il Cittadino n. 153

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il C ittadino www.ilcittadinodimessina.it n° 153 anno XII - 13 Marzo 2014 Una vittoria di Pirro Abolite le Province siciliane

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Settimanale gratuito d'informazione socio-politica e culturale

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Una vittoria di PirroAbolite le Province siciliane

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Un prezzo troppo

L’approvazione della riforma

del governatore siciliano, pe scettici 1 a 0.

Un risultato positivo che rilancia cambiamento ha scommesso mo Ma a un’attenta analisi sulle din

l’obiettivo, pone in evidenza l’altr Così come per l’antico re dell’E prezzo troppo alto per il vincitore

Crocetta ha dovuto contrarre molti debiti politici, e or relativi interessi maturati. Non a caso la questione del rimpasto del governo reg appare sempre più probabile.Ormai il fenomeno dei transfughi da una forza politica pesantemente sulla nuova geografia dei gruppi parlam sulla formazione del governo. Alcune formazioni, sempr presentanza politica all’interno delle Esecutivo. Alcune neorealtà parlamentari rivendicano una loro rap

situazione assembleare, alcune forze politiche sovradim nodo che Crocetta dovrà sciogliere per rilanciare l’azio Non sarà un’operazione facile né indolore. Le indicazio potranno fornire elementi di riflessione per ridisegnare Un governo stabile e coeso: precondizione indispensab damente le misure necessarie per mitigare le difficoltà liani.

AsteriscoAsteriscodi Lillo Zaffino

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alto per Crocetta a sull’abolizione delle Province rappresenta una vittoria

er dirla con un linguaggio renziano: Crocetta batte

a l’immagine del Presidente della Regione che su tale olto della credibilità del suo governo.

namiche politiche che hanno consentito di raggiungere

ra faccia della medaglia: una vittoria di Pirro. piro che sconfisse i romani: è una battaglia vinta a un

e. ra i creditori sono in fila per ricevere il compenso con i

gionale, prima categoricamente esclusa dal Presidente,

a ad un’altra ha assunto una dimensione che si riflette

mentari dell’Assemblea Regionale Siciliana e si proietta re più palesemente, denunciano uno squilibrio nella rap-

ppresentanza nel governo e giudicano, nella modificata

mensionate rispetto all’attuale “peso politico”. Un one di governo.

oni che emergeranno dalle prossime elezioni europee un nuovo e più forte quadro politico.

ile per assumere le necessarie decisioni e adottare rapi- economiche in cui si arrabatte la maggioranza dei sici-

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Crocetta ha vinto uno a zero

Primo PianoPrimo Piano

Il provvedimento è stato votato dalla maggioranza chesostiene il governo e dal gruppo del movimento 5 stelle.Il parere contrario (14 voti) è stato espresso dalle altreopposizioni.

Con 62 voti favorevoli approvata la legge sull’abolizione delle Province siciliane all’Ars

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Come è noto, gli enti soppressi saranno sostituiti con i Liberi consorzi con un minimo di180 mila abitanti, il limite si abbassa a 150 mila, quando coincidono con il territorio delleex province.

L’elemento innovativo delle nuove norme è costituito dall´abolizione delle elezioni dirette degliorgani statutari, ma essi saranno nominati dalle assemblee con un’indicazione o secondo livel-lo. Per le confermate città metropolitane di Palermo, Catania e Messina si provvederà a stabi-lire le modalità di nomina, sempre di secondo livello, con una successiva norma ad hoc.

Crocetta: "Ringrazio il Parlamento, anche per la maggioranza ampia che havotato a favore, per un voto che segna un vero cambiamento per la Sicilia.Questo non è un ddl normale, ma che cambia l'assetto istituzionale dellaSicilia, cancellando enti intermedi inutili re la duplicazione di funzioni.Certamente, questo è solo l'inizio".

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Giuseppe Picciolo, capogruppo dei Democraticiriformisti per la Sicilia all´Ars“Con l´approvazione della legge sui liberi consorzi lamaggioranza politicache sostiene Crocetta raggiunge un risultatoimportante. Noi Drs siamo statipresenti con tutti i parlamentari sinoal voto finale. Siamo estremamente sod-disfatti per il lavoro dicambiamento e rinnovamento amministrativo che stia-mo portando avanticon gli alleati. Quello di stasera è solo il primo passo,oraguardiamo dritti alla riforma della burocrazia. Stasera abbiamoconsolida-to un risultato parimenti importante per le cittàmetropolitane di Palermo,Catania e Messina. Con la creazione della“Area vasta“ faremo competere lenostre città con quelle del nord.Siamo certi che per estensione e funzionipotranno anche utilizzare almeglio i fondi comunitari. Registriamo, però,come le opposizioni siano davvero allo sbaraglio. Raccogliere, come hannofatto, solo 14voti dà il senso della loro inutile battaglia. Il tempo impiegatoper ascoltare i loro interventi poteva davvero dedicarsi a cose più serie vistoche le opposizioni proprio al loro interno hanno avuto profonde divisioni”.

Roberto Di Mauro, capogruppo del PdS-MpA “Con l´ennesimo emendamento in zona Cesarini il Governo Crocetta haassestato il colpo definitivo ad una legge nata male e finita peggio, con unanorma che di fatto renderà impossibile la nascita di nuovi liberi Consorzi eduna legge che nel suo complesso fa alcuna chiarezza sui compiti e le fun-zioni dei Consorzi.““Abbiamo alla fine scelto l´astensione perché da sempresiamo stati favorevoli alla cancellazione delle Province, ma avremmo volutouna norma che davvero desse ai Comuni la possibilità di associarsi in basead interessi, vocazioni territoriali, economiche e turistiche, esigenze espres-se dai cittadini.Così non sarà, con buona pace dei Costituenti, che certa-mente non immaginavano un simile pasticcio quando inserirono nelloStatuto la figura dei Liberi Consorzi”.

Le reazioniGiovanni Ardizzone, Presidente Ars“Da questa sera in Sicilia non si parlerà più di Province ma di Liberi consor-zi e città metropolitane. Esprimo soddisfazione per il gran lavoro fatto dalParlamento, anche per il metodo introdotto: più volte si è parlato di qualitàdelle leggi e mi premeva sottolineare che abbiamo approvato una leggechiara, leggibile e di pronta applicazione. Ringrazio gli uffici dell'Ars chehanno dato la massima disponibilità - ha aggiunto - è la prova che quandonon ci facciamo prendere dalla fretta di legiferare approviamo ottime leggi”.

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Baldo Gucciardi, PD "Abbiamo scritto una buona riforma, destinata ad essere un punto di riferi-mento per il resto d’Italia: la Sicilia è la prima Regione a superare leProvince con l’istituzione dei Liberi Consorzi, e ad istituire le CittàMetropolitane. Abbiamo incontrato - ha precisato Gucciardi - più di un osta-colo, ma nonostante le difficoltà abbiamo scritto un buon testo e, con orgo-glio, posso dire che i parlamentari del gruppo PD hanno fatto un ottimolavoro in commissione e in aula. Strada facendo – continua Gucciardi - èstato avviato un confronto costruttivo con il governo e alcune forze politicheche, pur non essendo nella maggioranza, non si sono sottratte al dibattito.Dispiace per chi, invece, rimanendo chiuso nel proprio guscio di nostalgiaper un sistema che non c’è più, ha perso l’occasione di contribuire a raffor-zare questa riforma”.

Vullo (PD), con legge liberi consorzi, personale deicorpi di polizia provinciale transiti all’arpa“Occorre tutelare i Corpi di Polizia provinciale nel passaggio ai Liberi con-sorzi tra comuni. Alla legge di riforma ho integrato un mio ordine del giornoche impegna il governo a far transitare le competenze e il personale dellepolizie provinciali all’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa).Del resto questi Corpi sono nati per tutale l’ambiente e il territorio.L’assegnazione all’Arpa sarebbe una giusta scelta che razionalizza uncomparto e lo mette a disposizione dei territori con le medesime funzionifinora assolte”. Lo afferma il renziano Gianfranco Vullo, deputato regionaledel Pd all’Assemblea regionale siciliana.

Lo Giudice (drs), con legge su liberi consorzi si pro-segue in azione di spending review fortemente volu-ta da crocetta“Con il ddl sui liberi consorzi tra comuni si concretizza un altro momentoimportante per la spending review che ha caratterizzato il governoCrocetta. Sarà comunque necessario, nel breve tempo, agire affinchè lariforma non crei inefficienze organizzative e conflitti di competenza, e nonmetta assolutamente a rischio il posto di lavoro di tanti cittadini. Noi Drssiamo ancora una volta schierati con il governo poiché la Sicilia e i sicilianici chiedevano questa riforma. Siamo convinti che la Sicilia debba continua-re su questo percorso di cambiamento, altrimenti è destinata ad una lentae inesorabile involuzione”.

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Movimento cinque stelle"L'idea dell'abolizione delle Province, come quella della riduzione dei costidella politica – affermano i deputati grillini – è entrata nel Palazzo assiemea noi. Prima, qui dentro e poi in ambito nazionale, certi temi erano tabù emai avrebbero avuto diritto di cittadinanza nelle stanze del potere, dove fino-ra si è sempre pensato alla coltivazione estensiva del proprio orticello. Farefunzionare i nuovi enti - aggiungono - è ora compito del governo che devecominciare da subito a lavorare al disegno di legge che assegni loro le com-petenze. Non aspetti, com'è suo costume, l'ultimo minuto per mettersi allavoro e dimostri una volta tanto di avere le idee chiare sul futuro, visto chel'andamento dei lavori ha dimostrato tutt'altro e che solo alcuni nostri impor-tanti correttivi hanno permesso che da quest'aula non uscisse un aborto. Ciriferiamo, ad esempio, al referendum per l'adesione ai liberi consorzi e allacostituzione delle città metropolitane secondo la formulazione dell'articolo 7,che non escludesse tutto il territorio circostante dagli eventuali benefici -concludono - che alle città metropolitane deriveranno dalla futura program-mazione europea”.

Santi Formica, capogruppo della “Lista Musumeci” Con l’approvazione della cosiddetta legge di riforma delle Province, si è con-sumata una delle pagine più buie della storia del Parlamento siciliano. Dopouna gestazione di quasi nove mesi e con continue “minacce di aborto”, - diceMusumeci - si è assistito prima in commissione e, successivamente, in Aulaa un festival di contraddizioni, dove emerge con chiarezza l’unico intento delpresidente Crocetta, e cioè approvare una legge qualsiasi pur di poterdichiarare da “Giletti”: “ho fatto la riforma”. La riforma, intanto, è fatta. In atte-sa della pronuncia del Commissario dello Stato.

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L’opinione del tecnicoSalvatore Vernaci

La strada è ancora in salita. Dei LIBERI CONSORZI, nuovi Enti, nonsono stati precisate le caratteristiche, la struttura e le funzioni. Non sicomprende come possa fondarsi un ordinamento locale dotato dellanecessaria stabilità ed uniformità sulla base di consorzi, che, per defi-nizione, devono essere “liberi”. Un progetto in tal senso era stato vara-to con D.P. 16 giugno 1955, su delegazione legislativa e venne annul-lato dall’Alta Corte, perché il libero consorzio non rispettava il caratte-re consortile ed istituzionale voluto dallo Statuto regionale. Come si pensa, poi, di potere fare la CITTÀ METROPOLITANA diMessina con 51 Comuni, che rinuncerebbero, volontariamente, allaloro identità ed autonomia?....- La Città Metropolitana, se è intesacome Ente intermedio tra Comuni e Liberi Consorzi, rappresenta unapalese violazione dell’art. 15 dello Statuto. Se invece, si tratta di “SPOLVERARE” la legge regionale n. 9/1986 edil Decreto del Presidente della Regione del 10 agosto 1995, istitutivadelle Aree Metropolitane, tutto OK. Per prima cosa sarà effettuato datutti i Comuni dell’Area Metropolitana, l’aumento dell’indennità per gliAmministratori, previsto per legge. Le altre cose potranno aspettare. Infatti la Città Metropolitana dovreb-be comprendere il Comune capoluogo ed i Comuni satelliti, con i qualisussistano rapporti di stretta integrazione, in ordine alle attività econo-miche, ai servizi essenziali, alle relazioni culturali ed alle caratteristi-che territoriali. I 51 Comuni dovrebbero spogliarsi di alcune importanti funzioni ecederle alla Città Metropolitana. E questo, in Sicilia, per la nostra sto-ria atavica, questa norma non troverà applicazione, perché “noi, comedichiarava già Ermocrate, rappresentante di Siracusa al Congressotenuto a Gela nel 424 a.C., non siamo né Joni né Dori, ma Siciliani”.Imporre per legge un accorpamento dei Comuni, a mio parere, contra-sterebbe con i principi costituzionali, cancellerebbe in modo irreversi-bile le identità municipali con le loro molteplici e tipiche specificità. In Sicilia, i nostri Comuni, hanno proprie storie millenarie, che nonpossono confondersi, hanno radicato nel proprio DNA un campanili-smo, difficilmente estirpabile; hanno una propria identità che va salva-guardata, perché rappresenta un valore.

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38-39 CittàCronache urbane

32-33 Dietro le quinte

numero 153 anno XI 13 Marzo 2014

Sicilia46-47

Attualità

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Musica62-67

20-29

Sommario

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34 SettegiorniCronaca della settimana

Mangiare Sano78-79

Cultura56-61

Le rubricheLa corazzataPotemkin

72-73

Da Beethoven a Kurt Cobain

74-75

Parole in blu76-77

Provincia42-45

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il CittadinoDirettore editoriale: Lillo ZaffinoDirettore responsabile: Carmelo ArenaVicedirettori: Tiziana Zaffino, Gabriella Giannetto

CoordinamentoMaria Cristina Rocchetti, Giuseppe Zaffino

RedazioneEnza Di Vita, Marilena Faranda, Francesco Certo

Collaboratori Cristina D’Arrigo, Dario Buonfiglio, Gino Morabito, Antonio Grasso, Marina Pagano, Alessia Vanaria

RubricheEnzo Caruso, Michele Giunta, Ignazio Rao, Mimmo Saccà

Art DirectorSalvatore Forestieri

Ricerca fotograficaPeppe Saya, Orazio D'Arrigo, Antonio De Felice,Gianmarco Vetrano, Mattia Florena

Pubblicitàcontatti: 3473640274e-mail: [email protected]

AmministrazioneMario De Marco, Giuseppe Pagano e Franco Rossellini

Web master sito Fabio Lombardo

Il Cittadino digitale sarà pubblicato sul giornale on line e

inviato gratuitamente ai lettori direttamente nella posta

elettronica e sarà condiviso in rete attraverso Facebook

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Concorsi alla Rai radiotelevisione Italiana

La Rai avvia selezioni per titoli e prove finalizzate ad individuare 100 giornalisti professionistie 85 tecnici per l’area tecnico-produttiva, su tutto il territorio nazionale.La scadenza per candidarsi è fissata al 26 marzo per i tecnici e al 24 aprile per i giornalisti.

Per gli approfondimenti consultare i bandi:» Concorso per 100 giornalisti professionisti» Concorso per 85 tecnici – tecnici di produzione

Per parlarne e confrontarsi: Forum Concorsi pubblici

SICILIA

REGIONE SICILIA BANDO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI ESPERTI (SPRINT) A SUP-PORTO DELL'AMMINISTRAZIONE REGIONALE (16 posti) DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad.31.03.2014

REGIONE SICILIA Istituzione elenco regionale dei tutor di medicina generale per i corsi diformazione specifica in medicina generale. (1 posto) DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad.31.03.2014

REGIONE SICILIA Istituzione elenco regionale dei tutor d’aula da nominare all’interno deicorsi di formazione specifica in medicina generale (1 posto) DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad.30.09.2014

AZIENDA OSPEDALIERA 'GARIBALDI - S. LUIGI-CURRO' ASCOLI - TOMASELLI' DICATANIA Selezione, per titoli e colloquio, per la formulazione di una graduatoria per eventua-li assunzioni a tempo determinato di dirigente medico, disciplina di neurologia (1 posto) DIR n.15 del 26.02.2014 Scad. 29.03.2014

AZIENDA OSPEDALIERA 'GARIBALDI - S. LUIGI-CURRO' ASCOLI - TOMASELLI' DICATANIA Selezione, per titoli e colloquio, per la formulazione di una graduatoria per eventua-li assunzioni a tempo determinato di dirigente farmacista (1 posto) DIR n. 15 del 26.02.2014Scad. 29.03.2014

AZIENDA DI RILIEVO NAZIONALE E DI ALTA SPECIALIZZAZIONE OSPEDALI CIVICO EBENFRATELLI, G. DI CRISTINA E M. ASCOLI PALERMO Concorso per titoli e colloquio, perl’attribuzione di n. 1 incarico di collaborazione a progetto per laureati in fisioterapia (1 posto)DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad. 15.03.2014

Annunci utili g a cura di Pippo Previti

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AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI AGRIGENTO Selezione per titoli per il conferimen-to di incarichi a tempo determinato e/o sostituzioni di personale della dirigenza medica, sani-taria non medica e professionale (1 posto) DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad. 29.03.2014

COMUNE DI CARINI Avviso pubblico per la copertura, mediante contratto di diritto privatoa tempo determinato e a tempo pieno di n. 1 posto in dotazione organica di "funzionario con-tabile - ragioniere generale", cat. D3. (1 posto) DIR n. 15 del 26.02.2014 Scad. 17.03.2014

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO PER LA MICROELETTRONICA EMICROSISTEMI Selezione pubblica per il conferimento di una borsa di studio per laureati, dausufruirsi presso la sede di Catania. (1 posto) GURI n. 17 del 28.02.2014 Scad. 15.03.2014

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE ISTITUTO PER LA MICROELETTRONICA EMICROSISTEMI Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per la copertura, a tempo determi-nato (12 mesi), di un posto di ricercatore - III livello, presso la sede di Catania. (1 posto) GURIn. 17 del 28.02.2014 Scad. 31.03.2014

UNIVERSITA' DI CATANIA Selezione pubblica, per titoli e colloquio, per l'assunzione di unaunita' di personale di categoria C, posizione economica C1, area tecnica, tecnico-scientifica edelaborazione dati, con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato ed orario di lavoroa tempo parziale, per un impegno di 25 ore settimanali, presso il Laboratorio di igiene ambien-tale e degli alimenti afferente al Dipartimento di anatomia, biologia e genetica, medicina lega-le, neuroscienze, patologia diagnostica, igiene e sanita' pubblica. (1 posto) GURI n. 17 del28.02.2014 Scad. 20.03.2014

UNIVERSITA' DI PALERMO Indizione di una procedura selettiva per titoli e colloquio, fina-lizzata all'assunzione di un ricercatore a tempo determinato, secondo la tipologia prevista allalettera a) del 3° comma dell'articolo 24 della legge 240/2010 in regime di impegno a tempo defi-nito, presso il Dipartimento di architettura dell'Universita' degli studi di Palermo e il Polo univer-sitario di ricerca di Bivona e Santo Stefano Quisquina per l'energia, l'ambiente e le risorse delterritorio - settore concorsuale 08/F1 - Pianificazione e progettazione urbanistica e territoriale- settore scientifico-disciplinare ICAR/21 - Urbanistica. (1 posto) GURI n. 18 del 04.03.2014Scad. 03.04.2014

UNIVERSITA' DI PALERMO Indizione di una procedura selettiva per titoli e colloquio, fina-lizzata all'assunzione di un ricercatore a tempo determinato, secondo la tipologia prevista allalettera a) del 3° comma dell'articolo 24 della legge 240/2010 in regime di impegno a tempo defi-nito, presso il Dipartimento di energia, ingegneria dell'informazione, e modelli matematicidell'Universita' degli studi di Palermo e il polo universitario di ricerca di Bivona e Santo StefanoQuisquina per l'energia, l'ambiente e le risorse del territorio - settore concorsuale 09/C2 - Fisicatecnica e ingegneria nucleare - settore scientifico-disciplinare ING-IND/11 - Fisica tecnicaambientale. (1 posto) GURI n. 18 del 04.03.2014 Scad. 03.04.2014

giovedì 13 marzo 2014

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Riceviamo e pubblichiamo

Caro Renato, ogni tua battaglia è stata caratterizzata in passato da metodi "fuoridagli schemi" comunemente utilizzati dai cosiddetti "eserciti regolari".

Per l'Archivio Storico del Comune, la Battaglia contro il Ponte, sei sceso in piazza e seisalito sul Pilone. E' stato lo stile di un combattimento non canonico, il tuo "assalto allabaionetta" o "alla garibaldina" a condurti al raggiungimento di obiettivi che, con la cartabollata, non avresti mai potuto conquistare.Ora, che in questi giorni, in questi mesi la nostra Messina continua a "prendere schiaf-fi" dalla Regione, per diritti promessi DA ANNI e mai concessi, per diritti negati (e fraquesti il Teatro!), per una dignità costantemente calpestata, forse una nuova "battaglia"andrebbe combattuta col tuo stile; con quello stile che molti, tra coloro che ti hannovotato, hanno creduto potesse essere l'unico modo per riuscire ad ottenere ciò che i"professionisti" della politica non hanno mai ricevuto da Governi "amici" e "nemici":rispetto per questa Città, poco amata e costantemente bistrattata.

Mi piacerebbe rivederti impegnato in una nuova Battaglia con il tuo spirito combattivo edeciso, sostenuto questa volta da un'intera città desiderosa di riscatto;mi piacerebbe vederti, da sindaco e con la fascia tricolore di sindaco, salire sulla terraz-za di Palazzo d'Orleans a Palermo, a reclamare, a nome di tutti noi messinesi, ciò checi spetta, i soldi e/o gli aiuti promessi da troppi mesi, dei quali siamo ancora in religio-sa attesa.Un gesto forte, a te molto caro, a nome di un'intera collettività, una battaglia perMessina e con i messinesi.Per la prima volta, sono certo, non esisterebbero bandiere, colori e partiti di apparte-nenza, ma un'unica grande Bandiera che accomunerebbe tutti, con su scritto: "Messinalibera; dignità e rispetto per Messina!".Con promesse, carta bollata e telefonate rassicuranti, le tue battaglie vinte sarebberoancora un'utopia.

Enzo Caruso

Caro Sindaco, difendi Messina dagli schiaffi!

AttualitàAttualità

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Sabato 15 marzo 2014 alle ore 10.00, presso l’incrocio trala via Monte Scuderi e la via Monte Vettore di Messina,nei pressi della Scuola Media Vann’Antò di Villa Lina, a

Giostra, si svolgerà la cerimonia di intitolazione del largo aMARCELLO DANZÈ (1918-1990), preside, giornalista, studio-so di materie classiche e umanistiche e storico dell’arte.Marcello Danzè, dopo gli anni di insegnamento nei licei La Farinae Maurolico e quelli di assistentato universitario nelle cattedre diGlottologia e di Antichità greche e romane di Messina, è stato permolti anni preside della scuola media Vann’Antò, dove scelse dirimanere incidendo significativamente sul tessuto sociale del ter-ritorio ed educando sempre ai valori della legalità. Coltivò semprela passione del giornalismo iniziata insieme a Carmelo Garofalo inambito sportivo negli anni Quaranta, poi continuata sia comedirettore responsabile sia come collaboratore di varie riviste equotidiani. Presente nel dibattito culturale della città ai tempi dellegloriose librerie Ospe, D’Anna e Peloritana, tra i suoi scritti e pub-blicazioni di carattere saggistico si ricordano quelli relativi alladibattuta questione del latino dopo la riforma della scuola media diprimo grado degli anni Sessanta.

Intitolazione largo Marcello Danzè

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L’associazione universitaria Morgana in colla-borazione con l’associazione universitariaAtled, con il patrocinio dell’Università degli

Studi di Messina e del Comune di Messina pre-senta “La Piazza dell’Arte Universitaria”, che siterrà nella prima settimana di Maggio, e mira adessere un momento di valorizzazione per tutte leforme artistiche presenti nel panorama universita-rio.Sarà luogo di incontro per una generazione, chenell’incentivazione di tutte le espressioni artistichetrova un momento chiave per la formazione dell'in-dividuo.L’evento centrale che si svolgerà a Maggio sarà ilculmine di un percorso artistico culturale chevedrà coinvolta la cittadinanza in una serie di minieventi che si svolgeranno nelle vie del centro cit-tadino.L’evento sarà anche sede della premiazione deglistudenti partecipanti al Concorso FotograficoMorgana, alla Piazza dell’Arte e al percorso arti-stico culturale.

Come partecipare alla Piazza dell’ArteLe iscrizioni sono totalmente gratuite e sarannoaperte dal giorno 24/02/2014 al giorno23/03/2014. Per iscriversi inviare una breve descrizione del-l’esperienze, nome, cognome, matricola dei parte-cipanti, nome del gruppo e categoria all'[email protected] o direttamen-te agli organizzatori dell’evento.Come partecipare al Concorso fotograficoDovranno essere inviate entro il 1 Maggio, 3 fotoaventi ad oggetto Messina nelle sue moltepliciespressioni.Le foto, unicamente in formato digitale, dovrannoessere mandate via mail all'indirizzo [email protected].

Piazza dell L'evento, giunto alla s

Un momento di v

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l’Arte Universitaria 2014 sua seconda edizione, raccoglierà la partecipazione

di tantissimi giovani studenti messinesi e non. valorizzazione per tutte le forme artistiche presenti

nel panorama universitario

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Il Prof. Erling P. Strand, uno dei più importanti studiosiimpegnati nel Project Hessdalen, sarà nella nostra città. IlProf. Strand ha studiato fin dal loro primo manifestarsi i

fenomeni luminosi anomali, riscontrati nella valle di Hessdalen(Norvegia). Globi luminosi, sfere di luce, lampi improvvisi nelcielo sono diventati quasi la norma.Le luci appaiono, scompa-iono con movimento a volte rettilineo, a volte oscillante, a volteelicoidale.Ufo? Fenomeni di origine naturale?Tali fenomeni hanno avuto inizio sin dagli anni ’80 del secoloscorso e la costanza e complessità degli stessi hanno spintonumerosi scienziati, anche italiani, a monitorare e studiare illoro manifestarsi in maniera puntuale e con l’ausilio delle piùmoderne tecnologie.Se adesso a Hessdalen è tutto nelle mani della scienza uffi-ciale è anche e soprattutto grazie al lavoro dell’ingegnere elet-tronico norvegese Erling P. Strand docente all’ Østfold CollegeUniversity, presso il Department of Information Technology.E’ il nostro terzo ospite straniero. Dopo l’astrofisico russo prof.Alexander Zaitsev che accettò il nostro invito nel 2011, con lasua prima conferenza mondiale sul progetto METI proprio quia Messina e dopo avere avuto come ospite, nel 2012, l’inge-gnere francese Jean-Jacques Velasco, membro del CNES,l'agenzia spaziale francese con le sue ricerche sul casoRoswell, è la volta adesso del prof. norvegese Erling P. Strand,uno dei fondatori del Progetto Hessdalen, il cui compito princi-pale è proprio quello di studiare le misteriose luci nella valle diHessdalen in Norvegia.Alla Conferenza, dal titolo: The Hessdalen Phenomena, whathas been done to find the solution on “what is it?”, che si terràsotto il patrocinio della Provincia Regionale di Messina, pre-senzieranno il Commissario Straordinario della ProvinciaRegionale di Messina, dott. Filippo Romano, il Sindaco diMessina, Prof. Renato Accorinti, il Prof. Giorgio Giardina delDipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università

Giorno 22 marzo un appuntamento di spicco nelle attività d’inizio anno del CUN Messina

"The Hessdalen Phenomena, what has been done to find the solution on "what is it?"

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degli Studi di Messina, ma di questo Dipartimento hanno accettato l’invito anche il prof.Ulderico Wanderlingh che ha collaborato all’evento, il prof. Lorenzo Torrisi, il Prof. DomenicoMajolino, e altri loro insigni colleghi, e ancora il dott. Pietro Cassaro, Ricercatore dell’Istituto diRadioastronomia dell’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica). Prestigiosi saluti da Viterbo del-l’arch. Arturo Vittori, famoso architetto e designer italiano autore nella nostra città della prege-vole Opera “La Fenice” che ha omaggiato la Conferenza ed il CUN Messina con una sorpre-sa molto particolare, fatta in collaborazione col di lui fratello, l’astronauta Roberto Vittori, chesarà mostrata durante la conferenza stessa.Adesioni anche dall’ Istituto Tecnico Nautico “Caio Duilio” di Messina, dal Liceo Scientifico “G.Seguenza”, dal Liceo Scientifico“Archimede”, dal Planetario“ Pythagoras” di Reggio Calabria,dal Planetario Andromeda di Castroreale, dai Gruppi astrofili della Sicilia e della Calabria:S.a.p. - C.o.d.a.s - O.r.s.a - Ass. Siracusana Cieli del Sud Calabria - Gruppo Astrofili Noto -Polaris - Antares – Ass. AstroPramantha etcLa conferenza, con ingresso libero, è prevista presso il “Salone degli Specchi” della ProvinciaRegionale di Messina alle ore 10,30 di Sabato 22 marzo p.v. Il programma prevede, dopo isaluti di rito, l’introduzione di Antonio Morreale, direttore della Sezione di Messina del CentroUfologico Nazionale e di Rosaria Landro, coordinatrice del CUN Messina.

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La nuova Segreteria dell’organismo provinciale di Sel Messina

Eletta la nuova Segreteria dell’organismo provin-ciale di Sinistra Ecologia Libertà di Messina. Nellanuova sede in via Calamech (angolo Monsignor

Bruno, nei pressi del Boccetta) che presto sarà inaugu-rata, l’Assemblea provinciale di Sel Messina ha votato,su proposta della coordinatrice provinciale DariaLucchesi, il nuovo organismo. Ne fanno parte - con la stessa coordinatrice, il tesorieree responsabile del tesseramento Crispino Maggio e ilpresidente del Collegio di garanzia Santino Torrisi –Gloria Cremente (con delega alle politiche giovanili),Sofia Martino (responsabile per il Lavoro e il rappor-to con i movimenti), Alessandra Minniti (Enti locali,Economia, Sviluppo. Politiche urbane), GiuseppeGazzara (responsabile dell’organizzazione e perl’Ambiente), Maria Pia Accordino (responsabile perii Diritti civili), Diego Indaimo (Antimafia e Politicheper la legalità), Giovanni Tomasello (Politiche socia-li), Marco Olivieri (responsabile per le Politiche cul-turali e Addetto stampa).Inoltre, domenica 9 marzo, a Piazza Cairoli, l’organismoprovinciale di Sinistra Ecologia Libertà ha lanciato laraccolta firme per la lista italiana per Tsipras, ovvero laproposta di un’altra Europa nel segno della giustiziasociale e dei diritti.La campagna continuerà nei prossimi giorni per far sìche i cittadini messinesi possano conoscere questanuova realtà e possano firmare, in modo che la listapossa presentarsi alle imminenti elezioni europee.

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Messina 12 Marzo 2014Cristo Re Un “Be

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elvedere” foto Peppe Saya

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dietro le quintedietro le quinte

Ormai quella del Teatro Vittorio Emanuele sembra essere unavita ai titoli di coda. Da mesi, forse anni l’attività è bloccata, lemaestranze non operano e la città si è pian piano dimenticata

di un ente così importante. Di sole promesse non si vive, anzi, simuore, e le promesse della Regione Siciliana sono continue coltella-te al corpo del Teatro. L’assessore Stancheris aveva garantito nuovifondi, prima bloccati, poi disponibili, adesso dimenticati. Ma la beffa è dietro l’angolo, infatti la stessaStancheris ha da poco proposto il declassamento del Vittorio Emanuele, cancellando l’attività lirico-sinfonica, lasciando attiva solo quella di prosa e balletto. La notizia non è stata gradita dal presiden-te dell’ente, Maurizio Puglisi, pronto a combattere contro questa decisione. Lui ed il sindaco Accorintipartiranno alla volta di Palermo con lo scopo di salvare il Teatro. Perché non prendiamoci in giro, nonè la stagione lirica da salvare, ma il Teatro, morente ed abbandonato, è la tradizione di Messina, èl’amore dei cittadini verso l’arte e la cultura che va salvato e fatto rinascere, perché l’amore, si sa, èfacile a spegnersi e non tornare più.

La lenta agonia

di Francesco Certo

Rifarsi il trucco e ripartire

Il calcio a Messina, per Messina è erimane una passione impossibile daspegnere. Non staremo qui ad entrare

nei dettagli tecnico-tattici della stagionedella squadra di Grassadonia. No, tutt’al-tro, saremo più pratici e parleremo distadi. Plurale d’obbligo, partiamo col SanFilippo, che ospita le partite internedell’ACR Messina e che dovrebbe farlo,dopo il collaudo che nelle prossime set-timane l’amministrazione affiderà ad uningegnere responsabile, anche il prossi-mo anno, probabilmente nella Lega Prounica. Scaramanzie a parte, la parte piùinteressante è quella che riguarda leconcessioni che la società guidata dai LoMonaco punta ad ottenere. Argomentoche fu di scontro tra le passate ammini-strazioni e la vecchi società dei Franza.Adesso la situazione pare più fluida,concessione delle aree limitrofe, atte allacostruzione di campi propedeutici allanascita della cittadella sportiva e con-venzione (99 anni), gli obiettivi da rag-giungere. Chiusura sul “Celeste”, liabbiamo visto la nostra prima partita, 17marzo 1991, Messina – Cremonese 0 a0, col cuore trafitto crediamo sia l’ora dibuttarlo giù, tanto non ci gioca nessuno.

Una passione mai morta

La scorsa settimana cieravamo sorpresi, micatanto, di come tutti i par-

titi o movimenti (se non speci-fichi ti divorano) fossero statidecisivi per la cancellazionedelle province e la nascita dei

liberi consorzi e delle tre città metropolitane. Ad unasettimana di distanza un altro dubbio ci affligge, potràil governatore Crocetta non tener conto di tutto ciò?Insomma, tutti decisivi e nessun premiato? Tenendoda parte M5S che da anti-ka$ta quale sono nonhanno interessi di poltrone, ci pare non impossibileche la scarsa maggioranza di Crocetta possa avereuna boccata d’aria fresca grazie a qualche piccoloritocchino, un po’ di trucco, una sistematina e viaripartire più forti allontanando crisi ed elezioni. Ungoverno retto più dallo spirito santo che dalle intesepolitiche si ritroverebbe, così, per la prima volta fortee stabile, qualche rimescolamento in giunta, e un paiodi nomine verso chi si è rivelato fedele o inaspettata-mente vicino, non sarebbero mosse a sorpresa, anzi,sembrerebbero essere una soluzione plausibile edauspicata. Niente nomi di deputati o partiti, non ce n’èbisogno, il giochino delle poltrone girevoli riguarderàsempre i soliti noti, noi da parte nostra rimaniamoscettici verso questo tipo di politica, verso un governobasato sul nulla ideologico che non ha portato a gran-di riforme. L’abolizione delle province andrà valutatonel tempo, i liberi consorzi garantiranno davvero iltaglio di costi e spese? Si vedrà, intanto “Rosariol’equilibrista” è pronto a giocare un'altra mano.

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Quando pensavamo di nondover più annoiarvi a mortecon le proteste sull’area

pedonale del centro città, ecco chearriva ad esaltare le nostre vite laprotesta dei commercianti “noisola”, con l’appoggio diConfcommercio, che per il pomerig-gio di venerdì abbasseranno le pro-prie serrande per denunciare il calodelle vendite. Ora non staremo aridere del fatto che si chiude pernon chiudere o che si voglia un’iso-la “felice”, vabbè la città la cono-sciamo. Quello che vogliamo domandare è altro, ad esem-pio, perché l’amministrazione dovrebbe dar retta a prescin-dere ai commercianti? Sono stati portati all’attenzione disindaco ed assessore i rendiconti dello scorso anno daparagonare con quelli di quest’anno? E’ possibile quindiaccertare con serietà se i negozi interessati siano in realecalo di entrate? E questo calo è coerente con la nascitadell’isola o segue la scia di un calo nazionale e crescentenei mesi? Facciamo delle domande e vorremmo dellerisposte, perché siamo stanchi di chiacchiere e proteste,avallate persino da qualche consigliere comunale dalladubbia…e qui ci censuriamo da soli perché non ci abbas-siamo al livello di simili soggetti. Cosa chiedono i commer-cianti in protesta non ci interessa, non faremo neanche cro-naca, la lasciamo ad altri. I motivi, se reali, devono essereresi noti, vogliamo vedere i conti, e se qualcuno non limostrerà ci farà venire il sospetto di qualcosa di poco chia-ro, scuro, molto scuro, praticamente nero.

Weekend, lo scorso, dedicato a Silvio Berlusconi nell’incontrodi Taormina del gruppo “Forza Silvio”. Non staremo a darenotizie di cronaca sulle perle fuoriuscite da un simil conte-

sto, e neanche mettere becco sulle credenze politiche che ancoraesistono nel nostro paese. Men che meno ci sogneremmo di agget-tivare negativamente chi porta avanti del cieco proselitismo, ognunovive nei sogni che preferisce. Ci soffermeremo, invece, sulla figura del protagonista assente, ormaisempre più assente. Se è vero, come è vero, che il peso politico di Silvio Berlusconi non sembra sce-mare, vedi peso sulla nuova legge elettorale, è pur vero che un personaggio da sempre rinvigoritodalle folle adoranti, sia ormai da mesi all’oscuro dei media e del pubblico. Sempre più rare le sueapparizioni, l’ultima rimane quella del giorno delle consultazioni col neo Presidente Renzi, per il restotanti incontri a lui dedicati ma di lui nemmeno l’ombra. La condanna, la decadenza e la netta sensa-zione di essere il salvagente di troppi lavoranti della politica, un uomo abusato che rischia l’abbando-no, atroce fine per chi respira adorazione.

Dio è morto

Con la cittàancora inpieno martirio

da isola pedonale,infamante per ladignità umana essere costretti acamminare e parcheggiare educata-mente, sono partiti i lavori per la rea-lizzazione della pista ciclabile nelcentro città. Da Via Garibaldi a LargoSan Giacomo, poi Via C. Battisti,Tommaso Cannizzaro, Corso Cavoure Viale Boccetta, sfruttando le corsiepreferenziali esistenti. Follia! Pazziaallo stato brado quella del primo citta-dino, che vuol costringere i poverimessinesi a pedalare! E poi, smaccodegli smacchi, occupare con dellestupide biciclette le corsie preferen-ziali buone per sorpassi, parcheggi evia discorrendo. Chissà cosa dirannoi poveri commercianti che anni addie-tro obbligarono, amministrazioni con-niventi, ad eliminare i cordoli perfavorire l’afflusso nei propri negozi?Come faranno adesso? La pistaciclabile sarà un ostacolo insormon-tabile per i parcheggiatori di questacittà. Caro Renato, ti chiediamo, per-ché odi così tanto questa città?Perché vuoi cambiare un modello dicittadino così perfetto? Sei davveroun cattivone, questa non è la Svezia,o Pesaro, questa è Messina e devedifendere la sua (in)dignità.

Arriva la serrataRenato lo fai apposta

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La “Festa dell´Atletica leggera”Nel salone delle Bandiere di palazzo Zanca, alla presenzadel sindaco Renato Accorinti, si è svolta la “Festadell´Atletica leggera”. Nel corso della cerimonia sono statipremiati i vincitori del Grand Prix dei Due Mari e gli atletiche si sono maggiormente distinti nell´anno 2013.

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giovedì 6venerdì 7sabato 8

domenica 9lunedì 10

martedì 11mercoledì 12

Marzo 2014

“Buona Impresa!”È l’iniziativa della Banca Antonello da Messina “App BuonaImpresa BCC”, finalizzata a promuovere l’imprenditorialitàgiovanile. Si tratta di un’applicazione per smartphone, gra-tuita e utile, che consente di scrivere il business plan, undocumento base da cui partire per realizzare la propriaidea imprenditoriale.

Cgil Messina, Lillo Oceano confermatosegretario generaleIl 6° Congresso provinciale della Cgil, si è celebrato sottolo slogan significativo “Il Lavoro decide il futuro”, ed ha por-tato all’elezione del comitato direttivo e del segretario gene-rale. Un Direttivo che conta oltre il 40 % di donne e il 20%di giovani. Confermato il segretario uscente Lillo Oceano.

Il Città di Messina pareggia contro il LicataFinisce con oltre sei minuti di recupero la partita sul risulta-to di 1-1. Il primo tempo si conclude con uno sterile 0-0. Al70’ del secondo tempo arriva il gol per il Città di Messina.Sul finire, il Licata pareggia su calcio di rigore.

I precari occupano la sala consiliareI precari del Comune hanno invaso la Sala Consiliaredurante la seduta della prima Commissione Bilancio,dando vita ad un dibattito pubblico a cui hanno preso parteil Segretario Generale, Antonio Le Donne, gli Assessori,Guido Signorino e Nino Mantineo, il Dirigente Di Leo, moltiConsiglieri comunali, i segretari della funzione pubblica.

Inaugurata la mostra “Cesare e Doris Zipelli”E’ stata inaugurata presso l’Accademia Peloritana deiPericolanti, la mostra delle antiche ceramiche della colle-zione “Cesare e Doris Zipelli”, allestita nell’Antiquariumdell’Università.

Abolite le Province sicilianeApprovata la legge sull’abolizione delle Province sicilianeall’Ars con 62 voti favorevoli. Come è noto, gli enti soppressi saranno sostituiti con iLiberi consorzi con un minimo di 180 mila abitanti, il limitesi abbassa a 150 mila, quando coincidono con il territoriodelle ex province.

settegiornisettegiornia cura di Cristina D’Arrigo

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Cosimo Oteri ricollocare il distributore di carburanti sito in via comunale Santo

Il consigliere della terza circoscrizione CosimoOteri circoscrizione – capogruppo “Nuovo CentroDestra” chiede un urgente sopralluogo per valuta-re la pericolosità per dei residenti e la possibilitàdi attuare subito un piano di ricollocazione in altroluogo dell'impianto di distribuzione di carburantisito in via Comunale Santo. Il consigliere interroga l'amministrazione comuna-le sugli intendimenti e le future azioni volte all’ eli-minazione del suddetto rifornimento, con ricolloca-zione lontano da centri abitati, visto che è vietatol'impiego dei distributori mobili, per la vendita dicarburanti in aree pubbliche, nelle stazioni di rifor-nimento e di servizio, ubicate nell'interno dei cen-tri abitati

III CIRCOSCRIZIONE

Vaccarino e Barresi segnalano continui disservizi postaliBenedetto Vaccarino Consigliere Comunale (PD)e Mario Barresi Consigliere 3^ Circocrizione (PD)segnalano i continui disservizi postali nella 3^Circoscrizione. Nel 3° Quartiere i disservizi postali sembrano

non risolversi, anzi si aggravano. Al mancatorecapito della corrispondenza nei rioni di Gazzi eMangialupi , oggi si registra il mancato funziona-mento dello sportello Postamat di Provinciale. Il suddetto servizio è stato sospeso da circa unmese, dopo la rapina occorsa all’Ufficio Postaledi riferimento e da quanto si apprende, non è stato messo ancora in funzione in quanto dovrebbeessere spostato dalla posizione attuale di Via S. Cosimo al Viale S.Martino per ragioni di sicurez-za. Sicuramente la sicurezza dei lavoratori e dei cittadini è il primo elemento da tenere in conside-razione, anche se questa, dovrebbe essere certa e garantita a prescindere se lo sportello si troviin un angolo di una via rispetto ad un’altra. Pertanto è lecito far venire meno un servizio a circa5.000 utenti, i quali sono costretti a recarsi in altri punti ben più lontani? I cittadini hanno diritto alfunzionamento dello sportello Postamat, il quale è un servizio pagato con le loro tasche e il render-lo inattivo può addebitarsi quale difetto grave delle Poste Italiane. Si invita quindi ad intervenire intermini brevissimi e ripristinare il servizio pubblico.

III CIRCOSCRIZIONE

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25 Missionari e Adoratori invaderanno la vallata diCamaro. Il consigliere Nunzio Signorino protesta.

La città alle prese periodicamente con cas-sonetti stracolmi e maleodoranti. E i proget-ti per la raccolta porta a porta che il consi-

gliere della III Circoscrizione Nunzio Signorinopropone all’amministrazione su tutta la Vallata diCamaro non riesce a decollare.Il consigliere Signorino sollecita l’interventodell’Assessore Ialacqua: «È la prova del fallimen-to del sistema di raccolta che ovviamente partedalle amministrazioni precedenti»Ci risiamo, la città trabocca di rifiuti. Saranno isoliti problemi dei mezzi o di stipendi che nonarrivano. Ma sta di fatto che da qualche giorno ilfenomeno si è ripetuto in termini clamorosi con ibidoni traboccanti. Alcuni hanno ceduto mostran-do crepe evidenti. Un bollettino di guerra che hacolpito l’intera città di Messina ma in particolarmodo Camaro che si appresta ad accogliere 25Adoratori e Missionari che invaderanno la vallatadi Camaro portando nelle case amore, fraternitàe gioia in preparazione della settimana Santa.

Grazie all’invito da parte del parroco della chiesaS. Maria Incoronata Mons. Antonino CentoCamaro sarà invasa da Pellegrini in situazionepietose. A terra alcune cataste di spazzatura,lasciate sul marciapiede, in attesa del ritiro, sottola pioggia. Uno scenario che riacutizza l’animodei cittadini, pronto ad additare i mali della gestio-ne-rifiuti. Tuona il consigliere della IIICircoscrizione Nunzio Signorino. Ricorda le tantesegnalazione inoltrate all’Ass Ialacqua eMessinAmbiante, per denunciare «macroscopi-che irregolarità. Ma non staremo con le mani inmano: se la risposta non arriverà, come richiesto,solleciteremo un incontro ufficiale, in primis, conl’Azienda sanitaria». Signorino rilancia il proble-ma di ordine igienico-sanitario. E sottolinea la cri-ticità più grave: Inutile parlare di raccolta differenziata porta aporta, in casi del genere la spazzatura finirebbelungo le strade cittadine e a far festa sono gatti,ratti e insetti.

III CIRCOSCRIZIONE

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«Questo drammatico esodo - rincara Signorino - è sotto gli occhi di tutti. È la prova del fallimento delporta a porta e della differenziata che tanto questa amministrazione parla». «Quando anche Messinaavrà il porta a porta, di cui peraltro non si capisce ancora l’organizzazione - osserva Signorino-, incasi di sciopero, tutti lasceranno i propri rifiuti su strada e sarà un disastro. Questo fenomeno ha deltragicomico. Sono sempre più sconcertato di fronte all’inerzia cui stiamo assistendo».Alcuni casso-netti nel villaggio di Camaro Superiore sono già stati rimossi lasciando i cittadini allo sbando. Il pen-siero del consigliere Signorino è rivolto a tutti gli anziani, a tutti coloro che hanno problemi alla deam-bulazione che non riescono a raggiungere i cassonetti più vicini che si trovano in piazza fazio.Signorino intende sollecitare il sindaco Accorinti, in Consiglio, Chiede «provvedimenti straordinari»per combattere l’emigrazione-rifiuti.

Non le manda a dire il consigliere Signorino: «Il problema si ripropone purtroppo in modo esponen-ziale, non si riesce neppure a garantire i passaggi attuali della raccolta in città, non oso pensare chene sarà con il porta a porta, sistema peraltro tutt’altro che economico, a fronte di un servizio impos-sibile da erogare su un territorio così vasto. Messina è diventata una discarica a cielo aperto. Il portaa porta e la raccolta differenziata bisogna organizzarla per bene, bisogna smetterla di essere presun-tuosi, sicuri di avere la verità in tasca. Che tutti gli amministratori si riuniscano intorno a un tavolo edecidano realmente le sorti di Messina.

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Crocetta arriva aMessina sorprendendoi più, ovvero, arrivando

con solo un’ora di ritardo.Tante le tematiche trattate, inparticolare la promozionedelle Zone Franche Urbane.Non si poteva non parlaredell’atto intimidatorio subito. IlPresidente su questo hacommentato che tutti devonorendersi conto che la politicaè difficile e bisogna restareuniti e lavorare per far risolle-vare questa Regione. . Pareche, finalmente, si possa direaddio definitivamente alleProvincie ed ai loro commis-sari. In un incontro avuto coni rappresentanti dei Gruppiconsiliari e con la PresidenteBarrile, prima di quello per lezone franche urbane,Crocetta ha dichiarato che,dopo l’approvazione in auladelle città metropolitane, sisottoporrà ad unincontro/confronto con iSindaci a Messina il 24

marzo, a seguito anche del-l’approvazione dell’emenda-mento all’art. 7. Prosegue,quindi, sull’importanza di unfondo, come quello di 16milioni euro per le zone fran-che di Messina e 9 milioni perquelle di Barcellona, che nonsembrano nulla, ma che riu-sciranno a coprire il fabbiso-gno delle piccole imprese, delceto medio e del proletariato.Questo contributo non deveessere però, una concessio-ne ma un incentivo per lo svi-luppo di piccole e medieimprese, che già l’anno pros-simo se produttive, potrannocandidarsi per ricevere fondieuropei. Altri 100 milioni dieuro saranno investiti per ilpiano giovani ed i centri natu-rali commerciali. Si è poi datospazio agli interventidell’Assessore Vancheris, delSindaco Accorinti e delSindaco di Barcellona,Collica ed alle domande degliimprenditori.

cittàcittà

Crocetta spiega ai messinesicome fare impresa

a cura di Marilena Faranda Zone Franche Urbane

Iprecari, stanchi dellevane promesse, hannoinvaso la Sala

Consiliare durante laCommissione Bilancio.Interrotti i lavori, si è datovita ad un dibattito a cuihanno preso parte: ilSegretario Generale, LeDonne, gli Assessori:Signorino e Mantineo, ilDirigente Di Leo, moltiConsiglieri comunali, isegretari sindacali: Crocè,Emanuele e Costanzo ed ilPresidente dei Revisori deiConti, Zaccone, che haprecisato che

l’Amministrazionestava rinnovandol ’ i n t e g r a z i o n eoraria per i preca-ri, ma è statabloccata dallanormativa vigen-te. Il giorno

seguente si è tenuto untavolo tecnico, ma ancoranessuna soluzione.Diversa la reazione deisindacati. SostengonoEmanuele, segretario dellaCisl Fp e Calapai, segreta-rio della Uil Fpl, a nostroavviso c'erano tutte le con-dizioni per dare il via, oggistesso, alla delibera diintegrazione oraria, ma laproposta del sindaco, èstata quella di una ulterio-re riflessione. Dove ci por-terà questa riflessione nonè dato sapere. Soddisfata,invece, per il momentoClara Crocè.

Palazzo Zanca

I precari occupano la sala consiliare

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foto Antonio De Felice

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Un programma ricco diiniziative, animerà il15 marzo la città di

Reggio. Accorinti ha sottoli-neato: Uno più uno fa mille,dobbiamo sentire questaunità. O siamo cittadini di unlato o dell´altro dello Strettosiamo tutti uguali. L´assesso-re Perna ha poi detto:. Noivogliamo facilitare questaunità fra le due sponde percui abbiamo pensato ad uncosto del biglietto di un €1,50 per attraversare loStretto in pullman, i numeriper prenotare sono090/7323446 – 7723444. Siparte da piazza Duomo alle16, con sosta di 30 minuti alMuseo di Villa San Giovannied arrivo a piazza De Nava a

Reggio e il ritorno sarà alle23.30 con fermata a PiazzaDuomo. Vi saranno corsefino alle 20.30. Chi si vuoleprenotare anche per lo spet-tacolo al teatro Cilea puòfarlo. Vi saranno giochiriguardanti i quattro elementifondamentali ad Ecolandia,poi visita ai Bronzi di Riace.

Corso di formazione''La gestione tecnica dell'emergenza sismica”

L'AssessoreM a n t i n e o ,per la reda-

zione del Pianodi Zona -Programmazione2013/2015, haprevisto, aPalazzo Zanca, unaConferenza dei Servizi, a cuihanno partecipato cittadini,operatori dei servizi, rappre-sentative sociali e sindacali,Onlus. Durante l’incontro c’èstata la presentazione dellelinee guidadell'Amministrazione per ilPiano di Zona 2013/2015 edel calendario per la concer-tazione ed il dialogo con leparti sociali

Venerdì 14, dalle ore 15alle 19, a Palazzo Zanca,si terrà il secondo modu-

lo del corso di formazione "Lagestione tecnica dell'emergen-za sismica: rilievo del danno evalutazione dell'agibilità", orga-nizzato dall'Ordine degliIngegneri con i dipartimenticomunale e regionale diProtezione civile. Sarà affron-tato il tema "Il comportamentodelle strutture".

Servizi sociali

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Avvio del piano di zona 2013/2015

La cultura dell´altra sponda dello Stretto

Accorinti ha annunciatoche, per l´istitutoMarino, il 25 c.m., si

avvierà la gara per l´utilizzodella parte centrale del ples-so. E´ in pubblicazioneall´Albo Pretorio l´avviso dievidenza pubblica per l´utiliz-zo dei locali di Mortelle, diret-to ad Enti o soggetti di dirittoprivato, interessati a progettiper lo sviluppo di attivitàsocio-assistenziali. Gli inte-ressati dovranno fare perve-nire proposta di adesione,con relazione su oggetto,finalità, modalità esecutive e

previsione dei risultati attesi.Le istanze, con copia di docu-mento d´identità, dovrannoessere presentate al serviziomarketing del Comune,palazzo della Cultura, o invia-te per posta elettronicaa l l ´ i n d i r i z z [email protected].

Istituto Marino

Finalmente gara per l’utilizzo

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Notte della Cultura a Reggio

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Messina Marzo 2014Piazza Cairoli “L’Isola d

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del degrado” foto Peppe Saya

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ProvinciaProvinciaa cura di Marilena Faranda

Avanti con le idee, ma concreti come sognatori

Si svolto a Palazzo dei Leoni, in sala Giunta, un incontro tra il commissario straordinariodell'Ente Provincia Filippo Romano, il sindaco di Messina Renato Accorinti, l' assesso-re alla mobilità del Comune di Messina Gaetano Cacciola, il presidente della Provincia

di Reggio Calabria Giuseppe Raffa, il sindaco di Villa San Giovanni Rocco La Valle, il compo-nente della Commissione straordinaria del comune di Reggio Calabria Carmelo La Paglia , ilresponsabile delle Infrastrutture del Comune di Reggio Calabria Marcello Cammera, il presi-dente dell' Autorità Portuale di Messina Antonino De Simone, il presidente dell'AutoritàPortuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi, e il segretario generale della Provincia di MessinaMaria Angela Caponetti, per elaborare un documento comune sulla mobilità nello Stretto diMessina da presentare in Parlamento a seguito dell’audizione tenutasi alla Camera deiDeputati martedì 4 marzo 2014.Romano esordisce: Il transito “traghettante” fondamentalmente si distingue in due grandi grup-pi locale e quello sovralocale(regionale, nazionale, internazionale). Per quanto riguarda que-st’ultimo, il primo punto all’ordine del giorno è l’attraversamento dello Stretto, (attraversamen-to autovetture, attraversamento mezzi pesanti, uno dei maggiori problemi nella città diMessina, ed attraversamento pedonale “urbano”). Da qui arriviamo alla tematica delle inter-

Attraversamento dello Stretto

foto Antonio De Felice

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connessioni modali, ovvero, investimenti importanti (collegamento con il sistema aeroportuale(RC, CT, Lamezia T.); collegamento con il sistema ferroviario (trasporto containers); collega-mento con il sistema autostradale (trasporto containers; attraversamento urbano dagli approdiagli svincoli autostradali)). Est ovest e nord sud, da qualsiasi lato dello Stretto. Il punto riguar-dante i collegamenti autostradali è il punto più controverso: quello di Tremestieri che, sebbe-ne, meglio collegato rispetto a quello di Villa, porta ad un approdo non sempre funzionante;quello di Villa addirittura non è collegato per niente. Un ultimo punto importante sono gli stru-menti di regolazione (Politica delle concessioni, Politica tariffaria, Politica infrastrutturale). Adesempio, se io do una concessione di trasporti ho degli oneri mirati. Bisogna, inoltre, fare unapolitica tariffaria, facendo delle concessioni tariffarie a tutti. Fare delle concessioni significaregolamentare le cose, non sburocratizzare, cioè se vi è una esigenza di regolamentare unacosa che secondo la norma non è previsto, si modifica la norma. Propongo, inoltre, una scon-tistica notturna per il passaggio Tremestieri - Reggio, per non gravare troppo sulla bretella reg-gina, così da incentivare l'approdo dei TIR in notturna. Secondo me, continua Romano, biso-gnerebbe anche aprire un libero mercato nel traghettamento affidando degli slots secondo pre-mialità e come negli aeroporti secondo i gate aeroportuali, così le compagnie si alterneranno.Prosegue Accorinti dicendo: Bisogna risolvere assieme i problemi e la politica intesa diversa-mente è avarizia. E sul tavolo del Consiglio dei Ministri deve arrivare la nostra forza concen-trata su un diritto. Martedì, siamo andati alla nona commissione parlamentare, volevano richie-ste per iscritto, gliene daremo e ne aggiungeremo altre e poi andremo da Renzi, perché è liche dobbiamo arrivare. Per quanto riguarda il gommato, Tremestieri e le autostrade del maredobbiamo perfezionarci, come anche per le navi treno. Siamo stati i primi ad averle, ma le navisono rimaste quelle di allora ed attendere un'ora non va bene. Anche per gli aliscafi, ovvero, iltrasporto pedonale, deve essere facilitato, anche con agevolazioni tariffarie per i residenti.La Valle, ribadisce: Ormai per me Renato non è un collega, ma un fratello, perché ti mette atuo agio. Oggi ho accanto a me un consigliere di minoranza Salvatore Ciccone, perché di fron-te a questa tematica ci siamo uniti tutti. Per quanto riguarda i Tir, noi attualmente non abbiamo

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un polmone di stoccaggio, ma stiamo operando con le società per evitare il passaggio dei TIR.Ciccone afferma: Da 60 milioni, con un'unica bretella ferroviaria si possono arrivare a crearealtre tre invasature, avendo un risparmio di 35 milioni di euro. Si è pensato di fare un attraccoper l'approdo dei mezzi veloci da Messina, per lo spostamento verso la città, o l'aeroporto overso Lamezia, con un solo biglietto. La legge di stabilità ha previsto delle risorse che primanon c'erano, quindi, ci sono 3 milioni per agevolazioni per la stazione dei mezzi veloci. Il pro-getto prevede che a Baladi si faccia un approdo che, una volta scesi con l’ascensore, porti ad una stazione e da lì poi alle varie destinazioni. Samiani, però, mostrandosi un po’ sorpreso rispetto all’accelerazione del progetto, spiega: E’stata creata un’autorità marittima dello stretto, in quanto zona particolare, che deve operare insinergia. Sarebbe stato importante, anche, l'Autorità portuale dello Stretto, perché, l'autoritàportuale ha i soldi per operare. Dai sogni, quindi, bisogna passare alle cose concrete.Ribadisco io ho chiesto un comitato portuale straordinario, affinché, dai sogni si passi alle coseconcrete.De Simone: Spero, dice, che l'Autorità portuale non sia ricordata solo come quella che ha isoldi. Bisogna, secondo l'autorità anti trust, limitare la concessione delle banchine portuali, adun unico soggetto. Io ho puntato sulle infrastrutture. Le mie esperienze sono state negative,

foto Antonio De Felice

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come per esempio con RFI, ente pubblico che gestisce come privato. Non concordo, infatti,molto col consigliere Ciccone, non possiamo sperare nei fondi privati che sono pochi, ma dob-biamo puntare sulle infrastrutture a terra, dobbiamo puntare sul secondo approdo diTremestieri, perché il primo può restare solo di riserva come è evidente. Anche se il secondoscalo del primo approdo sarà completato verso fine mese, sarà quello nuovo a diventare il prin-cipale. È importante quindi puntare sui privati.La Paglia, precisa: Fondamentali oltre l'attraversamento sono anche i collegamenti, altrimentisi può fare poco.Cammera, spiega che vi sono tante opzioni che possono essere poste al vaglio, bisogna solocapire quale si vuole percorrere.Cacciola, da tecnico, fa il punto della situazione: La velocità ha bisogno di un'analisi accuratae scientifica. Sul medio e lungo termine, infatti, ritengo bisogna fare un piano integrato non sin-goli interventi staccati. Sul breve termine possiamo limitarci a piccoli accorgimenti che vengo-no fuori da questo tavolo.Conclude Romano: Da oggi, creeremo un documento unitario, mettendo in evidenza stato difatto e stato di progetto. Il Commissario, inoltre, richiede a tutti di essere i più tecnici possibilial fine di non trovarsi di fronte a progetti campati in aria, ma concreti come sognatori.

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SiciliaSiciliaa cura di Dario Buonfiglio

Emergenza occupazionale nel comparto paramedico in Sicilia

Aparlare è l’Assemblea degli infermieri precari e disoccupati della provincia di Palermo,sul piede di guerra da mesi a causa della scadenza di molti dei rispettivi contratti al 31dicembre e dal mancato rinnovo a vantaggio degli operatori in mobilità. “È davvero intol-

lerabile che chi ha una brevissima esperienza venga preferito a chi lavora, da precario, ancheda più di 10 anni nelle strutture ospedaliere siciliane!”, scrivono in una nota. Secondol’Assemblea, tra i soggetti coinvolti e danneggiati dalla loro situazione ci sarebbero gli stessipazienti, in quanto privati della “garanzia del diritto alla salute” dovuta alla carenza di persona-le. Secondo uno studio sulle piante organiche delle aziende ospedaliere, mancherebberoattualmente ben 600 infermieri. Oltre alla situazione di precariato e disoccupazione, i sindaca-ti avevano denunciato lo sfruttamento di alcuni operatori sanitari, impiegati nelle ambulanze del118 Seus nei giorni di riposo obbligatorio, mentre circa 2.500 infermieri professionisti già for-mati non trovano un impiego stabile.

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Emergenza infermieri precari in tutta la sici-lia, il cni-fsi lanContinua l'emergenza nellasanità siciliana per quanto riguarda il pro-trarsi del precariato per gli Infermieri sicilia-ni: i cosiddetti "precari storici", ai quali leAziende Sanitarie non stanno riconoscen-do la proroga così come previsto. I contrat-ti scaduti non sono stati rinnovati. A denun-ciarlo è il Coordinatore Regionale del sin-dacato CNI-FSI, Calogero Coniglio, cheinvia una nota all'Assessorato regionalealla Salute e chiede un incontro urgente."Secondo le stime del sindacato - precisaConiglio - mancherebbero in organico inSicilia circa 600 Infermieri e 470 Oss, cheincidono notevolmente sulla buona praticae sulla qualità dell'assistenza infermieristi-ca. La risoluzione dell'emergenza attualenon è più rinviabile e ulteriori indugi rischie-rebbero di far esplodere tutto il sistema del-l'assistenza siciliana".

“La giunta Crocetta,autoproclamatasi

‘rivoluzionaria’, si era ripromessa

di risolvere il problema delprecariato nella pubblica

amministrazione e nella sanità:

bene, ci sta riuscendo. Come?

Trasformandoci da precariin disoccupati! Mandandoci

tutti a casa!”

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Diario AHerat, 8 marzo 2014

L’8 marzo del contingente italiano

Un lungo viale costruito da maestranze locali è quanto realizzato a Herat dai militari italiani per il“Giardino delle donne”, luogo di aggregazione ma, soprattutto, oasi di libertà, di opportunità e diriscatto. Un posto sicuro dove molte donne afgane, fuggite da situazioni familiari difficili, possono ricomin-ciare a vivere. Realizzato dal Provincial Reconstruction Team con i fondi del Ministero della Difesa e inauguratoproprio nel giorno in cui in tutto il mondo si celebra la festa della donna, “questo bellissimo viale” -ha detto Mahboba Jamshidi, capo del Dipartimento per gli Affari Femminili della provincia di Herat- “faciliterà l’accesso ad un luogo dove le donne potranno ritrovarsi per scambiare opinioni o sem-plici chiacchere, oppure ancora sorseggiare un tè e far giocare i propri figli”.Alla cerimonia d’inaugurazione erano presenti il comandante del Regional Command West, gene-rale Manlio Scopigno, il governatore della provincia di Herat Sayed Fazullah Wahidi e i funzionaridella Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri che, nella circostanza,hanno donato e piantato alberi.Un gesto semplice ma carico di significati, sinonimo di crescita, di futuro e di speranza.“La rinascita del Paese è soprattutto nelle mani delle donne – ha affermato il generale Scopigno –e passa simbolicamente anche attraverso questi momenti che vedono l’Italia sempre protagonistanel promuovere questo genere di iniziative, volte a sostenere il ruolo della donna come soggettoattivo nell’ambito della società afgana”.“L’amicizia degli italiani e il sostegno di ISAF nei confronti del popolo afgano e delle donne in par-ticolare non verrà mai meno - ha concluso il generale Scopigno - poiché i valori posti alla base delnostro quotidiano operare si basano sul rispetto e sulla comprensione delle culture, degli usi e delletradizioni locali”. Continua intanto l’impegno del “Female Engagement Team”, l’assetto del contingente italiano costi-tuito da personale femminile e creato per interfacciarsi e dialogare con le donne locali la cui con-dizione sociale risulta ancora difficile.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Afghano

Il Gen. Scopigno porge un mazzo di fiorial capo dipartimento Affari Femminili diHerat

Il Giardino delle donne

Il Gen. Scopignoe il Governatore di Herattagliano il nastro

Il viale al termine dei lavori

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News rISAF Regional Comma

Contingente M

Herat, 10 marzo 2014

Cambio al vertice del Military Advisory Team del contin-gente italiano di ISAF

Passaggio di consegne questa mattina a Herat tra il colonnello Marco Avaro ed il parigrado CiroChirico alla guida del Military Advisory Team (MAT), l’unità del contingente italiano di ISAF incari-cata della formazione dei militari dell’esercito afgano che, contestualmente alla fase finale dellatransizione, prevista entro la fine del 2014, si apprestano ad assumere la responsabilità della sicu-rezza nel Paese.Durante la cerimonia, svoltasi nella base di “Camp Zafar” alla presenza del comandante delRegional Command West, generale Manlio Scopigno, e del vicecomandante del 207° corpo d’ar-mata, generale Ghulam Mustafa Sedeqi, il colonnello Avaro ha tracciato un bilancio degli oltre cin-que mesi trascorsi “spalla a spalla” dal Military Advisory Team con i soldati dell’esercito afgano.“Mesi intensi”, ha sottolineato il generale Scopigno, “durante i quali ogni attività è stata concepitaed organizzata dal Military Advisory Team per affinare la già solida capacità del sempre più moti-vato esercito afgano”. Continua il generale: “garantire, in maniera autonoma, la sicurezza nellaregione occidentale, è il presupposto fondamentale per il progresso sociale, economico ed istitu-zionale del Paese”.Procedure sulle comunicazioni radio, lezioni di informatica, identificazione e disattivazione degliordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device - IED), ma anche “ground medevac”per l’evacuazione medica dei militari feriti via terra, programmi “train the trainer” per la formazionedei futuri istruttori militari afgani, molti dei quali donne, sono solo alcune delle attività di consulen-za e di assistenza svolte con successo dai militari del contingente italiano di ISAF nei confrontidelle forze di sicurezza afgane che, il 5 aprile prossimo, saranno chiamate a vigliare sul regolareandamento delle elezioni presidenziali, test cruciale per confermare le autonome capacità di con-trollo del territorio e scongiurare la minaccia di eventuali episodi di recrudescenza terroristica.

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release and West – Afghanistan

Militare Italiano

Il Col. Chirico e gli uomini del MAT

Il Gen. Scopigno riceve la bandiera della NATO Il Col. Avaro e il parigrado Chirico

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SCIENZA & CULTURA

A cura di Ignazio Rao

Alcune specie ittiche che un tempo erano considerate rare, oggi, grazie all'im-piego di sistemi di pesca sempre più moderni, si trovano in abbondanza suibanchi di pescheria e spesso a causa delle loro forme particolarmente bizzar-

re destano molta curiosità. E' il caso del “pesce dagli occhi verdi” (Chlorophthalmusagassizi ), appartenente alla “Famiglia Chlorophthalmidae”, di cui rappresenta l'uni-ca specie presente nei nostri mari. Il corpo dalla forma allungata e cilindrica, che si assottiglia verso la coda, nella partedorsale e laterale è generalmente di colore grigio – argenteo con piccole macchiebrunastre, mentre la parte ventrale è biancastra e punteggiata di nero. Nella zonaperianale, facilmente riconoscibile per una marcata colorazione scura, è presenteun organo luminoso (fotoforo), in grado di emettere luce grazie alla presenza di par-ticolari batteri simbionti. La bocca è ampia con la mandibola sporgente, gli occhi sono molto grandi ed hanno

Il pesce dagli occhi verdi

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Chlorophtalmus agassizi (particolare degli occhi)

un caratteristico colore verde smeraldoda cui questa specie trae il particolare ecurioso nome di “occhi verdi”. Vive su fondali fangosi tra i 150 ed i 700metri di profondità e spesso risaleverso la superficie alla ricerca di cibocostituito da invertebrati ed in partico-lare da crostacei e si cattura general-mente con reti a strascico di profondi-tà. Questo pesce, inizialmente consi-derato raro, fu descritto nel 1840 dalloZoologo e Naturalista francese, CarloLuciano Bonaparte, e nello Stretto diMessina, dove è particolarmente abbon-dante, grazie al fenomeno dello spiag-giamento era già ben conosciuto datempi molto antichi, sia dai Naturalistiche dai pescatori messinesi, con ladenominazione dialettale di “Uggiolu,Scammu i funnu o Occhi beddi”. Nella cucina messinese è particolar-mente apprezzato per le carni ottime eparticolarmente gustose e viene impie-gato nella preparazione di prelibate frit-ture.

Chlorophtalmus agassizi (fotoforo della zonaperianale)

Chlorophtalmus agassizi (particolare dell'occhio)

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Messina - 12 Marzo 2014

La cartolinaLa cartolinafoto di Peppe Saya

Sole sullo Stretto

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CulturaCultura

L’istituto diretto dal dirigente RosarioAbbate ha celebrato l’8 marzo con un’ini-ziativa che ha coinvolto gli studenti in un

animato dibattito con donne messinesi impe-gnate in vari campi, dal sociale all’imprendito-ria. Una manifestazione organizzata in colla-borazione con la coop Fata Morgana.Donne di ieri e donne di oggi, donne chehanno fatto la storia della nostra città e donneche hanno lasciato un segno profondo nelmondo, donne a confronto per parlare di lavo-ro, emancipazione, pregiudizi, lotte per i diritti,luoghi comuni, tradizione. Sono stati questi gliingredienti di “Pianeta donna”, l’iniziativa concui gli studenti dell’Istituto Jaci hanno celebra-to l’8 marzo, giornata internazionale delladonna. Celebrato e non festeggiato perché ilsenso che è stato dato alla manifestazionevoleva appunto essere quello della celebra-zione delle tantissime donne che nei secolihanno lottato per lasciare un mondo più amisura di donna.

“Pianeta donna”, iniziativa inserita nell’ambitodel piano formativo 2013/2014, è stato orga-nizzato dall’istituto diretto dal professorRosario Abbate insieme con la cooperativaFata Morgana di Stello Mangano e LilianaSparicio, una collaborazione che già nei mesiscorsi aveva unito le due realtà in un percorsodedicato al folklore e alle tradizioni dellanostra terra.Il dibattito ha visto protagonisti gli studenti chehanno partecipato con vivo interesse e un piz-zico di curiosità e che hanno raccontato con iloro occhi la donna sotto mille sfaccettature.La mattinata di “Pianeta Donna” è stata scan-dita dagli interventi del parterre di donne,naturalmente messinesi, chiamate a portareagli studenti testimonianze di vita e spunti diriflessione. La poetessa Maria Costa, patrimo-nio vivente Unesco e simbolo assoluto dellamessinesità, attraverso i suoi versi e i suoicanti ha celebrato le gesta delle eroine Dina eClarenza, raccontato la storia di Maria

Violenza, cultura, storia,tradizione, lavoro e politica: le tante facce del“Pianeta donna”dello Jaci

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Schininà, proclamata beata da Papa GiovanniPaolo II, ha omaggiato tutte le donne dellaSicilia con gli aneddoti di un passato che sem-bra ormai remoto, quando anche solo andarein bicicletta o mettere il rossetto era conside-rato oltraggioso per una donna.Maria Froncillo Nicosia, editrice della casa “IlGabbiano”, è invece partita da una sua espe-rienza di vita per fare un confronto tra culturee raccontare la donna attraverso le tante diffe-renze culturali che spesso dividono il mondo.Maria Froncillo Nicosia nel 1995 partecipò alCongresso mondiale dedicato ai diritti delledonne organizzato in Cina. “Sono trascorsi 20anni e purtroppo molte cose sono come a queltempo” ha commentato l’editrice che,mostrando le immagini della Cina del 1995 haparlato di povertà estrema, diritti calpestati,voglia di riscatto.Durante il dibattito, moderato da FrancescaStornante, spazio naturalmente anche al temadella violenza. Ne ha parlato la psicologa, psi-coterapeuta e criminologa Ilenia Coletti, che

ha voluto trattare temi ormai ogni giorno suigiornali e in tv dal punto di vista psicologicoper analizzare cosa scatta nelle menti degliuomini carnefici e delle donne vittime di vio-lenze, abusi e spesso di omicidi. Anzi, femmi-nicidi. Tra i tanti messaggi lanciati ai giovanida Ilenia Coletti uno in particolare che ognidonna dovrebbe tenere a mente: “Non esisteamore dove c’è violenza”.Francesca Stornante ha invece parlato didonne nel mondo del lavoro, della politica edelle istituzioni, rilevando come in Italia sidebba fare ancora tanta strada per garantireuguali opportunità e rappresentanza. La professoressa Elvira Buonfantino, 40 annidi insegnamento proprio allo Jaci, ha poi illu-strato l’importanza del concetto di integrazio-ne attraverso esperienze di vita vissuta pro-prio insieme agli studenti in occasione degliscambi culturali organizzati durante la lungacarriera dietro la cattedra.I ragazzi hanno dato il loro contributo non solocon domande e interventi, ma anche con duelavori che sono stati proiettati durante il dibat-tito. Laura Saccà e Roberta Marco della IV AThanno voluto dimostrare come “dietro ognigrande uomo ci sia una grande donna” attra-verso le figure di Micelle Obama, HillaryClinton, Francesca Morvillo, Anita Garibaldi,Eleonore Roosvelt, e molte altre protagonistedi ieri e di oggi. Un altro gruppo della IV ATcomposto da Elisa Lucchese, MariannaPistone, Deborah Signorino, Chiara Galletta,Davide Morabito, Francesca La Rosa, DanieleMagauda, Angela Balsamo, hanno vestitoinvece i panni di inviati giornalisti alla ricercadi altre donne celebri come Rita LeviMontalcini, Madre Teresa di Calcutta, AudryHepbourne, Margaret Tatcher. Tante le riflessioni alla fine della giornata euna grande speranza legata al fatto che l’8marzo possa rappresentare solo una delletante occasioni per parlare di donne. Senzaperò cadere nella banalità del pensiero che ladonna sia migliore dell’uomo a priori.

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“Il fenomeno mafios S

ono intervenuti alla conferenza stampal’autore del libro Marcello La Rosa,Dottore di Ricerca (Università di

Messina), Marisa Collorà (responsabileCultura del Comitato Addiopizzo di Messina),Giorgia Celi (Addiopizzo di Messina) e CinziaRodi (responsabile Scuole e Università perAddiopizzo).La presentazione del libro avverrà venerdì 14marzo, alle 18.00, in via Roosevelt, a cura diAddiopizzo di Messina. Interverranno, conMarcello La Rosa, la docente di Storia delleIstituzioni (Università di Messina) AntonellaCocchiara, il direttore del Dipartimento diScienze giuridiche (Università di Messina)Giovanni Moschella e il direttore delDipartimento di Scienze Forensi di MessinaGaetana Russo, i quali affronteranno la tema-tica dal punto di vista giuridico e culturale. Il volume di La Rosa studia il "Caso Messina",dal 1982 al 1994, trascurato dalla letteraturaspecializzata sulle analisi del fenomenomafioso. Esso si articola in due grandi sezio-ni: nella prima viene sviluppata una ricostru-zione storico-criminale della situazione messi-nese attraverso i punti cruciali della sua evo-luzione; nella seconda si presentano alcunelinee interpretative delle dinamiche di gestio-ne e approvvigionamento del denaro. MarisaCollorà, di Addiopizzo, ha evidenziato, nelcorso della conferenza stampa, che “la nostraassociazione, avendo come mission la lottaalla criminalità organizzata e la conoscenza diessa, e in quanto portavoce di una vera e pro-pria rivoluzione culturale, ha voluto fortemen-te questa iniziativa. Ci sembra significativo

infatti – ha aggiunto la responsabile Cultura diAddiopizzo Messina – che la nostra sedepossa rappresentare il contesto culturale dellapresentazione di un libro che tratta di mafia esoprattutto della mafia messinese, dalle origi-ni ai giorni nostri. Accendere i riflettori su unarealtà sconosciuta, taciuta e per certi aspettiambigua, diventa necessario al fine di com-prendere le logiche che stanno dietro ai fatti dimafia. Il volume di Marcello La Rosa rappre-senta un’occasione preziosa per conoscere ecapire il modello mafioso messinese”. Per Marcello La Rosa, il suo libro, frutto di unatesi in un Master in Criminologia (con direttri-ce del corso la professoressa GaetanaRusso), “nasce dalla consapevolezza dellapresenza di una evidente lacuna bibliograficanel settore della criminalistica, totalmentecarente di approfondimenti storico-mafiosisulla città peloritana. In particolare il librointende soffermarsi sul caso Messina, trascu-rato nella letteratura specializzata sulle analisidel fenomeno mafioso perché Messina è stataritenuta impropriamente e superficialmenteuna realtà marginale rispetto ad altre realtàdel Meridione d’Italia. Al contrario, la mafianella “tranquilla” città di Messina è da sempreben radicata nelle tradizioni e nei costumi, einnumerevoli sono i coinvolgimenti col notabi-lato della città dello Stretto, tanto da ritenereche il “modello Messina”, a causa delle com-bines col mondo della politica e delle istituzio-ni, sia addirittura per spessore e organizzazio-ne un gradino sopra rispetto a quanto struttu-rato nel territorio circostante”, ha sottolineatol’autore del libro.

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so. Il caso Messina”

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Ogni anno suscita sempre più consensied interesse la manifestazione chericorda l'eroismo di quei dimenticati

soldati duosiciliani che, negli spalti della RealCittadella di Messina, difesero per nove lunghimesi l'onore di un regno e di una popolo, cheverrà successivamente ampiamente denigra-to e vilipeso. Un evento che ogni anno "accen-de i riflettori" sulle vergognose condizioni incui versa la Real Cittadella, un monumentoche andrebbe valorizzato e tutelato ed inveceancora oggi discarica a cielo aperto dell'interaCittà. Una manifestazione nata quasi vent'an-ni fa da un gruppo di messinesi orgogliosi delproprio passato ma che ormai da diversi annivede la partecipazione numerosa da tutto ilMeridione e non solo. Un evento organizzatoin sinergia da ben sedici movimenti ed asso-ciazioni che ogni anno fanno fronte comuneper denunciare lo stato di vergognoso degra-do in cui versa la nostra Real Cittadella. Quindi, l'Associazione Amici del Museo diMessina, l'Istituto Italiano dei Castelli -Delegazione di Messina, il Sacro MilitareOrdine Costantiniano di San Giorgio -Delegazione di Sicilia, il Touring Club Italiano

- Sede di Messina, ZDA - Zona Falcata,l'Editoriale il Giglio di Napoli, l'AssociazioneNazionale Ex Allievi Nunziatella, l'Istituto diRicerca Storica delle Due Sicilie di Napoli,l'Associazione Culturale Neoborbonica -Delegazione di Messina, l'AssociazioneCulturale "Cap. G. De Mollot" di Capua, ilParlamento delle Due Sicilie - Parlamento delSud, le Associazioni delle Due Sicilie,l'Associazione Culturale Neoborbonici Attivistie i Comitati delle Due Sicilie invitano la cittadi-nanza tutta a partecipare al variegato pro-gramma che vedrà: Sabato 15 Marzo alle ore16.30 l'omaggio floreale al monumento diFerdinando II di Borbone delle Due Sicilie; alleore 17.30 nel Salone delle Bandiere diPalazzo Zanca, tavola rotonda su: "La RealCittadella di Messina: passato e prospettive direcupero e valorizzazione". Domenica 16Marzo alle ore 9.30 presso la Chiesa di SantaCaterina V. e M., Santa Messa in suffragio deiCaduti, presieduta da Mons. Mario Di Pietro, ealle ore 11.00 presso il Bastione S. Stefanodella Real Cittadella, commemorazione edeposizione corone.

153° Anniversario dell’eroica difesa della Real Cittadella

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MusicaMusica

“La crisi serve a crescere”

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Il rimedio di Benvenuto

Ramaci e della suaH.J.O JazzOrchestra

Nemmeno il piede ha oltrepassato lasoglia del Centro MulticulturaleOfficina, ancora in rapido e sapiente

allestimento, sotto le fide mani di AntonellaCasuscelli e lo sguardo accorto di MimmoPapa, rispettivamente madrina e padrino dellasplendida "Off in Jazz", rassegna dalle pluri-me note jazz, che già una musica sapurita(per dirla alla siciliana) ha penetrato il mioorecchio, svegliandolo dalla molle quiete delladomenica pomeriggio. «Cos'è?», mi chiedo. «È Swing», rispondono gli strumenti in sonoraattività. La prima cosa che avvertono i miei occhi allavista di ben diciotto musici sul palco è armoni-ca unione: in quegli sguardi attenti sui foglipentagrammati, o concentrati sullo strumento,o chiusi, vaganti in chissà quale dimensionelontana dal tram tram del mondo, o rivolti negliocchi del compagno vicino, vedo soltantoimmensa voglia di suonare. E, di riflesso,scatta in me la voglia di ascoltare, di lasciarmitrasportare. Mi godo il momento saturo dibella musica, con un piede in sala e l'altro neimagnifici paesi e nelle mirabili situazioni versocui quelle melodie dorate mi portano, afferran-domi per il braccio. Sono più di mille i pensie-ri che sgranano gli occhi della mia anima, iposti che vedo, la gente che incontro, i vestitiche indossano. E mi sembra un granello disabbia il tempo scorso, quando SebastianoBenvenuto Ramaci accoglie la mia presenzacon un sguardo luminoso, accomodandosi suldivano, al mio fianco, per cercare di trasmigra-re in parole l'immensa emozione che è l' HJOJazz Orchestra. Non è una di quelle classiche interviste che hail sapore amaro d'informalità guardinga; ha,piuttosto, il retrogusto delle cose passate, pia-cevoli, naturali, vere. Avvolti da questa sottileatmosfera, non posso che mostrargli alcunecuriosità personali, alle quali fa seguire paroledi tangibile sincerità.

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Proporre Swing significa non soltanto bus-sare alle orecchie degli ascoltatori, mainvitare anche piedi e mani a muoversi adun ritmo ben delineato: come vorresti cheil pubblico reagisse allo Swing?Negli anni '30, negli anni '40, non esistevaquasi altro genere su cui ballare. La genteimpazziva letteralmente per questa musica:stasera, suoneremo dei brani che raggiunserola vendita di 130000 copie ad una settimanadall'uscita, una cosa stupefacente, se sipensa che né internet né gli odierni mezzi dicomunicazione esistevano. Ecco, io vorreiche le persone che a breve sederanno alposto nostro reagissero come reagirono tantianni fa i nostri antenati: non trattenendosi.Dappertutto si può leggere la vostra storia,quella ufficiale, di copertina. Ma, come intutte le cose, esiste il sostrato, l'indefinito,il sommerso. Le radici danno linfa ai rami:qual è, dunque, la linfa che scorre nellaHJO?È sicuramente la voglia di fare di più. Noi tuttiamiamo quello che facciamo, ed è l'amoreprofondo per questo che ci tiene uniti.Nutriamo rispetto e diamo valore all'essereumano, prima che al musicista: questa è laricetta della nostra armonica coesione. Primadi essere una formazione musicale, prima diessere un insieme di musicisti, siamo esseriumani; e, soprattutto, siamo amici. Siamoquelli della spaghettata alla fine delle prove disezioni e delle chiamate nel cuore della notte.Siamo spontanei, siamo naturali. Stiamo beneinsieme perché siamo avvolti dalla stessaenergia. E io mi sento molto, molto fortunato:perché, oltre ad avere degli ottimi musicisti,veri professionisti, ho al mio fianco degli intimiamici.Un'orchestra di così tanti elementi a far delJazz e, in questo caso, Swing: come si svi-luppa tecnicamente la messa a punto di unpezzo dell'H.J.O. Jazz Orchestra? Faccientrare nella vostra officina.Quello che dico sempre ai ragazzi è che devo-

no considerarsi come diciotto solisti. Ognunosceglie il pezzo che più gli piace, e lo inseria-mo nel repertorio, dopo averlo riarrangiato,con il loro aiuto. Siamo in totale democrazia.Ognuno dà il suo apporto, ognuno porta unpo' di se stesso, in modo tale che nessunopossa sentirsi represso, o messo da parte, opossa credere che le sue idee e il suo gustonon contino nulla. Gli dico sempre: «siamouna famiglia». Perché, se siamo una famiglia,possiamo davvero fare tutto: se ci amiamo, seci rispettiamo, siamo liberi. Liberi di essere noistessi e di creare qualcosa di veramente bello,tutti insieme.

Mentre Benvenuto mi racconta dei progettifuturi, tra cui il contatto con le scuole, cheavverrà tramite la proposizione di colonnesonore dei più bei cartoons, i concerti per lalotta al turismo sessuale e alla violenza sulledonne, in collaborazione con Demetra Onlus,che si svolgeranno sull'intero territorio nazio-nale, i sogni e le speranze reali che illumina-no il futuro di questa sana e vera formazionemusicale, un discorso in particolare colpiscele orecchie, e il cuore. Suona più o meno così:«molto spesso, anzi, tutti i giorni sentiamo direche viviamo in un mondo in cui non c'è lavoro,non c'è spazio per la cultura, non c'è gusto peri sollazzi dell'anima. Io dico che questa è soloun'immensa scusa di pigrizia e inattività: illavoro, la cultura, l'educazione alle belle cosesi crea, si fa, giorno dopo giorno, anche acosto di essere noi stessi i nostri datori dilavoro, così com'è stato anche per l'HJO:siamo noi a creare il nostro pubblico, a dare il100% per creare affezione nelle persone checi ascoltano, per gettare il seme della buonamusica nel cuore di chi, anche solo per pochimomenti, si trova a contatto con la nostra ideadi vita, di cultura, di musica. Se desideriamodavvero qualcosa, quel qualcosa, farà partedella nostra esistenza: il resto sono solo attri-ti e impedimenti dettati da un'insicura volontàdi sapere, di fare, di essere».

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Con un morbido sorriso, si fa l'ora di calcare ilpalco, di far riflettere le luci calde sugli stru-menti lisci, di suonare, di essere bellezza. Inutile descrivervi la reazione del pubblico;ognuno sembra sentirsi a casa propria: gliapprezzamenti diretti volano come fiocchi dineve sulla montagna più alta nella stagionedel freddo. Ma non di gelo è avvolta la sera didomenica 9 Marzo: il Centro MulticulturaleOfficina si fa adornare d'un manto di palpabileallegria, distesa cordialità e lustrinati sorrisi,mentre l'aria si fa satura dei più bei standarddella tradizione Swing, da Sing Sing aStardust, da Harlem Nocturne ad April inParis, passando per In the mood, per unosplendido tributo a Duke Ellington e per tantee tante altre perle della Swing Era, perfetta-

mente riportata in scena da quelle diciottomeraviglie di persone che costituiscono lasonora sezione fiati e la costante sezione rit-mica di un'orchestra che ha in SebastianoBenvenuto Ramaci non solo un padre, maanche un fratello, un amico.

Ai primi rintocchi della mezzanotte si quieta lamusica, coricandosi nelle sinuose pieghe delsilenzio: ma chi, chi potrà dimenticare l'inten-sa lezione di vita musicata che l'HJO JazzOrchestra ha seminato nel più segreto bauledel nostro Io?

Marina Pagano

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La definizione della Guidaal jazz della Penguininquadra alla perfezione

Steve Lehman, compositore,sassofonista e accademico, unoche esprime da un decenniouno dei pensieri compositivi piùavanzati della musica afro-ame-ricana. Lehman con il suo trio -Damion Reid alla batteria e MattBrewer al basso -, è tornato intour in Europa con una mancia-ta di nuove composizioni enuovi arrangiamenti e suoneràin Italia nelle due date del

“La sua musica ha un’importanzagenuinamente visionaria, una viaavanzata verso l’arte”

Steve Lehman Trio

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Circuito Jazzistico Siciliano, la rete culturale che vede insieme l’associazione Catania Jazz diCatania, titolare dell’omonima stagione, l’associazione Musiche di Palermo, titolare con l’asso-ciazione Nomos del cartellone Nomos Jazz, l’associazione Musicarte di Caltanissetta, titolaredel cartellone Nissa Jazz, e la cooperativa Arte E A Capo di Milazzo titolare del cartelloneMilazzo Jazz. Compositore e sassofonista contralto, Lehman ha guadagnato una reputazione grazie ad un“futurismo” dal passo sicuro, in particolare con il suo elegante ma audace ottetto. Newyorkese,36 anni, Lehman lavora in un ampio spettro di linguaggi musicali sperimentali tanto che il NewYork Times lo ha descritto come “un sassofonista semplicemente abbagliante”; il quotidianodella Grande Mela nel 2009 ha scelto il suo disco “Travail, Transformation & Flow”, realizzatoin ottetto, come album jazz dell'anno. L'album, condiviso con Brewer e Reid, oltre a proporre alcuni pezzi originali elegantemente“incespicanti” - , include diversi brani del repertorio jazz, presentati senza grandi ricostruzioni.Il più noto di questi è “Moment’s Notice” di John Coltrane riletto con un ritmo asimmetrico;“Jeannine” di Duke Pearson e “Mr. E” Jackie McLean, già mentore di Lehman, aderisconoancora più da vicino al materiale originale, che funge da trampolino di lancio che scaglia il triolungo una traiettoria veloce che fende l'aria.Lehman ha suonato e registrato a livello nazionale e internazionale con i suoi ensemble e conquelli guidati da Anthony Braxton, Dave Burrell, Dave Douglas, Mark Dresser, Vijay Iyer, OliverLake. La sua recente musica elettro-acustica si è concentrata sullo sviluppo di modelli di com-puterizzati per l'improvvisazione. Oltre che come musicista e compositore, Lehman si è distin-to anche come studioso della musica jazz.

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“Andromaca”U

n monologo intenso e disperato, maforte e lucido, per il nono appuntamen-to della rassegna Atto Unico. Scene di

Vita, Vite di Scena. Domenica 16 marzo alle21.00 al Teatro Savio va in scena un'altraprima assoluta, “Andromaca”, dall'ineditodella scrittrice palermitana Clelia Lombardo,ideazione e regia di Giannella D'izzia. A prestare il volto alla protagonista l'attricesiracusana Carmelinda Gentile, presenzafissa delle stagioni teatrali organizzatedall'Inda al Teatro antico di Siracusa, nota algrande pubblico come la Beba della fictiontelevisiva “Il Commisario Montalbano”.Lo spettacolo prodotto daQuasiAnonimaProduzioni, che ricostruisce gliepisodi più drammatici del destino di unadonna che porta iscritti già nel nome archetipimillenari, verrà rappresentato a Messina inprima nazionale.Andromaca è una creatura dell'oggi che fa i

conti con le sue illusioni, con le sue incancel-labili ferite, con la gravità del tempo in cui vive.È una donna per cui l'amore è un luogo, unluogo del cuore e del vivere in cui ha sempretrovato la sua dimensione. Cosa accade,quindi, se questo luogo viene sconvolto, se leregole vengono sovvertite, se i pilastri chel'hanno retto vengono demoliti? La sua vicenda privata la costringe a ripensa-re il suo sentire, il suo corpo, il suo ruolo, lasua funzione sociale, a ricordare e riviveretanti passaggi significativi del suo vissuto, ascoprire dentro di sé una voce che non crede-va d'avere. Le azioni insensate di chi le staaccanto le impongono, suo malgrado, di rive-lare la natura sconsiderata di certi falsi eroismiche nascondono logiche a lei estranee, dientrare e guardare il mondo degli altri. Comeaccade a tante donne, di fronte all'inevitabile,deve scegliere se lottare.

SpettacoliSpettacoli

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L'attrice siracusana che

presta il volto a Beba

ne “IlCommissarioMontalbano”

porta in scenaad Atto Unico

l'inedito di Clelia

Lombardo,diretta da

Giannella D'Izzia

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Giovedì 13 marzo dalle ore 20,00 presso laFeltrinelli di Messina, si inaugura la mostra inti-tolata “sulle ali del cigno“.

La serata comprende diversi eventi tutti accomunatidallo stesso tema “la danza“. Nella stessa sera sipotranno visionare trenta foto di Domenick Giliberto,fotografo di scena, che esporrà una serie di foto sualcuni dei più recenti balletti, eseguite in diversi teatri.Alcune di queste foto sono inseriti in libri di foto e altresono divenute locandine per gli spettacoli che sonostati portati in giro per l´Europa.Il tema della danza verrà affrontato da Vincenza DiVita che parlerà delle rivoluzionarie coreografe del XXsecolo che hanno dato una spallata ai tradizionalischemi della danza e introdotto un nuovo modo perconcepirla; parliamo di Isadora Duncan, MarthaGraham e Pina Bausch.Il teatro danza e la danza moderna sono state perl´appunto introdotte dalle coreografe e le foto riprendo-no balletti che le rappresentano.Donatella Alibrandi intratterrà leggendo alcuni episo-di e aneddoti della vita delle tre coreografe. Dopo lapausa per uno spuntino ci sarà un´esibizione di SarahLanza che riproporrà una libera riduzione tratta dal film“il cigno nero“ accompagnata dall´attore LelioNaccari.A seguire, in anteprima, uno scorcio dello spettacolo didanza “ConTatto“, di Sarah Lanza e LauraLicciardello, che andrà in prima nazionale al TeatroVittorio Emanuele di Messina.

Giovani eccellenze messinesi

Sulle ali del cigno, la danza e il ConTatto

foto di Dominick Giliberto

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La corazzata PotemkinLa corazzata Potemkina cura di Francesco Certo

Il petroliere (There will be blood)

Dopo aver esordito settimana scorsa con “La grande bellezza”, continuiamo il nostro cam-mino nel mondo del cinema cercando di farvi conoscere alcune delle opere più significati-ve svariando attraverso epoche, stili e generi. Dal regista di “Boogie Nights” e “Magnolia” esuccessivamente “The Master”, Paul Thomas Anderson, “Il Petroliere” racconta la storia diun cercatore d’argento che scoperto il petrolio diventa un assettato e spregiudicato uomod’affari. Nella California di fine ‘800 il personaggio di Daniel Plainview, interpretato da unmagistrale e meritatissimo premio Oscar Daniel Day-Lewis, è un uomo spietato e dalla dub-bia moralità. Accompagnato da un bambino, rimasto orfano in un incidente in uno dei suoipozzi, che sfrutterà per addolcire la sua immagine e conquistare la fiducia dei proprietaria cui sottrarre le terre ricche di petrolio. Il film si svolge nel conflitto tra Plainview e la vita,la fine delle sue giornate non sono altro che lunghi stordimenti da alcool che cercano disopire una rabbia infinita verso il genere umano. Personaggio odioso e da odiare senza alcu-na empatia possibile, in conflitto perenne con chiunque si ponga di fronte alla sua sete dipotere e denaro. Allegoria maggiore lo scontro tra il protagonista Plainview e Eli Sunday,pastore locale, col quale combatte un duro incontro ideologico tra fede e potere economi-co. La storia si sviluppa tra liti e angosce personali, storie di morti e insensibilità, storia diun decadimento morale, forse mai avuto, ed economico. Conflitto interiore quello che viveil personaggio, sempre in pentimento per il suo stile di vita, per il quale cerca una reden-zione, che vede nella figura di un fratello spuntato dal nulla, non staremo a rovinare latrama a chi non ha visto il film per cui ci fermeremo qui nel racconto. Regia ottima diAnderson che sfrutta il movimento di macchina per caratterizzare la sua opera, inquadra-ture spesso fisse e strette sul personaggio di Day – Lewis, con le quali azzera lo spazio cir-costante, seppur immenso, sembra voler dare un senso di claustrofobia ed ombra.L’Academy premia Daniel Day – Lewis e la fotografia, sono 8 però le nomination per l’anno2008. Fil, crudo e crudele, odioso nei personaggi e che lascia un finale deludente ed incom-piuto, ma un film da vedere e rivedere.

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da Beethoven a Kurt Cobainda Beethoven a Kurt Cobain

CURIOSITà

Reginald Kenneth Dwight ovvero Elton John. Artista dalle millesfaccettature e poliedricità, appariscente ma dall’animo fragile,maschera di se stesso che cela un animo controverso e introver-so. Segnato dal pessimo rapporto col padre la vita di Elton John

trova la sua ragion d’essere grazie alla musica. Già a 3 anni iniziaa suonare il pianoforte, strumento che farà la sua fortuna, in anni

dominati da maestri chitarristi il suo stile tutto al piano modificò ilmondo musicale. Sin da subito non fu facile classificare il genere di rife-

rimento del futuro baronetto, una commistione tra rock, country coninfluenze classiche, base della sua formazione artistica, si evolse

in progressive rock per trovare la grande notorietà nel glamrock, arricchendo i propri spettacoli con costumi stravagantied estrosi. Questo stile esplosivo e colorato non rifletteva ilvero animo schivo e fragile dell’artista, che però trova sfogosul palco, dove diventa un vero e proprio spettacolo nello

spettacolo. Questo suo carattere difficile lo portò a vivere lepagine più buie per l’animo umano, finendo, all’apice della carrie-

ra, schiavo di droga e alcol. Omosessuale dichiarato, nel 1976, nonmancò però di inscenare un finto matrimonio con una donna, pro-prio per mettere a tacere alcune voci, ma sull’onda del successo,trovò il coraggio di dichiararsi all’opinione pubblica, dando un gros-so apporto alla lotta verso l’omofobia. Lo stile musicale, come accen-

nato, è poliedrico e variegato, a base rimane legata al pianoforte mal’intero svolgimento musicale è variato da un gioco vocale continuo e

diversificato. Elton John è stato, e lo è ancora, un rivoluzionario della musica internaziona-le, modificò il rock e lo stile musicale ed ancora oggi riesce ad innovare senza essere maibanale o ripetitivo. Personaggio di spicco dello showbiz, legò la propria figura ai personag-gi più diversi, da Versace a Lady Diana, alle quale dedicò l’intensa “Candle in the wind”, inmemoria e in omaggio della sfortunata principessa morta a Parigi. Personaggio nodale dellamusica internazionale, personaggio essenziale per l’evoluzione musicale…Ladies e gentle-men Sir Elton John.

a cura di Francesco Certo

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Joh

nE

lton

[...]E penso che ci vorrà molto tempo

Prima che l’atterraggio mi riporti a scoprire che

Non sono l’uomo che pensano io sia a casa

Sono un uomo razzo, uomo razzo, qui da solo a fondere

le sue valvole[...]

Rocket man

Pinner, 25 marzo 1947

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parole in bluparole in blu

CURIOSITà

Marguerite Yourcenar nata a Bruxelles nel1903, da padre francese e da madre belga, fueducata in Francia e in Inghilterra. Sin da subi-to si dimostrò amante della scrittura al puntoda comporre, a soli diciassette anni, la primaopera in versi: Le jardin des chimeres. Prima ditrasferirsi negli Stati Uniti, dove insegnò lette-ratura, viaggiò molto per l’Europa. Creatasi,per gioco e con l’aiuto del padre, lo pseudoni-mo di Marguerite Yourcenar, quasi anagrammadel suo vero nome Marguerite de Crayencour,cominciò a scrivere diventando in brevetempo molto famosa. Tutte le sue opere nasco-no da un intreccio perfetto di fantasia, analisiacuta dell’animo umano e profonde conoscen-ze storiche che danno vita a complesse raffigu-razioni di epoche e costumi lontani. Tra i suoiromanzi ricordiamo Alexis o il trattato dellalotta vana, storia di un giovane che conduceuna lotta vana contro propria inclinazioneomosessuale, L’opera al nero, che vede prota-gonista un personaggio immaginario, Zenone,medico e alchimista che vive nei primi anni delCinquecento, Come l’acqua che scorre, tre lun-ghi racconti storici ambientati nel seicento. Lasua fama, però, è legata in modo particolare al romanzo Memorie di Adriano, una sorta diautobiografia nella quale l’autrice ricostruisce non solo gli episodi salienti della vita dell’im-peratore romano ma soprattutto la sua vicenda interiore. Adriano, gravemente malato eormai consapevole della sua fine imminente, scrive al giovane Marco Aurelio per raccon-targli la propria vita. “Conto su questo esame per conoscermi meglio prima di morire” con-fessa al suo interlocutore. Dopo aver rievocato la giovinezza e il fascino dei primi viaggi alseguito delle legioni danubiane, Adriano ricorda i suoi rapporti con Traiano, il matrimoniocon Sabina, le conquiste militari, che se pur brillanti non gli hanno fatto mai dimenticare ilrispetto per l’uomo, ereditato dai Greci e, infine, il rapporto con il giovane Antinoo. Latrama del libro segue, dunque la vita di Adriano attraverso il flusso dei suoi pensieri, chesi susseguono facendo della sua anima la grande e unica protagonista. Un romanzo esisten-zialista, questo della Yourcenar, che è stata la prima e unica donna a essere elettaall’Accademia di Francia, dove vengono accolti solo scrittori considerati immortali. Pur sog-giornando spesso in Europa e in Oriente ha trascorso gran parte della sua vita su un’isoladella costa atlantica degli Stati Uniti, Mount Desert, dove si è spenta nel 1987.

a cura di Alessia Vanaria

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You

rcen

ar

“ Sopravverranno le catastrofi e le rovine; trionferà il

caos, ma di tanto in tanto verrà anche l’ordine. La pace

s’instaurerà di nuovo tra le guerre; le parole umanità,

libertà, giustizia ritroveranno qua e là il senso che noi

abbiamo tentato d’infondervi. Non tutti i nostri libri peri-

ranno; si restaureranno le nostre statue infrante; altre

cupole, altri frontoni sorgeranno dai nostri frontoni, dalle

nostre cupole; vi saranno uomini che penseranno, lavore-

ranno e sentiranno come noi: oso contare su questi conti-

nuatori che seguiranno a intervalli regolari, lungo i seco-

li, su questa immortalità intermittente.”

“ Piccola anima smarrita e soave,

compagna e ospite del corpo,

ora t’appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli,

ove non avrai più gli svaghi consueti.”

Bruxelles, 8 giugno 1903 Mount Desert, 17 dicembre 1987 Mar

gu

erite

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Il calcio è il minerale più abbondante dell'or-ganismo e localizzato al 99% nello schele-tro.

Questo minerale viene spesso collegato albenessere di ossa e denti, ma oltre alla fun-zione che svolge su queste specifiche partidel corpo, il calcio partecipa anche al proces-so di coagulazione del sangue, al manteni-mento della normale funzione muscolare, allaneurotrasmissione e ricopre un ruolo fonda-mentale rispetto al metabolismo energetico. L'Osservatorio AIIPA (Associazione ItalianaIndustrie Prodotti Alimentari - Area IntegratoriAlimentari) segnala uno studio pubblicatosull'American Journal of Clinical Nutrition cheevidenzia una significativa efficacia dell'as-sunzione di calcio nel controllo del peso cor-poreo. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercato-ri Danesi su 7569 persone, ha evidenziatocome ad ogni 1000 mg di calcio assunti vengaassociata una riduzione di peso pari a 0,076kg. "Analizzando il potenziale impatto del calciosul peso corporeo, la ricerca ha aggiunto valo-re al dibattito già in essere sul tema e sugge-rito come questo minerale possa contribuire aridurre l'assorbimento di grassi: livelli di calciopiù elevati sembrano influenzare i livelli dellaforma attiva della vitamina D che a sua voltasi traduce in una bassa concentrazione intra-cellulare di calcio. Si pensa che questo fattorestimoli la scissione dei grassi (lipolisi) e l'inibi-zione dell'accumulo di grasso nelle cellule adi-pose" - afferma Giovanni Scapagnini, biochi-mico clinico ed esperto dell'OsservatorioAIIPA.

"Le nuove ricerche hanno aperto anche lastrada alla correlazione tra assunzione di cal-cio e circonferenza della vita, dove i geni pos-sono giocare un ruolo fondamentale. I ricerca-tori hanno infatti osservato un legame tra cal-cio e più ridotti girovita nelle persone geneti-camente predisposte ad averne ampi." Il cal-cio, indispensabile elemento in una dieta variae bilanciata, è quindi un alleato per il controllodel peso. I latticini, come yogurt e formaggi,ad esempio, sono tra i cibi più ricchi di questominerale, insieme ad alcune piante come iltarassaco, la rucola, il rosmarino, il prezzemo-lo e il basilico; anche le mandorle, che ne con-tengono molto, giocano un ruolo importantecontribuendo ad accelerare il metabolismo.

Mangia sanoMangia sanoa cura di Mimmo Saccà

RERE

Il calcio minerale "alleato" per controllare peso

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Mangia sanoMangia sano

La ricetta

RERE

PREPARAZIONE

Iniziate dalla preparazione della pasta frolla,setacciate la farina e trasferitela nel mixer,aggiungete il burro e un pizzico di sale e frulla-te fino ad ottenere un composto sabbioso, aparte grattugiate la scorza dei limoni, trasferitepoi il composto sabbioso su una spianatoia for-mando la classica fontana e versate al centro lozucchero, e aggiungete la scorza dei limoni alcomposto per aromatizzarlo. Incorporate ora ituorli e impastate velocemente a mano peramalgamare gli ingredienti fino ad ottenere uncomposto omogeneo e compatto, formate unpanetto, avvolgetelo con la pellicola trasparen-te e ponetelo in frigorifero a rassodare peralmeno 30 minuti.Scaldate in un pentolino il latte con la scorzadel limone, portatelo a sfiorare il bollore e poispegnete il fuoco. A parte, in una ciotola versa-te i tuorli e lo zucchero e montate il compostocon una frusta finché non sarà chiaro, unite poila farina e la maizena setacciate poco alla voltacontinuando a mescolare con la frusta e perultimo incorporate anche il latte caldo. Traferitela crema in un pentolino avendo cura di passar-la attraverso un colino per trattenere la scorzadel limone ed eventuali grumi. Cuocete lacrema a fuoco basso continuando a mescolarecon la frusta fino ad ottenere una consistenzasoda e compatta. Versate la crema in una cio-tolina, ricopritela con la pellicola a contatto elasciate raffreddare la crema in frigorifero.Intanto tirate fuori il panetto di pasta frolla estendetelo con il mattarello su una spianatoiauna infarinata creando una sfoglia spessa circa2-3 mm. Con un taglia biscotti del diametro di 6cm ricavate 40 cerchi perché ciascun biscottosarà composto da due dischi di pasta.Togliete dal frigorifero la crema e trasferitela inuna sac-à-poche, spremete un ciuffo di cremaal centro del disco di pasta frolla, poi spennel-late il bordo di pasta con l’uovo sbattuto e rico-prite con un altro disco di pasta; sigillate bene ibordi con le dita e poi ponete i biscotti ottenutisu una leccarda rivestita di carta da forno. Cuocete i biscotti in forno preriscaldato staticoa 180° per 20 minuti, biscotti non dovrannodiventare dorati ma mantenere un colore chia-ro. Sfornate e fateli raffreddare.

Biscotti al limone

Ingredienti per la pasta frolla

(per 20 biscotti)

• 250 gr di Farina 00

• 2 tuorli di Uova

• 100 gr di Zucchero a velo

• la scorza di 2 Limoni

• 125 gr di Burro freddo

per la crema al limone

• 5 gr di Farina

• 10 gr di Maizena o fecola

• 125 ml di Latte

• 2 tuorli di Uova

• 35 gr di Zucchero semolato

• la scorza di 2 Limoni

• 1 Uovo per spennellare

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AmarcordMessina - Piazza Municipio. Anni '50

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