IL CCNL 2008-2009 E IL FUTURO MODELLO CONTRATTUALE a cura di Giuseppe Montante e Gianluigi Scaffidi.

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IL CCNL 2008-2009E IL FUTURO MODELLO

CONTRATTUALE

a cura di Giuseppe Montantee Gianluigi Scaffidi

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a cura di Giuseppe Montante

IL FUTURO MODELLO CONTRATTUALE

Come affrontarlo ?

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Molteplici possono essere i compiti istituzionali di un Sindacato di Professionisti, fra questi i più importanti sono:

facilitare le condizioni di crescita e di espressività professionale della categoria rappresentata;

difendere il ruolo professionale e potenziare il ruolo sociale della stessa;

COMPITI ISTITUZIONALI DI UN SINDACATO

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contribuire a migliorare l’organizzazione e le condizioni di lavoro;

migliorare le condizioni retributive ed adeguarle al reale ruolo professionale e sociale;

operare comunque nel rispetto del bene generale della Società.

COMPITI ISTITUZIONALI DI UN SINDACATO 2 / 2

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Riflessioni

A. La Contrattazione Collettiva, sia a livello nazionale che periferico, costituisce uno degli strumenti più importanti per assolvere ai compiti di un Sindacato.

B. Nell’utilizzare tale strumento bisogna però conoscere e tener conto degli scenari legislativi, economici, sociali e politici in cui si opera, dei possibili condizionamenti determinati da questi e delle forze in campo interessate.

C. Tale processo di conoscenza e comprensione deve ovviamente precedere il momento della contrattazione e costituisce la base essenziale per le riflessioni su un nuovo progetto politico-contrattuale e la sua formulazione.

RIFLESSIONI SULLA CONTRATTAZIONE

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Quesito

Alla luce della recente manovra economica del Governo, che ha proposto fra l’altro il blocco del rinnovo dei Contratti Nazionali del Pubblico Impiego fino al 2013, è anacronistico disquisire sul futuro modello contrattuale ipotizzabile e sugli indirizzi portanti su cui formulare un nuovo progetto politico – contrattuale da perseguire nei prossimi anni ?

QUANDO FORMULARE UN PROGETTO POLITICO – CONTRATTUALE ?

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Risposta

Non lo è se si disquisisce, oltre che del futuro Contratto Nazionale alla luce del nuovo modello contrattuale, anche e soprattutto in modo concreto del presente e del futuro della Contrattazione Periferica, alla luce delle criticità esistenti, dei possibili effetti distorsivi interni ed esterni accresciuti anche dalle conseguenze della manovra economica del Governo.

QUANDO FORMULARE UN PROGETTO POLITICO – CONTRATTUALE ?

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Malgrado tutto, questo è il momento opportuno anche per i seguenti motivi:

1. l’assenza di impellenti scadenze contrattuali nazionali (da poco è stata firmato il CCNL del biennio economico 2009 – 2010 e quello sulle code contrattuali e per diversi anni non

ve ne saranno altri), ci permette di:- affinare meglio il nostro progetto,- tentare di creare le condizioni migliori per la sua

realizzazione ottimale,- sorvegliare con maggiore attenzione sullo stato

della contrattazione periferica e dell’applicazione dei Contratti;

QUANDO FORMULARE UN PROGETTO POLITICO – CONTRATTUALE ?

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2. i congressi da sempre costituiscono per i quadri associativi l’occasione istituzionale per cimentarsi:- nell’approfondimento degli scenari esistenti,- nella loro valutazione,- nella formulazione di un progetto politico e

nell’individuazione degli obiettivi correlati;

3. la profonda modifica degli indirizzi legislativi di riferimento, determinata dalle recenti Leggi del Ministro Brunetta sul Pubblico Impiego;

QUANDO FORMULARE UN PROGETTO POLITICO – CONTRATTUALE ?

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4. la riforma degli assetti contrattuali dello stesso settore pubblico e delle regole della contrattazione (imposta dal Governo, malgrado il consenso fosse minoritario fra le Confederazioni Sindacali) che determinerà, presumibilmente già nel prossimo futuro, effetti sulla Contrattazione Periferica;

5. il dibattito politico in atto sugli effetti distorti e disomogenei a consuntivo del federalismo regionale in campo sanitario;

6. la prospettiva, ormai prossima, di una pesante riduzione numerica dei medici operanti nel S. S. N. ed in particolare dei dirigenti medici dipendenti, con le ovvie conseguenze.

QUANDO FORMULARE UN PROGETTO POLITICO – CONTRATTUALE ?

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Gli obiettivi che si prefigge questa relazione sono i seguenti 6:

1. conoscere gli aspetti generali più rilevanti della recente Riforma degli assetti contrattuali;

2. conoscere e capire i limiti di applicabilità alla Dirigenza sanitaria del S. S. N.;

3. conoscere quali aspetti potranno essere applicati alla Dirigenza Sanitaria de S. S. N.;

OBIETTIVI DELLA RELAZIONE 1 / 2

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4. ipotizzare quali potranno essere i possibili effetti distorsivi sulla contrattualità della Area della Dirigenza Sanitaria;

5. ipotizzare su quali indirizzi portanti costruire il futuro progetto politico–contrattuale della nostra Associazione, in considerazione anche degli effetti della manovra economica del Governo.

OBIETTIVI DELLA RELAZIONE 2 / 2

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ASPETTI GENERALI PIÙ RILEVANTI DELLA RECENTE RIFORMA DEGLI

ASSETTI CONTRATTUALI

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Per potere ipotizzare quale sarà il nuovo volto dei contratti nazionali e periferici della dirigenza del Pubblico Impiego è necessario conoscere e capire gli aspetti generali più rilevanti della recente Riforma degli assetti contrattuali.

CONOSCENZE PROPEDEUTICHE

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La profonda trasformazione delle norme legislative in merito ad alcuni principi ed alcuni assetti della contrattualità nel Pubblico Impiego è stata recentemente realizzata dal Governo mediante i seguenti 3 atti:

1. CCNQ sulla riforma degli assetti contrattuali (22 gennaio 2009);

2. Legge 15 del 2009 (delega al Governo all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni);

3. D. Lgs. 150 del 2009 (attuativo della Legge delega 15 del 2009).

STRUMENTI ATTUATIVI DELLA RIFORMA DELLA CONTRATTUALITA’

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Di seguito si esplicitano gli aspetti generali più significativi ed importanti della Riforma degli assetti contrattuali.

1. Accentuazione della tendenza a legiferare in ambito di interesse contrattuale con conseguente riduzione degli spazi di contrattazione, per cui alle materie già sottratte alla contrattazione dalla precedente legislazione vengono aggiunte le seguenti:

- il sistema della valutazione delle prestazioni per la retribuzione accessoria (performance),- progressioni economiche,- mobilità, - sanzioni;

ASPETTI GENERALI PIU’ IMPORTANTI 1 / 5

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2. Introduzione per via legislativa del divieto esplicito ad apportare deroghe alle disposizioni con legislazione di grado inferiore o attraverso i contratti, salvo quelle previste dalla stessa Legge o da altre Leggi vigenti di pari grado;

3. Introduzione del principio di nullità automatica delle deroghe non previste;

4. Forte semplificazione delle Aree del Pubblico Impiego.

ASPETTI GENERALI PIU’ IMPORTANTI 2 / 5

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5. Forte spinta a modificare e riordinare le procedure di contrattazione collettiva nazionale e renderle omogenee a quelle del settore privato;

N. B.: si da per scontato quello che nella realtà non è e cioè che:– il prodotto del lavoro pubblico sia assimilabile a quello delle

aziende private,– le procedure di quest’ultime siano complessivamente migliori

ed in buona parte utilizzabili con successo anche nel settore pubblico,

– la “mission prevalente” di tutti i settori del pubblico impiego (etica e sociale e comunque “di servizio”) sia equivalente a quella dell’imprenditoria privata (economica e di profitto);

ASPETTI GENERALI PIU’ IMPORTANTI 3 / 5

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6. Introduzione di elementi di dirigismo padronale.

7. Ripristino di elementi di dirigismo statale.

8. Introduzione di metodologie generali univoche dI valutazione della produttività individuale (performance individuale) e di quella collettiva (performance di ufficio, amministrazione e/o azienda) di tipo premiale.

N. B.: queste metodologie sono basate prevalentemente su meccanismi di misurazione di aspetti quantitativi (propri delle aziende private) e/o di valutazione soggettiva, incuranti delle profonde differenze oggettive di attività lavorative, di competenze professionali e di prodotto.

ASPETTI GENERALI PIU’ IMPORTANTI 4 / 5

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9. imposizione all’interno del Codice Disciplinare, previsto dai CCNL, di:- particolari obbligazioni comportamentali,- obbligo al dovere alla “delazione disciplinare”,- un ventaglio di tipologie di sanzioni disciplinari maggiori,- dirigismo decisionale in materia di sanzioni di tipo autocratico e “padronale”,- principi di procedurizzazione dei procedimenti disciplinari.

N. B.: questi provvedimenti sono un’evidente manifestazione radicata di considerazione negativa nei riguardi dei lavoratori pubblici e di volontà coercitiva e punitiva nei

loro riguardi.

ASPETTI GENERALI PIU’ IMPORTANTI 5 / 5

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LIMITI DI APPLICABILITÀ ALLA DIRIGENZA SANITARIA DEL S.

S. N.

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Alcune delle norme presenti nella recente Riforma degli assetti contrattuali nel Pubblico Impiego, in deroga al divieto esplicito ad apportare deroghe alle disposizioni, non sono di applicazione obbligatoria per l’Area della Dirigenza Sanitaria.

Le motivazioni, che giustificano tali eccezioni legislative e contrattuali, possono essere di 2 tipi:

1. motivazione generale;

2. motivazioni specifiche nei riguardi di alcune norme.

LIMITI DI APPLICABILITA’

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La motivazione generale della non obbligatorietà applicativa per la dirigenza Sanitaria del S. S. N. della gran parte delle norme che riguardano il Pubblico Impiego (anche quelli inerenti gli assetti contrattuali) scaturisce da una approfondita analisi di tipo giuridico – legislativo della legislazione vigente.

MOTIVAZIONE GENERALE AI LIMITI DI APPLICABILITA’

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Lo stato giuridico e il rapporto di lavoro della Dirigenza Sanitaria è regolato da una legislazione “speciale” (D.Lgs. n. 502 del 1992, e successive modificazioni).La disciplina della legislazione del Pubblico Impiego (D.Lgs. n. 165 del 2001 e modifiche apportate dal D.Lgs. 150/2009) è applicabile solo in parte al Dirigente Sanitario e comunque nel rispetto dalle peculiarità del contesto organizzativo ed istituzionale del S. S. N..

Riferimento legislativo (art. 15 del D.Lgs. n. 502/ 1992):La dirig. med. è disciplinata dal D.Lgs. n. 29/ 1993 (discipl. del P. Impiego), e successive modifiche, salvo quanto previsto dal presente decreto.

MOTIVAZIONE GENERALE AI LIMITI DI APPLICABILITA’

1° Precisazione

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MOTIVAZIONE GENERALE AI LIMITI DI APPLICABILITA’

Conseguenze della 1° precisazione

1° ConseguenzaLa disciplina legislativa generale del Pubblico Impiego costituisce pertanto una mera “cornice quadro” in cui si inseriscono le regole “speciali” dettate per il settore sanitario.

2° ConseguenzaI dettati della Riforma del Pubblico Impiego e della Riforma degli assetti contrattuali costituiscono un obbligo non derogabile per tutti i settori ad eccezione dell’Area della Dirigenza Sanitaria del S. S. N..

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Le motivazioni specifiche della non applicabilità per la Dirig.za Sanitaria del S. S. N. di alcune norme, introdotte dalla recente Riforma del Pubblico Impiego, sono chiaramente espresse negli atti dei lavori parlamentari che hanno preceduto l’approvazione della Legge Delega di tale Riforma (Legge n. 15/2009).

Norme non applicabili Destinazione del 30% della retribuz. individuale compless. al fondo di risultato;

Meccanismi di valutazione e di premio dei risultati ottenuti (metodologia della performance).

MOTIVAZIONE SPECIFICHE DELLA NON APPLICABILITA’ DI ALCUNE NORME

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La non applicabilità di tale norma alla Dirigenza Medica del S. S. N. è stata introdotta con un emendamento durante la discussione alla Camera della Legge Delega di tale Riforma (Legge n. 15/2009), approvato con 480 voti su 516 di cui 8 contrari e 16 astenuti.

DESTINAZIONE DEL 30% DELLA RETRIBUZ. INDIVIDUALE COMPLESS.

AL FONDO DI RISULTATO 1 / 3

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Motivazione specifica della non applicabilità

Dagli Atti Parlamentari risulta: Il medico è deputato da una “legislazione speciale” (D. Lgs. 502/92 e sue successive modifiche) alla “tutela della salute”. La motivazione, addotta per il Pubblico Impiego, a giustificazione di tale destinazione (premiare obiettivi di tipo “quantitativo”, propri della filosofia della “performance”), avrebbe introdotto nella realtà sanitaria

un criterio di produzione, basato sulle prestazioni”, antitetico pertanto all’obiettivo di tutela della salute.

DESTINAZIONE DEL 30% DELLA RETRIBUZ. INDIVIDUALE COMPLESS.

AL FONDO DI RISULTATO 2 / 3

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CONSEGUENZE DELLA RIFORMA SULLA DIRIGENZA SANITARIA DEL

S. S. N.

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Le innovazioni sulla contrattazione dovrebbero determinare per la Dirigenza Sanitaria del S. S. N. conseguenze importanti ma meno destruenti rispetto a quanto ipotizzato per la restante dirigenza del Pubblico Impiego.

Motivazioni di questa differenza

1. Motivazione speciale di tipo legislativo

2. Motivazione peculiari di tipo legislativo e contrattuale

CONSEGUENZE DELLA RIFORMA DEGLI ASSETTI CONTRATTUALI PER LA DIRIGENZA SANITARIA

DEL S. S. N.

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MOTIVAZIONE SPECIALE DI TIPO LEGISLATIVO

In ossequio al dettato dell’art. 15 del D. Lgs. 502/92, per la Dirigenza Medica vale prioritariamente quanto sancito dal suddetto specifico D. Lgs. e sue successive variazioni.

Conseguenza

La disciplina dettata in via generale per la Dirigenza Pubblica svolge solamente una funzione del tutto residuale d’integrazione della normativa speciale per la Dirigenza Sanitaria, applicandosi solo rispetto agli aspetti non espressamente disciplinati da quest’ultima e sempre che risulti compatibile con la specificità del profilo interessato.

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MOTIVAZIONE PECULIARI DI TIPO LEGISLATIVO E CONTRATTUALE

La gran parte degli aspetti peculiari della Riforma legislativa e contrattuale del Ministro Brunetta non costituiscono una novità per i dipendenti del S. S. N..

Perché ?

Da molto tempo le relative norme sono previste dalla specifica legislazione del S. S. N. e dai contratti della Dirigenza Sanitaria e da altrettanto tempo attuate.

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ASPETTI DELLA RIFORMA APPLICABILI ALLA DIRIGENZA

SANITARIA DEL S. S. N.

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La previsione di 2 livelli di contrattazione ben distinti: nazionale (CCNL) e periferico (contrattazione integrativa del CCNL).

La previsione di contratti individuali di tipo privatistico con affidamento di una posizione funzionale e di particolari responsabilità ed obiettivi.

La previsione di una precisa e specifica procedura temporale per l’avvio della contrattazione periferica.

L’introduzione di metodiche di contrattazione a budget con affidamento di obiettivi sia di risultato e sia professionali.

ASPETTI PECULIARI DELLA RIFORMA GIA’ ATTUATI

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L’introduzione di metodologie di verifica e di valutazione periodica dei risultati ottenuti in merito agli obiettivi ed alla posizione funzionale assegnata.

La previsione di possibili premi o penalizzazione di tipo economico o di carriera basati sul merito, conseguenti agli esiti delle valutazioni periodiche.

La possibilità di licenziamento del dirigente (recesso per giusta causa e recesso “ad nutum”).

ASPETTI PECULIARI DELLA RIFORMA GIA’ ATTUATI

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Introduzione di specifiche obbligazioni comportamentali, di sanzioni relative alle violazioni di queste e di principi e procedure su cui basare la loro eventuale irrogazione (già introdotte con il CCNL del 2005 e con la pre – intesa del febbraio 2010 su alcuni degli argomenti della sequenza contrattuale del CCNL 2006 – 2009).

Introduzione dell’obbligo all’aggiornamento ed alla formazione continua e verificata.

ASPETTI PECULIARI DELLA RIFORMA GIA’ ATTUATI

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ASPETTI INNOVATIVI ATTUABILI DELLA RIFORMA E CONSEGUENZE

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Precisazione

Gli aspetti innovativi della Riforma, attuabili da un punto di vista legislativo per la Dirigenza Medica del S. S. N. già a partire dal 1 gennaio 2010, slitteranno nei loro effetti al 2014 in conseguenza del blocco della contrattazione nazionale a tutto il 2013, introdotto dalla manovra economica del Governo.

Questo slittamento non ci esime dal dovere di conoscere gli aspetti innovativi della Riforma attuabili per la Dirigenza Medica ed ipotizzare le possibili conseguenze.

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Innovazione n. 1Accorpamento in un’unica sez.ne contrattuale autonoma sia dei Dirig.i medici e veterinari (precedente Area 4° della dirig.) e sia dei Dirig. delle altre professioni sanitarie (precedente Area 3° della Dirig.).

Conseguenze Perdita di rappresentatività di alcune OO. SS. nella nuova sezione contrattuale. Fusione di OO. SS. fra di loro al fine di raggiungere il quorum o di affiliazione di alcune di queste ad altre. Possibile introduzione di norme contrattuali meno specifiche per la Dirig. medica e veterinaria e più specifiche per la Dirig. sanitaria nel suo complesso.

ASPETTI INNOVATIVI ATTUABILI DELLA RIFORMA E CONSEGUENZE

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Innovazione n. 2Ruolo più incisivo delle Regioni, attraverso il Comitato di Settore, nella definizione del CCNL.

Conseguenze Controparte contrattuale più chiara.

Maggiore responsabilizzazione delle Regioni nella contrattazione nazionale.

ASPETTI INNOVATIVI ATTUABILI DELLA RIFORMA E CONSEGUENZE

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Innovazione n. 3Durata triennale di contratti nazionali ed integrativi periferici, sia per la parte economica che normativa.

Conseguenze Minore cadenza dei momenti di confronto fra le parti attraverso la contrattazione. Minore dinamicità dell’azione dei CCNL sugli effetti dell’inflazione e rispetto al divenire sempre più rapido della realtà sociale, professionale e tecnologica.

ASPETTI INNOVATIVI ATTUABILI DELLA RIFORMA E CONSEGUENZE

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Innovazione n. 4Utilizzo della nuova metodica per il calcolo delle risorse da destinare agli incrementi contrattuali basato sull’indice IPCA (applicazione di tale indice alla massa salariale costituita dalle voci stipendiali precedentemente individuate).

Conseguenze Corretta individuazione delle voci stipendiali della dirigenza sanitaria che costituiranno la massa salariale, su cui applicare l’indice IPCA Salvaguardia della peculiare specificità della retribuzione di tale dirigenza rispetto a quella della rimanente parte del Pubblico Impiego.

ASPETTI INNOVATIVI ATTUABILI DELLA RIFORMA E CONSEGUENZE

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POSSIBILI EFFETTI DISTORSIVI SULLA CONTRATTUALITÀ DELLA AREA DELLA

DIRIGENZA SANITARIA

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POSSIBILI EFFETTI DISTORSIVI SULLA CONTRATTUALITA’

In teoria il volto dei nuovi contratti nazionali e periferici dell’Area della dirigenza sanitaria, pur presentando alcune innovazioni, nella sostanza non dovrebbe essere diverso da quello attuale.

Nella realtà invece si potrebbero avere delle profonde differenze per effetto di diverse tipologie di condizionamenti.

Tipologie di condizionamenti

Condizionamenti per fattori interni al Pubblico Impiego

Condizionamenti per fattori interni al S. S. N.

Condizionamenti per fattori economici generali

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Gli effetti distorsivi delle condizioni, di seguito elencate, potrebbero determinare pesanti condizionamenti della dirigenza amministrativa sulla futura contrattazione di quella sanitaria.

Scarsa conoscenza da parte della dirigenza politico – amministr. aziendale, regionale e nazionale del Pubblico Impiego della specificità legislativa della Dirigenza Sanitaria Pubblica rispetto alla rimanente legislazione.

Prevalenza nel Pubblico Impiego del modello dirigenziale di tipo burocratico – amministrativo (per numerosità di addetti, per consuetudine conoscitiva e per abitudine culturale) rispetto a quello innovativo e molto più specifico della dirigenza sanitaria di tipo tecnico – professionale.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL PUBBLICO IMPIEGO

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Costante necessità nel Pubblico Impiego di:- ridurre le differenze fra un settore e l’altro,- semplificare le procedure attuative,- rendere comparabili anche settori ed attività

diversi e non confrontabili anche e soprattutto per ovviare alla pigrizia ed al deficit conoscitivo delle

diverse peculiarità del livello politico – dirigenziale.

Frequente Invidia acritica della dirig.za amministrativa del settore pubblico nei riguardi della specificità legislativa e contrattuale di quella sanitaria e del suo consenso sociale.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL PUBBLICO IMPIEGO

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Le conseguenze più frequenti potrebbero essere:

ignorare le peculiarità legislative e contrattuali dell’Area della dirigenza sanitaria; imporre obblighi legislativi non dovuti, norme contrattuali in antitesi alla volontà del legislatore ed alla “mission professionale” e/o involute rispetto a quelle da tempo attuate per tale Area; introdurre un nuovo meccanismo gerarchico di tipo repressivo, che baserebbe la sua forza non più sul coinvolgimento dei dirigenti ma bensì sulla paura della punizione e della repressione.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL PUBBLICO IMPIEGO

Conseguenze

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Altro importante effetto distorsivo

Forte riduzione nei prossimi 8 anni (soprattutto concentrato nei primi 5) del numero complessivo di Dirigenti Medici dipendenti del S. S. N. in seguito alla forte discrepanza fra il numero di coloro che ogni anno da ora in poi abbandoneranno il servizio per pensionamento ed il numero annuo futuro dei nuovi laureati in medicina e dei nuovi specializzati, potenzialmente assumibili nell’Area della dirigenza sanitaria.

N. B.: Questa situazione sarà sicuramente aggravata dalle disposizioni della manovra finanziaria del Governo.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL S. S. N.

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Una riduzione complessiva che potrà variare da:

- 24.500 unità (- 20%) a - 32.500 unità (- 26,5%)

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL S. S. N.

Previsione

Riduzione complessiva che potrà variare da:

- 24.500 unità (- 20%) a - 32.500 unità (- 26,5%)

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Le conseguenze più immediate saranno:

la riduzione delle condizioni organizzative di sicurezza sanitaria al fine di tamponare la situazione e la crescita eccessiva delle liste di attesa;

l’imposizione in modo chiaro o subdolo di elevate quantità di orario aggiuntivo con frequenti pesanti riduzioni dei limiti minimi di riposo;

l’aumento degli eventi avversi da incidenti professionali per stanchezza e/o per stress;

l’aumento inevitabile dei costi assicurativi con di converso una probabile riduzione delle garanzie.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL S. S. N.

Conseguenze

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La filosofia di “dirigismo padronale”, introdotta recentemente dalla Riforma del Pubblico Impiego, renderà plausibile i seguenti atteggiamenti contrattuali della Parte Pubblica:

superare i limiti attualmente esistenti nell’organizzazione del lavoro;

ridurre le tutele in merito per i lavoratori;

superare il disagio crescente dei dirigenti sanitari attraverso l’introduzione di meccanismi gerarchici di tipo repressivo;

chiedere lavoro aggiuntivo senza pagarlo.

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI INTERNI AL S. S. N.

Atteggiamento possibile della Parte Pubblica

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Una riduzione complessiva che potrà variare da:

- 24.500 unità (- 20%) a - 32.500 unità (- 26,5%)

CONDIZIONAMENTI PER FATTORI ECONOMICI GENERALI

La manovra economica del Governo, contribuirà ulteriormente a stimolare un atteggiamento dirigista di “tipo padronale” da parte della dirigenza delle Az.de Sanitarie Pubbliche per i seguenti motivi:

riduzione dei finanziamenti; forte riduzione degli organici di Dirigenti Medici per carenza di laureati

e blocco del tournover, in assenza di riorganizzazione della “rete ospedaliera”;

accresciuta rigidità delle norme stipendiali; blocco dello strumento contrattuale; accentuazione delle tensioni sociali e contrattuali.

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INDIRIZZI PORTANTI SU CUI COSTRUIRE IL PROGETTO

POLITICO–CONTRATTUALE

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Quesiti

Cosa fare dinanzi a: una deriva politica e legislativa di

penalizzazione del Pubblico Impiego, per motivi in gran parte ideologici;

particolare accanimento amministrativo e contrattuale nei riguardi della Dirigenza Sanitaria;

al diffuso “gap tecnico-culturale” in campo sanitario del mondo politico ed

amministrativo che si occupa di tale settore;

COSA FARE ? 1 / 3

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Quesiti

Cosa fare dinanzi a:

a reiterati tentativi di burocratizzazione di tipo statale della Dirigenza Sanitaria per ignoranza o voluta on curanza delle sua specificità e delle Leggi speciali che la governano;

inciviltà amministrativa diffusa da cui deriva il non rispetto delle norme contrattuale e dei diritti individuali.

COSA FARE ? 2 / 3

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Risposta

Per tentare di ovviare alla possibilità molto concreta che gli effetti distorsivi ipotizzati, esaltati dagli effetti della manovra economica, possano esercitare dei condizionamenti negativi sul panorama contrattuale (non solo nazionale ma anche periferico) ed antitetici alle peculiarità dirigenziali e professionali della categoria, è necessario formulare un progetto politico – contrattuale che persegua anche obiettivi generali di contrasto a tali ipotesi.

COSA FARE ? 3 / 3

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Obiettivi generali

A. Salvaguardare ed anzi accentuare la specificità della dirig.a sanitaria.

B. Migliorare le condizioni di sicurezza professionale, organizzativa ed assicurativa all’interno del S. S. N..

C. Potenziare il ruolo della categoria come soggetto politico con elevate capacità tecniche di innovazione ma anche di denuncia dei ritardi, inadempienze e/o franche omissioni programmatorie.

D. Tentare di ridurre al livello periferico gli effetti negativi diretti e indiretti sulle Relazioni Sindacali del “mixer” Riforma della contrattualità e manovra economica.

OBIETTIVI GENERALI DA PERSEGUIRE

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1. Rendere sempre più palesi le differenze sostanziali esistenti fra il modello tecnico – professionale della Dirigenza Sanitaria del S. S. N. e quello burocratico – amministrativo della restante dirigenza del Pubblico Impiego.

2. Operare costantemente al livello legislativo e contrattuale al fine di accentuare tali differenze.

3. Accentuare gli aspetti di specificità e peculiarità della Dirigenza Sanitaria attraverso lo stimolo costante all’emanazione di norme legislative e contrattuali che la rendano sempre più manifesta (ad es.: d.d.l. su “Governo clinico”, d.d.l. su “Rischio clinico”).

INDIRIZZI DA PERSEGUIRE OGGI PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI 1 / 4

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4. Tentare di ridurre al livello periferico gli effetti negativi diretti e indiretti del “mixer” Riforma della contrattualità e manovra economica sulle Relazioni Sindacali.

5. Accentuare l’azione sindacale al livello aziendale di controllo dello stato di applicazione dei contratti.

6. Operare al fine di ridurre le condizioni di disagio del lavoro sanitario e di rischio clinico su base organizzativa, sicuramente crescenti nei prossimi anni in conseguenza della forte riduzione dei laureati in medicina ed in particolare di specialisti.

INDIRIZZI DA PERSEGUIRE OGGI PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI 2 / 4

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7. Denunciare i ritardi programmatori in merito all’organizzazione ospedaliera e dei servizi sanitari territoriali, perpetrati fino ad ora dalla dirigenza politico – amministrativa nazionale e regionale per impreparazione tecnica specifica o per superficialità o per disegno politico.

N. B.: la vertenza attuale in difesa del S. S. N. costituisce uno strumento idoneo a tale scopo.

8. Stimolare la revisione da parte dello Stato e delle Regioni (per quanto di competenza di ciascuno) dell’organizzazione sanitaria del territorio, al fine di renderla funzionale alle nuove esigenze di salute, ai nuovi bisogni sociali, ai progressi della medicina ed al nuovo ruolo chiesto agli ospedali

INDIRIZZI DA PERSEGUIRE OGGI PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI 3 / 4

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9. Stimolare la revisione della rete ospedaliera secondo logiche tecniche ben precise inerenti a dimensioni, bacini d’utenza, adeguatezza strutturale e tecnologica e secondo logiche organizzative che tengano conto della tendenza degli ospedali ad organizzarsi in nodi funzionali di diverso livello.

10. Proporre, in qualità di soggetto sindacale più rappresentativo della categoria dei Dirigenti Medici, i requisiti minimi strutturali, organizzativi, tecnologici, e funzionali degli “ospedali generali” su cui costruire la nuova rete ospedaliera.

N. B.: questi requisiti minimi già esistono da parecchi anni e sono quelli già sanciti dalla Legge sull’organiz.ne dell’urgenza ed emergenza e del 118.

INDIRIZZI DA PERSEGUIRE OGGI PER REALIZZARE GLI OBIETTIVI 4 / 4

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Difendere la peculiarità ed importanza strategica delle voci stipendiali presenti nella retribuz. dei medici, sorvegliando ed eventualmente operando affinché tutte entrino a far parte della massa salariale su cui applicare l’indice IPCA.

Mantenere ed anzi potenziare l’indennità di esclusività all’interno della retribuzione ed operare per il suo definitivo ingresso nella massa salariale.

Operare perchè nel futuro CCNL vi possa essere un recupero della % di inflazione congelata con la manovra economica.

INDIRIZZI DA PERSEGUIRE IN PREPARAZIONE DEL FUTURO CCNL

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RIFLESSIONI FINALI

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Riflessione

Non basta però come Associazione formulare solamente un valido progetto politico-contrattuale per esorcizzare le possibili conseguenze sul S. S. N. e sulla Dirigenza Sanitaria della:

“Riforma Brunetta”, della manovra economica del Governo, degli effetti distorsivi ipotizzati.

Quello che stiamo vivendo è uno dei tanti momenti difficili subiti dal S. S. N. ed affrontati dall’ANAAO-ASSOMED nei 51 anni di vita.

RIFLESSIONE FINALE 1 / 2

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Cosa fare ?

Oggi però, per superarlo in modo positivo, dobbiamo tutti accrescere più di prima:

il nostro impegno; la nostra presenza sindacale attiva nei singoli ospedali; la determinazione e competenza con cui si affrontano le diverse amministrazioni aziendale ed il mondo politico; il nostro livello culturale in materia organizzativa, contrattuale e legislativa sanitaria; la nostra capacità concreta di ideazione programmatoria e politica in campo sanitario.

RIFLESSIONE FINALE 1 / 2

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Conoscere

per capire

per decidere

per essere liberi G. Montante

AFORISMA FINALE

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Grazie per l’attenzione