Il cactus n° 1 del 2013

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di Cristina Castellani LA MOLLETTA pag. 05 all’ interno pag. 03 all’ interno di Paolo Mario Mauro Galassi IL PUNTO trimestrale d’informazione n° 01/2013 il CACTUS il CACTUS [email protected] Rieccoci. Vari accadimenti ci hanno impedito di uscire non ultimo il problema finanziario in quanto il nostro giornale viene finanziato da sponsor privati e non, come il giornale del Comune, sovvenzionato con circa 30.000,00 euro annui prelevati dalle tasse che paghiamo noi cittadini e utilizzato solo per lodare l'attuale maggioranza, sindaco in testa. Ormai si lodano e si sbrodano da soli. Ma ancora per poco. Fatta questa premessa, giusto per chiarire, tutta la redazione del Cactus ringrazia la cittadinanza per l'accoglienza che gli è stata riservata. E per le numerose lettere giunte in redazione. Nello scorso anno , è stato il giornale più letto e richiesto e questo ci rende orgogliosi. Venivamo fermati per strada per sapere quando sarebbe uscito e dove si poteva ritirare. Qualcuno credeva, in male fede, che dopo il primo numero ci saremmo sciolti come neve. Aveva fatto male i conti. Qualcun' altro sperava che certe verità non venissero a galla. Sbagliava. Altri osservavano che il Cactus in bella vista in alcuni pubblici uffici era disdicevole. Patetici. Questa motivata accoglienza è stata la spinta per proseguire e continuare ad informare i loretani su come l'attuale amministrazione amministra o, meglio, non amministra. Il Sindaco è arrabbiato con le Winx: saranno state loro che con una magia hanno depotenziato il laboratorio analisi? continua > pag 07 continua > pag 02 continua > pag 03 GRAZIE di Cecilia Tombolini L’ARROGANZA COME METODO PER RAGGIUNGERE SCOPI PARTICOLARI. BURATTINI E BURATTINAI Il Consiglio Comunale, un consesso di cittadini saggi eletti dal popolo che lavorano per il bene comune, ricercando le soluzioni migliori, le più eque ai problemi che quotidianamente si presentano in una città. Così la pensiamo, così vorremmo che fosse. Ma la realtà non è questa, purtroppo. Molti i dibattiti inutili, molte le risse. Perché? Quando non prevale la ricerca del bene comune, bensì l'interesse personale, la copertura di interessi particolari, l'obbiettivo del consenso elettorale, allora l'arroganza diventa il metodo usato per raggiungere scopi particolari. Il Consiglio Comunale di Loreto dell' 8 agosto è un esempio di questo deplorevole sistema. I fatti: un ordine del giorno presentato da assessori e consiglieri di maggioranza è iscritto per la discussione; se ne anticipa addirittura l'esame ma viene improvvisamente ritirato così senza nessuna spiegazione: qui comando io e decido come mi pare. No, caro Sindaco, così non può essere, ne può funzionare. I consiglieri tutti, maggioranza e minoranza hanno diritto di sapere, di conoscere i contenuti, le ragioni che determinano le decisioni del Sindaco che deve essere il garante della democrazia e delle leggi che regolano il vivere civile. Con decreto del Sindaco di Loreto del 5 giugno 2013, sono stata nominata componente del Comitato Esecutivo della Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes. Tale atto ha finalmente reso palese ed effettiva la rappresentanza democratica di una parte della nostra comunità lauretana in seno a questa importantissima Istituzione cittadina. Non posso non sottolineare, seppure brevemente, come questo atto avrebbe avuto logica e legittima collocazione temporale due anni fa, nel luglio 2011 a seguito delle elezioni comunali che hanno sancito la vittoria del raggruppamento politico a guida di Paolo Niccoletti, quando furono rinnovati i Consigli presso le Opere Laiche. FONDAZIONE OPERE LAICHE LAURETANE E CASA HERMES. . PENSI DEL CONSIGLIERE CRISTINA CASTELLANI SARANNO DESTINATI A SCOPI SOCIALI LA PAROLA ANCHE ALL’OPPOSIZIONE: ERA ORA! I COM L’OSPEDALE DI LORETO. LA TRASFORMAZIONE AMBIGUA IN CASA DELLA SALUTE E L’INCONCLUDENZA DEL COMUNE. di Giovanni Zinni RICONOSCIMENTO «LOCALI STORICI». PREMIATI QUATTRO LOCALI DEL COMUNE DI LORETO.

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E' on line il numero 1 del Cactus presto sarà in tutte le famiglie di Loreto

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Page 1: Il cactus n° 1 del 2013

di Cristina Castellani

LA MOLLETTA

pag. 05

all’ interno

pag. 03

all’ interno

di Paolo Mario Mauro Galassi

IL PUNTO

trimestrale d’informazione

n° 01/2013

il CACTUSil [email protected]

Rieccoci. Vari accadimenti ci hanno impedito di uscire non ultimo il problema finanziario in quanto il nostro giornale viene finanziato da sponsor privati e non, come il g i o r n a l e d e l C o m u n e , sovvenzionato con circa 30.000,00 euro annui prelevati dalle tasse che paghiamo noi cittadini e utilizzato s o l o p e r l o d a r e l ' a t t u a l e maggioranza, sindaco in testa. Ormai si lodano e si sbrodano da soli. Ma ancora per poco. Fatta questa premessa, giusto per chiarire, tutta la redazione del Cactus ringrazia la cittadinanza per l'accoglienza che gli è stata riservata. E per le numerose lettere giunte in redazione. Nello scorso anno , è stato il giornale più letto e richiesto e questo ci rende orgogliosi. Venivamo fermati per strada per sapere quando sarebbe uscito e dove si poteva ritirare. Qualcuno credeva, in male fede, che dopo il primo numero ci saremmo sciolti come neve. Aveva fatto male i conti. Qualcun' altro sperava che certe verità non venissero a galla. Sbagliava. Altri osservavano che il Cactus in bella vista in alcuni pubblici uffici era disdicevole. Patetici. Questa motivata accoglienza è stata la spinta per proseguire e continuare ad informare i loretani su come l ' a t t u a l e a m m i n i s t r a z i o n e amminist ra o, megl io, non amministra.

Il Sindaco è arrabbiato con le Winx: saranno state loro che con una magia hanno depotenziato il laboratorio analisi?

continua > pag 07

continua > pag 02continua > pag 03

GRAZIE

di Cecilia Tombolini

L’ARROGANZA COME METODO PER RAGGIUNGERE SCOPI PARTICOLARI.

B U R A T T I N I E B U R A T T I N A IIl Consiglio Comunale, un consesso di cittadini saggi eletti dal popolo che lavorano per il bene comune, ricercando le soluzioni migliori, le più eque ai problemi che quotidianamente si presentano in una città. Così la pensiamo, così vorremmo che fosse. Ma la realtà non è questa, purtroppo. Molti i dibattiti inutili, molte le risse. Perché? Quando non prevale la ricerca del bene comune, bensì l' interesse personale, la copertura di

interessi particolari, l'obbiettivo del consenso elettorale, allora l'arroganza diventa il metodo usato per raggiungere scopi p a r t i co l a r i . I l Co n s i g l i o Comunale di Loreto dell' 8 agosto è un esempio di questo deplorevole sistema. I fatti: un ordine del giorno presentato da assessori e consiglieri di maggioranza è iscritto per la discussione; se ne anticipa addirittura l'esame ma viene improvvisamente ritirato così

senza nessuna spiegazione: qui comando io e decido come mi pare. No, caro Sindaco, così non può essere, ne può funzionare. I consiglieri tutti, maggioranza e minoranza hanno diritto di sapere, di conoscere i contenuti, le ragioni che determinano le decisioni del Sindaco che deve e sse r e i l g a r an t e de l l a democrazia e delle leggi che regolano il vivere civile.

Con decreto del Sindaco di Loreto del 5 giugno 2013, sono stata nominata componente del Comi tato Esecutivo del la Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes.Tale atto ha finalmente reso p a l e s e e d e f f e t t i v a l a rappresentanza democratica di una parte della nostra comunità lauretana in seno a questa importantissima Ist ituzione cittadina.Non posso non sottolineare, seppure brevemente, come questo atto avrebbe avuto logica e le g i t t i m a c o l lo caz i o ne temporale due anni fa, nel luglio 2011 a seguito delle elezioni comunali che hanno sancito la vittoria del raggruppamento pol it ico a guida di Paolo Niccolett i , quando furono rinnovati i Consigli presso le Opere Laiche.

FONDAZIONE OPERE LAICHE LAURETANE E CASA HERMES.

.PENSI DEL CONSIGLIERE CRISTINA CASTELLANI SARANNO DESTINATI A SCOPI SOCIALILA PAROLA ANCHE ALL’OPPOSIZIONE: ERA ORA!I COM

L’OSPEDALE DI LORETO.LA TRASFORMAZIONE AMBIGUA I N CAS A D EL L A SAL U T E E L’INCONCLUDENZA DEL COMUNE.di Giovanni Zinni

RICONOSCIMENTO «LOCALI STORICI».PREMIATI QUATTRO LOCALI DEL COMUNE DI LORETO.

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la cosa pubblicail CACTUS punge ma fiorisce

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proprietario ed editoreLORETO LIBERA

direttore editorialePaolo Mario Mauro GALASSI

per i testigli autori

punge ma fiorisce

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Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo trimestrale può essere riprodotta con mezzi grafici o meccanici quali la fotoriproduzione e la registrazione.

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stampaTecnostampa Loreto

le lettere vanno inviate a:Il Cactus-punge ma fiorisce «lettere al

Cactus» - via S.Giovanni Bosco, 2360025 Loreto

e-mail: Includere per favore nome e indirizzo

[email protected]

presidenteFerdinando MANZOTTI

pag. 02

Matteo DURI

Matteo DURI

Registrazione ROC n# 22443

direttore resposabileDario BORDET

Periodico trimestrale - settembre 2013 - II anno - n°01

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di Lei o fornitici saranno utilizzati da parte de «il CACTUS punge ma fiorisce» nel rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal D.lgs. 185/99.

di Francesco Lucattini

Il Consiglio Comunale su

RADIO ERRE: 89.1LA DIRETTA

I cittadini, di fronte a tali fatti e

metodi, rimangono sconcertati,

confusi, arrabbiati, perdono il

rispetto per le istituzioni e

diffidano di tutto e di tutti. L'ODG

riguardava una operazione della

Fondazione Opere Laiche che

doveva pubblicamente essere

discussa, raccogliere i pareri e

trovare le soluzioni adeguate al

bene comune. No, questo non è

stato possibile in “camera

caritatis”, si dice, si è dibattuto il

problema per trovare la soluzione

di comodo senza “infastidire

qualcuno”. Questo è molto grave.

I cittadini che gli hanno dato il

voto, signor Sindaco, hanno

diritto di conoscere i fatti così

c o m e s o n o e n o n l e

manipolazioni, opera degli

addetti ai lavori. Il suo compito è

presentare la verità e tutelare i

cittadini tutti, non i manipolatori

dei fatti. Deponga la sua

arroganza, Sindaco, e conduca

con serietà e democrazia il

dibattito in Consiglio Comunale.

Dimostri saggezza e rispetto per i

cittadini e le istituzioni. Non pensi

a legami e compromessi

elettorali, pensi al bene di tutti. Un

altro tipico fatto di arroganza e

dispregio delle norme, nel corso

del Consiglio Comunale dell' 8

agosto viene presentata una

variante al Piano Regolatore che

riporta il parere del responsabile

del servizio nonché del la

Commissione Urbanist ica.

Dibattito, rissa e voto favorevole

della sfilacciata maggioranza (

solo 9 voti favorevoli). Non è così,

signor Sindaco che passerà alla

storia come persona per bene, al

di sopra delle parti. Perché non

rispettare il parere di organismi

competenti? Non le sembra

a n c o r a e c c e s s i v a l a

cementificazione di 17 KMQ di

territorio? I cittadini di Loreto

ricorderanno i suoi discorsi

infarciti di paternalismo, la sua

arroganza e il dispregio delle

norme che vanno rispettate e

fat te r ispettare per tut t i ,

cer tamente non pot ranno

ricordarla come persona saggia

al di sopra delle parti. Vede, i

burattinai sono sempre esistiti,

ma se non ci fossero dei burattini

certamente non avrebbero la

meglio. Ma sappia che il futuro di

burattinai e burattini è di breve

durata, sono i protagonisti stessi

che cercano di cancellarlo,

perché ne hanno vergogna. Ha

ancora del tempo avanti a sé,

signor Sindaco, vada a scuola di

vera democrazia ed instauri un

metodo dove prevalgano il

confronto, il dialogo per il bene di

tutti. Non abbia paura di perdere il

consenso. Non ascolti il canto

delle sirene dei burattinai che

comunque lo abbandoneranno;

troverà il consenso dei cittadini,

di quelli che al di sopra di

interessi personali amano

veramente la città e le istituzioni.

Ci pensi, Signor Sindaco! Cambi

metodo se vuole sopravvivere.

dalla prima

21 marzo 2013: il Tribunale Amministrativo Regionale per le Marche con propria sentenza respinge il ricorso proposto dal Ristorante Tacabanda Gest Food di Loreto contro il Comune di Loreto, il Ministero per i Beni e A t t i v i t à c u l t u r a l i e l a Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio delle Marche. Oggetto del contendere, l'ormai tristemente famoso ed abusivo “ Gazebo “ di Via Sisto V.La legalità riconquista via Sisto V:L'Associazione “Loreto Libera “ ha accolto con soddisfazione la

sentenza, che ha definitivamente s a n c i t o l ' o b b l i g o d i smantellamento del “gazebo” incriminato ed il conseguente ripristino dell'uso pubblico del marciapiede e del la sede stradale. Un poco di storia. L'Associazione “Loreto Libera” venuta a conoscenza del presunto abuso perpetrato dalla gestione del ristorante “Tacabanda” con la messa in opera e l'uso del “gazebo”, iniziava una serie di approfonditi accertamenti e di minuziose verifiche che hanno stabilito, senza ombra di dubbio,

la veridicità e l'esistenza dell'abuso.Per una questione di parità di trattamento, ma soprattutto per una questione di rispetto nei confronti dei commercianti in regola ed ossequiosi delle leggi e dei regolamenti, l'Associazione “Loreto libera “ ha intrapreso, nel corso degli anni, varie iniziative al f i n e d i o t t e n e r e l o smantellamento del manufatto senza ottenere alcun risultato.Perché, in tempi non sospetti ne ssu no , ne i l S in da co responsabile “in primis”, ne i Funzionari dei Settori del

Comune di Loreto preposti al controllo e all'accertamento delle irregolarità e degli abusi, hanno controllato e soprattutto attuato quanto in loro potere per sanare l'abuso e ripristinare la legalità in via Sisto V? Forse non lo sapremo mai: tutto si è risolto grazie al TAR Marche e non certo per l'operato dell'Amministrazione comunale.La giustizia è lunga ma arriva sempre. Ora via Sisto V vive la sua normalità con buona sorte di tutti i commercianti e nel rispetto della legge.

VIA SISTO V.

L A L E G A L I T À È S T A T A R I C O N Q U I S T A T A

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il CACTUS punge ma fiorisce

la cosa pubblicapag. 03

Su quello che sottace o dice a fatica. E' merito del Cactus aver informato con scrupolo, con coscienza e con obbiettività. Documenti alla mano non ci siamo mai fatti condizionare da chiacchiere o sentito dire o, peggio, pettegolezzi. Ogni notizia riportata era supportata dalla relativa documentazione. E se il relativo documento non era pubblicato per mancanza di spazio, bastava richiederlo. Considerata l'attuale situazione di crisi economica e il disagio di molte famiglie, il consigliere Diodovich in Consiglio comunale aveva proposto che il giornale del Comune fosse finanziato dagli stessi consiglieri e assessori. Non solo: che si adoperasse non una carta patinata costosa, ma una carta riciclata come utilizza il nostro giornale. Entrambe queste osservazioni sono state respinte. Bell'esempio di rettitudine. Bell'esempio di sperpero del denaro pubblico. Bell'esempio di sensibilità verso chi stenta ad arrivare a fine mese. Anche se le uscite de “il Cactus” non saranno sempre rispettate (dovrebbero essere uscite trimestrali) vi diamo l a n o s t r a p a r o l a c h e continueremo ad informare la cittadinanza tutta sull'operato di questa traballante ammini-st raz ione. Non solo , ma continuando con la nostra costrutt iva impostazione, daremo anche suggerimenti e faremo proposte serie. Chi ci amm in is t ra con t inuer à a respingerle? Il nostro Comune è pieno di soloni e i risultati si vedono, purtroppo. Poveri noi!

L’OSPEDALE DI LORETO.

LA TRASFORMAZIONE AMBIGUA IN CASA DELLA SALUTE E L’INCONCLUDENZA DEL COMUNELa riforma sanitaria attuata dalla Giunta regionale, da Spacca a Mezzolani passando per il Direttore Ciccarelli, sembra proprio uno smantellamento mascherato del sistema vigente delle Marche. La trasformazione delle rete ospedaliera in Case della Salute di vario tipo, così come la riorganizzazione dei pronti soccorso, ci dice, in realtà, che si tratta di una grande operazione di riduzione della copertura delle prestazioni sanitarie in molti porzioni del territorio, nonostante si paventi una riduzione degli sprechi che non c'è. Basti pensare al fatto che a tutt'oggi le forniture vengono acquisite spesso senza appalti ma in economia con costi diversi a seconda delle zone territoriali Asur. Anche Loreto non sarà immune da questo ragiona-mento: l'Ospedale diventerà una Casa della Salute e perderà, checché l 'amministrazione comuna le di Lore to e i l Consigliere Pieroni dicano il contrario, molto del suo standard operativo. Innanzitutto la legge n. 28 de l 2012, vo ta ta dal centrosinistra di Spacca e di Pieroni, che toglie il potere ai Sindaci di incidere sui posti letto e i reparti. Quindi una “resa”. Ovviamente ci sono anche note molto positive come la chirurgia artroscopica e il polo senologico integrato nella riforma, ma, compito della politica è capire cosa manca o mancherà. La medicina generale perderà colpi a causa del punto di primo intervento che sostituirà il classico pronto soccorso: verrà depotenziato il servizio per le

acuzie (ictus) a favore di una lunga degenza per chi è stato operato di ictus ad esempio, per non parlare della delicata fase estiva turistica con ferie e riduzione del personale. Inoltre la chi rurgia nonostante una ristrutturazione recente lavorerà molto sotto il suo potenziale. Il pronto soccorso lascerà, come ho già detto, il posto al punto di primo intervento: un luogo dove non saranno trattati i codici più gravi. Chi arriverà con un codice rosso sarà trasferito ad altra s t r u t t u r a i don ea t r am i t e un'ambulanza. Ambulanza che sarà generalmente priva di medico - a meno che la centrale operativa dell'Area Vasta non mandi la cosiddetta ambulanza “jolly” - dotata di personale medico qualificato. Poi ci sono le inefficenze mai risolte: dalla Tac rotta al reparto di radiologia (anche Osimo ha lo stesso problema) al mammotome che ancora è giacente in magazzino da un anno...Infine il laboratorio analisi: Pieroni e il Sindaco, p o i c h é g i u s t a m e n t e s i vergognano di cosa fa la propria maggioranza pol i t ica al la Regione Marche, fanno un volantino della lista “Insieme per Loreto” taroccando quel la delibera della Giunta Regionale che indica come sarà i l laboratorio analisi, aggiungendo l'aggettivo “potenziato” alla parola “laboratorio”: peccato che Loreto sarà solo un punto di primo prelievo e, pertanto, gli esami del sangue più complessi ver ranno fat t i a l trove.. . I poliambulatori: per adesso se ne hanno traccia solo a metà rispetto

a quanto ipotizzato nella riforma. I nsom ma, t ra nne a l cune eccellenze come ad esempio Odontoiatr ia e Senologia, l ' O s p e d a l e d i L o r e t o , trasformandosi in Casa della Salute, perderà molto di ciò che era e molto di ciò che dovrebbe essere. Una grave sconfitta politica per Pieroni ed il suo gruppo che, pur provando a spingere su C icca re l l i e Mezzolani con qualche atteg-giamento iniziale più duro, poi non ottengono nulla di più ed, anzi, sprofondano nel fallimento più completo di non essere ascoltati dalla maggioranza del centrosinistra del Consiglio Regionale, di fatto arrendendosi e riallineandosi con Spacca. Ma la sconfitta più grande è per la città di Loreto e l'area sud della provincia di Ancona. Non è un fatto di campanile: ogget-tivamente, per i Loretani, sarà sempre più complicato usufruire d i a de gu a t e p r e s t a z i o n i sanitarie... Un disastro per un territorio importante come Loreto, dovuto ai gravi errori del centrosinistra regionale di non risparmiare sugli sprechi, alla sterilità di comportamento della maggioranza al Comune di Loreto ed al cinismo del governo centrale che sta tagliando fondi alla sanità, cosa che Berlusconi e il centrodestra mai hanno fatto. La speranza per Loreto, a questo punto, non può essere che eleggere una nuova classe dirigente in Regione ed in Comune...

Giovanni ZinniConsigliere Regionale

dalla prima

L'ex Maresciallo Giampaolo Marzocco si dimette dalla carica di Consigliere Comunale eletto nella lista civica “Loreto libera “ e nella seduta del consiglio Comunale del 14 gennaio 2013 viene eletto, in sua sostituzione, Giovanni Diodovich il primo dei non eletti ad aver ottenuto il maggior numero di voti durante le passate elezioni amministrative.

A Giampaolo Marzocco, che rimane a collaborare con la nostra associazione, vanno i ringraziamenti di tutto il Consiglio Direttivo e dei Soci di “ Loreto Libera “ per l'impegno profuso e per aver fornito un concreto apporto in termini di idee e proposte nell'espletamento del m a nd a t o d i C o ns i g l i e r e Comunale di opposizione.

A Giovanni Diodovich, neo Consigliere Comunale, un grazie per aver accettato il gravoso impegno ed il compito di portare avanti, in sintonia con i colleghi consiglieri della lista Civica “ Loreto Libera “ Cecilia Tombolini e Giovanni Tanfani, il lavoro costante, incisivo , puntiglioso proprio dell'opposizione, al solo sco po d i ga r an t i r e pa r i trattamento a tutti i cittadini, il

ripristino della legalità e il miglior utilizzo delle risorse economiche a disposizione del Comune.

Certamente al Consigliere Diodovich non difettano ne la grinta ne la determinazione, per cui statene certi ne sentiremo e ne vedremo delle belle.

Auguri Consigliere, non ci deluda.

AVVICENDAMENTO IN CONSIGLIO COMUNALE.

Giampaolo Marzocco lascia il posto a Giovanni Diodovich

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a cura di Paolo Mario Mauro Galassiculturail CACTUS punge ma fiorisce

pag. 04

«Accademia» di Loreto.

LE INIZIATIVE DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE VISIONI

Appena il tempo è stato clemente, l'associazione Accademia ha ripreso il suo percorso culturale e di svago. Con un occhio di riguardo rivolto sempre alla nostra bella regione, domenica 10 marzo abbiamo visitato il Museo Diocesano di Ancona - ricco di i mp or t an t i ss i me ope r e e manufatti ( basti ricordare per tutti il famoso telo di San Ciriaco)- e la vicina Chiesa del Gesù di Luigi Vanvitelli, costruita prima del campanile di Loreto. Ad aprile ci siamo recati a Roma per conoscere meglio l'architettura contemporanea, vedendo la Grande Moschea dell'architetto Paolo Portoghesi, il Parco della Musica dell'architetto Renzo Piano, la chiesa “Santa Maria

M a d r e d e l R e d e n t o r e ” dell'architetto Pierluigi Spadolini. E' stato un percorso romano per incontrare le nuove tendenze architettoniche in campo civile e religioso. A maggio abbiamo continuato a riscoprire la nostra regione, visitando le “Grotte di Camerano”, vero paese sotto la cittadina di Camerano. Inoltre abbiamo ammirato i quadri e i disegni esposti all’interno del p a l a z z o c o m u n a l e d e l famosiss imo pit tore Car lo Maratta, artista marchigiano di fama internazionale, quasi anticipando la grande mostra “ da Rubens a Maratta” inaugurata in Osimo, a cura di Vittorio Sgarbi. A g iugno l 'Accademi a s i è c o n g e d a t a d a i s o c i e

simpatizzanti ed ha chiuso l'anno 2 0 1 2 - 2 0 1 3 i n U m b r i a , precisamente a Foligno e Bevagna. A Foligno dove abbiamo messo a confronto architetture antiche e moderne. Palazzo Trinci, iniziato nel 1407, ci ha affascinato sia per le varie sovrapposizioni architettoniche sia per gli affreschi di Gentile da Fabriano. E, fuori città la chiesa di San Paolo, inaugurata nel 2009, opera dell 'architetto Massimiliano Fuksas- ardita e d i s c u s s a c o s t r u z i o n e ecclesiastica - ribattezzata il cubo. Poi, nel pomeriggio, ci siamo recati a Bevagna ridente e graziosa cittadina dove il tempo sembra non sia trascorso. Il programma per il 2013-2014 sarà

“ ” continua nel suo impegno di promozione del territorio ospitando sino al 30 novembre , la prima p e r s o n a l e d i f o t o g r a f i a dell'architetto . La mostra, con

, sarà aperta e visitabile

durante l'orario di apertura della Casa Vinicola.Matteo Duri è vero fotografo? Si. Perché scatta delle foto? Non basta. Se così fosse saremmo tutti (o quasi) fotografi. L'occhio del fotografo vede ciò che noi non vediamo, coglie ciò che a noi sfugge. È attratto da qualcosa che a noi è passato inosservato. È stato colpito da un particolare all'apparenza insignificante. Matteo Duri, architetto, quando fotografa si trasforma. Accanto a foto di taglio architettonico, dove volumi e masse prendono corpo, inserisce un qualcosa in più. Una sensibilità visionaria che al contempo lo trattiene nella c o n t e m p o r a n e i t à , p u r superandola. E questa visione del vero si avverte sia nelle foto a colori, sia in quelle in Bianco & Nero. Tutti i soggetti sono validi p e r t r a s m e t t e r e q u e s t a emozione, se così si può chiamare una visione. È questa la peculiarità di Matteo Duri. Cerca, scopre ed estrapola dagli oggetti la parte viva. Non esiste per lui la natura morta. Nei soggetti dove compare la figura umana, questa è inserita in un contesto naturale che la rende parte inseparabile del creato. Il merito di Matteo Duri è quello di aiutarci a vedere, non solo di guardare. Nato a Loreto nel '74, si laurea in Architettura al lo I.U.A.V - Università di architettura di Venezia. È libero professionista dal 2007.Si avvicina alla fotografia con curiosità e passione durante il p e r i o d o u n i v e r s i t a r i o . Particolarmente attratto dal contesto urbano, ne dà una personalissima interpretazione che determina una produzione – che sia architettura o che sia fotografia - insolita e poco convenzionale.

Garofoli in arte

“VISIONI”

Matteo Duriinaugurazione

venerdì 13 settembre alle ore 18,30

fotografie di Matteo Duri

Nella foto: il gruppo in un momento di pausa a Foligno prima di ripartire per Bevagna

Page 5: Il cactus n° 1 del 2013

il CACTUS punge ma fioriscepag. 05

SPETT.LE CORPO FORESTALE DELLO

STATO VIALE CRISTOFORO COLOMBO,

106 60127 ANCONA AN

Loreto 26 giugno 2013

Oggetto: potatura alberi nel territorio del Comune di Loreto.

C M

Sono ormai tre estati che a Loreto non si sente più il profumo dei tigli in fiore, dato che le eccessive e mal fatte potature non hanno permesso alle piante di fiorire.

Ma fatto ancor più grave il genere “ sconsiderato “ di potatura eseguito nel corso degli anni ha causato la morte di un numero considerevole di piante.

Ho fatto presente telefonicamente l'anomalia della potatura, sia al Sindaco del Comune di Loreto, che mi ha risposto che avrebbe personalmente parlato con il responsabile del procedimento per chiedere i chiarimenti del caso, sia con il Corpo Forestale dello Stato, il quale mi ha assicurato che avrebbe inviato una pattuglia per controllare lo stato dei tigli e delle altre piante e verificare l'esatta pro-cedura delle potature.

Successivamente, trascorsi alcuni giorni, ho ritelefonato al Corpo Forestale dello Stato e mi è stato comunicato che effettivamente a seguito della verifica in loco, i tigli erano stati potati in maniera obrobiosa e che essendo il tiglio stesso una pianta protetta, il Corpo Forestale dello Stato avrebbe pro-ceduto a comminare un'ammenda al Comune di Loreto.

Gradirei conoscere , visto che il Comune di Loreto vergognosamente continua nello scempio di potature scellerate, se il Corpo Forestale dello Stato, garante per legge del patrimonio arboreo, abbia comminato l'annunciata ammenda e abbia ordinato al Comune di Loreto di procedere alle pota-ture di alberi degne di tale nome, al fine di garantire la vita degli alberi stessi, bene indispensabile alla vita stessa degli uomini.

Resto in attesa di comunicazioni in merito e ringraziando anticipatamente, porgo cordiali salu-ti.

I 350 esercizi pubblici delle Marche sono stati insigniti del riconoscimento di “locali storici” nel corso di una cerimonia che si è svolta, sabato 15 giugno, presso la Palazzina Azzurra, a San Benedetto del Tronto e inserita nel programma di eventi “Marche in Blu” promosso in maniera coordinata dalla Regione Marche in tutti i Comuni assegnatari della “Bandiera Blu 2013″.Per il nostro Comune, nonostante nessun amministratore della giunta Niccolett i sia stato presente, sono stati premiati quattro locali storici vale a dire il Caffè Bramante, il Ristorante Andreina, il Ristorante Hotel Delfino Azzurro e la Trattoria Norma a cui va la nostra gratitudine.Il consigliere regionale Enzo Marangoni, promotore della legge che istituisce il riconoscimento di

“locale storico” per osterie, locande, taverne, botteghe e spacci di campagna storici, ha spiegato il senso della stessa legge. “Dietro ad ogni locale storico – ha spiegato Marangoni – ci sono vite di famiglie che per generazioni hanno tramandato di padre in figlio la cultura del commercio. La legge riconosce proprio il valore culturale di questo segmento economico e la targa sta a indicare l'identità dell'essere marchigiano, ovvero l'orgoglio di lavorare con impegno e sacrificio”“ E ' u n r i c o n o s c i m e n t o significativo in quanto a Loreto il commercio è stato sempre una spalla fondamentale del turismo e in questo periodo, in cui molte imprese stanno soffrendo, gli esercenti di locali storici sono da esempio per i giovani che intendono avviare la propria attività”.

la cassetta delle lettere

culturaRICONOSCIMENTO «LOCALI STORICI».

PREMIATI QUATTRO LOCALI DEL COMUNE DI LORETO

Nella foto: la consegna dei riconoscimenti ai titolari dei locali storici

IL CASOL’ennesimo incidente avvenuto lo scorso 29 agosto tra via Rosario e via Fregosi ha visto coinvolti un furgone ed un’ut i l i taria. I l conseguente blocco del traffico

e che ancora non è stato fatto nulla di concreto per evitare questi incidenti. E’ l’ennesima dimostrazione della mancanza di pianificazione viaria dell’intera frazione. E’ palese quello che diciamo da anni: in quel punto serve una rotatoria ed un allargamento della strada. Una promessa dell’Amministrazione comunale mai mantenuta, ma qua gli amministratori vengono solo a prendere voti. E’ chiaro il menefreghismo dell’altro Co-mitato, che rispecchia l’inerzia cronica dell’Amministrazione comunale. Si sta aspettando il morto? Un’altra via critica e dimenticata è via Papa: stretta e senza marciapiedi - come gran parte di via Rosario - con i ciclisti che rischiano la vita e le macchine che sfiorano i muri delle case. Un’altra z o n a d i m e n t i c a t a q u o t i -dianamente e ricordata solo durante le elezioni.

, che ha avuto ripercussioni per gran parte di Villa Musone, fa capire che la viabilità è peg-giorata

Franco LardiniPresidente Comitato via Rosario

COMITATO via ROSARIO

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il CACTUS punge ma fiorisce

la pagina di Pinocchio pag. 06

Qualche mese fa, la

iportiamo - sopra - alcuni stralci del volantino. Andando però a studiare le due deliberazioni di Giunta Regionale - la n° 648 del 6 maggio 2013 e la n° 735 del 20 maggio 2013 -

Se lo schema - sotto riportato - è la

fotocopia di pagina 36 della DGR 648, perché frase

troviamo la parola « »? Perché questo aggettivo viene riportato anche nell’articolo del Sindaco a pag. 3 del giornale del comune? Nel citato articolo del giornale del comune, il Sindaco afferma « ». Ma di quale chiarezza parla se nel volantino è scritto

mentre nella DGR c’è solamente ?

Perché non potenzia anche la chiarezza a favore di tutti i cittadini?

Lista «Insieme per Loreto» ha distribuito per tutte le abitazioni de l la c i t tà un volant ino , informando la cittadinanza sulla riforma sanitaria regionale che ha interessato anche l’ospedale Santa Casa. Pregevole iniziativa di un’Amministrazione attenta e sensibile. Anche noi de «il Cactus» siamo attenti e sensibili alla questione e per questo motivo r

alla

qualcosa non porta.

potenziatonon

presenza punto prelievo

presenza punto prelievo

« presenza di punto prelievo»

prima di tutto la chiarezza

potenziato

In alto: In basso: a sinistra, a

destra

la pagina 27 della DGR n°8 735 del 20 maggio 2013.il retro del volantino distribuito dalla Lista «Insieme per Loreto»;

la pagina 36 della DGR n° 648 del 06 maggio 2013.

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il CACTUS punge ma fiorisce

la cosa pubblicapag. 07

Che bello avere soldi e poterli sperperare senza dover rendere conto a nessuno. Dovrebbe essere lussurioso poter contare su di un capitale e poterne disporre a piacimento. Incuranti della situazione economica attuale e delle necessità di milioni di cittadini che debbono vivere in mezzo a mille difficoltà. E dovrebbe essere veramente, diciamo, interessante poter contare sulla complicità di enti o i s t i tuz ion i che invece di controllare, acconsentono. Le Opere Laiche, o meglio la Fondazione Opere Laiche, sta costruendo la sua nuova sede. S on o t a l m e n t e t a n t e l e osservazioni al riguardo che non sappiamo dove iniziare. Ma cerchiamo di procedere con ordine. Si parlava e si vociferava che le Opere Laiche avevano intenzione di costruire una nuova sede. Chissà per quale misterioso motivo non hanno ristrutturata quella vecchia. Evidentemente quella posizione, in cima ad una amena collina non era più consona. Aria e sole e luce non mancavano di certo. Mah! Che cosa decidono i sapientoni allora. Sbanchiamo una parte della collina che è proprio all'ingresso della città, in un fazzoletto di terreno che

poteva essere utilizzato per dare il benvenuto ai turisti. Potrebbe coprire la basilica, ma chi se ne frega! Con il voto favorevole di tutti i consiglieri che hanno votato all'unanimità a quanto ci risulta – s iamo sempre disposti a r e t t i f i c a r e s e l e no s t r e informazioni non dovessero essere esatte – hanno deciso di sbancare questa collinetta. Come se non bastasse quella orribile costruzione della parte nuova della Casa Hermes , esteticamente nata vecchia, a r c h i t e t t o n i c a m e n t e strasuperata, ci costruiscono vicino un altro edificio. Quale migliore soluzione di riparare ad un errore con un altro errore. Domande:Perché non è stata ristrutturata la vecchia sede? Dove prende i soldi se l'ente chiude in rosso? Quale era la necessità di costruire proprio lì a ridosso di una strada, di una scarpata, di un convento, di una casa di riposo? E, soprattutto, quanto hanno p r e v e n t i v a t o p e r t a l e costruzione? A chi sono stati affidati i lavori? A quanto è stata venduta la vecchia sede e a chi? Chi ha progettato la nuova costruzione che insiste proprio all'ingresso della città?Se la Fondazione Opera Laiche

non sapeva come investire i soldi, che lo chieda a tutti quei cittadini che non riescono neppure a fare la spesa, che non hanno i soldi per pagare una badante per un parente anziano, che si vedono portare via la casa perché non possono pagare la rata del mutuo, che sono costretti a seguire i propri cari ricoverati alla casa Hermes perché scarseggia il personale, che si vedono costretti a rivolgersi alla Caritas per un pasto caldo. Che lo chieda a tutti quei giovani che non hanno lavoro. A tutte queste domande cosa risponde le Opere Laiche? Facciamo una nuova sede, male che vada ci venderemo un terreno, diranno, tanto il capitale ci è piovuto dal cielo, non lo abbiamo acquistato con il lavoro ed i sacrifici. Ricordiamo loro che gli immobili che danno soldi da sperperare sono terreni e beni donati dai fedeli alla Santa Casa per scopi sociali, umanitari, caritatevoli, assistenziali, non per altri scopi. All'interno di questo giornale i lettori troveranno un altro articolo riguardo a questo argomento. Vengono pubblicati entrambi non certo per riempire lo spazio o per mancanza di a r g o m e n t i . Q u e s t a amministrazione comunale è una

fonte e ci dà spunti per scrivere a r t i c o l i a v o l o n t à , n o n a z z e c c a n d o n e u n a . L i pubblichiamo entrambi perché questo argomento dello sperpero di denaro è molto sentito dalla cittadinanza e le lamentele sono in continuo aumento. Abbiamo ritenuto opportuno, pertanto, pubblicare sia il pensiero di un consigl iere comunale che rappresenta le istituzioni, sia il pensiero di un comune cittadino. In ambiti differenti e in ambienti variegati , tutti concordano sull'assurdità di tale costruzione. Difficile pensare di costruire in quel luogo, più difficile pensare che tale balorda idea possa essere stata suffragata dal voto unanime dei consiglieri della F o n d a z i o n e . U n ' amministrazione comunale seria, una vera amministrazione, u n ' a m m i n i s t r a z i o n e c h e veramente t iene al buon governo, alla vista di tale scempio, si sarebbe dimessa a l l ' i s t a n t e . S i s a r e b b e vergognata di avere nominato questi consiglieri all'interno della fondazione. Ma non è forse la Fondazione Opere Laiche che elargisce annualmente circa euro 500.000,00 al Comune? E allora, perché meravigliarsi!

U N A N U O V A S E D E P E R L A F O N D A Z I O N E O P E R E L A I C H E E C A S A H E R M E S .

ANCORA UN ALTRO SCEMPIO ECONOMICO E TERRITORIALE di Paolo Mario Galassi

dalla primaMa le cose non presero la via dovuta. Il Sindaco avrebbe dovuto scegliere un consigliere da una terna di nomi proposti dal Gruppo Consiliare di minoranza Loreto Libera. Il Regolamento C o m u n a l e d e l l a n o s t r a municipalità espressamente indica che la scelta deve essere fatta su indicazione di un gruppo consiliare, infatti alle elezioni del 2011 non si è presentato il PDL ma la Lista Civica Loreto Libera.Niccolett i ha volutamente ignorato i nostri nomi ed “in barba” ad ogni regolamento ha rinominato consigliere Roberto Malizia espresso dal PDL.La reazione a tale atto che definire scorretto è poco, fu la presentazione da parte di Loreto Libera del ricorso n.989/2011 al Tribunale Amministrativo della Regione Marche, avverso le nomine del Sindaco. Ma purtroppo alla data dello scorso 5

giugno non era stata ancora fissata l'udienza di discussione di merito per il nostro ricorso, e oggi vi abbiamo rinunciato.D'altra parte nel Comitato Esecutivo della Fondazione Opere Laiche, da oltre 12 mesi si era reso disponibile il nono posto, a seguito delle dimissioni di un membro.Tutta quanta Loreto Libera, i suoi component i , i Consigl ieri Comunali con la Capogruppo Cecilia Tombolini, i cittadini che la sostengono, esacerbati da questo mancato riconoscimento hanno sempre più accresciuto la diffidenza ed il sospetto nella correttezza dell'operato della maggioranza, manifestando in tutti i modi disappunto per questa ingiusta situazione.Fa parte del gioco politico e democratico consentire a chi ha ricevuto un consenso popolare anche se minoritario, di essere

presente, di poter verificare anche attentamente controllare l'operato di chi è alla guida della città. In modo particolare il funzionamento di un Ente quale è la Fondazione Opere Laiche che gestisce risorse enormi, per statuto oltre che per storia destinato ai loretani.Ma tornando all'oggi, mi preme porre l'attenzione su ciò che mi sembra sia sotteso a questa mia nomina, ovvero il senso, il significato.Da una parte la tenacia, la determinazione, la compattezza del gruppo Loreto Libera, di cui mi onoro di fare parte, nel r i c h i e d e r e u n a p r o p r i a rappresentanza alle Opere L a i c h e , d a l l ' a l t r a i l riconoscimento del ruolo e dell'importanza che, seppure minoritaria per numeri ma non qualitativamente, Loreto Libera può rappresentare quale fonte di

confronto di idee, in pratica quale positiva risorsa.Mi pare di capire che si possa delineare uno spirito nuovo di condivisione che, seppure non prescindendo dalle differenze di base che pure esistono ed è giusto rimangano, può però trovare sintesi nella comune volontà di lavorare ed impegnarsi fattivamente per il bene più alto della nostra amata Loreto.Ad evitare fraintendimenti: Loreto Libera non ha cercato una poltrona, prova ne sia, se ce ne fosse bisogno dopo quanto detto sopra, che in ossequio a quanto dichiarato e sottoscritto nel programma presentato agli elettori per le amministrative di Loreto del 2011, per tutto il primo anno di mandato i compensi previsti per i l posto di consigliere erogati dalle Opere Laiche a mio nome, saranno destinati a scopi sociali.

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il CACTUS punge ma fioriscepag. 08

Cari cittadini, come avrete sicuramente notato all'ingresso della nostra città, in prossimità della Casa di Riposo Hermes, la Fondazione Opere Laiche Lauretane ha iniziato i lavori di costruzione della sua nuova sede. Tenuto conto che lo scopo prioritario della Fondazione, così come previsto nel documento di costituzione dell'Ente, è quello di “assistenza e beneficenza”, dovete sapere che ultimamente - grazie anche alla spregiudicata gestione, più o meno velata, di Moreno Pieroni - l'Ente si è trasformato in una vera e propria Holding. Con attività per lui improprie, ha lottizzato aree (comparto artigianale in via San Francesco) realizzando strade con le previste opere di urbanizzazione che sono rimaste incomplete, come sono rimasti quasi totalmente invenduti (sette su dieci) i previsti lotti. Acquistato palazzi (ex Onmi e ex Padre Filippo in via Maccari, ex pizzeria Albieri in via Sisto V, ex Finanza ora Ostello della gioventù in via A l d o M o r o e c c . ) . Tu t t o tralasciando, però, di operare nel “sociale“ così come invece hanno operato i precedenti Am-minist rator i , p ri v i legiando l'ampliamento della Casa di Riposo e la ristrutturazione della parte vecchia. Premesso che il sottoscritto in data 14 giugno ha inviato un dettagliato esposto, di circa 45 pagine, all'autorità di Roma preposta alla vigilanza sulla regolarità dei contratti pubblici per lavori e per servizi per evidenziare che sia l'incarico al progettista, sia l'appalto dei lavori di costruzione della nuova sede della Fondazione OO. LL. e Casa Hermes che non sembra abbiano seguito l'iter previsto dalla normativa che regola una gara pubblica d'appalto.Esaminando la delibera con cui sono stati assegnati i lavori, cari cittadini, c'è da rimanere basiti, in particolare, per le modalità seguite per l'aggiudicazione del l 'appal to al Consorz io C.A.I.E.C. di Cesena che lo ha poi girato alla ditta Baldoni di Loreto che prevede, a parziale scomputo del prezzo di appalto, la permuta della vecchia sede che, comprensiva di un lotto edificabile di circa 3200 mq, è stata valutata solamente € 3 2 0 . 0 0 0 , 0 0 . A t t e n d e nd o fiducioso l'esito del citato esposto, il sottoscritto può tranquillamente porsi le seguenti

domande:era il caso, alla luce della grande crisi che sta attraversando il nostro paese e anche la nostra città, gettare al vento oltre 1 milione di euro per costruire questa nuova sede?p e r c h é i l C o n s i g l i o d i A m m i n i s t r a z i o n e d e l l a Fondazione, considerato che in Via Bramante si è liberato il locale di oltre 300 mq dove era ubicato il supermercato, costretto a chiudere anche per l'impossibilità di corrispondere il canone di affitto richiesto dall'Ente, non ha preso in considerazione la possibilità di utilizzare detto locale che, con una modesta spesa per la sua ristrutturazione avrebbe permesso la sua riconversione in uffici della Fo n da z i o ne c he , g r a z i e all'ubicazione centrale e la dotazione di parcheggi riservati, avrebbe permesso sia una facile fruibilità, sia l' impiego del consistente risparmio in opere sociali?perché, in alternativa all'ipotesi di cui sopra, i l Consiglio di A m m i n i s t r a z i o n e d e l l a Fondazione non ha deliberato di ristrutturare l'attuale sede che, utilizzando i preventivi conservati gelosamente nel cassetto della scrivania del Presidente e con una spesa di gran lunga inferiore a quella sopra riportata, avrebbe permesso di risparmiare molti soldi dei cittadini che dovrebbero essere impiegati per realizzare iniziative diverse?Cari Cittadini tranquillizzateVi perché “Loreto libera“ continuerà la sua battaglia e sarà sempre presente, in prima linea, e sarà pronta a denunciare qualsiasi situazione anomala, qualsiasi abuso e qualsiasi azione lesiva della dignità umana. Ciò allo scopo di garantire legalità e pari trattamento per tutti i cittadini loretani.

Giovanni DiodovichConsigliere Comunale

« L O R E T O L I B E R A » C O N T I N U A L A B A T T A G L I A N E L L A D E N U N C I A D I S I T U A Z I O N I A N O M A L E .

OPERE LAICHE: ENTE DI ASSISTENZA OPPURE HOLDING?

la cosa pubblica

DAI VOCE ALL’INFORMAZIONE CHE TI PIACECon l'anno 2013, ci siamo dovuti piegare al momento difficile. Ce ne scusiamo! Ma siamo anche pronti a fiorire di nuovo, tornando nelle case …più pungenti di prima! Se apprezzi l’operato de « », se trovi utile e costruttiva la nostra informazione, aiutaci con una donazione contattando il Tesoriere -

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Nella foto: palazzo ex Omni e Suore di Padre Filippo in via Maccari.

Nella foto: i locali dell’ex supermercato in via Bramante.

Nella foto: i lavori per la nuova sede della Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes.