Il Centro Maggio 2016
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8/17/2019 Il Centro Maggio 2016
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Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: postatarget creative - CENTRO 1/02524/11.2014 - Posteitaliane
Anno XVI - n° 166 Maggio 2016 Maggio 2016 Maggio 2016 Maggio 2016 Maggio 2016
segue a pag. 2
È un brutto segno, quando un paese nonvuole ricordare. Due anni fa ero in Norman-dia, per i 70 anni dello sbarco degli Alleati.Mai mi è capitato di vedere una festa altret-tanto grande e sentita. C’erano Obama ePutin, Merkel e la Regina Elisabetta. Soprat-tutto c’era una folla indescrivibile. Fu ilmomento in cui le democrazie occidentali(Putin se ne accorse in prima persona) ri-cordavano a tutti che, senza quei ragazzi adOmaha Beach, la storia di ognuno sarebbestata diversa, e sicuramente più tetra. Ri-
cordare è ritrovare le ragioni delle scelte dicampo, dei valori di fondo.Il 2 giugno saranno 70 anni dal referendumistituzionale. Nessuno lo ricorda. La Repub-
blica entra ufficialmente nell’età dei vene-randi, ma non c’è chi la festeggi. Eppureanche quella fu una giornata in cui vennefatta una scelta, anch’essa per il meglio. Eanche in questo caso, senza quella scelta ilnostro presente sarebbe diverso, probabil-mente molto meno felice. La Repubblica ciha portato il periodo di massima espansio-ne economica e culturale dai tempi del Ri-
Si sta accentuando, anzi si stascatenando una violenta pole-mica, più corretto parlare di ag-gressione da parte di tutte leopposizioni contro il PD ma, in
particolare, contro Matteo Ren-zi accusato di essere il respon-sabile di tutti i mali del paese,quelli precedenti, quelli attualie di quelli futuri: un’assurditàche solo una classe politica de-generata, come quella che sia-mo costretti a sopportare, può
portare avanti.Senza soluzioni di continuità, inuna anomala, sconvolgentesimbiosi l’antica estrema sinistraresiduale, il centro destra di Ber-lusconi, con toni, per la veritàun po’ più moderati, quella xe-nofoba ed estremista della Legadi Salvini e dei Fratelli d’Italiadella Meloni, hanno un soloobiettivo, quello di abbattereMatteo Renzi a qualunque co-
sto disposti ad allearsi anchecon il diavolo.In una dichiarazione rilasciatadopo la rottura con Forza d’Ita-
Un voto di dignitàL’Editoriale di Enrico Dello Sbarba
Centro Culturale "Le Creste" - Rosignano S.
Venerdì 13 Maggio, h. 17
Conferenza sul tema
Contro Renzi,
a prescindere!
di Nicola Graziani
segue a pag. 2
nascimento (almeno fino all’inizio degli anni’90), di massimo godimento delle libertà in-dividuali e collettive nella nostra storia, di
Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno
Lunedì 16 Maggio, h. 18
Incontro con il
Consigliere regionale PD Presidente Commissione Attività Produttive
La nostra democraziadalla partecipazioneal rischio populista
a cura di
Giorgio Kutufà(già Presidente della Provincia di Livorno)
INTRODUCEMaurizio Piccirillo
Responsabile sez. di Rosignano de Il Centro
Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno
Giovedì 28 Maggio, h. 18
Incontro con il
Lorenzo BacciSegretario Provinciale PD
c/o Camera di Commercio di LivornoSala "Isola d'Elba"
Conferenza sul tema
La crisi nel bacino
del Mediterraneoa cura di
Franco Cardini
Gianni Anselmi
Storico
Sergio Costalli Presidente CCIAA Livorno
MODERATOREEnrico Dello Sbarba
MODERATOREEnrico Dello Sbarba
MODERATOREEnrico Dello Sbarba
MODERATOREEnrico Dello Sbarba
Circolo 'Il Centro' - Via Trieste 7 - Livorno
FIDAPA - Sez. di Livorno
Lunedì 6 Giugno, h. 17
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e-mail: [email protected] Politica
dalla prima pagina
2
lia per le candidature per il comune di
Roma,la Meloni parla addirittura di “Go-verno infame”.In effetti tutto questo schieramento sitrova in perfetta simbiosi con i giovanivirgulti del Movimento 5Stelle che nelleloro quotidiani apparizioni su tutti gli or-gani di informazione, hanno, come lorounico ed ossessivo obiettivo, la distru-zione del Presidente del Consiglio e delsuo malefico governo. Questo bizzarro ma
pericoloso movimento, cresciuto tra gliimproperi populisti di Beppe Grillo e lestrategie innovative del defunto “gurù”Gianroberto Casalegno, immediatamentesostituito dal figlio Davide, non disponedi una strategia organica e razionale ma
punta solo ed esclusivamente alla com- pleta distruzione dell’attuale sistema sta-tuale.Aspirano, questi ragazzi e ragazze ad as-sumere posizioni di comando in grado,come giornalmente proclamano, di rivol-tare l’Italia come un calzino.La prima battaglia, clamorosamente per-duta, è stata quella del cosiddetto refe-
Redazione ed Amministrazione:
Via Trieste 7 - 57124 Livorno
e.mail: [email protected]
www.circoloilcentro-livorno.it
DIRETTORE RESPONSABILE:Enrico Dello Sbarba
Giornale chiuso in tipografia il 3/5/2016
Hanno collaborato a questo numero:Paolo Arzilli, Franco Biancani, Fran-cesco Butini, Sandro Cerri, RenzoCiacchini, Laura Conforti, Nicola Gra-ziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini,Ruggero Morelli, Franco Spugnesi,Giorgio Spugnesi, Lorenzo Taccini.
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Angela Simini,
Marisa Speranza, Franco Spugnesi.
STAMPA: Editrice «Il Quadrifoglio»,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
Periodico mensiledel Circolo Culturale
Aut.ne Tribunale Livorno n° 683 del 2/3/2005
rendum sulle “trivelle” costato agli italia-ni circa 400 milioni di euro stupidamente
buttati e su cui, questa composita armataaveva puntato con l’obiettivo di dare una
prima spallata all’odiato Matteo Renzi eal suo governo.Ora sta affilando le armi per combattere,in prima linea, la dura battaglia sul refe-rendum conservativo che si terrà il pros-simo ottobre riguardante la riforma di al-cune parti della costituzione ivi compre-so la nuova legge elettorale “Italicum”.Una modifica che restituisce, fra l’altro,al governo centrale importanti poteriscioccamente delegati alle regioni con irisultati catastrofici chehanno ritardato importanti opere essen-ziali per lo sviluppo del paese: un erroreclamoroso commesso, nei primi anni 2000
dai governi di sinistra.Come possono Berlusconi e compagnivotare contro, resta nell’ambito dei mi-steri del trasformismo italiano: tutto èconsentito anche buttare al macello, tesisempre sostenute da Berlusconi e com-
pagni e contenute nel famoso accordodel Nazzareno.Intanto, una “gruppo di ottuagenari” sista stracciando le vesti contro il referen-dum che metterebbe a repentaglio le scel-te, ormai datate, dei padri costituzionali-
sti: affermano che siamo di fronte ad unattentato alla Costituzione, senza però presentare serie proposte alternative datutti, fin dai primi anni novanta, ritenuteindispensabili.Questa eterogenea brigata, nella qualeemerge pericolosamente l’estremismo po-
pulista del Movimento 5Stelle, sta affi-lando le armi per sconfiggere al referen-dum di ottobre non tanto le proposte dimodifiche istituzionali già approvate daidue rami del Parlamento ma solo ed esclu-sivamente la leadership di Matteo Renzied il suo “governo infame”.Tutti insieme si ritrovano, appassionata-mente, per affossare il primo serio tenta-tivo di riforma e di modernizzazione del-l’atavico sistema statuale italiano: maga-ri preferiscono assecondare il successodel movimento 5stelle, una classe dirigen-te di esagitati che, innalzando la bandie-ra del più bieco e pericoloso populismo,rischia seriamente di mettere a repenta-glio il sistema democratico basato sul plu-ralismo e sulle libertà.
Ed è proprio in virtù di questi pericolicosì contingenti che, pur non condivi-dendo appieno le proposte contenute nel
progetto di riforma, specialmente la parteriguardante la riforma elettorale, ci batte-remo perché ad ottobre, quando saremo
Contro Renzi...Un voto di dignità partecipazione a quello straordinario pro-getto di costruzione della pace che è e re-sta, nonostante tutto, l’Unione Europea.Ma perché dobbiamo avere la memoria cosìcorta? Eppure, quando siamo riusciti conuno sforzo enorme a ricordare i 150 del-l’Unità d’Italia, abbiamo ritrovato tanta
parte delle nostre radici, abbiamo capito infondo cosa siamo e da dove veniamo. Il 2Giugno è l’altra metà della nostra storia na-zionale, ma a nessuno sembra importare.Anzi, sembriamo essere tutti preda di un
cupio dissolvi per cui ci apprestiamo a pren-dere, nel nome di un supposto migliore fun-zionamento del sistema politico, a picco-nate il miglior frutto di quella stagione natadella Resistenza. La Costituzione – nonneghiamolo, per favore, non nascondiamo-ci dietro ad un dito – verrà stravolta nelsuo spirito originario, se le riforme del pac-chetto Boschi dovessero passare l’esamedel referendum di ottobre. I poteri dello sta-to non verrebbero più a bilanciarsi recipro-camente, come invece progettarono i no-
stri padri costituenti. La revisione dellaCarta impostata su una legge elettorale asua volta sospettata di incostituzionalitàci porterebbe ad un sistema in cui l’esecu-tivo deborderebbe rispetto al legislativo edal giudiziario, in cui un partito con il 30 per-cento dei voti potrebbe, in pochi mesi, nonsolo avere il governo, ma anche il control-lo delle Camere e determinare l’elezione delCapo dello Stato. Solo la legge Acerbo sep-
pe fare altrettanto, e senza lo sbarco in Normandia probabilmente sarebbe ancorain vigore. Non è per questo che il 2 giugno 1946 l’Italiascelse la Repubblica, e prima ancora la mi-gliore gioventù italiana era andata in mon-tagna. Per questo, nei prossimi mesi, fac-ciamo uno sforzo e cerchiamo di ricordarechi ha dato la propria vita per farci viverein dignità. E se non ha dato la propria vita,almeno seppe dare un voto. Un voto didignità.
(e.d.s.) - A riprova che Il Centro ospita, da sempre, idee e valutazioni pluraliste e
qualche volta anche discordanti con lalinea del nostro periodico, la pubblica-
zione dell’articolo del carissimo amico e
bravo giornalista Nicola Graziani, nostro
editorialista, ne è una palmare ed eviden-
te conferma.
chiamati a votare per il referendum con-servativo, la maggioranza degli italiani re-sponsabili si esprima per il “SI”.
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 3 Politica
CHORUS S.r.l.Ingegneria ImpiantisticaVia Guido Rossa, 2757016 Rosignano M.mo (LI) Italy
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di Francesco Butini
A cinque anni dall’uccisione
di Osama Bin Laden Nella notte tra il 1° e il 2 maggio di cinqueanni fa (2011) un gruppo di Navy Sealsstatunitensi scovano e uccidono il fonda-tore e principale finanziatore del gruppoterroristico islamico Al Qaeda. L’uomo piùricercato, da dieci anni, dagli Stati Uniti
viveva nei pressi di una accademia milita-re pachistana, a circa 150 chilometri dalconfine con l’Afghanistan.Dagli anni Novanta del secolo scorso ilterrorismo islamico è stato un virus che siè infilato nelle cicatrici aperte della comu-nità internazionale, nelle aree del mondodove l’autorità degli Stati si è disarticola-ta, e l’ospitalità di strutture terroristiche èstata facilitata dal caos politico e militare.Laddove falliscono gli Stati nazionali, efalliscono pure i tentativi internazionali diricomposizione e restaurazione di una au-
torità statale, là si installano le formazioniterroristiche. Così accadde in Afghanistan,quando la guerra civile tra le fazioni tribalisi scatenò dopo la ritirata dell’Armata Ros-
sa, e l’avvento del regime talebano creò ilterreno fertile per la protezione dei campidi addestramento di Bin Laden e della sua
Al Qaeda. Ma questo è successo primaanche in Somalia, e dopo in Siria, in Ye-men, in alcune regioni dell’Iraq, in Libia.Il radicalismo islamico prende oggi prio-ritariamente le forme dell’Isis. Al Qaedasembra più depotenziata, forse i soldi nonsono più facili come nel decennio prece-dente, e le azioni militari e di intelligencemesse in campo dall’attentato alle Torri
Gemelle del 2001 hanno comunque inde- bolito la sua struttura operativa.Senza esagerare nelle suggestioni anali-tiche a posteriori, le differenze e le simili-
tudini tra il terrorismo promosso da BinLaden e quello dell’Isis suggerisconouna sorta di evoluzione tenuta insiemeda una immagine comune: il Califfato.Questo richiamo ad una mitica età del-l’oro del mondo musulmano ha indub-
biamente una presa fascinosa nelle men-ti di masse deluse e impoverite all’inter-no delle società arabe. Probabilmente,non è nulla di più di un effimero fascino.Sicuramente, l’idea di Califfato implica ilsuperamento degli Stati nazionali arabinati in gran parte nel processo di deco-lonizzazione a cavallo della SecondaGuerra Mondiale.L’idea di Califfato ha dunque un poten-ziale eversivo sugli attuali Stati naziona-li. Al Qaeda è sembrata più concentratanella distruzione degli attuali Stati, l’Isis
sembra più attenta a costruire il nuovoStato del Califfato.
Noi abbiamo davanti alle nostre costeuna regione con le caratteristiche tipi-che dell’infiltrazione terroristica. La Li-
bia del dopo-Gheddafi è senza una auto-rità statale condivisa e riconosciuta, iterritori sono l’uno contro l’altro comelo sono le tribù e la loro storia, e i gruppiterroristici dell’Isis vi sono infilati contempestività.A cinque anni dalla morte di Osama Bin
Laden molti problemi sono ancora sul ta-volo. Pur in forme nuove, ci sono prassie fenomeni ricorrenti. Li stiamo riviven-do, come qualche anno fa.
Osama Bin Laden
L'attentato alle Torri gemelle
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e-mail: [email protected] 4 Politica
La “maggioranza silenziosa”
e il “ceto medio riflessivo”
FRATELLI NERI
S.P.A.
LIVORNO - ITALY
L’uso dell’espressione “maggioranza si-lenziosa” risale agli anni sessanta. Alloradivenne famosa perché utilizzata dal Pre-sidente americano Nixon per indicare lagran parte della popolazione, poco impe-gnata nella politica, che si esprimeva soloal momento del voto. Nel caso di Nixon
una maggioranza moderata, di tendenzaconservatrice, che sosteneva la politicagovernativa americana più di quanto isondaggi lasciassero intendere.Una decisiva manifestazione della “mag-gioranza silenziosa” si ebbe in Francianelle elezioni politiche del giugno 1968,conseguenti agli scontri del “Maggio fran-cese”, che comportarono gravi tensionisociali con il blocco di scuole, fabbriche,ferrovie.In Francia si arrivò sull’orlo dell’anarchia
ma alle elezioni il partito gollista ottennela maggioranza assoluta con 385 seggi su485 e la sinistra estremista e antagonistaconobbe una dura sconfitta.Il movimento sessantottino francese fu
battuto anche nelle piazze, con una gran-de manifestazione della “maggioranza si-lenziosa”, che portò a sfilare per gli Cham-
ps Elysees circa 1 milione di persone per la stabilità politica del Paese.La stabilità del Paese. E’ questo in defini-tiva il parametro più importante che con-ferisce la maturità politica e la affidabilitàinterna e internazionale.E’ un riferimento che porta i grandi inve-stitori a rischiare o meno i loro capitali inun Paese, con conseguenze positive o
negative in termini di occupazione e pro-gresso economico e sociale.Se guardiamo all’Italia, il momento in cuila “maggioranza silenziosa” si espressecon più evidenza, furono le elezioni politi-che del 1948 che, davanti al pericolo diuna avanzata del Partito Comunista, por-
tarono la Democrazia Cristiana, partito mo-derato, cattolico, di centro, al 48,51%. Tut-tavia, poiché il sistema elettorale era rigi-damente proporzionale, la storia parlamen-tare del Paese è stata tutto un susseguirsidi coalizioni governative di partiti caratte-rizzate dalla precarietà.
Non a caso i governi del dopoguerra sonostati oltre quaranta, con tutte le disfunzio-ni organizzative che possiamo immagina-re, creando all’Italia la fama di un Paesedemocratico, ma politicamente instabile.
In tempi più recenti le cose sembrano esse-re cambiate. Il dopo tangentopoli, che havisto la scomparsa dei partiti tradizionali, èstato segnato dal 1994, per circa 20 anni,dalla prevalenza di governi di destra a gui-da Berlusconi. Caduto anche quest’ultimo,soprattutto per sue vicende personali piùche politiche, la guida è passata, dopo al-terne vicende e governi di emergenza, qua-li quello Monti, al Partito Democratico.Partito di centrosinistra dove ,soprattuttocon l’avvento quale leader di Matteo Ren-zi, si è allargata la base del consenso an-che a aree moderate, anche se ciò ha com-
portato la perdita di esponenti di una sini-stra più radicale. Come ebbe modo di direin una delle sue riflessioni MassimoD’Alema, la spina portante del PD nonsembra più essere la base operaia del vec-chio PCI, bensì il ceto medio. D’Alema usòil termine “ceto medio riflessivo”, quindinon un po’ qualunquista come quello for-se delle vecchie “maggioranze silenziose”,
bensì un elettorato che si adopera perchéil Paese abbia quella stabilità necessaria
per essere considerato nel consesso in-ternazionale.Una prima testimonianza la abbiamo avu-ta con le elezioni europee del 2014 dove ilPartito Democratico ha raggiunto il 40,82%dei voti, la più alta percentuale di un parti-
di Massimo Cappelli
to in tutta Europa.Se ricordiamo i sondaggi della vigilia da-vano il PD e la nuova formazione populi-sta del Movimento 5 Stelle alla pari . Ciò
portò il “vate” Beppe Grillo a tuonare nelle piazze che le elezioni avrebbero sancito ilsorpasso dei 5 Stelle, le dimissioni del
governo e nuove elezioni politiche per una nuova guida del Paese. Il tutto con-dito da colorite espressioni tipo: “li pren-deremo tutti a calci nel c..o” etc..Il risultato delle urne fu l’opposto, il Mo-vimento 5 Stelle perse cinque punti nonsuperando il 22% , quasi doppiato dal PD.In tempi recentissimi il referendum sulleestrazioni di gas al largo delle coste italia-ne può essere considerato un altro esem-
pio di manifestazione ,questa volta del nonvoto, della maggioranza silenziosa.
Non tanto per il contenuto del referen-dum, quanto per come le forze politichelo avevano trasformato.Da consultazione quasi tecnica su un ar-gomento impropriamente referendario, atest sul governo dove tutte le opposizionisia di destra che di sinistra invitavano avotare per abrogare la normativa in essere, mentre il governo aveva giustamente in-vitato all’astensione per evitare un dannoall’economia e all’occupazione del Paese.Il modesto afflusso alle urne intorno al31% e l’astensione intorno al 69% hannonuovamente indicato la volontà della“maggioranza silenziosa”.Il prossimo test sarà il referendum popo-lare che si svolgerà in autunno per con-fermare o bocciare la riforma costituzio-nale varata dal parlamento, con forti ri-duzioni dei costi della politica, semplifi-cazione dell’iter parlamentare e legislati-vo con il passaggio dal bicameralismo adun sostanziale monocameralismo.Vedremo come andrà a finire. Il test è im-
portante, in caso di bocciatura Renzi ha
già preannunciato le sue dimissioni e ilricorso a nuove elezioni politiche. E’ unaulteriore prova per vedere se l’Italia con-tinua sul percorso della stabilità politicao ripiomba nella instabilità che per tantotempo l’ha caratterizzata.
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 5 Economia
«La logistica, la sanità e l’economia circo-lare della Toscana occidentale devonodiventare le migliori al mondo. Dobbiamomirare all’eccellenza. Lo possiamo fare, neabbiamo le conoscenze e le capacità». Il
professor Paolo Dario, docente di roboti-ca biomedica alla Scuola Superiore San-t’Anna di Pisa e direttore dell’Istituto diBiorobotica,nel corso del meeting orga-
nizzato da Confindustria Livorno pressol’azienda Kayser Italia, ha illustrato il pro-getto New Deal 2.0 che punta alla ripresaeconomica della Toscana Occidentale, alla
presenza del Presidente della Commissio-ne Toscana costiera Antonio Mazzeo e diAmministratori e Imprenditori.L’evento è stato organizzato nell’ambitodelle iniziative per supportare il rilanciocompetitivo del territorio. «E’ con soddi-sfazione che Confindustria ha promossoquest’interessante iniziativa.» - sottolinea
il Presidente di Confindustria LivornoAlberto Ricci – «Il progetto del profes-sor Dario mira a far diventare la Toscanauna «regione imprenditoriale», con la
politica che chiede alle Imprese servizi dieccellenza per creare posti di lavoro diqualità e rimettere in moto l’economia».Le parole chiave sono tre: salute, logisti-ca ed economia circolare (termine chedefinisce un sistema economico che si ri-genera da solo, senza sprechi, ma valoriz-zando ciò che esiste).Questi i punti da dove parte il “Piano perlo sviluppo della Toscana basato sull’in-
novazione e sull’economia digitale (“NewDeal 2.0”), in cui la nostra regione non siferma a un’immagine da cartolina, mascommette sulle capacità di innovazionetecnologica.«Leggendo i lavori della CommissioneRegionale , il professor Dario ha ritenutoopportuno presentarci un progetto sul ri-lancio della costa realizzato con altri col-leghi del Sant’Anna » - ha spiegato An - toni o Mazzeo , presidente della Commis-
sione Toscana costiera - «Dal momentoche andremo a predisporre un contributoal piano regionale di sviluppo e abbiamodi fronte il tema centrale del lavoro e del-l’occupazione, la nostra risposta passaanche dalla capacità di saper tradurre in
Il progetto New Deal 2.0 della Scuola Sant’Anna
Presentato al meeting di Confindustria per guidare la Toscana costiera verso un Rinascimento digitale
tare a sviluppare e utilizzare nuove tec-nologie partendo dai prodotti».L’azione regionale potrebbe essere diret-ta ad acquistare nuovi prodotti e servizi,attraverso lo strumento del Pre-Commer-cial Procurement (Pcp), al quale la legi-slazione europea concede una deroga aldivieto di aiuti di Stato. L’illustrazione delPiano ha incontrato l’apprezzamento deicommissari.«Dobbiamo far viaggiare la Toscana aun’unica velocità» - conclude Mazzeo -«e per farlo sulla costa servono venti-
mila nuovi posti di lavoro. Questa e al-tre iniziative gia’ in corso, attuate daMultinazinali e PMI, possono risolleva-re le sorti della costa dal punto di vistaindustriale e non solo. È una sfida im-
portante che dobbiamo cogliere e che presenteremo alla Giunta per farla finan-ziare. Vedo in questo un Rinascimento digitale ».
Prof. Paolo Dario
di Ruggero Morellivalore le tante esperienze positive».«Il “pubblico ” afferma il professor Dario - potrebbe finanziare le imprese non conun supporto puro e semplice, ma attraver-so un appalto di grande respiro per pun-
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e-mail: [email protected] 6 Attualità
Abbiamo già dato...Mi sia consentito un inciso personaleche ritengo analogo e comune a moltialtri della mia età.Mentre scrivo vedo davanti a me, col-locato sulla mensola tra i miei libri, il“gavettino” di mia mamma, operaia,mutilata del lavoro a quindici anni, am-
putata del la mano destra. E’ un “ga-vettino” dell’altro secolo, quando lemense aziendali erano ancora in gran
par te da venire, in acciaio inossidabi-le, un vero lusso per quel tempo.Penso ai miei zii contadini ed alla lorofatica quotidiana, rivedo i loro volti se-gnati dalle stagioni, avverto ancora ilcaratteristico odore della loro casa edei loro abiti, una combinazione diodori di stalla, di cantina, di “fettuc-ce” di barbabietole, di fumo del “foca-
L'editoriale di Sergio Costalli sull'ultimo numero di CentrostudiLivorno.news,il periodico di informazione economica e statistica del Centro Studi e Ricerche
rile”, di sapone prodotto in casa e di bucato fatto con la cenere .In casa non mancavano le discussioni
per l’acquisto di libri e giornal i: soldisprecati.Mio nonno materno, analfabeta, “in-ventore”, con plauso aziendale, di unsistema meccanico veloce di scarico deicarrelli del carbone, rovesciò nel fiume(negli anni Cinquanta era ancora in usoscaricare “nella Cecina” i rifiuti ingom-
brant i) una intera biblioteca ricevutain eredità alla morte del “gibboso” cu-gino1, antifascista e socialista, del qua-le si narrava che avesse custodito la
bandiera della locale sezione del Parti-to durante la dittatura.Mio nonno paterno, disoccupato dallacrisi del 1929, rimase bracciante e ope-raio a giornata per il resto della sua vita.Vedo attorno a me la mia prima casa,una soffitta che oggi verrebbe definitacome “attico mansardato”, caldissimain estate e freddissima durante l’inver-
no, con latrina in comune posta sul pia-nerottolo di “mezze scale”: i miei non-ni vi hanno abitato fino ai primi anniSessanta. Non avevamo, come tantiallora, acqua corrente, né fornelli a gaso elettrici, né ovviamente frigo, televi-sore, telefono, moto, auto, né andava-
mo in vacanza e pranzare fuori signifi-cava mangiare coi “casigliani” nel cor-tile comune.Avevamo invece un piccolo armadioche conteneva gli abiti e la biancheriadi tutta la famiglia e possedevamo an-che una radio a valvole, quasi più gran-de dell’armadio, che si illuminava nelfondo del sottotetto.Rammento la successiva avversione aimiei studi liceali ed universitari: pec-cavo di superbia in quanto deviavo
dalla strada segnata e andavo contro ildestino che ci obbligava all’ignoranzaed ai lavori umili. I libri mi affascinava-no, come doveva senz’altro essere ac-caduto anche al “gibboso” cugino, era-no la vita e la via da seguire.Volevo anch’io costruire il mio piccolomulino per intercettare il vento del cam-
biamento... a me è andata meglio che aimiei ( son della razza mia, per quanto
grande s ia, il primo che ha studiato )2
ma è a loro ed ai loro sacrifici che sono
comunque debitore e quindi, per favo-re, non venite a parlarmi di “decrescitafelice”: abbiamo già dato…
Sergio Costalli
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Czech Airlines ha inaugurato nei gior-
nio scorsi il suo primo volo di linea sta-
gionale Pisa- Praga con un ATR 72-
500. L’aereo con livrea SkyTeam è at-
terrato a Pisa alle ore 13:55 ed è de-collato per Praga alle ore 14:25. Pisa è
una delle 11 nuove destinazioni che
Czech Airlines offrirà durante la sta-
gione estiva.
Czech Airlines offre da Pisa tre colle-
gamenti settimanali per Praga, ope-
rando il Martedì, Mercoledì e Sabatoper permettere ai toscani di trascorre
un week-end lungo a Praga.La tariffa da Pisa per Praga solo anda-
ta, tasse incluse e con un bagaglio da
stiva di 15Kg è a partire da Euro 92,
mentre la tariffa andata- ritorno è a par-
tire da Euro 176. I biglietti ed i serviziaggiuntivi possono essere acquistati
sul sito di Czech Airlines
www.czechairlines.com, attraverso il
Call Centre, le biglietterie della com-
pagnia e nelle agenzie di viaggio.
Al via la rotta Pisa-Praga
(Footnotes) 1 Con un fisico ed un sembiante
gramsciani.; 2 Francesco Guccini: L’avvelenata.
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Cinguettare
Cinguettare di Luca Lischi
@ 9 maggio: giorno dedicato alla festadell’Europa. In Italia si ricorda anchela giornata delle vittime del terrorismo ein particolare Aldo Moro, ucciso dalleBrigate Rosse il 9 maggio 1978.Uno statista di grande levatura che ab- biamo l’obbligo di richiamare alla me-moria per quello che ci ha trasmessocon il suo esempio di rettitudine e diimpegno. Affermava nel dicembre 1974:“è vero che il Paese corre più veloce...è vero che l’Italia cresce e mal si adat-ta agli schemi angusti del passato. (…)La mia richiesta non è di mettere in sta-to di accusa il nostro Paese, che amonella sua intensa bellezza e nella sua stra-ordinaria vitalità, ma di impegnarsi, tut-ti, in modo che in un’armonia fecondasia scongiurata la decadenza, siano af-frontate le sfide del nostro tempo, siaassicurato al nostro popolo, nella con-cordia di intenti propria delle ore diffi-cili, il suo avvenire di libertà, di benes-sere, di pace”. Il ricordo di Aldo Morosia un impegno a “far posto alle cosegrandi”, a mettere da parte le cose me-diocri, per ridare slancio e fiducia alnostro Paese!
sonaggi più scettici si sono “converti-te ad internet”. Con un click è possibi-le accedere a milioni di informazioni e“sapere” in tempo reale quello che ac-cade. “Tutto è intorno a te!” Internet è penetrato nelle nostre vite, a noi saper-lo “ben governare”!
@Amoris Laetizia del Santo PadreFrancesco: un’esortazione apostolicasulla famiglia. Ancora un’attenzione
primaria della Chiesa nei confronti del-la famiglia. Il desiderio di famiglia re-sta vivo nonostante i molti segni di cri-si del matrimonio. Sostenere la fami-glia è dare vita al mondo, alle nostrecittà affaticate e stanche. Famiglia ecasa sono un binomio inscindibile.Spesso la mancanza di una casa portaa rimandare la formalizzazione di unarelazione. Così come la mancanza diun lavoro stabile. Auspichiamo che sitrovino forme nuove di attenzione alla
famiglia, bene primario della società.“La famiglia è un bene da cui la societànon può prescindere, ma ha bisognodi essere protetta”, quindi bisogna “in-sistere su più diritti della famiglia, e nonsolo sui diritti individuali”.
@ Lascia questa vita terrena un padregesuita, Valentino Davanzati, a cui lamia generazione deve molto per aver
trasmesso almeno una base di culturacinematografica. I Cineforum, da lui promossi presso il centro artistico “ilGrattacielo”, sono stati un saldo puntodi riferimento formativo ed educativo per moltissimi livornesi. Non avrei mai
@ Buon compleanno internet! Il 30 apri-le del 1986 dal Cnuce del Cnr di Pisa partiva il primo collegamento italiano allarete americana Arpanet. Trent’anni diinternet: uno strumento che ha mutatoradicalmente il nostro modo di vivere,
di fare scuola, di lavorare, di interagire.Internet ha messo in atto una rivoluzio-ne nelle relazioni e nei rapporti umani(favorendo il cinguettare!). Anche ilmondo più lontano è diventato vicino.Anche le testate più tradizionali e i per-
conosciuto alcuni autori eccezionali,(penso al regista polacco Kieslòwskicon i 10 mediometraggi dei 10 Coman-damenti) se lui non li avesse proposti.Il suo carisma di cultore cinematogra-fico (e non solo) ha lasciato un segnoindelebile nella storia culturale della no-stra città. Speriamo che a lui sia dedi-cata, se non una via, almeno una sala(teatrale-cinematografica). Chi di noi loha conosciuto conserverà sempre il ri-cordo della sua acutezza e del suo cari-sma comunicativo. Grazie padre Valen-tino per aver condiviso con noi la tuaspiccata intelligenza!
@ La cucina livornese, grazie a moltiristoratori “in gamba” che lavorano conserietà nei loro ristoranti e che vanno“girovagando” per fiere internazionali digrande visibilità mediatica e con un va-sto pubblico al seguito, è molto apprez-zata e riscuote successo e attenzione.Se poi parliamo di provincia di Livornoe insieme alla cucina uniamo i vini, nonsiamo certo da classifiche di fondo!Anzi siamo da primato!Ancora un plauso a Michelangelo del-
l’Aragosta che non si ferma mai nel prendere al volo occasioni ghiotte e digrande visibilità. Dopo Vinitaly, SlowFish, Salone del Gusto, Expo....Saràanche al Cibus a Parma, il salone inter-nazionale dell’alimentazione. Meno maleLivorno si salva con la cucina!
Aldo Moro (1916-1978)
Lo chef Michelangelo dell'Aragosta
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e-mail: [email protected] 8 Spigolature
I persecutoriLe studiano tutte. L'ultima: hanno de-nunciato il mancato pagamento delle
targhe esterne alle sedi politiche delPD e di Rifondazione Comunista.La fertile fantasia dei grillini rosigna-nesi non ha limiti nè confini.Poi magari sono morosi, secondoquanto pubblicato da Il Tirreno in cro-naca di Rosignano, per i mancati pa-gamenti di utilzzo di sedi comunali per iniziative politiche.Insomma, continuano a seminare solo
confusione, è una logica solo distrut-tiva, senza limiti.
I supermenLoro, i grillini, sono infiniti, supereriori agliumani.Anche nel Parlamento Europeo dove per fare gruppo di sono alleati con i razzisti diFarage - componente dell'estrema destrainglese - disdegnano ogni tipo di rappor-to.Recentemente, come scrive in un servizio
- Paolo Valentino - sul Corriere della Seradi venerdì 22 aprile - Carlo Calenda - il rap-
presentante dell 'Italia in Europa -, ha riu-nito gli europarlamentari italiani, ha stabi-lito un rapporto organico e continuativosulle posizioni del governo italiano sui
principali dossier relativi all'Unione Euro- pea.Erano presenti tutti e tutti hanno apprez-zato l'opera che Calenda sta svolgendo infavore del nostro paese, perfino l'ultras le-ghista Mario Borghezio ha avuto espres-
sioni di elogio (sic!).Chi erano gli unici assenti? Ma è ovvio, isupermen, i parlamentari grillini... loro gio-cano sempre in proprio, proseguendo inuno stupido, sciocco ed irritante isolazio-nalismo.
Rieccolo!! Non se ne sentiva proprio la mancanza.Dopo le grandi gesta di Di Pietro, in parla-mento, il clamoroso fallimento di De Magi-stris a Sindaco del Comune di Napoli ed il
discutibile atteggiamento di Emiliano, Go-vernatore della Regione Puglia, ecco scen-dere in campo "il grande Pierfilippo Davi-go", esponente di rilievo di "Mani Pulite"il quale, dopo parecchi anni di oscuramen-to, è stato eletto alla presidenza della As-
sociazione Magistrati. Non si era ancora seduto su quello scran-no (l'incarico meno male durerà solo un
anno), che ha scatenato una violenta po-lemica contro i politici definiti tutti ladri ecorrotti sollevando, naturalmente, un ve-spaio di polemiche e di proteste: è statocriticato anche dal Vicepresidente delConsiglio Superiore della Magistratura.Gli unici che lo stanno sostenendo, natu-ralmente, Grillo ed i suoi seguaci insiemea quello che resta della sinistra comuni-sta.
Ne sentivamo proprio il bisogno!!
I colpevoli son solo gli altriLa logica giustizialista dei grillini hatrovato un nuovo motivo negli ultimiavvisi di garanzia pervenuti ad espo-nenti di altri partiti ed in particolaredel PD.Salvo poi autoescludendosi, o comeha affermato il loro parlamentareFico "verifichiamo", quando gli avvi-
si di garanzia colpiscono esponentieletti o assessori dei 5Stelle.
Ma i consiglieri
comunali morosi...E' caduta in un silenzio tombale la notiziaapparsa sui quotidiani locali secondo cuiquattro o cinque consiglieri del comunedi Livorno (uno appartenente al PD e glialtri al M5stelle (inaudito) sarebbero mo-rosi verso il Comune di Livorno per multeaccumulate negli anni e mai pagate).Si profilava, addirittura l'ipotesi di dimis-sioni obbligate! Non ne abbiamo saputo
più nulla! Che strano è?
S p i g o l a t
u r e
Un signore in confessione:“Ho peccato!” “Dimmi, figlio,il tuo nome”. “Sono Prodi”. “Presidente del Consiglio?”
“Già lo fui, ora non più”.“Il tuo caso è complicato! Non ne ho la competenza,meglio andare al Vescovato!”
Anche il vescovo: “Chi sei?”“Sono Prodi, ex Presidentedel Consiglio dei Ministri”.“Non ci posso fare niente!
Meglio tu vada più in alto!Vai dal Papa in Vaticano,lui sarà più competente,del tuo caso io son profano!”
Lo riceve pure il Papa.“Chi sei tu?” “Mi chiamo Prodi!”“Proprio quello che io penso? Non ti posso scioglier nodi!
Devi andare ancor più in alto,da chi conta più di me.In Cappella c’è una croce, proprio quel che fa per te!
Lì rivolgiti al Signore,certo ti potrà ascoltare!”Se ne va nella Cappella:“Cristo, mi vo’ confessare!”
Una voce dalla croce:“Ma chi sei?” “Io sono Prodi!” “Quello che per gli italianifu la fine del bengodi?
L’ex dell’IRI Presidenteche lo rese disastrato?Quello mezzo comunistache ha il popolo stremato?
Quello che inventò le tasse,quando fece il Presidente,sopra il lusso e sui risparmi,anche sul conto corrente?
Quello che spremé la gente per far la Comunità, per entrare nell’Europalire ad euro da scambia’?
Franco Biancani
Vergogna Nel corso dell'incontro di calcio tra l'Inter el'Udinese svoltosi a Milano sabato 16 aprilei ventidue giocatori schierati in campo era-
no tutti stranieri. Nel big match di lunedi 25tra Roma e Napoli in partenza gli italiani pre-senti erano due.E' una vergogna ed è la causa principaledella crisi del calcio italiano a livello inter-nazionale. Forse è giunto il momento che laFederazione assuma provvedimenti per por-re fine a questo autentico scandalo.
Arduaassoluzione
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E’ stato firmato a Palazzo Rosciano l’ac-cordo per il prestito di 90 miliardi di euroerogati dalla Bei, la Banca europea degliinvestimenti. Alla firma, il CommissarioStraordinario dell’Autorità Portuale livor-nese Giuliano Gallanti, e per la Bei il vice-capo dipartimento operativo per i finan-ziamenti di Italia e Malta Alessandro Izzo,alla presenza dell’avvocato Sara De Ma-ria e del responsabile dell’istruttoria An-
drea Kirschen.Il finanziamento servirà per attuare le ope-re di cui nel piano triennale 2016/2019(spesa prevista: 121 milioni), ricordiamo ilmicrotunnel del Canale Industriale, i la-vori al canale di accesso del porto al Mar-zocco e Banchina Tripoli, gli approfondi-menti degli accosti in Darsena Petroli, una
parte delle spese per i dragaggi per laDarsena Toscana e Bacino di Evoluzione,canale di accesso e allargamento dell’im-
Da sinistra: il notaio Gianluca Grosso, Sara De Maria, Gallanti,
Alessandro Izzo, Andrea Kirschen.
BEI: 90 milioni sul portoFIRMATO A PALAZZO ROSCIANO IL CONTRATTO DI PRESTITO FINANZIARIO
50 milioni di euro alla Port Authority
per il L’investimento, approvato nei gior-
ni scorsi nell’ambito dell’Accordo di
programma per il rilancio competitivo
dell’area costiera livornese, va ad ag-
giungersi ai 200 milioni di euro messi
a disposizione dalla Regione Toscanae ai 289,7 milioni cui la Port Authority
farà fronte riccorrendo in parte al cre-
dito bancario, in parte usando le risor-
se proprie, ovvero quelle che si sono
liberate anche grazie al maxi prestito
da 90 mln che la Banca Europea degli
Investimenti ha concesso all’Autorità
Portuale di Livorno per il finanziamen-
to di alcune opere infrastrutturali già
cantierate.
«Con lo stanziamento dal Governo na-
zionale – ha dichiarato il commissariodell’Apl, Giuliano Gallanti - il proces-
so di realizzazione della Piattaforma
Europa, avviato a gennaio con la pub-
blicazione del bando di gara, riceve
un nuovo concreto impulso. L’interes-
boccatura Sud.Si liberano quindi risorse per finanziare altri progetti ancherelativamente alla Darsena Eu-ropa, per il quale l’AutoritàPortuale si è impegnata per 200milioni. Il tasso di interesse chel’Autorità Portuale dovrà pa-gare per il prestito Bei è bas-sissimo (meno dell’1%) e il mu-tuo dovrà essere rimborsato in20 anni.Andrea Kirschen non ha na-
scosto la propria soddisfazio-ne per l’operazione finanziaria,
per la programmazione economica e va asommarsi ai 200 milioni messi a disposizio-ne dalla Regione Toscana e ai 289, 7 milio-ni da ascriversi alla Port Authority tra cre-dito bancario e risorse liberatesi grazie almaxiprestito della Bei. Un nuovo determinante fattore per il pro-cesso di realizzazione della Darsena Euro-
pa.
di Cristina Battaglini
samento del Governo pone una garan-
zia sul futuro del porto».
«Sebbene ampiamente annunciato –
ha aggiunto il segretario generale del-
la Port Authority, Massimo Provinciali
– l’investimento del Cipe è la confer-
ma che il Governo tifa per Livorno. Il risultato raggiunto arriva al termine di
una serie di impegni e azioni che Mini-
stero delle Infrastrutture, Regione e
Port Authority hanno portato avanti nel
corso di questi anni: dopo aver appro-
vato, in tempi brevi, il Piano Regolato-
re Portuale, ora mettiamo un altro im-
portante tassello su un percorso ben
avviato: la Piattaforma Europa rappre-
senta un’occasione di sviluppo per tutto
il territorio e dà avvio ad una nuova sta-
gione che speriamo possa regalare al-tre soddisfazioni».
Il costo complessivo per la realizza-
zione della prima fase della Piattafor-
ma Europa, comprensiva della costru-
zione di un moderno terminal conteni-
tori adatto a ricevere le navi di ultima
generazione, è di 866,4 mln di euro,
668 per le opere civili, 180 per l’allesti-
mento operativo del terminal e 13 per
la progettazione.
La sua realizzazione verrà attuata per-correndo un doppio binario:
1) Una gara di finanza di progetto per
l’individuazione del promotore finan-
ziario che dovrà progettare, realiz-
zare e gestire il terminal container.
La gara è stata pubblicata all’inizio
dell’anno e il termine per la presen-
tazione delle domande di parteci-
pazione è stato fissato per il pros-
simo 30 giugno. Il valore del project
financing è di 504 milioni di euro, di
cui 326 a carico del privato.2) Una gara in appalto pubblico per la
realizzazione delle opere di interes-
se generale per il porto, i cui costi
saranno a totale carico pubblico, per
un totale di 362 milioni di euro.
che- ha spiegato- è ampiamente giustifi-cata dalla qualità dei miglioramenti strut-turali e di efficientamento del porto di Li-vorno. Per quanto concerne i finanziamen-ti, è inoltre recentemente stato erogato ilfinanziamento di 50 milioni di euro alla PortAuthority per gli interventi relativi alla re-alizzazione della Darsena Europa. E’ statoassegnato dal Comitato Interministeriale
Dal Cipe arrivano altri 50 milioniPIATTAFORMA EUROPA
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Il Porto: un ponte tra i giovani e il lavoro LA PORT AUTHORITY E IL PROGETTO DI ORIENTAMENTO ALLE PROFESSIONI
Mille studenti. Tanti sono i ragazzi chequest’anno hanno partecipato al proget-to di orientamento alle professioni promos-so dall’Autorità Portuale in sinergia congli operatori.In undici giornate di approfondimento,tenutesi in poco più di un mese, dal 9 mar-zo al 3 maggio, i giovani provenienti dal-l’Istituto Nautico Cappellini, dal Vespuccie dal Liceo Cecioni, hanno potuto vedere
più da vicino come funziona un porto ecapire quali sono le figure professionaliinteressate nella catena logistica integra-ta dalla banchina alla consegna della mer-ce. Non solo, diverse lezioni sono statededicate agli aspetti amministrativi e con-tabili delle Amministrazioni pubbliche; aquelli connessi all’utilizzo dei fondi strut-turali europei e ad altri correlati al marke-ting territoriale e all’accoglienza turisticadel settore della crocieristica.«Siamo soddisfatti – ha detto il dirigente
promozione e studi dell’APL, Gabriele Gar-giulo – il progetto di orientamento alle pro-fessioni del porto ha riscosso un buon
successo, richiamando migliaia di studen-ti. È la conferma che lo scalo labronico è
per molti giovani la principale, se non l’uni-ca, speranza per rimettere in gioco il futu-ro del nostro territorio».Al percorso di orientamento hanno aderi-
Massimo Provinciali, segretario generale dell'APL, e la prof. Cristina Grieco, asses-
sore regionale all'istruzione e formazione.
Mille studenti hanno partecipato alle giornate di approfondimento dedicatealle figure professionali dello scalo labronico. Larga adesione da parte degli operatori
to la Capitaneria di Porto e i principalistakeholder della comunità portuale: da-gli agenti raccomandatari marittimi aglispedizionieri, sino ai piloti, agli ormeg-giatori, ai rimorchiatori e ai terminalisti.Hanno partecipato anche gli stessi dipen-denti dell’Autorità Portuale, che si sonomessi a disposizione dei ragazzi per spie-
gare funzioni e attività dell’ente di gover-no del porto.«Il collante più importante tra il porto e lacittà sono le persone – ha deichiarato ilsegretario generale dell’APL MassimoProvinciali - ed è alle persone, in partico-lare ai ragazzi, che dedichiamo ogni annole nostre attenzioni, rinnovando iniziativead alto valore educativo, come Porto Aper-to, e sviluppando percorsi di orientamen-to alle professioni del mare che speriamo
possano essere utili al futuro personaledegli studenti. Oggi abbiamo gettato unseme su un terreno che ci auguriamo pos-sa dare, nel medio e lungo periodo, buonifrutti».Alla conferenza stampa è intervenuta an-che l’assessore regionale Cristina Grieco:«Devo ringraziare Port Authority, Porto diLivorno 2000 e Camera di Commercio per queste belle iniziative – ha detto –, quan-
do ho iniziato la mia esperienza come diri-gente scolastica al Vespucci c’era comeun muro ideale tra il porto e la città. Negliultimi anni la situazione è cambiata in me-glio: è fondamentale che la scuola e ilmondo del lavoro continuino a parlarsi ela risposta da parte del territorio non èmancata».
F inalmente anche a Li vorno si svolgeràun evento scientif ico di grande interesse nel campo della medicina. Per la pr ima volta inf atti l a cittàospiteràun Congresso Nazionale, quello dell a SocietàI taliana di Nefrocardiologia (VI I I Congresso Nazionale).L’ organi zzatore di questo prestigi oso convegno èil Prof . Giampaolo Bernini , noto accademico pisano che lavora presso Dipartimento di Medicina Clin ica e Sperimentale (Centro Regionale di Rif erimento per la Di agnosi e Terapia dell ’ Ipertensione e dell ’ I potensione Ar teriosa) del- l’ Universitàdi Pisa.I ncari cato dal Consiglio Di rettivo dell a Società, di cui èmembro oltr e che Segretari o Naziona- le, ha deciso di r ealizzare questo evento a L ivorno, sua cittànatal e, anzichénell e sedi pisane più comunemente uti li zzate per questo genere di prestigiosi appuntamenti.
Per questo Congresso sono stati invitati noti ri cercator i a l ivello internazionale provenienti dalle maggiori Uni versitàI taliane che aff ronteranno problemi i nerenti l e patologie renali e cardiovascolar i che, nell’ insieme, rappresentano la pri ncipale causa di mor te e disabili tà.Questo evento scient if ico che si svolgeràdal 12 al 14 Maggio pr esso la sede congressual e dell a Fondazione L.E.M ., oltre all ’ in teresse per gl i operatori del settore, èuna occasione per l a crescita cul tur ale della nostra ci ttà, cittàche per posizione e stori a avrebbe le carte in tavola per rappresentare meta ideale di eventi di r isonanza nazionale.
A Livorno si parla di medicina
CONGRESSO DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI NEFROCARDIOLOGIAAL LEM NEI GIORNI 12-14 MAGGIO
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Per il biennio 2016/2018
Il Centro:
nuovoconsigliodirettivo
Nei giorni scorsi si è svolta l'assem- blea dei soci dell'Associazione Cultu-rale IL Centro che, dopo l'approvazio-ne del bilancio di esercizio 2015, ha elet-to gli organi sociali.
E' stato rieletto, per il biennio 2016-2018alla presidenza Enrico Dello Sbarbamentre sono entrati nel nuovo Consi-glio gli eletti: Massimo Cappelli; Ren-
zo Ciacchini; Sergio Cini; Valeria
Grillo; Luca Lischi; Franco Spugne-
si; Cristiano Toncelli.
Supplenti: Daniela Armani; Mario Liuni; Maurizio Piccirillo.
Collegio dei Revisori:Salvatore D'Ange-lo; Mario Lorenzini; Mauro Paoletti.
Martedì19 si riunito il consiglio nel
corso del quale si è proceduto alla di-stribuzione degli incarichi sociali.Su proposta del presidente FrancoSpugnesi e Cristiano Toncelli sarannoi due vicepresidenti, Sergio Cini, teso-riere, Valeria Grillo segreteria e comu-nicazioni. Maurizio Piccirillo delegato
per la sede distaccata di RosignanoMarittimo.
Nel corso della riunione sono state de-finite le linee programmatiche: l'orien-tamento resta quello di qualificare,sempre di più, il ruolo importante e si-
gnificativo che il Circolo Il Centro, an-che attraverso la diffusione dell'omo-nimo periodico, svolge sia nella cittàche nell'intera provincia.
L’Associazione Italiana Maestri Cattolici si avvia a celebrare settanta anni di presenzanella Scuola. Una presenza attiva, responsabile,della quale siamo stati testimoni a Li-
vorno fin dalla sua costituzione, attraverso le tante riforme che via via sono staterealizzate dal dopoguerra a oggi.A Livorno, Sandra Cavallini è da tanti anni presidente provinciale e la conosciamo bene
per essere stata con noi nel Distretto Scolastico 20 in difesa di una razionalizzazione“intelligente” e non limitata ad una somma algebrica fra scuola d’indirizzo diverso.E abbiamo chiesto alla Presidente di informarci sulla situazione della scuola livornese.“Premesso che l’AIMC sta mantenendo una posizione di tutto rispetto nella scuola
italiana, tenendo fede ai principi su cui l’Associazione si fonda da 70 anni, seguia-
mo l’evolversi della situazione legate alle realtà locali che in Toscana sono di
notevole portata per la presenza di tre Università e possiamo ben dire di occupare un
certo spazio e di ricevere un buon ascolto”.
“A Livorno - ha proseguito la presidente Cavallini - collaboriamo con l’Amministra-
zione Comunale per quanto riguarda il SETTEMBRE PEDAGOGICO e per tutte leiniziative che riguardano la politica scolastica.Siamo presenti negli Organismi della
Diocesi con compiti di responsabilità cosi come siamo presenti nelle Associazioni
cattoliche e laiche di volontariato occupando anche cariche di responsabilità asso-
ciative e parrocchiali,Inoltre l’AIMC fa parte degli Organismi sindacali della scuola
a livello provinciale e regionale”.
Abbiamo chiesto qualche dato ufficiale relativo alla popolazione scolastica.Questi i dati relativi a tutta la provincia.
Nel corrente anno scolastico che sta per concludersi gli studenti sono 40.373(+0,3rispetto all’anno scorso), così suddivisi: Materne 4.827; Elementari 13.239; Medie 8.532;Secondarie 13.755LIVORNO: Materne 2.060; Elementari 6.665; Medie 4.530; Secondarie 7.455 Totale 20.710.Sono dati che meritano una certa attenzione e ci riserviamo di esaminarli in seguito.Ringraziamo Sandra Cavallini per la disponibilità dimostrata nei nostri confronti e leauguriamo buon lavoro all’AIMC.
MARIO LORENZINI
L’ASSOCIAZIONE ITALIANA MAESTRI CATTOLICI HA 70 ANNI
Intervista con la presidente Cavallini
è CAF, via Cecconi 40 - Tel. 0586/811809 - Livorno
è Patronato, via degli Apostoli 5 - Tel. 800740044 - Livornoe
sport, tempo libero, volontariato
assistenza, consulenza, sostegnoai lavoratori, ai giovani,ai migranti, alle famiglie
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Livorno
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Ormai non ci sono più titoli da ri-
servare agli esponenti dei 5Stelle.
Nella opinione pubblica sta cre-
scendo la preoccupazione per la
tenuta del sistema democratico del
nostro paese dopo oltre ottantaanni dalla sua nascita.
L'oltranzismo, il giustizialismo esa-
sperato, la logica distruttiva contro
il sistema condita da un'arroganza
senza fine, una miscellanea di fat-
tori negativi che cominciano seria-mente a preoccupare gli italiani.
Per la verità, stando ai sondaggi,
molti ritengono di avere trovato in
questi "esaltati esponenti del movi-
mento 5Stelle" la panacea per ri-
solvere tutti i mali del nostro pae-se. o le loro frustrazioni.
Dappertutto a livello nazionale, in
parlamento oggetto di continue in-
decenti ed esasperate manifesta-
zioni di protesta, magari in combi-
nazione con i leghisti ma anchenel-le altre assemblee elettive seguo-
no una logica meramente distrutti-
va: tutto è da condannare, non fan-
no nessun sconto: il sistema paese
deve essere rovesciato come un
calzino, predicano ipotetiche egua-glianze, fanno proposte di marca
meramente elettoralistica pur sa-
pendo di non essere in grado di
attuarle stante la situazione com-
plessiva dell'economia del paese.
Ritengono di essere i depositari diogni realtà, sono degli insani pre-
dicatori di odio e di minacce, pun-
tano a destrutture, in ogni occasio-
ne, la dignità del nostro paese. E
lo fanno aggredendo tutto e tutti,
lo fanno a Rosignano dove accu-sano il PD e Rifondazione di non
pagare le tasse comunali per le tar-
ghe affisse all'esterno delle loro se-
zioni dimentincado di essere morosi
per il mancato pagamento di quel-
le dovute per l'utilizzo di sale co-munali, lo fanno a Livorno dove
stanno alimentando una sterile po-
lemica, ormai datata contro le in-
sufficienze delle precedenti ammi-
nistrazioni, ignorando i fallimenti
che la giunta Nogarin sta giornal-mente inanellando, alimentando
contrasti e polemizzando con tutte
le istituzioni nazionali e regionali
con gli enti economici, con il mon-
do dell'associazionismo, con i sin-
dacati.Cercano di limitare la libertà di
stampa impedendo, come è acca-
duto con il mensile Il Centro, diret-
to dallo scrivente, a cui è stato for-
malmente inibita la distribuzione al-
Cresce il numero dei "cittadini pentiti"
I fallimenti che la giunta grillina sta giornalmente alimentando contrasti con le istituzioninazionali e regionali, con gli enti economici, con il mondo dell'associazionismo, con i sindacati
Un quadro su Don Giovanni Battista Quilici (Livorno 1791 - 1844).
di Enrico Dello Sbarba.
l'interno della sede comunale, stan-
no alimentanto "una caccia alle stre-ghe", contro tutto e contro tutti pun-
tando, tendezialmente a minare il
pluralismo delle opinioni.
Sono giustizialisti a senso unico: giu-
stizialisti nei confronti degli avversari
politici che hanno ricevuto un avvi-so di garanzia ed invitati formalmen-
te a dimettersi, disponibili ed acqui-
scenti quando sono i loro esponen-ti politici ad essere coinvolti in vicen-
de giudiziarie.
E' crescente a Livorno il numero dei"cittadini pentiti" di avere concorso
all'elezione di Filippo Nogarin a sin-
daco della città ed avere consenti-
to, sia pure con una percentuale
minoritaria, di conquistare il
comune:una città, Livorno che stavivendo uno dei momenti più "palli-
di" della propria storia.
Pensavano tanti livornesi di assicu-rare un percorso nuovo alla città
dopo le insufficienze delle giunte
precedenti, si stanno rendendo con-to di essere caduti, clamoramente,
dalla padella nella brace.
Filippo Nogarin
di avere concorso all'elezione di Nogarin
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LUDOPATIA:
Malattia sociale
Ne ha parlato al nostro Circolo il dott. Andrea Raiano
Il dottor Andrea Raiano, presidente del-la lega dei consumatori di Livorno, e re-sponsabile nazionale per la stessa dellalotta al gioco d’azzardo è stato ospitevenerdì 29 del nostro circolo per un in-
contro “La battaglia contro le slot ma-chine” che, ben oltre al titolo, illustrava
per icolo rappresentato dal l’eccessivadiffusione del gioco d’azzardo, in ognisua forma, nel nostro paese e delle ini-ziative di contrasto che si auspica, pos-sono contenerne gli effetti più dannosi.I numeri sono veramente impressionan-ti: circa 10 milioni di giocatori abituali inItalia per un giro d’affari di oltre 90 mi-liardi annui. Non ci sono dati disaggre-gati per Livorno ma sicuramente, visto
la tradizionale propensione dei nostriconcittadini alle scommesse, si tratta digrosse cifre. Comunque, afferma il no-stro relatore, sono soldi sottratti all’eco-nomia sana e così si danneggia tutta lasocietà, non solo le tasche dei giocatori.Purtroppo le continue progressive libe-ralizzazioni dell’azzardo (fino a una ven-tina di anni fa vietato) che lo Stato hautilizzato per trovare una facile fonted’introiti, hanno sdoganato, anche so-cialmente, il gioco d’azzardo e poi la tec-nologia l’ha reso l’accesso facile e di-
sponibile ovunque.Recentemente sembra cresciuta nel Go-verno la consapevolezza dei danni che
l’abuso dell’azzardo può provocare an-che alla società disponendo un percor-so di cura dei ludo dipendenti e vie-tando la pubblicità diretta in televisio-ne .Ancora più preoccupante è l’accessoal gioco dei minori, stimati in circa400.000, reso possibile senza troppedifficoltà dalla tecnologia dei compu-ter o degli smartphon in possesso diquasi tutti i ragazzi. Quasi inevitabili iguasti che provoca negli adolescenti eche talvolta sfociano anche in suicidi.Andrea Raiano, in questo panorama ne-gativo ha introdotto anche qualcheelemento di luce. Intanto lui che è an-che, o forse soprattutto, maestro di scac-chi e dama, ha intrapreso un bel percor-so presso le scuole cittadine con il pro-getto “gioco scaccia gioco” che basan-dosi sulla diffusione del gioco degli scac-
chi intende formare e sollecitare il sanospirito di competizione. Il giocatore cioènon è un solitario che vuole solo vince-re, come il frequentatore delle slot, mauno che mette in gioco l’impegno, intel-ligenza, la propria abilità, la socialità nelgiocare con gli altri che divengono piùimportanti del risultato stesso.Anche l’oratorio dei Salesiani si è as-sociato al progetto mettendo a dispo-sizione due pomeriggi a settimana lo-cali e scacchiere per i ragazzi che lo fre-
quentano.I 400 alunni incontrati la mattina del 7giugno si troveranno alla terrazza Ma-scagni per una mattinata di dama e scac-chi viventi. Inoltre il 24 maggio alle21,15 presso il cinema dei Salesiani sarà
proiettato un film sulla dipendenza dalgioco d’azzardo dal titolo “Una nobilecausa”Al termine i numerosi intervenuti conun caldo applauso hanno ringraziato ilrelatore sia per l’incontro e soprattut-to per l’opera che, con tanta passione
porta avanti. Il presidente Dello Sbar- ba ha consegnato all’amico Raiano latessera d’onore d’iscrizione al “Cen-tro” invitandolo ad altri appuntamentisul tema.
di Franco Spugnesi(eds) - Il 27 aprile è venuto a manca-re Padre Valentino Davanzati, una fi-
gura di alto rilievo nella storia della
nostra città. Aveva lasciato Livorno
da ormai dieci
anni, obbenden-
do, suo malgra-
do, da buon gesu-
ita di ordini del
Suo provinciale.
Padre Davanzati
che abbiamo
avuto la fortuna
di incontrare ca-
sualmente a Roma nella stupenda
Chiesa del Gesù, è ricordato nella
nostra città come il fondatore del Cen-
tro Artistico Il Grattacielo. Fu quella
del trasferimento a Firenze e poi a Roma
di Padre Davanzati una grave perdita
non solo per la Chiesa livornese ma
anche per la cultura di questa città a
cui era grandemente legato.
Proprio nel Suo ricordo il Centro Ar-
tistico Il Grattacielo ha continuato
la sua importane missione educativa
nel campo teatrale a conferma della
lungimiranza di quello che resta uno
dei personaggi di prima linea della
Chiesa e della cultura cittadina.
Padre Davanzati,
un uomodi spessore
Padre Davanzati, recentemente scom- parso, voglio ricordarlo per una inizia-tiva culturale che non ha poi più avutoseguito in città, “I Lunedì Danteschi”,lettura sistematica della Divina Com-media.Ho conservato il programma dell’anno1985-86: Il Paradiso.Relatori i professori: Francesco Loi,Francesco Loi, Loretta Tonelli, Gio-vanna Carozza, Giovanni Gelati, Giusep-
pe Giarratana, Francesco D’Elia, Salva-tore Lauretta, Ferruccio Innocenti, Lu-ciano Merlini, Walter Martigli, AntonioTancredi, Valentino Davanzati.
Grazie - Mario Lorenzini
I Lunedì Danteschi
di Padre Davanzati
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8/17/2019 Il Centro Maggio 2016
14/24
e-mail: [email protected] 14 Montecatini Val di Cecina
L'Amministrazione si dimostra approssimata e pasticciona
a due anni dal suo insediamento a Livorno
A due anni dal suo insediamento, la
giunta grillina Nogarin mostra tutti i suoi
limiti. Un’Amministrazione approssi-
mata e pasticciona (quanti amministra-
tori sono stati sostituiti in pochi mesi
all’Aamps?) che non ha dato risposta
alcuna ad una Livorno stremata da una
crisi che la vede, con Massa Carrara,fanalino di coda in Toscana nelle sta-
tistiche dei consumi (deflazione) , del
reddito e della disoccupazione.
Nogarin resta chiuso nel suo fortino ed
è refrattario ai tentativi di salvataggio
e collaborazione lanciati da altri sog-
getti istituzionali, perché targati PD,
come è avvenuto per la sanità (ospe-
dale), per i trasporti, per i rifiuti (Aam-
ps), per il porto (Darsena Europa).
Solo la pervicacia del presidente della
Regione Enrico Rossi ha consentito
lo sblocco, per ora solo sulla carta,della costruzione della Darsena Euro-
pa, ma la città nel suo complesso lan-
gue.
Per esaminare anche l’altra sponda po-
litica, devo dire che la grande colpa
delle passate amministrazioni e della
classe dirigente di allora (PCI, PSI, DC
per la parte che loro compete come
maggioranza o opposizione) fu di non
aver compreso appieno le conseguen-
ze disastrose, anche nel nostro terri-
torio, della fine delle grandi fabbrichea partecipazione statale e soprattutto
di non aver neppure chiesto allo stato
centrale investimenti ed insediamenti
produttivi sostitutivi.
Tutto ciò oggi deve essere superato per
il bene della città ed il PD , prima forza
politica cittadina e maggiore forza di
opposizione, deve far capire ai livorne-
si con parole chiare, comprensibili
come slogan, il suo programma sulle
questioni più importanti:
- Ospedale nuovo: dove, come, quan-
do;- Reindustrializzazione con creazione
di numerosi nuovi posti di lavoro:
dove, come, quando;
- Rilancio dell’immagine della città, ora
appannata anzi disastrata.
Ritengo che aver inserito Livorno fra le
“aree di crisi industriale grave e com-
plessa” sia stato un traguardo importan-
te ma di per sé non sufficiente. Occor-
re invece che il PD oltre ad allertare la
Regione debba richiamare il Governo
centrale (Renzi dove sei?) per reindu-
strializzare forzosamente il territorio
della nostra città, così come ha già fat-
to per Piombino.
Se ciò non avverrà, Livorno continue-
rà nel suo declino produttivo e occupa-
zionale: resterà un luogo ameno sulla
costa tirrenica adatto per svernare e
per i pensionati ma i suoi giovani con-
tinueranno a fuggire verso altre città
della Toscana o addirittura verso l’este-
ro.
I limiti della giunta grillinadi Renzo Ciacchini
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di Benedetti SergioVia Indipendenza 3 - Venturina TermeTel. 0565851212 - Cell. 3389243719
Otello
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8/17/2019 Il Centro Maggio 2016
15/24
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15 Rosignano
FINALMENTE RAGGIUNTO L'ACCORDO TRA COMUNE E LA SOC. SOLVAY
Riapre il mitico Teatro SolvayUna serie di buone notizie provengono fi-nalmente dalle "teste d'uovo" che gesti-cono le realtà rosignanesi anche perchèinvestono il settore della cultura e dellaspettacolazione in grave crisi dopo la chiu-sura, quasi in contemporanea, del cinemae della sopravvenuta inagibilità della ten-sostruttura di Castello Pasquini.Diciamo, subito, a riguardo che questaspecie di "teatro tenda" non aveva maiottenuto grandi credenziali da parte del-la cittadinanza ed anche dei turisti: fu re-
alizzata, in via provvisoria, una ventinadi anni fa, poi, come spesso succede, il provvisorio è divenuto definitivo ed ab- biamo dovuta sorbircelo fino all'estatedel 2015.Poi un fortunale, nel marzo scorso, ha pro-dotto danni gravissimi tali, che, per gli alticosti richiesti per la riparazione, si è op-
portunamente deciso di rimuoverla in viadefinitiva e far riconquistare ampi spazi al-
E' nata a Rosignano un' associazione di grande livello cultu rale e che mancava da sempre. Grazie all ' impegno di alcuni volenterosi tra cui, colu i che possiamo defi ni re " il trascinatore" èstata costitu ita l' associazione Amici di " M .AR.CO" coordinata, da Riccardo Canti ni - un vadese - di grande sensibi li tàcul tur ale ed arti stica. L 'oggetto ècontenuto nella bozza di statuto recentemente proposto
nel primo incontro di cui pubblichiamo, opportunamente, una foto.E' un 'associazione che seguiremo con continu itàed attenzione anche perchèsi colloca nel solco di una seri e di i niziative lanciate dall' Ammini strazione Co- munale di Rosignano e di cui ci siamo occupati propri o su queste pagine.Ed all ora, grazie, augur i e buon lavoro.
l'esterno del Castello Pasquini.E da questa, per tantissimi "fortunata coin-cidenza", la Giunta Comunale, grazie an-che alla vivacità ed alla perspicacia del-l'assessore al turismo ed alla cultura LiciaMontagnani, è riuscita a trainare il sinda-co e l'assessore Piero Nocchi, in un am-
pio processo di rinnovamento.Dunque, l'accordo, finalmente raggiunto,tra Comune e Soc. Solvay, consentirà la
piena utilizzazione del mitico Teatro Erne-sto Solvay (faceva male vedere ridotto alsilenzio ed alla inattività una delle struttu-re di spettacolazioni più belle e razionalidell'intera provincia e non solo).In quel teatro saranno trasferite tutte le at-
tività di quel settore.Il Sindaco Franchi assicura che, fin dal pros-simo autunno, inizierà, dopo tanti anni, lastagione teatrale in linea con le tradizioni ela storia del teatro Solvay.Castello Pasquini, anche con lo sperabileconcorso della Regione, sarà oggetto diinterventi di riqualificazione e mantenzio-ne straordinaria.
Non appena conclusi i lavori, sarà destina-to ad ospitare programmi ambiziosi: con-vegni, esposizioni ed anche mostre merca-to di rilievo. In estate, all'aperto, anche un
programma di concerti.Ma non basta, la Fattoria Arcivescovile,che si trova nel rione il Castello a Rosigna-no Marittimo, sarà arricchita di un audito-rium in grado di ospitare 200 persone per spettacoli e convegnistica.Ultima, ma non meno importante novità: ilComune ha in programma un bando di gara
per trasformare la sala Don Nardini a Rosi-gnano M. in cinematografo per raccoglierel'appello di tanti cittadini dopo che è venu-ta meno la sala di Portovecchio.
Ecco non ci sembra poco: vogliamo solosperare che tutto quanto "emerso" dalledichiarazioni del Sindaco e degli assessoriMontagnani e Nocchi si trasformi, in bre-ve, in una luminosa realtà.
eds
Amici di M.AR.CO
Il Teatro Solvay
Il gruppo dei promotori
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e-mail: [email protected] 16 Montecatini Val di Cecina
Si è celebrata anche nel Comune di Montecatini Val di Cecina
La 71ª Festa della Liberazione
Anche quest’anno l’AmministrazioneComune di Montecatini Val di Cecina,
ha celebrato la ricorrenza del 25 Apri-
le, che in questo 2016 corrisponde al
71° anniversario della liberazione del-
l’Italia dal nazi-fascismo.
Quest’anno l’iniziativa è stata realizza-
ta in collaborazione con l’ A.N.P.I. –
Associazione Nazionale Partigiani
d’Italia – Sezione di Volterra, che era
rappresentata alla cerimonia dal Dott.Ugo Ricotti.
Come di consueto, alle 10.30 le Auto-
rità, le Associazioni e vari cittadini si
sono ritrovati presso il Palazzo Comu-
nale, dove sono sati ricevuti dal Sinda-
co e dal Vice Sindaco.
La cerimonia ha visto la presenza dei
Carabinieri di Ponteginori, con il Co-
mandante M.llo Nicola Barone insie-
me ad un militare della Stazione, e del
Vice Comandante della Polizia Locale
dell’Unione Montana Alta Val di Ceci-
na, Ispettore Davide Bartolini.
Nutrita anche la presenza dei rappre-
sentanti delle Associazioni del Comu-
ne, con i rispettivi labari e bandiere.
Erano infatti presenti l’ “Associazione
Combattenti e Reduci” di Montecatini,
l’ “Associazione Carabinieri in conge-
do” di Montecatini, la “Croce Rossa Ita-
liana” – Comitato di Montecatini, la
“Pubblica Assistenza Humanitas” di
Ponteginori, la “Associazione Volontari
Val di Sterza” di Gabella-Sassa, la
“Pro-Montecatini”, il “Piccolo TeatroMontecatinese”, la “Associazione Sto-
rico-Culturale La Torre” di Montecatini.
Per quanto riguarda i partiti politici, era
presente il Partito Democratico, nella
persona del suo segretario comunale
Renzo Rossi.
La rappresentanza istituzionale era for-
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mata dal Sindaco, dal Vice Sindaco
Elena Margherita Pala, dal Consiglie-re Yuri Sarperi e dal Consigliere Al-
berto Fiorini.
Dal palazzo comunale è poi partito il
corteo fino alla Chiesa Parrocchiale di
San Biagio, dove Don Enrico Vanzini
ha officiato la Santa Messa con la be-
nedizione finale delle tre corone di allo-
ro dell’Amministrazione Comunale.
Al termine della Messa, il corteo si è
portato al Parco della Rimembranza
dove sono state deposte le prime due
corone ai monumenti ai caduti che sitrovano all’interno del parco.
Infine, il corteo è giunto in Piazza
della Repubblica, presso il Monumen-
to ai Caduti, dove vi erano molti citta-
dini in attesa. Il Sindaco ha deposto
la corona di alloro al Monumento
mentre il Maestro Luciano Nannini
eseguiva magistralmente le note del
Silenzio Militare, al quale ha seguito
il suono dell’Inno Nazionale.
L’intervento del Sindaco si è basato
soprattutto sui valori fondamentali rap-
presentati dalla Festa della Liberazio-
ne, quali la libertà, la democrazia, la
giustizia sociale, l’uguaglianza ed ha
ribadito la necessità di festeggiare sem-
pre con maggiore convinzione questaFesta, dandogli anche un valore attua-
le e di riscossa per le classi più deboli
ed in difficoltà della nostra società. Ha
esaltato il valore della Resistenza e
l’opera di chi ha combattuto per la li-
bertà, Partigiani in testa. L’intervento
del Sindaco sé è concluso con “W la
Resistenza! W il 25 Aprile! W la Re-
pubblica!”.
Ha concluso la cerimonia l’intervento
del Dott. Ugo Ricotti, in rappresentanza
dell’A.N.P.I. di Volterra, che ha parlatodi quel periodo terribile al quale è segui-
ta la Liberazione dal nazi-fascismo, gra-
zie alla lotta partigiana e di appartenenti
ai vari partiti antifascisti. Tra l’altro, Ugo
Ricotti è figlio del Partigiano Mario Ri-
cotti di Ponteginori e nipote dell’omoni-
mo zio Ugo Ricotti, trucidato dai tede-
schi a Guardistallo insieme ad altre 62
persone, il 29 Giugno 1944.
Al termine della cerimonia, gli Ammi-
nistratori Comunali, ringraziando tutti i
presenti, hanno espresso la loro soddi-
sfazione per la riuscita della cerimonia
del 25 Aprile e che ha visto, tra l’altro,
una buona partecipazione di cittadini.
Via della Villana, 126, Rosignano Solvay-CastiglioncelloTelefono:0586 760981
di Sandro Cerri
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8/17/2019 Il Centro Maggio 2016
17/24
periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17 Cultura
AREZZOSan Giovanni ValdarnoMontevarchiTerranuova BraccioliniLoro CiuffenaViale Santa Margherita (AR).............................................SIENAAbbadia san SalvatoreSovicille.............................................FIRENZEViale Guidoni (FI) *San Polo (FI)Fucecchio * in ristrutturazione.............................................
DISTRIBUTORI STRADALI Benzina, Gasolio, Gpl e Metano
LUCCAGallicano
AntraccoliAltopascioPonte alla Ciliegia.............................................
PISTOIAPanicagliora.............................................
LIVORNOVia Cattaneo (LI).............................................
PISAMontecatini Val di Cecina (Loc. La Bacchettona).............................................
La sezione di Livorno della Fidapa B.P.W.Italiy presieduta da Giuseppina Bombaci,ha svolto recentemente, con molto suc-cesso, il tema nazionale di questo bien-nio: “ I talenti delle donne: una risorsa
per lo sviluppo sociale, economico e po-
litico del nostro Paese”.
La manifestazione dal titolo “Un’eccel-lenza al femminile – L’arte del restauro”
alla presenza della vice presidente delDistretto Centro Patrizia Bonciani, dellesocie, degli invitati e di molti studenti (aiquali è stato rilasciato un diploma di fre-quenza), si è svolta all’Hotel Palazzo aLivorno.E’ intervenuto Andrea Muzzi, soprinten-dente alle Belle Arti e Paesaggio per le pro-vincie di Pisa e Livorno, quindi si sono
alternate le relatrici Maria Concetta Capua,restauratrice di beni culturali; Monica Biet-ti, direttore coordinatore del Ministero dei
beni e delle attività culturali e del turismo(noto con l’acronimo MiBACT); ManuelaOzino Caligaris, funzionario restauratoreMiBACT; Lidia Rissotto, restauratoreconservatore, storico dell’Arte.Il tema nazionale ha offerto un’ulterioreopportunità di confermare la capacità delledonne, di dimostrare i loro grandi pregi, leloro doti e capacità e fare la differenza tratutti e di come sia possibile, per passione e
per talento, creare momenti di eccellenza alfemminile nei vari campi, malgrado tutti gliostacoli legati all’universo donna.L’importanza delle donne nell’arte del re-stauro è fondamentale! In Italia, circa il 90
per cento dei restauratori sono femmine.Signore ben organizzate, che amano pro-fondamente il loro lavoro, preparatissime.Esse hanno trasmesso a tutti i presenti,soprattutto agli studenti, l’amore e la gran-de responsabilità di agire, di attivarsi sulleopere d’arte. Ogni relatrice ha diffuso e
comunicato le proprie esperienze, le pro- prie soddisfazioni fatte di fatica e con-temporaneamente di gioia nel vedere benripagata la propria professionalità: hannoraccontato dei restauri della Basilica su-
periore di Assisi, di Benozzo Gozzoli, del
Palazzo Rosso di Genova, della Cappelladegli Scrovegni, della Tomba di Ciro ilGrande, di Koiné, del Palazzo Reale di To-rino ed altro ancora.Il restauro è quell’attività o meglio quel-l’arte legata alla manutenzione, conserva-
zione, cura ed anche al ripristino, alla ripa-razione delle opere d’arte, dei monumenti,dei beni culturali dei manufatti storici come
possono essere un dipinto una statua un bene architettonico o un oggetto al qualeè stato riconosciuto un particolare valo-re. Naturalmente si restaura la materia del-l’opera d’arte per la grande importanza
popolare. estetica e storica. La storiogra-
fia del restauro è antichissima sia in Gre-cia che a Roma e così avanti nel tempofino alle ultime recenti opere.
Un’eccellenza al femminile
l’arte del restaurodi Laura Conforti Benvenuti
Una fase del dibattito
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8/17/2019 Il Centro Maggio 2016
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e-mail: [email protected] 18 Cultura
IN UN LIBRO DI MASSIMO SIGNORINI PER L'ASS. ACCADEMIA DEGLI AVVALORATI
Il genio musicale di G.P. Schulthesiusdi Marisa Speranza
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Un personaggio sconosciuto, di cui finoad oggi si sapeva ben poco, è salito inquesti giorni agli onori della cronaca cit-tadina per una giornata molto speciale alui dedicata . Si tratta di Giovanni PaoloSchulthesius di cui si è appena celebratoil bicentenario della morte (Livorno 18aprile 1816). Un genio musicale a cui l’As-sociazione Accademia degli Avvalorati harivolto la sua attenzione, riscoprendone
la ricchissima memoria con una serie dimanifestazioni cittadine e la pubblicazio-ne di un bel volume (Edizione “Il Campa-no” di Pisa).L’autore, Massimo Signorini, presidentedell’Accademia, vi ha profuso la compe-tenza e l’attenzione di un appassionatodivulgatore. A partire dalla biografia : G.P.Schulthesius, nato nel 1748 a Feccheim
bei Neustadt in Baviera, frequentò a Co- burgo il Gymnasium Academicum Casi-mirianum e contemporaneamente studiò
organo e composizione con il proprio pa-dre. Nel 1770 si iscrisse all’Università diErlangen e, dopo un severo biennio distudi, a 24 anni si diplomò in TeologiaProtestante. Poi iniziò il ruolo di vicariatoin una parrocchia di Coburgo, dopo es-sere stato ordinato a Erlangen nel 1772.L’anno successivo si trasferì a Livorno inqualità di primo pastore luterano dellachiesa protestante d’Italia, su chiamatadiretta del Consiglio degli Anziani dellaCongregazione Tedesca-Olandese dellanostra città, dove rimase fino alla morte.Possiamo solo immaginare l’impatto cheebbe, nella società livornese del tempo,un uomo dalle qualità eccezionali quali eglidimostrò di possedere, al punto da esse-re soprannominato “dottissimo” per la
sua immensa cultura e facilità a spaziarecon profonda competenza da una materiaall’altra (conosceva perfettamente, oltreil tedesco, l’italiano, l’inglese, il francese,il greco e il latino).
Nel suo lungo percorso di residenza li-vornese ebbe modo di coltivare la suagrande passione per la musica e la com-
posizione musicale, producendo diverse
opere soprattutto per pianoforte accom- pagnato da violino, viola e violoncello.La sua fama crebbe a tal punto che nel1782 si fece sentire al pianoforte con lesue composizioni dal Granduca Leopoldodi Toscana e la duchessa di Parma. Fuanche un cultore degli studi letterari e unottimo insegnante: tra i suoi allievi ebbeEnrico Mayer e i suoi tre fratelli. Nel 1807divenne segretario perpetuo della Classedelle Belle Arti dell’Accademia Italiana diLettere, Scienze e Arti. Presso la Bibliote-
ca Universitaria di Pisa sono conservatiun’ottantina di preziosi documenti mano-scritti in cui illustri personaggi gli scrivo-no : tra questi Giovanni Paisiello e UgoFoscolo. La corrispondenza epistolare trail Pastore e il Poeta testimonia quanta sti-
ma vi fosse tra i due, vista la condivisione
di impegnative questioni letterarie. Del re-sto, essi poterono incontrarsi anche a Li-vorno dove il Foscolo soggiornò a Monte-nero, nella villa denominata del Buffone.Il libro è ricchissimo di notizie attinentialla vita del musicista e al contesto in cuiegli si trovò ad operare: dalle fonti biblio-grafiche storiche-musicali, ai cenni storicisulla Congregazione Olandese-Alemannae a una breve cronologia degli eventi vis-suti dalla Nazione omonima; da alcuni fron-tespizi storici delle pubblicazioni inerenti
saggi musicali, alla memoria sulla musicada Chiesa e l’opera teorica di Schulthe-sius. In suo onore, e alla presenza delleautorità cittadine, è stata affissa una lapi-de commemorativa sulla facciata del Pa-lazzoComunale di Livorno in via Pollastri-ni dove egli abitò. Le manifestazioni sisono susseguite per l’intero arco della gior-nata (18 aprile): dalla Chiesa degli Olande-si sugli Scali omonimi, al Cimitero dellaCongregazione in via Mastacchi, dovesono presenti i resti di Schulthesius ; dal-l’auditorium dell’Istituto Mascagni, con
tanto di concerto, alla Chiesa della Ma-donna, nella via omonima, dove è statoofferto un ultimo omaggio musicale cura-to dall’Ass. Accademia degli Avvalorati.A cui va il merito di una riscoperta mirataal recupero storico degli accadimenti sto-rico-musicali avvenuti a Livorno nel suolontano e più recente passato.L’auspicio? “Una sinergia e collaborazio-ne tra più soggetti (associazioni culturali,università italiane e straniere, archivi, bi-
blioteche, Soprintendenza, Ministero dei
Beni Culturali, enti locali, regionali e inter-nazionali…) al fine di redigere un proto-collo d’intesa per la stesura di un pianostrategico mirato alla realizzazione di unCentro Internazionale di studi su “Livor-no città storica delle Nazioni”.
Giovanni Paolo Schulthesius(Fecchein bei Neustadt 1748 - Livorno 1816)
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periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7 Cultura 19
QUARTO APPUNTAMENTO
di Paolo Arzilli
Memorie di una strega rossaSpiega l’autore Giuseppe Zaccaria che “è
stata una delle donne più influenti del
mondo, teneva rubriche su giornali e ri-
lasciava interviste, visitava accademie e
governi mentre suo marito parlava solo
nelle riunioni politiche e sfuggiva ai ri-
flettori. L’hanno dipinta come l’ultima
delle imperatrici bizantine, descritta
come donna indecifrabile e appartata, un
po’ Antigone e un po’ Elettra e per anni il più grande disegnatore satirico di Belgra-
do, Coram, ha tratteggiato il suo presi-
dente com un ragazzino complessato che
obbediva ciecamente agli ordini della
moglie-madre […] questa donna ha sfida-
to il mondo e ostinatamente, dal suo pun-
to di vista coerentemente, rivendica e ten-
ta di salvare la dignità di quelle scelte”.Il marito-presidente è Slobodan Milosevic,ex leader del Partito Socialista Serbo, ex
presidente della Serbia e della Repubblicadi Jugoslavia, il maggiore responsabile deimassacri avvenuti durante gli anni 90 nel
territorio dei Balcani; la moglie è MiraMarkovic, latitante in Serbia dal 2003, ov-vero dal momento immediatamente succes-sivo alla scadenza della protezione che l’im-munità parlamentare le aveva garantito finoa quel momento.La prima volta che sono andato a Sarajevo,12 anni fa, ciascuno dei membri delle varieassociazioni che incontrai si affrettarono aspiegarmi che la guerra che aveva colpitola Bosnia - e, in particolar modo, l’assediodi Sarajevo - era stato uno scontro senza
vincitori né vinti, in cui ognuna delle partiin causa era stata sia aggressore che ag-gredita; nel corso degli anni e delle suc-cessive visite a Sarajevo ho realizzatoquanto la teoria del “tutti sullo stesso pia-no” fosse, oltre che falsa, paradossalmen-te tendenziosa, rientrando in una logica dinon-attribuzione delle responsabilità in-dividuali (politiche, certo: le improvvisateazioni criminali dei vari gruppi paramilitari
presenti in gioco perdono di valore da-vanti alle premeditazioni machiavelliche e
agli errori di valutazione dei politici coin-volti), che sono da assegnare in quantità
differenti e a cui è necessario attribuirediverse gravità. Il conflitto nei Balcani èstato una guerra che ha visto un eserci-to aggressore, ovvero quello serbo, e
popoli aggrediti - prevalentemente quel-lo di origine bosniaca.Il libro di Zaccaria, “Memorie di una stre-ga rossa”, è un’intervista-fiume a MiraMarkovic, nel quale la moglie dell’ex pre-sidente descrive approfonditamente la
propria vita da figlia di militanti comuni-sti fino ad arrivare alla dissoluzione della
Jugoslavia e, successivamente, all’arre-sto del marito. È, per ovvi motivi, un librodi parte, o perlomeno l’intervistata cercadi renderlo tale: anche per questo moti-vo, o proprio per questo motivo, è unalettura necessaria per tutti coloro che, nel-l’affrontare analisi politiche e anche in
presenza di idee e opinioni personali bendefinite, sono interessati ad ascoltare piùdi una voce.
Mira Markovic: memorie di una strega
rossa. 40 anni di passione e potere a fianco di Slobodan Milosevic
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