Il Centro gennaio 2013

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  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    Aut.ne Tribunale di Livorno n 683 del 02/03/2005 - Spediz. in abb. postale: D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB LIVORNOAnno XIII - n 129 Gennaio 2013

    LEditorialedi Enrico Dello Sbarba

    Con Montial centrosenza

    incertezze

    segue a pag. 2

    Ventanni dopoUn articolo dellOn. Ivo Butini

    Nella cronaca dei trenta giorni che scon-

    volsero lItalia nellautunno 2011, la Re-pubblica colloca il venerd 11 novembrecome un giorno da cabalisti. Dopo 900anni, palindromo a cifre uguali: 11.11.11.A dire che le cifre restano uguali sia letteda destra a sinistra sia da sinistra a de-stra. Mah! Quel giorno il Senato della Re-

    pubblica salut il nuovo senatore a vitaMario Monti, nominato il giorno prima. Sela cabala una tecnica per indovinare ilfuturo ben si addice alla politica italiana.Da l a poco pi dun anno la XVI legisla-

    tura della Repubblica anticiper la sua fine.Una legislatura perduta?Luca Cordero di Montezemolo e i suoicolleghi ci dicono che si va verso la terzarepubblica, si va verso il nuovo. Comeventanni fa. Con dolente asprezza scriveAntonio Politico sul Corriere della Sera:dopo un anno e mezzo di cose noiose,siamo tornati al referendum sul Cavalieree sui tempi dei dibattiti nelle televisioni;un altro pubblico ministero scende in po-litica; lultima novit un comico chescende in politica pure lui, estimatore de-gli ayatollah e sostenitore della uscitadalleuro (23 dicembre 2012). A fronte, ildignitoso sacrificio della maggioranzadegli italiani che pagano con disciplina lasperanza del futuro. Ma cosa siamo di-ventati?Tutto sembra ruotare intorno ai costi del-la politica. Ma la crisi della politica sono isuoi costi o la sua incapacit di governa-re i conflitti e risolvere i problemi al livello

    possibile? Costasse meno, sarebbe accet-tabile anche la cattiva politica?

    La politica costi il giusto e faccia il doversuo. Questo il punto della crisi.Gianfranco Brunelli il direttore della rivi-sta bolognese Il Regno. Lucido anali-sta, nel numero 20 della rivista (novembre2012) scrive che il problema del sistema

    politico italiano si posto nello spazio del

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    Lanticipata conclusione della le-gislatura provocata dalla irre-

    sponsabile decisione del PdL ditogliere la fiducia al governo Mon-ti, malamente giustificata dallon.Angelino Alfano, ha confermatoil clamoroso e sperabile definitivofallimento del sistema bipolare cheil PD, da una parte, e quello cheresta del PdL dallaltra, si affanna-no e si ostinano a sostenere.Questo nostro periodico, lungoormai la sua ormai ultra decennalevita, ha da sempre sostenuto congrande equilibrio, questa la carat-

    teristica prevalente,una terza viacriticando con decisione la illogi-ca ed anacronistica formula politi-ca che,nellultimo ventennio, haconcorso ad accentuare la gravecrisi che sta attraversando il no-stro paese.Lo strumento che avrebbe potutoverosimilmente abbattere questamostruosit sarebbe stato la mo-difica della vergognosa legge elet-torale il cosiddetto porcellum

    che offende la dignit dei cittadinie che stata messa alla gognadallintera pubblicistica internazio

    centro-destra con lesplosione della De-mocrazia Cristiana e del pentapartito ed in quello spazio che bisogna agire. Daallora la sinistra ha bruciato Occhetto,DAlema, Rutelli e Veltroni. NemmenoRomano Prodi ce lha fatta. Il centro-de-stra ha ruotato intorno a Berlusconi conalterni impazzimenti. Secondo Brunelli seil centro-destra andasse ad un disastro

    Interverranno:Luca Agostini

    Assessore alle Attivi t Produttive

    del Comune Rosignano M.mo

    dott.Francescalberto De Bari

    consigliere comunale de Il Cambio

    Le eccellenze del territorio

    per la compatibilit

    e lo sviluppo delleconomia

    Luned 28 Gennaio h. 17.30presso Caff Ginori - Castiglioncello

    lassessore provinciale al turismo

    Paolo Paciniterr una conferenza sul tema

    Interverranno:

    Dott. sa Anna Maria Magnani

    Le famiglie

    di fronte alla crisi:

    come sopravvivere?

    Luned 14 Gennaio h. 18

    nella sede sociale de Il CentroVia Trieste 7 - Livorno

    conferenza sul tema:

    Presidente M.C.L.

    ed il Dott. Andrea RaianoPresidente Lega Consumatori

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    Politica e-mail: [email protected] Politica

    Con Monti

    al centro

    senza incertezze

    dalla prima pagina

    Periodico mensiledel Circolo Culturale

    Aut.ne Tribunale Livorno n 683 del 2/3/2005

    Redazione ed Amministrazione:

    Via Trieste 7, tel. 0586/427137 - Livorno

    e.mail: [email protected]

    www.circoloilcentro-livorno.it

    DIRETTORE RESPONSABILE:

    Enrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello SbarbaEnrico Dello Sbarba

    Giornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia ilGiornale chiuso in tipografia il 5/1/20135/1/20135/1/20135/1/20135/1/2013

    Hanno collaborato a questo numero:Cristina Battaglini, Laura Benvenu-Cristina Battaglini, Laura Benvenu-Cristina Battaglini, Laura Benvenu-Cristina Battaglini, Laura Benvenu-Cristina Battaglini, Laura Benvenu-ti, Ivo Butini, Stefano Ceccarini, Barti, Ivo Butini, Stefano Ceccarini, Barti, Ivo Butini, Stefano Ceccarini, Barti, Ivo Butini, Stefano Ceccarini, Barti, Ivo Butini, Stefano Ceccarini, Bar-----tolo Ciccardini, Beniamino France-tolo Ciccardini, Beniamino France-tolo Ciccardini, Beniamino France-tolo Ciccardini, Beniamino France-tolo Ciccardini, Beniamino France-schini, Nicola Graziani, Luca Lischi,schini, Nicola Graziani, Luca Lischi,schini, Nicola Graziani, Luca Lischi,schini, Nicola Graziani, Luca Lischi,schini, Nicola Graziani, Luca Lischi,Benito Livigni, Mario Lorenzini, Sil-Benito Livigni, Mario Lorenzini, Sil-Benito Livigni, Mario Lorenzini, Sil-Benito Livigni, Mario Lorenzini, Sil-Benito Livigni, Mario Lorenzini, Sil-via Menicagli, Matteo Pieracci, An-via Menicagli, Matteo Pieracci, An-via Menicagli, Matteo Pieracci, An-via Menicagli, Matteo Pieracci, An-via Menicagli, Matteo Pieracci, An-

    drea Sargenti Marisa Speranza, Fran-drea Sargenti Marisa Speranza, Fran-drea Sargenti Marisa Speranza, Fran-drea Sargenti Marisa Speranza, Fran-drea Sargenti Marisa Speranza, Fran-co Spugnesi.co Spugnesi.co Spugnesi.co Spugnesi.co Spugnesi.

    COMITATO DI REDAZIONE:

    Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,Massimo Cappelli,

    Laura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti BenvenutiLaura Conforti Benvenuti

    Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,Alberto Conti, Salvatore DAngelo,

    Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,Francescalberto De Bari,

    Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,Davide Livocci, Mauro Paoletti,

    Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.Marisa Speranza, Franco Spugnesi.

    STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,

    Via Pisacane 7, te l. 0586/814033 - Liv orno

    Ventanni dopo

    elettorale, la crisi italiana sarebbe ancorapi radicale. Si rischia una scelta tra il vec-chio e il vuoto. Sono in allestimento le

    carovane elettorali che hanno sostituito ipartiti, legge elettorale porcellum allamano.Visione politica? Ci pensi il professorMonti.Anche noi cattolici portiamo il nostro ca-rico di responsabilit nella crisi italiana.Larcivescovo di Firenze cardinale Betorivede i cattolici distribuiti in molte areediverse, ma non gli sembrano chiari i loro

    progetti, n gli pare che risorga in manieraevidente una formazione di ispirazionecristiana.Il Presidente del Consiglio Monti, parlan-do delle sue esperienze nei primi contatticon i leaders europei, ha fatto un riferi-mento a De Gasperi. Primo Presidente delConsiglio della Repubblica italiana, il 10agosto 1946, De Gasperi aveva sostenutola sostenuto le ragioni dellItalia a Parigi,nel silenzio gelido dei vincitori della guer-ra. Tornata a Roma, trov gli intrighi dellasinistra e di una parte dellestrema destra.Batt pure i pugni sul tavolo.

    Narrando i fatti, la figlia Maria Romana lo

    chiama il capo del partito democristia-no, penso a intendere responsabilit par-ticolari di rappresentanza popolare e divisione politica nazionale.Gi. Alcide De Gasperi, senza la Democra-zia Cristiana, sarebbe stato De Gasperi?

    nale (non esiste paese al mondo che ab-bia un sistema elettorale illegale comequello italiano).Ebbene, proprio per i contrasti e le con-traddizioni ed il muro contro muro innal-zato dal PD e dal PdL, malgrado i continuie fermi appelli del Presidente della Repub-

    blica, non stato possibile trovare un ac-cordo di compromesso tra proposte asso-lutamente contrastanti per cui gli italianisaranno costretti, ancora una volta, a vo-

    tare a scatola chiusa , con scelte sulle can-didature imposte dalle segreterie dei par-titi.A questa vulnus democratico ha cerca-to, in qualche modo, di ovviare il PD attra-verso lo strumento delle primarie che, sia

    pure parzialmente, ha permesso di indica-re le candidature per i due rami del parla-mento. In ogni caso resta chiara ed evi-dente la responsabilit, anche del PD, dinon aver voluto trovare, nel corso di que-

    sti ultimi anni, un accordo che salvasse ladignit del nostra paese palesemente lesa.La crisi del bipolarismo non impedisce peralle due componenti politiche, correspon-sabili del misfatto, di combattere il lode-vole tentativo di altre forze che cercano di

    collocarsi in una posizione centrale e quin-di di essere seriamente alternative a PD ePdL.La salita in politica del Presidente delConsiglio Mario Monti che si concretiz-zata con la nascita di una coalizione dicentro ha naturalmente creato allarme edimbarazzo nei due partiti maggiori che conle dichiarazioni dei rispettivi leader stan-no letteralmente uscendo dalle righe.E certo che la nascita di un polo di centro,comprensivo di espressioni importantidella societ civile e del coinvolgimento

    corretto e significativo di alcune forzepolitiche (UDC e FLI) , ma anche dellacomponente europeista e montiana che haresponsabilmente lasciato un PdL indiriz-zato, ormai, verso quello che sempre sta-to il suo dna e cioe la deriva populistaed antieuropa, provochi preoccupazioni inambedue gli schieramenti bipolaristi.Sono componenti, quelle pi sopraindicate,che hanno sostenuto con lealt econvinzione il governo Monti ,chiamatodal Presidente della Repubblica nel no-

    vembre del 2011, per salvare il Paese or-mai sullorlo del baratro finanziario a se-guito dellincapacit del governo Berlu-sconi di intervenire tempestivamente e

    privo di nessuna credibilit in Europa enel mondo.Questa terza forza centrale - denominataScelta civica con Monti per lItalia - sta

    ponendo con grande chiarezza e assolutadeterminazione lesigenza di una seria al-ternativa al fallimentare sistema bipolareche ha letteralmente sgovernato il pae-se per quasi venti anni e che porta con se

    precise ed inequivocabili responsabilitper la grave crisi che stiamo attraversan-do.Ci sembrano, pertanto, fuori luogo le aspredichiarazioni del candidato premier del PD- PierLuigi Bersani - nei confronti del ruo-lo che il Presidente Monti si appresta asvolgere alla guida di questo importanteed innovativo asse centrale che si op-

    porr con grande determinazione allo stru-mentale tentativo di circoscrivere il tenzo-ne politico ad una esclusiva partita a due

    tra il PD ed il decadente PdL del Cavaliere.Lemergere di componenti che fanno delmero populismo la loro carta vincente, ciriferiamo sopratutto ai cosiddetti grilli-ni che propongono una fantasiosa usci-ta dellItalia dallEuropa e dalleuro e a Ri-

    voluziojne civile guidata dal giudice In-groia in compagnia di quel che resta del-lIDV di Di Pietro, oltre a sbiadite figuredelloltranzismo vetero comunista , pernon ricordare quello rozzo ed integralistadella Lega, lacerata e sconvolta dagli scan-

    dali, rende essenziale la salita in campodi questa forza centrale che avr come suoleader - il Presidente Mario Monti - che haacquisito indubbi meriti per la salvezzadel nostro paese dal default.Una candidatura che ha trovato ampi con-sensi anche nella gerarchia della ChiesaCattolica che sembra, finalmente, uscitadalle nebbie nella quali era sembrataavvolta durante il regime berlusconia-no.Per quanto ci riguarda eviteremo qualsia-si coinvolgimento del Circolo Culturale Il

    Centro che rester, naturalmente estraneo,alla tensone elettorale.Questo nostro periodico che ha sempresostenuto con grande equilibrio ma con-vintamente le posizioni di centro, intendeconfermare questo orientamento anche nelcorso delle prossime e lezioni.

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    Come bella la campagna elettorale du-rante le feste di Natale. Non avevamo maifatto questa esperienza e non potevamosaperlo. I messaggi politici giungono pi

    pacati e pi chiari perche i nostri giornosono pi domestici e meno affannati; lat-

    mosfera quasi ovattata ed il festoso ri-trovarsi assieme diventa una occasionedi informazioni e di giudizi fra personevere e non fra marionette televisive.Comunque il tema dominante delle feste stato: per chi voteremo? .Io sono un vecchio arnese rottamato,esperto in campagne elettorale. Fui pre-stato da Mattei a Dossetti per la campa-gna di Bologna, feci per un Fanfani scet-tico ed efficiente il primo sondaggio elet-torale della storia italiana, e dopo feci al-

    tre tre campagne elettorali per la Spes(senza contare le mie nove personali).Ecco le mie impressioni.Bersani parte bene a causa delle primariedove ha dato la prova di una grande pa-zienza e pacatezza. Va bene cos: deve

    puntare sulla affidabilit che cosa di-versa dal carisma.Deve solo dare una calmata ai suoi so-stenitori che hanno troppa voglia di ac-capigliarsi. Deve spiegare loro che nonsono stati loro a battere Matteo Renzi enon devono pavoneggiarsi di questa vit-toria perch Renzi li avrebbe stracciati,come un giorno li straccer. Non devononeanche vantarsi di aver battuto Renzinelle parlmentarie dove hanno votatoun terzo di quelli che avevano votato nelle

    primarie. Se il loro disegno quello diridurre lelettorato per restare soli, pochima buoni, e meglio che cambino mestie-re. (In una mia invettiva precedente housato una parola pi forte, ma molti ac-count hanno respinto il messaggio perquella parola ineducata e quindi questa

    volta non la adopero). Inoltre sarebbeutile recuperare le simpatie che Renzi ri-scuoteva con un atteggiamento pi ge-neroso, pi sportivo, meno rancorosoverso Renzi che da parte sua ha accetta-to una sconfitta ( che non era una scon-

    fitta, ma un prodigio) con signorilit econ un discorso fra i pi belli di questianni molto scarsiBersani ha attaccato Monti in termini mo-derati e va bene cos. Deve ricordare cheil partito democratico ha sofferto molto

    per le misure severe di Monti , ma nondeve scordare che il vero sostenitore diMonti stato proprio lui, considerando

    bene e giustamente, che Monti era la fineper Berlusconi. Parigi val bene una mes-sa. E di Monti, sia lui sia lItalia, avrannocomunque ancora bisogno.Anche qui Bersani far bene a controlla-re i suoi, a cominciare da Fassina, ricor-dando loro che il vero nemico Berlu-sconi e non Monti, che Berlusconi non ancora sconfitto e che non sarebbe male

    che Monti facesse il pieno dei voti dicentro di cui Berlusconi si era impadro-nito. C una certa fretta a considerarsigi vincitori che va severamente combat-tuta, ricordando Ochetto.Monti un professore ed bene che re-sti tale. Questa una immagine positivae Monti non la deve assolutamente cam-

    biare. Se qualcuno lo consigliasse adessere pi televisivo come fa Berlu-sconi, con la scusa che Berlusconi un

    bravo comunicatore sbaglierebbe. La ci-pria va bene per gli attori, ma non per i

    professori. Professore, per favore, restiprofessore. Gli permetterei solo un po diumorismo, ma inglese. Contro di lui co-mincer a funzionare la macchina del fan-go, che gi ha diffuso sul web notizie sullesue pensioni o sui suoi legami con le ban-

    che. Basta sottolineare la fiducia che han-no in lui i severi censori del Nord chenon perdonano nulla agli italiani. Se cifosse anche solo un capello sbagliatosulla sua giacca il Financial o lo Spie-gel lo avrebbe gi messo in copertina.La calunnia una forma di provinciali-smo.Il debole di Monti sono le sue truppe.Casini indispensabile perch ha unarete, alimentata da un generoso finanzia-mento pubblico, che oggi necessaria,.

    Ma lo consiglierei a non tentare di rubarela scena al Professore. Sarebbe un suici-dio. Se, con la sua rete, avesse avuto lafurbizia di fare le primarie aperte a tutte leassociazioni del mondo cattolico ed del-la societ democratica, si sarebbe libera-to dal difficile compito di fare le liste e sisarebbe fatto perdonare per il peccato delporcellum. Anche lui apra le porte e nonmetta veti. La fortuna di Monti (ed anchela sua) ci sar se in molti troveranno le

    porte aperte. Ricordino levangelico: Non

    Pensieri festivi di un antico

    esperto di campagne elettoralidi Bartolo Ciccardini

    Mario Monti Pier Luigi Bersani Silvio Berlusconi

    segue a pag. 4

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    occupate i primi posti della tavola in modoche non venga il padrone a dirvi: fatevi da

    parte.Un discorso diverso per Fini. Anche per lui

    vale il consiglio di non apparire troppo pro-tagonista, ma sarebbe necessario che que-sta nuova formazione facesse un gesto diorgoglio per Fini, che stato troppo mal-trattato per i suoi meriti ( e troppo poco perle sue colpe). La lapidazione di Fini va pre-sentata per quel che : un complotto ( nona caso uso un termine berlusconiano ) peruccidere un avversario. Ed il metodo Boffa pi feroce del metodo Matteotti.E veniamo a quelli di Todi sui quali river-sammo speranze e preghiere e che furono il

    primo grande sostegno gratuito a Monti.(Ben tre ministri). Spero che qualcuno rie-sca a renderli visibili. Sarebbe triste se sinascondessero o non si presentassero permalintesa umilt. (Maria fu scelta per la suaumilt, ma sotto la croce cera. Chiedo per-dono per laccostamento sacrilego).Berlusconi pericoloso. Riesce a dire oggilesatto contrario di quello che ha detto ierie questo non scandalizza nessuno ed ri-tenuto normale, perfino dai suoi pi acerri-mi disistimatori. Questo, dicono, perch un comunicatore. No. parlandone sine

    ira, ci troviamo di fronte ad una sindrome.Berlusconi crede fermamente in quello chedice ed sincero quando nega di aver det-to il contrario il giorno prima. In quel mo-mento convinto che sia effettivamentecos. Le maestre elementari conosconoquesta sindrome in alcuni bambini bugiar-di e pieni di fantasia. Sono pericolosissimi

    perche riescono a convincere perfino i giu-dici a condannare cose che non sono maisuccesse perche i bambini sono convintiche, quello che hanno immaginato, sia vero.

    Berlusconi ha avuto ragione a voler esserelui a scendere in campo. Le mezze veritdette da Alfano apparivano false, mentreora, il vero di oggi ed il suo contrario didomani, in bocca a Berlusconi, sono con-vincenti.Lui si realmente convinto che ha avuto a

    che fare con la nipote di Mubarak, che stato vittima di un complotto ordito dallaMerkel, che lo spread stato inventato perdanneggiarlo, che lui stato il pi grandestatista da quando nata lItalia, vittimadella sinistra e dei comunisti. Il suo slogan,

    quello che ripeter nella campagna eletto-rale, sar che il mediocre Monti la ruota discorta del comunista Bersani, a sua volta

    prigioniero del catastrofico Vendola. La for-za di Berlusconi che lui fermamente con-vinto che le cose stanno cos, per cui i suoiaccenti saranno convincenti ed appariran-no veritieri a tutti quelli che vorrebbero chele cose stessero veramente cos. Quelli chesperano che tutto si possa rimediare uscen-do dalleuro e liberandosi dalla dittaturaeuropea. Una cosa trattiene ancora il suovecchio elettorato dal ridare a lui la fiducia:un certo disagio per i suoi comportamenti

    poco puritani. Ma egli certo che supereranche questo ostacolo, convincendoli cheMonti molto peggio di lui.A questo punto se fossi un consulente elet-torale consigliere di non distrarsi, di nonaccettare provocazioni, di evitare la discus-sione sugli argomenti marginali, di ignora-re gli slogan degli avversari, restando fermisul perfezionamento della necessaria Uni-t europea e sulla salvezza di una Italiaunita , sulla modulazione dellAgenda

    Monti con lAgenda Bersani (che, dice Scal-fari non sono poi molto diverse), in un go-verno di larga intesa di centro sinistra, comeauspica Napolitano

    E il Presidente del Consiglio? No problem:lo sceglier Napolitano, per la gioia di In-groia.Alla fine di questo panorama io constatoche la battaglia si combatter sul corpo diMonti. Nel discreditare Monti, Berlusconi

    avr come alleati Di Pietro, Vendola, Ingroia,Grillo, la Lega e la C. G. I. L. Berlusconi ilfruitore finale di un fronte variegato e con-tradditorio, che non potr mai essere unamaggioranza politica, ma che potrebbe es-sere benissimo una maggioranza numeri-ca. In questo caso il risultato elettorale po-trebbe essere una sofferta maggioranza diBersani - Monti alla Camera e nessuna mag-gioranza al Senato. In pratica la vittoria diBerlusconi.

    Bartolo Ciccardini

    (travestito da Babbo Natale)

    P.S.Ho sempre pensato che la estrema si-nistra , i compagni che sbagliano, non

    avrebbe avuto alcuno scrupolo nel favo-

    rire la destra, per danneggiare la sinistra

    democratica ed impedire il suo accordo

    con un centro democratico. Come fecero

    nel 1922 favorendo il fascismo, come fe-

    cero con Prodi, favorendo Berlusconi.

    Della serie non abbiamo imparato nul-

    la dalla nostre sventure, immancabile ar-

    riva da Ingroia linvito a Grillo per unirele loro forze. Non potevo aspettarmi pro-

    va pi inconfutabili a quanto ho scritto

    pocanzi.

    da pag. 3

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    IL CETO MEDIO, PER FAVORETRE TEMI PER LE PROSSIME ELEZIONI

    Ora che la campagna elettorale iniziataufficialmente possiamo provare a imma-ginare su cosa dovrebbe essere incentra-ta. Finora lo stata su un paio di temilegati pi alle esperienze passate che nonai nodi da sciogliere in futuro.

    Primo tema:Il ritorno del CavaliereBerlusconi, con la sua bulimia televisiva, quasi riuscito a far tornare indietro di unlustro lorologio della politica. Ha occu-

    pato ogni spazio, meno quello dei pro-grammi per bambini, per ribadire che luinon responsabile del disastro, che con-tro di lui c stata una congiura interna edinternazionale, che infine se tornassela prima cosa da fare sarebbe una bellacommissione dinchiesta su quello che accaduto.Insomma, un Processo di Verona in cui

    qualcuno dovrebbe svolgere la parte diGaleazzo Ciano.Probabilmente riagguanter una parte, noneccessiva, del consenso perduto e far ditutto per trasformare il 2013 in un 2008.Vale a dire: una legislatura breve in cui ilcentrosinistra regna senza governare, pri-vo com del consenso di una delle dueCamere.

    Secondo tema:

    Mario Monti e il suo futuroAveva detto ancora a giugno: Non micandido perch, con le cose che ho inten-zione di fare, di certo non avr molto con-senso (citazione non perfetta, ma il sen-so era questo). Oggi evita di misurare di-

    rettamente il consenso arrischiando unacandidatura personale, ma lascia che unalista una e quadruplice, n di destra n disinistra, lo scelga a bandiera. Dovrebberinascere un centro moderato, resta piut-tosto da chiarire se uninsieme cos etero-

    geneo rester unito dopo il 25 febbraio. Odopo che Monti avr ottenuto per s Pa-lazzo Chigi, o il Quirinale o un incarico inEuropa. Anche qui, siamo alla politica per-sonalista che tanti

    problemi ha creato negli ultimi anni. E ci siricordi che Lamberto Dini, in circostanzeanaloghe, part con il 15 % dei consensi etermin, il giorno delle elezioni con il 4.

    Terzo tema:

    Le primarie del PdQuelle per il segretario hanno rilanciato ilpartito ben al di l delle intenzioni dei suoiprotagonisti, che il partito intendevanopiuttosto colonizzarlo (soprattutto il pro-tagonista giovane). Forte del successo,

    la segreteria Bersani ha lanciato le prima-rie per il parlamento tra Natale e Capodan-no, tenendo per per la segreteria il dirittodi piazzare in cima a tutti i collegi elettoraliuno o due candidati che devono ma de-vono per forza entrare in Parlamento.Lapoteosi del Porcellum.Come reagir una base del partito che harinunciato alle vacanze di Natale per re-carsi alle urne? La cosa non aiuta un par-tito che ha il problema di vincere anche alSenato.Restano fuori del dibattito i problemi daaffrontare in quella che Napolitano ha la-sciato intendere sar una nuova fase del-la vita della Nazione.Berlusconi li ignora, il Pd chiede un asse-gno in bianco, Monti promette di prose-guire con quello che ha fatto finora (una

    politica di fatto recessiva). A tutti mancaun quid.La notte di Capodanno, abbiamo letto, lagente non uscita. rimasta a casa perrisparmiare. O meglio: chi la disponibilit(quel 10 percento del Paese che secondo

    lIstat detiene il 40 percento della ricchez-za nazionale) a Cortina andato lo stesso.Gli altri si arrangino.E il ceto medio, che da sempre assicura lastabilit delle istituzioni democratiche, che il nerbo di uno sviluppo sano, stabile econtinuo nel tempo, che ha fatto la ric-chezza non solo dellItalia risparmiando e

    poi spendendo, ma anche dellEuropa tut-ta, resta in uno stato di sofferenza. Sonoventanni che cos, e non sappiamoquanto possa resistere ancora, in questo

    tentativo di non sprofondare nel Lumpen-proletariat.Ci saremmo aspettati di sentire qualche

    proposta concreta, in questa campagnaelettorale, sulla promozione del ceto me-dio. stato un silenzio assordante.

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    di Nicola Graziani

    Palazzo Chigi

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    Le sfide della politica estera italiana

    Da un punto di vista geopolitico il 2012 stato un anno molto complesso, con ac-celerazioni e contrazioni di dinamiche tal-volta imprevedibili. Oltre alla prosecuzio-ne delle turbolenze in Africa settentrio-nale, culminate con lambiguo interventomilitare in Libia, la svolta autoritaria inEgitto e le incertezze in Tunisia, nel con-tinente nero si assistito al collasso delMali e al nuovo percorso somalo, con lacontestuale caduta di al-Shabaab, la cuidiaspora potrebbe favorire la creazionedi una macroregione islamista tra Yemene Sahel, passando per la Nigeria.Mentre in Medio Oriente il conflitto traIsraele e Palestina ha ripreso vigore e laguerra civile in Siria ha raggiunto livellidrammatici, in Asia continuato il con-fronto nel Mar Cinese tra Pechino e To-kyo, con il coinvolgimento di Washingtone degli attori locali. Novembre ha condot-

    to la rielezione di Obama, alla quale se-guito lavvicendamento al Dipartimentodi Stato tra Clinton e Kerry, segnale di un

    probabile cambio di rotta nellapproccioestero degli Stati Uniti. Ovviamente, non possibile tacere il profilarsi di nuovi rap-

    porti tra i Paesi europei e il dibattito ri-guardo agli sviluppi dellUnione.Con le stime economiche al ribasso, il2013 si prospetta altrettanto difficile daanalizzare, soprattutto perch il mondocontemporaneo sta mostrando lassenza

    di riferimenti certi: le potenze sono impe-

    Mentre il mondo muta rapidamente, lItalia rischia di rimanere costretta fra inerzia e localismo

    di Beniamino Franceschini

    Al vertice del PPE pericolosa applicazio-ne del metodo intergovernativo nella vitadei partitiLa vicenda del summit del ppe a Bruxellesdi gioved 13 dicembre alla vigilia del verti-ce dei capi e di governo passer alla storianon per la concomitante decisione sullavigilanza bancaria, passo avanti nel pro-cesso di integrazione europea, quanto perla invasione di campo dei rappresentatidelle istituzioni europee nelle vicende in-terne di un Paese. Troviamo gi scandalo-so che questioni delicate e rilevanti pos-sano trovare spazio solo ai margini di con-sessi istituzionali e non vi sia occasione

    per riflessioni pi meditate. stato impo-sto il precotto tedesco: men Monti insalsa ppe cucinato da Martens. Una ricet-ta immangiabile.La novit lintroduzione del deprecatometodo intergovernativo applicato allavita interna dei partiti. I capi di governoche nella occasione diventano capi di par-tito imponendo orientamenti e decisioni.

    Altro che colonia. Siamo al lord protetto-re.Il partito popolare ha commesso un gran-de errore politico perch ha privilegiatogli egoismi degli Stati forti ad una strate-gia politica in grado di guardare agli inte-

    gnate a valutare in modo circostanziatofin dove la propria azione possa essere

    protratta prima di entrare in collisione congli interessi altrui.Lopinione pubblica mondiale ormai in-formata e attenta alle vicende globali, ri-sultando spesso capace di anticipare fe-nomeni non gestibili con le attuali linee di

    governance .In questo contesto, lItalia si trover difronte a molte sfide. La priorit diplomati-ca sar certo la sistemazione della vicen-da dei mar in India, quindi e lmbito

    puramente politico il nostro Paese do-vr assumere misure di coraggio in Euro-

    pa, tornando a essere colonna portantedellUnione, ma, al contempo, non trala-sciando la vicinanza con gli Stati Uniti,n rinunciando a una linea autonoma eforte nel Mediterraneo, meglio se attra-verso la formazione di nuove classi diri-genti diplomatiche e industriali dotate dilungimiranza e di indipendenza intellet-tuale. Da non dimenticare, inoltre, limpe-gno per la difesa dei diritti umani nel mon-do, con particolare attenzione alla condi-zione della donna e alla libert religiosa.Ecco perch la necessit che lelabora-zione dellinteresse nazionale sia affidatainnanzitutto a una politica nuova.

    La deriva del PPE

    ressi dei cittadini.La strada un altra. Dovrebbe esserequella di superare il metodo della rappre-sentanza delle delegazioni e affermareinvece il metodo della elezione diretta inun partito che diventi transnazionale,cosicch i cittadini tedeschi francesi, ita-liani e spagnoli appartenenti alla stessafamiglia del partito popolare possano in-sieme definire la piattaforma politica e

    programmatica su valori condivisi senza

    marginalizzare quelli della solidariet.Si scelto il metodo della cooptazioneeuropea anzich quello della definizionedelle regole.La posta in gioco non la leadership diun Paese, ma il modello di sviluppo e le

    politiche per realizzarlo. stata introdotto un cordone sanitario

    politico e finanziario per soffocare even-tuali pulsioni elettorali tali da mettere indiscussione le politiche portate avanti daisingoli governi nazionali.Dietro lalibi degli interessi europei ven-

    gono imposte soluzioni antidemocratiche.Non questa lEuropa dei cittadini cheabbiamo sognato.Assistiamo ad una pericolosa deriva dicui la intera rappresentanza del PPE por-ta una grande responsabilit.

    di Maurizio Eufemi

    FRATELLI NERIS.P.A.

    LIVORNO - ITALY

    dalla rivista on line: www.camaldoli.it

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 7Spigolature 7

    Lex Ministrone ci riprovaHa riunito quello che resta del PdL

    livornese.

    Ha garantito, ancora una volta, che

    le gloriose truppe pidielline, unitecome un sol uomo, saranno in gra-

    do di sconfiggere lesercito dei rossi

    (i comunisti).

    Quasi ottuagenario sar probabil-

    mente il leader della destra livor-

    nese agli ordini del Cavaliere.

    Lui ci ha promesso leliminazione

    dellIMU, invece il nostro limme-

    diato inizio dei lavori per la realiz-

    zazione del Lotto Zero. Natural-

    mente in caso di successo la ripro-

    posizione del Ponte sullo Stretto diMessina!!!

    ...e la Rosyc lhanno scaraventata

    in Calabria!Povera Rosy Bindi -la nostra immar-

    cescibile pasionaria - che non in-

    tende demordere - pur di avere la

    riconferma in parlamento ha accet-

    tato, senza colpo ferire, la candi-

    datura in un collegio della Calabria

    ed stata promossa.

    Grande Rosy: la ricordiamo alle ele-

    zioni europee degli anni ottanta al-

    lorch, gi vicepresidente dellAzio-

    ne Cattolica, accett la candidatu-

    ra nel collegio Nord-Est con Giulio

    Andreotti - capolista - che laccol-

    se, la coccol e fece in mdo che

    fosse eletto parlamentare del par-

    lamento europeo sacrificando il mio

    vecchio amico Gustavo Selva. Cos

    dopo avere assaggiato il Nord, ave-

    re consolidato la sua lunga presen-

    za in Toscana attraverso quattro e

    cinque legislatura, ora assaporer

    il profondo Sud.

    E accaduto

    allIACP di MessinaDei 96 dipendenti dellIACP di Mes-

    sina (Istituto Autonomo delle Case

    Popolari) ben 81 praticavano las-

    senteismo a piccoli gruppi. Si met-tevano daccordo perch uno tim-

    brasse per gli altri secondo una tur-

    nazione concordata:

    E divenuta intervenire la Guardia

    di Finanza ma il presidente, il diret-

    tore non si erano mai accorti di nul-

    la? Mah..... che grande paese con-

    tinuiamo ad essere.

    LALITALIA ed il suo

    tragico destinoIl Cavaliere sta inondando da gior-

    ni tutti gli organi di informazioni (TV

    - radio - giornali) ma nessuno dei

    silenziosi interlocutori (giornalisti

    e conduttori) ha mai chiesto al no-

    stro indistruttibile personaggio no-

    tizie in merito all andamento gestio-

    nale (a rischio di fallimento) della

    nuova ALITALIA che rischia la chiu-

    sura se non interverr il salvatag-

    gio estremo di Air France: si pro-

    prio quella a cui nel 2008 fu rifiuta-ta la cessione a condizioni ottimali

    perch, ci disse il Cavaliere, avreb-

    be spostato le correnti turistiche dal-

    lItalia alla Francia!

    Ed ora?

    Gennaio,il mese

    della sceltaQuando arriva il mese di Gennaio latten-zione verso la scuola ha, come obbietti-vo, la scelta dopo la scuola media.Gli Istituti cittadini hanno gi acquistatolo spazio sul quotidiano locale presen-tando il loro prodotti,ovvero gli indi-rizzi che sono capaci di stimolare lat-tenzione dei ragazzi e dei loro genitori.

    Lanno scorso ci fu un discreto cam-biamento della scelta verso gli Istitutitecnici e professionali.Questanno gli osservatori della scel-ta auspicano che sia pi consistentein considerazione delle difficolt cheattanagliano le famiglie con il lavorosempre pi incerto,sempre pi preca-rio nella migliori delle ipotesi se nonaddirittura con la disoccupazione cheha raggiunto indici preoccupanti.Scegliere i licei che non rilasciano untitolo di studio spendibile sul merca-

    to e che obbligano alla successivascelta universi taria,anche questa in-flazionata con indirizzi spesso inutilio scegliere gli istituti tecnici o profes-sionali ?I nostri istituti stanno vivendo mo-menti difficili per la mancanza di fondie con una classe docente non certotranquilla. Le manifestazioni di prote-sta non sono mancate negli ultimi mesidel 2012,segno di un certo nervosi-smo che difficile nascondere ma

    comprensibile.Davvero un momento difficile anche lin-certezza politica che stiamo vivendo.E sappiamo benissimo che listruzio-ne non mai stata ai primi posti nei

    programmi degli ultimi governi che sisono succeduti.Se possiamo dare un modesto consi-glio ai ragazzi e alle famiglie impegna-te nella scelta per il DOMANI il con-siglio quello di dare importanza agliinteressi culturali e attitudinali cheogni ragazzo ha fino ad oggi dimo-strato di avere. Una scuola adatta peril futuro che,auguriamo, migliore.

    Mario Lorenzini

    Spigolatur

    e

    ALMA PACE SOC. COOP. SOC. ONLUS

    Viale A. Vespucci, 50 - L I V O R N O

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Raccontare un territorio: le sue eccel-

    lenze, la crisi, le proposte. Attorno aquesto tema hanno discusso numerosirappresentanti delle istituzioni, per fare ilpunto della situazione e vagliare soluzio-ni per il futuro.La tavola rotonda, moderata dal direttorede Il Tirreno Roberto Bernab, statapreceduta dalla proiezione di un video cheha raccontato la storia e i risultati di altolivello raggiunti da 12 imprese del nostro

    territorio selezionate dalla Camera di Com-mercio (tra cui Kayser Italia, Prysmian,Locman, Cantieri Filippi, Pec Italia, viniIncisa della Rocchetta, miele Dr. Pescia).-Dal video - ha commentato il presidentedella Camera di Commercio Roberto Nar-di - emerge il profondo impegno e profes-sionalit per il proprio lavoro di questeaziende in un momento particolarmentedifficile. Nella nostra provincia si espri-mono settori di eccellenza. E compito deglienti locali - ha sottolineato-promuoveresempre pi la capacit delle imprese e in-

    fondere loro coraggio, fiducia.Al convegno intervenuto S. E. il vesco-vo mons. Simone Giusti, ponendo in evi-denza la necessit di uno snellimento bu-rocratico per consentire la crescita impren-ditoriale, consentendo cos a sua voltaanche la possibilit di amplificare loffer-ta di lavoro, e ricordando tra i settori cru-ciali quello del turismo e la necessit dipotenziare le condizioni necessarie peraccogliere le grandi navi.- La crisi - ha detto - attanaglia loggi, nonil domani. Quindi assolutamente neces-

    sario pianificare nel lungo periodo. Il vi-cesindaco Picchi ha spiegato come lam-ministrazione sia riuscita a mantenere unlivello congruo per quanto concerne i ser-vizi sociali rivolti sia ai bambini che aglianziani. Con il bilancio del 2013 - ha detto- i comuni non riusciranno a ripetere talesituazione, dovr quindi attuarsi una rior-ganizzazione dei servizi e dei criteri concui raggiungerli. Dal punto di vista eco-nomico, la piccola impresa costituisce in-dubbiamente una risorsa della quale necessario sostenere lo sviluppo, e man-

    tenere le posizioni, ovvero mantenere unequilibrio sul modo con il quale il territo-rio viene utilizzato.- Se vogliamo costruire un futuro per lenostre imprese - ha detto il sindaco di Por-toferraio Roberto Peria- dobbiamo porci il

    (c.b.) - Confindustria Livorno ha orga-nizzato allInterporto Vespucci un con-vegno bilaterale con lAmbasciata deiPaesi Bassi per mettere a confronto, allapresenza degl i espert i de l se ttore e de ll eistituzioni, il sistema Livorno con i su-pe r scal i di Rotterdam e Ams terdam . In -frastrutture, logistica, ambiente, innova-zione, cantieristica, difesa delle coste enavi da crociera, questi i temi cardine sucui imbastire la cooperazione.Il porto di Rotterdam il 5 pi grandedel mondo, il maggiore dEuropa, il pri-mo al mondo per volume di merci in tran-sito e primo porto europeo per i petroli.Elemento strategico del porto costitui-to dallefficienza delle vie di comunica-zione, stradali, ferroviarie e fluviali.Nel 2 011 il porto d i R ot te rdam ha tr at ta -to 434 milioni di tonnellate di merci e 11,8milioni di TEU, a fronte dei 9,5 milionidi TEU complessivi dei porti italiani.Il convegno - ha spiegato il presidentedi Confindustria Livorno Alberto Ricci -

    arricchisce i molteplici legami storici conlOlanda e segna lavvio di nuove profi-cue collaborazioni, concretizzando unodegli obiettivi del mio mandato, quello difavorire rapporti tra imprese livornesi eimprese estere.Il convegno fa parte di Oland iamo in To-

    CONFINDUSTRIALIVORNOSezione

    Costruttori Edili

    problema della pubblica amministrazione,

    insieme alla questione dellinnovazionedel mondo produttivo. Serve una pubbli-ca amministrazione pi moderna, raziona-le ed efficiente, eliminare le assurdit ed iprivilegi, rendersi responsabili rispetto alleesigenze di cambiamento che vengono dainostri territori. I tagli connessi alla spen-ding review possono produrre anche ri-sultati negativi, necessario operare sceltecoraggiose, come ad esempio la lotta al-levasione fiscale, e portare avanti la me-ritocrazia.Il presidente della Provincia Giorgio Ku-

    tuf ha auspicato riforme pi generali, enon concernenti singoli tasselli. RiccardoDemi, assessore allambiente, sicurezzaidraulica e innovazione tecnologica delcomune di Collesalvetti, ha posto laccen-to sul fatto che una eventuale espansio-ne a mare del porto con i costi che com-porta non da prevedersi nel breve perio-do, pertanto necessario guardare al re-troterra come alla naturale zona di espan-

    sione dellarea livornese. Il nostro Inter-

    porto- ha spiegato- per essere tale neces-sita degli opportuni collegamenti ferroviarie di colmare la carenza di aree industrialiimmediatamente spendibili, nellottica dicompimento della vocazione retroportua-le.A tale proposito degno di plauso il re-cente Decreto Sviluppo Italia dove si pre-vede che lo sviluppo dei vari settori dellacatena logistica deve essere armonizzato.Luca Agostini, assessore al commercio,turismo, agricoltura artigianato piccola me-dia impresa del comune di Rosignano

    Marittimo, ha ricordato come elementopropulsore per lo sviluppo di questa par-te di territorio sia stato il polo chimico.Dopo una crescita del terziario, dellagri-coltura e di altre industrie, allattuale crisicon perdita di posti di lavoro e diminuzio-ni del prodotto interno lamministrazioneha cercato di dare risposte, tra cui la crea-zione di uno sportello unico delle attivitproduttive per le esigenze delle imprese.

    scana, un programma di eventi ideato dal-lAmbasciata dei Paesi Bassi per promuo-vere le relazioni tra i due territori. Al con-vegno in Interporto erano presenti tra glialtri lAmbasciatore del Regno dei PaesiBassi in Italia Michiel den Hond, il p re-sidente dellAutorit Portuale GiulianoGallanti, Otto Rosier, Ministero delle In-frastrutture e dellAmbiente dei PaesiBassi, Bas Janssen, direttore Deltalinqs-Port of Rotterdam, Piero Neri, ammini-stratore delegato Gruppo Neri, FabrizioMorelli, dirigente settore porti RegioneToscana.

    Tavola rotonda sul nostro territorioIL CONVEGNO DI DICEMBRE ALLA CAMERA COMMERCIO

    di Cristina Battaglini

    Il sistema Livorno con i super scali olandesiINTERESSANTE DIBATTITO ALLINTERPORTO VESPUCCI

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 9Livorno

    Le cifre e i numeri di CosimiAlla consueta conferenza stampa di fine anno del Sindaco di Livorno

    Mario Monti ha appena diffuso la sua famosa Agenda, proponendo alle forze politiche

    un programma serio e realistico per dare a questo paese una guida autorevole ed una

    prospettiva che serva ad uscire dalle secche finanziarie e a far ripartire lo sviluppo.

    LAgenda elenca alcuni temi fondamentali che devono essere il faro di una azionepolitica concreta e lontana dalle illusioni dei populismi e dalle nostalgie ideologi-

    che. Parla di Europa, perch il futuro dellItalia non deve essere quello di chiudersi in

    se stessa, ma di far parte a pieno titolo e a testa alta della famiglia europea. Parla di

    liberalizzazioni, perch per ripartire uneconomia ha bisogno di creare opportunit,

    non di chiudersi in congreghe interessate solo alla difesa dei propri privilegi. Parla di

    spending review, non intesa tanto come meno spesa quanto come migliore spe-

    sa.

    Se allora facciamo mente locale alla nostra citt, ecco che appaiono chiare le simili-

    tudini con la situazione di Livorno e le sfide che deve affrontare. La nostra Europa

    sono i comuni vicini, lArea Vasta, la Toscana intera. Livorno deve superare la sua

    autoreferenzialit, la sua visione limitata ai propri confini, per aprirsi ad essere parte

    di un insieme pi grande, autorevolmente e a testa alta. Deve per questo rinunciare adavere il controllo totale su se stessa, a favore di una crescita che sia di tutti. Come non

    vedere tradotta in questo ragionamento lopportunit di far entrare il Comune di

    Collesalvetti nellAutorit Portuale e di attuare un Piano Strutturale di area?

    Le liberalizzazioni, invece, corrispondono alla necessit di smantellare la politica

    dellorticello, quella logica da cortile che ha ingabbiato Livorno in un bailamme

    di di lobby, comitati, categorie che hanno soffocato lopportunit di agire per un

    obiettivo comune. Infine, la spending review. Livorno non certo al dissesto finan-

    ziario, visto che lazione amministrativa di questa citt stata virtuosa ed attenta e di

    questo va dato atto, per deve comunque rivedere tutti i propri parametri. Abbiamo

    oltre 3000 case popolari, ma ci sono famiglie che restano senza casa (in presenza del

    record italiano degli sfratti). Abbiamo in generale una spesa sociale elevata, ma i cui

    esiti si perdono in meccanismi stanchi perpetuati dalle consuetudini. Per questo an-

    che qui abbiano necessit non tanto di una minor spesa, quanto di una migliorespesa.

    Probabilmente potremmo trovare ulteriori punti di similitudine con lAgenda Monti,

    ma gi questo ci fa capire che ci serve una Agenda Livorno. Dobbiamo tracciare la

    strada verso il futuro, e per farlo dobbiamo affrontare nuovi problemi e nuove sfide.

    Per creare nuove opportunit, ci servono strumenti nuovi.

    Vi forse una qualche assonanza tra il gior-no in cui la civilt Maya predisse la Finedel Mondo e levento apicale dellanno,quello in cui il governo cittadino tira le som-me di ci che ha fatto e di quello che realiz-

    zer?! Sicuramente lo stesso giorno e for-se lo stesso lasso di tempo.E una domanda che se la devono essere

    posta in molti ascoltando il Sindaco Ales-sandro Cosimi alla Conferenza Stampa difine anno in una data dir poco apocalittica;e mentre il primo cittadino divulga con non-chalance i risultati ottenuti per il 2012, intutto il mondo l Web impazza con avverti-menti, congetture e premonizioni su quelloche sar la sua fine.Ma i Maya centrano poco con le vere in-tenzioni del sindaco labronico che vuole

    battezzare Livorno come la capitale dellaToscana sul mare, attribuendole uniden-tit ricca di interessi economico -culturali,contrariamente a chi lha definita come cit-t delle gabine popolata da abitanti rive-stiti da infradito.Il sindaco va avanti per unora e mezza inuna sorta di Dictatus Papae declamandoil potere decisionale e sostenendolo attra-verso un post in latino (decidere derivadal latino deciduo e che vuol dire divide-re).

    Continua Cosimi elencando, comunque, ri-sultati superiori a quelli previsti, soprat-tutto, sul fronte della casa (55 alloggi con-segnati da Casalp nellultimo anno, 731contributi in conto affitti), il sociale, lacultura, la scuola (nei primi sei mesi ab-

    biamo accolto il 94% della domanda dei cit-tadini, un record), il lavoro urbano soprat-tutto sul fronte dellabbattimento delle bar-riere architettoniche, il trasporto urbano, inattesa della gara per azienda unica TPL, elo sviluppo del porto con lavvio del nuo-vo Piano Regolatore di concerto con la PortAuthority che sar pronto nel 2013.Risultati buoni anche sul fronte della Gre-en Economy con opportunit di poter con-correre a bandi regionali e a quelli del-lUnione Europea.Per quanto riguarda la Labronica Corse

    (entro il dicembre 2013 quei ragazzi, venti,

    di Andrea Sargenti

    Il sindaco Alessandro Cosimi durante la confe-

    renza stampa di fine anno. (foto Onorati)LAgenda Livorno

    saranno di nuovo tutti a lavoro).Il bilancio stato mantenuto in equilibriononostante tutti i tagli sulla spesa correnteche sono stati pari a 25 milioni di euro.Sul caso del collega di Giunta Mauro Gras-si (non ci si candida alle primarie del PDsenza averne parlato prima con il sindaco.)(La citt di Livorno deve essere croceviadi soluzioni che si decidono a Bruxelles),cos il Sindaco Cosimi si esprime per il 2013.Augurio un p da lotteria, comunque nellaverve del primo cittadino c lintenzionedel rilancio per una citt che sidentifichi

    con un marchio europeo.

    Cristiano Toncelli

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Ne ha parlato al Circolo Il Centro lex assessore Mauro Grassi

    Quale sar il futuro urbanistico?di Franco Spugnesi

    Lappuntamento di Luned 17 dicembreha chiuso per il 2012 la serie degli in-contri che il nostro circolo indice perfar meglio conoscere e valutare la real-t sociale e politica del nostro territo-rio.Il relatore della serata, il Dott. MauroGrassi, assessore alla valorizzazione del

    territorio e dellambiente del Comunedi Livorno, aveva il compito, non faci-le, di parlare a un pubblico che riuniva

    persone semplicemente interessate allavita della citt con alcuni professioni-sti del settore. La vivacit fiorentina eunapprezzata sincerit nellesporrelha subito messo in rapporto empati-co con il nostro pubblico.A margine, ma non molto, espr imiamotutto il disappunto, per non dire di peg-gio, del Consiglio direttivo del Circolo

    per la cacciata di Mauro Grassi dallacarica che rivestiva in Giunta, avvenu-ta un paio giorni di dopo, cio, appenaegli ha manifestato lintenzione di par-tecipare alle primarie del suo partito, oc-casione poi non realizzata, senza infor-mare il nostro Sindaco (lesa maest?).Lepisodio ha privato la nostra giuntacomunale di un elemento validissimo elibero. Ci sembra di poter dire che lagiunta non aveva assolutamente biso-gna di questulteriore mutilazione.

    Nella breve introduzione lassessore haillustrato la natura e le linee guida delPiano Strutturale, affidato allo studioGregotti, che dovr costituire il fonda-mento del nuovo Piano Regolatore Ge-nerale, strumento di sviluppo della cit-t nei prossimi anni. Bisogna riferirsi,dice Grassi, al progetto e al sogno dicome sar la citt futura perch, nellasituazione attuale sarebbe inutile pen-sare qualsiasi piano. La Toscana in ge-nerale, e Livorno in particolare, hannoterminato la crescita nel 1985 e i motori

    economici di Livorno: porto, grande in-dustria, turismo, innovazione sono inregresso. La parola dordine dunquenon espansione come prevedeva il

    precedente PRG del 1998 (pensato per180.000 abitanti) ma riqualificazione

    e integrazione.

    Iniziativa edilizia - Si prevede lobiet-tivo consumo zero di terreno verde, cio

    niente nuove case sulla collina di Mon-tenero, n al di l dalla variante Aure-lia. Uniche eccezione per qualche im-

    presa ad alta intensit di lavoro o nuo-vi impianti sportivi o ricreativi a bassoimpatto edilizio. E possibile far cresce-re gli agglomerati abitativi minimi checircondano la citt anche per poterli do-tare di migliori infrastrutture.Il centro storico - ha perso la sua con-notazione popolare, risulta anonimo e

    poco attratt ivo , va r ipensato , in chiavedelle moderne citt europee: pedona-lizzato, arredato, e collegato con diret-trici importanti ed efficienti con i quar-tieri. Rinnovare le parti brutte abbatten-dole e facendo cose belle.Colline - rappresentano una risorsanon utilizzata, necessario un proget-to unico che riqualifichi tutta larea col-linare da Collesalvetti a Rosignano M.mo. Chiarezza una volta per tutte sullecostruzioni abusive.La costa - Tenere in equilibrio lambien-te e la libera fruibilit con la necessaria

    infrastrutturazione volta a favorirneluso turistico.Tra gli interventi da segnalare quellodellarch. Greco che, critica lassegna-zione allo studio Gregotti autore nel pas-sato Piano, denuncia il pericolo di cer-

    te enunciazioni troppo generali. La qua-lit delle costruzioni pu essere rag-giunta rendendola appetibile agli im-

    prenditori e l iberando i cost ruttori dailacci di tanta burocrazia autoreferenzia-le e incompetente. Ling. Toncelli inve-ce rivolge una serie di quesiti e di criti-che. A Livorno c il record degli sfrat-ti, ma il comune non ha scontato lIMU

    per chi affit ta come poteva e dovevafare. C carenza di nuove aree indu-striali e quelle storiche spesso sono in

    per icolosa commistione con le aree re-sidenziali. Perch non fare un progettocomune di edilizia industriale con Col-

    lesalvetti e Rosignano? Abbiamo diffi-colt e lentezze nella realizzazione deiprogetti, a Pisa non accade, ma perch un problema solo livornese? Rivede-re le norme sulle colline: troppo strettele norme teoriche ma troppo larghi nellasciar fare. Bisogna valorizzare il pa-trimonio rappresentato dallippodromoa due passi dal mare, magari scorpo-rando il parco della Ceschina dalle pi-ste. Ling. Bacci sottolinea come tuttoil panorama sociale ed economico livor-nese ha bisogno di ritrovare carattere

    e vivacit, ma manca una categoria im-prenditoriale che voglia e sappia farecose belle. Il vecchio Piano regolatoreha danneggiato il commercio nel cen-tro storico, favorendo il degrado e de

    segue a pag. 11

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 11Livorno

    primendo i valori immobiliari. Importanteriqualificare e attrezzare il lungomare ela costa. La nautica da diporto, non lebarchette sui fossi che non portanoalcun beneficio economico, pu dive-nire una risorsa importante.

    Nella replica lassessore Grassi concor-da con molti dei temi citatati dagli in-tervenuti e non si sottrae alle critiche.Ammette che bene sarebbe stato fare ilPiano strutturale allinizio della legisla-tura per evitare di impegnare lammini-strazione futura in una cosa che non

    pensato, ma essendo a Livorno da pocopi di un anno cosa da dire al Sinda-

    co. Concorda sullutilizzo, rispettosodellambiente, della costa e invoca lap-

    plicazione della direttiva Bolkestein(asta delle concessioni demaniali) per

    por tare dinamismo nel la gestione deibagni cittadini. Anche la Rotonda dAr-denza, assicura, sar inserita nel Pianodella costa ma non le fortezze di cui icosti di gestione sono insopportabili

    per il comune. Non vorrebbe limitarelurbanistica allindicazione degli in-dici ma usarla per far scegliere agli im-

    prenditori di fare cose belle, anche gua-dagnandoci, e, dice lassessore, sperosia bello anche il Piano sia Gregotti, (ilquale ci tiene a ricordare ha vinto ilconcorso davanti ad una commissionesenza alcun membro appartenente aidirigenti del Comune), appronter, sen-za fallo, prima del prossimo autunno.Le colline avranno un progetto inno-vativo, redatto con la collaborazionedella Regione, per sprovincializzare il

    problema e sottrarlo ai mille legami lo-cali. Le aree industriali di Collesalvettisono a disposizione delle imprese che

    riusciamo a far venire a Livorno, lac-cordo c gi. Concorda con il cattivoservizio che la macchina burocraticaspesso riserva alleconomia, e quella delComune di Livorno, ammette, forse un po peggiore della media, ma si pu

    aggiustare. Spesso le decisioni nonsono sollecite perch, come nel casodellippodromo, non si sa quello cheavverr dellippica nazionale. Essere ar-rivato da poco a fare lassessore, la-scia capire, non lo impegna a condivi-dere alcune scelte (ospedale?, nuovocentro?) fatte in precedenza che avreb-

    be vis to meglio coordinate nel futuroPiano Strutturale.Questo accadeva il 17 dicembre alle ore20.

    N.d.r.:Poi, accaduto limprevisto. Las-sessore Grassi scivolato su di una clas-

    sica buccia di banana: si dimenticato

    di avvertire il Sindaco Cosimi che sareb-

    be stata sua intenzione partecipare alle

    primarie del PD in vista delle prossime ele-

    zioni politiche ed il Sindaco non ha potu-

    to ignorare linscusabile omissione: lo ha

    immediatamente defenestrato dallinca-

    rico di assessore, come gi evidenziato da

    Franco Spugnesi nel suo servizio.

    Poi, stata proprio una settimanaccia per

    lex assessore perch scivolato su una

    seconda buccia di banana: non ha trovato

    il numero di firme necessarie per

    partecipare alle primarie nel collegio di

    Livorno.

    E stato un convinto sostenitore di Matteo

    Renzi alle primarie nazionali.

    Peccato, ci spiace veramente perch

    Livorno aveva trovato un assessore

    intelligente, bravo e forse capace di dare

    una sterzata alla politica livornese in

    un settore nevralgico come quella del suo

    futuro sviluppo.

    da pag. 10

    Una livorUna livorUna livorUna livorUna livornesenesenesenesenese

    alla Scalaalla Scalaalla Scalaalla Scalaalla Scala

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    Scuola di danza e movimentoScuola di danza e movimentoScuola di danza e movimentoScuola di danza e movimentoScuola di danza e movimentodirdirdirdirdiretta da Mitzi e Cecilia Tetta da Mitzi e Cecilia Tetta da Mitzi e Cecilia Tetta da Mitzi e Cecilia Tetta da Mitzi e Cecilia Testiestiestiestiesti

    della Scala di Milano.della Scala di Milano.della Scala di Milano.della Scala di Milano.della Scala di Milano.

    Nel luglio del 2011 ha fatto parNel luglio del 2011 ha fatto parNel luglio del 2011 ha fatto parNel luglio del 2011 ha fatto parNel luglio del 2011 ha fatto par-----

    te del corpo di ballo del presti-te del corpo di ballo del presti-te del corpo di ballo del presti-te del corpo di ballo del presti-te del corpo di ballo del presti-

    gioso teatro milanese in occa-gioso teatro milanese in occa-gioso teatro milanese in occa-gioso teatro milanese in occa-gioso teatro milanese in occa-

    sione del grande spettacolo disione del grande spettacolo disione del grande spettacolo disione del grande spettacolo disione del grande spettacolo di

    danza Sogno di una notte didanza Sogno di una notte didanza Sogno di una notte didanza Sogno di una notte didanza Sogno di una notte di

    mezzestate svoltosi nel pro-mezzestate svoltosi nel pro-mezzestate svoltosi nel pro-mezzestate svoltosi nel pro-mezzestate svoltosi nel pro-

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    Nellaprile di questanno ha parNellaprile di questanno ha parNellaprile di questanno ha parNellaprile di questanno ha parNellaprile di questanno ha par-----

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    cademia Tcademia Tcademia Tcademia Tcademia Teatreatreatreatreatro alla Scala dove,o alla Scala dove,o alla Scala dove,o alla Scala dove,o alla Scala dove,

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    ne testa le attitudini , debbonone testa le attitudini , debbonone testa le attitudini , debbonone testa le attitudini , debbonone testa le attitudini , debbonoessere dimostrati lesistenzaessere dimostrati lesistenzaessere dimostrati lesistenzaessere dimostrati lesistenzaessere dimostrati lesistenza

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    di cinque anni, quindi sulladi cinque anni, quindi sulladi cinque anni, quindi sulladi cinque anni, quindi sulladi cinque anni, quindi sulla

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    nel breve tempo, una prestigio-nel breve tempo, una prestigio-nel breve tempo, una prestigio-nel breve tempo, una prestigio-nel breve tempo, una prestigio-

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  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

    12/24

    Politica e-mail: [email protected]

    I misteri sulla morte del presidente dellEni a distanza di mezzo secolo

    Enrico Mattei, lultimo viaggio

    12 SpecialeMattei

    Perch Mattei ritorna a Gela appena set-te giorni dopo? La mattina del 19 ottobre1962 a chi gli chiedeva quando sarebbetornato in Sicilia aveva fatto capire cheimpegni improrogabili lavrebbero tenu-to lontano per qualche tempo. Ma i fatt ilo smentiranno clamorosamente.Il 26 ottobre, infatti, Mattei ritorn in Si-

    cilia. Cosa lha spinto a cambiare i suoiprogrammi? A ritornare cos presto? Adare assoluta priorit al viaggio? Di cer-to saranno stati motivi urgenti, incalzan-ti; una occorrenza grave e imprevista.Il fratello Italo ha fornito questo raccon-to: Tornato a Roma, il 20 ottobre, En-rico fu raggiunto da una telefonata tra

    le 23,30 e la mezzanotte. A chiamarlo

    era il suo collaboratore Graziano Ver-

    zotto il quale gli aveva prospettato la

    necessit di tornare urgentemente in

    Sicilia perch la popolazione di Gaglia-no era nervosa, parlava di barricate e

    voleva essere tranquillizzata da una vi-

    sita di Mattei.

    Minacciose nubi di tempesta saddensa-vano quellanno fra Gela, Gagliano e Ra-gusa, cio nel triangolo del petrolio si-ciliano. A Gagliano lEni non riusciva aottenere dalla Regione la concessione perla coltivazione del campo a gas scopertomesi prima. A Gela la costruzione dellostabilimento petrolchimico, avviata nel1960 alla presenza di Mattei e di tutto ilgotha dellEni , cominciava a produrrereazioni preoccupanti da parte di certiambienti locali. A Ragusa linchiesta vo-luta da Mattei per la revoca della con-cessione alla Gulfsera conclusa in modofavo-revole alla compagnia americana. AGagliano qualcuno divulgava notizie vol-te a mettere in dubbio che le promesse diMattei sarebbero state effettivamente ri-spettate e a far temere che laccordo aves-se avuto solo motivazioni politico-elet-torali.

    La mattina del 26 ottobre Mattei arrivacon laereo aziendale a Gela, il giornodopo raggiunge Gagliano in elicottero.Qui pronuncia lultimo discorso della suavita, un discorso di vibrante umanit concui ribadisce ancora una volta il suo con-

    cetto contro lemigrazione forzata dei la-voratori siciliani.E dice tra laltro: Con le riserve di gasche sono state accertate, una grande

    ricchezza a disposizione della Sicilia.Amici miei, noi non vi porte-remo via

    niente. Tutto quello che stato trovato

    che abbiamo trovato della Sicilia,

    e il nostro sforzo fatto per la Sicilia

    per voi. Terminato il discorso, Matteiscende in piazza e simmerge nel gran tri-

    pudio di folla: applausi, evviva, inviti aritornare e lanci di coriandoli. Poi, sem-

    pre a bordo dellelicottero dellAgip, sidirige alla volta di Catania per prender

    posto sul bi-reattore Morane-Saulnier

    che lo dovr portare a Milano per il suoultimo viaggio.Mattei muore tragicamente come un mar-tire. E come i martiri, ci lascia un messag-gio di speranza e di fiducia nel futuro del-luomo.

    * * * *Indagine riaperta nel 1994 sullinci-dente di Bascap del P.M. Vincenzo Caliadel Tribunale di Pavia conclusa nel mar-zo 2003.

    1. LA CADUTA DELLAEREO MORA-NE SAULNIER 760/B PARIS I-SNAP,

    CON A BORDO ENRICO MATTEI,

    WILLIAM MC HALE E IRNERIO BER-

    TUZZI E STATA CONSEGUENZA DI-

    RETTA DI UN SABOTAGGIO

    Lindagine tecnica, confortata dalle te-stimonianze orali e dalle prove documen-tali raccolte, in assenza di evidenze con-trarie, permette di ritenere inequivocabil-mente provato che lI-SNAP precipita-to a seguito di unesplosione limitata,non distruttiva, verificatasi allinternodel velivolo.2. E infatti provato che:

    - a bordo dellI-SNAP si verificataunesplosione;- lesplosione si verificata durante il voloe non in coincidenza o dopo limpattocol suolo.Le fonti di prova raccolte dimostrano chelaereo a bordo del quale viaggiavanoEnrico Mattei, William Mc Hale e IrnerioBertuzzi, venne dolosamente abbattutonel cielo di Bascap la sera del 27 ottobre1962.Il mezzo utilizzato fu una limitata caricaesplosiva, probabilmente innescata dalcomando che abbassava il carrello e apri-

    va i portelloni di chiusura dei suoi allog-giamenti. E infatti provato che: a bordodellI-SNAP si verificata unesplosio-ne; lesplosione si verificata durante ilvolo e non in coincidenza o dopo lim-

    patto col suolo.

    Una promessa in Sicilia

    Gagliano Castelferrato (En), 27 otto-

    bre 1962, discorso di Enrico Mattei.

    Mattei: Prima di tutto desidero ringra-ziarvi di questa calda accoglienza che ab-biamo ricevuto, qui, nel vostro paese.Oggi si affacciano alla mia memoria que-gli anni che possiamo considerare lonta-ni, dellimmediato dopoguerra, quandonessuno credeva alle reali possibilit delnostro sottosuolo.Noi cominciammo una lotta dura, fralostilit di coloro che non credevano aqueste possibilit del nostro Paese, poigiungemmo alle scoperte della Valle Pa-dana che hanno rivoluzionato, come di-

    ceva poco prima il vostro onorevole LoGiudice, la Valle Padana e lalta Italia.Quando chiedemmo di venire in Sicilia,trovammo che non eravamo di moda: al-lora erano in momento favorevole tuttele compagnie petrolifere straniere. Io deb-

    27 ottobre 1962 Enrico Mattei sale sullae-

    reo per lultimo suo viaggio.

    di Benito Livigni

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 13SpecialeMattei

    bo ringraziare la regione siciliana di avercidato tutto quello che in pratica era rima-sto, che gli altri non avevano scelto. Vo-levamo dimostrare anche alla Sicilia quel-lo che potevano veramente fare gli italia-ni, gli italiani che si rendevano conto di

    quello che poteva significare questo tipodi progresso per la Sicilia.Vennero i nostri primi geologi e gli scien-ziati, le prime squadre cominciarono il la-voro, svolto tra lincredulit ed una cer-ta ostilit. Arrivammo al rinvenimento del

    petrolio di Gela: a Gela oggi sta sorgen-do un enorme complesso.Il vostro presidente [Giuseppe DAn-geloN.d.C.] ieri ci ha onorato di una vi-sita e si reso conto di che cosa si pufare in Sicilia. Il nostro ringraziamento vaa tutti i nostri scienziati, ai nostri operai,

    ai nostri tecnici, a tutti coloro che gior-nalmente si impegnano nella dura faticadi trovare nelle viscere della vostra terrale ricchezze che vi sono nascoste. Avetevisto con quanto impegno ci siamo messiin questa impresa: momenti di attesa, disperanza, di lavoro duro, di polemiche ide-ologiche contro di noi. Siamo arrivati ascoprire il metano anche a Gagliano: diquesto ringraziamo il Signore Iddio, per-ch gli uomini possono stabilire con i loromezzi se ci sono le condizioni favorevoli,

    ma solo laiuto divino che pu far arri-vare gli uomini a dei successi. Le risorse ele riserve che sono state messe alla lucesono importanti, per probabilmente losaranno ancora di pi perch prosegue illavoro di ricerca dei nostri tecnici.Noi siamo convinti che la vostra terraconserva ancora beni nascosti, perci noisiamo impegnati con tutti i nostri uomini.Dovete ringraziare veramente il vostro

    presidente per quello che ha fatto perquesto paese, per questa provincia po-vera. Amici miei, anche io vengo da una

    provincia povera, da un paese poverocome il vostro. Pure oggi c qua dellanostra gente, io sono marchigiano, quellisono paesi poverissimi, che viene a lavo-rare in Sicilia: perch prima di qui, in altaItalia e nel centro Italia, abbiamo fatto ri-cerche minerarie come queste, e quindiabbiamo creato le scuole, abbiamo creatogli uomini che operano in Sicilia e pensia-mo di mandare anche siciliani in altre zonedItalia. Poi, con le riserve che sono stateaccertate, una grande ricchezza a dispo-

    sizione della Sicilia.Amici miei, noi non vi porteremo via nien-te. Tutto quello che stato trovato, cheabbiamo trovato, della Sicilia, e il nostrosforzo stato fatto per la Sicilia e per voi.Giustamente il vostro presidente diceva

    27 ottobre 1962 Rottami dellaereo esploso in volo a Bascap.

    che noi non abbiamo nes-sun profitto personale. vero: noi lavoriamo perconvinzione. Con la con-vinzione che il nostro Pae-se, e la Sicilia, e la vostra

    provincia possano andareverso un maggiore benes-sere; che ci possa esserelavoro per tutti; e si possaandare verso una maggio-re dignit personale e unamaggiore libert.Amici miei, io vi dico soloquesto: noi ci sentiamoimpegnati con voi perquanto c da fare in que-sta terra. Noi non portia-mo via il metano; il metano

    rimane in Sicilia, rimane perabbiamo compiuto fino ad oggi senzache ci fosse stato richiesto. Labbiamocompiuto perch sapevamo, se arrivavail successo, di poter raggiungere dei ri-sultati che cambiano la fisionomia dellavostra regione. E noi andremo avanti inquesto, seguiteremo il nostro lavoro diricerca perch pi risorse vengano re-

    peri te, queste risorse sono tesori.I tesori non sono i quintali di monetedoro, ma le risorse che possono essere

    messe a disposizione del lavoro umano.Amici, desidero ancora ringraziarvi perqueste vostre accoglienze che io sape-vo mi avreste fatto, ma non cos caloro-se come invece ho trovato, perch soche vi rendete conto dello sforzo cheabbiamo compiuto e di ci che vi portia-mo, e quindi fra di noi non poteva esser-ci che simpatia e fiducia.Sapevo che un giorno sarei venuto inmezzo a voi, che voi mi avreste guarda-to con simpatia e con affetto. Abbiamodiscusso, con i vostri rappresentanti, deivostri problemi, molti dei quali nonsono che problemini. Non assorbire-mo settanta persone, ma tutti coloroche potrete darmi, tutti, e sar neces-sario che tornino molti di quelli chesono andati allestero perch a Gaglia-no avremo bisogno anche di loro. Noinon vi porremo dei limiti. Noi voglia-mo solo stabilire una collaborazioneche duri sempre. C una scuola diqualificazione da fare? Mi darete ilvostro contributo indicandomi i corsi

    che dovranno essere istituiti. Sonopiccoli problemi: limportante questaenorme massa di risorse che da oggi messa a disposizione della Sicilia, esulla quale si potr e si dovr costrui -re, se ci sar limpegno di tutti.

    le industrie, per tutte le iniziative, per tut-to quello che la Sicilia dovr esprimere.Dalla piazza una voce interrompe: Cossi pu levare questa miseria di Gagliano.Rivolgendosi allanonimo, Mattei dice:Amico mio, io non so come lei si chiami,ma anchio ero un povero come lei; e an-chio ho dovuto emigrare perch il mio pa-ese non mi dava lavoro; sono andato alnord, e adesso dal nord stiamo tornandoal sud con tutta lesperienza acquistata.

    Noi ci impegniamo con le nostre forze, conle nostre conoscenze, con i nostri uomini,a dare tutto il nostro contributo necessa-rio per lo sviluppo e lindustrializzazionedella Sicilia e della vostra provincia.Io vi devo chiedere, come ho gi chie-sto al sindaco, scusa di non essere ve-nuto prima. Ma sono gli impegni che ab-

    biamo in tutto il mondo: ci sono 50.000persone che oggi operano in questogruppo; e su 50.000 persone ci sono1600 ingegneri, 3000 periti industriali egeometri, 2000 dottori in chimica e ineconomia, 300 geologi, decine di miglia-ia di specialisti che si muovono in tuttoil mondo. E tutto questo porta lavoro,

    porta responsabilit, porta un grande im-pegno; ma io conoscevo esattamente lasituazione di Gagliano, delle sue riser-ve, di questo lavoro, delle possibilitche esistono per lavvenire. Le abbiamoseguite giorno per giorno, con ansia, equalche volta, molte volte, ne eravamofelici. Ora su questo si deve innestareun successivo lavoro, si devono inne-

    stare industrie che dovranno portare inquesta zona benessere e ricchezza. Noici impegniamo insieme con voi, con tut-ti.Potete contare sulla nostra opera, comeavete potuto contare su tutto quanto

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

    14/24

    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Si parla tanto di eccellenzecio di aspetti importanti della nostra societ per tantecose in grave crisi, ebbene anche Livorno pu vantare una sua eccellenza: si trat tadel Teatro Goldoni gestito dalla omonima Fondazione alla cui direzione si trova il dott.Marco Bertini che riesce, pur in mezzo a crescenti difficolt finanziarie, a presentare

    programmi di alta dignit e di sicuro rilievo.Ebbene dopo il successo di Traviata, presentata in dicembre, marted 1 gennaio si svolto lormai tradizionale concerto di Capodanno offerto,dalla Fondazione della Cas-sa di Risparmi di Livorno con la collaborazione della Fondazione Goldoni e lIstitutoSuperiore di Studi Musicali Pietro Mascagni.La ricorrenza del 200 anniversario della nascita di Giuseppe Verdi ed il 150 di quelladi Pietro Mascagni hanno naturalmente improntato il programma di questa ultimaedizione.

    Il maestro Maurizio Dini Ciacci, noto in Italia e allEstero nel repertorio classico, mo-derno e contemporaneo, ha diretto lOrchestra dellIstituto Superiore di Studi Musi-cali Mascagni, unaltra eccellenza tutta livornese. La partecipazione di due braviinterpreti, il soprano Maria Cioppi, protagonista in importanti teatri italiani ed esteri,ed il giovane e affermato tenore Alberto Profeta, hanno permesso al pubblico, che hagremito il mitico teatro Goldoni, di trascorrere un pomeriggio di grande valenza artisti-ca.

    Venerd 25 gennaio, un giorno per parlaredel problema Terme del Corallo, un mese

    per ricordarlo.Questo levento creato insieme a me daClaudia Perfetto di Theatralia che si svol-ger a partire dalle ore 18.00 al Teatro C invia Terreni. Lidea nata per proporre allacitt ed alle autorit cittadine un giorno diriflessione su questa importante missio-ne, il recupero dello Stabilimento Acquedella Salute, vanto e vergogna della sto-

    ria livornese. La giornata sar un vero eproprio evento in quanto non sar solodiscussione ma anche performance arti-stica, da osservare, ascoltare e gustare.Coinvolger tutti i sensi proprio perch

    pensata per arrivare diritta al cuore dellepersone sfruttando ogni percettivit. Nelfoyer del teatro verranno installati quat-tro pannelli sui quali verranno esposti gliscatti fotografici di quattro dei maggiorirappresentanti della fotografia artistica la-

    bronica.

    Uno spazio a parte verr riservato al lavo-ro di uno dei maestri italiani dello scatto,presentati dal gallerista Peccolo. Tutti, mo-streranno le Terme del Corallo cos come illoro occhio ed il loro spirito, le avvertono.Su monitor dislocati nella sala verrannoinviati a loop filmati depoca, della storia,

    del futuro delle Terme ed il video vincitoreal Milano film festival del concorso Fai iltuo film 2011. Una video installazione re-alizzata da CCH, Enrico Costalli e Dario

    Gentili. Sullimpatto del cavalca ferrovianei confronti del palazzo monumentalesegner la noncuranza avuta nel rispettodella storia. Proseguiremo poi nella saladel teatro vero e proprio dove si parlerdel futuro delle Terme mettendo a confron-to un dettagliato ed importante progetto

    ANCHE LIVORNO HA LE SUE ECCELLENZE

    Teatro Goldoni e orchestra del Mascagni

    Un giorno per le Terme del Corallodi Silvia Menicagli

    Se ne parler il prossimo venerd 25 gennaio con un apposito evento al Teatro C

    di restauro dellUniversit di Genova con

    i tecnici comunali responsabili della que-stione Corallo. Le autorit quali il nostroSindaco Cosimi e lassessore alle cultureTredici saranno invitati.Al termine della tavola rotonda, un aperi-tivo sar il preludio ad una serata in stileLiberty, dove nel gracchiare di vecchi vi-nili degli anni 20 del secolo scorso, sientrer in quel mondo di operette, fox troted immagini evocative completate dal gu-sto di assaporare una cena di un mendell 8 giugno 1908 trovato in un mercati-no, di un mister X che quella sera consu-m il suo pranzo nel salone ristorante delgrandioso Stabilimento Acque della Sa-lute di Livorno.La giornata sar memorabile come memo-rabile stato il vanto di questo pezzo distoria livornese.Per prenotarsi alla cena Liberty contatta-re: [email protected]

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 15Livorno

    Via Aurelia 7 - Tel. 0586/940134Stagno - Livorno

    LAssociazione Culturale Il Centro, presieduta dal nostro direttore Enrico Dello Sbar-ba e la Fidapa sezione di Livorno, presieduta da Margherita Mazzelli, hanno iniziatouna significativa collaborazione culturale che continuer anche in futuro.In occasione del trentacinquesimo anniversario della morte del famoso soprano MariaCallas le due associazioni hanno organizzato, presso la chiesa degli Armeni, un incontrocol musicologo Bruno Spoleti. Lesperto ha presentato un video sulla vita dellartista.Ha proposto inoltre le arie pi significative della carriera dell affascinante interprete chehanno suscitato grande emozione nellattento uditorio.In questa manifestazione sono emersi interessanti particolari sul temperamento ed il

    destino dellartista che hanno segnato la musica lirica: dal suo debutto in un cinema diAtene al difficile trionfo alla Scala.

    Il giorno 7 dicembre scorso S.E. Monsi-gnor Simone Giusti ha ricevuto una nu-trita delegazione di socie della FIDAPABPW Italy (Federazione Italiana DonneArti Professioni Affari) accompagnatedalla presidente Margherita Mazzelli edalle due past presidenti nazionali NiclaCapua e Giuseppa Bombaci.Per loccasione il Vescovo, ha celebrato,nella sua cappella personale, una Santa

    Messa valida come prefestivo per il gior-no 8 dicembre, festa dellImmacolata Con-cezione.Durante lomelia, Il Vescovo, oltre che

    parlare del dogma dellImmacolata chesancisce come la Vergine Maria sia stata

    preservata immune dal peccato originalefin dal primo istante del suo concepimen-to, si soffermato sullevoluzione delluo-mo primitivo che, a differenza degli ani-mali che vivono guidati dallistinto, ha ini-ziato a riflettere ed ha capito che tuttoci che lo circondava non poteva esseresoltanto frutto del caso ma

    Le socie Fidapa

    ricevute

    dal Vescovo

    Monsignor Simone Giusti con Margheri ta

    Mazzelli, presidente Fidapa.

    Connubio culturale tra lAssociazioneIl Centro e la locale sezione Fidapa

    Enrico Dello Sbarba, direttore de Il Centro, il musicologo Bruno Spoleti e Margherita Mazzelli,

    presidente della locale sezione Fidapa.

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

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    Politica e-mail: [email protected] Livorno

    Ristoranti della provincia di Livorno ai verticiSecondo la nota Guida dellEspresso per il 2013

    di Luca Lischi

    La valenza turistica del territorio della pro-vincia di Livorno confermata anche dal

    primato che essa ha nellambito della ri-storazione. La Guida dellEspresso I Ri-storanti dItalia 2013 mette ai vertici del-la provincia La Pineta di Luciano Zaz-zeri, locale che si affaccia sul mare di Ma-rina di Bibbona con una vista mozza fiato,riconosciuto con due cappelli e un pun-teggio di 16,5 che significa cucina molto

    buona. Tra i pi rinomati ristoranti sonopoi indicati La Locanda Martinelli a Nib-biaia, e il Bucaniere di Fulvietto Pieran-gelini a San Vincenzo, appena entratonella Guida, che ha messo a frutto la magi-strale esperienza del padre Fulvio e che si dedicato sia allallevamento dei maiali dicinta senese presso il Podere lAgave siaalle battute di pesca. Entrambi hanno avutoun punteggio di 15/20. Seguono La Perladel Mare di Deborah Corsi, anchessoun locale da urlo per lubicazione sullaspiaggia affacciata sullarcipelago tosca-

    no, e proprio allIsola dElba, a MarcianaMarina, troviamo segnalato lo Scarabo-ci. Entrambi hanno ricevuto un punteg-gio di 14,5.Molti sono i nuovi ingressi frutto anchedei recenti progetti enogastronomici chela Provincia di Livorno, con lassessoreallAgricoltura e al Turismo Paolo Pacini,insieme a Provincia di Livorno Svilup-

    po hanno messo in campo per promuo-vere la ristorazione di qualit e la valoriz-zazione delle tipicit proprie del territorio

    finalizzate a privilegiare il chilometrozero e quindi a mettere in tavola prodottidelle aziende locali, dai vini, allolio, allecarni e al pesce.Tra i progetti ricordiamo Vermentino aTavola, Vermentino in Borgo realizza-to a Suvereto e la rassegna Wine & Foodche hanno permesso ai critici di varie gui-de enogastronomiche di conoscere e diapprezzare le eccellenze della provincia. Ilriferimento vale sia per le tante riconfermeche per i nuovi ingressi nella Guida comeLAragosta di Livorno, un locale den-

    tro il porto della citt, di fronte ai 4 Mori,un posto familiare e accogliente con unacucina mai ripetitiva, che segue le stagio-ni e in cui emergere lestro dello chefMichelangelo Rongo, un napoletano chevalorizza il Cacciucco pi di un livornese

    doc! A Bolgheri, la piccola calamita capa-ce di incantare chiunque, luogo in cuinon si cerca una farmacia, qui ci si curacon il vino come diceva Aldo Santini, hafatto il suo ingresso nella guida LUva

    Nera di Elena Michelacci. Il locale era fre-quentato dallarguto giornalista nonchcultore del buon mangiare, che proprio quiadorava scegliere il coniglio in umido,

    piatto tuttora riproposto con successo.A proposito di Aldo Santini ci preme ri-cordare, proprio perch siamo in argomen-to, che nella rassegna C olio e olio alMuseo di Storia Naturale di Livorno il Pre-sidente della Provincia, Giorgio Kutuf,ha accolto la presentazione della riedizio-ne del suo libro La Cucina Livorneseedito da Orme-Tarka. Alla presenza del-leditore Franco Muzzio e di SalvatoreMarchese sono state ricordate le sue spic-cate doti giornalistiche e la sua capacitdi saper cogliere quanto la Livorno dellemolteplici genti di allora abbia saputo

    prendere spunto dalle diversit dei popo-li che arrivavano su uno degli scali pi

    floridi del Mediterraneo e portavano le lorousanze e i loro costumi per creare piattidiversi e particolari. Ecco che la cucinalivornese diventata una cucina risso-sa e popolaresca, con lo zenzero della fan-tasia.Pi a sud la costanza e la professionalitdei fratelli DOnofrio sono state premiate

    con lingresso per la prima volta nella Gui-da del Calidario, un locale elegante pro-prio a fianco della piscina termale (con lapossibilit di farsi un bel bagno caldo pri-ma di mangiare) che propone prodotti diqualit capaci di valorizzare le tipicit delterritorio, con una carta dei vini che metteal centro la Val di Cornia in tutte le suemigliori espressioni. A Suvereto entratalosteria Da I Ciocio, un ambiente in-formale e accogliente, capace di far respi-rare latmosfera tipica di un borgo medio-evale. A tavola un susseguirsi di emo-zioni specialmente se desideriamo che siail portentoso e bonario chef Fabrizio aguidarci in un incantevole percorso di sa-

    pori di cibo e di vini rigorosamente locali.Con ben 24 ristoranti della provincia diLivorno evidenziati nella Guida siamomolto ben piazzati e non ci resta che pro-varli ed essere fieri di trovarci ai vertici inun settore che rappresenta un patrimoniodi eccellenza per il nostro paese. Mai neiristoranti italiani si mangiato bene comeoggi, sottolinea nellintroduzione il diret-

    tore della Guida Enzo Vizzari, e continuaaffermando che i migliori interpreti dellanuova cucina italiana sono riconosciuti erispettati nel mondo, testimoni di un patri-monio di eccellenza, riassunto nelsaper

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    Corso professionale per sommeliers A.I.S.

    Dal 29 gennaio al 7 maggio presso il Grand Hotel Palazzo

    Un semplice modo di avvicinarsi al vino. Un affascinante mondo in cui si apprendono la Tecnicadella Degustazione, le Funzioni del Sommelier, dallo stile nel servizio allorganizzazione di unacantina, dalluso corretto dei bicchieri al rispetto della bottiglia e del suo prezioso contenuto, lerealt dellEnografia Nazionale e Internazionale, la geografiadel vino dItalia e del mondo, fino ad una totale immersione nellanalisi sensoriale e, lapprendi-mento di un linguaggio comune per parlare di vino, la Metodologia dellAbbinamento Cibo-Vino.Intraprendi la strada che impone professionalit e impegno, costanza e seriet, trasforma il berealternativo in bere intelligente, vieni a conoscere il vino, a studiarlo, a capire che storia e culturadiventa anello di congiunzione tra produttori e consumatori, diventa un Sommelier A.I.S.Il corso A.I.S. di primo livello inizier il prossimo marted 29 gennaio e terminer marted 7maggio presso il Grand Hotel Palazzo di Livorno. Orario lezione 20,45- 22,45.Dettaglio delle lezioni: 1) La figura del sommelier; 2) Viticoltura; 3) Enologia - La produzione del

    vino; 4) Enologia - I componenti e levoluzione del vino; 5) Tecnica della degustazione - Esame visivo;6) Tecnica della degustazione - Esame olfattivo; 7) Tecnica della degustazione - Esame gustativo;

    8) Spumanti; 9) Vini passiti, vendemmia tardiva, muffati; 10) Legislazione ed enografia nazio-

    nale; 11) Birra e distillati da cereali; 12) Altri distillati e liquori; 13) Le funzioni del Sommelier;

    14) Visita a una azienda vitivinicola; 15) Approfondimento sulla degustazione e autovalutazione.

    Presentazione del corso sabato 19 gennaio dalle ore 16 alle ore 20, sempre presso il medesimoGrand Hotel Palazzo. Per info: Paola Rastelli, Delegato AIS Livorno cell:338/2683370

  • 7/30/2019 Il Centro gennaio 2013

    17/24

    periodico online www.circoloilcentro-livorno.it 17Rosignano

    Castenuolnuovo della Misericordia

    Importante dono

    alla Casa FamigliaSi svolto di recente presso lArea Feste di Castelnuovo della Misericodia lacerimonia per la consegna alla Casa Famiglia di un contributo di euro 2000donato dal club la Carta per supportare limportante ruolo che la Congregazio-ne Religiosa Figlia delCrocefisso, fondata amet dellottocento dalservo di Dio GiovanBattista Quilici, svolgeper l accoglienza digiovani in situazione di

    grande precariet o digravi difficolt familia-ri .Erano presenti, insie-me ad un gran numeredi soci ed al Presiden-te geom. Enzo Loren-zet t i , suorMirella,lindomita co-ordinatrice della CasaFamiglia fin dal 1981,lassessore alle Politi-

    che Sociali e della Sa-lute dott.ssa Elena Ciaffone.Dopo lintervento del presidente del Club che ne ha delineato gli scopi e lefinalit, oltre alle inziative benefiche svolte negli anni precedenti, ha fatto se-guito quello dellassessore Ciaffone che ha messo in rilievo il ruolo importanteche la Casa Famiglia espleta da molti anni i