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I SABATO 9 MAGGIO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I I CHIESA VEGLIA Ieri sera nella chiesa del Seminario l’incontro di preghiera con il vescovo «Ogni vocazione nasce dal grazie, dal dialogo d’amore avviato da Dio» parte». Il coraggio, poi, è quello ne- cessario per «riconoscere con di- gnità le nostre paure, e confidarle a una persona cara, o a un una si- cura guida spirituale». «Ma in radi- cale verità, solo col Signore ci è consentito di consegnare quello che siamo con le nostre paure e tutte le nostre aspirazioni, l’umiltà di chiedergli sempre il coraggio ne- cessario». Infine la lode, che «è pro- fezia, promessa, anticipazione di ciò che sarà quando vivremo nella pienezza di Dio». Il compiersi per- sonale ed ecclesiale della gratitu- dine, del coraggio e della lode risie- de in quell’Amen che è Cristo stes- so: «In questa parola consegniamo noi stessi. L’Amen sa convivere con ogni oscurità e contrarietà, anche quando il Signore chiede corpo e anima, affetti e progetti, e temia- mo di perdere la nostra unica vita: Dio dà tutto, ma chiede tutto per portarci all’altezza dell’amore. La vocazione è questo: la chiamata di Dio che libera la nostra libertà nel- la verità dell’amore». Non resta che affidarsi a Maria: «Ci avvicinerà tutti al Figlio di Dio che, in ciascuno di noi dirà: ti ren- do grazie, Padre. Sentiremo il suo rincuorante incoraggiamento, e lo- deremo con Maria il suo nome per sempre». Gli appuntamenti di de- vozione mariana pensati per il me- se di maggio proseguiranno ogni mercoledì e venerdì. Il prossimo mercoledì, il vesco- vo sarà al santuario della Madonna della Costa, alle ore 20.45, per reci- tare il Rosario, unendo l’intenzione di preghiera ecumenica e interreli- giosa. Venerdì, invece, la preghiera del Rosario sarà dedicata al mondo del lavoro, e si svolgerà a porte chiuse nell’area industriale di San Fereolo, sempre alle 20.45. n La Veglia di preghiera in Seminario per le vocazioni (foto Gaudenzi) di Federico Gaudenzi Una serata per affidare a Ma- ria, “madre del buon consiglio”, tut- ti i giovani della diocesi, che si aprono alle scelte della vita. Ieri, il vescovo Maurizio ha pregato il Ro- sario nel Seminario vescovile, in occasione della 57esima Giornata mondiale di preghiera per le voca- zioni, che cadeva la scorsa dome- nica. Una preghiera che, come ha esordito il vescovo, deve sempre partire dalla realtà: per questo ha ricordato il dramma dell’epidemia, con le gravi difficoltà che porta con sé anche sul fronte lavorativo. «Nessuno sia incurante del prossi- mo – ha detto monsignor Malvesti- ti, accompagnato dal padre spiri- tuale del Seminario, don Elia Croce, e dal rettore don Anselmo Morandi -, la barca è la stessa, come la me- moria delle persone care strappate all’affetto familiare. Si tratta di una ferita che sanguina per tutti, e per- ciò con Maria vogliamo portare questo peso insieme alla nostra comunità». Un peso che si fa più lieve percorrendo i tre sentieri in- dicati da Papa Francesco nel mes- saggio scritto per la Giornata di preghiera per le vocazioni, che è stato letto durante la serata. «Il sentiero della gratitudine, quello del coraggio e quello della lode – ha proseguito il vescovo -. Ogni vocazione nasce dal grazie, dal dialogo d’amore avviato da Dio nei nostri confronti: senza il grazie quotidiano non si va da nessuna Monsignor Malvestiti ha recitato il Santo Rosario affidando a Maria i giovani della diocesi che si aprono alle scelte della vita L'agenda del Vescovo Sabato 9 maggio Per Unitalsi lombarda tiene online, alle 14.45, una meditazione sul tema: “Con Maria, nostra speranza, avvicinare le ferite umane a quelle del Risorto”. Domenica 10 maggio, V di Pasqua A Casale, nella parrocchia dei SS. Bartolomeo e Martino, alle 10.30, presiede la Messa per i vivi e i defunti della città, comprendente le parrocchie dei Cappuccini, Vittadone e Zorlesco, in comunio- ne con la diocesi. La celebrazione sarà trasmessa sul canale youtube “Oratorio Casa del giovane”, sulla pagina Facebook “Oratorio del giovane Casalpusterlengo”, sui siti www.diocesi.lodi.it, www.ilcittadi- no.it e sul canale 111 LodiCrema TV. Lunedì 11 maggio Colloqui telefonici coi sacerdoti. Martedì 12 maggio A Marudo, nella parrocchiale, bene- dice in forma privata la nuova campa- na e quelle rinnovate prima della loro collocazione nella cella campanaria. Riunione serale online con la Presi- denza diocesana di Ac. Mercoledì 13 maggio, Nostra Signora di Fatima A Cavenago, al Santuario della Madonna della Costa, alle 20.45, recita il Rosario, a porte chiuse, per la comunità parrocchiale e l’intera diocesi, unendo una intenzione di preghiera ecumenica e interreligio- sa, con trasmissione sulle pagine Facebook del Seminario e dell’Azio- ne Cattolica di Cavenago. Giovedì 14 maggio In mattinata, attende al ritiro spiri- tuale coi sacerdoti nelle rispettive abitazioni e chiese (il testo della meditazione è già online). Su invito del Santo Padre France- sco, condivide con sacerdoti, diaco- ni consacrati, fedeli, un momento di preghiera individuale, accompagna- to dal digiuno e da opere di carità, in fraternità ecumenica ed interreligio- sa per supplicare Dio di liberare l’umanità dalla pandemia. Venerdì 15 maggio A Lodi, nell’area industriale di San Fereolo, alle ore 20.45, recita il Santo Rosario, in forma privata, per la comunità parrocchiale e la Diocesi, rinnovando la preghiera per il mon- do del lavoro, con trasmissione sulla pagina Facebook del Seminario. Il canto delle rondini al crepu- scolo si sovrapponeva all’Ave Maria, tra gli alberi del giardino della casa episcopale, mentre il vescovo Mau- rizio recitava il Rosario. Una pre- ghiera speciale, mercoledì scorso, dedicata a tutti gli studenti che in questi mesi hanno vissuto l’impen- sabile spesso dando prova di incre- dibile maturità. «Vogliamo pregare la Madonna per il superamento del- l’emergenza epidemica nella quale ancora siamo – ha detto il vescovo -, ma questa sera in modo speciale vogliamo affidarle il mondo della scuola nell’ultimo mese di intenso impegno: un impegno online ma non meno faticoso, nel quale tutti sono chiamati a fare la propria par- te». Il Rosario, trasmesso in diretta streaming, è stato animato dalla parrocchia della cattedrale, con i sa- cerdoti, uno studente e una studen- tessa, una mamma, un’insegnante e il rettore della scuola diocesana: «Tutte le comunità scolastiche – ha affermato monsignor Malvestiti - sono nella nostra preghiera e nel nostro pensiero, comprese quelle legate alla comunità ecclesiale. Le nuove generazioni sono ovunque la prima risorsa e noi desideriamo ga- rantire la migliore preparazione alla vita proprio alle giovani generazioni per un futuro luminoso per tutti». Dopo aver pregato per tutti gli stu- denti, dall’Infanzia all’Università, con un pensiero particolare e un in- coraggiamento agli studenti della maturità, e un ricordo ai dirigenti scolastici, al personale docente e non docente, alle famiglie e alle as- sociazioni, il vescovo ha ricordato per il prossimo anno agli studenti delle superiori la sua disponibilità per una visita alla casa episcopale: «Rinnovo poi l’invito a studiare – ha concluso - , perché abbiamo bisogno di menti aperte e cuori capaci di amare con ingegno, nell’alleanza tra la cultura e la fede per rendere la famiglia umana accogliente per tut- ti nella giustizia e nella pace. La scuola deve sentirsi una comunità di lavoro ma ancor più di vita, a co- minciare dal legame continuo con le famiglie». n Fe. Ga. Il Rosario recitato dal vescovo e animato dalla parrocchia della cattedrale MESE MARIANO Nel giardino della casa vescovile monsignor Malvestiti ha recitato il Rosario con una dedica speciale a tutti gli studenti La scuola comunità di lavoro e vita in un legame continuo con le famiglie

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I SABATO 9 MAGGIO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I I

CHIESAVEGLIA Ieri sera nella chiesa del Seminario l’incontro di preghiera con il vescovo

«Ogni vocazione nasce dal grazie,dal dialogo d’amore avviato da Dio»

parte». Il coraggio, poi, è quello ne-cessario per «riconoscere con di-gnità le nostre paure, e confidarlea una persona cara, o a un una si-cura guida spirituale». «Ma in radi-cale verità, solo col Signore ci èconsentito di consegnare quelloche siamo con le nostre paure etutte le nostre aspirazioni, l’umiltàdi chiedergli sempre il coraggio ne-cessario». Infine la lode, che «è pro-fezia, promessa, anticipazione diciò che sarà quando vivremo nellapienezza di Dio». Il compiersi per-sonale ed ecclesiale della gratitu-dine, del coraggio e della lode risie-de in quell’Amen che è Cristo stes-so: «In questa parola consegniamonoi stessi. L’Amen sa convivere conogni oscurità e contrarietà, anchequando il Signore chiede corpo eanima, affetti e progetti, e temia-mo di perdere la nostra unica vita:Dio dà tutto, ma chiede tutto perportarci all’altezza dell’amore. Lavocazione è questo: la chiamata diDio che libera la nostra libertà nel-la verità dell’amore».

Non resta che affidarsi a Maria:«Ci avvicinerà tutti al Figlio di Dioche, in ciascuno di noi dirà: ti ren-do grazie, Padre. Sentiremo il suorincuorante incoraggiamento, e lo-deremo con Maria il suo nome persempre». Gli appuntamenti di de-vozione mariana pensati per il me-se di maggio proseguiranno ognimercoledì e venerdì.

Il prossimo mercoledì, il vesco-vo sarà al santuario della Madonnadella Costa, alle ore 20.45, per reci-tare il Rosario, unendo l’intenzionedi preghiera ecumenica e interreli-giosa. Venerdì, invece, la preghieradel Rosario sarà dedicata al mondodel lavoro, e si svolgerà a portechiuse nell’area industriale di SanFereolo, sempre alle 20.45. n

La Veglia di preghiera in Seminario per le vocazioni (foto Gaudenzi)

di Federico Gaudenzi

Una serata per affidare a Ma-ria, “madre del buon consiglio”, tut-ti i giovani della diocesi, che siaprono alle scelte della vita. Ieri, ilvescovo Maurizio ha pregato il Ro-sario nel Seminario vescovile, inoccasione della 57esima Giornatamondiale di preghiera per le voca-zioni, che cadeva la scorsa dome-nica. Una preghiera che, come haesordito il vescovo, deve semprepartire dalla realtà: per questo haricordato il dramma dell’epidemia,con le gravi difficoltà che portacon sé anche sul fronte lavorativo.«Nessuno sia incurante del prossi-mo – ha detto monsignor Malvesti-ti, accompagnato dal padre spiri-tuale del Seminario, don Elia Croce,e dal rettore don Anselmo Morandi-, la barca è la stessa, come la me-moria delle persone care strappateall’affetto familiare. Si tratta di unaferita che sanguina per tutti, e per-ciò con Maria vogliamo portarequesto peso insieme alla nostracomunità». Un peso che si fa piùlieve percorrendo i tre sentieri in-dicati da Papa Francesco nel mes-saggio scritto per la Giornata dipreghiera per le vocazioni, che èstato letto durante la serata.

«Il sentiero della gratitudine,quello del coraggio e quello dellalode – ha proseguito il vescovo -.Ogni vocazione nasce dal grazie,dal dialogo d’amore avviato da Dionei nostri confronti: senza il graziequotidiano non si va da nessuna

Monsignor Malvestiti ha recitato il Santo Rosario affidando a Maria i giovani della diocesi che si aprono alle scelte della vita

L'agenda del VescovoSabato 9 maggioPer Unitalsi lombarda tiene online, alle 14.45, una meditazione sul tema: “Con Maria, nostra speranza, avvicinare le ferite umane a quelle del Risorto”.

Domenica 10 maggio,V di PasquaA Casale, nella parrocchia dei SS. Bartolomeo e Martino, alle 10.30, presiede la Messa per i vivi e i defunti della città, comprendente le parrocchie dei Cappuccini, Vittadone e Zorlesco, in comunio-ne con la diocesi. La celebrazione sarà trasmessa sul canale youtube “Oratorio Casa del giovane”, sulla pagina Facebook “Oratorio del giovane Casalpusterlengo”, sui siti www.diocesi.lodi.it, www.ilcittadi-no.it e sul canale 111 LodiCrema TV.

Lunedì 11 maggioColloqui telefonici coi sacerdoti.

Martedì 12 maggioA Marudo, nella parrocchiale, bene-dice in forma privata la nuova campa-na e quelle rinnovate prima della loro collocazione nella cella campanaria.Riunione serale online con la Presi-denza diocesana di Ac.

Mercoledì 13 maggio, Nostra Signora di FatimaA Cavenago, al Santuario della Madonna della Costa, alle 20.45, recita il Rosario, a porte chiuse, per la comunità parrocchiale e l’intera diocesi, unendo una intenzione di preghiera ecumenica e interreligio-sa, con trasmissione sulle pagine Facebook del Seminario e dell’Azio-ne Cattolica di Cavenago.Giovedì 14 maggioIn mattinata, attende al ritiro spiri-tuale coi sacerdoti nelle rispettive abitazioni e chiese (il testo della meditazione è già online).Su invito del Santo Padre France-sco, condivide con sacerdoti, diaco-ni consacrati, fedeli, un momento di preghiera individuale, accompagna-to dal digiuno e da opere di carità, in fraternità ecumenica ed interreligio-sa per supplicare Dio di liberare l’umanità dalla pandemia.

Venerdì 15 maggioA Lodi, nell’area industriale di San Fereolo, alle ore 20.45, recita il Santo Rosario, in forma privata, per la comunità parrocchiale e la Diocesi, rinnovando la preghiera per il mon-do del lavoro, con trasmissione sulla pagina Facebook del Seminario.

Il canto delle rondini al crepu-scolo si sovrapponeva all’Ave Maria,tra gli alberi del giardino della casaepiscopale, mentre il vescovo Mau-rizio recitava il Rosario. Una pre-ghiera speciale, mercoledì scorso,dedicata a tutti gli studenti che inquesti mesi hanno vissuto l’impen-sabile spesso dando prova di incre-dibile maturità. «Vogliamo pregarela Madonna per il superamento del-l’emergenza epidemica nella qualeancora siamo – ha detto il vescovo-, ma questa sera in modo specialevogliamo affidarle il mondo della scuola nell’ultimo mese di intenso

impegno: un impegno online ma non meno faticoso, nel quale tuttisono chiamati a fare la propria par-te». Il Rosario, trasmesso in direttastreaming, è stato animato dalla parrocchia della cattedrale, con i sa-cerdoti, uno studente e una studen-tessa, una mamma, un’insegnantee il rettore della scuola diocesana:«Tutte le comunità scolastiche – haaffermato monsignor Malvestiti - sono nella nostra preghiera e nel nostro pensiero, comprese quelle legate alla comunità ecclesiale. Lenuove generazioni sono ovunque laprima risorsa e noi desideriamo ga-

rantire la migliore preparazione allavita proprio alle giovani generazioniper un futuro luminoso per tutti».Dopo aver pregato per tutti gli stu-denti, dall’Infanzia all’Università, con un pensiero particolare e un in-coraggiamento agli studenti dellamaturità, e un ricordo ai dirigenti scolastici, al personale docente e non docente, alle famiglie e alle as-sociazioni, il vescovo ha ricordatoper il prossimo anno agli studenti delle superiori la sua disponibilitàper una visita alla casa episcopale:«Rinnovo poi l’invito a studiare – haconcluso - , perché abbiamo bisogno

di menti aperte e cuori capaci di amare con ingegno, nell’alleanza trala cultura e la fede per rendere la famiglia umana accogliente per tut-ti nella giustizia e nella pace. La

scuola deve sentirsi una comunitàdi lavoro ma ancor più di vita, a co-minciare dal legame continuo conle famiglie». n Fe. Ga.

Il Rosario recitato dal vescovo e animato dalla parrocchia della cattedrale

MESE MARIANO Nel giardino della casa vescovile monsignor Malvestiti ha recitato il Rosario con una dedica speciale a tutti gli studenti

La scuola comunità di lavoro e vitain un legame continuo con le famiglie

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Roma, a cinque anni dal precedentepellegrinaggio giubilare, che tantosignificato e valore ha per la fededei credenti. L’auspicio è anche dipoter riproporre, nello stesso perio-do del 2021, quelle mete che il virusha impedito di visitare per potercosì mettere in pratica quell’augu-rio e quel saluto della tradizioneebraica: “l’anno prossimo a Gerusa-lemme”. Sospesa anche l’attivitàdella stagione estiva 2020 pressola casa per ferie San Bassiano a Bel-laria - Igea Marina. L’annuncio arri-va dal consiglio di amministrazio-ne dell’Opera diocesana Sant’Alber-to a seguito dell’emanazione dellemisure di contenimento e gestionedell’emergenza epidemiologica daCovid-19 in vigore dal 4 maggio2020. L’Opera è spiacente per la de-cisione, suggerita da oggettive con-siderazioni cautelative riguardo al-l’accoglienza per chi ospita e perchi viene ospitato. L’emergenza sa-nitaria, oltre a richiamare tutti alsenso civico di grande responsabi-lità, risveglia in ciascuno quel beneprimario da salvaguardare, che èsempre la tutela della salute perso-nale degli ospiti che vengono in va-canza e del personale a loro dispo-sizione durante il soggiorno. n

“L’anno prossimo a Gerusa-lemme”. Così si salutano gli ebreidopo essersi incontrati nella cittàsanta di Gerusalemme e così si era-vamo salutati i pellegrini che ave-vano partecipato all’ultimo pelle-grinaggio diocesano con il VescovoMaurizio in Giordania e Terra San-ta. Come tutti sappiamo, però, que-sto augurio è stato seriamente mi-nacciato dalla pandemia che ormaida mesi sta flagellando la nostraterra lodigiana. Ecco perché l’Uffi-cio pellegrinaggi, in piena sintoniacon il Vescovo Maurizio e con i re-sponsabili dell’agenzia diocesanaLaus, ha scelto di sospendere i pel-legrinaggi previsti per il mese dimaggio e di agosto 2020. La visitadel santuario mariano di Fatima, ilviaggio studio in Giordania e TerraSanta degli studenti dell’Istitutosuperiore di scienze religiose san-t’Agostino e il pellegrinaggio dioce-sano con il vescovo Maurizio inTurchia sono stati sospesi in attesache questa emergenza sanitaria fi-nisca. Sarà premura dell’Ufficiopellegrinaggi e dell’agenzia Laustenere informati sulle prossimemete che verranno proposte già al-l’inizio del prossimo anno, 2021. Sivorrebbe visitare la stessa città di

LA DECISIONE Rinviati i viaggi di maggio e agosto

Sospesi i pellegrinaggie l’attività a Bellaria

L’INIZIATIVA L’appello lanciato dall’Alto Comitato per la Fratellanza umana

Un giornata di preghiera e digiunoperché Dio elimini questa pandemia

Giovedì 14 maggio sarà laGiornata interreligiosa di pre-ghiera, digiuno e invocazione perl’umanità proposta dall’Alto Co-mitato per la Fratellanza umana.Preghiera, digiuno e opere di cari-tà che sono valori universali. LaGiornata non vuole sminuire ilruolo della medicina e della ricer-ca scientifica in questo momento,quanto piuttosto invitare ciascu-no ad accompagnare il tempo dipandemia con atteggiamento difiducia in Dio e a ritrovare la con-sapevolezza che universali sonoanche la condizione umana e lavita sul nostro pianeta. «Stiamoinvitando tutti, leader delle Chie-se cristiane, responsabili delle al-tre religioni, istituzioni e organiz-zazioni internazionali; operatoried esponenti del mondo civile,politico e religioso; rappresentan-ti del mondo dell’arte e dellascienza; credenti e non credenti,persone di buona volontà, affin-ché aderiscano a questa giornatadi preghiera per l’umanità. Ci sia-mo sentiti piccoli di fronte a unnemico sconosciuto e invisibileche ci ha messo davanti ad unasfida che ora solo insieme dobbia-mo superare»: così il cardinale

Miguel Angel Ayuso Guixot, presi-dente del Pontificio Consiglio peril dialogo interreligioso, nel pre-sentare la Giornata. Sono già arri-vate adesioni per esempio dal Se-gretario generale dell’Onu, da capidi Stato e personalità del mondoreligioso e non. «In fondo nel cuo-re di tutti gli uomini c’è questodesiderio che, una volta finita lapandemia, possiamo ritrovarci evivere come fratelli e sorelle inumanità, ciascuno a partire dallasua cultura e tradizione, nel ri-

spetto della diversità», dice anco-ra il cardinale Ayuso Guixot. L’Al-to Comitato per la Fratellanzaumana si è costituito nel 2019 po-chi mesi dopo lo storico incontroad Abu Dhabi, il 4 febbraio, traPapa Francesco e il grande Imamdi Al-Azhar, Ahmed al-Tayyeb.Domenica 3 maggio 2020 poi PapaFrancesco ha annunciato di averaccolto la proposta dell’Alto Co-mitato di promuovere una giorna-ta di preghiera, digiuno e opere dicarità per «implorare Dio di aiuta-re l’umanità a superare la pande-mia di coronavirus». E propriosull’invito del Santo Padre, il ve-scovo di Lodi monsignor Malve-stiti giovedì condividerà con sa-cerdoti, diaconi consacrati e fede-li, un momento di preghiera indi-viduale, accompagnato dal digiu-no e da opere di carità, in fraterni-tà ecumenica. Ciascuno infattipotrà pregare e digiunare nellapropria casa, magari cercandoquali gesti compiere come segnodi carità. E magari con la volontà,come dicono gli organizzatori del-la Giornata, di impegnarsi perché«da questa pandemia, dovrà rina-scere un uomo nuovo». n Raffaella Bianchi

Papa Francesco invita alla preghiera

Giovedì 14 maggio era previsto il ritiro spirituale per i sacerdoti. Lamattinata è confermata, anche se si svolgerà con modalità diverse dallapresenza fisica. I preti della diocesi di Lodi vivranno il ritiro in comunionespirituale, così come già hanno fatto in occasione del Giovedì Santo. Il 14maggio si inizia alle 9.45 con la preghiera, poi si prosegue con la meditazione.A ciascuno arriverà direttamente a casa la riflessione del relatore, donPatrizio Rota Scalabrini, sul tema “I carismi di San Paolo”. Don Patrizio RotaScalabrini è relatore ben noto ai sacerdoti della diocesi di Lodi. È docentealla Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, sezione di Milano. Nato aBergamo nel 1951, don Rota Scalabrini è sacerdote dal 1976. Nella sua diocesiè delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e assistente ecclesia-stico del Rinnovamento nello Spirito Santo. A Milano è docente di Introduzio-ne, Esegesi e Teologia biblica, mentre al Seminario teologico di Bergamoinsegna Introduzione, Esegesi biblica ed Ebraico biblico. n R. B.

L’APPUNTAMENTO Domenica 17 invece presiederà la funzione alle 10 a Paullo

Il vescovo tornanella zona rossa,domani celebreràla Messa a Casaledi Federico Gaudenzi

La comunità di Casale attendel’arrivo del vescovo Maurizio, per lacelebrazione dell’Eucarestia che, in-torno all’altare della chiesa dei SantiBartolomeo e Martino, riunirà i vivie i defunti di una delle realtà più col-pite dall’emergenza epidemica. LaMessa celebrata dal vescovo doma-ni mattina, alle 10.30, sarà l’apprododi un sentiero di vicinanza che nonsi è mai interrotto, fin da quando l’epidemia ha aggredito il Lodigiano.Già alla fine di febbraio, infatti, il ve-scovo aveva espresso la propria so-lidarietà ai comuni della Bassa co-stretti all’interno della zona rossa,e mantenuto stretti contatti con i sacerdoti del territorio, per incorag-giarli e, attraverso di loro, raggiun-gere la comunità isolata. Quando èstato possibile, il vescovo ha rag-giunto personalmente le comunitàcolpite e si è recato ai cimiteri di Ca-stiglione, Codogno, e a quello di Ca-sale: sulla soglia del camposanto harecitato una preghiera di suffragioinsieme al parroco dei Santi Bartolo-meo apostolo e Martino vescovo,

La Messa sarà a porte chiuse ma si potrà seguire online e sul canale 111

don Pierluigi Leva, e a quello dellaparrocchia dei cappuccini, fra Al-berto Grandi. In quell’occasione ave-va pronunciato parole di vicinanzala cui eco torna a risuonare nella navata di Casale: «Ricordiamo an-che i familiari dei defunti, e quantiancora stanno lottando con la ma-lattia: sempre li sostenga la fede inCristo risorto. Esprimiamo gratitu-dine per coloro che sono stati viciniai sofferenti: il parroco e i sacerdoti,e chi ha lottato contro questa diffi-coltà imprevista di cui attendiamocon ansia la fine». Anche la Messa,nella V domenica di Pasqua, sarà dedicata ai vivi e ai defunti dell’inte-ra città, comprendente anche le par-rocchie di Vittadone e Zorlesco, e incomunione con tutta la diocesi. Lafunzione sarà trasmessa sul canaleYoutube “Oratorio Casa del Giova-ne”, sulla pagina Facebook “Oratoriodel Giovane Casalpusterlengo”, suisiti www.diocesi.lodi.it e www.ilcit-tadino.it, nonché sul canale 111 deldigitale terrestre, LodiCremaTv. Do-menica 17 maggio invece il vescovoMaurizio presiederà la Messa alle 10nella parrocchiale di Paullo. n

SUL TEMA “I CARISMI DI SAN PAOLO”

Giovedì il ritiro spirituale per il clero

DA LUNEDÌRiaprono gli ufficidella Curia vescovile

Da lunedì 11 maggio riapre al pub-blico la Curia vescovile, secondo gli ora-ri consueti (da lunedì a venerdì, dalle9 alle 12), nel pieno rispetto delle nor-me di sicurezza per l’emergenza coro-navirus. In questa prima fase di riaper-tura, l’accesso agli uffici avverrà prefe-ribilmente su appuntamento (il nume-ro telefonico del centralino è 0371948100). Gli uffici della Curia eranostati chiusi al pubblico a metà marzoa causa delle restrizioni per l’epidemiadi Covid-19, con la possibilità di sbrigarecomunque le pratiche più urgenti con-tattando gli uffici tramite posta elettro-nica o facendo riferimento al numerodel centralino.

NUOVO DIRETTORERota all’Ufficiodi pastorale sociale

In data primo maggio 2020, il ve-scovo di Lodi, monsignor Maurizio Mal-vestiti ha nominato Direttore dell’Uffi-cio diocesano di pastorale sociale il dot-tor Riccardo Rota.

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rimanda ad un’esperienza concreta: «ve-nite e vedrete. Andarono dunque e viderodove abitava» (GV 1, 39). Finalmente,durante l’ultima cena, nel lungo discorsod’addio, Egli risponde a quella domanda.La sua vera dimora è il Padre e proprioper questo promette ai suoi, «vado aprepararvi un posto». Nota Sant’Agosti-no, commentando questo passo evange-lico, che «Il Signore prepara le dimore,preparando coloro che dovranno occu-parle». La sua morte e la sua risurrezio-ne sono la strada seguendo la quale cia-scuno di noi può dimorare ove egli dimo-ra, non in un luogo preciso, bensì nell’in-tima unione con il Padre. È quanto con-templa estatico Dante Alighieri, al termi-ne del suo grande viaggio, negli ultimiversi del “Paradiso”. Il mistero di Dio gliappare nella visione di tre cerchi con-centrici che ruotano l’uno dentro l’altro.Il poeta, ad un certo punto, guarda conattenzione il secondo cerchio e «dentro

da sé, del suo colore stesso, / mi parvepinta de la nostra effige» (Pd XXXIII, v.128). Nel mistero del Dio uno e trino di-mora l’uomo: questo è il posto che Gesùha preparato per noi. L’intera storia della

salvezza può essere, come spesso acca-de nelle pagine della Scrittura, parago-nata proprio alla costruzione di una ca-sa. Una casa eterna che senza posa Dioedifica, ripara ed amministra da buonpadre di famiglia. Israele, a motivo dellasua natura nomade, comprende quantole dimore terrene, le tende che continua-mente bisogna levare e piantare, sianofragili e provvisorie e pertanto anela aDio, la rupe inaccessibile e la torre saldadavanti all’avversario (cfr. Sal 60, 3, 4).Il fatto che in questa casa vi siano «mol-te dimore» per i suoi, come Gesù precisa,indica come tale condizione sia la som-ma dei desideri più profondi che alber-gano nel cuore dell’uomo. In questa di-mora definitiva, come ben raccontaTolkien ne Il Signore degli anelli, descri-vendo la città di Rivendell, sono racchiu-se le «speranze e i timori di tutti gli an-ni», infatti, «in quella valle il male nonera mai penetrato».

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Una casa eterna e sicura preparata da Dio per il suo popolodi don Flaminio Fonte

«La sua morte e risurrezione sonola strada seguendo la quale ciascuno di noi può dimorare ove egli dimora

All’inizio del Vangelo secondo Giovannii primi due discepoli che decidono diseguire Gesù, gli rivolgono questa do-manda: «Rabbì dove abiti?» (Gv 1, 38). Laloro non è una semplice curiosità, bensìè una domanda sostanziale, poiché nelIV Vangelo il verbo abitare, in greco me-nein, ha un profondo significato teologi-co. Con quel termine l’evangelista indical’intima unione tra il Padre e il FiglioGesù, nella quale ogni discepolo è intro-dotto per potervi abitare stabilmente.In altre parole, i due discepoli voglionoconoscere qual è il senso della vita delmaestro. Gesù, come spesso capita, nonrisponde direttamente al quesito, ma

celebrazioni pubbliche, sospesedal 23 febbraio scorso. Tornandoad incontrare finalmente i fedeli,non si dovrà disperdere la ric-chezza delle esperienze maturatenel periodo delle più severe re-

strizioni con l’uso dei mezzi di co-municazione sociale, da valoriz-zare per il futuro nella liturgia esoprattutto nella catechesi, chedovrà diventare sempre più fami-liare, pur senza rinunciare al-

cabili con le amministrazioni e leassociazioni del territorio.

Nuove forme di povertà Il Fondo diocesano di solidarietàper le famiglie è stato subito riat-tivato per far fronte a situazioniurgenti di bisogno. L’emergenzadel coronavirus richiederà unnuovo impegno per ricostruire iltessuto delle comunità, nella at-tenzione alle nuove forme di po-vertà e fragilità (anziani, soli, di-soccupati) che appellano a nuoveforme di solidarietà. Si dovràprovvedere alle difficoltà econo-miche che colpiscono e preoccu-pano anche le parrocchie, con va-lutazioni e possibili supporti a li-vello diocesano.

Pastorale della salute Circa la pastorale della salute,emerge la necessità di continuarea garantire ed implementare l’as-sistenza spirituale nei luoghi dicura (ospedali, strutture, case diriposo), come pure la vicinanza aimalati nelle proprie abitazioninell’ambito parrocchiale: nuovefragilità interpellano nuove formedi vicinanza. Molto sentito è il te-ma dell’accompagnamento spiri-tuale, oltre che celebrativo, deilutti non vissuti per le drammati-che circostanze della pandemia.

La condivisioneLa riflessione su questi temi con-tinua ed è sempre possibile e au-spicata la condivisione con il Ve-scovo, che ha già raccolto una pri-ma serie di considerazioni, in con-tatto con i vicari foranei e i segre-tari dei vicariati e con i responsa-bili e referenti delle aree pastoralidi competenza, in particolare Ca-ritas, Fondo di Solidarietà, Econo-mato Diocesano, pastorale socia-le, scuole paritarie, consulta delleassociazioni. n

DIOCESI Numerose le risposte alla lettera che il vescovo Maurizio ha inviato il 20 aprile sulle prospettive della “fase 2”

Riflessioni e proposte per la ripresa

l’esperienza di gruppo.

Pastorale giovanile e oratoriSulla pastorale giovanile e gli ora-tori, si vive una fase di attesa, nonpotendo prevedere ad oggi qualiattività saranno realizzabili nellastagione estiva. Si è consapevolidella necessità di riallacciare icontatti con ragazzi e giovani,mantenuti comunque vivi conl’uso dei social, e di supportare lefamiglie, in collaborazione con leistituzioni e le associazioni, se-condo le possibilità da verificareprudentemente in loco.

Scuole paritarie e CaritasL’affanno delle scuole paritariepreoccupa molto i gestori e le fa-miglie. La difficile situazione ècostantemente monitorata, in col-legamento con le istanze compe-tenti ai vari livelli, e ci si interrogasulle prospettive di un serviziotanto prezioso. Sulla attenzioneai più bisognosi si registra unaconsolante azione capillare nelleparrocchie tramite le Caritas, conle collaborazioni possibili e auspi-

La Caritas lodigiana promuove una serie di incontri online perparlare dei cambiamenti climatici, e lo fa con un percorso di approfon-dimento e riflessione dedicato ai giovani dal titolo “4 incontri x 4 voci”.Gli appuntamenti sono previsti dal 13 maggio (dalle 18 alle 19) perquattro mercoledì complessivi e affronteranno un tema di notevoleinteresse come quello del rapporto con l’ambiente e la terra. «Nono-stante il contesto quotidiano sia ricco di informazioni -spiegano gliorganizzatori -, si trova purtroppo tutto e il contrario di tutto sulcambiamento climatico: notizie contrastanti, anche di autorevoli fontiscientifiche, confondono la nostra percezione del problema che afflig-ge la nostra casa comune». Ai quattro incontri a cui si può accedereattraverso la piattaforma Zoom (indicazioni sul sito Caritas https://cari-tas.diocesi.lodi.it/giovani/2020/05/07/4-incontri-x-4-esperti-lecolo-gia-integrale-because-care/). I relatori saranno il professor StefanoCaserini (13 maggio), don Mario Bonfanti (20 maggio), don StefanoChiapasco (27 maggio) e il professor Gian Luigi Rozza (3 giugno). n

Sono giunte già numerose ri-sposte alla lettera che il VescovoMaurizio ha indirizzato alla dioce-si il 20 aprile scorso sulle prospet-tive della ripresa nella cosiddetta“fase due”. Hanno inviato propo-ste e suggerimenti vari sacerdotie fedeli, tra cui alcuni rappresen-tanti parrocchiali, a titolo perso-nale o anche a nome della comu-nità parrocchiale o dell’intero vi-cariato.

Nella lettera erano stati indi-cati come decisivi i seguenti am-biti: vita liturgica e iniziazionecristiana (battesimi, prime con-fessioni e comunioni, cresime:preparazione, tempi e modi di ce-lebrazione) e la celebrazione delleesequie; pastorale giovanile (conparticolare attenzione all’oratorioestivo); scuola (compreso l’affan-no delle scuole paritarie); caritàe assistenza (poveri, famiglie sen-za lavoro, parrocchie in difficoltàeconomica); pastorale della salute(da ripensare per famiglie, strut-ture ospedaliere e per anziani), ela rielaborazione dei lutti aggra-vati dalla “negazione dell’addio”.

Le Messe con il popoloNella consultazione è stato rac-colto l’appello ad una lettura spi-rituale e biblica del vissuto e con-divisa la convinzione che la ripre-sa non sarà semplicemente un ri-torno al passato. A tante domandee proposte sulla ripresa della cele-brazione delle Messe con il popoloha dato risposta il protocollo sot-toscritto il 7 maggio dalla Confe-renza Episcopale Italiana, dal Pre-sidente del Consiglio e dal Mini-stro dell’Interno, al quale segui-ranno a breve ulteriori indicazio-ni diocesane. I vari contributihanno messo in evidenza la ne-cessità di continuare a garantirela sicurezza, coniugandola con laripresa prudente e fiduciosa delle

INIZIATIVA DI CARITAS LODIGIANAAmbiente e cambiamenti climatici,ciclo di incontri online per i giovani

Page 4: I SABATO 9 MAGGIO 2020 I CHIESA · CHIESA I SABATO 9 MAGGIO 2020 I IL CITTADINO DI LODI I I VEGLIA Ieri sera nella chiesa del Seminario l’incontro di preghiera con il vescovo «Ogni

IV I CHIESA I SABATO 9 MAGGIO 2020 I IL CITTADINO DI LODI

Tutto di Dio e dei fratelliramento nelle condizioni di salute(vana illusione!), in relazione al-l’epatite virale contratta durantela prima esperienza missionaria inGuinea-Bissau (1974-1978). I pochimesi che ho vissuto con lui a Mon-za sono bastati per conoscerlo me-glio e apprezzarne le qualità uma-ne e la profondità spirituale.

In seguito anch’io, dopo un se-condo periodo passato in missione,sono tornato in Italia, a quanto pa-re definitivamente, per assumerealtri incarichi in obbedienza ai su-periori. Era il 2008, quando Leopol-do già da dodici anni era passato

getto K703 che riguarda il Centro diformazione per catechisti nel villag-gio di N’Loren /Mansoa, diocesi diBissau, fondato negli anni ’90 pro-prio dai missionari del Pime. Il pro-getto vorrebbe formare “famiglie catechiste” ed educare coppie chesiano testimoni di vita cristiana neivillaggi; ristrutturare due padiglio-ni; creare piccoli alloggi per ospitarefino a dieci famiglie; costruire un padiglione con una cappella e duesale polivalenti per formazione e incontri. Come donare? Le modalitàsul sito www.pimemilano.com se-zione Progetti /adozioni. n

mento al Diario, da inserire nelnuovo libro. Libro che, come ho giàdetto, è stato pubblicato, grazie an-che alla collaborazione di padreVito Del Prete, Postulatore genera-le del Pime, e all’appoggio econo-mico di due confratelli, che ringra-zio di cuore.

Certo, ha ragione monsignor Bi-fet quando scrive in un suo mes-saggio: «Non è uno scritto per di-vertimento letterario, ma per im-pegnarsi spiritualmente e aposto-licamente». Non per niente una ca-sa editrice cattolica alla quale miero rivolto precedentemente in-viando il file del libro per chieder-ne la stampa, mi aveva risposto:«Ringraziandola per la sua atten-zione, a nome della Direzione, devocomunicarle che […], trattandosidi un Diario e tenendo presenti icosti, si è pervenuti alla decisionedi rinunciare alla pubblicazione».Il che significa, senza giri di parole:oggi i diari (compresi quelli spiri-tuali) attirano scarsamente i lettorie si guadagna poco o niente dallapubblicazione di un libro comequesto. E invece mi permetto didire sommessamente: il guadagnoci sarà. Non quello materiale: inquesto concordo con l’editore dicui sopra. Sono convinto che il/lacredente che si inoltra nella letturadi questo scritto con calma, con lamente e il cuore sgombro da pre-giudizi, ne ricaverà un gran bene.Si sentirà illuminato dalla testimo-nianza di un fratello che aveva lesue fragilità, i suoi difetti, i suoimomenti di smarrimento, ma cheha saputo trovare nell’amore ap-passionato a Cristo e nella dedizio-ne totale a servizio dei fratelli ilsenso della propria vita. Che haimparato a convivere con la soffe-renza, come dimensione della te-stimonianza missionaria: “Soffrovolentieri, perché il dolore mi con-verte a Dio e mi fa capire di piùl’umanità che soffre”. n Giovanni MusiLa copertina del “Diario”

MONDIALITÀ Pubblicato ad aprile il Diario di padre Leopoldo Pastori, missionario lodigiano del Pime

Piacenza, 26 maggio 1996:muore, in ospedale, padre Leopol-do Pastori, sacerdote del Pime(Pontificio istituto missioni este-re), originario della diocesi di Lodi,stroncato dall’epatite virale a 57anni. «Era sereno, lucidissimo…»,attesterà la dottoressa GiulianaRapacioli, che lo aveva assistitofino agli ultimi istanti di vita.

Qualche giorno prima il missio-nario lodigiano, cosciente dellagravità della malattia, aveva vistosoddisfatto il suo desiderio di in-contrare padre Andrea Gasparino,venuto appositamente da Cuneoper ascoltare l’ultima confessionedell’amico-discepolo.

La spiritualità del “Movimentocontemplativo missionario”, fon-dato da don Gasparino (1923-2010),si ispira a quella del Beato CharlesDe Foucauld, ma con una forte sen-sibilità e apertura missionaria.Proprio per questa duplice dimen-sione – contemplativa e missiona-ria, appunto – il Movimento eserci-tava un’attrazione irresistibile sulgiovane Leopoldo. Si era infattipersuaso che, abbracciando talespiritualità, la propria identità “pi-mina”, che cercava di vivere confedeltà ed entusiasmo, ne sarebbeuscita rafforzata.

Tale convinzione è espressachiaramente in queste sue affer-mazioni: “Voglio essere missiona-rio-monaco, che nella preghiera ecarità testimoni la tenerezza di Dio,la compassione di Gesù” (Diario, p.102).

“La mia missione è quella di re-stare unito al Signore, piacergli inogni azione, servirlo e farlo amaree conoscere” (Diario, p. 120).

Le frasi appena citate sonotratte dal Diario di Leopoldo Pasto-ri, quello dato recentemente allestampe sotto il titolo “Tutto di Dio,tutto dei fratelli”, Edizioni Ocd, Ro-ma 2020. Il volumetto è corredatoda un ampio commento, dal titolo“Riflessioni teologico-spirituali sulDiario di padre Leopoldo”, a firmadi monsignor Juan Esquerda Bifet,scrittore e teologo.

Quando e come si è venuti a sa-pere dell’esistenza di questo Dia-rio? I quaderni manoscritti del“Diario spirituale” di padre Leopol-do furono scoperti casualmente –anzi è il caso di dire “provviden-zialmente” – solo dopo la sua mor-te. Postosi alla ricerca di ricordi deldefunto, il confratello di missionepadre Marco Pifferi trovò i suddettiquaderni, nascosti sotto una sedia,nella saletta dove padre Leopoldoera solito attendere alle confessio-ni. Il vano era situato dietro l’altaredel santuario “Regina degli Apo-stoli” di N’Dame, Guinea-Bissau.Padre Marco si rese subito contodell’importanza del “reperto”, nefece fotocopia, trascrisse il mano-scritto al computer e lo diffuse tragli amici.

Poi consegnò personalmentegli originali all’Archivio generaledel Pime, dove è conservato. Potéconsultare copia dello scritto an-

che il compianto padre Gheddo,che aveva conosciuto bene Leopol-do ed è autore di una sua biografia(P. Gheddo, Leopoldo Pastori – Ilmissionario monaco della Guinea-Bissau, EMI Bologna, 2006).

Anch’io avevo conosciuto il“missionario monaco”, avendo per-corso con lui una parte del cammi-no nella stessa comunità regionalePime in Guinea-Bissau, pur essen-do ciascuno di noi impegnato inuna località differente, lui a Bafatáe io nelle isole Bijagós. Ho poi ritro-vato padre Leopoldo a Monza nel1990, quando sono stato richiama-to in patria dal Superiore generaleproprio per sostituire il confratellonell’incarico di padre spirituale nelseminario teologico e così permet-tergli di tornare in missione.

Per attuare il suo sogno, era an-dato in giro a chiedere preghierealle claustrali di vari monasteri dalui visitati e alla fine aveva ottenu-to dai superiori via libera. Sembra-va infatti che, grazie alle cure,avesse conseguito un buon miglio-

all’eternità. Avevo precedente-mente letto la biografia del Pastoriscritta dal Gheddo, nella quale cita-va alcuni brani del Diario. Ho cer-cato allora e ricevuto da amiche diLodi una copia del testo originaledello stesso Diario. L’ho letto e ri-letto integralmente: mi ha profon-damente colpito.

Ho cominciato allora a pensareseriamente di dare alle stampe ilDiario stesso, ma al riguardo hovoluto prima sollecitare l’opinioneda una persona esperta. Ho datocopia da leggere a monsignor JuanEsquerda Bifet, che conoscevo finda quando era direttore del Ciam(Centro internazionale di anima-zione missionaria) da lui fondato.Dopo pochi giorni mi arriva unarisposta sorprendente: vale la pe-na stampare il testo perché, secon-do lui, «è paragonabile alla “Storiadi un’anima” di santa Teresa di Ge-sù Bambino e ad alcuni scritti diSanta Elisabetta della Trinità».Monsignor Bifet si dichiara inoltredisponibile a preparare un com-

«Nell’amore a Cristoe nella dedizione al servizio del prossimoha trovato il senso della propria esistenza

Alla Guinea Bissau padre Leo-poldo Pastori, nato a Lodi nel 1939,era profondamente legato. Dopo lasua prima missione dal 1974 al 1978,era ripartito nel 1990 e vi era rima-sto, con pochi intermezzi, fino al 1996, fino al ricovero a Piacenza do-ve morì, il 26 maggio. E alla GuineaBissau è legata la vendita del Diariodi padre Leopoldo, edito ad aprile 2020 a cura di Vito del Prete e Gio-vanni Musi. “Tutto di Dio, tutto deifratelli” è un dono che potrà esserecondiviso con i cristiani di uno deiPaesi più poveri al mondo, in Africaoccidentale: sosterrà infatti il pro-

SOLIDARIETÀ La vendita del libro servirà a finanziare un’iniziativa in Guinea Bissau

Il progetto a sostegnodi un centro di formazione

Nel volume curato da Vito Del Prete e Giovanni Musi i manoscritti del sacerdote scomparso nel 1996 dopo una vita spesa in Africa