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Anno 4 N°42 MAGGIO 2011 www.ilbrindisino.it Direttore Responsabile Giovanni Cannalire DISTRIBUZIONE GRATUITA "Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR" La notizia è di quelle che lascia- no dentro un po’ di tristezza: Ottavio Andriani dà l'ad- dio ai mitici "42 km", anche se "nel campo" ci rimar- rà comunque. «É dura - dice - com- petere con gli afri- cani...». Uno spaventoso inci- dente stradale, scon- volge il paese. In due, un bambino ed un ragazzo, feriti a se- guito di un incidente stradale ad un incro- cio in periferia. Ma, per fortuna, si tratta solo di... Scopritelo alle pag. 12 e 13. La "Soavegel- Nuovarredo" vanta un flori- dissimo settore giovanile. Due atleti sono stati convocati per il raduno della nazionale "Under 20". Intanto ci si accinge ad or- ganizzare il 5° Gran Premio Mini-Basket "Città di Fran- cavilla" in programma il 2 giugno pros- simo. pag. 24 LA DENUNCIA/ I MIRACOLI DELLE BUCHE pag. 5 CONDIZIONI PIETOSE DI UN'ARTERIA ASSAI TRAFFICATA: VIA SAN VITO A FRANCAVILLA FONTANA. Auto, pedoni, ciclisti e motoci- clisti: tutti in fila per chiedere al Comune di Francavilla il ri- sarcimento dei danni subiti per colpa delle buche grandi come voragini, di marciapiedi disse- stati, di segnaletiche fuori po- sto, di rami cadenti... A Francavilla non si arresta la pioggia di richieste per risarci- mento danni. Il sospetto è che ci si possa tro- vare davanti ad un fenomeno dai contorni oscuri. BASKET MARATONA S. MICHELE S. 007 NEL SALENTO A CACCIA DEI... "FURBETTI" OTTAVIO ANDRIANI IN GARA CON I KENIANI. VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA, MENTRE SOCCORRONO UN FERITO. pag. 25 Marcello Antelmi, il Presidente della Confcommercio di Ceglie Messapica, si "confessa" ed alla nostra testata giornalistica "il- brindisino" nel corso di una inte- ressante intervista svela le "carte" per rilanciare l'economia a Ceglie. CEGLIE MESSAPICA I CARATTERISTICI SCORCI ANTICHI DELLA CITTADINA. VIALE LILLA A FRANCAVILLA FONTANA: LA PASSATA EDIZIONE DI MINI-BASKET. pag. 10 e 11 "Corsi di lingue straniere per catturare i turisti" Un ottimo vivaio

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Anno 4 N°42MAGGIO 2011

www.ilbrindisino.itDirettore Responsabile Giovanni Cannalire

DISTRIBUZIONE GRATUITA

"Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

La notizia è di quelle che lascia-no dentro un po’ di tristezza: Ottavio Andriani dà l'ad-dio ai mitici "42

km", anche se "nel campo" ci rimar-rà comunque. «É dura - dice - com-petere con gli afri-cani...».

Uno spaventoso inci-dente stradale, scon-volge il paese.In due, un bambino ed un ragazzo, feriti a se-guito di un incidente stradale ad un incro-cio in periferia. Ma, per fortuna, si tratta solo di... Scopritelo alle pag. 12 e 13.

La "Soavegel-Nuovarredo" vanta un flori-dissimo settore giovanile.Due atleti sono stati convocati per il raduno della nazionale "Under 20".

Intanto ci si accinge ad or-ganizzare il 5° Gran Premio Min i -Baske t "Città di Fran-cavilla" in programma il 2 giugno pros-simo.

pag. 24

LA DENUNCIA/ I MIRACOLI DELLE BUCHE

pag. 5• CONDIZIONI PIETOSE DI UN'ARTERIA ASSAI TRAFFICATA: VIA SAN VITO A FRANCAVILLA FONTANA.

Auto, pedoni, ciclisti e motoci-clisti: tutti in fila per chiedere al Comune di Francavilla il ri-sarcimento dei danni subiti per colpa delle buche grandi come voragini, di marciapiedi disse-stati, di segnaletiche fuori po-

sto, di rami cadenti...A Francavilla non si arresta la pioggia di richieste per risarci-mento danni.Il sospetto è che ci si possa tro-vare davanti ad un fenomeno dai contorni oscuri.

BASKETMARATONA

S. MICHELE S.

007 NEL SALENTOA CACCIA DEI...

"FURBETTI"

• OTTAVIO ANDRIANI IN GARA CON I KENIANI.

• VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA, MENTRE SOCCORRONO UN FERITO.

pag. 25

Marcello Antelmi, il Presidente della Confcommercio di Ceglie Messapica, si "confessa" ed alla nostra testata giornalistica "il-brindisino" nel corso di una inte-ressante intervista svela le "carte" per rilanciare l'economia a Ceglie.

CEGLIE MESSAPICA

• I CARATTERISTICI SCORCI ANTICHI DELLA CITTADINA.

• VIALE LILLA A FRANCAVILLA FONTANA: LA PASSATA EDIZIONE DI MINI-BASKET.

pag. 10 e 11

"Corsi di lingue straniereper catturare

i turisti"

Un ottimo vivaio

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Maggio: il mese della Festa dell'Ascensione.

Ed una volta, a Franca-villa, il mese della Fiera dell'Ascensione.Fiera che c'era una volta e che adesso quasi non c'è più. Una vecchia signora che col tempo si è lasciata andare e che praticamente tira a campare.Paradossalmente riuscen-doci. Data per morta pa-recchie volte, lei resiste ancora. Ogni anno ritorna. Non si sa mai quando, ma ritorna. Ora a dicembre, ora a settembre. Quest'an-no a giugno. Difficilmen-te nel mese suo tradizio-nale: maggio, il mese, appunto, dell'Ascensione.Per quanto ancora po-trà andare avanti così? Quanto può durare una navigazione a vista? Lo abbiamo chiesto ai suoi amministratori: Provin-cia, Comune e Camera di Commercio. “La Fiera dell'Ascensio-ne sta attraversando il momento peggiore degli ultimi quarantanni - di-chiara il presidente del-

la Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese - Per-sonalmente sono nove anni, da imprenditore prima e da presidente di Confindustria poi, fino agli ultimi tempi da pre-sidente della Provincia di Brindisi, che vado ripe-tendo le stesse cose.La fiera di Francavilla non è più al passo coi tempi, non merita di esse-re una mostra delle nostre eccellenze come invece è stato in passato e come dovrebbe essere ancora.I problemi sono due: la logistica e le persone che la guidano.Per quanto concerne la prima questione, una fie-ra piccola al centro di una città poteva andare bene prima ma non negli anni duemila.In passato più volte ho sollecitato gli enti am-ministratori della fiera di vendere gli immobili della campionaria per re-alizzare altrove un'altra fiera.Ora, da presidente della Provincia dico che biso-gna fare in fretta. Ci sono

fiere meno importanti di quella di Francavilla che in questi anni sono cre-sciute e stanno crescendo ancora e sono diventate appetitose, e quindi molto utilizzate, dalle imprese.Per quanto riguarda poi la seconda questione, quella della guida della fiera, sono disponibile ad intraprendere un percor-so di valorizzazione. Valorizzazione che passa sì per una nuova logistica ma anche da una figura, di una persona valida e capace, e magari non proveniente dal mondo della politica, che assuma il ruolo di traghettatore per far uscire la fiera dal-le paludi in cui si trova”. “Ci stiamo muovendo per individuare un altro sito – fa sapere il sinda-co di Francavilla Fontana Vincenzo della Corte - La fiera attualmente così come è mostra segni di vecchiaia. Lì dove è non ha futuro.E se non le diamo un fu-turo tanto vale decretarne la morte.Ma oltre ad una nuova

e più adeguata logistica serve un nuovo presiden-te, una figura che sia di-sponibile a farsi promoto-re del suo rilancio”.“Se proprio quest'anno la fiera deve farsi che sia l'ultima volta che si fa. - è l'amaro commento di Emanuele Sternativo, presidente della Cna e delegato dalla Camera di Commercio alla questio-ne Fiera dell'Ascensione - Ogni volta si spendono soldi per allestire nella struttura attuale la cam-pionaria. Soldi buttati. Occorre trovare altre so-luzioni, e finché non le si trovano si abbia il corag-gio di mettere la fiera in stand-by. Anche perché nelle ultime edizioni asso-miglia sempre più ad un mercatino rionale.Ed una fiera che si pre-senta come un mercatino rionale, come una sagra paesana non serve a nes-suno. E di certo non stimola la voglia degli imprenditori e degli operatori com-merciali di investire e scommettere su di essa”.

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FRANCAVILLA FONTANA/ FIERA di Maria Angelotti

La fiera, una vecchiasignora che tira a campare

Ma per De Carolis:«Ci vuole propulsione»

Continua ad essere ottimista sul fu-turo della Fiera

dell'Ascensione il com-missario della stessa, ovvero il dottor Donato De Carolis, assessore provinciale alle Attività Produttive nella giunta Errico.Non disdegna al contem-po, il commissario straor-dinario, di togliersi qual-che proverbiale sassolino

dalle scarpe, puntando l'indice accusatorio con-tro gli enti che sono fra i soci fondatori della fiera.“Per rilanciare la fiera - dichiara De Carolis - c'è bisogno, come dire, di una forza di propulsione. Purtroppo questa è sem-pre mancata anche per-ché sulla questione fiera la politica latita. E se è presente lo è solo a paro-le. La Fiera dell'Ascen-

sione è una peculiarità per il nostro territorio, il suo rilancio è il rilancio di tutto il Salento.La Provincia, il Comu-ne e la Camera di Com-mercio si sono mostrate sorde agli appelli al ri-lancio. Noi comunque andremo avanti e stiamo lavorando alla prossima edizione, in calendario per il mese di giugno, dal 22 al 26”.

• DONATO DE CAROLIS.

ECCO I PARERI DI ALCUNI DEI PROTAGONISTI. Ferrarese: «Occorre un traghettatore»;della Corte: «Evitiamo la sua fi ne»; Sternativo: «Mettiamola in stand-by»

LA SCHEDA: PARLA IL COMMISSARIO DELLA FIERA

• L'ENTRATA DELLA FIERA DA VIA MULINI.

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Per il Palazzettoil sindaco rassicura tutti

INCHIESTA/ PALAZZETTO DELLO SPORT

A Palazzo Imperiali la notizia circa l’im-probabile inaugura-

zione subito dopo l’estate del costruendo Palazzetto dello Sport ha infastidito oltremisura più di qual-che assessore comunale.Fortunatamente a getta-re acqua sul fuoco delle polemiche ci ha pensa-to il primo cittadino con fare sicuro, al contrario di qualche suo collaboratore in giunta. La questione del Pa-lazzetto dello Sport sta tenendo con il fiato so-speso, dirigenti, sponsor e tifosi della Soavegel Nuovarredo Francavilla. Sugli annunciati ritardi circa il completamento dell’impianto sportivo, il sindaco Vincenzo del-la Corte dai microfoni di “Franca…mente”, pro-gramma di approfondi-mento di Quarto Canale Radio (in onda ogni gio-vedì dalle ore 19 alle 20

ed in replica ogni dome-nica dalle ore 11 alle 12), ha annunciato: “Il crono programma lo si sta ri-spettando. Ciò che ci preoccupa maggiormente non sono quegli interventi non previsti nel progetto originario per i quali tro-veremo una soluzione a livello finanziario, ma la questione legata ai par-cheggi. In attesa dell’av-vio del project financing per la zona privata, pos-siamo ricorrere all’area comunale per la sosta dei mezzi”. Nella sche-da di fattibilità è inserita la costruzione nell’area privata di un parcheggio interrato su due livelli per circa 200 posti auto.Sulla sua copertura è pre-vista la costruzione di un edificio a due piani fuori terra, di cui il primo desti-nato ad attività commer-ciali ed il secondo ad uffi-ci ed un’area di sosta per altri 100 poi macchina. Il

piano finanziario è sta-to stimato in 3milioni di euro. Si è pensato di ricorrere alla forma del “partenariato pubblico-privato”. Per il comple-tamento del Palazzetto rimangono da realizza-re ancora “nove inter-venti” per altri 400mila euro: dalla sistemazio-ne dell’area esterna agli allacci tecnologici. Ri-cordiamo, per dovere di cronaca, che il progetto originario (senza questi altri nuovi lavori) pre-vedeva un impegno di spesa di 3.500.034,65, risorse così definite: per 781mila euro con mutuo contratto con la Cassa Depositi e Presti-ti; per 334.126,00 con fondi derivanti dal con-dono edilizio 2004; per 62.874,00 con fondi del condono edilizio 2005; per 822.096,16 con la devoluzione di un mu-tuo già contratto con la

Cassa Depositi e Prestiti per la realizzazione della famosa pista di atleti-ca leggera; per 1 .500.000,00 con mutuo con-tratto con la

Cassa Depositi e Prestiti nel 2008.I lavori sono stati ag-giudicati a base d’asta per 2.894.798,24, altri 74.225,60 per oneri della sicurezza e 530.034,16 per somme a disposizione del Comune.

di Gianni Cannalire

- di Maria Angelotti -

Se il Palazzetto dello Sport non dovesse es-sere ultimato - e soprattutto utilizzabile - entro il prossimo autunno la cosa, oltre

a rappresentare uno smacco per l’amministra-zione comunale, che più volte negli anni e nei mesi scorsi, ha preso l’impegno perché la lo-cale squadra di basket lo avesse a disposizione nella stagione 2011-12, costituirebbe un serio problema proprio per quest’ultima. E difatti fra i più preoccupati ci sono i vertici della Soavegel Nuovarredo Basket Francavilla. In particolar modo i due patron: gli imprenditori Massimo Bianco e Antonio Magrì.“Mi auguro che le difficoltà sorte possano ri-solversi, come più volte promesso e garantito dall’amministrazione – dichiara Antonio Magrì

– A noi interessa che la struttura venga ultima-ta e che sia utilizzabile. E perché sia utilizzabile mancano tutte quelle opere che purtroppo non erano state inserite nel piano dei lavori. Senza palazzetto il prossimo anno noi ci troveremmo davvero in seria difficoltà. Non si può investire senza un impianto che consenta una raccolta di risultati, anche per gratificare gli altri spon-sor. E poi una struttura adeguata serve anche per toglierci dall’imbarazzo, per non dire dalla vergogna, ogni qual volta vengono a giocare a Francavilla le altre società che partecipano al campionato”.Se Magrì è legittimamente preoccupato, prefe-risce invece non cedere al pessimismo l’altro patron, Massimo Bianco. “Mi sento modera-tamente ottimista. – afferma Massimo Bian-co - Mi piace pensare che le preoccupazioni possano essere smentite con l’impegno. Certo l’amministrazione non è stata lungimirante, a differenza di noi imprenditori che per defor-mazione professionale, diciamo così, siamo allenati a prevenire i problemi. Sono d’accor-do con Antonio Magrì, l’impegno sociale ha un limite. Oggi è a fondo perduto ma non può essere sempre così. Per raggiungere obiettivi sempre più importanti ci vuole anche un ritor-no in termini di immagine. Per questo occorre una struttura come un Palazzetto dello Sport”.

LE REAZIONI/ ECCO COSA NE PENSANO I MAIN-SPONSOR

"SOAVEGEL" E "NUOVARREDO"

• I PROGRESSI: I LAVORI DI COPERTURA, IN FASE DI REALIZZAZIONE, DEL FUTURO PALAZZETTO. IN ALTO, UN PARTICOLARE IN EVIDENZA. • IL SINDACO DI FRANCAVILLA FONTANA, VINCENZO DELLA CORTE.

• MARIA ANGELOTTI TRA ANTONIO MAGRÍ E MASSIMO BIANCO.

A Francavilla con il fi ato sospeso dirigenti, sponsor e tifosi della squadra di basket

Ma rimane irrisolto il problema-parcheggi

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di Gianni CannalireI MIRACOLI DELLE BUCHE

Auto, pedoni, ciclisti e motociclisti, tutti in fila per chiedere al Comune

di Francavilla il risarcimento dei danni subiti per colpa del-le buche grandi come voragi-ni, di marciapiedi dissestati, di segnaletiche fuori posto, di rami cadenti. C’è il so-spetto che dietro tutti questi “sinistri” denunciati, sempre più in aumento, si nasconda il classico furbetto. Il dubbio c’è visto quanto sta accadendo nel leccese. A seguito della pioggia di de-nunce con richieste di risarci-mento danni la Procura della Repubblica ha aperto un’in-chiesta per vederci chiaro sulle tante vittime di inciden-ti causati da insidie del man-to stradale. I comuni salentini si sono addirittura rivolti ad una agenzia di investigazio-

ne anti "furbetti". Il lavoro iniziato da questa agenzia del Leccese ha portato alla luce alcune strane tendenze. Come quella dei referti me-dici veloci garantiti da alcu-ne strutture ospedaliere alle vittime di incidenti avvenuti a volte a decine di chilometri di distanza. Referti di fronte ai quali un Comune altro non può se non pagare chi ha su-bito un danno fisico o mate-riale dallo stato delle strade.Un affare semplice, veloce e soprattutto sicuro. Che è co-stato, per esempio, al Comu-ne di Santa Cesarea, qualcosa come 400mila euro nell’ulti-mo anno.Ci sono poi strade del Sa-lento che sono diventate dei filoni auriferi per i malcapi-tati automobilisti, registran-do qualcosa come decine di

incidenti in un ristrettissimo lasso di tempo.Il sospetto, dunque, è quello di trovarsi davanti a un feno-meno dai contorni oscuri, per difendersi dal quale 24 co-muni salentini si sono rivolti a una agenzia di investigazio-ne privata in grado di fornire informazioni di prima mano sui presunti sinistri stradali.Come per magia, nei 24 Comuni che si sono rivolti nell’ultimo anno agli 007 pri-vati, gli incidenti sono cala-ti in media di più del 50 per cento. A Francavilla Fontana basta dare un’occhiata ai tan-ti ricorsi e richieste di risarci-mento danni –alcuni davvero incredibili- piovuti negli ul-timi anni si comprende bene che ci troviamo dinanzi ad un fenomeno sul quale occor-re porre un argine. Per pri-

ma cosa con la sistemazione delle strade (la famigerata via Brindisi poi risistemata ha mietuto diverse “vittime” a livello automobilistico): diverse vie anche del centro versano in condizioni davve-ro pietose.Per non parlare delle peri-ferie e della "Zona PIP". A questi “rattoppi stradali” si potrebbe aggiungere un’atti-vità investigativa da affian-care all’ufficio legale: come hanno fatto già nel Nord Sa-lento. Emblematico quanto ha dichiarato alla Gazzetta del Mezzogiorno il sindaco

di Alessano Luigi Nicolardi: “Sicuramente ci sono quelli che marciano, ma sta acca-dendo qualcosa di nuovo e imprevisto: si denuncia un danno all’auto per ottenere un rimborso in sostituzione dell’intervento sociale di un tempo. Siccome il sistema as-sistenziale per aiutare le fa-miglie povere non c’è più si fa ricorso alle scorciatoie”.Più eloquente di così.Ed a Francavilla Fontana la musica sarà poi così diversa? Le buche stanno diventando fonte di impoverimento delle casse comunali.

• CAUTELA! ECCO COSA É "PREFERIBILE" EVITARE PERCORRENDO VIA S. VITO, IMBOCCATA DA VIA S. LORENZO.

• IL SALOTTO-BUONO DELLA "CITTÁ DEGLI IMPERIALI": "FRAZIONE" DISASTRATA DEL MANTO STRADALE DELLA VIABILITÁ LUNGO LA CENTRALISSIMA VIA ROMA A FRANCAVILLA.

A Francavilla troppi incidenti per le buche

E intanto nel Salento gli 007incaricati dai Comuni

danno la caccia ai "furbetti"

La Procura della Repubblica di Lecce vuole vederci chiaro sulle tante vittime di incidenti causate da insidie del manto stradale.

Nella "Città degli Imperiali" occorrerebbe fare luce su questo feno-meno che rischia di impoverire le casse comunali.Ma occorre anche procedere ai rattoppi stradali.

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FRANCAVILLA/ CASO PALAZZINA

ECCO

L'ORDINANZA

DEL COMUNE

Si ingarbuglia sempre di più il caso della palazzi-na di via Luigi Raggio.

L'amministratore della Ditta costruttrice, Francesco Ce-vellera, dopo l'ordinanza di demolizione dei due piani, ha annunciato battaglia. La richiesta risarcitoria ammon-ta a circa 4 milioni di euro. Ed è in fase di preparazione il ricorso al TAR. «Questa società - dichiara Cervelle-ra - nella vicenda è stata in-colpevolmente coinvolta». Il 6 maggio scorso Cervellera ha notificato al Comune di Francavilla una diffida nella quale si chiede l'adozione di altrettanti provvedimenti di demolizione nei confronti di tutti gli altri immobili che dal 1981 ad oggi sono stati realiz-zati a Francavilla sulla base delle stesse disposizioni urba-nistiche che hanno poi di fat-to determinato l'annullamen-

to del permesso di costruire in via Raggio. Pubblichiamo, a seguire, ampi stralci della diffida.

«PREMESSO che con ordi-nanza n. 180/RO del 4.5.2011, codesto Dirigente ha ingiunto alla ditta Edil 2 C Costruzioni s.r.l. di demolire (parzialmen-te) l’immobile realizzato alla via Luigi Raggio nn. 53/57 in virtù di permersso di costruire n. 196/2007; - che tale ordi-nanza (in disparte gli aspetti di grave illegittimità che la caratterizzano e che verran-no sottoposti all’attenzione del G.A.) si fonda sull’in-tervenuto annullamento del suddetto permesso di costru-ire n. 196/2007 da parte del TAR di Lecce (con sentenza n. 3314/2008) e del Consi-glio di Stato (con sentenza n. 4300/2009);RILEVATO - che la decisio-ne n. 4300/2009 del Consi-glio di Stato, nel confermare l’illegittimità del permesso di costruire n. 196/2007, ha espressamente dichiarato la “inidonietà della … delibera n. 39 del 1981 a far venire meno le richimate prescrizio-ni in materia di altezza…”, affermando, peraltro, che la successiva prescrizione

legislativa regionali di cui all’art. 51 L.R. 56/80 “non incideva in nulla su quanto previsto per gli interventi da eseguire <nell’ambito della maglia>…” e sulla previsio-ne “… dell’altezza massima corrispondente alla media delle altezze degli edifici preesistenti…” (cfr. senten-za del Consiglio di Stato n. 4300/2009);

CONSIDERATO- che, pertanto, il G.A. ha de-finitivamente stabilito che nel Comune di Francavilla Fon-tana la prescrizione urbanisti-ca cogente per le zone “B” del vigente PDF per gli interventi singoli all’interno della ma-glia impone il rispetto della media delle altezze degli edi-fici preesistenti e il limite dei due piani fuori terra;- che codesto Ufficio, contrav-venenendo a tali prescrizioni urbanistiche, nel corso degli ultimi 25 anni ha rilasciato decine di concessioni edilizie (oggi permessi di costruire) in zona “B” violando le altezze previste dallo strumento ur-banistico e il numero di piani fuori terra consentito;- che costituisce specifico obbligo di codesto Dirigente dell’Ufficio quello di verifi-care la legittimità di tutte le

concessioni edilizie e i permessi di costruire ri-lasciati in violazione delle previsioni urbanistiche innanzi richiamate e prov-vedere:a) ad annullare in autotu-tela di tutte le concessioni edilizie e i permessi di co-struire rilasciati da code-sto Comune in violazione delle previsioni urbanisti-che...;b) ad ordinare la demo-lizione dei manufatti che risulteranno abusivi;- che, diversamente, non si potrebbe ritenere giu-stificata una omissione di controllo e di sanzione da parte di codesto Ufficio, stante la motivazione che sorregge l’ordinanza di demolizione irrogata nei confronti di Edil 2 C Co-struzioni srl e il trattamen-to riservato a quest’ultima Società;

INVITA E DIFFIDAcodesto Dirigente ad effet-tuare la verifica di legitti-mità su tutti i permessi di costruire e le concessioni edilizie rilasciate dall’Uf-ficio Tecnico comunale in violazione delle previsioni urbanistiche delle zone “B”...

di Gianni Cannalire

• FRANCESCO CERVELLERA.

• LA PALAZZINA DI VIA RAGGIO A FRANCAVILLA.

Scoppia"la bomba":

chiesti al Comune4 milionidi eurocome

risarcimento

Cervellera: «Ed ora si dovranno demolire i fabbricati dall'81 ad oggi rite-nuti illeggittimi secondo le sentenze». Diffidato il Comune di Francavilla.

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Un pezzo di storia di Franca-villa ed un pezzo di cuore dei francavillesi. Questo è il

Convento dei Padri Cappuccini di via san Francesco (“lu Cumento” per tutti) che, stando ad alcune in-discrezioni, si avvia a chiudere de-finitivamente i battenti. Decenni e decenni di presenza nel territorio, durante i quali è stato punto di ri-ferimento per tante generazioni di francavillesi cresciute fra i banchi della chiesa ed i saloni dell’ora-torio. Tanti i ragazzi che qui sono cresciuti, che qui si sono formati all’ombra della Gioventù France-scana, passando per i gruppi par-rocchiali fino all’ordine delle ter-ziarie. Il portone di quello che può a tutti gli effetti considerarsi il con-vento per antonomasia per i fran-cavillesi, presto dunque chiuderà. E sarà solo un ricordo consegnato

alle memorie cittadine. A decretar-ne la “fine” i numeri, quelli troppo esigui della comunità di frati (pare appena due quelli rimasti) in forza al Convento di via San Francesco. Troppo pochi perché l’istituto re-ligioso possa restare aperto e frui-bile. Così avrebbero deciso a mag-gioranza, ma non all’unanimità, i vertici dell’ordine monastico. Tanta l’amarezza e lo sconforto all’interno della comunità di fedeli di Francavilla, in particolar modo di quelli che frequentano, in taluni casi come si suole dire da una vita, il convento di via San Francesco. Tutti a sperare che possa restare aperto, tutti a chiedersi cosa si pos-sa fare per scongiurarne la chiusu-ra. Anche perché “lu Cumento” è sempre stato molto fervido nella sua attività, pastorale e culturale. Basti pensare che, per esempio, la

gran parte delle iniziative che si svolgono in città in occasione del-la Settimana Santa hanno nel salo-ne del Convento dei Cappuccini la loro location d’eccellenza. Tanti i francavillesi che lo scorso Giove-dì Santo si sono recati a visitare il cosiddetto “sepolcro” (ovvero il re-positario) allestito nella chiesa del Convento con un particolare velo di tristezza in più.“Il raccoglimento davanti al se-polcro del Convento quest’anno ha avuto un sapore diverso perché abbiamo saputo che il nostro ama-to convento tra un po’ chiuderà e quindi poteva essere l’ultima volta che potevamo visitarlo e racco-glierci in preghiera”, hanno rac-contato molti fedeli. Contro la chiusura del Convento intanto si stanno mobilitando molti francavillesi.

Per tanti anni il Convento dei padri cappuccini di via San Francesco è stato il convento

di padre Romano.Scomparso nel novembre 2009 a seguito di una lunga e sofferta ma-lattia, Padre Romano D’Aversa è stato il più amato fra i cappuccini a Francavilla.Una figura di riferimento non solo per la comunità religiosa ma per la società tutta.

Quando morì, circa due anni fa, una folla commossa e silenziosa ne vegliò il corpo e riempì la navata della Chiesa del Convento di via San Francesco, quel convento che è stato per tanti anni la sua dimora terrena.La vita di Padre Romano è stata raccontata dal libro scritto da suor Maria Rosaria Amato ,“Una vita vissuta – Padre Romano D’Aver-sa”.Perché una vita davvero vissuta è stata quella di Padre Romano. Per trent’anni padre Romano ha insegnato presso il Commerciale “Calò”. Intensa l’attività pastorale e la pre-dicazione e l’assistenza al gruppo giovani “Perfetta letizia”.Uomo di profonda cultura, sempre presente sulla scena cittadina, pro-tagonista di eventi sociali e cultura-li. Frate, professore e pure giornali-sta; padre Romano si è fatto anche apprezzare per i suoi interventi pubblicati sulla rivista “Aurora se-rafica”, della quale per molti anni è stato redattore, e su varie altre te-state giornalistiche. Padre Romano si è dedicato an-che alla ricerca storica dando alla stampa di ben tre volumi: “Per una biblioteca a Francavilla Fontana”, “Padre Vincenzo Capuano e chie-setta del Termitone” e “Presenza dei frati cappuccini a Francavilla Fontana”.

"lu Cumentu" a rischio chiusuraPotrebbe scomparire, stando ad alcune voci, un pezzo di cuore dei francavillesi

Tutti ricordano la figura del cappuccino padre Romano

• NELLA VEDUTA ESTERNA: A DESTRA, LA PARTE DELL'IMMOBILE, CHE OSPITA L'ISTITUTO PROFESSIONALE "DE MARCO".

• PADRE ROMANO D'AVERSA (*).

LA SCHEDA: ECCO CHI ÉPadre Romano,

vera figura di riferimento

(*) Foto tratta dal libro "Una vita vissuta"a cura di suor Mariarosaria Amato

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FRANCAVILLA/ INCHIESTA CENTRALINE 3 di Gianni Cannalire

Dal progetto riguardan-te la rete di rilevamen-to dei livelli di inqui-

namento urbano costato la bellezza di 1.220.000 euro (è questo il totale dell’ap-palto) scopriamo un’altra “chicca”. In quel progetto viene previsto un sistema di videosorveglianza ed ora, al pari dell’irrisolto caso delle “centraline” e dei “chioschi informativi”,

ci chiediamo: è tutto fun-zionante?Nel capitolato d’oneri (all’epoca il dirigente-re-sponsabile del procedimen-to era l’ingegnere Antonio Pescatore) si evince che “il sistema di videosorveglian-za che si intende sperimen-tare dovrà permettere una gestione digitale e informa-tica delle immagini, ope-rando un salto tecnologico

rispetto ai tradizionali vide-oregistratori analogici”. Un “grande fratello”, dunque, super innovativo per “una migliore risoluzione e defi-nizioni delle immagini”.Il sistema ideato, almeno sulla carta, prevede “la vi-sualizzazione ciclica del-le telecamere singole o a gruppi di quattro” con un videoregistratore che regi-stra immagini h24 per un

massimo di 24 mesi.Telecamere queste che oltre a monitorare il traffico ser-vono anche per controllare quanto avviene in ognuna delle arterie dove sono po-sizionate le centraline. Una “sicurezza” in più per i cit-tadini. Ora ci chiediamo se è attivo “Il Centro operati-vo di controllo della rete di rilevamento di videosorve-glianza presso il Comando di Polizia munici-pale, così come da progetto dell’opera e dal capitolato.“Presso il Co-mando di Poli-zia municipa-le – è scritto a pagina 35 della scheda proget-tuale e del ca-pitolato - sarà allestita la con-tol room, ossia due postazioni in fo rmat iche costituite da personal com-

puter di ultima generazione collegati tramite il portale internet (esiste?) a ciascuna telecamera oltre che all’ar-chivio immagini di ciascun sito”.Ad operatori “opportuna-mente addestrati” spetta il compito di “configurare i punti di ripresa, imposta-re il ciclo di registrazione, configurare la propria po-

stazione di lavoro, visua-lizzare in tempo reale le immagini catturate dalle telecamere dei siti, salvare e consultare le immagini registrati”.E’ stato tutto previsto in questo progetto…Peccato che si conosce ben poco, per non dire nulla, dei risul-tati fino ad oggi conseguiti e “registrati”.

• LA CENTRALINA UBICATA ALL'INTERNO DEL TERZO CIRCOLO DIDATTICO AL RIONE PERARO: PARE, L'UNICA FUNZIONANTE.

Visto che ancora a tutt'oggi non sono perve-nute risposte al caso solle-vato nei due precedent i numeri de "ilbrindisi-

no", abbia-mo deciso allora nuo-vamente di riproporre le tre do-mande.1) Dovran-no rimanere “scatole vuo-

te” queste cabine o po-tranno essere utilizzate a dovere? 2) Dai dati in possesso è possibile c o n o s c e r e la qualità

dell’aria che respiriamo?3) E’ vero, come si dice, che sarebbe stata suffi-ciente una sola cabina antismog per il monitorag-gio, senza che fosse sta-to speso così tanto denaro pubblico?

Ai nostri quesiti, chi ci risponde?il sindaco, Ammaturo, o Fumagalli?

• IL SINDACO DELLA CORTE E GLI ASSESSORI FUMAGALLI E AMMATURO.

Per le telecamere, andiamo a... "Chi l'ha viste" ?Dal progetto antismog, costato oltre un milione di euro, emergono altre "sorprese"

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Sono tanti i paesi del Brindisino che d’estate si animano parti-colarmente e le cui piazze e

strade si affollano anche di tanti turisti stranieri in cerca di “eccel-lenza”. E non stiamo parlando so-lamente di piatti tipici, aria salubre & co. Anche quelle, ovviamente. Secondo più voci, concomitanti e concordanti tra loro, sembra infatti che i turisti siano in cerca anche di un “riparo” sicuro anche per ciò che

concerne i loro investimenti. Ed il classico vecchio buon “mattone”, appetibile più che mai soprattutto per i turisti stranieri (vedi "trulli & co.") ancora una volta sembrereb-be "farla da padrona". Con questa inchiesta che svisceriamo a puntate in giro per la nostra provincia, ab-biamo cercato allora di andare alla scoperta di tutto ciò che di positivo questa nostra provincia di Brindisi ha da far emergere. Affinché que-

sto nostro territorio, nell’area Brin-disina - rientrante in quella ben più vasta Jonico/Salentina – possa es-sere apprezzata effettivamente per le sue potenzialità e le sue peculiari specialità. Il nostro tour comincia da Ceglie Messapica. Al nostro primo incontro, sotto i riflettori ci sono persone e associazioni che vi-vono quotidianamente con un uni-co obiettivo ben saldo nella mente: lavorare per la propria gente, il pro-prio territorio e la sua economia. Come nel caso di fattispecie, Mar-cello Antelmi: giovane e dinamico presidente di Confcommercio Ce-glie. Andiamo allora a conoscerlo in questa scheda sintetica.

CHI ÉMARCELLO ANTELMI?

Presidente della Confcommercio di Ceglie Messapica, Marcello Antel-mi per sua stessa “ammissione” è in carica dal 2008. Ma entriamo nel dettaglio ed an-diamo a scoprire e conoscere me-glio il “chi è” di Marcello Antelmi. E per saperlo andiamo a scoprirlo

nel corso dell’intervista che lo stes-so ci ha rilasciato a fine aprile, po-chi giorni prima di Pasqua.É nato a Ceglie Messapica il 7 gen-naio del 1976, dove risiede con la famiglia. É infatti felicemente spo-sato ed ha due bellissimi bambini di 7 e 4 anni. Ma la sua passione è anche per il commercio e le attività imprenditoriali.Una passione che Marcello, del re-sto, inizia a maturare e sviluppare molto presto, poiché tramandatagli dal nonno prima e poi dai genitori, per sua stessa ammissione «com-mercianti da sempre».Appena terminate le scuole supe-riori si dedica all’imprenditoria ed a tutto ciò che ruota intorno ad essa. «Ho iniziato - ci spiega Antelmi nel parlarci di sé - a gestire le socie-tà di famiglia; in seguito gestisco una società on line; oltre a ciò mi occupo di Confcommercio e faccio parte del CDA di Promo Brindisi (azienda speciale ubicata all’inter-no della Camera di Commercio di Brindisi)».Insomma una buona base di par-tenza per domandare ad Antel-

mi, dal suo autorevole punto di vista qual è in sostanza “lo stato di salute” di Ceglie Messapica?Lo stato di salute della bellissi-ma Ceglie fino a qualche anno fa versava in uno stato quasi di abbandono, privo di iniziative e organizzazione con una macchi-na burocratica e amministrativa ferma e inefficiente. Circa tre anni

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CEGLIEDal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

«(...) Sottoscritto un protocollo d’intesa per far nascere sul territorio circa 10 campi da golf che serviranno ad attirare turismo internazionale e non solo per il periodo estivo (...)»

Antelmi (Confcommercio): vi presentola mia ricetta per rilanciare l’economia localeIntervista al presidente della Confcommercio di Ceglie Messapica, Marcello Antelmi

• IL GIOVANE PRESIDENTE DELLA CONFCOMMERCIO DI CEGLIE MESSAPICA, MARCELLO ANTELMI, NEL SUO UFFICIO.

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CEGLIE

Dal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

• UNA STUPENDA E SUGGESTIVA IMMAGINE DELLA CENTRALISSIMA PIAZZA PLEBISCITO, NEL CUORE DI CEGLIE MESSAPICA.

fa abbiamo deciso - io insieme ad altri quattro amici - che non pote-vamo più restare fermi a guardare questa mattanza nei confronti della nostra città e abbiamo costituito una struttura organizzata ed ef-ficiente come la Confcommercio (ringrazio il Presidente Alfredo Malcarne per aver creduto in noi).

Da allora ci siamo messi al la-voro ed abbiamo associato circa 100 attività abbiamo iniziato ad organizzare le attività con corsi di formazione, corsi sulla sicu-rezza alimentare, corsi sulla sicu-rezza sul lavoro, abbiamo creato un percorso gastronomico con le trattorie del nostro centro stori-

co identificandole all’esterno con loghi che li rappresentano con un piatto identificativo della trattoria. Abbiamo altresì poi organizzato un concorso a premi (dicembre 2010/gennaio 2011) che ha visto la partecipazione di circa 250 at-tività commerciali, distribuito più di 100.000 biglietti e circa 13.000 gli euro erogati in buoni spesa ai consumatori finali. Ma la ciliegina è stata creare di sana pianta la riqualificazione e la

frequentazione della nostra Piaz-za Plebiscito con l’inserimento di locali commerciali per i giovani e non, attrezzati con servizi e profes-sionalità eccellente facendolo di-ventare così il salotto della nostra città. Andiamo incontro all’estate: vo-gliamo parlare anche del turismo a Ceglie spiegandoci cosa, voi, state facendo per promuoverlo e dare impulso?Oggi un grande problema che af-

fligge i nostri operatori commer-ciali vista la massiccia presenza di turisti stranieri e non, è la comuni-cazione: l’informazione e la profes-sionalità. Quindi abbiamo deciso di mettere in cantiere per il futuro alcune idee per organizzare corsi di primo grado per la conoscenza delle lingue straniere, del compu-ter e della formazione mirata alle attività. Per quanto riguarda il turismo oggi la nuova amministra-zione insieme ad altri Comuni ha

sottoscritto un protocollo d’intesa per far nascere sul territorio circa 10 campi da golf, questi serviranno ad attirare turismo internazionale e non solo per il periodo estivo ma anche per quello invernale facen-do così completare l’organizzazio-ne messa in atto dall’aeroporto di Brindisi e dall’Azienda Speciale Promo Brindisi per l’internaziona-lizzazione del territorio.Cosa questa che mi vede schierato in prima linea.

Ma per verificare il polso della situa-zione e sapere se

effettivamente c’è flusso turistico a Ceglie (quello che, tanto per intenderci, è in grado di alimentare l’economia del luogo) ab-biamo provato a fare un giro e quasi in incognito abbiamo chiesto informa-zioni e fatto domande in giro per i locali di Ceglie e

nel centro storico.In molti ci hanno risposto la stessa cosa. Come quel-lo che del resto, seppure in maniera più organica ed approfondita, ci ha detto e risposto il sig. Giovanni Dovizioso, titolare di una trattoria in centro a Ceglie.Allora, sig. Giovanni: ci sono turisti che comin-ciano ad affollare strade, piazze ed i caratteristici

luoghi in genere qui a Ce-glie?Si, di solito questo è il pe-riodo in cui i turisti rien-trano a Ceglie.In genere è proprio il mese di aprile in cui si comincia a notare un po' di movi-mento in piazza Plebiscito e nei vicoli del centro sto-

rico.Nella stragrande maggio-ranza parliamo di stranieri che ormai sono diventati in parte cegliesi perché pro-prietari di trulli.Secondo un suo “parere tecnico”, può azzarda-re una previsione cir-ca il flusso globale e la

provenienza dei turisti quest’anno a Ceglie?Dato l'afflusso dell'anno scorso, soprattutto olande-si, americani e inglesi. Sono convinto che anche quest'anno faremo il pie-no... ormai sono diversi anni che tanti di loro ritor-nano perché magari hanno acquistato un trullo, e d'al-tra parte sono certo che al-tri e tanti anche quest'anno s'innamoreranno della no-stra terra.Qual è il piatto, in asso-luto il più richiesto dai turisti?Nella maggior parte dei casi i turisti lasciano cam-po libero a chi gestisce l'attività per far in modo di assaporare ciò che di più tipico offre il luogo.Mantengono il primo po-sto le orecchiette e i vari antipasti a base di verdure paesane.

TURISMO, LE CURIOSITÁ/ ECCO LA TESTIMONIANZADEL TITOLARE DI UNA TRATTORIA NEL CENTRO STORICO

• ECCO COME SI PRESENTANO ALCUNI LOCALI TIPICI FREQUENTATI DAI TURISTI.

• SCORCI CARATTERISTICI DI CEGLIE MESSAPICA, MÈTA DI TANTI TURISTI.

• NELLE FOTO, ALCUNE INIZIATIVE MESSE IN CAMPO DA CONFCOMMERCIO A CEGLIE.

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

«Pronto 118...? ...chiamo da S. Michele... c’è stato un incidente... fate presto:

un ragazzo in bicicletta è stato investito da un’auto all’incro-cio principale nella zona in-dustriale... ed il bambino che viaggiava a bordo dell’auto ha sbattuto la testa contro il vetro. Il ragazzo in bici è steso per terra e non mi sembra coscien-te... fate presto!».Comincia così la simulazione di una telefonata che un giova-ne fa al numero gratuito “118” per l’esercitazione di “Primo Soccorso” tenuta recentemente in una sinergica e proficua col-laborazione tra scuola, ammini-strazione comunale, comando di polizia municipale, e Croce Rossa Italiana.Nel progetto per mini-vigili in-fatti a San Michele Salentino è stato simulato un incidente stradale tra un’auto ed una bici e nel quale restano feriti due ra-gazzi.

Uno dei due - che viaggiava alla guida della propria bici senza indossare caschetto protettivo e ginocchiere - viene investito dall’auto ad un incrocio e cade per terra;l’altro, il bimbo che viaggiava - senza cintura di sicurezza - a

bordo dell’auto investitrice, ha sbattuto la testa contro il vetro. L’intera “azione simulata” è stata pianificata fin nei minimi dettagli proprio al fine di ren-dere il più realistico possibile l’evento e trasmettere così ai ragazzi come comportarsi nel

caso dovesse accadere realmen-te. In particolare non solo è sta-ta messa in luce la pericolosità del viaggiare senza le dotazioni di sicurezza previste dalla nor-mativa, ma anche l’iter proce-durale corretto che ciascuno dei giovani - futuri mini vigili

- deve eseguire alla lettera al fine di prestare correttamente le primarie comunicazioni di ser-vizio nel dialogare con il 118, il numero gratuito di pronto soc-corso al quale tutti possono ri-volgersi per segnalare incidenti o casi di pericolo.

«Grave incidente, due ragazzi feriti versanoin condizioni critiche... presto portateli in ospedale»

Solo tanta fi nzione per l’esercitazione di Primo Soccorso

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LA SIMULAZIONEFOTO DI UNA SIMULAZIONE

• NELLA SIMULAZIONE, IL BAMBINO INVESTITO DALL'AUTO GIACE RIVERSO A TERRA PRIVO CI SENSI. • IN QUESTA FOTO, UNA VOLONTARIA DELLA CROCE ROSSA ITALIANA SPIEGA AI RAGAZZI, CHE ASSISTONO INTERESSSATI, COME COMPORTARSI IN CASO DI INCIDENTE STRADALE.

• LA FOTO-RICORDO. TUTTI IN POSA PER "ILBRINDISINO". ACCANTO AI FUTURI MINI-VIGILI ANCHE ALCUNI DEI LORO GENITORI. AL CENTRO SI RICONOSCONO IL COMANDANTE DELLA POLIZIA MUNICIPALE E LA PROF.SSA ISABELLA FILOMENO.

... IN ATTESA DEI SOCCORSI

DEI DUE FERITI: UNO É STESO PER TERRA.L'ALTRO HA SBATTUTO LA TESTA IN AUTO

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S. MICHELE SALENTINODal Nostro Inviato Giovanni di Noi

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Tra creme, ceroni, cerotti, maquillage e discorsi vari, diversele ore necessarie a preparare i giovani attori all’esercitazione

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Un successo per tutti. E così, si dice fiero e

contento, anzitutto, il comandante della polizia municipale, il dott. Angelo Filo-meno, per come i ra-gazzi hanno risposto alle iniziative. «Questa esperienza – spiega al nostro giornale il dott. Fi-lomeno - rivelatasi estremamente po-sitiva, rientra nel Corso di Formazio-ne dei Mini-Vigili.I ragazzi infatti hanno provvedu-to con l’ausilio di veri agenti di poli-zia municipale alla rilevazione di un incidente stradale ed alla compilazio-ne di un verbale di contestazione per la violazione delle norme del Codice della Strada. Col-go l’occasione per ringraziare la lo-cale sezione della

Croce Rossa per la partecipazione e la professionalità dimostrata in occa-sione della predetta esercitazione».Intanto l’intera ma-nifestazione si è rivelato essere dav-vero un momento molto importante per i giovani tutti.«Conoscere le ele-mentari nozioni di primo soccorso – precisa il coman-dante della polizia municipale di San Michele, Angelo Filomeno - è fonda-mentale per salvare una vita umana. Consci di questo i ragazzi hanno pre-stato una partico-lare attenzione no-nostante i numerosi impegni che li vedo-no coinvolti.A loro, i giovani in particolare, auguro che questo semplice percorso formativo che abbiamo intra-preso porti i futuri cittadini, quali sono appunto i giovani, a rispettare le regole ed altri principi del-la convivenza civile non perché imposte - conclude il dott. Angelo Filomeno - ma volontariamente

accettate e ricono-sciute».Dal canto suo anche la prof.ssa Isabella Filomeno ha ap-prezzato l’impegno profuso dai ragazzi, i futuri mini-vigili.«Bisogna ricono-scere - è quanto la docente ci fa sapere - che i ragazzi han-no assistito, colla-borato e partecipato al " falso incidente” con molta serietà e attenzione. Si sono mostrati consape-voli dell'utilità del gioco eseguito, si-mulando la realtà che si verifica sulle strade per superfi-cialità e incoscienza degli utenti.I risultati della si-mulazione di primo soccorso sono stati tanto positivi che si pensa di inserirla in un altro progetto educativo nel pros-simo anno scolasti-co».

LE REAZIONIIL BACK-STAGE DELLA SIMULAZIONE "DI PRIMO SOCCORSO"

• IL DOTT. ANGELO FILOMENO. • LA PROF.SSA I. FILOMENO.

Un successo per tutti

Come le star, i gio-vani attori di San Michele Salen-

tino, protagonisti loro malgrado di questo “incidente” simulato hanno dovuto sottopor-si ad una vera e propria

piacevole “tortura” du-rata alcune ore: tanto ci hanno messo infatti gli abili operatori del-la Croce Rossa di San Michele a “preparare” i ragazzi ed istruirli su come comportarsi.

Intanto i due giovani protagonisti dell’inci-dente - lo ricordiamo - solo per fortuna si-mulato, sono stati sot-toposti ad una serie di sedute di trucco, fatte di maquillage, cere, ce-rotti e colori vari. Il tutto per rendere ad esempio il “rosso san-gue” dell’incidente il più possibile simile alla realtà. Ma anche il grigio ed il nero dei lividi e del “bozzo” rigonfio, si-mulati sulla testa del giovane passeggero dell’auto non sono pas-

sati inosservati ed alla fine solo un lungo ap-plauso per tutti - anche dei genitori presenti - ha finalmente “allon-tanato” questo brutto momento del quale per

fortuna rimane solo una vera lezione di vita che tutti i giovani ragazzi ed i futuri mini-vigili di San Michele Salentino impareranno a non di-menticare mai.

Simulato alla perfezione anche il nero dei lividi ed il “bozzo” rigonfio sulla testa del giovane passeggero dell’auto

• NEL "CAMERINO" (L'AMBULANZA), ALCUNE DELLE FASI DI "TRUCCO" CUI VIENE SOTTOPOSTO UNO DEI RAGAZZI.

• SU DI UN CARTONE, UNO DEI FINTI FERITI VIENE DISTESO PER TERRA.

• ALCUNI GENITORI TRA GLI SPETTATORI, OLTRE AI PROTAGONISTI.

• TUTTI ATTENTI ALLE SPIEGAZIONI DEI VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA.

• I FUTURI MINI-VIGILI INCURIOSITI DALLE COLORAZIONI ROSSO SANGUE.

• IL SECONDO GIOVANE ATTORE. A DESTRA, LA VOLONTARIA DELLA C.R.I.

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Cambio di guardia alla S e z i o n e

A.N.C. (Associa-zione Nazionale Carabinieri) di Francavilla Fon-tana. Il nuovo presi-dente è un sot-tufficiale in con-

gedo di origini calabresi trapian-tato a Francavilla da ormai 30 anni.Si tratta del Bri-gadiere France-sco Cerminara, 57 anni di cui 30 nell’Arma in maggior parte svolti in questa

"Città degli Im-periali".Nell’arco della sua carriera ha ri-coperto vari inca-richi di servizio, per ultimo quello di responsabile amministrativo. Succede a Giu-seppe Altavilla.“Tra gli obiettivi

primari – dichia-ra il neo presi-dente – quello di tutelare il pre-stigio dei soci in congedo man-tenendo alto il valore e vivo l’attaccamento all’Arma.Saranno svolte tutte le attività

sociali, morali, culturali ed uma-nitarie allo scopo di elevare sempre più il prestigio dell’Associazione

e sempre più saldi i vincoli fra i soci e quel-li in servi-zio”.

Cambio di guardia alla Sezione CarabinieriSi tratta del Brigadiere in congedo Francesco Cerminara

Un sottuffi ciale, il nuovo presidente dell'Associazione Nazionale Carabinieri

• IL NEO PRESIDENTE DELLA SEZ. "A.N.C.", FRANCESCO CERMINARA. «Necessario tutelare il pre-stigio dei soci in congedo mantenendo alto il valore e vivo l’attaccamento all’Ar-ma...».

• UNA VEDUTA DEL "CASTELLO" (PALAZZO IMPERIALI) DI FRANCAVILLA FONTANA.

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ORIA di Giovanni di Noi

Da circa 4 anni a questa par-te il Castello di Oria sem-bra avere una nuova cera.

E non è solo un modo di dire. Dal 2007 è infatti di proprietà della famiglia Romanin Calian-dro. La stessa che ne ha effettua-to i sontuosi lavori di restauro e che sta avviando e portando avanti una imponente e massic-cia opera di valorizzazione.Valorizzazione che poi alla fine va ad interessare e di cui benefi-cia di riflesso l’intero territorio di riferimento. La provincia di Brindisi, l’area Jonico-Salenti-na, la Puglia tutta.Tra le altre si narra anche che nel corso degli ultimi restauri, seguiti dagli enti di tutela dei Beni Culturali, vi siano stati addirittura importanti ritrova-menti che hanno confermato la rilevanza del sito, con tracce di insediamenti dell'età del ferro, sezioni di mura messapiche e sepolture medievali. E allora “ilbrindisino” non po-teva non andare alla ricerca del-la fonte primaria ed effettuare così una intervista a tutto campo alla famiglia proprietaria di que-sto immenso impero culturale, la famiglia Romanin Caliandro.Ben rappresentata peraltro, dalla dott.ssa Emanuela Romanin, in-caricata dalla famiglia Romanin Caliandro alla cura e gestione delle attività presso il Castello di Oria.Acquistato nel 2007 dalla socie-tà Borgo Ducale srl dei Romanin Caliandro (famiglia di impren-ditori brindisini attivi nel settore porte antincendio, ristorazione e ricevimenti) il Castello di Oria, già di proprietà privata, è stato completamente consolidato, re-staurato ed illuminato.

Ci sono voluti due lunghi anni di interventi e lavori di restauro per riportare all'antico splendo-re questo luogo d'arte, cultura ed impresa. Ma è nel 2010 che l’intera opera ha potuto rivedere la luce: i lavori sono stati infatti consegnati nel mese di novem-bre 2010.Il Castello è caratterizzato da una notevole piazza d'armi do-minata, sul lato sud, dall'area monumentale che ricompren-de le mura, le torri circolari (la torre del Cavaliere e la torre del Salto) e la torre quadrata, e sul lato ovest dal complesso di edifici la cui ricostruzione risale al 1933 su preesistenze seicen-tesche.La piazza d'armi e l'area mo-numentale del Castello di Oria sono luogo di grande fascino e storia e rappresentano il cuore del maniero, luogo ideale per grandi eventi, mostre, visite gui-date. Il complesso novecente-sco, sino al 2007, era destinato a residenza privata dei precedenti proprietari; ora è stato comple-tamente rifunzionalizzato e può ospitare eventi culturali (conve-gni, mostre,incontri di rappre-sentanza) e ricevimenti.

Gli interventi di consolidamento e restauro, costati oltre 7 milio-ni di euro, a cui la famiglia ha provveduto interamente con risorse proprie, ha contrastato l'avanzato stato di degrado in cui versava il Castello di Oria.Oggi il Castello di Oria è un bene culturale solido, pulito, illuminato in cui si coniugano arte, cultura ed impresa.L'adesione alla XIII Settimana della Cultura, evento nazionale promosso dal Ministero i Beni e le Attività Culturali, è stato il primo importante appuntamento culturale sostenuto dalla fami-glia Romanin Caliandro per la promozione e valorizzazione di questo bene monumentale.Allora, dott.ssa Emanuela Romanin, qual è stato il leit-motive che vi ha spinto a fare tutto ciò?Anzitutto la voglia di fare. E di fare bene e in tempi certi. Siamo una famiglia di imprenditori e lo spirito d’iniziativa – con ine-sauribile passione e pazienza, tanto lavoro ed una sana dose di follia – ci spinge ogni giorno a compiere delle scelte, ad accet-tare delle sfide, a raggiungere degli obiettivi.

Il Castello di Oria è un’oppor-tunità. Prim’ancora che per la mia famiglia, lo è per tutto il territorio.Più in generale, non è banale credere ed affermare che il no-stro patrimonio artistico e cul-turale è davvero il “petrolio” del nostro Paese: investire sui questi “giacimenti” di irripe-tibile bellezza significa quindi pensare concretamente al no-stro avvenire e al futuro di tutti.Avendone la possibilità, abbia-mo scelto di prenderci cura di un bene straordinario che è però tassello di un ricco mo-saico fatto di luoghi e persone, in una terra generosa, ricca ed abitata da chi conosce il lavoro e il sacrificio.Cultura e lavoro sono quindi le parole chiavi intorno alle quali abbiamo concentrato l’intui-zione e il sogno, ora realtà, di un’attività in cui si parla con-cretamente di tutela, valorizza-zione e sviluppo.Dal vostro punto di vista come sta rispondendo il pubblico?Tre anni di lavori e di chiusu-ra forzata del Castello hanno segnato un momento di passag-gio, anche se è stata sempre alta

l’attenzione di tutti verso questo importante bene e luogo cultu-rale. Oggi possiamo serena-mente dichiarare che il Castello di Oria è un monumento solido e pulito. L’adesione alla XIII Settimana della Cultura, dal 9 al 17 aprile scorso, ci ha dato la possibilità di confrontarci con quanti hanno voluto accogliere il nostro “Invito al Castello” ed hanno avuto modo di apprez-zare i risultati di questi ultimi interventi. Chi conosceva il castello pri-ma del restauro ora lo osserva con occhi curiosi ed attenti, confronta i ricordi, rileva le differenze, pone mille doman-de, ricerca ed ottiene altrettante risposte; invece chi entra per la prima volta non nasconde lo stupore e la meraviglia, oserem-mo dire quasi la gratitudine, che ci viene spesso espressa con un grande sorriso e che lascia tutti sempre senza parole. Un caso a sé sono i bambini. Ne abbiamo avuti a migliaia nel corso dei giorni dedicati alla Cultura: tutti sognano il Castel-lo com’è adesso.Non c’è nulla da togliere e nien-te da aggiungere: ci sono le alte mura, le torri e le stanze per il re e la regina, la piazza per i soldati e c’è pure il prato verde per giocare! Se vogliamo riflettere sul nume-ro di visitatori c’è un giustifi-cato ottimismo: nei nove giorni della Settimana della Cultura abbiamo registrato oltre sette-mila presenze; nel solo giorno di Paquetta in centinaia sono arrivati da tutta la Puglia ed hanno fatto tappa al Castello di Oria per la tradizionale gita fuoriporta. E siamo solo all’ini-zio!Cosa c’è in cantiere per il fu-turo, tanto per quello imme-diato quanto per quello a lun-go termine?Il Castello di Oria è un castello da raccontare. E’ un conteni-tore grande ed eccezionale, ma

resterebbe semplicemente un contenitore se non si riempisse di attività, storie ed emozioni. Per prima cosa è stato scelto di promuoverlo ufficialmente col nome “Castello di Oria”. Sem-brerebbe un’operazione scon-tata, ma è qualcosa che va ben oltre il semplice nome.Dicendo Castello di Oria pro-muoviamo il castello e tutto il suo territorio, valorizzandone la storia, tutte le epoche e le dominazioni che hanno lasciato tracce importanti in questo ma-niero e, nel contempo, stimolan-do l’economia locale attraverso un uso intelligente delle nostre risorse culturali.In questa Puglia bella e plurale c’è tanta voglia di conoscere e scoprire. Il Castello ha un ser-vizio dedicato di visite guida-te, mentre sono in allestimento percorsi tematici e laboratori didattici.Insomma, sono in cantiere una serie di attività rivolte ad adulti, giovani e bambini. E non man-cano inoltre gli eventi pubblici e privati. In modo particolare, la grande piazza d’armi si presta benissimo a manifestazioni ed eventi all’aperto.In una battuta, ci dica la ve-rità: recentemente si era spar-sa voce - poi smentita - che la coppia Berlusconi-Toffanin avesse potuto festeggiare il proprio matrimonio in una struttura giù in Puglia... non è che per caso le voci si riferiva-no al vostro Castello di Oria, appena restaurato?Stando alla cronache (storiche) più che alla cronaca, non sareb-bero stati i primi illustri sposi nel Castello di Oria. Oggi possiamo certamente dire che un matrimonio al castello è un matrimonio da favola. Una favola non solo per vip!

Foto del Castello:copyright Castello di Oria

2011 - Giuseppe Di Viesto

• L'ENTRATA DEL CASTELLO.

• IL MASTIO.

Il Castello di Oria? «Un castello da raccontare!»Intervista alla dott.ssa Emanuela Romanin, incaricata dalla famiglia Romanin Caliandro alla cura e gestione delle attività presso il Castello di Oria

Acquistato nel 2007 dalla società Borgo Ducale srl dei Romanin Caliandroè nel 2010 che l’intera opera ha potuto rivedere la luce: i lavori sono stati infatti consegnati nel mese di novembre 2010

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Alessandro Rodia da vero “cronista” che non si ferma sul “sentito dire” ha raccolto, consultan-do l’Archivio di Stato di Brindisi, l’archivio

comunale di Francavilla e tre libri di Cesare Teofila-to, Feliciano Argentina ed Alberico Balestra, notizie e vicende, molte delle quali dolorose, vissute dalla comunità francavillese prima e dopo il fascismo. In quel contesto storico la città “era stata fortemente segnata dal succedersi di episodi gravi che avevano determinato una ragnatela di soprusi, di violenze e vendette che coinvolgeva molte famiglie determi-nando un contesto sociale e politico molto delicato e fragile”.A cura della presidenza del consiglio comunale di Francavilla è stata presentato il 29 aprile scorso nell’aula magna del liceo Classico Lilla alle ore 19, il lavoro di ricerca di Alessandro Rodia dal titolo “il 1° Maggio a Francavilla. Le ragioni di una scelta”. Dopo i saluti del sindaco Vincenzo della Corte, di Giuseppe Cafueri presidente del Centro Culturale e di Carmelo Ciracì presidente dell’Università della Terza Età, è intervenuto Francesco D’Alema, presi-dente del consiglio comunale. Il professore Giusep-pe Fedele ha incuriosito i presenti con interessanti spunti di riflessione essendo stato per alcuni fatti raccontati da Rodia, “spettatore”.Rodia che storico non è (come egli stesso puntua-lizza nella prefazione) svela in questo libro, con documenti e dovizia di particolari, le ragioni che molti anni addietro portarono il consiglio comunale dell’epoca a decidere che l’organizzazione delle ce-lebrazioni del primo maggio fossero curate diretta-mente dall’amministrazione comunale – circostanza questa che si verifica puntualmente di anno in anno- quando in tutta Italia è un compito che svolgono le organizzazioni sindacali.“All’inizio degli anni ’80 – dice Rodia – le prime

riunioni a cui ho partecipato, in qualità di dirigen-te politico del Pci convocate presso il Comune ri-guardavano la organizzazione della festa del primo maggio. Facevo fatica a convincermi del fatto che era assolutamente vietato aderire con le bandiere di partito. Una decisione del Consiglio sanciva tale divieto. Nelle discussioni mi accorgevo però che quasi tutti gi strenui difensori di tali scelte non ne conoscevano bene le ragioni. Su questo “sentito dire” scaturisce una ricostruzione storica intangibile ma anche l’ini-zio di una riflessione che altri potranno integrare”.Il presidente del consiglio Francesco d'Alema, che ha personalmente sostenuto le spese della pubblica-zione del lavoro osì scrive nella presentazione: “Il lettore, spinto dalla curiosità dell’autore, potrà tro-vare in questa pubblicazione molti spunti di rifles-sione circa la festa del lavoro a Francavilla e potrà arricchire le proprie conoscenze riguardo un pezzo di storia che è abbastanza recente ma che appare di-stante anni luce e da cui è possibile trarre elementi utili per interpretare alcune dinamiche della società dei nostri giorni”. Il consiglio comunale, a fronte di alcuni tragici avvenimenti (nel maggio del ’45 fece clamore la notizia della morte di quattro francavil-lesi, i fratelli Chionna, Cosimo Carrieri e Cosimo Pesce) e di altri luttuosi eventi accaduti ancor prima (dal delitto di Elio Galiano per il quale venne ingiu-stamente incolpato nel 1925 il socialista Costantino Gargaro un operaio cavapietre al delitto del con-tadino Luigi Pentassuglia nel 1922) per giungere all’uccisione l’1 maggio del ‘48 del “qualunquista” Salvatore Fanizza detto “lu Scazzatu”, decretò il 15 aprile del 1957 che “la Festa del Lavoro in questa città sia festeggiata in modo tale che tutti i cittadini, i quali vivono di lavoro e per il lavoro, si ritrovino uniti intorno alla Bandiera Nazionale e quella del

nostro Comune per attestare come è scritto – La Re-pubblica Italiana è fondata sul lavoro-“.Fu sancita così la decisione che l’organizzazione

della ricorrenza sarebbe stata curata e gestita diretta-mente dall’amministrazione comunale.Un rito che si ripete ancora oggi.

ATTUALITÁ/ 1° MAGGIOdi Maria Angelottie Gianni Cannalire

Come ogni anno l’am-ministrazione comu-nale di Francavilla, in

collaborazione con le orga-nizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ha premiato con una pergamena ed una targa commemorativa 8 la-voratori. Di questi quattro sono stati segnalati dalle organizzazioni sindacali e

quattro dalla stessa ammini-strazioni civica.I quattro segnalati dal sin-dacato sono stati: Cosimo Ciracì (63 anni, pensionato ex operaio ILVA), Caterina Suma (63 anni, pensiona-ta ex bracciante agricola), Cosimo Gallone (47 anni, sindacalista), Francesco della Porta (63 anni, pensio-

nato ex impiegato); quelli invece scelti dalla politica sono stati Aldo Micocci (63 anni, pensionato ex opera-io ILVA), Oronzo Balestra (65 anni, dirigente scolasti-co in pensione), Francesco Simone (78 anni, dirigente sportivo in pensione), Tom-maso Carissimo (84 anni, imprenditore agricolo).

GLI OTTO PREMIATIIN MUNICIPIO

• TUTTI I PREMIATI INSIEME AL SINDACO DELLA CORTE, ED AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO D'ALEMA.

Rivissuti in un libro i gravi episodiaccaduti a Francavilla prima e dopo il fascismo

É dal 1957 che il Comune organizza - di concerto con i sindacati - la Festa del Lavoro senza bandiere di partito

“A Francavilla la piaga della disoccupazione ha raggiunto livelli signifi-

cativi.Le cifre parlano di un 30% di persone che non hanno lavo-ro”: è quanto ha dichiarato a “Franca…mente”, Giovanni Albano segretario provincia-

le della Uil.Corradino De Pascalis, se-gretario confederale della Cisl ha invitato tutti a porre una riflessione su varie vi-cende: dalle bonifiche, tra-sformate da grande opportu-nità in cappio al collo dello sviluppo locale al Porto, al

fotovoltaico, per finire con tutte le altre vertenze aper-te”. Per la Cisl e non solo occorre ripartire nella di-scussione dalla piattaforma unitaria del 10 luglio 2009 che rilancia e propone azioni a livello occupazionale e di sviluppo economico.

A Francavilla cresce il numero dei disoccupati

• LA COPERTINA DEL PREZIOSO E STORICO VOLUME SCRITTO DA ALESSANDRO RODIA.

• UN MOMENTO DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO A CURA DEL PROF. GIUSEPPE FEDELE (TERZO DA SINISTRA) PRESSO IL LICEO CLASSICO "LILLA".

Le preoccupazioni dei sindacati

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di Pietro FilomenoFRANCAVILLA FONTANA

La notizia è questa: da giovedì 21 aprile 2011, la Regione ha lanciato on-line il portale pugliaevents.it.

Di che si tratta?Di un nuovo strumento mediatico in cui con-fluiranno tutti gli eventi organizzati in Puglia dagli operatori che intendono promuovere le loro iniziative.Nove le categorie previste: arte e cultura, sport e ambiente, business e fiere, teatro e danza, cinema, musica, tradizione, enoga-stronomia, intrattenimento. Non è il solito sito web, ma il migliore di questo genere che sia stato pensato e realizzato: non solo in Pu-glia, ma – a parere di chi se ne intende – in tutt’Italia. Sarà uno strumento di raccordo dei tanti portali, privati e poco funzionali, che si pre-figgono lo stesso scopo: promuovere il terri-

torio attraverso eventi di qualità capaci di at-trarre turisti. Naturalmente, sarà strettamente integrato con viaggiareinpuglia.it, il portale ufficiale del turismo della Regione. Il pro-getto è stato realizzato dal Teatro pubblico pugliese con i soldi del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).Tutto questo per arrivare a dire: in che mi-sura la "Città degli Imperiali" vorrà e potrà approfittare del nuovo portale? L’offerta è rivolta ai privati e al pubblico, ai singoli operatori e agli amministratori comu-nali. I privati non possono più lamentarsi, come fanno spesso, di essere lasciati soli. Questa volta la politica ha fatto la sua parte. Ora toc-ca a loro. Come è noto, gli amministratori lo-cali hanno poco da promuovere e quel poco lo promuovono male. Per esempio: fanno un gran parlare della Settimana Santa, esaltan-

dola oltre misura, ma non la si vede inserita a pieno titolo negli itinerari del turismo reli-gioso delle migliore guide regionali. La politica culturale del Comune è fallimen-tare da anni. Avremmo potuto avere un te-atro comunale e non ce l’abbiamo. Il teatro Imperiali è tale solo di nome, non di fatto. Le amministrazioni del passato avrebbero potuto rilevare il Teatro Schiavoni e non lo fecero. Fu, come si sa, distrutto dalla spe-culazione edilizia privata. Avremmo potu-to avere un museo della civiltà contadina e l’abbiamo regalato, irresponsabilmente, al Comune di Oria.Si potrebbe mettere in piedi un museo arche-ologico raccogliendo i reperti rinvenuti nel centro urbano e nei dintorni, ma si rimane inerti. Il Palazzetto dello sport, di cui si parla da ol-tre quarant’anni, sarebbe finalmente pronto

a luglio. Niente vero: è stato costruito solo il grezzo. Mancano servizi e parcheggi, ma soprattutto mancano i soldi.E poi, chi lo gestirà? La fine del pallone tensostatico non fa spe-rare niente di buono. Il sindaco Della Corte promette mari e monti, ma rimanda tutto alla fine del restauro di Palazzo Imperiali. C’è chi ipotizza di farne un museo, chi una pinacoteca e chi, addirittura, un casinò. Non entriamo nel merito, ma nel metodo sì: che senso ha restaurare un manufatto senza averne prima programmato l’uso? A scelta decisa, che si farà? Si ricominceran-no i lavori, con spreco di tempo e di danaro. Come si possono fare errori di metodo così gravi? Ci era stata promessa una vera sede della bi-blioteca comunale… Basta, per carità di patria.

La Regione ha lanciatoon-line il portale pugliaevents.it

In che misura la "Città degli Imperiali" vorrà e potrà approfittare del nuovo portale?

• LA HOME PAGE DI PUGLIAEVENTS.IT. • UNA IMMAGINE DEL RESTAURANDO "PALAZZO IMPERIALI" A FRANCAVILLA FONTANA (FOTO: GIANNI CANNALIRE).

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FRANCAVILLA FONTANA

Il mese scorso si è affacciato sul panorama della politica fran-cavillese una nuova compagi-

ne politica. Un movimento che si chiama “Nuovo Polo”. Ne fanno parte uomini politici che, nell’ul-tima campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale a Francavilla, erano su fronti oppo-sti. Ora invece sono insieme, dal-la stessa parte. E sono un gruppo che, numeri alla mano, è la secon-da forza politica in seno all’Assise cittadina. Ne è portavoce il giova-ne avvocato Luigi Galiano, ex Udc e candidato per il partito di Casini e Curto contro Della Corte (contro cui perse il turno di ballottaggio) nelle amministrative del 2009. Da acerrimo avversario di Vin-cenzo Della Corte in campagna elettorale a co-fondatore del Nuovo Polo, stampella della maggioranza guidata da Della Corte. E’ coerenza che va a farsi benedire o perchè, come dice il

vecchio saggio, solo gli stupidi non cambiano mai idea?Più che acerrimo avversario, ho rappresentato per la città un'au-tentica alternativa al modo di ve-dere la figura del Sindaco e della politica in genere: non ho cam-biato idea su nulla, anzi ne sono sempre più convinto che Fran-cavilla avrebbe avuto bisogno di una sferzata di novità. Purtroppo, ed è sotto gli occhi di tutti, aven-dolo detto e ridetto in tutte le lin-gue, la mia parentesi nell'UDC è terminata per responsabilità di "terzi" e, a distanza di quasi due anni, ho ritenuto opportuno tira-re le somme e fare un resoconto della gestione amministrativa Della Corte. Perciò, mi sono se-duto intorno ad un tavolo con altri cinque amici, dando vita a questo "Nuovo Polo". La particolarità di questo nuovo gruppo sta nel fat-to che ognuno di noi proviene da esperienze politiche diverse (ma

non troppo) e, soprattutto, da con-trapposte posizioni assunte nella campagna elettorale del 2009: in-fatti, vi sono tre consiglieri comu-nali che hanno vinto quest'ultima competizione .(Giuseppe Capo-bianco - FLI, Giuseppe Cavallo - DC, . Mariano Lasorsa - indi-pendente di destra), mentre gli al-tri tre no (il sottoscritto, Tommaso Attanasi e Camillo Camassa, tutti ex UDC). Orbene, il primo gruppo si è reso conto che questa ammi-nistrazione non era proprio quella che si aspettava, avendo probabil-mente disatteso qualche aspetta-tiva per il rilancio della città. Al contrario, l'altro gruppo ha potu-to apprezzare che questa ammini-strazione proprio così maldestra non è, avendo comunque profuso energie, risorse ed impegno im-portanti per il bene di Francavil-la. Da qui, è nata l'idea-esigenza di confederarsi in un Nuovo Polo che desse fiato a voci critiche, ma

costruttive al tempo stesso. Per quanto riguarda la coerenza, in-vece, questa è sotto agli occhi di tutti, atteso che ho votato in con-siglio comunale (insieme all'UDC prima, e con il Gruppo Indipen-dente dopo) la maggior parte dei provvedimenti di questa ammini-strazione, proprio perchè (UDC o no) siamo e rimarremo sempre uomini di centro-destra.Il nuovo polo vanta ben sei rap-presentanti in consiglio comu-nale. Cosa questa che ne fa il secondo partito in seno all'assi-se. In politica i numeri contano e non poco. Sei voti in più, in qualche caso, potrebbero essere fondamentali per la maggioran-za. Quanto farete "pesare" il vo-stro peso?Rappresentando la seconda forza del consiglio comunale, l'ammini-strazione dovrà per forza di cose dialogare con noi. Ma, mi preme sottolineare, come questo gruppo non si pone con intenti bellicosi, ma vuole collaborare per lo svi-luppo e la crescita della nostra città. Per questo motivo, intendia-mo dare una mano ed un apporto di nuove idee alla maggioranza, con la quale vogliamo collabora-re per realizzare insieme tutta una serie di progetti utili per la cresci-ta socio-economica-culturale di Francavilla. Mi auguro che il no-stro peso consista proprio in que-

sto, e cioè nel far si che l'ammini-strazione voglia prendere in seria considerazione le nostre proposte che, confrontate con le loro, por-tino a quell'unico risultato che ci interessa: il miglioramento della città.Questione "visibilità", la stessa che ha portato alcuni del grup-po, tra cui in modo particolare la "frangia" ex Udc, a lasciare il partito di Uccio Curto. I nume-ri di cui sopra potrebbero farvi ambire ad avere una rappresen-tanza in giunta. Lo farete?Il termine "visibilità" ritengo che possa assumere un'accezione po-sitiva o negativa a seconda del contesto nel quale viene utilizza-to, delle persone che la chiedo-no, nonché del fine per il quale viene richiesta. Mi sia consentito dire che se la visibilità la chiede Luigi Galiano, un giovane che in pochi mesi ha sconvolto le cano-niche logiche di partito e che con pochi (ma validi) uomini ha qua-si vinto le elezioni contro tutto e tutti, se la visibilità viene chiesta per occupare legittimamente "po-sizioni politiche" che consentano di lavorare per la crescita del territorio e non per meri interessi personali, allora la "visibilità" ha certamente un'accezione positiva. Il fatto che il sottoscritto abbia ri-cevuto un consenso così ampio e che oggi, pur senza aver vinto le elezioni, riesca a mettere insieme un gruppo di sei consiglieri co-munali non può lasciare indiffe-rente neanche il più distratto dei politologi. Un posto in giunta? Perchè no, abbiamo gli uomini, le professionalità e le idee per dare una grossa mano a questa ammi-nistrazione.

Il "nuovo polo" si presentacon armi pacifiche

• SEI CONSIGLIERI IN TUTTO: SUDDIVISI TRA COMPONENTI DEL "GRUPPO MISTO" E DEGLI "INDIPENDENTI".

• L'AVV. LUIGI GALIANO.

• FRANCAVILLA, UNA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE.

di Maria Angelotti

Fotoservizio: Giovanni di Noi

Il portavoce, l'avv. Luigi Galiano (ex UDC), in questa intervista dice che il gruppo dei sei consiglieri intende operare in termini costruttivi

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FRANCAVILLA/ ATTUALITÁ di Sergio Tatarano

Città delle auto? Meglio in bici!L’auto è un problema... eppure a Francavilla parcheggiare sui marciapiedi o sugli scivoli per disabili è una pratica diffusa

Un test proposto su inter-net nel mese di aprile, ha fornito spunti sul perché

i Francavillesi troppo spesso preferiscano muoversi con un mezzo inquinante come l’auto piuttosto che a piedi o magari in bicicletta.

Francavilla città dell’autoC’è la convinzione che i citta-dini francavillesi siano desti-nati a non poter modificare le loro abitudini, in una visione apocalittica che si arrende agli eventi e che non è in grado di governarli o indirizzarli.Un Comune ha il dovere di programmare e di operare una scelta di promozione, dell’auto oppure di mezzi pubblici, bici e zone pedonali.Se non si creano le condizioni, difficilmente il cittadino rinun-cerà alla comodità dell’auto, il

cui uso oggi viene invece quasi sollecitato dalle scelte dell’am-ministrazione.

Auto ed inquinamentoSugli ultimi numeri de "ilbrin-disino" si è giustamente posto il quesito al sindaco in ordine alle scatole vuote delle cabine antismog, che pare non funzio-nino e non rilevino nulla. Una città che non conosce i suoi problemi, come fa a risolverli?

Vie cittadine?Discariche per auto!

Se guardiamo le foto delle città di molti anni fa, con le strade così larghe e senza auto, venia-mo assaliti da un senso di pace e serenità, benessere fisico e padronanza degli spazi.L’auto è un problema anche come fattore di inquinamento acustico e come impatto visi-vo, eppure a Francavilla par-cheggiare sui marciapiedi o sugli scivoli per disabili è una pratica diffusa.

Dov’è la politica: parole…I programmi dei candidati sin-daci annoverano tutti, tra le priorità, le piste ciclabili, ma non se ne è mai sentito discu-tere.Su questo giornale si discusse alcuni mesi fa di chiudere via Roma, però la sfida non è stata raccolta e il dibattito sul PUG sembra per ora impermeabile alla mobilità.

…fattiLa politica a Francavilla, ha come unico interesse la crea-zione di nuove vie di fuga per

l’auto e la ricerca di un posto dove lasciarle. Il punto, sia chiaro, non è chiu-dere una strada al traffico o creare un km di pista ciclabi-le: siamo infatti risucchiati in un’ottica “automobile centri-ca”, per la quale cioè la città è pensata in funzione del traffico veicolare e non piuttosto per i cittadini. Promuovere un mezzo alterna-tivo all’auto vuol dire optare per una città più silenziosa, più bella e gradevole, più pulita, più “nostra”. Perché altrove-in realtà più o meno grandi della nostra - si può e qui no?

Che fare?Un tema come la mobilità do-vrebbe appassionare e dividere in quanto campo di battaglia di due visioni opposte di città. In-vece, nulla.Occorre subito un ampio dibat-tito sul tema, occorre scegliere tra due modelli: quello attuale favorisce l’auto; io ritengo che si debba invece puntare sulle zone pedonali e sull’uso della bicicletta, mezzo più efficiente (si arriva prima) ed economico (non comporta spese), oltre che ecologico e salutare per chi lo utilizza: il tutto attraverso una serie di misure di favore per i mezzi alternativi all’auto, il cui uso va invece scoraggiato.Una amministrazione moder-na compierebbe questa scelta. E una opposizione seriamente ambientalista e riformatrice en-trerebbe in sana competizione.L’augurio è che questo giorna-

le lanci un dibattito aperto sul punto. Personalmente, come ho fat-to sulla droga, sono pronto a studiare un piano concreto da

sottoporre ai cittadini, più che alla politica ormai impantanata e sorda alle sollecitazioni co-struttive.Da subito, chi ci sta?

• VIA BARBARO FORLEO: SCENA DI ORDINARIA VIABILITÁ CITTADINA STRAVOLTA DAL TRAFFICO.

Il sondaggioSu un campione di 75 persone, tolto un terzo di persone che lavora-no fuori Francavilla, il resto lavora in città e di questi la maggior parte usa l’auto (solo il 23% va al lavoro a pie-di); l’87% degli inter-

pellati usa inoltre l’au-to - con una frequenza variabile - anche per effettuare spostamenti di qualunque genere nella stessa città, in cui le distanze sono quasi sempre di poche centi-naia di metri.

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Carni Bovine, Suine e Pollami

Preparati di carne

FRANCAVILLA/ QUARTIERE S. LORENZO

Con bussola, matita e cartina alla mano, al via la sfida di "Orienteering"nel quartiere San Lorenzo. In molti si cimenteranno in questa gara

Il comitato volontario quar-tiere San Lorenzo con il patrocinio dell'Amministra-

zione comunale e in collabora-zione con l'associazione spor-tiva ASD Team Francavilla e l'associazione di Promozione Sociale Novaria, organizza la 1ª edizione della gara di Orien-teering quartiere San Lorenzo. L’appuntamento è per domeni-ca 29 maggio 2011 con ritrovo ore 8,30 e partenza ore 9,30 in Viale Abbadessa.Le iscrizioni dovranno perve-nire entro e non oltre mercole-dì 25 maggio 2011, esclusiva-

mente per iscritto con modulo fornito dal comitato organiz-zatore e compilato in ogni sua parte. Si tratta – fanno sapere gli or-ganizzatori – di una gara ago-nistica dislocata nel quartiere San Lorenzo Martire adatta a tutte le età. Il ritrovo dei par-tecipanti e dei giudici di gara è fissato per le ore 8,30 presso Viale Abbadessa. La partenza è fissata per le ore 9,30. La par-tecipazione alla manifestazio-ne è rivolta a tutti, senza limiti d’età, compresi i diversamente abili. Per i bambini di età infe-

riore a 7 anni la partecipazione deve essere garantita e accom-pagnata da un adulto maggio-renne con delega firmata. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre mercoledì 25 maggio 2011, esclusivamente per iscritto con modulo fornito dal comitato organizzatore e compilato in ogni sua parte.Per l’iscrizione alla partecipa-zione rivolgersi: - presso la sede del Comitato S. Lorenzo sito in via Trento n.50, il martedì, giovedì e saba-to, dalle ore 17.00 alle 19.00; - presso la scuola Terzo Circolo di Viale Abbadessa;- tel-Fax 0831/815194 TEAM FRANCAVILLA;- email: [email protected] quota d’iscrizione è fis-sata in € 2,00 e il pagamento dovrà avvenire contestual-mente all’iscrizione. All’atto dell’iscrizione verranno conse-gnati il pettorale e il testimone o cartellino di gara (è un ogget-to importante per l'orientista. E' infatti l'unica prova che possa testimoniare, per un concor-

rente, il passaggio per i punti di controllo. E' realizzato in mate-riale antistrappo e riporta, oltre ai dati che identificano il con-corrente, una serie di quadretti numerati.Seguendo la sequenza dei pun-ti di controllo, il concorrente deve colorare il testimone ad ogni punto raggiunto, nella posizione corrispondente al numero riportato in carta (e co-munque in sequenza).In caso di errore, esistono tre

quadratini contrassegnati dalla lettera R da utilizzare quali ca-selle di riserva in caso di errata colorazione chiamati PUNTI DI CONTROLLO (LANTER-NE).Gli organizzatori fanno anche sapere – tra le altre – che non saranno garantite le iscrizioni la mattina della manifestazio-ne.Sponsor ufficiale della manife-stazione Nuovarredo Gruppo Magri’.

• MARIO ZIZZO. • NELLA FOTO, IL PRIMO A DESTRA É FRANCO TARDIO.

• ECCO ALCUNE DELLE STRADE DEL QUARTIERE, E LUNGO LE QUALI DOVREBBE SVOLGERSI LA GARA DI ORIENTEERING.

• UNA SUGGESTIVA IMMAGINE DELLA PARROCCHIA DEL QUARTIERE, DEDICATA A SAN LORENZO MARTIRE.

L'iniziativa promossa da un comitato di volontari del quartiere - guidato da Mario Zizzo - avrà luogo domenica 29 maggio prossimo in viale Abbadessa a Francavilla

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CORRISANMICHELE

É in fase di “start” l’edizione 2011 – la undicesima, appunto – della mitica “Corrisanmichele”, in pro-

gramma a San Michele Salentino do-menica 15 maggio.Promossa dalla A.P.D. Atletica San Michele, la “Corrisanmichele” è una

gara podistica a carattere nazionale (in-serita nel circuito “Corripuglia”) che si svolge sulla distanza di 10 chilometri lungo un percorso misto (cittadino ed extraurbano). Entusiasmo, mostra, in-tanto, fiero ai microfoni de “ilbrindisi-no” il presidente della A.P.D. Atletica

San Michele, Mimmo Giannotte.«Nel corso delle dieci precedenti edi-zioni - spiega il presidente - si è avuta una crescita esponenziale dei parteci-panti. Questa circostanza mette in luce due fatti in particolare: lo spessore della manifestazione e la qualità. Que-sta corsa podistica è in forte crescita sul nostro territorio».Quanto agli obiettivi, così precisa Giannotte: «Puntiamo con questa ini-ziativa a far conoscere agli atleti che vengono da fuori regione, le bellezze della nostra terra e la grande qualità dei suoi prodotti.É per questo motivo del resto che i premi in palio consistono in un cesto a base di prodotti dell’eno-gastronomia locale».

Non esiste essere umano che non ne abbia sofferto in una qualsivoglia parte dell’ apparato muscolo-scheletrico, ma soprattutto non ne soffra. Erroneamente si tende a sottovalutare tale patologia, perché di malattia trattasi.È davvero sbagliato non rivolgersi agli specialisti del settore in questione, in quanto il suo evolversi è causa di conseguenze che portano molto spesso a inabilità con il trascorrere del tempo. L’artrosi è una patologia che tende a degenerare, faccio un esempio: “L’artrosi cervicale”.Tale degenerazione colpisce inesorabilmente le vertebre della zona alta della colonna vertebrale per intenderci quella del collo, tali vertebre in seguito a detta degenera-zione possono essere già sede di protrusioni discali ossia piccole ernie del disco intervertebrale (disco situato tra una vertebra e l’altra). Le cause dell’artrosi possono essere diverse, la degene-razione può essere dovuta a traumi subiti in passato, al tipo di lavoro che si fa’, ad una forte tensione muscolare del distretto corporeo cervicale, che inevitabilmente li-mita i movimenti propri del tratto cervicale stesso. Come sopracitato erroneamente in troppi sottovalutano il feno-meno artrosico, che però provoca l’interessamento spes-se volte di vasi sanguigni importanti che irrorano parte

dell’encefalo (cervello) e non solo, fasci di nervi quali quelli del braccio e della mano, di conseguenza la cer-vicalgia si complica e diviene una cervo-brachialgia, e tutto questo per il paziente diviene molto frequente-mente un serio problema e non avrebbe dovuto certo essere quello il momento di rivolgersi allo specialista, utilizzo il condizionale perché a quel punto il paziente stesso se ne renderà seriamente conto e lo farà. Oltre questi appena citati, le origini dell’artrosi cervi-cali possono essere altre, a partire dall’appoggio plan-tare, quindi alla postura sia in fase di cammino (dina-mica), che da fermo (statica) questo si può valutare con l’esame barobodometrico, mediante l’uso della pedana stabilometrica, tale esame ci dirà se esiste un'altra ori-gine, potrà essere per esempio il bacino non allineato (dismetrico), nel qual caso ci troveremmo a dover va-lutare anche le ginocchia, che nell’eventualità vi fos-se tale dismetria andranno in sofferenza, così come la zona lombo-sacrale.Un’ulteriore punto di origine può essere la mandibola, e tutto il sistema dentario per cui occorre spesso fare una radiografia temporo-mandibolare onde valutarne la possibilità e poterla escludere o confermare.Per le ragioni prima citate, il dolore cervicale a vol-te improvvisamente scompare come vi fosse stata una vera e propria guarigione, in realtà per i meccanismi di compensazione che il nostro cervello mette in atto, il dolore stesso comparirà in altre zone corporee come scrivevo prima, per esempio: a livello lombare provo-cando una lombalgia della quale scriverò in un prossi-mo articolo, ancora delle ginocchia (quindi gonalgia) e così via. La raccomandazione che da professionista ho l’obbligo di fare, è quella di non sottovalutare l’artrosi in quanto, volendo ripetermi, parliamo di patologia degenerativa con tutto quello che essa comporta.

FisioterapistaDott. Massimo Destratis

CULTURA & SALUTE

L'artrosi è una patologia

• DA SINISTRA, IL PRESIDENTE MIMMO GIANNOTTE. A SEGUIRE VITO MACELLETTI, GIACOMO LEONE E ANTONIO LODETO.

• LA PARTENZA DELLA "CORRISANMICHELE" NELLA PASSATA EDIZIONE 2010.

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L'INTERVENTO

A settembre, dopo 40 anni di servizio molti an-dranno in pensione. Credo, però, che più che per raggiunti limiti contributivi per raggiunti limiti di sopportazione.Nella PA c’è sempre stato il caos ma mai come negli ultimi anni. A complicare le cose e la vita è arrivata la Gelmini che di scuola ne capisce quan-to io di astronomia e l’illusionista Brunetta che con la formula magica “150 bim bum bam” vole-va cambiare la pubblica amministrazione.Con il decreto 150 ha rivoluzionato il tutto, ha parlato di meritocrazia senza attivare il minimo criterio di valutazione, ha conferito poteri ai di-rigenti senza prima valutare lo stato delle cose.Sicchè, dirigenti incapaci, incompetenti e pre-suntuosi, già sopportati, si sono sentiti ancor più spalleggiati dai poteri conferiti in materia di prov-vedimenti disciplinari, punizioni e licenziamenti.Dalle mie parti si dice “ se vuoi vedere un fes-so basta mettergli la coppola in testa” ovvero, appena ricevuto un potere il fesso subito lo usa in modo maldestro per affermare autorità senza autorevolezza.Un rivoluzione nella pa sino a creare dissesti an-che finanziari.In modo particolare nel mondo scolastico si regi-strano tagli notevoli, senza logica e senza preven-tiva valutazione; tagli enormi alle spese di funzio-namento che è alla base della didattica.Ovvero, tagliando le spese per fotocopie, per ac-quisti di cancelleria, pennarelli , cd e floppy auto-maticamente si rallenta la didattica.Ma come se i tagli non bastassero aumentano le spese; nel mentre si risparmia sul funzionamento si aggiungono i costi delle visite fiscali che ora vengono reclamate dalle ASL. Nel mentre diminuiscono i trasferimenti agli Enti locali, gli stessi tagliano servizi alle scuole che, per esempio, all’improvviso devono accollarsi

l’onere della vigilanza e dei collegamenti di al-larme. Per dirla in breve con minori fondi si devono fron-teggiare maggiori servizi e costi.Poi qualcuno ha detto che non avrebbe messo le mani nelle tasche dei cittadini. E’ vero lui no ma le fa mettere dagli enti locali che tagliano i servizi e le famiglie devono comunque garantire la co-pertura finanziaria e, quindi, aumento delle tariffe mensa, aumento delle tasse scolastiche, acquisto diretto di carta igienica e per fotocopie e così via.Peccato che nessuno, nemmeno la Gelmini, si sia accorta che nella scuola, invece, si sprecano mi-lioni per attività inutili, per fantomatici corsi di recupero e sostegno a 50 euro all’ora senza alcu-na ricaduta, per progetti che parlano di tutto e di niente trascurando l’attività curriculare o, ancor peggio sostituendo la normale attività con proget-ti a pagamento.Milioni di euro per i vari cassaintegrati- ex LSU su cui campano molte società a scatole cinesi, con scarse prestazioni, incentivazione dl lavoro nero e via di seguito.Le tante attività pomeridiane nelle scuole com-portano spese di energia, riscaldamento, straordi-nari e materiale.Quanto sarebbe bello se riprendessimo a fare scuola in modo serio, con programmi precisi e completi.Gli alunni degli istituti commerciali studiano solo il bilancio delle aziende ma non trattano nemme-no per un attimo il bilancio degli enti pubblici.Può essere licenziato un ragioniera che conosce solo una parte di quello che è richiesto sul mer-cato del lavoro?E’ solo un esempio per dire che i neo diplomati, oltre a non saper compilare un modello di versa-mento o una lettera, sono impreparati per il mon-do del lavoro.

Il discorso è lungo e meriterebbe approfondimen-ti anche sulla stessa formazione dei docenti per la cui formazione ed aggiornamento si spende poco, molto poco.A Brunetta serviva solo dare l’impressione del rigore, della meritocrazia, dell’ordine; peccato che non si sia reso conto che invece di tagliare lo stipendio per i giorni di malattia dovrebbe far revisionare qualche milione di 104 che qualcuno beneficia pure per il parente che sta a Canicattì o

per il cane investito per strada.Ma spesso i medici che compongono le commis-sioni mediche sono candidati alle comunali, pro-vinciali e regionali e, quindi, la clientela fa co-modo.Più invalidità riconosciamo e più voti prendiamo. E’ questione di etica, di morale, di onestà. Ma di che parliamo?

Gaetano Roma,Francavilla Fontana

La pubblica amministrazione, "povera" PA!

• IL MINISTRO BRUNETTA. • IL MINISTRO GELMINI.

FRANCAVILLA/CULTURA

Censite da un laureando le cinquecentinedella biblioteca dei padri Redentoristi

Il patrimonio dei libri anti-chi esistente a Francavilla Fontana è ampio e di qua-

lità.Nello stesso tempo è diviso e non coordinato, sconosciuto e inaccessibile. Diviso tra diverse bibliote-che, soprattutto private, e non coordinate tra di esse. Sconosciuto perché non è censito e reso pubblico, inac-cessibile perché non sempre consultabile per lo stato di degrado in cui si trova e per i costi di ordinaria gestione. A conoscere parte di questo patrimonio librario, viene ora in aiuto la tesi di lau-rea, in Storia della stampa e dell’editoria, di Antonio Ros-so: Le cinquecentine della biblioteca dei Padri Reden-toristi in Francavilla Fontana (Università del Salento, Fa-coltà di Beni culturali, rela-tore Alessandro Laporta, a.a. 2008-2009, pp. 190). Il lavoro è suddiviso in quat-tro capitoli, con introduzione, conclusioni, indici, biblio-grafia e sitografia. Lo scopo della tesi, si legge nell’introduzione, è conosce-re, riportare alla memoria e valorizzare una biblioteca tramandata da un istituto re-ligioso, luogo «di formazione di tante generazioni, sia per gli uomini di Chiesa e sia per i laici» (p. 3). Nel primo capitolo è riporta-ta, per sommi capi, la storia del convento dei Padri Re-

dentoristi, la cui origine risa-le al 1322 (dodici anni dopo la fondazione di Francavilla Fontana). Nel secondo si accenna alla cultura e alle biblioteche del-la Congregazione, strumenti di formazione e istruzione dei congregati espressamente voluti dal fondatore Sant’Al-fonso de’ Liguori. Nel terzo si tratteggia la sto-ria della biblioteca. La man-canza di fonti documentarie non lo provano, ma è certo che gran parte del fondo ori-ginario andò perduto in se-guito alle soppressioni napo-leoniche del 1809 e a quelle unitarie del 1861-1866. Fu risistemata nel 1972, da padre Franco Ballarano. Oggi conta «oltre settemila volumi provenienti da vari luoghi, tra i quali Firenze e Napoli, dal vecchio fondo, da raccolte private e dalla ricca biblioteca del cardinale Giu-seppe Renato Imperiali, che a suo tempo era considerata una delle più celebri d’Euro-pa e che faceva bella mostra di sé nelle sale de castello di Francavilla Fontana. Di essa mons. Giusto Fontanini stilò il catalogo nel 1711» (p.13). Vi si contano 45 cin-qui-centine e 400 secentine. Notevole il numero di riviste, periodici, soprattutto di spiri-tualità e di pastorale. La cata-logazione è manuale.Nel capitolo quarto, il più corposo, è riportata la sche-

datura delle 45 cinquecenti-ne, scientificamente intestate e catalogate. Le schede sono compilate seguendo il criterio cronolo-gico, segnatamente dal 1509 al 1599. Riportano autore, titolo, stampatore, anno di edizione, motto, marca, tipi di caratte-re, segnatura, illustrazioni, formato, stato di conserva-zione e altre annotazioni. Completano il capitolo le tavole dei frontespizi e quel-le, come vengono definite dall’autore, «delle curiosità» perché contengono «partico-lari interessanti delle singole opere» (p. 4).Nelle conclusioni, Rosso stila un bilancio: le opere sono «quasi esclusivamente di carattere religioso, scrit-te soprattutto da uomini di Chiesa e ad uso prevalente degli stessi» (p. 165), del tutto simile a quelle presen-ti nelle altre biblioteche dei Redentoristi; la mancanza di un catalogo informatico impedisce l’accesso on-line al patrimonio librario; è ne-cessario ridefinire la colloca-zione dei volumi per sfruttare al massimo la capienza della biblioteca e la migliore frui-bilità degli stessi; infine, se ne suggerisce il restauro.

• LA CHIESA-CONVENTO DEI LIGUORINI.

di Pietro Filomeno

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Avv. Marina della CorteUnione Nazionale Consumatori

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Il consumatore, gli acquisti ed il post-vendita: ecco come

comportarsi e (soprattutto)ecco cosa fare

Il cellulare appena acquistato non funziona? Occhio al difetto!

L’esigenza di tutelare i consumatori in me-rito agli aspetti post vendita di “beni mo-bili di consumo” (es. cellulare, elettrodo-

mestici, autovetture, ecc.) deriva dalla scarsa conoscenza dei propri diritti sulla garanzia dei suddetti beni quando non sono “conformi” al contratto e dal non infrequente tentativo di al-cuni venditori di approfittare di tali lacune per sottrarsi ad ogni responsabilità. Un bene non è conforme quando presenta vizi o difetti fisici ovvero è inidoneo all'uso al qua-le serve abitualmente ovvero, pur immune da vizi o difetti, non sia corrispondente alle aspet-tative del consumatore così come prospettate dal venditore. Si ha difetto di conformità anche nel caso di imperfetta installazione del bene se contrattualmente a carico del venditore o sotto la sua responsabilità ovvero se effettuata dal consumatore in modo non corretto a causa di una carenza nelle istruzioni. In tutti questi casi il venditore è responsabile e il consumatore ha diritto al ripristino del-la conformità del bene a spese del primo (in particolare: spedizione, mano d’opera e ma-teriali necessari per rendere conformi i beni), mediante riparazione o sostituzione entro un congruo termine, ovvero alla riduzione del prezzo o alla risoluzione del contratto (quindi al rimborso del prezzo). All’acquirente è rimesso un onere di denun-cia: il consumatore, infatti, decade dai diritti connessi alla garanzia legale se non denuncia al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla scoperta (art. 132, comma 2, Cod. cons.) e non oltre 26 mesi dalla consegna del bene. Il compratore però è esonerato dall’onere di denuncia, oltre che nel caso di occultamento da parte del venditore del difetto di conformità, nel caso in cui questi abbia riconosciuto la difformità. La legge non specifica le modalità di denuncia, né specifi-che istanze di verifica, per cui sarà sufficiente che i consumatori predispongano una denun-cia sommaria che ponga il venditore a cono-

scenza del difetto. I difetti che si manifestano entro 6 mesi dalla consegna si presumono già esistenti a tale data, salvo che ciò non sia in-compatibile con la natura del bene o del difet-to di conformità.

CASI PRATICIE CONSIGLI UTILI

1. Il bene non presenta i requisiti promessi e il venditore nega la sostituzione

o il rimborsoNell’evenienza in cui il bene acquistato non presenti le caratteristiche e qualità pubbli-cizzate con il modello campione (ed. ci vie-ne consegnato uno scooter di colore diverso da quello richiesto) ovvero non garantisca le prestazioni decantate dal venditore, il consu-matore ha diritto a recarsi dal negoziante per chiedere il rimborso o la riduzione del prezzo o la sostituzione del bene.Le statistiche dimostrano che quasi mai si ottiene il rimborso, così come una riduzione del prezzo; anzi capita spesso di imbattersi in negozianti poco solerti nell’esperire qualsiasi rimedio; se si è fortunati in alcuni casi propon-gono, se disponibile, un altro bene con i requi-siti richiesti, previo versamento di una diffe-renza di prezzo (sistematicamente il bene con tutte le qualità che ci hanno promesso costa di più), oppure un buono di reso con il quale effettuare altri acquisti. Questi comportamenti sono in violazione di legge: il contratto di ven-dita non è stato rispettato quindi, se quanto ci viene offerto non è soddisfacente, dobbiamo inviare subito una lettera per chiedere il rispet-to dei nostri diritti, denunciando la non con-formità del prodotto al venditore ed anche la eventuale pratica commerciale scorretta messa in atto durante la vendita.

2. Ci viene detto di rivolgerci direttamente al centro assistenza del produttore

per la riparazione Non è insolito che quando ci rechiamo dal venditore per lamentare un difetto o un guasto del prodotto, questi ci dica che non è responsa-

bile lui direttamente ma che è necessario por-tarlo al centro di assistenza del produttore, che provvederà alla riparazione in garanzia. Bisogna fare attenzione: se ci rivolgiamo di-rettamente al centro di assistenza rischiamo di perdere la possibilità di rivolgerci direttamen-te al venditore, di far valere la garanzia lega-le e di dover anche pagare eventuali spese di riparazione. E’ il venditore che deve attivarsi per la riparazione: ritirare il prodotto e portar-lo al centro di assistenza o provvedere alla sua riparazione, eventualmente inviando un tecni-co presso il nostro domicilio (es. una lavatri-ce), poiché la legge impone a lui di sostenere responsabilità e costi della riparazione e del ripristino della conformità del bene, ovvero di provvedere ai rimedi alternativi del caso.

3. La riparazione dura troppoSi tratta purtroppo di un comune disservizio: la riparazione dura così tanto da privarci del bene per un periodo rilevante e crearci note-voli inconvenienti. E’ il caso di tutti quei beni il cui uso quotidiano li rende indispensabili, come l’automobile, il telefonino, il frigorifero. La legge non indica tempi limite per la ripara-zione, ma fa riferimento al concetto di “con-gruo termine”, che varia molto in funzione della natura del bene e dell’uso che il consu-matore ne fa. Occorre fare dunque le dovute sollecitazioni e se necessario una lettera di messa in mora formale. Se la riparazione con-tinua a tardare, si ha titolo per pretendere un rimedio alternativo: sostituzione o rimborso del prezzo.

4. Il guasto si ripete nel tempo e rischia di verificarsi anche a garanzia scaduta

Alcuni beni nascono con un difetto destinato a riproporsi, anche dopo accurate riparazioni: che sia dovuto ad una cattiva progettazione del prodotto, che sia dovuto al difetto delle stesse parti di ricambio, non può certo essere il con-sumatore a farne le spese. In questi casi le continue riparazioni del pro-dotto comportano, nella sostanza, una impos-sibilità di godimento del bene stesso da parte

del consumatore. Sarà, quindi, importante non aspettare lo scadere della garanzia e chiede-re al venditore una definitiva risoluzione al problema oppure la sostituzione del bene non conforme. Va chiarito che la sostituzione di una parte o del bene intero non prolunga il periodo della garanzia legale, la cui scadenza rimane fissata a 24 mesi dalla data di acquisto; va però anche ricordato che una riparazione, ripetuta e sem-pre non risolutiva, può rappresentare un difet-to di conformità di fatto non sanabile rispetto al quale si può chiedere, oltre che la sostituzio-ne, una congrua riduzione del prezzo.

5. L’addebito dei costi di riparazioneè illegittimo

Il ripristino in garanzia del prodotto difettoso deve avvenire senza spese per il consumatore. Capita purtroppo che più o meno pretestuo-samente ci venga imputata in qualche misura una responsabilità per il guasto: cattivo utiliz-zo del bene, carenza di manutenzione, danni da usura eccessiva ecc., tutte contestazioni che spesso è impossibile verificare, poiché sola-mente il tecnico che ha ispezionato il prodotto può aver verificato il suo reale stato. Ricordiamo che per i primi sei mesi si presu-me che il guasto sia imputabile ad un difetto esistente al momento della consegna del bene, quindi non sarà il consumatore a dover prova-re la propria incolpevolezza. I problemi sorgono successivamente a tale pe-riodo. Se siamo assolutamente certi di aver utilizzato il bene secondo le istruzioni fornite dal pro-duttore e secondo l’ordinaria diligenza: - nel caso il prodotto non sia ancora stato ri-parato, ritiriamolo e facciamolo visionare da un altro centro assistenza/riparatore di fiducia; - se invece la riparazione è stata già effettuata, chiediamo al venditore ed al centro assisten-za tutta la documentazione tecnica sul guasto comprovante il lavoro svolto (ed i pezzi sosti-tuiti), per contestare formalmente il costo ad-debitato, nel caso anche attraverso una perizia tecnica.

In cinque punti, ecco a cosa prestare attenzione. I consigli dell'esperto

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Maratona, per Andriani un sofferto addio

Si chiama “Adriatica con il cuore”. È una manifestazione sportiva con fi-nalità benefica. Ad organizzarla è il

maresciallo dell'Aeronautica Arcangelo Roma, francavillese trapiantato, per mo-tivi di lavoro nel profondo nord, in Ve-neto per l'esattezza. Una manifestazione sportiva, o meglio una pedalata a scopo benefico che si svolgerà in bicicletta in più tappe, con partenza dal comune di Morgano (in provincia di Treviso) ed ar-

rivo nel comune di Francavilla Fontana. Insomma unire l'Italia, e gli italiani, sot-to la bandiera della bicicletta, dell'adria-tico e della solidarietà. L’iniziativa avrà luogo, salvo modifiche, nel periodo compreso tra domenica 28 agosto 2011 e sabato 4 settembre 2011. “L’iniziativa – spiega Arcangelo Roma - si snoderà interamente in bicicletta lungo la costa adriatica, percorrendo vie ordinarie.La partecipazione è libera e non vincolante, è consentita la parte-cipazione ad una o più tappe. Ogni tap-pa prenderà il via presumibilmente alle 8.30 del mattino e si svolgerà durante l’intera giornata con le dovute pause pa-sto. La velocità sarà pari a 20-25 km/h. Sarà obbligatorio l’uso del caschetto

protettivo ed il rispetto del previsto co-dice della strada.Le spese per i pasti nonché dell’alloggio sono a carico dei partecipanti, salvo di-verse condizioni (sono infatti inserite ad hoc tappe facenti capo a Comuni dove sono siti basi/enti del Ministero Dife-sa)”. Queste le tappe della prima edizione di “Adriatica con il cuore”: 1) da Badoere a Poggio Renatico (125 km); 2) da Pog-gio Renatico a Cervia (105 km); 3) da Cervia ad Ancona (136 km); 4) da An-cona a Pescara (150 km); 5) da Pescara a San Severo (149 km); 6) da San Seve-ro a Molfetta (130 km); 7) da Molfetta a Francavilla Fontana (130 km). “L’iniziativa – sottolinea Roma - oltre

ad essere a scopo sportivo, avrà come componente principale la beneficenza. Sarà infatti costituito ad hoc un conto corrente dove liberamente ogni volonta-rio potrà donare un obolo da destinarsi a fine iniziativa all’aiuto per la ripresa delle popolazioni di Haiti.Le donazioni compariranno tutte ed ogni donatore avrà la possibilità di ricevere informazioni in merito alla raccolta non-ché alla donazione stessa del totale”.L’iniziativa si svolgerà con il patrocinio dell'Aeronautica Militare 51° Stormo Istrana, Aeronautica Militare 3° R.M.V. Treviso e del comune di Morgano. Si attende e si spera anche nel patrocinio della Provincia di Brindisi e del comune di Francavilla Fontana.

MARATONA di Maria Angelotti

CICLISMO di Maria Angelotti

La notizia è di quelle che lasciano dentro un po’ di tristezza perché in qual-

che modo stanno a significare che una stagione si avvia a conclusione. Ma per farsi tornare il sorriso basta poi pensare che per una stagione che si chiude di certo se ne apre sempre un’altra.Magari diversa, ma non per questo meno bella e meno fo-

riera di successi. La notizia è quella dell’addio alla maratona da parte del grande atleta francavillese Ottavio Andriani.È lo stesso Andriani a spiega-re, con l’onestà intellettuale che lo contraddistingue, il motivo della sua scelta.“E’ stata sicuramente una decisione sofferta. Sofferta quanto inevitabile. Gli anni passano e pesano e la fatica inizia a farsi sentire.A questo aggiungasi il fatto che la mia squadra storica si è persa per strada, nel senso che persone come Stefano Baldini e Daniele Caimmi hanno già abbandonato per sopraggiunti limiti di età. Diventava più difficile dun-que per me continuare ad in-vestire tempo ed energie in un progetto affascinate ed ambi-zioso come una maratona. Per competere con gli africa-ni bisogna allenarsi tanto e

duramente. Farlo da solo senza più la mia vecchia squadra, senza i compagni di tante avventure e tanti chilometri, diventava davvero troppo difficile.Allora meglio chiudere”.Un rimpianto però resta ad Andriani.“Se devo essere sincero mi sarebbe piaciuto dare l’addio alla maratona correndo l’ul-tima mia maratona. Purtroppo per tutta una serie di cose non è stato possibile”.Cosa farà Ottavio Andriani ora che non correrà più i mitici 42 km?“Il mio addio alle maratone non equivale ad appendere le scarpe da corsa al chiodo. Tutt’altro. Infatti non mi sono certo fermato. Sono reduce da tre mezze ma-ratone corse tra febbraio e marzo tra Portofino, Imperia e Lecce. Ora comunque che non sarò

più preso dal preparare le maratone potrò dedicarmi al raggiungimento di più obiet-tivi all’anno perché avrò mol-to più tempo a disposizione.Quando si prepara una mara-tona si è gran parte dell’anno in ritiro. Per questa ragione in passa-to ho dovuto dire molte volte no quando mi si chiedeva di prender parte ad altre mani-festazioni a cui invece avrei partecipato assai volentieri”.Prossimi impegni sportivi?“Da atleta puro quale ero prima ora mi diletto anche a farmi coinvolgere nel ruolo di organizzatore.Proprio in questa nuova veste sono impegnato nell’organiz-zazione di una mezza marato-na il prossimo 10 settembre ad Ibiza. Poi ne abbiamo in program-ma una manifestazione podi-stica a Malta ed una marato-na il 31 dicembre a Luxor”.

• UNA IMMAGINE DI ANDRIANI A PECHINO.

• IN GARA CON I KENIANI, SOLO UN RICORDO. OTTAVIO ANDRIANI NON CORRERÁ PIÚ I MITICI 42 KM.

L'atleta francavillese spiega quanto sia duro competere con gli africani. Ma il suo impegno sportivo non cesserà del tutto

Ecco l'Italia unita sotto la "bandiera della bicicletta"

Si chiama "Adriatica con il cuore" la manifestazione sportiva benefica curatadal francavillese Arcangelo Roma trapiantato in Veneto.

L'iniziativa, salvo modifiche, si svolgerà tra il 28 agosto e il 4 settembre prossimi

• ARCANGELO ROMA, ORIGINARIO DI FRANCAVILLA FONTANA.

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Manca poco alla fine della stagione spor-tiva 2010-2011 e

volgono al termine i vari campionati giovanili riser-vati alle giovani promesse della palla a spicchi. Anche quest’anno la Soa-vegel-Nuovarredo Basket Francavilla ha rivolto, come è sua tradizione,

grande attenzione a que-sto importante serbatoio di campioni, risultando una delle pochissime so-cietà pugliesi che dispu-tano campionati nazionali (insieme alla New Basket Brindisi e al Corato) ad aver partecipato a tutti i campionati d’Eccellenza previsti dalla FIP e le al-

tre competizioni regiona-li previste per le leve più piccole.La società ha impegnato non poche risorse umane ed economiche per per-mettere ai suoi giovani campioni di confrontarsi con le migliori realtà del panorama cestistico regio-nale e nazionale optando di partecipare ai campio-nati d’Eccellenza anziché a quelli a carattere pro-vinciale certamente più abbordabili ma di livello sicuramente inferiore. I risultati ottenuti sono stati in alcuni casi lusinghie-ri, in altri sono serviti da grande esperienza per i ragazzi impegnati nelle varie competizioni. In evidenza il risultato ot-

tenuto dalla formazione under 19 del duo - coach Olive/Santoro - che, dopo essersi classificata per la fase interregionale, sta tentando l’accesso alle fi-nali nazionali di categoria, lottando con compagini di livello nazionale: Mens Sana Siena, Lottomati-ca Roma, Stella Azzurra Roma, Livorno, Caserta, Avellino. Da segnalare che nell’ultima convocazione per il raduno della Nazio-nale Under 20, compaiono tra i convocati due atleti della formazione franca-villese: Emanuele Musci e Marco Gentile, messisi in evidenza proprio nel-la competizione interre-gionale Under 19. Buoni risultati hanno ottenuto

anche le formazioni Under 17 e Under 15 guidate da Santoro e Donzelli anche se non si sono classificate per le finali interregionali. Ottime le prestazioni della formazione Under 14 im-pegnata nel campionato regionale OPEN, guidata da Santoro che ha già con-quistato il diritto di acces-so alle final-four regionali. Da non dimenticare poi, per i più giovani, la for-mazione Under 13 guidata da Palumbo che domina incontrastata il proprio girone con 12 vittorie su altrettanti incontri dispu-tati. É da poco partito con un’altra formazione segui-ta dal coach Palumbo, il campionato "Esordienti", riservato agli atleti nati nel

1999-2000, campionato anche iniziato nel miglio-re dei modi per i ragazzi francavillesi.Per quanto riguarda il Mi-ni-Basket, quest’anno c’è stato il boom di iscrizioni. I mini-atleti sono segui-ti dagli istruttori Michele Palumbo, Angelo Altavil-la e Francesco Puce.Una grande nota di meri-to, intanto, va riservata al coach Davide Olive che dirige lo staff tecnico e al prof. Gino Camarda che è il responsabile del settore giovanile. Con la sua pas-sione ed il suo amore per il basket, il prof. Camarda, riesce infatti a far ottenere alla sua società dei risulta-ti che poche società posso-no vantare.

Il Basket Francavil-la si accinge ad or-ganizzare, in colla-

borazione con la F.I.P. Comitato Regionale Puglia Settore Mini-basket e col patroci-nio del Comune di Francavilla Fontana, il 5° Gran Premio Re-

gionale di Mini basket "Città di Francavilla Fontana" in program-ma nella "Città degli Imperiali" giovedì 2 giugno.Per l'occasione, nella cornice naturale del lungo viale Vincenzo Lilla saranno allestiti

ben 10 campi da gio-co dove i ragazzi si cimenteranno in veri e propri mini-incontri, il tutto "live".Per gli amanti dei nu-meri e delle curiosità, intanto, si stima che saranno oltre 500 i mini-atleti provenienti da vari centri di tutta la Puglia e che verran-no a Francavilla Fon-tana per l'occasione.Per informazioni è possibile telefona-re a Davide Olive 345/1228986

Soavegel-Nuovarredo Basket Francavilla:un floridissimo settore giovanile oltre alla serie B nazionale

Due atleti convocati per il raduno della Nazionale Under 20

FRANCAVILLA/ MINI-BASKET

Al via il 5° Gran PremioMini-Basket "Città di Francavilla"

di Giovanni di Noi

• IL PROF. GINO CAMARDA. • IL COACH DAVIDE OLIVE.

• LA LOCANDINA DELLA MANIFESTAZIONE. QUI SOPRA (E IN ALTO A DESTRA) ELOQUENTI IMMAGINI DELLA PASSATA EDIZIONE.

In programma a Francavilla Fontana giovedì 2 giugno, lungo viale Vincenzo Lilla

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BASKET FRANCAVILLA di Francesco Zizzi

Antonio Labate può ritenersi una per-sona fortunata, una vita spesa con la passione del basket ad alti livelli,

da 25 anni che il parquet con i canestri è il suo palcoscenico di vita, di cui gli ulti-mi 15 da professionista. Tante casacche vestite da Antonio: due anni a Potenza, un triennio a Ruvo e Molfetta, poi cinque anni a Bari, la scorsa stagione a Campo-basso, disputando quattro finali nella sua importante carriera.In tutti questi anni Antonio è maturato come uomo e come giocatore, grazie an-che agli insegnamenti di papà Piero, al-lenatore di grande esperienza e figura di spicco del basket brindisino.“Ho iniziato a giocare a basket perché mio padre prima da giocatore e poi da allenatore mi ha avvicinato a questo splendido sport - spiega Labate - poi io ho fatto il resto”.

Da questa stagione è approdato a Franca-villa, dove è stato ingaggiato per colmare la lacuna di Romeo Trionfo, ora rientrato a pieno regime nel roster di coach Davi-de Olive. Il suo innesto a contribuire a rendere il Francavilla ancora più competitivo, 11 punti di media a partita, 42% totale al tiro, Labate si è inserito perfettamente nei meccanismi di gioco francavillesi,

tanto da diventarne un trascinatore, un leader e a contribuire al raggiungimento del quarto posto in classifica che ha pro-iettato questa squadra ai playoff.“Sino ad ora abbiamo disputato una grande annata, ma spero che questi playoff possano ancora darci belle sod-disfazioni, arrivare qui per sostituire Trionfo è stato semplice grazie al coach e ai miei compagni squadra, sono ar-

rivato in punta di piedi e grazie a loro sono riuscito ad esprimermi al meglio”.Nel tempo libero Antonio Labate è con-sulente di viaggio per la Cartorange,

azienda di consulenti di viaggio che ope-ra in tutte le regioni d’Italia con oltre 300 professionisti. Una iniziativa nata dalla passione di La-bate per i viaggi, come lui spiega.“Rispetto alla solita figura dove il clien-te si reca in agenzia a prenotare il pro-prio viaggio, in questo caso sono io che raggiungo il cliente e insieme a lui cer-co di organizzare nel migliori dei modi quello che desidera.

Metto a disposizione la mia voglia di scoprire e la mia innata capacità orga-nizzativa a disposizione per organizzare le vacanze dei nostri clienti. Grazie allo sport ho sviluppato una grande capacità a relazionarmi con gente di luoghi e abitudini molto diverse dalle mie”.E Labate racconta i suoi itinerari ideali.“Il momento ideale per viaggiare è l’estate. Adoro il mare della Puglia, della Sarde-gna e delle Marche dove abbinare anche una componente paesaggistica impor-tante. All'estero una città su tutte da me amata è New York, per quanto l'adoro ci sono stato tre volte e sicuramente ci ritornerò. Anche la Spagna con la Costa Brava e la Costa del Sol sono stati posti fantastici da visitare”.Antonio è fidanzato da due anni con Manuela, giocatrice di pallavolo ed ha anche una sorella che gioca a pallavolo, Alessandra, a Busnago in A/2. Tra i suoi passatempi preferiti navigare in internet e leggere libri gialli.

• ANTONIO LABATE SUL PARQUET.

Da romantico viaggiatore a figura di spicco del basket brindisino:è la storia di Antonio Labate approdato nel roaster di coach Davide Olive

É appassionato di libri gialli, ma la sua "fiamma" del cuore è Manuela, giocatrice di pallavolo. Come anche la sorella

• ALCUNE FASI DI GIOCO SUL "PARQUET" CHE VEDONO IN AZIONE LA SQUADRA DELLA SOAVEGEL-NUOVARREDO BASKET FRANCAVILLA.

Mio padre mi ha

avvicinato a questo

splendido sport, poi io

ho fatto il resto...

• LA SQUADRA DELLA SOAVEGEL-NUOVARREDO BASKET FRANCAVILLA ESULTA PER UN FINE GARA ANDATO A BUON FINE.

Il giocatore nel corso di una intervista si confessa ed al nostro giornale dice anche che: «Grazie allo sport ho sviluppato una grande capacità a relazionarmi con gente di luoghi e abitudini molto diverse dalle mie»

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XXVIIredazione@ .it

di Maria AngelottiSPORT/ CALCIO

Il Francavilla calcio "dice addio" alla Serie DTante le incognite adesso. In questa intervista a tutto campo, e rilasciata a noi de "ilbrindisino", cerca di fare luce e chiarezza il Presidente: patròn Mino Distante

Il Francavilla Calcio saluta la serie D, riconquistata qualche anno fa dopo ben

17 anni di “purgatorio” nelle serie minori. Saluta l’Interre-gionale. Un purgatorio allora.Un inferno adesso. Perché i saluti all’Interregionale al momento non è dato sapere se abbiano il senso di un arri-vederci o di un addio. Se ci potranno essere spiragli di salvezza per il calcio fran-cavillese non può dirlo con certezza proprio nessuno. Neppure il dimissionario (lo è dal 10 ottobre scorso) pre-sidente Mino Distante.Presidente Distante lei è stato l’artefice del rilancio del calcio a Francavilla. Nel calcio lei c’ha messo il suo cuore ed il suo portafogli. E forse c’ha perso l’uno e l’altro, nel senso che di denaro suo lei ne ha speso davvero tanto. Col tempo poi, insieme ai soldi che se ne andavano se ne è andata pure la passione. E con lei l’entusiasmo. Anche per-chè gli appelli da lei rivolti tanto alla politica quanto all’imprenditoria affinché la aiutassero a sostenere “l’impresa calcio” sono ca-duti tutto nel vuoto. Oggi la favola bella del Francavilla Calcio si avvia tristemente a conclusione. E non sembra esserci nessun lieto fine. La retrocessione in Eccellenza assomiglia stavolta all’anti-camera dalle fine. Qual è il suo stato d’animo ora?Il mio stato d’animo non è certo dei migliori. Sono mol-to dispiaciuto. Ma sono ap-posto con la mia coscienza. Ho fatto tutto ciò che potevo per il calcio francavillese. Ho fatto tantissimi sacrifici e che debba finire così mi ama-reggia moltissimo.Presidente cosa ha pesato più delle altre nell’anda-

mento infelice della stagio-ne? La sfortuna? Gli errori arbitrali? O forse più ve-rosimilmente la crisi socie-taria aperta dall’annuncio delle sue dimissioni e dal via libera dato ai giocatori lo scorso inverno alla ria-pertura delle liste di trasfe-rimento?Chiaro che la situazione di incertezza della società ha pesato e non poco nel rendi-mento della squadra. Però le mie dimissioni, vo-glio ricordarlo, in qualche modo preannunciate in esta-te e divenute poi ufficiali con quella lettere datata dieci ot-tobre 2010 erano sul tavolo da tempo. In tutti questi mesi nessuno, e dico nessuno, si è fatto avan-ti. Io francamente più di quel-lo che ho fatto per il calcio, e

mi creda ho fatto moltissimo, non posso più fare. Ho portato avanti la squadra, sia la maschile che la femmi-nile, da solo. Completamente da solo, contando solo sulle mie risorse economiche. Affrontare un campionato come l’Interregionale, che prevede trasferte impegna-tive fuori dai confini della nostra regione, ha costi no-tevoli.

Ed un solo uomo non può ac-collarseli tutti.Io almeno non posso più far-lo.E ora, presidente, che suc-cede? Per quanto mi riguarda da ottobre non è cambiato nul-la. Sono dimissionario da ot-tobre e dimissionario resto. Spero che da qualche parte ci sia qualche imprenditore che ami il calcio quanto lo amato

e quanto lo amo ancora io. Ora la squadra è retrocessa. Dovrebbe dunque giocare il prossimo anno nel campio-nato di Eccellenza. Perché questo accada è ne-cessario entro il mese di giugno prossimo iscrivere la squadra.Se qualcuno si farà avanti da qui ad un mese bene. Altri-menti il titolo sarà nelle mani del comune.

• ANNO 2008, IL "FRANCAVILLA CALCIO" SALUTAVA IL RITORNO IN SERIE "D". NELLA FOTO A SINISTRA MINO DISTANTE, ALL'EPOCA RAGGIANTE.

Chi salverà il calcio francavillese? Non può più farlo il dimissionario presidente Mino Distante. E men

che meno potrà farlo la politica. O me-glio l’amministrazione comunale. A ri-badirlo, a scanso di equivoci, è ancora una volta il sindaco di Francavilla Fonta-na, Vincenzo della Corte (foto).Della Corte, si ricorderà. all’inizio del-la scorsa state si fece promotore di un incontro tra la società Francavilla Calcio e gli imprenditori del posto per sensibi-lizzare questi ultimi ad aprire i portafo-

gli per un piccolo - grande investimento nello sport. Nulla però accadde. “Spiace molto per la triste parabola del Francavilla Calcio ma il Comune non può fare di più di quello che fa e che ha fatto – dichiara il primo cittadino –. Per il calcio abbiamo speso parecchi soldi. Per noi si tratta già così di un im-pegno a dir poco gravoso. Figurarsi ac-collarsi ancora più spese. Voglio essere però ottimista – prosegue Della Corte -.Certo la serie D aveva i suoi costi ma ora

che la squadra è retrocessa in un cam-pionato minore, le spese da affrontare saranno più contenute. Confido pertanto che lo stesso Distante o qualche altro im-prenditore al suo posto possano farsene carico.Il mio auspicio è questo. Anche perché i tifosi meritano di avere ancora la loro squadra.Per il bene dello sport, del calcio franca-villese, dei tifosi e della città, speriamo che si trovino migliori condizioni e ma-gari un futuro roseo”.

M.Ang.

• UN BEL RICORDO: É LO STADIO GREMITO DI TIFOSI PER IL "FRANCAVILLA CALCIO" . NELLA FOTO A DESTRA IL SINDACO DI FRANCAVILLA FONTANA, IL DOTT. VINCENZO DELLA CORTE.

Chi salverà il calcio francavillese?Si ricomincia dal campionato di Eccellenza... o almeno si dovrebbe. Il condizionale, viste le premesse, è d'obbligo

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PREMIAZIONIPremi ordinari:TROFEO alla 1° Classi�cataSCUDETTO alla 1° Classi�cataTROFEO alla 2° Classi�cataTROFEO alla 3° Classi�cataTROFEO alla 4° Classi�cataTROFEO alla 5° Classi�cataCoppa di partecipazione a tutte le Aziende partecipantiCoppa Disciplinan°1 medaglia x giocatore alla 1° e alla 2° Classi�cata

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FRANCAVILLA FONTANA (BR)Via per Grottaglie Km. 2.200 Z.I.

Tel. 0831 819890

CLASSIFICA MARCATORI (provvisoria)

Data R. Data R.Sab 2 Apr Magr“ Arreda Dipral 17-3 Sab 2 Apr Soave_Soavegel Ga.Mi. 6-2Mer 6 Apr Novimpianti Gea 6-4 Mer 6 Apr Artigian Russo Icem 3-12Gio 7 Apr Nuovarredo Distante 5-9 Gio 7 Apr Pubbliservice Magr“ Casa 4-13

Data R. Data R.Sab 9 Apr Artigian Russo Soave_Soavegel 3-10 Sab 9 Apr Ga.Mi. Distante 0-2Mer 13 Apr Magr“ Arreda Icem 3-3 Mer 13 Apr Mercatone Uno Gea 2-15Giov 14 Apr Nuovarredo Pubbliservice 8-1 Giov 14 Apr Novimpianti Magr“ Casa 6-2

Data R. Data R.Sab 16 Apr Soave_Soavegel Mercatone Uno 23-2 Sab 16 Apr Gea Ga.Mi 2-0Mer 20 Apr Icem Dipral 8-7 Mer 20 Apr Pubbliservice Magr“ Arreda 4-13Sab 23 Apr Magr“ Casa Nuovarredo 7-16 Sab 23 Apr Distante Novimpianti 4-3

Data R. Data R.Magr“ Casa Soave_Soavegel Sab 23 Apr Ga.Mi Artigian Russo 0-2

Mer 27 Apr Novimpianti Dipral 5-4 Mer 27 Apr Magr“ Arreda Mercatone Uno 2-0Giov 28 Apr Nuovarredo Icem 7-5 Giov 28 Apr Distante Gea 4-2

Data R. Data R.Sab 30 Apr Soave_Soavegel Novimpianti 5-3 Sab 30 Apr Distante Pubbliservice 10-4Mer 4 Mag Icem Mercatone Uno 10-2 Mer 4 Mag Dipral Artigian Russo 13-0Giov 5 Mag Gea Nuovarredo 6-6 Giov 5 Mag Magr“ Casa Magr“ Arreda 3-12

1¡ Giornata - RIPOSA MERCATONE UNO

Incontro Incontro

2¡ Giornata - RIPOSA DIPRAL

Incontro Incontro

CAMPO N¡1 CAMPO N¡2

CAMPO N¡1 CAMPO N¡2

3¡ Giornata - RIPOSA ARTIGIAN RUSSO

Incontro Incontro

4¡ Giornata - RIPOSA PUBBLISERVICE

Incontro Incontro

CAMPO N¡1 CAMPO N¡2

CAMPO N¡1 CAMPO N¡2

5¡ Giornata - RIPOSA GA.MI.

Incontro IncontroCAMPO N¡1 CAMPO N¡2

1 Capocannoniere Squadra Goal2 Cristian Nardelli Icem 223 Ivan D'Imperio Magr“ Arreda 194 Egidio Tursi Nuovarredo 174 Donatiello Fabio Novimpianti 145 Giuseppe Leone Soavegel_Soave 146 Valerio Sardiello Nuovarredo 137 Giovanni Gioffredi Fanelli_Dipral 108 Damiano Palumbo Distante 99 Emanuele Andriulo Nuovarredo 910 Alessio Della Porta Gea 8

  Miglior Portiere Squadra punti1 Onofrio Ragno Soavegel_Soave 132 Giovanni Incalza Nuovarredo 63 Cosimo Russo Artigian Russo 54 Gabriele Tomaselli Magr“ Arreda 34 Gianvito Greco Mercatone Uno 35 Gianni Cinieri Mercatone Uno 36 Martina Cosimo Novimpianti 37 Giuseppe Palazzo Pubbliservice 38 Gianni Cinieri Mercatone Uno 29 Fabio Angelotti Gea 2

10 Vincenzo Di Palma Icem 1

Miglior Giocatore Squadra punti1 Cristian Nardelli Icem 172 Emanuele Andriulo Nuovarredo 153 Damiano Di Lena Gea 134 Andrea Balestra Artigian Russo 94 Ivan D'Imperio Magr“ Arreda 95 Egidio Tursi Nuovarredo 96 Angelo Cal˜ Soavegel_Soave 97 Salvatore Cesare Distante 78 Piero Laterza Distante 69 Giovanni Gioffredi Fanelli_Dipral 6

10 Donatiello Fabio Novimpianti 6

Squadre Punti Giocate Vinte Pari Perse G.F. G.S.1 Distante 15 5 5 0 0 27 142 Magr“ Arreda 13 5 4 1 0 45 133 Soavegel_Soave 12 4 4 0 0 44 104 Icem 10 5 3 1 1 38 225 Nuovarredo 10 5 3 1 1 42 286 Novimpianti 9 5 3 0 2 23 197 Gea 7 5 2 1 2 27 188 Magr“ Casa 3 4 1 0 3 25 389 Artigian Russo 3 4 1 0 3 6 35

10 Fanelli_Dipral 3 4 1 0 3 27 3011 Ga.Mi. 0 4 0 0 4 2 612 Pubbliservice 0 4 0 0 4 13 4413 Mercatone Uno 0 4 0 0 4 6 48

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“Divertirsi,conoscersie impararea difenderela propriamaglia”

Il PresidenteAntonio Magrì

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FRANCAVILLA FONTANA· Antica Caffetteria Via Suor A.Zullino, 13· Cin Cin Bar Viale Lilla, 48 (ang. via D’Angiò)· Biblioteca Comunale Via Dante Alighieri· Deutsche Bank Via Roma

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...e nelle attività commercialidi Oria, San Vito,

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Direttore Responsabile: Giovanni Cannalire - Redazione: Giovanni di Noi, Maria AngelottiImpaginazione: Giovanni di Noi - Periodico mensile della provincia di Brindisi

Distribuito gratuitamente - Reg. Trib. di Brindisi n° 06/08 del 21/11/2008 Edito da: Quarto Canale Radio s.r.l. Piazzale del lavoro, Z.I. Francavilla Fontana (BR)

Telefono: 0831 844559 · Fax: 0831 843550Commerciale: Antonio Lonoce - Email: [email protected] - Pubblicità: 339.3977111

website: www.ilbrindisino.it - Chiuso il: 06/05/2011 - Stampa: Galeati Industrie Grafi che s.r.l. ·"Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB S1/BR"

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OROSCOPOOROSCOPOARIETEUn oroscopo di maggio 2011 col vento ancora in poppa per l'Ariete, ricco di soddisfazioni da gustare senza troppe preoccupazioni, ma con la raccoman-dazione di prestare una certa attenzione a qualche piccolo segnale che potrebbe preannunciare un cambio di vento e cominciare a mettere del fi eno in cascina in vista di tempi che potrebbero non essere altrettanto prodighi di successo.

TOROI nati nel segno del Toro cominciano già da questo mese di maggio 2011 a pregustare il favore degli astri e sentire il profumo del successo che prean-nuncia il prossimo ingresso di Giove nel segno del Toro, previsto per i primi di Giugno. In attesa di accogliere il pianeta della ricchezza e della fortuna ai primi di Giugno, il segno del Toro si dispone a ricevere in questo mese di Maggio 2011 un gran numero di pianeti che migrano dal vicino Ariete.

GEMELLIL'Oroscopo di maggio 2011 dei Gemelli prevede per alcuni di voi, all'inizio del mese, la sensazio-ne di tornare involontariamente sui propri passi a inciampare sulle stesse pietre, mentre problemi ritenuti ormai superati da tempo tornano a farsi sentire. Qualche piccolo imprevisto capace di rallen-tare o bloccare temporaneamente i vostri progetti potrebbe comunque presentarsi.

CANCROL'oroscopo di maggio 2011 vi propone una serie di scelte e di dilemmi piuttosto complicati che vi daranno molto da pensare. Possibili confl itti e tensioni nell'ambiente professionale, con qualche intreccio pericoloso con la vostra vita di relazione e anche con quella per così dire mondana, che di solito cercate di tenere ben al di fuori dell'ambiente di lavoro.

LEONEApprofi ttate dunque di questi ultimi quindici giorni del favore di Marte, specialmente i nati nella terza decade del segno, per affrontare alcune questioni irrisolte che riguardano la vostra vita professiona-le e le cose materiali. Sarà una fase in cui potrete avere successo: è il tempo per molti di voi di tirare fi nalmente le fi la del vostro lavoro e coronare i vo-stri obiettivi fi no a ricevere il riconoscimento che si meritano.

VERGINELa primavera porta buone notizie, che vedono migliorare progressivamente l'assetto astrale dei pianeti che li riguardano. Tutto ok per i nati tra il 14 e il 20 settembre. Mercurio in buon aspetto fa-vorirà la vita di relazione, dando ai nati in Vergine un passo positivo nella vita mondana e in quella sfera dove il piacere del rapporto interpersonale si intreccia con la prospettiva di vantaggi materiali.

BILANCIAIl mese di maggio 2011 sarà ricco di signifi cato per voi in tutti i settori, uno di quei periodi in cui le cose importanti accadono senza troppo clamore sia nella vita di tutti i giorni che in amore, nelle questioni di famiglia come in quelle lavorative e anche nel-la vita spirituale. A metà del mese possibili buone notizie in arrivo sulla vita privata o su questioni familiari, la sfera dove in questi giorni avrete più fortuna.

SCORPIONEL'ingresso massivo di pianeti nell'opposto segno del Toro può dar luogo a una sensazione di disagio ed essere fonte di qualche contrattempo, specialmente nella seconda metà di maggio. Il vostro pianeta go-vernatore Marte trova il suo esilio in Toro a partire appunto dal 12 maggio 2011, data di possibili ten-sioni con i colleghi nell'ambiente di lavoro. Cercate di non rispondere ad eventuali provocazioni.

SAGITTARIOAccogliete con gioia questo mese: tutti gli indicatori astrali appaiono infatti chiaramente favorevoli a determinare molte luci e pochissime ombre. Anche la vita sentimentale, nei suoi aspetti più intimi, benefi cerà dell'infl uenza di Venere e Giove, i due pianeti dell'Amore e della Fortuna che vi osservano con sguardo benevolo donandovi il loro aiuto.

CAPRICORNOSarà un periodo ricco di opportunità e di occasioni per migliorare la vostra posizione non solo in ter-mini sociali o professionali ma anche nella sfera sentimentale. Tenete quindi gli occhi bene aperti, la buona sorte vi osserva e vi getterà dei regali che dovrete saper raccogliere al volo e approfi ttare al meglio, senza adagiarvi sull'idea che questa sensa-zione di navigare col vento in poppa possa durare per sempre.

ACQUARIOLa caratteristica principale dell'oroscopo di questo mese di maggio 2011 sarà il transito dei pianeti rapidi in Toro, che porterà una certa tendenza a en-fatizzare, per un motivo o un altro, la vita interiore e le questioni relative al carattere familiare e alla casa. La seconda parte del mese di maggio 2011 si presenta più serena e fruttuosa per le tematiche in-time ed emotive e nella quarta settimana potrebbe aprirsi un periodo di grandi sorprese.

PESCIQuesto mese rappresenterà nel suo complesso un buon periodo per voi, ma non dovrete scoraggiarvi se in certi momenti le cose vi costeranno più fatica e tempo. Nella vita sociale potreste a volte avvertire una sensazione di solitudine in mezzo agli altri, ma non dovrete assumerla come una condizione defi -nitiva. Potreste avere ulteriore bisogno di momenti “isolamento” utile a fare chiarezza.

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