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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE

L. DA VINCI

Via Carducci, 1 - VILLA LITERNO (CE) Fax e Tel.: 081 8928101/ 8929219

Cod. Mecca.: CEIC 843001

e-mail [email protected]

POF

aggiornato ai sensi del:

D.M. 31/07/07

D.Lgs. n 137/08

Legge n 169/08

CARATTERISTICHE DEL POF

IDENTITA E STORIA

INDAGINE ANAGRAFICA

INDAGINE ECONOMICO-SOCIO-

CULTURALE

RISORSE

SCELTE EDUCATIVE E METODOLOGICHE

OFFERTA FORMATIVA

* SCUOLA INFANZIA

* SCUOLA PRIMARIA

* SCUOLA SECONDARIA I GRADO

AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA

* PROGETTI CURRICULARI

* PROGETTI EXTRACURRICULARI

MONITORAGGIO DELLE COMPETENZE

DISCIPLINARI

allegati

Il presente P. O. F. (ex art. 3 D.P.R. n. 275 dell8.3.1999) rappresenta il documento fondamentale mediante il quale lIstituto Comprensivo L. da Vincidi Villa Literno rende trasparente e leggibile allesterno il servizio scolastico che eroga.

Esso rappresenta il documento costitutivo dellidentit culturale e progettuale dellistituzione scolastica e per questo, tenendo conto della programmazione territoriale dellofferta formativa, riflette le esigenze del contesto culturale, sociale, ed economico della realt locale.

Esso nasce dalla necessit di stabilire un patto formativo tra i soggetti della comunit scolastica, definendo le scelte educative, curricolari, didattiche, organizzative e finanziarie condivise.

Limpegno quello di rafforzare lidentit dellIstituto in base a scelte culturali rispondenti ai bisogni del territorio e a linee strategiche tese ad ottimizzare le risorse disponibili.

Lobiettivo la qualit del servizio scolastico in termini di risultati che si traducono nelleffettivo raggiungimento dei traguardi formativi in unottica di collaborazione e condivisione tra le parti interessate.

Obiettivo fondamentale del POF lattenzione alla PERSONA

Persona che si sviluppa ed impara a sapere, saper fare e saper essere attraverso un processo di apprendimento pensato ed agito su misura.

Persona che trova nella scuola un luogo sereno di incontro di diversit, nella promozione di una convivenza umana civile e democratica.

Persona che viene orientata a saper scegliere con senso di responsabilit e di consapevolezza delle proprie attitudini e capacit.

Il nostro P.O.F. si caratterizza per Responsabilit: elaborazione e condivisione da parte dei docenti, personale ATA e rappresentanti dei genitori con conseguente illustrazione ai genitori nelle assemblee di classe e agli alunni nel corso delle attivit didattiche.

Procedure condivise per la valutazione degli allievi, attivit per la valorizzazione delle eccellenze; piani educativi personalizzati per gli alunni diversamente abili.

Integrazione: promuove e partecipa ad iniziative in collaborazione con altre istituzioni scolastiche, con ASL, associazioni culturali e di volontariato presenti sul territorio, Enti Locali. Favorisce lintegrazione degli alunni stranieri.

GLI STANDARD

Sono stati definiti gli standard in uscita per tutte le classi dellistituto comprensivo. Sono stati, altres, definiti i prerequisiti comuni dellarea linguistica, tecnico-scientifica e matematica,espressiva.

IDENTITA E STORIA

LIstituto Comprensivo L. da Vinci nasce come comprensivo nellanno scolastico 2000/2001, esso costituito dalla Scuola Secondaria di I Grado ( ex Scuola Media ) e dalla Scuola Primaria (Plesso E.P.de Fonseca). DallAnno Scolastico 2007/2008 comprende anche la Scuola DellInfanzia.

La scuola media statale unistituzione culturale che esiste sul territorio da 40 anni. Nasce infatti nel 1961, ed ha sempre rappresentato un punto di riferimento per leducazione e listruzione di preadolescenti ed adolescenti provenienti da ogni estrazione sociale del paese.

LIstituto Comprensivo conta, oggi, 11 classi scuola elementare e 21 classi di scuola media ripartiti in 7 sezioni, e 4 sezione di scuola dellinfanzia con una popolazione scolastica di oltre 700 alunni. Da circa 20 anni (1985) la sede centrale che accoglie le classi di Scuola Secondaria sita in via Carducci in un grande edificio a due piani, con ampi spazi interni ed esterni, lontano dal centro storico, facilmente raggiungibile con pulmini comunali e con mezzi propri; il Plesso De Fonseca con le classi della Scuola Primaria e Scuola DellInfanzia sito in via Tevere.

LIstituto opera nel Comune di Villa Literno che conta circa 11.755 abitanti du cui

5.981 sono maschi (51%) e 5.784 sono femmine (49%) ed situato in provincia di

Caserta, distante pochi chilometri da Napoli.

Villa Literno si estende su una superficie pianeggiante di 61,7 Kmq, a 7,5 metri sul livello del mare. Confina con Cancello ed Arnone a Nord, con Casapenna e Casal di Principe ad Est, con Castel Volturno ad Ovest e con Giugliano a Sud.

Fa parte del territorio la frazione di S. Sossio con la sua struttura porale.

Totale abitanti

Maschi

Femmine

11.711

5.949

5.762

Anni di riferimento

Totali

Maschi

Femmine

Anziani (1)

1900/1940

1.293

561

732

Anziani (2)

1941/1955

1.726

870

856

Adulti

1956/1975

5.527

2.047

1.754

Giovani

1976/1989

2.412

1.173

1.239

Adolescenti

1990/1992

476

246

230

Ragazzi S.S.

1993/1995

423

213

210

Bambini S.P.

1996/2000

692

359

333

Bambini S.I.

2001/2003

450

232

218

Bambini

2004/2007

438

248

198

51%

49%

Maschi

Femmine

Femmine

13%

15%

30%

21%

4%

4%

6%

4%

3%

Anziani (1)

Anziani (2)

Adulti

Giovani

Adolescenti

Ragazzi S.S.

Bambini S.P.

Bambini S.I.

Bambini

10%

13%

41%

18%

4%

3%

5%

3%

3%

Anziani (1) 1900/1940

Anziani (2) 1941/1955

Adulti 1956/1975

Giovani 1976/1989

Adolescenti 1990/1992

Ragazzi S.S. 1993/1995

Bambini S.P. 1996/2000

Bambini S.I. 2001/2003

Bambini 2004/2007

56%

44%

Maschi

Femmine

TITOLO DI STUDIO

050100150200250300350

Automobile

Treno

Pullman

Ciclomotore

Bicicletta

Altro

Nessuno

TITOLO DI STUDIO

LINGUE CONOSCIUTE

Inglese

73

Francese

83

Tedesco

8

Spagnolo

3

Altro

2

PADRE

Nessuna

260

Inglese

73

Francese

83

Tedesco

8

Spagnolo

3

Altro

2

MADRE

Nessuna

237

Inglese

71

Francese

103

Tedesco

3

Spagnolo

8

Altro

4

PADRE

Nessuna

260

Inglese

73

Francese

83

Tedesco

8

Spagnolo

3

OCCUPAZIONE

MADRE

Operaia continuativa

21

Operaia saltuaria

17

Commerciante

12

Impiegata

45

Dirigente

1

Libera professionista

15

Pensionata

0

Casalinga

236

Artigiana

5

Disoccupata

48

L.S.U.

6

PADRE

Operaio continuativo

104

Operaio saltuario

47

Commerciante

45

Impiegato

46

Dirigente

8

Libero professionista

38

Pensionato

2

Agricoltore

10

Artigiano

21

Disoccupato

68

L.S.U.

12

SEDE DI LAVORO

PADRE

Nel Comune

133

In Provincia

112

Fuori Provincia

83

MADRE

Nel Comune

124

In Provincia

64

Fuori Provincia

10

MEZZI DI TRASPORTO PER

RECARSI AL LAVORO

020406080100120140

Automobile

Treno

Pullman

Ciclomotore

Bicicletta

Altro

Nessuno

PADRE

Automobile

321

Treno

7

Pullman

2

Ciclomotore

1

Bicicletta

4

Altro

15

Nessun mezzo

21

INTERESSI IN

FAMIGLIA

Film

319

Fiction

137

soap opera

72

cartoni animati

259

programmi sportivi

144

programmi di attualit

109

Spettacoli

109

Telegiornali

315

Documentari

179

IN FAMIGLIA SI LEGGE :

Quotidiani

188

riviste di attualit

116

riviste femminili

55

riviste sportive

114

Fumetti

86

Romanzi

82

Manuali

19

Saggi

21

Altro

65

80%

20%

S

No

SE SI', CHI LO USA?

Padre

Madre

Figli

149

87

272

IN FAMIGLIA

SI USA IL PC?

S

No

418

103

29%

17%

54%

Padre

Madre

Figli

IN FAMIGLIA

SI USA INTERNET?

S

No

162

239

SE SI', CHI LO USA?

Padre

Madre

Figli

97

42

97

40%

60%

S

No

41%

18%

41%

Padre

Madre

Figli

SERVIZI PRESENTI SUL TERRITORIO

LA VOSTRA ABITAZIONE E DOTATA DI:

riscaldamento

a gas

240

Acqua potabile dal rubinetto

96

a kerosene

3

gas di citt

109

a legna

121

linea telefonica

207

a gasolio

13

elettricit

217

elettrico

105

climatizzatore

146

Il tuo interesse per:

scarso

Incostante

discreto

assiduo

Musica

42

62

125

163

Teatro

155

77

63

45

TV

18

57

120

211

Cinema

31

65

109

184

Lettura

56

92

119

93

Play Station

101

44

57

167

Computer

29

48

78

217

Giochi allaperto

38

46

81

243

Disegno, pittura,

manipolazione

46

62

85

128

La tua partecipazione a:

scarsa

Incostante

discreta

assidua

A.C.R.

152

60

21

64

Scout

131

22

35

17

Altra ass. relig.

0

0

0

8

Calcio

81

24

37

120

Tennis

106

52

31

21

Piscina

75

41

47

128

Palestra

55

45

71

110

Karate

127

32

17

47

Altro sport

51

26

15

47

Musica

39

37

71

91

Danza

110

20

18

84

Teatro

100

46

36

39

Altro

0

0

1

1

Viaggi

42

38

68

120

Vacanze estive

19

53

42

247

Sei cittadino italiano?

SI

NO

428

8

Sei sempre vissuto a Villa Literno?

SI

NO

376

40

Indica i componenti della tua famiglia

Padre

Madre

SI

NO

SI

NO

402

14

409

4

0 fratelli

1 fratello

2 fratelli

3-4 fratelli

1 sorella

2 sorelle

3-4 sorelle

190

170

50

18

188

178

41

21

Frequenti volentieri la scuola?

SI

NO

379

27

Per recarti a scuola usi:

Pulmino

Motorino

Automobile

Bicicletta

Nessun mezzo

(a piedi)

94

3

211

0

107

Sul motorino o in bici usi il casco?

SI

NO

96

226

Dai dati dei Servizi Sociali del Comune, emerge che dei 127 alunni licenziati dalla Scuola Media nellanno scolastico 2005/06, il 23% (30 alunni) evade lobbligo scolastico.

Disfrequenti

Assenze saltuarie

Frequenza regolare

Alunni iscritti

423

71

82

270

Classi I

Classi II

Classi III

Totale

Disfrequenti

(fino a 20/25)

15

16

40

71

Assenze saltuarie

(da 15 a 23)

22

25

35

82

Dei circa 187 alunni iscritti alla Scuola Primaria - Plesso De Fonseca, il 3% disfrequente; il 10% fa assenze saltuarie; l87% frequenta regolarmente la scuola.

Disfrequenti

Assenze saltuarie

Frequenza regolare

Alunni iscritti

187

5

21

161

Classi I

Classi II

Classi III

Classi IV

Classi V

Totale

Disfrequenti

(fino a 20/25)

0

0

0

2

2

4

Assenze saltuarie

(da 15 a 23)

0

0

2

10

3

15

Sezione I

Sezione II

Sezione III

Disfrequenti

(fino a 20/25)

0

0

0

Assenze saltuarie

(da 15 a 23)

2

2

2

BISOGNI EMERSI E SERVIZI RICHIESTI DALLE FAMIGLIE E DAGLI ALUNNI

Acqua potabile

61

Biblioteca

53

Piscina comunale

34

Scuole Superiori

23

Ospedale

22

Cinema

20

Impianti sportivi

13

Maggiore igiene per le strade

13

Servizio di trasporto scolastico gratis

11

Spazi per giochi

9

Ritrovo per ragazzi

7

Ufficio postale funzionante

4

Discoteche

4

Area mercato

3

Vigili del fuoco

2

Canile comunale

2

Pronto soccorso

2

Consultori familiari

2

Industrie

2

Controllo su extracomunitari

2

Inceneritore

2

Pista ciclabile

1

I

ANALISI DEI BISOGNI E DELLA DOMANDA

Dallanalisi del contesto socio-economico-culturale del territorio su cui opera listituto si evidenzia che

Il livello di istruzione familiare medio

Il 65% degli abitanti non conosce alcuna lingua straniera.

buona parte dei genitori di sesso maschile costituita da operai continuativi, saltuari o disoccupati

il 58% delle mamme sono casalinghe

L86% di essi si sposta in auto.

Il 54% delle famiglie trascorre il tempo libero con amici e davanti alla TV.

Il 24% della popolazione adulta dichiara di leggere abitualmente quotidiani.

I programmi pi seguiti alla TV sono i film (19 %) insieme ai TG (19%) e ai cartoni animati (16%).

L80% delle famiglie usa il PC: per il 54 % lo usano i figli, per il 29% i padri, per il 9% le madri.

Usa Internet il 40% delle famiglie.

433 alunni monitorati

2 % rappresentato da extracomunitari che frequentano regolarmente la scuola.

interessi : il 39% guarda la TV, usa il computer e gioca alla Play Station; pochi dedicano il proprio tempo libero alla lettura.

esperienze extrascolastiche preferite: vacanze estive 22%, attivit sportive 28%,

Il 70% non usa il casco.

Il 50% arriva a scuola in automobile, il 26% a piedi, il 23% col pulmino

si registra il 14% di disfrequenza.

Data la situazione emersa la scuola per rispondere ai suddetti bisogni tenuta a

promuovere percorsi di educazione interculturale

promuovere percorsi di legalit

promuovere attivit diversificate per alunni a rischio devianza/dispersione

promuovere attivit di recupero

intensificare i rapporti scuola/famiglia

mantenere aperto il dialogo con la scuola primaria e dellinfanzia

intensificare il numero delle attivit integrative pomeridiane(lettura, teatro, informatica, ceramica, cineforum, attivit sportive, attivit tecnico-artistiche espressive

promuovere lattivazione di servizi per gli alunni e le famiglie in concerto con il comune

RISORSE DELLA SCUOLA

INTERNE

Dirigente scolastico

Collaboratori del Dirigente

Funzioni Strumentali

Direttore amministrativo

Collaboratori scolastici Collegio Docenti

Commissioni

Consiglio di Istituto

Referenti

Consiglio di interclasse

R.S.U.

Consigli di classe

FF.SS. GAROFALO ANDREA CASSANDRO GIACOMO - PAGLIUCA C. LAUDANDO TERESA ROCCO IMMACOLATA ROMANO GIOVANNA CONTE AMALIA

ESTERNE

COMUNE

PROVINCIA

REGIONE

ASL

AGRORINASCE

ASSOCIAZIONI CULTURALI (PROLOCO, CARITAS, DOMIZIANA, AGRORINASCE, ACR) Aziende

Agenzie Formative

Equipe psico pedagogica Ufficio socio assistenziale (L. 285-216-104)

Legambiente

Geo Eco

U.O.M.S.

ORGANIZZAZIONE DELLE RISORSE

Collaborazione presidenza e segreteria

Collaborazione staff del Dirigente scolastico, Referenti, Direttore amministrativo

Collegio docenti unitario

Consiglio di Istituto

Consigli di interclasse

Consigli di classe

FF.SS. ( ex aree 1-2-3-4)

Comitato di valutazione

RISORSE MATERIALI E STRUMENTI

SUSSIDI DIDATTICI E AUDIOVISIVI

apparecchi radio

lettore DVD

L.I.M.

videocamera

PC portatile

registratore

tv color

videoproiettore

pianola elettrica

videocassette

utensili vari

amplificatori

microfono

SPAZI ATTREZZATI

spazi attrezzati esterni

palestra

biblioteca

LABORATORI SCUOLA PRIMARIA

laboratorio di informatica

laboratorio di psicomotricit

LABORATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

laboratorio linguistico/LIM

laboratorio scientifico

tre laboratori informatici con LIM

aula LIM

laboratorio artistico/espressivo

RISORSE FINANZIARIE

finanziamenti statali

contributi regionali e locali

PIANO DI LAVORO DELLE FF.SS.

SCUOLA DELLINFANZIA: CONTE AMALIA

SCUOLA PRIMARIA: ROCCO IMMACOLATA E ROMANO GIOVANNA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO: GAROFALO ANDREA, PAGLIUCA

CONCETTA, CASSANDRO GIACOMO, LAUDANDO M.TERESA

PIANO DI LAVORO FF.SS.

FUNZIONI ED ATTIVIT AFFERENTI ALLE EX AREA 1

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Prof. GAROFALO ANDREA

Istruzione

Laurea in Lingue e Letterature Straniere Moderne

Abilitato allinsegnamento di INGLESE, FRANCESE, SPAGNOLO nelle scuole secondarie di I e II grado-

Corsi di perfezionamento universitari post-laurea.

Definizione dei compiti:

1) Aggiornamento (L. 169/2008) della programmazione educativo- didattica e POF d istituto; regolamento interno - carta dei servizi-sanzioni disciplinari alunni etc;

2) Calendarizzazione delle attivit curriculari ed extracurriculari:

3) In collaborazione con i capi Dipartimento disciplinari: Profilo educativo dellalunno per 1 accesso alle classi successive; individuazione delle fasce di livello per i piani di studio personalizzati; saperi (minimi e massimi fino allEccellenza). Certificazione delle competenze finali terza media; Oltre alla presentazione del curriculo si richiedono competenze informatiche,metodologiche didattiche, abilit relazionali, conoscenza dei programmi, disponibilit a partecipare ad incontri, convegni e aggiornamenti sui temi afferenti all area indetti dal superiore ufficio.

Per quanto riguarda il primo punto si comunica che si proceder da subito allo stralcio di P.O.F. per la scuola secondaria di primo grado. Nello specifico, attraverso lanalisi del P.O.F. esistente e, la lettura dei risultati dei percorsi di qualit realizzati nello scorso anno scolastico, si proceder alla stesura della brochure esplicativa delle finalit della scuola, delle scelte formative nonch dei percorsi formativi progettati per gli alunni. Insieme ai capi dipartimento per ogni disciplina, cos come previsto dalla programmazione, si provveder alla calendarizzazione delle unit di apprendimento. In collaborazione sempre con i capi dipartimento si traccer il profilo educativo dellalunno per laccesso alle classi successive relativamente allindividuazione delle fasce di livello per i piani di studio personalizzati; per gli alunni in uscita invece, si proceder con la presentazione della certificazione delle competenze finali. Infine saranno rivisti e aggiornati il regolamento interno e la carta dei servizi della scuola per gli adeguamenti alle disposizioni ministeriali.

Tempi : intero anno scolastico 2012/2013 e anno scolastico 2013/2014 in qualit di funzione strumentale uscente fino a nuova nomina.

FUNZIONI ED ATTIVIT AFFERENTI ALLE EX AREE 1-2-4

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Prof.ssa LAUDANDO TERESA

PROFILO DAREA

La scuola dell'autonomia richiede figure professionali molto competenti nella mediazione culturale, ma anche soggetti esperti di organizzazione, attenti alle relazioni, abili nell'uso delle tecnologie, capaci di documentare ed utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed altrui.

L'insegnante funzione strumentale avr cura di costruire un suo piano d'azione che tenga conto della situazione reale della propria scuola, delle sue peculiarit e delle priorit.

Formuler gli obiettivi realizzabili nell'arco dell'anno scolastico, si preoccuper soprattutto della processualit e della gradualit nel definire gli stessi. Assumer un atteggiamento di riflessivit sui comportamenti e sulle azioni attivate, per costruire le condizioni di controllo ai fini di inevitabili e successive modifiche.

Avendo ricevuto lincarico dal collegio dei Docenti in qualit di insegnante con Seconda Funzione strumentale, a seguito di unanalisi del contesto scolastico in cui la funzione si attuer e sulla base delle mie propensioni professionali, ritengo che le azioni che possibile proporre e realizzare, con la collaborazione e la partecipazione attiva dei colleghi, siano le seguenti:

PROGETTO QUALITA

AZIONE: Predisposizione di griglie per monitorare gli esiti relativi al I e II quadrimestre, con relazione finale dellanalisi critica dei punti forti e deboli della programmazione;

TEMPI: Intero Anno Scolastico

VALUTAZIONE INVALSI

AZIONE: Predisposizione di un resoconto finale con i risultati delle prove INVALSI;

TEMPI: Intero Anno Scolastico

DISPERSIONE SCOLASTICA

AZIONE: Predisposizione di griglie per monitorare esiti relativi ai provvedimenti disciplinari, proposte per attivit di recupero disagio-svantaggio anche per alunni stranieri. Disponibilit ad incontri con le famiglie degli alunni in difficolt, con i Servizi Sociali del Comune e dellASL;

TEMPI: Intero Anno Scolastico

PROGETTI EXTRACURRICULARI

AZIONE: Coordinamento dei progetti extracurriculari con presenza pomeridiana per monitoraggio e gestione assenza/presenza fogli alunni/docenti.

TEMPI: Intero Anno Scolastico

FUNZIONI ED ATTIVIT AFFERENTI ALLE EX AREA 2

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Prof.ssa PAGLIUCA CONCETTA:

La sottoscritta, Concetta Pagliuca, dopo circa un decennio di attivit in qualit di Ricercatore e Docente Universitario a tempo determinato, durante il quale periodo ha maturato esperienza nel campo della didattica e pubblicato diversi lavori su riviste scientifiche internazionali, viene immessa in ruolo da Graduatoria di Concorso - Concorso a Cattedra 1999 - per la classe di concorso A059; il 01/09/2008 ha preso servizio presso la Scuola Media Statale Leonardo da Vinci di Villa Literno. Attualmente presta servizio presso la stessa scuola, dove ricopre i seguenti ruoli:

Responsabile Laboratorio Scientifico (dallA. S. 2008/09);

Referente Progetto LIM (dallA.S. 2009/10);

Coordinatore di classe (dallA. S. 2008/09);

Referente del Dipartimento di Scienze Matematiche (dallA. S. 2010/11).

Inoltre, avendo avanzato per lAnno Scolastico 2011/2012 richiesta di assegnazione della funzione strumentale attivit e progetti afferenti allex area 2, in quanto in possesso di competenze informatiche, metodologiche didattiche, di abilit relazionali e disponibile a partecipare ad incontri fuori sede, stata individuata in sede collegiale quale Referente della suddetta funzione per lAnno Scolastico 2012/2013, incaricata al suo esercizio con regolare documento di notifica ); pertanto vengono di seguito presentate le linee relative al piano delle attivit da svolgere, le quali, come indicato nello stesso documento, riguardano i seguenti compiti:

CONTINUITA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO

AZIONE: Contatti con i Docenti delle Scuole Primarie del Territorio per stabilire incontri con le classi quinte, volti ad accoglierle presso lIstituto, per permettere loro di acquisire familiarit con il nuovo ambiente di lavoro. Predisposizione del materiale necessario ed organizzazione delle attivit attinenti.

TEMPI: Maggio 2013

PROGETTO ACCOGLIENZA ANNO SCOLASTICO 2013/2014

AZIONE: Predisposizione di materiale di supporto necessario per realizzare il Progetto Accoglienza (mappa, questionari, regolamento dIstituto, Patto di corresponsabilit, calendario attivit) e successiva distribuzione ai Docenti Coordinatori di classe.

TEMPI: Settembre 2012

ORIENTAMENTO CLASSI TERZE

AZIONE: Contatti con gli Istituti di Scuola Secondaria di Secondo Grado presenti sul territorio, distribuzione di materiale informativo relativo agli Istituti stessi e calendarizzazione degli incontri specifici di presentazione con i referenti dei singoli Istituti.

TEMPI: Periodo Novembre 2012 Maggio 2013

PROGETTI INTERCULTURA, LEGALITA, EDUCAZIONE ALLA SALUTE, EDUCAZIONE AMBIENTALE, EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

AZIONE: Nel percorso formativo dellalunno particolare importanza viene attribuita allEducazione alla convivenza civile come sintesi di tutti gli aspetti che definiscono la persona umana. In particolare sar valorizzato, attraverso iniziative di vario genere, lapprendimento delle conoscenze base utili per rendere il cittadino informato intorno a temi di grande rilevanza sociale quali:

La tutela dellambiente, di cui tratta leducazione ambientale

La cura della propria persona di cui trattano leducazione alla salute, leducazione alimentare, leducazione allaffettivit

La sicurezza, di cui tratta leducazione stradale

La multiculturalit, attraverso percorsi formativi atti a ridurre pregiudizi e stereotipi, ad aprirsi alla diversit di usi e costumi, a migliorare le capacit espressivo-comunicative e sviluppare lo spirito di solidariet

TEMPI: Intero Anno Scolastico

VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE

AZIONE: Individuazione delle eccellenze per disciplina - attraverso contatti con i Docenti Coordinatori di classe - e coinvolgimento delle suddette in percorsi di studio di elevata qualit (partecipazione a concorsi e/o manifestazioni) al fine di offrire loro occasioni per approfondire la preparazione individuale e di permettere un confronto con altre realt scolastiche, nazionali e internazionali.

TEMPI: Intero Anno Scolastico

RESPONSABILE LABORATORI LAVAGNE LIM E SCIENTIFICO

AZIONE: Gestione dei Laboratori, attraverso la redazione di un regolamento di utilizzo degli stessi, predisponendo un registro per la prenotazione delle aule, nonch per lannotazione delle attivit svolte dai Docenti che le utilizzano. Predisposizione di materiale utile allo svolgimento delle lezioni. Supporto ai Docenti in relazione alluso delle attrezzature presenti nelle aule.

TEMPI: Intero Anno Scolastico

COORDINAMENTO MANIFESTAZIONI SCOLASTICHE IN ITINERE E FINALI

AZIONE: Pianificazione e coordinamento delle varie manifestazioni a cui lIstituto intende aderire, attraverso:

a. la comunicazione alle famiglie, cui viene richiesta lautorizzazione alla partecipazione degli studenti;

b. il coordinamento dei lavori e la preparazione degli studenti allevento attraverso interventi e/o diffusione di materiale tematico.

c. Comunicazione allintero corpo docente di iniziative educative di Enti diversi rivolte agli studenti.

TEMPI: Intero Anno Scolastico

DISPONIBILITA ALLA SOSTITUZIONE DEL PRIMO COLLABORATORE

AZIONE: La sostituzione del primo collaboratore prevista in caso di assenza giustificata di questultimo, attraverso lespletamento delle mansioni basilari, al fine di garantire la risoluzione dei casi giornalieri urgenti, compatibilmente con lattivit didattica che la sottoscritta deve svolgere.

TEMPI: Intero Anno Scolastico

FUNZIONI ED ATTIVIT AFFERENTI ALLE AREE 3-4

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Prof. CASSANDRO GIACOMO

PIANO DI LAVORO

Aggiornamento POF dIstituto a.s. 2013-2014; regolamento interno- carta dei servizi-sanzioni disciplinari alunni, con procedura cartacea ed informatica. Elaborazione sintesi essenziale del P.O.F. da presentare alle famiglie, sempre nella procedura cartacea ed informatica.

PROFILO DELLAREA

La scuola dellautonomia richiede figure professionali molto competenti nella mediazione culturale, ma anche soggetti esperti di organizzazione, abili nelluso delle tecnologie, attenti alle relazioni, capaci di documentare e di utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed altrui.

ATTIVITA

GESTIONE LABORATORI (Informatica lavagna LIM multimediale)

Azione : si intende espletare lincarico di gestione dei laboratori stilando un regolamento per laccesso e predisponendo un registro per lannotazione della prenotazione e delle attivit svolte, nonch della segnalazione di eventuali problemi (manomissioni, danni, uso improprio) il tutto finalizzato ad una ottimizzazione dellutilizzo degli stessi.

Tempi: intero anno scolastico.

CALENDARIZZAZIONE

Azione : comunicazione, mediante circolare, ai docenti che intendono usufruire dei laboratori al fine di coordinarne e pianificarne laccesso mediante calendario settimanale e mensile.

Tempi: intero anno scolastico.

RELAZIONE TECNICO-DIDATTICA

Azione : monitoraggio e successiva elaborazione statistica delle discipline che hanno fatto uso dei laboratori, del numero di alunni coinvolti in attivit didattiche-educative e degli esiti conseguiti, del numero di ore finalizzate alle attivit laboratoriali.

Tempi: Maggio 2013.

VISITE GUIDATE E VIAGGI D ISTRUZIONE

Azione : si intende prendere visione del programma annuale deliberato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio dIstituto; predisporre contatti con gli Enti ospiti; selezionare materiale di supporto necessario a dare informazioni utili riguardanti la storia e la cultura delle mete prefissate, con successiva distribuzione ai docenti coordinatori di classe.

Tempi: intero anno scolastico.

PRIMA FUNZIONE STRUMENTALE RICONDUCIBILE ALLEX AREA 1

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Ins. ROCCO IMMACOLATA

La Funzione strumentale Area 1 cura le fasi fondamentali che vanno dall'elaborazione, all'attuazione e alla verifica del POF.

Il suo ruolo, ritengo che sia di carattere organizzativo - gestionale, di supporto allazione collegiale per portare a sistema tutte le azioni e gli interventi presenti nella scuola.

DEFINIZIONI DEI COMPITI

Coordinamento delle attivit tra le sedi

Coordinamento delle attivit del piano

Coordinamento della progettazione curricolare

Valutazione delle attivit del piano

Preparazione dello stralcio del POF -Scuola Primaria- per le iscrizioni alla classe prima

Monitoraggio e valutazione delle competenze disciplinari acquisite dagli alunni della Scuola Primaria

Organizzazione delle prove di valutazione -INVALSI-

Coordinamento dei rapporti tra la scuola e le famiglie

COMPETENZE PROFESSIONALI

capacit di raccogliere e organizzare dati

conoscenza di metodologie e di progettazione

abilit specifiche di organizzazione didattica

capacit di gestire tecniche di monitoraggio e valutazione

capacit di coordinare un gruppo di lavoro

REQUISITI E TITOLI PROFESSIONALI

esperienze di coordinamento di gruppi di lavoro

esperienze di progettazione curricolare

partecipazione a corsi di aggiornamento

attestazioni di specifiche competenze, rilasciate da istituzioni, enti, associazioni professionali qualificati

CALEDERIZZAZIONE DEI COMPITI ASSEGNATI

Aggiornamento della progettazione educativo-didattica con attivit di verifica e valutazione (periodo fine ottobre)

Riorganizzazione dei percorsi didattici nellambito degli attuali programmi, cercando di tenere sotto controllo la coerenza tra le Indicazioni nazionali per i piani di studio personalizzati e le finalit educative dellIstituto che concorrono a realizzare i diversi aspetti del Profilo educativo, cultuale e professionale dello studente.

Profilo educativo dellalunno per laccesso alle classi successive, profilo in uscita e criteri di valutazione dellalunno (periodo fine ottobre)

Definizione delle fasce di livello per i piani di studio personalizzati

Indicatori e descrittori di tutte le discipline declinati per ogni classe della scuola primaria con lattribuzione del voto in decimi

Giudizio globale di valore

Preparazione dello stralcio del POF -Scuola Primaria- per le iscrizioni alla classe prima (periodo fine novembre)

per quanto riguarda la preparazione dello stralcio del POF, si proceder alla stesura della brochure esplicativa delle finalit della Scuola, delle scelte educative nonch dei percorsi formativi progettati per gli alunni, dando ampio spazio ai progetti curricolari ed extracurricolari.

Revisione del POF dIstituto -sezione scuola primaria- (periodo fine dicembre)

Aggiornamento dei percorsi formativi progettati per gli alunni con i vari progetti curricolari ed extracurricolari

Rilevamento e valutazione delle competenze disciplinari acquisite dagli alunni della Scuola Primaria

Documenti di valutazione (periodo fine dicembre)

Aggiornamento della scheda di valutazione (1 e 2 ciclo scuola primaria)

Monitoraggio e valutazione delle competenze disciplinari acquisite dagli alunni della Scuola Primaria (periodo fine 2 quadrimestre)

Per il rilevamento delle competenze possedute e/o acquisite dagli alunni saranno somministrate prove di verifica, concordate dai docenti dei vari ambiti disciplinari.

Il monitoraggio sar cos articolato:

somministrazione delle prove di verifica

(classi quarte e quinte)

raccolta delle prove di verifica

(prove dingresso - 1 quadrimestre - 2 quadrimestre)

tabulazione dei dati raccolti

Organizzazione delle prove di valutazione -INVALSI- (periodo fine maggio)

I principali adempimenti saranno:

somministrazione e raccolta delle prove di verifica (classi seconde e quinte della scuola primaria)

analisi e tabulazione dei dati raccolti

Disponibilit agli incontri di coordinamento con il Dirigente e con scuole in rete

Disponibilit a partecipare ad incontri, convegni, aggiornamenti sui temi afferenti larea 1

Disponibilit fissa settimanale:

Il gioved per analisi, valutazione dei lavori in itinere, discussione dei problemi sorti e per prospettarne soluzioni in linea con la condotta dellIstituto.

Altri incontri da concordare di volta in volta con linterlocutore.

SECONDA FUNZIONE STRUMENTALE RICONDUCIBILE ALLEX AREA 1-2-3

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Ins. ROMANO GIOVANNA

La Funzione strumentale Area 3 cura tutte le attivit che si riferiscono allo studente considerato elemento centrale del processo formativo dal momento in cui entra nella scuola al momento in cui esce; pertanto si occupa del raccordo con la scuola media, continuit, accoglienza, attivit integrative e/o complementari, alfabetizzazione per gli alunni stranieri, interazione con le altre F.O. e con le commissioni operanti nellIstituto (orientamento, handicap ).

DEFINIZIONI DEI COMPITI

osservazione e analisi di comportamenti, atteggiamenti, attitudini, interessi, difficolt, bisogni formativi degli alunni

ricognizione delle risorse presenti nel territorio, utilizzabili per consulenza e supporto allazione della scuola per il benessere degli alunni

elaborazione e promozione di strategie di intervento didattico e di pratiche daiuto per gli alunni con gravi problemi di apprendimento o a rischio di dispersione

monitoraggio delle assenze degli alunni della Scuola Primaria

coordinamento con scuole di diverso ordine e grado, finalizzato alla costruzione di curricoli verticali per assicurare la continuit didattica

coordinamento e monitoraggio delle attivit extracurricolari

coordinamento visite guidate e viaggi distruzione

COMPETENZE PROFESSIONALI

capacit di raccogliere, organizzare dati e di interpretare bisogni, interessi, disagi

capacit di organizzare forme di collaborazione con i servizi territoriali competenti per le problematiche giovanili

capacit di coordinare attivit curricolari ed extracurricolari in continuit

capacit di gestire tecniche di monitoraggio e valutazione

capacit di coordinare un gruppo di lavoro

REQUISITI E TITOLI PROFESSIONALI

esperienze di coordinamento di gruppi di lavoro

esperienze di progettazione curricolare

partecipazione a corsi di aggiornamento

attestazioni di specifiche competenze, rilasciate da istituzioni, enti, associazioni professionali qualificati

CALEDERIZZAZIONE DEI COMPITI ASSEGNATI

I compiti assegnati richiedono un impegno per lintero anno scolastico.

Disponibilit a partecipare ad incontri di coordinamento con il Dirigente, convegni, aggiornamenti sui temi afferenti larea 3

Disponibilit fissa settimanale:

Il venerd per analisi, valutazione dei lavori in itinere, discussione dei problemi sorti e per prospettarne soluzioni in linea con la condotta dellIstituto.

Altri incontri da concordare di volta in volta con linterlocutore.

FUNZIONE STRUMENTALE RICONDUCIBILE ALLEX AREE 1-2-3-4

PIANO DI LAVORO PER LANNO SCOLASTICO 2012/2013

Ins. CONTE AMALIA

La docente Conte Amalia, quale funzione strumentale per la scuola dellinfanzia anno scolastico 2012-2013, presenta il seguente progetto per le aree assegnatele:

Denominazione progetto darea:

gestione del P.O.F.; interventi e servizi per gli studenti; rapporti con genitori ed enti esterni; sostegno al lavoro dei docenti; coordinamento con le scuole di diverso ordine e grado, per assicurare una continuit educativa e didattica:

Durata del progetto:

intero anno scolastico.

Obiettivi, finalit e metodologie:

Inserire novit creative e formative al P.O.F. in grado di coinvolgere docenti e bambini migliorando cos lattivit didattica ed educativa.

Con il Dirigente Scolastico e le docenti, verr stabilito un regolamento interno, per migliorare alcuni aspetti della quotidiana vita scolastica.

Verranno stabiliti incontri sistematici con le famiglie, per accogliere e comprendere eventuali esigenze e preoccupazioni dei genitori, coinvolgendo gli stessi in alcune attivit didattiche, insegnando loro a far parte della scuola in modo pieno ed attivo.

Particolare attenzione verr dedicata alla continuit educativa e didattica, alla quale verr dedicato un apposito progetto, che consentir di lavorare in unottica di continuit tra scuola dellinfanzia e scuola primaria, favorendo cos un armonico e sereno passaggio, da un grado allaltro di scuola, degli alunni che dovranno frequentare la prima elementare il prossimo anno scolastico. Prevenendo cos, eventuali difficolt di inserimento . In accordo con le docenti e il Dirigente Scolastico verranno organizzate uscite didattiche e/o visite guidate, atte a favorire larricchimento educativo-didattico degli alunni.

ATTIVITA:

Aggiornamento P.O.F.;

Aggiornamento programmazione didattica;

Progetto continuit;

Visite guidate e viaggiai istruzione;

Rapporti scuola famiglia;

Coordinamento manifestazioni e progetti con enti esterni;

Disponibilit ad incontri con il Dirigente Scolastico e di sostituzione del coordinatore del plesso infanzia

METODOLOGIE:

I diversi percorsi verranno sviluppati con lavori di gruppo, con modalit interattive,

rapporti con enti ed istituzioni esterni, confronto e collaborazione con le funzioni strumentali degli altri ordini di scuola.

DESTINATARI:

ALUNNI;

DOCENTI;

PERSONALE ATA;

GENITORI.

SCELTE EDUCATIVE E METODOLOGICHE

PROGETTO FORMATIVO DI ISTITUTO

Principi fondanti del progetto formativo dellIstituto Comprensivo

1. LIstitutoComprensivo L. da Vinci, nel garantire lacquisizione delle competenze previste dalle indicazioni ministeriali, riconosce tra i principi fondanti del proprio progetto formativo la valorizzazione dellindividualit di ogni alunno, nel rispetto:

della cultura e della religione di provenienza;

del patrimonio di conoscenze derivate dal vissuto personale

dei diversi tempi e modalit di apprendimento.

Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per:

differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di

ciascuno per dare a tutti gli alunni la possibilit di sviluppare al

meglio le proprie potenzialit;

promuovere lincontro e la convivenza costruttiva delle diverse

culture.

2. Le famiglie entrano nella scuola in quanto rappresentanti degli alunni e come tali partecipano al progetto formativo dellIstituto Comprensivo condividendone responsabilit e impegni, nel rispetto reciproco di competenze e ruoli. Pertanto la nostra scuola si impegna a favorire la partecipazione dei genitori e a promuovere occasioni di confronto, soprattutto in merito agli obiettivi educativi e alla formazione della persona.

3. La nostra scuola riconosce lunicit del patrimonio storico, artistico e ambientale locale e il valore formativo delleducazione ambientale.

4. Tutto il personale della scuola si rende disponibile ad acquisire le competenze necessarie per assicurare allutenza un servizio di qualit. In particolare i docenti considerano elementi prioritari della loro professionalit:

la progettazione di interventi didattici efficaci;

lattenzione al benessere psico-fisico e ai processi di

apprendimento degli allievi;

la trasparenza della comunicazione con le famiglie;

la continuit tra i diversi ordini di scuola.

5. Il dirigente scolastico si impegna a:

assicurare il rispetto dei principi a cui si ispira il progetto formativo dellIstituto Comprensivo ;

individuare risorse e modalit per favorire il raggiungimento degli

obiettivi del progetto formativo;

sviluppare sinergie allinterno di accordi di rete con altre

istituzioni scolastiche, enti e strutture presenti sul territorio.

ATTESE ED ESIGENZE FORMATIVE

Il progetto formativo dellIstituto Comprensivo , pur rimanendo fedele ai propri principi formativi, non pu non tenere conto delle aspettative che la societ civile e il mondo del lavoro hanno nei confronti della scuola.

In particolare la tendenza alla globalizzazione e alla multiculturalit richiedono alla scuola di:

formare individui che, avendo interiorizzato valori e saperi condivisi, siano dotati di flessibilit intellettuale e di mentalit aperta al cambiamento e al confronto;

sviluppare nei bambini e nei ragazzi capacit di decodifica critica dei messaggi dei mass media;

agevolare atteggiamenti di disponibilit al confronto con culture differenti, nella considerazione che la diversit occasione di arricchimento ed portatrice di valori positivi.

Dai dati del contesto socio-culturale a nostra disposizione, emergono i seguenti bisogni delle famiglie:

linsegnamento sempre pi precoce delle lingue straniere (in particolare linglese);

la richiesta di attenzione al benessere psico-fisico dei bambini e alla valorizzazione delle loro attitudini;

la richiesta di partecipazione attiva nell'organizzazione scolastica, per quanto di loro competenza;

la presenza, allinterno dei curricoli, di attivit di laboratorio.

Tra gli operatori della scuola si riscontrano le seguenti attese:

interventi qualificati per prevenire e affrontare con tempestivit i casi di difficolt di apprendimento e di grave disagio socio-culturale;

raccordi organizzativi con la rete scolastica del territorio, con gli Enti Locali e con le altre organizzazioni culturali operanti in loco (volontariato e associazioni) per realizzare un progetto formativo coerente e integrato;

presenza allinterno delle scuole di un numero adeguato di laboratori e di spazi utili allattivit didattica;

acquisizione delle competenze necessarie per decodificare ed utilizzare i nuovi linguaggi multimediali

OBIETTIVI DEL PROGETTO FORMATIVO

Il progetto formativo dellIstituto Comprensivo ha come finalit ultima di ogni apprendimento e insegnamento, la formazione di personalit mature, responsabili, solidali, informate, critiche, cio

Conoscenza di s

Consapevolezza dei propri vissuti

Scoperta e sviluppo di attitudini e capacit

Accettazione delle difficolt e dellerrore come occasioni di crescita personale

Riconoscimento e controllo delle proprie emozioni

Riconoscimento e partecipazione alle altrui emozioni

Maturazione dellautostima

Socializzazione

Conoscenza e accettazione delle regole e dei valori su cui si basano i rapporti umani e sociali

Superamento dellegocentrismo

Capacit di porsi in relazione con gli altri, in modo dialettico, sviluppando atteggiamenti quali la tolleranza, la solidariet, il rispetto reciproco

Rispetto e valorizzazione delle diversit (abitudini, abilit, culture, religioni,

Acquisizione di atteggiamenti cooperativi per il raggiungimento di obiettivi e di finalit condivisi e progettati insieme ad altri

Acquisizione di atteggiamenti partecipativi e di impegno attivo allinterno del proprio ambiente di vita

Conoscenza e tutela dellambiente naturale

Autonomia

Capacit di gestire materiali e di organizzarsi nello spazio e nel tempo

Consapevolezza dei propri doveri e delle proprie responsabilit

Maturazione del senso di iniziativa e di decisione

Capacit di operare scelte consapevoli in contesti diversi

Strumenti culturali

Maturazione di un atteggiamento di curiosit e di ricerca nei confronti della realt scolastica e del mondo circostante

Acquisizione di un adeguato metodo di studio e di lavoro

Acquisizione di saperi e saper fare riconducibili alle diverse discipline di studio

Sviluppo delle competenze trasversali che consentono di trasferire ed applicare le conoscenze acquisite in contesti diversi

Capacit di comunicare impressioni, idee, riflessioni, emozioni, sentimenti utilizzando linguaggi diversi

Capacit di osservare, analizzare, classificare, problematizzare, porre ipotesi, ricercare strategie risolutive, controllare i risultati, ecc.

Capacit di esprimere giudizi in relazione ad esperienze

Consapevolezza delle proprie conoscenze

Sviluppo delle potenzialit creative e del pensiero divergente

la formazione alla cittadinanza e alla convivenza civile e democratica.

Il percorso formativo, nellintento di costruire e garantire agli alunni continuit didattica ed educativa, fa riferimento a obiettivi formativi condivisi dai diversi ordini di scuola.

COMPITO DELLA SCUOLA, ATTRAVERSO IL POF, :

sviluppare la fiducia in se stessi creando un clima di benessere allinterno delle classi della scuola stessa

acquisire abilit strumentali

acquisire la propria identit fatta di interessi, valori, conoscenze

sviluppare una cultura anche semplice ma essenziale che ponga lalunno nelle condizioni di sapersi orientare nelle complessit della vita

acquisire le competenze essenziali per istruirsi attivamente nel contesto sociale che ci circonda e per proseguire gli studi

imparare a condividere i valori della societ democratica soprattutto rispetto delle regole e tolleranza verso i diversi

saper valutare e valutarsi al fine di sapersi orientare

Migliorare la metodologia didattica attraverso la formazione in servizio e lautoformazione dei docenti e del personale altro della scuola;

Migliorare la qualit dei servizi erogati dalla scuola stessa;

Prevenire le forme di disagio e di devianze, arginando la dispersione

BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI

Attraverso unindagine diagnostica effettuata attraverso: test strutturati e non, osservazioni sistematiche delle condizioni socio affettive degli allievi, analisi socio culturale dellambiente familiare, dei comportamenti dentro la scuola e fuori, emergono i seguenti bisogni formativi:

Recupero delle radici culturali;

Recupero dei valori della: famiglia, solidariet, salute, uguaglianza, diversit, pace, libert, cultura, lavoro, bello, vero, buono, ambiente, regole e leggi;

Acquisizione del senso di responsabilit;

Condivisione della responsabilit educativa della famiglia, degli insegnanti, e degli Enti esterni che svolgono il ruolo formativo;

Sviluppo della capacit di sapersi orientare verso una scelta di vita e di studio.

Sulla base dei principi della collegialit e della condivisibilit, i docenti dellIstituto Comprensivo, organizzati per ambiti disciplinari (Scuola Primaria) e per discipline (Scuola Secondaria.) hanno riflettuto sui bisogni sovraesposti e hanno selezionato abilit educative e conoscenze essenziali da proporre durante il primo anno e il 1 e 2 biennio della scuola Primaria e il triennio della scuola Secondaria I Grado, organizzati in piani di studio personalizzati, allo scopo di sviluppare comportamenti, capacit e competenze, dimensioni queste che formano luomo, il cittadino e il lavoratore.

OBBIETTIVI FORMATIVI INTERDISCIPLINARI

Acquisire la capacit di socializzare, intesa come saper interagire con il gruppo rispettando se stessi e gli altri (autocontrollo degli atteggiamenti, dei gesti e del linguaggio);

Acquisire il senso di responsabilit come partecipazione alla vita scolastica, come impegno a svolgere i compiti in classe e a casa secondo un metodo funzionale e nel rispetto delle regole stabilite;

sviluppare loperativit creativa e manuale;

sviluppare lautonomia (saper fare da solo);

sviluppare lorientamento e lautorientamento, come conoscenza dei propri sentimenti, capacit ed attitudini;

acquisire la capacit di saper comunicare attraverso i linguaggi verbali e non verbali;

sviluppare il pensiero formale (concettualizzazione);

sviluppare le capacit logiche e critiche;

sviluppare le capacit motorie, artistiche, creative;

sviluppare la conoscenza per prevenire le malattie sociali (fumo, alcool, tossicodipendenze, oncologiche);

sviluppare le conoscenze delle regole della strada;

sviluppare la coscienza del patrimonio ambientale e culturale del proprio territorio e del mondo;

favorire lintegrazione e la socializzazione degli allievi svantaggiati sul piano fisico e socio culturale.

BISOGNI FORMATIVI DEI DIVERSAMENTE ABILI

La diversit un valore e una risorsa per tutti. Pertanto si curer lintegrazione e la crescita di tutti quei bambini/ragazzi disagiati, attuando forme concrete di collaborazione con le famiglie e le strutture socio sanitarie del territorio, sviluppando:

la socializzazione;la conoscenza di s; lautostima;lorientamento

Sono state individuate le seguenti prassi didattiche, ritenute efficaci nellopera di integrazione scolastica:

Insegnamento/apprendimento cooperativo

Integrazione degli alunni con deficit attraverso lorganizzazione dei laboratori

Il problem-solving collaborativo

La formazione di gruppi di alunni eterogenei per valorizzare le varie intelligenze e i diversi livelli di abilit;

Una didattica efficace fondata sulla valutazione, il monitoraggio e le aspettative del docente: favorire la partecipazione degli alunni disabili alle esperienze scolastiche generali in modo che si possano sentire parte della famiglia della scuola. Per garantire la loro integrazione e la loro partecipazione alle attivit quotidiane del gruppo dovranno condividere almeno tre materie curriculari ordinarie, le lezioni del tutor e i laboratori opzionali;

Corso di formazione professionale per i docenti di sostegno per tenersi aggiornati sulle metodologie didattiche per gli allievi disabili.

LOFFERTA FORMATIVA

Obiettivo condiviso linnalzamento della qualit dei processi di insegnamento-apprendimento finalizzati al progetto alunno. Lattenzione allalunno, egli possa creare il proprio progetto di vita , valorizzando sia le eccellenze sia recuperando i disagi culturali.

Il successo formativo si rivela infatti attraverso la corrispondenza tra le potenzialit di ciascuno ed i risultati che egli ottiene lungo il suo cammino d'apprendimento.

Ogni alunno ha un successo formativo da conquistare, un successo che consiste nella piena realizzazione delle sue potenzialit

E' cos indispensabile che ogni processo d'insegnamento determini un preciso percorso d'apprendimento i cui tempi ed i cui traguardi siano perfettamente proporzionati a ciascuno.

ISTITUTO COMPRENSIVO

L. Da Vinci

Villa Literno (CE)

Scuola dellinfanzia Giovanni Paolo ll

Piano dellofferta formativa

Anno scolastico 2012-2013

Fine modulo

IL POF...

PREMESSA

Lautonomia delle istituzioni scolastiche si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalit e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con lesigenza di migliorare lefficacia del processo di insegnamento e di apprendimento. (secondo quanto previsto dal. regolamento dellautonomia scolastica D.M. 25/2/1999, art.1 c.2 )

Il Piano dellOfferta Formativa (P.O.F.)

Il POF molte cose:

Un piano, un offerta, un impegno, il documento fondamentale del nostro Istituto, perch ne chiarisce lidentit culturale e progettuale e rende esplicito agli utenti della scuola e al pubblico la progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa che la scuola adotta nellambito della sua autonomia. (art.3 regolamento autonomia scolastica).

E uno strumento di lavoro e di consultazione per tutte le componenti della scuola (allievi,famiglie, docenti, dirigente scolastico, personale non docente). E' dunque il documento fondamentale dell'Autonomia.

I PRINCIPI ISPIRATORI DEL SERVIZIO SCOLASTICO

Linsieme dei principi fondamentali che la nostra scuola vuole assicurare, viene esplicitato di seguito, cos come viene esplicitato la descrizione dei modi concreti con cui si intendono incerare nelle nostre classi:

1 UGUAGLIANZA, IMPARZIALITA

2 UNIVERSALITA

3 PIENO SVILUPPO DELLA PERSONA UMANA

4 REGOLARITA

5 ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE

6 DIRITTO DI SCELTA

7 OBBLIGO SCOLASTICO, FREQUENZA

8 PARTECIPAZIONE

9 EFFICIENZA, TRASPARENZA

10 LIBERTA DINSEGNAMENTO

11 AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE

LA SCUOLA DELL'INFANZIA

Dati generali della scuola dell'infanzia

GIOVANNI PAOLO II

SCUOLA INFANZIA

Plesso

Indirizzo

Telefono

Sezioni

De Fonseca

Via Tevere

0818163440

5 sezioni (A-B-C-D-E) di cui:

3 sezioni omogenee

2 sezioni eterogenee

Organico di istituto della scuola dell'infanzia

Il corpo insegnante formato da 10 docenti di sezione su 5 sezioni con orario pieno, 2 di sostegno e 2 docenti IRC.

Organico collaboratori scolastici

2 collaboratori scolastici conorario completo

2 assistenti materiali

Le finalit della Scuola dellInfanzia

Il punto di partenza delle scelte educative della scuola una condivisa visione del bambino come soggetto attivo e impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, lambiente e la cultura. Al bambino vanno garantiti alcuni diritti primari come quello alleducazione, allistruzione, al rispetto e alla valorizzazione della propria persona.

La scuola dellinfanzia di durata triennale, si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze.

Ha come compito di promuovere e potenziare le capacit di apprendimento di ogni singolo/a bambino/a:

Capacit di:

Osservare

Elaborare

Pensare

Organizzare

Ricostruire lesperienza in maniera personale

Tradurre tale costruzione in forme fruibili da altri.

Le finalit della scuola dellinfanzia definite dai Nuovi Orientamenti, dalla legge 53/ 2003 D.Lgs. 59 del 19/02/2004 Allegato A e dalle Indicazioni per il curricolo 2007 D.M. 31/07/2007, da noi pienamente condivise sono:

il consolidamento dellidentit, la conquista dellautonomia, il riconoscimento e lo sviluppo della competenza, lacquisizione delle prime forme di educazione alla cittadinanza, a partire dalle prime esperienze di convivenza responsabile.

1. IDENTIT

Stare bene e sentirsi sicuri nellaffrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato; conoscersi e sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile. Sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identit.

2. AUTONOMIA

Aiutare il/la bambino/a a percepire il senso dello spazio e del tempo in rapporto alle proprie azioni. Presa di coscienza di s e del proprio corpo nellambiente circostante.

3. COMPETENZA

Consolidamento e rafforzamento delle abilit (sensoriali, percettive, linguistiche, intellettive) e sviluppo delle capacit (culturali e cognitive).

4. CITTADINANZA

Scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessit di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono con le relazioni, il dialogo, le espressioni del proprio pensiero, lattenzione al punto di vista dellaltro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.

Esse saranno intese e volte a consolidare le abilit sensoriali, percettive, motorie, intellettive e linguistiche del bambino e a sviluppare le capacit culturali e cognitive.

LA NOSTRA ORGANIZZAZIONE DIDATTICA

Il servizio scolastico garantito per 5 giorni a settimana, dal luned al venerd

Ingresso: dalle 8.30 alle 9.30

Uscita: dalle 16.00 alle 16.30

Richieste per esigenze particolari verranno valutate e concordate

Diversit ed educazione multiculturali

La scuola dellinfanzia accoglie tutti i bambini, ed unopportunit educativa rilevante anche per quelli che presentano difficolt di adattamento e di apprendimento che devono potersi integrare nellesperienza educativa che si pone come modello e occasione di integrazione reciproca.

I bambini imparano a considerare e a vivere la diversit come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante ed emerge, quindi, la cultura dellintegrazione: si vuole cio trasformare le diversit in ricchezze (culture diverse, handicap, intelligenze diverse).

La scuola sviluppa il massimo benessere di tutti i bambini e offre opportunit formative attraverso la progettazione di percorsi individualizzati con precisi obiettivi di socializzazione e apprendimento.

La partecipazione dei genitori e dei docenti alla vita della scuola

La partecipazione dei genitori e dei docenti alla vita della scuola si attua attraverso gli organi collegiali che secondo quanto previsto dalla normativa attualmente in vigore sono:

Consiglio dintersezione; Consiglio di Circolo e relativa Giunta esecutiva;

Collegio docenti;

Collegio dei docenti composto dal personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nel circolo ed presieduto dal Dirigente Scolastico.

Ha il compito di deliberare sul funzionamento didattico di circolo:

- elaborazione Piano Offerta Formativa

- cura la programmazione dellazione educativa e

- didattica,formula proposte al Dirigente Scolastico per la

- formazione e la composizione delle classi, per la

- formulazione dellorario delle lezioni e per lo svolgimento

- delle altre attivit scolastiche;

- valuta periodicamente landamento complessivo dellattivit didattica;

- provvede alladozione dei libri di testo;

-promuove nellambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione;

- promuove iniziative di aggiornamento.

Consiglio dintersezione composto da: un genitore per ogni sezione, tutti gli insegnanti dello stesso plesso scolastico e Dirigente Scolastico.

Ha il compito di:

agevolare la collaborazione ed estendere i rapporti reciproci fra insegnanti e genitori;

formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine allazione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione;

verificare landamento complessivo dellattivit didattica.

Consiglio di istituto composto da: genitori e insegnanti della scuola elementare, dellinfanzia e media, dal personale non docente e Dirigente Scolastico.

Ha i seguenti compiti:

- definizione linee di indirizzo e adozione POF

- programma annuale e conto consuntivo;

- acquisto e rinnovo di attrezzature tecniche, scientifiche, sussidi didattici;

- dotazioni librarie;

- adattamento del calendario scolastico alle esigenze ambientali;

-programmazione ed attuazione di attivit scolastiche, interscolastiche, extrascolastiche;

- criteri per la formazione delle classi;

- regolamento di circolo.

Elegge al suo interno la Giunta Esecutiva che ha il compito di:

- predisporre il bilancio

- preparare i lavori del Consiglio di Circolo

- curare lesecuzione delle delibere del Consiglio di Circolo

IL TERRITORIO

Villa Literno un paese dellagro aversano, la sua popolazione, una volta, traeva il suo sostentamento dall agricoltura, mentre oggi, principalmente dedica le sue energie ai settori impiegatizi, industriali e in special modo al settore edilizio fuori del territorio comunale, infatti si verifica, un forte pendolarismo di mano dopera altamente specializzata. Rimane, comunque, rinomato nella Regione Campania, ancora, per la vasta produzione di pomodoro, che contengono una quantit maggiore, rispetto quelle di altre zone, di zuccheri, tali da essere utilizzate, maggiormente, da industrie conserviere del Nocerino - Sarnese e richieste da noti stabilimenti di prodotti alimentari a commercializzazione nazionale. Villa Literno, ha subito, una enorme e profonda trasformazione, sia sotto il punto di vista economico, capace di procacciarsi nuove iniziative e lavoro, nonch sotto il profilo culturale, vedi il nascere di nuove forme di associazioni culturali, di volontariato, basti indicare, fra le tante, la Fondazione Carnevale, che ha esportato la nostra cultura, i nostri usi e costumi, ha sponsorizzato le nostre capacit e potenzialit i nostri il nostro Comune in tutta la penisola. Anche, dal punto di vista culturale, il nostro paese, produce il fenomeno emigratorio, che costringe, la giovent locale, alla partenza verso realt del Nord, ove possono concretizzare gli studi intrapresi.

Gli enti preposti al governo della scuola si riconoscono da tempo nellobiettivo di costruire un sistema di educazione e formazione fortemente incentrato sulla valorizzazione e l integrazione delle sue autonomie funzionali, in grado di continuare a rispondere ai bisogni di professionalit e competenze del tessuto socio-economico locale.

Al sistema scolastico-formativo locale affidato il compito di integrare le categorie pi deboli, accrescere la capacit di fronteggiare le nuove forme del disagio giovanile e di assicurare a tutta la popolazione un effettivo diritto al successo formativo e allaccesso qualificato al mondo del lavoro.

Trasversalmente rispetto a tali finalit, rivestono un ruolo essenziale, nel sistema scolastico-formativo, politiche volte a massimizzare il contributo che pu venire dallesercizio effettivo del principio di pari opportunit e da un compiuto inserimento culturale dei residenti di cittadinanza non italiana.

La forte crescita della presenza di cittadini stranieri e le prospettive di ulteriore ampliamento del fenomeno, daltra parte, rendono imperativa la costruzione di condizioni perch i cittadini stranieri possano accedere alle diverse opportunit offerte dal sistema scolastico-formativo, fruendo di supporti per lalfabetizzazione, per il sostegno linguistico e per la valorizzazione delle culture differenti, in quanto fattori in grado di contribuire sensibilmente al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico e di coesione sociale del nostro territorio.

Attuando quanto prevede lart. 3 del D.P.R. 275/99 che regola lAutonomia Scolastica, le scuole hanno realizzato momenti di riflessione analizzando:

La famiglia nella nostra realt

Le varie dinamiche sociali e culturali che hanno interessato la citt, il lavoro extradomestico delle donne, le modificazioni demografiche e lelevata differenziazione sociale hanno profondamente modificato e complicato i legami parentali e soprattutto il rapporto adulto bambino. Questa relazione pu essere vissuta in modo positivo e gratificante, ma anche in modo manchevole e frustrante. La scuola per linfanzia consapevole di ci cerca di porsi come luogo di relazione, di crescita e di educazione permanente.

Le nostre scelte

La scuola dellinfanzia del nostro istituto intende sottolineare la necessit che lazione educativa non si realizzi in unofferta unica e indistinta, indifferente alla diversit di cui ciascuno portatore, ma si articoli in modo da tenere conto delle situazioni di partenza di ciascuno.

La scuola opera con ogni mezzo per:

differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti i bambini e le bambine deve essere data la possibilit di sviluppare al meglio le proprie possibilit, (legge n. 53, marzo 2003 D.Lgs.59 del 19/02/2004 allegato A, Indicazioni per il curricolo D.M. 31/07/2007);

valorizzare le risorse esistenti nel territorio (enti locali, associazioni culturali ecc.) allo scopo di realizzare un progetto educativo integrato ricco e articolato affinch lofferta formativa della scuola non si limiti alle sole attivit curricolari, ma assuma un pi ampio ruolo di promozione culturale e sociale.

Larricchimento e la diversificazione del percorso formativo sono finalizzati a garantire a tutti uguali opportunit di crescita culturale; per ottenere questo risultato la scuola si adopera affinch ogni attivit didattica sia rivolta sempre a tutti i bambini e le bambine della sezione.

La scuola funziona su un modello orario di 40 ore settimanali: 8.30 16.30 con una compresenza settimanale di 10 ore.

Le attivit didattiche dei plessi sono organizzate incampi desperienza e fanno riferimento ad una continua e responsabile flessibilit ed inventiva operativa e didattica. Le attivit stesse sono scelte con modalit diverse e diversificate in rapporto allet, allo scopo di rendere pi efficace il progetto educativo, anche in relazione ai diversi ritmi, tempi e stili dapprendimento, alle motivazioni e agli interessi dei bambini:

attivit di laboratori,

attivit dintersezione,

attivit di gruppo in sezione,

attivit di piccolo gruppo,

attivit individuale.

Le attivit di laboratorio favoriscono i rapporti interpersonali tra bambini e permettono scambi desperienze e di conoscenze con coetanei e insegnanti daltre sezioni. Nei laboratori lapprendimento basato sulla ricerca, sullosservazione, sullesplorazione, sullelaborazione con possibilit di seguire individualmente i bambini.

Le attivit che si svolgono nelle scuole sono:

attivit di psicomotricit,

attivit di pittura, immagine,

attivit di manipolazione,

attivit di logica

laboratorio linguistico, lettura, narrazione, ascolto, ecc.

laboratorio di letto-scrittura per bambini di 5 anni,

attivit dintercultura,

uscite programmate: spettacoli teatrali, agriturismo, ecc.

uscite programmate per la scoperta e la conoscenza dellambiente in cui si vive.

PROGETTI

Tutti i progetti della scuola dellinfanzia sono curriculari e saranno portati a termine con la collaborazione piena e attiva di tutte le docenti, dei genitori, dei collaboratori scolastici e del Dirigente Scolastico.

PROGRETTO ACCOGLIENZA

Motivazione

E importante la capacit della scuola di accogliere i bambini in modo personalizzato e di farsi carico delle emozioni loro e dei loro familiari nei delicati momenti dei primi distacchi e dei primi significativi passi verso lautonomia, dellambientazione quotidiana e della costruzione di nuove relazioni con i compagni e con gli adulti (dalle Raccomandazioni Nazionali...)

Lingresso alla scuola dellinfanzia costituisce linizio di un nuovo cammino, che vede il bambino il pi delle volte alla sua prima esperienza nel sociale, in un nuovo ambiente e in relazione con persone che non appartengono al suo contesto familiare, e nel quale si attiva quindi una nuova percezione dellio. Il momento dellaccoglienza pone le basi per una fattiva collaborazione scuola-famiglia, facilita il processo di separazione dalladulto, particolarmente delicato per i pi piccoli, consolida il processo di distanziamento, che condizione indispensabile e preliminare per lavvio del processo di socializzazione. La necessit dei bambini pi piccoli di trovare anche allinterno dellambiente scuola un ancoraggio forte alladulto, simile a quello dellambiente familiare, porta ad una personalizzazione dellaccoglienza di ciascun bambino, prevedendo riti, tempi e spazi di attenzione individuale. Le implicazioni affettive ed emotive sia della componente bambino sia della componente genitore, alla quale va data la necessaria attenzione, portano a prevedere le seguenti modalit:

incontro preliminare insegnanti-genitori per fornire informazioni sul metodo educativo-didattico, sullorganizzazione della scuola e per rassicurazioni sullambiente che accoglier il loro bambino;

incontro individuale genitori-insegnanti per una reciproca conoscenza e una prima raccolta dinformazioni relative al bambino e alla sua famiglia.

Il periodo dedicato allaccoglienza e allinserimento non scandisce solo linizio dellanno scolastico, ma costituisce lessenza dellesperienza educativa delle relazioni, il presupposto di tutto il cammino scolastico.

DESTINATARI

Tutti i bambini della Scuola dellinfanzia.

AREE DISCIPLINARI COINVOLTE

Il s e laltro; Corpo, movimento e salute; fruizione e produzione di messaggi; esplorare, conoscere e progettare.

OBIETTIVI GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO

Promuovere e instaurare nel bambino un atteggiamento di fiducia nei confronti dellambiente che lo accoglie

Promuovere nel bambino la percezione di essere accolto ed accettato nellambiente scolastico

Stimolare nel bambino il desiderio di far parte del gruppo in modo attivo

Favorire nel bambino la relazione, la comunicazione interpersonale e la socializzazione con i pari e con gli adulti

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Rafforzare lautonomia, la stima di s, lidentit

Rispettare ed aiutare gli altri

Parlare, descrivere, raccontare, dialogare con i grandi e con i coetanei

OBIETTIVI FORMATIVI PERSONALIZZATI

Bambini di anni tre

Conoscere lambiente scolastico

Conoscere il nome dei compagni

Conoscere le maestre

Riuscire ad allontanarsi con serenit dai luoghi abituali

Partecipare alle attivit di gioco libero

Partecipare ai giochi organizzati

Muoversi nello spazio scuola

Utilizzare forme di saluto

Memorizzare il nome dei compagni

Conoscere il nome dei vari oggetti

Usare i materiali e gli oggetti

Manipolare materiali diversi.

METODOLOGIA

In questo primo periodo di ambientamento,uno degli obiettivi favorire la reciproca conoscenza. Le insegnanti predispongono lambiente in modo tale da attirare lattenzione dei bambini sui giochi e sul materiale didattico e favorire lesplorazione del nuovo ambiente. Linsegnante, tenendo conto dellambiente di provenienza del bambino e della sua storia personale predispone un questionario anamnestico da somministrare ai genitori.

STRATEGIE ORGANIZZATIVE

Le insegnanti operano sulla modifica dellorario scolastico:

dal 13 al 19 ottobre i bambini frequenteranno il solo turno antimeridiano senza refezione, nelle sezioni a doppio turno le insegnanti saranno in compresenza.

TEMPI

Dal 13 settembre alla prima settimana di ottobre, dove necessario per i bambini, il progetto sar protratto.

SPAZI

Gli spazi saranno organizzati in modo flessibile permettendo ai bambini di avviare una prima, fondamentale esplorazione della scuola.

MATERIALI

Tutti i giochi e i materiali presenti nella scuola.

MODALITA DI VERIFICA

Osservazioni sistematiche attraverso indicatori e descrittori di osservazione

progetto delle stagioni

- festa dellautunno

- festa dellinverno in coincidenza con la festa di

Carnevale

festa della primavera in data da stabilire

festa dellestate in coincidenza con la festa di fine anno

Progetto natale

con recital natalizio da tenersi presso via Tevere

Progetto carnevale

che si espleter in tre giorni il 6,7,8 febbraio 2012 - in orario di compresenza antimeridiano. Il primo giorno si effettuer la messa in opera dei dolci tipici del carnevale in collaborazione con le mamme; il secondo giorno sar organizzata una festa in maschera; il terzo giorno ci sar la festa con gli animatori esterni.

Progetto fine anno si terr,in orario antimeridiano, presso via Tevere,con un saggio finale dove tutti i bambini,soprattutto quelli di 5 anni,saluteranno le insegnanti e la scuola tutta

Percorso continuit

La continuit condizione essenziale per assicurare ai bambini un percorso formativo unitario, pur nel rispetto della specificit degli insegnamenti di ogni ordine e grado di scuola. Le insegnanti del condividono il percorso di continuit e accoglienza elaborato dalle scuole per l'infanzia e primarie.

PROGETTO NATALE

PREMESSA:

Il natale la festa pi attesa dai bambini che si entusiasmano nel vedere la citt che si accende di luci e si riempie d addobbi.

Essi attendono con ansia i loro doni e spesso, purtroppo, si concentrano, come molti adulti solo sullaspetto consumistico di questa festivit, dimenticando di riflettere sui significati pi profondi. Eessenziale, invece, che gli insegnanti, attraverso racconti, conversazioni, giochi e tante attivit, guidino i bambini nella scoperta del messaggio pi vero del Natale e dello spirito dellamore universale che porta con s.

TRAGUARDI DI SVILUPPO:

Comprendere i segni, ei veri valori della festa del Natale;

Vivere il Natale in un clima di gioia e serenit;

Lavorare in modo Costruttivo con gli altri Bambini;

Affinare la coordinazione oculo-manuale;

Esplorare,vivere e percorrere lo spazio;

Comunicare emozioni attraverso il linguaggio pittorico;

Creare piccoli doni per dimostrare laffetto a familiari ed amici;

Verbalizzare esperienze ed emozioni;

Comprendere narrazioni e memorizzare brevi poesie;

Riflettere e discutere ,formulando ipotesi e spiegazioni sul significato del Natale;

METODOLOGIA:

Le attivit finalizzate al perseguimento degli obiettivi saranno individuate in diversi momenti, e si concluderanno con una recita finale un MUSICAL NATALIZIO Un occasione per rivivere i momenti pi belli di questo evento celebrato in tutto il mondo, tramite attivit manipolative, pittoriche , giochi motori e di gruppo. Le tappe pi significative del Natale saranno raccontate da semplici ma significative canzoni, che fatte ascoltare e poi insegnate ai bambini, aiuteranno a suscitare interesse, entusiasmo,sensazioni e sentimenti. Verranno fatte ascoltare poesie, filastrocche e racconti.

DURATA:

da met novembre, e si concluder il 19 dicembre con una festa con i genitori.

DESTINATARI:

tutti gli alunni della scuola dellinfanzia (3,4 e 5 anni);

SPAZI:

AULE, ATRIO;

DOCENTI COINVOLTI

Tutti i docenti del plesso

PROGETTO CARNEVALE

Il Carnevale la festa pi allegra dellanno e una delle pi caratteristiche della tradizione italiana. La scuola un ambiente particolarmente adatto per far vivere questo periodo ai bambini che potranno, in un contesto gioioso, sviluppare la fantasia e la creativit attraverso la realizzazione di addobbi, decorazioni, dolci, maschere e costumi. Durante il carnevale sono privilegiati giochi simbolici e di finzione che consentono al bambino di superare il proprio punto di vista, immedesimandosi in ruoli differenti. Tali giochi hanno un grande utilit sul piano relazionale e comunicativo, poich favoriscono la comprensione e laccettazione della diversit.

Indossare un maschera consente, inoltre, di esprimere aspetti caratteriali pi istintuali e veri, che trovano sfogo appunto durante lo scanzonato e anticonvenzionale periodo di Carnevale.

Traguardi di Sviluppo:

IL SE E LALTRO

Vivere in modo positivo la festa di carnevale;

Star bene a scuola, scherzando e divertendosi nel rispetto delle regole;

Lavorare in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini;

IL CORPO E IL MOVIMENTO:

Esercitare le potenzialit espressive del corpo;

Immedesimarsi attraverso la mimica del corpo in personaggi differenti;

Esprimere la gioia attraverso il movimento;

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPESSIONI

Comunicare emozioni attraverso il linguaggio pittorico;

Esplorare i materiali a disposizione ed utilizzarli con creativit;

I DISCORSI E LE PAROLE:

Verbalizzare esperienze ed emozioni;

Memorizzare e recitare poesie e filastrocche;

LA CONOSCENZA DEL MONDO:

Conoscere le tradizioni legate alla festa del carnevale:

Riflettere e discutere sul significato del carnevale;

METODOLOGIA:

la scuola dellinfanzia,in questo senso, vuole attivarsi per fornire ai bambini la possibilit di operare attraverso delle attivit costruttive, atte a stimolare la loro inventiva. Tutto ci attraverso attivit manipolative varie e pittoriche,labbellimento, dellatrio e delle sezioni, con giochi motori, lascolto di racconti, filastrocche, poesie , canzoni e ricette, atte a favorire il divertimento, laggregazione, il rispetto dellaltro e le regole di gruppo.

DESTINATARI:

tutti i bambini della scuola dellinfanzia (3,4,e5ann);

SPAZI:

atrio, salone e aule;

DURATA:

la prima met del mese di febbraio;

PROGETTO FINE ANNO

Un anno nella scuola dinfanzia un gradino importante nella crescita di un bambino:

un anno di nuove scoperte, di esplorazioni, di attivit e di esperienze formative fondamentali, ma anche di amicizie e di rapporti interpersonali importanti. Per festeggiare la felice conclusione di questo bellissimo percorso non c niente di meglio di una festa che coinvolga anche i genitori, per confermare e rinsaldare il rapporto scuola-famiglia. Per i bambini dellultimo anno il giorno della festa avr un impatto emotivo maggiore rispetto agli altri bambini, perch segner il loro passaggio dalla scuola dinfanzia alla scuola primaria. Sar dunque necessario dedicare loro unattenzione particolare, dando il dovuto risalto ai grandi progressi compiuti attraverso una cerimonia che terminer con la consegna dei diplomi.

TRAGUARDI DI SVILUPPO

Il se e laltro:

Partecipare attivamente alla progettazione e realizzazione della festa di fine anno;

Acquisire consapevolezza dei propri progressi e della propria crescita;

Vivere con allegria e gioia il clima della festa con i compagni genitori ed insegnanti;

IL CORPO ED IL MOVIMENTO:

Esercitare le potenzialit espressive del corpo;

Sviluppare la coordinazione oculo-manuale;

I DISCORSI E LE PAROLE:

Esprimere con un linguaggio appropriato lentusiasmo per larrivo della stagione estiva;

Memorizzare e recitare brevi filastrocche;

LINGUAGGI, CREATIVITA, ESPRESSIONI:

Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli con creativit;

Creare lambientazione adeguata per una festa;

LA CONOSCENZA DEL MOMDO:

Esplorare lambiente esterno;

Entrare in contatto attivo con la natura;

ATTIVITA

Le attivit finalizzate al perseguimento degli obiettivi saranno individuate in diversi momenti, e si concluderanno con una recita finale un MUSICAL DI FINE ANNO. Tutto ci attraverso attivit manipolative e pittoriche, giochi motori , canzoni , racconti e filastrocche.

DESTINATARI:

tutti i bambini della scuola dellinfanzia (3,4,e5anni);

TEMPI:

fine maggio e inizio giugno;

SPAZI:

salone, atrio, aule e cortile;

Ai progetti parteciperanno tutte le insegnanti della scuola dellinfanzia.

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Premessa

Tutte le docenti:

condividono la responsabilit educativa e didattica;

sono attente all'organizzazione dei tempi e degli spazi per creare un ambiente didattico e relazionale positivo che garantisca il benessere psico-fisico e lo sviluppo delle potenzialit di tutti i bambini.

Il far scuola possibile se c' un clima sociale positivo di accettazione, fiducia, rispetto, sicurezza, autostima e collaborazione.

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA

IDENTIT FINALIT - STRATEGIE ADOTTATE

La scuola dellinfanzia costituisce un luogo culturale importante e particolare nel percorso scolastico delle persone. La fascia di et che entra in questa prima scuola, tre anni, presenta caratteristiche ed esigenze affettivo-cognitive particolari, che vanno conosciute in maniera approfondita, rispettate e corrisposte al massimo grado per fornire ai bambini ambienti formativi che rendano possibile una permanenza serena (base indispensabile per realizzare, e non solo in questo stadio dellet evolutiva, veri apprendimenti) e che offrano unidea positiva della scuola, luogo sociale che molti incontrano spesso per la prima volta, un idea che spesso incide anche sulle aspettative nei confronti del mondo scolastico in generale di ognuno.

I bambini giungono alla Scuola dellInfanzia con caratteristiche proprie dellet e con dati personali, originali e unici, che vanno individuati, rispettati, valorizzati mediante la creazione di un ambiente strutturato negli spazi, nei tempi e nelle attivit, in modo che sia garantito a tutti un sano processo evolutivo sul piano affettivo-sociale-cognitivo e un approccio ai sistemi simbolico-culturali del nostro tempo.

Il curricolo implicito, ossia le conoscenze possedute dalle docenti sui bisogni propri dellet, la loro capacit di stabilire relazioni col bambino, lallestimento di spazi interessanti e rassicuranti, lorganizzazione dei tempi effettuata sui loro bisogni, le pratiche educativo-didattiche che pervadono i momenti di routine, costituisce un elemento fondamentale nella realizzazione di quelle che sono le finalit di questordine di scuola: la progressiva conquista dellautonomia, la consapevolezza della propria identit, lacquisizione delle competenze. Unitamente al curricolo implicito, di cui si detto, le insegnanti per raggiungere tali finalit previste dagli Orientamenti, effettuano, anche in base alla situazione sociale in cui esse operano, scelte sulle esperienze e sulle offerte da fornire ai bambini.

Allinterno di ogni offerta formativa esse hanno individuato in maniera essenziale il loro ruolo: creare un clima di dialogo e di sereno confronto, manifestare disponibilit allascolto, costituire un modello adulto adeguato, promuovere situazioni basate sul gioco e su manipolazioni in cui i bambini possano agire e interagire attivamente (per esplorare la realt, formulare ipotesi su di essa e autocorreggersi attraverso il confronto con gli altri e le cose) fare da mediatori tra le idee del bambino, le idee dei pari e la cultura adulta, promuovere lattivazione di processi, considerare gli errori come risposte tipiche di particolari fasi dello sviluppo, essere in grado di suscitare motivazione.

Per rispettare il modo di conoscere dei bambini e per offrire situazioni motivanti, perch ricche di senso, si cerca di perseguire gli obiettivi previsti nei campi di esperienza (ambiti particolari di lettura e di interpretazione della realt, ancora molto ricchi di interconnessioni, ma propedeutici alla costruzione di importanti prerequisiti per future letture pi specifiche) e di promuovere la formazione di competenze, organizzando esperienze caratterizzate dalla trasversalit delle conoscenze alle quali gli stessi campi fanno riferimento .

Per quanto riguarda la valutazione si sceglie di osservare atteggiamenti, comportamenti, risposte non alla fine, ma durante i percorsi delle esperienze, per misurare lefficacia delle soluzioni adottate e per eventuali aggiustamenti. Si valuta quindi lambiente educativo-didattico-organizzativo nel suo insieme e si cerca di conoscere lo stile cognitivo e la personalit di ognuno con intento descrittivo e non di giudizio, per dare risposte adeguate alle esigenze che via via emergono.

AREA DELLA CORPOREITA

IL CORPO E IL MOVIMENTO

Gli Orientamenti del 91 pongono questo campo di esperienza prima di tutti gli altri per

segnalare che il corpo il primo oggetto di scoperta da parte del bambino e che

condizione di sviluppo di tutti gli ambiti della personalit.

Le finalit proprie del campo Il corpo e il movimento sono quelle di contribuire alla

maturazione complessiva del bambino, di promuovere la presa di coscienza del valore

del corpo e di saper interagire con gli altri.

La forma privilegiata dellattivit motoria il gioco, che si svolge allinterno di un

ambiente stimolante, in modo da offrire al bambino la possibilit di compiere esperienze

ludiche significative da un punto di vista motorio, cognitivo e relazionale.

COMPETENZE

Anni 3 e 4

Rapportarsi alla realt tramite la mediazione

corporea

Controllare gli schemi motori dinamici e posturali

di base

Sviluppare lespressivit ed interiorizzare il s

corporeo

obiettivi

Coordinare i movimenti

Partecipare a giochi di gruppo

Occupare lo spazio con i movimenti

Consolidare gli schemi motori del camminare, correre,

strisciare e rotolare

Acquisire buone abilit negli schemi motori del saltare

ed arrampicarsi

Acquisire buone abilit negli schemi motori del lanciare

ed afferrare

Riprodurre e riconoscere espressioni

Conoscere e denominare le parti del corpo

Riconoscere la propria identit sessuale

Anni 5

Rapportarsi alla realt tramite la mediazione

corporea

Sviluppare la coordinazione oculo-manuale

Esprimersi con il corpo

obiettivi

Orientarsi nello spazio

Rappresentare il proprio corpo nello spazio

Rappresentare graficamente il proprio corpo

Muoversi in sincronia con gli altri

Sviluppare una buona motricit fine

Impugnare correttamente strumenti grafici

Utilizzare le forbici in maniera appropriata

Possedere dominanza laterale

Esprimere sentimenti ed azioni

Abbinare musica e movimenti del corpo

Cogliere le dinamiche di attivit motorie collettive

AREA RAPPORTI INTERPERSONALI E RELAZIONALI

IL SE E LALTRO

Nel periodo fra i 3 e i 6 anni, bambini e