I SABATO 6 GENNAIO 2018 I CHIESA E come si chiama il Mar Morto dove il Signore desidera far scendere...

8
I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I I di Angelika Ratzinger Cortei e presepi viventi, in tutto il Lodigiano, sono il risvolto folcloristico della solennità del- l’Epifania che questo sabato pre- cede la ricorrenza del Battesimo del Signore di domenica prossima e con essa la conclusione del tem- po di Natale. In molte parrocchie del territorio i Re Magi arriveran- no a dorso di cavallo per portare oro, incenso e mirra al Bambino Gesù, accolto dalla mezzanotte del 24 dicembre nei presepi alle- stiti nelle chiese e sui sagrati, re- alizzati con le tradizionali statui- ne o come rappresentazioni vi- venti. Anche la cattedrale a Lodi, domani mattina, alle 11, aprirà le porte al corteo dei Magi che parti- rà da piazza Castello alle 10.30, grazie alla regia della Pro loco di Maleo. Alle 18 è in programma il solenne pontificale presieduto dal vescovo. Monsignor Maurizio Malvestiti è rientrato proprio ieri dal pellegrinaggio diocesano in Terra Santa con 108 pellegrini lo- digiani partiti il 29 dicembre e oggi, durante la solenne celebra- zione, conferirà il ministero del lettorato a due seminaristi Rober- to Pozzi e Ernest Zougmore. Que- sta tappa, insieme a quella suc- cessiva dell’accolitato, si inseri- sce nel cammino verso l’ordina- zione sacerdotale. Tra i compiti del lettore ci sono la proclama- zione dall’ambone delle letture della Sacra Scrittura (eccetto il Vangelo), la predisposizione di tutto ciò che occorre a favorire Oggi durante il pontificale delle ore 18 in cattedrale a Lodi riceveranno il ministero Roberto Pozzi e Ernest Zougmore In cattedrale a Lodi e in tutte le chiese della diocesi si prega oggi per la Giornata missionaria dei ragazzi. Una ricorrenza voluta da Papa Pio IX per non dimenticare che anche i più giovani possono trasformarsi in veri e propri testimoni del Vangelo, come i tre Re venuti dall’Oriente per adorare il Bambino Gesù e diffondere l’annuncio della nascita del Messia. Nelle parrocchie i tradizionali riti del bacio al Bambino Gesù e della benedi- zione dei più piccoli saranno quindi affiancati dalla preghiera per alimenta- re l’impegno missionario dei giovanissimi. “Guardàti dall’amore” è lo slogan che accompagnerà la Giornata missio- naria dei ragazzi. Nel sussidio, preparato per l’occasione dalla Fondazione Missio, viene spiegato il senso del titolo di questa Giornata in cui gli occhi saranno protagonisti, con la loro capacità di raccontare molto di più di ciò che le parole vogliono esprimere. “Educare allo sguardo” significa aiutare le nuove generazioni a vedere con il cuore, cogliendo la bellezza e la generosità dell’altro e riconoscendo in lui l’immagine di Dio. n Santa, ma anche perché durante il per- corso, il suo letto si abbassa di diverse centinaia di metri per raggiungere la grande, desolata depressione senza vi- ta che è, appunto, il Mar Morto. Si po- trebbe dire che il fiume “Colui che scende”, carico di acque buone e vitali, precipita nello sconfortante avvalla- mento di quel lago salato, inospitale e impermeabile alla vita. Gesù si bagna con le acque, immer- gendosi in “Colui che scende”. E come poteva essere diversa la sua prima ma- nifestazione al mondo, visto che tutto della sua vita parla di una continua discesa? Fin nella prima pagina del suo Van- gelo, Marco indica la nuova forma di santità, quella davvero gradita a Dio: non già una incessante salita fino a chissà che cielo, ma una costante di- scesa per raggiungere ciò che è morto e mortifero, per nulla promettente, ciò che spegne ogni speranza, e parrebbe render vano qualsiasi impegno. Da quale altezza (magari solo imma- ginata e irreale) il fiume dei miei giorni deve scendere? Qual è il preciso nome del gradino, del piedistallo da cui devo smontare? E come si chiama il Mar Morto dove il Signore desidera far scendere le mie acque? Cos’è? Chi è? Entrando in Chiesa, intingendo la mano nell’acqua santa, compio un ge- sto serio ed esigente: ricordandomi del mio Battesimo mi assumo nuovamente l’impegno di “scendere”, perfino verso una situazione o una persona che tutti dichiarano “ormai senza speranza”. Certo è che per farlo dovrei cominciare a individuare la pomposa altezza del mio gradino. n Con lo stile secco che gli è proprio, Marco riassume in poche parole il bat- tesimo di Gesù: “In quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battez- zato nel Giordano da Giovanni” (Mc 1,9). Il vangelista non scrive che il Signore fu battezzato con l’acqua di quel fiume, ma dentro, come un’immersione che lo avvolgeva, quasi a lasciarsi identifi- care con quel torrente. In ebraico, la parola “Giordano” si- gnifica “Colui che scende”. Infatti quel fiume “scende” non solo perché dal Nord va verso il Meridione della Terra IL VANGELO DELLA DOMENICA Il fiume che scende porta l’acqua che dà la vita di don Cesare Pagazzi CHIESA SOLENNITÀ In questi giorni va verso la conclusione il tempo liturgico di Natale All’Epifania il Vescovo conferirà il Lettorato a due seminaristi una partecipazione attiva dei fe- deli alla Liturgia della Parola. Nel- la Liturgia delle Ore gli accoliti devono provvedere alla distribu- zione dei compiti tra i fedeli e alla proclamazione del brano della Parola di Dio. In mancanza del diacono, è attribuito loro l’incari- co di portare il libro dei Vangeli nella processione che precede l’inizio della Messa, di introdurre la liturgia del giorno, dopo il salu- to del celebrante, di proporre le intenzioni della preghiera uni- versale, e di reggere uno dei vasi sacri della Comunione. In assenza del salmista e del cantore, i lettori potranno proclamare il salmo re- sponsoriale e dirigere il canto dei fedeli. n Il vescovo Maurizio Malvestiti e il vicario generale don Bassiano Uggè durante il pontificale dell’Epifania del 2016 L'agenda del vescovo Sabato 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore A Lodi, in Cattedrale, verso le 12 accoglie il corteo dei Re Magi e imparte la Benedizione A Lodi, in Cattedrale, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa pontificale con l’annuncio del giorno di Pasqua e il conferimento del ministero del Lettorato a due seminaristi Giovedì 11 gennaio A Lodi, nella cripta della Cattedra- le, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa con i Seminaristi e i loro Superiori, in prossimità della Festa di San Bassiano. Venerdì 12 gennaio A Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 11.30 riceve il Prevosto di Lodivecchio in preparazione alla Visita Pastorale e i Sacerdoti della Città A Lodi, alle ore 18.00, benedi- ce i nuovi locali nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccor- so. LA DIOCESI OGGI IN PREGHIERA La Giornata missionaria dei ragazzi

Transcript of I SABATO 6 GENNAIO 2018 I CHIESA E come si chiama il Mar Morto dove il Signore desidera far scendere...

I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I I

di Angelika Ratzinger

Cortei e presepi viventi, intutto il Lodigiano, sono il risvoltofolcloristico della solennità del-l’Epifania che questo sabato pre-cede la ricorrenza del Battesimodel Signore di domenica prossimae con essa la conclusione del tem-po di Natale. In molte parrocchiedel territorio i Re Magi arriveran-no a dorso di cavallo per portareoro, incenso e mirra al BambinoGesù, accolto dalla mezzanottedel 24 dicembre nei presepi alle-stiti nelle chiese e sui sagrati, re-alizzati con le tradizionali statui-ne o come rappresentazioni vi-venti. Anche la cattedrale a Lodi,domani mattina, alle 11, aprirà leporte al corteo dei Magi che parti-rà da piazza Castello alle 10.30,grazie alla regia della Pro loco diMaleo. Alle 18 è in programma ilsolenne pontificale presiedutodal vescovo. Monsignor MaurizioMalvestiti è rientrato proprio ieridal pellegrinaggio diocesano inTerra Santa con 108 pellegrini lo-digiani partiti il 29 dicembre eoggi, durante la solenne celebra-zione, conferirà il ministero dellettorato a due seminaristi Rober-to Pozzi e Ernest Zougmore. Que-sta tappa, insieme a quella suc-cessiva dell’accolitato, si inseri-sce nel cammino verso l’ordina-zione sacerdotale. Tra i compitidel lettore ci sono la proclama-zione dall’ambone delle letturedella Sacra Scrittura (eccetto ilVangelo), la predisposizione ditutto ciò che occorre a favorire

Oggi durante il pontificaledelle ore 18 in cattedralea Lodi riceveranno il ministero Roberto Pozzi e Ernest Zougmore

In cattedrale a Lodi e in tutte le chiese della diocesi si prega oggi perla Giornata missionaria dei ragazzi. Una ricorrenza voluta da Papa PioIX per non dimenticare che anche i più giovani possono trasformarsi inveri e propri testimoni del Vangelo, come i tre Re venuti dall’Oriente peradorare il Bambino Gesù e diffondere l’annuncio della nascita del Messia.Nelle parrocchie i tradizionali riti del bacio al Bambino Gesù e della benedi-zione dei più piccoli saranno quindi affiancati dalla preghiera per alimenta-re l’impegno missionario dei giovanissimi.

“Guardàti dall’amore” è lo slogan che accompagnerà la Giornata missio-naria dei ragazzi. Nel sussidio, preparato per l’occasione dalla FondazioneMissio, viene spiegato il senso del titolo di questa Giornata in cui gli occhisaranno protagonisti, con la loro capacità di raccontare molto di più diciò che le parole vogliono esprimere. “Educare allo sguardo” significaaiutare le nuove generazioni a vedere con il cuore, cogliendo la bellezzae la generosità dell’altro e riconoscendo in lui l’immagine di Dio. n

Santa, ma anche perché durante il per-corso, il suo letto si abbassa di diversecentinaia di metri per raggiungere lagrande, desolata depressione senza vi-ta che è, appunto, il Mar Morto. Si po-trebbe dire che il fiume “Colui chescende”, carico di acque buone e vitali,precipita nello sconfortante avvalla-mento di quel lago salato, inospitale eimpermeabile alla vita.

Gesù si bagna con le acque, immer-gendosi in “Colui che scende”. E comepoteva essere diversa la sua prima ma-nifestazione al mondo, visto che tutto

della sua vita parla di una continuadiscesa?

Fin nella prima pagina del suo Van-gelo, Marco indica la nuova forma disantità, quella davvero gradita a Dio:non già una incessante salita fino achissà che cielo, ma una costante di-scesa per raggiungere ciò che è mortoe mortifero, per nulla promettente, ciòche spegne ogni speranza, e parrebberender vano qualsiasi impegno.

Da quale altezza (magari solo imma-ginata e irreale) il fiume dei miei giornideve scendere? Qual è il preciso nome

del gradino, del piedistallo da cui devosmontare? E come si chiama il MarMorto dove il Signore desidera farscendere le mie acque? Cos’è? Chi è?

Entrando in Chiesa, intingendo lamano nell’acqua santa, compio un ge-sto serio ed esigente: ricordandomi delmio Battesimo mi assumo nuovamentel’impegno di “scendere”, perfino versouna situazione o una persona che tuttidichiarano “ormai senza speranza”.Certo è che per farlo dovrei cominciarea individuare la pomposa altezza delmio gradino. n

Con lo stile secco che gli è proprio,Marco riassume in poche parole il bat-tesimo di Gesù: “In quei giorni, Gesùvenne da Nazaret di Galilea e fu battez-zato nel Giordano da Giovanni” (Mc 1,9).Il vangelista non scrive che il Signorefu battezzato con l’acqua di quel fiume,ma dentro, come un’immersione chelo avvolgeva, quasi a lasciarsi identifi-care con quel torrente.

In ebraico, la parola “Giordano” si-gnifica “Colui che scende”. Infatti quelfiume “scende” non solo perché dalNord va verso il Meridione della Terra

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Il fiume che scende porta l’acqua che dà la vitadi don Cesare Pagazzi

CHIESASOLENNITÀ In questi giorni va verso la conclusione il tempo liturgico di Natale

All’Epifania il Vescovo conferiràil Lettorato a due seminaristi

una partecipazione attiva dei fe-deli alla Liturgia della Parola. Nel-la Liturgia delle Ore gli accolitidevono provvedere alla distribu-zione dei compiti tra i fedeli e allaproclamazione del brano dellaParola di Dio. In mancanza deldiacono, è attribuito loro l’incari-co di portare il libro dei Vangelinella processione che precedel’inizio della Messa, di introdurrela liturgia del giorno, dopo il salu-to del celebrante, di proporre leintenzioni della preghiera uni-versale, e di reggere uno dei vasisacri della Comunione. In assenzadel salmista e del cantore, i lettoripotranno proclamare il salmo re-sponsoriale e dirigere il canto deifedeli. n

Il vescovo Maurizio Malvestiti e il vicario generale don Bassiano Uggè durante il pontificale dell’Epifania del 2016

L'agendadel vescovo

Sabato 6 gennaio, solennità dell’Epifania del Signore A Lodi, in Cattedrale, verso le 12 accoglie il corteo dei Re Magi e imparte la Benedizione A Lodi, in Cattedrale, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa pontificale con l’annuncio del giorno di Pasqua e il conferimento del ministero del Lettorato a due seminaristi

Giovedì 11 gennaioA Lodi, nella cripta della Cattedra-le, alle ore 18.00, presiede la Santa Messa con i Seminaristi e i loro Superiori, in prossimità della Festa di San Bassiano.

Venerdì 12 gennaioA Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 11.30 riceve il Prevosto di Lodivecchio in preparazione alla Visita Pastorale e i Sacerdoti della Città A Lodi, alle ore 18.00, benedi-ce i nuovi locali nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccor-so.

LA DIOCESI OGGI IN PREGHIERA

La Giornata missionaria dei ragazzi

II I CHIESA

mente i giovani, sui quali è decisivoil fascino di questa terra», e ha rin-graziato per la Messa nella Basilicadell’Annunciazione condivisa conla comunità locale.

Anche il giovane Marco ha ricor-dato di Nazareth «un po’ tutto. Dallacasa accogliente dei francescani al-la celebrazione eucaristica, ai limitidel commovente, davanti alla casadi Maria inglobata nel complesso della Basilica, coi canti in arabo, lati-no e italiano».

Il fotografo Sandro, “presenza”ufficiale insieme a Paolo per tuttoil pellegrinaggio, tutto seguiva e - come Maria - tutto custodendo nelcuore. n

gio del Vangelo è per la quotidianità,per ogni luogo, per ogni persona cheavviciniamo».

Il 24enne Paolo si è detto «sicu-ramente entusiasta di una vicendache non ha deluso le aspettative gio-vanili. Tra i luoghi indimenticabiliil Giordano con la memoria del bat-tesimo».

L’altra signora Laura ha eviden-ziato il punto di vista di un reporterentusiasmato per la cronaca che laTerra Santa narra circa la speranzache da essa è partita 2000 anni fa:«Israele è luogo importante per ri-trovare se stessi».

La signora Sonia ha ricordato imolti pellegrini incontrati, «special-

gnor Marco, era già stato in Israeleper turismo, ma voleva andare oltree il pellegrinaggio diocesano ne haofferto l’occasione ed ora «porto acasa la fortuna di una guida sulle strade di Cristo (padre Alliata, ndr)che aiutava a ragionare col cuore econ la testa». La moglie Emanuelaha sottolineato «la singolare graziaspirituale e culturale di questi gior-ni, con l’auspicio di trasmettere il più possibile quanto udito e visto come catechista in particolare nelservizio ai ragazzi della parrocchia».

Il signor Peppino, sindaco di Ma-leo - per la seconda volta in Terra Santa - ha richiamato le parole delCustode padre Pattom: «Il messag-

un luogo più vero rispetto a tutti glialtri» mentre il primo posto nella classifica del “buon cibo” - sempreFilippo - ha voluto assegnarlo a “Ca-sa Nova” di Nazareth, gestita dai francescani «per la pastasciutta ita-liana».

La signora Veronica, sindaco diCornovecchio, desiderava da tantotempo una visita in Terra Santa e aSan Fiorano, l’estate scorsa, senten-done parlare il Vescovo, ha avvertitouna specie di chiamata ad un itine-rario di cui è ora «contenta e ricono-scente soprattutto per il messaggiosul significato della sofferenza umana».

Il sindaco di Cerro al Lambro, si-

La sera prima del rientro da Isra-ele, nella hall dell’Hotel Grand Courtdi Gerusalemme, il vescovo Mauri-zio ha raccolto alcune testimonian-ze, brevi pensieri, per comporre “acaldo” il mosaico di una esperienzaindimenticabile. E subito dopo ha avuto luogo il festoso incontro finaletra tutti i partecipanti per lo scambiodel grazie reciproco e l’augurio vi-cendevole di continuare il pellegri-naggio nella quotidianità con più speranza per sè e per gli altri.

Ad offrire la prima riflessionedue coniugi ritornati in Terra Santadopo il pellegrinaggio di fine 2015e inizio 2016. La mamma Laura ha subito espresso la «gioia per il ritor-no sui passi del Redentore con unanovità: la conoscenza dei luoghi haconsentito di cogliere più in profon-dità l’appello ad un incontro vero con Gesù, a rafforzare la quotidianaesperienza cristiana». Per il maritoPaolo «la Terra Santa ha rappresen-tato una nuova e inaspettata im-mersione nella Incarnazione, nel farsi vicino di un Dio che ha sceltodi abitare l’umano. Irrevocabilmen-te». Per il figlio Filippo, studente diseconda media e più giovane in as-soluto tra i pellegrini, il ricordo piùtoccante «è stato il sepolcro vuoto,

Alcuni momenti del pellegrinaggio diocesano in Terra Santa; qui sopra, padre Eugenio Alliata e padre Frederic Manse con il Nunzio Apostolico, a destra insieme al vescovo Maurizio

Ritrova la Chiesa madre, i cristia-ni locali, che al vedere i pellegriniriprendono coraggio. Non si sen-tono abbandonati dai fratelli edalle sorelle nella situazione at-tuale. Hanno alle spalle i cristianiche sono venuti a confortarli.

4. Il pellegrino occidentale,che vive nel mondo globalizzatodove tutto è liquido e i valoriumani e cristiani sono ignorati,si rende conto che la vita interanon è altro che un pellegrinaggioverso la Gerusalemme futura.Nessuno rimane qui sulla terra.Tutti ci ritroveremo nella valle diGiosafat (tra il monte degli ulivie l’antica città) per il giudizio uni-versale e saremo giudicati sul-l’amore. n Padre Frederic Manse

Padre Frederic Manse, frateminore della Custodia di TerraSanta e professore dello StudiumBiblicum Franciscanum, ha gui-dato il pellegrinaggio insieme alconfratello e collega padre Euge-nio Alliata. Ecco alcune sue rifles-sioni sul “perché” intraprendereun pallegrinaggio in Terra Santa:

1. La Terra Santa custodisce lenostre radici. Se di un albero leradici sono in buona salute, arri-vano i frutti, e al contrario nullasi raccoglie se sono malate. Se ilCristianesimo dimentica di averricevuto da Gesù la parola di Dio,perde il suo vigore.

2. Il primo pellegrino è statoAbramo: Lascia la tua terra. Di-venterai una benedizione (Gene-si). Il pellegrino diventa una bene-dizione per sè, per la sua famigliae gli amici. La sua persona è unabenedizione. Il suo nome è in be-nedizione. Tutti ne parlano bene.

3. Il pellegrino va alle sorgenti,va alla fonte, beve l’acqua viva.

Frate minore della Custodia di Terra Santa, ha guidatoi lodigiani insiemeal confratello padre Eugenio Alliata

LA RIFLESSIONE Le parole di padre Manse sul significato del viaggio

Perché in Terra Santa

«Qui sono custoditele nostre radici.Se il Cristianesimo dimentica di aver ricevuto da Gesù la parola di Dio, perde il suo vigore

TESTIMONIANZE

Impressionidi unaesperienzaindimenticabile

Alcuni dei pellegrini intervistati nella visita al Patriarcato Latino con l’Arcivescovo Pierbattista Pizzaballa

I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I III

monsignor Girelli, nel suo compi-to di animatore della pace nellaTerra dove Gesù ha portato sullacroce l’inimicizia “per fare deidue un popolo solo” (Efesini). Efacendogli dono della croce raffi-gurante il buon pastore, nel ricor-do della ordinazione di monsi-gnor Miragoli, e recante il mottodi san Paolo divenuto “cabrinia-no” che è tanto incoraggiante an-che per i pastori e i fedeli di TerraSanta: ”Tutto posso in Colui chemi dà forza”. In una breve visitaalla Rappresentanza Pontificia,il Vescovo ha fatto memoria dello

storico abbraccio tra Paolo VI eAtenagora, patriarca di Costanti-nopoli, avvenuto nel 1964 inquella sede. Il pellegrinaggio hatoccato poi tante altre memorie:l’Ascensione e il Padre Nostro almonte degli Ulivi, con la sugge-stiva discesa e la tappa al santua-rio che ricorda il pianto di Gesùsu Gerusalemme e a quello dovegli Armeni apostolici custodisco-no la tomba della Madonna. Nelpomeriggio, la via Crucis nella“confusa” via Dolorosa con l’in-credibile indifferenza dei passan-ti. Infine, la consolazione di salireal Calvario e poi entrare nel SantoSepolcro, nonostante la lunga at-tesa per una “invasione” di pelle-grini russi.

5 GENNAIOA presiedere l’Eucaristia conclu-siva del pellegrinaggio è stato in-vece l’Arcivescovo PierbattistaPizzaballa, Amministratore delladiocesi patriarcale di Gerusa-lemme. Nella cappella cattolicaattigua al Santo Sepolcro hanno

concelebrato il vescovo Maurizioe i sacerdoti.

L’incontro liturgico col Croci-fisso Risorto ha dato voce al rin-graziamento a Dio per l’esperien-za compiuta dai partecipanti, conla ricarica di speranza nella vitaeterna ricevuta in dono. È veritàdecisiva, non fissazione d’altritempi. La fatica del credere deidiscepoli come ogni opposizione,persino le più esplicite, che la fe-de in Gesù ha conosciuto e cono-sce non riusciranno a spegnerelo Spirito nel cuore dei credentie nei cercatori di Dio. Ma ogni

pellegrinaggio è anche un ab-braccio alla comunità cattolica,tanto esigua numericamente, madeterminata e senz’altro confor-tata da tutta la Chiesa a custodireil nome di Gesù, insieme a tutti icristiani, nella sua terra Natale.«C’è un modo tutto nuovo per es-sere uomini e donne e viene dallaperenne novità del Risorto» - hasottolineato mons. Pizzaballa. Èrisorto, infatti, il “pastore grandedelle pecore” – ha aggiunto mons.Malvestiti – «e con lui nulla man-ca proprio quando sperimentia-mo l’oscurità dell’esistenza e del-la storia». Ad illuminare di eterni-tà il dolore e il morire «bastanoi riflessi della luce pasquale e ilriverbero del fuoco mai spentodella Pentecoste». Il pellegrinag-gio «è un mosaico, come del restola vita - ha concluso il vescovoMaurizio – e va composto insie-me fino alla fine. Del resto, Cristoè nato, morto e risorto proprioper amarci fino alla fine e chie-derci di amare sul suo esem-pio”. n

4 GENNAIO Al Getzemani il silenzio con-

sola e invita al pentimento e al-l’amore. A celebrare la Messa peri lodigiani il nuovo Nunzio Apo-stolico, monsignor Leopoldo Gi-relli (bergamasco nato nel 1953,con una prolungata esperienzain Asia quale rappresentantepontificio in Singapore e Viet-nam). All’omelia l’esortazione adaccogliere il dono della “materni-tà e paternità di Dio, mettendorealmente al centro Cristo, VerboIncarnato, Signore della storia”e ricordando ciò non saltuaria-mente bensì nell’ordinario e an-cor più “nei momenti cruciali del-l’esistenza”. È tanto significativoche l’aggettivo “cruciale” scaturi-sca dalla croce. Il Nunzio ha chie-sto preghiere per la pace in co-munione con papa Francesco. Dipace ha urgente bisogno la TerraSanta. La sfida è la reciproca ac-coglienza tra cristiani, ebrei emusulmani. Lo ha ribadito il ve-scovo Maurizio, assicurando gra-titudine, amicizia e preghiera a

IL PELLEGRINAGGIO La conclusione di una esperienza intensa, vissuta in spirito di comunione

Il fuoco mai spento del Vangelo

Nella foto qui sopra i pellegrinilodigiani alla santa Messain Getzemani con il NunzioApostolico; a destra la Messa della Risurrezione nella Basilica del SantoSepolcro e del Calvario; sottoil cielo infuocato di Gerusalemme come apparve ai nostri pellegriniall’uscita dal Museo del Libro

«Al Getzemani, per la Messa con il NunzioApostolico monsignor Girelli, il silenzio consola e invita al pentimento e all’amore

«Nella cappella attiguaal Santo Sepolcroil Vescovo e i sacerdotihanno concelebratocon l’ArcivescovoPizzaballa

IV I CHIESA I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI

Da Maleo a Milano per l’ultimosaluto a padre Francesco Bravi. Sa-bato scorso una nutrita delegazionedi malerini, familiari e amici, ha par-tecipato nella chiesa dell’Angelo invia Moscova ai funerali di padre Bra-vi dell’Ordine dei Frati Minori dellaProvincia Lombarda “San Carlo Bor-romeo”. Padre Bravi, nato a Maleo il9 febbraio del 1956, si è spento al-l’improvviso lo scorso 28 dicembrenel convento di Merate dove si tro-vava da circa un anno. Nel 2014 inoccasione della sagra malerina, l’amministrazione comunale gli aveva conferito la cittadinanza ono-

raria. L’assessore Monica Gorla e il

consigliere Lorenzo Concari hannopartecipato alle esequie in rappre-sentanza del sindaco Giuseppe Maggi che in quei giorni si trovavain Terra Santa dove nello stesso giorno è stata celebrata una Messaa suffragio di padre Bravi. Fra i tantiincarichi ricoperti da Frate France-sco infatti c’era anche quello di Visi-tatore generale della Custodia di Terra Santa.

Entrato a far parte dell’Ordinedei Frati Minori il 14 settembre 1976,il 24 maggio 1982 era stato ordinato

sacerdote. Negli anni era stato an-che coordinatore nazionale per lacura pastorale delle vocazioni e mi-nistro provinciale, quindi Vicario generale e Procuratore dell’Ordine,di nuovo Ministro provinciale e pre-sidente del Collegio dei Ministri pro-vinciali del Nord Italia.

«Sono state lodate in occasione

dei funerali le sue capacità organiz-zative, la disponibilità ad assumereresponsabilità unite sempre alla pa-catezza, al sorriso gioviale e all’ac-coglienza secondo lo spirito france-scano – ha commentato l’assessoreGorla -: ricordo il suo viso che nei tratti ispirava istintivamente sere-nità». n

A MILANO Il religioso, originario di Maleo, si è spento il 28 dicembre scorso

Il congedo terreno di padre Bravi,interprete dello spirito francescano

I funerali di padre Bravi

fatiche della vita e le normali crisio gli ostacoli che si incontrano quo-tidianamente perché non abituatia concepire il conflitto come ele-mento naturale e ineliminabile”.Per Migliorini l’incontro di lunedìprossimo è un’occasione di appro-fondimento dedicata, in realtà, nonsolo agli adulti, ma «a tutti coloroche hanno davvero a cuore i giova-ni, patrimonio decisivo per le socie-tà, tanto più per la nostra così ap-parentemente e irrimediabilmenteprotesa verso l’invecchiamento».

Per chi non potesse essere pre-sente all’incontro di lunedì 15 o vo-lesse riascoltarne i contenuti, la re-gistrazione (podcast) della relazio-ne e del dibattito sarà disponibilesulla home del sito www.radiolo-di.it. n

Daniele Novara

dei migranti. La Messa sarà anche l’occasione

per riflettere sul messaggio di PapaFrancesco Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti ei rifugiati nel quale il Santo Padre auspica possibilità più ampie di in-gresso sicuro nei paesi di destina-zione, l’incremento della concessio-ne di visti umanitari e per il ricon-giungimento familiare e chiede chemigranti e rifugiati siano messi incondizione di realizzarsi come per-sone a cui vengano garantite la li-bertà di professione e di pratica reli-giosa: L’integrazione, ha precisato,non porta a dimenticare la propriaidentità culturale ma a una maggio-re conoscenza reciproca.

di Paola Granata

Domenica 14 gennaio si celebre-rà la Giornata mondiale del migran-te e del rifugiato. L’Ufficio diocesano“Migrantes” ha proposto che, da quest’anno, l’evento si svolga a tur-no nei vari vicariati della diocesi: sipartirà con Lodi e con la parrocchiadi San Fereolo. Il programma preve-de, alle 10.30 alla chiesa del Sacro Cuore, la Messa celebrata da don Antonello Martinenghi, direttore dell’Ufficio diocesano “Migrantes”e animata dalla corale degli africanifrancofoni, con qualche canto dei latino-americani e con la presenzadelle ospiti della Casa di accoglienzafemminile San Giacomo. Seguirà unpiccolo momento conviviale e, nelpomeriggio, durante la catechesi deiragazzi, sarà presentata la figura diSanta Francesca Cabrini, patrona

Domenica 14 gennaioappuntamento nellachiesa del Sacro Cuorea Lodi con la Messae la catechesi

«In diocesi sono oltreun centinaio i migrantiaccolti nelle tre “case”del capoluogoe in alcune parrocchie

Conflitto. Istruzioni per l’uso. Ilnuovo appuntamento del Movi-mento ecclesiale di impegno cultu-rale si concentra sul tema del con-fronto-scontro tra ragazzi e adulti.L’evento è in programma per lunedì15 gennaio, come sempre alle 21,nell’aula magna del liceo Verri aLodi. Giuseppe Migliorini, presiden-te del Meic, modererà la serata chevedrà protagonista uno dei massi-mi pedagogisti italiani, Daniele No-vara, fondatore e direttore del Cen-tro psicopedagogico per la Pace ela gestione dei conflitti. Dal 2002dirige anche la rivista Conflitti. Ri-vista Italiana di ricerca e formazio-ne psicopedagogica. È autore di nu-merosi libri e pubblicazioni e haprogettato mostre interattive. Nel2012 ha sperimentato il metodomaieutico nella gestione dei litigiinfantili, con una ricerca nellescuole di Grugliasco (Torino), su uncampione di circa 500 bambini ebambine delle scuole dell’infanziae primarie: si tratta della prima ri-cerca che dimostra l’efficacia diquesto approccio rispetto a quellocorrettivo.

Novara si rivolgerà in modoparticolare ai genitori, ma ancheagli insegnanti e agli educatori echiederà loro di calarsi nel mondodei giovani, per comprendere le ra-gioni delle difficoltà di dialogo conle nuove generazioni e per traccia-re le linee guida delle possibili solu-zioni al disagio adolescenziale egiovanile, talvolta esasperato finoal punto di generare tendenze auto-lesionistiche. «È indubbio - com-menta Migliorini - che oggi ci tro-viamo di fronte ad una generazioneadolescenziale particolarmentefragile da un punto di vista emotivoe con gravi “carenze conflittuali”.Ciò spesso è dovuto ad una profon-da difficoltà a gestire le situazionicritiche, di contrarietà e di conflit-tualità. Non solo con gli adulti, matra coetanei. Sono ragazzi e giovaniche spesso convivono con difficol-tà gravi ad affrontare le comuni

LUNEDÌ 15 Col pedagogista Daniele NovaraIl confronto-scontrotra giovani e adultiall’incontro del Meic

Nella nostra diocesi sono circauna cinquantina i migranti accoltigrazie all’ospitalità offerta dalle Ca-sa di accoglienza “San Giacomo”, “Don Luigi Savarè” e “Rosa Gattor-no”. Ai centri di accoglienza straor-dinaria per chi arriva dal mare, si sono aggiunte, secondo la logica dell’accoglienza diffusa, una decinadi parrocchie che hanno messo a disposizione alcuni ambienti ospi-tando una sessantina di persone. Un’accoglienza che, in diocesi, inter-pella direttamente anche le famigliecon il progetto della Caritas “Rifu-giato a casa mia” avviato lo scorso24 dicembre. «In questi mesi do-vrebbe partire, tramite un progettoCaritas Italiana-Cei a cui abbiamoaderito, l’accoglienza di una fami-glia proveniente, con ingresso pro-tetto dai corridoi umanitari, dai campi profughi dell’Etiopia o dallaGiordania – spiega don Andrea Ten-ca, direttore della Caritas Lodigia-na-. Speriamo che i quattro verbi utilizzati da Papa Francesco per da-re alla Chiesa un programma su queste tematiche possano trovareeffetto nelle nostre comunità». n

GIORNATA DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO

Un incontro per rifletteresul tema dell’accoglienza

Il flusso dei migranti nel Lodigiano è recentemente rallentato, ma quella dei richiedenti asilo resta un’emergenza

CONFERENZA AL CARMELO SULLA TERRA SANTA

Giovedì 11 gennaio, alle ore 21,presso il Carmelo San Giuseppe diLodi, in viale Milano, fra FrancescoIelpo, Commissario di Terra Santaper l’Italia del Nord, presenteràuna serie di diapositive su “La ter-ra più amata da Dio”, per far rivive-re anni di storia attraverso il rac-conto e la salvaguardia delle gran-di opere conservate nella Terra diGesù, culla delle tre religioni mo-noteiste. Tutti sono invitati. n

CHIESA I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I V

stato segretario dei vescovi Magna-ni e Capuzzi tra il 1982 e il 1994. Dal1988 al 1994 è stato direttore delloStudio teologico del Seminario ve-scovile, dal 1985 al 2003 difensoredel vincolo del Tribunale diocesa-no, dal 1990 al 2004 direttore del-l’Istituto sacerdotale Maria Santis-sima Immacolata e San Pio X. Dal1982 fino alla sua nomina come ve-scovo è stato docente di Diritto ca-nonico negli Studi teologici riuniti

dei Seminari di Crema-Cremona-Lodi-Vigevano, dal 1994 parroco diSanta Francesca Cabrini in Lodi, dal2006 vicario foraneo della città e dal 2007 giudice del Tribunale ec-clesiastico regionale lombardo.

Al termine del pontificale, i duevescovi e i sacerdoti presenti saran-no invitati a prendere parte alla di-stribuzione della trippa sotto i por-tici del Broletto, organizzata dallaPro loco. I riti religiosi del giorno diSan Bassiano si completeranno alle16.30 con i vespri solenni. Nel po-meriggio, a riscaldare la giornata dei lodigiani, non mancheranno ra-spadüra, vin brulè e tè caldo offertisul sagrato della cattedrale. La gior-nata che impegnerà i visitatori trachiese, bancarelle e musei aperti,culminerà nel tardo pomeriggio conla consegna del Fanfullino da partedella Famiglia ludesana e delle be-nemerenze civiche da parte del-l’amministrazione comunale. n

Pace, fraternità, aiuto agli altrie apertura a tutti: sono queste le linee programmatiche per il nuovoanno dei Lavoratori Credenti che siriuniranno domani pomeriggio inparrocchia a Retegno, dopo la par-tecipazione alla celebrazione dellaMessa delle ore 17, per discutere deinuovi programmi e confrontarsi suiprogetti futuri.

«È un incontro molto importan-te per tutti noi – dichiara don Peppi-no Barbesta, fondatore dell’associa-zione -. All’inizio di questo nuovoanno vogliamo ribadire il nostro impegno per la pace, specialmentein Terra Santa da dove tutto è parti-to e da dove nasce ancora tutto. Sitratta di un appuntamento che vuo-le coinvolgere e interessare tutti gliamici dell’associazione. Abbiamobisogno che la gente partecipi e che

si unisca al nostro cammino».Dopo la celebrazione della Mes-

sa saranno fornite alcune indica-zione pratiche e verranno raccoltisuggerimenti da parte dei presentisu come costruire insieme il cam-mino verso la pace, «avendo sem-pre come punto di partenza la pre-ghiera e l’unione al Signore» precisadon Barbesta. Delle idee e dei pro-getti che domani saranno propostida realizzare in Terra Santa, ne sa-ranno selezionati e scelti alcuni acui dare priorità per rafforzare la presenza a servizio delle zone dovesono più necessarie e urgenti azioniche promuovano fraternità e pace.

Tra i progetti in programma unnuovo pellegrinaggio, probabil-mente nel mese di aprile, in TerraSanta dove i Lavoratori Credenti sisono recati anche il mese scorso,

mento di condivisione. Sono due i progetti che quest’an-

no saranno sostenuti in modo parti-colare dal Fondo di solidarietà “LaDimora”, nato in ricordo di GaetanoCigognini: il primo riguarda i ragazziche, con l’iniziativa dell’Ac GiovaniAl vedere la stella…, vorranno parti-re per Betlemme e mettersi a servi-zio per dieci giorni dell’Hogar NinoDios, casa di accoglienza per bambi-ni disabili gestita dalle religiose e dai religiosi della Famiglia del VerboIncarnato. Il secondo progetto so-sterrà l’esperienza di ospitalità pro-mossa nella notte di Natale dall’Acdi Casalpusterlengo: tre famiglie fa-ranno rete per aiutare un profugoin possesso di tutti i documenti, ospitandolo in casa, assicurandoglipranzo e cena e affiancandolo nellosvolgimento di alcune mansioni. n

visitando, in questa occasione, tut-te le postazioni dell’associazione dacui vengono quotidianamente sparsi semi di giustizia e di bontà:dall’asilo di Jenin (che riunisce bambini musulmani, cristiani ed ebrei) a Gaza, da Nazareth alla scuo-la materna nei pressi del campo-profughi di Haida fino alla casa perminori disabili a Betlemme.

«Abbiamo aperto questo nuovoanno pregando per la pace, con larecita del Rosario il primo gennaioal Santuario della Pace di Lodi. Lastrada maestra è segnata – ribadi-sce don Barbesta-. Rifletteremo in-sieme su come continuare a percor-rerla e su come realizzare nuovi progetti, con la volontà di fare an-cora di più e meglio dello scorso anno». n Paola Granata

DOMANI A RETEGNO L’associazione inaugura il nuovo anno di attività

I Lavoratori Credenti si incontranoper preparare nuovi percorsi di pace

L’Azione cattolica diocesana do-mani ricorderà Gaetano Cigognini,presidente dell’associazione dal 1998, morto il 4 gennaio 2005.

L’appuntamento è fissato per leore 17 alla Casa della Gioventù a Lo-di. Durante l’incontro La Dimora-Ac-cogliere oggi sarà presentato il pro-getto “Protetto” dell’Ac di Casalpu-sterlengo e, successivamente, MartaDanelli, studentessa all’Universitàa Bologna, racconterà la sua espe-rienza di servizio civile presso unadelle case della Comunità Papa Gio-vanni XXIII. Alle 18.15 ci sarà la pos-sibilità di partecipare alla Messa chesarà celebrata da don Luca Pomati,assistente diocesano Ac, da don Ro-berto Abbà, assistente diocesano ACR e da don Simone Ben Zahra, as-sistente diocesano MSAC. Seguiràuna cena di fraternità per un mo-

INCONTRO Domani la presentazione a Lodi

I progetti de La Dimorain memoria di Cigognini

«Nella santa Messavigilare di giovedì 18monsignor Malvestiticonsegnerà i decretidella visita pastoralea Casalpusterlengo

19 GENNAIO Sarà monsignor Miragoli, neo presule di Mondovì, a concelebrare il pontificale del patrono

San Bassiano con il vescovo Egidio

di Angelika Ratzinger

Tornerà nella sua Lodi da ve-scovo per celebrare il solenne pon-tificale di San Bassiano. Venerdì 19gennaio monsignor Egidio Miragolipresiederà la Messa delle 10.30 incattedrale, concelebrata dal vesco-vo di Lodi Maurizio Malvestiti. Giàparroco per ben 23 anni della par-rocchia di Santa Francesca Cabriniin Lodi e storico docente di Dirittocanonico del Seminario vescovile,monsignor Miragoli ha preso pos-sesso come vescovo della diocesidi Mondovì l’8 dicembre scorso e apoco più di un mese di distanza faràritorno nella diocesi in cui è statoincardinato nel 1979.

Il pontificale del 19 sarà prece-duto dalla santa Messa vigiliare peril santo patrono di Lodi e della dio-cesi. L’appuntamento è per giovedì18 gennaio, alle 21. Durante la fun-zione monsignor Malvestiti conse-gnerà i decreti della visita pastoraleal vicariato di Casalpusterlengo.

Il giorno successivo, alle 10, nel-la cripta della cattedrale, la munici-palità renderà omaggio all’urna delsanto patrono di Lodi e della dioce-si. Il corteo delle autorità scenderàin duomo da piazza Broletto. Segui-ranno i discorsi ufficiali, in partico-lare quello di Sara Casanova che vive la sua prima festa patronale come sindaco. Alle 10.30 avrà iniziola celebrazione eucaristica, presie-duta da monsignor Miragoli e con-celebrata da monsignor Malvestiti.

Monsignor Miragoli è stato pro-clamato vescovo di Mondovì l’11 no-vembre scorso. Per la diocesi di Lodiha ricoperto numerosi incarichi. È

Il pontificale di San Bassiano dello scorso anno; sotto monsignor Egidio Miragoli, vescovo lodigiano di Mondovì

Ossago in preghiera con laMater Amabilis per gli ammalati.Mercoledì 10 gennaio riprende,dopo le festività natalizie, la con-sueta santa Messa dedicata agliammalati presso il santuario del-la Mater Amabilis di Ossago Lodi-giano. Ma non si tratta di un’oc-casione “solitaria”. È un percorsoinfatti quello compiuto dai fedeliche ogni mese vivono un momen-to di preghiera specialmente de-dicato alla persone fragili e biso-gnose.

«La santa Messa dedicata agliammalati la celebriamo presso ilnostro santuario ogni primo mer-coledì del mese – spiega il parro-co don Alessandro Lanzani -, inquesto caso, essendoci state lefeste nei giorni scorsi, abbiamoposticipato l’appuntamento al se-condo mercoledì del mese, dun-que il 10 gennaio; il programmaprevede la recita del santo Rosa-rio alle ore 15.30 – precisa donLanzani – e a seguire, alle ore 16,la celebrazione della santa Messada me presieduta: al termine, ver-rà impartita la benedizione euca-ristica nella forma lourdiana e lasupplica al simulacro miracolosodella Mater Amabilis». Sarà pre-sente un sacerdote per le confes-sioni.

Per chi volesse partecipare èpossibile anche usufruire dei po-sti auto nel cortile adiacente del-la chiesa, l’antico santuario dedi-cato alla Mater Amabilis. n

MERCOLEDÌLa Messaper i malatial santuariodi Ossago

DOMANI INCONTRO DELLA PRO SACERDOTIO

Domani, domenica 7 gennaio,alle ore 16 nella Chiesa della Pacein Lodi si terrà l’incontro mensiledi preghiera della Pro Sacerdotio. n

Le celebrazioni seguirannola tradizione con il salutodelle autorità in criptae la solenne celebrazionenella cattedrale gremita

VI I CENTROMISSIONARIO I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI

eletto, sono di altre religioni. Adifferenza però dei capi religiosie politici di Israele hanno colto isegni dei tempi e sono partiti. Conloro, è cominciato il movimentodi tutti gli uomini e donne dellastoria verso il Salvatore.

Oro, incenso e mirra sono i do-ni per il re, centro della loro fede,ma il regalo più bello è il loro pel-legrinaggio dall’est per venire atrovarlo. Alcuni dicono dalla Per-sia, ma magari anche dall’India,dalla Cina... Forse è solo una storiain voga ai tempi di Gesù, per volerdare un messaggio a tutti.

Il bambino che vengono adadorare è anche lui dell’est, èorientale. È un re umile e comple-tamente indifeso, che deve subitoscappare in braccio a papà emamma per non essere ucciso daipotenti del momento.

La luce della stella ha illumi-nato questi saggi ed i pastori, isemplici e gli emarginati, ma haaccecato la mente dei grandi capi,infingardi e truculenti. I primimartiri sono ancora i più piccoli.

I magi alla fine tornano nei lo-ro paesi con la gioia nel cuore adannunciare che nell’universo, inmezzo a tutti i popoli, di tutte lefedi, di tutte le religioni, c’e’ lapresenza di questo bambino, iner-me ma centro propulsore di spe-ranza e di vita nuova per tuttal’eternità.

E noi che abbiamo accoltoquesto bambino ed il suo messag-gio come centro ed obiettivo dellanostra vita vogliamo camminarecome i magi là dove ci porta lastella delle sue beatitudini. Il do-no, allora, è la condivisione dellagioia, nella fratellanza universale,ciascuno di noi portatore di lu-ce. n

vita nel malaffare; il malato incerca di qualche spicciolo per ac-quistare i medicinali; il poveroche ha bisogno di cibo e di un tet-to per ripararsi... Sì è vero, ma infondo c’è anche bisogno del sensodella misura, ce n’è proprio tantobisogno. La misura nel saper trat-tare i problemi e non limitarli allapropria ristretta realtà. La misuranel gestire i piccoli o grandi poteriche ci sono affidati, perché a uncerto punto tutti ne dovremo ren-dere conto. La misura nell’utiliz-zare le parole e le immagini e ren-dere così la comunicazione piùvera e capace di sviluppare la ve-rità e l’impegno. La misura nel-l’utilizzare le risorse della naturae non pensare di poterla sfruttaretutta per sé. La misura per capirela realtà e agire in essa con com-petenza e efficacia. La misura pernon occupare tutto e lasciarequello spazio che è proprio di Dio,alla sua presenza di Padre di Mi-sericordia, di Verbo della Vita, chenella sua onnipotenza potrebbeforzare le situazioni e generare unsalto, ma che nell’ordinario chie-de di leggere la sua presenza, conmisura, nella storia di ogni giorno.Sì, i congolesi e il Congo hannobisogno di una misura colma estraboccante di pace e di nuovasperanza per costruire uniti il fu-turo. La misura di un Dio che si èfatto uomo per salvarci. questamisura è il dono, nella reciprocità.

Padre Franco Mella Missionario PimeHong Kong e Cina. I Magi dell’oriente non sono re,ma saggi veggenti.

Hanno visto una stella, la stel-la del re dei Giudei che li ha chia-mati. Non appartengono al popolo

le vedo, come le immagino, alcunediciamo per certi versi deludono,altre, invece, al contrario, sonosorprendenti. Ma resta sempre ilSignore a giudicare.

Voglio parlare di chi delude:sono persone che io vedo comedei discepoli, dei futuri bravi cri-stiani, e che poi invece mostranoincoerenza, e questo mi fa pensa-re che è necessario un camminoe che qui la Chiesa, noi, i cristianiforse dobbiamo darci maggior-mente da fare nell’accompagnarei fratelli nella fede, e non dareniente per scontato, così come noisiamo stati educati da piccoli acrescere nella fede e anche nellamorale. Il secondo aspetto di que-sta disillusione l’ho verificatoquando, incontrando della gente,alcune persone considerate “ma-late mentali”, ad esempio scartatedalla società di qui ma anche danoi, ho dovuto rendermi contoche invece queste persone sonoun valore; ad esempio, una donnaepilettica, caduta nel fuoco, emar-ginata dalla famiglia, cacciatadalla società, data in sposa a unmarabut che ha il potere di cac-ciare gli spiriti, che sono conside-rati la causa dell’epilessia, questaqui un giorno mi dice, mi raccontache lei quando viene alla missio-ne, non viene per chiedere i soldiil sabato mattina, ma per spiegareche quando esce dalla chiesa ladomenica mattina è in pace, per-ché ha sentito le letture, la predi-ca, le preghiere in zerma, e lei vaa casa in pace, e adesso lei nonpuò vivere come si fa qui, non puòmostrarsi cristiana, ma deve es-sere musulmana perché vive nelvillaggio dove riceve solo gli aiutimusulmani. Noi, quando abbiamovisto questa cosa qui, da “malatamentale”, l’avremmo valutata co-me approfittatrice, in realtà veni-va per il Signore. Il che mostra lanostra facilità a osservare, a giu-dicare dall’esterno ma a non com-prendere il mistero.

Ecco i due doni che ho ricevu-to qui: due sfaccettature che misembra di avere ricevuto e checerco di utilizzare.

Don Roberto Ponti Missionario Paolino Rep. Democratica del CongoPensare ad un dono dal nostropunto di vista “missionario”: maun dono da ricevere o un dono daoffrire? Forse è proprio nella pos-sibilità di essere capaci di riceve-re e a sua volta di ridare, che sipuò meglio vivere il dono e in par-ticolare quello che ritengo possaessere “il dono” necessario allasituazione che vive ormai da tem-po il Congo-Kinshasa. È vero chesi potrebbe restare sul concretoe chiedere qualcosa per risolvereun problema immediato. E quantiproblemi immediati si presentanoogni giorno, qui come ovunque:la vedova che deve far crescere estudiare i figli; il giovane senzalavoro che rischia di gettare la sua

Quattro missionari lodigiani,in terre diverse, si sono improvvi-sati re Magi, e prima ancora didomandarsi cosa portare in dono,al Cristo espressione dell’umanitàintera, si sono interrogati su cosa,a propria volta, hanno per primiricevuto dalla loro esperienzamissionaria.

Don Davide Scalmanini Missionariofidei donum in NigerIl dono che ho ricevuto, l’espe-rienza forse più forte della miavita: pensavo di essere una perso-na migliore, e il Niger mi ha aiuta-to a spogliarmi di parecchie cosedi me stesso e scoprire che in fon-do devo fare ancora un camminopersonale fortissimo. Questa è lacosa più grande che il Niger miabbia dato.

Don Domenico Arioli Missionariofidei donum in NigerTra un dono ricevuto e un donofatto, io preferisco parlare del do-no ricevuto perché sui doni fattisolo il Signore riesce a valutare.Tra i doni ricevuti, vorrei parlaredi due, che poi è uno solo: in realtàè il dono del ridimensionamento,come se il Signore ogni tanto miridimensionasse.

Da una parte, ho ricevuto quiil dono di ridimensionare la miafede, il dono di riuscire a non cre-dermi appartenente a chi ha laverità in tasca: l’incontro-scontrocon l’Islam ci obbliga ad esseresemplici e ad essere umili.

E in questa chiave veramentesono stato aiutato perché istinti-vamente sarei spinto ad una spe-cie di apologetica della fede e aconvincere gli altri con la logica.In questo contesto, come ho rice-vuto questi doni? Il primo è quellodell’accoglienza, della stima dellagente, degli affetti anche, ma inquanto credente. Qui la gente miaccoglie in quanto credente, inquanto uomo di Dio, persona alservizio del Signore. È questo cheho imparato nel tempo. Certo, mivedono anche come un bianco,come un erede, un complice deicoloni, e questa è una storia chenon finirà mai, soprattutto oggi.D’altra parte però io ho ricevutoproprio questa accoglienza chemi ha anche aiutato ad essere co-erente, fedele alla mia fede, fedeleal Signore e fedele anche a questamissione di testimonianza che miè chiesta qui in Niger.

Secondo aspetto di questostesso dono è che mi sono resoconto che, cammin facendo, hodovuto ricredermi su tante perso-ne. Detto in altre parole, significache le persone che vengono attor-no a me non sono sempre come io

Prima di domandarsi cosa portare in dono si sono interrogati su cosa hanno per primi ricevuto dalla loro esperienza

Un altorilievo in marmo raffigurante l’adorazione dei Magi nella chiesa di San Bassianoa Pizzighettone; qui sotto,dall’alto in basso don Davide Scalmanini, don Domenico Arioli, don Roberto Ponti e padre Franco Mella, missionari lodigianiagli angoli del mondo

COME RE MAGI Quattro sacerdoti lodigiani, impegnati in terre diverse, celebrano la loro Epifania

I doni fruttuosi della missione

CHIESA I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI I VII

LE COMMEMORAZIONI Il sacerdote a soli 42 anni morì in un tragico incidente stradale sulla Mantovana

Una vita per il Movimento Apostolico Ciechi:don Giovanni Brugnani a 50 anni dalla morte

di distanza dall’abitazione nella quale 24 anni prima era nato don Carlo Gnocchi. Entrato nel Semina-rio di Lodi, fu consacrato prete il 2aprile 1949. Il vescovo lo inviò vica-rio parrocchiale all’Ausiliatrice di Lodi, dove lavorò con slancio tra i giovani, tanto che fu nominato di-rettore della Casa della gioventù e

iniziò le pratiche per l’edificazionedell’attuale struttura. Divenne par-roco di Caviaga dal 1957 al 1960.

Poi iniziò a dedicarsi completa-mente ai non vedenti, nella “Crocia-ta” fondata in Italia da Maria Mottacon il sostegno dei lodigiani PeppinoSemenza e don Bruno Vignati. Il Mo-vimento Apostolico Ciechi assorbì

a tempo pieno l’attività di don Bru-gnani, che promosse l’associazionein tutta Italia, fondando gruppi in 70diocesi e raggiungendo gli ottomilaiscritti.

Ottenne dal vescovo la possibili-tà di tornare a fare il parroco, e svol-se il suo apostolato a Guardamigliodal 1965 al 1968, ma venne richia-mato al Mac affinché tornasse a la-vorare a tempo pieno tra i non ve-denti d’Italia. Morì prima di poter fare ritorno a Roma, nel citato tragi-co incidente stradale del 12 gennaio1968.

Le commemorazioni lodigianeA distanza di cinquant’anni la figuradi monsignor Brugnani sarà ricor-data sia a livello diocesano che nelleparrocchie dove ha prestato il pro-prio apostolato.

Si incomincia martedì 9 gennaio,alle ore 17, nella chiesa parrocchialedi Caviaga (dove don Brugnani fu parroco dal 1957 al 1960): il parrocodon Roberto Arcari celebrerà una Messa di suffragio.

Venerdì 12 gennaio, alle ore 21,nella sala consiliare di San Colom-bano al Lambro (località di nascitadi don Brugnani) verrà tenuta la commemorazione. Il programma prevede il saluto della municipalità,l’introduzione del parroco don Ma-rio Cipelli e la relazione di FerruccioPallavera, autore del volume “DonGiovanni Brugnani e il MovimentoApostolico Ciechi”.

Sabato 13 gennaio, sempre a SanColombano al Lambro, alle ore 17.30in chiesa parrocchiale sarà celebra-ta una Messa di suffragio, presiedu-ta da don Pierluigi Bolzoni parrocodi Guardamiglio (dove don Brugnanifu parroco dal 1965 al 1968).

Il Movimento Apostolico Ciechidella diocesi di Lodi ricorderà il sa-cerdote domenica 14 gennaio, conun evento intitolato “Una vita peril Mac”, che si snoderà in due mo-menti. Alle ore 11 in cattedrale saràcelebrata una Messa presieduta dadon Bassiano Uggè vicario generaledella diocesi, e concelebrata dall’as-sistente nazionale del Mac don Al-fonso Giorgio e dagli assistenti dio-cesani del Mac. Alle ore 15, in Semi-nario si svolgerà l’evento “La vita el’opera di don Giovanni Brugnani”,con alcune testimonianze di chi l’haconosciuto. Interverranno il vesco-vo monsignor Maurizio Malvestitie il presidente nazionale del Mac Michelangelo Patanè. Moderatore:il giornalista Ferruccio Pallavera. n

Ore 11.00: IN CATTEDRALE: SANTA MESSA presieduta da Don Bassiano Uggè, Vicario Generale della Diocesi di Lodi, e concelebrata da don Alfonso Giorgio, Assistente Nazionale, e dagli Assistenti Diocesani del MAC

Ore 15.00: IN SEMINARIO: LA VITA E L’OPERA DI DON GIOVANNI BRUGNANI testimonianza di chi lo ha conosciuto interverrà Monsignor Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi e il Presidente Nazionale del MAC Michelangelo Patané

moderatore: Dottor Ferruccio Pallavera, direttore de “Il Cittadino” e autore del Libro “Don Giovanni Brugnani e il Movimento Apostolico Ciechi” Editrice AVE

MOVIMENTO APOSTOLICO CIECHI

Una Vita

DOMENICA 14 GENNAIO 2018 A LODI

Ricordando DON GIOVANNI BRUGNANI a 5 0 a n n i d a l l a s u a m o r t e 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tel. 0371.544200

GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMM

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. SeveroPresent. del SignoreS. BiagioS. GilbertoS. AgataS. Paolo Miki e c.S. RiccardoS. Girolamo EmilianiS. SabinoS. ScolasticaB. V. di LourdesS. Benedetto di A.S. BenignoLe CeneriS. FaustinoS. GiulianaSs. Sette FondatoriI QuaresimaS. MansuetoS. GiacintaS. Pier DamianiCattedra di S. PietroS. PolicarpoS. ModestoII QuaresimaS. AlessandroS. Gabriele d. A.S. Romano

GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL

Pasqua di RisurrezioneLunedì dell’AngeloS. SistoS. Francesco MartoS. IreneS. Pietro da VeronaS. ErmannoDivina MisericordiaAnnunciazioneS. PalladioS. StanislaoS. ZenoS. ErmenegildoS. LambertoS. AbbondioS. BernardettaS. AcacioS. GaldinoS. LeoneS. AnicetoS. AnselmoS. GaioS. GiorgioS. FedeleS. MarcoS. CletoS. ZitaS. Luigi di MontfortS. Caterina da SienaS. Pio V

MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMG

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. Giuseppe LavoratoreS. AntoninoSs. Filippo e GiacomoSs. Silvano e C.S. GottardoB. Rosa GattornoS. DomitillaB. V. di PompeiS. PacomioS. GiobbeS. Ignazio da LàconiS. PancrazioAscensioneS. MattiaS. IsidoroS. Luigi OrioneS. Pasquale BaylonS. Giovanni I S. Celestino VPentecosteS. C. Magallanes e C.S. Rita Da CasciaS. Desiderio Maria AusiliatriceDedic. della CattedraleS. Filippo NeriSS. TrinitàLodovicoS. MassiminoS. Giovanna d’ArcoVisitazione B. V. Maria

VSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

S. Annibale di FranciaSs. Marcellino e PietroCorpus DominiS. QuirinoS. BonifacioS. NorbertoS. Antonio M. GianelliSS. Cuore di GesùCuore Imm. di MariaS. LandericoS. BarnabaS. OnofrioS. Antonio da PadovaS. EliseoS. VitoSs. Quirico e GiulittaS. RanieroS. GregorioS. RomualdoS. Giovanni da MateraS. Luigi GonzagaS. PaolinoS. Giuseppe CafassoNatività di S. G. BattistaS. MassimoS. Josemaria EscrivàS. CirilloS. Vincenza GerosaSs. Pietro e PaoloSs. Primi Martiri di Roma

LMMGVSDLMMGVSDLMM G VSDLMMG VSDLMM

S. Maria Madre di DioSs. Basilio e Gregorio Ss. Nome di GesùS. Angela da FolignoS. EdoardoEpifania del SignoreBattesimo di Gesu’S. SeverinoS. MarcellinoS. Gregorio di NissaS. IginoS. ArcadioS. IlarioS. FeliceS. MauroS. MarcellinoS. Antonio abateS. MargheritaS. BassianoS. SebastianoS. AgneseS. Vincenzo martireS. EmerenzianaS. Francesco di SalesConversione S. PaoloSs. Tito e TimoteoS. Angela MericiS. Tommaso d’AquinoS. Sulpicio S. MartinaS. Giovanni Bosco

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. FeliceS. Angela della CroceS. CunegondaIII QuaresimaS. VirgilioS. VittorinoSs. Felicita e PerpetuaS. Giovanni di DioS. Francesca RomanaS. Simplicio IV QuaresimaS. InnocenzoS. CristinaS. MatildeS. ZaccariaS. EribertoS. PatrizioV QuaresimaS. GiuseppeS. MartinoS. BenedettaS. LeaS. TuribioS. Caterina di SveziaDomenica delle PalmeSs. Baronzio e DesiderioS. RupertoS. Stefano HardingGiovedì SantoVenerdì SantoSabato Santo

calendario 2018gennaio Febbraio Marzo aprile Maggio giugno

0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19

Tel. 0371.544200

GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMM

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. SeveroPresent. del SignoreS. BiagioS. GilbertoS. AgataS. Paolo Miki e c.S. RiccardoS. Girolamo EmilianiS. SabinoS. ScolasticaB. V. di LourdesS. Benedetto di A.S. BenignoLe CeneriS. FaustinoS. GiulianaSs. Sette FondatoriI QuaresimaS. MansuetoS. GiacintaS. Pier DamianiCattedra di S. PietroS. PolicarpoS. ModestoII QuaresimaS. AlessandroS. Gabriele d. A.S. Romano

GVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

DLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDL

Pasqua di RisurrezioneLunedì dell’AngeloS. SistoS. Francesco MartoS. IreneS. Pietro da VeronaS. ErmannoDivina MisericordiaAnnunciazioneS. PalladioS. StanislaoS. ZenoS. ErmenegildoS. LambertoS. AbbondioS. BernardettaS. AcacioS. GaldinoS. LeoneS. AnicetoS. AnselmoS. GaioS. GiorgioS. FedeleS. MarcoS. CletoS. ZitaS. Luigi di MontfortS. Caterina da SienaS. Pio V

MMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMG

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. Giuseppe LavoratoreS. AntoninoSs. Filippo e GiacomoSs. Silvano e C.S. GottardoB. Rosa GattornoS. DomitillaB. V. di PompeiS. PacomioS. GiobbeS. Ignazio da LàconiS. PancrazioAscensioneS. MattiaS. IsidoroS. Luigi OrioneS. Pasquale BaylonS. Giovanni I S. Celestino VPentecosteS. C. Magallanes e C.S. Rita Da CasciaS. Desiderio Maria AusiliatriceDedic. della CattedraleS. Filippo NeriSS. TrinitàLodovicoS. MassiminoS. Giovanna d’ArcoVisitazione B. V. Maria

VSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVSDLMMGVS

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

S. Annibale di FranciaSs. Marcellino e PietroCorpus DominiS. QuirinoS. BonifacioS. NorbertoS. Antonio M. GianelliSS. Cuore di GesùCuore Imm. di MariaS. LandericoS. BarnabaS. OnofrioS. Antonio da PadovaS. EliseoS. VitoSs. Quirico e GiulittaS. RanieroS. GregorioS. RomualdoS. Giovanni da MateraS. Luigi GonzagaS. PaolinoS. Giuseppe CafassoNatività di S. G. BattistaS. MassimoS. Josemaria EscrivàS. CirilloS. Vincenza GerosaSs. Pietro e PaoloSs. Primi Martiri di Roma

LMMGVSDLMMGVSDLMM G VSDLMMG VSDLMM

S. Maria Madre di DioSs. Basilio e Gregorio Ss. Nome di GesùS. Angela da FolignoS. EdoardoEpifania del SignoreBattesimo di Gesu’S. SeverinoS. MarcellinoS. Gregorio di NissaS. IginoS. ArcadioS. IlarioS. FeliceS. MauroS. MarcellinoS. Antonio abateS. MargheritaS. BassianoS. SebastianoS. AgneseS. Vincenzo martireS. EmerenzianaS. Francesco di SalesConversione S. PaoloSs. Tito e TimoteoS. Angela MericiS. Tommaso d’AquinoS. Sulpicio S. MartinaS. Giovanni Bosco

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31

S. FeliceS. Angela della CroceS. CunegondaIII QuaresimaS. VirgilioS. VittorinoSs. Felicita e PerpetuaS. Giovanni di DioS. Francesca RomanaS. Simplicio IV QuaresimaS. InnocenzoS. CristinaS. MatildeS. ZaccariaS. EribertoS. PatrizioV QuaresimaS. GiuseppeS. MartinoS. BenedettaS. LeaS. TuribioS. Caterina di SveziaDomenica delle PalmeSs. Baronzio e DesiderioS. RupertoS. Stefano HardingGiovedì SantoVenerdì SantoSabato Santo

calendario 2018gennaio Febbraio Marzo aprile Maggio giugno

Era nevicato qualche giorno pri-ma, la strada non era stata ripulitadalla neve, che nel frattempo era ghiacciata. L’11 gennaio 1968 don Brugnani guidava la sua automobilesulla strada Mantovana, diretto daSan Colombano a Guardamiglio. Procedeva, come era solito fare, a velocità elevata. Arrivato in prossi-mità del ponte di Lambrinia la Wolkswagen, a trazione anteriore,lo tradì. La vettura, a causa del-l’asfalto coperto da un manto ghiac-ciato, iniziò a sbandare. Il sacerdoteperse il controllo, e dopo un centina-io di metri percorsi zigzagando, an-dò a cozzare contro un autotreno che proveniva dalla direzione oppo-sta. Nell’urto l’auto di don Brugnanivenne sbalzata violentemente sulciglio della strada, dove prese fuocoper lo scoppio del serbatoio della benzina. Immediatamente l’autistadell’autotreno, a rischio della pro-pria vita, riuscì a estrarre dalle la-miere in fiamme il corpo esanime didon Giovanni. Le sue condizioni ap-parvero subito gravissime. Lo porta-rono d’urgenza prima in ospedale aCasalpusterlengo, poi a Lodi. Morìl’indomani, il 12 gennaio 1968.

Un’esistenza dedicata ai ciechiAveva dedicato la sua esistenza ainon vedenti. Don Giovanni Brugna-ni nacque a San Colombano al Lam-bro il 26 maggio 1926 a pochi metri

Gli eventi che gli sono stati dedicati si snoderanno dal 9 al 14 gennaio e saranno tenuti a Lodi, S. Colombano al Lambro e Caviaga

di Ernesto Danelli

Attendere il capodanno a Sottoil Monte facendo memoria di cin-quant’anni di cammino in nome del-la Pace è stato il pensiero di una de-cina di lodigiani che hanno deciso– insieme al vescovo Merisi - di per-correre i quattro chilometri, inter-vallati da momenti di riflessione epreghiera, che hanno caratterizzatola 50ª Marcia nazionale per la Paceorganizzata da Pax Christi, AzioneCattolica e Caritas Italiana nel paesebergamasco. Tutto partì da qui adopera di un gruppo di giovani che decise di porre gesti alternativi persegnare che un’altra strada era per-corribile rispetto a quella che ineso-rabilmente portava verso i conflittie violenza. Lo fecero insieme a per-sone del calibro di monsignor Bet-tazzi, anche oggi presente e combat-tivo, e Turoldo.

La serata è stata l’occasione perrendersi conto del cammino fatto e

nello stesso tempo lasciarsi guidareverso nuove sfide dal messaggio dipapa Francesco, che invita a guar-dare in modo nuovo a migranti e rifugiati, in quanto uomini, donnee bambini che cercano la Pace.

Con il solito sguardo concreto eprofetico si è visto il volto di una chiesa sobria, esperta di dialogo, ca-pace di imparare dai suoi errori e perquesto credibile, come ci ha ricorda-to Lidia Maggi pastora della ChiesaBattista. Una Chiesa profetica per-ché non si ferma alla lamentela maporta in profondità le aspirazioni profonde ed è capace di avere e direvisioni di futuro.

Con questa consapevolezza so-no state percorse quattro tappe

La prima ha focalizzato l’atten-zione sulla realtà di un Popolo in cammino, dove la Chiesa non si puòsentire estranea ai 250 milioni di migranti e 22 milioni di rifugiati pre-senti nel mondo. Una chiesa disar-mata, povera che vive una profonda

solidarietà con questa grande fettadi umanità.

La seconda tappa ha voluto por-re l’accento sul desiderio di vita mi-gliore che accomuna ogni uomo. Inquesto rientra la legittima aspira-zione al lavoro e all’istruzione, al ricongiungimento familiare e allasoddisfazione dei diritti di ciascuno.

Nella terza tappa si è voluto fareun esercizio di dialogo ecumenicoe interreligioso accogliendo anchela testimonianza di un medico mu-sulmano di origine siriana che da oltre trent’anni opera sul territoriopromuovendo la cultura dell’incon-tro.

Infine a Sotto il Monte, terra na-tale di S. Giovanni XXIII, è stato il momento della denuncia. E’ stato detto un forte no al mercato delle armi e si è fatto appello alla ricon-versione dell’industria bellica pre-sentando il caso imbarazzante dellaRwm di Iglesias, che alimenta guer-re come quella nello Yemen. Si è vo-

luto esplicitamente dichiarare la contrarietà all’invio dell’esercito ita-liano al confine del Niger, come azione che non può portare alla Pa-ce e che si presenta come l’ennesi-mo muro destinato a crollare di fronte al movimento epocale dellemigrazioni.

La Celebrazione Eucaristica,presieduta dal vescovo di Bergamomonsignor Francesco Beschi, ha concluso la serata facendo appello

alla coscienza personale, sociale ecomunitaria perché la pace non siadata per scontata con visioni ridut-tive alla sfera privata o consideran-do inevitabili conflitti a volte ritenu-ti perfino giusti.

Proprio in primis dalla comunitàcristiana si attendono gesti quoti-diani di accoglienza, protezione, promozione e integrazione per cam-minare con quanti cercano vera-mente la Pace. n

L’EVENTO Era organizzata da Pax Christi, Azione Cattolica e Caritas Italiana

Anche i lodigiani alla marcia della pacesvoltasi a Capodanno a Sotto il Monte

Alcuni lodigiani presenti alla marcia della pace, ripresi con il vescovo Merisi

Busto di don Giovanni Brugnani nel cimitero di S.Colombano al Lambro

VIII I DIOCESIDIMILANO I SABATO 6 GENNAIO 2018 I IL CITTADINO DI LODI

ambienti di vita delle persone. Perquesto motivo abbiamo bisogno diun Sinodo: non per costruire un pro-getto migliore, non per sviluppare

re le sue strutture, a riprogrammarei ritmi e gli stili delle sue azioni, a rivedere l’organizzazione della suapresenza sul territorio e dentro gli

La basilica di Sant’Ambrogio, dobe il 14 gennaio si terrà il Sinodo minore

ranno presenti numerose autoritàin rappresentanza della Giunta co-munale e dei Consigli comunale eregionale e gruppi folkloristici. Co-stumi d’epoca per il Corteo dei Ma-

«Il lavoro: dimensione umana e dimensione spiri-tuale» è il tema della Giornata di studio promosso dalCentro Studi di Spiritualità della Facoltà teologica del-l’Italia settentrionale, in calendario giovedì 11 gennaiopresso la Sala convegni della Facoltà (piazza Paolo VI6, Milano). Il programma prevede dopo l’introduzione(9.15-9.30) la relazione dell’onorevole Savino Pezzotta,già deputato e segretario nazionale della Cisl, su «Illavoro, luogo privilegiato della testimonianza dei cri-stiani». Dopo l’intervallo, alle 10.45, su «Il lavoro, unamissione che Dio ha affidato all’uomo», prenderà laparola il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dellaConferenza Episcopale Italiana. Alle 11.30 seguirà ildibattito, tra le 12.30 e le 13 le conclusioni. Dopo lacaduta delle ideologie del Novecento, anche la rifles-sione filosofica sul senso, lo scopo e la dignità del lavo-ro umano sembra essersi estenuata. E ciò conferma

chissà quali grandi piani strategici,quanto piuttosto per migliorare lanostra disponibilità all’ascolto, al riconoscimento dell’azione dello Spirito; per ammorbidire le rigiditàe le dinamiche inerziali di una isti-tuzione che può vantare secoli di tradizione appassionata del Vange-lo, ma che sperimenta le paure para-lizzanti del nuovo contesto cultura-le e sociale. Saremo tutti radunati eattratti dall’unica forza in grado divincere le resistenze e le paure, an-che le più pervicaci, degli uomini edella storia: la forza della croce di Gesù, il Cristo di Dio. È questa la Chiesa dalle genti che Milano vuoleessere: un popolo di persone attrat-te dal miracolo di un Dio che ci amasino alla croce. Nessuno può manca-re all’appuntamento. Per gustare econdividere la gioia di essere, anchea Milano, Chiesa dalle genti. n

DOMENICA 14 GENNAIO La celebrazione è stata voluta dall’arcivescovo Delpini

Chiesa dalle genti, in Sant’Ambrogioper l’apertura del “Sinodo minore”

gi forniti dalla Casa d’arte Fiore. Aconclusione delle solenni celebra-zioni dell’Epifania la Messa ve-spertina con l’esposizione delle re-liquie dei Magi. n

Oggi, sabato 6 gennaio, nellaSolennità dell’Epifania del Signore,l’Arcivescovo di Milano, monsignorMario Delpini, presiederà alle ore11 il Pontificale in Duomo. La cele-brazione sarà trasmessa in direttada Chiesa Tv (canale 195 del digita-le terrestre) e www.chiesadimila-no.it. Radio Mater manderà in ondal’omelia dell’Arcivescovo in differi-ta alle 20.30. Alle ore 16 di oggi,sempre in Duomo, l’Arcivescovopresiederà anche i Secondi Vespridell’Epifania.

Nella parrocchia di Sant’Eu-storgio a Milano, dove sono con-servate le reliquie dei Magi, la par-ticolare devozione nei loro con-fronti, patrimonio storico fin dalXIV secolo, si rinnova grazie al tra-dizionale Corteo rievocativo inprogramma in occasione dell’Epi-fania. Oggi, sabato 6 gennaio que-sto il programma: alle ore 11.15 il

ritrovo dei gruppi partecipanti inpiazza Duomo; alle 11.20 solennebenedizione del Corteo; alle 11.30partenza per il seguente itinerario:via Torino, Colonne di San Lorenzo,corso di Porta Ticinese, piazza San-t’Eustorgio; alle 12.15 sosta alla Ba-silica di San Lorenzo per l’evoca-zione dell’incontro dei Magi conErode; alle 12.30 partenza da SanLorenzo; alle 12.40 l’arrivo in piaz-za Sant’Eustorgio, l’offerta dei donial presepe vivente, i discorsi delleautorità cittadine. Nel frattempoin Basilica alle 10.30 è prevista l’ac-coglienza ad autorità e invitati. Al-le 11 il Pontificale, presieduto damonsignor Erminio De Scalzi, ve-scovo ausiliare e vicario per glieventi speciali, alla presenza di au-torità civili ed ecclesiastiche. Alle12.30 l’accoglienza sulla piazza alCorteo, con conclusione della ma-nifestazione prevista alle 13. Sa-

LE CELEBRAZIONI A partire dalle ore 11 il pontificale in Duomo presieduto dall’arcivescovo

A Sant’Eustorgio il tradizionale corteo dei Magi

Domenica 14 gennaio 2018 tuttala Diocesi di Milano è invitata a sin-tonizzarsi con l’evento che avrà luo-go nella basilica di Sant’Ambrogio.Alle 16, con una celebrazione presie-duta dall’Arcivescovo, prende avvioil Sinodo minore annunciato da monsignor Delpini nello scorso me-se di novembre. A rappresentare laDiocesi sono invitati i membri del Consiglio pastorale diocesano, il Consiglio presbiterale diocesano, iDecani e i membri dei Consigli pa-storali decanali. Aspettiamo ancherappresentanze dei Consigli pasto-rali parrocchiali, le comunità dei mi-granti, rappresentanze delle asso-ciazioni e dei movimenti ecclesiali.

«La chiamata di un popolo cosìnumeroso e significativo - dichiaramonsignor Luca Bressan, presiden-te della Commissione di coordina-mento del Sinodo minore - ci fa intu-ire l’importanza del momento: è laDiocesi tutta intera, guidata dal suovescovo e pastore, che intende met-tersi in cammino sinodale. Le ragio-ni di questo cammino ci si presenta-no da sole, consegnate ogni giornoda una vita quotidiana che ben rac-conta i tratti della Milano che cam-bia, e della Chiesa che cambia insie-me alla sua città, alle sue periferie,alle sue terre, proprio per restare luogo di fede e di testimonianza diun Dio che si è fatto carne, uno di noiper nostro amore». «La Diocesi di Milano - prosegue monsignor Bres-san - è già una Chiesa dalle genti. Faperò fatica a prendere coscienza diquesto suo essere: fatica ad adegua-

Coinvolti i Consigli pastorale e presbiterale, i Decani, i Consigli pastorali decanali, i rappresentanti dei Consigli parrocchiali

GIOVEDÌ 11 GENNAIO PRESSO LA SALA CONVEGNI DI PIAZZA PAOLO VI Il cardinale Bassetti alla Giornata di studio della Facoltà teologica quanto la cultura contemporanea sia interessata più

al successo della tecnica e all’aumento dei beni mate-riali che al valore e al senso della dimensione umanadel lavoro. Questo diffuso modo di pensare non solonon è in linea con quell’umanesimo che il cristianesimoha a lungo perseguito, ma ha anche finito per imprigio-nare l’uomo dentro un rigido meccanismo produttivo,che gli ha fatto smarrire il senso spirituale dell’esisten-za. Mettendo a tema la qualità umana e spirituale dellavoro, la Giornata di studio intende riscoprire la dignitàdell’opera delle mani e dell’intelligenza dei lavoratori,perché essa non si lasci risucchiare in un perversomeccanismo atto a produrre profitti. Restituire al lavo-ro umano il valore, la bellezza e la dignità che gli com-petono, non può non essere una priorità anche per laChiesa, la quale in questo modo intende ricreare unospazio per coloro che vogliono seguire Cristo nei luoghie nelle circostanze ordinarie della vita. La Giornata èaperta a tutti ed è valida come aggiornamento perma-nente di docenti della scuola di ogni ordine e grado. n

Il corteo dei Magi si snoderà questa mattina dalle ore 11.15 da piazza Duomo

«Ripensare la chiesa pensandoil mondo» è il tema scelto per la tra-dizionale “Tre giorni” rivolta ai par-roci e ai vicari (non di Pastorale gio-vanile) della Zona pastorale 1 (Mila-no Città) che si terrà dal 28 al 31 gennaio 2018 a Villa Sacro Cuore diTriuggio.

«Una Chiesa che si guarda ad-dosso perde la sua bellezza- si leggenella presentazione dell’iniziativa-. La ritrova in uno sguardo fiducio-so verso il mondo degli uomini, quello che Dio ha amato, nel qualeha preso carne, abitato, vissuto finoa condividerne la sorte, fino in fon-do. Imparando anche, dagli uominie dalla comune condizione, la pre-senza sorprendente dei germi delRegno che viene. Perché così ha fat-to Gesù, che vedeva all’opera il Pa-dre suo nella vita quotidiana e nelledistrette degli uomini suoi fratelli.

Così ha chiesto Gesù ai suoi di-scepoli, alla sua Chiesa: di guardareil mondo con gli occhi di Dio e di scoprire così la propria vocazione,quella di essere un sacramento, se-gno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unità di tuttoil genere umano” (LG.1)».

Il programma è il seguente.Domenica 28 gennaio - Sera, arri-

vi e sistemazione.Lunedì 29 gennaio - Alle ore 7.30

Messa Infra Laudes (presiede donCarlo Azzimonti). Alle ore 9.30 “Ri-pensare la Chiesa pensando il mon-do: una chiesa estroversa a partireda Evangelii Gaudium” (Mario An-tonelli, professore di teologia fon-damentale presso il seminario Ve-negono). Alle ore 15 “Guardare il mondo con gli occhi di Gesù” (LucaMoscaelli, biblista collaboratore presso il Servizio per la Catechesidella diocesi di Milano). Alle ore 20.45 serata con il Vescovo Mario.

Martedì 30 gennaio – Alle 7.30Messa Infra Laudes (preside Mons.Gianni Zappa). Alle ore 9.30 “La-sciarsi istruire dalla vita: dai pro-grammi alla visione” (Marko IvanRupnik, direttore del Centro Aletti).Alle ore 15 “I luoghi della vita: peruna mappa degli affetti urbani” (Anna Bertoni, docente di psicolo-gia presso l’università Cattolica diMilano). Alle ore 20.45 “Parlare del-la chiesa al mondo”, serata con An-drea Tornielli, direttore di VaticanInsider, vaticanista dei quotidiano“La Stampa”).

Mercoledì 31 gennaio - Alle ore7.30 Messa Infra laudes (presiededon Franco Gallivanone). Alle ore9 “I luoghi della vita: stili di cristia-nesimo nella città” (Antonio Ma-strantuono, Vice Assistente Eccle-siastico Generale dell’Azione Catto-lica Italiana). Alle ore 11 “I luoghi della vita: prove di cristianesimo digitale e mondo giovanile” (LucaBressan, pastoralista e Vicario Epi-scopale per la Cultura, la Carità, laMissione e l’Azione Sociale).

E necessario iscriversi entro enon oltre il 19gennaio, per motiviorganizzativi ([email protected]). n

LA “TRE GIORNI” Ripensarela Chiesapensandoil mondo