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  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

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    Aut.ne del Tribunale di Livorno n 683 del 05/03/2001 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNO

    Anno XII - n 122 Maggio 2012

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    Se io fossiMonti

    me ne andrei

    segue a pag. 2

    Me ne andrei tranquillamente sen-

    za rancore alcuno e saluterei que-

    sto paese e questo popolo che non

    meritano di essere salvati.

    E questo un giudizio amaro e scon-fortante, assomiglia molto ad una

    resa senza condizioni ma di fronte

    allemergere di una realt, ormai

    sempre pi evidente, di un popolo

    che non vuole capire, ma forse ri-

    fiuta di capire, le dimensioni di una

    crisi senza precedenti che il paese

    sta attraversando, non certamente

    provocata dallattuale governo, la

    risposta potrebbe o dovrebbe es-

    sere una sola: arrangiatevi!

    Ormai evidente: gli italiani, in

    ogni luogo, dimostrano di non ave-

    re nessuna pazienza e di essere

    abituati a credere nei miracoli (il

    famoso stellone di marca rigida-

    mente italica) nei quali hanno cre-

    duto, con ostentata superficialit,

    in questi ultimi venti anni percorsi

    da sogni e fantasie.

    Pretendiamo, noi italiani, il mi-

    racolo immediato e non riuscia-

    mo a renderci conto che i fasti del

    berlusconismoche hanno marca-

    to gli eventi di quel periodo, vissu-ti nel bel mezzo di una fantasma-

    gorica illusione densa di sogni

    MeditazioneUn articolo dellOn. Ivo Butini

    La morale personale come la responsa-bilit penale.La responsabilit penale ha un organo digiudizio di livello costituzionale.La moralit personale in bala del siste-ma mediatico.

    Negli anni verdi dei primi apprendimentidella politica un illustre legale cattolicodisse a noi giovani democratici cristianiche la sua morale era il codice.Fu un rimprovero alla presunzione moraledei giovani ? Forse fu una lezione.

    Una ventina danni dopo Attilio Piccioni,al tempo Presidente del Consiglio Nazio-nale della DC, nel corso duna cerimonia aPiazza del Ges per lo scoprimento di unalapide che ricordava De Gasperi, osservche nei suoi discorsi De Gasperi non par-l molto del dovere di moralizzare la vita

    pubblica. De Gasperi fu persona integer-rima come lo fu Piccioni. Allora ?Allora, entrambi sapevano che la moralitdun uomo pubblico non viene dalle pre-diche che ascolta o dai proclami che dif-fonde. Quella morale viene dal di den-tro.E una concezione che rispetta lo Stato ele persone, uneducazione al dovere diassicurare dignit e sicurezza alla comu-nit sociale e anche una qualche umiltnellazione.Dalla risposta del legale fiorentino pas-sato pi di mezzo secolo, ma il problema sempre l. Mezzo secolo vissuto in un par-tito mi ha insegnato che sono i partiti ilcuore del problema, anche nelle istituzio-ni dellassolutismo fino allanarchia.

    Nelle societ umane c un conflitto per-manente tra il potere e la ricchezza.La posta in giuoco la pienezza delle li-

    bert.Dalla tarda memoria emergono i ricordi discuola. Piccarda Donati che spiega a Dan-

    te che la pace dei beati risiede nella volon-t di Dio. E Tacito scrive che chiamiamo

    pace dove fanno il deserto. Noi non sia-mo il deserto e la Terra non il Paradiso.Le parti si creano nel conflitto degli inte-ressi che cercano il potere per regolare laricchezza ovvero la ricchezza per condizio-nare il potere.Centra il buon vivere e centra la libert. Ela democrazia.E meglio contare le teste che spaccarle. Ledemocrazie sono per ordinamenti delicati

    e difficili dove gli interessi sono plurali edove il debole dovrebbe avere garanziepersonali come il forte. E difficile. Al cuoredi queste difficolt ci sono le parti ossiai partiti.C un non-detto nella retorica della demo-crazia.

    Gioved 17 Maggio, h. 18presso la sede del Circolo Il Centro

    Via Trieste 7 - Livorno

    Incontro con il

    Dott. Luca LischiDocente di sociologia delleducazione

    Universit di Firenze

    sul tema

    Noi Italia,

    Noi Livorno.

    La qualit della vita

    per una vita

    di qualit.

    segue a pag. 2

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    2 Politica

    Se io fossi Monti

    dalla prima pagina

    esaltanti, sono definitivamente tramon-

    tati.

    Non vogliamo renderci conto che lusci-

    ta da questa terrificante crisi che sta

    squassando il vecchio continente e non

    solo, sar lunga, difficile e densa di insi-

    die.

    Non vogliamo prendere coscienza che

    questo nostro benedetto paese ha perdu-

    to, negli anni, lo slancio, lenergia e len-

    tusiasmo di un tempo.

    Abbiamo dimenticato tutto quel fascio di

    valori e di requisiti che portarono lIta-

    lia del dopoguerra a quel miracolo au-

    tentico che non avvenne con un colpo dibacchetta magica ma attraverso grandi

    sacrifici, un impegno feroce e furioso con-

    densati da una grande tensione

    morale.Furono questi, cari amici lettori,

    gli strumenti che ci consentirono di con-

    quistare stima e prestigio in tutto il mon-

    do: i pi vecchi, come lo scrivente, ricor-

    deranno che si parl, a lungo nel mon-

    do, di miracolo italiano.

    Ma, in quel tempo, avevamo una classe

    dirigente di governo e di opposizione di

    primo livello, animata comera, dallesi-genza pr io ri taria di fa re , pr ima di

    tutto,linteresse del paese e quindi della

    comunit.

    Oggi, purtroppo, di fronte al devastante

    scenario che abbiamo drammaticamen-

    te davanti, restiamo allibiti e sconvolti e

    stiamo rapidamente perdendo la fede e

    la fiducia mentre si affievolisce quel sen-

    so della solidariet che costituirono, tut-

    te tre insieme, la quintessenza della no-

    stra rinascita.

    Questo governo di tecnici, di emergenza

    nazionale, chiamato al capezzale di un

    malato quasi terminale in sostituzione di

    quello precedente che, fino a qualche

    mese prima, ci illudeva che era ancora

    possibile continuare a vivere in un mon-

    do pieno di fantasiose certezze e nel-

    lillusione che tutto fosse a posto ed in

    ordine non certamente esente da cri-

    tiche e da errori e non , non pu essere

    considerato il migliore del mondo.

    Avremmo preferito tutti che, insieme alle

    mazzate fiscali, fosse gi stata indicata

    la strada per il rilancio delleconomiaed avesse assunto provvedimenti pi

    decisi in ordine alla semplificazione dei

    processi politici: ma non dobbiamo mai

    dimenticare che anche questo governo,

    cosiddetto tecnico, deve fare i conti con

    Meditazione

    Il popolo elegge i suoi rappresentanti deiquali, nel fondo, diffida.I rappresentanti, a loro volta, diffidanodegli elettori, che vanno in qualche modoammansiti.

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Autorizzazione del Tribunale di Livorno

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia il 3/5/20123/5/20123/5/20123/5/20123/5/2012

    Hanno collaborato a questo numero:Giuseppe Casini Lemmi, Laura Con-Giuseppe Casini Lemmi, Laura Con-Giuseppe Casini Lemmi, Laura Con-Giuseppe Casini Lemmi, Laura Con-Giuseppe Casini Lemmi, Laura Con-forti Benvenuti, Beniamino France-forti Benvenuti, Beniamino France-forti Benvenuti, Beniamino France-forti Benvenuti, Beniamino France-forti Benvenuti, Beniamino France-schini, Giuseppe Giarratana, Lucaschini, Giuseppe Giarratana, Lucaschini, Giuseppe Giarratana, Lucaschini, Giuseppe Giarratana, Lucaschini, Giuseppe Giarratana, Luca

    Lischi,Lischi,Lischi,Lischi,Lischi, Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini,Mario Lorenzini, Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-Silvia Meni-cagli, Massimo Nannipieri, Matteocagli, Massimo Nannipieri, Matteocagli, Massimo Nannipieri, Matteocagli, Massimo Nannipieri, Matteocagli, Massimo Nannipieri, MatteoPieracci, Gabriele Orsini,Pieracci, Gabriele Orsini,Pieracci, Gabriele Orsini,Pieracci, Gabriele Orsini,Pieracci, Gabriele Orsini, Marisa Spe-Marisa Spe-Marisa Spe-Marisa Spe-Marisa Spe-ranzaranzaranzaranzaranza, Franco Spugnesi, Giorgio, Franco Spugnesi, Giorgio, Franco Spugnesi, Giorgio, Franco Spugnesi, Giorgio, Franco Spugnesi, GiorgioSpugnesi,Letizia Villani.Spugnesi,Letizia Villani.Spugnesi,Letizia Villani.Spugnesi,Letizia Villani.Spugnesi,Letizia Villani.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,Daniela Armani, Fabrizio Burchianti,

    Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,

    Laura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti Benvenuti

    Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,

    Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pis aca ne 7, te l. 0586/8140 33 - Livor no

    lattuale parlamento e con la permanen-

    za insidiosa di una burocrazia asfissian-

    te che non pu essere cancellata con un

    colpo di spugna ed egualmente deve fare

    i conti con un sindacalismo che fa della

    difesa del sistema corporativo linvali-

    cabile linea del Piave.Vi sono alcune forze politiche di natura

    populista, pensiamo allIdV di Antonio

    Di Pietro che vorrebbe portare al voto il

    paese con lat tuale legge elet torale

    (sic!), alla Lega dellex ministro degli

    interni Maroni che proclama la disobbe-

    dienza fiscale, allanarchico miliardario

    Beppe Gri llo ed i suoi sconcertant i

    fansche chiedono a questo governo di

    togliere il disturbo, in buona compagnia

    con i giornali della destra (Il Giornale

    di Berlusconi e Libero) . Tutto questo

    mondo protestatario a cui non sono

    estranei anche i due principali partiti

    della colazione (PD e PdL), non per

    in grado di suggerire con chi sostituire

    questo abominevole governo delle

    tasseed aggiungiamo noi di una spie-

    tata e sacrosanta lotta allevasione fi-

    scale.

    Non fantapolitica pensare che tutti co-

    storo siano convinti che, con un colpo di

    quella gi citata bacchetta magica, tor-

    ni dambl, il benessere e la felicit in-

    franta.Ed allora, caro Presidente Monti perch

    non prova, almeno a minacciare, questa

    schiera crescente di nani, caballeros e

    ballerine di voler tornare a presiedere

    la prestigiosa Universit Bocconi e ma-

    gari accettare laltro importante incari-

    co alla Comunit Europea recentemente

    propostole?

    Vedremo allora cosa saranno in grado

    di fare o di recitare i politici, i giornali-

    sti, gli organi di informazione, ma anche

    molti economisti e sindacalisti, tutti pa-dreterni nel criticare ma assolutamen-

    te carenti o muti nel proporre serie

    soluzioni alternative.

    La verit che tutti costoro riescono a

    nascondere le loro mediocrit ed a so-

    pravvivere, per il momento, dietro il pa-

    ravento del governo Monti e dei suoi mi-

    nistri, incapaci, come sono, di assumersi

    precise e puntuali responsabilit.

    La corruzione pubblica un misto di pre-varicazione e di protezione.In Italia si sono succeduti nel tempo i for-chettoni, il partito degli onesti e le mani

    pulite.Ma il problema sempre l.

    Oggi i partiti sono deboli perch le lorostorie non hanno spessore.Non ci sono grandi leader, i leader dellasperanza. La societ pi insicura e, quin-di, pi inquieta.Sui partiti torner dopo le elezioni di mag-gio. Oggi rispetto la loro competizione elet-torale.Fissiamo tre punti. Uno, il potere non sideve ereditare. Due, il potere non deveessere assoluto. Tre, il potere deve averelimitazioni temporali contrattabili.E la ricchezza ?

    Il Centro in distribuizione an-che presso le seguenti punti:Edicola Nelli(piazza Cavour 39);Edico-la P.zza Grande (lato Farmacia Ospedale)

    Edicola Attias (corso Amedeo); Edicolapiazza Matteotti; Edicola Fabbricotti(piazza A. Moro); Edicola Paolini (Ba-racchina Bianca) (piazza S. Jacopo);Edi-cola c/o Bar Oasi(Ardenza Mare); Tinto-ria Rossi(corso Mazzini).

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    19233Politica

    Se la Prima repubblica stata il luogodella complessit, la Seconda stata ed lesaltazione del pensiero binario. Spe-rando che la Terza non proceda sulla stra-da che conduce alla reductio ad unum,

    per il momento restiamo in questo main-stream culturale che tende ad interpreta-re i fatti e le persone in una logica dialternativa secca.

    Ci riferiamo al bipolarismo, ma non solo.Allo scontro fra laici e cattolici, fra norde sud e ora fra tecnici e politici. Questedivisioni sono artificiose ma ugualmen-te (o maggiormente) pericolose. Nellostesso momento in cui i partiti hannoscelto di assecondare la tendenza diguardare al governo dei professoricome qualcosa di distante da s hannocompiuto una valutazione autolesioni-sta (non la prima, neppure lultima).Quello fra tecnica e politica non pu che

    essere un connubio. Quando nel 94 sce-sero in campo gli alfieri del nuovo lo fe-cero proprio nellidea di spazzare via i

    politici di professione. Non sapevano glielettori che sarebbero arrivati i senza

    professione.Questi stessi signori che hanno soggior-nato comodamente nelle istituzioni ita-liane, devastandole, non si sono resiconto dello spread culturale nel qualestavano sprofondando. Solo cos si puspiegare perch vivano i tecnici come al-ternativa da s.

    Non sappiamo quale dei due presenti(quello politico e quello tecnico) soprav-viver in futuro. Intanto, lansia spasmo-dica nel prevedere lesito elettorale del2013. Le formule e gli assetti possibili sisprecano. In altri tempi si sarebbe parla-

    Divergenze parallele

    to di geometrie variabili. Troppo raffina-

    to. Al momento sono in gioco tante pic-cole e diverse furbizie. Certo, il governonel frattempo lavora e cerca di approva-re i suoi provvedimenti. Questi non sonooro che luccica ma, dopo il passaggio

    parlamentare, grasso che cola se nonsono divenuti neri come la pece. ba-stato che lo spread (quello con i bundtedeschi) scendesse sotto la soglia dei300 punti base per far illudere lancienrgime che tutto fosse tornato come pri-ma. Non sanno questi signori abbarbi-cati sui propri sedili che la Bce ci ha mes-so un trilione di euro circa, che questacopertura a tempo determinato e cheintanto il Tesoro ha rinnovato lenormedebito in scadenza con titoli a breve ter-mine.Cosa vuol dire questo? Che i problemi

    dalla rivista mensile formiche

    Palazzo Ghigi

    che hanno giustificato larrivo di Mario

    Monti a Palazzo Chigi resteranno anchenel biennio 2013-2014.Tecnici per sempre, quindi? Neanchequesto verosimile, almeno finch a de-cidere le sorti di un Paese saranno i cit-tadini attraverso le elezioni. Se i politicinon si faranno pi tecnici e se i tecnicinon si faranno pi politici, sar ben diffi-cile venir fuori dai nostri guai. In realt,

    bisognerebbe avere consapevolezza cheper quanto possa essere intrigante ilmodello Palermo (il laboratorio sicilia-no, come amano dire i politologi nostra-ni) forse pi utile capire cosa accadrin Francia, dove una eventuale vittoriadi Hollande potrebbe rimettere in giocola politica europea con effetti sullItalia

    pi determinanti di qualunque esito del-le amministrative.

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    4 Politica

    Al centro dellinformazione internaziona-le fino a pochi mesi fa, la questione libica lentamente scivolata in secondo pia-no, dimenticata ancor pi degli esiti dellaPrimavera araba. In vista delle prime ele-zioni dalla morte di Gheddafi, il prossimo19 giugno, il Consiglio nazionale di tran-

    sizione ha approvato due leggi che vie-tano la formazione di partiti su base reli-giosa, regionale o tribale. Le motivazionidi questa decisione risiedono nelle tur-

    bolente vicende successive alla conclu-sione ufficiale della guerra civile, ma, alcontempo, contengono le fondamenta dinuovi contrasti sociali. I combattimentitra le forze del governo provvisorio e ifedeli di Gheddafi, infatti, continuanotuttora, pur non mancando episodi diduri scontri intertribali, come quelli che,nel profondo sud, al confine con il Ciad,stanno opponendo i Toubou e gli AbuSeif.Dal 2011 sono emerse miriadi di compo-nenti politiche con istanze diverse, siacon spinte unificanti, sia con tendenzeseparatiste. Pressoch ogni citt e grup-

    po di miliziani ha creato una proprio for-za a carattere localistico e in aperto dis-senso con quei partiti che, invece, pro-clamano il valore dellunit libica facen-do ricorso soprattutto ai due maggiorifattori aggreganti, ossia il petrolio e

    lIslam.

    In questo senso, le nuove leggi, varate il24 aprile, hanno importanti conseguen-ze. Da un lato, esse mirano a bloccare lecompagini pi piccole, favorendo la for-mazione di movimenti ampi e a caratterenazionale per contrastare le spinte cen-trifughe. Dallaltro lato, e questo punto senzaltro pi critico, il bando dei partitidispirazione religiosa di dubbia inter-

    pretazione, poich tutte le forze politichein Libia individuano nellIslam una baseimprescindibile, la cui legittimazione nella storia e nella cultura del Paese, non-ch nella totale assenza di uno spiritonazionale unificante.

    Il provvedimento potrebbe creare qual-

    Che fine ha fatto la Libia?

    In vista delle elezioni di giugno, una legge contestata vieta i partiti a base regionale o religiosa

    di Beniamino Franceschini

    CONFINDUSTRIALIVORNOSezione

    Costruttori Edili

    che fastidio alla Fratellanza musulmana diMohammed Sawan: escludere una com-

    ponente connessa a formazioni che, difatto, sono al potere in Egitto e Tunisia,tuttavia, sarebbe destabilizzante e mine-rebbe il tentativo di limitarne gli estremi-smi attraverso il processo partecipativo.Il percorso libico verso le consultazionidi giugno, pertanto, ancora lungo e ac-cidentato, poich, oltre alle profonde di-visioni interne (la Cirenaica si dichiara-ta recentemente regione autonoma), nelPaese continuano la violenza, gli scontri

    per il petrolio e le tentazioni centrifughe: difficile, al momento, escludere che

    possano avere attuazione le parole dicoloro che per il futuro scorgono una Libiatripartita.

    Una manifestazione in Libia

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    5Politica

    Si parla di questi tempi di governi tec-

    nici che spazzeranno la politica e i

    partiti e sempre pi si nota in effetti la

    disaffezione specie dei giovani a par-

    tecipare ai riti delle elezioni con un in-

    quadramento tradizionale.

    Anche allElba si nota questo lento e

    continuo declino della partecipazionein prima persona dei partiti alla forma-

    zione delle liste tant che sia a Porto

    Azzurro che a Marciana Marina non

    c una lista, delle sei presentate, che

    osa esibire un simbolo dei partiti tradi-

    zionali .

    Liste civiche che per un po alla volta

    cercano sponsor come quella di Vive-

    re Porto Azzurro cui va in soccorso il

    PD e SEL anche se poi non si capi-

    sce quale PD e quale SEL dato che

    sono divisi quasi su tutto sui temi pi

    caldi come il traghetto, il porto, il re-golamento urbanistico, il giudizio sul-

    loperato della minoranza in consiglio

    negli otto anni del podestariato di Papi

    e le misure sullo sviluppo.

    Neanche LAncora immune da que-

    sto richiamo e si fa sponsorizzare dal-

    la Lega Nord che stranamente viva e

    vegeta anche se scarsamente rappre-

    sentata allElba. Non si hanno notizie

    invece dalle altre liste anche se quelle

    che ripresentano i vecchi sindaci sep-

    pur ombrati, come a Porto Azzurro ,hanno come simbolo al posto del par-

    tito il conducator che a tutto pensa e

    Politica e antipolitica

    Anche allIsola dElba la disaffezione dei giovani a partecipare ai riti delle elezioni

    di Gabriele Orsini

    tutto decide con il compiacente assen-

    so della squadra.

    Il problema per che non si riesce a

    sapere come potranno orientarsi gli

    elettori sui grandi temi che strangole-

    ranno i comuni , soprattutto quelli sot-

    to i 5000 abitanti , dallanno prossimo.

    Nessuna lista dice come si comporte-

    r di fronte allIMU o alla neonata Tas-

    sa di sbarco o alla tramontata ma sem-

    pre viva tassa di soggiorno, alle gestioniassociate dei servizi essenziali, alla

    valutazione per leliminazione delle

    societ partecipate, ai limiti che com-

    porter il rispetto del patto di stabilit,

    al futuro prossimo dellavvento del fe-

    deralismo fiscale, allaffidamento de-

    gli appalti e forniture alle centrali di com-

    mittenza, tutti temi che, affiancati a

    quelli locali, dovrebbero orientare lelet-

    tore.

    Invece niente di niente, solo generici

    appelli al volemosi bene per il nostropaese che non avendo riferimenti nem-

    meno appunto ai partiti tradizionali pu

    significare tutto e il contrario di tutto .

    Porto ad esempio il tema che divente-

    r tra poco scottante del Comune Uni-

    co che nessuna lista per ha voluto

    affrontare: dei 5776 firmatari della pro-

    posta di legge presentata dal Comita-

    to molti sono elettori dei due comuni

    ma nessuna lista che li chiama a vota-

    re per, ha indicato quale sar il suo

    atteggiamento nei confronti del referen-

    dum.N si pu nemmeno far riferimento agli

    sponsor dietro le tende, perch la lista

    Vivere a Porto Azzurro trova i soste-

    nitori PD contrari mentre gli alleati di

    SEL favorevoli e dalle altre liste nes-

    sun cenno e lo stesso si potrebbe dire

    del ritorno del traghetto a Porto Azzur-

    ro per il quale SEL raccolse centinaia

    di firme ignorate anzi contrastate dal

    vecchio amico/nemico PD o dellaffida-

    mento delle banchine tramite gara come

    aveva ordinato il TAR.

    Vincer allora anche allElba lantipo-

    litica delle divisioni su tutto e su tutti e

    continueranno a prevalere interessi di

    parte, di clan, senza riferimenti ideali

    o di programmi comuni e unitari per lo

    sviluppo dellisola, destinata al declino

    senza un riconoscimento della sua iden-

    tit comprensoriale?

    O da queste elezioni, seppur parziali,

    ci potremo aspettare un segnale di rin-

    novamento e di attenzione al nuovo che

    avanza in Toscana, in Italia e nella stes-

    sa Europa? Anche agli elettori elbanilardua sentenza.

    Il Centro

    on line

    Ricordiamo ai nostri lettoriche possibile visionare on-

    line o scaricare il nostroperiodico visitando il sitointernet del circolo:

    www.circoloilcentro-livorno.it

    Porto Azzurro

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    6 Attualit

    Le crociere come forma di turismo sonomesse in discussione? Assolutamenteno.E vero che gli infausti avvenimentidegli ultimi mesi hanno portato come con-

    seguenza immediata un crollo delle pre-notazioni, ma anche vero che i gravi in-cidenti che si sono verificati recentemen-te sono un drammatico caso di coinciden-za infortunistica. Gli errori umani sonosempre stati fatti e sempre verranno fatti(purtroppo). Le avarie tecniche si sonosempre verificate e sempre si verifiche-ranno (purtroppo).Recentemente ho preso il volo Air Fran-ce da Rio de Janeiro a Parigi. Si, proprioquello famoso che lanno scorso caus

    centinaia di morti sparendo nelloceanoAtlantico e del quale si finalmente tro-vata la scatola nera. Secondo quanto ri-

    portato dai mass media, ci fu un erroreumano. Sul volo di questanno non erosolo, ma insieme a centinaia di persone.La gente vola ancora con Air France. Sispera che la compagnia aerea abbia pre-so misure adeguate per evitare altri similidisastri.

    Le crociere: una realtda non dilapidare

    Questo mese un autobus belga ha urtato ilmuro di un tunnel autostradale in Svizzera,causando la morte di 28 persone fra cui 22

    bambini. Si sospetta lerrore umano. Cre-dete che le famiglie non manderanno pi iloro figli in vacanza scolastica? Sbagliato.I funerali sono stati fatti e non se ne parla

    pi (almeno mediaticamente). Collisioni fra

    traghetti in Pakistan, in questi giorni han-no come conseguenza decine e decine dimorti. Si sospetta lerrore umano, forse incoincidenza con avaria tecnica. Forsenna-ti in Norvegia, in Siria, in Afganistan, negliU.S.A. uccidono decine e decine di inno-centi, proprio questanno.Ebbene, in nessuno di questi casi si veri-ficata la lapidazione mediatica internazio-nale che invece ha avuto luogo a seguito

    dellincidente della nave allIsola delGiglio.Non mi riferisco solo alla messa indisgrazia delluomo direttamente respon-sabile, il quale si facilitato la lapidazionenon essendo dove quasi tutti pensanoche avrebbe dovuto essere. Mi riferiscoanche alla gigantesca diffamazione del si-stema crocieristico. Si attribuito di tuttoalle navi da crociera, dallinquinamento altrasporto di clandestini, dalluso di equi-

    paggio sottocosto alla vigliaccheria delpersonale, dallinadeguatezza dei mezzi disalvataggio ai difetti di organizzazione.Imedia hanno creato eroi e codardi. Sonostate messe in risalto anche persone cherappresentano lente che ha ispezionatola nave e per il quale tutto andava bene(prima). Lo stesso ente pubblico che harilasciato i certificati professionali a gran

    parte dellequipaggio e al quale andavatutto bene (prima).

    Naturalmente nello svolgimento dei fatti,come sempre ci sono stati comportamentidegni di ammirazione e altri degni di biasi-mo. Molti hanno detto e scritto che il turi-smo delle crociere ha iniziato il suo declino.E invece no! Le crociere riprenderanno alavorare a pieno ritmo e renderanno feliciancora milioni di clienti che aumenteran-no per molto tempo ancora, specialmentein Europa e in Asia.Sar cos, semplice-

    mente perch la crociera il modo miglio-re di fare turismo e di godersi le vacanzese si considera il prezzo, il tempo di tra-scorrenza, il numero di localit visitate ese si considera che lospite di una naveda crociera pu sfinirsi delle attivit offer-te dalla nave, oppure puo decidere sem-

    plicemente di riposarsi.A prendere misureper evitare futuri disastr,i non ci si sonomesse solo le istituzioni pubbliche, ma an-che e soprattutto le stesse compagnie dicrociera.Conosco lorganizzazione tecnica e la ge-

    stione del personale nel settore. Le com-pagnie pi importanti organizzano corsiprofessionali addizionali a quelli richiestidalla legge per il personale.

    Non mi mai successo di non essere stasegue a pag. 7

    Una nave da crociera (foto darchivio)

    Il parere di un ufficiale che ha vissuto per oltre 40 anni a bordo delle navi

    di CSLC Giuseppe Casini Lemmi

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    7/24

    7Cultura 7Attualit 7

    da pag. 6

    to assistito quando ce n stato bisogno,sia per la gestione dellequipaggio, sia per

    quanto riguarda il supporto tecnico. I pezzidi ricambio richiesti arrivano e se si trattadi urgenze arrivano anche presto. Le stru-mentazioni vengono sempre pi aggior-nate, anche quando non richiesto dalleleggi. Al personale imbarcato nuovo, vie-ne dato tutto il tempo necessario per inte-grarsi nelle proprie responsabilita di bor-do. Certo che le problematiche esistono,come in tutte le attivit industriali che coin-volgono enormi quantit di materiale edelevati numeri di persone, ma la compe-tenza dei dirigent,i non la pu mettere in

    dubbio nessuno. Non si mette sul merca-to una moderna nave allanno (a volteanche due nello stesso anno) se la com-

    pagnia che lo fa non ha capacit specifi-che assolute.E se non bastasse, c da aggiungere chemolte compagnie appartengono a corpo-rations che si possono permettere di man-tenere un dipartimento per il controllodella qualita indipendente da tutte le com-

    pagnie appartenenti al gruppo, e che ri-porta i risultati delle ispezioni al vertice di

    tutto, elenca le non conformita individua-te, esige la correzione e controlla che sirientri nel livello richiesto dalle regole in-terne nei tempi previsti.Va detto anche che il livello delle regoleinterne superiore a quello richiesto da-gli enti ufficiali di sorveglianza.Allora perch si verificano gli incidenti?Ma perch non basta mai lessere attenti,lessere prudenti, prevenire, riparare, mi-gliorare, controllare, imparare, insegnaree specialmente sulle navi!Anche nel mio ultimo giorno di lavoro,dopo 45 anni di carriera, ho ancora impa-rato qualcosa per migliorare la sicurezza.Perch il lavoro in mare viene svolto in unambiente diverso da quello naturale.I membri dellequipaggio, nelle loro attivi-t non fanno soltanto il lavoro previstodal loro titolo professionale. Esiste anchelattivit di sicurezza (safety) nella qualesi viene istruiti quasi tutti i giorni e tuttoavviene nel rispetto delle convenzioni cheregolano le ore di riposo garantite.I membri dellequipaggio si dedicano a

    questo lavoro speciale perch viene mo-strato loro quanto sia importante, su unanave, conoscere le mansioni di emergen-za. Si tratta di una attivit continua di in-segnamento e di apprendimento, di fami-liarizzazione pratica e di ricerca delleffi-

    cienza. Per queste attivit e per il livello diefficienza, si costantemente controllatied ispezionati da esperti interni allazien-da e dalle autorit pubbliche nazionali einternazionali.I risultati di questa dedicazione sono de-

    cisamente positivi e non solo in fase teo-rica, ma anche in fase pratica, altrimentinon avrebbero potuto, migliaia e migliaiadi persone, essere evacuate da una naveed essere state messe in salvo.E se ad ammainare una lancia c un cuo-co, pu anche darsi che ci DEBBA essereun cuoco ad ammainarla, visto che su unanave da crociera chiunque possiede il cer-tificato di idoneit e di assegnazione a de-terminate mansioni.Le navi non procedono su binari, si muo-

    vono sullacqua e anche lacqua si muo-ve. A volte le situazioni sono difficili. Perquesto ci devono essere sempre in corso

    procedimenti e programmi per aumentarela sicurezza e migliorarla sia intervenendosulla parte tecnica sia sulla parte umana.In

    ogni caso, andare in crociera molto pisicuro di tutte le altre forme di turismo cheusano mezzi di trasporto, questo dimo-strato.Io ho lavorato sulla prima nave della cor-

    poration pi grande del mondo quandoera ancora lunica della flotta. Mi sono ri-tirato questanno, e le navi della stessacorporation sono piudi cento.Saranno ancora di pi nel prossimo futu-ro, perch la gente vuole andare incrociera...e fa bene.

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    8/24

    8 Attualit

    I recenti fatti esteri mostrano la drammatica carenza di peso dellItalia nella politica mondiale

    Cittadinanza simbolicaper i bambini stranieri

    di Silvia Menicagli

    La legge sulla cittadinanza - lultima inordine di tempo ha compiuto ventanniil 5 febbraio. E la numero 91 ed basatasullo ius sanguinis, il diritto di sangue.

    Non prevede, infatti, lo ius soli, cio ildiritto che si acquisisce (come accade perchi nasce negli Usa) per il fatto stesso dinascere in territorio italiano, indipenden-temente dalla cittadinanza dei genitori.I figli di immigrati, nati in Italia sono con-dizionati dai genitori: se i padri ottengonola cittadinanza (dopo dieci anni di resi-denza legale) questa si trasmette automa-ticamente anche ai figli.La campagna, Litalia sono anchio perlestensione del diritto di cittadinanza aifigli di stranieri nati in Italia (ius soli) sta

    avendo un grande consenso, e mette lIta-lia al passo con gli altri paesi europei.Liniziativa stata promossa in occasionedel 150 anniversario dellUnit dItalia da18 associazioni (guidata da Arci, Acli, Asgi,Caritas...) ed ha nel presidente della Re-

    pubblica Giorgio Napolitano uno spon-sor istituzionale visto i numerosi inter-venti che il capo dello Stato ha fatto in tal

    senso.Roma, il 6 marzo scorso tramite la Giuntadel X Municipio, ha approvato la CivilCard ovvero una tessera nominativa rila-sciata agli stranieri nati in Italia con lo sco-

    po di certificare il loro diritto alla precitta-dinanza. Livorno tramite listituzione del-la Provincia, raccoglie anchessa linvitodel Presidente della Repubblica e si pre-

    para ad organizzare, sicuramente primadellestate una cerimonia per consegnareun attestato di cittadinanza ai figli di stra-nieri nati a Livorno. Lattestato riconosceruna cittadinanza simbolica che non avr

    Martin Luther King

    Nominatoil nuovo CdA

    LAssemblea ordinaria degli azionisti SAT- Societ Aeroporto Toscano Galileo Gali-lei - S.p.A., che gestisce lAeroporto diPisa, ha di recente nominato il nuovo Con-siglio di Amministrazione, passato da 9 a11 componenti, che rimarr in carica finoallapprovazione del bilancio al 31 dicem-

    bre 2014. Sulla base delle listepresentate, sono stati nominati Ammini-stratori:- Costantino Cavallaro; Francesco Bara-chini; Pierfrancesco Pacini; Cosimo Brac-ci Torsi; Cristina Grieco; Albino Caporale

    alcun valore legale ma rimane comunqueuna mossa importante.Il presidente della Provincia Kutuf insie-me allassessore alle politiche comunita-rie ed alla qualit sociale Mannucci, hasottolineato limportanza che ha per Li-vorno contribuire a questa campagna, pro-

    prio per il fatto che Livorno citt natagrazie allapporto interrazziale promossodal senso di accoglienza e di integrazionedei Granduchi fiorentini. Proprio in questigiorni infatti, la Provincia con i Comunidel territorio sta mettendo a punto i detta-gli per la realizzazione della manifestazio-ne.Questa non sar solamente una occa-sione per dimostrare la tolleranza, la di-sponibilit, laccoglienza, lintegrazio-ne e luguaglianza ma vorr fornire a

    tutti gli immigrati presenti nel nostroterritorio un strumento utile per cono-scere le informazioni e gli aiuti concre-ti. Prima o poi arriva lora in cui bi-sogna prendere una posizione che non

    n sicura, n conveniente, n popo-

    lare; ma bisogna prenderla, perch la

    Coscienza dice che giusta! (MartinLuther King)

    e Gina Giani.Successivamente stata inagurata la nuo-va Ala Ovest dellareoporto Galilei checonsentir un ulteriore miglioramento peri servizi a favore dellutenza sempre increscente aumento.

    Primo trimestrein crescita:

    3,6% in piLAeroporto Galilei di Pisa ha chiuso il

    primo trimestre del 2012 con una crescitadel traffico passeggeri del 3,6% rispettoal medesimo periodo dellanno preceden-

    NOTIZIE DALLAEROPORTO GALILEI DI PISA

    te. I passeggeri transitati presso lo scalopisano nel corso del periodo 1 gennaio 31 marzo 2012 sono stati 756.174, oltre26.000 in pi rispetto al primo trimestredel 2011. Il dato assume un rilievo ancoramaggiore se confrontato con quello dellamedia degli scali italiani che hanno regi-strato una flessione dell1,3%1, a confer-ma del difficile quadro del settore del tra-sporto aereo.Il traffico merci e posta ha registrato nel

    primo trimestre 2012 una sostanziale sta-

    bilit (+0,3%) rispetto al medesimo perio-do 2011. Anche in questo caso il dato ditraffico dellaeroporto Galilei di Pisa risul-ta essere in decisa controtendenza rispet-to a quello del sistema aeroportuale italia-no, in calo del 4,9%2.

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    9/24

    9Spigolature

    Giovane

    in cerca di lavoroIl volenteroso e dimissionato Trota,

    alias il pulzello Renzo Bossi, costret-to alle dimissioni dalla poltrona

    doro di consigliere regionale gi

    poverino, alla ricerca di un lavoro!

    Sta presentando il suo ricchissimo

    curriculum ad importanti aziende,

    comprese, dato il suo alto livello cul-

    turale, case editrici di fama naziona-

    le. Daltro canto, si laureato in soli

    otto mesi presso una universit privata

    in Albania.... Auguri!

    La bont di BerlusconiBerlusconi ha versato 127.000 euro

    alla Minetti ed alle gemelline De Vivo

    perch tenessero la bocca chiusa.

    Ma allora, viene spontaneo chieder-

    ci, quanto avrebbe dovuto pagare per

    fargliele (le loro bocche) aprire?

    Da Gattoff - Agenzia di Informazione

    Rieccoli!Non meritano, entrambi, pi di unaspigolatura. E bastato lannuncio

    sulla stampa di unipotesi, tutta veri-

    ficare, di una riforma elettorale in sen-

    so vagamente proporzionale perch

    uno dei profeti negativi della storia

    della politica italiana, alias il grigio

    prof.Romano Prodi dichiarasse sul

    suo sito web Con il proporzionale tor-

    na lingovernabilit.

    Ecco! Uno dei responsabili principali

    del disastro Italia, leader di due go-verni burletta, colui che ha pratica-

    mente aperto le porte alle fallimenta-

    ri esperienze dei governi Berlusconi,

    ha lanciato il suo attesissimo ana-

    tema. Naturalmente le sue parole

    sono state accolte con particolare

    soddisfazione dal populista Di Pietro

    e dal grande esponente di Sinistra e

    Libert Niki Vendola: attendiamo

    unattestazione di stima da parte del

    miliardario Beppe Grillo - il nuovo che

    avanza.-

    Esalta, il nostro grande stratega, tan-to amato dalla pasionaria rossa la

    Rosy Bindi e da un gruppo di parla-

    mentari anti-accordo (con casacche

    diverse ed ora accucciati nel gruppo

    misto) il bipolarismo ignorando,

    scientemente, che questo sistema

    sicuramente una delle cause del col-

    lasso del paese.

    Naturalmente non poteva restare

    silenzioso il gatto e cio Mario Segni,

    il grande precursore del maggioritario e

    del bipolarismo, il quale, di fronte alla

    domanda dellintervistatore se con il ri-

    torno al proporzionale si chiuso un

    ciclo, ha avuto lardire di rispondere: si

    tratterebbe di una tremenda responsa-

    bilit storica provocata dal Pd, dal PdL

    e dal Terzo Polo.

    Ipse dixit: allo spigolatore basta cos!

    Massimo Ciacchini

    il guerriero spentoLeggo sempre con innato interesse

    gli interventi di Massimo Ciacchini -

    consigliere comunale di una della

    componenti in cui diviso il gruppo

    consiliare del PdL al Comune di Li-

    vorno. Sono sempre densi di novit e

    di sorprese. Ma lultimo, quello che

    ho letto su IL TIRRENO di marted 24

    Spigola

    ture aprile, ha superato, nei contenuti, tutti

    i precedenti.

    Dunque, il nostro, ai tempi della D.C,

    gi esponente integralista della si-

    nistra democristiana protesta perlignavia di Napolitano e di Monti per

    la loro debolezza nei confronti dellIn-

    dia. Non sono capaci, fino ad oggi,

    insieme al ministro degli esteri, a ti-

    rare fuori i nostri due mar coinvolti

    nello spiacevole incidente nel corso

    del quale furono uccisi due pescato-

    ri. Ecco quello che chiede il nostro

    guerrigliero in erba: in rapida se-

    quenza, portare la vertenza alle Na-

    zioni Unite, rompere le relazioni di-

    plomatiche con lIndia, congelare conquel paese i rapporti commerciali, in-

    viare la nostra flotta di fronte al porto

    di Kochi (compresa,suggeriamo, an-

    che la prestigiosa nave Vespucci) in

    modo da provocare lintervento della

    comunit internazionale ed infine riti-

    rare i contingenti italiani impegnati

    nelle varie zone di crisi.

    Ne manca una: la dichiarazione di

    guerra allIndia e linvasione da parte

    del nostro esercito di quel paese.

    Ma, cosa volete che vi dica, coraggio

    ed avanti!

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  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    10/24

    10 Livorno

    Il sindaco Alessandro Cosimi ha redi-stribuito questo pomeriggio, nel corso

    della seduta di Giunta, le deleghe che

    aveva ritirato allex vicesindaco Luca

    Bogi il 19 marzo scorso.

    Le funzioni di vicesindaco sono state

    conferite allassessore Bruno Picchi, al

    quale stata assegnata anche la dele-

    ga alle Politiche del decentramento.

    Allassessore Paola Bernardo stata

    assegnata lEdilizia Privata, allasses-

    sore Mauro Grassi sono andate le

    Energie rinnovabili. La delega alla Pro-

    mozione ed impiantistica sportiva an-

    data allassessore Maurizio Bettini. In-

    fine allAssessore Carla Roncaglia sono

    state conferite le Politiche di tutela ver-

    so gli animali.

    Queste nuove deleghe si sommano a

    quelle che i cinque assessori avevano

    fino a questo momento.

    Ringrazio innanzitutto il Sindaco per

    Serata importante quella del 2 aprile scor-so nei nostri locali di Via Trieste per la

    presenza del comm. Roberto Nardi (nellafoto), presi-dente dellaCamera diC ommer-cio, Indu-stria, Arti-gianato edAgricolturadi Livornoche ha illu-strato adun pubbli-

    co numeroso ed attento le problematichee prospettive degli imprenditori livornesiviste da un osservatorio privilegiato, sia

    per la quantit di dati che la Camera racco-glie, che per lesperienza e la sensibilit

    acquisita da Nardi in tanti anni di espe-rienza alla guida dellEnte.Ancor prima di iniziare la conversazione ilnostro presidente, Enrico Dello Sbarba, haconsegnato con un breve discorso la tes-sera di socio onorario al nostro ospite,

    ed infine lamore tutto livornese per il solee per il mare che in estate (ma anche primase il tempo bello) fa funzionare i negozicon orari messicani.Loratore non ha nascosto le colpe della

    politica cittadina immobilizzata spesso daveti incrociati, che lasciano irrisolti moltidei nodi strategici per periodi infiniti (unesempio il Piano Regolatore del Porto lacui ultima stesura risale al 1954) e neppureriesce a rispettare i tempi dei suoi stessi pro-grammi anche quando, ed sempre pi dif-ficile) ci sarebbero i finanziamenti pronti.Successivamente gli intervenuti hanno

    potuto interloquire con il comm. Nardi edil discorso si cos allargato ai gravi pro-

    blemi della siderurgia piombinese ed allepossibili difficolt della Solvay, alla brut-ta storia della ex Delphi, ai problemi dinorme ambientali che spesso ostacolano

    linsediamento di nuove iniziative. Anchesulla vicenda della Porto Livorno 2000, lasua eventuale privatizzazione e la possi-

    bilit che il turismo crocieristico divengafinalmente una risorsa per Livorno si sviluppato un interessante dibattito.

    la ulteriore fiducia che mi ha accorda-to - ha dichiarato il vicesindaco Bruno

    Picchi -.Al momento non posso dire

    altro se non che mi impegner al mas-

    simo per svolgere questo ruolo a ser-

    vizio della comunit livornese in un mo-

    mento cos difficile per tutti gli Enti Loca-

    li. Per uno come me che viene dal mon-

    do del lavoro e del sindacato non c dub-

    bio che questo rappresenti un riconosci-

    mento molto significativo.

    A molti devo il mio ringraziamento per gli

    insegnamenti che mi sono stati dati, spe-

    cialmente nei rapporti istituzionali ha

    concluso Picchi ma se oggi dovessi

    ricordarmene uno soltanto, per ricordarli

    tutti, penserei senza dubbio al sindacali-

    sta e consigliere comunale Mario Paci.

    N.d.r.: Speriamo che dopo questa no-

    mina, decisamente qualificata, nella

    giunta livornese torni il bel tempo: ce

    n bisogno.

    Bruno Picchi, nuovo vicesindaco

    Bruno Picchi (foto Onorati)

    Prende il posto di Luca Bogi

    ricordando i rapporti di stima e di collabo-razione che la Camera di Commercio in-trattiene con il Circolo, costantemente pre-sente con appropriati servizi sulle paginedel Il Centro.Il tono disteso e colloquiale della conver-sazione ha probabilmente permesso alnostro relatore di esprimersi con libertnel cercare di individuare i nodi e la re-sponsabilit di una situazione economicache, specie a Livorno citt, assume carat-teri preoccupanti.Infatti, se i dati macroeconomici della pro-vincia in generale, se pur negativi, nonappaiano irrimediabili, a Livorno si paga,ha affermato Roberto Nardi trovando am-

    pia condivisione, la pertinace esclusionedi iniziative, anche serie e credibili, ma pro-

    poste da imprenditori che vengano da fuo-ri, la riluttanza delle famiglie imprendito-

    riali livornesi ad impegnarsi in attivit arischio, il non aver fatto crescere (comeinvece successo in altre zone della pro-vincia) una filiera di medie imprese nellin-dotto al seguito delle grandi industrie

    pubbliche presenti (un tempo) a Livorno

    Roberto Nardi: proficuo colloquioInteressante dibattito del Presidente della Camera di Commercio al nostro Circolo

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    11/24

    11Livorno

    Il prefetto di Livorno andato in pensione

    (F.S.) - Il 2 aprile si tenuta lannualeassemblea dei soci della nostra asso-ciazione culturale Il Centro con loscopo di procedere alla discussioneed allapprovazione del bilancio an-nuale.Alla presenza di un buon numero disoci (molti, trattenuti da impegni di la-voro avevano rilasciato la delega), ilRag. Costagli, nostro commercialista,ha illustrato gli elementi del bilancioche, per la prima volta, evidenziano perlesercizio 2011 una lieve perdita, non

    preoccupante anche perch tutti gliesercizi precedenti erano stati caratte-rizzati da avanzi modesti ma giudizio-samente accantonati.E stato il presidente Dello Sbarba a

    ragguagliare lassemblea delle ragionidi questa inversione di tendenza che,come intuibile, si rifanno alla crisi eco-nomica che attanaglia leconomia delnostro territorio, compresi alcuni deinostri sponsor che hanno interrotto illoro sostegno. Gi linfaticabile Enri-co sta lavorando per rimpiazzarli men-

    tre dallassemblea sono giunti consi-gli per contenere le spese. Infine dopoaver ascoltato anche la relazione deisindaci revisori letta dal Dottor Cini,lassemblea ha approvato allunanimitil bilancio 2011.LAssemblea non ha affrontato il rin-novo delle cariche sociali, questannoalla scadenza triennale, in quanto condeliberazione del consiglio direttivo, stato deciso di rinviarlo alla ripresadellattivit sociale dopo lestate per

    permettere la partecipazione dei nume-

    rosi nuovi soci, anche giovani, che sisono ultimamente avvicinati allasso-ciazione, e con la speranza che in que-sti mesi altri, anche tra i nostri lettori,aderiscano.

    Cambio della guardia alla Prefettura di Li-vorno, lamico Domenico Mannino che hadiretto la Prefettura di Livorno dal 2009,

    pe raggiunti limiti di et, approdato;loscrive in una simpatica lettera di commia-to, alle sponde del pensionamento.Con orgoglio esalta il ruolo e la funziona

    del Prefetto che rappresenta, ancora oggi,un punto di riferimento essenziale ed ag-giungiamo noi, insostituibile a garanziadellunit dello stato. E giusto quantoscrive il Dott. Mannino e cio che, quellodel Prefetto, non un mestiere qualsiasi eneppure quello di un normale funzio-nario pubblico, ma una funzione - quasiuna missione - che deve essere svolta conla consapevolezza di quanto possa esse-re fondamentale il nostro rapporto per il

    benessere del territorio e dei cittadini.E un giudizio su cui ci troviamo comple-tamente daccordo.Allamico dott. Mannino la stima ed il rin-graziamento de IL CENTRO per la dedi-zione, la seriet e le capacit con le qualiha svolto limportante funzione di Prefet-to nella nostra citt e per questo lo ringra-ziamo di cuore.E stato sostituito dalla dott.ssa TizianaCostantino a cui rivolgiamo il pi calorossaluto e laugurio di buon lavoro. E la

    prima donna prefetto a Livorno, ha assi-curato di stare vicina ai cittadini.Ci ripromettiamo di incontrarLa ed, al mo-mento opportuno, di chiederLe la tradi-zione intervista sul nostro periodico.

    Un rigraziamentoal Dott. Mannino

    Dott. Domenico Mannino

    Assemblea

    dei sociper il bilancioe a settembre

    il rinnovodelle cariche

    sociali

    Circolo Il Centro

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    12/24

    12 Livorno

    Alessandro Cosimi, Sindaco di Livorn

    Il completamento della Porta a Mare porter per la prima volta in citt un turismo legato

    alla nautica da diporto, alla pesca sportiva, allo shopping, alla ristorazione e alla ricettivit alberghiera

    Livorno: motori di sviluppoperil lavoro e loccupazione

    di Massimo Nannipieri

    Fino a qualche anno fa si credeva che

    il motore di sviluppo pi importante perleconomia cittadina fosse senzaltro la

    piattaforma della logistica merci della

    Toscana costiera, costituita dal porto

    di Livorno, dallinterporto di Guasticce

    (Li) e dallaeroporto di Pisa.

    Con il ridimensionamento in corso dei

    volumi di produzione industriale della

    Toscana e con il contenimento previ-

    sto per i consumi regionali, allinterno

    della pi generale crisi europea e mon-

    diale, certamente non di breve durata,

    il porto di Livorno orientato oggi amuoversi verso un consolidamento dei

    suoi traffici merci multipurpose pi che

    verso un salto di volume rilevante. E

    daltra parte le caratteristiche di que-

    sto porto sono e rimangono regionali,

    non certamente con una proiezioneverso una raccolta/distribuzione terre-

    stre da e per aree e regioni lontane.

    Da questa conferma della regionalit

    del porto di Livorno, daltra parte espres-

    sa chiaramente dagli armatori e dalle

    linee di navigazione e come tale per-

    cepita dalle ferrovie-RFI, non potr sca-

    turire che un ruolo logistico consolida-

    to a cui verr concesso solo il poten-

    ziamento della ferrovia fra il porto e la

    stazione di Calambrone/linea tirrenica

    per i collegamenti con il nord e con

    Firenze sulla linea TAV.

    Alla luce di queste considerazioni che

    oggi sembrano molto oggettive, dif-

    ficile credere che in futuro si possa

    arrivare a realizzare la Darsena Euro-

    pa e che l interporto attivi la sua inter-modalit con arrivi e partenze di treni

    da e per il Nord Italia e lEuropa.

    Il legame operativo cercato ed ottenu-

    to nel 2011 dalla Port Authority livorne-

    se con linterporto di Bologna chiari-

    sce linquadramento logistico territoria-

    le che si dato al Nord Ovest italiano:

    Genova con Rivalta Scribia (anche se

    chiede ancora insistentemente il ter-

    zo valico), La Spezia con Parma e Li-

    vorno con Bologna.

    Anche laeroporto di Pisa non mostraparticolare interesse ad un traffico

    merci intermodale con linterporto ed il

    Una panoramica sul porto di Livorno (foto Onorati)

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    13/24

    13Livorno

    da pag. 12

    porto di Livorno. Uno studio sullargo-

    mento dimostr non molto tempo fa che

    i vettori aerei sulla base degli attuali

    traffici merci da e per la Toscana (Pe-

    retola non sarebbe idoneo!) non inten-

    dono scalare laeroporto di Pisa e pre-

    feriscono ricevere o consegnare la

    merce su Roma, Milano e altri grandi

    aeroporti europei.

    Alla luce di queste considerazioni sul-

    la logistica delle merci non possibile

    vedere la piattaforma costiera toscanacome motore di futuro sviluppo ma solo

    come mantenimento di una realt esi-

    stente.

    Diverso il discorso per la logistica

    dei passeggeri e del turismo che inve-

    ce presenta forti prospettive di integra-

    zione fra laeroporto pisano ed il termi-

    nal crociere del porto livornese, nellin-

    teresse di entrambe le parti.

    Livorno vede con interesse progettua-

    le i terreni che dallinterporto vanno lun-

    go la strada Emilia verso Ospedalettoe Navacchio ed i terreni disponibili nel

    Comune di Collesalvetti. Tali terreni

    sono molto appetibili sotto il profilo

    dellinsediamento industriale e posso-

    no favorire gli spin off della ricerca svi-

    luppata dal CNR pisano e dai laborato-ri di Pontedera, con caratteristiche di

    manifatturiero high-tech e con organiz-

    zazione anche di servizi distrettuali.

    A tale area di sviluppo Pisa potrebbe

    sicuramente contribuire con laeropor-

    to, con luniversit e con la tradizione

    artigianale della provincia.

    Livorno sui terreni nord del suo Comu-

    ne e su quelli di Collesalvetti, pu ve-

    dere potenzialit di sviluppo nella can-

    tieristica per la nautica da diporto e

    nellimpiantistica del trattamento rifiuti

    speciali, che ancora non hanno trova-to collocazione di piano nazionale.

    I nuovi laboratori di ricerca sulla biolo-

    gia e sulla robotica marina,collocati allo

    scoglio della regina e di livello univer-

    sitario, saranno in grado di produrre ri-

    sultati importanti sulleconomia del

    mare e ricadute di rilievo per la divul-

    gazione della scienza (oggi gi ope-

    rativo lacquario) e per limprenditoria-

    lit.

    Il completamento di Porta a Mare por-

    ter per la prima volta a Livorno un tu-rismo legato alla nautica da diporto,alla

    pesca sportiva,allo shopping,alla risto-

    razione e alla ricettivit alberghiera.

    Il futuro turistico cercher sicuramen-

    te una sinergia con le isole dellarcipe-

    lago toscano e con la costiera livorne-se a sud fino a Piombino. Le isole, in

    particolare, andranno rivalutate al turi-

    smo, pur nella salvaguardia del Parco.Il

    piano della costa livornese invece tar-

    da ad arrivare per le incertezze strada-

    li e di lotto zero (il parco del Romito

    farebbe grande differenza). Lobiettivo

    quello di integrazione in un progetto

    unitario.

    Ma lo sviluppo di qualit voluto per la

    citt, quello di fare di Livorno un luo-

    go di incontro e di confronto fra cultu-

    re, attivit commerciali e business del

    mar Mediterraneo. Linternazionalizza-

    zione guarda anche allEuropa,ma pu

    trovare le maggiori complementarit e

    potenzialit di vantaggio con i paesi

    del Nord Africa e del mondo arabo.Una

    crescita ed una evoluzione di rapporti

    che pu portare rilevanti benefici a li-

    vello locale e mondiale.

    Per Livorno lincontro con il mediterra-

    neo significa anche consolidare sem-

    pre pi i cabotaggi marittimi e lo short-

    sea-shipping, come attivit preminentifacenti capo al porto livornese.

    Infine nellinternazionalizzazione della

    citt mai deve essere dimenticato che

    il marchio TOSCANA brilla luminoso

    nel cielo livornese.

    La zona dove sta sorgendo la Parta a Mare (foto Onorati)

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    14/24

    14 Livorno

    Leroismo di otto ragazzi livornesiPresentazione del volume sullottocentesco monumento sepolcrale di Lorenzo Gori

    LUnesco, organizzazione delle Nazioni Unite per la scienza, la cultura e

    leducazione fondata nel 1945, ha proclamato il 30 aprile Giornata Inter-

    nazionale del Jazz. Eventi celebrativi si sono svolti nei giorni scorsi a

    Parigi, a New Orleans e a New York e in molti altre localit del mondo.

    Per lItalia, a Roma e a Livorno.

    Pu sorprendere, ma proprio cos, una volta tanto la nostra citt

    riuscita ad emergere grazie al jazzista livornese Andrea Pellegrini, ani-matore del neonato comitato per la prima giornata internazionale del jazz

    che ha ottenuto il patrocino dlela Commissione Italiana per lUnesco del-

    la Provincia e del Comune di Livorno.

    Cos stato possibile organizzare da marted 24 al luned 30 aprile una

    serie di eventi di particolare rilevanza (concerti, dibattiti, presentazione

    libri sul tema specifico del jazz e della sua storia) che si sono svolti in vari

    siti cittadini.

    Il 10 maggio alle h.17, nella sala degli Spec-

    chi di Villa Mimbelli a Livorno, sar pre-sentato il volume: Il monumento sepol-crale di otto vittime degli Austriaci nel Ci-mitero della Cigna Memoria e Arte. Qua-derni dei Beni Culturali, a cura di Laura Di-nelli, del Comune di Livorno.Il volume si propone come testimonianzadel restauro, eseguito nellestate 2011 dal-la Dott.ssa Sandra Roca Rey, del monu-mento dello scultore livornese LorenzoGori, in occasione dei festeggiamenti dei150 anni dellUnit dItalia, grazie alla spon-

    sorizzazione del Soroptimist InternationalClub di Livorno.Saranno presenti lAssessore alle Culturedel Comune di Livorno, Dott. Mario Tredi-ci, la Dott.ssa Laura Dinelli del Comune diLivorno, la Dott.ssa Silvia Di Batte, pastPresident del Soroptimist InternationalClub di Livorno, la Dott.ssa Sandra RocaRey, restauratrice ed il Prof. Vincenzo Fari-nella.

    Rassegnanazionale dArtealla 30 edizioneE stata inaugurata il 22 scorso, nellasala delle esposizioni del Museo di Sto-ria Naturale del Mediterraneo, allapresenza del Presidente della Provin-cia e delle pi alte cariche nazionali elocali della FIDAPA. Questanno, inoccasione del centenario della nasci-ta del fumetto e della creazione di

    Diabolik, si arricchita di unap-posita sezione dedicata appunto alFumetto. Presente il Museo Nazio-nale del Fumetto di Lucca , il Fumettonella danza e nella moda e lantepri-ma della Storia di Livorno a fumet-ti. Curatrice della mostra Alessan-dra Rontini, per la Sezione FumettoPatrizia Bonciani. Laura Conforti Benvenuti

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    Il monumento sepolcrale ai Lupi dedicato Alle vittime degli Austriaci, opera di Lorenzo Gori.

    F I D A P ALivorno, assieme a Roma, stata lunica citt italianaa accogliere levento celebrativo

    Giornata Internazionale del Jazz

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    15/24

    15Livorno

    Un argomento semplice e difficile insie-me, quello che ha affrontato mons. Pao-lo Razzauti presso la sede del Circolo cul-turale Il Centro presieduto da EnricoDello Sbarba.C fede a Livorno?: stato il tema in-

    torno a cui si dipanata la conversazionemoderata da Franco Spugnesi. Fede inchi e in che cosa? si subito chiestodon Paolo.Noi credenti crediamo in Qualcuno chesi donato per noi. Un fatto, questo, chea Livorno si rende visibile nelle tante chie-se erette nel passato, che testimonianoanche la coesistenza di culti diversi. Unacitt plurireligiosa, la nostra, con unamolteplicit di fedi. E i luoghi in cui essesi esprimevano, restano tuttoggi presen-ze significative. Che hanno portato, neltempo, a un confronto positivo. Basti pen-sare allincontro ebraico-cristiano, istitu-ito da mons. Ablondi, che si celebra ognianno a gennaio.C anche la fede laica, degli agnostici,degli atei (ma il vero ateo non pu esi-stere), ha ribadito il monsignore, per cuila fede ha sempre avuto una base popo-lare perch una questione di cuore.Qual lannuncio di fede che dobbiamodare?. Che Cristo nato, morto e risor-to. E la fede a portarci i valori, minati

    oggi dalla stessa fede derisa e dalla di-struzione della famiglia. Poi, una sottoli-neatura: Si sono spesso identificate fedee politica e questo fatto ha portato molticristiani ad allontanarsi dalla realt eccle-siale. E ancora: Noi abbiamo un grande

    C fede a Livorno?

    Se ne parlato al Centro con Mons. Paolo Razzauti

    di Marisa Speranza

    Dio che ci ama e ci sostiene, ma siamopoveri di testimonianze.Ma c fede a Livorno? Il vicario del Ve-scovo non ha dubbi : Livorno credente.

    Anche se una citt depressa che cam-biata in peggio: dice di essere aperta e di-sponibile ma non lo pi, si sta chiuden-do in se stessa e sta perdendo tutti i treni

    possibili. Le cause di una simile situazio-ne sono diverse. Intanto, non ci si preoc-

    cupa pi del bene comune, si perso ilsenso del servizio, e c sfiducia nelle isti-tuzioni (anche nella Chiesa).Eppure, quello livornese un popolo cheha ancora fede, ma va riscoperta. LaMadonna di Montenero e S.Giulia resta-no tuttora due formidabili traini. Caduti igrandi valori del passato (marxismo, libe-rismo ) la gente cerca la spiritualit cheha in s, e ha bisogno di chi laiuti a ritro-

    vare la fede.Poi, un flash sulla frequenza alla messadei cattolici livornesi e sul limite segnatodallabitudinariet: Io devo testimoniarela fede con la mia vita, senza avere pauradi manifestarla. Don Paolo teme la derivadi quel qualunquismo pericoloso (alla Bep-

    pe Grillo) che si sta diffondendo. La man-canza di idee, di progetti (anche nella Chie-sa) spiega questo e altro. Un cenno, poi,alla crisi della famiglia (io sono per il ma-trimonio cristiano, ma rispetto le decisioni

    diverse), alla diminuzione di battesimi ematrimoni religiosi e, persino, alle richie-ste di sbattezzo.A preoccuparlo sono i giovani, per cui siaugura un recupero di valori che dianosenso alla loro vita: Posso fare sessoestremo e imbottirmi di droga. E poi?. Inquanto alla realt ecclesiale, ci sarebbe

    bisogno di preti testimoni che si spor-chino le mani e vadano in mezzo alla gen-te. Ma, intanto, ci sono pochi seminaristie dei 76 sacerdoti presenti in citt, ben 29non sono italiani.Quali i rapporti tra la Chiesa e le istituzionilivornesi?. Un grosso divario non c maistato e non mai venuto meno il rispet-to. Anche nei tempi difficili della scomu-nica (1948), revocata nel 1959. Mons. Raz-zauti ha ricordato che, nel 1970, il sindacoRaugi partecip ai funerali di monsignorGuano: un fatto assai significativo, vistoche accadeva per la prima volta. E ancheoggi c dialogo, pur con alcune incom-

    prensioni. Le domande del pubblico han-no toccato altri punti dolenti: le situazioni

    familiari difficili, la comunione ai divorzia-ti, i credenti omosessuali .Il commento non poteva che essere quel-lo di un sacerdote: Cerchiamo di esseremisericordiosi e di non ergerci a giudicidegli altri

    ALMA PACE SOC. COOP. SOC. ONLUS

    Viale A. Vespucci, 50 - L I V O R N O

    Mons. Paolo Razzauti

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    16/24

    16 Livorno

    Si chiusa la 29 edizione che ha dato lustro alla citt con molteplici iniziative sportive, culturali e di solidariet

    Il TAN (Trofeo Accademia Navale), giun-to alla 29 edizione, ha dato lustro perdieci giorni a Livorno: molteplici iniziati-ve sportive, culturali e di solidariet han-no animato la citt, lAccademia Navale,il Villaggio Tuttovela e il nostro mare.Al Museo di Storia Naturale del Mediter-raneo della Provincia di Livorno gli stu-denti sono stati i veri protagonisti di un

    convegno sullAmbiente Marino. Inau-gurato dalla madrina dellevento, lasses-sore provinciale Monica Mannucci alla

    presenza del Comandante dellAccade-mia Navale Giuseppe Cavo Dragone, delPresidente della Provincia Giorgio Kutu-f e della Dirigente dellUfficio Scolasti-co provinciale, Elisa Amato Nicosia, ilconvegno stato introdotto dagli allievidel Liceo Musicale Niccolini-Palli di-retti dal maestro Salvini.Il mare rappresenta una risorsa fonda-

    mentale per il nostro territorio e occorretutelarlo e promuoverlo affinch possaessere ancora di pi unoccasione di svi-luppo e di occupazione. Gli studenti del-lIsis Buontalenti-Cappellini-Orlandohanno esposto il lavoro di ricerca sultransatlantico Rex , rievocando la storiadi questa nave e mettendo in luce il pri-mato della cantieristica italiana attiva da

    ben 80 anni. Il Rex stata la nave da

    TAN: altro grande successodi Luca Lischi

    crociera insignita del Nastro Azzurro cheha rappresentato un vero vanto per no-stro paese. LIsis Niccolini-Palli ha ap-

    profondito il tema del progresso delle tec-nologie e dellingegneria navale negli ul-timi cento anni partendo dal Titanic fino aquelle che saranno le prossime navi delterzo millennio. Gli studenti dellIti Gali-lei hanno trattato le tematiche inerenti lasicurezza del mare attraverso unanalisi deimezzi e dei materiali utili per la salvaguar-dia dellambiente marino. A coronamentodellevento lAssociazione Cacciucco,con Andrea Pagani, ha illustrato la ricchez-za del nostro mare attraverso i prodottienogastronomici tra cui la Palamita, il pe-sce azzurro, unico presidio Slow food della

    provincia. E naturalmente il cacciucco,lunica parola italiana con cinque C. Equindi seguita una degustazione dei pro-dotti che lAssociazione promuove al finedi valorizzare la nostra filiera corta (olio,

    pane e pesce povero).Il Cacciucco e i prodotti del nostro mare

    sono stati poi proposti in una serata alTuttovela, che ha visto il tutto esaurito,in abbinamento al prosecco di Valdobbia-dene B52-Santa Margherita, in onore deisuoi primi 60 anni! e dal chianti Lamole diLamole che ha accompagnato sua maestil cacciucco. Da evidenziare, come des-sert, i biscotti al vino Moreccio propostida Casa di Terra di Bolgheri in abbinamen-to al vin santo dellazienda di Greve in

    Chianti.Sempre nellambito enogastronomico alVillaggio Tuttovela si sono celebrati, alla

    presenza del Presidente nazionale Giovan-ni Ballerini, i 50 anni della Delegazione diLivorno dellAccademia Italiana della Cu-cina con un convegno sul tema Il vitto diLivorno nel III secolo d.c, i Medici, la cu-cina delle colline che ha evidenziato quan-to Livorno abbia sempre messo al centroil mangiare, il mangiare bene! Con abitu-dini alimentari non solamente legate al

    mare ma anche alle colline, al fuori por-ta, come ha sottolineato Gianfranco Por-r. Gli interventi di Gristina, Amadei, Pel-le, Capua e dello stesso Porr hanno of-ferto un momento di alto spessore cultu-rale arricchito dalla presentazione dellelettere inedite di Cosimo III de Medici.Dalle lettere si evince quanto il Granducafosse dedito ai piaceri della tavola, gra-dendo il pesce di mare ma anche quello dilago (lago Maggiore) e allo stesso tempoanche un osservante dei precetti religiosi

    per il tempo di Quaresima.Un plauso va indirizzato alla Delegazionedi Livorno che ha ottimamente valorizza-to questo cinquantenario con la scelta diun men tradizionale delle colline livorne-si, con prodotti a filiera corta, ben propo-sto dalla Signora Marisa Tronconi, chefdello Yacht Club e abbinato a tre vini ros-si dellazienda agricola I Mandrioli delGabbro, produttrice anche di olio extra-vergine di oliva, di grappe e di un pregia-to brandy che hanno arricchito la tavola.Tra i numerosi eventi segnaliamo infinela sfilata delle Marine estere per la Via Gran-de fino al Municipio dove Livorno, il Sin-daco e moltissimi bambini delle scuole ele-mentari hanno accolto ben 20 nazioni connovantacinque atleti. Un abbraccio tra lacitt di Livorno e il mondo allietato dallafanfara dellAccademia Navale che hareso latmosfera di festa molto suggesti-va e dove i colori delle bandiere hannoaddobbato la piazza Civica in un tripudiodi applausi e di entusiasmo. LAmmiraglioGiuseppe Cavo Dragone, attorniato dai

    bambini, ha ricevuto unaccoglienza festo-sa con lo sventolio di bandiere azzurre delTan, applausi e tante strette di mano. In-sieme per far crescere il Tan, la citt, ilnostro bel territorio e il nostro mare a velespiegate verso i suoi trentanni, nel 2013.I bambini festeggiano il TAN

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    17/24

    17Provincia

    di Letizia Villani

    Alberto Fiorini, incaricato diocesano

    per ledilizia di culto, ha invitato il gior-

    no 21 aprile i rappresentanti della stam-

    pa locale presso la localit Casino di

    Terra nel comune di Montecatini Val

    di Cecina per aggiornarci sui progressi

    dei lavori che interessano la costruzio-ne di una nuova chiesa intitolata ai

    Santi Pietro e Lino.

    La chiesa verr costruita al Casino di

    Terra in un lotto di terreno di apparte-

    nenza al comune di Montecatini val Di

    Cecina e sar sussidiaria alla parroc-

    chia di Casaglia la cui cura d anime

    affidata al parroco Naldo Vallesi.

    E stato scelto Casino di terra in quan-

    to zona in espansione e al tempo stes-

    so centrale poich riunisce a se i fe-

    deli di tre comuni Montecatini val di Ce-cina, Guardistallo e Riparbella e molti

    turisti che affollano gli agriturismi che

    si trovano in queste zone.

    Linizio ufficiale dei lavori avvenuto la

    mattina del 30 settembre dello scorso

    anno ma ma la cerimonia di posa della

    prima pietra si era svolta mesi prima,

    il 16 luglio,officiata dal vescovo S.E.

    Monsignor Alberto Silvani, con la par-

    tecipazione del presidente della provin-

    cia di Pisa Andrea Pieroni, dei sindaci

    dei comuni che orbitano attorno alla par-

    rocchia di San Giovanni Battista in Ca-

    saglia , e dellintera comunit parroc-

    chiale.

    Il progetto della nuova chiesa stato

    realizzato dagli architetti Paolo Prati e

    Simone Giusti, sar un edificio che si

    avvarr dellutilizzo di energie

    rinnovabili,verr infatti riscaldato dapannelli radianti e per i giardini circo-

    stanti saranno utilizzate pompe che

    che funzioneranno con il recupero del-

    le acque.

    La chiesa avr forma eleoidale a una

    navata con soffitto a vela euna torre

    campanaria, il sagrato sar coperto da

    una tettoia in vetro, lambone sar ca-

    ratterizzato da ununica colonna che

    armonizzer tutta la struttura, il taber-

    nacolo sar posto centralmente, die-

    tro laltare, avr una forma circolare condue tavole inclinate che fungono da

    porte e sopra di esso verr posta la

    croce.

    Laltare invece avr forma ottagonale,

    sar concepito come un monolite che

    funge da teca contenitrice della prima

    pietra, verr illuminato al suo interno

    per dare profondit e per rafforzare an-

    cora di pi il suo significato simbolico.

    Inoltre saranno costruite una canoni-

    ca, una sacrestia, un bagno e una pic-

    cola stanza multi-attivit.

    La fine dei lavori prevista nei primi

    mesi del 2013 e la sua inaugurazione

    nella primavera dello stesso anno.

    Sar quindi un edificio realizzato rispet-

    tando lambiente circostante, comple-

    tamente immerso nel verde ,un nuovo

    gioiello da ammirare.

    Nella splendida cornice del Relais dicampagna Casale del Mare a Casti-glioncello, tra natura e genuini pro-dotti della terra, nasce la prima tappa

    di un nuovo connubio tra Territorioed Arte: Glasses - Percorso dartecontemporanea.L artista Paolo Lumini, insieme alsound designer Francesco Landucci,hanno creato un percorso senza tem-

    po nella moderna cantina dell azien-da vinicola Agrilandia/Fortulla.Dove l uva si trasforma in ottimo vino,le botti fanno da cornice a specchi,antichi cristalli e piccole perle di car-ta, tra suoni di un epoca lontana. Aldi fuori dal frenetico procedere del

    quotidiano, gli spettatori, interagen-do tra aria, vetro e carta, hanno sco-

    perto un atmosfera surreale dove tra-dizione ed arte si sono fusi per darevita ad un istallazione da una fortecarica poetica.L evento, che si svolto nellambitodelle iniziative Verdeoro e Gusto Cul-tura 2012, vuole essere un contributooriginale allo sviluppo turistico e cul-turale del nostro territorio.Il desiderio che, da questa prima

    esperienza, possano nascere molte-plici percorsi darte nei meravigliosiluoghi della nostra Provincia, unen-do e facendo dialogare i linguaggi ar-tistici con quelli enogastronomici enaturalistici.Glasses - Percorso darte contempo-ranea il primo passo in un proget-to pi grande e complesso, GustoCultura, che sar sviluppato nei pros-simi mesi tramite l impegno di 4P- forPeople/Eventi (Chiara di Cesare eMaria Celeste Pierozzi) e le strutture

    private e pubbliche del territorio,come la Pro Loco di Castiglioncello, ilComune di Rosignano Marittimo eCasale del Mare.www.ilcambio.com

    Il sito che informa il cittadino!

    A Rosignano una voce

    fuori dal coro ora c:

    Nuovo connubio tra territorio ed arte

    Glasses:

    percorsodartecontemporanea

    di Maria Celeste Pierozzi

    La nuova chiesa intitolata

    ai santi Pietro e Lino

    MONTECATINI VAL DI CECINA

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    18/24

    18 Cultura

    Facilitare lapprendimento

    S C U O L A

    di Giuseppe Giarratana

    Paesaggio di Montecatin Val di Cecina

    Leggo con interesse e partecipazione,

    dato che per quasi 50 anni sono stato

    un operatore scolastico, che sono in

    corso da qualche tempo esperienze di

    lavoro nella scuola che riscuotono con-

    divisione e apprezzamenti, anche da

    organi preposti alla valutazione (INVAL-

    SI).

    Sto pensando in particolare alle espe-

    rienze attuali in alcune decine di scuo-

    le pubbliche, per impulso di un peda-

    gogista nostro contemporaneo, Marco

    Orsi, famoso per alcuni concetti inno-

    vatori, che stanno influendo sulla me-

    todologia dellinsegnamento. Le mo-

    dalit passive sono messe in discus-

    sione: l insegnante in cattedra che pro-

    pone il sapere pre-fabbricato, la clas-

    se che segue accettando lo scibile

    impartito dallalto, appropriandosi

    (quando ci riesce) delle correzioni ef-fettuate, quando occorrono, dal docen-

    te; laula come spazio che immobiliz-

    za docenti e discenti.

    Tutti modi operandi che potrebbero

    (anzi possono) coartare lautonomia, la

    partecipazione, la creativit del discen-

    te. Anche del docente, a ben guarda-

    re, se relegato a diventare (come pu

    accadere) custode-dispensatore di un

    sapere imposto, rigido, immutabile.

    E vero invece che il sapere soggetto

    (per fortuna) a ripensamenti e aggiu-stamenti continui.

    Anzi in questo travaglio consiste la no-

    bilt dellapprendere e mettere a dispo-

    sizione degli altri il nostro impegno di

    studio (parlo soprattutto dei docenti).

    La lezione frontale (il docente parla,

    i discenti ascoltano) spesso censu-

    rata. La discussione sollecitata solo

    dopo la lezione frontale non sembra pi

    sufficiente a realizzare la partecipazio-

    ne di chi deve apprendere.

    Si pensa che lintervento nellatto

    della comunicazione potrebbe pi ap-propriatamente realizzarsi non dopo ma

    nel corso della lezione.

    Osservo che questo concetto innova-

    tore non poi una risorsa didattica

    pensata solo nel nostro tempo. Gi nel-

    Si chiamava Don Nesi che scelse Livorno per la sua nuova missione di prete al serviziodel popolo. La Corea a quei tempi era un quartiere costituito dalle cosiddette caseminime (recentemente abbattute) abitate da ex baraccati. Cera solo la sezione del PCIche raccoglieva l80 per cento dei voti.Don Nesi pens di dotare quel rione popolare di una scuola diversa da quella ufficiale

    per i tanti bambini che giocavano in mezzo alla strada.Nacque lidea di un villaggio scolastico che inizi con il doposcuola proprio per dareloro anche un primo approccio alleducazione.Piano piano con laiuto di un parlamentare fiorentino,Nicola Pistelli, e del Ministro allaPubblica Itruzione, Misasi, fu emesso un Decreto di istituzione di una scuola MediaSperimentale (la seconda in Italia,la prima era a Firenze).Una scuola media collegata con la materna e lelementare, dove non esistevano i libridi testo e dove non si bocciava fino alla terza classe.A ricordare i cinquanta anni del Villaggio scolastico di Corea si soni ritrovati parecchi exdocenti di quegli anni felici (la speriementazione livornese fu oggetto di studi e di visite

    persino di docenti giapponesi e cubani).Il prof. Pompeo, lassessore Roncaglia, ex docenti, e il primo preside prof. Nebiolo.hannoripercorso con laiuto anche i foto depoca il cammino iniziato da Don Nesi che nel 1982lasci Livorno.Da ricordare che la scuola media di Corea fu realizzata con il contributo esclusivo della

    popolazione,quindi propriet privata,successivamente presa in carico dal Comune.Da ricordare pure i QUADERNI DI COREA che rappresentano un documento culturale di

    un certo valore cos come sono gli incontri che Don Nesi realizz con la collaborazionedegli operai del Deposito Locomotive (il contatto con il mondo del lavoro) che restanomemorabili perch nessun altro a Livorno stato capace di realizzare.Qualcuno ha detto stata una meteora?Sarebbe bene dopo la celebrazione, un dibattito.Lo proponiamo a Pompeo Rocco.

    Mario Lorenzini

    lantichit i pedagogisti pensosi ipotiz-

    zarono che il docente, prima di espor-

    re la sua scienza dovesse proporre

    le questioni preliminari, di modo che la

    sua esposizione finisse per essere (sag-

    giamente) una risposta ai problemi da

    lui stessi suscitati. Esempio: prima di

    spiegare in classe in che cosa un de-

    creto-legge si differenzia da una legge

    ordinaria, non c chi non veda che il

    maestro farebbe bene a far costatare

    quanto grave il modo di formazione

    delle leggi ordinarie se richiede tempi

    troppo lunghi.

    A questo punto il Decreto-legge (con

    il suo carattere di rapidit e di facilita-

    zione, a certe condizioni che poi ven-

    gono spiegate) diventa un concetto pi

    accessibile.

    Cos ci troviamo infine ad elargire un

    sapere non imposto, ex cathedra, dau-

    torit; ma, per il modo metodologico

    seguito, forniamo risposte a proble-

    mi.

    CERA UNA VOLTA UNA SCUOLA SENZA LIBRI...

    I 50 anni del Villaggio

    Scolastico di Corea

  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    19/24

    7719

    La locale sezione Fidapa, ha organizzato,nei lussuosi ambienti dellhotel Palazzo,uno spettacolo teatrale molto impegnati-vo, interpretato dalle socie attrici, che haottenuto notevole successo.

    E stato presentato un lavoro di ricerca diErminia Libardo a cura di Laura Conforti eDora Finis dal titolo Le amanti imperia-li.

    I personaggi sono le favorite dei re nellaFrancia del 500 che tennero la scena inantagonismo con le sovrane e le princi-

    pesse: lautrice le chiama Regine deicuori. Esse si fecero valere non solo nelletto ma anche nella politica perch eranointelligenti, ambiziose e bellissime!Per loccasione sono state scelte sei delle

    pi conosciute che hanno esercitato ungrande ascendente sulla vita sociale esulla cultura del loro tempo.Diana De Poitiers duchessa di Valentino-is: La bellezza come mito, amante di En-rico II; Maria Mancini: La vita come ro-manzo, amante di Luigi XIV; Athnais deMontespan: Una bellezza trionfante,amante di Luigi XIV; Madame de Mente-non: Listitutrice di Francia, moglie mor-ganatica di Luigi XIV; La marchesa diPompadour: Una borghese al potere,amante di Luigi XV; Madame du BarryLangelo dei bassifondi, amante di Lui-gi XV.Queste donne, evocate parapsicologica-

    Il concerto

    di Paolo Contedi Giorgio SpugnesiIn una tiepida serata di fine marzo, ilteatro Goldoni ha ospitato uno degli ar-tisti pi originali della musica italiana:Paolo Conte.C un legame particolare tra Conte eLivorno, dovuto forse allamicizia chelo legava a Piero Ciampi e a Nada, tantche, anche adesso che le sue tourne com-prendono sempre meno date (solo 6 inItalia), non manca quasi mai di fare tap-pa nella nostra citt. Ed i suoi ammirato-ri, da tutta la Toscana ed oltre, si sonodati appuntamento al Goldoni.La prima cosa che si nota, appena salesul palco, che Paolo Conte invecchia-to ma non se ne fa un problema, noncome tanti artisti dello spettacolo checercano di rimanere giovani ad ogni co-sto. Cos, dal loggione, quella testa dicapelli bianchi e quellincedere oscillan-te, lasciano intuire i segni del tempo chetuttavia non impediscono a Conte di pro-fondere energia e swing coinvolgendo ilpubblico.

    Sul palco, schierati in una disposizionea semicerchio, una decina di musicisti po-listrumentisti di una bravura spavento-sa, in grado di ricreare le atmosfere jaz-zistiche care a Conte. Al centro un pia-noforte con il quale Conte si accompa-gna, alternando brani solamente cantatie passaggi con linseparabile kazoo o conla marimba.Il repertorio quello classico, che lo hareso famoso, da Wanda a Diavolo Ros-so, da Sotto le stelle del jazz aDancing.ImmancabileVia con me mentre sorpren-de tuttiBartali eseguita con una lentez-

    za estenuante ed un arrangiamento cupo.Il pubblico si lascia coinvolgere, lo seguein questo suo viaggio tra Francia e SudAmerica, tra gli anni 30 e i 50, tra ipersonaggi mitici di unItalia che forsenon esiste pi.Un pubblico eterogeneo per et, forsenon giovanissimo ma non tanto per lapresenza di Conte quanto perch i prez-zi non sono certo popolari. Non manca-no per i fans di vecchia data (ma nonnecessariamente di et avanzata), quelliche non si perdono un concerto e chesono disposti a sborsare una cifra imba-

    razzante per sedersi in prima fila.Un solo bis e poi, malgrado gli applausie le urla del pubblico, desideroso di ascol-tare ancora, lo spettacolo finito.Ma si sa, Paolo Conte fatto cos.

    TEATRO GOLDONI

    mente, hanno raccontato la loro singolarestoria alle quali hanno prestato la lorovoce, rispettivamente, le attrici Guia Rau-gi, Gabriella Guastalla, Laura Conforti, Sil-vana Urru, Dora Finis e Liafranca Pardelli.La pianista Stefania Casu ha deliziato ludi-

    torio con brani scelti dellepoca.La presidente Margherita Mazzelli, cheha voluto questo spettacolo per festeg-giare il mese di marzo dedicato alla donna,lo ha introdotto con parole di apprezza-mento sia per lautrice che per le interpretie per il soggetto scelto, oltremodo origi-nale per la specifica occasione.Presenti, oltre le socie Fidapa, molte

    personali t del mondo teatrale cit tad i-no e la Presidente dellUnione ItalianaCiechi accompagnata da un nutrito nu-mero di soci. Il folto pubblico che hagremito la sala ha espresso il propriocompiacimento tributando numerosiapplausi.

    Le amanti imperialialla corte di Francia

    AllHotel Palazzo la Fidapa fa cultura: un pomeriggio dedicato al teatro

    di Laura Benvenuti

    Margherita Mazzelli, presidente della Fidapa,

    durante il suo intervento.

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  • 8/2/2019 il Centro Maggio 2012

    21/24

    21Cultura

    Lamore per il cinema lungo una vitaLa figura del grande regista americano Stanley Kubrick

    Lidea di Kubrick riguardo il cinema era: Sepu essere scritto, o pensato, pu essere fil-

    mato. Se dovessimo trovare una particola-rit che ha sempre distinto questo regista daglialtri la meticolosit, la straordinaria curache sfiora il perfezionismo nel pensare, crea-re e dirigere un film. La sua filmografia non fra le pi vaste, se confrontata con quella dialtri registi, ma ha affrontato quasi tutti i ge-

    neri, riuscendo con maestria ad amalgamaresceneggiatura, fotografia, interpreti e sceno-grafia.La carriera inizia nel lontano 1951 con unaserie di cortometraggi, che lo portano a cimen-tarsi pochi anni dopo con il lungometraggioPaura e desiderio, prodotto ancora acerbo

    per rivelare il vero Kubrick, e considerato dal-lo stesso solo un esercizio sperimentale. Il

    bacio dellassassino (1955) e Rapina a manoarmata (1956) invece lo fanno conoscere algrande pubblico.Il primo successo per Orizzonti di glo-

    ria(1957), che sarebbe riduttivo definire sem-plicemente un ottimo film sulla prima guerramondiale, in quanto riesce anche a raccontarelumanit dei ranghi militari superiori, coscome Renoir era riuscito a fare ne La grandeillusione.Laffresco storico Spartacus (1960), se-gnato dai continui dissidi fra Kubrick ed il

    produttore-attore Kirk Douglas (fu cos chematur nel regista lidea di autonomia nellagestione del lavoro cinematografico). Anni dif-ficili nella gestione produttiva, al punto che

    persino il lavoro successivo Lolita (1962)

    segnato da grosse incomprensioni fra il registae lo scrittore Nabokov, autore del romanzo dacui tratto il film. Nabokov accusa forti mo-difiche al copione del film concordato con ilregista, affermando che questa azione avrebbesnaturato la pellicola, rendendo cos il rap-

    porto fra i protagonisti poco chiaro allo spet-tatore. Con luscita de Il dottor Stranamore,ovvero: come imparai a non preoccuparmi ead amare la bomba (1964), le attenzioni del

    pubblico e della critica sono rivolte al camale-ontico protagonista Peter Sellers, ma impa-reggiabile lidea kubrickiana di un film che gio-ca con la storia, denunciando larroganza dei

    comandi militari di Usa e Urss in epoca diguerra fredda.

    Nel 1968 esce 2001: Odissea nello spazio,da molti considerato il capolavoro, anticipa-torio sul futuro dellumanit. Ma non ciche succeder allumanit su cui Kubrick si

    interroga, bens sul ruolo delluomo nel rap-porto spesso distruttivo con gli altri elementidella terra. Il superomismo di nietzschianamemoria (che Kubrick aveva studiato durante

    la giovent) traspare proprio in 2001: Odis-sea nello spazio.Un superomismo mutilato, che afferma in ma-

    niera decisa i limiti delluomo moder