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Anno scolastico 2013-2014

LOGO

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nno scolastico 2013-2014Anno scolastico 2013-2014nno scolastico 2013-2014

Editoriale: la nostra proposta educativa 3Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insiemeBenvenuti alla Sezione Primavera 4Uno strano oggetto: la macchina del tempo 5Il primo incontro sorprendente: l’uomo primitivo 5Tuti in gita 7Il baratto a scuola 7Tutti in maschera 8Benvenuti: progetto continuità 9Scuola PrimariaOgni finestra un’avventura 10Ora sappiamo leggere 10 Alla scoperta di Monet 11Osserviamo le foglie d’autunno 12Impariamo le regole della strada 13Tre per tre... le moltiplicazioni 13Il gomitolo dell’amicizia 14Monet, un tuffo nel colore 15Paleontologi per un giorno 15Per ogni diritto c’è un dovere 16Tutti in centro con i Ghisa 16Dentro il teatro greco 17Visita alla Sinagoga 17Alla scoperta della Milano romana 18Cronache romane - tre giorni speciali 18Scuola SecondariaLa storia di Dedalo e Icaro 20Circolo di lettura 21Gli studenti di seconda risolvono un caso 22Kandinskij e la musica di Schoenberg 23La nostra gita in Alsazia 24La casa che vorrei 25L’attesa del Natale con i nostri ragazzi 26Attività ed eventi al 105La nostra uscita di inizio anno a Codogno 27Open day 28Col naso all’insù 29Andemm al Domm 29Musica Maestro! 30Cabrini’s Got Talent 311011 - I nostri papà runners 32Tre giorni all’Arena 33Per moda o...a modo mio 34Cabrini in festa 40Cartoline dalla scuola 41I nostri protagonisti 43

Sommario

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scuola è molto attraente. Ma ancora, e di più: hannoapprezzato, esprimendo giudizi più che lusinghieri,l’originalità della nostra proposta educativa e la mo-dalità della sua realizzazione (la nostra favolosamacchina del tempo!) e tutti gli elaborati prodotti (dalcartaceo, ai progetti, alle macchine di Leonardo, altelaio ecc.).E da ultimo: la continuità della nostra proposta edu-cativo-didattica che abbraccia nell’unità, salvaguar-dandone le differenze, i tre cicli scolastici: - una proposta che si fa concreta nel tema trasversaleche ogni anno impegna tutta la scuola e che, quest’anno,è stata immediatamente visibile già a settembre con gliaddobbi di magliette appese in corridoio;- una proposta che esplicita molto bene l’impegno diun cammino di tutta la scuola verso obiettivi finaliconosciuti e condivisi e resi esperienza in ogni settore(infanzia, primaria, secondaria ) con modalità appro-priate all’età.Ho voluto raccontarvi tutto questo perché tocco conmano ogni giorno alcuni”fatti” inconfutabili:- quando abbiamo degli inserimenti di alunni prove-nienti da altre scuole sia nell’infanzia,sia nella primaria,sia nella secondaria, dopo pochi giorni dall’averelasciato un ambiente per loro difficile e sfavorevole,riacquistano sicurezza, tranquillità e voglia di impegno;- i vostri figli, pur a fronte di problematiche a voltemolto dure, nella “nostra scuola” sono sereni eraggiungono risultati eccellenti: ciascuno a modo suo.

Ecco il motivo per cui affermo che dobbiamo essere“orgogliosi”: questo non vuol dire tacere i difetti e iproblemi che ci sono: anzi, è bene sempre esercitarela critica, ma che sia una critica costruttiva, cioè unacritica che prenda le mosse dal dono grande, una vera“grazia”, un “fatto” per niente scontato, per niente“ovvio”.La passione e la professionalità che caratterizza larelazione docente-discente e la sinergia che lega suore,insegnanti e famiglie deve davvero riempirci di“orgoglio”: trepidanti, sapendo di portare in fragilivasi di argilla, quali noi siamo, un grande tesoro chesia posto sempre e innanzitutto al servizio dellacrescita umana dei vostri/nostri figli: così come sempreci ha testimoniato e insegnato e, ora dal cielo, ci insegnala santa madre Francesca Saveria Cabrini.

Federica Bellesini

ell’ambito degli incontri di quest’anno or-ganizzati dalla FISM (federazione italianascuole materne) per le scuole dell’infanzia,le nostre maestre hanno avuto modo di

confrontarsi con altre realtà di scuole e quindi di pro-poste didattico-educative per molti aspetti differentidalle nostre. Loro, attente e desiderose di aggiornamenti,hanno sempre cercato di cogliere dalle altre realtà ilpositivo che presentavano (uscendo peraltro dalconfronto sempre rinforzate sulla bontà del nostro

percorso). Per uno degli ultimi incontri abbiamo pro-posto come sede la nostra scuola dell’infanzia. Abbiamo perciò compiuto tutti insieme una visita gui-data alle nostre strutture e lì, dove giorno dopo giornoi vostri bimbi crescono in età, carattere e intelligenza,abbiamo presentato la nostra impostazione educativa-didattica e, in modo dettagliato, abbiamo illustrato laprogrammazione di quest’anno. Ebbene, le maestre ele coordinatrici delle scuole presenti hanno osservatoe ascoltato con stupore sempre crescente: i colori cheavvolgono luminosamente corridoi e aule, l’ergonomiadi tutte le attrezzature, l’armonia della disposizionedelle attrezzature e dei lavori realizzati dai vostri/nostribimbi; dicevano, con il volto e le parole, che la nostra

Editoriale

La nostra proposta educativa

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Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Benvenuti allasezione Primavera

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Osservando però con più attenzione i bambini hannocolto anche altri particolari: pulsanti brillanti, mano-pole colorate, leve, bottoni e perfino in cima una lan-cetta! Al suo interno i bambini hanno trovato anche unapergamena con una scritta lunga lunga che recitava:“ Macchina del tempo raccontaci tu la traccia dellastoria che fu!” Finalmente abbiamo trovato il nome di questo stranooggetto e presto scopriremo a cosa serve questo inso-lito messaggio!

Tempo di lettura 3 minuti

a mattina del 7 Ottobre nel salone dellaScuola dell’Infanzia è successo qualcosa didavvero straordinario che vogliamo proprioraccontare a tutti!

I bambini della sezione degli Scoiattoli, dei Tigrotti edegli Orsacchiotti hanno trovato uno strano oggettoche ha suscitato grande interesse e curiosità…A un primo sguardo sembrava un frigorifero, una la-vatrice e perfino un sarcofago!In effetti, alla vista questo strano oggetto si presentavaun po’ come una grande scatola, con un buco a formadi uomo sul davanti e una tendina coloratissima!

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Uno strano oggetto: la macchina del tempo

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Il primo incontro sorprendente: l’uomo primitivo

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“Abbiamo provato a farla funzionare maschiacciando leve e pulsanti e bottoni nonsuccedeva proprio nulla !Allora abbiamo avuto una grande idea:ripetere tutti insieme e a voce alta la frase cheabbiamo trovato al suo interno…E’ proprio in questo modo che è apparso perla prima volta l’uomo primitivo, un uomomolto diverso da noi…Lui non aveva i vestiti ma solo un gonnellinodi pelle di animali e non sapeva parlare,faceva solo dei versi…Di lui abbiamo scoperto tante cose per esem-pio che abita da solo in una caverna, mangiasolo la carne degli animali che caccia. E’bravo a lavorare la pietra per costruire le armied ha imparato ad accendere il fuoco propriousando le pietre…e poi sa fare i graffiti!”

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

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Qualche tempo dopo, dalla macchina del tempo, è uscitoun altro personaggio, che ci ha raccontato di essere moltostanco perché doveva spostarsi sempre da un villaggio al-l’altro con pesanti sacchi per scambiare i suoi prodotti conciò di cui aveva più bisogno. Dopo qualche minuto di ri-flessione una bimba ha suggerito: “Ma.. invece di scam-biare sempre, puoi comprare quello che ti serve con isoldini!” L’idea è piaciuta molto al nostro amico che pocodopo è uscito dal suo laboratorio molto contento mo-strando tra le mani l’invenzione appena realizzata per ri-solvere il problema: delle bellissime e scintillanti moneted’oro e d’argento!

Una mattina nel salone della Scuola dell’Infanziaabbiamo ricevuto un’altra gradita visita del no-stro amico Sumero! I bambini lo hanno ricono-sciuto subito e si sono mostrati ancora una voltadisponibili ed entusiasti nel prestare il loro aiuto!Il nostro personaggio non sapeva come fare perricordare tutte le cose preziose del suo orto cheaveva scambiato con i suoi tanti amici. I bambininon hanno avuto alcun dubbio in merito ehanno suggerito a gran voce: “Ma devi scrivere!”Tra lo stupore generale il nostro Sumero hapreso una piccola tavoletta di argilla e con un ba-stoncino di legno ha lasciato dei segni incisi …“Certo, perché i Sumeri non avevano la carta ola penna o i pennarelli come noi!!” ha commen-tato un bimbo più grande!

La nostra magica macchina del tempo si è messa in funzioneancora una volta per presentarci un nuovo personaggio ve-nuto dal passato. Quest’uomo a prima vista un po’ strano, èapparso con un lungo vestito verde, un mantello nero, i ca-pelli e la barba molto molto lunga…In testa aveva anche uncappello nero e in mano tre fogli arrotolati! Ascoltandolopronunciare il suo nome qualche bimbo del gruppo azzurrosi è ricordato di averne già sentito parlare durante l’uscita di-dattica al Museo della Scienza e della Tecnologia. E’ congrande curiosità e altrettanta incredulità che nel salone dellanostra scuola abbiamo accolto il grande pittore, scultore einventore Leonardo Da Vinci!

Il baratto a scuola: creare per dare e riceverebambini di tutte e tre le sezioni si sono riuniti in salone e sono stati coinvolti in un’attività ormai dimen-ticata da tutti, il baratto! Questa esperienza è stata proposta come tappa conclusiva di un viaggio neltempo che ha permesso ai bambini di scoprire e conoscere l’uomo preistorico e il suo vissuto. Attraverso il baratto ogni bambino ha messo in gioco le proprie competenze comunicative e relazionali,

e si è divertito a scambiare con gli amici delle altresezioni ciò che ha scelto di realizzare apposita-mente per l’occasione! Il tavolo allestito in saloneappariva così ricco dei più svariati “prodotti”:frutta e verdura, formaggi, panini, pizze, torte,uova, pesci… ma anche cestini con il latte e anellipreziosi!

Tutti in gita’uscita didattica al Museo dellaScienza e delle Tecnologie diMilano ha rappresentato per ibambini una preziosa opportu-

nità per conoscere e approfondire “il me-raviglioso mondo delle invenzionidell’uomo”, in continuità con il tema dellaprogrammazione didattica di questo pe-riodo. Nel percorso di visita dal titolo“Pronti, partenza, via!” i bambini sonostati coinvolti in una specie di caccia al te-soro! La guida mostrava degli oggetti contenuti in una valigetta e i bimbi avevano il compito speciale di indi-viduare il mezzo di trasporto cui l’indizio faceva riferimento, tra quelli incontrati lungo il percorso. Unsalvagente e una bussola ci hanno condotti a scoprire una grande nave, mentre un biglietto di carta timbratoci ha permesso di arrivare a una bellissima carrozza! E’ stato molto entusiasmante e interessante conoscere

tutte queste invenzioni, assaporandole da vicino! Nel La-boratorio dal titolo “Ruote, molle e ingranaggi” i bam-bini hanno scoperto alcuni oggetti e ne hannosperimentato il funzionamento. Ogni bimbo ha apertoe smontato il campanello di una bicicletta e come unvero inventore, dotato di volontà e un pizzico di pa-zienza, ha poi provato a rimontarlo per verificarne il cor-retto funzionamento! Altrettanto divertente è statomisurarsi con i vari ingranaggi e trovare il meccanismocorretto per farli muovere tutti contemporaneamente!

Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

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Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

Tutti in maschera

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ll’inizio dell’anno è cominciato ilprimo di una serie di incontri chehanno coinvolto noi bambini delleclassi quarte e i bambini del gruppo

azzurro, 5 anni, della scuola dell’Infanzia delnostro Istituto.I piccoli sono stati accolti da alcuni di noi alprimo piano e accompagnati nelle nostre classidove un altro gruppo era pronto ad aspettarli.Per conoscerci meglio la maestre hanno pro-posto un gioco: dovevamo realizzare puzzleformando figure di persone con abiti tipici deiloro paesi d’origine, creando così delle coppietra bambini grandi e piccoli. Dopo il gioco cisiamo presentati, che emozione dire il nostronome davanti a tutti! Infine ci siamo salutaticon la promessa di rivederci prestissimo, di conoscerci meglio, condividendo nuovi momenti insieme.

I vestiti nuovi dell’Imperatoreiovedì 6 febbraio abbiamo continuato gli incontri con i bambini di cinque anni della nostra scuoladell’Infanzia dando inizio alla drammatizzazione della fiaba di Hans Christian Andersen “I vestitinuovi dell’imperatore”.Perché abbiamo scelto questa fiaba?

All’inizio dell’anno le nostre maestre ci hanno proposto il tema del “vestire” come argomento da approfondire.Ci è sembrato che questa fiaba potesse aiutarci a capire che spesso diamo troppa importanza ai nostri abiti,siamo esageratamente attenti a come ci vestiamo, e a volte cambiamo opinione (“vestito”) a seconda della cir-costanza, delle persone che abbiamo di fianco. Arriviamo a dire anche piccole bugie per essere ben visti e ac-

cettati. Questa fiaba ci aiuta acomprendere e giudicare in-sieme questi due aspetti moltopresenti nelle nostre giornate.Durante il primo incontro al-cuni di noi hanno animato laprima sequenza. E’ stato moltoemozionante recitare davanti ainostri piccoli amici …

Tempo di lettura 8 minuti

Benvenuti. Progetto Continuità

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Scuola dell’infanzia: impariamo a stare insieme

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Scuola Primaria - Prima elementare

bambini di prima elementare scrivono con l'in-segnante un libro illustrato su CD in cui rac-contano le avventure di due protagonisti dellaloro stessa età TITTI e

DODO che aprendo 10 finestre diuna casa magica entrano in variambienti in ognuno dei quali, vi-vono una fantastica avventura.Questa attività permette ai bam-bini di poter utilizzare il propriobagaglio di conoscenze e i proprivissuti mettendoli al servizio dellafantasia che, pilotata dall'inse-gnante, permette loro di esprimereemozioni, esperienze personali ecomuni con lo scopo di costruiredelle storie.In questo modo sviluppano lacreatività, la logica e la capacità diesprimere, in modo sempre più

corretto, i propri pensieri secondo un ordine crono-logico preciso.Questo lavoro li aiuta, fin dall'inizio, ad arricchire il

proprio lessico e sviluppare il pia-cere della lettura e scrittura supe-rando l'apprendimento meccanicoe ripetitivo dell'unione di sillabefine a se stesso. Alla fine dell'anno,metteranno in scena il loro stessolibro.Ogni avventura racconta e de-scrive, attraverso i due protagoni-sti, tutte quelle situazioni che ibambini vivono quotidianamentetra loro, così da renderli semprepiù coscienti che ogni loro sceltaha delle conseguenze che possonocambiare la realtà che li circondae il modo di vivere insieme.

uest'anno abbiamo iniziato ad andarealla biblioteca Vigentina per prenderedei libri da leggere in prestito: ora sap-piamo leggere!!!Questa esperienza ci é piaciuta perché

leggere é interessante, si scoprono storie nuove, si puòfantasticare, si impara tanto, si trascorre il tempo pia-cevolmente e in modo diverso dal solito.Dopo aver letto il libro scelto, é bello e divertente rac-contarlo e mostrare le immagini ai compagni.Ci piace molto poter scegliere da soli un libro.Anche noi siamo diventati piccoli scrittori, quest'annoabbiamo composto un piccolo libro che sarà deposi-tato anche nella biblioteca Vigentina. Andate a leg-gerlo!

Ogni finestra un’avventura

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Ora sappiamo leggere!

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Scuola Primaria - Prima elementare

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n gennaio siamo andati a vedere la mostra di Monet a Pavia. Monet é un pittore impressionista che di-pingeva all'aperto senza fare i contorni alle figure e usava tanti colori. Dipingeva con piccole pennellatecercando di creare i movimenti del treno o del mare o delle nuvole o delle piante. Ora possiamo dire diconoscerlo un po'. E’ bello vedere la natura con gli occhi di un pittore, ci aiuta a cogliere quei particolari

che spesso sfuggono, fa provare delle emozioni, ci aiuta a conoscere la storia degli uomini di tutti i tempi. Conquesta esperienza abbiamo cominciato a capire come si guarda un quadro.

Alla scoperta di Monet

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Scuola Primaria - Seconda elementare

Osserviamo le foglie d’autunnobbiamo osservato le foglie e ne abbiamodescritto le caratteristiche: forma, colore,margine, nervatura. Poi ciascuno hascelto la propria foglia e si è immedesi-

mato in essa. Anche grazie all’ascoltodella poesia di Tunisini è diventato unafoglia che trasportata dal vento d’au-tunno cade volteggiando a terra.In seguito ciascuno ha disegnato la fo-glia che è diventato e l’ha colorata conle tempere. Durante questo lavoro ibambini sono stati guidati a osservarele foglie in modo particolareggiato. Allafine del lavoro hanno preso coscienzache ciascuna foglia aveva delle caratte-ristiche che la rendevano unica.Un ultimo passo è stato descrivere ciòche avevano vissuto col corpo e rappre-sentato graficamente: è stato impor-tante compiere questo passaggio alla fine di questaesperienza perché ha aiutato i bambini a utilizzare pa-role adeguate e fatte proprie perché le avevano vissute(roteare, oscillare, scintillare, incalzare).

TRASFORMIAMOCI IN FIOCCHI DI NEVEUn giorno d’inverno siamo diventati fiocchi di neve.Ciascuno di noi ha portato delle immagini di cristallidi neve. Abbiamo osservato i fiocchi e, a partire dalledomande dei bambini, abbiamo raccontato la storiadi un piccolo fiocco di neve. Dopo ciascuno di noi haimmaginato di essere una piccola gocciolina di acquache evaporava, andava su una nuvola, si raffreddava escendeva lentamente sotto forma di fiocco di neve;come ulteriore spunto per l’immedesimazione cisiamo fatti aiutare da una poesia di M. Milani che ave-vamo studiato la settimana precedente.Ci siamo poi divisi a gruppi e ogni gruppo ha formatoil proprio fiocco di neve, ispirandosi alle immaginiportate. Il grande coinvolgimento dei bambini ci ha suggeritoun’ulteriore proposta: l’interpretazione corporea acoppie di pochi versi della poesia di Milani. Infine cia-scuno ha scelto un suo fiocco di neve e l’ha dipinto atempera. Il giorno dopo ognuno prima ha descritto il proprio

fiocco di neve, e poi ha raccontato in modo molto per-sonale le sensazioni che aveva provato durante l’im-medesimazione.Questo lavoro è stato molto utile per imparare a:

- osservare conattenzione leimmagini- riprodurregraficamente unsoggetto te-nendo conto deivari particolari- descrivere inmodo preciso ep e r s o n a l equanto vissuto. Ci siamo inoltrerese conto del-l’utilità di aver

fatto in precedenza studiare a memoria la poesia, inmodo che essa non si riducesse a cantilena, ma perciascuno prendesse significato attraverso la propriaesperienza.

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Scuola Primaria - Seconda elementare

Impariamo le regole della stradaunedì siamo andati al Co-mando dei Vigili Urbani perseguire il percorso di educa-zione stradale dal titolo "Bel-

giardino".Il Signor Marino ci ha spiegato i prin-cipali cartelli e le regole da rispettare.Poi ognuno di noi ha scelto una bici-cletta e ha girato liberamente nei nu-merosi vialetti riservati, facendoattenzione a rispettare il semaforo, lestrisce pedonali e le indicazioni di al-cuni compagni che, muniti di cappelloe fischietto, si sono improvvisati vigili. Abbiamo ricevuto, infine, il " paten-tino del bravo pedone! "

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Tre per tre...Le moltiplicazioni

Scuola Primaria - Terza elementare

Il gomitolo dell’amiciziaÉ bello avere amici e amiche nella propria classe escoprire che le amicizie formano una grande rete cheunisce ogni bambino all’altro in tutte le esperienzedell’anno

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Impariamo a riciclare la carta

Riviviamo la Pasqua ebraica

Facciamo interessanti esperimenti

Scuola Primaria - Terza elementare

Monet, un tuffo nel colore

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Paleontologi per un giorno

Tutti in centro con i GhisaIl punto di ritrovo era in Piazza Mercanti, presso il Palazzo del Broletto Nuovo; qui alcuni agenti della PoliziaLocale, dopo averci simpaticamente accolto, ci hanno illustrato i concetti fondamentali dell’orientamento nellospazio attraverso l’uso della bussola e di mappe della città. Ci è stato descritto lo sviluppo urbanistico di Milano,con cenni alla toponomastica e alle sue origini, infine il ruolo della Polizia Locale quale figura istituzionale de-putata al controllo del traffico urbano, del territorio ed all’insegnamento dell’Educazione Stradale. In seguitoarmati di mappe e bussole, ci siamo avviati attraversando la galleria Vittorio Emanuele, verso la prima tappadel percorso: Palazzo Marino, sede degli uffici del Sindaco e del Consiglio Comunale, luogo preposto al governodella città. Dopo aver visitato ed ammirato le sale “governative”, egregiamente raccontate dagli Agenti, ci siamoavviati verso via Beccaria per visitare la Centrale Operativa della Polizia Locale di Milano, sita nel Palazzo delCapitano di Giustizia. Qui abbiamo avuto la possibilità di accostarci “dal vivo” al lavoro degli operatori dellePolizia Locale e di intrattenerci con gli Agenti in servizio. All’uscita, l’agente Roberto ci ha insegnato ad utilizzarel’orologio come strumento di orientamento. Infine i saluti e un applauso ai preparatissimi agenti poi… via, siritorna al Cabrini, felici per la bella mattinata trascorsa con i Ghisa.

Scuola Primaria - Quarta elementare

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opo aver parlato con gli alunni dell’argomento rela-tivo ai diritti ed ai doveri, precisando che ogni do-vere colma il bisogno di diritti nostri e di altri e ogninostro diritto chiede a noi stessi e agli altri il rispetto

di un dovere, uno dei bambini proposto di scrivere un elencodei diritti dei bambini a scuola.A questo punto li ho invitati a provare, ma divisi in piccoligruppi, affinché tutti potessero esprimere le proprie opinionicollaborando e misurandosi con gli altri. In un paio di lezionihanno scritto 9 diritti con i corrispettivi doveri In seguito, conun lavoro collettivo, li abbiamo riuniti nella “Carta della classe”.

PER OGNI DIRITTO C’É UN DOVERE

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spettando il carnevale, noi componenti dellaboratorio artistico accompagnati dallamaestra siamo entrati “in punta di piedi”nel mondo del teatro greco, scoprendone

la struttura architettonica, l’impostazione degli spet-tacoli, gli attori (solo maschi!! Perché le donne nonavevano il diritto di recitare), i costumi (dalle propor-zioni esagerate perché la figura risultasse imponente)e le maschere indossate per rappresentare i diversipersonaggi. Queste ci hanno particolarmente colpitocosì, scegliendole tra quelle tipiche della tragedia,della commedia e della satira, abbiamo iniziato a la-vorarci realizzando ciò che vi mostriamo.

Scuola Primaria - Quarta elementare

Dentro il teatro greco

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l giorno martedì 11 marzo, ci siamo recati allaSinagoga di via della Commenda. Appena ar-rivati al portone del tempio c’erano le Forzedell’Ordine per controllare le persone.

Una guida ebrea di nome Ester ci ha fatto notare chenella Chiesa vi sono sculture e quadri mentre nellasinagoga non cisono, sia perchè gliEbrei credono inun dio, Javè, chenon possono rap-presentare, sia per-chè tali operepossono distrarredalla preghiera; ledonne per questostesso motivo pre-gano separata-mente. Nel lorotempio vi è un sim-bolo importantis-simo: la menorah.E’ un candelabro con 7 braccia che gli Ebrei accen-dono nel tempio come simbolo della loro unità. Lamenorah originariamente era nel tempio di Gerusa-lemme. Quando i Romani lo distrussero, la portaronovia come bottino di guerra: da allora non fu più ri-trovata. In seguito Ester, ci ha spiegato che i fonda-

IVisita alla Sinagoga

menti della religione ebraica sono contenuti nel ro-tolo della Torah, che significa “legge”. Il rotolo è con-servato in un armadio d’oro all’interno del quale vi èun mantello per ricoprire la Torah ed una corona chela sovrasta. La Torah deve essere letta in modo per-fetto: se il lettore sbaglia i fedeli possono correggerlo.

Un dettaglio che ciha incuriosito è cheper tenere il segno,il rabbino, usa la“manina” uno stru-mento a forma dimano, questo per-ché il testo sacronon può essere toc-cato con la mano.SuccessivamenteEster ci ha fatto sa-lire nel matroneodove pregano ledonne, qui abbiamoammirato la Sina-

goga dall’altro. Poi per approfondire il tutto ci ha por-tati a visitare un piccolo museo sotterraneo e ci hamostrato alcuni reperti antichi e preziosi. Questauscita ci ha fatto conoscere meglio gli Ebrei e le loroabitudini, un popolo nella cui civiltà risiedono le no-stre radici.

a chi sono questi signori con la divisa?Sono Salvatore e Luca, dei vigili urbaniche oggi, Martedì 29 Ottobre, ci ac-compagneranno alla scoperta della

“Milano Romana”.Iniziamo il nostro viaggio andando alle colonne di S.Lorenzo, dove ci spiegano l’antica storia dei reperti ar-cheologici romani. Proseguiamo verso il Circo che peri romani era il palazzo dell’imperatore; in seguito vi-sitiamo le terme personali del sovrano della Roma an-tica.Dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino versola moderna Camera di Commercio, che si trova sopral’antico Teatro Romano. Qui una guida accompagnala nostra visita, arricchendoci con un bagaglio di in-formazioni. Durante la seconda parte della visita delTeatro saliamo su una pedana che lascia intravederetutti i reperti del posto.La gita alla Milano Romana è stata molto istruttiva edivertente, ma visto il linguaggio complicato dei vigili,abbiamo fatto fatica a comprendere tutti i concettispiegatici.

Scuola Primaria - Quinta elementare

Alla scoperta della Milano Romana

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La mattina della partenza ci siamo ritrovati con icompagni e le maestre in Stazione Centrale, dove ab-biamo preso il treno Freccia Rossa. Durante il viaggioabbiamo riso e scherzato con i nostri amici fino al-l’arrivo alla Stazione Roma Termini dove siamo statiaccolti dalla guida, Romina. Il pullman ci ha portato in piazza Navona che ospitadue fontane magnifiche, poi ci siamo recati a CastelSant’Angelo. Durante la “pausa pranzo” abbiamo par-lato delle cose appena viste, eravamo d’accordo chefossero fantastiche e che la gita si prospettava bellis-sima e molto emozionante!Dopo il pranzo al sacco ci siamo recati all’internodella maestosa fortezza, la quale fu l’alloggio di diversiPapi in momenti di attacchi nemici.Successivamente ci siamo diretti verso la basilica diSan Pietro, in Città del Vaticano: all’esterno è presenteun enorme porticato costruito per dare l’idea dell’ab-braccio tra Chiesa e fedeli; la grande cupola vorrebbe

Cronache romane - tre giorni speciali

Scuola Primaria - Quinta elementare

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assomigliare al cappello simbolico del Papa.Dentro San Pietro Romina ci ha mostrato la Pietà diMichelangelo, San Pietro e numerosi ornamenti inoro.Dopo cena abbiamo giocato a “Indovina chi?”, ma lagiornata era stata molto intensa, piena di sorprese edi emozioni, tutti eravamo stravolti e non vedevamol’ora di raggiungere le nostre camere e i nostri letti!La mattina del secondo giorno il pullman ci ha con-dotti dalla nostra guida Romina con cui abbiamo vi-sitato la Piazza e la Chiesa di S. Maria del Popolo e laFontana della Dea Roma.Poi ci siamo recati a visitare il Pantheon e abbiamopranzato sotto i colonnati in compagnia di gabbianie piccioni. Il pomeriggio abbiamo visitato il sito ar-cheologico di Ostia Antica. Il paesaggio non avevaniente a che vedere con la caotica Roma e tutto è ri-masto com’ era una volta.La nostra guida Romina per prima cosa ci ha fatto ve-dere le necropoli, le città dei morti. Esse erano fattein mattoni di terra cotta e avevano degli spettacolaripavimenti a mosaico che rappresentavano scene divita quotidiana o miti e leggende. I mosaici ci hannoaffascinato molto in quanto meravigliosi e ancora in-tatti. In seguito Romina ci ha mostrato le Domus, leabitazioni dei patrizi. Abbiamo capito che era la casadei patrizi perché il pavimento era in marmo e la casaera a due piani. Siamo rimasti colpiti dalla Domus edal confronto con le case moderne di oggi. Inoltrec’era un piccolo anfiteatro ancora intatto. Siamo salitiin cima alle scale da cui si poteva ammirare tutto ilpanorama di Ostia Antica e siamo rimasti senza fiato.Poi abbiamo visto le terme, sia private che pubbliche,dove si potevano ammirare i loro meccanismi. Cisiamo divertiti a curiosare per cercare i tubi e ne ab-biamo scovati davvero molti.

Infine abbiamo salutato la nostra guida Romina esiamo tornati in albergo molto stanchi, visto le nu-merose visite che avevamo fatto. Dopo cena, tornatinella camera, maschi e femmine si sono completa-mente divisi.Le femmine sono andate in una stanza per truccarsied organizzare un pigiama party al quale hanno par-tecipato tutte quante. I maschi hanno organizzato illoro un pigiama party tutto per loro in un’ altrastanza. E’ stato divertente perché erano ben 9 maschiin 3 letti. Si sono raccontati storie di paura e hannofatto finta di essere lottatori di Wrestling.Il 28 Marzo ci siamo diretti al Quirinale, uno dei pa-lazzi più importanti della Capitale, dove risiede il pre-sidente della Repubblica. Dopodiché siamo entrati inuna graziosa chiesetta chiamata San Luigi dei Fran-cesi, impreziosita con delle opere di Caravaggio e deibellissimi lampadari. Finalmente, dopo una lungacamminata, siamo arrivati all’Altare della Patria, doveabbiamo percorso una lunga scalinata. Saliti, abbiamovisto due bracieri accesi e, di fianco, c’erano due guar-die armate di fucile; al centro della struttura era raffi-gurata la Dea Roma, protettrice della patria.Il terzo giorno è stato quello più emozionante perchéabbiamo visitato il monumento più conosciuto diRoma: il Colosseo, costruito dall’imperatore Vespa-siano. Ai tempi dei Romani questa struttura era ungrande anfiteatro dove si esibivano i gladiatori e glianimali feroci. Gli animali venivano introdotti nelcampo grazie ad un sistema di gabbie e botole.Il Colosseo poteva ospitare migliaia di spettatori cherimanevano ad assistere alle esibizioni dalla mattinaalla sera. Usciti dal Colosseo ci siamo avviati alla sta-zione. Così, siamo saliti sul treno avendo già un po’di nostalgia per la grande bellezza di Roma.

Scuola Secondaria - Classe Prima

l mito di Icaro ha affascinato i ragazzi e gli uo-mini di ogni tempo: volare ed essere liberi.Durante le lezioni di italiano i ragazzi hannoletto una prima volta il testo del romanzo dallo

stesso titolo di M. Milani durante le vacanze estive,prima ancora di conoscere la propria classe.In questi primi mesi dell’anno scolastico lo hanno ri-letto a scuola, interpretando i vari personaggi dellastoria, per imparare a interloquire tra loro in modoordinato e gradevole, immedesimarsi con i protago-nisti della storia e con i loro sentimenti, individuarele varie parti del romanzo e le riflessioni dell’autore.Hanno provato a riscrivere a loro piacimento qualchedescrizione o episodio, a mettersi al posto di qualchepersonaggio e a comprendere il significato implicitodi alcuni passaggi.Hanno poi osservato immagini, portate dall’inse-gnante, attinenti a giardini - labirinto da loro visti,opere artistiche con labirinti come simbolo per l’uomomoderno, qualche raffigurazione classica attinente (ilMinotauro nei vasi greci e nelle sculture), l’Icaro diMatisse.Sono passati infine al lavoro con l’insegnante di arte.I ragazzi hanno scelto di rappresentare un episodiodelle storie di Dedalo e Icaro che è piaciuto loro par-ticolarmente. Hanno rappresentato l’episodio alla

stessa maniera degliantichi greci che de-coravano i loro vasi diterracotta con i perso-naggi del mito. Utilizzando la china eil pennino i ragazzihanno realizzato e co-lorato il disegno ispi-randosi alle immaginipresenti sui vasi greci,imparando a rappre-sentare le figure sem-pre di profilo, con leanatomie in evidenza.Alcuni di loro hannoutilizzato la tecnica afigure nere, dipin-gendo le figure di nero

e lasciando lo sfondo chiaro, altri hanno utilizzato latecnica a figure rosse, dipingendo lo sfondo e rita-gliando in questo modo il contorno delle figure chiare. In ultimo hanno realizzato le cornici geometriche de-corative che abbelliscono i loro splendidi disegni. Il lavoro è stato molto soddisfacente e i ragazzi si sonoappassionati nel conoscere e commentare queste sto-rie e nel poterle rielaborare in modo personale attra-verso i loro disegni.

La storia di Dedalo e Icaro

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Nadia: Se devo dire la verità questo libro non mi è pia-ciuto perché è troppo serio. Prof: cosa significa per te troppo serio?Nadia: preferisco i libri fantasy!Prof: troppo realistico? N.B. realistico = non descrivela realtà, ma ne finge una che assomiglia molto aquella vera.Nadia: sì, troppo simile alla realtà ,preferisco i libriche non assomigliano alla realtà.Chiara: invece a me piacciono i libri dove si raccon-tano storie con ambienti realistici, magari diversi daquelli a me familiari, ma realistici. Per esempio, inquesto libro siamo in Olanda, dove non sono maistata, nel 1800, ma la narrazione è tale per cui io possoimmedesimarmi. Ludovica: questo libro è realistico, ma questo non vuoldire negativo, anzi finisce bene.Attraverso un esercizio di questo genere i ragazzi im-parano a:- ascoltarsi e ad aspettare il proprio turno per par-lare- conoscersi meglio tra loro- riconoscere in un testo le parti narrative, descrittive,commentative- comprendere i propri gusti nella lettura.Per non parlare del fatto che leggono molto e in talmodo imparano a scrivere.

utti i mesi, circa, due ore consecutive ven-gono dedicate a questo tipo di attivitàdai ragazzi di prima media.Ci si siede tutti in cerchio e al centro non c’ènessuno, perché nel mezzo sta ciò che ab-

biamo in comune: un libro letto Tutti posso intervenire: per dire cosa? - Mi è piaciuto, non mi è piaciuto. Una descrizione,un dialogo, un episodio. Dico a tutti dov’è la paginadi cui sto parlando, ne leggo un pezzettino; faccio ca-pire che mi sto riferendo al testo e non parlo tanto perdire qualcosa, ma “cito”il testo.- Mi è piaciuto un personaggio, mi pare di avernecompreso la personalità, infatti riferisco due brani di-versi nel libro, che mi permettono di dire che carattereha quel personaggio.- Ho visto il film tratto da questo libro ( spesso oggiaccade) e mi sono accorto che ci sono delle differenzenella storia; le spiego- Ho capito che genere di libro è questo : verosimile,fantasy, giallo? Ho scoperto qual è il mio genere pre-ferito!- I compagni possono intervenire, commentare, nonessere d’accordo.

DODGE “PATTINI D’ARGENTO”Non so se ne esistano nuove edizioni, ma tutti lo ab-biamo in casa o forse in cantina tra i libri vecchi, per-ché ha fatto parte della nostra infanzia! Eppure èpiaciuto molto anche ai ragazzi di oggiChiara: questo libro non mi è piaciuto perché, dopol’inizio in cui si introduce la storia di un gruppo di ra-gazzi, ci si trovano davanti molti capitoli in cui si parladi altri personaggi e del loro viaggio ad Amsterdam.Mi pare che questa lunga parte non c’entri molto conil filone principale della storia. Come mai?Giulia: un po’ Chiara ha ragione, ma in realtà questaseconda parte, che lei considera un po’ estranea, cipermette di comprendere meglio la situazione: c’è unagara di pattinaggio tra due gruppi, quello dei ragazzidi cui si parla all’inizio e gli antagonisti, quelli di cuisi parla nei capitoli sul viaggio ad Amsterdam.Chiara: se non fosse stato raccontato il viaggio non sisarebbe capito il resto della storia.

Scuola Secondaria - Classe Prima

Circolo di lettura

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Scuola Secondaria - Classe Seconda

arte della programmazione di II media pre-vede la lettura di alcuni testi appartenenti algenere “giallo”. In tali racconti o romanzi unasituazione quotidiana e ordinaria viene im-

provvisamente a mutare a causa di un imprevisto, so-litamente un omicidio. È a questo punto che entra inscena la figura dell’investigatore che, attraverso l’os-servazione precisa e puntuale della realtà, una spiccatasensibilità e l’utilizzo della ragione, arriva alla solu-zione del mistero fino all’individuazione dei colpevoli.Per favorire l’immedesimazione degli studenti con ilmetodo di indagine proprio del personaggio, si è de-ciso di proporre la lettura di un racconto di ElleryQueen, Il sosia. La sua originalità consiste nel metterea disposizione dei lettori una serie di indizi utili allascoperta del colpevole, in modo che essi possano, inprima persona, procedere alla risoluzione dell’enigmaper poi confrontarsi con le spiegazioni fornite dall’in-vestigatore.Pertanto, dopo la lettura da parte dell’insegnante e lacomprensione della vicenda, la classe è stata divisa ingruppi per favorire la cooperazione tra gli alunni tesaallo svelamento del mistero.I ragazzi hanno poi avuto a disposizione del tempoper rileggere con attenzione il testo, studiare l’am-biente descritto e gli elementi riportati per cercare ditrovare gli indizi e formulare ipotesi. Ogni gruppo è riuscito ad arrivare alla soluzione,anche se si è decretato un vincitore che, per primo, hasvelato l’enigma!

Ma la sfida non è terminata qui! Come gli studentihanno imparato, un abile investigatore deve anche es-sere in grado di fornire spiegazioni adeguate alle sueipotesi. Pertanto ogni gruppo si è cimentato nellascrittura della propria soluzione:“ L’agente Storke e Ellery arrivano sul luogo del de-litto.Lì trovano un cadavere con in mano un barattolovuoto con l’etichetta MIX C. Sappiamo che il sosia (Hartman) passava il tempo li-bero a fotografare su microfilm il libro mastro del ne-gozio su cui erano registrati centinaia dei nomi deiclienti, ciascuno con assegnato un numero. Come trovare gli assassini? Per prima cosa abbiamo scoperto che MIX C corri-spondeva a dei numeri romani (1009 e 100), poi cisiamo ricordati che i nomi di tutti i clienti (e quindidegli assassini) erano stati registrati sui microfilm.Da qui abbiamo capito che i numeri 1009 e 100 indi-cavano il numero corrispondente ai nomi dei clientiriportati sui microfilm” per poi confrontarsi con laspiegazione fornita da Ellery Queen, e concludere lasoluzione del caso con le sue stesse parole:

“ MIX in numeri romani significa 1009. Sono sicuro, Storke, che il cliente contrassegnato sullibro mastro con il numero 1009 è uno dei due agentistranieri. C non è altro che il modo romano di scrivere100, e anche in questo caso sono convinto che con-trollando il libro mastro risulterà che il numero 100corrisponde proprio al nome dell’altro agente. Sem-plice, no?”

Gli studenti di Seconda risolvonoun caso

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Scuola Secondaria - Classe Terza

ragazzi di III media hanno recentemente studiato le avanguardie artistiche del 1900.Dopo aver approfondito l’astrattismo sono andati a vedere la mostra su Kandinskij esposta aPalazzo Reale. I ragazzi sono rimasti molto affascinati dai colori brillanti e intensi dell’artista,dalle forme armoniche che si intrecciano e giocano sulle tele, creando atmosfere fantastiche che

rapiscono l’osservatore. In mostra hanno appreso che Kandinskij ha sempre sentito un forte paralle-lismo fra la sua arte e la musica. Nei colori e nelle forme egli ricercava gli stessi accordi armonici chesi instaurano fra note melodiche. Kandinskij in un suo scritto afferma: “Il colore è un mezzo per influenzare direttamente l’anima. Il colore è il tasto. L’occhio è il martelletto. L’anima è un pianoforte con molte corde.L’artista è la mano che, toccando questo o quel tasto, fa vibrare l’anima.”Tornati a scuola i ragazzi hanno scoperto, nelle lezioni di musica, che Kandinkij, dopo aver assistitoa un concerto del grande compositore austriaco Schoenberg, gli scrisse per comunicargli l’affinità chesentiva fra i suoi quadri e l’opera del musicista. Kandinskij ha anche eseguito quadri ispirati alla musicadi Schoenberg, come Impressione 3 che si rifà all’opera 11 del Klavierstüke.In musica quindi i ragazzi hanno approfondito la figura di Schoenberg, legata a Debussy, altrocompositore del ventesimo secolo, con lezioni frontali, con ascolti multimediali ma soprattutto conesecuzioni dal vivo che li hanno immersi nei suoni rivoluzionari di questi grandi autori.Il percorso si è concluso, in educazione artistica, con l’esecuzione di un lavoro pittorico dei ragazziguidato dall’ascolto dell’opera 11 del Klavierstüke. Con la musica in sottofondo i ragazzi hanno dipintodei disegni molto colorati dove hanno cercato di trasmettere con le armonie di colori e forme, le emo-zioni suscitate dalla melodia.

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Kandinskij e la musica di Schoenberg

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Scuola Secondaria - Classe Terza

uest’anno, noi ragazzi di terza media siamo andati in gita tre giorni in Alsazia. È stata un’avventurameravigliosa! Siamo partiti la mattina presto un pò addormentati, ma pieni di voglia di viverequesta esperienza con i nostri compagni. Il viaggio è stato molto lungo e in pullman le professoresseci hanno diviso in quattro squadre dicendoci che tutta la vacanza sarebbe stata intervallata da giochi

e gare fra di noi. Ci hanno distribuito un libretto che descriveva le cose che saremmo andati a vedere e, in fondo,c’erano alcune pagine bianche dedicate ai nostri disegni e ai nostri appunti. Con il libretto alla mano ci siamodivertiti tanto a disegnare e raccontare delle cose incredibili che abbiamo visto, dalla stranissima casa delle testea Colmar al forte di Schoenembourg, dove abbiamo respirato l’atmosfera della storia di guerra. Abbiamo vistol’imponenza delle guglie della Cattedrale di Strasburgo, salendo anche sul tetto e vedendo tutta la città intornoa noi, abbiamo ammirato i canali romantici di Colmar e le automobili d’epoca della Citè d’Automobile a Mul-

La nostra gita in Alsazia

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Scuola Secondaria - Classe Terza

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oco prima delle vacanze di Natale il profes-sore di tecnologia ci ha proposto la progetta-zione e la relativa costruzione di una casettadi legno dotata di impianto elettrico e fornita

di mobili. Quasi tutta la classe ha votato a favore dellaproposta e dopo esserci suddivisi in cinque gruppi ab-biamo iniziato a farne il progetto. Una volta approvatocon qualche modifica apportata dal professore, lo ab-biamo riportato sulla tavolati truciolato usata comebase. Sempre a scuola da un pezzo di compensato ab-biamo ricavato i muri che in seguito abbiamo dipintoed incollato sulla base. Dopo un po’ di tempo il pro-fessore ci ha detto di finirla a casa: quando ci siamotrovati per terminarla ci siamo divertiti: ridevamo,scherzavamo ma allo stesso momento lavoravamo. Laparte più divertente è stata la costruzione della pi-scina: dopo aver tagliato il truciolato, coperto il bucoinferiore con del compensato, abbiamo sciolto dellacera gommosa per candele e l’abbiamo versata all’in-terno.

house. Abbiamo cenato in riva al fiume a Strasburgo,abbiamo chiacchierato facendo le ore piccole nelle no-stre stanze, abbiamo girato dei posti splendidi senzafermarci mai, divertendoci ad eseguire tutte le proved’intelligenza e coraggio che le professoresse ci ave-vano scritto sul libretto. Abbiamo riscoperto ancoradi più che stare insieme fra di noi è davvero una bel-lezza grande ed emozionante, e concludere così treanni di vita della nostra classe è stato il modo miglioredi salutarci! I ricordi di questi tre giorni sono preziosie ci accompagneranno sempre!

PLa casa che vorrei

Scuola Secondaria

uest’anno vivere il momento del Natale frai banchi della scuola secondaria del Ca-brini è stata una vera gioia. Abbiamo pre-parato questo importante evento con cura

e con trepidante attesa, che hanno generato una festameravigliosa.Per questa grande festa ogni ragazzo è stato coinvoltoin qualcosa che lo ha visto protagonista e lo ha resoentusiasta. La professoressa Gianini e la professoressaMusicò hanno preparato dei testi molto intensi, trattidal libro L’ombra del Padre di Jan Dobraczynski. Coni ragazzi in classe hanno letto i testi e affrontato undialogo vivace discutendo di ciò che avevano ascoltatoe di come queste parole potessero dire qualcosa alla

loro esperienza, in particolare riscoprendo come Gesùfosse ed è realmente un uomo, conoscibile, presente,incontrabile nella loro vita. Alla festa di Natale alcuni ragazzi hanno letto i testidavanti ai genitori. I testi parlavano del Natale, cheviene e trova la sua dimora nei nostri cuori, attraversotre momenti particolari: l’Annunciazione, la Nativitàe l’Adorazione del Bambinello. Su questi tre momentii ragazzi hanno potuto riflettere attraverso i testi af-frontati in Italiano e alcune canzoni che il professorNardin ha proposto loro. Ogni classe ha preparato con

entusiasmo e grande bravura queste canzoni: Whatchild is this, Bolingo Bwa Nzambe, Carol of the bells.L’esecuzione dei canti è avvenuta davanti ai genitorialla festa di Natale.I ragazzi sono stati splendidi, hanno interpretato lecanzoni con forza e passione, mostrando un amoreper il canto che pochi si aspettavano, e questo è statotrasmesso a tutta la platea entusiasta.Mentre i ragazzi eseguivano i canti, su uno schermovenivano proiettate alcune immagini di quadri sulNatale e disegni degli alunni. Con la professoressaSangermani infatti i ragazzi, durante l’Avvento, hannovisto dei meravigliosi quadri di Annunciazioni, Nati-vità e Adorazioni del Bambinello.Dopo aver osservato questa grande bellezza ogni ra-gazzo ha ricopiato un particolare di uno dei quadrivisti insieme e, con bravura e attenzione, ha saputorealizzare una piccola opera d’arte. I disegni coglie-vano pienamente l’intenso stupore e la novità che ilNatale ha portato nella vita degli uomini e, per i geni-tori, è stata una meraviglia osservare le opere realiz-zate dai loro figli. Lo spettacolo si è concluso con uncanto tutti insieme mentre i ragazzi, contenti, non lasmettevano più di sorridere. La festa di Natale con iragazzi del Cabrini è stata un’occasione grande, ina-spettata, ma soprattutto piena di quella speranza e le-tizia che il Signore ha portato nei nostri cuori inquesto giorno che ha cambiato il corso della storia.

L’attesa del Natale con i nostri ragazzi

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Attività ed eventi al 105

La nostra uscita di inizio anno a Codogno

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Open Day: insieme felici perscoprire il Cabrini

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ì è così che vi vedo tutte le mattine: ansiosi, tri-sti, frettolosi, seguire con lo sguardo i vostribimbi che salgono le scale per arrivare inclasse.

Li seguite gradino dopo gradino, con l'afflato di chivorrebbe con il solo pensiero alleggerire il peso diquello zaino così grande e pesante. Ogni volta vorreidirvi che anch'io devo trattenermi dal sostituirmi aloro per caricarmi sulle spalle tutto quel peso, ma soche loro sono più forti di quello che pensiamo e chein quello zaino sono contenute tutte le loro speranzedi trascorrere una giornata serena. Non sembra, main esso c'è la leggerezza tipica della loro splendida età,di anno in anno vedrete quanto vi mancherà quelmomento e quello zaino. Vi accorgerete che i loropassi si faranno via via più spediti, lo sguardo sarà giàindirizzato al compagno davanti e non più a voi e aquell'ultimo bacino che vi tiene compagnia fino al-l'uscita. Vi chiederanno di non accompagnarli più finoalle scale, poi fino al corridoio, poi il portone e infinela strada. Amate questi momenti, teneteli nella me-moria con la consapevolezza che ogni gradino è unpiccolo passo di crescita, un salire a poco a poco versotraguardi ineluttabili che devono però lasciarci il dolcesapore di esserceli goduti fino in fondo.

Questa manifestazione, giunta alla sua 32° edizione, èun momento di grande partecipazione di famiglie, In-segnanti e alunni per dare visibilità alle Scuole catto-liche di Milano e hinterland.“Famiglia e scuola: risorse per affrontare la crisi”, èstata la tematica scelta quest’anno per sottolinearel’importanza di una scelta educativa fondamentalenella crescita delle nuove generazioni.In quest’atmosfera era palpabile la voglia di condivi-dere, sia la gioia di esserci che le preoccupazioni legatea un bilancio negativo che ha portato molte scuole afare i conti con questo delicato momento storico. L’intervento conclusivo del Cardinale Angelo Scola haperò dato una sferzata di sano ottimismo per tutti.Le sue parole lasciano sempre il segno e servono perulteriori spunti di riflessione quando si torna a casa:“Oggi credo che la parola “PARITARIE “ sia una de-finizione riduttiva per le Scuole Cattoliche, si auspicasi arrivi a una proposta scolastica garantita dalle isti-tuzioni e responsabile, c’è LIBERTA’ di EDUCA-ZIONE laddove c’è la possibilità di EDUCARE allaLIBERTA’…nella famiglia e nella scuola si trova questaopportunità, da questo connubio si può guardare alfuturo con speranza e rinnovato ottimismo”Prof.ssa Laura Martini

Col naso all’insù

SAndemm al Domm

l giorno 13 Novembre 2013 c’è stata la messain onore di Santa Francesca Saverio Cabrinie proprio in quella giornata, ho fatto la miaprima esperienza pubblica come musicista,

accompagnando con il violoncello un canto delleclassi quinte.Grazie al maestro Alessandro, infatti, sono statacoinvolta con il mio strumento e sono riuscita asuonare bene. Per me è stata un esperienza fanta-stica e nel momento d’inizio della Messa stavo persvenire per la fortissima emozione!Caroline, la maestra d’inglese, è stata la mia aiu-tante personale: mi mostrava le note da suonareperché avevo lasciato a casa il leggio pensando chenon servisse… Al momento dell’esecuzione avevo

una tensione pazzesca, ma sono riuscita a calmarmi e a controllarmi. Alla fine tutti mi hanno fatto i complimentied io sono stata molto felice.

Marcella Cazzola (IV A)

icentenario verdianoAnche il Cabrini ha celebrato il bicentenario della nascitadel più grande compositore italiano, con una proposta chesi è articolata nei vari ordini e gradi della scuola.

Il giorno 13 ottobre, ricorrenza del duecentesimo compleanno diGiuseppe Verdi, gli alunni della scuola primaria hanno assistito allaproiezione del film di animazione “Aida degli Alberi”, girato inoccasione delle celebrazione dei 2001 (centenario della morte) eliberamente ispirato alla storia di Aida. La scuola secondaria diprimo grado ha invece assistito ad una lezione-concerto al pianofortetenuta dall’insegnante, prof. Alessandro Nardin, che ha eseguito espiegato alcune parafrasi da concerto di grandi compositori (Liszt,Busoni e altri minori) su motivi tratti dalle opere di Verdi. In seguitol’attività si è diversificata fra le classi: III e IV elementari hanno ri-preso Aida, lavorando su musica e libretto, arrivando a realizzarnedei bozzetti di scena, la III media ha invece approfondito Verdi eil suo promo capolavoro, Nabucco, per comprendere più a fondo illinguaggio dell’opera ottocentesca e l’importanza del contributoverdiano al genere.

Attività ed eventi al 105

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ILA PRIMA ESPERIENZA DI PICCOLA CONCERTISTA

Musica Maestro!

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Cabrini’s Got Talent

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on è un nuovo programma televisivo, è la mia bellissima classe, la I media dell'Istituto Madre Cabrini Il nostro prof di musica Alessandro Nardin ci ha definiti “Cabrini's got talent” dopo aver scopertole nostre doti. La nostra, infatti, è davvero una classe assortita, ricca di talenti emergenti.Vittoria e Nadia, cantanti dalle voci squillanti, fanno da sostegno al coro della scuola; Camilla è bal-

lerina al teatro Carcano; Riccardo è un attore nato e secondo me è davvero portato: recitare è la sua passione ein futuro lo vedremo sul grande schermo o nei teatri. Chiara , Valentina e Ludovica sono le bravissime flautisteche vengono “ingaggiate” per ogni recita scolastica. Poi ci siamo noi due, la sottoscritta e Chiara, rispettivamentela batterista e la pianista della scuola. E non è finita qui… Tutti siamo intonati! Il prof Nardin si complimentaspesso con noi quando ci impegniamo ad eseguire i canti che ci insegna. Data la nostra bravura, abbiamo im-parato canti a più voci divisi in due gruppi: soprani (voci alte) e contralti (voci basse). L'esecuzione più difficile?Sicuramente “Carol of the bells” (“Coro delle campane”), un canto tradizionale natalizio ucraino. Ma sapetequal è per me il talento più bello della “Cabrini's got talent”?E' il restare uniti, l'aiutare qualunque compagno in difficoltà. Certo, i rapporti tra di noi non sono sempre “rosee fiori”, ed è inevitabile trovarsi meglio con un compagno piuttosto che con un altro (anche io ho le mie prefe-renze), però due sentimenti non mancano mai: la solidarietà tra compagni e il sentirsi appartenenti alla stessaclasse. Io penso di essere davvero fortunata ad avere questi compagni che mi rispettano mi vogliono bene e mifanno affrontare con più “leggerezza” i numerosi impegni scolastici. Viva la mia classe!

Giulia Costa (I secondaria)

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1011 - I nostri papàrunners

er tanti anni ho pensato che la corsa fosseun’attività noiosa. Guardavo con distacco leprime immagini che arrivavano dagli Statesdove era scoppiata la mania per il jogging e per

il footing: uomini e donne, alti, bassi, giovani, anziani,insomma di tutte le età e di tutte le misure, correvanoqua e là, a tutte le velocità, presi dalla moda del mo-mento. Qui da noi eravamo in ritardo, come al solito.Poche persone correvano, pochissime lo facevano se-riamente. A quei tempi frequentavo l’università, stavopreparando la tesi, mentre alcuni amici erano già en-trati nel mondo del lavoro. In particolare, per riuscirea passare qualche momento tranquillo con uno di loro,Marco, che già aveva orari lavorativi impossibili, ave-vamo concordato di correre insieme la mattina presto.Lui era un ex nazionale di canottaggio, io no. Lui eraabituato alle fatiche degli allenamenti, io no. Qualcheanno dopo ho capito perché lui parlava per tutto iltempo, mentre correvamo intorno al parco, ed io mi li-mitavo ad annuire senza un filo di voce. Ma entrambilo facevamo per trascorrere un po’ di tempo insieme,senza altre distrazioni. Non ci fermavano neanche ilfreddo, la nebbia o la pioggia. Durante quei 50 minuti,fra le sei e le sette di mattina, riuscivamo ad aggiornarcia vicenda sulle novità delle nostre vite.Non guardavamo l’orologio, non ci interessavano itempi e le classifiche. Mi limitavo a guardare divertitole goccioline di sudore ghiacciate fra i suoi capelli e il

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fumo che sprigionava. Ma che fatica! Poi le cose, comespesso capita, sono cambiate. Lavoro, impegni, famiglie,figli, dinamiche non meglio definite, hanno rotto quelmomento magico che potrebbe essere ormai solo un belricordo… Ma non è così e questo è soltanto l’inizio. AllaCabrini ho conosciuto altri papà e due anni fa deci-diamo, senza troppo pensarci, di incontrarci per fare unpo’ di movimento e contrastare l’inesorabile lievitaredella pancia. In poco tempo il gruppo si ingrandisce ecerte sere siamo addirittura in sette.A questo punto, se per caso qualcuno di voi ha pensatoche sette quarantenni sudati non la buttassero sullacompetizione, si è sbagliato di grosso. Serviva soltantol’occasione giusta e Laura Martini ce l’ha servita su unvassoio d’argento: una corsa con un fine benefico, laMilano Relay Marathon. In pratica il percorso della ma-ratona di Milano (42 km.) viene diviso in quattro trattiche sono percorsi dai quattro membri di varie squadre,che corrono a favore di un ente benefico.Adesso che avevamo la possibilità di fare i ragazzini,giustificati anche moralmente, chi ci avrebbe più fer-mato? Forse soltanto una brutta figura. Rendersi contoche non sei più giovane, non hai l’età, il fisico non ri-sponde più come una volta, hai il fiato corto e la pancia,il recupero lento e i capelli grigi, meglio lasciare spazioai giovani, ma… fermi tutti! Siamo solo quarantenni!Così, abbiamo iniziato ad allenarci una o due volte allasettimana e, a quanto pare, alla fine, siamo riusciti a nonfare una brutta figura. Adesso siamo ufficialmente run-ners, lo dice anche La Gazzetta dello Sport, e quest’annoci abbiamo riprovato. Siamo contenti dei risultati e, so-prattutto, delle sensazioni che proviamo ancora. Ab-biamo un po’ di tempo solo per noi, spensierati, perridere, scherzare, sudare, confrontarci e per un po’ disana competizione. In poche parole stiamo bene. Primadi tutto con noi stessi. E questo giova senz’altro anchea chi ci è vicino: la famiglia, gli amici, il gruppo.Sindrome di Peter Pan? Gli eterni ragazzini che non vo-gliono crescere? Forse sì. Ma in fondo che male c’è?Aspettiamo a braccia aperte qualche altro genitore oprofessore che abbia voglia di fare squadra.Per la cronaca 1011 era il numero del nostro pettorale,Istituto Madre Cabrini il nome della nostra squadra equest’anno ci abbiamo impiegato 21 minuti in menodell’anno scorso. Grazie Laura!!Paolo Dabbrescia

già il prossimo con rinnovata fiducia in se stessi e nelleproposte che li mettono alla prova. Il mio desiderio ela speranza che anche i genitori siano partecipi ( vedigare di sabato 10 maggio ) nasce dal fatto che l'impor-tanza di condividere con i figli esperienze del genere,li arricchisce di un " nuovo " che una volta provato,magari con una certa riluttanza iniziale, poi si tra-sforma in richiesta perchè l'esperienza è piaciuta enon fa più paura, anzi si diventa promotori verso glialtri di un messaggio positivo e partecipativo. Quindiconcludo ringraziando tutti coloro che c'erano e tuttele colleghe che hanno collaborato all'iniziativa, il no-stro è un grande esempio di team vincente ed è im-portante sottolinearlo. Un grosso abbraccio dalla Prof."stanca ma felice " e preparatevi x l'anno prossimo!!!

n applauso è d'obbligo quando si concludecon soddisfazione un'epopea di tre giornidi gare, sole, tram e tanto movimento or-ganizzato e casuale che regala emozioni ericordi di grande gioia. C'è da chiedersi in-

fatti, in giornate come queste, quanto sia più impor-tante la gara vera rispetto a tutto il contesto che le giraattorno. Questo perchè lo scenario che si presenta inqueste situazioni è davvero esilarante e piacevolmenteconfusionario, quindi si rischia di mettere in secondopiano lo scopo principale della presenza all'Arena.Adoro tutta quella adrenalina mista ad ansia di pre-stazione che carica i ragazzi, li impensierisce e di con-seguenza genera mille domande fatte allo scopo diessere rassicurati. E noi con pazienza e tranquillità lofacciamo ben sapendo che in fondo l'importante è cheognuno al termine di questa esperienza di gruppo,abbia vissuto un momento importante di crescita e diconsapevolezza personale. Alcuni si saranno ridimen-sionati rispetto a una percezione troppo alta delle pro-prie capacità, altri invece avranno finalmente capitoche l'impegno e la volontà vengono ricompensate.É anche altamente educativo che ognuno faccia il tifoe applauda gli altri durante la gara, per questo io sonoun'Insegnante fortunata e orgogliosa di loro e sono fe-lice di poterli accompagnare quotidianamente a capireche la salita è lunga, ma oggi un altro scalino è statofatto e non si torna mai indietro, ma anzi si prepara

Attività ed eventi al 105

Tre giorni all’Arena

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Attività ed eventi al 105

Per moda o.. Bambini e ragazzi della scu

La vera bellezza si trova nel cuore

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Attività ed eventi al 105

.a modo mio uola raccontano “Il vestire”

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“Ma il re non ha niente addosso!”

Attività ed eventi al 105

Il Piccolo “Non si vede bene che col cuore,

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Se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno uno dell’altra

Tutti i grandi sono stati bambini una volta,ma pochi di essi se ne ricordano

Attività ed eventi al 105

o Principe l’essenziale è invisibile agli occhi”

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Si è un po' soli nel deserto...Si è soli anche con gli uomini

Bisogna esigere da ciascuno quello che ciascuno puo' dare

"Il mio fiore e' destinato a scomparire presto?""Certamente".

Attività ed eventi al 105

La Prima media in scenacon l’Operetta “The Idea”

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Attività ed eventi al 105

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La moda ieri e oggioi ragazze ci siamo chieste com’era la moda nel passato, no-tando così la differenza tra ieri ed oggi. Domandando ai nostrigenitori abbiamo scoperto ,che spesso le adolescenti, usavanoaccorciare le loro gonne senza che le mamme ne venissero a

conoscenza, oppure nascondevano i jeans, i quali andavano molto dimoda in quel tempo, sotto le lunghe gonne. Riflettendo abbiamo com-preso che la moda nel tempo è cambiata, ora le ragazze sono condizionatedalla società e trascurano il loro vero stile e carattere. Dagli anni 50 lamoda era creata dai divi di Hollywood ed influenzava uomini e donne ditutte l’ età La moda col tempo è cambiata ma continua a seguire le primecreazioni. Recentemente è ritornata la moda dei pantaloni a vita alta, que-sto ci ha colpito particolarmente. Oggi le ragazze vestono in modo total-mente diverso, tendono a mostrarsi di più rispetto al passato. Unargomento che caratterizza molto i ragazzi, riguardante la moda sono inegozi. I più amati dagli adolescenti sono Abercrombie &Fitch, Hollister,Alcott, Bershka…ma anche quelli di scarpe alla moda come Vans, AllStar, Jordan, Doctor martens… Girando per il centro abbiamo potuto no-tare che le ragazze hanno stili molto simili tra loro. Attraverso i vestiti riusciamo anche a raccontare la nostrastoria che può farci tornare alla mente , ricordi preziosi e belli di un tempo ormai passato ma indelebile. Noiil nostro modo di vestire possiamo anche usarlo come un’ arma: per difenderci dalla società o per piacere e as-somigliare agli altri. Noi ragazze pensiamo che uno debba seguire la moda se è d’accordo con quello stile, se lorispecchia , ma soprattutto se si sente a suo agio e non per piacere o essere notato.

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Mi racconto...nelle mie scarpe

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Cabrini in festa

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embrava uno di quei giorni destinati a non fi-nire mai, invece è volato via così veloce che fac-cio fatica a rendermi conto di averlo vissutodavvero.

Grazie a Voi e alla voglia di fare davvero festa insieme,di chiudere con gioia un anno impegnativo, in alcunicasi faticoso, ma straordinariamente bello, abbiamo tra-scorso un pomeriggio di giochi, chiacchiere, musica,balli e tanti tanti premi distribuiti dall'estrazione dellalotteria. Se penso che ho iniziato il cammino di reclu-tamento premi con poche speranze di riuscire a coin-volgere i negozianti della zona e invece alla fine hotrovato così tanta disponibilità, sono davvero contentadi aver raggiunto l'obiettivo primario: raccogliere soldiper comprare materiale sportivo per la Scuola. Soddi-sfatta che questa occasione sia stata determinante ancheper entrare in contatto con luoghi e persone che mi ac-compagnano da sempre, ma che spesso ho solo vaga-mente avvicinato e incrociato, ora mi sento a casa ancheall'esterno dell'Istituto, ora ho capito che un certo di-stacco percepito, sia in realtà un atteggiamento di pro-fondo rispetto per la privacy di chi ci abita. Quindigrazie a tutti i negozianti che hanno sponsorizzatol'evento, grazie alle famiglie che hanno dato oltre il mi-nimo richiesto, grazie dell'entusiasmo dimostrato neigiochi e di non essere andati al mare pur di esserci, inuna giornata così calda e ormai vacanziera. Grazie dav-vero perchè ,credetemi, può sembrare assurdo, ma hogià tanti progetti che frullano nella mia folle testa che,quasi ( quasi ) non vedo l'ora di ricominciare. Sì, perchètutto si è consumato troppo velocemente e non tuttociò che volevo fare sono riuscita a concluderlo, alloravorrei già rimettermi in gioco per realizzare l'incom-piuto. Quindi preparatevi, riposatevi e ricaricate le bat-terie per essere pronti subito da settembre a essereprotagonisti di una nuova, esilarante avventura. Vi ab-braccio con grande affetto e se volete continuate a se-guirmi perchè io proseguirò il mio diario anche inversione estiva.

Prof. Laura Martini

S

Attività ed eventi al 105

Cartoline dalla scuola

41Piccoli pompieri in azione

Sempre in festa

Un’ opera d’arte più grande di noi

I nostri fiori sono i più belli

Attività ed eventi al 105

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Pronti per la recita di Natale

Il nostro Presepe

I nostri protagonisti

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Scuola dell’Infanzia - Sezione Scoiattoli:Lorenzo Umberto Bordini, Gianmarco Gaetano Caiazzo, Carolina Rita Cantrill, Eugenia Colautti,Andrea Colombo, Giovanni Leo Contri, Valentina Dimarco, Carlotta Donna, Sofia Gil Correa, PietroMatteo Longhi, Riccardo Meucci, Giovanni Maria Migliorini, Vittoria Osnato, Benedetta Pagliara,Martina Pedone, Riccardo Pizzagalli, Lucrezia Maria Sartori, Vivienne Sofia Shillito, Francesco GuidoTommasi

Scuola dell’Infanzia - Sezione Primavera:Simone Bevilacqua, Giulia Branca, Viola Cattano, Giovanna Caviglia, Beatrice Colombo, Ilaria Freddi,Yuehan Hu, Ludovica Pia Leocata, Maria Sofia Losito, Letizia Beatrice Morello, Carmen Nigro, AnnaOsnato, Cristian Pedone, Filippo Carlo Maria Pezzini, Edoardo Carlo Pola, Edoardo Schinaia, FedericoTrudu, Elena Maria Vatti

I nostri protagonisti

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Scuola dell’Infanzia - Sezione Orsacchiotti:Beniamino Alfinito, Carlotta Bella, Pietro Riccardo Bertolone, Marta Mariavittoria Caserta de Luca,Riccardo Caviglia, Elena Maria Contri, Alessia Denardi, Francesco Destito, Nicole Fabbri, EdoardoFavaro, Estel Magnoni, Davide Meneghini, Giulia Petito, Martina Rossi, Niccolò Schinaia, FrancescoSerto, Melissa Sguazzin, Nicolò Torretti

Scuola dell’Infanzia - Sezione Tigrotti:Rebecca Besana, Riccardo Branca, Aurora Casari, Gabriele Demeglio, Gabriele Dompè, Gaia Fuccio,Felicitas Gil Correa, Pietro Maria Grecchi, Leonardo Sergio Labate, Giacomo Lucchini, Giorgia MariaMerlano, Francesco Tancredi Merlo, Chiara Mondino, Catello Nigro, Edoardo Olivetti, Swana Bianca Pacavira Martins, Giovanni federico Pozzi, Jasmine Pugliatti, Mattia Sguazzin, Giulia Gi-nevra Zazza

I nostri protagonisti

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Scuola Primaria - Classe Seconda A:Daniele Fabio Andrea Baroni, Tommaso Catania, Nina Cattano, Beatrice Cremaschi, Gervine JoshuaGamiao, Francesca Maria Gibelli, Solomun Guish Asfaha, Maria Kozlova, Matilde Maggioni, FilippoMantica, Maria Giulia Migliorini, Francesca Molinari, Benedetta Percaccioli, Filippo Varesi

Scuola Primaria - Classe Prima A:Lavinia Conforti, Massimo Salvatore De Maria, Tommaso Donna, Gaia Ginevra Fragiacomo, MatildeGriffa, Giovanni Maria Lomartire, Diana Maria Longhi, Emma Giulia Mattiuzzo, Victoria NicoleMorello, Maddalena Osnato, Margherita Pagliara, Matilda Rizza, Nicolò Luigi Simeoni, FrancescoTrudu, Paolo Maurizio Vatti, Mattia Filippo Villa-Santa, Matteo Luca Vitiello, Sofia Carla Zanzi

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Terza A:Sofia Costanza Bonomi, Federico Brignoccoli, Vitalij Matteo Cattaneo, Sara Colombo,Giulia Giovanna Dimarco, Isabella Donna, Nicoletta Dubini, Marcello Antonio Francesco Iannuzzi,Alice Loperfido, Antonio Losio, Chiara Maestri, Alessandro Meucci, Sofia Passarelli, Luigi Scala,Luca Segata, Simone Soci, Matilde Tommasi, Lucrezia Aurora Troilo

Scuola Primaria - Classe Seconda B:Daria Balbo Bertone di Sambuy, Ada Maria Bassani, Tommaso Bressani, Francesco Capra, SamueleMatteo Gazzo, Andrea Lucchini, Daniela Mena Espinoza, Angelica Morganti, Eleonora Pola, FrancescaSereno, Matteo Sposito, Daniela Stella Toti, Fabrizio Villa-Santa

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Classe Quarta A:Alessandro Barbieri, Chiara Bordini, Alessandro Caterini, Marcella Cazzola, Andrea Ciavarella,Chiara Ciccirillo, Alessandro Maria Corti, Christin Da Silva, Jacopo Frigessi di Rattalma,Maddalena Caterina Griffa, Edoardo Longoni, Yael Polanco, Elio Ragni, Federico Lorenzo Valentini

Scuola Primaria - Terza B:Maria Fabiola Battaglia, Edoardo Giuseppe Luciano Besati, Greta Brugnoli, Vanessa EstherCellamare Balzarotti, Alessandro Cravino, Alessandro D’Arco, Federico Maria Fabrizio, Andrea Greco,Rosa Alba Losito, Maria Elisabetta Liliana Merlano, Francesco Nini, Simone Petito, Davide Ravetta,Ginevra Redaelli, Giorgia Sabbatini, Sara Toselli, Sherena Primele Warnakulasooriya Perera.

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I nostri protagonisti

Scuola Primaria - Classe Quinta A:Letizia Carlotta Amoroso, MariaAlessandra Besati, Margherita Cerri, Alessandra Dabbrescia, IreneDompé, Edoardo Falsini, Elena Sofia Fragiacomo, Alessandro Gabriele Gazzo, Gaia Jane Giannuzzi,Ethan Magnoni, Giuliano Mattioli, Tommaso Meucci, Federica Milletti, Eduardo Pea, AlessandroGuglielmo Toselli

Scuola Primaria - Classe Quarta B:Beatrice Camilla Maria Alberti, Maria Giulia Andena, Vittorio Chiaverini, Leonardo Conforti,Riccardo Costa, Federica Maria Danova, Francesca De Spirt, Antonio de Spuches, FedericoFavaro, Francesco Fontana, Alice Guglielmetti, Giovanni Paolo Maria Passarella, Elena Pedone,Elena Pellegrino, Kjllia Ramos Prado, Filippo Davide Zanni.

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I nostri protagonisti

I A secondaria 1° grado:Luca Remigio Angelini, Aurelia Bagnai, Valentina Campiglio, Federico Ciavarella, Giulia Costa,Christian Dimarco, Sucira Manusha Wattalage Fernando, Nina Fresia, Samuele Guish Asfaha, LucaAntonio Mureddu, Vittoria Pascente, Chiara Percaccioli, Riccardo Enrico Ronconi, Chiara Maria Scotti,Camilla Turati, Giulia Valli, Nadia Valsecchi, Ludovica Vimercati

Scuola Primaria - Classe Quinta B:Lavinia Virginia Borroni, Margherita Bressani, Maria Cattano, Gloria Contrino, Andrea PaoloCorti, Emanuele Loria, Martina Maestri, Alessandro Mantero, Elena Pajardi, Beatrice ClaudiaRomana Reverberi, Emanuele Rossi, Sara Sabbatini, Giovanni Stucchi, Giordano Villa-Santa.

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I nostri protagonisti

III A secondaria 1° gradoLudovica Carlotta Amoroso, Davide Giovanni Angelini, Darlynne Aracelly Aquije Manrique, MartinaArami, Isabella Bestetti, Silvia Cavallari, Isabelle Confalonieri, Luca Confalonieri, Nuria Contrino, JaroldAngelo Eyzaguirre Rosillo, Pietro Falsini, Genrev Christian Gamiao, Leonardo Griffa, Laura Guerra,Marco Mazzocchi, Lidia Meneghetti, Chiara Molinari, Lorenzo Pasquino, Andrea Porzio, Giulio Preziosa,Sofia Silva, Andrea Siviero, Virginia Troilo, Kebre Emma Maria Valenti, Filippo Vimercati

II A secondaria 1° gradoPietro Alfonsi, Marco Allanda, Edoardo Anfossi, Sara Mishel Athukorala, Lucrezia Bassini, NiccolòBastone, Matilde Bellinato, Luca Roberto Binaghi, Clarissa Cervi, Alessandra Cianetti, Alessio Colombo,Niccolò Cordara, Lorenzo Costa, Paolo de Francisco Mazzacara di Celenza, Sayuri Minuranga Jaya-shantha Fernando Pitipanage, Federico Finocchiaro, Marta Ghidini, Eleonora Masi, Luca GiovanniAdriano Paiano, Beatrice Pajardi, Tommaso Pruneri, Francesco Salvini, Elisa Stucchi, Lucrezia Zaninelli

SCUOLA DELL’INFANZIAInsegnanti di classe:

Emanuela Scimone (Sezione Primavera)Ilaria Frigerio (Tigrotti)

Maria Antonietta Curato (Scoiattoli)Annalisa Valagussa (Orsacchiotti)

Alessandra GiustiAssistenti:

Rosaria PalumboGianfranca Ranghetti (Sezione primavera)

Religione:Suor Rosa Cortina

Inglese:Caroline Davis

SCUOLA PRIMARIACoordinatrice: Nadia Baroni

Insegnanti di classe:I A Cristina Arrigoni

II A Tiziana PloiaII B Morena Saul

III A Elena Annoni III B Alice Roncato

IV A Caterina PelladoniIV B Valeria Peccenini

V A Franca d’ArrigoV B Monica Bordoni

Insegnanti di sostegno:Ilaria AdelascoGloria Farina

Noemi MontiniElena Di PierroLaura Cagnoni

Inglese: Caroline Davis

Religione: Suor Rosa Cortina

Ed. motoria:Laura MartiniEd. musicale:

Alessandro NardinDoposcuola:

Rosangela TrincavelliMarina Odoni

Laboratori:Rosangela Trincavelli

(Cucinismo e Artistico)Gibson Marshall

(Inglese)

SCUOLA SECONDARIA di 1°GRADO

Lettere:Antonella RusconiGiovanna Gianini

Inglese:Rosa Bruno

Francese:Stephanie Seisen

Spagnolo:Romina Satriano

Matematica e Scienze:Stefania Minuto

Religione:Francesco Emmolo

Educazione artistica:Letizia SangermaniEducazione fisica:

Laura MartiniEducazione musicale:

Alessandro NardinEducazione tecnica:

Ottavio GhezziSostegno:

Laura Musicò

Direttore Didattico:Federica Bellesini Colombo

Si ringraziano Alessandra Ruggeri, Cristiana Schieppati, Roberto Binaghi (Erser Grafiche),Mario Perbellini (CP Service)

per avere messo la loro disponibilità e professionalità a servizio della scuola

Istituto Madre Cabrini

Sezione PrimaveraScuola dell’InfanziaScuola Primaria

Scuola Secondaria di I° grado

C.so di Porta Romana, 10520122 Milano

Tel. 02.545.09.20Fax 02.546.19.59

[email protected]