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Anno scolastico 2014-2015

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Editoriale: educare il cuore e la ragione 3

Scuola dell’infanziaPronti via! 4Evviva i colori 5Liberi esploratori 5Il bosco delle storie 6Proprio come Signac 7Imitiamo Kandinsky 8La danza del pennello come Pollock 9Piccoli scienziati 10Conosciamo Lio, topolino bibliotecario 11I preziosi regali di Lio: il libro di Elmer e quello di Guizzino 12Tutti in festa!!! 13Festa in maschera 14C’era una volta…la frutta e la verdura 15

Scuola PrimariaScopriamo i nostri sensi 17Oggi sono una nuvola 19Andiam…andiam…andiamo a vendemmiar 20Scopriamo la storia del giocattolo 22Al museo del giocattolo 23In mezzo alla natura 24La pittrice Chiara 25Il gatto con gli stivali 25Poldi Pezzoli: la casa museo 26Jurassic school 27Vigili onorari 27Viaggio tra le emozioni 28Aulì Ulè – Il giardino dei giochi dimenticati 28Un pranzo a regola d’arte 29Like an egyptian 29L’ultima Cena 30Aspettando EXPO 31Buon compleanno Leonardo 31Navigando sull’Adda 32Un’emozione grandissima 33Una mattina tra le stelle 34Visita alla chiesa ortodossa 35Crescere, muoversi, stare bene 35Albero e …foglio 36Il viaggio del cibo 36Pupus…pupi 37Quel ramo del lago di Como che volge a Mezzogiorno 38Mondo Milan 39

Sommario

Scuola SecondariaVangoghiamoci 40Festa di fine quadrimestre 41Utile e dilettevole 41Gita a Madrid: la parola alle prof 42Tra castelli e opere d’arte 46Noi…architetti in erba 47Attività ed Eventi al 105Una giornata davvero speciale 48W l’Open Day! 49Il nostro Natale…e i nostri presepi 50Che belle mascherine 51Un anno di sport 52Trofeo Villa-Santa 53I nostri piccoli campioni 54La scuola delle mamme 55C’era una volta 56Noi e i giochi: i nonni raccontano 57Nonna Anna 58Nonno Griffa 59Cera una volta e c’è adesso 60Quater Pass per Milan 63C’era una volta …in mostra 65Cabrini’s day 66I nostri protagonisti 68

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Il Cabrini è una “comunità educante”, che è formata dainsegnanti, genitori e alunni.Tutti costoro comprendono che “ ...l’unica reale possi-bilità che abbiamo di riuscir loro di qualche aiuto nellaricerca di una vocazione è avere una vocazione noistessi, conoscerla, amarla e servirla con passione: perchél’amore alla vita genera amore alla vita”.(N. Ginzburg, Le piccole virtù).Si dirà: perché “vocazione”? La risposta è semplice: per-ché chi si nutre autenticamente comprende ben prestoche la propria vita non deve venire trascinata stanca-mente, ma ha uno scopo, un senso e può dare moltofrutto: a sé e agli altri.In questo anno il Cabrini ha conseguito notevoli risultatisia nel condurre a compimento il curriculum scolastico,secondo i contenuti e i metodi delle singole materie, sianell’affiancare iniziative interessanti e di pregio.Così, le pagine che seguono lo documentano, ad esempio:- la mostra di Van Gogh non si è conclusa in una sem-plice visita, ma ha dato luogo a lavori personali in classe;- gli spettacoli e i concorsi musicali hanno portato allaluce abilità insospettate dei nostri ragazzi e delle nostreragazze;- la gita ai luoghi manzoniani ha consentito ai nostribambini e alle nostre bambine di prendere consapevo-lezza di essere “eredi” di una grande e bella tradizione;- la gita a Madrid ha consentito non solo di visitare unagrande capitale, ma di conoscere e mantenere i rapporticon i loro coetanei cabriniani ;- la visita al Milan ha permesso di vedere come il mondodel calcio non sia solo quello che appare in TV nelle par-tite, ma è fatto di persone che attraverso il loro lavororendono possibile ai giocatori di scendere in campo.Tutte queste iniziative e tante altre sono un “dono”, cheil Cabrini 105 ha potuto fare grazie all’impegno, bensopra il semplice “dovere”, di insegnanti e di genitori:un “dono” che ha attivato un “lavoro” nei bambini e neiragazzi, un coinvolgimento nel gruppo-classe-scuola, diaiuto reciproco, di acquisizione di saperi “non sempli-cemente scolastici” e di sviluppo di quelli scolastici.Come in passato, gli allievi del Cabrini concludono ilciclo scolastico avendo acquisito una spiccata persona-lità e una buona, quando non ottima preparazione, cheli rende in grado di affrontare il ciclo delle superiori inmodo attivo, come protagonisti capaci di contribuire albenessere della nuova comunità scolastica e al proprioincremento di sapere.

Federica Bellesini Colombo

“Nutre la mente solo ciò che la rallegra”(Agostino, Confessioni, XIII, 27-42).

Ma che cosa nutre la mente al punto di rallegrarla?Agostino è molto chiaro e altrettanto deciso nel rispon-dere: non è la semplice gratuità del dono che nutre lamente. Chi riceve, infatti, non può rallegrarsi del dono,quando non ne vede ancora alcun frutto per sé: è per luiun “dono inutile”.

Così il sapere nutre solo quando è accolto e, mediante illavoro personale, viene fatto fruttificare.Questa deve essere perciò l’autentica educazione: undono di cui il bambino e il ragazzo possono appropriarsie fare fruttificare; e il frutto più grande e importante èsenza dubbio la crescita personale.Con questa consapevolezza il Cabrini conduce la sua at-tività educativa, giorno dopo giorno, assumendo, por-tando su di sé e sfidando i sempre nuovi imprevisti, lesempre nuove difficoltà.E compie quest’opera offrendo un “dono” che sia bello,perché, si sa, la bellezza affascina e smuove anche gli spi-riti abitudinari, intorpiditi e persino quelli sazi.

Editoriale

Educare il Cuore e la Ragione

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Anche quest’anno la Sezione Primavera è qui pronta ad accogliere i nuovi arrivati che per la prima volta sitrovano ad affrontare un’ esperienza di gruppo. La prima tappa di questo percorso è l’inserimento dove, nonsenza qualche lacrima, i bambini si abituano a trascorrere del tempo senza il contatto diretto con i proprigenitori. Noi maestre cerchiamo di rendere la giornata più serena possibile con tante coccole, qualche giocoinsieme, ascoltando musica, cantando e ballando.Si cerca di insegnare le prime regole dello stare insieme e quanto sia bello condividere con gli altri bambini imomenti di gioco.Adesso ci aspettano tante attività divertenti: abbiamo scoperto insieme l’autunno, dipingendo ognuno un alberocon l’impronta della nostra mano e incollandoci le foglie sbriciolate; abbiamo usato la tempera tattile perconoscere il rosso, abbiamo fatto una “caccia al tesoro” in classe alla ricerca degli oggetti di questo colore.Più avanti ci dedicheremo agli altri due colori primari: giallo e blu e alla scoperta del nostro corpo con tantigiochi e attività. E dopo… è sempre bello pranzare al nostro “Ristorante” e fare la nanna tutti insieme!A noi maestre il compito di accogliere e accompagnare ogni bambino in questo bellissimo viaggio.

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Pronti Via!

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Liberi EsploratoriIl laboratorio dal titolo “Girotondo plurisensoriale, la nostra palestra dei sensi!” che coinvolge i bambini piùpiccoli della Scuola dell’Infanzia, di due anni e mezzo tre, ha come obiettivo principale quello di guidare ededucare i bambini ad esplorare il mondo a 360° attraverso un approccio esperienziale e plurisensiorale. Ai bambini verranno proposte diverse attività dove scopriranno e manipoleranno insieme, materiali diversi,dalle molteplici caratteristiche, sentendosi liberi di esplorarli e trasformarli come meglio credono. Un percorso che li farà entrare incontatto con materiali così diffe-renziati tra loro, ma in grado diregalare emozioni e sensazioni dacondividere con gli altri.

Stiamo scoprendo il nostro corpo, costruendo unasemplice marionetta di carta e giocando una volta allasettimana durante l’attività di psicomotricità. Impariamo a controllare i movimenti delle nostrebraccia, delle gambe, della testa con giochi e canti. A breve ci sarà una bella sorpresa: coinvolgeremo ibambini affinché vivano una vera e propria fiaba.

Eccoci di nuovo qui a raccontare come prosegue il no-stro cammino alla scoperta dei colori.Dopo il colore rosso ecco il giallo. Per conoscerlo me-glio abbiamo realizzato un grosso sole incollandopezzi di carta gialla.È stato bello scoprire che con il colore giallo si puòanche giocare: travasando la farina gialla e incollan-dola sul foglio oppure intingendo i rulli nella temperaper colorare dei fogli.Con il blu abbiamo colorato la schiuma da barba e lapasta di sale.Che bello spalmare la schiuma sul foglio e poi mas-saggiarsi le mani e le braccia “Sembriamo tutti deipuffi”!Oltre ai colori stiamo conoscendo la stagione dell’in-verno, addobbando il nostro albero con i batuffoli dicotone e costruendo su un grande foglio un pupazzodi neve con la tempera tattile.Tutti abbiamo partecipato divertendoci un mondo in-sieme!

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Evviva i Colori

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Oggi con i bambini del gruppo Azzurro di cinque anni e ibambini del Gruppo Arancione di quattro anni, siamo an-dati in gita a Cormano alla “Fabbrica del gioco e delle Arti“,per assistere a uno spettacolo teatrale dal titolo “Il boscodelle storie”.A catturare subito la nostra attenzione sul palcoscenico delteatro è stata una suggestiva scenografia: un grande alberosecolare che, quando è iniziato lo spettacolo, si è aperto …Con molto stupore abbiamo scoperto che quell’albero erain realtà una casa molto speciale dove viveva un simpaticis-simo gnomo vestito di rosso e verde di nome Muschietto,grande esperto di erbe, radici e molto bravo a preparare po-zioni magiche! Con lui abbiamo conosciuto anche altri suoi amici delbosco: come il coniglio che saltellava sempre e faceva moltoridere quando parlava, un altro folletto che si chiamavaKarbolicchio che viveva sotto terra, una gazza che raccon-tava tutte le notizie sugli animali del bosco, una civettagrande e bianca con gli occhi tutti d’oro!Abbiamo conosciuto anche un lupo un po’ furbacchioneperché andava a rubare il cibo a casa di Muschietto: era in-fatti molto goloso di miele, torte e biscotti! Però era un lupoanche molto bravo e coraggioso perché alla fine con la po-zione magica preparata da Muschietto, riesce a salvarel’amico gnomo e tutti gli altri animali del bosco dalle mac-chine scavatrici degli uomini che volevano distruggere ilgrande albero e tutto il bosco per costruire case e strade. Questo spettacolo è stato proprio divertente e ci ha fatto sco-prire e comprendere la bellezza del bosco e dei suoi abitanti.

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Il Bosco delle Storie

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Proprio come Signac

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Imitiamo Kandinsky

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Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

La Danza del Pennello come Pollock

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Conosciamo le proprietà dell’acqua e scopriamo insiemequanto è importante e preziosa!

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Piccoli Scienziati

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Tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Sezione Primaverasi sono riuniti in salone per una sorpresa speciale!Ad attenderli un teatrino coloratissimo che le maestre avevanopreparato per loro e di fronte al quale i bambini si sono seduti consguardi attenti e occhi stupiti. Ma cos’è questo strano oggetto?Qualcuno dei bimbi più piccoli ha subito notato la presenza di libri“veri” mentre i più grandi hanno osservato che altri libri eranodisegnati e avevano delle scritte! Che posto è mai questo?A un certo punto tutta l’attenzione e la curiosità dei bambini si è ri-volta verso un piccolo buco scuro presente sullo sfondo di questoteatrino dal quale provenivano strani rumori che sembravano esserefatti con la carta.All’improvviso, tra gli sguardi incuriositi e sorpresi dei bambini daquel buchino è sbucato un Topolino!Un piccolo topino grigio con gli occhiali che ha raccontato di chia-marsi Lio e di vivere proprio lì in questo posto ricco di libri, moltofrequentato anche dalle mamme, papà e bambini che vengono perleggere, sfogliare le pagine e da cui cerca di non farsi vedere!Lio vive proprio in una biblioteca ed è un topolino molto simpaticoche ha tantissimi libri che legge spesso perché come ha suggerito luistesso “ I libri aiutano a crescere!” I nostri bambini colpiti ed entu-siasmati dallo strano personaggio gli hanno spontaneamente rivoltole domande più disparate: se aveva un libro preferito, quanti libriaveva letto e cosa mangiava… Lio si è dimostrato aperto e disponibile ad accogliere e rispondere atutte le curiosità dei nostri bimbi, molto felici di aver conosciuto que-sto nuovo amico!Alla fine, anche se con un po’ di dispiacere, ci siamo salutati, e ab-biamo regalato al piccolo topino un pezzetto di cracker che Lio, unpo’ affamato, ha molto apprezzato promettendoci che tornerà ancorapresto a trovarci!

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Conosciamo Lio, Topolino Bibliotecario

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Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

I Preziosi Regali di Lio: il libro di Elmer equello di Guizzino!

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Questa mattina qualcosa di davvero speciale ha animato gli spazi della nostra Scuola: una parata di coloratissimielefanti! Complice l’arrivo del Carnevale, abbiamo scelto di concludere il nostro lavoro sulla storia di “Elmerl’elefante variopinto!” prendendo spunto proprio dalle ultime pagine del libro che, come tutti voi ricorderete, ciè stato regalato tempo fa dal nostro caro amico Bibliotecario Lio! Da quel giorno è passato un po’ di tempo enoi bambini con le nostre maestre abbiamo imparato un sacco di cose … Per esempio abbiamo conosciuto l’ambiente della giungla e dei i suoi abitanti, ma soprattutto abbiamo scopertoche ognuno di noi è diverso dagli altri non solo per com’è fatto fuori ma anche perché ha delle qualità personaliche lo rendono unico e speciale, proprio come Elmer che è diverso da tutti gli elefanti non solo perché variopinto,ma perché allegro e un po’ “mattacchione” ed è l’unico in grado di strappare sempre un sorriso ai suoi amici! Abbiamo quindi deciso oggi di vivere tutti insieme “il giorno di Elmer”, la festa con cui ogni anno gli elefantisono soliti ricordare il loro amico, sfilando in parata dipingendosi di svariati colori! Ispirati quindi proprio dalle ultime pagine di questo meraviglioso libro, questa mattina tutti i bimbi della Scuoladell’Infanzia e i più piccolini della Sezione Primavera (a cui le maestre hanno raccontato la storia), sono uscitidalle loro Sezioni indossando una coloratissima mascherina da elefante che ognuno ha personalmente dipintoper l‘ occasione!Poi tutti insieme, uno dietro l’altro in un’ unica fila, come in una vera e propria parata, i bimbi hanno sfilato conle loro maestre a ritmo di tamburello, maracas per i corridoi della scuola, passando perfino per la portineria ela segreteria ricevendo complimenti e regalando a tutti meravigliosi sorrisi! Al termine della parata, la festa è proseguita poi in salone con musica, balli e un divertente gioco tutti insieme!

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Tutt i in Festa! ! !

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É arrivato il Carnevale, festa che i bambini della Scuola dell’Infanzia e della Sezione Primavera vivono semprecon molta gioia e attesa! É un momento di condivisione speciale, un’occasione per mascherarsi e sognare … Cisono bellissime principesse, eroi dai super poteri, e simpatici personaggi … Anche quest’anno le maestre si sono mascherate e per l’occasione in perfetta sintonia con il tema del “ C’era unavolta” , ognuna ha scelto di indossare i panni di una maschera tradizionale come Pulcinella, Arlecchino,Colombina, Pantalone, Rosaura, il Dottor Balanzone, Meneghino e ha improvvisato una scenetta per raccontarela storia del suo personaggio e presentare a tutti i bambini le sue caratteristiche. Pulcinella con il suo mandolino,Arlecchino con il suo vestito cucito con tanti pezzi di stoffa colorata, Colombina servetta e innamorata diArlecchino, Pantalone avaro e geloso delle sue ricchezze, Rosaura dalla grande bellezza e dal cuore innamorato,il Dottor Balanzone che dice di essere sapiente ma in realtà non sa un bel niente e infine Meneghino mascheraMilanese con il suo riconoscibile codino!L’allegra mattinata è così trascorsa tra musiche, stelle filanti, tanti balli, giochi entusiasmanti e… mangiandoanche delle gustosissime chiacchiere!

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Festa in Maschera

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Il Progetto Continuità nasce come progetto d’Istituto e coinvolge due diversi ordini di Scuola: i destinatari sonoinfatti tutti i bambini in uscita della Scuola dell’Infanzia con la loro maestra di riferimento e i bambini e le maestredelle sezione Quarta Primaria.L’obiettivo del Progetto è quello di accompagnare i bambini nel passaggio alla Scuola Primaria, un percorso chesi costruisce attraverso la scoperta e la conoscenza di persone, spazi, ambienti. Al progetto Continuità viene dedicata particolare attenzione perchè implica il riconoscere la ricchezza formativache la storia di ciascun bambino porta con sé, una storia che include un "prima" da valorizzare ed un "poi" dacurare. Si intende dunque accompagnare i bambini nella scoperta di una nuova realtà fatta di ambienti ma soprattuttodi persone, di insegnanti ma anche di amici capaci di accogliere ed accompagnare.Il passaggio alla Scuola Primaria costituisce certamente un cambiamento, il Progetto Continuità sostiene i bam-bini nell'interiorizzare come tale passaggio possa avvenire in modo sereno e sicuro, nella consapevolezza diessere affidati dalle proprie maestre a future insegnanti pronte ad accoglierli.Il Progetto Continuità prevede la condivisione di alcuni momenti comuni durante l’anno scolastico tra i bambinidella Scuola dell’Infanzia e i bambini della Scuola Primaria e implica la condivisione di momenti di raccordo edincontro tra insegnanti dei due livelli di scuola. I contenuti del Progetto Continuità prendono spunto dal tema proposto quest’anno dall’Istituto,“C’era una volta…” che accomuna tutti gli ordini di Scuola.Cogliendo inoltre l’opportunità offerta dal grande evento di Expo 2015, con il Progetto Continuità si è scelto diapprofondire la tematica del “C’era una volta…” valorizzando l’aspetto alimentare, proprio perché l’esperienzadel mangiare rappresenta una fonte di piacere e di nutrimento sia per il corpo sia per la mente, un’ esperienzadi grande convivialità.

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“C’era una volta…la Frutta e la Verdura”

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L’obiettivo è quello di sensibilizzare i bambini sul temadel cibo, recuperando e riscoprendo il gusto per queglialimenti più poveri, semplici e genuini che “ una volta”bastavano come la frutta e la verdura, ma che al giornod’oggi sono spesso ancora poco apprezzati e amati daibambini. La metodologia utilizzata prevede un approccio squisi-tamente esperienziale, ludico, creativo e artistico.

I bambini dell’Infanzia conosceranno i loro “tutor” diQuarta Primaria e insieme ai loro amici vivranno unviaggio nel mondo dell’arte e della pittura dove nel pia-cere e nella condivisone del fare insieme ritroverannoquesti cibi come soggetti che hanno ispirato alcuni pit-tori famosi nelle loro opere d’arte, recuperandone l’im-portanza e il valore.

Ogni incontro verrà introdotto dall’ascolto e dal cantodella canzone “ Tutti a tavola!”

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

“Tutti a tavola, a tavola che ora, anzi lo era già da mezz'ora. E allora che aspettiamo mangiamo tutti insieme che a tavola ci si vuole un po' più bene"

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Donato , la nostra guida ci ha chiesto :-di che colore è la luce del sole ?-

- gialla - abbiamo risposto sicuri .Ma poi , attraverso alcuni esperimenti,ci siamo accorti che non e’ propriocosì.Ad alcuni bambini Donato ha datodelle palline gialle , ad altri delle pal-line arancioni. Poi ha acceso una lucespeciale (luce al sodio): tutte le pallinesi vedevano gialle. Che magia!!!Con una luce rosse tutte le pallinesembravano arancioni.Abbiamo capito che se cambia la luce,cambia il nostro modo di vedere i colori.

Poi abbiamo visto nel buio, come vedono i gatti. Con una lampada particolare (lampada di Wood) il fogliobianco che avevamo in mano sembrava illuminato e anche i segni gialli che donato ha disegnato sulla facciadella nostra compagna sono diventati fluorescenti.Infine abbiamo usato gli occhi come fanno le mosche , con un visore speciale tutte le cose sembravano moltiplicate.Abbiamo guardato una luce bianca con degli occhiali speciali e…abbiamo visto l’arcobaleno!

Con la pelle sentiamo morbido e ruvido, sentiamo persino l’aria che si muove!

Uscita al Museo della Scienza e della Tecnica

Scuola Primaria - Prima elementare

Scopriamo i Nostri Sensi

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Chi sente meglio, l’ elefante o il topolino? Non sempre chi ha le orecchie grandi ci sente meglio.Riconosciamo un ambiente ascoltando solo i suoni registrati su un cd: siamo stati bravi , abbiamo capito subitoche era l’ambiente della fattoria, c’era la mucca, il cane, il gallo….Abbiamo provato anche il diapason , uno strumento che serve per accordare tutti gli strumenti perchè fa semprela stessa nota “la”.Ma come fa il suono ad arrivare alle nostre orecchie ? Abbiamo capito che il suono vola nell’aria, le sue ondefanno vibrare l’aria. Così anche chi non sente con le orecchie , puo’ sentire le vibrazioni della musica. Abbiamoprovato a suonare il timpano, sulla superficie avevamo messo dei chicchi di riso e delle piccole pietre.Le vibrazioni le facevano muovere. Anche la nostra voce faceva muovere i chicchi!Con una cannuccia possiamo costruire uno strumento che fa vibrare l’aria e produce un suono.

Annusiamo gli odori e i profumi che viaggiano nell’aria come il suono . Proviamo ad indovinare i profumi e le“puzze”.

Scuola Primaria - Prima elementare

Scopriamo i Nostri Sensi

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...

Certe volte sono bianche

e corrono

e prendono la forma dell'airone

o della pecora

o di qualche altra bestia

ma questo lo vedono meglio i bambini

che giocano a corrergli dietro per tanti metri

...

Fabrizio de Andrè

Scuola Primaria - Prima elementare

Oggi sono una Nuvola

In occasione della settimana di scambio tra maestre, nella classe prima della Scuola Primaria è stato propostoun laboratorio di animazione nella didattica sulla tematica delle nuvole.La lettura del libro “Amici per sempre” di Eric Carle è stata lo spunto per avviare un lavoro di immedesimazionecorporea nelle nuvole, aiutati anche dall’ascolto della poesia “Le nuvole” di Fabrizio De Andrè. Ogni bambinoha poi posizionato nel cielo la propria nuvola e si è immedesimato in essa prendendone la forma. Dopo, con leparole, ciascuno ha provato a descrivere com’era, a cosa assomigliava e che sensazione provava quando è diventatonuvola; infine l’hanno pitturata a tempera su un cartoncino. Il giorno dopo, con l’aiuto delle maestre,ciascuno personalmente ha messo per iscritto quanto aveva vissuto il giorno precedente.Alla fine erano tutti allegri ed entusiasti “dell’avventura” ed hanno poi trasmesso la loro gioia ai genitori,raccontando loro questo modo diverso, ma allegro, di imparare.

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La cascina dei Fiori si trova in collina dove c’erano un mondo di alberi, un torrente, animali piccoli e grandi.Con la nostra guida Marica siamo andati a vedere i vigneti.Marica ci ha spiegato le caratteristiche della vite e poi abbiamo vendemmiato.Mi sono molto divertito a raccogliere l’uva perché ero con i miei amici

Scuola Primaria - Prima e Seconda elementare

Andiam...Andiam...Andiamo a Vendemmiar

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Dopo aver pranzato è arrivato il momentopiù esaltante: la pigiatura!

Marica poi ci ha spiegato come fare il vinoe quali strumenti si usavano un tempo.

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Edoardo ha raccontato così: “Lunedì 30marzo sono andato al Museo del Giocattolo edel Bambino a Cormano.Ho visto tanti giocattoli di un tempo comebambole, trenini, carrarmati e altri giocattoliche usiamo anche noi come i Gormiti.Ho ascoltato con interesse la guida di nomeLucia e ho anche costruito un robottino dispugna.Dopo aver mangiato i panini siamo andati ingiardino a giocare a rialzo.Mi sono divertito molto e alla fine dellagiornata ero molto contento perché è stataproprio una bella gita”.

Invece Elisabetta ha scritto: “Abbiamo visto i giochi di tantotempo fa; alcuni facevano anche rumore! Era una bella giornatadi sole e ci siamo divertiti anche a giocare a rincorrerci oltre acostruire un bel giocattolo con materiale di recupero.Tornata a casa ero stanca, ma contenta per la bellissima gita”.

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Scopriamo la Storia del Giocattolo

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Ieri siamo andati al museo del giocattolo per scoprire la sua storia. All' inizio siamo andati in laboratorio percostruire un robot con la nostra fantasia e con i materiali riciclati. Anticamente l' idea del giocattolo era natadai nonni che volevano far divertire i loro nipotini e costruivano con dei materiali trovati in casa. Ecco che ilmanico di una scopa con due cucchiai di legno poteva diventare un cavallo con il quale si potevano inventaredelle avventure. Dopo che si è capito che il giocattolo è importante per i bambini, sono nati gli artigiani che hanno cominciatoa costruire i giocattoli. Questi primi giocattoli erano fragili, costosi, preziosi e quindi destinati ai ricchi.In alcuni giocattoli per farli muovere si usavano i meccanismi dell'orologio e i carillon. I giocattoli servono ai bambini per imparare il mestiere che avrebbero fatto da grandi ed erano diversi quellidei maschi da quelli delle femmine.É molto interessante il prassinoscopio, il primo strumento per vedere i cartoni animati. Col tempo sono nate anche le fabbriche dei giocattoli così si sono diffusi e costavano meno. A me è piaciuto molto il prassinoscopio.

Scuola Primaria - Prima e Seconda elementare

Al Museo del Giocattolo

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Appena arrivati a Minoprio ci siamo ritro-vati circondati da orti, fiori, cespugli epiante. Lungo il sentiero che ci avrebbeportato al laboratorio, la nostra guidaAnna ci ha fatto osservare una vasca doveun tempo le donne lavavano i panni. PoiAnna ci ha fatto vedere dei fiori chiamatirobinia; sono molto profumati, bianchi,crescono a grappoli e con essi le api fannoil miele di acacia.In cima alla collina si vedevano degli alberiin lontananza, dei piccoli fiorellini e deicampi coltivati.In una stanza Anna ci ha spiegato la vitadelle api. Le api sono degli insetti moltopiccoli, ma possono svolgere tanti compitiman mano che crescono; nella famigliadelle api non c'è nessuno che non lavora.Abbiamo visto nell'arnia le api operaie el'ape regina, i fuchi e le cellette che costrui-scono le api, con una curiosa forma geo-metrica: l'esagono. Dopo aver consumatoil pranzo al sacco e giocato sotto il sole, cisiamo incamminati verso un'enorme serra.Lì abbiamo invasato una piantina di basi-lico mentre Anna ci spiegava le caratteri-stiche di alcune piante.In seguito ci siamo diretti in un'altra serraper osservare vari tipi di ortaggi; qualcosaabbiamo imparato, ad esempio come di-stinguere una pianta di pomodoro da unadi zucchine.Alla fine della giornata, prima di tornare acasa, abbiamo fatto una corsa in unlabirinto fatto di siepi. Che divertimento!

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In Mezzo alla Natura

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Scuola Primaria - Seconda e Terza elementare

La Pittrice Chiara

Il Gatto con gli Stivali

Ieri è venuta a trovarci la pittrice Chiarache fin da piccola ha sempre avutola passione di dipingere infatti hafrequentato il liceo artistico.Per prima cosa ci ha comunicato che leidipinge i luoghi che le stanno sempre acuore e che fanno parte della sua vitapersonale. Infatti in tutti i suoi quadrisono rappresentate le stesse montagne invari momenti della giornata nelle suestagioni preferite che sono l'autunno el'inverno.Prima di giudicare se un quadro è belloo brutto è importante conoscere lo stile che il pittore esprime nei suoi quadri. Chiara dipinge con colori a olioe usa pennelli, spatole, stracci per sfumare i colori.Questo incontro mi è piaciuto molto, Chiara è simpatica e forse anch'io un giorno diventerò pittrice.

Carlo Colla ha iniziato il teatro delle marionette nel 1836 e questa tradizione è continuata fino ai nostri giorni,tramandata da padre in figlio.Noi siamo andati a vedere la fiaba “Il gatto con gli stivali”, fedele al testo originale.Di questa rappresentazione ci hanno colpito la bellezza delle marionette e degli scenari, la quantità di marionetteutilizzate, l’abilità dei marionettisti.Le marionette, nella recita, sembrano grandi in realtà, viste da vicino, risultano più piccole. Questo perché tuttigli scenari sono costruiti in proporzione ai personaggi. Nella fiaba si alternano momenti di recitazione a quellidi canzoni, come nelle operette di un tempo. Lo spettacolo è molto diverso rispetto al film della WaltDisney, che non rispecchiano la vera fiaba. Nel luogo del teatro c’è una scuola dove si insegna a costruirele marionette, che è un’arte. Mi ha stupito come muovono le marionette.

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Scuola Primaria - Seconda e Terza elementare

Poldi Pezzoli: la Casa Museo

Ieri siamo andati alla casa museo di Poldi Pezzoli per intraprendere un percorso d'arte che aveva come tema i"luoghi".Giuseppe Pezzoli e suo figlio Gian Giacomo che erano una famiglia nobile milanese erano dei collezionisti cheavevano acquistato nel tempo delle opere d'arte e avevano deciso di farle vedere al pubblico: ecco perché la lorocasa è diventata un museo.Per luogo si intende un paesaggio, una città, una stanza, in arte anche un tappeto, un mobile, un quadro.Ad esempio il tappeto persiano rappresenta una guerra fra il bene e il male al centro del quale c'è il paradisodove c'è la fortezza dello Scià. Alessandra ci ha spiegato che l'arazzo è fatto con telaio mentre il tappeto è fattodi fili di lana annodati.All'inizio della scalinata c'è una fontana con cinque pesci due bianchi e tre rossi, un tempo sopra di essa c'erauna cupola di vetro dalla quale filtrava il sole, ma è stata bombardata durante la II guerra mondiale.Tra i quadri che abbiamo visto abbiamo assaporatato gli sfondi che sono cambiati nel tempo.

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Jurassic School

Vigili Onorari

Scopriamo il fantastico mondo dei dinosauri

Settimana scorsa è venuto a trovarci il vigile Maurizio che ci ha chiesto didiventare suoi aiutanti, così ci ha insegnato il suo lavoro.Ci ha detto che ognuno di noi può contribuire a far funzionare meglio ilmondo, seguendo le regole, che anche nello sport ci aiutano a divertirci.Anche a scuola e a casa esistono le regole e gli adulti ci aiutano a rispettarle.La POLIZIA LOCALE è al servizio pubblico, indossa una divisa e aiuta i

cittadini.Conosciamo le regole stradali studiando e osservando i SEGNALI, che ci parlano con la FORMA, i DISEGNIe i COLORI.

PERICOLO: ci dice che dobbiamo rallentare

COMANDINO: ci dice dove andare (BLU) o dove non andare (ROSSO)

STOP: quando gli arrivo vicino mi fermosulla riga bianca per terra e guardosempre a sinistra

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Viaggio tra le Emozioni

Aulì Ulè - Il Giardino dei Giochi Dimenticati

Le classi terze hanno partecipato ad un laboratorio che ha permesso ai bambini di compiere un viaggio ludiconell’affascinante e misterioso mondo delle emozioni.Una prima importante distinzione è stata quella di discernere tra sensazioni provate a livello fisico e sensazioniemotive. Ci sono sensazioni che sente il corpo, quali la fame e la sete, e sensazioni che sente il cuore, quali lagioia e la tristezza. Queste ultime prendono il nome di emozioni e stati d’animo. In un secondo momento i bambini hanno familiarizzato con alcune emozioni di base. Tutti proviamo emozioni;sentirsi tristi, arrabbiati o felici vuol dire provare una emozione di tristezza, rabbia, felicità. Se per gli adulti puòessere relativamente facile riconoscere il proprio stato d’animo, non si può affermare lo stesso per i bambini. A mano a mano che i bambini hanno perfezionato la loro capacità di riconoscere diversi tipi di emozioni, sonostati guidati verso la consapevolezza del fatto che alcune di esse sono piacevoli, mentre altre sono spiacevoli.Di fronte ad alcune emozioni spiacevoli i bambini hanno compreso che ci sono diverse vie da percorrere; unavolta che si è consapevoli dell’emozione che si prova si può reagire in differenti modi ed è possibile attuare dellesoluzioni dannose oppure soluzioni utili.Nel gioco del pensare, del sentire e del fare, i partecipanti attraverso un percorso sul tabellone si sono imbattutiin situazioni complesse dal punto di vista emotivo: per tutte queste situazioni hanno spiegato come si sonosentiti e che cosa avrebbero pensato o fatto per superarle.L’attività si è conclusa con alcuni spunti di riflessione e quesiti che hanno portato ad una riflessione comunitaria:è difficile parlare delle proprie emozioni? Perché è importante parlare delle proprie emozioni?

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Un Pranzo a Regola d’ArteAlla Pinacoteca del Castello Sforzesco analizziamo le opere d’arte per conoscere leabitudini alimentari di una volta.• Mi sono piaciuti molto i coltelli perché la guida ci ha spiegato il loro utilizzo nelpassato: i nobili del Medioevo se li mettevano al collo come difesa personale.• Il quadro che mi è piaciuto di più degli altri rappresentava Maria e Gesù bambinocon in mano un limone che simboleggiava la dolcezza. Maria non è rappresentatacol sorriso perché sa già che Gesù morirà in croce.• Il quadro che mi è piaciuto di più è stato quello delle “Nozze di Cana”. Mi è piaciutomolto come il pittore ha rappresentato i personaggi e il loro comportamento a tavola:mangiavano senza posate e non erano composte come si usa adesso.

Like an Egyptian

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L’Ultima Cena

• Quando mi sono trovata davanti al Cenacolo mi sono subito chiesta come faceva un’opera così bella, realizzatatanti anni fa, ad arrivare fino a noi?• E’ un’opera così famosa che ne avevo già sentito parlare nella mia famiglia e poterla ammirare di persona miha fatto sentire grande.• E’ stato interessante come i restauratori sono riusciti a recuperare il dipinto originale di Leonardo rovinatoda molteplici restauri fatti nei secoli precedente.

• Sono stata colpita in particolare dal-l’espressione dei volti e dal movimentodelle mani degli apostoli: sono cosìrealistici che è come se Leonardoavesse assistito personalmente all’ul-tima cena di Gesù.• Gli apostoli sono agitati, c’è scompiglioa tavola, a gruppi di tre si parlano e suiloro volti si vede che sono stupiti dallanotizia. La figura di Giuda non èilluminata, è più scura perchéLeonardo ci vuol far capire che era luiil traditore!

• Sembrava che il quadro parlasse e di sentire le voci dei discepoli che si domandavano chi avrebbe tradito Gesù• Altra cosa bellissima sono le espressioni degli apostoli molto moderne e attuali; in particolare l’espressionedell’apostolo Giovanni che assomiglia alla Vergine delle Rocce.• Quando ho visto il dipinto mi sono sentita nell’Ultima Cena perché era nella sala dove i sacerdoti mangiavanoe si sentivano con Gesù; la stessa cosa l’ho provata io.

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Aspettando EXPONella settimana dei laboratori, alle classi quarte èstato proposto un viaggio " virtuale" alla scopertadella nostra città. Con il prezioso contributo dellalavagna multimediale, ci siamo improvvisati "guideturistiche", abbiamo immaginato di accompagnare inumerosi visitatori che arriveranno a Milano inoccasione dell' Expo e vedranno i luoghi più caratteristicidella grande metropoli lombarda. Dopo una brevestoria su questa importante esposizione internazio-nale, abbiamo osservato alcuni tra i più famosi mo-numenti, i luoghi di interesse artistico, culturale,sportivo che, nei sei mesi dell' Expo, proporrannoal grande pubblico eventi, conferenze, mostre, spettacoli e molteplici manifestazioni. Non sonomancate, infine, alcune curiosità che, da sempre,rendono Milano una città unica e ricca di fascino!

• Siamo andati alla mostra perché sapevamo molte cose su Leonardo e la sua personalità, ma volevamoapprofondire le nostre conoscenze.• Era la prima volta che andavo a Palazzo Reale e non sapevo quanto fosse enorme e ricco di sale affrescate!• Mi ha sorpreso la spiegazione della guida sul disegno del cavallo perfetto: la muscolatura, il cranio e le gambeche erano molto articolate perché Leonardo voleva realizzare una statua in marmo per Ludovico il Moro.• Una cosa che mi ha affascinato di alcuni ritratti è la tecnica che Leonardo utilizza: uno sfondo scuro che farisaltare la figura rappresentata.• La cosa che mi ha affascinato di più di Leonardo è che nelle sue tele non si vedono i tratti delle pennellate di

colore e neanche le sfu-mature, sembrano quasistampate!• Mi è piaciuto, inparticolare, lo studiodell’Uomo Vitruvianoche rappresenta l’uomoperfetto: l’ampiezzadelle sue braccia è lastessa della sua altezza.• Le persone riccheavevano colto la doteartistica di Leonardo equindi volevano essereritratte da lui.

Buon Compleanno Leonardo

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Navigando sull’Adda

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Un’Emozione GrandissimaE' venerdì mattina la giornata si presenta grigia, fredda, tipica del febbraio milanese, ma noi abbiamo il caloredel sole nel cuore per la grande emozione, perché oggi siamo andati al Teatro Alla Scala il tempio della lirica,della cultura, il luogo da cui sono passati i grandi personaggi che in un modo o nell'altro sono stati parte dellastoria d'Italia. Qui abbiamo assistito alla rappresentazione della Cenerentola, con musiche di Gioachino Rossini; un'emozio-nante storia d'opera curata ed elaborata appositamente per noi bambini: il pubblico più giovane e curioso.Il divertimento è stato grande anche per chi, come noi, non è ancora grande

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Una Mattina tra le StelleOre undici del mattino, le stelle brillano su Milano! No non stiamo sognando, siamo al Planetario, il più granded’Italia! Prende il nome dallo strumento che vi è installato e che riproduce con grande realismo e suggestione,l’aspetto del cielo stellato e i fenomeni astronomici osservabili da qualunque luogo della Terra, nel passato, nelpresente e nel futuro.Abbiamo vissuto un’esperienza molto interessante ed anche emozionante. Figuratevi che abbiamo potutoosservare da “vicinissimo” un frammento di Marte!

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Visita alla Chiesa OrtodossaDurante le ore di lezione di religione abbiamo scoperto che, con il passare dei secoli, all’interno della grandefamiglia dei cristiani, sorsero delle incomprensioni. Una delle più gravi portò allo scisma fra i “fratelli” d’Oriente e quelli d’Occidente. Era il 1054 quando i cristianidel mondo si divisero in due comunità: i cattolici che riconoscono nel papa il segno visibile dell’Unità dellaChiesa e gli ortodossi, divisi in Chiese nazionali, indipendenti l’una dall’altra e guidate ciascuna da un patriarca.A quello di Costantinopoli è riconosciuto un ruolo di guida spirituale. Queste due comunità pur avendo culture e riti diversi, hanno importanti punti in comune: la parola di Dio contenuta nella Bibbia; la fede in Dio padre, Figlio e Spirito Santo;i sette sacramenti; la venerazione per Maria e i Santi.Per completare al meglio questo studio, le nostre insegnanti hanno deciso di portarci a visitare la ChiesaOrtodossa di San Nicola, in via S. Gregorio a Milano. E’ stata un’esperienza bella ed interessante, che ci hapermesso di accostarci ad un ambiente che non conoscevamo.

Crescere, Muoversi, Stare BeneIn questi giorni affrontando l’argomento dell’alimentazione, abbiamo scoperto che per crescere e vivere in modosano ed equilibrato è necessario rifornire ogni giorno il nostro corpo di tutti i principi nutritivi, che fondamen-talmente sono sei: proteine, carboidrati, grassi, acqua, vitamine, sali minerali. Una corretta alimentazione ciconsente di diventare grandi, di muoverci, di giocare e lavorare, di mantenerci in buona salute.Per questo dobbiamo abituarci a mangiare un po’ di tutto. I cibi infatti, svolgono tre funzioni fondamentali:la funzione plastica, con cibi ricchi di vitamine;la funzione energetica, con cibi che contengono carboidrati e grassi;la funzione regolatrice, con cibi ricchi d’acqua, vitamine e sali minerali.Alla luce di tutto ciò si è pensato di realizzare un cartellone per “aiutarci” a capire ciò che è meglio mangiare.

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Albero e...FoglioI ragazzi delle classi quinte, durante la settimana dedicata ai labo-ratori, hanno esaminato lo studio dell’albero.Inizialmente hanno colto, analizzando alcuni schizzi, come un al-bero sviluppa la propria architettura; in seguito hanno tradotto inpiano una realtà tridimensionale complessa.Attraverso il disegno è stato possibile ritrovare la struttura ordi-nata di questi meravigliosi elementi naturali, nel caos apparente. I ragazzi, seguendo ciascuno il proprio modo di osservare e la pro-pria ispirazione, hanno rappresentato, con linee caratteristiche, al-beri fantastici di tutti i tipi , dando vita a veri e propri capolavoriinterpretativi.

Il Viaggio del CiboNel pomeriggio di mercoledì 11 febbraio, è venuto a trovarci il dott. Caterini che ci ha intrattenuto presentandociuna interessante lezione relativa all'apparato digerente. essendo specializzato proprio in questo ambito ed avendouna palese passione per il suo lavoro, è riuscito ad affascinarci conducendoci passo dopo passo, nel lungo ecomplesso "viaggio" del cibo nel nostro organismo. Ci ha illustrato i passaggi più complessi con semplici disegnialla lavagna e grazie al suo tono di voce pacato abbiamo "digerito" anche i termini più difficili. Abbiamo interagitocon lui ponendogli numerose domande e rispondendo alle sue. Le due ore di lezione sono letteralmente volate,ma ci ha lasciati con la promessa di tornare per ulteriori approfondimenti.

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Pupus... PupiStudiando le regioni italiane abbiamo avuto modo di scoprire arte, cultura e tradizioni che mai avremmoimmaginato essere racchiuse nella nostra piccola, grande Italia. Ma è stato studiando l’isola più grande delMediterraneo: la Sicilia, che ci siamo imbattuti in un’arte affascinante, l’opera dei pupi.Nata nel 1800 essa è la rappresentazione del teatro tipico della Sicilia, che rievoca le epiche gesta cavallereschedei paladini di Carlo Magno in lotta contro i Saraceni. Il teatro dei pupi, inserito nel 2001 nell’elenco dei beni immateriali dell’umanità poiché rispecchia l’identità diun paese e di un popolo, è una delle attestazioni di arte e cultura popolare che ancora sopravvive nella Siciliacontemporanea.Angelica, Orlando, Rinaldo, Carlo Magno… i pupari raccontano le loro storie improvvisando e recitando comesi raccontava una volta.Gli attori si confondono con i personaggi proprio perché non ne indossano i panni e la maschera, perché nonoccupano la scena e non avanzano alla ribalta.I pupari, animano i pupi, dando voce e sentimento; con le aste, li muovono sullo sfondo di scenari colorati esemplici, a ritmo degli scudi e delle spade.Ci siamo fatti trascinare da quest’arte, così da trasformarci in piccoli pupari, allestendo brevi rappresentazionicon le gesta dei paladini di Francia e… naturalmente, divertendoci un mondo!!!!!

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Quel Ramo del Lago di Como che Volge a Mezzogiorno...

Queste sono le prime parole dello splendido romanzoscritto da Alessandro Manzoni “I promessi sposi”, che lenostre maestre, con passione ci hanno letto capitolo dopocapitolo spiegando ed approfondendo ogni particolare.Con loro abbiamo scoperto che le vicende del romanzo siintrecciano con gli avvenimenti dell’epoca, è un misto distoria ed invenzione, vi si trovano personaggi nati dallafantasia dell’Autore e personaggi realmente vissuti. La re-altà è rappresentata dal punto di vista degli umili che sonoresi portatori dei valori umani più autentici e quindi delmessaggio divino. Il Manzoni affida ai protagonistil’espressione delle proprie idee: a Renzo quelle di giustizia,a Lucia quelle relative alla religione e alla moralità.Terminata la lettura del romanzo, abbiamo però concluso,che la vera protagonista è la Provvidenza divina, che tuttovede e a tutto provvede. E noi in tutto dobbiamo vederla,accettarla di buon grado, perché per mezzo suo Dio è pre-sente sempre e comunque. Anche i dolori, visti sotto questo aspetto, perdono gran parte della loro crudezza ediventano più sopportabili.

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Scuola Primaria - Quinta elementare

Mondo MilanIl giorno 23 marzo nel pomeriggio le due classi quinte si sono recate al Museo Mondo Milan: una visita che ciha permesso di partecipare a percorsi laboratoriali didattici condotti da un’animatrice e da una ricercatrice scien-tifica.Interagendo con schermi touch abbiamo scoperto come la storia di una squadra di calcio, in questo caso il Milan,si colleghi con diverse tipologie di eventi: l’evoluzione tecnologica della società contemporanea, dal primo voloalle moderne tecnologie informatiche; i più rilevanti avveni-menti della storia mondiale; l’evoluzione del giuoco del calciodalle prime organizzazioni sportive fino alla modernità delcalcio globale.In questo viaggio interattivo abbiamo fatto anche la conoscenzadi NOW, un robottino con una parlantina simpatica, che ci haguidato e istruito sulle regole della buona alimentazione e dell’attività motoria legata alla ricerca del benessere fisico.E’ stata sia per i docenti che gli alunni un’esperienza interes-sante che, indipendentemente dalla fede calcistica, ci ha offertola possibilità di metterci in gioco individualmente e comegruppo alla scoperta del miglior stile di vita attivo.

Ringraziamo anche la cortesia di Barbara Berlusconi che, al termine dellavisita, ha voluto conoscerci e ci ha firmato e consegnato personalmente lafoto della squadra, mostrandosi attenta e disponibile alle domande erichieste dei ragazzi.

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Scuola Secondaria

VangoghiamociSabato 15 novembre noi ragazzi della scuola secondaria di primo grado abbiamo spiegato a un folto pubblicodi adulti (tra i quali anche i nostri genitori) alcune tra le opere di Van Gogh. L’ abbiamo fatto insieme allaprofessoressa Sangermani, nostra docente di educazione artistica, entrando virtualmente nel Museo diAmsterdam. Siamo arrivati a scuola presto, nonostante la pioggia e, saliti in salone, abbiamo fatto le prove dellanostra parte da esporre.Finite le prove, l’ansia e la paura crescevano in noi, ma poi…. ecco il momento: il salone era pieno, sullo schermola prima sala del museo. Il coraggio è rientrato in noi: i ragazzi di prima hanno raccontato e presentato i disegnida loro riprodotti del primo periodo di Van Gogh: figure di poveri sproporzionate fatte a carboncino su cartada spolvero. I ragazzi di terza hanno spiegato e mostrato i loro lavori di ritratti e autoritratti del periodo di Arlese Parigi e infine i ragazzi di seconda hanno presentato le loro riproduzioni dei paesaggi di Van Gogh con tuttoil loro significato autobiografico.Alla fine ci siamo meritati una standing ovation!Possiamo con certezza dire che questa esperienza ci ha conferito una maggiore sicurezza nelle nostre capacitàespositive e nella nostra autostima.

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Scuola Secondaria - Classe Prima

Festa di Fine QuadrimestreIl giorno 27 gennaio abbiamo festeggiato la fine de I quadrimestre, una prima importante tappa per noi chesiamo in prima media. Come festeggiare al meglio? Insieme alla professoressa Rusconi abbiamo unito l’utile aldilettevole, organizzando la mattinata in due momenti: rappresentazione di due scenette e merenda insiemepreparata da noi alunni.E’ stato un momento diverso, divertente e senz’altro da ripetere!

Utile e DilettevoleI ragazzi hanno rappresentato due scenette tratte da “Peccato inconfessato” e “Battesimo”, racconti brevi diG. Guareschi. E’ stata un’esperienza didattica positiva, poiché ha conciliato la lettura e l’analisi di un testonarrativo con il divertimento. Gli alunni sono stati capaci di passare dal racconto alla stesura del dialogo, corredandolo con le voci proprie dellinguaggio teatrale: movimenti, entrate, uscite di scena, gestualità. Il leggere in modo espressivo e l’ enucleare ilsignificato di parole mai conosciute è stata una conoscenza acquisita con l’utilizzo del vocabolario e questo è unobiettivo molto importante per raggiungere una certa maturità nell’utilizzo del linguaggio.

A. Rusconi

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Scuola Secondaria - Classe Prima e Terza

Gita a Madrid: la Parola alle ProfDifficile concentrare in pochi pensieri le tante emozioni condivise con i nostri alunni durante il soggiorno diquattro giorni a Madrid. Infatti soprattutto loro (lo intuirete dai loro scritti), hanno vissuto esperienze chenormalmente si diluiscono in mesi, a volte anni e che verranno in superficie a poco a poco, rinnovando così unricordo indelebile da raccontare a tutti con sorrisi e commozione. In noi resta la soddisfazione e la gratificazione(tanta da superare la stanchezza e la grande responsabilità ), di aver creduto fermamente in questo progetto, si-curamente ambizioso, ma rivelatosi importante per i ragazzi. Loro infatti hanno per primi creduto all’importanzadel conoscersi e riconoscersi l’uno nell’altro attraverso pregi e difetti, hanno seguito e toccato con mano il valoredell’arte, hanno parlato in lingua anche oltre le loro e nostre aspettative e si sono messi alla prova lontano dallenormali abitudini casalinghe. Certo non sono mancate le “ varie ed eventuali “, che sono da mettere in contoquando si convive per un periodo così lungo, ma il segreto per affrontarle e risolverle è stato fare gruppo.Sì, dalla prima mattina insonne, fino all’arrivo con abbracci e baci, siamo stati una squadra e ce lo ricorderemosempre con affetto, perché questo è stato anche l’ingrediente principale della nostra splendida vacanza. Graziea questo positivo esempio, ci sarà data sicuramente la possibilità di ripetersi con altri alunni e genitori che, confiducia e serenità, vorranno appoggiare proposte come questa meravigliosa esperienza. Laura Martini, Laura Musicò, Romina Satriano, Letizia Sangermani.

La settimana successiva alla gita abbiamo chiesto ai ragazzi di scrivere un breve resocontoe, soprattutto, di pensare ai momenti più belli. Ecco i loro commenti!

Dalla Terza: il Viaggio che Aspettavamo

Sara: “Uno tra i tanti episodi della gita a Madrid di cui sono contenta è stato quando siamoandati a pranzo al “Museo del prosciutto” perché mi sono molto divertita a scegliere tra ivari panini e mi è piaciuto il fatto di stare tutti uniti insieme”Tommaso: “Il monumento che più mi ha colpito per la sua imponenza e bellezza è quello

dell’orso che mangia una pianta di corbezzolo”. Edoardo: “Abbiamo svolto molte attività divertenti ed interessanti ma in assoluto quella che mi è piaciuta di piùè stata quando ci siamo immedesimati in giornalisti e abbiamo cominciato a fare dei sondaggi ponendo semplicidomande. La professoressa Satriano ha provveduto a distribuirci dei fogli sui quali erano scritte le domande daporre. Ognuno dei gruppi si è posizionato in una zona differente di Plaza del Sol. Le prime persone che abbiamointervistato sono stati dei signorimolto cortesi grazie ai qualiabbiamo potuto constatare cheMadrid è una città moderna per-fetta per i giovani. Questa afferma-zione è stata evidenziata da Julio,nativo della Colombia. Di lavoro fala “statua-soldato” in piazza.Abbiamo dovuto faticare non pocoper farci capire ma…nessunproblema! Abbiamo risolto colgioco di squadra!Paolo mi traduceva le frasi dallospagnolo all’italiano e io le formulavoin inglese”.

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Sayuri: “É stato emozionante e divertente fare alcune interviste ai passanti spagnoli in Plaza del Sol. Parlavamo inspagnolo e formulavamo le domande insieme. Mi sono piaciuti anche i giochi che abbiamo fatto alla sera tuttiinsieme perché era un’occasione per divertirci e sfruttare le nostre capacità collaborando, truccando e vestendo ilnostro capitano e soprattutto riuscendo ad organizzarci tra di noi”.Elisa: “I tre momenti della gita di cui sono più contenta sono: • la visita al museo Reina Sofia perché ho potuto osservare opere del 1900 e di pittori come Dalì e Mirò cheammiro molto.• La serata nella quale abbiamo inventato il nostro inno di classe e travestito il nostro capitano.• L’antico tempio egizio di Debod perché era stupendo ed è stato emozionante vedere un oggetto appartenenteall’antichità nella Madrid moderna. Come una bambina piccola sono andata a posizionarmi nel punto in cui lecolonne coincidevano e da dove potevo ammirare il tempio in tutta la sua magnificenza.Beatrice: la gita a Madrid mi è piaciuta molto, in modo particolare mercoledì sera, quando le prof ci hanno portatida Mc Donald’s per il dolce. Dopo aver gustato il mio pancakes mi sono recata assieme a Lucrezia, Alessandra eMatilde intorno al tavolo dei maschi. Così abbiamo cominciato a parlare di cose da ragazzi con le prof!Questo momento mi è piaciuto molto perché il dialogo non era tra studenti e professoresse ma tra adolescenti equeste ultime”.

Lorenzo: “Personalmente è difficile raccontare e descrivere l’episodio che mi è piaciuto di più perché questa gitaè stata meravigliosa e molto ricca di esperienze nuove ed interessanti. In particolare l’esperienza migliore che hoavuto è stata la totale condivisione della giornata coi miei amici. Questo perché ho avuto la possibilità di conosceremeglio i miei compagni, fare nuove amicizie e rinforzare i legami”.Niccolò: “Mi è piaciuto molto intervistare alcune persone sconosciute. La professoressa di spagnolo ci ha propostodi esercitare la nostra conoscenza della lingua e ha preparato per noi delle domande come ad esempio quale fosseil pittore preferito o quale fosse il museo o il monumento più apprezzato della città. Un altro momento divertentelo abbiamo trascorso assieme ai nostri compagni di prima media. Una sera, durante i giochi, la prof. di arte ci hachiesto di imitare le posizioni dei quadri che avevamo visto durante la giornata: ci suggeriva il titolo del quadroe il caposquadra doveva indovinarlo!”.Matilde: “Ecco, siamo tornati da poco, ancora molto emozionati, con gli occhi che ci brillano e le labbra chetendono al sorriso quando ne parliamo con qualcuno. Abbiamo visto tante cose, sì, ma si sa che ciò che abbiamoamato di più è stata la condivisione dell’esperienza. Ognuno di noi ha tirato fuori una nuova parte di sé che hafatto conoscere agli altri. Un momento speciale è stato quando, dopo un’intera giornata di visite ai musei ecamminate, siamo andati a fare una merenda a base di churros e cioccolata! Lì ci siamo raccontati della stanchezza,della nostalgia di casa ma della grande emozione di essere in Spagna coi nostri amici!”.

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Niccolò: “Il momento che più mi è piaciuto è stato quello delle interviste in Plaza del Sol perché facendo domandee ascoltando le risposte imparavamo nuove parole, capivamo i giusti accenti e conoscevamo i luoghi e i cibitipici”.Marco: “Uno dei momenti più belli… le serate con i miei compagni! E il museo del Prado, che avevo già visitato,ma che è riuscito a dare un forte colpo al mio cuore anche questa volta! Questo è accaduto perché potevo guar-dare le opere con altri occhi avendo studiato i vari artisti a scuola assieme alla mia professoressa”.Alessio: “Devo ammettere che in gita a Madrid mi sono divertito molto! Mi è piaciuto quando, insieme al miogruppo, siamo andati a intervistare le persone in Plaza del Sol. È stato bellissimo, una nuova esperienza. Pur-troppo dovevamo parlare in spagnolo…però, nonostante questo, sono riuscito a fare le mie domande e a capirele risposte. È stato bello anche pranzare assaggiando nuovi cibi spagnoli e trascorrere le serate coi miei compagni.Questi sono stati i momenti più belli ma avrei voluto stare lì per sempre perché mi piaceva tutto!”.Paolo: “Mercoledì pomeriggio, dopo aver trascorso un’interessante e divertente giornata a Toledo, siamo giuntinella luminosa Plaza del Sol. È stato probabilmente il momento più particolare e mai vissuto prima che io abbiamai affrontato. Ci siamo riuniti con le prof Satriano e Musicò che ci hanno divisi in gruppi e assegnato ledomande da fare ai passanti. Una volta arrivati nella nostra zona e preparati psicologicamente a quello che cistava per succedere ci siamo “buttati” su un gruppo di anziani signori che, molto gentilmente, ci ha assecondato.Inizialmente c’era un po’ di tensione nel parlare ma poi, pian piano, abbiamo rotto il ghiaccio! Dopo varie per-sone, abbiamo incontrato un ragazzo di 19 anni, di nome Luis. Ci siamo divertiti molto e io, in particolare, hoaggiunto domande extra al dialogo, tanto ero coinvolto ed entusiasta. È stato proprio assurdo, per noi italiani,parlare tranquillamente con sconosciuti, per lo più all’estero. Ma mi sono sentito di poter scoprire cosa succedeal di fuori dell’Italia mettendo alla prova i miei limiti. In generale ho amato tutta la vacanza, davvero. È statobellissimo!”.Francesco: “L’ episodio che mi è piaciuto di più è stato quando ci siamo fermati in un ristorante molto accoglienteche offriva dei piccoli panini pieni di prosciutto, tortillas e molto altro. Mentre gli altri compagni hanno iniziatoa mangiare, io e alcuni amici abbiamo aiutato le profa servire ai tavoli. Ho amato questo momento perchéè stato il primo in cui siamo stati tutti insieme achiacchierare sapendo di non dover andare a scuolail giorno seguente”.Federico: “I momenti più belli della gita secondome sono state le serate, quando, dopo una lungagiornata, ci riposavamo in albergo e stavamo tuttiinsieme. Ogni giorno non vedevo l’ora di passare lasera assieme ai miei amici. Spero di non dimenti-care mai questi episodi!”.Luca: “L’attività che mi è piaciuta di più in assolutoè stata l’esperienza di fare delle domande inspagnolo ai cittadini madrileni. Io mi muovevo concinque compagni di cui solo tre studiavanospagnolo, ma noi di francese provavamo adimparare comunque. A Madrid abbiamo girato diversi posti per mangiare a pranzo e a volte per merenda. Traquesti posti siamo andati da Starbucks: all’interno era molto moderno e i signori erano molto gentili e me nericordo uno che scriveva sul bicchiere il nostro nome. È stato un momento magnifico bere quel cappuccinoricoperto da un velo di buonissimo cacao caldo! Ad un certo punto mi sono girato per vedere la vetrinaalimentare e ad un tratto sono esplose le mie papille gustative: c’era una super ciambella ricoperta di glassa rosae di zuccheri giganti e in più aveva una forma rotondissima. Non ho potuto resistere! Purtroppo non era buonacome me la aspettavo, ma Starbucks rimane sempre il posto migliore per la colazione e merenda. Tra le cose che abbiamo visitato, più di tutto mi ha stupito la Guernica di Pablo Picasso per la bellezza e ladimensione”.

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Dalla Prima:Edoardo: “Ciò che più mi è rimasto in mente è lo stadio Santiago Bernabeu, casa calcistica del Real Madrid. Èmolto colorato, imponente e vasto, composto da quattro anelli di tribuna a loro volta divisi in quattro settori.Per me che sono un calciatore è stata un’emozione mai provata prima!”.Gaia: “Mi sono piaciuti soprattutto Toledo, il quadro Las Meninas di Velasquez e la scuola Madre Cabrini. Toledoè un centro storico tranquillo, pulito e grazioso. Quando una persona passeggia nelle sue vie si sente come sefosse finita in un’altra era. Le pennellate eseguite da Velasquez su Las Meninas sono fatte con tale maestria dacredere che i personaggi dipinti siano in carne ed ossa. La principessa Margherita è talmente bella che potreirestare ore ad osservarla. Nella scuola Madre Cabrini è stato possibile incontrare tanti nuovi amici, migliorandoanche le proprie capacità di parlare spagnolo. Tutto ciò mi ha suscitato un grande senso di gioia dato dal fattodi stare in compagnia”.Margherita: “Mi è piaciuto passare una mattinata con gli amici spagnoli perché è stata una sfida alle mie capacitàdi parlare e capire lo spagnolo.Tommaso: “Ciò che di più bello ho visitato a Madrid è stato il Museo del Prado con i quadri di Velasquez. Misono divertito a giocare con i miei compagni dopo cena!”.Sara: “L’esperienza più bella vissuta è stata la sfida del parlare ai nostri amici spagnoli. Ci siamo accorti fin dasubito del loro essere fantastici, accoglienti e sinceri. Non ci hanno lasciato un minuto senza far nulla!”.Elena: “La cattedrale di Toledo è costruita con il massimo splendore e precisione. Il Parque del Retiro sembramagico, lì puoi rilassarti e guardare il magnifico panorama”.Alessandro: “Nella mia vita ho sempre seguito e praticato il calcio. Sapendo che il Bernabeu è uno degli stadipiù grandi e importanti del mondo, la visita in quel luogo mi ha emozionato particolarmente”.

Margherita: “Mi è piaciuto tantissimo il mer-cato di San Miguel perché era tutto colorato,con i cibi ben esposti”.Federica: “Della gita mi sono piaciuti i suoni,le persone, l’atmosfera vivace… e alcuni luo-ghi in particolare tra cui il mercato di SanMiguel e il parco del Retiro. Il primo è unmercato tradizionale, l’unico costruito conuna struttura di ferro. Offre una grandequantità di “tapas” e pesce.Il parco del Retiro è una immensa distesaverde dove sono costruiti maestosi palazzi.Tra questi è presente il Palazzo di Cristalloche si affaccia su un laghetto meravigliosocon un’ enorme fontana a spruzzo in centroe una piccola cascata che, al primo sguardo,

sembra incantata, pronta a svelare il lato magico del parco”.Alessandra: “La visita all’Istituto Cabrini mi è piaciuta molto perché è stata per noi alunni una nuova esperienzail fatto di parlare esclusivamente spagnolo con ragazzi che non parlano italiano”.Alessandro: “Toledo ha ospitato nel corso dei secoli tre culture, cristiana, ebraica e islamica. Per questa ragionein città si trovano cattedrali, moschee e sinagoghe di notevole bellezza e conservate con molta cura. La città miè piaciuta inoltre perché, trovandosi su un colle, l’aria è pulita e fresca come in un paese di montagna”.Emanuele: “Quando siamo arrivati allo stadio, guardandolo da fuori non mi sembrava bello: era tutto di cementogrigio! Ma da dentro… mi sono dovuto ricredere! Il campo era largo, lungo e aveva una splendida erba luccicante.Quando sono uscito dallo stadio ero molto dispiaciuto ma nello stesso tempo allegro perché la visita mi avevatrasmesso una felicità infinita”.

Scuola Secondaria - Classe Prima e Terza

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Scuola Secondaria - Classe Seconda

Tra Castelli e Opere d’ArteGli alunni della classe seconda si sono recati in gita a Parma e Fontanellato : terra di castelli e tesori artistici.A Parma hanno visitato il Duomo, il Battistero e il Museo Diocesano oltre all'Abbazia di San GiovanniEvengelista e alla chiesa di Santa Maria della Steccata; a Fontanellato la Rocca Sanvitale con le sue meraviglie.

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Scuola Secondaria - Classe Terza

Noi...Architetti in ErbaQuest’anno come progetto continuità con la scuola media, i nostri insegnanti ci hanno proposto la realizzazionedi una villetta in miniatura. Il professor Ghezzi ci ha fornito i ”saperi” necessari per poter realizzare l’opera:numero ed ampiezza dei locali, posizione di finestre e porte, decorazione delle pareti, importanza dei colori edei materiali utilizzati. Facendo tesoro di queste indicazioni ci siamo buttati a capofitto nel lavoro.Dapprima abbiamo realizzato la struttura esterna con decorazione e tinteggiatura della facciata e del tetto, poila suddivisione di locali, sistemazione la dei pavimenti, delle pareti e delle finestre. A seguire ci siamo dedicatiall’impianto elettrico: studio dei punti luce necessari, corretta localizzazione, montaggio e collegamento dei filielettrici. Infine ci siamo occupati dell’architettura d’interni, con la giusta disposizione del mobilio (che primaabbiamo realizzato!) e dei complementi d’arredo: tende, tappeti, specchi, quadri e…chi più ne ha più ne metta. Il risultato è stato STUPEFACENTE! Abbiamo imparato che lavorando con impegno, costanza ma soprattutto con passione si realizzano grandi cose. .

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Attività ed eventi al 105

Una Giornata Davvero SpecialeLa giornata dell'accoglienza ci ha visto anche quest'anno protagonisti in una splendida giornata di sole,divertimento e socializzazione, in quella cornice speciale che è la Casa Cabriniana di Codogno. Ognuno trova in questo posto del cuore uno spunto personale per alimentare le proprie emozioni e le sensazionipiù forti che lo rendono come un nido accogliente dove sentirsi in pace.Ci sono tutti gli ingredienti per iniziare bene un percorso scolastico ricco di nuove " cose " e soprattutto di nuoviamici: uscire dai confini della classe rende più leggeri i pensieri e le azioni, ci dà il tempo necessario per rifletteree osservare i nostri alunni con un atteggiamento di tenerezza e affetto profondo. Ci regala le emozioni di un pic-nic all'aperto, la sonorità di una risata liberatoria e contagiosa, la spiritualità diun incontro particolare che ti porterai per sempre nel cuore. Cari genitori, non so cosa vi racconteranno i vostri figli a casa, ma sono sicura che alcune delle cose scritte sianola traduzione simultanea di ciò che loro hanno provato insieme a noi.Personalmente vivo così intensamente questa giornata che l'ho battezzata come il mio test d'ingresso, una provaper ottenere la certificazione d'idoneità all'insegnamento e la conferma che anche quest'anno il mio corpo e ilmio spirito sono carichi di energia e passione. Il tempo trascorre così veloce che, l'idea del ritorno, mi da la sensazione di aver lasciato qualcosa d'irrisolto…cipensi e poi decidi che in fondo quel sottile filo che ci lega a questo posto non si spezzerà mai e quindi sarà facileriavvolgerlo per ricominciare da dove si era finito l'anno precedente. Un saluto a tutti e buon anno scolastico con un pensiero particolare ai nuovi arrivati che spero si trovino benee siano felici della loro scelta.

Prof.ssa Laura Martini

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Attività ed eventi al 105

W l’Open Day!

Sabato 8 Novembre, in occasione dell’Open Day, noi bambini delle classi Quarte abbiamo incontrato i bambini dellaScuola dell’Infanzia. Noi tutor abbiamo accolto con entusiasmo nelle classi i piccolini e insieme abbiamo realizzato deilavoretti per il mercatino natalizio. Abbiamo lavorato molto volentieri e ci siamo divertiti! Ci siamo resi disponibili aguidare e aiutare passo dopo passo i bambini della Scuola dell’Infanzia e loro si sono affidati, ascoltando con curiosità einteresse le nostre indicazioni. Insieme abbiamo creato gli addobbi natalizi: chiudi-pacco con la pasta di sale colorata emollette dipinte con le tempere oro e argento! Poi ci siamo divertiti a realizzaree colorare i biglietti di Natale! Dopo questo bellissimo momento di condivi-sione, attendiamo con entusiasmo il prossimo incontro con i bambinidell’Infanzia.

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Attività ed eventi al 105

Il Nostro Natale...A Gesù Bambino

La notte è scesae brilla la cometache ha segnato il cammino.Sono davanti a Te, Santo Bambino!Tu, Re dell’universo,ci hai insegnatoche tutte le creature sono uguali,che le distingue solo la bontà,tesoro immenso,dato al povero e al ricco.Gesù, fa’ ch’io sia buono,che in cuore non abbia che dolcezza.Fa’ che il tuo donos’accresca in me ogni giornoe intorno lo diffonda,nel Tuo nome.

Umberto Saba

...e i Nostri Presepi

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Attività ed eventi al 105

Che belle Mascherine

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Attività ed eventi al 105

Un Anno di SportRipercorrere un anno scolastico attraverso tutte le attività svolte è come correre una maratona alla velocità diun centometrista: da un lato, ti sembra di poter diluire il tempo per riflettere con calma su tutto quello che si èriusciti a fare insieme, dall’altro tutto è andato così in fretta che ti accorgi di quante altre cose avresti volutofare.Il progetto sportivo, però, ha in sé il pregio di dare un equilibrio a questi due estremi, perchè rispetta i tempi ele aspettative dei ragazzi, regalando loro esperienze interessanti e nuove emozioni (canottaggio, scherma,skateboard) che si uniscono ad altre già collaudate e considerate ormai appuntamenti fissi nel calendario

sportivo ( bowling, forum di Assago e atletica).Allargare l’esperienza sportiva ad attivitàmeno praticate e particolari, dà la possibilitàai ragazzi di sperimentarsi in situazioni di-verse che li aiutano a scoprire attitudini etalenti inesplorati. Conseguenza di ciò ècercare di scegliere uno sport che li impegni

fisicamente e li gratifichi psicologicamente, perché solodall’unione positiva di questi due elementi si ha lapossibilità di risolvere molte delle problematiche classichedell’adolescenza. Ogni anno questa ricerca di nuove avventure mi entusiasmacosì tanto, che ho pensato ci sia una sorta di rivalsapersonale nel trovare nuove opportunità per i miei alunni:come avrei voluto averle io, quanto mi è mancata lasensazione unica di sentirmi bene con me stessa e gli altriesprimendo la mia personalità attraverso una visione dello sport a 360 gradi, un mondo sconfinato che annidopo sarebbe stato per me un veicolo di comunicazione così importante da diventare una scelta di vita, più

ancora che un’opportunità lavorativae professionale.Grazie ragazzi di essere semprepresenti a queste scelte, il vostroentusiasmo è l’unica prova credibileche esse siano giuste e che si possaimparare divertendosi, lasciando unricordo indelebile di questi annipassati insieme.

Professoressa Laura Martini

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Attività ed eventi al 105

Trofeo Villa-SantaA volte solo un attimo è capace didare un senso a ciò che accade nellatua testa e nel tuo cuore, quello cheti da lo stimolo giusto per ripartireanche da un dolore profondo comela perdita di qualcuno. E’ passato più di un anno dal giornoin cui decisi che avrei fatto qualcosaper rivedere il sorriso sui visi cosìtristi dei miei tre alunni, il cui papàtroppo presto li aveva lasciati.Oggi sento che grazie a quell’attimoho lenito in parte quel dolore cosìforte e abbiamo ricordato il loropapà nel migliore dei modi possi-bili. Mi riferisco all’idea di organiz-zare un Torneo di Calcio cheparlasse di lui, ma con la gioia e ildivertimento che solo i bambini sanno donarci nei momenti peggiori.La festa è stata un vero successo, tutto è avvenuto con semplicità e con gli ingredienti perfetti che hanno datovita all’aspetto sportivo, umano, spirituale e godereccio. Tutti hanno capito perché eravamo insieme, tutti hannotrovato il loro modo di esserci al di là di motivazioni e conoscenze personali e tutti si sono uniti alla famigliacon affetto.Devo un grazie immenso a Lucia che ha creduto nella proposta e mi ha dato carta bianca e fiducia totalenell’organizzazione del torneo. Grazie, perché anche questa esperienza è stata un altro tassello umanamenteimportante del mio modo di vivere i luoghi e le persone che attraversano la mia vita arricchendola e dandoleun senso speciale.Grazie a tutti i genitori che hanno partecipato e sono stati coinvolti, grazie ai ragazzi che hanno dato un’inter-prestazione magistrale del divertirsi-giocando senza riserve e con una sana competitività.

Grazie davvero a te, che oggi più che mai sei stato vicino a noi e hai partecipato alla festa dimostrandocichiaramente attraverso la voce dei tuoi figli ”…ma Laura l’anno prossimo lo rifacciamo? “ che sì, l’appuntamentoè da confermare e la risposta è arrivata in diretta: ci rivedremo tutti insieme il 17 Aprile 2016. Un grosso abbraccio a tutti

Professoressa Laura Martini

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Attività ed eventi al 105

I Nostri Piccoli Campioni

Anche quest'anno il nostro Istituto ha partecipato alle gare di ginnastica artistica svoltesi presso L'istitutoScolastico Zaccaria. Quattro scuole coinvolte con circa 80 bambini partecipanti.Sul podio, per il secondo anno consecutivo, proprio due bambine di seconda. Ad aggiudicarsi la medaglia allatrave sono state Maddalena Osnato lo scorso anno e Diana Longhi proprio il 17 maggio, siamo tutti moltoorgogliosi di loro! La giornata è stata intensa e ricca di emozioni per tutti i bambini ed i loro genitori. Come sempre l'entusiasmoè stato contagioso e la nostra scuola, trascinata dall' insostituibile Prof. Laura Martini, è sempre presente aglieventi e manifestazioni che vengono proposte!

A conquistare il podio anche la rappresentanza maschile con Meucci,Guish e Petito a coronamento di un intenso anno di allenamenti emiglioramenti grazie al lavoro tecnico e psicologico del MaestroClaudio.

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Attività ed eventi al 105

La Scuola delle MammeSettembre 2012: comincia l’avventura di Beatrice al Cabrini.A dire il vero, è come se il cammino avesse avuto inizio anche per me, per noi genitori: nuova scuola, nuovicompagni, nuove famiglie, soprattutto ….nuove mamme!!!Ebbene sì, le mamme…perché la classe dei nostri figli, è anche un po’ la classe delle mamme. Non è vero?E allora non posso che ammettere che anche io, come la mia piccola, mi sentivo un po’ persa.I miei pensieri erano molti, anche troppi: chissà come saranno queste mamme, riuscirò a comunicare, saròsimpatica a queste nuove signore, aiuto!!!Se penso ora ai dubbi e pensieri che mi frullavano in testa, mi viene anche un po’ da ridere…Credo, infatti, che come i nostri bambini, anche a noi mamme sia stata data, e viene continuamente donata,una grande possibilità di incontro, grazie al fatto di essere genitori del Cabrini.Con molta disponibilità noi mamme di classe abbiamo iniziato a incontrarci: una sera una pizza, poi un aperi-tivo, e via via...Ci siamo messe in gioco, con molta libertà, e abbiamo iniziato a “raccontarci”, anche attraverso i nostri figli.La fantasia e la creatività delle mamme hanno fatto tutto il resto, le relazioni si approfondiscono e ognuno daquello che può dare, cioè se stesso. Ed è come se avessimo beneficiato anche noi della “dimensione dell’ acco-glienza”, che costituisce un fattore essenziale nel percorso educativo che la nostra scuola propone ai nostri figli.Per questo sono grata ai genitori della “mia” classe, ed in particolare alle mamme, perché in questa avventurami sento accompagnata, anche nella condivisione di momenti di serenità, di allegria, di pura convivenza.E non è male di questi tempi, dove il contesto in cui viviamo ci rimanda quasi sempre a un negativo enon invece al bene che pure c’è anche nella vita quotidiana e nelle relazioni tra le persone, senza che la faticacostituisca una obiezione e un ostacolo.La positività dei rapporti che miracolosamente ci sono mi dice che ogni giorno e ogni persona è dono per lamia vita e per quella della mia famiglia.La nostra scuola, in questi tre anni, mi ha consegnato e mi consegna una pienezza. Forse ci speravo all’inizio, ma ora riconosco che è così e vivo!

Simona Fusar Cremaschi

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Attività ed eventi al 105

C’era una Volta

La tematica che farà da filo conduttore dell'anno scolastico in corso

sarà quella delle tradizioni, intese come valori che si vivevano in

qualsiasi ambito fin dal passato arrivando ad oggi. Durante questo viaggio

nelle tradizioni sono intervenuti familiari o conoscenti disponibili a

raccontare ai bambini esperienze particolari, vissute o meno in prima

persona.

“Non sono soli i grandi personaggi a fare la storia; al contrario

la storia siamo noi, partendo dalla consapevolezza di ciò che ognuno di noi è”

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Noi e i Giochi: i Nonni Raccontano...

Sempre per quanto riguarda i giochi, sono stati a trovarci in classe i nonni di alcuni di noi e...abbiamo stesoinsieme questo racconto!Nonna Anna Maria ci ha detto che faceva molti giochi: il salto alla corda, il domino, la trottola, la palla e moltialtri che facciamo ancora ora.Ci ha anche detto che usava molto la creta perché si divertiva a modellare e creare forme diverse.Nonna Ruth, che viveva in campagna, giocava invece con bambole fatte con le pannocchie di mais, con i tram-poli di legno, con la fionda e...faceva il bagno nel tino!Nonno Carlo, essendo un maschietto, faceva altri giochi: giocava con le canne (chiamate Nic e Al) e i bussolotti,con i tappi, con le biglie e con le figurine; a volte i ragazzi si dividevano in bande rivali.La lezione dei nonni è stata molto interessante e ci è piaciuta moltissimo; alla fine eravamo stanchi, ma felici diaver imparato tante cose nuove!

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Nonna AnnaLa Nonna Annamaria, alunna modellodel Madre Cabrini è venuta da noi inaula. Ci ha raccontato che quando lei erapiccola la scuola era un po' diversa: siusava il calamaio e per asciugare l'in-chiostro si usava la carta assorbente ese c'era un errore non si poteva rime-diare e ti arrangiavi.Nonna Anna ha detto anche che aisuoi tempi c'erano tante suore e unasola maestra insegnava tutte le materie:matematica, italiano, religione,scienze, storia, geografia, ortografia emusica.Con una foto ci ha raccontato quandosono andati in gita all'Isola Bella dovec'era un grande castello molto bello!Aquei tempi la scuola era diversa perché la società era diversa: le mamme lavoravano a casa e i bambini e bambinegiocavano all'aperto ed era molto importante il valore dell'obbedienza e le famiglie erano più numerose. la la-vagna non era attaccata al muro, la maestra non insegnava inglese, esisteva solo un libro, l'abbecedario, le classinon erano miste, c'era il voto di bella scrittura e di condotta. La severità di una maestra permette ai suoi alunni di scoprire se stessi, di conoscere le proprie capacità di im-parare a superare le difficoltà.Alla fine dell'anno si davano le medaglie! Allora come oggi è importante mettersi in gioco e non abbandonarela voglia di scoprire le proprie capacità.

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Nonno GriffaMercoledì 11 febbraio, presso il salone della nostrascuola, si è svolto un incontro con Nonno Griffa, fa-moso accordatore di pianoforti, che vanta una tradi-zione familiare di ben cinque generazioni. Ci ha descritto con passione il lavoro che lui tanto ama;partendo dalla descrizione del pianoforte passandodalla struttura alle caratteristiche, sino ad arrivare allepeculiarità. Stimolato poi, dalle nostre innumerevoli domande, haspaziato nel privato, raccontandoci la sua vita e la suastoria. Infine ha concluso questo interessante incontro,donandoci una perla di saggezza: se in tutto ciò chefacciamo poniamo passione e amore, il risultato nonpotrà essere che ottimo, con nostra grande gratificazione.Grazie Nonno Griffa !!!!

Una mattina è venuto il nonno di Matilde che costruisce e ristruttura i pianoforti. All'inizio ci ha raccontatocome è iniziata la sua passione per il pianoforte: quando suo padre si è ammalato e non sentiva e non vedevapiù, lui ha provato a svolgere il suo lavoro e ci è riuscito bene. Dall'età di 12 anni ha incominciato a lavorarerinunciando ad andare a scuola, ma era felice perchè si sentiva realizzato ed è nata una grande passione.Ci ha raccontato che ha insegnato ai cechi e si è accorto che avevano delle qualità che non pensava potesseroavere: avevano la capacità di ascoltare e riprodurre i suoni molto bene.Per questo ci ha detto una frase che ci ha colpito molto: "Ero più cieco io di loro". Da questo incontro abbiamo capito che: qualsiasi difficoltà si può superare, che chi segue una propria passionepuò essere felice, che è importante incontrare delle persone che ci aiutano a capire come viviamo, chi siamo eche cosa vogliamo veramente. Il nonno Sergio ci ha detto che l'incontro con noi per lui è stato molto importante.

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C’era una Volta e c’è Adesso

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Quater Pass per Milan

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Attività ed eventi al 105

C’era una Volta...in Mostra

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Cabrini’s Day

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Attività ed eventi al 105

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I nostri protagonisti

Scuola dell’Infanzia - Sezione Scoiattoli:Giulia Cacioni, Gianmarco Gaetano Caiazzo, Carolina Rita Cantrill, Carolina Cantù, Eugenia Colautti,Andrea Colombo, Giovanni Leo Contri, Carlotta Donna, Sofia Gil Correa, Ludovica Leocata, PietroMatteo Longhi, Andrea Maffei, Riccardo Meucci, Carmen Nigro Covino, Benedetta Pagliara, CristianPedone, Martina Pedone, Filippo Carlo Maria Pezzini, Alessandro Pizzagalli, Vivienne Sofia Shillito,Francesca Chiaraluna Somaschini, Francesco Guido Tommasi

Scuola dell’Infanzia - Sezione Primavera:Simone Bevilacqua, Giovanna Caviglia, Giulia De Rosa, Beatrice Costanza Merlo, Alina Panzeri,Margherita Pola, Micol Sfrisi, Federico Trudu, Elena Maria Vatti

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I nostri protagonisti

Scuola dell’Infanzia - Sezione Orsacchiotti:Beniamino Alfinito, Carlotta Bella, Pietro Riccardo Bertolone, Giulia Branca, Riccardo Catania, Riccardo Caviglia, Giulia D’Arco, Marta Maria Vittoria De Luca Caserta, Alessia Denardi,Francesco Destito, Beatrice Donà, Nicole Fabbri, Maria Sofa Losito, Estel Magnoni, Davide Meneghini,Letizia Beatrice Morello, Giulia Petito, Edoardo Carlo Pola, Matteo Santi, Francesco Serto, GiovanniSfrisi, Giovanni Tonani, Nicolò Torretti

Scuola dell’Infanzia - Sezione Tigrotti:Noah Akkerman, Riccardo Branca, Viola Cattano, Carlo Cavazzana, Beatrice Colombo, Camilla Consoli,Marco Frasarin, Pietro Frasarin, Felicitas Gil Correa, Pietro Maria Grecchi, Giacomo Lucchini,Margherita Lina Maria Massa, ea Meucci, Chiara Mondino, Edoardo Olivetti, Anna Osnato,Giovanni Federico Pozzi, Jasmine Pugliatti, Marco Rendine, Mattia Sguazzin, Costanza Toscano, Giulia Ginevra Zazza

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Classe Seconda A:Viola Barone, Beatrice Calvi, Massimo Salvatore De Maria, Tommaso Donna, Gaia Ginevra Fragiacomo,Matilde Griffa, Giovanni Maria Lomartire, Diana Maria Longhi, Camilla Mainardi, Emma Giulia Mattiuzzo,Victoria Nicole Morello, Maddalena Osnato, Margherita Pagliara, Matilda Rizza, Nicolò Luigi Simeoni,Francesco Trudu, Paolo Maurizio Vatti, Matteo Luca Vitiello, Sofia Carla Zanzi

Scuola Primaria - Classe Prima A:Rebecca Besana, Lorenzo Umberto Bordini, Aurora Casari, Elena Maria Contri, Gabriele Demeglio,Valentina Dimarco, Edoardo Favaro, Sara Maria Teresa Ferraio, Gaia Fuccio, Matias Josue Garcia Fuentes,Palliyaralalage Dona Suwetha Dewmin Gunaratne, Emma Ippolito, Pietro Lo Presti, Elena Luraghi,Giorgia Maria Merlano, Francesco Tancredi Merlo, Giovanni Maria Migliorini, Mattia Giorgio Montanari,Elisabetta Negri, Catello Nigro Covino, Vittoria Osnato, Daniela Luisa Palamarciuc, Leonardo Pisani,Riccardo Pizzagalli, ecilia Zoppis

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Terza B:Daria Balbo Bertone di Sambuy, Federico Balbo di Vinadio, Leonardo Barone, Ada Maria Bassani,Tommaso Bressani, Francesco Capra, Samuele Matteo Gazzo, Laura Gerundino, Lorenzo Lantieri, Andrea Lucchini, Daniela Mena Espinoza, Angelica Morganti, Eleonora Pola, Francesca Sereno,Matteo Sposito, Daniela Stella Toti

Scuola Primaria - Classe Terza A:Daniele Fabio Andrea Baroni, Nicolò Bertarello, Francesco Calvi, Tommaso Catania, Nina Cattano,Beatrice Cremaschi, Luca Ferrario, Gervine Joshua Gamiao, Francesca Maria Gibelli, Solomun GuishAsfaha, Maria Kozlova, Matilde Maggioni, Filippo Mantica, Maria Giulia Migliorini, Francesca Molinari,Benedetta Percaccioli, Filippo Varesi

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Quarta B:Maria Fabiola Battaglia, Edoardo Giuseppe Luciano Besati, Greta Brugnoli, Vanessa EstherCellamare Balzarotti, Alessandro D’Arco, Federico Maria Fabrizio, Andrea Greco, Rosa Alba Losito,Maria Elisabetta Liliana Merlano, Francesco Nini, Simone Petito, Davide Ravetta, Ginevra Redaelli,Giorgia Sabbatini, Sara Toselli, Giacomo Vignola, Sherena Primele Warnakulasooriya Perera.

Scuola Primaria - Quarta A:Sofia Costanza Bonomi, Federico Brignoccoli, Vitalij Matteo Cattaneo, Sara Colombo,Flavia Di Patrizi, Giulia Giovanna Dimarco, Isabella Donna, Nicoletta Dubini, Marcello Antonio FrancescoIannuzzi, Leonardo Lantieri, Alice Loperfido, Antonio Losio, Chiara Maestri, Alessandro Meucci,Massimiliano Negri, Sofia Passarelli, Martina Kristal Rossi, Luigi Scala, Luca Segata, Simone Soci,Francesca Toffolatti, Matilde Tommasi, Lucrezia Aurora Troilo

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Classe Quinta B:Beatrice Camilla Maria Alberti, Maria Giulia Andena, Vittorio Chiaverini, Riccardo Costa,Federica Maria Danova, Francesca De Spirt, Antonio de Spuches, Marco Faina, Federico Favaro,Francesco Fontana, Alice Guglielmetti, Giovanni Paolo Maria Passarella, Elena Pedone, Elena Pellegrino,Kjllia Ramos Prado, Filippo Davide Zanni.

Scuola Primaria - Classe Quinta A:Alessandro Barbieri, Chiara Bordini, Alessandro Caterini, Marcella Cazzola, Andrea Ciavarella,Chiara Ciccirillo, Alessandro Maria Corti, Christin Da Silva, Jacopo Frigessi di Rattalma,Maddalena Caterina Griffa, Edoardo Longoni, Yael Polanco, Elio Ragni, Federico Lorenzo Valentini

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I nostri protagonisti

II A secondaria 1° grado:Luca Remigio Angelini, Aurelia Bagnai, Valentina Campiglio, Federico Ciavarella, Giulia Costa,Christian Dimarco, Sucira Manusha Wattalage Fernando, Nina Fresia, Samuele Guish Asfaha, LucaAntonio Mureddu, Vittoria Pascente, Chiara Percaccioli, Riccardo Enrico Ronconi, Chiara Maria Scotti,Camilla Turati, Giulia Valli, Nadia Valsecchi, Ludovica Vimercati

I A secondaria 1° grado:Letizia Carlotta Amoroso, MariaAlessandra Besati, Margherita Bressani, Margherita Cerri, AlessandraDabbrescia, Edoardo Falsini, Elena Sofia Fragiacomo, Alessandro Gabriele Gazzo, Gaia Jane Giannuzzi,Emanuele Loria, Giuliano Mattioli, Tommaso Meucci, Federica Milletti, Sara Sabbatini, Vladyslav Sa-lerno, Alessandro Guglielmo Toselli, Roberta Turnaturi

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I nostri protagonisti

III A secondaria 1° gradoPietro Alfonsi, Marco Allanda, Edoardo Anfossi, Sara Mishel Athukorala, Lucrezia Bassini, NiccolòBastone, Matilde Bellinato, Luca Roberto Binaghi, Clarissa Cervi, Alessandra Cianetti, Alessio Colombo,Niccolò Cordara, Lorenzo Costa, Paolo de Francisco Mazzacara di Celenza, Sayuri MinurangaJayashantha Fernando Pitipanage, Federico Finocchiaro, Marta Ghidini, Eleonora Masi, Luca GiovanniAdriano Paiano, Beatrice Pajardi, Tommaso Pruneri, Francesco Salvini, Elisa Stucchi, Lucrezia Zaninelli

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SCUOLA DELL’INFANZIAInsegnanti di classe:

Emanuela Scimone (Sezione Primavera)Margherita Zucco (Sezione Primavera)

Ilaria Frigerio (Tigrotti)Maria Antonietta Curato (Scoiattoli)

Annalisa Valagussa (Orsacchiotti)Daniela Uggè

Chiara LazzaroniAssistenti:

Rosaria PalumboGianfranca Ranghetti (Sezione primavera)

Religione:Suor Annamaria Madonia

Inglese:Caroline Davis

SCUOLA PRIMARIACoordinatrice: Nadia Baroni

Insegnanti di classe:I A Franca d’Arrigo

II A Cristina ArrigoniIII A Tiziana Ploia III B Morena Saul

IV A Elena AnnoniIV B Alice Roncato

V A Caterina PelladoniV B Valeria Peccenini

Insegnanti di sostegno:Ilaria AdelascoGloria Farina

Noemi MontiniMonica Bordoni

Inglese: Caroline Davis

Religione: Suor Rosa Cortina

Ed. motoria:Laura Martini

Ed. musicale:Alessandro Nardin

Doposcuola:Rosangela Trincavelli

Laboratori:Rosangela Trincavelli

(Cucinismo e Artistico)Gibson MarshallCaroline Davis

(Inglese)

SCUOLA SECONDARIA di 1°GRADO

Lettere:Antonella RusconiGiovanna Gianini

Inglese:Giuditta Nicastri

Francese:Stephanie Seisen

Etelka RadoiaSpagnolo:

Romina SatrianoMatematica e Scienze:

Alessandra GazzaReligione:

Don Alfredo TosiEducazione artistica:Letizia SangermaniEducazione fisica:

Laura MartiniEducazione musicale:

Alessandro NardinEducazione tecnica:

Ottavio GhezziSostegno:

Laura MusicòElena Cattaneo

Sostegno:Cristina Matteoni

Direttore Didattico:Federica Bellesini Colombo

Si ringraziano Alessandra Ruggeri, Cristiana Schieppati, Roberto Binaghi (Erser Grafiche),Mira Longhi

per avere messo la loro disponibilità e professionalità a servizio della scuola