Il Bambù n. 20, dicembre 2010

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    Il BambCristo Vera Speranza

    Buon NataleCentro Volontari della Sofferenza Bari-Bitonto Anno V, dicembre 201020

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    C'era un giardino molto

    bello. Il suo Signore ne era

    orgoglioso. Il pi bello degli al-beri, e anche il pi caro al Signore, era un prezioso bamb. E lo stesso sa-

    peva di essere l'albero prediletto del Signore. Il Signore un giorno con faccia

    seria si avvicin al bamb e disse: Caro bamb, io ho bisogno di te.

    Per il bamb sembrava venuto il giorno pi bello della sua vita e con

    gioia rispose: Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi!.

    Caro bamb il Signore rispose ti devo tagliare,

    Tagliare? No! Signore. Vedi che sono il pi bello dei tuoi alberi e tu mi

    vuoi tagliare?.

    Caro bamb, se non ti posso tagliare non ho bisogno di te.

    Dopo un lungo silenzio l'albero disse: Se non ti posso servire senza essere

    tagliato, allora, tagliami.

    Ma il Signore gli rispose con la stessa faccia seria: Devo tagliare anche i tuoi

    rami e le tue foglie.

    No, Signore! Sai bene che la mia unica bellezza sono i rami e le foglie.

    Tagliami, ma non togliermi i rami e le foglie.

    Caro bamb, se non ti posso tagliare i rami e le foglie, non ho bisogno di te.

    Signore, disse il bamb a bassa voce prendi i miei rami e le mie foglie.

    Caro bamb io ti devo ancora dividere in due parti e devo strappare il tuo cuore!".

    Dopo un lungo silenzio il bamb si inclin davanti al Signore e disse: Tagliami edividimi.

    Cos il Signore del giardino tagli il bamb, tir via i rami, strapp le sue foglie,

    lo divise in due parti e gli strapp il cuore.

    Poi lo prese e lo port dove acqua fresca da una sorgente sgorgava verso

    campi aridi. L il Signore pos il suo bamb e colleg un capo del tronco

    tagliato con la sorgente e incanal l'altro capo verso il campo.

    La sorgente cant un benvenuto e le chiare scintillanti acque si

    riversarono attraverso il corpo straziato del bamb verso il canale che

    correva sui campi inariditi che ne avevano tanto bisogno.

    Cos quello che era un magnifico bamb divent una grandebenedizione in tutta la sua fragilit e umilt.

    Quando era ancora grande e bello egli cresceva solo per se stesso e

    gioiva per la propria bellezza, invece per mezzo della sua

    distruzione divent un canale

    che il Signore poteva usare

    per rendere il suo regno pi

    fruttuoso.

    (Da un racconto popolare cinese)

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    http://www.cvsbari.altervista.org/http://www.cvsbari.altervista.org/
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    Il dialogo continua...

    Cercatori di Dio

    e non solo in tempodi Avvento...Sig. Rossi: Sono sbalordito nel ve-dere il quadro-segno che l'UfficioLiturgico diocesano ha suggeritodi collocare in bella mostra di s intutte le chiese di Bari per questo

    tempo forte: mancano alcuni gior-ni al Natale e noi dovremmo prepa-rarci ad esso contemplandol'immagine dell'Epifania? Nulla dipi assurdo...

    Comprendo il tuo disagio,ma devi sapere che a ragioneci stato proposto questo se-

    gno: nulla di pi idoneo, inverit, a vivere bene l'Avven-to! Non questo il tempo fa-vorevole della ricerca di Dio?E i Magi non sono stati deiformidabili Suoi cercatori,prima di essere coloro che

    L'hanno trovato? Forse nes-suno pi del poeta DavidMaria Turoldo ha descritto illoro viaggio del cuore.

    Eran partiti da terre lontane:in carovane di quanto e da dove?Sempre difficile il punto davvio,

    contare il numero sempre impossibile.

    Lasciano case e beni e certezze,gente mai sazia dei loro possessi,gente pi grande, delusa, inquieta:

    dalla Scrittura chiamati sapienti!Le notti che hanno vegliato da soli,scrutando il corso del tempo insondabile,seguendo astri, fissando gli abissifino a bruciarsi gli occhi del cuore!

    Naufraghi sempre in questo infinito,

    eppure sempre a tentare, a chiedere,dietro la stella che appare e dispare,lungo un cammino che sempre impre-visto.

    Magi, voi siete i santi pi nostri,

    i pellegrini del cielo, gli eletti,lanima eterna delluomo che cerca,

    cui solo Iddio luce e mistero.La lunga strada che hanno percorso,

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    coperti i piedi e le vesti di fango!E quella stella che appare e dispare:a sciami i dubbi ronzavano intorno.

    Quanti finirono in mezzo ai deserti,quanti pentiti tornarono indietro!Molti dicevano al loro passaggio:Eccoli, i folli che inseguono il vento!

    E loro andavano come segnati,da favolose distanze venivanoe incrociavan lo stesso cammino,erano ormai appena un drappello.

    Mai finito un viaggio pi lungocome finiva il vostro, o sapienti:ma chi ancora rif quella stradaper adorare un bambino in silenzio?

    Magi voi siete il segno che Dio

    mai abbandona chi segue la stella,che Dio dentro e cammina con noi,e le sue vie non son queste vie!

    Sig. Rossi: Dunque, secondo te,quest'anno in Avvento dobbiamoporci non solo alla scuola dellaParola liturgica propria di questo

    tempo (cio il libro del profeta Isa-ia, l'indicazione di Giovanni il pre-cursore, l'attesa ineffabile dellaMadre Maria), ma anche alla scuo-la dei Magi. Essi a ragione sonostati definiti da Turoldo i santipi nostri, perch nulla pispecifico dell'uomo che il cammi-

    nare (umilmente) verso la Luce.

    Ti auguro proprio questo, eniente di meno che questo: di

    compiere in questi giornitantissimi/gaudiosissimi col-loqui con la Luce, avvalendo-ti, ad esempio, di questeparole:Conducimi tu, luce gentileconducimi nel buio che mi stringe;la notte scura la casa lontana,conducimi tu, luce gentile.

    Tu guida i miei passi, luce gentilenon chiedo di vedere assai lontanomi basta un passo solo il primo passoconducimi avanti luce gentile.

    Non sempre fu cos, te ne pregai

    perch tu mi guidassi e conducessida me la mia strada io volli vedereadesso tu mi guidi luce gentile.

    Io volli certezze dimentica quei giorni,purch l'amore tuo non m'abbandonifinch la notte passi, tu mi guiderai,sicuramente a te luce gentile.

    Conducimi tu, luce gentileconducimi nel buio che mi stringe;la notte scura la casa lontana,conducimi tu, luce gentile.

    (B. John Henry Newman, Luce gentile)

    Con affetto, tuo don Vittorio

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    CVS-TG

    19 settembre Presso il Santuario del Trompone si svolta una solenne Concelebrazione Eucaristica, pre-sieduta dal Vescovo di Mondov mons. Luciano Paco-mio per il 50 anniversario di sacerdozio di donRemigio Fusi, ordinato a Lourdes il 31 Luglio 1960.Il CVS di Bari-Bitonto ha inviato a don Remigio unmessaggio di auguri, a cui egli ha risposto con una let-tera di suo pugno, che pubblichiamo a pagina 11.

    10 ottobre Dopo quasi un mese di lotta in ospedale, spirato Nicola, fratello di Dominga Di Bari, vitti-ma di un incidente stradale. A Dominga e alla sua fa-miglia abbiamo fatto sentire la vicinanza del CVSnell'amicizia e nella preghiera e continueremo a farlo.

    7 novembre Silvio Bruno, seminarista che tre annifa ha svolto con noi il tirocinio pastorale, ha ricevuto ilministero dell'accolitato. Lieti per i suoi progressi ver-so il sacerdozio, gli facciamo tanti auguri di conservaresempre vivo lo stupore per l'Eucaristia, immenso donodi Dio.

    Lauree festeggiamo ancora nellafamiglia civuessina!- Alessandra Partipilo ha ulte-riormente arricchito la sua forma-zione in campo musicale.- Francesca Carofiglio divenu-ta dottoressa in Scienze Politiche e subito dopo parti-

    ta per l'Inghilterra per fare esperienza di studio e la-voro.

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    -Alessia Bozzi, i cui familiari fanno parte del CVS, si laureata in Filosofia.

    A tutte e tre auguri per i traguardi raggiunti e in boc-ca al lupo per quelli futuri!

    7 dicembre Presso la Parrocchia SS. Salvatore diMargherita Di Savoia (FG) stato ordinato sacerdotedon Giorgio Del Vecchio, vice-assistente del CVS diBisceglie, che recentemente ci ha donato la sua pre-senza nella giornata di apertura dell'anno associativo(vedere a pagina 12). Tutta l'associazione partecipaalla sua gioia e raccomanda il suo ministero alla prote-

    zione e all'ispirazione della Beata Vergine Maria,esempio massimo di sequela di Cristo.

    1 gennaio Dario Donateo, nostro seminarista, ri-cever l'ammissione all'ordine sacro, presso la chiesaConcattedrale S. Agata in Gallipoli. A lui tutti i nostrimigliori auguri per questa tappa importante.

    3 gennaio Sempre nella Diocesi diNard-Gallipoli, sar ordinato diaco-no Giuseppe Cal, che negli anniscorsi da seminarista ha svolto connoi il tirocinio pastorale.

    9 gennaio Anche Giuseppe Gaetasar ordinato diacono, nella parroc-

    chia del SS. Crocifisso di Orta Nova(FG).

    Legati da profonda amicizia in Cristo,porgiamo ai due Giuseppe calorosi auguri e il nostrosostegno pieno d'affetto, tramite la preghiera e l'offer-ta quotidiana delle nostre sofferenze.

    Rosa Sinisi(Responsabile Diocesana)

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    Per portare pi frutto

    Eucaristia:

    meravigliosa

    garanzia di vita

    E il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mez-zo a noi (Gv 1, 14). Posta al-linizio del suo vangelo, questaaffermazione di Giovanni di-

    chiara la centralit di Cristonella vita della Chiesa, nellastoria umana e cristiana. Indue semplici frasi Giovannidefinisce lazione perenne diCristo nei confronti delluomo:quella di assumerne lumanited essere Presenza efficace di

    compagnia.Parafrasando san Giovan-

    ni, oggi noi vogliamo dire: Eil Verbo si feceEucarestia!. E, a ragione,potremmo continuare: E ven-ne ad abitare dentro noi. Aquanti lo accolgono egli donail potere di diventare figli diDio: a quelli che credono nelsuo nome, i quali, non da san-gue n da volere di carne nda volere di uomo, ma da Diosono stati generati (Cfr. Gv 1,11-13).

    Il Verbo si fece carne. Il Verbo si fa Eucarestia. La

    prima affermazione defini-sce il percorso storico-esi-stenziale di Ges Cristo: ciche gli uomini del suo tempo

    hanno, in un certo modo, potu-to udire, vedere con gli occhi,contemplare e toccare con lemani, poich la vita si fattavisibile (Cfr. 1Gv 1, 1-3). Laseconda, definisce invece ilpercorso spirituale-misticodel Figlio di Dio che non

    passato accidentalmente e su-perficialmente dalla terra, op-pure esteriormente alla vita eallesperienza delluomo, ma si immerso in profondit nellavita, come un chicco di granoche, direbbe Mons. Novarese,deve lasciarsi prendere, deve

    rimanere per lungo tempo nel-l'umido freddo delle zolle edeve cooperare con l'elementoche l'avvolge, a scapito dell'in-volucro che racchiude il semedi vita, per continuare cos avivere e moltiplicare la

    vita. Ges il primo chicco digrano, grano di vita che cade

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    nel seno della terra per l'ac-cettazione e cooperazione allavolont del Padre celeste, eche risorge poi al terzo giorno,donando i suoi frutti incorrut-tibili (Ancora Aprile 1952).

    Il Verbo si fa Eucarestia.Questo percorso spiritualedi Ges non visibile; nonlo hanno potuto vedere gli uo-mini del suo tempo n lo pos-

    siamo vedere noi perch davvero spirituale, ciocon lazione trasformantedello Spirito Santo, pre-zioso e nascosto perchinteriore ma non per que-sto meno reale e meno ef-ficace.

    Cos anche noi siamochiamati, in Cristo Ges,a compiere il suo stessopercorso eucaristico, fa-cendo di noi stessi e dellanostra vita, semplicemente eumilmente un dono per gli al-

    tri in cui nulla, di ci che sia-mo e facciamo vada perduto.[...]

    Nel linguaggio biblico, equindi in quello di Ges e diPaolo, corpo indica tuttol'uomo, in quanto vive la suavita in una condizione corpo-

    rea e mortale. Corpo indi-ca, dunque, tutta la vita.

    Ges, istituendo l'eucari-stia, ci ha lasciato in donotutta la sua vita, dal primoistante dell'incarnazione al-l'ultimo momento, con tuttoci che concretamente avevariempito tale vita: silenzio, su-dori, fatiche, preghiera, lotte,umiliazioni, in una parola ilvissuto esistenziale e storicodi Ges. Cosa aggiunge allora

    la parola sangue, se Ges ciha gi donato tutta la sua vita

    nel suo corpo? Aggiungela morte! Il terminesangue nella Bibbianon indica, infatti, unaparte del corpo, ciouna parte di una parte

    dell'uomo; indica unevento: la morte. Se ilsangue la sede dellavita (cos si pensava allo-ra), il suo versamento

    il segno della morte. Dire chel'eucaristia il mistero delcorpo e del sangue del Signo-re, significa dire che il sacra-mento della vita e della mortedel Signore, il sacramento cherende presente nello stessotempo l'incarnazione e la pas-sione del Salvatore. [...]

    Linsistenza di Ges,

    espressa nellinvito amangiare il Suo Corpo fa

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    Ges chicco

    di grano

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    quasi pensare che egliavesse paura che le sue pa-role fossero interpretate informa metaforica; se, quin-di, il Corpo di Cristo va man-giato, ci significa che vaaccolta la legge biologica del-lassimilazione: nella nutrizio-ne del corpo, il cibo vieneassimilato e, perdendo la suaidentit, diventa colui che lo

    mangia. Il cibo del Pane delcielo segue la stessa legge del-lassimilazione, conuna fondamentale dif-ferenza: i ruoli sono ca-povolti. E luomo,infatti, a doversi per-dere e a doversi la-

    sciare trasformare.Secondo SantAgostino,nellEucarestia, su dinoi agisce liniziativa diDio che ci dice: Io sono il cibodei forti. Cresci e mi avrai. Tunon trasformerai me in te,come il cibo del corpo, masarai tu ad essere trasfor-mato in me e San LeoneMagno aggiunge: Noi diven-tiamo quello che riceviamo.[]

    Nell'eucaristia non c' solocomunione tra Cristo e noi,

    ma anche assimilazione; lacomunione non solo unio-

    ne di due corpi, di duementi, di due volont, ma assimilazione all'unico cor-po, l'unica mente e volontdi Cristo. Chi si unisce alSignore forma con lui un soloSpirito (1 Corinzi 6, 17).

    Nell'eucaristia noi rice-viamo il corpo e il sanguedi Cristo, ma anche Cristoriceve il nostro corpo e il

    nostro sangue. Ges, scrivesant'Ilario di Poitiers, assume

    la carne di colui che as-sume la sua. Egli dice anoi: Prendi, questo ilmio corpo, ma anchenoi possiamo dire a lui:

    Prendi, questo il mio

    corpo.

    Dare a Ges le no-stre cose fatiche, do-lori, fallimenti e

    peccati solo il primo atto.Dal dare si deve passare subi-to, nella comunione, al riceve-

    re. Ricevere la santit diCristo! Se non facciamo questo

    colpo di audacia non capire-mo mai l'enormit che l'eu-caristia.

    Brani tratti dalla relazione disorella Angela Petitti SOdC

    nel Convegno diprogrammazione CVS

    a Valleluogo, 18/9/2010

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    Eucaristia, via di

    assimilazione a

    Cristo

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    Ala di riserva notizie

    Attivit ordinarie

    Produzione di oggettistica e bomboniere in vetro, terra-cotta, gesso, cartapesta e icone in legno.

    Laboratorio di ludotecnica con i ragazzi del Gruppo At-tivo, il luned e venerd mattina presso la sede delCVS. Si inizia con la preghiera e si prosegue con l'atti-vit di laboratorio, intervallata a met mattinata dauna pausa-merenda.

    Il tempo di Avvento , per eccellenza, il periodo delle mo-stre artigianali. Ecco il calendario di quest'anno:27-28 novembre: Parrocchia S. Marco27-28 novembre: Parrocchia Buon Pastore17-18-19 dicembre: Ipercoop S. Caterina21-22 dicembre: Ipercoop quartiere Japigia

    Rosa Scorca

    (Cooperativa Ala di Riserva)

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    Lettera di don Remigio Fusi

    Ai membri del C.V.S. di Bari Moncrivello 23-9-2010

    Carissimi,

    con immenso piacere ho ricevuto i vostri auguri per il mio

    50 di Sacerdozio. Li ho gustati come gli auguri dei membri

    pi stretti della mia famiglia. E cos veramente. Amo lamia associazione e quanti ne fanno parte.

    Grazie della preghiera. Ringraziare il Signore per un

    dono cos grande non facile, ma se preghiamo insieme la

    voce ha pi forza ed pi gradita. Ce lo ha detto Ges stesso:

    quando sarete in due o pi a pregare io sar in mezzo a voi.

    Grazie anche per la generosa offerta. Depongo il mio gra-

    zie nelle mani della nostra Madre celeste perch sia Lei a ri-compensarvi come solo il suo Cuore di Madre sa fare.

    Continuiamo nel nostro impegno apostolico. La Chiesa e

    la societ, oggi pi che mai, ha bisogno dell'aiuto del Signo-

    re. Ha bisogno di ritrovare la via per uscire dalle tenebre del-

    l'errore, dell'indifferenza, del rifiuto di Dio. In questo il

    nostro apostolato ha un posto di privilegio. Non fermiamoci

    di fronte alle difficolt. Non scendiamo a compromessi, pen-sando di poter avvicinare pi persone. Solo la chiarezza del-

    l'ideale, la fermezza dell'impegno conquistano e rendono

    fedeli coloro che aderiscono.

    La Vergine Santa e il nostro Venerabile Fondatore certa-

    mente non ci lasceranno soli.

    Vi ricordo tutti nel Signore

    Don Remigio

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    Incontro di apertura dell'anno associativo,3 ottobre 2010

    Eucaristia, dono d'amore

    Il tema formativo dell'annoPer ricentrarsi sull'essenzia-le/3 L'Eucaristia, dono d'amo-re stato introdotto da donGiorgio Del Vecchio, vice-assi-stente del CVS di Bisceglie.

    Facendo riferimento al capi-tolo 6 del Vangelo secondo Gio-vanni (moltiplicazione dei panie discorso eucaristico diGes), don Giorgio ha spiegatoche sentirsi amati da Dio signi-fica farsi pane preso, bene-detto, spezzato e dato: preso cio scelto da Dio, pre-

    zioso ai Suoi occhi, chiamatoa collaborare al progetto divi-no di salvezza;

    benedetto, perch la vita digrazia (stare lontani dal pec-cato e accostarsi con fede aisacramenti) suggella il nostropatto damore con Cristo;

    spezzato, come Cristo che hafaticato e sofferto per annun-ciare il Vangelo e si volonta-riamente consegnato allamorte per la nostra salvezza;

    dato per la vita del mondo,per essere fonte di speranza econdurre i fratelli all'incontro

    con Cristo, che solo pu dona-re pienezza di vita e di gioia.

    I contenuti offertici da donGiorgio sono stati poi elaborati,

    nella seconda parte della matti-nata, dai gruppi di studio.Dopo il pranzo, si svolta lacondivisione di quanto appro-fondito, guidata da don VittorioBorracci.

    E' stata cos introdotta l'as-semblea associativa annuale,

    moderata sempre dal nostro as-sistente, alla conclusione dellaquale sono stati formulati dueimpegni di apostolato che tuttii Gruppi d'Avanguardia hannoassunto per l'anno associativo2010/11. Ogni GdA li ha scrittisul cartoncino del progettoapostolico, ricevuto durante

    l'assemblea (e sintetizzato nel-l'inserto speciale di questo nu-mero del Bamb).

    Ringraziando il Signore perla bella e fruttuosa giornata, ciaffidiamo alla guida della Bea-ta Vergine Maria affinch fac-ciamo fruttificare i doni

    spirituali ricevuti con un impe-gno apostolico generoso.

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    A Cafarnao le prove generali

    dell'Eucaristia: Gv 6

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    Adesione bello

    Inserto speciale

    Momenti della Liturgia Eucaristica con rito di Adesione,

    presieduta da S.E. Mons. Vito Angiuli,

    Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca

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    I neonati del

    CVS 2010/2011

    Volontari

    Barbieri Alfredo (GdA S. Maria Assunta - Palo)

    Carmosino Teresa (GdA S. Antonio)

    Lomuscio Giuseppe (GdA Trasfigurazione - Bitritto)

    Molfetta Francesco (GdA S. Maria Assunta - Palo)

    Stallone Alfonso (GdA S. Maria Assunta - Palo)Stallone Saverio (GdA S. Maria Assunta - Palo)

    Stasi Antonia (GdA S. Marco)

    Fratelli / Sorelle

    Carmosino Teresa (GdA S. Antonio)

    Ferrara Giuseppina (GdA S. Maria Assunta - Palo)

    Gargaro Giuseppina (GdA S. Maria Assunta - Palo)Mattia Anna (GdA S. Antonio)

    Santonocito Carmelo (GdA S. Maria Monte Carmelo/1)

    Sebastiani Isabella (GdA S. Maria Monte Carmelo/1)

    Sodano Anna (GdA SS. Sacramento)

    Somma Carmela (GdA S. Maria Assunta - Palo)

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    E' cambiata la mia

    vita

    Ciao ragazzi,il mio nome Anna e da cir-ca un anno mi trovo catapulta-ta in questo fantastico mondoche il CVS.

    La mia storia tra di voi ini-ziata per caso, una sera di feb-braio, quando uscii con dellemie vecchie amiche di scuola

    che non vedevo da parecchianni. Tra una risata e l'altraincominciarono a parlarmi diun'associazione di cui facevanoparte, un'associazione che aloro ha cambiato la vita e l'en-tusiasmo nel raccontarlo eratalmente tanto che riuscirono asuscitare in me una grande cu-riosit.

    Cos, una domenica, mi invi-tarono ad una festa di carneva-le che si teneva presso la nostrasede ed io senza esitare accet-tai. Quel giorno cambi total-mente la mia vita, fuicircondata da cosi tanto entu-

    siasmo ed affetto che decisi diritornare.Incominci cosi il mio cam-

    mino nel CVS, un mondo che,tra le lectio di Annalisa e gli in-contri di Settore la domenica,mi ha riempito il cuore di gran-di emozioni rendendomi piforte e regalandomi quel sorriso

    che da un po' di tempo non fa-

    ceva pi parte di me...

    Nell'anno trascorso ho cono-sciuto persone straordinarie evissuto giornate bellissime.Uno fra i tanti, e forse il piemozionante di tutti, stato ilgiorno dell'Adesione, il 21 no-vembre, giorno del Cristo Re,quando finalmente ho detto ilmio ECCOMI al CVS, ho det-to il mio SI' a questa fantasti-ca associazione.

    Concludo ringraziando dicuore TUTTI VOI per avermiaccolto nella vostra grande fa-miglia, per me un onore farneparte, ringrazio il CVS per avercambiato la mia vita rendendo-

    la migliore ed io prometto checercher sempre, nel mio picco-lo, di dare il massimo ad ogniincontro perch VALORIZZA-RE LA SOFFERENZA E' UNPERCORSO DIFFICILE MANON IMPOSSIBILE ed il CVSti aiuta proprio in questo.

    Anna Sodano

    (GdA SS. Sacramento)

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    Progetto apostolico GdAAnno associativo 2010/2011

    L'Eucaristia, dono d'amore N.B.1 Questo Progetto ha la funzione di focalizzare il cammino delGruppo su obiettivi precisi. Esso viene:

    a) compilato in un incontro speciale di GdA ad ottobre;

    b) conservato nel sussidio di catechesi e utilizzato durante l'anno;

    c) verificato a giugno in un altro incontro speciale di GdA.

    N.B.2 Questi isogni scaturiti dall'assemblea di apertura del 3 ottobreper questo anno associativo 2010/2011:

    1. Ogni civuessino in ogni GdA si impegna a diventare pane

    spezzato per i fratelli.2. Partecipare tutti insieme come Gruppo alla stessa Messa festiva

    parrocchiale e possibilmente animarla (facendo gioco disquadra per riuscire a partecipare tutti).

    A In comunione con il nostro Papa Benedetto

    1. Da cinque anni, in bella continuit con la sollecitudine pastorale del suopredecessore, Benedetto XVI lancia ogni giorno al mondo occidentale il

    grido: Che ne hai fatto del tuo Battesimo? Ti vergogni del Crocifisso?Come rispondi a chi afferma che esso disturba/offende i non credenti? Nonlasciamo solo il Papa ad annunciare la bella notizia di Ges all'uomo dioggi!

    B In comunione con il nostro Vescovo Francesco

    1. Conferma per il terzo anno della scelta mistagogica: annunciare e fargustare la domenica cristiana ai fanciulli e ai ragazzi.

    2. Preparazione al 3 Convegno Ecclesiale Regionale di San Giovanni

    Rotondo (28 aprile 1 maggio 2011) sul tema: I laici nella chiesa e nellasociet pugliese, oggi. In concreto:

    a) Partecipiamo agli incontri della propria parrocchia al riguardo.

    b) Attenzione! Siamo tutti chiamati a coinvolgerci in questo formidabileappuntamento! (Non il CVS costituito in massima parte da laici,quali i Volontari e i Fratelli/Sorelle?)

    C In comunione con il nostro parroco__________

    Si suggerisce di chiedere al proprio parroco quali gli obiettivi pastorali della

    parrocchia per l'anno 2010/2011.

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    Risonanze sulla relazione di sorella Mara

    Strazzacappa SOdC, Scuola Associativa /

    Formazione permanente, 21/11/2010.

    Sono lieto nella sofferenzache sopporto

    Dopo la preghiera inizialecon brani tratti dalle LetterePaoline, sorella Mara ha intro-dotto il tema della formazioneper l'anno 2010-2011, "Eucare-

    stia, dono d'amore", itinerarioper sviluppare nei civuessini:interiorit "unit di mente,cuore e azione"; fraternit"vissuta nella Santa Messa";responsabilit "senso di ap-partenenza al CVS con spiritodi servizio generoso".

    Tema particolare della Scuo-la Associativa di oggi: Colossesi1,24 "Sono lieto della sofferenzache sopporto, completo ci che,dei patimenti di Cristo, mancanella mia carne", viene letto ilbrano di Col 1,15-29. Nel branol'idea di pienezza e totalit, vie-ne associata a Cristo che ci per-mette di riconciliarci con Dio etra noi, da qui la "SPERANZAin Cristo Ges" l'unica che dsenso alla vita e alla "sofferen-za".

    Nell'Antico Testamento lasofferenza associata al pecca-to; nel Nuovo Testamento, con

    Cristo Ges, non cosi, perchcon Lui la sofferenza assume

    "valore redentivo" per noi, e pergli altri; la sofferenza non in-tesa come quantit di sofferen-za che si sopporta e quindi, checonta, ma la qualit dell'amore

    con cui si vive (Con Cristo, PerCristo, In Cristo) "sono lietonelle sofferenze" ci dice che seviviamo le nostre sofferenzeuniti a Cristo, cio la fatica delvivere quotidiano facendo ditutte le nostre azioni un attod'AMORE per il Padre, con Cri-

    sto, sul piano umano e su quel-lo soprannaturale, siamo lietiperch la nostra letizia Cristocrocifisso e risorto che rendepossibile ci. Se Dio padre l'u-nico riferimento della nostravita, Ges ci proietta nell'E-TERNITA' e ci da speranza,quindi, gioia.

    Tutta la storia della creazio-ne e della redenzione si espri-me nella corporeit, che ilmezzo con cui abbiamo ricevutoi Doni da Dio e noi stessi pos-siamo farci dono x gli altri. At-traverso ogni cristiano chesoffre e offre se stesso con amo-

    re, noi civuessini (e tutti gli uo-mini) siamo chiamati "scelti" a

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    vivere la vita in pie-nezza con Ges pertestimoniare in que-sto mondo in cui

    sempre pi spesso lasofferenza viene alie-nata e nascosta, chela sofferenza unmezzo con il qualeprendiamo coscien-za, dei nostri limiti euniti a Cristo si vin-

    ce la schiavit pervivere nella libertdei figli di Dio.Quando penso allamia vita, penso ad una bellissi-ma opportunit concessami daDio Padre per scoprire il postogiusto che Lui mi ha affidato inquesta vita; se dovesse ripro-

    pormela cos come l'ho vissuta,l'accetterei senza cambiare unavirgola, perch ogni momento stato un gradino in pi in cuiunita a Cristo Ges ho scopertola vera felicit.

    La sofferenza fisica, psichi-ca, morale, spirituale, mi ha

    fatto prendere consapevolezzadi essere una creatura pensatae amata non per mio merito maper sua infinita bont e quindiun dono d'amore da vivere atti-mo per attimo come un rendi-mento di grazie (eucarestia):Ogni giorno che passa undono sofferto e offerto, nellemani di colui che per primo morto per donarci la vita, la

    vera vita, la vita pie-na. La vita bella,sempre anche quan-do diventa difficile;

    dura, vero, madopo ogni venerdsanto, c' sempre laresurrezione. Attra-verso i vari ricoveriho scoperto la voca-zione di civuessina.

    L'amore grande

    che provo per coloroche soffrono e perCristo sofferente inloro, mi trasforma e

    trasforma tutto quello che at-torno a me, per quanto possaessere grande la malattia, il do-lore, la perdita che si subisce,Dio padre sempre pi grandedi ogni situazione e quello che anoi impossibile, per Lui, possibile. Siamo le sue mani, isuoi piedi, la sua carezza, il suosorriso per gli altri fratelli chesoffrono, per prendersi curadelle creature, per amarci comesolo Lui sa fare. Uniti a Cristo

    Ges, possibile rialzarsi tuttele volte che si cade, sperare,sorridere e ricominciare a cre-dere in se stessi e nella possibi-lit che offre "la VITA" anchese gli altri non ci credono. Tut-to possibile in Colui che mi dforza (Fil 4, 13) e per me vivere Cristo.

    (Maria Rita PisaniGdA S. Maria Assunta, Palo)

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    La sofferenza allaluce della fede

    Incontro presso il Seminario

    Regionale Pugliese di Molfetta

    Marted 23 novembre2010 si svolto a Molfettaun incontro organizzato dalGruppo di Pastorale dellaSalute del Seminario Regio-nale Pugliese. Il tema statola sofferenza alla luce dellafede. Hanno guidato la ri-

    flessione Floriano Scioscia eRossella Lattanzi, del CVSdi Bari, accompagnati da

    Annalisa Caputo.Floriano e Rossella sono

    due Crocifissi che vivono daRisorti.

    Il loro sorriso disarmantee la loro singolare fiducianella vita, malgrado i proble-mi causati dalla malattiacon la quale convivono, cihanno letteralmente spiaz-zati.

    Gi, questi amici ci hannodato una straordinaria lezio-

    ne di vita!Rossella, attraverso un vi-

    deo stupendo, molto pi elo-quente di mille conferenze, ciha raccontato la sua espe-rienza di risurrezione nelCVS, che ha aperto orizzontinuovi nella sua vita ed hacostituito il terreno dincon-tro con Cristo, dopo un tem-po buio in cui si sentivasola, inutile e annoiata.

    Nel suo puntuale inter-vento, Floriano ha sgombra-to il campo da alcuni luoghi

    comuni inutili e fuorviantisulla sofferenza, riportando-la alle sue giuste proporzio-ni, e soprattuttorestituendole il suo realesenso cristiano. La sofferen-za ha pi volte ribadito

    Floriano in s non un va-lore, n il cristiano va alla ri-

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    cerca di essa, come se fosseuna via mistica da privile-giare. Neanche Cristo hacercato la sofferenza dellacroce procurata dagli uomi-ni ma la ha accolta nel suoProgetto di vita, non ha sot-tratto la faccia agli insulti(Is 50,4-7).

    Ges ha trasformato il do-lore in gioia, la morte in vita!

    Ogni visione dolorista epietistica del tutto estra-nea al cristianesimo.

    La testimonianza viva diquesti nostri amici smenti-

    sce tutte le false idee che si

    costruiscono intorno al mon-do della sofferenza.

    Ciascun cristiano soffe-

    rente ha sottolineato Flo-riano chiamato ad esseresoggetto d'azione, a lavora-re attivamente nella vignadel Signore, con gli strumen-ti propri della sua condizionedi vita.

    La sofferenza, la pi gran-de povert che piega la vitadi un uomo, stata riscatta-ta da Ges che, con la suapassione e la sua morte, lhatrasformata in un capitaleda investire. un paradossodella fede che mette in ginoc-chio la ragione in adorazionedel Cristo sofferente.

    Mons. Novarese ha coltoquesto mistero e lo ha tra-dotto in preghiera: Fammicapire come ogni istante disofferenza pu essere tra-sformato in moneta di con-quista.

    Grazie, amici del CVS, peril dono prezioso che siete!

    Pierluigi Ruggiero

    (Seminarista al V anno di

    Teologia presso il SeminarioRegionale di Molfetta)

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    Ricordando Emmanuele

    Il 24 dicembre 2004 Emmanuele Fiore tornava

    alla Casa del Padre. In questa ricorrenza, ogni

    anno ricordiamo lui e tutti gli altri seminato-ri di speranza del CVS di Bari-Bitonto con

    una S. Messa di suffragio. Quest'anno Graziel-

    la, sorella di Emmanuele, ha voluto condivide-

    re con noi un ricordo personale di suo fratello.

    La preghiera fu l'amica fe-dele di Emmanuele, e pre-gando riuscito, per 44 annie 4 mesi, a tener nascosta,conservata nel cuore e nellamente la sofferenza. Con gliocchi e la bocca sorridente,ha mascherato ogni suo dolo-re e impedimento.

    Infatti la mattina di quel9 agosto, prima di mettersiin viaggio per lavoro, entrin chiesa per pregare; equando i medici decisero dioperarlo il 9 dicembre dellostesso anno, prima di passa-re sul tavolo operatorio, invi-

    t tutti i presenti a pregare,perch senza il Suo aiutonon si pu esser bravi. Parti-colare che mi fu riferito daun medico chirurgo.

    Tante volte Emmanuele stato male in ospedale e tan-

    te volte ha ricevuto quellache oggi chiamiamo l'Unzio-

    ne degli infermi (allora si di-ceva estrema unzione). Ungiorno arrivai da lui alle duedel pomeriggio: entrando no-tai la camera al buio, un ta-volino con due candeleaccese e un monaco in pre-ghiera; mi agitai, mi impres-sionai, e quasi insieme a me

    entrarono due infermieri (l'o-ra del cambio turno) e ancheloro quando capirono la sce-na dissero: Un'altra volta,che peccato! E lui dal suoletto rispose: Pregate invecedi commentare!!! Io mi ria-nimai, perch in quel mo-

    mento pensai morto cheparla non muore...Quindi la preghiera

    sempre stata la sua arma!!!Ricordo un altro episodio e lovoglio raccontare.

    Fu ricoverato e capit in

    una stanza a due letti: ilcompagno di stanza era mol-

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    to sofferente (tumore allo

    stomaco), migliorava solodopo la trasfusione di san-gue. Quasi tutte le sere veni-va una donna a trovarlo. Inseguito confid a mio fratelloche appena rimesso l'avreb-be sposata in cambio diquanto stava facendo per lui.Emmanuele rispose: Perchaspettare? Puoi farlo anchesubito, dopo che ti sarai con-fessato e comunicato (l'o-biettivo di Emmanuele erasempre quello!). Dopo varigiorni avvenne il miracolo:

    mancava solo il matrimonio,che a distanza di poco avven-

    ne in quella stanza di ospe-

    dale, solo loro, il sacerdote,io, mio fratello e un medicoper testimone. Credetemi, lacosa fu molto commovente,commovente con la letteramaiuscola. Non ricordo daparte di chi, arriv un vasso-io di dolci, suppongo dal pro-fessore del reparto, che insordina segu ogni cosa finoalle lacrime... Ma appenadopo quasi due giorni quelpovero sposo torn alla casadel Padre, per confessato,comunicato e sposato.

    Grazie Emmanuele

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    Emmanuele Fiore con la sua 'arma' preferita di apostolato

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    A casa di Emmanuele: una

    presenza che continua

    Gioved 4 novembre toc-cato a noi dei gruppi di San-ta Maria del Monte Carmelovisitare la casa di Emma-nuele Fiore per pregare con

    Graziella, lamata sorella delnostro compianto incaricato.Non eravamo molti, noi

    del Carmelo, ma avevamopreparato un incontro relati-vo al tema della settimana:eravamo nellottavario dei

    Defunti. Abbiamo pensato diprendere spunto da una del-le frasi che amava ripetereSanta Teresa di Lisieux: Ionon muoio: entro nella vita.

    Man mano che procedeva-mo nella lettura dei braniscelti, nei canti e nella recitadelle preghiere, mi sentivosempre pi emozionata: misembrava di percepire lapresenza di Emmanuele l,in quello che sempre statoil suo mondo: la sua stanza.

    Quanta gente passatada quella stanza, quante de-

    cisioni sono state prese inquellambiente, quante tele-fonate sono partite da lquanto apostolato!

    Le parole che Tonio Car-

    nevale, la nostra guida, leg-geva sembravano sempre pivive e concrete : ...la vita vaoltre la morte lEucarestiaci rende pi vicini allepersone che abbiamoamato Nella certezza del-

    la fede possiamo sentirci inloro compagnia, entrare incomunione con loro.

    Emmanuele era l, in co-munione con noi e, ne sonosicura, ora che nella pie-nezza della vita continua apregare insieme a tutti quel-li che Don Vittorio chiama ilCVS di LASSU (soprattuttoalla cara Elvira Di Bari) e ailluminare noi del CVS diQUAGGIU.

    Laura Cozzi Landi

    (GdA S. Maria del

    Monte Carmelo/1)

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    Una guida che continua

    Riproponiamo un pensiero di Emmanuele Fiorepubblicato su Cristo Vera Speranza, la mitica

    testata del nostro giornalino prima de Il Bamb.

    Aprile 1994 anno XII n. 3

    Ci lasciamo con gli auguriper il Santo Natale e per il

    nuovo anno, cari amici lettoridi Cristo Vera Speranza. Gliauguri sono sempre validi,ma spero che tutti abbianodato inizio al nuovo anno conuno spirito diverso, con lapromessa di mantenere fedeall'impegno preso il giorno

    dell'iscrizione: offrire noistessi e le nostre cose e le no-stre sofferenze ed il nostroquotidiano per:

    1. Riparare i peccati

    2. Chiedere la conversio-ne dei peccatori

    3. Per i bisogni dellaChiesa, Papa, Vescovi,Sacerdoti

    Proprio stamattina, un ca-

    rissimo amico mi ha detto che

    il fratello non sposato in

    chiesa e che i figli che il fra-

    tello ha avuto non sono Bat-

    tezzati. E quindi bambini ed

    ex bambini non Battezzati

    perch i genitori non sono

    credenti. Coraggio! Conti-nuiamo a offrire, a pregare

    per noi e per gli altri, perch

    la misericordia di Dio infi-

    nita e il Padre per Ges sal-

    va. Mons. Novarese disse una

    volta che noi con le nostre

    preghiere e sofferenze dob-biamo costruire attorno alla

    bocca dell'inferno un muro

    perch pi nessuno vi entri.

    Ebbene, ascoltiamo la giusta

    parola del fondatore della no-

    stra associazione e mettiamo-

    la in pratica.

    Questo numero uscir nel

    periodo natalizio. Ebbene,

    BUON NATALE a tutti con

    tanto affetto. Dio pace, Dio

    bene. E questa pace e que-

    sto bene scenda su di noi e su

    tutta l'umanit. AUGURI.

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    Missione popolare: un evento

    straordinario

    Dal giorno 30/10 al14/11/2010 cominciato l'iti-nerario della Missione Popo-lare dei Missionari delPreziosissimo Sangue in SanRocco, e delle Suore Adora-trici del Sangue di Cristo,

    fondate da Santa Maria deMattias; evento molto attesodai parrocchiani e non, diret-to da Don Mimmo Parlavec-chia.

    Essa un annunciostraordinario della Parola di

    Dio, per ricordare il sensodella vita spirituale e dell'a-more di Dio, fatto in ogniterritorio parrocchiale. Lacomunit aveva cominciato aprepararsi a questo meravi-glioso evento gi

    alcuni mesi fa, peraccogliere i Missio-nari e seguire ilprogramma prefis-sato, cominciato conla Celebrazione Eu-caristica di apertu-ra, presieduta daMons. FrancescoCacucci, in cui i

    Missionari hanno ricevuto ilmandato missionario.

    Il programma era voltosia alla solidariet all'inter-no della comunit parroc-chiale, sia all'evangelizzazio-ne pi intensa all'esterno di

    essa. Infatti i fedeli hannodedicato pi tempo a Dio, in-tensificandolo con la parteci-pazione alle catechesi, perpoter cos, ripieni di SpiritoSanto che gi in ognuno dinoi, spargere i semi per la

    nuova evangelizzazione.Dal 1962 c' nella citt di

    Bari la Missione Popolare,perch nel lontano 1961 l'Ar-civescovo Mons. Enrico Nico-

    demo annunci lamissione cittadina

    che si sarebbe tenu-ta in Diocesi, e nel1962, appunto, par-l del mistero disalvezza che mi-stero di amore e diunit. I Missionari

    in questo contestosi sentono dei servi

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    S. Maria De Mattias

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    inutili, ma stru-menti di Dio, cre-dendo nell'opera

    del loro fondatore,San Gaspare delBufalo, grande mis-sionario del loro or-dine.

    I Missionari sirivolgono sia a chifrequenta assidua-mente la parrocchia, sia an-che a quanti non vivono unavita di fede. Da qui scaturi-scono le visite nelle famiglie,i centri di ascolto, l'incontrocon i giovani, per sottolinea-re un compito di tutti i bat-

    tezzati, che quellodell'evangelizzazione.

    Nelle diverse iniziativesono stati fatti conoscere ivalori importanti della fedecristiana, che approda nellasalvezza integrale dell'uomo,

    riguardando sia la vita terre-na che quella eterna. Si poipassati a sottolineare la ri-conciliazione, che ha avutoun ruolo importante nellaGiornata del malato con leconfessioni. Si anche molto

    approfondita l'importanza

    degli altri sacra-menti, primo fratutti il Battesimo;

    della Confermazio-ne, come confermadella fede ricevutain esso; del Matri-monio, dell'OrdineSacro e dell'Unzio-ne degli Infermi.

    La Missione Po-polare vista come una chia-mata per tutto il territorio(sono state visitate anche lescuole). Si accennato ancheai carismi che lo Spirito San-to suscita nella Chiesa, at-traverso i quali scaturiscono

    la comunione e la carit ri-volta agli ammalati, anziani,poveri e a quanti vivono soli.Quindi la Missione Popolarenon deve essere un punto diarrivo, ma di partenza, per-ch quanto detto e fatto dai

    Missionari con il supportodella comunit parrocchialee, in essa, anche del Gruppod'Avanguardia del CVS sialievito dentro e fuori la co-munit.

    Rosa Pasqua Moschetta(GdA S. Rocco)

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    S. Gaspare Del Bufalo

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    La posta del Bamb

    Caro Bamb, un po' in anticipo che ti mando questomio pensiero piccolo sul Natale, dato che per dicembre

    avremo il giornalino. GrazieL'Atmosfera

    AtmosferaE' una storia,per una canzone nuovac' un'atmosferafragrante, profumata,nei biscotti immersi nel miele,le cartellate con vin cotto

    Natale.I rumori che circondanola mia citt,per una festa preannunciatafra le vetrine piene di fiocchi colorati.E' sempre un'atmosferaincomincia il Natale.Tutto espresso nei pacchida dare a tutti,

    pronti a scoprire, parole diverseper un biglietto d'auguri.Auguri.E' Natale,gioia, felicit nel mio cuorenell'accogliere Ges.Restare in silenzioper capire il suo Amore.Ecco l'atmosferadipinta di un giornoavvolto dal freddo pungente.E' davvero venuto il Nataleper regalare amorenell'occasione, originalel'atmosfera, stellata.

    Giusy Attolico (GdA S. Rocco)

    Grazie e buon Natale

    a tutti i lettori!Il Bamb - dicembre 2010 23

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    Sommario

    Cercatori di Dio.......................................................................................3CVS-TG....................................................................................................5Eucaristia: meravigliosa garanzia di vita.............................................7Ala di riserva notizie..........................................................................10Lettera di don Remigio Fusi.................................................................11Eucaristia, dono d'amore......................................................................12

    Adesione bello.....................................................................................

    I neonati del CVS 2010/2011..............................................................

    E' cambiata la mia vita........................................................................

    Progetto apostolico GdA.......................................................................

    Sono lieto nella sofferenza che sopporto..............................................13La sofferenza alla luce della fede.........................................................15Ricordando Emmanuele........................................................................17A casa di Emmanuele: una presenza che continua.............................19Una guida che continua........................................................................20Missione popolare: un evento straordinario........................................21La posta del Bamb..............................................................................23

    Il Bamb la continuazione di Cristo Vera Speranza, il glorioso gior-nalino che ha raccontato il cammino del CVS di Bari-Bitonto per moltianni.

    La nuova testata si rif ad una antichissima parabola cinese cheesprime (inconsapevolmente) in termini poetici il carisma della nostraassociazione: cos infatti il bamb esclama con termini molto... cristiani:Eccomi, Signore! Prendimi e fa' di me quello che vuoi (cfr. Lc 1,38 e Mc14,36).

    Hanno collaborato a questo numero: Annalisa Caputo, Laura CozziLandi, Graziella Fiore, Rosa Pasqua Moschetta, Maria Rita Pisani,Pierluigi Ruggiero, Rosa Scorca, Rosa Sinisi, Anna Sodano

    Redazione: Don Vittorio Borracci, Floriano Scioscia

    Indirizzo postale: Il Bamb, c/o Scioscia, Via Maranelli 2, 70125 BariIndirizzo e-mail: [email protected]

    Sito Web della Confederazione CVS:www.sodcvs.orgSito Web del CVS diocesano: cvsbari altervista org

    http://www.sodcvs.org/http://www.cvsbari.altervista.org/http://www.cvsbari.altervista.org/http://www.sodcvs.org/http://www.cvsbari.altervista.org/http://www.cvsbari.altervista.org/