Filippi convegno 23 settembre

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S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Esempi di trasformazione digitale degli Studi Professionali Silvio Filippi CEO e fondatore di Cloudea 23 Settembre 2016

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Presentazione PDCTAX

Esempi di trasformazione digitaledegli Studi ProfessionaliSilvio FilippiCEO e fondatore di Cloudea23 Settembre 2016

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N1

Chi sono

CEO & Co-founder di Cloudea e AWAN, per aiutare le piccole imprese ed i professionisti a diventare pi competitivi con lutilizzo consapevole delle nuove tecnologie. Negli ultimi anni stato Product Marketing Manager in Microsoft Italia. Laurea in ingegneria al Politecnico di Torino e carriera in Arthur Andersen Management Consultants, quindi Andersen Consulting e Accenture.

2011 Nasce Cloudea per diffondere nelle piccole aziende ed i professionisti il Cloud Computing e aumentare la produttivit

2016 Nasce Awan per accompagnare le piccole aziende ed i professionisti nella trasformazione digitale e aumentare la competitivit

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NIl Contesto

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N

CreaopportunitQualificata?ChiudoOpportunitCreoOpportunitCreoValorizzazioneChiusa?Inserimento ordineEmissione FatturaCRM +ERP

Raccolta specifiche dal clienteValidazionespecifiche con il team TecnicoDefinizione della soluzioneCapitolato tecnicoDefinire offerta commercialeoffertain approvazioneIl Sales Leader approva

Processo non StrutturatoProcesso Strutturato (Controllo)Contabilit GeneraleDistribuzione e fatturazione Produzione e magazzinoContabilit gestionale e controllo di gestioneGestione AcquistiBusinessIntelligenceUnifiedCommunicationsContentManagement e WEBSearchCollaboration20101990SharepointExchange e Skype per BusinessProduttivit vs Controllo

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N4The Work of BusinessLets consider a common example, in this case opportunity creation through to PO entry.Its a common process that spans CRM and ERP systems and ultimately makes money come in the door.Some vendors have become famous for touting their industry best practice process models and claiming to have codified these processes into their systems. Simple enough right? But theres a problemLets look at one such business process in more detail.Transition.Most people already know the truth: business processes are far more complex than the simple diagrams here.Each individual step involves lots of back & forth, document creation, presentations, negotiations etc.Backend systems dont assist this true process, just capture the transactionThis leads to overhead, double work, cut & paste integration & error potentialPlays out in many scenarios across many departmentsResults in poor adoption and poor success ratesMuch of this ad-hoc, or real-world process work occurs in business productivity clients like Microsoft Office.

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Le priorit dei professionisti

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NOsservatorio Ict & Professionisti: "Studi innovativi solo 'per legge'"POLIMIRicerca School of Management del Polimi: il budget annuale medio destinato agli investimenti tecnologici da avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro 6.300 euro, solo il 26% destinato a progetti di vera innovazione. Il resto "law driven". In ufficio declino di fax e stampanti, si salva lo scanner. Ma il 45% delle imprese si dice favorevole a investimenti nell'informatizzazionedi L.M.Il budget medio destinato agli investimenti in ICT degli studi professionali nel prossimo biennio di appena 6.300 euro, di cui solo il 26% destinato all'acquisto di software o hardware per sviluppare progetti di vera innovazione e non di semplice adeguamento normativo o ammodernamento. E l'innovazione digitale ancora law driven: solitamente un obbligo di legge a guidare l'introduzione di nuove tecnologie tra i professionisti. quanto emerso dalla ricerca dell'Osservatorio ICT & Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi al convegno Professionisti in digitale? Un valore per le imprese Clienti! tenutosi all'Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano a cui sono intervenuti, tra gli altri, il vice ministro alla GiustiziaEnrico Costae il Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle FinanzeEnrico Zanetti.Quil'infografica sul rapporto tra studi e ICT.Lo studio ricorda innanzitutto comelacrisi non risparmi i 303 mila avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro italiani organizzati in oltre 150 mila studi professionali (pi 15 mila studi multidisciplinari), i quali nel 57% dei casi registrano oggi un calo della redditivit, per un terzo addirittura superiore al 10%. Ma non ancora diffusa l'adozione delle nuove tecnologie informatiche tra i professionisti italiani per recuperare efficienza interna e marginalit o sviluppare nuovo business, ribadisce lOsservatorio, sebbene cresca la comprensione della loro utilit.Le ICT su cui punteranno gli studi nel prossimo biennio sono soprattutto la Fatturazione Elettronica verso la PA e la Conservazione Digitale a norma dei documenti, legate a specifici obblighi di legge, mentre si prospetta un'adozione ancora limitata di quelle tecnologie tipiche per creare efficienza o sviluppare il business, come i software per il controllo di gestione, i portali per la trasmissione di documenti o la condivisione di attivit. Queste sono le vere avanguardie, che pesano tra il 19% e il 32% del campione, in relazione alle diverse tecnologie esaminate. Tra le tecnologie Office appaiono in declino fax e stampanti, in lieve contrazione le stampanti multifunzione, mentre si salvano gli scanner in un futuro proiettato verso la dematerializzazione dei documenti e la digitalizzazione dei processi.Le aziende clienti nel 45% dei casi sarebbero disponibili a investire per rendere pi informatizzata la relazione con i professionisti, ma chiedono maggiore assistenza nello sviluppo del business e consigli di carattere gestionale. Eppure, gli studi professionali risultano prevalentemente legati al business tradizionale, con il 68% dellattivit concentrata in ambiti come contabilit, gestione paghe, gestione contenzioso.Il mondo delle professioni giuridiche dimpresa, di fronte ad alcune difficolt di carattere economico-finanziario, mostra una certa resistenza al cambiamento e una propensione allinnovazione soprattutto law-driven mentre la domanda di servizi da parte della clientela non sempre allineata con il 'portafoglio servizi' degli studi afferma Claudio Rorato, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio ICT & Professionisti. Non risulta ancora ampiamente percepito il valore della tecnologia, ancora poco utilizzata per recuperare efficienza interna e sviluppare il business. I professionisti interessati alladozione delle ICT sono in crescita ogni anno, segno di una lenta ma progressiva alfabetizzazione informatica. I clienti per chiedono il supporto dei professionisti nelle decisioni, in qualit di esperti sugli aspetti gestionali e questa un'opportunit da cogliere. L'innovazione digitale del professionista un valore fondamentale anche per le aziende. La 'contaminazione informatica' non solamente dal professionista allimpresa, ma anche viceversa, perch la 'vera forza nel sistema'. Il cambiamento devessere prima di tutto culturale.Il budget ICTIl budget medio degli studi professionali destinato agli investimenti in ICT per il prossimo biennio pari a 6.300 euro. Seppure in aumento rispetto allo scorso anno, il valore risulta limitato, non sufficiente a generare innovazioni spinte. Ci sono per importanti differenze tra le diverse professioni. Il budget medio per gli studi degli avvocati di 3.800 euro, per i commercialisti e i consulenti di lavoro di 7.600 euro, mentre pi di tutti investiranno gli studi multidisciplinari, con un budget medio di 12.500 euro.Solamente il 26% del budget che i professionisti destineranno nel prossimo biennio all'ICT indirizzato verso nuovi progetti software o hardware, mentre la parte preponderante riguarda ladeguamento normativo, la manutenzione ordinaria e la gestione dellesistente. Si nota come al migliorare della redditivit dello studio cresca la propensione a investire. La cultura digitale viene tuttavia percepita da una quota di professionisti (43%) come un gap da colmare, attraverso percorsi formativi specifici su ICT e attivit ICT intensive.Tra i servizi non tradizionali che gli studi professionali vorrebbe inserire in portafoglio (in modo trasversale tra le diverse categorie) emergono in particolare i servizi di fatturazione elettronica e di conservazione digitale, due ambiti che oggi sono resi cogenti dalla normativa.In Italia linnovazione tecnologica per i professionisti ancora 'law driven' dice Claudio Rorato . Mentre cresce la comprensione dellutilit di alcune tecnologie e della loro applicabilit sul fronte dei servizi da offrire alla clientela. Linteresse per non si traduce totalmente in servizi erogati, sia per la volont dei professionisti, sia per la propensione da parte delle aziende clienti, pi interessate alla consulenza economica legata alla gestione aziendale o alle attivit di marketing. Tutto ci testimonia lesistenza di una cultura digitale ancora in fieri, poco propensa a fare vera innovazioneLe tecnologie negli studi professionaliIn generale bassa l'adozione delle tecnologie informatiche negli studi professionali italiani. Ma queste appaiono pi diffuse dove strettamente necessarie per svolgere alcune attivit o richieste dalla normativa, come le firme elettroniche, i software per laccesso a piattaforme per la gestione di dichiarativi telematici o la gestione del Processo Civile Telematico. Mentre sono molto limitate in particolare per quelle tipiche per fare efficienza o migliorare il controllo sulla gestione.Ad eccezione per la firma digitale e i gestionali tipici di Studio, la tecnologia pi presente oggi negli studi professionali costituita dai software per i flussi telematici (nel 37% dei casi), seguita dal sito internet (30%), dal controllo di gestione (27%), dalla Gestione Elettronica Documentale (25%) e dalla Fatturazione elettronica verso la PA (25%). La conservazione digitale a norma dei documenti presente ancora in una quota residuale (15%).Se si guarda per anche alle tecnologie dal maggior potenziale (sommando cio quelle gi presenti a quelle per cui c' interesse nel prossimo periodo) si scopre come in testa ci sia la Fatturazione elettronica verso la PA (73%), seguita dalla Gestione Elettronica Documentale (68%) e dal sito internet (68%), pi la Conservazione Digitale (63%).Solamente il 29% degli studi professionali rileva il tempo assorbito dalle singole attivit o dai clienti e il 30%, addirittura, la considera unattivit inutile, ritenendo sufficiente il controllo diretto nello studio. Esclusivamente il 22% degli studi predispone oggi un budget annuale, solitamente gli strumenti per il controllo del tempo assorbito dalle attivit e/o dai clienti sono utilizzati molto di pi da coloro che predispongono il budget annuale, rispetto a coloro che ne fanno a meno. Sorprende la scarsit di questi strumenti proprio in un momento in cui la Redditivit in contrazione; evidente che il controllo rimane prevalentemente sensoriale e basato sullesperienza.Alcuni FocusFattura Elettronica - scarso il presidio sui servizi di Fatturazione Elettronica da parte degli studi. Poco pi del 35% la offre gi come servizio ai clienti, ma sono poche le richieste. Nonostante lobbligo di legge per i soggetti che lavorano con la PA, i professionisti manifestano ancora diffidenza. E cos la quota di aziende del campione che lavora con la PA (29%) fa prevalentemente da s, privilegiando i professionisti solo nel 5% dei casi e altri fornitori nel 10% dei casi.Conservazione digitale a norma (per i clienti) -solo il 17% degli studi eroga la conservazione digitale a norma di documenti custoditi per conto dei clienti e per le PEC. Prevale decisamente larchiviazione mista carta e PDF.Processo Civile Telematico (PCT) -Nonostante lobbligo, il PCT non riesce a dispiegare tutti i suoi benefici: il 96% degli avvocati lo utilizza, ma solo il 47% percepisce significativi risparmi di tempo. Le stime dellOsservatorio ICT & Professionisti quantificano in circa 10 mila euro i risparmi possibili per ogni studio legale se le notifiche dei decreti ingiuntivi ai soggetti economici fossero completamente telematiche.Registro dei Corrispettivi -sebbene i registratori di cassa siano sempre pi intelligenti, l82% degli esercenti compila e consegna a mano ai professionisti i Registri dei Corrispettivi con gli incassi giornalieri (il 15% via email e e il 3% via fax). Il risparmio per il sistema Paese della gestione telematica dei Corrispettivi sarebbe di 1,1 miliardi di euro, coinvolgendo quasi 1 milione di esercenti e poco meno di 50 mila Professionisti.Acquisizione automatica delle presenze La trasmissione delle presenze dei dipendenti ai consulenti del lavoro per il calcolo delle paghe avviene nell'87% via scansione o fax, nel 48% attraverso file excel, il 39% via mail destrutturata. La gestione automatica genera un risparmio di tempo nella gestione di questa attivit tra il 30% a oltre il 50% per il 41% dei consulenti del lavoro. Ma oggi presente solo in una minoranza dei casi: tramite portale dello studio nel 14% dei casi, dal rilevatore presenze nel 14% o con unapplicazione nell'8%, nonostante i benefici per chi li utilizza siano elevati.Cosa chiedono le aziende clientiL'indagine compiuta dallOsservatorio ICT & Professionisti su 376 aziende di micro, piccola e media dimensione mostra come i clienti desiderino una relazione pi stretta ed efficiente con i loro professionisti e che il 45% sarebbe anche disponibile a investire in tecnologie informatiche per gestire la relazione con loro.In generale, l81% delle imprese si dice soddisfatto delle prestazioni dello studio per i servizi ricevuti. Ma i principali miglioramenti richiesti sono maggiori consigli indirizzati allo sviluppo aziendale (per il 41% delle aziende) e consigli/informazioni sullandamento aziendale in anticipo rispetto al manifestarsi di alcuni eventi come pagamenti, andamento della gestione economico-finanziaria (34%). Lapparente scollamento tra domanda e offerta spiega perch i clienti, nel 48% dei casi, non si sentono adeguatamente seguiti dai loro professionisti. Guardando invece i servizi desiderati dagli imprenditori emergono in particolare controllo di gestione (63%), consulenza finanziaria (61%), conformit normativa sui processi aziendali (60%), consulenza economica (58%), consulenza e formazione tecnica (58%). Una chiara differenza rispetto all'offerta dei professionisti.Per i professionisti la cura della relazione e la capacit propositiva diventano una carta vincente per migliorare la qualit percepita da parte dei clienti spiega Claudio Rorato - e tra queste leve c' anche quella tecnologica, auspicata per rendere pi efficiente la gestione della relazione professionale. Se i professionisti appaiono ancora molto concentrati sui servizi tradizionali, sugli adempimenti indispensabili, le aziende clienti invece li considerano dovuti e sentono la necessit di avere al fianco professionisti in grado di sostenerle con pareri, strumenti, informazioni che le aiutino a decidere.Premio Professionista Digitale 2014L'Osservatorio ICT & Professionisti ha consegnato il Premio Professionista Digitale 2014 agli studi che si sono distinti per capacit innovativa a livello organizzativo e di business con lutilizzo delle tecnologie digitali.Nella categoria avvocati ha vinto il premio lo Studio legale Cislaghi Lessio Associati Studio Class di Milano per il progetto Lo studio telematico. Nella categoria consulenti del lavoro ha ottenuto il riconoscimento lo Studio Paserio di Gallarate (VA ) per il progetto Tecnologia: strumento per facilitare il cambiamento. Per la categoria Dottori commercialisti ed Esperti Contabili sono stati premiati lo Studio Emmi di Catania con il progetto www.partitaiva.it e lo Studio VBC Verginer Business Consulting di Bolzano con il progetto PaperLess.Gli altri finalisti del premio Professionista Digitale 2014 sonoMLT Consulting Group Studio Associato (BA), Studio Associato Degan (PD), Studio Commerciale Dr. Francesco Messano (SA), Studio Commercialisti Associati Capra DellOrto Bettolini (MB), Studio Carboni (AL), Studio Legale Carmen Moscarella (NA) e Studio Zoffoli & Pasini (FC).

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I desiderata per il domani

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NAlcuni pilastri tecnologici del cambiamento

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NInnovazione Tecnologica AutoCasaViaggiUfficio

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NLa rete e le applicazioniIeri: Client / ServerOggi: App / Cloud

Accesso ai dati e alle applicazioni solo dallo studioAccesso dellesterno solo con VPNCosti di Hardware e gestione sicurezza a cura dello studioCadute di servizio e complessit tecnologica, mancanza di competenze

Accesso ai dati e alle applicazioni ovunqueAccesso dellesterno in sicurezza e sincronizzazioneCosti di telecomunicazioni, nessun costo hardware e sicurezza per la parte server, solo dispositivi di accessoNessuna caduta di servizio e nessuna complessit tecnologica, nessuna necessit di competenze tecniche in studio

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NLa gestione dei documenti di lavoroIeri: MS Office

Oggi: MS Office 365

Per non perdere i documenti di studio, sono messi sul serverCondivisione documenti via email o cartelle di reteAccesso dellesterno solo con VPN, se non ho internet non vi accedoNessun accesso da Tablet o Smartphone, nessuna possibilit di modificare i documenti in mobilit con OfficePerdita di PC, Tablet, Smartphone = perdita di dati, documenti aggiornati, contatti etcCosti di Backup e gestione sicurezza a cura dello studio1 licenza Office per ogni PC

Cartelle del PC sincronizzate automaticamente nel CloudLavoro ovunque anche senza internet sui documenti del CloudUtilizzo MS Office Mobile su qualsiasi Tablet e Smartphone e via web BrowserNessuna perdita di dati e documenti sempre aggiornatiSemplificazione nella condivisione dei documentiPossibilit di modifica contemporanea dei documentiGestione automatica delle versioni dei documenti documentiNessun costo di Backup e gestione sicurezza a cura dello studio5 download di Office sempre ultima versione per PC o Mac licenziati con un semplice abbonamento (126 anno)

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NLa videocomunicazioneIeri: Apparati dedicatiOggi: MS Office 365

Apparati per videoriunioni costosiNecessit di banda internet dedicataNessuna integrazione con OfficeNecessit di accedere dallufficioNecessit di imparare ad attivarli / usarli o supporto di un tecnicoAssistenza e manutenzione costosiObsolescenza

Include Skype Per BusinessUtilizzabile da qualsiasi PC, Tablet, Smartphone, collegabile a grande schermoPoca occupazione di banda gestione delle priorit di servizio, accesso esterno con browserPossibilit di inviare fino a 250 persone esterne in ogni stanza virtuale,e webinar in streaming fino a 10.000Include Instant Messaging e Presenza Possibilit di condividere documenti e intero PC e lavorare insieme nella riunione

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N

La posta elettronicaIeri: Server o PubblicoOggi: MS Office 365

Utilizzo posta pubblica su dominio generico, oppure posta del provider del sitoOutlook versione precedente, Server di posta Open source o Exchange con costi aggiuntiviSolo cartella posta in arrivo sincronizzata automaticamenteSul telefonino leggo le email ma se rispondo non vedo risposta in ufficioNessun calendario o contatti sincronizzatiSe perdo telefono perdo i contatti su SIM o salvo su iCloud o Gmail (pubblici senza sicurezza o garanzia di servizio)

Include MS Exchange Online: server leader per gestione posta delle grandi aziendeOutlook sempre ultima versione in Office 5 downloadTutte le cartelle, calendari, contatti sempre sincronizzati nel cloud e in tutti i dispositiviPossibilit di condividere informazioni, calendari e contatti con coleghiNessuna perdita di mail, appuntamenti o contatti perch sicurezza, privacy e business continuity gestiti in data center europei con tutte le certificazioni oggi disponibiliNessuna caduta di servizio, sempre disponibileLavoro offline con Outlook anche in App mobile

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NUn Commercialista con Office 365

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NUn caso reale: Office 365 in studioInnovazioneUtilizzoOffice 2016 in abbonamento (iniziato con 2010)Office ultima versione sempre aggiornato su tutti i PC di studio assegnati alle persone, altri PC licenziati automaticamente, i professionisti usano Office mobile su Smartphone e Tablet fuori ufficioExchange Online: 50 Gb di casella nel Cloud, Calendari e contattiOgnuno ha una casella e chi lavora fuori ufficio sempre connesso, appena mette appuntamento tutti lo vedono e non perde informazioni, pu condividere i contattiSkype per BusinessVideo riunioni di consulenza con i migliori clienti, servizio a pagamento Onedrive per BusinessAssegnazione cartella delle cartelle documentali con accesso da area riservata sito ai clienti per la condivisione dei documenti senza invio email: servizio a pagamento SharePointarea web riservata per ogni cliente grande con la condivisione dei documenti e dei report di controllo e fiscali prodotti senza scambio di email, alcuni servizi a pagamento es: Analisi dei dati e indici di bilancio con grafici

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NAlcuni BeneficiPagamento Office Mensilmente in abbonamento e sempre aggiornato automaticamente, risparmio sul numero di PC, assegnato agli utentiGestione delle versioni dei documenti, sempre aggiornati e condivisi con le persone, accessibili fuori ufficio semplicementeRisparmio in viaggi e spostamenti per riunioni tra colleghi e con alcuni clienti Gestione semplificata ed efficiente delle email di studio e personali e risposte tempestive ai colleghi e ai clientiCalendari sempre aggiornati e condivisi semplicit di gestione appuntamentiSpesa fissa mensile senza sorprese e senza inconvenienti tecniciImmagine di innovazione verso i proprii clienti e aumento della velocit del servizio

Il cliente ha anche acquistato per lo studio i Microsoft Lumia 950 su cui fanno le videoriunioni in mobilit con Skype per Business e gestiscono i documenti fuori ufficio

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NSviluppi futuriAumentare il numero di clienti a cui offrire servizi evoluti Conservazione dei documenti Rinnovare il sito web Adottare CRM online per avviare attivit di marketing sui clientiFormare il personale interno al migliore utilizzo dei nuovi serviziInserire servizi digitali Spostare il server in CloudIncrementare la banda internet

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NOsservatorio Ict & Professionisti: "Studi innovativi solo 'per legge'"POLIMIRicerca School of Management del Polimi: il budget annuale medio destinato agli investimenti tecnologici da avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro 6.300 euro, solo il 26% destinato a progetti di vera innovazione. Il resto "law driven". In ufficio declino di fax e stampanti, si salva lo scanner. Ma il 45% delle imprese si dice favorevole a investimenti nell'informatizzazionedi L.M.Il budget medio destinato agli investimenti in ICT degli studi professionali nel prossimo biennio di appena 6.300 euro, di cui solo il 26% destinato all'acquisto di software o hardware per sviluppare progetti di vera innovazione e non di semplice adeguamento normativo o ammodernamento. E l'innovazione digitale ancora law driven: solitamente un obbligo di legge a guidare l'introduzione di nuove tecnologie tra i professionisti. quanto emerso dalla ricerca dell'Osservatorio ICT & Professionisti della School of Management del Politecnico di Milano, presentata oggi al convegno Professionisti in digitale? Un valore per le imprese Clienti! tenutosi all'Aula Carlo de Carli del Politecnico di Milano a cui sono intervenuti, tra gli altri, il vice ministro alla GiustiziaEnrico Costae il Sottosegretario del Ministero dell'Economia e delle FinanzeEnrico Zanetti.Quil'infografica sul rapporto tra studi e ICT.Lo studio ricorda innanzitutto comelacrisi non risparmi i 303 mila avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro italiani organizzati in oltre 150 mila studi professionali (pi 15 mila studi multidisciplinari), i quali nel 57% dei casi registrano oggi un calo della redditivit, per un terzo addirittura superiore al 10%. Ma non ancora diffusa l'adozione delle nuove tecnologie informatiche tra i professionisti italiani per recuperare efficienza interna e marginalit o sviluppare nuovo business, ribadisce lOsservatorio, sebbene cresca la comprensione della loro utilit.Le ICT su cui punteranno gli studi nel prossimo biennio sono soprattutto la Fatturazione Elettronica verso la PA e la Conservazione Digitale a norma dei documenti, legate a specifici obblighi di legge, mentre si prospetta un'adozione ancora limitata di quelle tecnologie tipiche per creare efficienza o sviluppare il business, come i software per il controllo di gestione, i portali per la trasmissione di documenti o la condivisione di attivit. Queste sono le vere avanguardie, che pesano tra il 19% e il 32% del campione, in relazione alle diverse tecnologie esaminate. Tra le tecnologie Office appaiono in declino fax e stampanti, in lieve contrazione le stampanti multifunzione, mentre si salvano gli scanner in un futuro proiettato verso la dematerializzazione dei documenti e la digitalizzazione dei processi.Le aziende clienti nel 45% dei casi sarebbero disponibili a investire per rendere pi informatizzata la relazione con i professionisti, ma chiedono maggiore assistenza nello sviluppo del business e consigli di carattere gestionale. Eppure, gli studi professionali risultano prevalentemente legati al business tradizionale, con il 68% dellattivit concentrata in ambiti come contabilit, gestione paghe, gestione contenzioso.Il mondo delle professioni giuridiche dimpresa, di fronte ad alcune difficolt di carattere economico-finanziario, mostra una certa resistenza al cambiamento e una propensione allinnovazione soprattutto law-driven mentre la domanda di servizi da parte della clientela non sempre allineata con il 'portafoglio servizi' degli studi afferma Claudio Rorato, Responsabile della Ricerca dell'Osservatorio ICT & Professionisti. Non risulta ancora ampiamente percepito il valore della tecnologia, ancora poco utilizzata per recuperare efficienza interna e sviluppare il business. I professionisti interessati alladozione delle ICT sono in crescita ogni anno, segno di una lenta ma progressiva alfabetizzazione informatica. I clienti per chiedono il supporto dei professionisti nelle decisioni, in qualit di esperti sugli aspetti gestionali e questa un'opportunit da cogliere. L'innovazione digitale del professionista un valore fondamentale anche per le aziende. La 'contaminazione informatica' non solamente dal professionista allimpresa, ma anche viceversa, perch la 'vera forza nel sistema'. Il cambiamento devessere prima di tutto culturale.Il budget ICTIl budget medio degli studi professionali destinato agli investimenti in ICT per il prossimo biennio pari a 6.300 euro. Seppure in aumento rispetto allo scorso anno, il valore risulta limitato, non sufficiente a generare innovazioni spinte. Ci sono per importanti differenze tra le diverse professioni. Il budget medio per gli studi degli avvocati di 3.800 euro, per i commercialisti e i consulenti di lavoro di 7.600 euro, mentre pi di tutti investiranno gli studi multidisciplinari, con un budget medio di 12.500 euro.Solamente il 26% del budget che i professionisti destineranno nel prossimo biennio all'ICT indirizzato verso nuovi progetti software o hardware, mentre la parte preponderante riguarda ladeguamento normativo, la manutenzione ordinaria e la gestione dellesistente. Si nota come al migliorare della redditivit dello studio cresca la propensione a investire. La cultura digitale viene tuttavia percepita da una quota di professionisti (43%) come un gap da colmare, attraverso percorsi formativi specifici su ICT e attivit ICT intensive.Tra i servizi non tradizionali che gli studi professionali vorrebbe inserire in portafoglio (in modo trasversale tra le diverse categorie) emergono in particolare i servizi di fatturazione elettronica e di conservazione digitale, due ambiti che oggi sono resi cogenti dalla normativa.In Italia linnovazione tecnologica per i professionisti ancora 'law driven' dice Claudio Rorato . Mentre cresce la comprensione dellutilit di alcune tecnologie e della loro applicabilit sul fronte dei servizi da offrire alla clientela. Linteresse per non si traduce totalmente in servizi erogati, sia per la volont dei professionisti, sia per la propensione da parte delle aziende clienti, pi interessate alla consulenza economica legata alla gestione aziendale o alle attivit di marketing. Tutto ci testimonia lesistenza di una cultura digitale ancora in fieri, poco propensa a fare vera innovazioneLe tecnologie negli studi professionaliIn generale bassa l'adozione delle tecnologie informatiche negli studi professionali italiani. Ma queste appaiono pi diffuse dove strettamente necessarie per svolgere alcune attivit o richieste dalla normativa, come le firme elettroniche, i software per laccesso a piattaforme per la gestione di dichiarativi telematici o la gestione del Processo Civile Telematico. Mentre sono molto limitate in particolare per quelle tipiche per fare efficienza o migliorare il controllo sulla gestione.Ad eccezione per la firma digitale e i gestionali tipici di Studio, la tecnologia pi presente oggi negli studi professionali costituita dai software per i flussi telematici (nel 37% dei casi), seguita dal sito internet (30%), dal controllo di gestione (27%), dalla Gestione Elettronica Documentale (25%) e dalla Fatturazione elettronica verso la PA (25%). La conservazione digitale a norma dei documenti presente ancora in una quota residuale (15%).Se si guarda per anche alle tecnologie dal maggior potenziale (sommando cio quelle gi presenti a quelle per cui c' interesse nel prossimo periodo) si scopre come in testa ci sia la Fatturazione elettronica verso la PA (73%), seguita dalla Gestione Elettronica Documentale (68%) e dal sito internet (68%), pi la Conservazione Digitale (63%).Solamente il 29% degli studi professionali rileva il tempo assorbito dalle singole attivit o dai clienti e il 30%, addirittura, la considera unattivit inutile, ritenendo sufficiente il controllo diretto nello studio. Esclusivamente il 22% degli studi predispone oggi un budget annuale, solitamente gli strumenti per il controllo del tempo assorbito dalle attivit e/o dai clienti sono utilizzati molto di pi da coloro che predispongono il budget annuale, rispetto a coloro che ne fanno a meno. Sorprende la scarsit di questi strumenti proprio in un momento in cui la Redditivit in contrazione; evidente che il controllo rimane prevalentemente sensoriale e basato sullesperienza.Alcuni FocusFattura Elettronica - scarso il presidio sui servizi di Fatturazione Elettronica da parte degli studi. Poco pi del 35% la offre gi come servizio ai clienti, ma sono poche le richieste. Nonostante lobbligo di legge per i soggetti che lavorano con la PA, i professionisti manifestano ancora diffidenza. E cos la quota di aziende del campione che lavora con la PA (29%) fa prevalentemente da s, privilegiando i professionisti solo nel 5% dei casi e altri fornitori nel 10% dei casi.Conservazione digitale a norma (per i clienti) -solo il 17% degli studi eroga la conservazione digitale a norma di documenti custoditi per conto dei clienti e per le PEC. Prevale decisamente larchiviazione mista carta e PDF.Processo Civile Telematico (PCT) -Nonostante lobbligo, il PCT non riesce a dispiegare tutti i suoi benefici: il 96% degli avvocati lo utilizza, ma solo il 47% percepisce significativi risparmi di tempo. Le stime dellOsservatorio ICT & Professionisti quantificano in circa 10 mila euro i risparmi possibili per ogni studio legale se le notifiche dei decreti ingiuntivi ai soggetti economici fossero completamente telematiche.Registro dei Corrispettivi -sebbene i registratori di cassa siano sempre pi intelligenti, l82% degli esercenti compila e consegna a mano ai professionisti i Registri dei Corrispettivi con gli incassi giornalieri (il 15% via email e e il 3% via fax). Il risparmio per il sistema Paese della gestione telematica dei Corrispettivi sarebbe di 1,1 miliardi di euro, coinvolgendo quasi 1 milione di esercenti e poco meno di 50 mila Professionisti.Acquisizione automatica delle presenze La trasmissione delle presenze dei dipendenti ai consulenti del lavoro per il calcolo delle paghe avviene nell'87% via scansione o fax, nel 48% attraverso file excel, il 39% via mail destrutturata. La gestione automatica genera un risparmio di tempo nella gestione di questa attivit tra il 30% a oltre il 50% per il 41% dei consulenti del lavoro. Ma oggi presente solo in una minoranza dei casi: tramite portale dello studio nel 14% dei casi, dal rilevatore presenze nel 14% o con unapplicazione nell'8%, nonostante i benefici per chi li utilizza siano elevati.Cosa chiedono le aziende clientiL'indagine compiuta dallOsservatorio ICT & Professionisti su 376 aziende di micro, piccola e media dimensione mostra come i clienti desiderino una relazione pi stretta ed efficiente con i loro professionisti e che il 45% sarebbe anche disponibile a investire in tecnologie informatiche per gestire la relazione con loro.In generale, l81% delle imprese si dice soddisfatto delle prestazioni dello studio per i servizi ricevuti. Ma i principali miglioramenti richiesti sono maggiori consigli indirizzati allo sviluppo aziendale (per il 41% delle aziende) e consigli/informazioni sullandamento aziendale in anticipo rispetto al manifestarsi di alcuni eventi come pagamenti, andamento della gestione economico-finanziaria (34%). Lapparente scollamento tra domanda e offerta spiega perch i clienti, nel 48% dei casi, non si sentono adeguatamente seguiti dai loro professionisti. Guardando invece i servizi desiderati dagli imprenditori emergono in particolare controllo di gestione (63%), consulenza finanziaria (61%), conformit normativa sui processi aziendali (60%), consulenza economica (58%), consulenza e formazione tecnica (58%). Una chiara differenza rispetto all'offerta dei professionisti.Per i professionisti la cura della relazione e la capacit propositiva diventano una carta vincente per migliorare la qualit percepita da parte dei clienti spiega Claudio Rorato - e tra queste leve c' anche quella tecnologica, auspicata per rendere pi efficiente la gestione della relazione professionale. Se i professionisti appaiono ancora molto concentrati sui servizi tradizionali, sugli adempimenti indispensabili, le aziende clienti invece li considerano dovuti e sentono la necessit di avere al fianco professionisti in grado di sostenerle con pareri, strumenti, informazioni che le aiutino a decidere.Premio Professionista Digitale 2014L'Osservatorio ICT & Professionisti ha consegnato il Premio Professionista Digitale 2014 agli studi che si sono distinti per capacit innovativa a livello organizzativo e di business con lutilizzo delle tecnologie digitali.Nella categoria avvocati ha vinto il premio lo Studio legale Cislaghi Lessio Associati Studio Class di Milano per il progetto Lo studio telematico. Nella categoria consulenti del lavoro ha ottenuto il riconoscimento lo Studio Paserio di Gallarate (VA ) per il progetto Tecnologia: strumento per facilitare il cambiamento. Per la categoria Dottori commercialisti ed Esperti Contabili sono stati premiati lo Studio Emmi di Catania con il progetto www.partitaiva.it e lo Studio VBC Verginer Business Consulting di Bolzano con il progetto PaperLess.Gli altri finalisti del premio Professionista Digitale 2014 sonoMLT Consulting Group Studio Associato (BA), Studio Associato Degan (PD), Studio Commerciale Dr. Francesco Messano (SA), Studio Commercialisti Associati Capra DellOrto Bettolini (MB), Studio Carboni (AL), Studio Legale Carmen Moscarella (NA) e Studio Zoffoli & Pasini (FC).

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USARE LE NUOVE TECNOLOGIE CON COMPORTAMENTI VECCHI NON PORTA BENEFICI

S.A.F.- SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO

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