Cicerone e Orazio possono ancora esserci d’aiuto nell’epoca dei reality shows

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28 marzo 2008 15-17,30

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Paper presented at the Meeting "Il problema della valutazione a scuola", Torino, Liceo Gioberti, 28 marzo 2008.Full title: "Cicerone e Orazio possono ancora esserci d’aiuto nell’epoca dei reality shows? Il lavoro didattico sui testi classici nella prospettiva del Cooperative learning e della valutazione autentica"

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28 marzo 200815-17,30

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Perché il titolo?Perché il titolo?

• Cicerone e Orazio possono esserci ancora d’aiuto nell’epoca dei reality shows?

• Cicerone e Orazio possono esserci ancora d’aiuto nell’epoca dei reality shows?

«È necessaria una riforma della conoscenza del pensiero, un nuovoumanesimo globale che sappia affrontare i temi della persona e del pianeta. Igiovani oggi si sentono persi, non trovano le ragioni dell’essere.»

Edgar Morin

«In questa prospettiva, i docenti dovranno pensare e realizzare i loro progettieducativi e didattici non per individui astratti, ma per persone che vivono quie ora, che sollevano precise domande esistenziali, che vanno alla ricerca diorizzonti di significato.»

Ministero P.I.

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Da un’altra prospettiva…Da un’altra prospettiva…• La pubblicizzazione dell’interiorità,

pp. 57-64• La pubblicizzazione dell’interiorità,

pp. 57-64

«Perché tanta partecipazione di giovani a realityshow come Il Grande Fratello, L’isola dei famosi ealtre trasmissioni consimili, dove si esibiscono senzapudore i sentimenti più profondi e i segreti piùnascosti della propria intimità?»

«Questi tracciati segreti dell’anima, in cui ciascunodovrebbe riconoscere le radici profonde di se stesso,una volta immessi senza pudore nei circuito dellapubblicizzazione, quando non addirittura in quellodella pubblicità, non sono più propriamente miei, maproprietà comune.»

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Da un’altra prospettiva…Da un’altra prospettiva…• La pubblicizzazione dell’interiorità,

pp. 57-64• La pubblicizzazione dell’interiorità,

pp. 57-64«Per quanto la cosa possa apparire strana, la suarealizzazione nella nostra società è già in corso e ilprocesso di eliminazione del pudore è quasi completo,perché il pudore può essere non solo sintomo di“insincerità”, ma addirittura — e qui anche gli psicologidanno una mano — di “introversione”, di “chiusura inse stessi”, quindi di “inibizione” se non di“repressione”. E inibizione e repressione, recitano imanuali di psicologia, sono sintomi di un “adattamentosociale frustrato”, quindi di una socializzazione fallita.Vedete dove si può arrivare avviando una sequenza unpo’ disinvolta di sillogismi?»

«E tutto ciò, anche se non ci pensiamo, approda a un solo effetto: attuarel’omologazione totale della società fin nell’intimità dei singoli individui e portarea compimento il conformismo. […] Di qui la necessità di […] sottrarrel’individuo a quei processi di omologazione in cui ciascuno di noi rischia diperdere il proprio nome.»

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Perché il titolo?Perché il titolo?• Il lavoro didattico sui testi classici nella prospettiva

del Cooperative Learning e della “valutazione autentica”.

• Il lavoro didattico sui testi classici nella prospettiva del Cooperative Learning e della “valutazione autentica”.

Quali strumenti la ricerca mette a disposizione degli insegnanti affinché essi siano in grado di affrontare le

sfide della scuola?

Quali strumenti la ricerca mette a disposizione degli insegnanti affinché essi siano in grado di affrontare le

sfide della scuola?

Cooperative Learning DifferentiatedInstruction

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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La sfida, in sintesi?La sfida, in sintesi?

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Quattro domandeQuattro domande

2. È una strada concretamente percorribile?

3. È una risposta congrua alle sfide che la scuola deve affrontare oggi?

4. È la strada giusta? Perché?

1. Come si connette tutto ciò con il tema del Convegno di oggi?

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Quattro domandeQuattro domande

2. È una strada concretamente percorribile?

3. È una risposta appropriata alle sfide di oggi?

4. È la strada giusta? Perché?

1. Come si connette tutto ciò con il tema del Convegno di oggi?

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Che voto do?Che voto do?In base a quali criteri?

Quale tipo di verifica preparo?

Con quali modalità la effettuo?

Che cosa voglio valutare?

Perché lo voglio valutare?

Che cosa di significativomi dovrebbe dire questaverifica sull’apprendi-mento dei ragazzi?

Perché la performance che richiedoè significativa anche per i ragazzi?

Che cosa di essenziale per la vita ciguadagnano i ragazzi svolgendola?

Qualegratificazione

mi aspetto dalbuon andamento

della verifica?

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Disp

osizi

oni d

ella

men

te

un’altra metafora…un’altra metafora…

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Quattro domandeQuattro domande

2. È una strada concretamente percorribile?

3. È una risposta congrua alle sfide che la scuola deve affrontare oggi?

4. È la strada giusta? Perché?

1. Come si connette tutto ciò con il tema del Convegno di oggi?

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Adriano, classe IVAdriano, classe IV Valutazione autenticaValutazione autentica

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Elena, classe IIElena, classe II Valutazione autentica + Istruzione differenziataValutazione autentica + Istruzione differenziata

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Cristina, classe IICristina, classe II Portfolio dello studentePortfolio dello studente

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Cristina, classe IICristina, classe II Portfolio dello studentePortfolio dello studente

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Sonia, classe IVSonia, classe IV Istruzione differenziata + Portfolio dello studenteIstruzione differenziata + Portfolio dello studente

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Ilaria, Angela, Laura, classe IIIlaria, Angela, Laura, classe II Cooperative Learning (Jigsaw)Cooperative Learning (Jigsaw)

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Istruzione differenziata + Disposizioni della menteIstruzione differenziata + Disposizioni della menteEnrico, classe IVEnrico, classe IV

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Istruzione differenziata + Disposizioni della menteIstruzione differenziata + Disposizioni della menteRoberta, classe IVRoberta, classe IV

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Quattro domandeQuattro domande

2. È una strada concretamente percorribile?

3. È una risposta congrua alle sfide che la scuola deve affrontare oggi?

4. È la strada giusta? Perché?

1. Come si connette tutto ciò con il tema del Convegno di oggi?

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Le sfide di oggi 1°

Autoconsapevolezza, responsabilità

e imprenditorialità

Lifelong & Lifewide Learning

Autonomous Learners(imparare ad imparare)

Life Skills(competenze-chiave)

Educazione al pensiero critico

Pensare in maniera flessibile

Didattica tradizionaleCentrata sulla responsabilità

dell’insegnante

Autoreferenziale

Centrata sul Teaching(competenze

dell’insegnante): passivizzante

Competenze scolastiche non predittive

Assimilazione mnemonica

Rigidità

Strumenti dalla ricerca didattica

Portfolio dello studente: autovalutazione,

automonitoraggio

Portfolio + valutazione autentica

Metodologie attive (Learning by doing)

Coaching

Disposizioni della mente (Costa-Kallick)

Didattica per grandi domande (Wiggins-

McTighe)

Sei aspetti della comprensione profonda

(Wiggins-McTighe)

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Le sfide di oggi 2°

Pensare in maniera interdipendente

Incentivare la creatività

Coltivare l’eccellenza

Differenziazione percorsi di apprendimento

Didattica tradizionale

Individualismo

Ripetitività

Non incentiva i ragazzi ad attivare e

impegnare tutte le proprie capacità

One size fits all

Strumenti dalla ricerca didattica

Cooperative Learning

Istruzione differenziata

Istruzione differenziata + valutazione

autentica

Istruzione differenziata

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Quattro domandeQuattro domande

2. È una strada concretamente percorribile?

3. È una risposta congrua alle sfide che la scuola deve affrontare oggi?

4. È la strada giusta? Perché?

1. Come si connette tutto ciò con il tema del Convegno di oggi?

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Sì, perché no…Sì, perché no…• Il disinteresse della scuola, pp. 31-42• Il disinteresse della scuola, pp. 31-42

«Chi [tra gli insegnanti] ascolta uno studente coninteresse riconoscendogli un minimo di personalità,su cui egli possa continuare a edificare invece che ademolire?»

«Alla base della demotivazione scolastica esistequella tendenza all’oggettivazione […] che porta iprofessori a giudicare i loro studenti in base alprofitto, termine che il mondo della scuola hamutuato dal mondo economico, risolvendol’educazione in puro fatto quantitativo dove asommarsi sono nozioni e voti»

«L’interrogazione misura il “profitto”, ma siccome il profitto è l’ultimo risultato diquella catena che, percorsa a ritroso, indica comprensione, interesse, sollecitazioneemotiva, non è difficile demotivare, anche in modo grave, studenti giudicati in baseall’esito che può scaturire solo da premesse che la scuola ha evitato di curare.»

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Qual è la posta in palio?vedere, udire, toccare, odorare, gustareprovare sentimenti, immaginare, parlare, muoversiindagare, capire, concepire, formulareriflettere, individuare e ordinare l’evidenzaemettere giudizi, deliberare, decidere, eseguire(amare e credere)

«Il bisogno più profondo e la conquista più stimata dell’uomo èl’autenticità»

(B. Lonergan, Il metodo in teologia, Brescia, Queriniana, 1985, p. 270)

ovveroil dinamismo

critico

di una coscienza “innamorata”aperta • interrogante • autotrascendente

capace di intenzionare «l’ampiezza della nostra esistenza»

Sì, perché sì…Sì, perché sì…

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Sì, perché sì…Sì, perché sì…«Perché questi giovani non li si fa incuriosire delle loro capacità, delle loroabilità, delle loro virtù, senza pensare a nulla di ascetico. Gli antichi Greciparlavano della virtù come delle capacità proprie di ciascuno di noi.Ecco, se noi facessimo incuriosire i giovani della loro virtù, forse sipotrebbero appassionare di sé, innamorare di sé, e imparare quello che peri Greci era la grande meta dell’esistenza umana, ovvero l’arte del vivere.Un investimento su di sé, come i fiori: che bello vederli fiorire, invece cheappassire!Se ciascun giovane si pensasse come un fiore che ha voglia di fiorire, per lastagione che gli è data, allora la loro espansività potrebbe trovareespressione. Allora, forse l’ospite inquietante, il nichilismo, non sarebbepassato invano.»

Umberto Galimberti