Il cuore dell'educazione
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“Millet è “PAPÀ” Millet, vale a dire consigliere dei giovani pittori, guida in tutto, penso a Millet quando sosteneva l’importanza del dolore umano come elemento essenziale e indispensabile ad ogni espressione della creatività artistica”
(Lettera a Theo, n°400, aprile 1885)
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J.F.Millet, Primi passi, 1858, Missisipi
V.V.Gogh, Primi passi, 1890, New York,
“Millet è “PAPÀ” Millet, vale a dire consigliere dei giovani pittori, guida in tutto, penso a Millet quando sosteneva l’importanza del dolore umano come elemento essenziale e indispensabile ad ogni espressione della creatività artistica”
(Lettera a Theo, n°400, aprile 1885)
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“Millet è un vero artista perché non dipinge le cose come sono tracciandole in modo asciutto e analitico,ma come lui le sente […] Ciò che cerco di imparare così non è il disegnare una mano, ma un GESTO; non una testa matematicamente esatta, bensì IL PROFONDO DELLA SUA ESPRESSIONE. Insomma, LA VITA”
(Lettera a Theo, Amsterdam, 3 Aprile 1878)
J.F.Millet, i raccoglitori di fieno, 1850, Parigi
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“Millet è un vero artista perché non dipinge le cose come sono tracciandole in modo asciutto e analitico,ma come lui le sente […] Ciò che cerco di imparare così non è il disegnare una mano, ma un GESTO; non una testa matematicamente esatta, bensì IL PROFONDO DELLA SUA ESPRESSIONE. Insomma, LA VITA”
(Lettera a Theo, Amsterdam, 3 Aprile 1878)
J.F.Millet, i raccoglitori di fieno, 1850, Parigi
V.V.Gogh, Il raccoglitore di fieno, 1889, Amsterdam
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“Quando lo zappatore zappa, quando il contadino è un contadino vero, quando la contadina è una contadina vera”
(Lettera a Theo, Neunen, Luglio 1885)
in altre parole, quando lavorano, ovvero quando compiono quel GESTO CHE DESCRIVE LA LORO SEMPLICE REALTÀ QUOTIDIANA
J.F.Millet, coltivatori di patate, 1961, Boston
“Devo dire che ciò che muove la mia arte è l’umano”
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(J.F. Millet, da A. Sensier)
J.F.Millet, Mezzogiorno, la siesta, 1866, Boston
V.V.Gogh, Contadini in siesta, 1889, Parigi
“Ciò che si fa per
amore è ben fatto. Quando
siamo colpiti da un’opera, ciò
succede perché è fatta col cuore,
con semplicità e povertà di spirito” (Lettera a Theo, Amsterdam, Aprile 1878)
“Ciò di cui sono pieni il cuore e la mente, deve venirmi fuori, in quadri e disegni”
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“Il lavoro a cui ci si dedica, a cui si cerca di dare carattere e sentimento, questo lavoro non è mai sgradevole né invendibile”
(Lettera a Theo, n°185, aprile 1882)
(Lettera a Theo, n°166, Dicembre 1881)
J.F.Millet, Vagliatore, 1948, Londra
V.V.Gogh, Uomo con setaccio,1881,Otterlo
“Barbiana non è nemmeno un villaggio, è una chiesa e le case sono sparse tra i boschi e i campi […] In tutto ci sono 39 anime, in molte case e anche qui a scuola manca la luce elettrica e l’acqua. La strada non c’era. L’abbiamo adattata un po’ noi perché ci passi una strada”
(Lettera ad una professoressa)
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“Mentre camminavo, non riuscivo a scordare l'immagine di quest'uomo che saliva in pieno
inverno tra il fango e la neve ed il freddo, senza considerare poi che era la stessa strada,
infinita, che percorrevano tutti i bambini con le loro scarpe consumate”
(Testimonianza di una partecipante al pellegrinaggio a Barbiana dell’11 Novembre 2007)
SCOPO: “CERCASI UN FINE, CHE SIA ONESTO. CHE NON PRESUPPONGA NEL RAGAZZO NULL’ALTRO CHE D’ESSERE UOMO”
(Lettera ad una professoressa)
“Resta in piedi dalla parte nostra, per conoscerci. Per lui ogni anima
era un universo di dignità infinita”
(Aldo Bozzolini, Barbiana, o scuola dell’inclusione)
STRUMENTI PER CRESCERE NEL MONDO
LINGUA
GIORNALE
“spesso quando si tornava a casa, il telegiornale lo facevamo noi durante la
cena”
(Aldo Bozzolini, Barbiana, scuola dell’inclusione)
“Tengo oltre alla scuola serale una scuola pomeridiana per i bambini. Quest’ultima funziona ininterrottamente d’estate e d’inverno e perfino la Domenica”
(Don Milani, Lettere alla mamma)
“Chi era senza basi, lento o svogliato, si sentiva il
preferito. Veniva accolto come il primo della classe
finché non aveva capito gli altri non andavano avanti.
Se sbagliavo si cercava insieme. Le ore passavano
serene senza paura o soggezione e insegnando
imparavo tante cose”
“Il maestro stesso si faceva scolaro accanto a loro, imparando mentre insegnava”
(Aldo Bozzolini, Barbiana, o scuola dell’inclusione )
“D’inverno stiamo un po’ stretti, ma da aprile ad
ottobre facciamo scuola all’aperto e allora il posto
non ci manca. […] Qualcuno viene da molto lontano,
per esempio Luciano cammina nel bosco quasi due ore
per venire e altrettanto per tornare. Questa scuola, senza paure,
più profonda e più ricca, dopo pochi giorni ha appassionato ognuno di noi.
Non solo: dopo pochi mesi
ognuno di noi si è affezionato anche al sapere in sé”
(Aldo Bozzolini, Barbiana, o scuola dell’inclusione)
(Aldo Bozzolini, Barbiana, o scuola dell’inclusione )
“Così come la calamita col suo campo magnetico smuove la limatura di ferro da sotto il foglio, così pian piano, con naturalezza, ci si trovava sempre più vicini al priore”
“Qui tutto è accetto, tutto appassiona, Insomma la scuola è
un fuoco di fila di gioia e si vedono i ragazzi rifiorire di
minuto in minuto […] son tanto commossi dalla scuola che
ricevono, che ieri l’altro mi sono arrivati con un fiasco di vino
sotto la giacchetta. Non avevo mai gradito tanto un regalo”
(Don Milani, Lettere alla mamma)
• LETTERE A THEO, Vincent Van Gogh, Tullio Pironti editore, 2003 • LETTERE SULLA PITTURA A THEO, Vincent Van Gogh, TEA, 2006 • immagini tratte da MILLET, VAN GOH, Museè d’Orsay, Paris, 1998
• LETTERA AD UNA PROFESSORESSA, Scuola di Barbiana, Libreria editrice fiorentina
• BARBIANA, O SCUOLA DELL’INCLUSIONE, Aldo Bozzolini, EMI, 2011
• LETTERE ALLA MAMMA, Alice Comparetti Milani, A. Mondadori, Milano 1973
• immagini tratte dalla rete
Motore di ricerca: GOOGLE
SITOGRAFIA RISTRETTA: www.meetingrimini.org www.novaramissio.it
20 (Studio di Jean-François Millet)