Il Bambù n. 23, settembre 2011

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Il Bambù Cristo Vera Speranza Speciale Esercizi Spirituali e GMG 2011 Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno VI, settembre 2011 23

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Il BambùCristo Vera Speranza

Speciale EserciziSpirituali e GMG 2011

Centro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto – Anno VI, settembre 201123

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C'era un giardino molto bello. Il suo Signore ne era orgoglioso. Il più bello degli al-beri, e anche il più caro al Signore, era un prezioso bambù. E lo stesso sa-peva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia seria si avvicinò al bambù e disse: “Caro bambù, io ho bisogno di te”.Per il bambù sembrava venuto il giorno più bello della sua vita e con gioia rispose: “Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!”. “Caro bambù – il Signore rispose – ti devo tagliare,”“Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il più bello dei tuoi alberi – e tu mi vuoi tagliare?”.“Caro bambù, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te”.Dopo un lungo silenzio l'albero disse: “Se non ti posso servire senza essere tagliato, allora, tagliami”.Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: “Devo tagliare anche i tuoi rami e le tue foglie”.“No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie. Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie”.“Caro bambù, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te”.“Signore, – disse il bambù a bassa voce – prendi i miei rami e le mie foglie”.“Caro bambù io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".Dopo un lungo silenzio il bambù si inclinò davanti al Signore e disse: “Tagliami e dividimi”.Così il Signore del giardino tagliò il bambù, tirò via i rami, strappò le sue foglie, lo divise in due parti e gli strappò il cuore.Poi lo prese e lo portò dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso campi aridi. Là il Signore posò il suo bambù e collegò un capo del tronco tagliato con la sorgente e incanalò l'altro capo verso il campo.La sorgente cantò un benvenuto e le chiare scintillanti acque si riversarono attraverso il corpo straziato del bambù verso il canale che correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.Così quello che era un magnifico bambù diventò una grande benedizione in tutta la sua fragilità e umiltà.Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua distruzione diventò un canale che il Signore poteva usare per rendere il suo regno più fruttuoso.

(Da un racconto popolare cinese)

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Non di sola coca-cola vive l'uomo...

(invito alla catechesi)

Sig. Rossi: Don Vittorio, per la ri-presa del cammino di catechesi di gruppo che cosa hai escogitato quest'anno per coinvolgermi?– Vi è una sola condizione ne-cessaria e sufficiente per ri-prendere un percorso: occorre la voglia di camminare. Ed io intendo, con questa chiacchie-rata tra di noi, suscitare in te “solo” questo.Sig. Rossi: Tu credi che sia un'im-presa facilissima?– Niente affatto: l'esperienza mi dice che moltissimi a otto-bre quasi soltanto per dovere riprendono il cammino di gruppo (e questo spiega per-ché si procede stancamente, fiacchi, privi di entusiasmo). Io, invece, per grazia di Dio, non so perché proprio in que-sto periodo di inizio autunno mi sento posseduto da tonnel-late di fervore: è questo, in fondo, che mi spinge ad invi-tare te e il mondo intero a co-minciare per la prima volta o ricominciare in edizione rive-duta e corretta un cammino di catechesi. Questa volta ho pensato di coinvolgerti sulla base del capitolo 4° di S. Gio-

vanni (quello riguardante l'in-contro tra Gesù e la samarita-na) ed anche attraverso qualche paginetta di quell'au-reo libretto che ha per autore Saint-Exupéry e s'intitola “Il Piccolo Principe”, un libretto così delizioso che più lo leggi più lo godi. Per cominciare, dunque, devi sapere che1) DIO HA SETE, HA SETE DI TE (Vangelo di Giovan-ni , cap. 4)Sig. Rossi: In che senso?– Presto detto. Ti sei mai chie-sto perché Gesù «doveva» (v. 4) passare quel giorno al poz-zo di Giacobbe in Samaria, quando per andare da Geru-salemme in Galilea, laddove era diretto, la strada più co-moda era un'altra? La rispo-sta è semplicissima: lì a quel pozzo da sempre Egli aveva fissato un appuntamento con quella pecorella smarrita che era la samaritana.Sig. Rossi: Io pensavo che quando Gesù le disse: «Dammi da bere», era per il semplicissimo motivo che egli ormai da molte ore era in viag-

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gio sotto un sole infernale ed aveva naturalmente sete.– Ciò è esatto, perché Gesù era un vero uomo, ma – essen-do anche quel gran bel Dio che noi conosciamo – aveva soprattutto sete della sete del-la samaritana.Sig. Rossi: Non capisco assoluta-mente che cosa stai dicendo.– Non è troppo difficile da ca-pire: a Gesù quello che impor-tava davvero quel giorno era non tanto la propria sete fisio-logica, quanto risvegliare nel-la samaritana la sete di un'Acqua altra rispetto all'ac-qua del pozzo. Non poteva, in-fatti, Gesù, il Buon Pastore, lasciare quella poverella nella sua situazione così bislacca, con ben cinque mariti più uno (v. 18), ed ovviamente infelice in quanto condannata dai suoi concittadini e, naturalmente, anche da se stessa.Sig. Rossi: Comincio a capire. Gesù fu così delicato che chiese a lei un bicchiere d'acqua del pozzo per metterla a proprio agio e quindi proporle la Sua Acqua, quella «zampillante per la vita eterna».– Hai capito benissimo! Tutti vedevano che la samaritana, per dirla con linguaggio mo-derno, aveva sete di coca-cola, sesso e rock'n'roll; solo Gesù vedeva (Gesù “vede sempre con il cuore”!) che anche lei, senza rendersene conto, aveva

sete di Dio. Racconta il Van-gelo, infatti, che, appena la samaritana colse che Gesù non era un giudeo come gli al-tri, subito ne approfittò per porgli domande religiose, cir-ca il luogo del culto gradito a Dio, ad esempio. E a lei Gesù rivolse quelle parole immense sotto il sole: «I veri adoratori adorano il Padre in spirito e verità». E poi lei aggiunse: «So che deve venire il Messia» e Gesù soddisfece la sua sete di Dio oltre ad essere Lui stesso saziato nella Sua sete.Sig. Rossi: E secondo te, questo episodio dovrebbe interessare me, e indurre me a iniziare/riprendere quest'anno il cammino di catechesi con un grande entusiasmo?– Secondo me sì: nulla, infatti, dovrebbe affascinarti di più che l'apprendere che Dio è nei tuoi riguardi oggi così come quel giorno nei confronti della samaritana: Egli considera anche te “unico al mondo”, proprio per incontrare te si è mosso da molto lontano, ha a cuore la qualità dei tuoi desi-deri, non bastandoGli se tu hai sete solo di coca-cola, ses-so e rock'n'roll, proprio da te vuole estrarre il desiderio di Dio, proprio te invita a bere “l'acqua viva, quella zampil-lante per la vita eterna”. Mi stai capendo, sig. Rossi? Il pri-mo è Lui a desiderare che tu

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faccia la catechesi (immerga, cioè, mente e cuore nel pozzo freschissimo dell'Acqua di Dio). Perché non soddisfi que-sta Sua sete? Naturalmente chi ci guadagna di più sei pro-prio tu. Ed ora passiamo a Saint-Exupéry.2) PILLOLE CONTRO LA SETE? NO GRAZIE! (A. de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe)Sig. Rossi: Ti riferisci alle pagine nelle quali nel “Piccolo Principe” si narra dell'incontro con il “mercante di pillole perfezionate che calmava-no la sete” e del cercare e trovare un pozzo in pieno deserto?– Certamente! L'autore vuol farci sapere anzitutto che non esiste stupidaggine maggiore di quella di eliminare il biso-gno di bere. Secondo il mer-cante, prendendo queste sue decantate pillole si evita di perdere cinquantatré minuti alla settimana per andare alla fontana ad attingere. Gli ri-sponde il Piccolo Principe: «Io, se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei ada-gio adagio verso una fontana...»Sig. Rossi: E tu, don Vittorio, quale applicazione fai a me?– Non banalizzare, sig. Rossi, l'aver sete. Anzi, coltivala sempre di più la sete-sete. Se-condo Gesù, l'uomo felice è

quello che vive di ogni parola che beve dalla bocca di Dio. Perciò per “bere” Dio tutto il tempo che si perde (anche quello per andare e tornare dalla catechesi) è, in verità, tempo guadagnatissimo.Sig. Rossi: E cos'altro sai ricavare dal libretto di Saint-Exupéry circa la sete?– Altri due insegnamenti splendidi: 1) l'essenziale è cer-care l'acqua giusta, quella che «fa bene al cuore»; 2) non si cerca e non si trova un pozzo se non si cerca con il cuore.Sig. Rossi: E per me cosa questo può significare?– O tu vivi il cammino di cate-chesi come un cammino fatto con il cuore in risposta ad un Cuore che ti cerca, oppure tu parteciperai una volta sì, una volta no, senza gustare tutta la felicità che l'Acqua di Dio vuole comunicare a te.Buon cammino e buona... bevuta!

Con affetto, tuo don Vittorio Il Bambù - settembre 2011 5

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Per portare più frutto

L'Anno Novaresiano

Una Chiesa cheevangelizza: educare allamissionarietà / 1a parte

La passione per il Regno ci permette di cogliere, tra le tante riflessioni possibili, quella di soffermarci sul nesso che c'è tra educare ed evange-lizzare, tra educazione e mis-sionarietà. Ed è la riflessione che ci aiuta a leggere come percorso unitario quanto la Chiesa italiana ci offre nel Documento di questo Decen-nio: "Educare alla vita buona del Vangelo" e quanto ci ha consegnato l'Assemblea di Confederazione nel Documen-to triennale.

Riprendo la risposta di un responsabile diocesano che mi confidava la sua fatica a capi-re le scelte giuridiche dell'As-sociazione, a programmare, organizzare, motivare gli al-tri. Gli chiesi: Scusa ma per-ché sei qui, perché hai deciso di partecipare alla vita asso-ciativa? E lui rispose: Perché

il Signore mi ha chiamato, perché avverto il bisogno e la voglia di fare qualcosa per il Signore che ha fatto tanto per me, perché avverto il bisogno di trasmettere la gioia del Vangelo al di là delle proprie inadeguatezze e fragilità.

Quindi la tensione educati-va è, in realtà, una tensione missionaria, che è tipica del cristiano. Educare per noi è evangelizzare: le due realtà sono strettamente connesse anche quando formiamo una persona. C'è in noi la tensione fondamentale a comunicare il Vangelo, cioè ad evangelizza-re. E' questo legame che nasce forte nelle direttive ed inse-gnamenti del nostro Padre Fondatore. Per mons. Novare-se, che cosa significa evange-lizzare?

In negativo, vuol dire sal-vare dal male, tirare fori dal

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non senso della vita, dalla fru-strazione, dalla noia, dal di-sgusto, dalla incapacità di amare, dalla paura del dolore e della morte. Possiamo rite-nere che la sua esperienza di sofferenza, il suo farsi prossi-mo in sanatorio a tanti giova-ni "da salvare", abbia fatto maturare in lui la necessità di rispondere alle invocazioni più profonde della coscienza umana, che l'esperienza della sofferenza in modo amplifica-to faceva emergere.

In positivo, evangelizzare è comunicare il Vangelo, la buo-na notizia che Dio è Padre, che siamo figli, la buona noti-zia del Regno che viene in Gesù e che si realizza gra-dualmente nella nostra ade-sione a lui. Modello di questa conformazione a Cristo è Ma-ria, che giunge fino ai piedi della Croce apprendendo da questa via dell'Amore.

Evangelizzare non è soltan-to ripetere a parole la buona notizia, ma trasmettere vita, educare ad esprimere i valori che ogni persona umana ha in sé, grazie alla chiamata di Dio, collaborare con lo Spirito di Gesù risorto che attrae ogni uomo per farne una cosa sola

in Gesù col Padre.Quest'anno, in cui la Chie-

sa eleverà agli onori degli al-tari il nostro Padre Fondatore, siamo chiamati a vivere con grande intensità e passione la nostra apparte-nenza all'Associazione. L'anno novaresiano ci esorterà in più modi ad assimilare nel nostro cuore la realtà del Vangelo, ad imparare da mons. Novarese ad esprimere nella nostra azione apostolica la ricchezza del Vangelo, la gioia che da esso scaturisce, la pienezza di orizzonti che il Vangelo apre.

Brani della relazione didon Armando Aufiero SOdC

nel Convegno diprogrammazione CVS

a Valleluogo, 17/9/2011Il Bambù - settembre 2011 7

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CVS-TG

➔ Pietro Martiradonna è ospite presso la casa di riposo “S. Rita” in Cellamare (Bari). A lui un pensiero affettuo-so, nella speranza di renderci vicini anche materialmen-te in visita.

➔ Il 28 giugno Giuseppe Calò, che da se-minarista ci ha accompagnato, è stato or-dinato sacerdote nella diocesi di Nardò-Gallipoli. E' stato poi nominato viceparro-co della Parrocchia del Sacro Cuore di Matino (LE). Il 19 luglio il Vescovo ha presentato, come nuovo parroco di quella parrocchia, don Roberto Tarantino, al-tro amico sacerdote che ha svolto il tiroci-nio pastorale nel nostro CVS.

➔ 5 luglio, riferiamo il messaggio di don Luigino Garosio: “Il Signore ha chiamato a sé la mia mamma, donna di grande sacrificio e dedizione alla sua famiglia. Chiedo una preghiera per lei, per i suoi 11 figli viventi e per i numerosi nipoti e pronipoti. Grazie.” Tutti i civuessini di Bari-Bitonto vogliano accogliere questa richiesta.

➔ Facciamo tantissimi auguri a Flavia Fontana, figlia di Mimmo (Capogruppo GdA S. Maria del Monte Carmelo/2), che il 23 luglio scorso si è laureata in Medici-

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na e Chirugia. Congratulazioni!

➔ Il 7 settembre sono state celebrate le nozze di Sebastiano 'Nino' Traversa e Teresa Pa-zienza, del GdA Ss. Medici (Bitonto). Agli sposi gli auguri di una vita serena nell'amore vicendevole alla scuola dello Sposo Gesù.

➔ E rivolgiamo gli stessi auguri a Marianna Grassi, figlia di Maria Bruni (GdA S. Maria del M. Carmelo/2), e Leo-nardo Caggiani, uniti in matrimonio il 12 settembre.

➔ 25 settembre: è deceduto Giovanni, il papà di Mimmo Di Liso (GdA S. Agostino). Alla sua famiglia il pensiero affettuoso e la preghiera di tutti noi civuessini.

➔ Il 29 ottobre prossimo Michele Di Gioia, “nostro” seminarista, sarà istituito Lettore a Lucera (FG). Par-teciperemo volentieri a quest'impor-tante passo e anche chi non potrà essere presente fisicamente lo sarà spiritualmente nella preghiera e nell'offerta della propria giornata.

Rosa Sinisi(Responsabile Diocesana)

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Esercizi Spirituali Giovanissimi e Gruppo Attivo

La più grande storia d'amoreCome Gruppo Attivo, anche

quest'anno abbiamo parteci-pato agli esercizi spirituali a Valleluogo, dall'11 al 16 Lu-glio. E' stata come sempre una bellissima esperienza.

L'argomento trattato è sta-to “Il Cantico dei Cantici” e la storia parallela quella de “La bella addormentata nel bosco”.

Proprio attraverso questa fiaba Don Lucangelo e Don Graziano, i predicatori di que-st'anno, e i ragazzi di Carosi-no, ci hanno fatto vivere la storia d'Amore del Re (Gesù) e la Regina (ognuno di noi), con tutte le sue gioie e i suoi

dolori.Le emozioni sono state tan-

te e forti: l'Adorazione Eucari-stica, l'Abbraccio della Croce e il Matrimonio di ciascuno di noi con Gesù con consegna dell'anello e il nostro sì a se-guirlo con amore e dedizione.

Ognuno di noi si è portato a casa l'incontro speciale con Gesù, l'Amato del nostro cuo-re che ci ama e ci cerca per rendere la nostra vita bella ed entusiasmante anche attra-verso la fragilità della malat-tia.

PREDICATORI:● Don Lucangelo De Cantis (Parroco a Carosino - TA)● Don Graziano Lupoli (Vice-parroco a Carosino – TA)

PARTECIPANTI:● Alfredo Barbieri (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Mino Cagnetta (GdA S. Antonio)● Sebastiano Conte (GdA Trasfigurazione - Bitritto)

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● Raffaella D'Alessandro (GdA Buon Pastore)● Gianni Di Ceglie (GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Fabio De Giosa (GdA S. Maria M. Carmelo/1)● Mario De Serio (GdA S. Marco)● Francesca Lattanzi (GdA S. Marco)● Giuseppe Lomuscio (GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Massimiliano Lopez (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Filomena Rotolo (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Anna Sollucente (GdA Salvatore - Loseto)● Vito Spilotros (GdA Buon Pastore)● Alfonso Stallone (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Saverio Stallone (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Andrea Zaccaro (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Caterina (con la mamma Imma)● Marianna (CVS Andria)● Rosangela (coi genitori; Sannicandro di Bari)● Valeria (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Gruppo di giovanissimi di Carosino (TA)

ANIMATORI ● Annalisa Caputo (SOdC; GdA S. Rocco)● Anna Conte (GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Dario Donateo (Seminarista)● Angela Moschetta (CVS Andria)● Maria Rita Pisani (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Michele Scardicchio (GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Licia Scicutella (GdA S. Maria Assunta – Palo)

GENITORI E ACCOMPAGNATORI● Carla De Giosa (GdA S. Maria M. Carmelo/1)● Giusy Gargaro (GdA S. Maria Assunta – Palo)● Vincenzo Lomuscio (GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Giuseppina Stallone (GdA S. Maria Assunta – Palo)

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Giovani alla ricerca dello SposoIl punto di vista dei giovani di Carosino,

a Valleluogo col Gruppo AttivoValleluogo era un posto sco-

nosciuto a noi ragazzi fino a poco tempo fa, ed è veramente strabiliante quanto adesso oc-cupi parte del nostro cuore. Gli esercizi spirituali che noi gio-vani, dall’11 al 16 luglio, ab-biamo vissuto sono stati un’esperienza ricca e profonda di emozioni all’insegna della ricerca del volto di Dio, che ab-biamo riscoperto in ciascuno di noi grazie alla bellezza e alla semplicità spontanea regalata dai nostri amici del CVS (Cen-tro Volontari della Sofferenza). Scopo dell’esperienza è, da sempre, quello di aiutare ra-gazzi diversamente abili a ren-dere concrete le loro “intelligenze attive”, cioè le loro capacità, i loro talenti. E proprio loro ci hanno insegnato che nella vita bisogna ringra-ziare ogni giorno il Signore per i doni che abbiamo… e che ma-gari spesso scordiamo perché presi dalla routine quotidiana o aggrappati a pensieri inutili, i quali non ci rendono liberi di volare e sognare.

In questi giorni attraverso la favola de “La bella addor-

mentata nel bosco” abbiamo approfondito insieme il libro del Cantico dei Cantici, espres-sione massima dell’amore fra due creature: così come nella favola Aurora cerca il suo prin-cipe, nel Cantico dei Cantici la sposa cerca il suo Sposo. Ed è veramente un miracolo vedere come questo bellissimo libro abbia fatto incontrare strade e vite diverse. Tanti sono stati gli spunti di riflessione, affron-tati proprio a partire dalla fia-ba messa in scena da noi di Carosino: la bellezza della vita (la nascita della principessa Aurora); la regalità conferita ad ognuno nel battesimo (i doni delle tre fate); la lotta contro il peccato e la morte (Malefica con i suoi perfidi aiu-tanti); la ricerca del vero amo-re (l’incontro tra Aurora e Filippo); la forza del dolore e della croce (la vittoria del Bene su Malefica). Ogni tema, svi-luppato attraverso una rifles-sione di don Lucangelo, era poi approfondito nei lavori di gruppo pensati proprio per coinvolgere e rendere protago-nisti i nostri amici e traspor-

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tarli nel vivo della favola.Uno dei momenti più emo-

zionanti è stata l’adorazione eucaristica, nella quale abbia-mo avuto un grande dono…quello di farci coccolare per po-chi secondi da Gesù Eucare-stia: è stato davvero bello vedere come alcuni ragazzi, spontaneamente e senza ver-gogna, abbracciavano e bacia-vano Gesù e, guardandolo, gli sussurravano “TI AMO!”. Particolarissi-mo è stato, inoltre, il “grande matrimonio”: nella penultima cele-brazione eucaristica ognuno è stato chia-mato per nome a dire il proprio sì allo Sposo Gesù, tra gli applausi, la gioia e la commo-zione di tutti, riceven-do addirittura le fedi nuziali!

Di queste fantastiche perso-ne mi porterò sempre nel cuore il sorriso bellissimo di Rosan-gela, la “danza” di Fabio, un ragazzo autistico che cammi-nava… camminava instanca-bilmente, la simpatia di Caterina e Mino, la dolcezza di Sebastiano che ogni giorno, contemplando il cielo, nella luna ritrovava il volto dei suoi

genitori, il grande esempio di Gianni che ogni minuto si of-fendeva soltanto per la gioia di fare pace dopo pochi secondi alzando il mignolino. Anche noi dovremmo avere sempre a portata di mano quel mignoli-no alzato in segno di pace e fratellanza! E, infine, la forza dei genitori di questi ragazzi nell’accompagnare ogni giorno i loro figli con un amore smisu-

rato e commovente e con la certezza che quei loro figli, così semplici e solari, sa-ranno i primi a sedere di fianco al trono di Dio! Che grande ono-re!!!

Il nostro grande grazie va ad Annalisa Caputo, la quale ha saputo coinvolgerci in questa meravigliosa esperienza, da lei

stessa pensata e preparata con passione e fantasia; a Dario, compagno di viaggio; ma so-prattutto ai nostri angeli cu-stodi Don Lucangelo e Don Graziano, guide instancabili in questo favoloso cammino di fede verso l’AMATO!!!!

Valentina Vinci(Gruppo giovani, Parrocchia di

Carosino - TA)

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Esercizi spirituali Adulti e Giovani

La ricerca dell’Amato

Il tema di quest’anno è sta-to molto particolare: “la ricer-ca dell’Amato”, riflettendo su alcuni passi del Cantico dei Cantici, predicati da don Marco Castellazzi.

L’Amato si mette sui nostri passi, chiama a tutte le età e l’incontro nasce da una pro-fonda relazione personale con Lui.

Diceva don Marco in uno dei suoi commenti: «Per in-contrare l’Amato non possia-mo stare fermi e passivi, dobbiamo essere soggetti atti-

vi… Siamo chiamati ad essere amati e amanti, ma con i pie-di per terra. Tuttavia per amare davvero siamo chiama-ti a morire a noi stessi. Da questa morte nasce una vita nuova che è la vita in Cristo, perché “forte come la morte è l’amore” (Ct 8,6)».

Solo un cuore che ama si apre alle relazioni autentiche. Che cos’è l’uomo senza l’amo-re? Non c’è infatti altra di-mensione più profonda e costitutiva per lui se non quel-la di amare ed essere amato.

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Per noi l’Amato ha un Nome e un Volto preciso: Gesù Cristo.

Accanto a questo tema così travolgente che interroga l’uo-mo in ogni fase della sua vita, qualunque sia la sua condizio-ne, questo mese tutti noi sia-mo stati invitati a riflettere “sull’altra faccia” dell’amore: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”. Questo è, in-fatti, il tema della XXVI Gior-nata mondiale della Gioventù che si è tenuta a Madrid dal 16 al 21 agosto. Quindi non possiamo amare senza una meta, senza un senso; occorro-no amore e radicalità in Cri-sto, due sfaccettature che nel mondo in cui viviamo sono in-dispensabili per poter andare avanti.

I giorni degli Esercizi sono serviti a ritemprarci nello spi-rito, nel corpo, nel vivere – ne-gli altri tre giorni consecutivi – relazioni con gli altri gruppi di CVS. Si è creato un clima di fraternità e grazie all’aiuto di Angela Petitti è stato dav-vero importante rimotivarci nei cammini diocesani di CVS, nonostante le difficoltà. Abbiamo appreso che molto

probabilmente nell’anno 2012 il nostro fondatore sarà beati-ficato e questo è un ulteriore stimolo per tutti per continua-re a credere fermamente in questo carisma. Davvero spe-ciali sono stati l’ospitalità del-la casa, gli spunti di riflessione offerti da don Mar-co, la presenza di 2 giovani ra-gazze di Sannicandro e di 2 fratelli di Andria. Fra questi il piccolo Matteo, che nono-stante il tema così impegnati-vo, ci ha fatto gustare la freschezza della sua giovanis-sima età e la profondità dei suoi gesti.

Ora spetta a noi non di-sperdere quello che abbiamo ricevuto e vissuto, ma con for-te entusiasmo “metterci in carreggiata” per il nuovo anno pastorale, credere che questo carisma è un dono non solo per noi civuessini, ma per l’in-tera comunità parrocchiale in cui ciascuno di noi opera, non-ché per tutta la Chiesa.

Auguriamoci un buon lavo-ro a tutti! Un abbraccio

Damiana Moschetta(CVS Andria)

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La mia prima esperienza a Valleluogo

UNA SETTIMANA IN UN PEZZO DI CIELO

“Gli presentavano anche i bambini piccoli perché li toc-casse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «lasciate che i bambini venga-no a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti ap-partiene il Regno di Dio. In verità io vi dico: chi non acco-glie il Regno di Dio come l'ac-coglie un bambino, non entrerà in esso.»" Questo il passo del Vangelo in cui Gesù annuncia che il Regno di Dio è fatto di persone pure, miti ed umili di cuore... come i bambi-ni.

Voglio iniziare proprio da queste parole del Vangelo per descrivere le persone che ho incontrato a Valleluogo (AV) e che hanno condiviso con me l'esperienza del corso di eser-cizi spirituali del Centro Vo-lontari della Sofferenza (CVS, associazione fondata nel 1947 dal Venerabile, prossimo bea-to, mons. Luigi Novarese, fon-datore anche della Lega

Mariana e dell'ordine dei Si-lenziosi Operai della Croce). Compagni di viaggio partico-lari, unici, straordinari testi-moni del Vangelo.

Il Centro Volontari della Sofferenza è un'associazione unica nel suo genere per l'in-tento che si prefigge di perse-guire: la ri-scoperta del valore salvifico della sofferenza e per questo rendere gli ammalati apostoli attivi nell'opera di evangelizzazione. Un'associa-zione che rivoluziona e cam-bia l'ordine di idee a cui si è abituati a pensare, l'ammala-to diventa fulcro e motore at-tivo dell'azione di apostolato nel mondo. E' lui il soggetto che offre come volontario la sua sofferenza a Cristo per completare ciò che manca per la redenzione del mondo. Così la sofferenza non viene "spre-cata" ma ritrova il suo senso e valore salvifico.

Ciò che colpisce maggior-mente è che l'associazione è

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vissuta tra i suoi membri a "livello di famiglia", non a caso le persone sane che vi partecipano accanto ai volon-tari (che sono gli ammalati, disabili fisici e mentali) sono chiamati "fratelli" e "sorelle".

Ognuno che avverte come proprio il bisogno o l'impedi-mento dell'altro, non come mero "servizio" ma come spon-tanea azione fatta davvero come se la si facesse a se stes-si, con gioia e col sorriso nel cuore.

Quest'anno il corso degli Esercizi Spirituali si è incen-trato sul tema "La ricerca del-l'Amato", un'analisi del libro del Cantico dei Cantici che ha portato ad incontrare il nostro vero Amato: Dio. Tema un po' insolito, ma che si è rivelato di grande arricchimento e nu-trimento per lo spirito.

Porto nel cuore i sorrisi e le riflessioni di tanti ammalati, che hanno saputo essere veri maestri di fede, testimonian-do con gioia il loro incontro con Dio nella vita, gioendo an-che per la loro sofferenza che è consapevolmente vissuta come occasione di redenzione.

Ho visto nei loro volti e let-to nei loro cuori il volto ed il cuore dei bambini cui appar-tiene il Regno dei Cieli di cui

parla Gesù. Volti e cuori cir-concisi dalla disperazione per essere colpiti da una malattia e felici per essere dei collabo-ratori attivi ed operosi di Gesù Redentore.

Mi auguro che questo "seme" di gioia ed autentica fede possa germogliare nel cuore di ognuno di noi, tale da renderci coeredi di questo... pezzo di Cielo!SONO BRUNA MA BELLA

Il lavoro di analisi e rifles-sione si è articolato in diverse Lectio partendo dalla presen-tazione della figura di una dei due protagonisti di questo li-bro biblico: “l'amata", donna del popolo, che si dedica al la-voro nei campi, che va alla ri-cerca del suo "amato", a costo di rischiare il disonore pur di incontrarlo, visto che secondo il tempo e la tradizione propri di quando fu redatto il Canti-co dei Cantici, la donna non poteva spostarsi liberamente ma era sottoposta alla "vigi-lanza" degli uomini di fami-glia.

L'“amata” del Cantico dei Cantici non incontra subito l'oggetto del suo amore, que-sto a significare che l'incontro con il proprio "amato" è carat-terizzato da una profonda esperienza personale di ricer-

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ca e non avviene secondo le nostre impazienti aspettative.

Quindi, prendendo esempio da questa donna, per trovare l'oggetto della nostra ricerca, Dio che dà senso a tutta la no-stra vita, dobbiamo diventare soggetti attivi all'interno della nostra situazione di vita per-sonale. Il Cantico dei Cantici, da questo punto di vista, ci dà una spinta ad iniziare il no-stro cammino di ricerca, per-ché Dio attende che facciamo il primo passo per incontrarLo e poi gradualmente far segui-re passo dopo passo.

In tal senso è necessario in-terrogarsi su quale sia il pun-to o il livello raggiunto della propria realizzazione umana e cristiana, riconoscendo i per-sonali aspetti positivi per ten-derli al perfezionamento ed anche quelli negativi per eli-minarli o correggerli.IL MIO AMATO E' PER ME

Il passo successivo nell'a-nalisi di questo libro biblico è stato quello che ha visto la proclamazione della mutua bellezza dei due protagonisti.

L'amato che contempla il viso della donna, splendente e adorno di gioielli, l'amata che ammira la bellezza dell'uomo servendosi di figure che esal-tano le sensazioni odorose.

Due innamorati che cantano tutti i segreti della loro reci-proca bellezza, che viene pa-ragonata da entrambi a quanto di più bello esistente nel Creato.

Dal testo emerge anche il desiderio di questi “amati-a-manti” ad avere un ambiente accogliente, una casa per po-ter vivere e coltivare il loro amore.

Questo fa emergere la ne-cessità di preparare una “casa” per Dio, nostro Amato, per farLo abitare in noi e con noi, avendo premura di libe-rarLo da tutto ciò che Lo sof-foca e non permette a Dio di abitarvici.

Il nostro Amato, Dio, come fanno l'amata e l'amato del li-bro, ci considera individual-mente persone amabili, uniche, belle, magnifiche e per questo siamo chiamati a rinunciare al peccato e a sco-prire e contemplare la Sua

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bellezza. Siamo, cioè, chiama-ti ad essere "amati-amanti" nella vita di tutti i giorni, nel nostro quotidiano per contrac-cambiare l'amore che Dio ha per noi, non fermandoci alla povertà del nostro cuore, ai li-miti del nostro amore, perché Dio ci guarda con gli occhi di un "innamorato" vedendo so-prattutto il buono ed il bello che c'è in noi. Dopotutto, sia-mo stati creati a Sua immagi-ne e somiglianza. Pertanto, neanche il dolore deve essere di impedimento ad amarLo.FAME E SETE

La lettura del Cantico dei Cantici si scioglie poi in un canto d'amore dell'amato, che esalta la bellezza spirituale e fisica della propria amata. E' una poesia corporea di una profondissima purezza spiri-tuale. VALLELUOGO: UNA FINESTRA SUL CUORE!

Attraverso questi Esercizi Spirituali, quest'estate, ho aperto una "finestra sul cuo-re" che si è affacciata all'in-contro con la Parola facendovi anche entrare una freschezza fatta della genuinità dei cuori semplici, dei sorrisi che addol-ciscono il cuore e dei valori puri, eterni e radicati nel vero messaggio di amore del Van-

gelo. A livello esperienziale non c'era più un "tu" e "io", di persone diverse, ma solo un "noi" di condivisione dello stu-dio della Parola e delle diffi-coltà di ognuno.

Inizialmente, pensavo di entrare a far parte di un'asso-ciazione, forse una delle tan-te... invece mi ritrovo ad essere parte di una nuova fa-miglia e posso dire che... è bel-lo sentirsi a casa!

Vedere in concreto la soffe-renza essere accettata con gio-ia e riscoprirne il valore salvifico libera il cuore da mil-le paure e timori, rende "uo-mini nuovi", veri testimoni di Cristo e portatori di speranza. "Ponti" tra il mondo e il Cielo.

Grazie a tutti i fratelli, le sorelle ed i volontari che han-no condiviso con me questa esperienza arricchendomi del loro "tesoro" spirituale.

Auguro a tutti di perseve-rare nel proprio cammino di apostolato ed in particolare auguro a chi ancora non ha incontrato il vero Amato di abbandonarsi completamente alla Sua voce.

Di cuore buon nuovo anno associativo a tutti!

Antonella Tamborrino(Sannicandro di Bari)

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A Valleluogo con gli adulti c'ero anch'io!

Come sapete sto scrivendo da un paesino chiamato Valle-luogo. E’ arricchito di folta ve-getazione e di molti animali stupendi come il gallo, la gal-lina ecc... Questo posto mi piace tantissimo perché qui ci vivono persone molto educate e gentili ma soprattutto in questa esperienza a Valleluo-go è molto bello poter aiutare persone disabili oppure anzia-ne.

Vi dovrei anche dire una cosa, io ho conosciuto un disa-bile e il suo nome è Augusto, lui si è affezionato a me men-tre io a lui. Ogni giorno tutti quelli che vivono in questa casa sono chiamati a degli Esercizi Spirituali, e cioè vuol dire capire meglio la parola di Dio e avvicinarci molto più vi-cino. Inoltre ho capito che Dio dona a tutti il suo amore ma noi lo dobbiamo saper accetta-re il suo amore, perché se ci

troviamo in grossi guai non possiamo arrabbiarci minima-mente perché noi non abbia-mo saputo accettare l’amore di Dio.

In questa casa mi piace molto la cucina perché prepa-rano dei piatti succulenti e su-per-squisiti. Ho anche conosciuto una ragazza di nome Damiana che è molto simpatica e poi oltre a lei ho conosciuto persone molto bra-ve ed educate come Francesco, Gina, e un'altra persona di nome Gioacchino, e un prete molto simpatico di nome don Marco.

Vi vorrei raccontare che c’è un altro prete che si chiama don Tonino e vi devo dire che ho capito che Dio è una im-mensa distesa d’amore come il mare. Solamente che Dio ha un amore infinito e come un cerchio che non si sa dove ini-zia e non si sa neanche dove

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finirà.Vi racconto che vedendo un

film ho visto che una bambina era affezionata a una cagnoli-na che si allontanava dalla sua padrona. Lo stesso vale anche per noi: se ci allonta-niamo da Dio noi verremo ra-piti dal demonio, il nostro nemico.

Inoltre percorrendo un sen-tiero si giunge a un piccolo ru-scello molto bello. Ci sono anche una cappellina ed un meraviglioso santuario dove regna il silenzio dedicato a Dio. Io vorrei ringraziare il CVS e mons. Luigi Novarese per tutto quello che ci ha dato. In questi giorno sto capendo che è proprio bello aiutare gli altri, apparecchiare e sparec-chiare i tavoli.

Inoltre c’è un bravissimo si-gnore di nome Gianfranco e suona molto bene la chitarra. Poi c’è un bellissimo negoziet-to che vende libri molto belli e altre cose come collane, brac-ciali, corone, tutte cose riguar-do a Dio, Gesù, Maria. Oggi ho conosciuto un libro molto bello perché mi ha colpito molto sapere dalla signora che me lo ha offerto che mi ha det-

to che è stato scritto da una persona disabile sulla sedia a rotelle che mi ha raccontato molte cose di questo signore. Inoltre nell’aula magna c’è una statua del grande fonda-tore mons. Luigi Novarese.

Vi vorrei anche dire che ogni mattino alle ore 11,30 c’è la celebrazione eucaristica in cui serve la Messa un mio amico di nome Gioacchino e lui è molto bravo. Vorrei ricor-darvi che da Valleluogo si vede un bellissimo panorama. Poi c’è anche una persona che fa parte dell’associazione CVS che vuol dire proprio Centro Volontari della Sofferenza. Questa persona che conosco è una persona che purtroppo non può vedere. Sono molto dispiaciuto per lui perché,

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quando l’ho conosciuto, subito ho capito che lui era molto in-telligente, ma purtroppo ave-va questo problema.

Successivamente vorrei dir-vi che in questo ambiente ci sono stati ben tre giorni di massimo silenzio dedicato al grande Dio. Vi voglio ricorda-re la cosa più importante, che dopo abbiamo formato dei bei gruppi in tutto sono ben quat-tro gruppi di nome Aula Ma-gna, Madonna di Fatima, Gazebo Verde, e il Salottino. Io appartengo al gruppo di nome Gazebo Verde che è ani-mato da un nostro amico Ma-rio. Questo gruppo è formato da 11 persone.

In questa casa ci sono mol-te stanze meravigliose come la cucina, l’aula magna, la la-vanderia, le camere in cui tut-ti dormiamo. Poi c’è un santuario, una terrazza, e una veranda. Qui ci sono molte persone malate disabili. Non capisco perché loro devono es-sere messe da parte ma le dobbiamo aiutare perché una persona disabile o anziana rappresenta Gesù. Quindi se noi aiutiamo un malato o un disabile è come se noi aiutas-simo Gesù. Questa esperienza

mi sta piacendo molto e vorrei tanto ripeterla di nuovo.

Vorrei dire che da quello che ho capito in questi giorni è che noi dobbiamo passare attraverso Lei, la Madonna, la Regina dei cieli. Quindi per conoscere Gesù dobbiamo pas-sare attraverso di Lei perché è come una porta. Pertanto noi siamo invitati a pregare perché le preghiere sono la chiave per far aprire questa meravigliosa porta. Vorrei pregare per molte persone che non credono in Dio e commet-tono grandi peccati e desidero che queste persone si pentano di quello che hanno fatto e che finalmente accettino l’amore Dio nostro Padre. Vi vorrei ri-cordare di pregare per le per-sone malate e per le persone purtroppo disabili, ma vorrei chiedere soprattutto di prega-re per quelli che si trovano nel Purgatorio e che vadano nel Regno di Dio chiamato il Pa-radiso.

Ma la cosa più importante è una cosa che mi ricorda una bellissima parabola e cioè un papà amava suo figlio ma un giorno suo figlio disse: papà dammi i soldi perché io me ne vado. All’inizio aveva molti

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soldi quindi stava bene ma quando finirono i soldi si tro-vava in grosse difficoltà e de-

cise di tornare dal padre. Il suo papà quando lo vide ritor-nare decise di fare una festa. Lo stesso succede a noi se ci allontaniamo da Dio nostro Padre, siamo costretti a ritor-nare perché noi viviamo gra-zie al suo amore quindi non possiamo farne a meno. Infine vi devo dire che Dio è come l’aria: noi non possiamo vivere senza ossigeno, come il nostro cuore e l’anima non possono vivere senza Dio, Gesù e Ma-ria.

Matteo Intotaro(10 anni; CVS Bisceglie)

PREDICATORE: don Marco Castellazzi SOdC

PARTECIPANTI:● Antonia Carella (GdA S. Maria M. Carmelo/1)● Teresa Carmosino (GdA S. Antonio)● Francesco Gandini (GdA S. Marco)● Giancarlo Gandini (GdA S. Marco)● Matteo Intotaro (CVS Bisceglie)● Elena Mascolo (GdA S. Ciro)● Damiana Moschetta (CVS Andria)● Rosa Pasqua Moschetta (GdA S. Rocco)● Vincenzo Moschetta (GdA S. Rocco)● Giovina Porro (CVS Andria)● Rosa Sinisi (GdA S. Antonio)● Dora Spagnuolo (GdA S. Marco)● Antonella Tamborrino (Sannicandro di Bari)● Rosanna Tamborrino (Sannicandro di Bari)

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Spiritualità per le coppieSeguendo il consiglio di

un’amica, abbiamo partecipa-to agli Esercizi Spirituali per coppie a Valleluogo dal 16 al 20 agosto.

All’inizio eravamo piuttosto scettici in quanto era la prima volta che effettuavamo tale percorso, ma la sera stessa

dell’arrivo ci siamo sentiti cir-condati da una familiarità ed amicizia con il gruppo che precedentemente non conosce-vamo.

Ci siamo sentiti subito a nostro agio come se avessimo fatto già parte da lungo tempo della grande famiglia dei “Vo-lontari della sofferenza”. Nei tre giorni del Corso abbiamo approfondito anche le finalità dell'Associazione ed abbiamo

chiesto di poterne fare parte.Quanto agli Esercizi veri e

propri, è stata un’esperienza magnifica anche perché ci sia-mo soffermati nella “ricerca dell’Amato” approfondendo la lettura del Cantico dei Cantici ed abbiamo apprezzato l’opera nel suo intrinseco significato.

Le “lectio” tenute dall’assi-stente spirituale don Vittorio Borracci sono state particolar-mente profonde e ci hanno condotto a quel clima di spiri-tualità che ci ha permesso di tornare a casa più leggeri e in pace con noi stessi.

Molto significativo e toc-cante, inoltre, è stato il rinno-vo delle promesse matrimo-niali che tutte le coppie si sono scambiate, riportandoci al giorno indimenticabile in cui abbiamo giurato di condi-videre gioie e sofferenze.

Il ritiro spirituale si è svol-to, pur con la necessaria serie-tà in un clima allegro e pieno di vera gioia.

Tina e Paolo Catalano24 Il Bambù - settembre 2011

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PREDICATORE: don Vittorio Borracci

PARTECIPANTI:● Rosa e Michele Bozzi con Rossana

(GdA Trasfigurazione - Bitritto)● Maria e Vito Calabrese● Tina e Paolo Catalano● Mariella e Raffaele Giannelli

(GdA S. Antonio)● Laura e Matteo Landi

(GdA S. Maria M. Carmelo/2)● Antonella e Francesco Lisco con Alessandro

(GdA S. Maria M. Carmelo/1)● Anna e Lorenzo Pierno

(GdA S. Maria M. Carmelo/1)● Isa e Carmelo Santonocito

(GdA S. Maria M. Carmelo/1)

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I giovani del CVS a Fatima ed alla GMG 2011 di Madrid, 12-22 agosto

Firmes en la fe

Penso che non bastino po-che righe per descrivere l’e-sperienza della Giornata Mondiale della Gioventù, e sono convinta che bisogna provarla almeno una volta nella vita per vivere quelle emozioni che ha suscitato in noi CVSini.

Sicuramente ogni GMG è diversa dalle altre, però ciò che le accomuna tutte è la presenza di milioni di giovani provenienti da tutto il mondo uniti nel nome di Gesù. Il solo pensiero che tutte quelle per-sone di lingua e nazionalità diversa condividano la tua stessa fede, e siano lì perché chiamati ad essere testimoni di Cristo, mette i brividi.

Per me, che sono cresciuta nel CVS e che ogni anno ho partecipato agli Esercizi Spi-rituali a Valleluogo, la setti-mana in cui siamo stati a Fatima è stato un po’ come es-sere a casa, era tutto molto fa-miliare. Dopo la catechesi e le varie attività di gruppo svolte la mattina, il pomeriggio era dedicato alla visita delle case dei pastorelli e ai luoghi del-l’apparizione della Madonna e la sera, per chi voleva, c’era la recita della corona del rosario alla Cappellina delle appari-zioni e la processione delle candele. C’era qualcosa di ma-gico quando, dopo aver recita-to il rosario in varie lingue, seguivamo in processione, con le candele accese, la statua

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della Madonna di Fatima. L’esperienza di Madrid è

stata diversa per me che non avevo mai partecipato ad una GMG, semplicemente bellissi-ma. Nonostante il cibo, le doc-ce gelate, la scomodità dei sacchi a pelo, i lunghi viaggi in pullman e il poco tempo per riposare, molti sono stati gli aspetti positivi e i ricordi che rimarranno per sempre im-pressi nelle nostre menti. L’e-mozione più grande che ho vissuto è stata durante l’atte-sa del Papa, per la veglia, nel-l’aeroporto di Cuatro Vientos. Tutti i giovani sventolavano le bandiere dei loro paesi e aspettavano l’arrivo del Papa cantando inni nelle loro lin-gue, è stato uno spettacolo che sono rimasta a contemplare estasiata.

Se qualcuno mi dovesse chiedere se rifarei questa esperienza la mia risposta sa-rebbe di certo affermativa. Sono consapevole che ci vuole una grande capacità di adat-tamento, ma ne vale la pena!

Voglio ringraziare le bellis-sime persone che abbiamo co-nosciuto durante questa avventura; i Vescovi che la mattina ci hanno deliziato con le loro catechesi e ci hanno sa-puto coinvolgere con le loro eccezionali personalità, Don Marco, Giovanna, Samar, don Johonny e Patrizia che ci han-no guidato in maniera eccezio-nale e che riuscivano sempre a trovare una soluzione rapi-da ed efficace ad ogni proble-ma, ma un grazie particolare a Lui che ci ha voluti lì per renderci ancora più saldi nel-la fede.

Annalisa Landi(GdA S. Maria M. Carmelo/1)

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Un quaderno dagli AdolescentiI partecipanti agli Esercizi Spirituali di Valleluogo per il Settore Adolescenti dei CVS del Sud Italia, dal 25 al 30 agosto scorso, hanno riempito un qua -derno di brevi commenti e impressioni al termine dell'esperienza vissuta. Ecco, in ordine sparso, i loro pensieri.Che bomba ragazzi! E' stato tut-to strepitoso e intenso, grazie a tutti! Continuate così e date sempre gusto alla vostra vita con quel sale che è Gesù Cristo e riscopritevi ogni giorno dono per gli altri!! Arrivederci... Vi voglio bene (Antonio - Pescara)

Ogni anno che vengo a Valle-luogo arrivo con un grande sorriso e riparto con un sorriso ancora più grande. Grazie a tutti per esserci, vi voglio bene! (Simone – Pescara)

Grazie per tutti i vostri sorrisi, i vostri abbracci, il vostro affetto! Vi porterò ogni giorno nel cuo-re. Rimanete sempre così: gioio-si e vivi! Vi voglio bene! A prestissimo (Chiara)

Non ci sono parole per descri-vere quanto in questi giorni unici mi avete donato!!! Chiedo scusa se non sono riuscito a esprimere come avrei dovuto la grande gioia che ho dentro di me; siete la mia ragione di vita e continuerò il mio difficile cammino per ognuno di voi. A presto, vi abbraccio tutti. (Fra-tello Domenico )

Stanca dopo la GMG di Madrid, il mio unico pensiero era “non voglio andare a Valleluogo”... come sempre sono stata smenti-ta, perché vedere voi, gli ani-matori, le nostre attività mi ha riempito di gioia e serenità, una gioia che mi porto in tutto quel-lo che farò e quando sarò triste penserò al sorriso di Giorgia, agli applausi di Alberto, agli ab-bracci di tutti voi, agli angeli custodi... Mi mancherete (“Suor Giox”)

Come sempre Valleluogo mi la-scia molta energia che mi sarà utile nella mia vita a Pescara. E questa energia, ovviamente, me la lasciate voi. Vi auguro che l'entusiasmo che vi ha caratte-rizzato in questi giorni possa divenire parte di voi nella vita quotidiana. Vi abbraccio. (An-gela)

La “Bellezza” è stata la cosa che mi ha colpito fin da 3 anni fa e quest'anno la Sorpresa, la Me-raviglia, lo Stupore hanno “illu-minato” ed “esaltato” la Bellezza!!! Nascosta, visibile, con-divisibile in tutti! Un ab-braccio. (Sorella Antonietta)

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L'amore non si ferma... La no-stra forza sta nell'unità. Alle ore 22,00 uniti nel ricordo dell'a-micizia e in ringraziamento per il dono prezioso che siamo gli uni per gli altri. NON FERMA-TEVI, LA VITA E' BELLA. (Con-cetta)

Questa è stata un'esperienza bellissima perché divertente, istruttiva, gioiosa e mi ha fatto riflettere sulle cose passate, pre-senti, future. Io voglio ringra-ziare tutti quanti per avermi accompagnato ma io voglio rin-graziare soprattutto padre Ono-frio che con il suo sorriso che aveva e la simpatia mi ha fatto divertire anche se ci ha fatto ri-flettere. (Alfredo)

Sempre un'esperienza spettaco-lare, grazie a tutti! (Silvia )

5 giorni davvero indimenticabi-li. Li porterò sempre nel mio cuore e soprattutto nell'anima. Questi esercizi spirituali sono i veri valori della nostra vita... Grazie a tutti voi per avermi fatto trascorrere una bella espe-rienza VI VOGLIO BENE (Ilaria)

5 giorni sono già passati... Sono stati incredibilmente intensi, ma stranamente corti. 5 giorni in cui molto probabilmente avrò dormito meno di 25 ore, 5 giorni in ho avuto la possibilità di cambiare. GRAZIE DI TUTTO RAGA'! (Giorgio )

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Valleluogo mi ha dato tanto, mi ha permesso di conoscere per-sone. (Simone G.)

L'unica parola per descrivere questo Valleluogo è DONO. E' stata un'esperienza innovativa principalmente dal punto di vi-sta emotivo. Sono state messe in ballo sensazioni e sentimenti fi-nora a me sconosciuti. Ringra-zio tutti per l'affetto che trasmetto anche solamente con un sorriso. (Barbara)

Inutile ripetere quanto mi riempiano di gioia questi 5 giorni... è sempre il dono più bello poter vivere questa espe-rienza! Grazie di cuore a tutti... a chi c'era fisicamente e a chi c'era con il cuore e soprattutto con l'anima (come te Rosi! ) Siete sempre un'emozione uni-ca e fortissima!!! VI VOGLIO TANTO BENE (Daniela)

Anche quest'anno Valleluogo è stato un'esperienza bellissima! La sua bellezza però è data pro-prio da voi, che mi avete ac-compagnato in queste giornate splendide, e da padre Onofrio. Quindi GRAZIE A TUTTI!!! (Daniele)

Ormai siamo diventati i grandi! Fa strano, eh? Il Valleluogo di quest'anno ha superato senza dubbio ogni aspettativa. Ogni anno è un'e-

sperienza sempre più bella ma quest'anno è stato talmente toc-cante ed emozionante. Tornia-mo indubbiamente cambiati e seriamente sconvolti da una fede così grande, realmente sazi di amore di Dio. Sono stati gior-ni meravigliosi, molti intensi, in cui ho capito davvero tante cose. Spero con tutto il cuore di conquistare questo cammino di arricchimento. Grazie di tutto, siete davvero unici! All'anno prossimo Valle!!! (Anna-claudia)

Questo per me è stato il primo anno a Valleluogo. E' stato fan-tastico, divertentissimo. Duran-te questo “viaggio” ho riscoperto amicizie e conosciu-to persone veramente fantasti-che. Spero di riuscire a tornare anche l'anno prossimo. Un'e-sperienza come questa la do-vrebbero fare tutti. CIAO RAGA' VI VOGLIO BENE! (Ross)

Questi 5 giorni per me sono stati a dir poco fantastici. Non pensavo che fosse così bello an-dare a Valleluogo, pensavo fos-se un po' noioso. Abbiamo fatto tantissime e bellissime attività, dove mi sono divertita un mon-do. Inoltre ho stretto amicizia con nuove persone. L'anno prossimo mi piacerebbe ripete-re l'esperienza. (Alessandra )

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E' stata un'esperienza splendida che mi è piaciuto condividere con chi già conoscevo e con tante persone nuove. Spero che i prossimi ritiri siano altrettanto coinvolgenti e che possiamo vi-vere sempre meglio il gioco del-l'angelo custode, il + bello a mio parere. Grazie a tutti. (Vi-viana)

Grazie, grazie ad ognuno di voi, tutti diversi ma uno più bello dell'altro. Quest'anno mi ha fat-to tanto piangere ma mi ha fat-to anche tanto crescere, è stato davvero un dono essere con tut-ti voi! Ogni anno Valleluogo è sempre un'esperienza unica ed emozionante ma quest'anno ha davvero superato le mie aspet-tative, grazie grazie ancora a tutti! (Adriano)

Quest'anno a Valleluogo mi sono divertito tantissimo e per

fortuna ho cono-sciuto Giorgia e Barbara. Mi man-cherete. (Alby)

Questi 5 giorni sono stati davvero intensi ma sono passati troppo in fretta. Mi sono di-vertita più degli altri anni, ma come ogni anno lascio sempre qualcuno di im-

portante. Ho deciso che tornerò a Valleluogo tutte le volte che mi sarà possibile, perché credo che un'esperienza così la deb-bano vivere tutti almeno una volta nella vita. Vi voglio bene raga'! (Marina)

Ed eccoci qui: per il quarto anno consecutivo sono qui a scrivere di Valleluogo. Espe-rienza, come sempre, davvero tanto intensa. Devo un grazie a tutti coloro che contribuiscono a questa fantastica esperienza! Se continueranno così io mi trasferisco lì! DONO – GIOIA – AMORE – AMICIZIA – EMO-ZIONI. Questo è il Valleluogo di quest'anno! Ragazzi, fate il cosiddetto “passa il favore”: trascinate tutti i vostri amici in questo fantastico mondo. Tutti meritano di vivere esperienze simili. Raga', vi voglio bene, davvero!! (Giorgia)

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PREDICATORE: P. Onofrio Cannato

ADOLESCENTI PIU' GRANDI:● Alessia● Daniele● Giorgia Annoscia● Adriano Bottalico● Barbara Brunetti● Annaclaudia De Benedictis● Fabio De Simone● Daniela Favia● Claudia Minischetti (con la madre Tonia)● Silvia Panebianco● Flavia Franzò● Mirko Scorcia

ADOLESCENTI PIU' PICCOLI:● Sergio Altieri● Alessandra Cannone● Viviana Catucci● Alfredo Colonna● Rossella Esposito● Andrea Losacco● Francesco Muscatelli● Marina Nina● Giorgio Patruno ● Cristiano Peragine● Davide Sanzio● Marco Signorile● Alberto Tramutola● Antonio Tramutola● Francesco Tramutola● Luca Valendino

ANIMATORI: Annalisa Caputo, Angela Moschetta

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Bisceglie chiama Bari

Una giornata ad Acerenza

Il 20 agosto scorso, il no-stro gruppo del CVS di Bi-sceglie è stato invitato dai catechisti della nostra par-rocchia a trascorrere una giornata di un campo-scuola ad Acerenza (Pz), erano bambini di quarta e quinta elementare.

Noi gruppo del CVS ab-biamo proposto ai catechisti questa esperienza, attraver-so una lettera scritta dalla nostra responsabile Mariai-da e una presentazione di un Power Point con foto della vita del nostro gruppo nei vari momenti vissuti insieme in questi anni. Il tutto è sta-ta ben accettato.

Un piccolo gruppo è anda-to al campo-scuola per far comprendere ai bimbi che il diversamenteabile non è troppo diverso dai normodo-tati, è bastata qualche no-stra frase “provocatoria” sull'argomento e ogni bambi-no si è espresso con frasi

semplici, che ci hanno fatto sorridere, perché la loro spontaneità è sincera. E' chiaro insomma che le loro domande ci hanno lasciato un messaggio, che neppure gli adulti ci trasmettono.

Noi volontari della soffe-renza, siamo stati ben accolti al campo-scuola, soprattutto dai bambini, personalmente penso che i ragazzini com-prendono in un modo specia-le il diversamenteabile; perché nella società stiamo anche noi diversamenteabili, rispetto a una decina di anni fa, quando eravamo nascosti nelle nostre famiglie.

Ancora grazie per la bel-lissima giornata ad Aceren-za! Ci auguriamo di potervi aiutare nella vostra crescita.

MariaIda Todisco(Responsabile CVS Bisceglie)

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La posta del BambùRicordi belli da Sannicandro - 19 giugno 2011Un pomeriggio e una serata memorabile per 7 amici

di Bari. Dopo l’incontro della chiusura dell’anno sociale nel quale don Michele ci ha fatto ascoltare il Cantico dei Cantici letto da Benigni, ricordandoci di leggerlo nella Bibbia. Com’è nuziale e puro l’amore di Dio per la sua creatura che siamo noi: siamo rimasti inebriati da tanta passione raccontata nel cantico poetico.

Dopo il gelatino siamo andati in giro per il paese e, provvidenzialmente abbiamo potuto visitare il castello svevo-normanno ristrutturato, il più vecchio d’Italia. Per noi è stata una cosa bellissima e aspettando il pullman di ritorno a Bari, seduti su 6 gradini, abbiamo chiacchierato sulla presenza del demonietto e angioletto vicino a ognuno di noi. (Abbiamo fatto delle foto che abbiamo messo su Facebook). Una di noi diceva che il suo angioletto era distratto in quanto cadeva spesso. Così vi invitiamo a recitare con noi la preghiera al nostro Angelo Custode che mette in fuga il diavoletto !

Con tanto affetto: Annamaria, Rosina, Pina, Onofrio, Rocco, Anna e Gabriella (GdA S. Rocco)

Grazie per aver condiviso fraternamente con tutti i lettori!

Corpus Domini 26-06-2011Oggi, duplice festa grande per me per l’accoglienza

del Corpo del Signore e della istituzione come Ministro Straordinario della Santa Comunione a servizio degli ammalati alla parrocchia del Buon Pastore.

Ricevere e dare il Signore dell’Universo con le mie mani, è chiaro che è Lui che porta me: mistero grandioso della fede. Oh! Aiutami Gesù a vivificare i sofferenti con la tua Santa Grazia. Mi sento esultante e sperduta insieme.

Gioite con me cari civuessiniGabriella Pisanello (GdA S. Rocco)

E davvero siamo pieni di gioia e ti sosterremo nell'amicizia, pregando e offrendo.34 Il Bambù - settembre 2011

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14 agostoCarissime Famiglie del CVS,In prossimità della partenza per Valleluogo – vivamente

ci auguriamo di TUTTI voi – ci piace esservi vicini per formulare i più affettuosi auguri perché questi Esercizi vi rechino una sovrabbondanza di AMORE e serenità, innanzitutto nella vostra relazione coniugale, quale premessa di intima pace interiore e piena comunione in famiglia, ma anche quale valido baluardo nelle vostre case, contro i marosi di questi tempi di mare tempestoso nel quale si agitano la società, il lavoro, il rapporto con il prossimo.Siamo intimamente certi di questa “sovrabbondanza di frutti” perché già sperimentata, noi insieme con voi, in un lontano anno passato (nel 1998?) con lo stesso TEMA - il Cantico dei Cantici – ma, soprattutto con la stessa magnifica GUIDA (l’impareggiabile Don Vittorio, che vi preghiamo di voler salutare a nostro nome e ringraziare per il prezioso foglietto con la “lettera di Tertulliano alla moglie” che ci donò alla chiusura. Lo rileggiamo spesso e… vi troviamo tanto della strada sin qui percorsa!! ).Così come siamo sicuri che aleggerà fra voi lo spirito affettuoso e paterno di Don Pino che si compiacerà della vostra perseveranza!! (ma anche nostra - abbiamo dovuto mettere in idonea considerazione i nostri “venerandi” quasi ottant’anni e correlati acciacchi e optare per la partecipazione agli esercizi del gruppo CVS di Napoli ai primi di Luglio, vi saremo vicini con la preghiera, così come farete Voi per noi).Un caro deferente saluto a don Tonino (indomito nel combattimento fisico... e sempre sulla breccia!), al carissimo Don Marco e a tutte le disponibilissime Sorelle (un abbraccio – come vecchi anziani amici possiamo permettercelo, a Sorella Antonietta e Sorella Maria!!).

Giulio e Lucia Granata

Carissimi, grazie per il vostro affettuoso e delicato pensiero. Speriamo che vi faccia piacere leggere le impressioni di questi Esercizi da parte di una coppia che vi ha partecipato per la prima volta. Tutto il CVS di Bari-Bitonto ricambia il saluto da fratelli in Cristo Signore.Il Bambù - settembre 2011 35

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SommarioNon di sola coca-cola vive l'uomo.............................................3L'Anno Novaresiano..................................................................6CVS-TG......................................................................................8La più grande storia d'amore.................................................10Giovani alla ricerca dello Sposo.............................................12La ricerca dell’Amato..............................................................14La mia prima esperienza a Valleluogo..................................16A Valleluogo con gli adulti c'ero anch'io!...............................20Spiritualità per le coppie........................................................24Firmes en la fe........................................................................26Un quaderno dagli Adolescenti..............................................28Una giornata ad Acerenza......................................................33La posta del Bambù................................................................34“Il Bambù” è la continuazione di “Cristo Vera Speranza”, il glorio-so giornalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Biton-to per molti anni.

La nuova testata si rifà ad una antichissima parabola cinese che esprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma del-la nostra associazione: così infatti il bambù esclama con termini molto... cristiani: «Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi» (cfr. Lc 1,38 e Mc 14,36).Hanno collaborato a questo numero: Giuseppina Attolico, Don Armando Aufiero, Annalisa Caputo, Tina e Paolo Catalano, Matteo Intotaro, Annalisa Landi, Laura e Matteo Landi, Rossella Lattanzi, Damiana Moschetta, Rosa Pasqua Moschetta, Alessan-dro Pastore, Maria Rita Pisani, Licia Scicutella, Rosa Sinisi, Anto-nella Tamborrino, Valentina VinciRedazione: Don Vittorio Borracci, Floriano SciosciaIndirizzo postale: “Il Bambù”, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected] Web della Confederazione CVS: www.sodcvs.org Sito Web del CVS diocesano: cvsbari.altervista.org36 Il Bambù - settembre 2011