che i quattro ex lavoratori non possono che rivolgersi al CONI Puglia e che il Comune di Molfetta non ha respon-sabilità nella vicenda. Una risposta che non ha certo soddisfatto Amato, tornato alla carica presentando una interrogazio-

ne rivolta agli assessori comunali allo sport e lavori pubblici.Amato chiede quindi di conoscere “la causa della sospensione della funzionali-tà dell’impianto”, sospensione che, come afferma Amato, “sta creando notevoli disagi agli utenti, alle fasce più deboli della popolazione e ai lavoratori impe-gnati nella gestione dell’impianto”. L’ex presidente del consiglio e assessore vuole inoltre sapere “se per i lavori in corso di affidamento esistono delle responsabilità della ditta che ha realizzato l’impianto, visto che parte degli stessi riguardano in-terventi al lastrico solare, alle facciate e ai rivestimenti e pavimenti”, e vuole sapere “chi pagherà i disagi dovuti alla chiusu-ra dell’impianto visto che circa seimila utenti sono costretti a recarsi presso altre

strutture esterne e che fine hanno fatto gli eventuali utili realizzati durante la gestio-ne del CONI Puglia visto che le tariffe venivano introitate tutte da quest’ultimo e la convenzione prevedeva il loro rein-vestimento in impianti ed attrezzature sportive”.Nel frattempo, voci di corridoio confer-mano che la soluzione del problema è ben lontana da essere trovata. Con i lavori an-cora fermi (e che invece avrebbero potuto essere svolti quasi interamente in contem-poranea alle attività sportive) e il cui ini-zio non è ancora stato fissato, molto dif-ficilmente la struttura potrà essere aperta prima di settembre del 2009. Sempre se non venissero fuori ulteriori imprevisti. Sino ad allora per nuotare sarà necessario girovagare per l’intero nord barese.

Primo Piano giovedì 02 ottobre 2008�

Piscina chiusa ma i lavori non comincianoScaduta la convenzione con il CONI Puglia, il Comune non ha ancora deciso sul futuro della struttura.

E seimila utenti restano a casa.

La scheda dell’impiantoDimensioni: • piscina per nuotatori 25 metri a 6 corsie • piscina didattica 12 metri per 6 metri • palestra prenatatoria 12 metri per 14 metri

Pavimentazione: materiali ceramiciIlluminazione: 1.000 luxCopertura: legno lamellareServizi: spogliatoi e servizi sanitari completi per atleti, istruttori e giudici di gara; parcheggi ri-servati; parcheggi pubblico per 100 posti auto; tri-buna con 200 posti a sedere.

ATLETI SERVIZI: • SPOGLIATOI E SERVIZI SANITARI COMPLETI PER ATLETI ISTRUTTORI E GIUDICI DI GARA; • INFERMERIA PARCHEGGI: AREE RISERVATE PUBBLICO TRIBUNE: N° 200 SPETTATORI PARCHEGGI: N° 100 POSTI AUTO SERVIZI: SERVIZI IGIENICI CONFORMI NORMATIVA, SER-VIZI DI RISTORO

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Primo Pianogiovedì 02 ottobre 2008 �

La Lega del Filo d’Oro si presenta alla cittàÈ l’unica struttura per giovani e adulti sordociechi di tutto il Sud Italia. Altri centri analoghi si trovano ad Osimo e in provincia di Milano. Presto altri due ventri in Sicilia e nell’Emila Romagna.

2000 – La Lega del Filo d’Oro apre una sede territoriale a Ruvo di Puglia, nell’entroterra barese, a pochi chilo-metri da Molfetta.2002 – Viene presentato alla Regione Puglia il progetto per la realizzazione di un Centro Socio-Sanitario Resi-denziale sul territorio pugliese.2003 – Emerge il concreto interesse da parte delle istituzioni territoriali ad avviare al più presto una verifica di fattibilità del progetto; la Regione

mette a disposizione della Lega del Filo d’Oro un immobile da alcuni anni inutilizzato (l’ex Preventorio di Molfetta) e si cominciano a pro-grammare gli opportuni interventi di ristrutturazione.2004 – La Giunta Regionale della Puglia autorizza la realizzazione da parte della Lega del Filo d’Oro di un Centro Socio-Sanitario Residenziale per persone sordocieche e plurimino-rate psicosensoriali.

2005 – Dal 1 luglio viene presa in consegna la struttura e il 19 settembre l’ex Preventorio viene affidato alla ditta appaltatrice, dando ufficialmen-te avvio ai lavori di ristrutturazione.2007 – All’inizio di giugno l’impre-sa incaricata dei lavori consegna la struttura. Dalla fine di agosto, in at-tesa delle previste autorizzazioni al funzionamento da parte degli enti in-teressati, ha inizio il graduale ingres-so dei primi utenti, per una conoscen-za della struttura e lo svolgimento delle attività preliminari al servizio da erogare. Contemporaneamente la sede territo-riale di Ruvo di Puglia viene trasfe-rita a Molfetta, nei locali predisposti all’interno del Centro.

Tutti commossi, autorità regionali e co-munali, ospiti, famiglie e i sostenitori del-la Lega del Filo d’Oro hanno festeggiato, insieme, la nascita di una nuova realtà. Con una cerimonia in grande stile svol-tasi sabato 27 settembre alla presenza di

Renzo Arbore, testimonial della Lega del Filo d’Oro da quasi 20 anni, è stato pre-sentato il nuovo Centro Socio-Sanitario Residenziale della Lega del Filo d’Oro, il primo del Sud Italia. A regime il centro potrà ospitare 40 utenti a tempo pieno e 15 a degenza diurna. Per la presentazione, presente a Molfetta anche una folta dele-gazione, proveniente da Osimo, composta dagli ospiti sordociechi della Comunità Kalorama, numerosi operatori, familiari e volontari ai quali si sono aggiunti anche i rappresentanti delle diverse sedi della “Lega”. Il Centro sorge lungo la strada provinciale Molfetta-Terlizzi, nella strut-tura dell’ex Preventorio, un edificio mes-so a disposizione dalla Regione Puglia e ristrutturato dalla Lega del Filo d’Oro. La struttura di Molfetta è stata adeguata adottando tutti gli accorgimenti utili a fa-cilitare l’attuazione di programmi perso-nalizzati a livello educativo-riabilitativo e ad assicurare una migliore qualità di vita agli ospiti. Il centro residenziale di Molfetta si ag-giunge ad altri due centri attivi ad Osimo (Ancona) e a Lesmo (Milano). Altri due centri inoltre sono in costruzione a Mo-

dena e a Termini Imerese (Palermo).La realizzazione di poli specializzati in più regioni d’Italia risponde alla domanda di assistenza e di cura di tutto il territorio italiano e permette una maggiore vicinan-za tra gli utenti ospitati e le loro famiglie. L’attività del polo di Molfetta, destinato a giovani e adulti sordociechi e plurimino-rati psicosensoriali della Regione, è stata avviata ormai da un anno con un primo nucleo di ragazzi già seguiti ad Osimo.I lavori di ristrutturazione dell’ex Pre-ventorio sono cominciati a settembre del 2005 e sono stati ultimati nell’estate 2007. Dopo gli opportuni interventi per adegua-re e mettere a norma la struttura esistente, il centro di Molfetta si presenta come un unico edificio in cui sono distribuite le di-verse funzioni. L’interno dell’immobile è suddiviso in tre aree: l’area residenziale, che comprende le camere da letto, il sog-giorno, la sala da pranzo e i servizi comuni e si articola in tre nuclei abitativi (uno al piano terra da 10 posti letto e due al primo piano da 15 posti letto ciascuno); l’area per le attività collettive, sanitarie, fisiote-rapiche e riabilitative (palestra, ambulatori medici, area relax, locali per idroterapia);

l’area degli uffici amministrativi e locali adibiti a servizi generali (mensa, lavande-ria, spogliatoi per il personale, depositi). Il parco esterno è attrezzato con giochi funzionali e con tre percorsi sensoriali differenziati per facilitare l’orientamento e permettere alle persone sordocieche il massimo dell’autonomia. In un apposito edificio situato alle spalle dell’ingresso principale del Centro si trova la piscina coperta per l’idroterapia. “In coerenza con gli standard qualitativi raggiunti in oltre 40 anni di esperienza nel campo della disabilità sensoriale, ogni aspetto della struttura – precisano i re-sponsabili della Lega del Filo d’Oro – ri-spetta i parametri utili a facilitare la ria-bilitazione degli ospiti e ad assicurare la più ampia vivibilità e fruibilità ai soggetti portatori di gravi disabilità psicosensoriali e fisiche”.Con la presentazione di sabato 27 settem-bre si chiude quindi il “periodo di prova” (e speriamo anche le tante polemiche strumentali e gli squallidi giochini poli-tici) del Centro che potrà essere a ragion veduta considerato un polo di eccellenza sanitario per tutto il meridione.

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La storia del centro di Molfetta

Tutto comincia nel 2000. Poi l’idea prende corpo e nel 2005 vengono avviati i lavori e il Centro è una

realtà. Di seguito indichiamo le tappe.

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Cronaca giovedì 02 ottobre 2008�

Al via il processo contro l’ex assessore alla Polizia Municipale, Pino Amato, e gli altri cinque

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Trani hanno ammesso la co-stituzione di parte civile del Comune di Molfetta, presentata dall’avvocato Mau-rizio Masellis (nella foto) nei confronti di Pino Amato, ex assessore alla Polizia Municipale, Girolamo Antonio Scardi-gno, Pasquale Mezzina, ufficiale di Po-lizia Municipale, Vincenzo De Michele, ex Dirigente Settore attività produttive e commercio del Comune di Molfetta, Gaetano Brattoli e Vito Pazienza, accu-sati, a vario titolo, di concussione, voto di scambio, abuso d’ufficio e falso ideo-logico. La costituzione di parte civile del Comune è stata accolta per tutti i reati contestati fatta eccezione per il reato di voto di scambio, poiché in questi casi la costituzione è ammessa solo per i singoli cittadini e non per gli enti. Nel fascicolo processuale sono entrate tutte le intercet-tazioni telefoniche eseguite dalla Digos che, adesso, saranno trascritte dai periti.

Accolta anche una eccezione delle difese per quanto riguarda un capo di imputa-zione di corruzione relativo ad alcuni presunti scambi di favore tra Amato e l’istituto di vigilanza “La Securpol”. Si tornerà in aula il 14 ottobre prossimo. Nell’occasione sfileranno sul banco dei testimoni l’agente di Polizia Municipa-le, Gianfranco Piccolantonio (in passato

imputato nello stesso processo e già giu-dicato con rito abbreviato, questa volta non potrà avvalersi della facoltà di non rispondere), gli agenti della Digos che hanno curato le indagini, l’ex comandan-te della Polizia Municipale di Molfetta, Vincenzo Zaza (anche lui già condannato a tre anni) e l’attuale comandante Giu-seppe Gadaleta. Tutti dovranno chiarire

fatti e circostanze che hanno portato al processo. Secondo l’accusa Pino Amato, nel periodo compreso tra gennaio 2004 e ottobre 2005, avrebbe abusato della sua funzione di assessore alla Polizia Muni-cipale, per creare, con la complicità degli altri imputati, un vero e proprio serbatoio di voti da utilizzare durante le elezioni.Nello stesso processo, tempo addietro, assistito dall’avvocato Bartolomeo Mor-gese, si è costituto parte civile Matteo D’Ingeo, elettore e candidato sindaco nelle elezioni del 2006. In totale sfileran-no davanti ai giudici e agli avvocati circa cento testimoni: oltre trenta quelli indicati dal Pubblico Ministero, Giuseppe Maral-fa, circa settanta quelli indicati dalle difese degli imputati. Per quanto riguarda i tempi di conclusione del procedimento è diffici-le fare previsioni. È ipotizzabile comun-que che si tratterà di un processo lungo, sempre che, nel corso delle udienze, non si passi ad uno sfoltimento delle liste testi.

Il tribunale ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune per i reati contestati ad eccezione del reato di voto di scambio. Il 14 ottobre parlano i testi dell’accusa.

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Cronacagiovedì 02 ottobre 2008 �

Una discarica alla periferia della città

Non è azzardato parlare di discari-ca di inerti pericoli a cielo aperto. Basta guardarsi intorno per capire la portata del fenomeno. Nella zona di espansione della città, a ridosso del-l’ospedale, vicino alle nuove costru-zioni, c’è di tutto. Un dossier, corredato di foto e rela-zioni, da qualche settimana è stato depositato in Procura, a Trani, dal Wwf. È finito nelle mani della dot-toressa Carla Spagnuolo. Il sequestro dell’area avverrà, for-se, tra qualche giorno. Le difficoltà maggiori sembrano legate al fatto che parte dell’area trasformata in discarica è di proprietà comunale, parte è di proprietà privata. Diventa, quindi, complesso procede-re per intimare la bonifica dei siti. Nel frattempo c’è una montagna di rifiuti che continua ad aumentare e i residenti, nottetempo, sono costretti a sentire l’andirivieni di mezzi pen-sati che scaricano di tutto. La storia va avanti da mesi.“L’area monitorata dalle guardie del Wwf negli ultimi cinque mesi – spie-ga Pasquale Salvemini, coordinatore regionale del Wwf – ha portato alla realizzazione di oltre 340 foto e fil-mati che mettono in evidenza il pro-blema dell'abbandono incontrollato dei rifiuti. Sono state censite 3 macro discariche e numerose micro discari-che contenenti rifiuti di ogni genere quali rifiuti da demolizione, frigori-feri, materassi, televisori, alghe, in-fissi in legno e altro ancora, e rifiuti speciali pericolosi quali l’ethernit sia in lastre che in serbatoi e guaine bituminose. Il Wwf – continua – ha scritto in procura documentando non solo lo scempio che quotidianamen-te si consuma ai danni dei cittadini e lavoratori che frequentano e/o abita-no all’interno della nuova zona, ma anche segnalando alcune ditte priva-

te sorprese a liberarsi dei rifiuti in quella zona”. Sono tre le ditte segnalate e sorpre-se in flagranza di reato a liberarsi del carico di inerti con camion pro-venienti da altri cantieri, non solo, sono state anche evidenziate con foto e filmati delle zone oggetto di lavori di urbanizzazione nella quale serbatoi e lastre di ethernit sembrano si siano volatilizzati. “Ci chiediamo – aggiunge Salvemi-ni – che fine abbiano fatto quei ri-fiuti. Anche perché è ovvio che le polveri della frantumazione dovuta al passaggio di cingolati vengono respirate dai lavoratori e dai cittadi-ni che oggi abitano in quella zona. I quantitativi di ethernit in lastre e serbatoi, molti dei quali frantumati, sono oltre una tonnellata... In alcu-ni casi le lastre sono state occultate sotto il terreno oppure sotto cartoni e roccia... Insomma un grosso pericolo a pochi metri dalle abitazioni e il più delle volte il cittadino assiste inerme all’abbandono perché effettuato in orari notturni quando i controlli del-le forze dell’ordine sono particolar-mente ridotti. Sono diverse le segna-lazioni che giungono in associazione ad evidenziare l’enorme criticità che quei luoghi presentano”.Fino a questo momento, sulla vicen-da, gli esposti presentati dal Wwf sono due: nel primo viene messo in evidenza il problema della presenza di macro e micro discariche; nel se-condo vengono elencate le ditte che sono state sorprese a scaricare mate-riale proveniente da altri cantieri.All’interno della lama, a ridosso del-la zona di espansione, sono stati in-dividuati decine di tubi fluorescenti, quadri elettrici e centinaia di botti-glie d’acqua e materiale proveniente da un discount di Molfetta in ristrut-turazione.

Polveri cancerogene respirate a pieni polmoni dai residenti delle zone di espansione. La denuncia del Wwf in attesa dell’intervento della magistratura.

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Attualità giovedì 02 ottobre 200810

Cambia il comandante della Compagnia Carabinieri

Cambio della guardia ai vertici della Compagnia Carabinieri di Molfetta. Il capitano Pierluigi Buonomo cede il comando al capitano Domenico Del Prete. Buonomo, a Molfetta dal 10 novembre del 2006, andrà a comandare la Compagnia Carabinieri di Torre del Greco in provincia di Napoli. Si tratta di un incarico prestigioso e di grande responsabilità. La Compagnia Carabinieri di Torre del Greco può contare su 240 militari, ha sei stazioni e due tenenze per un totale di circa ottocentomila abitanti su un territorio che comprende nove comuni. Sul territorio di competenza della compagnia che il capitano Buo-nomo, originario di Acerra, sempre in provincia di Napoli, andrà a coman-dare, già nelle prossime ore, il 95 per cento dei reati è connesso alla crimi-nalità organizzata e all’attività dei clan camorristici.Il capitano Del Prete, brindisino, arriva dalla Compagnia Carabinieri di Mistretta in provincia di Messina, in precedenza era stato a Cagliari, in

Sardegna. Pierluigi Buonomo lascia Molfetta a meno di due anni dal suo arrivo. Due anni intensi che hanno fatto parlare della città anche su scala nazionale per fatti di cronaca e arresti eccellenti.

Le inchieste più importanti. A no-vembre del 2006, ad una settimana dal suo insediamento, la città balzò agli onori della cronaca nazionale per una vicenda a tinte forti che vedeva coinvolti un gruppo di minorenni. Due giovanissimi, per colpa di alcuni loro amici, erano finiti sul web in un filmato di pochi secondi che ripren-deva il loro rapporto sessuale. Erano stati proprio i carabinieri a denunciare ogni cosa alla Procura della Repubbli-ca, dopo aver recuperato il filmato e individuato i protagonisti.All’inizio di dicembre dello stesso anno, il giorno della festa dell’Imma-colata, a Giovinazzo si spara e si ucci-de. Un uomo viene freddato per que-stioni legato allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini porteranno

poi ad una serie di arresti. Qualche settimana dopo, il 20 dicembre, scatta l’operazione Satellite. Viene decapi-tato il clan Valentini-Semeraro dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti e alle estorsioni. Vengono arrestate al-cune decine di persone.A marzo del 2007 viene avviata un’in-dagine che porterà, un anno dopo, al-l’operazione Black Out che, a Molfet-ta, ha portato all’arresto di un gruppo familiare dedito alle estorsioni e alla frode fiscale, e al sequestro di beni per centinaia di migliaia di euro. A set-tembre dello stesso anno, tra Molfetta e Terlizzi, viene individuata una bisca clandestina. Decine di persone vengo-no denunciate per gioco d’azzardo.Gennaio del 2008 si apre con un cla-moroso arresto a Molfetta. Il direttore di un istituto bancario finisce in ma-nette con altre tre persone accusato di estorsione ai danni di un imprenditore locale. Anche questa vicenda, come quella legata all’operazione Black out, ha una eco nazionale. A marzo del 2008 la città viene funestata da

una tragedia di grosse proporzioni. Cinque uomini restano ammazzati in una cisterna per colpa delle esalazio-ni. L’inchiesta si protrarrà per alcuni mesi. Alle operazioni che hanno portato a risultati eclatanti si aggiungono poi gli interventi per contrastare il fe-nomeno dei bulli, specie a Terlizzi e Giovinazzo (è di qualche settimana fa l’arresto di tre giovanissimi estorsori), dello spaccio di sostanze stupefacenti a Palo del Colle, i servizi sul territorio per la prevenzione dei reati in genere.In quasi due anni la Compagnia Ca-rabinieri di Molfetta ha fatto registra-re circa cinquecento arresti, il 30 per cento per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti, il 50 per cen-to per reati contro il patrimonio, furti, scippi, rapine, danneggiamenti, 20 per cento per altri reati.Sulle indagini in corso non è possibi-le avere alcun tipo di anticipazione. Anche se, secondo voci di corridoio, ce ne sono alcune di grossa portata in dirittura d’arrivo.

A meno di due anni dal suo insediamento il capitano Pierluigi Buonomo lascia il comando al capitano Domenico Del Prete.

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Attualitàgiovedì 02 ottobre 2008 11

Resti umani in una fossa in contrada Santa Lucia

All’inizio Finanzieri ed agenti della Polizia Municipale pensavano di tro-varsi di fronte ai resti umani di perso-ne scomparse di recente. Gli esperti della Sovrintendenza Archeologica della Puglia hanno chiarito ogni cosa: quella ritrovata in località Santa Lucia, alla periferia della città, in direzione Bitonto, a ridosso dell’autostrada, è una tomba medievale come conferma la tecnica impiegata per la sua rea-lizzazione e il materiale impiegato, chiancarelle e calce.Immediatamente dopo il ritrovamento della tomba, che custodisce più schele-tri, l’area interessata dallo scavo, circa venti metri quadrati, è stata sottoposta a sequestro e coperta con particolari teli, per evitare che le intemperie di-struggano irrimediabilmente quello che è rimasto. La tomba è venuta alla luce in seguito ai lavori di sbancamento del terreno che il proprietario del fondo, un uomo di cinquant’anni, stava effettuan-do per sistemare una vasca imof per i

reflui. L’uomo, nelle operazioni di sca-vo, ha distrutto tutto ciò che incontrava e non ha neppure informato le autorità del posto del ritrovamento.Per questo è stato denunciato dai Fi-nanzieri, che solo in seguito ad attività investigativa erano venuti a conoscen-za del ritrovamento di resti umani in quel terreno, per danneggiamento e per violazioni delle norme che tutelano i beni di interesse archeologico. Della vicenda si occupa il sostituto procura-tore della Repubblica di Trani, Mirella Conticelli.All’interno della tomba, secondo quan-to riferito dai militari della Guardia di Finanza, coordinati dal tenente Giusep-pe Romanazzi, oltre ai resti umani non sono stati ritrovati oggetti.. Tra qualche settimana, all’esito di particolari esami, gli esperti della Sovrintendenza saran-no in grado di fornire indicazioni più precise in relazione alla tipologia delle sepolture ritrovate e sul periodo storico di riferimento.

La Sovrintendenza chiarisce: si tratta di una tomba medievale. L’importante scoperta archeologica è opera dei Finanzieri, con la collaborazione della Polizia Municipale, che hanno denunciato il proprietario del terreno

che non aveva le autorità del ritrovamento.

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Inchiestagiovedì 02 ottobre 2008 1�

Palazzo Dogana: lunedì prossimo il nome della società che lo trasformerà in struttura turistico-alberghiera

L’obiettivo dell’operazione, pro-mossa dall’Agenzia del Demanio, è quello di individuare investitori inte-ressati al recupero e alla riqualifica-zione dell’immobile. Venerdì 3 otto-bre prossimo si chiude il bando in-ternazionale che trasformerà Palazzo Dogana di Molfetta in una struttura turistico-ricettiva di grande pregio. Un albergo? Forse. Ma potrebbe es-sere anche qualcosa di più. Nel giro di poco tempo la città si potrebbe tro-vare di fronte ad un complesso (al-l’interno sono disponibili circa due-milacinquecento metri quadrati di superficie, muri esclusi) che, oltre ad un albergo, potrebbe inglobare anche altro, centro benessere, contenitore culturale, tutto ciò che, per finalità turistiche, può servire alla rivaluta-zione del palazzo, valorizzandone al massimo le potenzialità. Lunedì 6 ottobre saranno aperte le buste e saranno valutate le offerte che dovranno essere corredate anche di un piano di gestione e di progetto tecnico. Per partecipare alla gara era necessario presentare un progetto di restauro e riutilizzo dell’immobile, che tenesse in considerazione le ca-ratteristiche storiche della struttura e prevedesse la “gestione orientata alla corretta manutenzione e conservazio-

ne, inserendo attivamente l’immobi-le all’interno del tessuto urbano della città di Molfetta, al fine di incremen-tarne il valore economico e sociale”.Con ogni probabilità entro la prima-vera del 2009 si potrà dare inizio ai lavori. Palazzo Dogana è un immo-bile di grande pregio che appartiene

al demanio storico-artistico dello Stato. “Realizzato nel ’700, è situato nel borgo antico, sul tracciato della prima cinta muraria del nucleo stori-co di Molfetta, in un contesto unico – la precisazione arriva proprio dal-l’Agenzia del Demanio – dal punto di vista architettonico e urbano. La proposta immobiliare riguarda il recupero, la valorizzazione e la ge-stione dell’immobile mediante una concessione che sarà assegnata al miglior progetto di riqualificazione e valorizzazione economica del bene. L’operazione potrà anche avvaler-si dell’utilizzo della concessione di valorizzazione a 50 anni, lo stru-mento a disposizione dell’Agenzia del Demanio per promuovere, con la collaborazione degli enti locali inte-ressati, investimenti pubblici e pri-vati”. In pratica chi si aggiudicherà la gara, proponendo anche un piano di riqualificazione turistico-alber-

ghiero convincente, si sobbarcherà di tutte le spese di ristrutturazione dell’immobile, sotto la supervisione della Sovrintendenza archeologica di Puglia, e pagherà un canone di loca-zione all’Agenzia per cinquant’anni. Dopo, salvo rinnovo e rivalutazione, l’immobile tornerà nella disponibi-lità della Stato. La base d’asta del canone di locazione è stata fissata a quarantamila euro annui.Il recupero di Palazzo Dogana apre, senza ombra di dubbio, la strada per la riqualificazione urbanistica dell’intera area del centro storico, la presenza di una struttura turisti-co-alberghiera a ridosso del centro storico e dell’area portuale apporterà notevoli cambiamenti, e della fascia costiera. Senza ombra di dubbio con-tribuirà alla valorizzazione del pa-trimonio storico, architettonico, ga-stronomico, culturale e paesaggistico della città.

Nel futuro dell’immobile un grande albergo ma anche, forse, sale per convegni e concerti, ed una serie di altri servizi. La gara internazionale si chiude venerdì 3 ottobre 2008.

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Inchiesta1�

Da Seminario a

Palazzo Dogana

Palazzo Dogana fa parte di un antico stabile dove, secoli addietro, furono raggruppati la Cattedrale, l’Episcopio e il Seminario vescovile. Nella confi-gurazione originaria erano compresi anche corpi di fabbrica che oggi sono di proprietà privata. La prima sede del Seminario risale alla fine del XVII se-colo. Nel 1695 l’Episcopio acquistò dalla famiglia De Luca due case. Verso la metà del XVIII secolo il Seminario fu ampliato. L’Episcopio acquistò il palazzo adiacente, della famiglia De Lullo. Contestualmente, attraverso l’abbattimento di alcune case, fu allun-gata la facciata sia sul lato occidentale, sia sul lato orientale. Al Palazzo si può accedere sia dalla banchina Seminario, sia da Via Chiesa Vecchia.È composto da tre corpi di fabbrica che in seguito si sono uniti. Il primo è di origine medievale e, guardando l’edi-ficio dalla banchina Seminario, a sini-stra verso il Duomo. Il secondo corpo di fabbrica si trova sul tracciato delle mura medievali. È quello caratterizza-to da una serie di arcate. Il terzo corpo di fabbrica corrisponde a palazzo De Lullo, poi Candia. Le strutture portanti cono in muratura tradizionale locale e pietra leccese.Ma quando il Seminario diventa il pa-lazzo della Dogana? Alla fine del ’700, in seguito alla soppressione dell’ordine dei Gesuiti, il vescovo Orlandi chiede al governo borbonico di poter trasferire la Cattedrale, L’Episcopio e il Semina-rio, nel loro Collegio in piazza Giove-ne. La richiesta viene accolta. Per anni il Seminario di Via Chiesa Vecchia rimane in disuso fino al 1880 circa. È allora che la Dogana lascia la sede in Via Piazza, nel centro storico, per tra-sferirsi nella nuova sede di Via Chiesa Vecchia. Da quel momento resterà lì per decenni. Ancora oggi quel palazzo viene identificato come la sede della Dogana. Poi per Palazzo Dogana arrivano gli anni del buio e dell’abbandono. Qual-cuno nel tempo avanza progetti, più o meno realizzabili. In almeno una circo-stanza si era pensato di trasformare la struttura in una scuola. Ma ristrutturare e garantire standard elevati all’immo-bile costa troppo, per tutti, anche per lo Stato che ne è proprietario. Nel 2007 arriva il progetto “Valore Paese” per la valorizzazione del patrimonio immobi-liare dello Stato e la gara che trasfor-merà l’immobile in una struttura turi-stico-alberghiera.

Non siamo in grado di dirvi se il futuro che attende Palazzo Dogana sia il migliore che si sarebbe potuto progettare. Certamente possiamo dirvi con certezza che si potrà porre fine a decenni di assoluto abbandono di uno degli edifici più belli, imponenti ed importanti che abbelliscono la nostra città. Abbiamo avuto la fortuna, grazie alla disponibilità dei tecnici e dell’ufficio stampa dell’Agenzia del Demanio, di entrare in quello stabile. Un palazzo ammirato da sempre solo dall’esterno, og-getto misterioso per quasi tutti i molfettesi, tesoro sempre visto ma mai toccato con mano: vi assicuriamo che le emozioni che si sono contrap-poste in noi sono state molteplici. Dallo stupore di poter fare un vero e proprio salto indietro nel tempo, alla rabbia di vedere come la mano dell’uomo e il tempo hanno attaccato e divorato pilastri, scalinate, rifi-niture. All’interno di quel palazzone di quattro piani (oltre ad un piano interrato) oramai non c’è più nulla: solo muri, tanta polvere e decine e decine di piccioni. Un gioiello in stato di totale abbandono. Un abban-dono cui si può mettere finalmente fine: certo, la soluzione scelta, cioè la locazione cinquantennale ad un privato, potrebbe privare quasi to-talmente, a meno di intelligenti proposte di collaborazione, la comunità di un palazzo che fa parte integrante della sua storia. Ma nel contempo permetterà di salvarlo da una fine che appare inevitabilmente tragica e di dotare la città di un centro ricezione alberghiera di primissima qualità (con i conseguenti vantaggi per l’indotto di operatori della ri-storazione, fornitori, manutentori, ecc.) capace di attirare l’attenzio-ne di investitori che faranno a gara per organizzare meeting, riunioni ed appuntamenti di prestigio, facendo così in modo che il “centro” di Molfetta torni ad essere quello nell’area del porto e della città vecchia piuttosto che quello, ricco ma freddo, della zona artigianale.Solo l’intervento di un privato potrà così permettere di sconfiggere il tempo e l’abbandono: lo possiamo affermare con forza dopo aver constatato personalmente in quali condizioni versa il Palazzo Dogana. E, in tempi di federalismo fiscale, riduzione dei contributi pubblici e generale crisi economica, è da folli pensare che una amministrazione pubblica, ancor più se comunale, possa accollarsi le spese di recupero e manutenzione di un palazzo del genere: una opzione che, a malin-cuore, non possiamo che definire scellerata. Ed allora ben venga la possibilità di un intervento privato, capace di debellare definitivamente l’immobilismo che ha condannato per troppo tempo all’oblio Palazzo Dogana. E forse di imprimere una accelerazione al rilancio turistico ed economico della città vecchia.

L’Agenzia del Demanio è responsabile della gestione e della valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. Nata nel 1999 come una delle quattro Agenzie Fiscali volute dal Ministero dell’Econo-mia, viene trasformata nel 2003 in Ente Pubblico Economico. Sono 1.000 le pro-fessionalità impiegate, in un rapporto tra uomo e donna di quasi il 50 per cento, 20 le sedi territoriali. L’Agenzia del Dema-nio, attraverso soluzioni innovative basate su criteri imprenditoriali, gestisce, razio-nalizza e valorizza il patrimonio immobi-liare dello Stato, con particolare attenzio-ne allo sviluppo del territorio. Si tratta di beni immobili suddivisi in: patrimonio di-sponibile; demanio storico-artistico; beni immobili destinati agli usi governativi e fondi immobiliari pubblici. L’Agenzia del Demanio si occupa, inoltre, della gestione dei beni confiscati alla criminalità orga-nizzata, dal momento della confisca defi-nitiva fino alla nuova destinazione a fini sociali o istituzionali.

Un privato per salvarloNel futuro dell’immobile un grande albergo ma anche, forse, sale per convegni e concerti, ed una serie di altri servizi. La gara interna-

zionale si chiude venerdì 3 ottobre 2008.

Ecco chi ha le chiavi del Palazzo

L’Agenzia del Demanio è l’ente pubblico proprieta-

rio dell’antico stabile.

“Valore Paese”: così si recuperano pezzi d’Italia

Si tratta del progetto avviato dall’Agenzia del Demanio che ha gestito la fase di concessione di Palazzo Dogana.

A partire dal 2007 l’Agenzia del Demanio ha av-viato “Valore Paese”, il progetto di valorizzazione degli immobili di proprietà dello Stato. Con questo progetto, che ha preso il via con la Finanziaria 2007, i beni dello Stato, in molti casi sottoutilizzati o non più utilizzati, vengono riqualificati e valorizzati at-traverso l’individuazione di nuove funzioni di tipo culturale, sociale e commerciale in linea con le esi-genze del territorio nel quale gli immobili sono in-seriti. Valore Paese rappresenta, pertanto, una sfida innovativa e complessa che l’Agenzia del Demanio è stata chiamata ad affrontare. Obiettivo strategico di questa operazione è l’ottimizzazione della messa a reddito del patrimonio immobiliare dello Stato per favorire lo sviluppo territoriale e contribuire all’uti-lizzo produttivo dei beni pubblici. A distanza di un anno dal via di Valore Paese, molti sono i progetti di valorizzazione avviati che riguardano quasi 170 beni dislocati sul territorio nazionale e che coin-volgono importanti città italiane che vedranno, nel corso degli anni, cambiare il proprio volto. Valore Paese è un progetto di ampio respiro che coinvol-ge non solo gli ex immobili della Difesa, ma anche gli Immobili Unici ad alto pregio dal grande valore storico artistico. Il progetto Valore Paese si avvale di due importanti strumenti messi a disposizione dalla Finanziaria 2007. Si tratta della concessione

di valorizzazione per cui un bene può essere dato in affitto fino a 50 anni e dei Programmi Unita-ri di Valorizzazione (PUV), con cui pianificare la riqualificazione di patrimoni immobiliari pubblici situati nello stesso contesto territoriale. Gli investi-tori privati possono essere coinvolti nei progetti di valorizzazione. Con la concessione fino a 50 anni, infatti, lo Stato può dare in affitto un bene, oltre che agli enti locali, anche a soggetti privati interessati ad investire sul territorio. Individuate le destinazio-ni d’uso con gli enti locali, l’Agenzia del Demanio redige i bandi di gara per gli investitori privati che propongono un progetto di recupero e riqualifica-zione dell’immobile. Alcuni esempi di operazioni di valorizzazione avviate con i Comuni, attraverso la stipula di protocolli d’intesa, sono la Fortezza da Basso a Firenze e Punta della Dogana a Venezia. Altro fronte su cui l’Agenzia sta lavorando sono i PUV, Programmi Unitari di Valorizzazione, stru-mento di pianificazione coordinata per la riqualifi-cazione e lo sviluppo di beni pubblici che ricadono nella stessa area. Questo nuovo strumento di gover-nance permette di gestire con un solo processo la programmazione degli interventi riferita a più com-plessi edilizi pubblici, consentendo di conseguen-za una migliore omogeneità delle riqualificazioni urbane.

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L’Agenzia del Demanio è responsabile della gestione e della valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato. Nata nel 1999 come una delle quattro Agenzie Fiscali volute dal Ministero dell’Econo-mia, viene trasformata nel 2003 in Ente Pubblico Economico. Sono 1.000 le pro-fessionalità impiegate, in un rapporto tra uomo e donna di quasi il 50 per cento, 20 le sedi territoriali. L’Agenzia del Dema-nio, attraverso soluzioni innovative basate su criteri imprenditoriali, gestisce, razio-nalizza e valorizza il patrimonio immobi-liare dello Stato, con particolare attenzio-ne allo sviluppo del territorio. Si tratta di beni immobili suddivisi in: patrimonio di-sponibile; demanio storico-artistico; beni immobili destinati agli usi governativi e fondi immobiliari pubblici. L’Agenzia del Demanio si occupa, inoltre, della gestione dei beni confiscati alla criminalità orga-nizzata, dal momento della confisca defi-nitiva fino alla nuova destinazione a fini sociali o istituzionali.

Un privato per salvarlo

Ecco chi ha le chiavi del Palazzo

L’Agenzia del Demanio è l’ente pubblico proprieta-

rio dell’antico stabile.

È Villa Tolomei a Firenze il primo im-mobile, tra quelli affidati in gestione all’Agenzia del Demanio, al quale è stata applicata la formula del fitto per cinquant’anni. La gara pubblica è stata aggiudicata ad un raggruppamento di imprese con un’offerta di canone an-nuo pari al doppio di quanto previsto a base d’asta. Il progetto di riqualificazio-ne prevede un uso turistico-ricettivo di elevato livello con un albergo a quattro stelle. Villa Tolomei è una dimora storia le cui origini risalgono al XIV secolo. Dal 1961 la proprietà è stata trasferita allo Stato. Villa Tolomei a Firenze, proprio come Palazzo Dogana a Molfetta, pur neces-sitando di interventi di restauro e di re-cupero, è un immobile di grande pregio che è in grado di esprimere enormi po-tenzialità turistico-ricreative. Senza l’in-tervento dei privati, con ogni probabilità, esattamente come è accaduto a Palazzo Dogana, sarebbe stato consumato dal tempo e dall’incuria. In questo momen-to, per tornare a Molfetta, dentro Palazzo Dogana vivono colonie di piccioni.

Molfetta come Firenze

“Valore Paese”: così si recuperano pezzi d’Italia

Si tratta del progetto avviato dall’Agenzia del Demanio che ha gestito la fase di concessione di Palazzo Dogana.

giovedì 02 ottobre 2008 1�

A partire dal 2007 l’Agenzia del Demanio ha av-viato “Valore Paese”, il progetto di valorizzazione degli immobili di proprietà dello Stato. Con questo progetto, che ha preso il via con la Finanziaria 2007, i beni dello Stato, in molti casi sottoutilizzati o non più utilizzati, vengono riqualificati e valorizzati at-traverso l’individuazione di nuove funzioni di tipo culturale, sociale e commerciale in linea con le esi-genze del territorio nel quale gli immobili sono in-seriti. Valore Paese rappresenta, pertanto, una sfida innovativa e complessa che l’Agenzia del Demanio è stata chiamata ad affrontare. Obiettivo strategico di questa operazione è l’ottimizzazione della messa a reddito del patrimonio immobiliare dello Stato per favorire lo sviluppo territoriale e contribuire all’uti-lizzo produttivo dei beni pubblici. A distanza di un anno dal via di Valore Paese, molti sono i progetti di valorizzazione avviati che riguardano quasi 170 beni dislocati sul territorio nazionale e che coin-volgono importanti città italiane che vedranno, nel corso degli anni, cambiare il proprio volto. Valore Paese è un progetto di ampio respiro che coinvol-ge non solo gli ex immobili della Difesa, ma anche gli Immobili Unici ad alto pregio dal grande valore storico artistico. Il progetto Valore Paese si avvale di due importanti strumenti messi a disposizione dalla Finanziaria 2007. Si tratta della concessione

di valorizzazione per cui un bene può essere dato in affitto fino a 50 anni e dei Programmi Unita-ri di Valorizzazione (PUV), con cui pianificare la riqualificazione di patrimoni immobiliari pubblici situati nello stesso contesto territoriale. Gli investi-tori privati possono essere coinvolti nei progetti di valorizzazione. Con la concessione fino a 50 anni, infatti, lo Stato può dare in affitto un bene, oltre che agli enti locali, anche a soggetti privati interessati ad investire sul territorio. Individuate le destinazio-ni d’uso con gli enti locali, l’Agenzia del Demanio redige i bandi di gara per gli investitori privati che propongono un progetto di recupero e riqualifica-zione dell’immobile. Alcuni esempi di operazioni di valorizzazione avviate con i Comuni, attraverso la stipula di protocolli d’intesa, sono la Fortezza da Basso a Firenze e Punta della Dogana a Venezia. Altro fronte su cui l’Agenzia sta lavorando sono i PUV, Programmi Unitari di Valorizzazione, stru-mento di pianificazione coordinata per la riqualifi-cazione e lo sviluppo di beni pubblici che ricadono nella stessa area. Questo nuovo strumento di gover-nance permette di gestire con un solo processo la programmazione degli interventi riferita a più com-plessi edilizi pubblici, consentendo di conseguen-za una migliore omogeneità delle riqualificazioni urbane.

Anche nel capoluogo tosca-no l’Agenzia del Demanio è intervenuta per ridare vita ad una dimora storica.

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giovedì 02 ottobre 2008 I

Campionati Italiani Assoluti di PesisticaMolfetta torna sulla ribalta dello sport nazionale grazie all’impegno della Polisportiva Libertas. Si terrà infatti in città, sabato 4 ottobre a partire dalle ore 9, la 103esima edizione dei “Cam-pionati Italiani Assoluti di Pesistica”. Il campo di gara sarà ovviamente la palestra centrale del PalaPoli, nella zona 167. Alla manifestazione pren-

deranno parte i vertici della Federazione a cominciare dal presidente, pro-fessor Antonio Urso, che a Molfetta si presenterà anche come massimo re-sponsabile della federazione internazionale e che presiederà, domenica 5 ottobre nella sala stampa “Vincenzo Zagami” di Palazzo Giovene il consiglio federale della FIPCF, segno ulteriore dell’attenzione dei vertici federali ver-so la Polisportiva Libertas, organizzatrice dell’evento. Il 3 ottobre, alle 18.30 presso l’aula consiliare “Carnicella”, prima che gli atleti scendano in gara, il Panathlon International Club in collaborazione con la Polisportiva Libertas ha organizzato un incontro dal titolo “La forza delle donne”. Il sollevamento pesi, da sempre ritenuto lo sport che meglio esprime il concetto di forza, avrà, per l’occasione, ospiti d’eccezione: le uniche due donne della pesistica che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pechino, la pesista della Nazionale

Azzurra, Genny Caterina Pagliaro e l’arbitro internazionale di sollevamento pesi, Claudia Moretti. Al convegno, nato dall’idea di sottolineare i progressi fatti dall’universo femminile in campo sportivo negli ultimi anni, parteciperan-no il sindaco di Molfetta, Antonio Azzollini, l’assessore regionale allo sport, Guglielmo Minervini e la squadra di Lotta Stile Libero Campione d’Italia Junio-res 2008 della Libertas Molfetta alla quale verrà consegnato il premio per lo scudetto vinto nella passata stagione. Nella giornata di sabato, il Campionato Nazionale porterà in città i migliori 120 atleti italiani, suddivisi nelle rispettive categorie di peso e tra questi nomi illustri della disciplina. Oltre alla già citata Genny Caterina Pagliaro, anche gli altri “olimpici” di Pechino 2008 Moreno Boer, Vito Dellino e Giorgio De Luca. L’assegnazione della manifestazione alla storica società sportiva molfettese è un riconoscimento da parte della federazione alla “Libertas Molfetta” per l’ottima realizzazione del Campionato Italiano di Sviluppo Muscolare lo scorso anno, e supporta il progetto del Comi-tato Federale Regionale di creare in Puglia un polo accademico di sviluppo a favore delle discipline pertinenti alla FIPCF. Non è un caso che alcune società pugliesi siano piazzate nei primi posti della classifica generale, merito anche dell’impegno profuso in questi anni dal cav. Vincenzo Smurro, presidente del Comitato Regionale, e dal dott. Alceste Maurizio Lo Buono, consigliere nazio-nale della FIPCF, per la divulgazione della Pesistica. Appuntamento quindi al PalaPoli il 4 ottobre 2008, per gli “assoluti” di pesistica.

Molfetta, è una Città che accoglie gra-zie alla capacità, abnegazione, pas-sione e competenza dei componenti delle numerose associazioni sportive, tra le quali la famosa Polisportiva Li-bertas, ogni tipo di competizione e tutte di grande spessore tecnico-agonistico quale la 103° Edizione dei Campionati Assoluti di Sollevamento Pesi.In questa manifestazione la numerosa partecipazione di valenti atleti costitui-sce l’essenza di quel grande successo che lo sport in genere sta attraversan-do dopo i brillanti risultati Olimpici.A tutti i partecipanti l’Amministrazione Comunale porge un caloroso saluto augurando che la competizione sia una autentica “Festa dello Sport” sano e leale. Il Sindaco Antonio Azzollini

Cari amici sportivi, è con viva sod-disfazione, che porgo il saluto del-la Regione Puglia ai partecipanti al 103° Campionato Italiano Assoluto di Pesistica. Grazie alla Polisportiva Li-bertas, in Puglia arriveranno atleti da tutta Italia, tra i quali quelli che hanno vestito la maglia azzurra alle Olimpia-di di Pechino. Il Campionato Italiano è un evento che coinvolge tutta la Puglia, che annovera nella pesistica atleti di valore assoluto ed interna-zionale. Il Campionato Italiano deve essere interpretato come una forma di promozione morale e sportiva, alla quale si è ispirata la nuova Legge Regionale. Auguro a tutti gli atleti una gara piena di soddisfazioni.

Prof. Guglielmo MinerviniAssessore allo Sport Regione Puglia

In qualità di Presidente della F.I.P.C.F. vorrei augurare buona fortuna a tutti gli atleti in gara. I 119 atleti qualificati sono giunti a questo appuntamento nazionale grazie alla loro costanza nella preparazione, al rendimento nelle precedenti gare e all’alto valore sportivo dimostrati. Sono sicuro che tutti daranno il massimo per vincere il titolo nazionale e rendere l’evento avvincente e spettacolare. Un parti-colare ringraziamento va al comitato organizzatore che attraverso la gran-de esperienza organizzativa farà sì che la cornice di questa edizione del massimo campionato italiano di pesi-stica sarà di autentico pregio. In bocca al lupo a tutti.

Antonio UrsoPresidente FIPCF

E’ un grande orgoglio ospitare il Cam-pionato Italiano Assoluto di Pesistica. È stato un omaggio del Presidente della Federazione alla Polisportiva Libertas consapevole che tutti i dirigenti e i soci sapranno al meglio organizzare la mani-festazione. Un grazie al Sindaco Antonio Azzolllini ed all’Amministrazione Comu-nale per l’ospitalità e all’Assessore Re-gionale allo sport Guglielmo Minervini, che hanno assicurato il loro patrocinio. Un benvenuto a tutti i partecipanti ed un ringraziamento al consigliere Nazionale dott. Lo Buono, al Presidente del Comi-tato Regionale Cav. Smurro ed al Comi-tato Organizzatore, che con dedizione si sta impegnando per l’organizzazione della manifestazione.

Il Presidente Onorario LIBERTAS Molfetta

Avv. ORONZO AMATO

giovedì 02 ottobre 2008 IV

PresidenteUrso Antonio

Vicepresidente VicarioDi Mitri Flavio

VicepresidenteToninel Claudio

Consigliere FederaleLo Buono Alceste Maurizio Consigliere FederaleOlivieri Giovanni Consigliere FederalePerri Nicola

Consigliere FederaleRadicello Aldo Consigliere Federale AtletaCifarelli Chiara Consigliere Federale AtletaScarantino Giovanni Consigliere Federale TecnicoTomaciello Fabrizio Segretario GeneraleBonincontro Francesco

ARBITRI

ALOISIO DANIELEFONTANA ENRICOFULLA CLAUDIOLAGHEZZA ANGELOGORGERINO CLAUDIOFUSCO STEFANODALLA SILVESTRA ANGELOVITALE VINCENZA PATACCHIOLA CRISTINA LANI GIOVANNIBISCEGLIE FRANCO FALCIATORE DANILOPONTORIERE DAVIDECOLASANTO VITOPIRO GIOVANNIPRIMO SALVATORE

Atlete qualificate ai Campionati Italiani Assoluti 2008

Pos. Cognome Nome

48 K

g.

1 PAGLIARO Genny Caterina2 D’ALESSANDRO Giovanna3 SPORTELLI M. Vittoria4 GUGLIELMINO Gloria5 DE LUCA Enrica6 GIAMBERARDINI Paola7 MIRAGLIA FACIANO Ylenia8 LOMBARDO Flavia

Pos. Cognome Nome

53 K

g.

1 RICCI Maria Teresa2 NASCIMBEN Saula3 IMPAGLIAZZO Sara4 BOSATO Debora5 DI BARTOLOMEO Irene6 MARANGONI Lorena7 BENVENUTO Federica8 PIERRI Maira

Pos. Cognome Nome

58 K

g.

1 BORDIGNON Giorgia2 LOMBARDO Jennifer3 RUSSOTTO Rosa Tatiana4 TAMOLLI Elena5 ALEMANNO Stefania6 BRAMANTE Teresita7 COMPARE Maria Carmela8 FROIO Cristina

Pos. Cognome Nome

63 K

g.

1 ALEMANNO Sara2 MAGLIOLA Stefania3 CANALETTI Bianca4 GUGLIELMINO Giada5 LIUZZI Veronica6 PASCUTTO Martina7 FERRE’ Francesca8 RUSSO Giorgia

Pos. Cognome Nome

69 K

g.

1 TORAZZA Manuela2 PIRAS Grazia3 FAVA Elena4 MILESI Alessia5 LOMBARDO Sofia Maria6 TRIOLO Ornella7 ALEMANNO Alessandra8 ALLIERI Federica

Pos. Cognome Nome

75 K

g.

1 DIJUST Giada2 COCCIA Vera3 FERRARI Manuela4 GILLARDUZZI Jessica5 CALABRESE Nicoletta6 VIRGATA Valeria7 MARCHESE Antonella

Pos. Cognome Nome

+ 75

Kg.

1 CAMPALDINI Annarosa2 VIGLIETTI Ilaria3 PRIMO Teresa4 LO COGLIANO Daniela5 SALETTA Monica6 GEREMIA Miluszka7 CASADIBARI Carmela8 BRUNELLI Carlotta

Atleti qualificati ai Campionati Italiani Assoluti 2008

Pos. Cognome Nome

56 K

g.

1 SCRIBANI Marco2 GANDINI Mattia3 VOLO Giuseppe4 GRANDIOSO Enrico5 CARNEVALE Salvatore Alessandro6 FALSANISI Davide7 SARDA Alberto8 AQUILANTI Mattia

Pos. Cognome Nome62

Kg.

1 DELLINO Vito2 RUBINO Massimiliano3 RICCI Pasquale4 BOSCO Alessandro5 GUARNACCIA Calogero6 BIGAZZI Simone7 PETRUCCI Massimo8 MANNELLA Pierluigi

Pos. Cognome Nome

69 K

g.

1 DE LUCA Giorgio2 BOMBACI Maurizio3 GRECO Emanuele4 CORNETTA Giuliano5 MARZULLO Domenico6 RINALDI Francesco7 BARBARINO Pietro8 COASSIN Francesco

Pos. Cognome Nome

77 K

g.

1 FICCO Giuseppe2 CANGEMI Enrico3 LA FISCA Vincenzo4 BORTOLIN Alex5 TRIPONI Federico6 TURCHET Mirco7 CANNISTRARO Davide8 GARONZI Fabio

Pos. Cognome Nome

85 K

g.

1 BELLOI Antonio2 NOTO Pietro Giovanni3 MANNELLA Clemente4 MANFREDI Giuseppe5 PACINO Valerio6 SANFILIPPO Alessandro7 MENINI Elia8 MASTANTUONI Stefano

Pos. Cognome Nome

94 K

g.

1 CAPRA Francesco2 DI MARZIO Marco3 MOSSONI Alessandro4 DE ROSSI Luca5 MARINELLI Alfonso6 FACCILONGO Domenico7 ALEKSIEV ARGIR Lazarov8 CIPRESSA Simone Armando

Pos. Cognome Nome

105

Kg.

1 GRANDO Luigi2 FIORE Federico3 D’ISANTO Alessandro4 FARINA Angelo5 CABBAI Danni6 GERMANI Matteo7 GHEBALI Osama8 FARINA Christian

Pos. Cognome Nome

+10

5 K

g.

1 BOER Moreno2 LINGUA Marco3 ROVATTI Andrea4 CAPPONI Paolo5 DI SALVO Manlio6 SEBASTIANI Alessandro7 COCO Ruggiero8 TRAVAGLIATI Elia

OGRANIGRAMMA FEDERALE

CAMpIONI UsCENTI

MaschileCat. 56 kg: Vito DellinoCat. 62 kg: Giuliano CornettaCat. 69 kg: Giorgio De LucaCat. 77 kg: Giuseppe Alessandro FiccoCat. 85 kg: Francesco CapraCat. 94 kg: Marco Di MarzioCat. 105 kg: Moreno BoerCat. +105 kg: Marco LinguaFemminileCat. 48 kg: Maria Teresa RicciCat. 53 kg: Saula NascimbenCat. 58 kg: Sara AlemannoCat. 63 kg: Giorgia BordignonCat. 69 kg: Manuela TorazzaCat. 75 kg: Giada DijustCat. +75 kg: Annarosa Campaldini

Inchiesta giovedì 02 ottobre 20081�

Una lapide ricorda i Finanzieri caduti a Cefalonia

All’interno del palazzo una lapide in marmo, sporca ma perfettamente conservata, collocata nel vano scale al quarto piano della struttura ricor-

da l’eccidio del “1° Battaglione Mo-bilitato” della Guardia di Finanza di stanza a Cefalonia e sterminato tra il 9 ed il 25 settembre 1943. Eviden-

temente, posta alcuni decenni fa per ricordare i Caduti, dopo l’abbando-no del palazzo non ha trovato nuova collocazione. Recuperarla e magari collocarla, anche con la collabora-zione dell’Associazione Eredi della Storia, all’interno dell’attuale sede della Guardia di Finanza, sarebbe certamente un gesto da prendere in considerazione. La targa ricorda anche la concessione al Battaglione della Medaglia d’Oro al Valor Mi-litare e ne riporta la motivazione: “Temprato in numerosi aspri com-battimenti, tenace nelle lotte più cruente, temerario negli ardimenti, pervaso da indomito spirito guerrie-ro, teneva fede alle leggi dell’onore militare e a fianco della Divisione Acqui nella tragica ed eroica re-sistenza di Cefalonia e di Corfù, dava largo, generoso contributo di sangue, battendosi in condizioni disperate ed immolandosi in glorio-so olocausto alla Patria”. Il Batta-

glione, composto da 22 ufficiali, 36 sottufficiali e 800 militari di trup-pa a partire dall’aprile 1941, venne impiegato per il presidio delle isole Ionie. Quasi tutti trovarono la morte in battaglia e molti di loro si distin-sero per gesti eroici. All’annuncio dell’armistizio i finanzieri decisero di non arrendersi ai tedeschi. I primi scontri si verificarono all’alba del 13 settembre ma la battaglia vera e propria iniziò il giorno 15 e si pro-trasse sino al 22. Fanti, artiglieri, marinai, carabinieri e finanzieri si prodigano a gara in atti di valore: interi reparti si fecero annientare sul posto, ma non cedettero. L’at-tacco finale da parte delle truppe te-desche ebbe inizio nella notte sul 24 settembre 1943 concludendosi il 25 con un attacco convergente su Cor-fù che pose termine alla resistenza. Il Battaglione, per i fatti d’arma di Cefalonia e di Corfù, annovera 57 caduti e numerosi feriti.

Collocata nel vano scale al quarto piano. Perfettamente conservata, potrebbe essere recuperata e collocata nella nuova sede della Guardia di Finanza di Molfetta.

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In Cittàgiovedì 02 ottobre 2008 1�

Il Sermolfetta festeggia i suoi primi 2� anni

Ancora un compleanno all’insegna della riflessione e dell’impegno socia-le per la Pubblica Assistenza Sermol-fetta. In occasione del ventottesimo compleanno della storica associazione di volontariato, fondata da un gruppet-to di amici e radioamatori nel lontano 1985, i “volontari del giubbotto aran-cione” tornano ad incontrare i giova-ni e a discutere con loro di importanti problemi sociali strettamente connessi all’attualità.L’anno scorso il “Molfetta Day”, così si chiama la giornata dedicata ai festeg-giamenti, ebbe come ospite d’onore

per parlare di legalità e impegno civile don Luigi Merola, giovane sacerdote napoletano promotore di una vera e propria battaglia contro la camorra nei quartieri più degradati di Napoli e per questo costretto a vivere sotto scorta e, da qualche tempo, a lavorare lontano dalla sua città natale.Quest’anno il tema della giornata sarà “La Sicurezza Stradale”, argomento particolarmente sentito in città dopo le numerose vittime della strada registrate nell’estate appena conclusa, e l’appun-tamento dedicato ai giovani studenti degli istituti di istruzione secondaria di Molfetta è fissato per sabato 4 ottobre, alle 10 presso il cine-teatro Odeon.Alla manifestazione prenderanno par-te l’ingegner Leonardo Indiveri (nella foto), promotore del progetto “Kate-dromos”, vero e proprio catechismo della sicurezza stradale, il dottor Mau-ro Giuseppe Gadaleta, comandante della Polizia Municipale di Molfetta, il dottor Vincenzo Taranto, responsa-

bile del Servizio per le Tossicodipen-denze della ASL Bari, oltre ad alcuni cittadini rimasti in passato vittime di incidenti stradali.Nel corso della mat-tinata Leonardo Indiveri proietterà immagini e video shock di incidenti stradali e spiegherà ai giovani presenti quanto può essere facile e drammatico dire addio alla vita. Toccherà invece al comandante Gadaleta informare i gio-vani sulle norme del codice stradale e sulla sicurezza alla guida, mentre il dottor Taranto si occuperà di spiegare quali effetti può provocare sull’orga-nismo umano e quindi sulla capacità di guidare, l’assunzione di sostanze tossiche come le droghe o di bevande alcoliche.“L’iniziativa – ha detto il presidente del Sermolfetta, Salvatore del Vecchio – vuole configurarsi come un momento di confronto e riflessione ad alta voce, aperto alla confluenza di più voci sul delicato fenomeno della sicurezza stradale, per analizzare cause, effetti,

nonché efficaci misure di prevenzione, informazione e sensibilizzazione”.La manifestazione per la sua alta va-lenza sociale e per l’attenzione verso i giovani, ha raccolto il patrocinio del Comune di Molfetta e dell’Assesso-rato alla Sanità della Regione Puglia oltre che dell’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze. Nel corso della stessa mattinata, il Sermolfetta consegnerà il secondo “Premio Soli-darietà Sermolfetta”. L’anno scorso il premio andò al presidente dell’asso-ciazione More Love, Ciccio Azzollini, quest’anno il prestigioso riconosci-mento sarà invece consegnato al per-sonale del Pronto Soccorso di Mol-fetta, struttura con cui il Sermolfetta collabora sin dalla sua nascita e a cui migliaia di cittadini si rivolgono ogni anno per le più varie esigenze. Un mo-mento quindi di festa senza perdere di vista l’importanza dell’impegno quo-tidiano e del rispetto della vita propria e degli altri.

Appuntamento il 4 ottobre con gli studenti delle scuole superiori per parlare di sicurezza stradale. Al Pronto Soccorso di Molfetta il Secondo Premio Solidarietà.

Promosso dalla storica farmacia Grillo di Molfetta, con sede in largo Sant’Angelo, prenderà il via il pros-simo 9 ottobre un ciclo di incontri con partecipazione gratuita rivolti alle giovani mamme dal titolo “Ci prendiamo cura di te”. Gli incontri avranno inizio alle ore 18 e si ter-ranno presso la Ludoteca “Tutti Giù per Terra” in via Olivetti, nella Zona ASI di Molfetta. Si comincerà, come detto, il 9 ottobre con l’appuntamen-to sul tema “La gravidanza non è una malattia” nel quale interverrà la gi-necologa Valeria Pansini. Il 16 otto-bre la dottoressa Elisabetta Colazzo

terrà un incontro teorico-pratico sul tema “L’esperienza unica del parto: il ruolo dell’ostetrica”; poi il 24 ot-tobre sarà la volta del pediatra Otta-vio Balducci e del tema “Il pediatra ed il bambino nei primi due anni di vita”. Quindi il 6 novembre il bilogo nutrizionista Francesco Mariani con-verserà sul tema “L’alimentazione durante la gravidanza e l’allattamen-to”, concluderà il ciclo di appunta-menti il dottor Giuseppe Villani che il 19 novembre parlerà di “Piccoli disturbi del bambino, un approccio naturale”. “Il calendario degli incontri – ha

spiegato il dottor Giovanni Grillo – vede coinvolti una serie di profes-sionisti, dal ginecologo al nutrizio-nista, dall’ostetrica al pediatra, con l’auspicato intento di rispondere alle

domande delle gestanti e delle neo-mamme e non, per fornire un percor-so per vivere con più consapevolezza e serenità questi momenti importanti nella vita di una coppia”.

La farmacia apre alle neo mammeA partire dal 9 ottobre via ad un ciclo di incontri gratuiti promossi e organizzati dalla storica farmacia

Grillo di Molfetta.

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In Città giovedì 02 ottobre 20081�

Per la caserma soluzione vicina

È probabile che la richiesta del Comune di arretrare l’edificio della Guardia Costiera possa essere accolta.

Un successo il “Matrimonio al Cinema”

Decine di persone alla “prima”. Ed ora altre coppie in coda per le “repliche”.

Forse nemmeno i protagonisti della se-rata, Paola e Beppe (nella foto), si aspet-tavano che la proiezione delle immagi-ni del loro matrimonio avrebbe potuto attirare tanta gente e calamitare tante attenzioni. E invece la prima di “Matri-movie”, il matrimonio al cinema, è sta-ta un vero successo. Decine di persone hanno affollato il cinema Odeon per assistere alla proiezione delle più belle immagini del matrimonio della giovane coppia molfettese. Davanti all’ingres-so della sala una sfavillante limousine bianca a far da cornice, e poi trampolie-ri, una banda a far musica e body guard per garantire serenità e controllare che l’accesso alla sala fosse solo per gli invitati. E poi tanti giornalisti e altret-tante telecamere: dalla Rai a Mediaset, da Telenorba ad Antennasud, nessuno ha voluto perdere l’evento ideato dal pubblicitario Roberto Pansini. Così Beppe e Paola hanno accolto parenti e amici e assieme a loro hanno rivissuto i momenti più belli del loro matrimonio, “siamo felici ed emozionati – hanno

detto – e siamo sicuri che trascorrere-mo una serata speciale”. Nelle prossi-me settimane altre coppie ospiteranno i conoscenti nella spaziosa sala del cine-ma Odeon per guardare insieme il loro filmino di nozze. “Certo difficilmente ci saranno tante telecamere e tanta cu-riosità – ha detto Roberto Pansini – ma le emozioni delle immagini e la gioia di avere partenti e amici tutti insieme sarà certamente la stessa”.

Continua la mobilitazione dell’am-ministrazione comunale di Molfetta per interrompere i lavori di realiz-zazione della nuova caserma della Guardia Costiera lungo la banchina San Domenico. “È necessario evitare un altro scempio urbanistico, un’altra Punta Perotti in salsa molfettese” ha dichiarato il sindaco Azzollini. “La nuova struttura – ha proseguito – è ubicata proprio a ridosso del mare e se portata a termine ostruirebbe ir-rimediabilmente la naturale prose-cuzione del lungomare sul litorale di Ponente, fino alla Basilica della Madonna dei Martiri” si legge ancora nella nota. I lavori per la costruzione del nuovo stabile, interrotti da alcune settimane a seguito di una ordinanza emessa dal sindaco, non dovrebbero ripartire in tempi brevi. Infatti, prima che gli operai possano tornare a la-voro, saranno necessarie ulteriori riu-nioni tra amministrazione comunale e rappresentanti del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche:

agli amministratori molfettesi, come concordato nel corso del tavolo tec-nico tenutosi il 26 settembre, spette-rà il compito di redigere un piano dei costi e dei benefici nel caso l’ubica-zione dello stabile venga individuata alcuni metri più lontana rispetto alla linea di costa.“La nostra proposta – ha proseguito Azzollini – è tesa ad assicurare una continuità di percorso fra il Porto Tu-ristico di prossima realizzazione e gli attuali insediamenti presenti sul lito-rale di Ponente, creando quindi le pre-messe ambientali per una conversione di questi manufatti, oggi fatiscenti, in attività per la ristorazione, il piccolo commercio di qualità e l’artigianato di pregio seguendo l’esempio delle grandi città portuali europee”. Una posizione sostenuta da tutti i partiti della maggioranza cittadina che nei giorni scorsi hanno anche organizza-to un sit-in di protesta nei pressi del-l’area interessata dai lavori di costru-zione dell’edificio.

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Cultura & Spettacoligiovedì 02 ottobre 2008 1�

Tratto e colori per dare forma e anima agli invisibili

“Nei miei quadri mi piace dare un volto e un’anima agli invisibili, a tutte quelle persone che gli altri non vogliono vedere perché sono diver-se, non vestono alla moda, uomini che hanno un momento di celebri-tà solo se fanno una fine tragica, persone meravigliose che forse an-drebbero vissute”. Nando Cozzoli, trentanove anni, descrive così le sue pitture, i lavori con cui, negli anni, ha partecipato a collettive, con cui si è fatto conoscere e apprezzare. Quattro dei suoi dipinti (quattro fi-gure di altrettanti personaggi) sono diventati etichette per quattro vini pregiati. “Qualche anno fa Nunzio,

il titolare del London Pub di Gio-vinazzo, mi chiese di realizzare quattro quadri, all’epoca non imma-ginavo che poi sarebbero diventati i soggetti per quattro etichette”. I quattro quadri sono ancora lì, espo-sti all’esterno del pub, all’interno ci sono i vini e anche un murales, un altro lavoro sempre realizzato da Nando. “Dipingo per lo più con pit-ture acriliche olio e gessetti, ma mi piace anche plasmare la materia per realizzare maschere e statue”. Come tutti gli artisti Nando conserva alcu-ni lavori tutti per sé, “pezzi” da cui non si dividerebbe mai. “A dire il vero una volta ho venduto un lavoro

che adesso vorrei ricomprare anche al doppio”, confessa. Capelli bion-di, chiodo, jeans, Nando sorseggia il vino poi accende un sigaro, gli piace parlare del suo lavoro di arti-sta. La musica cambia quando si va sul personale. Racconta del suo pas-sato come studente tra i banchi della scuola d’arte, confessa di essere il piccolo di casa, ha due sorelle e un fratello, scherza sul fatto di vivere ancora in famiglia, poi, barriera. Facendo passare la cosa come fosse causale, cambia discorso e diven-ta intervistatore. Ecco, l’uomo che vuole dare anima agli invisibili, si rimette a caccia di ispirazione.

L’idea di trasformare i quattro dipinti, commissionati anni addietro a Nando Cozzoli, è venuta a Nunzio Di Capua, il titolare del London Pub di Giovinaz-zo. Baggian è il nome che Nunzio ha voluto dare al primitivo; Avvampato è il cabernet; Donna Costanza è uno chardonnay, Nando è il negramaro. I nomi dei quattro vini, ad eccezione di Nando, sono nomi di fantasia. I perso-naggi a cui si riferiscono sono reali, in alcuni casi fanno parte del bagaglio di ricordi di Nando. Baggian oggi è mai-tre in una prestigiosa catena di hotel. Lavora in Sardegna. Ha cominciato nel pub di Nunzio. Avvampato è una persona che oggi non c’è più. Era un assiduo frequentatore del pub. Poi un giorno non ha più varcato la soglia del pub. E’ volato via. Donna Costanza è un omaggio alla sorella di Nunzio. Fino a qualche tempo fa lavorava con lui nel pub. Ora si diletta, vestendo abiti me-dievali, in rappresentazioni per i turisti nel centro storico. Nando è l’autore dei

dipinti che Nunzio ha voluto trasforma-re in etichette. “I vini – spiega Nunzio - sono entrati in produzione solo da qualche mese ma stanno incontrando i favori della clientela. Ora partecipe-remo anche a fiere e manifestazioni. Poi si vedrà”. E’ così che quattro vini pregiati consegnano all’eterno quattro persone che, negli anni, hanno contri-buito, in qualche modo, caratterizzato la vita del pub.

Nando Cozzoli racconta la sua arte. Sono suoi i dipinti diventati etichette di quattro pregiati vini.

Baggian, Avvampato, Nando, Donna Costanza, un poker di vini di carattereLe etichette sulle bottiglie riproducono quattro dipinti frutto della fantasia di Nando Cozzoli, a cui è

dedicato uno dei vini, il negramaro.

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Cultura & Spettacoli giovedì 02 ottobre 200820

Il CNGEI festeggia i suoi primi 10 anni

Una presenza importante e ultra decenna-le in città. Uno stile di vita oltre capace di formare ed educare al rispetto del prossi-mo e dell’ambiente in cui si vive. Questo e molto altro ancora è lo scoutismo, forma di associazionismo che a Molfetta è rap-presentata da diversi gruppi: dalle varie sedie AGESCI, agli Scout d’Europa al CNEGEI. E proprio il CNGEI di Molfetta ha predisposto una serie di appuntamenti per festeggiare il suo decimo compleanno. Primo appuntamento quello con la “sto-ria”. A partire dal 28 settembre e fino al 12 ottobre è infatti possibile visitare la mostra sulla “Storia dello Scoutismo” allestita a cura della Sezione Scout CNGEI di Mol-fetta presso la Fabbrica San Domenico.Il CNGEI rappresenta una delle associa-zioni scout presenti a livello italiano, in particolare impegnata nell’educazione laica dei giovani. L’associazione era già presente nella nostra città prima del 1998 con un gruppo collegato alla Sezione di Bari poi, proprio dieci anni fa, il 29 set-tembre 1998, il gruppo passò a costituirsi

in Sezione di Molfetta, realizzando così il sogno di essere protagonisti della propria storia e avviando il progetto di essere pre-senti quanto più attivamente possibile nel proprio territorio. È per questo che la Se-zione di Molfetta ha scelto di celebrare il decennale dalla sua fondazione riempien-

do di significati e appuntamenti il calenda-rio delle attività, coinvolgendo la cittadi-nanza con varie offerte.La mostra, come detto, è la prima tappa dei festeggiamenti e potrà essere visitata 9 alle 13 fino al 12 ottobre, e il pomeriggio dalle 16 alle 20 fino all’11 ottobre. Per organiz-

zare visite guidate o per ottenere altro tipo di informazioni, è possibile contattare il numero 340-5523958. Subito dopo l’inau-gurazione della mostra, avvenuta il 28 settembre, si è svolta la chiacchierata sulla storia dello scoutismo. A “chiacchierare” con la cittadinanza è intervenuta Maria Angela Botta, socia CNGEI, ex capo scout con tante altre varie esperienze scout “nel-lo zaino”. Il 5 ottobre, poi, è in programma l’interessante conferenza sul tema “Scou-tismo tra globale e locale: l’avventura del buon cittadino del mondo nelle proprie realtà” in cui interverranno Daniele Petro-sino, professore della Facoltà di Scienze Politiche di Bari sul tema “I giovani e lo scoutismo”, Barbara Calvi, commissaria internazionale femminile per il CNGEI sul tema “Specificità e azioni dello scoutismo e del guidismo a livello globale”, Sergio Fiorenza, attuale Capo Scout del CNGEI su “mission del CNGEI”, e Annarita Di-gioia, commissaria della Sezione CNGEI di Molfetta su “Piccoli e grandi passi della Sezione di Molfetta”.

La sezione di Molfetta ha programmato una serie di appuntamenti per celebrare l’importante traguardo. Nella Fabbrica di San Domenico una mostra fino al 12 ottobre.

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Sportgiovedì 02 ottobre 2008 21

Esordio vincente per l’Hockey Club

Una stagione iniziata a marcia alternata quella dell’Hockey Club Goccia di Sole Molfetta. Dopo lo stop in Coppa Italia di Lega, sono giunti i primi sorrisi nell’esor-dio in campionato. Ma andiamo con ordi-ne. Ci eravamo lasciati con la vittoria del concentramento di Matera e l’approdo alle finali contro Montebello, Thiene e Sarza-na. Nella finale a quattro, però, i molfettesi non sono riusciti ad aggiudicarsi il pass per

la gara decisiva abbandonando la compe-tizione ad opera del Thiene che ha battuto prima i pugliesi e poi contro il Sarzana ha conquistato la Coppa di Lega solo al pri-mo tempo supplementare, grazie al golden gol. La squadra di Vianna ha disputato una gara double face. Primo tempo strepitoso e giocato a ritmi elevati con vantaggio molfettese di 2 a 0, secondo tempo sotto tono e veneti che approfittando dello sban-damento hanno concretizzato le azioni utili per il pareggio e poi per il sorpasso definitivo, chiudendo l’incontro sul risul-tato di 4 a 3 con comprensibile delusione del presidente biancorosso de Palma e di mister Vianna.Fortunatamente altra musica in campiona-to dove i pattinatori locali hanno centrato una convincente vittoria nella prima uscita della stagione. Sulle mattonelle del “Pala don Sturzo” l’Amatori Lodi non ha avu-to scampo dovendo subire la maggiore grinta e padronanza atletica e tattica dei padroni di casa impostisi con il finale di 8 a 2. Del resto serviva una scossa in casa molfettese per poter rinvigorire un’ambite

dove in settimana l’aria s’era fatta pesante a causa della sconfitta maturata in coppa. E così è stato nonostante il Lodi abbia per primo bucato la rete avversaria passando in vantaggio dopo due minuti dal fischio d’inizio. Un avvio certamente brusco per i locali che dopo pochi minuti trovavano il pari grazie ad una rete di capitan Cristia-no Agrimi, bravo a finalizzare un assist di Azzollini. Da questo momento in poi finalmente la musica diventava quella giu-sta e grazie alla zampata di Antonio Cirilli i molfettesi si portavano in vantaggio per poi allungare con il primo sigillo in cam-pionato dell’argentino David Vianna. La premiata ditta Cirilli-Vianna continuava a tessere le trame della gara e così prima Cirilli era bravo ad incunearsi nelle maglie giallorosse e a trafiggere ancora il portie-re avversario, poi Vianna con un tocco da due passi, grazie all’ottimo rifornimento di Persia, portava il risultato sul 5 a 1. A questo punto gli ospiti sembravano inca-paci di reagire e il campioncino locale Si-nisi confezionava una splendida doppietta con cui chiudeva la prima frazione sul 7 a

1. Secondo tempo avaro di emozioni: da segnalare solo il secondo gol degli ospiti (che approfittavano di un tiro di rigore) ad opera di Frugoni e poi il sigillo finale mes-so a segno ancora da David Vianna. Una vittoria salutare per un gruppo che quest’anno punta, senza mezzi termini, al salto di categoria ma che non può permet-tersi di cedere alle emozioni e alle paure psicologiche: gli uomini giusti per anda-re in campo e imporre il proprio gioco ci sono e la società ha allestito un giocattolo che può funzionare nel migliore dei modi. Sabato 4 ottobre l’Hockey Club Molfetta viaggerà alla volta di Thiene dove incon-trerà i padroni di casa usciti vittoriosi per 2 a 1 dal campo di Sandrigo. Poi, il 10 otto-bre, biancorossi nuovamente in scena sulla pista amica nello scontro contro il Mode-na. Nel frattempo la società molfettese ha comunicato che le gare interne dei bian-corossi saranno trasmesse in differita il martedì alle 14.40 circa sulle frequenze di Teledheon mentre il venerdì pomeriggio si parlerà di hockey su pista nei telegiornali delle 14, 20.45 e 23.

Ormai non si contano più i successi de-gli atleti e delle società sportive molfet-tesi impegnati nel tennistavolo. Dopo la

piacevole realtà dell’Inottica Molfetta, società presente stabilmente nel mas-simo campionato femminile nazionale e partecipante per la seconda stagione consecutiva alla competizione europea denominata ETTU Cup, la ventenne Rossella Scardigno ha spiccato il volo verso prestigiosi lidi. Da quest’anno infatti la molfettese è tesserata con la Sterilgarda Castelgoffredo, società già campione d’Italia e più volte campione d’Europa. Un prestigioso traguardo per l’atleta molfettese che ora punta a per-fezionarsi per tentare di puntare a mete ancora più ambiziose.

Forse è ancora presto per dirlo con cer-tezza, ma i primi segnali che giungono dai campi di calcio a 5 regionali fanno ben sperare per il futuro del Real Mol-fetta. La formazione allenata da Miki Grassi, infatti, ha centrato tre vittorie nelle prime tre gare di campionato e viaggia in testa alla classifica del cam-pionato regionale di Serie C1 a punteg-gio pieno. Alla poco spettacolare ma comunque concreta vittoria ottenuta con il risultato di 1 a 0 il 20 settem-bre nella seconda giornata in casa del

Cerignola, ha fatto da contraltare il ro-tondo 3 a 0 inflitto sette giorni dopo al Modugno (reti di Di Chiano, Capozzi e Mazella) di fronte ad oltre mille tifosi che hanno affollato le tribune del “Pala Poli”. Un buon inizio per una stagione che tutti si augurano possa condurre fino in Serie B. Nei prossimi quindici giorni i “galacticos” molfettesi saranno di scena il 4 ottobre ad Altamura e nuo-vamente in trasferta il 10 contro il Real Mola. Due appuntamenti da segnare con la vittoria.

Il Real viaggia a punteggio pieno

I calcettisti molfettesi fanno tris nelle prime tre giornate. Nei prossimi quindici giorni sono attesi da due trasferte consecutive ad Altamura e poi a Mola di

Bari.

La Scardigno approda al Castelgoffredo

L’atleta molfettese, cresciuta nell’Inottica, tesserata per la società campione d’Italia.

Dopo l’amara sconfitta nella Final Four di Coppa Italia, la truppa di mister Oscar Vianna centra un importante successo nella prima di campionato.

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Sport giovedì 02 ottobre 200822

È in arrivo la Corrimolfetta Al via una nuova stagione con il CSI

Si è tenuta a Milano il 20 e 21 settembre la convention nazionale del Centro Sportivo Italiano. Una non-stop su temi sportivi e sulla formazione dei volontari e operatori del “terzo settore” magnificamente con-clusasi nella splendida cornice notturna del Castello Sforzesco. Il comitato CSI di Molfetta vi ha preso parte con il nuovo presidente, Damiano Minervini, il reviso-re dei conti, Cosmo Pisani e i membri del consiglio Pietro de Nicolo e Massimo Ta-vella. “Al di là degli autorevoli interventi, la convention dimostra la capacità del CSI di mettere in campo energie nuove, di af-frontare le sfide del tempo con un nuovo spirito di iniziativa e con obiettivi ambi-

ziosi che suscitano l’entusiasmo e le atten-zioni del mondo politico, imprenditoriale e, più in generale, del mondo laico. Una nuova stagione, non solo sportiva, è alle porte, e l’impegno del CSI nella società civile è sotto gli sguardi attenti di tutti”, ha dichiarato il presidente del Comitato CSI di Molfetta. Numerose sono le iniziative e le proposte, così come denso risulta essere il calendario dei Gran Premi e delle Fina-li nazionali da svolgersi tra marzo e set-tembre 2009. Le associazioni e le società sportive possono partecipare alle attività mediante affiliazione e tesseramento de-gli atleti rivolgendosi al Comitato CSI di Molfetta in piazza Garibaldi n. 74.

Si avvicina il giorno di Corrimolfetta. Anche quest’anno l’Associazione Free Runners ha posto le basi per il successo dell’evento podistico, che già da due stagioni riscuote consensi dagli appas-sionati dell’atletica leggera. La gara, sulla distanza di 10 km, si svolgerà il 1 novembre a Molfetta, snodandosi in un percorso che unirà tutti i luoghi più suggestivi della città. I partecipanti, iscritti alla FIDAL (Fe-derazione Italiana Di Atletica Legge-ra), provenienti non solo dalla Puglia, avranno l’occasione di testare la loro condizione fisica e soprattutto di gode-re di una giornata di grande atletica.La gara vedrà protagonisti alcuni dei migliori interpreti del podismo, ma non sarà riservata solo a costoro: l’organizzazione ha previsto lo svol-gimento di una gara non competitiva della lunghezza di 5 km per chi aspiri unicamente a tenersi in forma, ad alle-narsi, a provare l’ebbrezza della corsa, che da sempre a Molfetta vanta una grande tradizione, in termini di atten-

zione agli eventi proposti e di pratica della disciplina.La gara, regionale, riscuote ampi rico-noscimenti al di fuori della Puglia. Tali riconoscimenti, pur non avendo avuto coronamento nella considerazione di Corrimolfetta quale evento nazionale, come previsto inizialmente, ne fanno una competizione ambita, apprezzata, attesa da spettatori e atleti.Il ricavato di Corrimolfetta 2008 sarà devoluto in beneficenza, per metà alla Terry Fox Foundation, per metà alle associazioni di volontariato da sempre attive nella diffusione della solidarie-tà, che collaboreranno per l’organiz-zazione dell’evento. Un modo in più per dare tutto, per conferire a Corri-molfetta la valenza di un grande av-venimento sociale. Le iscrizioni, che potranno pervenire al numero di fax 080.5616538 del C. R. Fidal Puglia, scadranno entro le ore 20 di mercole-dì 29 ottobre 2008. Per informazioni contattare i numeri 328.1650869 e 338.2163327.

Il nuovo anno sportivo inaugurato con la convention di Milano.L’evento podistico organizzato dall’Associazione Free

Runners si svolgerà il primo novembre.

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Sportgiovedì 02 ottobre 2008 2�

Volley molfettese a marcia alternata

Risultati contrapposti nel mondo della pallavolo molfettese. Dopo due giorna-te dall’inizio della stagione viaggiano a marcia alternata la Pallavolo Molfetta nel campionato di Serie B1 maschile e l’Azzurra Volley in quello di B2 fem-minile. Gli uomini allenati da coach Vito Avellis (speriamo possa smentire anche quest’anno il detto “nessuno è profeta in patria”) centrano due vitto-rie importanti. All’esordio, sul campo caldo di Galatina, la gara termina al tie break (19-25, 25-20, 24-26, 25-23, 9-15) non senza colpe da parte del sestetto biancorosso apparso psicologicamente debole nei momenti più accesi dell’in-contro. Era quindi necessario ripartire ingranando la quinta e l’occasione si è presentata sette giorni dopo, sul par-quet del Pala Poli, contro i cugini del Bari Volley. Una gara difficile sulla car-ta ma che i molfettesi, sostenuti anche da un pubblico assai numeroso e par-tecipe, hanno archiviato senza nessuna difficoltà: 3 a 0 il finale in poco più di un’ora di gara e match senza storia con parziali (25-17, 25-13, 25-19) che non danno adito a recriminazioni per gli ospiti. Alla fine merito a coach Avellis per aver saputo leggere e interpretare

la tattica di gara in maniera pressoché perfetta nonostante l’assenza per infor-tunio di Kunda ma potendo contare su uomini pronti al sacrificio e trascinati, specie nel primo set, da un Costantini in eccezionale stato di forma e da un La Gioia padrone del campo per tutto l’incontro. Nei prossimi quindici gior-ni i biancorossi saranno nuovamente di scena in casa il 5 ottobre ospitando il Fasano, poi viaggeranno alla volta di Terni il giorno 11.Sulla sponda femminile, invece, sensa-zioni contrapposte dopo le prime due giornate di campionato. Felicità per l’esordio assoluto nella prima di cam-pionato con la vittoria per 3 a 1 contro il Nojaturi (25-23, 24-26, 25-19, 25-21) e amarezza per la sconfitta (3 a 0) su-bita sabato 27 settembre nell’esordio assoluto fuori regione sul campo del Benevento. Se nella prima giornata le ragazze di Annagrazia Matera erano riuscite a far loro l’intera posta in palio nonostante qualche sbavatura di trop-po, così non è stato sette giorni dopo in terra campana. Le molfettesi hanno resistito alle padrone di casa solo per il primo set, conclusosi per 25 a 21, mentre nelle altre due frazioni (25-19, 25-18) hanno praticamente lasciato strada libera alle avversarie. “Nella gara di Benevento la differenza l’ha fatta l’emozione e la paura della prima volta lontane da casa – ha dichiarato il presidente Vincenzo Giancaspro, che ha aggiunto – certo ci aspettavamo che le ragazze potessero subire queste in-fluenze extrasportive ma ci auguriamo maggiore freddezza, specie dalle più esperte, nelle prossime uscite lontane dal Pala Poli”. E la possibilità di ripren-dere la corsa anche in campo avversa-rio arriverà già con la gara di sabato 4 ottobre in casa del Taranto attualmente primo della classe ma già battuto nel corso di una amichevole estiva. Le “az-zurre” torneranno a giocare di fronte al proprio pubblico giorno 11 ospitando il Battipaglia.

I ragazzi di Avellis centrano due successi in altrettante gare. Le “azzurre” della Matera vincono in casa e

perdono a Benevento.

CALCIO A5 CALCIOSerie C1 Seconda categoria

CellamareBARI SPORTPaloBisceglieConversanoCapursoMILAN CLUBAltamuraBitrittoTrinitapoliE. TriggianoMolaTraniAdelfiaCerignolaA. Triggiano

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PellegrinoR. MOLFETTAV. MolaR. MolaCastellanaRuvoModugnoNociSpinazzolaGiovinazzoFasanoCerignolaSammicheleSavaAltamuraBrindisi

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pALLAVOLOSerie B1 Maschile Serie B2 Femminile

TarantoSarnoMateraTuglieTraniNojaturiPotenzaSalernoBeneventoAversaSala ConsilinaMOLFETTABattipagliaMontescagliosoScafatiOstuni

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MOLFETTASoraOstiaTerniFoggiaSpoletoChietiTerlizziBroloBariAvellinoFasanoMarcianiseGelaGalatinaSquinzano

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HOCKEY BAsKETSerie A2 Serie A dilettantiMOLFETTAMateraSarzanaThieneFollonicaLodiCorreggioSandrigoMontebelloModena

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MOLFETTASienaPalestrinaOsimoPotenzaFirenzeSant’AntimoMateraOstuniBarcellona P.G.FerentinoTrapaniLatinaFossombrone

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Fonte: Rete Informa

Rubrichegiovedì 02 ottobre 2008 2�

sms

Continua il successo dei “commenti via SMS” agli

articoli pubblicati da “il Fatto”. An-che in questa uscita vi proponiamo i messaggi inviati dai lettori alla no-stra redazione. Vi ricordiamo che per commentare gli articoli basta in-viare un SMS al numero di telefono 347.1136778 indicando il codice che trovate sotto il titolo di ogni articolo. In questo numero ancora tanti messag-gi per sostenere l’idea di un concerto a Molfetta di Caparezza (solo un SMS contrario all’iniziativa) ed un messag-gio di commento all’inchiesta sulla presenza in città di uno strip club. A tal proposito accogliamo le critiche del lettore (peraltro le sole arrivate) ma rispediamo al mittente le accuse di volgarità e di bassa qualità del nostro lavoro: abbiamo raccontato un aspetto nascosto ma pur sempre presente della nostra città. Lo abbiamo fatto cercan-do di non urtare le sensibilità dei più. Anche questo significa fare informa-zione. Alla prossima puntata con i vo-stri SMS._ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ _

634. Caparezza e il concerto a Molfetta.

* Molfetta è conosciuta più per merito di Caparezza che non per le parole al vento dei nostri politici e cravattari vari! La musica raccon-ta verità è per questo che chi vive nella menzogna ne ha timore. Sì al concerto per battere la “mafia”.

* Sì al concerto di Caparezza!

* Neanche per idea! Fate venire Fiorella Mannoia.

* Certo che vogliamo il concerto di Capa! Gratis magari...

* Sì voglio Caparezza a Molfetta perché è un mito... il nostro mito!

* Sì, voglio assolutamente il con-certo di Capa al più presto possi-bile. Pasquale de Palma.

* Ammiro Caparezza, è il mio cantante preferito. Voglio il suo concerto a Molfetta. Marco.

* Caro giornale “il Fatto”, ho 15 anni e sin dagli esordi di Caparez-za, quando era ancora Miki Mix, seguo la sua musica. Sono rimasto un po’ male quando qualche anno fa si tenne un suo concerto. Sì gra-tuito ma pagato se non sbaglio dal Comune. Penso che Caparezza, un po’ come fanno i grandi della mu-sica, dovrebbe dedicare un con-certo alla sua città, che da sempre (almeno per quanto mi riguarda) l’ha sostenuto. Gea.

* Sì, voglio assolutamente il con-certo di Caparezza a Molfetta!

653. Uno strip club a due passi da casa. Le altre notti a Molfetta.

* Ma vergognatevi! Un bel giorna-le come il vostro che ora si mette a dare spazio ad articoli di livello così basso e di cattivo gusto come uno strip club! Ma ci sono tante cose di cui parlare!

E poi quelle foto volgari. Questo non è giornalismo! Il giornale è letto anche dai più piccoli e da persone che odiano la volgarità. Teniatene conto! Siete caduti in basso! Se continuate così inizierà il boicottaggio per mano di molti.

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IL FATTO è disponibile in questi esercizi ogni 15 giorni,puntuale come sempre il giovedì.

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Sudoku (giapponese: su-doku, nome completo: Su-ji wa dokushin ni kagiru) è un gioco di logica nel quale al giocatore o solutore viene proposta una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuota; la griglia è suddivisa in 9 righe orizzontali, nove colonne verticali e, da bordi in neretto, in 9 “sottogriglie”, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo

del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, co-lonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 e, pertanto, senza ripetizioni.Fonte:(it.wikipedia.org)

SOLUZIONI n° 19

Rubriche giovedì 02 ottobre 20082�

FACILE DIFFICILE

w w w . i l f a t t o . n e t

Zuppetta di lenticchie con frutti di mare e croste di pane raffermo

Ingredienti per � persone

Procedimento

Categoria: primo piatto

Lavate bene le vongole e lasciatele immerse per alcune ore in abbondante acqua salata leggermente tiepida. Sciacquate le lenticchie, mettetele in una casseruola e copritele di acqua fredda che sopravanzi di 2 dita. Unitevi la cipolla, il sedano e la carota mondati, quindi salate, incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 1 ora finché le lenticchie saranno tenere. Raschiate le cozze con un coltello e passatele con uno spazzolino sotto l’acqua. Pulite le seppie, lavatele e tagliatele a pezzettini. Scaldate leggermente un poco d’olio in una padella larga, unitevi le cozze e le vongole, quindi coprite e lasciatele aprire sulla fiamma. Sgusciatele e conservate il liquido di cottura dopo averlo filtrato. Scaldate un poco d’olio in un tegame e lasciate imbiondire i 2 spicchi d’aglio spellati e il peperoncino; quindi unitevi i pezzettini di seppia, salate poco e fateli insaporire a fuoco vivace. Quando prendono colore, unite il vino, fatelo sfumare, aggiungete la passata di pomodoro e lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco lento. A questo punto unite le lenticchie ben scolate dal liquido di cottura, aggiungete il liquido dei molluschi, lasciate insaporire il tutto e infine aggiungete i molluschi. Servite ben caldo con una spolverata di prezzemolo finemente tritato e croste di pane raffermo saltate all’olio d’oliva. Chef: Michele d’Agostino

gr. �00 di lenticchie piccole kg 1,�00 fra cozze e vongole una seppia di gr. �00 � dl. di olio e.v. di oliva gr. 100 di passata di pomodoro 1/� bicchiere di vino bianco secco una cipolla piccola

½ costa di sedano una carota piccola2 spicchi d’aglio un peperoncino un mazzetto di prezzemolo sale q.b.

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ARIETE LEONE SAGITTARIO

Gli astri nelle prossime settimane sa-ranno dalla vostra. E se proprio le cose non dovessero andare, avrete avuto l’occasione di mettere le cose in chiaro. A volte occorre affrontare la vita a muso duro. Quanti sono innamorati non per-dano l’occasione di farsi avanti.

Prima di lanciarvi nella nuova avven-tura che vi si farà incontro prendete in considerazione ogni aspetto e lasciate che la razionalità faccia la sua parte. Vi scoprite improvvisamente scaramantici e vi dite pronti a rischiare il tutto per tut-to. Non commettete errori.

Sul lavoro non lasciate che un piccolo screzio con i colleghi vi induca a compie-re scelte azzardate. In ogni caso mettete la da parte la vostra pigrizia e concentra-tevi su un obiettivo per volta. In amore le difficoltà sono un ricordo lontano. Gode-tevi questo periodo fino in fondo.

TORO VERGINE CAPRICORNO

Tiratevi su e non declinate gli inviti di amici e conoscenti. Sicuramente stare in compagnia non vi farà male. In ogni caso questo non è il momento per pren-dere decisioni importanti. Il desiderio di dare una svolta è grande ma pazientate ancora qualche settimana.

Riuscirete a sfoderare una grinta che lascerà stupiti anche voi. Novità nel mondo degli affetti. Brividi per chi non riesce proprio a mettere la testa a posto. All’orizzonte ci sono numerosi cambia-menti per voi. La cosa non deve preoc-cuparvi. Avete tutto da guadagnare.

State attraversando un periodo non del tutto positivo e occorre mantenere la calma. Controllate le vostre reazio-ni. Momenti di tensione con il partner e con gli amici. Le cose miglioreranno a metà del mese, ma che fatica sarà sopportarvi.

GEMELLI BILANCIA ACQUARIO

Nel vostro gruppo arriva una persona nuova. A voi piace ma, procedete con cautela, non si siete gli unici preten-denti. Un’occasione mondana sarà il momento propizio per avvicinare quella persona così importante per mettere a punto il vostro progetto. Non lasciatevi

Una notizia inattesa produrrà in voi un benefico mutamento. Siate ottimisti. C’è un mondo da scoprire attorno a voi. Dovete solo lasciarvi andare e guardare oltre la vostra linea d’orizzonte. Ci sono piacevoli sorprese che vi aspettano die-tro l’angolo.

Provate a trascorrere qualche ora in più in famiglia, se potete, concedetevi qual-che giorno di pausa, magari un fine set-timana in compagnia delle persone che più vi stanno a cuore. Vi attendono giorni di serenità salvo qualche piccolo imprevi-sto che però non vi turberà affatto.

CANCRO SCORPIONE PESCI

Il cuore non sente ragione. Continuate ad aspettare chi di voi non vuole pro-prio saperne. Concentratevi su un altro obiettivo. Avete grinta e caparbietà. Sie-te capaci e affascinanti. Avete amici che vi stimano. Provate ad amarvi un po’ di più e allontanate i pensieri funesti.

Qualche piccolo problema di salute po-trebbe allungare i tempi di un progetto che state accarezzando da tempo. Per il resto avete puntato in alto ora, che siete quasi arrivati in cima, non potete mollare. Quindi stringete e pugni e an-date avanti.

Molti dei vostri problemi sono causati dalla vostra incapacità di mantenere la concentrazione. Questo accade sia in ambito professionale sia nella vita priva-ta. Provate a farvi un esame di coscien-za ed evitate di aggredire e di accusare quelli che vi sono vicino.

I CONSIGLI DELLO ZODIACO

Rubrichegiovedì 02 ottobre 2008 2�

IL FATTOQuindicinale gratuito di informazione

EDITOREActiva Srlcon unico socio

PRESIDENTEGiulio Cosentino

DIRETTORE RESPONSABILECorrado Germinario

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