Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

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di alessandro napoleoni * Nell’accingermi a scrivere questo articolo mi sono soffer- mato su quanto già pubblicato, sempre dallo scrivente, sul quotidiano Italia Oggi del 19.04.2013. In quella sede si cri- ticava il “sistema” delle proroghe delle scadenze prendendo spunto da quella relativa al cd. “Spesometro 2012”. Con mio estremo rammarico mi accorgo che nulla è cambiato nel modo di gestire gli adempimenti fiscali dei contribuenti italiani. Anzi, se possibile, assistiamo ad una perverso mec- canismo che rende incerta qualsiasi attività da noi prestata a favore dello Stato e dei contribuenti. Il Codice Deontologico impone al professionista di agire nell’interesse pubblico e solo nel rispetto di tale interesse permette di soddisfare le esigenze della nostra clientela. E prendendo spunto da quanto sopra mi domando come pos- siamo attualmente soddisfare l’in- teresse generale dello Stato di vedere adempiuti gli obblighi tri- butari dei cittadini quando l’Am- ministrazione Finanziaria fa lavorare i professionisti in un re- gime di incertezza normativa ora- mai cronico. Oltre a ricordare la proroga di cui si parlava in apertura tutti noi ab- biamo letto dell’esercito dei con- tribuenti che hanno redatto il modello 730 compensando il pro- prio credito d’imposta con il pa- gamento IMU prima casa che successivamente è stato sospeso per il 2013. Tali cittadini diligenti e tempestivi nel rendere i propri conti fiscali all’Agenzia delle En- trate ora dovranno recarsi nuova- mente presso i Caf o da noi professionisti per correggere quanto dichiarato. Forse, allora, viene in mente di “consigliare” ai clienti di “aspettare”, di temporeg- giare nel rendere i conti al Fisco in attesa, magari, di una Circolare Interpretativa che meglio spieghi quanto la legge di rango superiore dovrebbe aver già scritto con chia- rezza nel sistema del diritto tribu- tario. Tutto, per quanto ovvio, a discapito degli adempimenti che inevitabilmente si stratificano uno sull’altro. E nell’aspettare, puntualmente, la tanto agognata circolare, con grande sollievo di tutti, viene pub- blicata. Ci accingiamo a leggerla, ad analizzarla in ogni punto, a rin- venire in essa quelle casistiche proprie dei nostri clienti e poi, come nel caso di quella sull’IMU anno 1 - numero 3 Giugno 2013 il Commercialista Notiziario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli www.odcectivoli.it - [email protected] - tel. 0774 332770 Bimestrale di informazione professionale Il redditometro è uno strumento nato per monitorare il tenore di vita di ogni per- sona mediante l’incrocio tra le spese so- stenute e il reddito dichiarato. In pratica se si spende più di quello che si guada- gna, in misura superiore al 20 per cento del reddito, il fisco chiederà spiegazioni. Le spese che finiranno sotto la lente sono circa 100, divise in 8 categorie, che vanno dai trasporti, alla cura della per- sona, all’istruzione e così via. Saranno monitorati i costi per la manutenzione dell’auto, per l’iscrizione in palestra, le spese mediche e veterinarie, oltre all’ac- quisto della macchina nuova o di una nuova abitazione. continua a pag. 4 Il cammino che ha portato lo Stato italiano a perfezionare nel corso dei decenni le modalità di aggres- sione ai patrimoni mafiosi è lungo, disseminato di ritardi, ma ricco di risultati impensabili. Sono tra- scorsi, infatti, più di trent’anni da quando la cosiddetta legge Ro- gnoni - La Torre introduceva l’in- novativo istituto delle misure di prevenzione patrimoniali, seque- stro e confisca, diretto a sottrarre i beni illecitamente acquisiti dai soggetti destinatari delle misure di prevenzioni personali previsti dalla legge 575/65. Dopo un inizio stentato si è arrivati agli anni delle stragi di mafia del 1992 e 1993 per assumere con maggior consapevo- lezza la centralità della dimensione economica nel contrasto alle mafie. Con la legge 109/1996 la stagione di lotta alle mafie si è, quindi, intensificata: i beni immo- bili confiscati potevano rimanere nel patrimonio dello Stato per fi- nalità istituzionali o sociali. Il se- questro e la confisca dei patrimoni illecitamente accumulati hanno L’evoluzione della normativa antimafia: dal codice antimafia alla legge di stabilità Il nuovo redditometro: istruzioni per l’uso di roberto Zeppilli * Nuova opportunità per difendersi dalle cartelle ingiuste ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI Forniture per Uffici e Scuole - Libri Nuovi e Usati Vendita e Assistenza Computer - Software - Telefonia Stampe digitali di piccoli e grandi formati Sede: Via Vittorio De Sica, 1 - 00012 Guidonia - Centro Comm.le Euro Planet Tel. 0774 373209 - Fax 0774 372113 - Assistenza Software: 0774 379194 Filiale: Via L. Da Vinci, 1 - 00012 Guidonia (RM) - Tel. e Fax 0774 342618 [email protected] - www.puntocontabileguidonia.com P.I. e C.F. 04121441002 Puntocontabile snc Forniture per Uffici e Scuole - Libri Nuovi e Usati Vendita e Assistenza Computer - Software - Telefonia Stampe digitali di piccoli e grandi formati Sede: Via Vittorio De Sica, 1 - 00012 Guidonia - Centro Comm.le Euro Planet Tel. 0774 373209 - Fax 0774 372113 - Assistenza Software: 0774 379194 Filiale: Via L. Da Vinci, 1 - 00012 Guidonia (RM) - Tel. e Fax 0774 342618 [email protected] - www.puntocontabileguidonia.com P.I. e C.F. 04121441002 Puntocontabile snc di Maria luisa caMpise * Ancora proroghe? No grazie! continua a pag. 10 continua a pag. 4 di Gianfranco Martinelli * Il CAso Il rapporto con il fisco, ed in generale con gli enti preposti alla riscossione dei debiti tributari, non sempre depone a fa- vore della possibilità di confrontarsi in maniera di sostanziale parità, lasciando spesso al contribuente, quale unica pos- sibilità, quella di far valere le proprie ra- gioni solo in fase giudiziale; negli ultimi tempi, però, il legislatore è stato mag- giormente sensibile e recettivo alle istanze di una più attenta tutela dei di- ritti del contribuente già in fase ammi- nistrativa, introducendo istituti che hanno come obiettivo quello di vagliare in una fase antecedente a quella conten- ziosa le istanze dei contribuenti, con lo scopo dichiarato di ridurre situazioni di ingiustizia e l’enorme mole di conten- ziosi pendenti presso le commissioni tri- butarie; Ne sono esempi il D.L. 06/07/2011 che con l’art. 39 ha modifi- cato il D.Lgs 546/1992 ed introdotto l'istituto della mediazione tributaria che si applica alle “controversie di valore non superiore ai ventimila euro, relative ad atti emessi dall'Agenzia delle Entrate ...”. Minori tutele per i contribuenti invece sono previste nella fase esecutiva della continua a pag. 3

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di alessandro napoleoni *

Nell’accingermi a scrivere questo articolo mi sono soffer-mato su quanto già pubblicato, sempre dallo scrivente, sulquotidiano Italia Oggi del 19.04.2013. In quella sede si cri-ticava il “sistema” delle proroghe delle scadenze prendendospunto da quella relativa al cd. “Spesometro 2012”. Conmio estremo rammarico mi accorgo che nulla è cambiatonel modo di gestire gli adempimenti fiscali dei contribuentiitaliani. Anzi, se possibile, assistiamo ad una perverso mec-canismo che rende incerta qualsiasi attività da noi prestataa favore dello Stato e dei contribuenti.Il Codice Deontologico impone al professionista di agirenell’interesse pubblico e solo nel rispetto di tale interessepermette di soddisfare le esigenze della nostra clientela. Eprendendo spunto da quanto sopra mi domando come pos-siamo attualmente soddisfare l’in-teresse generale dello Stato divedere adempiuti gli obblighi tri-butari dei cittadini quando l’Am-ministrazione Finanziaria falavorare i professionisti in un re-gime di incertezza normativa ora-mai cronico.Oltre a ricordare la proroga di cuisi parlava in apertura tutti noi ab-biamo letto dell’esercito dei con-tribuenti che hanno redatto ilmodello 730 compensando il pro-prio credito d’imposta con il pa-gamento IMU prima casa chesuccessivamente è stato sospesoper il 2013. Tali cittadini diligentie tempestivi nel rendere i propriconti fiscali all’Agenzia delle En-trate ora dovranno recarsi nuova-mente presso i Caf o da noiprofessionisti per correggerequanto dichiarato. Forse, allora,viene in mente di “consigliare” aiclienti di “aspettare”, di temporeg-giare nel rendere i conti al Fiscoin attesa, magari, di una CircolareInterpretativa che meglio spieghiquanto la legge di rango superioredovrebbe aver già scritto con chia-rezza nel sistema del diritto tribu-tario. Tutto, per quanto ovvio, adiscapito degli adempimenti cheinevitabilmente si stratificano unosull’altro.E nell’aspettare, puntualmente, latanto agognata circolare, congrande sollievo di tutti, viene pub-blicata. Ci accingiamo a leggerla,ad analizzarla in ogni punto, a rin-venire in essa quelle casisticheproprie dei nostri clienti e poi,come nel caso di quella sull’IMU

anno 1 - numero 3 Giugno 2013

il CommercialistaNotiziario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli

www.odcectivoli.it - [email protected] - tel. 0774 332770

Bimestrale di informazione professionale

Il redditometro è uno strumento nato permonitorare il tenore di vita di ogni per-sona mediante l’incrocio tra le spese so-stenute e il reddito dichiarato. In praticase si spende più di quello che si guada-gna, in misura superiore al 20 per centodel reddito, il fisco chiederà spiegazioni.Le spese che finiranno sotto la lentesono circa 100, divise in 8 categorie, che

vanno dai trasporti, alla cura della per-sona, all’istruzione e così via. Sarannomonitorati i costi per la manutenzionedell’auto, per l’iscrizione in palestra, lespese mediche e veterinarie, oltre all’ac-quisto della macchina nuova o di unanuova abitazione.

continua a pag. 4

Il cammino che ha portato lo Statoitaliano a perfezionare nel corsodei decenni le modalità di aggres-sione ai patrimoni mafiosi è lungo,disseminato di ritardi, ma ricco dirisultati impensabili. Sono tra-scorsi, infatti, più di trent’anni daquando la cosiddetta legge Ro-gnoni - La Torre introduceva l’in-novativo istituto delle misure diprevenzione patrimoniali, seque-stro e confisca, diretto a sottrarre ibeni illecitamente acquisiti daisoggetti destinatari delle misure diprevenzioni personali previstidalla legge 575/65. Dopo un inizio

stentato si è arrivati agli anni dellestragi di mafia del 1992 e 1993 perassumere con maggior consapevo-lezza la centralità della dimensioneeconomica nel contrasto allemafie. Con la legge 109/1996 lastagione di lotta alle mafie si è,quindi, intensificata: i beni immo-bili confiscati potevano rimanerenel patrimonio dello Stato per fi-nalità istituzionali o sociali. Il se-questro e la confisca dei patrimoniillecitamente accumulati hanno

L’evoluzione della normativa antimafia: dal codice antimafia

alla legge di stabilità

Il nuovo redditometro: istruzioni per l’usodi roberto Zeppilli *

Nuova opportunitàper difendersi dalle

cartelle ingiuste

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di Maria luisa caMpise *

Ancora proroghe? No grazie!

continua a pag. 10

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di Gianfranco Martinelli *

Il CAso

Il rapporto con il fisco, ed in generalecon gli enti preposti alla riscossione deidebiti tributari, non sempre depone a fa-vore della possibilità di confrontarsi inmaniera di sostanziale parità, lasciandospesso al contribuente, quale unica pos-sibilità, quella di far valere le proprie ra-gioni solo in fase giudiziale; negli ultimitempi, però, il legislatore è stato mag-giormente sensibile e recettivo alleistanze di una più attenta tutela dei di-ritti del contribuente già in fase ammi-nistrativa, introducendo istituti chehanno come obiettivo quello di vagliarein una fase antecedente a quella conten-ziosa le istanze dei contribuenti, con loscopo dichiarato di ridurre situazioni diingiustizia e l’enorme mole di conten-ziosi pendenti presso le commissioni tri-butarie; Ne sono esempi il D.L.06/07/2011 che con l’art. 39 ha modifi-cato il D.Lgs 546/1992 ed introdottol'istituto della mediazione tributaria chesi applica alle “controversie di valorenon superiore ai ventimila euro, relativead atti emessi dall'Agenzia delle Entrate...”. Minori tutele per i contribuenti invecesono previste nella fase esecutiva della

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il Commercialista2 giugno 2013

1- D. Presidente - partiamo dal ge-nerale – la situazione del sistemaeconomico e finanziario europeo èmolto precaria. Da diversi anni,ormai, si registrano tante difficoltàper i cittadini, le imprese e per lebanche stesse. Quali le cause effet-tive di questa sofferenza?

R. Sicuramente le cause della crisi,che si protrae ormai da tempo, sonoesogene.Tuttavia, con la globalizzazione deimercati, sin dall’esplosione dellabolla finanziaria oltreoceano, è statochiaro che gli effetti non avrebberotardato a farsi sentire anche nel vec-chio continente. Oggi il cuore di questa crisi è l’Eu-ropa e l’Italia, purtroppo, è l’anellodebole. Cercando, per quanto possi-bile, di semplificare il discorso, po-tremmo ricondurre le cause a tregrandi problemi: aumento dei debitidegli stati sovrani, forte rallenta-mento della crescita economica, sfi-ducia dei mercati.

2 - D. È sempre difficile prevedereil futuro, tanto più in economia.Ciò premesso, dal suo punto divista, come vede il domani?R. Attraversiamo un momento diforte turbolenza che rende tutto an-cora più imprevedibile. Ciò nono-stante, senza cadere nella retorica, ènei momenti difficili che, a mio av-viso, si programma il futuro. La crisie l’opportunità non sono che duefacce della stessa medaglia. Maicome in questo momento bisognaagire concretamente per il rilanciodell’economia. Superata la fase piùdrammatica della crisi, occorreràtornare ad investire in ricerca, buoneidee e progetti imprenditoriali ca-paci di generare benessere, occupa-zione e ricchezza generalizzata. Diconseguenza i mercati torneranno adare fiducia riattivando così il cir-colo virtuoso interrotto.

3- D. In un momento di crisi comel’attuale, come si pongono gli isti-tuti di credito cooperativo ed in par-ticolare, qual è la posizione dellaBanca di Credito Cooperativo diPalestrina?R. Il movimento del credito coope-rativo in questo impegnativo pe-riodo sta giocando un ruolo daprotagonista, confermando la pro-pria fattiva vicinanza a soci, clientie comunità locali. Del tutto in linea con tale politica, lanostra Banca ha deciso di sostenerecon forza le imprese operanti sul ter-ritorio nella convinzione che, attra-verso il sostegno alle stesse, passi lasola possibilità dell’economia localedi superare la crisi. Ciò è stato pos-

sibile grazie all’attenta politica dipatrimonializzazione perseguitadalla banca nell’ultimo decennio. E’la solidità patrimoniale che ci per-mette di proseguire nell’attuazionedi politiche di supporto ai soci, alleimprese e alle famiglie che costitui-scono il target naturale e tradizionaledella Banca.

4- D. Il Credito Cooperativo di Pa-lestrina è molto ben radicato nelterritorio. Qual è il valore aggiun-tivo di una Banca fortemente radi-cata nel territorio?R. Certamente per una banca localeil valore aggiunto è dato dalla cono-scenza profonda del territorio che siestrinseca nella capacità di instau-rare rapporti diretti con i clienti, o,forse, sarebbe meglio dire, con lepersone. Nella società della cono-scenza, le relazioni e la capacità digestirle correttamente, mantenen-dole salde e vive nel tempo, rappre-sentano di certo il vero vantaggiocompetitivo.

5- D. Quali sono i pilastri chehanno consentito alla Banca di cre-scere? Oggi, se dovesse descriverlo,qual è il ruolo sociale e culturaledella BCC di Palestrina? Qualisono le sinergie da creare per unosviluppo sostenibile?R. L’asset che ha consentito neglianni alla Banca di crescere ed affer-marsi è senza alcun dubbio, il capi-tale umano. Un consiglio diamministrazione coeso, un manage-ment competente e dei collaboratorimotivati hanno favorito il processodi crescita della banca in termini didimensioni e patrimonio senza checiò facesse da velo alla “sana e pru-dente gestione”, che deve semprecaratterizzare l’operato diun’azienda bancaria.Per il futuro, per creare uno svilupposostenibile, occorre unire le forze al-l’interno del movimento del creditocooperativo ed aprirsi all’orizzonteeuropeo. Per sostenere la ripresaeconomica, dobbiamo rivedere, af-finare e qualificare il nostro modellodi intermediazione, valorizzando lanostra capacità di raccogliere e ge-stire l’informazione e la flessibilitàorganizzativa. Andrebbero ripensatealcune linee di business alla lucedella nascita di nuove esigenze e bi-sogni finora sottovalutati. Do-

vremmo far più rete per risparmiarecosti e utilizzare al meglio le risorsedisponibili. E’ evidente che ciò fapresagire trasformazioni anche nelquadro normativo di riferimento.

6) D. La Bcc di Palestrina operanel settore dell’imprenditoria Gio-vanile? Quanti sono i soci giovanicomplessivamente? Ci sono giovania chiedere sostegno economico perle loro attività e in generale per illoro futuro?

R. Se vogliamo parlare di numeri laBanca ad oggi conta più di 1700clienti under 30. Tra di essi più del10% sono soci. Se allarghiamo ilrange di riferimento fino a 40 anni,i soci diventano oltre 500 su un to-tale di più di 3800 unità, il che equi-vale a circa il 13%. Quest’ultimi sirivolgono a noi soprattutto per acce-dere ai finanziamenti, in particolareper l’acquisto della prima casa. Ciòdetto, auspichiamo di diventare laloro Banca di riferimento. Tra i no-stri progetti più ambiziosi c’è quellodi sostenere le “start up” innovativee progetti imprenditoriali ad alto va-lore aggiunto. Per raggiungere taleobiettivo, in questo delicato mo-mento, diventa indispensabile cono-scere a fondo l’universo giovanile.È infatti noto che la cosiddetta gene-razione Y, è molto diversa e più im-prevedibile rispetto a quelleprecedenti. E’ cresciuta nell’eradelle tecnologie e di internet, utiliz-zati per comunicare ma anche pergestire ed organizzare esigenze quo-tidiane e interessi personali. Adesempio, recenti studi nel settorebancario hanno rivelato che è moltopiù bancarizzata e più attenta ai costirispetto alla generazioni che l’hannopreceduta e per questo più difficileda fidelizzare. Per noi tale constata-zione apre un’importante sfida cheintendiamo raccogliere. Focaliz-zando l’attenzione sul nostro targetdi riferimento, possiamo comunqueaffermare che, i nostri giovaniclienti prediligono, allo stato, ancoralo sportello e il rapporto personalecon un referente di fiducia al qualerivolgersi. Ovviamente ciò non cirende immuni dalla costante ricercadi miglioramento. Oltre a continuaread affermarci come banca di rela-zione, il nostro oiettivo è anchequella dell’aggiornamento continuo,

che passi attraverso l’offerta di ser-vizi innovativi e competitivi legatialla tecnologia, quali ad esempio re-mote banking, applicativi per smartphone, carte prepagate, network,ecc.. Per tali ragioni puntiamo ad af-fiancare i giovani nei momentichiave della loro crescita sia perso-nale che professionale. È bene ricor-dare, infine, che la nostra Banca èvicino al mondo giovanile a 360gradi. Basti pensare ai contributi cheogni anno elargisce a favore di asso-ciazioni sportive, culturali, progettieducativi, festival musicali e cine-matografici che ruotano intorno aigiovani.

7- D. Molti giovani accusano lebanche per la mancata possibilitàdi intraprendere le nuove iniziativeimprenditoriali. Come risponde aquesta provocazione? C’è real-mente tanto divario tra le esigenzedei giovani e la Banca?

R. Il divario si crea nel momento incui una delle parti, in questo casoun’azienda, non è più in grado di in-tercettare un bisogno che può na-scere dal cambiamento degli stili divita e dalla trasformazione dellecondizioni sociali. Di conseguenzasi troverà nelle condizioni di nonpoter soddisfare la necessità delcliente. Fortunatamente, mi sento dipoter affermare che la Banca di Cre-dito Cooperativo di Palestrina nonvive questo gap con il mondo giova-nile. Come a più riprese ricordato,l’essere una banca locale, che poneal centro il capitale umano, permettedi individuare molto velocemente leesigenze della popolazione anchesuddivise per fasce di età. A corolla-rio aggiungo che, tra i nostri colla-boratori, il 44% ha meno di 40 annie, tra di essi, oltre 80% è in possessodi una laurea. Malgrado i nostri 103anni di vita, siamo dunque unabanca giovane, con una fortissimasensibilità ai problemi legati all’uni-verso giovanile.

8- D. Quali sono gli obiettivi che laBCC di Palestrina ha per il futuro?Quelli del Credito Cooperativo ingenerale?

R. L’obiettivo della Banca, che si af-fianca a quello del movimento, èquello di crescere continuando adessere la Banca di riferimento nellezone in cui opera contribuendo alprogresso e allo sviluppo sociale,economico e culturale dei proprisoci, delle famiglie e delle imprese.

Commercialista in Palestrina

Consigliere ODCEC di Tivoli

Intervista al Presidente dellaBanca di Credito Cooperativo di

Palestrina Natale Cocciadi Maria cristina rovaZZani*

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così assunto un ruolo sempre più de-cisivo nel contrasto al riciclaggio deldenaro sporco e al reimpiego dei pro-venti derivanti dai business illegalidelle mafie. Altri rilevanti interventihanno visto la luce nel corso del2011, diretti: ad ampliare la portatadel sequestro e della confisca di pre-venzione, a migliorare la fase delladestinazione dei beni confiscati, conl’istituzione dell’Agenzia Nazionaleper l’amministrazione e la destina-zione dei beni sequestrati e confi-scati, ed a riorganizzare la pluralitàdegli interventi normativi in materiapenale e di misure di prevenzionepersonali e patrimoniali più volteemendati nel corso degli anni in untesto unico (d.lgs. n. 159/11) . Nell'ambito di questo scenario incontinua evoluzione, anche l'anno2012 è stato caratterizzato da impor-tanti modifiche alla vigente legisla-zione antimafia e, segnatamente, alCodice Antimafia. Invero autorevoliesponenti del mondo giudiziario edottrinale, avevano da subitoespresso profonde perplessità sull'ef-fettiva efficacia delle norme intro-dotte dal legislatore del 2011.Una prima occasione di modificare iltesto unico, si è avuta con il primocorrettivo al codice antimafia (de-creto legislativo 15 novembre 2012,n. 218). Tale normativa, tuttavia, nonha recepito le istanze emendative pro-venienti dagli operatori del settore, li-mitandosi ad intervenire soltanto sutaluni aspetti marginali della disci-plina in materia di misure di preven-zione. L'opportunità di apportare modificheal codice antimafia di più ampio re-spiro si è avuta con la la legge228/2012 , la c.d. legge di stabilità. Tra queste va anzitutto ricordata lamodifica all’art. 24, comma 2 d.lgs.n. 159/11 ove si è opportunamentechiarito che «Il provvedimento di se-questro perde efficacia se il Tribunalenon deposita il decreto che pronunciala confisca entro un anno e sei mesidalla data di immissione in possessodei beni da parte dell'amministratoregiudiziario». O ancora il c. 5 bis in-

serito all’art. 40 d.lgs. n. 159/11 (ge-stione dei beni sequestrati) che, conuna disposizione analoga all’art. 48,c. 12, cit. previgente, attribuisce lacompetenza all’adozione del provve-dimento di affidamento al Tribunale,e non più alla “autorità giudiziaria”che poteva ricomprendere il giudicedelegato. Rilevanti, ancora, gli inter-viene sull’art. 51 prevedendo per ibeni sequestrati (art. 51, c. 3 bis) chegli immobili sono esenti da imposte,tasse e tributi (compresa, dunque,l’IMU) durante la vigenza dei prov-vedimento di sequestro e confisca ecomunque fino alla loro assegnazioneo destinazione; se la confisca è revo-cata, l'amministratore giudiziario nedà comunicazione all'Agenzia delleEntrate e agli altri enti competentiche provvedono alla liquidazionedelle imposte, tasse e tributi, dovutiper il periodo di durata dell'ammini-strazione giudiziaria, in capo al sog-getto cui i beni sono stati restituiti.Quanto sopra ricordato non fa dimen-ticare le difficoltà che ancora oggi,purtroppo, si riscontrano nell’appli-care le leggi in materia di aggressioneai patrimoni e la necessità di proce-dere rapidamente a una rivisitazionedi altre disposizioni, quali quelle re-lative al procedimento di tutela deiterzi che appaiono incompatibile conle finalità proprie del procedimentodi prevenzione; o quelle relative altema della funzionalità delle aziendesequestrate e confiscate che in gran-dissima parte (oltre il 90%) non sonorecuperate all’economia legale. Ma lastrada intrapresa è quella giusta. Delresto è evidente il valore sotteso alriutilizzo del bene confiscato: si inde-boliscono le organizzazioni criminali;si afferma in modo concreto il prin-cipio di legalità proprio nei luoghi incui la mafia afferma il suo potere; sirestituiscono ai territori i beni lorosottratti dando un’opportunità di svi-luppo e di crescita. Ed in quanto tale,è una sfida che coinvolge non solo leistituzioni e la magistratura, maanche la nostra Categoria, che, inqualità di amministratore giudiziario,svolge una funzione che travalica gliaspetti meramente professionali perdare spazio anche agli aspetti sociali.

* Commercialista

Direttore “Press”

il Commercialista 3giugno 2013

segue dalla prima pagina

di Maria luisa caMpise *

L’evoluzione della normativa antimafia

Rispetto all’incontro tra Professioni-sti e Comunicatori, la quotidianitàesprime un clima sempre più polariz-zato tra le grandi organizzazioni (checonoscono il valore di una correttacomunicazione) e piccole organizza-zioni che – salvo casi isolati – indu-giano in una cauta diffidenza.L’assenza di una corretta relazione,con rispettive e relative mansioni eresponsabilità, comporta un climaspesso sorretto da percezioni e ste-reotipi, comunque inefficace in unquadro d’azione in cui al tradizionalesapere fare si è aggiunto anche ilfarlo sapere.

Eppure le possibilità e gli strumentinon mancano.Prendiamo ad esempio il Controllodi Gestione. Per molti, è “solo” uninsieme integrato di tecniche funzio-nali all’individuazione di un quadroinformativo per supportare ed orien-tare una gestione efficiente ed effi-cace. Dunque, uno strumentotecnico, alimentato da fasi ben deli-neate e apparentemente impermea-bile ad una vocazione comunicativa. Se, nel contempo, andiamo a deli-neare gli obiettivi classici di un pro-cesso di comunicazione – lo sviluppodella fiducia, della credibilità e dellabuona reputazione in tutti i pubblicicoinvolti – ne verifichiamo la loroforte intangibilità che si traduce in unvalore reale indotto da una perce-zione e non da una valutazione obiet-tiva e misurabile.Quanto sopra comporta per l’orga-nizzazione uno sforzo costante diconsolidamento e monitoraggio, en-trambi finalizzati al

mantenimento/miglioramento dellapropria immagine percepita1, maanche una condotta troppo influen-zata da variabili esterne. Dunque,difficilmente controllabile.Originando da quanto sopra, pos-siamo ipotizzare per il sistema diControllo di Gestione un ruolo rin-novato, in cui proprio la propensionenaturale e istituzionale all’obbietti-vità sia “anche” funzionale al dareforma e sostanza a competenze, ca-pacità, intuizioni (relegate fino adoggi nella sfera dell’intangibile).Queste ultime, trasformate in valorieconomico finanziari, diventano,così, più facili da codificare da partedegli interlocutori dell’organizza-zione.È intuibile come – all’interno di que-sto nuovo scenario – una collabora-zione reale tra il Professionista ed ilComunicatore sia strategica; in par-ticolare, nella selezione dei dati daportare all’esterno o nella scelta dellostrumento di comunicazione più ap-propriato rispetto alle caratteristichedel pubblico a cui ci si rivolge.E chissà che questo incontro nonpossa rappresentare un punto disvolta nelle dinamiche relazionali –per ora frammentarie e isolate – tradue componenti importanti e neces-sarie del quadro sociale. Dando il viaad una collaborazione sul campo enon solo celebrata nella pubblicisticadi settore.

* Consulente in comunicazione

Sapere fare e Fare sapere

di stefano Martello *

1 F. Di Paolo, S. Martello, S. Zicari, Il controllo di gestione nel Terzo Settore,FrancoAngeli, 2012, p. 154.

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riscossione; in questo contesto si inseri-sce l’art. 1, comma 537, della legge diStabilità 2013 il quale prevede che i con-cessionari per la riscossione, per tali in-tendendosi “gli enti e le societàincaricate per la riscossione dei tributi”,debbano sospendere illico et immediateogni ulteriore iniziativa finalizzata allariscossione delle somme iscritte a ruoloo affidate, dietro specifica presentazione(anche telematica) di dichiarazione deldebitore (da inoltrarsi all’agente della ri-scossione entro 90 giorni dalla notificada parte del medesimo, del primo atto diriscossione utile o di un atto della pro-cedura cautelare o esecutiva intrapresadal concessionario) attestante che la pre-tesa avanzata dall’Ente creditore per iltramite degli stessi concessionari siastata interessata da una delle seguenticircostanze: prescrizione o decadenzadel diritto di credito sotteso, intervenuta

in data antecedente a quella in cui ilruolo è reso esecutivo, provvedimento disgravio emesso dall’ente creditore, so-spensione amministrativa comunqueconcessa dall’ente creditore, sospen-sione giudiziale, oppure sentenza cheabbia annullato in tutto o in parte la pre-tesa dell’ente creditore, emessa in ungiudizio al quale il concessionario per lariscossione non ha preso parte, paga-mento effettuato, riconducibile al ruoloin oggetto, in data antecedente alla for-mazione del ruolo stesso, in favoredell’ente creditore,qualsiasi altra causadi non esigibilità del credito sotteso.Entro 10 giorni dalla presentazione del-l’istanza, il concessionario per la riscos-sione deve trasmettere all’ente creditorela stessa e la documentazione allegata,al fine di avere conferma delle ragioni

del debitore ed ottenere, in caso afferma-tivo, la celere trasmissione della spet-tanza della sospensione o dello sgraviodirettamente sui propri sistemi informa-tivi. Decorso il termine di ulteriori 60 giorni,l’ente creditore deve comunicare al de-bitore con lettera raccomandata con ri-cevuta di ritorno o tramite postaelettronica certificata ai debitori obbli-gati, la correttezza della documentazioneprodotta trasmettendo, conseguente-mente, in via telematica il provvedi-mento di sospensione o di sgravio alconcessionario per la riscossione.Qualora la documentazione si riveli, in-vece, inidonea per essere posta a fonda-mento di un provvedimento di talgenere, l’ente creditore deve darne noti-zia al concessionario per la riscossione,

consentendo, in tal modo, alla proceduradi riprendere il suo corso naturale. Una importantissima novità consiste nelfatto che nel caso in cui l’ente creditorenon attivi i flussi informativi con il de-bitore ed, in particolare, con il conces-sionario, trascorso inutilmente il terminedi 220 giorni dalla data di presentazionedella dichiarazione da parte del debitoreal concessionario, i debiti si devono con-siderare annullati di diritto con conte-stuale eliminazione dalle scritturepatrimoniali dell’ente creditore dei rela-tivi importi ed automatico discarico deirelativi ruoli. Stante il tenore letteraledella norma, che parla in generale di“tributi”, e l’ampia casistica dei vizi ri-levabili nei procedimenti di formazionee riscossione degli stessi, questo stru-mento assume un ruolo particolarmentesignificativo nella difesa dei diritti delcontribuente.

il Commercialista4 giugno 2013

emanata lo scorso 23 maggio, ma-gari ci accorgiamo che la norma re-golamentare viene emessa ancorprima della promulgazione dellalegge a cui si riferisce. Continuando, è di questi giorni la ri-chiesta di proroga delle scadenze fi-scali del 17 giugno prossimorichiesta da numerosi Ordini Terri-toriali al MEF in quanto, ancora nonusciti i “correttivi agli Studi di Set-tore 2013” ed il tanto atteso motore“Ge.Ri.Co.”. Nel prendere spunto dagli accadi-menti viene da domandarsi, ancorauna volta, dove siano finite le cer-tezze del sistema amministrativo –fiscale.Eppure, non c’è nulla di strano inquesto, cosa è cambiato in quest’ul-timo anno rispetto a quello che altronon è se non prassi consolidata.Quante volte ci siamo trovati sul filodi lana e abbiamo visto slittare ter-mini, modificare tracciati, ricevereaggiornamenti di software dalle caseproduttrici in prossimità delle fatidi-che scadenze?È proprio questo che preoccupa nonsolo chi scrive ma l’intera categoria:la fatidica e temuta “scadenza”.Quel termine che per definizione do-vrebbe essere certo, un punto di ri-ferimento della vita professionale di

ogni operatore, anche della stessaAgenzia, ma che viene troppospesso disatteso, prorogato o stra-volto a scapito dell’intera colletti-vità.Una certezza che purtroppo, moltospesso, si trasforma, come nei casidi cui sopra, in un vuoto normativo,in un rincorrersi di provvedimenti“di emergenza” che generano al lorovolta richieste di chiarimenti o pro-roghe da parte dei professionisti co-stretti, loro malgrado, a rincorrereun fisco sempre più complesso.Il rinvio di un adempimento, che ri-badiamo non dovrebbe rientrarenelle logiche di gestione ammini-strativa delle pratiche telematiche,genera, quasi sempre, la sovrapposi-zione temporale del medesimo conaltre scadenze con ripercussioni ne-gative sull’attività degli studi profes-sionali sempre più in affanno.Quanto scritto vorrei fosse preso aspunto per una profonda rivisita-zione del sistema fiscale anche inquell’auspicata ottica di semplifica-zione che non deve essere solo in-tesa quale diminuzione deidichiarativi da compilare ed inviarema anche, soprattutto, nella pro-grammazione e razionalizzazionedei medesimi.Inoltre, nel prendere spunto dal soft-

ware Ge.Ri.Co., a complicare il qua-dro di riferimento, occorre soffer-marci sull’ insostenibile peso di unainformatizzazione che rende glistudi commerciali più simili a centridi calcolo che a luoghi dove svol-gere la pratica professionale.È proprio questa forse la nota piùdolente dell’intero sistema che nelpassare dagli arcaici modelli carta-cei a quelli telematici ha per unverso, forse, agevolato gli studi pro-fessionali nel lavoro di compila-zione delle pratiche ma dall’altro ha,purtroppo, trasformato la nostra ca-tegoria in un “ibrido” tra commer-cialisti ed ingegneri informatici.Quelle che dovevano essere agevo-lazioni informatiche ad ausilio dellapratica professionale sono mutate indiseconomie che hanno portato aduna gestione convulsa degli adempi-menti, spesso non riconosciuti eco-nomicamente dai clienti, posti anostro carico.La “leggerezza” con la quale l’Am-ministrazione di sovente corregge idati da indicare nei tracciati infor-matici, che altro non è se non un cam-biamento sostanziale dei datimedesimi, non solo non sarebbe stataimpossibile nel vecchio sistema carta-ceo ma soprattutto genera quell’incer-tezza dell’ultim’ora che rende la

professione non programmabile e ge-stibile in funzione delle naturali sca-denze previste.Come professionisti abbiamo il doveredi sensibilizzare l’AmministrazioneFinanziaria sulle problematiche chequotidianamente affrontiamo con rife-rimento alla “certezza” delle scadenzeoramai troppo spesso disattese dalFisco.Eppure, basterebbe una migliore pro-grammazione, quel tanto auspicato,ma ancor’oggi non attuato, snelli-mento degli adempimenti per permet-tere ai professionisti di dedicarsi conmaggior forza ed impegno al compitoloro demandato dall’Ordinamento:quello di essere anello di congiunzionee primo riferimento nei rapporti traFisco e Contribuenti.La certezza delle scadenze gioverebbeanche all’Agenzia che deve a sua voltaprogrammare l’attività di elaborazionee di controllo di quanto telematica-mente trasmesso, trovandosi a combat-tere con norme e circolari cheaumentano la confusione sui termini dipresentazione tempestiva o tardiva deiflussi informatici.In conclusione non possiamo che au-spicare che quanto prima l’esigenzadiffusa di una fiscalità basata su regolesemplici, chiaramente comprensibilida tutti e immutabili nel corso del sin-golo periodo di imposta sia fatta pro-pria dal legislatore e che la pratica del“rinvio” dei termini si trasformi soloin un brutto ricordo.

* Presidente ADC Tivoli

Commercialista in Tivoli

l’AnAlIsIsegue dalla prima pagina

di alessandro napoleoni*

Il CAso

Ancora proroghe?No grazie.

Nuova opportunità per difendersidalle cartelle ingiuste

segue dalla prima pagina

di Gianfranco Martinelli *

Commercialista in Villanova

Comm/ne Contenzioso Tributario

ODCEC di Tivoli.

Page 5: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

Il tempio della Fortuna Primigeniaa Palestrina (l’antica Praeneste) è,indubbiamente, l’esempio più gran-dioso di architettura romana anticarisalente alla tarda età repubblicana,la cui datazione è, ormai, unanime-mente collocata dagli studi specia-listici alla fine del II secolo avantiCristo.Se, uscendo da Roma e imboc-cando la via Prenestina, la tua in-trinseca disposizione a recepire ilbello – parafrasando il grande filo-sofo Immanuel Kant – non risultairrimediabilmente compromessadai chilometri di sozzume edilizio(nel migliore dei casi una squallidaedilizia “da geometra”, nel peg-giore costruzioni abusive prive diogni senso) che dagli anni sessantadel novecento in poi la politica diogni genere e risma, badando al-l’utile privato e non al bene pub-blico, ha permesso di costruire; seresisti a tutto questo, dicevo, arri-vando a Praeneste, dinanzi al tem-pio della Fortuna sovrastato in altodalla costruzione secentesca di pa-lazzo Barberini, dinanzi ad unospettacolo tanto sublime da risul-tare annichilente, ti rendi davveroconto, nonostante l’azione distrut-tiva dei malgoverni locali e nazio-nali dell’ultimo mezzo secolo, diquale fardello di civiltà e splendorenoi ci troviamo ad essere garanti e,soprattutto, custodi dinanzi alla sto-ria e al mondo. Ai nostri ragazzi,nelle scuole, oltre alla CostituzioneItaliana, dovremmo (dobbiamo) in-segnare il rispetto profondo e in-condizionato per tutto il nostropatrimonio culturale: beni artistici,mobili e immobili, e siti paesaggi-stici unici al mondo da tutelare, sal-vaguardare, conservare come unaricchezza immane che la storiadell’uomo su questo pianeta ha vo-luto affidare in dote a noi italiani. Einvece – si pensi – si è dovuto giun-gere al 2011, grazie ad un’iniziativa

più che lodevole, che risponde alnome di “Meraviglia Italiana”, at-tuata in occasione dei 150 annidell’Unità d’Italia, promossa dalForum Nazionale dei Giovani conil patrocinio della Camera dei De-putati, del Ministero dei Beni ed At-tività Culturali, del Ministero dellaGioventù, del Ministero del Turi-smo e di numerose regioni italiane,per vedere affidato al santuario diPraeneste il bollino di “MeravigliaItaliana”.Il compito prioritario di noi addettiai lavori è, dunque, quello di conti-nuare a scrivere e a discettare conforza sul valore inenarrabile del no-stro patrimonio, ogni volta che sipuò, per far intendere a tutti il va-lore di ciò che abbiamo ricevuto indono dalla passata civiltà e, soprat-tutto, per far sì che la politica acqui-sisca la consapevolezza che latutela di ciò che abbiamo ereditatoha un costo, in termini economici edi risorse umane, rispetto al quale ipolitici, incolti e non educati alBello, non possono più essere lati-tanti. Mentre l’Italia brucia (forseirrimediabilmente), Pompei crolla ele soluzioni politiche e di rilancioeconomico dispiegate dalla classedirigente italiana paiono miopi einadeguate, per non dire totalmenteinutili, a noi tocca l’onere di inchio-dare la politica alle proprie respon-sabilità …. magari invitandone irappresentanti a visitare innanzi-tutto Praeneste!Quella del complesso monumentaledel tempio della Fortuna è un’archi-tettura di straordinario valore per lastoria dell’uomo e della sua civiltàin virtù di notevoli e molteplici ra-gioni, sia di natura progettuale siadi natura più schiettamente tecnicae costruttiva. Provo in poche righea spiegare perché. L’imponente im-pianto scenografico dei sette livellisu terrazze fu calcolato con grandeabilità, come si evince dal fatto che

le rampe porticate gemelle, chedalle più basse terrazze prive di ele-menti architettonici dovevano con-durre alla quarta terrazza, già moltosopraelevata rispetto al piano dipartenza, sono chiuse verso la valle,per far sì che al visitatore, sbalor-dito, si palesasse improvvisamente,d’un colpo, la distesa amplissimadella vallata arrivando in cima allarampa e uscendo sulla spianata nelmezzo del complesso. Un effettoscenografico degno di un colossalhollywoodiano! Tutte le esedre e iporticati che si ergono dalla quartaterrazza in poi (il vero accesso alcomplesso), pur essendo costruitein concrezione, dovevano avere ifronti rivestiti di classiche trabea-zioni ellenistiche ad elementi diritti.L’imponenza della sesta terrazza,che nei giorni di festa doveva ospi-tare una sorta di mercato, è ancoraoggi impressionante. Il genio pro-gettuale dell’architetto (o degli ar-chitettonici) giunse persino acollegare il luogo di culto del san-tuario – il tempietto rotondo che co-rona l’insieme – con un’area aforma di cavea teatrale, secondouna prerogativa progettuale che ri-corre in altri santuari laziali di quel-l’età e che a Roma è ben evidentenel complesso del teatro di Pompeocon l’annesso tempio di Venere, co-struito tra il 55 e il 52 a.C. Chiedovenia per la dovizia dei dettagli, maè soltanto sviscerando sino in fondoi singoli elementi che lo compon-gono che si giunge interamente acogliere il valore e la grandiositàdell’insieme.Nel corso del XVII secolo poi, in-torno al 1630, secondo una prero-gativa di recupero delle architettureclassiche, anche a scopo di ediliziapopolare, che sempre contraddi-stinse la Roma dei papi (basti pen-sare al teatro di Marcello a Roma),la famiglia Barberini, assurta ai ver-tici durante il pontificato di papa

Urbano VIII (1623-1644), riedificòin cima al santuario uno dei palazzidi famiglia (su preesistenze risalentiall’XI e al XV secolo di un palazzodella famiglia Colonna) secondouna spregiudicatezza nei confrontidell’antico che contraddistinse tuttol’operato di Urbano VIII e che loportò addirittura a fondere le trava-ture del pronao del Pantheon peraver il bronzo necessario alla co-struzione del baldacchino a colonnetortili progettato da Gian LorenzoBernini per la basilica di San Pietroe per fondere i cannoni di CastelSant’Angelo. Fu coniata in quellacircostanza la celebre pasquinatache così recita, giocando sull’asso-nanza dei nomi: “Quod non fece-runt Barbari fecerunt Barberini”(ciò che non fecero i barbari lo fe-cero i Barberini!).Il palazzo, danneggiato durante laSeconda Guerra Mondiale è oggi,grazie al cielo, la sede del MuseoArcheologico Prenestino. Invitotutti, innanzitutto i politici rozzi eignoranti, a far visita al museo. Alsuo interno potranno ammirare unadelle opere più folgoranti che l’an-tichità ci abbia lasciato: il celeber-rimo e monumentale mosaiconilotico, rinvenuto alla fine del Cin-quecento, che raffigura con una mi-nuzia e uno spirito di realtàsbalorditivi l’Egitto inondato e vi-vificato dal Nilo. Magari avrannouna folgorazione e capiranno chec’è anche altro al di là delle auto blue dei rimborsi elettorali milionari.A proposito. Pensate quanto manu-tenzione al tempio della Fortuna equanta azione di tutela sul territorionazionale avremmo noi potuto fi-nanziare e svolgere con i milioni didenaro pubblico del cui dissennatosperpero abbiamo avuto notiziadagli ultimi scandali riguardanti laregione Lazio. Pensateci: è una bar-barie!

Prof. Francesco Leone

Praeneste: una cittadina di fiorente arte.

*A Paolo, scomparso prematuramente il 31 maggio scorso all’età di 41 anni dopo una lunga e penosa malattia, amico dolce e indimenticato, esempio

fulgido di virtù, di grandezza, di commovente dignità finanche negli ultimi, dolorosi momenti della sua esistenza terrena, dedico, insieme agli amici

più cari, queste poche righe, scritte con un inconsolabile sconforto nel cuore nelle ore immediatamente successive alla sua tragica scomparsa.

Page 6: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

1 sessione martedì 30 aprile 2013 ore 14,30 – 18,30

I Temi• Gli atti impugnabili • Le notifiche• Gli istituti deflattivi del contenzioso• Litisconsorzio

I Relatori• dott. Luca Procesi • dott. Pietro Triberio • avv. Rosanna Virgilio • rag. Giammarco Zacchia

2 sessione giovedì 30 maggio 2013 ore 14,30 – 18,30

I Temi• Ricorso, Reclamo e Mediazione• Sospensione dell’esecuzione

I Relatori• dott. Gianfranco Martinelli Giuseppe• dott. Giuseppe Sorbera • dott. Massimiliano Tani

1° corso di formazione in materia di Contenzioso TributarioVia Palatina 19 - Tivoli (Roma) c/o sala conferenze dell'Ordine

3 sessione martedì 25 giugno 2013 ore 14,30 – 18,30

I Temi• Memorie, Controdeduzioni, Brevi repliche• Motivi aggiunti• Produzione di documenti • Conciliazione giudiziale• Trattazione del ricorso

I Relatori• rag. Elio Corsaro• rag.ra Maria Rella • dott.ssa Simonetta Ronci • rag. Giammarco Zacchia

4 sessione martedì 24 settembre 2013 ore 14,30 – 18,30

I Temi • Sospensione, interruzione, estinzione del processo• Cessazione materia del contendere• Riassunzione del giudizio• La sentenza

I Relatori• dott. Giuseppe Sorbera • dott. Massimiliano Tani

5 sessione martedì 22 ottobre 2013 ore 14,30 – 18,30I Temi• Appello e altri mezzi d’impugnazione della sentenzaI Relatori• dott. Giuseppe Sorbera - avv. Rosanna Virgilio

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTIE DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI eventi forMativi

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il CommercialistaPrimO PiAnO 7giugno 2013

Si è concluso lo scorso 17 mag-gio il c.d. “periodo di consulta-zione” in cui AmministrazioniFinanziarie degli Stati Membri,ma anche organizzazioni pri-vate, professionisti o anche sin-goli cittadini europei, sono statichiamati ad inviare propri con-tributi alla Commissione Euro-pea per il progetto denominato“A European Taxpayer’sCode”.

Il progetto ha origine da unaformale dichiarazione d’intentidella Commissione Europea ri-salente al 27 Giugno 2012, se-guita da un dettagliato pianod’azione del 6 dicembre 2012finalizzato alla lotta contro lefrodi e le evasioni fiscali negliStati membri.

Una delle 34 misure contenutenell’Action Plan è lo sviluppodi un “Codice Europeo delContribuente” che viene de-scritto come segue (action 17):

“Allo scopo di migliorare lacompliance fiscale, la Commis-sione detterà le migliori prassiamministrative per gli StatiMembri al fine di sviluppare unCodice del Contribuente chedescriva le best practices per ri-lanciare la cooperazione e la fi-ducia tra le Amministrazionifiscali e i Contribuenti e per in-coraggiare un approccio orien-tato ad un ottica di servizio”.

Ciò premesso è stata lanciataall’inizio del 2013 una consul-tazione pubblica.

La Commissione ha preso attoquindi dell’importanza di agireper migliorare le relazioni tra icontribuenti europei e le pro-prie Amministrazioni finanzia-rie, tramite maggioretrasparenza e semplicità delle

norme tributarie, in modo da ri-durre il rischio di errori che por-tino potenzialmente a graviconseguenze per i contribuentie, d’altra parte, li incoragginoad una maggiore diligenza di ri-spetto delle norme stesse.

Si ritiene quindi che tutti gliStati Membri debbano appli-care un Codicedel Contribuentecosì concepitoche contribuiscaad un prelievotributario piùequo e più effi-cace.

Calandoci nella realtà italiana,niente di più auspicabile!

Invero noi ci siamo già dotati diuna legge in tal senso: la 212del 2000, legge però tra le piùregolarmente ignorate e disat-tese dal legislatore stesso edall’Amministrazione finanzia-ria.

Eppure una legge ispirata adalti principi di civiltà giuridicae di equità sociale, dal nome ap-parentemente così solido e ras-sicurante: “Lo statuto delContribuente”.

Non di rado infatti accade chela norma successiva, di parirango, deroga la norma preesi-stente, sebbene quest’ultimafosse pensata originariamentecome un grande ombrello pro-tettivo che potesse resistere adogni futura intemperia.

Quale motivazione per una fe-dele collaborazione tributariapotrà in questo modo mai radi-carsi nel cuore del contribuente,così duramente offeso dallamancanza di lealtà dell’interlo-cutore pubblico?

Gli enunciati sacrosanti dirittidel contribuente meriterebbero

un norma dirango costitu-zionale. Così sidice da più partiormai da anni.

La legge 212del 2000 è stataapprovata dal

Parlamento secondo il procedi-mento ordinario per la forma-zione delle leggi: ne consegueche essa, nonostante il richiamoad alcune disposizioni costitu-zionali e il tenore dei principiche contiene, non assurge alrango costituzionale (cfr. Cas-sazione civile, sez. tributaria,sent. n. 27173 del 16/12/2011)

In questo scenario, quindi, benvenga dall’Europa un oppor-tuno intervento normativo in talsenso, che sia vincolante per gliStati membri e quindi lapidario,inalterabile nel tempo e ugualeper tutti.

Si tratta più precisamente dellegaranzie e delle tutele che de-vono essere riconosciute al con-tribuente in un quadrocomunitario, che si va progres-sivamente omogeneizzando.

A rigore, anche gli aspetti attua-tivi delle diverse forme del pre-lievo hanno subito unaprogressiva armonizzazione inquesti ultimi anni: si pensi so-prattutto ai diversi interventiper quanto riguarda lo scambiodi informazioni fra le diverseamministrazioni finanziarie, at-tuati sia con regolamento cheattraverso direttive.

In una simile prospettiva, ilruolo unificatore di organi giu-risdizionale sovranazionali ap-pare estremamente importante,anche se risulta decisivo ilmodo in cui lo stesso potrà con-solidarsi ed estendersi in futuro.Così è per la tutela del contri-buente dinanzi alla Corte diGiustizia della Comunità Euro-pea, per quanto attiene al risar-cimento dei danni perviolazione o disapplicazionedel diritto derivato. Così è perla tutela del contribuente di-nanzi alla Corte Europea deiDiritti Umani, soprattutto perquel che riguarda il diritto al ri-sarcimento per la lunghezza deiprocessi, diritto che nel settoretributario incontra ancora signi-ficativi limiti, tanto nella nor-mativa quanto nellainterpretazione giurispruden-ziale.

Una soluzione per restituire vi-talità ai diritti del contribuente,comunque, deve essere invo-cata con forza.

* Commercialista in Tivoli

Delegata Cassa Prev/za ed Ass/za

Dottori Commercialisti.

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Un nuovo Codice del Contribuente Europeo

di sonia Quaranta *

Page 8: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

il Commercialista PrimO PiAnO8 giugno 2013

Il rapporto tra professionisti e fiscoè stato l’argomento di un interes-sante convegno organizzato dall’Or-dine dei Dottori Commercialisti edEsperti Contabili di Tivoli, che si ètenuto a Tivoli Terme il 19 aprile u.s.c/o il Grand Hotel Duca D’Este, alquale hanno Partecipato:il Dott. Angelo Coco - Direttore

centrale servizi enti e contribuenti diEquitalia;il Dott. Generoso Palermo – Diret-tore della sede Inps di Roma – Dire-zione Provinciale di via dell’AmbaAradam n. 5 ;la Dott.ssa Claudia Minerva – Diret-tore Responsabile della Agenzia diProduzione di Tivoli (RM). Il confronto tra i relatori ha avutocome filo conduttore l’esigenza dicollaborazione tra professionisti e leistituzioni.Il professionista nello scenario at-tuale in cui è chiamato a svolgere ilproprio delicato compito di dialogotra le istituzioni e il contribuente,offre un servizio per favorirel’adempimento fiscale e assicurarele risorse finanziarie necessarie allavita del Paese. Sullo sfondo di talipremesse, hanno svolto la loro ri-flessione i relatori del convegno.L’incontro è stata un utile occasioneper approfondire il rapporto tra pro-

fessionisti ed Equitalia come sotto-lineato dal Dott. Angelo Cocco, ilquale ha evidenziato quanto sia im-portante mantenere e migliorare ildialogo con i professionisti del set-tore economico ed attraverso di lorocon i cittadini. E' proprio nell'inte-resse di questi ultimi che, ha ribaditoil Dott. Coco, sono stati e sarannosottoscritti, sempre più numerosi,protocolli di intesa con gli OrdiniProfessionali. Ciò che è emerso dalla relazione delDirettore Centrale servizi enti e con-tribuenti di Equitalia è da una partel’impegno di Equitalia S.p.A. nelcercare di facilitare, attraverso l’in-terazione e la comunicazione l'ap-proccio con le Agenzie dellaRiscossione, e dall'altra il rispettodel proprio ruolo e delle norme vi-genti, che spesso pongono limiti evincoli non governabili. La parola è passata, quindi al Dott.Generoso Palermo, Direttore Inps

dell'area metropolitana di Roma, ilquale ha messo l'accento sulla ne-cessità di un dialogo diretto conl'Ordine Professionale per la risolu-zione di tutte le problematiche pre-videnziali, confermando comeanche per l'istituto Previdenziale cherappresenta la comunicazione ri-mane un obiettivo primario soprat-tutto nell'interesse e per il benesseredella collettività. In tal senso si èespressa anche la Dott.ssa ClaudiaMinerva Direttore Responsabiledell' Inps - Agenzia di Produzione diTivoli informando i convenuti circale nuove modalità di interazioneproprio con la sua sede.A chiudere gli interventi sonogiunte le parole del Presidente del-l'Ordine di Tivoli il quale ha eviden-ziato che l ’esercizio dellaprofessione non può prescindere dauna visione condivisa con le istitu-zioni nel combattere l’evasione persostenere il paese, ma per raggiun-

gere il massimo livello di adempi-mento spontaneo la pretesa tributa-ria deve essere sostenibile e ilprelievo deve tradursi in valore perla collettività. In assenza di questecondizioni il lavoro del commercia-lista diventa difficile in quanto deveconciliare diverse esigenze sociali.La task force con le istituzioni potràaiutare ad affrontare eventuali situa-zioni di criticità, e a concordare ini-ziative comuni per affrontarle, conuno spirito di concertazione e colla-borazione.Oggi il rapporto tra Agenzia delleEntrate, Equitalia, Inps e i DottoriCommercialisti è molto più profi-cuo, è venuta meno quella barrieradi diffidenza che c’era fino a qual-che anno fa, c’è molta più traspa-renza reciproca. La formazioneprofessionale è considerata dall’Or-dine dei Dottori Commercialisti diTivoli di fondamentale importanzain considerazione del continuo mo-dificarsi della normativa, e l’ammi-nistrazione finanziaria necessitasempre di più della presenza di pro-fessionisti con cui essere in grado diinterloquire costruttivamente.

* Commercialiste in Guidonia

Siamo ai nastri di partenza. Dal 22aprile, l’esercizio di molte profes-sioni ordinistiche, dopo quasi ot-tant’anni dall’entrata in vigoredella Legge 1815 del 1939 che neimpediva lo svolgimento in formasocietaria, potranno essere svolte intutte le forme societarie previstedai Titoli IV, V e VI del Codice Ci-vile.Detta così, sembra una svolta epo-cale. Finalmente anche i professionistipotranno usufruire di tutte quelleagevolazioni che sino al momentoerano riservate alle imprese. Inoltrepotranno farsi affiancare da unsocio di capitali che detenga nonpiù di un terzo del capitale societa-rio e che in caso di società di pro-fessionisti composte da giovanipotrà, almeno in parte, apportare ilcapitale necessario all’avvio dellasocietà.Andiamo ad analizzarla bene que-sta società e a comprendere comecomportarci per una eventuale co-stituzione.1. Deve essere iscritta al registro im-prese ma anche in un elenco detenutodagli ordini professionali a cui appar-tengono i soci o almeno in quello in-dividuato al momento dell’attocostitutivo;2. I soci tutti (prestatori d’opera osolo d’investimento) devono posse-dere i requisiti di onorabilità pre-scritti dall’ordine individuato e nel

quale la società è iscritta.3. E’ soggetta a delle stringentinorme di trasparenza sulle presta-zioni svolte dai soci, al fine tutelaregiustamente il cliente;4. Tutti i soci hanno il divieto di par-tecipare a più società di professioni-sti;5. Tutti i soci prestatori d’opera sonosoggetti alla deontologia e lì doveprescritto dall’ordine di appartenenzaagli obblighi di FPC; 6. Non possono parteciparvi i notai.

Cosa però non è chiaro di questa so-cietà?

1. È una società ma non è un’impresapoiché i soci, quasi tutti prestatorid’opera, non sono imprenditori?2. Può fallire?3. Deve applicare il contributo inte-grativo?4. Gli utili percepiti dai soci, iscrittiin albi, vanno assoggettati al contri-buto soggettivo previsto dalle cassedi previdenza? 5. Che tipo di regime fiscale si ap-plica, IRES o IRPEF? per cassa o percompetenza?6. Le associazioni professionali,

anche interdisciplinari costituite an-tecedentemente all’abrogazione dellaLegge 1815, restano valide? E pos-sono essere ancora costituite?Il regolamento pubblicato in Gaz-zetta Ufficiale n. 81/2013 che dovevachiarire i dubbi innescati dalla Leggeche ha istituito le STP, ovvero laLegge 183 del 12 novembre 2011 nechiarisce ben pochi e la relazione ac-compagnatoria spiega chiaramenteche i punti relativi al regime fiscale etributario non erano previsti dallanorma primaria e pertanto non pos-sono essere affrontati dal regola-mento; se ciò fosse stato fatto sisarebbe ravvisato un eccesso di de-lega. Sulle pagine della stampa specializ-zata innumerevoli articoli hanno oc-cupato pagine di quotidiani e dellarete, evidenziando il problema, pun-tando il dito sulle criticità cheavrebbe creato una legislazione lacu-nosa. Insistendo sulla necessità che ilregolamento o un’integrazione dellaLegge istitutiva fornisse maggioridettagli. Ma tutto tace. A nessuno im-porta se si creerà un evidente dispa-rità tra coloro che devono applicare

il contributo previdenziale integra-tivo e chi è incerto e non lo appli-cherà. A chi importa il tipo di regimefiscale applicato? Chi deciderà se ilcriterio da applicare debba esserequello di competenza o di cassa ? Lodeciderà una circolare dell’Agenziadelle Entrate? Come faranno gli at-tuari delle nostre casse di previdenzea stabilire se i sistemi previdenzialirispetteranno l’equilibrio a 40? Forseneppure a 10…

Non è piacevole dover ribadire an-cora una volta che un Paese civilemerita una Legislazione civile. Ov-vero una Legislazione chiara, com-pleta e semplice. Non è possibilerinviare ad un regolamento ciò chepuò essere espresso dalla stessaLegge istitutiva, non è possibilerincorrere il legislatore da un prov-vedimento ad un altro senza averemai risposte certe.È squalificante per un Paese che iprovvedimenti legislativi siano in-completi e lacunosi. Demoraliz-zante che tali provvedimentivengano emanati da “esperti dellamateria” ben pagati e non dabamboccioni!

Ed ora andiamo tutti a costituire unasocietà professionale, le regole pre-videnziali e fiscali poi sono lasciatealla libera interpretazione del sin-golo, evviva il caos!

* Commercialista in roma

Ai nastri di partenza!di Maria pia nucera*

Contribuenti, Fisco ePrevidenza: quali strumenti

per un rapporto miglioredi sabrina bottos e federica luttaZi *

Page 9: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

il Commercialista 9giugno 2013

Già le 8.00…?!?! A che ora èl’appuntamento? Alle 8.30?!?!Non faremo mai in tempo! …Dove sono le scarpe da montagna?I bambini sono pronti? E’ mai pos-sibile che dobbiamo stressarcianche il sabato …?!? … E se nonandiamo …?

Penso questa sia la domandache, gran parte di noi, si è posto lamattina della passeggiata in mon-tagna: … “… E se non andiamo…?”.

Tivoli … Arco di Quintiliolo …ore 8.30, arrivo alla “spicciolata”.Chi parcheggia la macchina. Chiva a prendere un caffè. Chi fa lepresentazioni e chi si abbracciadopo tanto tempo. Chi telefona airitardatari. E chi comincia ad or-ganizzare. C’è il fotografo uffi-ciale. C’è il cuoco, con l’equipecucina. C’è la guida che aprirà ilgruppo. E c’è chi lo chiuderà.

“Tutti pronti …? … Si può par-tire ...”. Tanti cercano informa-zioni sul percorso. Altri sichiedono se riusciranno ad arri-vare alla meta. Altri ancora si pre-occupano dei bambini. Poi,mentre l’equipe cucina, accompa-gnata con un fuoristrada dal col-lega Roberto Santucci, si accingea fare il percorso inverso per por-tare il pranzo nel punto di ristoro,il gruppo della “passeggiata” ini-zia la salita del Monte Catillo.

Dopo circa due ore il gruppo ar-riva al punto di ristoro. Daglisguardi non si comprende se sianopiù beati dai meravigliosi pae-saggi appena visti, o dalle leccor-nie preparate sulla tavolaimbandita a festa. Se siano piùsoddisfatti di avercela fatta, o di

aver trovato il fuoco acceso e lacarne pronta ad arrostire.

Chi mangia, chi cucina, chicerca la legna. Oramai il gruppo ècompatto. Chi scherza, chi ricordai tempi passati, chi organizza peril futuro, chi manda messaggi agliassenti. Oramai la nostra vera na-tura ha avuto il sopravvento. Lavoglia di stare insieme ha avuto lameglio sulla pigrizia, sulla stan-chezza, sullo stress, sui pensieri esui problemi di tutti i giorni.

Quello non è più un bosco a duechilometri da Tivoli, ma è un pic-colo angolo di paradiso dove unquarantina di persone tra adulti ebambini stanno ricaricando le bat-terie.

C’è anche il tempo di assistereallo spettacolo offerto dalla le-zione dimostrativa di “NordicWalking”. Una salutare e dina-mica disciplina sportiva alla quale,i colleghi Maria Nicolai e RobertoSantucci, hanno avvicinato coloro

che si sono prestati. Quasi tutti perla verità.

Naturalmente, come in ognisport, quelli di noi predisposti perla pratica della nuova disciplina,hanno dato soddisfazione agliistruttori. Gli altri hanno dato sod-disfazione al pubblico. Uno spet-tacolo di cabaret degno deimigliori teatri della Capitale.

Purtroppo, come tutte le cosebelle, anche la giornata deve fi-nire. Ma, lasciando quell’angolodi paradiso nella discesa verso Ti-voli, tutti in cuor nostro rispon-diamo alla domanda che ci siamoposti la mattina. Tutti ci chiediamo… “… per quale motivo queste

giornate non le organizziamo piùspesso …???”.

Infine, un sentito ringrazia-mento a tutti coloro che hannoreso possibile l’evento. Innanzi-tutto grazie a tutti i membri dellaCommissione attività ricreative eSportive, presieduta dal collegaCostantino Scarpulla, che hannoideato ed organizzato la giornata.Grazie ai colleghi Roberto San-tucci e Maria Nicolai per la dimo-strazione di Nordic Walking.Grazie al fotografo ufficiale, ilcollega Marco Conversi. Senza di-menticare l’equipe cucina, for-mata da chi scrive e da alcunedelle nostre mogli volontarie, che,per inciso, hanno anche offerto deibuonissimi dolci fatti in casa. Masoprattutto grazie a tutti coloroche, partecipando, hanno reso pos-sibile tutto quanto appena de-scritto.

Grazie …!!!

* Commercialista in Tivoli

Vice Pres. Comm/ne

attività ricreative e sportive

ODCEC Tivoli

Passeggiate in “montagna”?Dovremmo farle più spesso...

di livio anastasi *

il CommercialistaNotiziario dell’Ordine

dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Tivoli

BIMESTRALE DI INFORMAzIONE PROFESSIONALE

Anno 1 numero 3 giugno 2013

Iscrizione Tribunale di Tivoli n. 15 del 29/12/2011Registro della stampa e dei periodici

Proprietario Testata:Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli

Via Palatina, n. 19 • 00019 Tivoli (Roma)tel. 0774 332770 • fax 0774/315591

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Editore: Fondazione ADeRC - Via Palatina 19 - TivoliComm/ne Stampa, Comunicazione ed Informatica ODCECdi Tivoli:Gianluca Tartaro, Enrico Crisci, Alessandro Fal-cone, Andrea Brunelli, Maria Cristina Rovazzani, CarloDe Vincenzi, Fabrizio Fiasco, Francesco Lando, IsidoroCapobianchi, Patrizia Frangella, Sonia Quaranta.Direttore responsabile: Dott. Gianluca Tartaro

Grafica, impaginazione e Stampa

Azienda Grafica Meschini sncVia Inversata 6 - 00019 TIVOLI (Rm) - Tel. 0774 312794

chiuso in tipografia il 15/06/2013

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Non aspettare, rivolgiti all’Agenzia:

Paolo De Angelis06.31051863 | 339.3016123 | [email protected]

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il Commercialista giugno 201310

agenzie:

palestrina (rM) 00036 piazza di s. maria degli angeli 6 06953001 069535188

cave (rM) 00033 Via albert einstein 069580383 069581458

labico (rM) 00030 Via roma, 65 069510140 069510779

Zagarolo (rM) 00039 Via Valle del formale, 16 069576060 069575323

Genazzano (rM) 00030 piazza della repubblica 069578634 069578831

palestrina s.rocco (rM) 00036 Viale pio Xii, 135 0695307020 0695307177

tivoli (rM) 00019 piazzale delle nazioni unite, 2/4 0774319167 0774310835

Montecompatri fraz. laghetto (rM) 00040 Via lago di Bolsena, snc 0694771069 0694771069

villa adriana (rM) 00019 Via rosolina 75/a  0774533606 0774533606

roma - ponte di nona (rM) 00143 Via francesco caltagirone 366/368  0622184016 0622184016

Gallicano nel lazio (rM) 00010 Viale aldo moro 0695462144 0695469429

Guidonia Montecelio (rM) 00012 largo cornelia 0774342003 0774342003

velletri (rM) 00049 Via dei Volsci 71 069642361 069636927

affile (rM) 00021 piazza s. sebastiano 2 0774808009 0774808897

subiaco (rM) 00049 Via giacomo matteotti 19 077483470 0774822467

agosta (rM) 00049 Viale trieste 78 0774800000 0774800000

Marano equo (rM) 00049 piazza dante 3 0774820041 0774820070

Dal 2013 verranno predisposti iprimi elenchi di persone che nel2009 hanno speso più di quelloche hanno dichiarato. Ad esempio,chi ha acquistato un’auto di 30.000euro e nello stesso anno ha dichia-rato al fisco un reddito inferiore, ri-schia un controllo fiscale. I controlliprevisti sono 40mila. Chiaramentenon basta superare il reddito con lespese per essere considerato un eva-sore. In tal caso l’Amministrazionefinanziaria inserisce il contribuentein una lista da sottoporre a ulteriorecontrollo, e solo quando la personaaccertata non sarà in grado di fornirele giustificazioni richieste, scatteràl’avviso di accertamento.Occorre sottolineare che, in questaprima fase qualora lo scostamentosia superiore al 20 per cento è previ-sta un’ulteriore franchigia pari a12mila euro.Il contribuente che paga regolar-mente le imposte non deve temerenulla qualora riesca a dimostrare lesingole spese sostenute. Egli può di-mostrare che l’acquisto dell’auto èstato possibile, poiché un parente hafornito la somma di denaro in pre-

stito oppure mediante ricorso ai ri-sparmi effettuati negli anni prece-denti, documentando lemovimentazioni del proprio contocorrente bancario e/o postale. Que-sta fase per il contribuente non è fa-cile, perché bisogna reperiredocumenti degli anni precedenti e ri-costruire fatti non facilmente docu-mentabili. Non serve conservare lo scontrinoper gli acquisti di beni il cui costosia superiore a 3.600 euro, (infattitali dati sono già presenti nell’ana-grafe tributaria).È consigliabile, ad esempio, conser-vare la copia del pagamento o dellaprovenienza della somma da terzi(versamento assegno, bonifico ecc).È meglio non “cestinare” il paga-mento delle rette e tasse scolastiche,elettrodomestici, arredi, bollette,utenze, assicurazioni, viaggi e va-canze, poiché possono sempre rive-larsi utili.Nell’anno 2009 molti contribuentinon hanno conservato nulla dellespese che invece oggi il fisco chiededi documentare. Inoltre, vi è l’inver-

sione dell’onere della prova che èsempre a carico del contribuente.Le perplessità sono legate al fattoche il redditometro non si basa solosu dati certi, ma anche su dati stati-stici, ad esempio quelli legati ai con-sumi medi dei prodotti alimentari edi abbigliamento, tenendo conto,solo in parte, del fattore territoriale.Affinché sia veramente efficace èopportuno che il redditometro di-venti uno strumento di selezione checoinvolga il contribuente soltanto difronte a elementi che provino com-portamenti di presunta evasione.In materia di investimenti, comel’acquisto della casa, l’Agenziaadotterà un metodo “prudenziale”spalmando gli importi delle spesesostenute in 5 anni. Ad esempio, ri-spetto ad un investimento di€ 300.000, per l’acquisto di unacasa, con un mutuo di € 100.000,l’Agenzia delle Entrate considererài restanti € 200.000 suddivisi in 5anni, ossia per l’anno di impostasoggetto a verifica ed i quattro pre-cedenti, con una spesa annuale di40.000.

Il 21/02/2013 il Tribunale di Napoliha emesso un’ordinanza stabilendoche il nuovo redditometro è nullo, inquanto: viola l’art. 38 del dpr 600/73e l’art. 53 della Costituzione; uti-lizza come parametro per determi-nare le spese medie delle famiglie idati Istat che nulla hanno a che ve-dere con la materia tributaria; violagli art. 2 e 13 della Costituzione, laCarta dei diritti fondamentali Ueprevede la raccolta e conservazionedi tutte le spese poste in essere dalsoggetto privandolo del diritto adavere una vita privata. Esso conferi-sce all’Agenzia delle Entrate un po-tere che va oltre quellodell’ispezione fiscale.Viola il diritto di difesa art. 24 Co-stituzione ed il principio di ragione-volezza art. 3 Costituzione in quantorende impossibile fornire la prova diaver speso meno di quanto risultantedalle medie Istat, accomuna situa-zioni territoriali differenti in ununico insieme.Il nuovo redditometro è in contrastocon l’art. 47 della Costituzione se-condo cui la Repubblica incoraggiae tutela il risparmio in tutte le sueforme.

* Commercialista in monterotondo

Il nuovo redditometro:istruzioni per l’uso

segue dalla prima pagina

di roberto Zeppilli *

sede legale - direzione Generale - palestrina (rM)00036 Via della Vittoria, 21 - 06 953001 06 9535188

divisione amministrativa - Gallicano nel lazio (rM)00010 Viale aldo moro, 85 - 06 9546291 06 954629209

Page 11: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

11giugno 2013

A D CAssociazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili

Sindacato Nazionale UnitarioSezione di Tivoli

www.adctivoli.ittel./fax +39 0774331696 @: [email protected]

“…….per compiere grandi passi non bisogna solo agire ma anche sognare, non solo pianificare ma anche Credere……

il Commercialista

All’interno del circondario dell’Ordinedi Tivoli, lungo l’asse della Provincia diRoma Nord è rappresentato un’interes-sante bacino della nuova imprenditoriadella regione Lazio, porta settentrionaledi accesso a Roma, che fa capo allazona Industriale Olmetti di Formello.A Formello, la zona industriale contaormai oltre 300 aziende in un’area di340.000 mq., 30 ettari circa.Il Consorzio della zona Industriale diFormello nasce nel 1993, tra i proprie-tari dei lotti all'interno di Via degli Ol-metti e Via delle Macere per effettuarele opere di urbanizzazione.Nel 2011 il Consorzio elegge VeronicaMozzi Presidente, il consiglio direttivoè formato da Giulio Maggi, RobertoMannato, Alessandro Cerasoli, Ferdi-nando Autorino.Fino ad oggi sono state realizzate le se-guenti operazioni:- Fibra ottica all'interno di tutta laZona industriale di Formello, da 50 a200 mega al secondo. - riqualificazione cartellonistica e ri-qualificazione dell'entrata di Via degliOlmetti.- Wi-fi gratuito della provincia di romaall'interno del giardino di Via degli Ol-metti.- Eliminazione delle discariche all'in-terno di ogni edificio raccolta differen-ziata, sopratutto della carta incollaborazione con il Comune di For-mello, che ha aperto un isola ecolgicaall'interno dell’area produttiva la terzanel comune di Formello.

- nel 2013è in pro-getto di in-stallare lavideosor-veglianzaalle entratedella Zonaindustrialedi For-mello

Importante è la creazione del nuovoportale “formelloindustriale.com” facileda consultare e fruibile con più stru-menti, dal personal computer al tablet esul cellulare, è rivolto alle aziende cheintendono far crescere la propria visibi-lità sia a livello locale, all’interno dellazona industriale, e su internet, attra-verso una scheda dettagliata con tutti iriferimenti e i prodotti o servizi realiz-zati dall’azienda.Formelloindustriale.com presenta tutti irequisiti di un portale all’avanguardiacon tutti gli strumenti disponibili percrescere e sviluppare forti sinergie conun pubblico esterno. Un altro canale di diffusione dei conte-nuti presenti su formelloindustriale.comè quello rappresentato dai social net-work, all’interno dei quali è possibilecondividere informazioni tra le aziendee favorire una rete di contatti semprepiù utile per raggiungere nuovi poten-ziali clienti con il passaparola.Inoltre, un canale video dedicato suYouTube permette la visualizzazione diuno showreel o un proprio video pub-blicitario. L’idea è nata da un progettodi Emilio Gianvenuti, titolare dell’agen-zia web Egiweb, che ha già sviluppato

il portale del Centro Commercialedell’Olgiata e realizzato siti internetdelle più importanti società di RomaNord.Nel Consiglio Comunale dello scorso14 febbraio 2012 è stato adottato unprovvedimento a cui si lavorava ormaida oltre quattro anni, già oggetto di nu-merosi passaggi consiliari: il cosiddettoPolo dell’Audiovisivo, per l’esattezza“Polo Europeo dell’industria delloSpettacolo e della Comunicazione”.Si tratta di un parco tecnologico dedi-cato ai settori della multimedialità,dell’industria delle trasmissioni, dellospettacolo, della ricerca e dell’innova-zione tecnologica che sorgerà tra l’at-tuale zona produttiva di Olmetti e laCassia Bis; un motore di sviluppo e dioccupazione il cui interesse va ben al dilà del territorio comunale, che conferi-sce un assetto diverso all’economia del-l’intera area metropolitana orientandoloverso uno dei pochi settori in grado dicostituire una via d’uscita alla crisi eco-nomica e produttiva di questi anni. Il progetto, infatti, è inserito nel “P.I.S.- Programma Integrato di SviluppoValle del Tevere e Sabina” promossodalla Provincia di Roma, che lo consi-

dera come uno dei ‘fiori all’occhiello’tra le proposte provinciali. Allo sviluppo del progetto si affiancanoanche numerose opere pubblicheesterne all’area interessata, “necessarieper garantire la coesione territoriale efar si che lo sviluppo di una parte delterritorio riesca a trainare con sé tutto ilsistema urbano” .Il Polo dell’Audiovisivo comincia orail suo iter di approvazione urbanisticapresso la Regione e gli altri enti sovra-ordinati. Allo stesso obiettivo –uno sviluppo ter-ritoriale coeso ed equilibrato- sonoorientate altre due delibere approvatenello stesso consiglio.Con una si è prevista la possibilità di in-trodurre nell’attuale zona Olmetti unmassimo del 5% delle superfici esistentida destinare ad attività commerciali,con gli oneri derivanti dai cambi d’usoche serviranno a rafforzare il sistemacommerciale del centro urbano: ciò alfine di non mettere in concorrenza il fu-turo Polo dell’audiovisivo né con le su-perfici esistenti a Olmetti né col sistemadella distribuzione commerciale di vi-cinato. Con l’altra delibera il Comune ottienein cessione gratuita un’area a servizipubblici per la localizzazione del futuroistituto scolastico superiore, un’altra perrealizzare lo svincolo intorno alla casacantoniera, risolvendo così il nodo S.Cornelia-S.P. Formellese, oltre a ulte-riore verde pubblico. Le cessioni gra-tuite sono compensate dalla previsionedi una piccola area artigianale a ridossodi Olmetti, che sarà in grado di acco-gliere tutte quelle attività artigiane cheormai impattano negativamente con ilcentro urbano e che sempre più rara-mente trovano idonei spazi nella zonaproduttiva.

* Commercialista in Formello

Presidente r.T.

Campagnano di roma

La Zona Olmetti ed il Polo Industriale e dell’Audiovisivo di Formello

di Micaela pirinoli *

Page 12: Il Commercialista, notiziario dell'Odcec di Tivoli, numero 3

il Commercialista giugno 201312

Nel pomeriggio del 23/04/2013 presso i locali del ristorante “ La Tenuta di Rocca Bruna

“-Villa Adriana-Tivoli, l’Assemblea generale degli iscritti all’Odcec di Tivoli ha approvato

(all’unanimità) il Conto Consuntivo 2012, terzo Rendiconto dall’istituzione dell’Ordine di

Tivoli avvenuta in data 06/11/2009.

Conto Consuntivo anno 2012 in termini di accertamenti ed impegni:

PARTE I – ENTRATE

Titolo I Entrate Correnti

Entrate Contributive € 105.539,00

Entrate per iniziative culturali ed agg. “ 1.152,50

Entrate per quote di part. degli iscritti “ 4.385,81

Entrate per proventi patrimoniali “ 646,77

Entrate per recuperi e rimborsi “ 641,22

Totale Entrate Titolo I “ 112.365,30

Titolo III Partite di Giro

Entrate aventi natura di Partite di giro “ 71.092,66

Totale Generale Entrate “ 183.457,96

Utilizzato avanzo amm.ne iniziale “ 15.013,90

Totale Generale “ 198.471,86

PARTE II USCITE

TITOLO I USCITE CORRENTI

Oneri per personale in attività di servizio € 55.943,89

Uscite per acquisti di beni e servizi “ 17.378,93

Uscite per funzionamento uffici “ 34.761,31

Uscite per prestazioni istituzionali “ 1.088,20

Oneri finanziari “ 318,11

Oneri tributari “ 1.823,76

Totale Titolo I “ 111.314,20

TITOLO II USCITE IN CONTO CAPITALE

Acquisizioni di partecipazioni € 16.065,00

TITOLO III PARTITE DI GIRO

Uscite aventi natura di partite di giro “ 71.092,66

TOTALE GENERALE “ 198.471,86

Le disposizioni legislative vigenti degli Enti Pubblici non economici e il Regolamento di

contabilità dell’Odcec di Tivoli prevedono che il Rendiconto generale 2012 si compone

dei seguenti documenti:

Conto del bilancio con rendiconto finanziario decisionale e gestionale

Conto economico

IL CONTO CONSUNTIVO DELL’ORDINE

Dati Finali Esercizio 2012 Odcec TIVOLIdi : Fernando Fabrizi – Consigliere Tesoriere ODCEC di Tivoli

Stato patrimoniale

Nota integrativa e relazione sulla gestione

Situazione amministrativa

Il Rendiconto finanziario generale (al netto delle partite di giro ) si chiude con le se-

guenti risultanze:

Entrate correnti accertate € 112.365,30

Uscite correnti impegnate “ 111.314,20

Uscite in c/capitale “ 16.065,00

Differenza passiva “ 15.013,90

Il Conto rileva un disavanzo economico di € 4.923 ed un avanzo di amministra-

zione al 31.12.2012 di € 61.034 .

Dalla lettura della Nota Integrativa si evidenzia in particolare:

Immobilizzazioni ( beni strumentali) –Valore di acquisto € 20.149 Fondo ammorta-

mento £ 10434-valore netto € 9.715.

Immobilizzazioni Finanziare :

Partecipazione “ Fondazione Aderc “ € 16.065

Deposito cauzionale –loc. sede ordine “ 2.000

Totale “ 18.002

Crediti: Contributi iscritti per € 12.160

Debiti: Fornitori e varie per € 32 O84

Trattamento fine rapporto € 0

Non risulta alcun importo in quanto il concorso pubblico per n.2 unita area ammi-

nistrativa posizione economica B1, di cui una a tempo pieno e l’altra a tempo par-

ziale per la copertura della Pianta Organica è terminato a gennaio 2013; l’assunzione

è stata effettuata dal 01.03.2013.

Nella nota integrativa sono riportati come previsto nel Regolamento di contabilità i

prospetti dei singoli storni e le variazioni di bilancio.

La differenza passiva di € 15.014 relativa alle risultanze contabili anno 2012, è do-

vuta al costo sostenuto per l’acquisto delle quote di partecipazione “Fondazione

Aderc”, effettuato mediante l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione 2011. Il di-

savanzo economico di € 4.923 è dovuto alle quote di ammortamento riportate sullo

Stato Patrimoniale e sul Conto Economico.

L’avanzo di amministrazione Anno 2012 risulta così determinato :

Fondo cassa finale € 81.228,12

Residui attivi “ 12.160,00

Residui passivi “ 32.084,35

Risultato amm.vo finale “ 61.303,77 .