gioiademocratica gennaio 2013

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gioiademocratica gioiademocratica 1 Gennaio 2013 gioiademocratica gioiademocratica gioia gioia demo demo cratica cratica di Andrea Luigi Mongelli Anno II n. 6 - Gennaio 2013 Mensile del Circolo Cittadino Pd Gioia del Colle Distribuzione gratuita L’unico nostro L’unico nostro interesse interesse è il Pd è il Pd Insieme per cambiare l’Italia Unica ofcina autorizzata Alfa Romeo a Gioia del Colle ASSISTENZA E RICAMBI via Garofalo, 3 - Tel. 0803430944 - Fax 0803442471 ESPOSIZIONE E VENDITA via della Fiera, 5 H/G ang. via Noci - Tel./Fax 0803434524 - 70023 Gioia del Colle (Ba) www.gentileauto.it Partito democratico partito della nazione N el momento più difcile della vicenda nazionale dal dopoguerra ad oggi, ovvero in un momento che è di crisi econo- mica e sociale, e di crisi di ducia nella democrazia e nella politica, le primarie del Pd sono state una prova straordinaria di rilegittimazione popolare della rappresentanza istitu- zionale. Dopo le primarie per Bersani leader del centro sinistra, i tempi ristretti e le festività potevano indurre ad un ag- giramento delle primarie per i parlamentari. E invece l’impegno politico e morale a ricorrere a questo stru- di Enzo Lavarra* Il 2013 sarà un anno che se- gnerà i futuri scenari politici italiani, e con essi la capacità di governo del nostro partito. Un anno al quale deve saper guardare il Pd (non solo a li- vello nazionale). Il Partito Demo- cratico, più di ogni altro, è tenuto a contrastare e magari ad azzerare da su- bito l’uso improprio delle doppie cari- che al ne di non vanicare il bagno di democrazia rappresentato dalle Prima- rie. Questo è uno dei maggiori ostacoli al rinnovamento della politica e della vita amministrativa a tutti i livelli. Un vezzo che in passato ha aperto grosse crepe soprattutto all’interno del nostro partito e particolarmente a Gioia del Colle. Un pericolo ancora latente, per- ché tanti sono quelli che, nel bene e nel male, non hanno capito il segnale giunto dalle Primarie, forse perché si ritengono gli unti del Signore e “spon- sorizzano” le proprie ragioni, distri- buendo giudizi negativi su tutti e tutto, avventurandosi peraltro nel giudicare cos’è il bene, cos’è il male. Per me il bene è quello di portare al successo il nostro Pd e amministrare (a tutti i livelli) in nome del tanto ago- gnato “bene comune”. Quindi siamo tenuti a remare tutti nella stessa di- rezione. Il male, invece, è quello che il Pd, anche a Gioia del Colle, deve risparmiarci ovvero lo stillicidio del conitto permanente, della lotta per il potere, perché diversamente fare- mo fatica ad individuare quel “limite” che è esattamente la misura del buon governo, quindi della buona democra- Primarie: strumento di democrazia P rima di discutere ed analizzare il voto, va fatta una premessa: le primarie rappresentano al mo- mento e con l’attuale legge elettorale, l’unico vero strumento di democrazia in nostro possesso per scegliere i deputati che ci rappresenteranno all’interno del prossimo governo. Il Pd è riuscito ad ammansire il “porcellum” di berlusconiana memoria, ponendo così le basi per un futuro governo fondato sulla trasparenza. In fondo, è già questa la politica del “fare”; come ha già detto Bersani, lasciamo ad altri i cieli azzurri, i so- gni utopici e, concedetemi questa aggiunta personale, il discutibile “senso d’uguaglianza” di chi preferisce al confronto e alla discussione “silenziare” persone e di Dario Magistro pagina 2 pagina 2 pagina 2

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Insieme per cambiare l'Italia

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gioiademocraticagioiademocratica 1Gennaio 2013

gioiademocraticagioiademocratica gioia gioiademodemocraticacratica

di Andrea Luigi Mongelli

Anno II n. 6 - Gennaio 2013 Mensile del Circolo Cittadino Pd Gioia del Colle Distribuzione gratuita

L’unico nostro L’unico nostro interesse interesse è il Pdè il Pd

Insieme per cambiare l’Italia

Unica offi cina autorizzata Alfa Romeo a Gioia del Colle

ASSISTENZA E RICAMBI via Garofalo, 3 - Tel. 0803430944 - Fax 0803442471ESPOSIZIONE E VENDITA via della Fiera, 5 H/G ang. via Noci - Tel./Fax 0803434524 - 70023 Gioia del Colle (Ba) www.gentileauto.it

Partito democraticopartito della nazione

Nel momento più diffi cile della vicenda nazionale dal dopoguerra ad oggi, ovvero

in un momento che è di crisi econo-mica e sociale, e di crisi di fi ducia nella democrazia e nella politica, le primarie del Pd sono state una prova straordinaria di rilegittimazione popolare della rappresentanza istitu-zionale.Dopo le primarie per Bersani leader del centro sinistra, i tempi ristretti e le festività potevano indurre ad un ag-giramento delle primarie per i parlamentari. E invece l’impegno politico e morale a ricorrere a questo stru-

di Enzo Lavarra*

Il 2013 sarà un anno che se-gnerà i futuri scenari politici italiani, e con essi la capacità di governo del nostro partito. Un anno al quale deve saper guardare il Pd (non solo a li-vello nazionale). Il Partito Demo-cratico, più di ogni altro, è tenuto a contrastare e magari ad azzerare da su-bito l’uso improprio delle doppie cari-che al fi ne di non vanifi care il bagno di democrazia rappresentato dalle Prima-rie. Questo è uno dei maggiori ostacoli al rinnovamento della politica e della vita amministrativa a tutti i livelli. Un vezzo che in passato ha aperto grosse crepe soprattutto all’interno del nostro partito e particolarmente a Gioia del Colle. Un pericolo ancora latente, per-ché tanti sono quelli che, nel bene e nel male, non hanno capito il segnale giunto dalle Primarie, forse perché si ritengono gli unti del Signore e “spon-sorizzano” le proprie ragioni, distri-buendo giudizi negativi su tutti e tutto, avventurandosi peraltro nel giudicare cos’è il bene, cos’è il male.Per me il bene è quello di portare al successo il nostro Pd e amministrare (a tutti i livelli) in nome del tanto ago-gnato “bene comune”. Quindi siamo tenuti a remare tutti nella stessa di-rezione. Il male, invece, è quello che il Pd, anche a Gioia del Colle, deve risparmiarci ovvero lo stillicidio del confl itto permanente, della lotta per il potere, perché diversamente fare-mo fatica ad individuare quel “limite” che è esattamente la misura del buon governo, quindi della buona democra-

Primarie: strumento di democrazia

Prima di discutere ed analizzare il voto, va fatta una premessa: le primarie rappresentano al mo-mento e con l’attuale legge elettorale, l’unico

vero strumento di democrazia in nostro possesso per scegliere i deputati che ci rappresenteranno all’interno del prossimo governo. Il Pd è riuscito ad ammansire il “porcellum” di berlusconiana memoria, ponendo così le basi per un futuro governo fondato sulla trasparenza. In fondo, è già questa la politica del “fare”; come ha già detto Bersani, lasciamo ad altri i cieli azzurri, i so-gni utopici e, concedetemi questa aggiunta personale, il discutibile “senso d’uguaglianza” di chi preferisce al confronto e alla discussione “silenziare” persone e

di Dario Magistro

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gioiademocraticagioiademocratica2 Gennaio 2013

maniera naturale, senza forzature. Antonacci, Decaro, Ventricelli, sono gli esempi di come, partendo dalla militanza attiva nelle pro-prie sezioni, un percorso virtuoso basato su capacità e merito è an-cora possibile. Un altro dato da prendere in considerazione è come l’assenza sul territorio gioiese dei “deputati d’esperienza” Gero Grassi e Giusy Servodio, sia stato

il fattore scatenante di un risultato non propriamente defi nibile come soddisfacente. E’ altresì importan-te come, attraverso la vittoria della Ventricelli e dello stesso Antonac-ci, sia iniziato il “decentramento” politico da Bari, vero centro dire-zionale per l’intera Puglia, facendo rivendicare ai circoli “di provin-cia” la loro importanza e la loro autonomia. Analisi a parte, queste primarie hanno rappresentato uno strumento di democrazia assoluta-mente fantastico!

Politica

Primarie: strumento di democrazia

L’unico nostro interesse è il PdL’unico nostro interesse è il Pdda pagina 1

zia, fondata sul rispetto reciproco. Considerato che in situazioni come quella di Gioia, dove siamo ancora il partito più votato, non è pretestuo-so accreditarsi un maggiore peso decisionale a livello di governo cit-tadino. Posizione, comunque, che deve indurci a percorrere una strada trasparente e priva di compromessi, perché solo così potremo tacitare chi, pur avendo ricoperto un ruolo importante nel nostro partito, con-tinua a ribadire che il Pd gioiese è succube di qualcuno, quindi com-promesso.

Allora che fare? Prima di tutto, e qui ci ripetiamo, è necessario azzerare la cattiva abi-tudine dei doppi incarichi a tutti i livelli e con esso l’eccesso di per-sonalismo che rischia di diventare una mina vagante per noi democra-tici. Personalismi che rischiano di condizionare l’impegno dei nostri militanti, tant’è che un chiaro se-gnale è giunto dalle ultime Prima-rie. Campanello d’allarme che ci obbliga a difendere la leadership del Pd gioiese dall’interno, guardando in faccia la realtà e il comportamen-to dei singoli, in alcune occasioni da stigmatizzare.

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di Bellafronte Francesco

da pagina 1

mento democratico è stato mantenu-to. Ancora una volta con il coraggio dell’innovazione del segretario del Pd.Così dopo che la destra ha mantenuto il Porcellum e insieme a tutti gli altri lo utilizzerà per nominare nel chiuso dei vertici nazionali i loro parlamenta-ri, più di un milione di persone hanno partecipato e deciso i candidati di Pd e Sel sul territorio; caso unico in Italia e in Europa.E se si guarda alla selezione che ne è scaturita per il Pd, non si può non vedere come segno prevalente un rinnovamento profondo. Soprattutto nella scelta di donne e di giovani che ovunque hanno raccolto grandi con-sensi e canalizzato linfa vitale nella sfera pubblica. Anche in questo modo il Pd si è costruito come partito della nazione. Come unico grande partito a dimensione nazionale e come partito che riporta l’Italia fra i protagonisti dell’Europa e del mondo.Ora è evidente che questa è la pre-messa necessaria e che su questa base parte la sfi da cruciale delle elezioni politiche di febbraio.In questo quadro, alla nuova architet-tura democratica che rilegittima il ruo-lo dei partiti come ponte fra società e istituzioni e lo innova con le primarie, il Pd aggiunge il profi lo della sua pro-posta per lo sviluppo del Paese.Una proposta che non è solo rigore, e non è l’Europa mercantilista fatta di svalutazione del lavoro e della pro-duzione e di svuotamento dello stato sociale (scuola, sanità, sicurezza).E’ la proposta dei progressisti di una Europa solidale che investe nella ri-cerca, nel sapere, nella Green eco-nomy; di una Europa che costruisce la democrazia sovranazionale e con essa il coordinamento delle politiche fi sca-li ed economiche comuni come unica risposta possibile alla globalizzazione fi nanziaria e ai suoi guasti sociali.Se si guarda allo scenario politico ita-

sinistra. La nuova Italia che parla di uguaglianza e di libertà è di nuovo in cammino.

In questi giorni fa le sue prove il pro-getto politico di Monti.Su vocazione europea e contrasto ai populismi vi è assonanza.Ma può essere considerata nuova una proposta che si organizza nelle vec-chie forme verticistiche e tecnocrati-che? Che parla solo di rigore e non di equità e di nuovi diritti?Anche da qui nasce dunque il valo-re della proposta del Pd e del centro

«Se si guarda alla se-lezione che ne è sca-turita per il Pd, non si può non vedere come segno prevalente un rinnovamento pro-fondo. Soprattutto nella scelta di donne e di giovani che ovun-que hanno raccolto grandi consensi e ca-nalizzato linfa vitale nella sfera pubblica.»

Partito democratico partito della nazioneliano risulta che la proposta del Pd è la più forte e utile per l’Italia.Berlusconi e la Lega sono impotenza populistica e antieuropea, e Grillo ri-mane solo sul terreno della destruttu-razione di un sistema già in crisi peral-tro soffocando ogni forma di dissenso al proprio interno.

sindacati! Ma entriamo nel merito; a Gioia del Colle i votanti sono stati 284 (242 Pd - 42 Sel). Non si può dire che ci sia stata una larga parte-cipazione ma dati i tempi alquanto ristretti e l’assenza di un candidato locale, è comunque un buon punto di partenza! Dati alla mano, pare evidente che l’elettorato ha voluto premiare il notevole aiuto fornito durante le elezioni comunali non-ché l’assidua presenza sul territorio dell’attuale segretario provinciale Vito Antonacci, suffragato da 100 preferenze. Un altresì soddisfa-cente risultato, dettato dai 51 voti di preferenza, è stato ottenuto dal capogruppo Pd alla regione Puglia, Antonio Decaro. Risultati, invece, poco gratifi canti dal punto di vista numerico ma che comunque ser-vono a garantire la presenza nelle

da pagina 1 prossime liste parlamentari, sono stati conseguiti dai deputati uscenti Dario Ginefra e Gero Grassi, i quali hanno ottenuto rispettivamente 20 e 13 voti. Ma queste primarie rappresentavano una svolta soprattutto perché veniva garantita la parità di ge-nere. Difatti, l’elettore aveva la facoltà di espri-mere 2 preferenze (un uomo e una donna). Tra le donne, la più suffraga-ta è stata Adalisa Cam-panelli, componente del-la segreteria provinciale, con 75 voti. Nonostante ciò, al momento non è in graduatoria utile così come Gilda Binetti (36 voti), seconda donna più suffragata. 12 preferenze invece per la deputata uscente (e riconfermata) Giusy Servodio. Il vento e l’esigenza del cambiamento però ha il nome di Liliana Ventricelli, candidata dei Gd terra di Bari. Le 30 preferenze raccolte nel nostro Comune hanno contribuito a farle raggiungere le 3612 preferen-ze totali, rendendola la candidata più suffragata nella provincia di Bari. Analizzando il voto, è del tutto evi-dente come il tanto ricercato rinno-vamento (o rottamazione o ricambio generazionale) stia avvenendo in

(* Resp. Naz. Forum Agricoltura Pd e candidato al Parlamento)

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gioiademocraticagioiademocratica 3Gennaio 2013 Politica & Amministrativa

Riaperta la piscina si torna a nuotare Corsi gratuiti per 30 bambini indicati dai servizi sociali

Il tema caldo della piscina che tan-to chiacchiericcio ha creato in città, commentato dall’assessore allo Sport e ai Servizi Sociali Filippo Donvito.«La questione piscina è stata trasfor-mata in una lotta tra il bene ed il male, mentre avrebbe dovuto vedere tutta la città unita in uno sforzo comune, dove l’interesse generale prevale su quel-li di parte. Questa amministrazione e la maggioranza che la sostiene non avevano nessuna pregiudiziale nei confronti dell’ex gestore. Sono sta-ti fatti tutti i tentativi per evitare un provvedimento doloroso, ma alla fi ne con sofferenza il consiglio comunale

ha votato la revoca della convenzione, supportata dal parere del legale del Comune. Da quel momento in poi è iniziata una corsa contro il tempo per riaprire la piscina nel più breve tem-po possibile, nonostante le diffi coltà determinate dalla situazione che ab-biamo trovato. In particolar modo per alcune perdite alla vasca. In ogni caso, proprio perché ci piace parlare con i fatti, ho chiesto una relazione tecnica sullo stato in cui si trovava l’intera struttura e contiamo di pubblicarla. Abbiamo fatto scelte trasparenti, una gara limpida, pur se c’erano tutte le condizioni per un affi damento diret-

to. Tra poco inizieremo a pensare al bando per la gestione pluriennale, ma intanto mi auguro che i gioiesi tornino a frequentare la piscina, riaperta nono-stante gufi ed avvoltoi. Per concludere una bellissima notizia. Il nuovo gesto-re ci ha comunicato che saranno messi a disposizione corsi gratuiti di nuoto per trenta bambini dai 6 agli 11 anni, scelti tra le famiglie più disagiate e su indicazione dei servizi sociali. Non è stato possibile il periodo di nuoto libe-ro gratuito per poter effettuare le ripa-razioni, ma riteniamo questa iniziativa sotto il profi lo sociale ancor più signi-fi cativa».

di Gianni Valletta

Il Pd nell’anno della svolta

Il 2012 si è chiuso con l’entu-siasmante esperienza delle parlamentarie per la scelta

dei candidati parlamentari del Pd e di Sel. Una grande prova di democrazia dopo l ’entusiasmante esperienza del 25 novembre e del 2 dicembre con l’incorona-zione di Pierluigi Bersani a can-didato Presidente del Consiglio. Anche a Gioia le operazioni di voto si sono svolte grazie alla pas-sione disinteressata di militanti e volontari che hanno sacrifi cato qualche giorno delle feste natali-zie per dedicarsi a questa kermes-se nel segno della partecipazione democrati ca. Per quanto riguarda il Pd, il risultato in Puglia come in Italia è stato chiaro, premiando la nuova generazione di venten-ni, trentenni e quarantenni, non calati dall’alto o venuti da chissà dove, ma che hanno compiuto il loro percorso all’interno del parti to. Il rinnovamento non si prati ca solo pretendendolo, ma att raverso un percorso coerente di militanza e di impegno. Il 2013 sarà l’anno della svolta, in ogni senso. Il 24 febbraio si voterà per il rinnovo del parlamento e l’Italia fi nalmente potrà tornare ad ave-re un governo politi co, legitti ma-to dal voto popolare. L’auspicio è che il segno di cambiamento pro-veniente da queste consultazioni primarie possa conti nuare anche nel voto “vero”, tributando al Pd e alla sua coalizione un succes-so meritato e straordinario. C’è bisogno dell’impegno di tutti , a cominciare dai territori per aff er-mare questa volontà di cambia-mento. Sarà un anno importante anche per Gioia del Colle. Nei pri-mi mesi la nuova amministrazio-ne ha dovuto far fronte al diffi cile esercizio del riequilibrio dei conti , con il nuovo anno occorre mett e-re a frutt o i sacrifi ci di questi primi mesi, dando risposte esaurienti e convincenti alla citt à. Il Pd, quale parti to di maggioranza relati va, ha già avviato una discussione al proprio interno sulle priorità per la citt à, discussione che sarà portata presto all’esterno, per un confronto aperto, franco e demo-crati co nel segno della partecipa-zione e della trasparenza. Buon 2013 a tutti .

Notizie da Palazzo S. DomenicoNotizie da Palazzo S. Domenico

Nell’ultimo Consiglio comu-nale si sono affrontati tre ar-gomenti, due molto delicati,

il terzo riguardava una variazione di bilancio in entrata per introitare fondi nazionali del Piano di zona da ripiana-re e distribuire nel 2013, operazione resasi necessaria sempre per persegui-re quel famigerato pareggio di bilan-cio che ci eviterebbe rogne economi-che nel 2013. Il primo tema scottante concerneva la chiusura del passaggio a livello di via Dante. Al di là della falsa e inutile propaganda che il Pdl attua sui muri circa il PL, il capogrup-po Mastrangelo, alzando i toni della discussione, ha provocato l’intervento del consigliere Vito Falcone che gli ha ricordato il periodo in cui sedevano in-sieme tra i banchi della maggioranza nella amministrazione Longo. Falcone ha, dunque,i richiamato le azioni fatte, nel corso della precedente legislatura, per non perdere i 6 milioni di euro, sot-tolineando che l’ allora maggioranza presentò il progetto di chiusura del PL di via Dante, sapendo benissimo che

la richiesta del fi nanziamento (messo a disposizione grazie all’intervento dell’ex Assessore regionale ai tra-sporti, Mario Loizzo) era fi nalizzato alla chiusura dello stesso. La giunta Longo, disattendendo le motivazioni per le quali il CIPE fi nanziava l’o-pera, voleva realizzare opere diverse (perché aveva promesso in campagna elettorale di non chiudere il PL, pur sapendo che era una promessa che non poteva mantenere pena il mancato fi -nanziamento dei 6 milioni di euro) e si inventò la circonvallazione ad ovest di Gioia. Conclude Falcone: “dire che si è contro la chiusura del passaggio a livello è un falso! E’ solo demago-

gia!” A queste accu-se Mastrangelo non ha risposto. Alla fi ne il provvedimento è passato. Il secondo argomento delicato che il Consiglio Co-munale ha affron-tato, riguardava le zone F. E’ opportuno sapere che le Pubbli-che Amministrazioni

si muovono con due atti: “l’accordo di programma” (accordo fra istituzioni pubbliche) e il “contratto di program-ma” (contratto fra ente pubblico, im-prese private e soggetti sociali). Visto l’utilizzo improprio fatto in passato delle zone F (zone destinate a servi-zi), la sentenze del Consiglio di Stato sulla Coop insegna, è stato opportuno approvare uno schema di convenzione che stabilisca in che termini il privato possa intervenire sulle zone F. Il prov-vedimento è passato a maggioranza, ci sono stati solo 3 voti contrari: Cuscito, Lucilla e Vasco della maggioranza per l’interpretazione molto stringente del-la norma.

di Carlo Antonio Resta

La versione di comodo del Pdl sulla chiusura del passaggio a livello di via Dante

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gioiademocraticagioiademocratica4 Gennaio 2013

“Gli operai sono parte integrantedi ogni rilancio socio-economico”

Speciale Spes

di Andrea Benagiano*

di Ottavio Giannico*

« tutti i servizi erano oggetto di continue rimostranze da parte della cittadinanza»

Tra crediti e debiti la situazione era insostenibileTra crediti e debiti la situazione era insostenibile... A fi ne 2008, è stato nomina-to il Consiglio d’Amministra-zione del quale facevo parte, sin dal principio abbiamo cer-cato di capire quanto era stato fatto e cosa invece c’era an-cora da fare per rendere que-sta risorsa del nostro Comune un’azienda effi ciente. Questo fu possibile solo dal gennaio del 2010, in quanto disdettati i patti parasociali, la governance passò al socio di maggio-ranza.Nei primi mesi del 2010 il Comune di Gioia del Colle, Uffi cio Tributi, notifi cò alla Società ingiunzione per omesso versamento ed irrogazione di sanzione relativamente al canone di concessione per l’occupazione perma-nente d’impianti pubblicitari.Fino ad allora ben poco (o quasi nulla) si era fatto per la periodica manuten-zione e messa a norma degli stabili aziendali. Ciliegina sulla torta, l’as-soluta mancanza delle certifi cazioni utili a poter partecipare ad eventuali gare d’appalto indette da altri Enti, compreso il Comune di Gioia del Col-le. Inoltre tutti i servizi erano oggetto di continue rimostranze da parte della cittadinanza e la linea di buona parte della politica era orientata alla messa in liquidazione della Società.Detto tutto questo, è bene elenca-

re quanto è stato fatto dal momento in cui la Governance è passata nelle mani del socio Comune di Gioia del Colle e quindi con la nomina ad Am-ministratore Delegato del sottoscritto: (…) acquisto di cassonetti per rifi uti indifferenziati e differenziati; svilup-po del servizio di raccolta differenzia-ta dei rifi uti. Oltre alla partenza della raccolta del rifi uto organico e dell’olio vegetale esausto; sviluppo dell’ atti-vità di produzione di energia elettri-ca da fonte rinnovabile; il risparmio di risorse economiche attraverso: la vendita diretta del materiale conferito presso l’azienda; l’apertura del nego-zio Comprorifi uti e registrazione del marchio Per il raggiungimento di obiettivi di effi cacia, effi cienza ed economicità, avevamo programmato la realizzazio-ne: di un Centro Comunale di Raccol-ta, di un Centro Selezione dei Rifi uti Urbani, di una Stazione di Trasferi-mento dei Rifi uti agli Impianti, sinora utilizzata a nolo presso ditta esterna, di un progetto pilota della raccolta dif-ferenziata porta a porta, da effettuarsi all’interno del centro del Comune di Gioia del Colle, con contestuale rimo-zione di tutti i cassonetti, rivisitazione del parco automezzi, installazione di un impianto fotovoltaico sulla scuola comunale di via Eva.Purtroppo una delle azioni che il Con-siglio d’Amministrazione è stata co-

stretta ad intraprendere è stata quella legale nei confronti del Comune di Gioia del Colle riguardante i crediti vantati. Questa situazione creditoria, ormai insostenibile, aveva portato l’A-zienda dover ritardare i pagamenti nei confronti dei propri fornitori. Comun-que quanto da noi iniziato ha permes-so al Consiglio attuale di recuperare in maniera bonaria buona parte delle somme e con la professionalità che lo contraddistingue, risolvere la parte debitoria che era venuta a formarsi.

Sono contento di verifi care che quan-to da noi programmato è stato ripreso dall’attuale Governance.

(* ex Amministratore Delegato Spes)

In questi mesi, attraverso la mia duplice veste di consigliere comu-nale e di dipendente della Spes,

ho seguito con interesse e parteci-pazione l’evolversi della stesura del nuovo piano industriale, quest’ultimo estremamente valido e indirizzato ad un serio rilancio della stessa azienda che, sino a pochi mesi fa, era sull’or-lo del baratro. Tutto ciò è stato reso possibile dall’azione sinergica tra la nostra amministrazione e ogni singo-lo componente dell’azienda. Si da il caso, infatti, che i primi sacrifi ci sono stati chiesti agli operatori ecologici i quali, dovendo ottemperare alla “soli-ta” carenza di personale, svolgevano mansioni al di la del dovuto; insomma,

gli operai sono sempre parte integran-te di ogni rilancio socio-economico! Ovviamente, in tutto ciò, un ruolo cardi-ne è stato esercitato dalle numerose as-semblee sindacali che miravano a “ri-negoziare” il rap-porto tra dirigenti ed operai affi nché, attraverso il rispetto reciproco e dei ruoli, venisse redatta una linea comune per il raggiungimento de-gli obiettivi preposti. L’apparato di-rigenziale, nella fi gura del presidente Mancazzo, ha svolto un encomiabile lavoro di raccordo e programmazione. Grazie a lui, infatti, sono state poste le

basi per un progetto che, sin dall’im-mediato, appare limpido ma, soprat-

tutto, lascia poco spazio all’interpreta-zione “ad personam” dei politici. In altre parole, si rispetta in tutto e per tutto la ra-gione sociale dell’a-zienda. Ricapitolan-do, c’è da fare un plauso a tutto l’orga-nigramma aziendale! E la politica? Beh, un elogio va fatto anche ad essa se non altro

perché, nonostante il dovere di coor-dinare il tutto o quantomeno di prestar attenzione alle varie evoluzioni, non ha commesso alcun tipo di ingeren-za! Con molta chiarezza, il Sindaco

Sergio Povia ha dato “carta bianca” al presidente Mancazzo a patto di ri-lanciare l’azienda. Dal canto suo, lo stesso Povia garantiva il pieno soste-gno dell’amministrazione nonché il risanamento dei vari debiti accreditati all’azienda stessa. Ad oggi, la Spes è un’azienda a tutti gli effetti, autonoma e scevra dal controllo politico. Questa è la vera ricetta per continuare a far-la funzionare ed io, assieme al Partito Democratico, mi impegnerò affi nché continui ad essere così anche dopo la scadenza del Cda datata Giugno 2014.

(* dipendente Spes e Amministratore Comunale)

Qui pubblichiamo un estratto dell’intervento di Andrea Bena-giano. La versione integrale può essere richiesta all’indirizzo e-mail:[email protected]

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gioiademocraticagioiademocratica 5Gennaio 2013 Speciale Spes

Il ruolo di Spes nell’ambito dell’ARO 5 potreb-be essere deter-minante visto che Gioia è l’unico pa-ese che ha una so-cietà multi servizi, peraltro, è il comu-ne più popoloso.

Dice il direttore:«Incontreremo gli agricoltori per av-viare la raccolta differenziata di una serie di rifiuti che sono perico-losi, mi riferisco ai contenitori di fitofarmaci, buste, sacchi. Purtroppo, ancora oggi, continuiamo a trovare questo tipo di rifiuti nei cassonetti»

di Antonella Campagna

Le ambizioni si fanno progetti concreti

E’ bastato meno di un anno per-ché l’attuale Presidente della Spes Spa, Angelo Mancazzo,

prendesse in mano le redini dello svi-luppo dell’azienda e mettesse sul ta-volo obiettivi precisi. Risolta la grana del credito vantato nei confronti del Comune e raggiunto un equilibrio fi nanziario ottimale, si lavora all’at-tuazione del nuovo piano industriale. Senza perdere di vista i traguardi da raggiungere, si procederà per step al fi ne di rilanciare l’attività della Spes. In prima linea, con l’incremento della raccolta differenziata. “Potenziando le attività connesse al riciclo- afferma Mancazzo- come la raccolta porta a porta, che partirà a breve, includendo tutta la planimetria di percorsi che per contratto serviamo, e che richiederà l’ampliamento dei livelli occupazio-nali.” Si punta all’eliminazione di gran parte dei cassonetti, fatte salve le campane di vetro. Chi ancora non può contare sul servizio di igiene pubblica, si pensa alle campagne, dovrà portare direttamente alla Spes la spazzatura;

anche in considerazione della prossi-ma realizzazione di un centro comuna-le di raccolta dove sarà possibile con-ferire ogni tipo di rifi uti. La raccolta

differenziata dovrà diventare uno stile di vita e per questo dice il Presidente “saranno avviate campagne di forma-zione, informazione ed educazione ambientale che coinvolgeranno tutta

la cittadinanza la cui collaborazione è fon-damentale”. Nessuno escluso. “Cerchere-mo di coinvolgere ad esempio anche gli agricoltori- afferma Giacomo Colapinto, Direttore della Spes- incontrandoli non appena partirà la rac-colta porta a porta.” Si guarda con fi ducia al futuro, con la vo-lontà di rendere pie-namente operativo un percorso che giungerebbe al vertice con inserimento di alcune fasi della fi liera che attualmente non esistono. Di fondamentale importanza, sia per una piena attuazione del piano indu-striale che per defi nire il ruolo di Gio-ia del Colle nell’ambito dell’ARO 5, sono gli sviluppi dell’attuazione della legge regionale che ha ridisegnato la gestione integrata dei rifi uti. “Il core business dell’azienda - dice Colapin-

to- resta l’igiene urbana, ma noi con-tinueremo a guardare con attenzione alla manutenzione del verde pubblico, all’illuminazione pubblica, alla pulizia degli immobili comunali, cercheremo

di sviluppare aree di business comple-mentari e di parteci-pare a gare che vada-no oltre il Comune.” Si cerca di ridare linfa ad una azienda ricca di potenzialità, con la politica a fare da collante e la ge-stione lasciata esclu-sivamente ai tecnici. “Oggi -conclude Mancazzo- la Spes è un’azienda virtuo-sa e questo a riprova

del fatto che anche nel pubblico si pos-sono attuare gestioni virtuose. Nella ristrutturazione dell’azienda sono stati fondamentali il rapporto costruttivo del Comune e la partecipazione del Sindaco alla pianifi cazione strategi-ca trasfusa nel piano industriale. Ma l’inversione di tendenza nella gestione dell’azienda si è attuata grazie all’im-pegno profuso dalla direzione e da tut-ti i dipendenti che a vario livello e a tutti i livelli hanno fattivamente colla-borato al risanamento aziendale.”

Da sinistra Angelo Mancazzo (Presidente Spes Spa) e Giacomo Colapinto (Dirett ore Generale)

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gioiademocraticagioiademocratica6 Gennaio 2013Giovani & Politica

È lei la novità assoluta delle primarie Pd della provincia di Bari. Liliana Ventricelli, 26 anni, studentessa, militante dei Giovani democratici. Il risultato ottenuto da Liliana è la vittoria di tutta l’organizzazione giovanile ed è una le-zione di politica per i cosiddetti “big” di partito! La tenacia, la freschezza, le idee, il dialogo con il territorio, un gruppo favoloso e due instancabi-li segretari, regionale e provinciale, Pierpaolo Treglia e Pasquale Cotrufo, hanno fatto sì che tutto il disgusto per la brutta politica si trasformasse in una proposta politica concreta e vincente.Cosa ti ha spinto a lanciarti in que-sta avventura e che aspettative ave-vi? “La candidatura nasce da un’idea dei Segretari, provinciale e regionale, dei Giovani Democratici. In un secondo momento la Direzione provinciale dei Gd, all’unanimità, ha scelto me come rappresentante di tutta la Giovanile nella sfi da elettorale. Sin da quel mo-mento l’entusiasmo era tangibile, ho accettato per dar fi nalmente seguito alle battaglie che abbiamo condotto fi n qui. Ero cosciente che il risultato non sarebbe stato deludente per due moti-vi: abbiamo lavorato in maniera capil-lare in tutti i circoli, coinvolgendo an-che gli iscritti e i militanti più grandi. In secondo luogo, nel “tour” elettorale nella Provincia, ho riscontrato un no-tevole fervore per questa candidatura e non per l’età anagrafi ca ma per i temi

Non esiste una storia già scritta. Noi Gd la stiamo cambiando!di Giorgio Donvito* affrontati in questi anni,

per le battaglie, per il riscatto di un territorio. Indubbiamente arrivare prima in assoluto è stata una sorpresa. L’emozio-ne è tuttora incontenibi-le.”Qual è stato il tuo pri-mo pensiero quando hai visto il tuo nome davanti ai più blaso-nati Decaro, Antonacci &co?“Una gioia inconteni-bile, un risultato oltre le aspettative ma che ci carica di entusiasmo e grandi responsabilità. Da domani ci aspetta un grosso lavoro su tutta la provincia, compresi i territori che sono stati di-menticati dalle segreterie baresi. Sono certa che aldilà dei nomi abbia vinto il progetto messo in campo dal Giovani Democratici ed è questa la soddisfazione più grande.”Cosa pensi dell’esperienza Monti e quanto ha realmente prodotto per noi giovani? “L’esperienza Monti era necessaria. Rischiavamo il tracollo economico-fi -nanziario e in quella fase il Pd ha dato prova di grande responsabilità. Non mi aspettavo, come molti, la discesa in politica del Professore. E’ palese la spinta da parte di poteri economici for-ti e credo che questo non sia un bene per il Paese. Non ha prodotto quasi

La generazione delle idee Edivolandodi Giuseppe Santoiemma

È noto da tempo che l’informa-zione su carta stampata non goda di buona salute. Fra le ca-

tegorie professionali coinvolte, a far-ne le spese in primo luogo non solo i giornalisti, ma anche gli edicolanti. “È così, - conferma Domenico Guagna-no, 29 anni, titolare da più di un anno dell’edicola Edivolando, - se prima le edicole erano considerate come delle galline dalle uova d’oro, ormai non è più così, solo nell’ultimo anno hanno chiuso in tutta Italia circa diecimila edicole”.Al di là del suo essere disponibile dal mattino presto praticamente quasi ogni giorno dell’anno, ai più sfugge la vera realtà del lavoro dell’edi-colante: “Poichè ge-stiamo un’at-tività propria, gli edicolanti sono consi-derati degli imprenditori , ma questo non è vero, per una serie di ra-gioni. In realtà siamo l’ultimo anello della catena del processo distributivo, che parte dall’editore, passa dal distri-butore locale e arriva all’edicolante, spesso non rispettandolo. Noi edico-lanti infatti non decidiamo il numero di copie necessario a garantire una vendita uniforme né possiamo deci-dere sulle pubblicazioni che davvero a noi necessitano, essendo soggetti a vari fattori, tra cui anche motivazioni personali del distributore slegate da contesti di vendita veri e propri”.Guagnano ha le sue idee per migliora-re la situazione: “C’è un grosso vuoto a livello legislativo, soprattutto in re-lazione alla crisi della carta stampata. Bisognerebbe quindi rivedere l’Accor-do Nazionale sulla vendita dei giorna-li, quotidiani e periodici, fermo da più di sette anni, assieme alla necessità di rivedere per l’edicolante le percentuali di guadagno sulla vendita”. Alla luce di tutto, è un mestiere non certo semplice, ma Guagnano lo fa con tanta passione, sottolineandone i suoi aspetti positivi: “Sicuramente il rapporto con il cliente, cosa che vale soprattutto per un’edicola di quartiere come la mia. C’è un contatto diretto fra il venditore e la clientela, con la quale si instaura spesso un rapporto di amicizia. E poi mi piace sottolineare anche un altro aspetto: se in Italia il pluralismo dell’informazione è ben radicato, è an-che grazie all’esistenza delle edicole presenti su tutto il territorio naziona-le”, conclude con orgoglio.

La presenza di Giuseppina Girardidi Sergio D’Onghia

Il mese scorso, in una fredda e a tratti nevosa giornata di dicembre, si è spenta, al fi ne,

Giuseppina Girardi. Il cordoglio sincero dei tanti, che hanno avu-to il privilegio di conoscerla ed ammirarla in vita, apprezzandone i suoi tratti signorili e l’ineffabi-le dolcezza, sono certamente una testimonianza, e tuttavia non una consolazione al vuoto che la “si-gnora Giuseppina” ha lasciato tra coloro che la hanno amata con de-dizione straordinaria. Chi ha avuto modo di conoscerla e frequentarla porterà sempre con sé il generoso sorriso e la cordiale cortesia con i quali la signora Giuseppina sa-lutava i suoi ospiti. Naturalmente affabile, stare in sua compagnia era un diletto per l’anima. Al cal-

do rossore del caminetto di casa sua, il suo volta sapeva incendiarsi di simpa-tia, sino a disegnare autentici sfavillii di luce, quando le sue parole tessevano dolcemente i ricordi passati o le ulti-missime novità dei suoi due fi gli. Le piaceva chiacchierare, con quel suo tono calmo e pacato, che era la cifra precisa del suo spirito. Perché Giu-seppina, nonostante le lunghe ed este-nuanti tribolazioni, aveva conservata intatta la sua armonia interiore e la sua mitezza. E davvero non esiste so-stantivo più appropriato per descrivere il carattere di questa cara e autentica persona. La persona mite – scriveva Norberto Bobbio – è quella creatura «di cui l’altro ha bisogno per vincere il male dentro di sé». Giuseppina era così: sapeva infondere serenità con uno sguardo, calore con un semplice saluto. Non c’è stata una sola volta, in tanti anni, in cui non ci siamo lascia-

nulla perché, dati i tempi, si capiva sin da subito che sarebbe stato un Gover-no di emergenza, che avrebbe dovuto evitare il tracollo. Oggi però tocca alle forze progressiste e a Bersani, ridare la speranza e ricostruire un’Italia più giusta.”Ed ora da dove iniziare? “Dai territori. Da qui inizieremo. Dai loro problemi, dalle paure, dalle ansie per un futuro che si prospetta diffi cile. Vogliamo ritornare a dar speranza e fi ducia. Abbiamo forza ed entusiasmo per raggiungere questo obiettivo. Spe-ro che tutti saranno protagonisti.”

(* Segretario Giovani democratici)

ti senza un suo pensiero per la mia famiglia, che sapeva nel quartiere di S. Rocco, in cui era nata e cresciuta. Ricordo ancora, qualche anno fa, la commozione di un mio parente - da oltre mezzo secolo trapiantato al Nord - che mi chiese di accom-pagnarlo a far visita alla sua antica compagna di ginnasio. Dopo quasi sessant’anni, Giuseppina Girardi era la sola amica di classe che ave-va avuto voglia di rivedere. Valga per lei il saluto che accompagnava il trapasso dei grandi eroi ellenici: «che la terra ti sia lieve», come lie-ve è stato il tuo passo, ché le ali del cuore non vollero che il tuo piede si mischiasse con la polvere del mon-do. Al prof. Rocco Fasano, suo compa-gno di vita e veglie, ed ai suoi fi gli Sergio e Pietro giunga il nostro più affettuoso abbraccio.

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gioiademocraticagioiademocratica 7Gennaio 2013 Eventi, Cultura & Attualità

Una chiacchierata con l’artistaUna chiacchierata con l’artistaMario Pugliese

Lo conosciamo tutti per un negozio di scarpe, ma Mario Pugliese è un’artista. 49 anni, fi glio d’arte, diplomato al Li-ceo Artistico viene notato e si diploma in “Arti e mestieri”, come allievo del Prof. Zeno Zanetti. Si specializza in grafi ca pubblicitaria. Ottiene numerosi rico-noscimenti in manifesta-zioni nazionali ed inter-nazionali. Fonda a Gioia con Sergio Gatti “Ar-tensione”, e poi Spazio UnoTre dove ospita la cultura nel centro stori-co. E’ fi gura guru di tanti altri artisti gioiesi.Ci abitui spesso a rari contenitori culturali durevoli, come Spa-ziounotre o le Porte dell’Imperatore...Casi rari se rapportati alla Provincia. Il mondo culturale europeo si evolve attraverso questo modello di “conta-minazione”, che signifi ca servirsi ed appropriarsi di nuovi linguaggi co-municativi: arte, musica, poesia, let-teratura… Un magico mix culturale che se trova soggetti particolarmente predisposti, crea una irrazionale ed in-comprensibile esplosione di creatività.La tua esperienza e le tue conoscen-ze, ti invogliano a realizzare più cose a Gioia. C’è un grande progetto che vorresti creare?Per creare un grande progetto cultura-le ci vogliono anche tante menti che studiano, che pensano e tante braccia che lavorano. Oggi il mio pensiero è che ci sono tanti pensatori, pochi stu-diosi e mediocri “operai”.Cosa pensi del rapporto tra associa-zioni e pubblica amministrazione? Il rapporto è sempre diffi cile, in quan-to il politico di turno vorrebbe accon-tentare tutti e questo non premia la meritocrazia. Penso che chi ammini-stra debba farlo secondo una linea ben defi nita, per evitare di lasciare cada-veri sull’asfalto. Io personalmente ho con l’amministrazione un rapporto a distanza ravvicinata, in quanto Spa-zioUnotre mi consente di agire in autonomia ma nello stesso tempo si collabora, quando possibile. Com’è accaduto per le Porte dell’Imperatore dove la Provincia, altro ente pubblico, ha sposato il progetto.Polemiche nostrane vedono spesso le associazioni e gli artisti nel miri-no, perché se collaborano vuol dire che sono “schierati” politicamente. Cosa ne pensi?

Con una cerimonia semplice, nel borgo antico di Gioia del Colle in una fredda serata

pre-natalizia l’artista Mario Vacca ha donato alla sua cittadina natale 33 sculture su pietra legate al tema del-la storia bizantina e medioevale le cui tracce sono visibili nel territorio. Le sculture, incastonate nelle pareti delle abitazioni che si snodano lungo un percorso che parte da Via Petrera, prosegue per Via Barba e Via Carlo III di Borbone e giunge in Via Piottola e comprende alcuni archi suggestivi quali Arco Nardulli, Arco Costanti-nopoli e arco Mastrocinque, raffi gu-rano profi li di uomini e donne, ritratti elaborati di dame e cavalieri, l’aqui-la imperiale dei Cavalieri di Malta, lo stemma dei cavalieri di Federico II, falchi, gufi , un elegante ritratto di Bianca Lancia, oculi con intrecci ela-borati ed accompagnati da animali della tradizione medioevale che ricor-dano i capilettera dei codici miniati e poi l’aquila imperiale di Federico e maschere dei saraceni. Il percorso nel quale il visitatore può incontrare le sculture di Mario Vacca è un percorso già tracciato dalla presenza di una sto-ria che si vuole scoprire, eternare, tra-mandare attraverso le Porte dell’Im-peratore. Un percorso da valorizzare e rendere sempre più fruito dai gioiesi e non solo.

Storielle in versi

Ricordando Pasquale Ludovico

di Giovanna Magistro

di Peppino Vasco

Il dono Il dono della storiadella storia

di Piera De Giorgi

Le polemiche nostrane le lascio ai cor-vi di turno, perché lasciano il tempo che trovano. L’errore non è nella criti-ca ma nell’associare un’artista (spesso estraneo alla politica) ad una corrente di partito o all’amicizia con l’asses-sore di turno. Simili polemiche non vanno per nulla a scremare la nostra creatività o il nostro lavoro. Personal-

mente vivo la mia arte ed il mio lavoro serenamente.E’ giusto, chiudo con una provoca-zione, che chi presta la propria ope-ra verso il bene comune, dal politico all’artista, non debba essere retri-buito?Ci sono molte situazioni a cui si può tranquillamente rinunciare al com-

penso, come per uno scopo sociale o uma-nitario. Per il resto la retribuzione è impor-tantissima in quanto quella somma ti per-mette di continuare il tuo lavoro, e ti inco-raggia. Il politico va retribuito, nella giusta misura e per un tempo determinato.

Ci ha fatto un bel regalo natalizio Sofia Giorda-no (speriamo continui a

scrivere), nell’affollato chiostro comunale con una pubblica-zione di circa quaranta poesie (pubblicata da Suma Editore). Le belle poesie, a mio avviso, sono un mix di Montessori, Ma-karenko e G. Rodari, tutti e tre premi internazionali Anderson per la didattica e la letteratura infantile. Ha ragione l’au-trice quando sostiene che le poesie sono valide per i ragazzi e per gli anziani ragazzi, quest’ultimi spesso tra-scurati. In un periodo caratterizzato da risse da “comari di cortile”, locali e nazionali, senza trascu-rare gli attuali tragici eventi, specie quelli del Medio Oriente, la gaudente lettura di alcune poesie scritte da Sofia Giordano hanno lanciato un messaggio a tutti noi: i brutti eventi occor-re affrontarli e risolverli non di-

menticando, per fortuna, che esi-stono anche i fatti positivi. Guai se il Mondo fosse sempre tragico o allegro; sarebbe monotono! La serata è stata arricchita dagli interventi di Sergio D’Onghia e dall’assessore alla cultura Piera De Giorgi. Del primo riportia-mo qualche brano della puntua-le prefazione: si tratta di storie semplici, che hanno il grande

potere, troppo spesso sotto-valutato, di portare alle-gria e sere-nità e, poco importa se la rima imperfet-ta non soddi-sferà il gusto estetico di chi cerca, nelle prefazioni del-le sillabe la ga-ranzia dell’ap-

partenenza ad un ben identifica-bile genere narrativo. E’ parso, a noi, che l’assessore De Giorgi sia rimasta incredula di fronte alla diversa iniziativa, che si è distinta per il buonumore che ha procurato. Ci siamo chiesti se, non sia il caso di diminuire a Dicembre le iniziative (alcune barbose…). Perché essere buoni solo a Dicembre? Grazie, Sofia.

Le originalissime poltro-ne di Mario Pugliese

Giorni fa, a 91 anni, è venuto a mancare Pasqua-le Ludovico fi -gura nobile della classe braccian-tile gioiese. Di questa categoria era uno specializzato, era “spruatòre” (potatore). Nell’asprezza dell’allora lotta bracciantile, era un organizzatore forte, considerata anche la sua staz-za fi sica, ma razionale. Non amava i “crumiri”. Ai quattro fi gli, alla moglie e ai tanti parenti, le mie condoglianze sincere, insieme a quelle di tutta la mia famiglia e della redazione di “gioiade-mocratica”. (p. v.)

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gioiademocraticagioiademocratica8 Gennaio 2013

Un esempio di af-fetto e sostegno reciproco per le fa-miglie che in tempi di crisi economica e sociale come questi devono affrontare anche una forte crisi di rapporti interper-sonali. A Peppino ed Anna e alla loro fami-glia un grazie per questo e un augurio affettuoso per una vita insieme ancora lunga e serena da tutta la Redazione di “gioiademocratica” e dall’intero cir-colo cittadino del Partito democratico.

Gruppo Pd Regione Puglia & Rubriche

Mensile di Politica, Cultura e Società

Reg. Tribunale di Barin. 22/1455 del 13/06/2012

Direttore Responsabileed Editoriale

Luigi Mongelli

RedattoriAntonella Campagna, Piera De Giorgi, Giorgio Donvi-to, Teresa Genco, Arianna Gentile, Lucia Laterza, Dario Magistro, Giovanna Magistro, Luca Nicastri, Vanni Nicastri, Domenico Santamaria, Giu-seppe Santoiemma, Giovanni

Valletta, Giuseppe Vasco. Hanno collaborato Andrea Be-nagiano, Tommaso Covella, Ser-gio D’Onghia.

RedazionePiazza Cesare Battisti, 18 70023 Gioia del Colle (Ba)

[email protected]

EditoreCircolo Cittadino Partito

Democratico Gioia del CollePiazza Cesare Battisti, 18 70023 Gioia del Colle (Ba)

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AmministrazioneEnrico Mancino

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Spigolature

Si è concentrata in particolar modo nel settore delle infrastrutture e dei trasporti l’attività del consigliere re-gionale del Partito Democratico Ma-rio Loizzo. Dopo l’entusiasmante e gratifi cante esperienza di assessore, Loizzo sta continuando in questa legislatura ad occuparsi di gran par-te dei temi portati avanti nella pre-cedente. Il suo impegno si esplica anche nell’attività all’interno delle due commissioni delle quali fa par-te: I (bilancio e tributi) e VII (Sta-tuto, Regolamenti e Riforme Istitu-zionali). Tra le proposte avanzate dal consigliere del Pd e dell’intero gruppo nel 2012, spicca l’approva-zione della Legge Regionale sulla Mobilità ciclistica, fi nalizzata ad in-centivare la mobilità sostenibile ed, in particolare, l’uso della bicicletta. L’Italia è uno dei paesi dell’UE con il maggior indice di motorizzazione privata, nonostante le direttive euro-pee richiedano ai paesi membri di ri-durre sempre più le emissioni atmo-sferiche e di attuare politiche mirate in favore della mobilità sostenibile.

a cura del Gruppo Pd Regione Puglia

Un anniversario speciale per una cop-pia speciale, Peppino e Anna VASCO, che hanno attraversato insieme mezzo secolo di vita comune anche alla luce di un impegno sindacale e una passio-ne politica di Peppino che lo ha porta-to spesso anche molto lontano (fi no in Unione Sovietica) da casa e dalla fa-miglia. Questo non sarebbe stato pos-sibile senza il forte impegno di Anna a sostenere Peppino nelle sue scelte e essere al fi anco dei fi gli che compren-dessero il motivo della lontananza fi si-ca ma non affettiva del padre.

Cinquant’anni e scusate se è poco!

Continua l’impegno di Loizzo

di Lucia Laterza

In una fase di gravissima crisi eco-nomica prodotta anche dal potere mai arginato delle banche, che

applicano costi altissimi ai conti cor-renti, tassi più elevati, condizioni più onerose, contratti con clausole ille-gali come “l’anatocismo bancario”, i cittadini che hanno avuto prestiti e fi di dalle banche se hanno conserva-to l’estratto conto, possono attivare una rivalsa con la certezza matema-tica di riavere indietro il denaro ille-gittimamente versato. Dopo l’ultima sentenza della Cassazione n. 24418 del 2/12/10 a Sezioni Unite, che ha posto la defi nitiva pietra tombale sul-le diffuse illegalità bancarie in merito all’anatocismo (interessi capitalizzati trimestralmente), si consolidano defi -nitivamente i principi favorevoli agli utenti dei servizi bancari che ne sono stati vittime (interessi sugli interessi). La Suprema Corte di Cassazione in-fatti, nell’assestare l’ultimo duro col-po agli istituti di credito, costretti ora a restituire agli utenti usurati decine di miliardi di euro, ha stabilito che la prescrizione del diritto del correntista a ottenere la restituzione delle som-me, illegittimamente addebitate dalla banca sul conto corrente, scatta dalla chiusura del rapporto e non dalla data della singola annotazione a debito sul conto, riaffermando il divieto assoluto dell’anatocismo trimestrale e annuale. Dopo aver già affermato l’illegittimità

della capitalizza-zione trimestrale degli interessi, la Suprema Corte ha stabilito, infatti, che né la banca, né il giudice possono applicare una capita-lizzazione con una diversa periodicità. In questo modo ha dichiarato illegit-tima anche la capitalizzazione annua-le del servizio del credito, ovvero gli interessi. Possono inoltrare domanda alla propria banca tutti i correntisti che, avendo avuto scoperture di con-to corrente (conti con saldo negativo), hanno pagato interessi trimestrali alle banche; hanno diritto al ricalcolo sia le persone fi siche (individui o ditte individuali: commercianti, artigiani, agricoltori, liberi professionisti) che le persone giuridiche (società); è neces-sario conservare tutti gli estratti conto ricevuti dalla banca ed il contratto poi-ché la banca, in caso di smarrimento dei documenti, fornisce al correntista solo gli ultimi 10 anni della documen-tazione relativa al rapporto bancario. La documentazione completa è neces-saria sia per avviare la causa e sia per ottenere somme più cospicue, in quan-to più si torna indietro nel tempo con il ricalcolo e maggiori sono gli interessi da recuperare. Così fi nalmente, dopo decenni in cui abbiamo strapagato le banche per i servizi che ci offrivano, è il momento di pretendere la restituzio-ne di quanto hanno illegittimamente trattenuto.

• Emilianizziamo l’Italia. Per avere un’idea di come affrontare e risolvere i gravi disastri delle zone terremotate, leggetevi il bellissimo articolo di Al-berto Quadrio Curzio su “Sole 24 ore” del 27 dicembre 2012.• Al pur bravo consigliere comunale Giovanni Mastrangelo una sfi da: divi-diamoci le spese e facciamoci attesta-re da tecnici le tue affermazioni - un po’ stantie - sui debiti e attivi delle ultime tre amministrazioni. I risultati, previo accordo, li pubblicheremo.• Si è rotta l’unità dell’opposizione (vedi votazione sulle maledette Zone F)?

• A maggioranza e opposizione: a quando concrete iniziative tra le par-ti per risolvere il “clamoroso” caso Coop?• Al cento volte amico Lucilla: per-ché parlare in quel modo della pisci-na comunale? Continua la mia stima per PRO.DI.GIO., che vorrei fosse produttore di proposte. Coraggio, mi avrete come vostro sostenitore.• Specialmente al centrosinistra, ma anche al centro, sarebbe un bene per l’Italia se facessimo meno risse per annientare politicamente Berlusconi?

(Peppino Vasco)

a cura dell’avv. Tommaso Covella

Quando a pagare sono le banche

Rubrica

Avviati i Saldi

Secondo Loizzo, il capogruppo An-tonio De Caro e il gruppo Pd, i sen-sibili sforzi compiuti dal governo regionale in questi anni, ricorrendo all’utilizzo dei fondi comunitari per fi nanziare la realizzazione di per-corsi ciclabili anche in collabora-zione con gli altri organismi locali, sono ancora insuffi cienti. La legge regionale dovrebbe fi nalmente in-centivare la ciclabilità e la ciclo-pedonalità in tutti i suoi aspetti con l’obiettivo duplice di una diffusione del trasporto ciclistico in alternati-va a quello automobilistico privato e dello sviluppo, anche nella nostra regione, del turismo in bicicletta. Tutto questo diventerà sempre più concreto se si continuerà nel lavoro di realizzazione di infrastrutture e in azioni mirate di comunicazione e di sensibilizzazione sul tema, attraver-so forme di coinvolgimento delle scuole, dell’associazionismo e delle stesse istituzioni. La legge, infatti, chiama in causa anche gli enti locali affi nché collaborino attivamente tra loro, dotandosi di adeguati ciclopo-steggi e orientino in questo senso i loro regolamenti edilizi.