SKI gennaio 2013

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Gennaio 2013 Q ueen HIFFRIN S

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La prima e unica rivista gratuita sul web dedicata al mondo dello sci alpino italiano e internazionale con interviste e inchieste anche su sci alpinismo, freestyle, freeride e skicross

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SKIGennaio 2013

Queen HIFFRINS

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SCI ALPINO08 Il regno di Mikaela Shiffrin di Lucia Galli A tu per tu con l'americana che a 17 anni vince con il sorriso

14 Patrick Thaler, lo slalomista gentile di Giulia Favero L'esperto azzurro mette a nudo ambizioni e debolezze

22 Benvenuti a Schladming di Max Valle e Gianmario Bonzi E' partito il conto alla rovescia in vista dei Mondiali austriaci

30 Un digiuno scomodo di Camilla Alfieri Nessuna azzurra ha mai vinto la Coppa del Mondo, perché?

36 La promessa di Nadia Fanchini di Sonia Arpaia La grande voglia di tornare dopo l'ennesimo infortunio

42 Saslong, alle radici di un mito di Lorenzo Fabiano La Coppa del Mondo in Val Gardena, una epopea infinita

48 Sarah Pardeller sulla rampa di lancio di Marco Regazzoni L'altoatesina è ripartita da zero per tornare in Coppa Europa

50 Emanuele Buzzi fa rotta sul Canada di Lorenzo Fabiano Dalla convocazione in FuturFisi ai Mondiali Junior in Québec

54 Rimpianti mondiali di Max Valle Manuela Moelgg a Val d'Isere 2009, storia di una medaglia mancata

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sommario

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La slitta trainata dai cavalli ha una lunga tradizione nel mondo

contadino della vallata. La costruzione e l’addobbo delle slitte è

ritenuta una vera e propria arte, tramandata di generazione in

generazione. Una volta, la slitta, era un mezzo di trasporto molto

importante per i contadini, che la usavano durante i mesi invernali

per il trasporto del fieno a valle e per spostarsi da un paese all’al-

tro. Anche la chiesa per la messa solenne della domenica veniva

raggiunta in questo modo. Per l’occasione ogni famiglia ci teneva

ad usare la slitta più bella, quella intagliata e ben decorata, dando

luogo ad una sorta di competizione tra le famiglie stesse. Inoltre,

si usava sfoggiare il costume da festa tipico, che, per gli uomini,

consisteva in calde giacche in panno rosso e pantaloni di cuoio

o di panno, mentre l’abbigliamento per le donne era formato da

pesanti sottane di lana e allegri capelli di lana a forma di cipolla.

Anche gli animali erano ben spazzolati e addobbati con cinturoni,

nastrini colorati e campanelli. La tradizione voleva che i contadini si

incontrassero la domenica di Carnevale per una gara di cavalli trai-

nanti una slitta. Era anche un’ottima occasione per stare insieme e

scambiarsi le ultime novità del paese. Questo tipo di manifestazio-

ne è stata svolta fino l’anno 1973. Non sempre vinceva il più veloce,

in quanto si valutava anche l’originalità dei costumi, della slitta e

dell’addobbo del cavallo.

Tradizione e tecnologiaBMW xDRIVE LIVE E “SLITADA DA PAUR”

Quest’inverno per la prima volta verranno organizzate assieme le due manifestazioni che già da alcuni anni vengono proposte in alta Badia, ovvero il BmW xDrive Live e la sfilata di cavalli con slitte e costumi tradizionali.

DOMENICA 10 FEBBRAIO

LA TRADIzIoNE INCoNTRERà

LA TECNoLoGIA IN ALTA BADIA GRAzIE

ALLE DUE MANIFESTAzIoNI “SLITADA

DA PAUR” E BMW xDRIVE LIVE. La sfilata di cavalli con slitte addobbate per l’occasione, è nata

qualche anno fa per far rivivere le antiche tradizioni dei contadini

di una volta. Come vuole la tradizione la domenica di Carnevale si

parte alle ore 10.45 dalla “Ütia Paraciora” in località Sompunt per

poi raggiungere verso le 11.30 il centro di La Villa, dove cavalli e

cavalieri sulle loro slitte possono essere ammirati dai passanti. La

slittata termina al campo sportivo del paese dove le slitte trainate

dai cavalli incontreranno le macchine della gamma BMW xDrive.

Su un percorso attrezzato, allestito in occasione della quarta edi-

zione del BMW xDrive Live, verranno messi a confronto i cavalli

partecipanti alla “Slitada da paur” con i cavalli delle macchine

BMW durante la tradizionale gara sociale delle associazioni dei

cavalli, che inizierà alle ore 12. Seguirà un piccolo rinfresco.

La quarta edizione del BMW xDrive Live si svolgerà dal 10 al 24

febbraio in collaborazione con il Consorzio Turistico Alta Badia.

Questa manifestazione consentirà agli amanti e ai curiosi di te-

stare le qualità dinamiche della gamma BMW, equipaggiata con

il sistema di trazione integrale xDrive, su un percorso apposita-

mente attrezzato. Inoltre i piloti istruttori di BMW accompagneran-

no gli ospiti anche sulle strade dell’Alta Badia, per fare assaporare

il piacere di guidare, tipico delle auto della casa bavarese. Tutta la

gamma BMW xDrive è disponibile per le prove, tutti i giorni, dal 10

al 24 febbraio dalle ore 10 alle ore 18. Sarà sufficiente presentarsi

presso il BMW xDome, sul piazzale di arrivo della gara di Coppa

del Mondo di Sci a La Villa, muniti di patente B.

Per informazioni: Consorzio Turistico alta Badia Tel.: 0471/836176-847037 www.altabadia.org - email: [email protected]

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sommario

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Direttore responsabileWalter Perosino

Direttore amministrativoMonica Gini

Redazione: Corso Mediterraneo 67 Torino Fax 011 [email protected]

Hanno collaborato Camilla Alfieri, Sonia Arpaia, Gianmario Bonzi, Michela Carè, Alberto Dolfin, Lorenzo Fabiano, Giulia Favero, Luca Perenzoni, Marco Regazzoni, Pasquale Teoli, Max Valle, Martina Valmassoi

Immagini di Carlo Ceola, Getty Images, Newspower, Kirk Paulsen, Pentaphoto, Maurizio Torri, Ufficio Stampa Nazionale italiana sci alpinismo, Martina Valmassoi

Progetto e realizzazione graficaClaudia Rubiu, Talia Verlato

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In attesa di registrazione presso il Tribunale di Torino

Anno III, numero 1 GENNAIO 2013

solomagazine Ski è una produzione

www.solomagazine.it

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SCI ALPINISMO60 Gli azzurri sfidano il mondo di Giulia Favero Il direttore tecnico oscar Angeloni non nasconde gli obiettivi

64 Damiano Lenzi senza freni di Martina Valmassoi Spavaldo e tenace, l'ossolano non intende fare sconti a nessuno

68 Nadir Maguet va di fretta di Sonia Arpaia L'aostano è partito dopo gli altri, ma ora vuole bruciare le tappe

72 sKid Alp Tour, progetto vincente di Martina Valmassoi L'iniziativa per educare i bambini a conoscere la montagna

FREESTYLE74 Patrick Deneen, cocktail esplosivo di Pasquale Teoli L'americano si candida a protagonista della stagione

FREERIDE78 Sam Smoothy, rider dell'altro mondo di Alberto Dolfin L'estroso neozelandese non nasconde la sua filosofia cool

84 Lo show di Courmayeur di Alberto Dolfin La località valdostana è la capitale italiana del freeride

SKI CROSS88 La passione di Marielle Thompson di Pasquale Teoli Entusiasmo e gioia per riconquistare la Coppa del Mondo

FOCUS SUGLI SCI CLUB94 Sci Club Melezet di Giulia Favero96 GB Ski Club di Marco Regazzoni98 Sci Club Doganaccia di Michela Carè

LE RUBRICHE28 Alti e bassi di Gianmario Bonzi

SPECIALE COMITATI102 PIEMoNTE AoC

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il regno di mikaelasorridente e sbarazzina, l'americana shiffrin non ha ancora compiuto 18 anni ma ha già prenotato il futuro:

«non rinuncio ad avere mia mamma sempre vicina, mi da stabilità e mi ricorda che c’è anche altro, come lo studio»di Lucia Galli / foto Getty Images

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di Gianmario Bonzi e Max Valle / foto Getty Images e Pentaphoto

e' partito il conto alla rovescia in vista dei mondiali che saranno ospitati da una delle località

storiche del Circo biancoI prossimi Campionati del mondo di sci alpino, i qua-rantaduesimi riconosciuti ufficialmente dalla FIS e i trentatreesimi escludendo le nove edizioni dei Giochi invernali (dal 1948 al 1980) in cui l'oro olimpico valeva anche come titolo iridato, andranno in scena in una del-le località storiche austriache. Schladming è un'antica città mineraria della Stiria di circa 4500 abitanti a 745 metri sul livello del mare che, con l'arrivo della ferrovia e poi con l'ampliamento della viabilità stradale, nel corso degli anni è diventata una rinomata stazione turistica e a partire dagli anni Cinquanta del ventesimo secolo un centro sciistico sempre più importante. Gli eventi clou che vi si tengono o vi si sono tenuti sono naturalmente quelli dello sci alpino: vi si è già tenuta un'edizione dei Mondiali, la 27ª, quella del 1982. La Coppa del Mon-do è sbarcata a Schladming il 22 dicembre 1973 con la disputa della prima discesa sulla terribile e bellissima Planai che vide molti azzurri cadere nella zona che di-venne nota come la "fossa degli italiani" e che celebrò la prima vittoria in carriera di Franz Klammer. Da allo-ra in campo maschile, comprese le finali di Coppa del marzo scorso, si sono tenute altre sette discese, cinque superG, cinque giganti, due combinate e diciannove

slalom. E' diventata proprio la gara tra i pali stretti il fiore all'occhiello di questa località: dal 1997 vi si è svolta per 16 anni ininterrottamente la Night Race, uno slalom in notturna sulla parte finale della Planai, indubbiamente la prova più spettacolare della stagione in questa disci-plina, alla quale assistono ogni anno migliaia e migliaia di persone. La gara quest'anno non si svolgerà per la coincidenza di data coi Mondiali e tornerà quasi sicura-mente il prossimo inverno. Le donne invece, a parte le quattro gare di finale dell'anno scorso nelle quattro spe-cialità, hanno disputato solamente un superG nel 1988 e lo vinse la francese Carole Merle. Tornando alla ras-segna iridata del 1982, fu la grande rivale dell'Austria, la Svizzera, a dominare il medagliere con cinque metalli preziosi, tanti quanti gli Stati Uniti ma con tre ori contro uno solo. I tre titoli li vinse tutti Erika Hess, la straordina-ria slalom-gigantista che si portò a casa la medaglia più bella in gigante, slalom e combinata; il Wunderteam austriaco si dovette accontentare del titolo in discesa di Harti Weirather. Per l'Italia il bottino fu misero: gli azzurri vinsero solo un bronzo, conquistato in slalom da Danie-la Zini nella stessa gara in cui Ninna Quario fu in testa alla prima manche per poi retrocedere al quinto posto.

Benvenuti a schladming

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nadia fanchini si è rialzata per l'ennesima volta e dà la scossa ad un movimento femminile in difficoltà: «Bisogna sempre crederci, io lo dimostro ogni giorno»

di Sonia Arpaia / foto Getty Images e Pentaphoto

«sto tornando»

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Le ragioni di un mitoL'immagine della Coppa del mondo in Val Gardena è legata in modo indissolubile alla saslong: ripercorriamo l'epopea di una pista che fa parte della storia dello sci alpinodi Lorenzo Fabiano

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nadirva di frettaL'azzurro maguet ha iniziato la preparazione in ritardo

e ora vuole recuperare il tempo perduto per tornare a Pelvoux e centrare un altro bis di medaglie: «Le sensazioni sono buone»

di Sonia Arpaia / foto Martina Valmassoi

L'esordio stagionale in Coppa del Mondo proprio sulle nevi italiane, a Riobianco-Valle Aurina, con i compa-gni della Nazionale. L'obiettivo è confermarsi, dopo gli

ottimi risultati della passata stagione e, perché no, puntare anche più in altro. Nadir Maguet più che una promessa è ormai una certezza del gruppo azzurro junior. Da Torgnon, classe 1993, Nadir è pronto a disputare il suo terzo anno in Nazionale, e al bis a Pelvoux, in Francia, dove dal 9 al 15 feb-braio si svolgeranno i Mondiali. Lo scorso anno, proprio agli Europei sulle nevi francesi ha conquistato l'oro in staffetta e due bronzi nell’Individuale e nella Vertical race. Reduce da due secondi posti, al Memorial Fabio Stedile e ai Campionati Italiani Vertical, l'azzurro ora è pronto a mettersi in mostra nelle gare più importanti della stagione.

nadir, come è andata questa prima fase della stagione tra preparazione e gare?«Quest'anno ho iniziato un po' in ritardo perché a settem-bre e a ottobre sono stato in Canada per uno stage dopo la scuola su caccia e fauna selvatica e non mi sono allenato. Sono rimasto fermo e da novembre ho iniziato la prepara-zione. Certo sono partito un po' in ritardo, ma adesso credo di aver raggiunto il livello dei miei compagni. Le prime gare sono andare bene e ai Campionati Italiani di Vertical sono ar-rivato secondo: non male considerando che non è nemmeno la mia specialità».

ora si guarda alla Coppa del mondo e ad altri importanti impegni.«Sì e spero di fare bene. Lo scorso anno ci sono stati gli Euro-pei, dove mi sono difeso bene, e quest'anno i Mondiali sem-pre a Pelvoux: spero di confermarmi e magari fare meglio. Nel 2012 è andata bene, quest'anno volevo fare meglio nelle prime gare in Italia, ma non importa. ora guardo avanti fino a metà marzo quando ci sarà la Pierra Menta: è una gara a cui tengo particolarmente. Lo scorso anno con il mio “socio” Stefano Stradelli abbiamo vinto e voglio ripetermi».

Lo scorso anno ha finito la scuola, sono cambiati i ritmi di allenamento?«Con i miei abbiamo aperto un bar-pub a Torgnon. Di giorno ci sono i miei genitori e io lavoro la sera. Di solito, quindi, la mattina dormo e nel pomeriggio mi alleno. Nelle settimane di carico mi alleno per 13-14 ore, mentre nelle settimane di scarico 6-7. Adesso che abbiamo una gara ognisettimana non stiamo puntando molto alla quantità ma alla qualità degli allenamenti. Di solito mi alleno da solo o con il mio compagno di squadra Stefano Stradelli. Altrimenti esco con il tecnico Alessandro Plater (istruttore ASIVA per lo sci alpinismo, ndr) qui a Torgnon. Qualche volta vado fuori con Marco Camandona che è una guida alpina e andiamo ad Aosta e nella vallata del Cervino. In passato con la scuola era diverso: io andavo bene quindi i professori mi venivano in-

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roCkeT esplosivo

L'americano Patrick Deneen tiene fede al suo soprannome e si candida

tra i protagonisti della stagione senza nascondere le sue ambizioni olimpiche

di Pasquale Teoli / foto Getty Images e Kirk Paulsen

Patrick Deneen, soprannominato “The Rocket” nell’am-biente del freestyle, è uno dei protagonisti più co-nosciuti nel circuito di Coppa del Mondo di moguls,

nonché uno dei nomi di punta del team statunitense che insieme a quello canadese, domina la specialità. Nella sua ricca bacheca figura, fra l’altro, anche il titolo mondiale ot-tenuto nel 2009 ad Inawashiro in Giappone. Nella passata stagione ha chiuso al secondo posto in Coppa del Mondo, aggiudicandosi le finali di Åre in Svezia. Quest’anno punta dritto ai Mondiali che si terranno a Voss, in Norvegia dal 2 al 10 di marzo, mentre continua a lavorare duro in vista di Sochi 2014 per andare a caccia della medaglia olimpica in quella che sarà la sua seconda partecipazione ai Giochi Invernali.

Ha iniziato come sciatore alpino, cosa l'ha spinta a scegliere il freestyle e quando è avvenuto questo passaggio?«Facevo sci alpino da 5 anni, quando ne avevo 12 pensai di provare con i moguls. Mi divertii talmente tanto a sciare fra le gobbe che decisi di continuare. Prima del passaggio definitivo ci fu un periodo di transizione in cui varie volte mi capitava anche di gareggiare al mattino in una gara di sci alpino ed al pomeriggio in una di moguls». Quale è stata l’influenza della sua famiglia nella scelta della carriera sportiva?«Sono nato in una famiglia di sciatori. Vivevamo in mon-tagna e prima ancora che compissi un anno, mio padre mi regalò il primo paio di sci. Ho sempre avuto un grande supporto da loro, sin dall’inizio».

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Per il terzo anno consecutivo, la località valdostana ha ospitato la tappa

dello “swatch freeride World Tour by The north face”

di Alberto Dolfin

showLoCourmayeur

di