CUORE a CUORE -...

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CUORE a CUORE Scritto da Administrator Sabato 02 Aprile 2011 09:42 Il terremoto del 6 aprile 2009 alle h 3,32 è stato un segnale ed un terribile avvertimento, che le menti ed i più sensibili hanno recepito ed accolto nel cuore. Se ne è accorta anche la Chiesa cattolica , che si è mossa immediatamente nelle forme e nei tempi che quest’evento ha richiesto e richiede a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di quest’umanità, come quella dell’Abbruzzo, ferita e lesa, nelle sue parti vitali, e altrettanto confusa sulle cure immediate, che non si possono certo limitare ad un sostegno esclusivamente economico per la ricostruzione dei tanti edifici lesionati ed abbattuti da questo sisma, che ha sollevato il Gran Sasso di un metro ed ha prosciugato un lago. Tutt'intorno al Grande Cuore dell'Aquila, la Basilica di Collemaggio si è stesa una rete di amore , in cui scorre un'energia viva e pulsante, che tiene in vita il suo corpo lacerato e l'aiuta a rimarginare le ferite ed a riprendersi per tornare alla vita. Maria Grazia Lopardi in un suo intenso intervento , in un convegno tenutosi a Roma a cura dell'associazione Alba Magica , parla di questa rete e di un sentire diffuso che l'epoca che ci accingiamo a vivere sia quella prevista da antiche profezie e che, da tanti sintomi, tra i quali il terremoto, sia giunto il profetizzato momento dell'avvento dell' Età dello Spirito . Si avvicina a grandi passi un tempo di un grande cambiamento negli equilibri e nei rapporti con il mondo, cosi com'è attualmente percepito e vissuto, cambiamenti che si ripercuoteranno sul piano fisico e psichico con l'abbandono dell'attuale frequenza vibratoria e dello stato di coscienza ad essa connesso. C'è un ponte sempre meno immaginario e simbolico, che lega il Medio Evo alla nostra epoca e c'è un Pontefice , che, ora come allora, tornerà ad unire le due sponde. 1 / 12

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CUORE a CUORE

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Il terremoto del 6 aprile 2009 alle h 3,32 è stato un segnale ed un terribile avvertimento, chele menti ed i più sensibili hanno recepito ed accolto nel cuore.Se ne è accorta anche la Chiesa cattolica, che si è mossa immediatamente nelle forme e neitempi che quest’evento ha richiesto e richiede a tutti coloro che hanno a cuore le sorti diquest’umanità, come quella dell’Abbruzzo, ferita e lesa, nelle sue parti vitali, e altrettantoconfusa sulle cure immediate, che non si possono certo limitare ad un sostegno esclusivamenteeconomico per la ricostruzione dei tanti edifici lesionati ed abbattuti da questo sisma, che hasollevato il Gran Sasso di un metro ed ha prosciugato un lago.

Tutt'intorno al Grande Cuore dell'Aquila, la Basilica di Collemaggio si è stesa una rete diamore , in cuiscorre un'energia viva e pulsante, che tiene in vita il suo corpo lacerato e l'aiuta a rimarginare leferite ed a riprendersi per tornare alla vita.

Maria Grazia Lopardi in un suo intenso intervento , in un convegno tenutosi a Roma acura dell'associazione Alba Magica, parla di questa rete e di un sentire diffuso che l'epoca che ci accingiamo a vivere sia quellaprevista da antiche profezie e che, da tanti sintomi, tra i quali il terremoto, sia giunto ilprofetizzato momento dell'avvento dell'Età dello Spirito.

Si avvicina a grandi passi un tempo di un grande cambiamento negli equilibri e nei rapporti conil mondo, cosi com'è attualmente percepito e vissuto, cambiamenti che si ripercuoteranno sulpiano fisico e psichico con l'abbandono dell'attuale frequenza vibratoria e dello stato dicoscienza ad essa connesso.

C'è un ponte sempre meno immaginario e simbolico, che lega il Medio Evo alla nostra epoca ec'è un Pontefice, che, ora come allora, tornerà ad unire le due sponde.

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Nel medioevo si era raggiunta a livello popolare una tensione soprannaturale, come un’attesamessianica di un’irruzione del Divino nell’umano, grazie soprattutto all’azione degli spiritualifrancescani, si spiavano i segni di un rinnovamento totale, quello profetizzato da Gioacchinoda Fiore ,monaco calabrese morto nel 1202, che aveva previsto per il 1260 l’ingresso dell'Età dello Spirito, succeduta a quelle del Padre e del Figlio. Età introdotta da un Papa angelicocon il quale "la Chiesa Carnale", corrotta ed impura, avrebbe lasciato il posto alla "Chiesa Spirituale", la comunità dei fedeli illuminati dallo Spirito e dunque dotati di conoscenza e discernimento.

Quando nel 1294 fu eletto al soglio pontificio, con il nome di Celestino V (Celestino III avevariconosciuto l’ordine diGioacchino da Fiore)Pietro Angeleri,un povero eremita molisano considerato santo già in vita, tutti videro in lui il Papa angelicodella profezia.Nel suo breve pontificato, terminato con la sua rinuncia per non essere i tempi ancora maturiper l'Età dello Spirito, compì atti rivoluzionari per l’epoca, come imporre di essereincoronato, unico nellastoria -fatto salvo il periodo avignonese- nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, e promulgare, appena elevato al soglio pontificio, un editto, in cui concedeva il perdono dalle pene e dalle colpea tutti coloro che vi si fossero recati -con l’animo riconciliato- il 29 agostodi ogni anno, giorno scelto da Celestino per la sua incoronazione ed in cui ricorre, per i cattolici,l'anniversario simbolico della decollazione di San Giovanni Battista.

Si tratta del Primo giubileo cristiano, gratuito e rimesso al compimento di atti che ognicristiano, di qualsiasi ceto o razza poteva decidere di compiere, recandosi alla Basilica echiedere " il perdono" dei suoi, più o meno gravi errori osbagli, si badi " non peccati",

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perché non c'era bisogno di confessarsi con un sacerdote e ricevere il perdono e la penitenza oavere l'indulgenza plenaria come nel "Giubileo", introdotto successivamente da Bonifazio VIII, visto il successo che stava ottenendo "la Perdonanza", dove i pellegrini potevano recarsi quando volevano e potevano, senza essere obbligati a lasciare oboli, come inveceera usanza dell'epoca.

All’improvviso con la rinuncia di Celestino, con la distruzione dell’Ordine del Tempio, ed inprecedenza dei Catari e degli Albigesi; con l’azione dell’Inquisizione, che riportò tra le montagne i monaci spiritualisti, come un tempo erano stati spinti nel deserto ii

Padri della chiesa, che non avevano accettato le decisioni del Concilio di Nicea del 325 d.c.. Si chiuse così l’epoca della grande attesa dell’ Età dello Spirito, rimandata di oltre 700 anni, proiettata verso una umanità in grado di raccogliere i frutti originati dai semi lanciati da Celestino, daiTemplari ed da altri atti preparatori del momento della grande messe.

Alla fine del 1200 il cammino di alcuni spiriti guida, ultimo dei quali Papa Celestino V, si èinterrotto. E’ intervenuta un’eclissi e la lucesi è dileguata.L’energia -che aveva fatto nascere i Cavalieri del Tempio, il movimento cataro, quelloalbigese e quello cistercense, autore insieme ai templari, di un incredibile quantità di cattedrali in uno stile nuovo ed avveniristico, portando ad un radicale cambiamento nella mentalitàcorrente, incidendo sull’economia e su diversi aspetti socio politici della società feudale,liberando menti e cuori, si era improvvisamente spenta.

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Questi movimenti religiosi erano nati e si erano sviluppati nel Sud della Francia, al confine conla Spagna, in particolare nella Linguadoca, ai primi del 1100, con l’inizio delle prime crociate.L’incontro con la cultura islamica, che portava in sé i germi del cristianesimo della prima ora-quella dei Padri della chiesa, gli gnostici-, aveva fatto riscoprire alle comunità cristianedell’occidente una diversa visione del rapporto con la divinità e del modo di praticarla, visioneassolutamente non gradita dalla Chiesa di Roma, fondata e sviluppatasi su valori del tuttocontrari, che li valutava del tutto perniciosi per il potere centrale in mano alle più importantifamiglie romane, che avevano trasformato la Chiesa delle origini in un vero e proprio Feudo personale, alternandosi al potere.

Sul finire del 1200, nell’’ultimo tratto del XII secolo, questa Chiesa romana, questo gruppopotente, ricco e corrotto, ruppe gli indugi e decise che questi due movimenti erano diventati troppo pericolosi per la Sua stessa sopravvivenza, anche perché la loro influenza sulle comunitàcristiane si stava sempre più estendendo, non solo sul territorio francese, ma anche in quellospagnolo ed italiano, trovando sempre più entusiasti proseliti. Questi germi, che stavano, agli occhi della curia romana, infettando le comunitàcristiane, dovevano essere assolutamente eliminati, come i loro influenti progenitori gnostici, ipadri della chiesa, che erano stati costretti a disperdersi tra le sabbie del deserto per sfuggirealla persecuzioni seguite al Concilio di Nicea del 325, che, anche allora, aveva imposto uncambiamento radicale del modo d’intendere il rapporto con il divino, avendo escluso d’autoritàquesto approccio esclusivamente soggettivo, che per la Chiesa cattolica è sempre statoinaccettabile e devastante, intaccando le basi stesse del suo potere spirituale e temporale, che era riuscita ad imporre persecoli, al punto che, quando ritenne inadeguata ed insufficiente una pur grave scomunica -che in quel periodo storico aveva un peso non indifferente per la comunitàcristiana- arrivò al punto estremo di ordinare un completo annientamento dei reprobi edistruggere fisicamente "gli eretici di turno", come appunto i Catari e gli Albigesi, contro i qualiInnocenzo III organizzò addirittura

una crociata, che portò al loro scientifico ed inesorabile annientamento fisico. Si pensi all’assedio di Montségur, in cui gli ultimi Catari, compresi anziani, bambini e donne,soprattutto se fertili, furono passati a filo di spada o arsi vivi, come del resto fu la fine di tantipresunti maghi o streghe.Ora a settecento anni di distanza da quei terribili eventi, sembra che sia scattata nuovamentela scintilla e dalle ceneri di quel terribile incendio ricompare unafiamma, una piccola fiamma come nei concerti, dove i giovani tendono in alto i loro accendini,facendoli danzare nel buio della sala, dove si sono assiepati, uniti indissolubilmente gli uni aglialtri, quando il loro cantante preferito intona la loro canzone del cuore.

Questo canto d'amore, questo brillio di luci che la accompagna, si alza verso il cielo e sidiffonde in tutte le direzioni oltre le mura secolari di questa città, L'Aquila, tornata ad essere il Centro spirituale dell'Umanità

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, la "caput mundi", com'era nelle intenzioni dei suoi fondatori, che l'avevano edificata ad immagine e somiglianzadi Gerusalemme, che per secoli aveva assolto a questo compito e che per la sua conquista era costata tante vite umane.

Gerusalemme nel 1244 era infatti caduta definitivamente in mano agli infedeli, che avevanocatturato anche San Luigi, Re di Francia. Gerusalemme aveva persoquesto ruolo centrale, assegnatogli dallacristianità, proprio per l'impossibiltà di convivenza tra le religioni troppo assolutistiche edreciprocamente incompatibili.L'unico che riuscì a trovare un'intesa con con i mussulmani fu l'imperatore Federico II, che nel1229, per venire incontro ai desideri del Papa e per evitare una scomunica, organizzò la "Crociata degli Scomunicati" grazie agli ottimi rapporti instaurati da Frate Elianei due anni di permanenza alla corte del Sultano di Damasco Malik el Kamel, di cui era diventato amico e confidente, come successivamente lo fu di Federico II, che si servì proprio dei due servigi per trovare accordi diretti, senza spargimento di sangue, durante la VI crociata e che portarono alla restituzione di Gerusalemme, Betlemme e Nazareth.

Troppe sono "le coincidenze" che stanno ad indicare come Francesco non fosse solamente"il poverello" di Assisi,

Elia semplicemente uno "scomunicato" e Federico II"l’Anticristo dell’Apocalisse".

Prospero Calzolari, nel suo libro "Massoneria Francescanesimo Alchimia" fa giustamentenotare che ilnodo occulto che lega queste tre figureè senz’altro lungi dall’essere sciolto in maniera definitiva, anche grazie a coloro -come èavvenuto del resto per Celestino Ve per la Basilica di Santa Maria di Collemaggio

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, con innegabile solerzia, nel corso della storia, si dettero da fare affinché sparissero documenti emanoscritti, oltre che ad oggetti consacrati e importanti ed insostituibili reliquie."

Per comprendere la vera grandezza dell’opera di Francesco e di Elia e dei motivi, che li hannouniti indissolubilmente all'imperatore Federico II, sarebbe necessario ricostruire la loro storia ed il succedersi degli eventi distorti e nascosti dopotanti secoli di oscurantismo e di voluto mimetismo storico di una delle figure più eminenti di quelperiodo storico, (afferma il Dallari nel suo libro dedicato alla figura di Elia, non a caso intitolato "il dramma Frate Elia" Milano, 1974). E che Frate Eliafosse una persona particolarmente dotata lo ha messo in evidenza il Calzolari nel Suo breve saggio pubblicato dalla casa Editrice SeaR, sparito dal mercato editoriale come ilpersonaggio che tanto ha inciso sugli eventi storici del XII secolo e che San Francescoconsiderava

"Madre mia e Padre di tutti i suoi figli"

Se fosse stato un semplice fraticello Frate Elia non avrebbe svolto per conto di SanFrancesco incarichi così importanti e delicati da diventare il suo braccio destro.

Né avrebbe, accettato una "missione impossibile", recandosi nel 1217, durante la IV crociata, in Siria a Damasco alla corte del Sultano, Malik al-Kamilper cercare di mettere le basi per accordi di pace, ponendo fine a questa guerra infinita, comemostra questa foto realizzata da un'agenzia fotografica, che rende perfettamente lo spirito che univa questidue uomini.

Elia riuscì a conquistarsi la fiducia del Sultano e ad ottenergli un lasciapassare speciale edunico , grazie agli ottimi

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rapporti instauratisi nei due anni di permanenza alla corte del Sultano, di cui era diventato amico e confidente, come successivamente lo fu dell’imperatore Federico II, che si servì proprio dei suoi servigi per trovare accordi diretti, senza spargimento di sangue,durante la VI crociata, in merito alla quale, conclusasi nel 1229, (cfr. precedente punto di questosito) lo storico francese Julien Greennella sua accreditata biografia di San Francesco (Milano, Rizzoli, 1984) non esita ad ipotizzareche proprio "Malik al-Kamil restituì Gerusalemme a Federico II forse conquistato dalle idee delpoverello".

Le stesse considerazioni vanno fatte per l'opera di Celestino e dei suoi stretti rapporti con l'Ordine del Tempio, che si mantennero vivi e costanti per 20 anni, dal 1274, a Lione, dove si ebbe il primo contatto -che portò alla decisione di finanziare la costruzionedella Basilica di Collemaggio già dal 1275- fino al 1294, anno in cui accettò di di essere elevato al soglio pontificio per assumere l'incarico di 1° Papa templare, facendo proprio, come fu per i Templari il grande "sogno di una pacificazione universale"fondata su di una effettiva intesa e reciproca comprensione tra le forze contrapposte dell’Islame della Cristianità, includendovi peraltro gli Ebrei.

La stessa moderna visione del mondo di Martin Luther King nel celebre discorso "I have adream ", espressa agli inizi del XII secolo da Federico II, San Francesco e Frate Elianell’utopia di una civiltà nella quale potessero convivere le più diverse razze, religioni, filosofie– o per essere ancora più attuali, l’intuizione di poter comporre in maniera incruenta l’irriducibileantagonismo tra la società islamica e quella cristiana, come dimostrarono recandosi di personain Siria ed in Palestina, dove, unici, riuscirono ad essere accettati come cristiani ed a stringere accordi con il più acerrimo nemicodella cristianità.

Sembra che il tempo dell’attesa stia volgendo al termine e con l’avvento dell’Età

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dell’Acquario cisi stia preparando nuovamente al cambiamento totale ed il messaggio del perdono del Papa eremita e la conoscenza templare della spiritualizzazione della materiaacquistano la valenza di una preziosa eredità da cogliere.

Ciò che è stato per secoli "velato" torna ad essere "rivelato", per essere nuovamente "ri-velato ".

Un'energia potentissima scuote infatti la terra che sta aumentando la sua frequenza, comehanno rilevato gli esperti, mentre il magnetismo terrestre, che ci lega alla terza dimensione, stadiminuendo fornendo una grande opportunità per "ri-sollevarsi" (cioè di cambiare frequenzavibratoria), ed ognuno reagisce secondo la preparazione che ha avuto dalla vita e torna, cometanti secoli fa, negli antichi luoghi sacri, individuati dalle cattedraligotiche e da monumenti megalitici o comunque con valenza sacrale come Santa Maria di Collemaggio, perché si accorge, o meglio sente, che questi luoghi si stanno riattivando per creare una sortadi passaggio del cielo in terra, una terra intermedia dove la sottoposizione ad energie di Luce bianca e nera, celesti e telluriche, prepara icorpi ed inizia il nostro pianeta.

E di queso passaggio epocale se ne è pefettamente resa conto la Chiesa di Roma edell'importanza che sta assumendo livello mondiale la città dell'Aquila e la figura di Papa Celestino V, il "Papa del Gran Rifiuto", un papa per sette secoli troppo scomodo, un "cristiano senza Chiesa" o meglio "un cristiano di tutte le Chiese", che aveva aperto il Tempio dedicato al Signore a tutti i credenti, a qualsiasi fede o razzaappartenessero

e soprattutto a coloro che erano invisi e non accettati dal potere costituito o dalla Chiesa diRoma, seguendo l’identico atteggiamento e la stessa apertura mentale mostrate dai Templari,che tanto ispirarono Celestino, durante lecrociate indette dai vari Papi, succedutisi al potere, per liberare Gerusalemme, considerata allora il Centro spiritualedella cristianità, e toglierla ai miscredenti.

Una volta conquistata la città, mostrarono infatti di avere un profondo rispetto proprio per lafede di coloro considerati "infedeli senza fede

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" dalla Chiesa di Roma, consentendo all’emiro Usamadi pregare Allahnella loro Casa Madre, che altro non era che la vecchia Moschea di Al Aqsacostruita sulle rovine del Tempio di Salomone, difendendolo da chi cristiano voleva impedirglielo.

Quel Tempio, costruito sulle rovine del Tempio di Salomone, era un luogo sacro dedicato alSignore dagli ebrei e dai mussulmani e non apparteneva a coloro che ne erano entratimomentaneamente in possesso, ma era e doveva restare un luogo, in cui era sempre possibile, a chiunque di qualsiasi fede o credo, dialogare, senzaintermediari, direttamente con il Proprio Dio,perché si può sostituire il modo e i tempicon cui pregare Dio, ma nonil luogoove pregarlo una volta che sia stato consacrato e messo in sintonia conl'energia cosmica, in quanto quel luogo - chiunque l'abbia reso ritualmente sacro - si è ormai trasmormato in un insostituibile strumentocapace di suonare seguendo i ritmi e le tonalità della musica delle sfere.

Questo rispetto per la fede di un acerrimo nemico si rispecchia anche nella Basilica di SantaMaria aCollemaggio, fatta erigere da Celestino Ve dai Templaricon lo stessospirito ecumenico.Chiunque, di qualsiasi ceto o razza, senza alcuna distinzione di fede o di credo, poteva recarsiall’Aquila -novello centro dell’ Ecclesia Spiritualis- quando voleva e poteva, conconsapevolezza del male fatto o dei rancori covati nell'anima e -con la ferma intenzione di

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cambiare- chiedere il "perdono" dei suoi,più o meno gravi errori o sbagli, senza bisogno di confessarsi con un sacerdote e ricevere ilperdono e la penitenza, come nel rituale cattolico, non essendo appunto prevista "la comunione".Il pellegrino si "autoperdonava", ma doveva farlo in modo assolutamente non superficiale, masincero e contrito, dovendo impegnarsi con sé stesso e solo con sé stesso a non ripetere losbaglio.

< Ciò che era giusto o sbagliato >

spettava solo a Lui deciderlo, essendo solo Suoi i valori ed i princìpi di riferimento, come per "iveri massoni",che sono gli eredi diretti del Corpo eletto dei Templari, che imponeva, a chi decideva di farne parte, un alto grado di moralità nel rispetto della fedeanche dei più acerrimi avversari. ed un fisico preparato ad affrontare prove spesso sovrumane.

Un mussulmano od un fedele di qualsiasi altra religione doveva poter accedere a qualsiasiTempiodedicato al Gran Architetto dell’Universo.

Perché questi Templi erano dei perfetti strumenti musicali di pietra, accordati per far scorrerenuovamente l'energia nei corpi, liberati, con la cerimonia del perdono, dalle scorie negative accumulate, e far vibrare ogni cellula all''unisono con la musica dellestelle di chiunque fosse entrato a "cuore aperto" come nel racconto di Eddy Seferian.

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A Collemaggio è stato realizzato un perfetto e funzionante Centro animico energeticoall’avanguardia. Questo circuito naturale in pietra è stato stampato sul pavimento. Anche se puòsembrare incredibile e paradossale, agisce a tutti gli effetti come un classico circuito elettrico, lacui energia si trasferisce a chi segue il percorso tracciato sul pavimento, stimolando il suocircuito nervoso e la circolazione del sangue.I materiali e gli schemi sono diversi da quelli usati attualmente negli apparechi elettronicimoderni, ma questa particolare disposizione delle pietre bianche e rosse riesce effettivamente ariprodurre un circuito elettromagnetico e far sorrerre la stessa energia eletromagnetica.L'effetto è identico, se non superiore per chi riesce a percepirla, come hanno confermato diversisensitivi che l'hanno sperimentato di persona, come Eddy Seferian, un sensitivo di originearmena, che in un capitolo a parte racconta le impressioni ricevute e le sensazioni provate. Non sono stati utilizzati fili di rame, ma pietre, diposte ed orientate verso precise direzioni, chericevono e smistano l'energia tellurica proveniente dal basso, da sotto il pavimento, su cui èstato stampato un circuito con le stesse funzioni di quelli moderni, che utilizzano altri materiali,in cui fluisce energia elettrica.Maria Grazia Lopardi, avvocato dello Stato all’Aquila, attraverso i suoi libri e le sue conferenzeci ha dato una chiave di lettura del Sator e del significato segreto dei simboli nascosti nellapietra, tramandandoci gli insegnamenti in codice lasciati da Celestino edai Templari, che sono stati i principali artefici della costruzione diluoghi sacridi preparazione al < passaggio dal mondo visibile al mondo invisibile >

A "Notre Dame di Collemaggio", parafrasando il titolo scelto dai due autori citati, è stato infattirealizzato un sistema eliocentrico, capace di funzionarealla stregua dei moderni superconduttori -ideati per trasmettere milioni di dati e di immagini allavelocità della luce- in modo di concentrare le energie bio-psichiche di coloro che intendonoavviarsi nel cammino della ricerca interiore, aiutandoli a liberarsi progressivamente dai blocchiche le trattengono.Molti sensitivi hanno confermato le deduzioni di Maria Grazia e le conclusioni cui è arrivata. Trale molteplici esperienze vale la pena di raccontare quella vissuta da Eddy Seferian,un sensitivo di origine armena, che come altri saggi in tutte le epoche e civiltà, "vede e sente" entità con le quali é capace di scambiare messaggi e sensazioni, vivendo esperienze diretteextra-sensoriali. Eddyha raggiunto e perfezionato questo stato psicofisico e ci ha fatto il dono di raccontare questiincontri e i messaggi che ha ricevuto in un libro che ha intitolato "la Grande Opera"Ed Anima.

Nel 2007 si è recato a L’Aquila ed ha visitato per la prima volta la Basilica di Collemaggio,rifacendo l’antico percorso iniziatico, attraversando, portale dopo portale, questo "ponte energetico"ideato da Celestino Ve reso operativo con l'aiuto di esperti maestri templari, profondi conoscitori di geometria sacra,numerologia, astrologia ed alchimia, oltre che di astonomia.Ha conosciuto Maria Grazia Lopardi.Nel raccontare l’esperienza vissuta il 25-26 settembre 2007 Eddy ci porta per mano adattraversare questi 7 portali,segnati sul pavimento, indicando come riattivare e potenziare ad uno ad uno i nostri centrienergetici fino a raggiungere l’ottavo livelloed entrare in contatto con l’energia primordiale.In questo viaggio gli sono stato viicino come tante altre volte, accompagnandolo in altri percorsi iniziatici, in India ed in Argentina sull'Aconcagua, e curando con lo stesso amore questo sito, facendomipromotore di quest'iniziativa a sostegno dell'Aquila e della Basilica di Collemaggio, in cui ho vissuto una delle esperienze più significative, come racconto nel mio resoconto. Ci sono tante porte dimensionali sul nostro pianeta, tanti luoghi che consentono l'accesso apiani più sottili invisibili alla maggioranza delle persone. Dal "Cuore" del Templarismo continuano a giungere fino a Noi messaggi che solo laTradizione iniziaticasa trasmettere, ma che purtroppo non sono più compresi e praticati dalla massoneria moderna, che non è più capace, come sarebbe nella sua tradizione, di fondere in "unico corpus"l’energetica, la psicosomatica e l’evoluzione spirituale, in modo di tornare a formare fratelli, che,attraverso un personale e specifico addestramento in tutti e tre i distinti gradi, diventino "uomini di conoscenza"Nell'articolo dedicato alla " Massoneria iniziatica " un fratello massone chiarisce molto benelo scopo di lavorare in " Templi consacrati": "nel momento in cui si apre, secondo le regole stabilite, una qualsivoglia cerimonia dicarattere fortemente spirituale, sacrificale ed esoterico, si determina l’apertura di unanuova dimensione temporale, anzi più precisamente meta-temporale, poiché il tempo delrito non è più quello esterno. Così come lo spazio volgare è stato destrutturato, anche iltempo ha preso, meglio dire ricevuto, una nuova direzione, forse molte direzioni, tra cuianche quella dell’immobilità. "Pochi fratelli si rendono effettivamente conto che nei loro templi massonici, in quegli angustilocali, segnati degli stessi simboli, viene riprodotta e realizzata una piccola Basilica diCollemaggio , unmicro centro animico energetico pregno di "amore cosmico", che ruota esattamente, come nel Labirinto delle tre ottave, in senso orario ed antiorarioin modo da favorire l’incontro e lo scambio energetico tra il polo positivo e quello negativo, che ogni individuo (maschio e femmina) porta in sé -anche se a ruoli invertiti.E come non se rendono conto i massoni moderni, ancora meno se ne rendono conto gli stessiaquilani, che amano le loro chiese, ma non hanno mai compreso fino in fondo a pecularietàdella Basilica di Collemaggio, che da secoli non viene più valorizzata ma anzi è statavolutamente messa in "stend by" o meglio, usando la metaforamusicale, "in sordina".Questa, potentissima ed unica nel suo genere, centrale di accelerazione di cellule umane,ideata per consentire a chiunque -una volta purificatosi nel corpo e nello spirito (v.Perdonanza)- fosse pronto e disposto di ricevere queste particolari e potentissime energiecosmiche, è infatti stata scientemente spenta.- Fino al 1970 il soffitto è stato abbassato; le colonne ottagonali ricoperte; il labirintosmontato e parzialmente coperto dal rivestimento barocco che ricopriva la sovrastantecolonna .- nel 2006, con la pubblicazione dei libri di M.G. Lopardi e di M.Proclamato sul " Segretodelle Tre Ottave"si è tentato addirittura di ricoprire con dei pannelli di legno il disegno dei Tre otto ed il 7° campo.- Fino al 6 aprile 2009 ore 3,32 il simbolo dei Tre 888 volutamente nascosto dalle pancheper i fedeli.- L’accesso al fiume sotterraneo è stato bloccato e nascosto in modo che nessunopossa avvicinarsi e raccogliere l’acqua purissima, che,analizzata, sembra possedere le stesse proprietà energetiche e curative di quelle di Lourdese di Madjugorie.

- Il Segreto dei > Tre 888 < mirante a trasformare "il quadrato della materia nel cerchiodello Spirito", è rimasto così, come inmolte cattedrali gotiche, volutamente nascosto e dimenticato nella pietra.

E mal gliene incolse all'arch. M. Moretti, Sovrintendente alle Belle Arti, che con sforzisovrumani riuscì solo nel 1970 a ripristinare il soffitto ele colonne, riportandole alla "forma ottogonale", ma venne impedito di procedere alla ristrutturazione ed al ripristino dell'originaria strutturamedievale, eliminando la sovrastruttura barocca anche nella navata ed intorno all'altare. Venneinfatti bloccato e costretto a dimettersi, subendo critiche atroci e del tutto ingiustificate perquanto già realizzato, morendone di crepacuore. L'unica soddisfazione postuma è che nell'unica pubblicazione postuma (Luigi Lopez:Celestino V. Ed. G. Tazzi - Aquila) offerta ai visitatori si parla del Suo intervento, riproducendole foto in bianco e nero della navatta prima e dopo i restauri.Si deve all'impegno di pochi aquilani ed in particolare dell'arch. M. Moretti e più recentementedell’ avvocato delloStato Maria Grazia Lopardi,ha riacceso la luce spenta di proposito tanti secoli fa e ci ha stimolato a dedicare questo Sito:

- alla figura del fraticello gemello di San Francesco, San Pietro Celestino, che lo raffiguracon il saio francescano a ricordo dell'atto di umiltà e fede di Celestino, che rifiutò la "chiesa politica" a favore di una più alta spiritualità.- alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio.Mandiamo un SOS COLLEMAGGIO a tutti gli Aquiloni di Collemondo, perché la adottino e lafacciano tornare ad essere un Grande Tepee,un luogo, in cui sia sempre possibile, a chiunque di qualsiasi fede o credo, dialogare, senzaintermediari, direttamente con il Suo Dio, perché si può sostituire il modo ed il tempo in cui pregare Dio, ma non il luogo ove pregarlo se questo, come voleva Celestino,era stato costruito per essere dedicato al Signore di tutte le razze e di tutte le religioni.

L'indulgenza plenaria concessa ogni 29 agosto era ed è infatti rivolta a tutti, senza alcunadistinzione di fede o di credo, per il carattere innovativo ed ecumenico ed "il taglio laico” dato alla Perdonanza, la cui Bolla venne affidata alle Autorità comuniali, che, ad ogniricorrenza, invitano il Vescovo ed il clero a partecipare alla cerimonia di apertura della PortaSacra da parte del Sindaco della città, l’unico che ha l’autorità per farlo, dopo la lettura delBolla. E per finire questo capitolo, credo che valga la pena richiamare alcune delle considerazioni dame fatte nella presentazione del libro "la Grande Opera",che riporta alcune delle esperienze vissute in India accanto ad Eddy:"Ho camminato, insieme ad Eddy, per secoli ed ho percorso migliaia di chilometri in tuttele direzioni, ma in realtà… pochi centimetri verso il mio "cuore".Eddy è arrivato da tempo e -come tanti saggi- torna indietro per mostrarci il Sentiero. Il suo racconto ci indica la via e, per chi sa leggere, i metodi e gli strumenti. Mi auguro che scattianche in voi quella scintilla di luce che vi faccia invertire il vostro modo di pensare, di vedere,di sentire e per coloro che " vedono" e "sentono",come Eddy, questo non è "un racconto fantastico",ma "l’incontro" tra "due cuori",tra due cronisti, quello legato alla terra con quello legato al cielo, la cronaca di un’esperienza che ha consentito, dopo 700 anni, la riunione delle due sponde, riaprendo lalibera viabilità al "Ponte di Luce"fatto costruire dal futuro Pontefice Celestino Vper i cittadini dell’Aquila, "pontefice",facere pontem”per favorire l’incontro tra cielo e terra e garantire e mantenere "la pax deorum”e forse non è dovuto al caso che il 6 aprile 2009alle ore 3,32si è aperta "una nuova porta":che per i romani era appunto colui che aveva il compito di “

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Page 12: CUORE a CUORE - soscollemaggio.comsoscollemaggio.com/it/6-aprile-2009-ore-332/cuore-a-cuore-new.pdf · CUORE a CUORE Scritto da Administrator Sabato 02 Aprile 2011 09:42 Nel medioevo

CUORE a CUORE

Scritto da AdministratorSabato 02 Aprile 2011 09:42

un varco diretto verso il cielo stellato, in cui lo spirito di Celestino si è per un attimomaterializzato, tornando a respirare all’unisono con laSua città, ed ha sorriso.

Cuore a Cuore

Un uomo non può cambiare il mondoma può diffondere un messaggio che può cambiare il mondo

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