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I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I I 8 GIUGNO Sarà presieduta dal Vescovo e animata dalla consulta della aggregazioni laicali In cattedrale la veglia di Pentecoste per celebrare il dono dello Spirito giovani e adulti se li contattassero favorendone la presenza alla Ve- glia. Essi avranno un posto riserva- to e nel corso della liturgia saranno chiamati a far memoria del Battesi- mo e della Confermazione». Per favorire l’organizzazione della Veglia, si ricorda ai parroci che dovranno inviare i nominativi di cresimati e battezzati che parte- ciperanno a don Anselmo Morandi, direttore dell’Ufficio liturgico dio- cesano scrivendo una mail all’indi- rizzo ([email protected]). La Messa della Veglia di Pente- coste, sabato 8 giugno, presieduta dal vescovo, potrà essere concele- brata da tutti i sacerdoti che lo vor- ranno, insieme ai vicari foranei e agli assistenti delle associazioni e dei movimenti. Canterà il coro e orchestra “Il Dono”, diretto da Graziamaria Gian- dini, che ha animato ultimamente anche la festa diocesana dei Cresi- mandi al PalaCastellotti e la Veglia dei giovani in Cattedrale. n Due momenti della celebrazione dello scorso anno in Cattedrale di Raffaella Bianchi La Cattedrale di Lodi sarà riem- pita della gioia dello Spirito, sabato 8 giugno per la Veglia diocesana di Pentecoste che avrà inizio alle 21 e sarà presieduta dal vescovo mon- signor Maurizio Malvestiti. Nella festa che celebra la discesa dello Spirito Santo sugli apostoli e su Maria, in Cattedrale saranno pre- senti le associazioni e i movimenti ecclesiali che sono attivi nella no- stra diocesi, riuniti nella Consulta diocesana delle aggregazioni laica- li che animerà la celebrazione. Ma un invito speciale quest’anno è sta- to rivolto da monsignor Malvestiti, oltre che a tutti i laici e ai rappre- sentanti parrocchiali giovani e adulti, a padrini e madrine, anche a coloro cui il vescovo ha ammini- strato i sacramenti dell’iniziazione cristiana e ai giovani e adulti che ha cresimato in Cattedrale. Monsi- gnor Malvestiti ha esplicitato que- sto invito attraverso una lettera inviata a tutti i parroci, nel quinto anno in cui guida la diocesi di Lodi. Ha scritto il vescovo ai sacerdo- ti: «Offriremo a questi fratelli e so- relle nella fede una “forte” espe- rienza di Chiesa perché non disper- dano la grazia ricevuta. Celebran- do con loro il dono dello stesso Spi- rito sceso su Maria e sugli Apostoli, comprenderemo sempre di più che la missione nasce e si sviluppa solo dalla comunione. Sarei tanto grato – ha proseguito - ai parroci di resi- denza dei battezzati e dei cresimati Monsignor Malvestiti ha invitato in modo particolare i giovani e gli adulti ai quali ha conferito il Battesimo e la Cresima L'agenda del Vescovo Sabato 1° giugno A Mulazzano, alle ore 16.00, presiede la Santa Messa e conferi- sce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Cassino d’Alberi. A Lodi Vecchio, alle ore 18.00, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima. Domenica 2 giugno Solennità dell’Ascensione del Signore A Lodi, in Piazza della Vittoria, imparte la benedizione ai parteci- panti alla Festa della Repubblica. A Cervignano, alle ore 11.00, presiede la Santa Messa e conferi- sce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Quartia- no. A Sant’Angelo, nella Parrocchia dei Santi Antonio Abate e France- sca Cabrini, alle ore 15.30, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima. A Castiglione, alle ore 18.00, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Terranova. A Merlino, alle ore 20.00, benedi- ce e inaugura il nuovo oratorio. Lunedì 3 giugno A Lodi, in Seminario, dalle ore 9.45, prende parte al Ritiro Spiri- tuale per il clero; alle 11.00, presie- de la Santa Messa per gli anniver- sari di Ordinazione Sacerdotale. Martedì 4 giugno A Lodi, nella Casa Vescovile, com- pleta l’incontro personale coi Vicari locali. Mercoledì 5 giugno A Lodi, al Comando Provinciale, alle ore 10.30, partecipa alla cele- brazione del 205° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri. A Ossago, alle ore 16.00, presiede la Santa Messa per gli ammalati. A Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 18.00, presiede la Commissio- ne per la Formazione Permanente del Clero. Giovedì 6 giugno A Lodi, nel Seminario Vescovile, alle ore 16.00, partecipa al Consi- glio di Presidenza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Sant’Agostino” e alle ore 17.00 modera il Collegio Docenti di fine anno degli Studi Teologici Riuniti. Venerdì 7 giugno A Lodi, nel Seminario Vescovile, alle ore 15.30, presiede la Commis- sione De Promovendis. CHIESA Il vangelista Luca ritiene importante menzionare il luogo dove è avvenuta l’Ascensione al cielo del Signore. Certo, lo fa coerentemente al proprio stile e al proprio intento, quello cioè di narrare con precisione fatti accaduti, non favole; eventi, non miti. Sicché indica il posto dove il Risorto si è staccato dai suoi, col- locandosi alla destra del Padre. Ma insie- me a questo intento, forse, c’è qualcosa in più; un dettaglio che ci mette sulla soglia del cuore di Cristo. Ebbene, Luca scrive che Gesù si con- gedò dai discepoli appena fuori Gerusa- lemme, in direzione di Betania. Perché verso quel paesino e non verso la più IL VANGELO DELLA DOMENICA Cristo ascendendo al cielo omaggia i suoi amici di don Cesare Pagazzi importante Gerico, o la sontuosa Dama- sco? Perché non verso Giaffa, affacciata sul mare, ma in direzione di un sobborgo di Gerusalemme? Perché in quelle quat- tro case sul crinale delle montagne che circondano la capitale abitavano i suoi amici: Marta, Maria e Lazzaro. Nella loro casa aveva mangiato, parlato; era stato accolto nella gioia di un pranzo e nel dolore del lutto. Stando al vangelo di Marco, in quella casa dormì dalla notte della Domenica delle Palme alla notte prima della cattura, andando e venendo ogni giorno da Gerusalemme. Lì c’era la casa dei suoi amici; lì il luogo dove il Figlio di Dio, che ha amato con cuore d’uomo, sperimentò il tesoro dell’amici- zia, vero diamante dell’animo umano. Ecco, salendo al cielo, congedandosi momentaneamente da questa terra, Cri- sto ha voluto omaggiare i suoi amici e le sue amiche, onorare il legame che gli aveva offerto sosta e incoraggiamento. Ha voluto salutare quel tipo di affetto che è la corona e il vanto del cuore degli uomini. E il saluto del Cristo che ascende in cielo dovrebbe interrogarci su come e quanto investiamo nelle nostre amicizie, visto che pure l’amicizia è un criterio che mostra se e quanto assomigliamo al Si- gnore, se e quanto siamo suoi.

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I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I I

8 GIUGNO Sarà presieduta dal Vescovo e animata dalla consulta della aggregazioni laicali

In cattedrale la veglia di Pentecosteper celebrare il dono dello Spirito

giovani e adulti se li contattasserofavorendone la presenza alla Ve-glia. Essi avranno un posto riserva-to e nel corso della liturgia sarannochiamati a far memoria del Battesi-mo e della Confermazione».

Per favorire l’organizzazionedella Veglia, si ricorda ai parrociche dovranno inviare i nominatividi cresimati e battezzati che parte-ciperanno a don Anselmo Morandi,direttore dell’Ufficio liturgico dio-cesano scrivendo una mail all’indi-rizzo ([email protected]).

La Messa della Veglia di Pente-coste, sabato 8 giugno, presiedutadal vescovo, potrà essere concele-brata da tutti i sacerdoti che lo vor-ranno, insieme ai vicari foranei eagli assistenti delle associazioni edei movimenti.

Canterà il coro e orchestra “IlDono”, diretto da Graziamaria Gian-dini, che ha animato ultimamenteanche la festa diocesana dei Cresi-mandi al PalaCastellotti e la Vegliadei giovani in Cattedrale. n Due momenti della celebrazione dello scorso anno in Cattedrale

di Raffaella Bianchi

La Cattedrale di Lodi sarà riem-pita della gioia dello Spirito, sabato8 giugno per la Veglia diocesana diPentecoste che avrà inizio alle 21e sarà presieduta dal vescovo mon-signor Maurizio Malvestiti. Nellafesta che celebra la discesa delloSpirito Santo sugli apostoli e suMaria, in Cattedrale saranno pre-senti le associazioni e i movimentiecclesiali che sono attivi nella no-stra diocesi, riuniti nella Consultadiocesana delle aggregazioni laica-li che animerà la celebrazione. Maun invito speciale quest’anno è sta-to rivolto da monsignor Malvestiti,oltre che a tutti i laici e ai rappre-sentanti parrocchiali giovani eadulti, a padrini e madrine, anchea coloro cui il vescovo ha ammini-strato i sacramenti dell’iniziazionecristiana e ai giovani e adulti cheha cresimato in Cattedrale. Monsi-gnor Malvestiti ha esplicitato que-sto invito attraverso una letterainviata a tutti i parroci, nel quintoanno in cui guida la diocesi di Lodi.

Ha scritto il vescovo ai sacerdo-ti: «Offriremo a questi fratelli e so-relle nella fede una “forte” espe-rienza di Chiesa perché non disper-dano la grazia ricevuta. Celebran-do con loro il dono dello stesso Spi-rito sceso su Maria e sugli Apostoli,comprenderemo sempre di più chela missione nasce e si sviluppa solodalla comunione. Sarei tanto grato– ha proseguito - ai parroci di resi-denza dei battezzati e dei cresimati

Monsignor Malvestiti ha invitato in modo particolare i giovani e gli adulti ai quali ha conferito il Battesimo e la Cresima

L'agendadel Vescovo

Sabato 1° giugnoA Mulazzano, alle ore 16.00, presiede la Santa Messa e conferi-sce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Cassino d’Alberi.

A Lodi Vecchio, alle ore 18.00, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima.

Domenica 2 giugnoSolennità dell’Ascensione del SignoreA Lodi, in Piazza della Vittoria, imparte la benedizione ai parteci-panti alla Festa della Repubblica.

A Cervignano, alle ore 11.00, presiede la Santa Messa e conferi-sce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Quartia-no.

A Sant’Angelo, nella Parrocchia dei Santi Antonio Abate e France-sca Cabrini, alle ore 15.30, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima.

A Castiglione, alle ore 18.00, celebra la Santa Messa e conferisce il Sacramento della Cresima anche per la Parrocchia di Terranova.

A Merlino, alle ore 20.00, benedi-ce e inaugura il nuovo oratorio.

Lunedì 3 giugnoA Lodi, in Seminario, dalle ore 9.45, prende parte al Ritiro Spiri-tuale per il clero; alle 11.00, presie-de la Santa Messa per gli anniver-sari di Ordinazione Sacerdotale.

Martedì 4 giugnoA Lodi, nella Casa Vescovile, com-pleta l’incontro personale coi Vicari locali.

Mercoledì 5 giugnoA Lodi, al Comando Provinciale, alle ore 10.30, partecipa alla cele-brazione del 205° anniversario della Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.

A Ossago, alle ore 16.00, presiede la Santa Messa per gli ammalati.

A Lodi, nella Casa Vescovile, alle ore 18.00, presiede la Commissio-ne per la Formazione Permanente del Clero.

Giovedì 6 giugnoA Lodi, nel Seminario Vescovile, alle ore 16.00, partecipa al Consi-glio di Presidenza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Sant’Agostino” e alle ore 17.00 modera il Collegio Docenti di fine anno degli Studi Teologici Riuniti.

Venerdì 7 giugnoA Lodi, nel Seminario Vescovile, alle ore 15.30, presiede la Commis-sione De Promovendis.

CHIESA

Il vangelista Luca ritiene importantemenzionare il luogo dove è avvenutal’Ascensione al cielo del Signore. Certo,lo fa coerentemente al proprio stile e alproprio intento, quello cioè di narrarecon precisione fatti accaduti, non favole;eventi, non miti. Sicché indica il postodove il Risorto si è staccato dai suoi, col-locandosi alla destra del Padre. Ma insie-me a questo intento, forse, c’è qualcosain più; un dettaglio che ci mette sullasoglia del cuore di Cristo.

Ebbene, Luca scrive che Gesù si con-gedò dai discepoli appena fuori Gerusa-lemme, in direzione di Betania. Perchéverso quel paesino e non verso la più

IL VANGELO DELLA DOMENICA

Cristo ascendendo al cielo omaggia i suoi amici

di don Cesare Pagazzi

importante Gerico, o la sontuosa Dama-sco? Perché non verso Giaffa, affacciatasul mare, ma in direzione di un sobborgodi Gerusalemme? Perché in quelle quat-tro case sul crinale delle montagne checircondano la capitale abitavano i suoiamici: Marta, Maria e Lazzaro. Nella lorocasa aveva mangiato, parlato; era statoaccolto nella gioia di un pranzo e neldolore del lutto. Stando al vangelo diMarco, in quella casa dormì dalla nottedella Domenica delle Palme alla notteprima della cattura, andando e venendoogni giorno da Gerusalemme. Lì c’era lacasa dei suoi amici; lì il luogo dove ilFiglio di Dio, che ha amato con cuore

d’uomo, sperimentò il tesoro dell’amici-zia, vero diamante dell’animo umano.

Ecco, salendo al cielo, congedandosimomentaneamente da questa terra, Cri-sto ha voluto omaggiare i suoi amici e lesue amiche, onorare il legame che gliaveva offerto sosta e incoraggiamento.Ha voluto salutare quel tipo di affettoche è la corona e il vanto del cuore degliuomini.

E il saluto del Cristo che ascende incielo dovrebbe interrogarci su come equanto investiamo nelle nostre amicizie,visto che pure l’amicizia è un criterio chemostra se e quanto assomigliamo al Si-gnore, se e quanto siamo suoi.

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II I CHIESA I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI

Serata all’insegna della musi-ca e della preghiera dedicata allaMadre Celeste: Maria. Una serataspeciale, quella di domenica 26maggio nella cornice della ChiesaParrocchiale di Graffignana, ospi-ti del parroco don Gigi Gatti.

Una serata in cui la presenta-zione sullo schermo di dieci san-tuari mariani si è miscelata al belcanto da parte di alcuni cori e dialcuni solisti coordinati dalla re-gia dell’ideatore, ovvero dell’in-stancabile don Antonio Poggi.

Dalla Puglia al Veneto, dalla

Liguria alla Calabria e poi ancorapiù a sud fino alla Sicilia, diecisantuari descritti dalla voce diAntonella Dalu che poi ha pre-sentato i pezzi musicali dedicatialla Madonna , primo fra tuttil’Ave Maria di Bepi De Marzi a 4voci eseguita dal Coro di Graffi-gnana diretto dal Maestro WalterPandini, seguita dall’Ave Mariadi Perosi.

Così si sono susseguite le noteche a turno hanno offerto anchela chitarra di Giancarlo Saletta ela voce di Giancarlo Amici con

l’esecuzione dell’Ave Maria noMorro scritta nel 1964 e poi quel-le del coro di Caselle Lurani conIl tredici Maggio e l’Inno alla Ma-donna di Caravaggio, organistaPaolo Maioli, e ancora a seguirela voce baritonale di Paolo Oliva-

ri, stentorea nell’Ave Maria diSchubert.

Programma musicale applau-dito dalle persone che hanno gre-mito la chiesa, programma cheha visto pure la presenza dellacorale San Leone di Bargano di-

Diverse corali del vicariato di Sant’Angelo si sono esibite nella chiesa di Graffignana

retta dal Prof. Nedo Scarpanti ei brani Ave Maria di De Victoriae Alma Redemptoris Mater.

La conclusione è stata affida-ta al coro Angels Singers direttodal Prof. Leonardo Dispenza cheha proposto I will follow him eSalve Regina tratte dal film SisterAct seguite in chiusura da La Ver-gine degli Angeli di Giuseppe Ver-di. Organista il Maestro MauroQuartieri

Una serata da riproporre sicu-ramente con quella materna pro-tezione di Maria che dal cielo do-na ogni giorno un velo di Amoreche ricopre non solo i fedeli matutto il mondo, abbraccio ricco diPace e Speranza. n P. O.

A GRAFFIGNANA Le immagini di dieci luoghi di fede lungo tutta l’Italia si sono miscelate con brani musicali dedicati alla Madonna

Una serata con i cori parrocchialitra santuari e devozione a Maria

bisogno di trovare la porta delVescovo e il suo cuore sempreaperti. Richiede di essere Vesco-vo-padre, Vescovo-fratello!”. Que-ste parole accorate e precise co-stituiscono un’ulteriore spinta arealizzare quella reale comunio-ne tra Vescovo e presbiteri richia-mata nell’omelia della Messa Cri-smale: il Vescovo si sente intima-mente chiamato a questa paterni-tà, per la quale nuovamente chie-de l’aiuto dei Vicari. Una paterni-tà che diventi fraternità. Mons.Malvestiti nei prossimi giorni in-contrerà l’ISMI, i preti del secon-do quinquennio e di altre tappesignificative del ministero e gliultra settantenni: un incontrofatto di amicizia sacerdotale, dia-logo, preghiera e condivisionedella mensa.

Sempre con riferimento all’in-tervento del Santo Padre, Mons.Vescovo ha richiamato il primopunto del discorso su sinodalitàe collegialità, che ci confermanella linea pastorale diocesanaintrapresa. Mentre si avvia acompimento la visita pastorale,si apre la prospettiva di camminobiennale, pre e poi sinodale, po-nendo l’attenzione in particolaresu tre punti: 1. il patrimonio delSinodo XIII da vagliare, aggiorna-re e rilanciare; 2. la configurazio-ne territoriale della Diocesi: con-fini, presenza sul territorio deisacerdoti, coinvolgimento dei lai-ci; 3. le strutture: razionalizzazio-ne e gestione. Le riflessioni e ledecisioni dovranno essere atten-te al contesto plurale del nostroterritorio in uno sguardo di aper-tura al mondo. A tal propositoMons. Vescovo ha chiesto ai Vica-ri suggerimenti, che potranno ve-nire esplicitati nei colloqui perso-nali, anche in ordine alla costitu-zione della commissione prepara-toria del Sinodo, suggerimentiche verranno rilanciati nell’in-contro congiunto dei ConsigliPresbiterale e Pastorale Diocesa-no in agenda sabato 15 giugno aVilla Barni a Roncadello. L’impe-gno del prossimo anno pastorale

sarà incentrato sulla sinodalitànel suo contenuto al fine di me-glio comprenderla, con l’aiuto deifedeli, e avvicinarla al nostrocontesto, rendendola meno gene-rica per avviare un autenticocammino evangelico in questonostro tempo, guidati dallo Spiri-to santo. Facendo riferimento an-cora alle parole di Papa France-sco, il Vescovo, nella prima cele-brazione della memoria di SanPaolo VI, Papa del Sinodo, mae-stro non comune di spiritualitàsacerdotale, ha ricordato che “ilcammino della sinodalità è ilcammino che Dio si aspetta dallaChiesa del terzo millennio, è di-mensione costitutiva della Chie-sa (…) la cartella clinica dello sta-to di salute della Chiesa italiana”.

Circa il tema della missiona-rietà, Mons. Malvestiti ha richia-mato il prossimo centenario dellaLettera apostolica Maximum Il-lud (1919) di Benedetto XV, nelquale Papa Francesco ha indettoper l’ottobre 2019 il mese missio-nario straordinario al fine di ri-svegliare maggiormente la con-sapevolezza della missio ad gen-tes e di riprendere con nuovoslancio la trasformazione dellavita e della pastorale. In questaprospettiva missionaria Mons.Vescovo intende caratterizzarenuovamente la Veglia diocesanadi Pentecoste, coinvolgendo colo-

ro che hanno ricevuto i sacra-menti dell’iniziazione cristiananelle ultime quattro veglie pa-squali insieme ai giovani e agliadulti cresimati in cattedrale inquesti anni, con una rappresen-tanza di padrini e madrine di tut-te le parrocchie. Occasioni di que-sto genere portano in sè input danon trascurare pastoralmente,come i cammini di professione difede dei quattordicenni e dei di-ciottenni: una proposta tipicanella Diocesi di Lodi, da valoriz-zare e potenziare seppur nella fa-tica della gestione e nelle neces-sarie integrazioni e correzioni se-condo le attuali condizioni deiragazzi. Sempre in ottica missio-naria si collocano le figure deirappresentanti parrocchiali,adulti e giovani (RP e RPG), per iquali il Vescovo ha in animo diorganizzare un incontro entro lafine di giugno: essi formano il “se-minario dei laici”, per la formazio-ne spirituale, culturale e pastora-le, in vista dell’affidamento anchedi qualche responsabilità.

Mons. Malvestiti ha poi af-frontato il tema delicato ed ur-gente della tutela dei minori edelle persone vulnerabili, richia-mando quanto discusso in sededi Assemblea generale della CEIe in vista della prossima riunione,a luglio, dei Vescovi lombardi. Pa-stori, fedeli laici e comunità sono

impegnati in una rinnovata e at-tenta responsabilità: tutti siamochiamati alla preghiera e al penti-mento, alla richiesta di perdonoe ad una fattiva opera di vicinan-za alle vittime, con un cuore chemai si vendica ma sempre deside-roso ripara. Senza esagerazioni,con determinazione e rigore,equilibrio e pacatezza, è necessa-rio alzare il livello di attenzionesul problema, nell’accoglienza enell’ascolto: la cura e la protezio-ne dei più piccoli e vulnerabilideve essere il valore supremo datutelare. A livello diocesano ver-ranno individuate persone ido-nee, anche valorizzando le com-petenze già presenti nel servizio“Amoris laetitia”.

Il Vescovo Maurizio ha infor-mato sul prosieguo del progettoper un nuovo dormitorio per per-sone senza tetto: questa opera,insieme ai nuovi locali della men-sa per i poveri, intende essere se-gno visibile e concreto della mis-sionarità della nostra chiesa dio-cesana.

In riferimento all’ultima con-sultazione elettorale, le elezioniamministrative hanno registratouna diffusa disaffezione all’ambi-to politico che ha prodotto inmolti comuni la presenza di unasola lista. Le comunità cristianedevono continuare la formazionedei laici in ordine ad un impegnosociale tutto finalizzato alle gio-vani generazioni nella ricezionedi quei preziosi spunti che ci ven-gono da Evangelii gaudium e dal-l’ultima esortazione postsinodaleChistus vivit.

Il confronto tra i vicari e i se-gretari si è concentrato in parti-colare sul tema della tutela deiminori e del cammino sinodalediocesano, dopo una comunica-zione del vicario generale.

L’incontro è stato concluso dauna comunicazione del rettoredel seminario sull’anno di forma-zione e sulla collaborazione incorso tra le diocesi di Lodi, Cre-ma, Cremona, Pavia e Vigeva-no. n

Il seminario vescovile. Il consiglio dei vicari è stato invitato a riflettere anche sulla formazione dei futuri sacerdoti

Mercoledì 29 maggio si è riu-nito nella casa vescovile il consi-glio dei vicari. Mons. Vescovo hainformato in apertura sul prossi-mo incontro con i sacerdoti delleparrocchie di provenienza e diesperienza pastorale dei semina-risti, invitando a vedere nei rap-presentanti dei parroci nellacommissione “de promovendis adordines” reali figure di collega-mento tra la comunità educantedel Seminario e l’intera comunitàecclesiali affinché “graviter etonerata conscientia” possano for-nire elementi in ordine alla mi-gliore conoscenza dei candidatiagli Ordini Sacri. La formazionedei seminaristi è responsabilità,seppur a titolo diverso, dell’interacomunità ecclesiale. È stata posi-tiva la esperienza di fraternitàvissuta dopo Pasqua in TerraSanta (e lo scorso anno in Franciaper i soli sacerdoti Ismi) dove iseminaristi hanno interagito coni preti giovani e altri sacerdoti, inun clima di dialogo e preghieranel singolare contesto della Terradel Redentore. Mons. Vescovo harichiamato quindi l’intervento delSanto Padre all’Assemblea gene-rale della CEI della settimanascorsa: “I nostri sacerdoti si sen-tono continuamente sotto attac-co mediatico e spesso ridicolizza-ti oppure condannati a causa dialcuni errori o reati di alcuni lorocolleghi, e hanno vivo bisogno ditrovare nel loro Vescovo la figuradel fratello maggiore e del padreche li incoraggia nei periodi diffi-cili; li stimola alla crescita spiri-tuale e umana; li rincuora nei mo-menti di fallimento; li correggecon amore quando sbagliano; liconsola quando si sentono soli;li risolleva quando cadono. Ciòrichiede, prima di tutto, vicinan-za ai nostri sacerdoti, che hanno

La reale comunione tra Vescovo e presbiteri è stato uno dei temi trattati, insieme alla sinodalità e alla missionarietà

CONSIGLIO DEI VICARI Monsignor Malvestiti introducendo la riunione ha citato l’intervento del Pontefice alla Cei

A Lodi l’eco delle parole del Papa

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CHIESA I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I III

Passerini, e la 44esima edizionedella fiaccolata. La funzione cele-brata invece dal vescovo Mauriziosarà il degno compimento della fe-sta, dopo la quale bisognerà atten-dere fino al prossimo settembre. n

Qualcuno si è portato la sedia da casa, altri sisono adagiati sul prato di fianco alla cappellina,anziani, famiglie e qualche giovane: c’era la gentedi tutto il quartiere giovedì pomeriggio alla recitadel rosario con il vescovo di Lodi Monsignor Mauri-zio Malvestiti e il vicario foraneo Monsignor Iginio

L’anno pastorale del santuarioMater Amabilis di Ossago si chiu-derà, questa settimana, con unospite speciale. Sarà infatti il ve-scovo Maurizio a celebrare l’ultimaMessa prima della pausa estiva,mercoledì 5 giugno alle ore 16. Ilprogramma prevede, alle ore 15.30,la preghiera del santo Rosario, e aseguire la consueta Messa per gliammalati del primo mercoledì delmese, durante la quale ci sarannola benedizione eucaristica e la sup-plica alla Mater Amabilis. Sarà pre-sente anche un sacerdote per leconfessioni.

La funzione concluderà uffi-cialmente gli eventi per la festa delsantuario, che è iniziata lo scorsomartedì 23 aprile, ed è culminatagiovedì 25 con una giornata tuttadedicata alla preghiera, con la pre-senza del vescovo di Mondovì Egi-dio Miragoli, e di monsignor Iginio

OSSAGO Si chiude l’anno pastorale del santuario

Messa per gli ammalaticon monsignor Malvestiti

Passerini, che si è svolta alle 15.00 al “madonnino”di via Raffaelli a Codogno.

Il coro accompagnato dalla chitarra si è amalga-mato alla preghiera, in un momento di forte racco-glimento, espressione di fede vera che ha conclusoil mese mariano. n

CODOGNO Gente di tutto il quartiere al Rosario alla cappellina di via Raffaelli

In preghiera con il Pastore della Diocesi

di Raffaella Bianchi

Con la preghiera per il lavoro nelmondo agricolo monsignor Mauri-zio Malvestiti ha concluso ieri serail mese di maggio nella chiesetta diCeregallo. La partenza a piedi è stataperò dalla parrocchiale di San Zeno-ne, da dove il vescovo è partito pre-gando il Rosario e con lui anche il parroco don Alessandro Noviello, ilsindaco uscente Sergio Fedeli e di-versi parrocchiani hanno percorsoil tratto dal capoluogo comunale allafrazione. «Una bellissima natura, che dobbiamo custodire», ha ricor-dato monsignor Malvestiti all’arrivoa Ceregallo, dove è stato accolto da-gli abitanti e ha presieduto la Messaconcelebrata da don Alessandro eda don Luigi Scandelli, collaboratorea San Zenone.

«Ho cominciato il mese di mag-gio a San Fereolo, nell’area indu-striale, pregando per il mondo del lavoro, affidando tutti a Maria, Giu-seppe e Gesù, una famiglia di lavora-tori. A metà mese ho visitato una ditta di San Grato nell’area indu-striale. Non potevo tralasciare que-sta sera la preghiera per il lavoro agricolo – ha detto il vescovo -. Untempo era un ambito anche di dolo-re e sofferenza, a volte persino di ingiustizie. Oggi per fortuna questoè alle spalle. Preghiamo però che tutti abbiano un lavoro, in special modo i giovani. Il lavoro sia per tuttiun dono il più possibile incrementa-to e custodito, che deve rimanere uncontesto umano. Guardiamo sì al giusto guadagno, ma mai a scapitodegli altri».

Poi ha aggiunto: «Non possiamochiudere gli occhi su chi proprio nonpuò lavorare nel suo Paese. Forse

siamo un po’ tutti stanchi di questodiscorso, ma la carità non può esse-re mai dimenticata».

Alla Messa che ha concluso ilmese di maggio a Ceregallo erano presenti diversi parrocchiani, adul-ti, giovani e anche bambini, che altermine hanno salutato il Vescovoe gli hanno regalato da parte dellacomunità una croce pettorale conun’ametista nel centro.

Il 31 maggio la Chiesa ricorda lavisita di Maria a Santa Elisabetta, con la Madre di Gesù che canta il Magnificat, come don Luigi ha lettonel brano di Vangelo mentre accom-pagnava il canto all’armonium Oli-viero Sangalli Ha spiegato monsi-gnor Malvestiti: «Era un incontro tradue donne e due figli, tra il Cielo e laterra. Maria portava in grembo la Via. Aveva fatto un viaggio, eppure

SAN ZENONE Ieri sera il Rosario fino alla chiesetta della frazione Ceregallo e poi la Messa

Il Vescovo ha chiuso il mese marianonella preghiera per il lavoro agricolo

arriva e canta di gioia. A volte vedogiovani che sembrano tristi, già stanchi, e invece persone che si do-nano e sono sempre contente. È cosìla fede, ci fa portare i pesi gli uni degli altri. È così la carità, invece distancarci fa diventare la nostra vitaun grido di gioia». L’incontro si e’ concluso nell’azienda di Giorgio Sangalli coi familiari, la famiglia Su-dati e tanti altri amici. n

Il Vescovo e la comunità hanno camminato in preghiera fino a Ceregallo, dove monsignor Malvestiti ha presieduto la celebrazione eucaristica Si conclude davanti alla Madon-

nina dell’Adda il mese di maggio diTurano. Questa sera, sabato 1 giu-gno, alle ore 21, presso la Madonninadell’Adda si celebra la Messa orga-nizzata dalla comunità parrocchialee dall’associazione “Amici della Ma-donnina”. A presiedere la celebra-zione sarà monsignor Giuseppe Me-risi, vescovo emerito di Lodi.

Al termine della celebrazioneeucaristica il pane e il pesce alliete-ranno gli amici convenuti sul luogodi preghiera immerso nella natura,con il fiume Adda che mormora a unpasso. E lo spettacolo pirotecnico contribuirà alla “magia” della serata.

Nel 1954 Giacomo Maiocchi havoluto posizionare questa Madon-nina sulle riva dell’Adda per proteg-gere cascina e terreni dalle alluvio-ni. Con il passare del tempo l’area èstata totalmente ripulita e valoriz-zata dal lavoro volontario di tanti amici di Maiocchi, a cominciare daGiovanni Toresani. Il gruppo degli“Amici del Madonnino” ha creato così lungo il fiume un luogo di ritro-vo e di fede. n

LUNGO L’ADDA

Mons. Merisia Turanoper la Messaalla Madonnina

La Madonnina dell’Adda

La statua della Mater Amabilis

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IV I CHIESA I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI

Ragazzi in cammino, i campi dell’Acr saranno in Valle d’Aosta

LUNEDÌ L’abbraccio a monsignor Capuzzi per i 90 anni e i 30 da Vescovo

In festa per i giubilei sacerdotaliLunedì 3 giugno, alle ore 11, tut-

ta la diocesi lodigiana ricorderàl’Ordinazione dei suoi sacerdoticon una solenne celebrazione li-turgica in Seminario. Il vescovoMaurizio ha invitato tutti a parte-cipare a questo momento di pre-ghiera e di festa, in cui sarà ricor-data anche la speciale ricorrenzadel vescovo emerito monsignorGiacomo Capuzzi, al suo 30esimodi Ordinazione episcopale. Il prela-to sarà accompagnato dai suoi suc-cessori, monsignor Giuseppe Meri-ti, vescovo emerito, e mongignorMaurizio Malvestiti, attuale vesco-

vo di Lodi: insieme, concelebreran-no la santa Messa presieduta damonsignor Egidio Miragoli, guidadella diocesi di Mondovì, che nel2019 compie il suo 40esimo dal-l’Ordinazione a sacerdote. Si ag-giunge un ulteriore motivo di fe-sta, perchè il prossimo 14 agostomonsignor Capuzzi compirà 90 an-ni.

Tra i preti che ricordano l’anni-versario di Ordinazione ci saràmonsignor Pierino Cazzamali, checelebra il 70esimo dalla primamessa, mentre don Giuseppe Bar-besta e don Lino Codecasa hanno

tagliato il traguardo del 65esimo,e a raggiungere la soglia del60esimo ci sono monsignor Gian-giacomo Bersani, monsignor Bar-tolomeo Codecasa, don Mario Fer-rari, don Bruno Malusardi, don Ma-rio Pedrazzini, don Carlo Riboldi edon Emilio Sarri.

Don Luigi Avanti, don PierluigiBosio e il padre barnabita GiovanniColombo compiono il 50esimo diordinazione; infine don AntonioPeviani e don Davide Scalmaninicelebrano i 25 anni. Sono invitatia partecipare tutti i sacerdoti delladiocesi. n Monsignor Capuzzi il giorno dell’ordinazione episcopale (30 aprile 1989)

GRESTDomani a Spinola FestAnimatori

FestAnimatori, in vista del prossimogrest, domani, domenica 2 giugno al-l’oratorio di Spino d’Adda. Il ritrovo è alle 17.30 al Cinema Vittoriadell’oratorio, alle 18 la preghiera e la pro-iezione del film “Solo cose belle”, pro-dotto e ideato dall’associazione Comu-nità Papa Giovanni Xxiii. Quindi un momento di testimonianza,con la presenza di Chiara Griffini dellaPapa Giovanni XXIII e di un altro compo-nente dell’associazione che invece ope-ra su Spino. Alle 20 la cena al sacco edalle 20.45 il GrestPark, momento difesta con giochi a stand tipo lunapark.Ciascuno può decidere l’orario di rientro.

SUI SENZA DIMORAIl convegno Caritasal collegio Vescovile

Stamattina, dalle 9 alle 12.30, il col-legio Vescovile di Lodi (via Legnano, 24)ospiterà il seminario dedicato alla tuteladei diritti delle persone senza dimora,con la partecipazione dell’associazioneAvvocato di Strada onlus. La prima par-te dell’incontro è riservata ai Centri diascolto parrocchiali della diocesi di Lodi,durante la quale saranno date comuni-cazioni sul progetto Comunità energeti-che. A seguire, il direttore di Caritas in-trodurrà una seconda parte aperta an-che agli operatori e agli avvocati (l’in-contro comporta per questi ultimi il ri-conoscimento di un credito formativo).Il tema di questa seconda sessione sarà“La tutela giuridica in strada”, con l’in-tervento dell’avvocato Francesco TrescaCarducci.

IN MATTINATAOggi il convegnodell’Adp diocesano

Questa mattina, sabato 1 giugno,al Seminario vescovile l’associazioneApostolato per la preghiera si ritrova nelsesto convegno diocesano su “Il cammi-no del cuore”. Una mattinata aperta atutti e che attende in modo speciale lepersone sensibili al tema. Il ritrovo è alle9 e dopo la preghiera, alle 9.30, inter-verrà il relatore, don Emanuele Campa-gnoli, vicario parrocchiale a Casalpuster-lengo, parrocchia dei santi Bartolomeoe Martino, e docente di Filosofia. Alle10.30 il confronto tra i presenti, alle 11la pausa caffè, alle 11.30 l’adorazioneeucaristica e alle 12 la conclusione.

“Uscire come discepoli missionari” è la temati-ca sulla quale l’Azione cattolica della diocesi di Lodipropone il modulo formativo estivo, sabato 15 edomenica 16 giugno all’abbazia di Maguzzano (Lo-nato, provincia di Brescia).

Il programma prevede l’inizio alle 14.30 di sa-bato 15 con l’intervento di Gioele Anni, consigliere

nazionale di Ac, già segretario nazionale del Movi-mento Studenti, che ha partecipato al Sinodo suigiovani nell’ottobre 2018. Quindi i laboratori tema-tici, i vespri, la cena e la serata insieme. Domenica16 giugno si terrà sul posto il consiglio diocesanodi Ac, la Santa Messa festiva e il pranzo.

Il viaggio sarà insieme ma con mezzi propri.Il modulo formativo estivo apre il percorso assem-bleare dell’Ac di Lodi. Per iscrizioni si può fareriferimento al sito internet dell’associazione all’in-dirizzo www.aclodi.it. n

di Raffaella Bianchi

I campi scuola per i ragazzidai 6 agli 11 anni, l’esperienza al-l’Arsenale della pace di Torinoper i giovanissimi, da San France-sco di Sales a Taizè per i giovanie il campo adulti nel mese di ago-sto sono le proposte dell’Azionecattolica diocesana per la prossi-ma estate. Proposte aperte a tut-ti, soprattutto a quelle parrocchieche non riescono ad organizzareautonomamente campi scuola oa chi desidera approfondire alcu-ne tematiche. “Uscire come disce-poli missionari” è il filo condutto-re che accompagnerà tutti i cam-pi, dal modulo formativo estivodel 15 e 16 giugno a Lonato finoal campo giovani che termineràil 29 agosto e concluderà le espe-rienze nel tempo della vacanza.

Cominciamo con i campi dedi-cati ai ragazzi. In Valle d’Aosta,alla Casa alpina di Maria Nivisnel comune di Torgnon, i bambinidai 6 agli 11 anni saranno suddi-visi in due turni: il primo dall’1 al7 luglio, il secondo dal 7 al 13. Leattività sono preparate dall’équi-pe diocesana Acr insieme all’assi-stente don Roberto Abbà. Antici-pa il responsabile diocesano Mat-teo Zavaglia: «I campi Acr hannocome titolo “Il fuoco e la brezza.Con Elia tra il deserto e il monte”.Elia è un vero profeta perché ri-conosce la voce e la parola di Dioe non esita a metterla in pratica;anche quando la sua vita si com-plica, egli si mette in ascolto diDio e cerca la sua presenza. Cosìi ragazzi, sulle sue orme, scopri-ranno il proprio cammino di di-scepoli-missionari nella quoti-dianità». Si sono già iscritte leparrocchie di Castiglione, Livra-ga, Orio Litta, Lodi Vecchio, San

ti assistente generale dell’Ac diLodi.

Infine gli adulti, che dal 19 al23 agosto vivranno giornate a lo-ro dedicate, in una proposta chein questo momento viene perfe-zionata dalla commissione dioce-sana e sarà disponibile a breve.

La presidente diocesana di AcRaffaella Rozzi sottolinea:«L’uscire come discepoli missio-nari vale per tutte le età. L’Acr lotratterà nei suoi campi, i giova-nissimi lo vivranno in un’espe-rienza di servizio. Sempre inuscita, con la doppia attenzionedella formazione e del discepolomissionario, uno stile cioè che èanche un incarico di missione,legato alla relazione e all’incon-tro con le persone. Così il gruppogiovani, che conoscerà meglio al-cune figure e alcuni luoghi e spe-rimenteranno un’ospitalità spar-tana, con materassino, accolti inuna parrocchia. Ricordiamo –prosegue la presidente - che tuttii campi sono a servizio della dio-cesi. L’Ac è promotore ma faccia-mo un servizio a tutte le realtàche magari non hanno copertoquella determinata fascia di etào vogliono fare un’esperienzadiocesana».

Per quanto riguarda gli ade-renti Ac invece sono possibili an-che le proposte a livello naziona-le, come quella cui aderirà l’équi-pe del Movimento studenti. E conl’estate l’associazione darà l’av-vio all’anno assembleare del 2019– 2020. n

CAMPI SCUOLA Il filo conduttore delle esperienze è “Uscire come discepoli missionari”

L’estate dell’Azione cattolica diocesanacon le proposte per tutte le fasce d’etàLa presidente Raffaella Rozzi sottolinea che l’associazione è promotrice, ma fa anche un servizio alle comunità

Fereolo, Casalpusterlengo, Ospe-daletto, ma ci sono ancora posti.La quota aderenti è di 300 euro,non aderenti 310 euro.

Ai giovanissimi dalla primaalla quarta superiore va l’invitoper l’esperienza al Sermig, Arse-nale della Pace di Torino, dal 29

luglio al 3 agosto. La quota ade-renti è di 160 euro, non aderenti170, viaggio compreso.

I giovani conosceranno i mae-stri di spiritualità, andando dal26 al 29 agosto “Sulle orme di SanFrancesco di Sales… verso Taizè”,accompagnati da don Luca Poma-

SI APRE IL PERCORSO ASSEMBLEAREIl 15 e 16 giugno a Maguzzanoil “modulo formativo estivo”

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CHIESA I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I V

Il programma dell’anno sociale2018-2019 del Capitolo lodigiano delConvegno di Cultura Beata Maria Cristina di Savoia si è concluso conla visita al Santuario della Beata Vergine Mater Amabilis di OssagoLodigiano, la cui festa ricorre ognianno il 25 aprile, quando molti am-malati e devoti del Lodigiano accor-rono per prostrarsi davanti a questaMadre benevola e consolatrice. Inquesto celebre Santuario, l’assisten-te del Convegno Don Giuseppe Co-decasa, ha celebrato la S. Messa in-vocando per le Cristine la protezio-ne di questa Madre affinchè «possaaccompagnarle nel loro percorso culturale, religioso e sociale inter-pretando i tempi e le relative proble-matiche, conservando una robustaFede per essere di aiuto ai bisognosie ai deboli, recando ovunque Spe-

ranza». La Presidente, rivolgendosialle socie, ha ricordato gli 80 anni divita del Convegno a Lodi, una lungastoria cristiana scritta con garbo efedeltà. Le Cristine lodigiane hannoconsegnato una testimonianza dientusiasmo cristiano, sentimenti eazioni, tenendo alti i valori a cui il Convegno si ispira. Gli 80 anni di storia sono stati onorati con iniziati-ve di carità verso una Casa di Acco-glienza, verso il Seminario Vescovi-le, e con la riqualificazione del Re-parto dei malati con problemi cogni-tivi e comportamentali della RSA diSant’Angelo Lodigiano. Quest’ulti-ma iniziativa è stata attivata econo-micamente dal Convegno stesso cheha poi trovato il prezioso supportodi sponsor privati. Ciò ha consentitodi presentare un progetto che la Fondazione Comunitaria della Pro-

vincia di Lodi ha approvato. A que-sta iniziativa non è mancato il so-stegno economico della Banca Po-polare di Lodi. La Presidente ha quindi rivolto un grazie particolareall’Assistente Don Codecasa, una guida che sostiene il cammino in cuisono impegnate le Cristine, alle so-cie del Consiglio e a tutte le socie che, con piccoli gesti, pensieri genti-li, o anche solo un sorriso, ne hannosostenuto l’impegno creando affet-

to e amicizia, doni sempre preziosiche supportano il nostro quotidiano.Il parroco di Ossago Lodigiano, donAlessandro Lanzani, ha poi conse-gnato alle Cristine l’immagine dellaMater Amabilis e, quindi, tutti insie-me hanno recitato la preghiera allaVergine Santissima e ricevuto la be-nedizione. Don Alessandro ha rac-contato la storia di questa chiesa icui primi riferimenti risalgono al 972, quando monaci benedettini di

Le Cristine ascoltano il parroco di Ossago raccontare la storia del Santuario

San Pietro di Lodivecchio costruiro-no una cappella per riunirsi a prega-re dopo la loro giornata di duro lavo-ro per la bonifica del territorio. Du-rante i secoli la Chiesa è stata am-pliata, modificata, arricchita nel 1811 col simulacro della beata Vergi-ne Mater Amabilis, donato dall’Aba-te Cesaris insieme alla statua ligneadel Cristo morto, ambedue prove-nienti dalla Chiesa di Santa Maria inBrera a Milano. Davanti alla statuadella Mater Amabilia, provenientedalla Toscana e di probabile scuoladel Brunelleschi, ha pregato ogni sera, insieme ai suoi famigliari, SanCarlo Borromeo. Don Alessandro siè soffermato davanti ad ogni cap-pella laterale per ognuna delle qualiha raccontato la storia, gli aneddoti,i personaggi, le bellezze artistiche.È stato un bel racconto di Fede nar-rato con entusiasmo davanti a que-sta Madre, vestita di un manto, rica-mato e confezionato dalle suore del-l’Abbazia dell’isola di S. Giulio. n Maria Mazzoni

CONVEGNO DI CULTURA L’ultimo incontro si è tenuto presso il santuario della Mater Amabilis di Ossago, con la visita e la Messa

Chiuso l’anno socialedelle Cristine di Lodi

lizzati un salone polifunzionale ele aule di catechismo. E’ stato creatouno spazio giochi per i bambini conscivoli moderni e altalene. C’eranogià gli scivoli, ma quelli nuovi ci hanno permesso di mettere a nor-ma il tutto. Inoltre c’è un nuovo campo di calcetto, anche questo polifunzionale perché potrà essereutilizzato anche per la pallavolo».

Una nuova vita dunque perl’oratorio di Merlino. E all’inaugura-zione sarà presente anche il sinda-co neoeletto, Giancarlo Premoli. n

CON IL VESCOVO Sarà monsignor Malvestiti a benedire la struttura

Nuovo oratorioper Merlino,domenica l’inaugurazionedi Raffaella Bianchi

A Merlino si inaugura il nuovooratorio, domani, domenica 2 giu-gno: alle 18.30 il parroco don Massi-miliano Boriani celebrerà la Messaall’interno dei locali; alle 20 arrive-rà il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti che benediràil nuovo oratorio; alle 20.30 sarà offerto il buffet per tutti. Un’inau-gurazione molto sentita, con un programma di festa iniziato già lascorsa settimana e che ha avuto lapresenza del salesiano don MatteoCassinotti sul tema di San GiovanniBosco e l’oratorio. Proprio a San Gio-vanni Bosco è dedicato l’oratorio diMerlino. Per tutta la settimana saràpoi visitabile la mostra fotografica“Com’eravamo. L’oratorio ieri e og-gi”, mentre domenica 2 e domenica9 giugno saranno in vendita le ma-gliette con il logo del nuovo orato-rio. I momenti insieme continue-ranno sabato 8 giugno alle 21 conla sfilata di abiti da sposa sul sagra-to della chiesa, un evento dal titolo“Dagli anni Quaranta ai giorni no-stri”. Domenica 9 giugno sarà unagiornata speciale: alle 10.30 la santaMessa di presentazione degli ani-matori del grest, alle 14.30 il “gran-de gioco oratoriano” per bambini apartire dai 6 anni e genitori, mentreper i più piccoli ci saranno i giochigonfiabili; alle 16.30 la merenda pergrandi e piccini e alle 17 la presen-tazione del grest, riservata i genito-ri.

Il progetto del nuovo oratorio siè sviluppato in più anni ed è molto

atteso in paese. Costituisce un pas-so importante anche per le comuni-tà attorno a Merlino, e svolgendosiin questo momento l’inaugurazio-ne, i primi a godere dei nuovi spazisaranno i ragazzi che frequenteran-no il prossimo grest. Dice don Mas-similiano: «La parte di progettazio-ne è stata seguita da don LucianoRapelli, mio predecessore. Quandosono arrivato, a settembre 2017, so-no iniziati i lavori e ho seguito le ultime pratiche. Il nuovo oratoriodi Merlino ha ottenuto il finanzia-mento dell’Otto per Mille dalla Ceiper il 75 per cento del costo».

Ma quali parti ha riguardato ilprogetto? Spiega in dettaglio donBoriani: «È stata demolita la vec-chia struttura, che risaliva agli anniCinquanta e non era più in grado diospitare le attività. Sono stati rea-

È stato creato uno spazio giochi per i bambini (foto sopra), un salone polifunzionale e nuove aule di catechisto. Sotto una vista prospettica del nuovo oratorio

MATERA Agenzia Laus

Viaggio in ottobrealla Capitale della Cultura

L’agenzia Laus, insieme all’ufficio pellegrinaggidella diocesi di Lodi, organizza un’iniziativa cultura-le, un viaggio alla Capitale Europea della Cultura,Matera. Il viaggio sarà dal 7 al 10 ottobre e per infor-mazioni e iscrizioni è possibile contattare l’agenziaLaus (Piazza Mercato, 22/a – 26900 Lodi – Tel. 0371948155 – [email protected] – www.lausviaggi.it). L’iscri-zione è possibile entro il 4 luglio. Saldo entro il 4settembre.

Di seguito pubblichiamo il programma.7 Ottobre: Milano – Bari - Matera In pullman partenza da Lodi per l’aeroporto di

Milano Malpensa. Arrivo a Bari al mattino. in pullmanpartenza per Matera. Incontro con la guida ed iniziodelle visite della città, dichiarata patrimonio mondia-le dell’Unesco per l’unicità dei Sassi, antichi rionidalle case scavate nella roccia calcarea. Pranzo inristorante. Nel pomeriggio passeggiata nel sassocavenoso che si affaccia sulla gravina: visita dellacasagrotta, della chiesa rupestre Santa Lucia alleMalve e di una cantina storica con gli ambienti ipogeiper la conservazione del vino. Cena e pernottamentoa Matera

8 Ottobre: Matera – esc. Montescaglioso – Miglio-nico

Mezza pensione in albergo. La mattina incontrocon la guida ed intera giornata di visite. Partenza perMontescaglioso e visita del centro storico e dell’im-ponente Abbazia Benedettina tra le più grandi d’Ita-lia. Pranzo tipico in ristorante. Nel pomeriggio trasfe-rimento a Miglionico, visita del centro storico e delfamoso Castello del Malconsiglio. In serata rientroa Matera.

9 Ottobre: Matera – Metaponto – Policoro Mezza pensione in albergo. Al mattino Metaponto

e visita del parco archeologico. Quindi a Policoro evisita della zona archeologica e del museo Nazionaledella Siritide. Pranzo in ristorante. Pomeriggio libero.

10 Ottobre: Matera – grotte di Castellana - Albero-bello - Milano

Colazione. La mattina partenza per Castellana evisita delle grotte, uno dei complessi speleologici piùnoti d’Italia. Proseguimento per Alberobello. Pranzoin ristorante. Passeggiata nelle tipiche viuzze chesi snodano tra i caratteristici “trulli”, dichiarati dal-l’Unesco patrimonio dell’umanità. Nel tardo pomerig-gio partenza per l’aeroporto di Bari (volo verso le ore21). n

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VI I CHIESA I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI

comunità. «Nulla, infatti – affer-ma San Basilio –, è così specificodella nostra natura quanto l’en-trare in rapporto gli uni con glialtri, l’aver bisogno gli uni deglialtri».[2]

Il contesto attuale chiama tut-ti noi a investire sulle relazioni,ad affermare anche nella rete eattraverso la rete il carattere in-terpersonale della nostra umani-tà. A maggior ragione noi cristia-ni siamo chiamati a manifestarequella comunione che segna lanostra identità di credenti. La fe-de stessa, infatti, è una relazione,un incontro; e sotto la spinta del-l’amore di Dio noi possiamo co-municare, accogliere e compren-dere il dono dell’altro e corrispon-dervi.

È proprio la comunione a im-magine della Trinità che distin-gue la persona dall’individuo.Dalla fede in un Dio che è Trinitàconsegue che per essere me stes-so ho bisogno dell’altro. Sono ve-ramente umano, veramente per-sonale, solo se mi relaziono aglialtri. Il termine persona denotainfatti l’essere umano come “vol-to”, rivolto verso l’altro, coinvoltocon gli altri. La nostra vita crescein umanità col passare dal carat-tere individuale a quello persona-le; l’autentico cammino di uma-nizzazione va dall’individuo chepercepisce l’altro come rivale, al-la persona che lo riconosce comecompagno di viaggio.

Dal “like” all’“amen”L’immagine del corpo e dellemembra ci ricorda che l’uso delsocial web è complementare al-l’incontro in carne e ossa, che vi-ve attraverso il corpo, il cuore, gliocchi, lo sguardo, il respiro del-l’altro. Se la rete è usata comeprolungamento o come attesa ditale incontro, allora non tradiscese stessa e rimane una risorsa perla comunione.

Se una famiglia usa la rete peressere più collegata, per poi in-contrarsi a tavola e guardarsi ne-gli occhi, allora è una risorsa. Seuna comunità ecclesiale coordinala propria attività attraverso larete, per poi celebrare l’Eucaristiainsieme, allora è una risorsa. Sela rete è occasione per avvicinar-mi a storie ed esperienze di bel-lezza o di sofferenza fisicamentelontane da me, per pregare insie-me e insieme cercare il bene nellariscoperta di ciò che ci unisce,allora è una risorsa.

Così possiamo passare dalladiagnosi alla terapia: aprendo lastrada al dialogo, all’incontro, alsorriso, alla carezza… Questa è larete che vogliamo. Una rete nonfatta per intrappolare, ma per li-berare, per custodire una comu-nione di persone libere. La Chiesastessa è una rete tessuta dallacomunione eucaristica, dovel’unione non si fonda sui “like”,ma sulla verità, sull’“amen”, concui ognuno aderisce al Corpo diCristo, accogliendo gli altri. n

impariamo da Cristo ci fa scoprirel’alterità in modo nuovo, comeparte integrante e condizionedella relazione e della prossimità.

Tale capacità di comprensio-ne e di comunicazione tra le per-sone umane ha il suo fondamentonella comunione di amore tra lePersone divine. Dio non è Solitu-dine, ma Comunione; è Amore, eperciò comunicazione, perchél’amore sempre comunica, anzicomunica se stesso per incontra-re l’altro. Per comunicare con noie per comunicarsi a noi Dio siadatta al nostro linguaggio, stabi-lendo nella storia un vero e pro-prio dialogo con l’umanità (cfrConc. Ecum. Vat. II, Cost. dogm.Dei Verbum, 2).

In virtù del nostro essere cre-ati ad immagine e somiglianza diDio che è comunione e comunica-zione-di-sé, noi portiamo semprenel cuore la nostalgia di vivere incomunione, di appartenere a una

zione profonda, con la qualel’Apostolo esorta a deporre lamenzogna e a dire la verità: l’ob-bligo a custodire la verità nascedall’esigenza di non smentire lareciproca relazione di comunio-ne. La verità infatti si rivela nellacomunione. La menzogna inveceè rifiuto egoistico di riconoscerela propria appartenenza al corpo;è rifiuto di donarsi agli altri, per-dendo così l’unica via per trovarese stessi.

La metafora del corpo e dellemembra ci porta a riflettere sullanostra identità, che è fondata sul-la comunione e sull’alterità. Comecristiani ci riconosciamo tuttimembra dell’unico corpo di cuiCristo è il capo. Questo ci aiuta anon vedere le persone come po-tenziali concorrenti, ma a consi-derare anche i nemici come per-sone. Non c’è più bisogno dell’av-versario per auto-definirsi, per-ché lo sguardo di inclusione che

Cari fratelli e sorelle,da quando internet è stato di-

sponibile, la Chiesa ha semprecercato di promuoverne l’uso aservizio dell’incontro tra le per-sone e della solidarietà tra tutti.Con questo Messaggio vorrei in-vitarvi ancora una volta a riflet-tere sul fondamento e l’importan-za del nostro essere-in-relazionee a riscoprire, nella vastità dellesfide dell’attuale contesto comu-nicativo, il desiderio dell’uomoche non vuole rimanere nellapropria solitudine.

Le metafore della “rete” e della“comunità”L’ambiente mediale oggi è tal-mente pervasivo da essere ormaiindistinguibile dalla sfera del vi-vere quotidiano. La rete è una ri-sorsa del nostro tempo. E’ unafonte di conoscenze e di relazioniun tempo impensabili. Numerosiesperti però, a proposito delleprofonde trasformazioni impres-se dalla tecnologia alle logiche diproduzione, circolazione e frui-zione dei contenuti, evidenzianoanche i rischi che minacciano laricerca e la condivisione di unainformazione autentica su scalaglobale. Se internet rappresentauna possibilità straordinaria diaccesso al sapere, è vero ancheche si è rivelato come uno dei luo-ghi più esposti alla disinforma-zione e alla distorsione consape-vole e mirata dei fatti e delle rela-zioni interpersonali, che spessoassumono la forma del discredito.

Occorre riconoscere che le retisociali, se per un verso servonoa collegarci di più, a farci ritrova-re e aiutare gli uni gli altri, perl’altro si prestano anche ad unuso manipolatorio dei dati perso-nali, finalizzato a ottenere van-taggi sul piano politico o econo-mico, senza il dovuto rispetto del-la persona e dei suoi diritti. Trai più giovani le statistiche rivela-no che un ragazzo su quattro ècoinvolto in episodi di cyberbulli-smo.

Nella complessità di questoscenario può essere utile tornarea riflettere sulla metafora dellarete posta inizialmente a fonda-mento di internet, per riscoprirnele potenzialità positive. La figuradella rete ci invita a riflettere sul-la molteplicità dei percorsi e deinodi che ne assicurano la tenuta,in assenza di un centro, di unastruttura di tipo gerarchico, diun’organizzazione di tipo vertica-le. La rete funziona grazie allacompartecipazione di tutti glielementi.

Ricondotta alla dimensioneantropologica, la metafora dellarete richiama un’altra figura den-sa di significati: quella della co-munità. Una comunità è tanto piùforte quanto più è coesa e solida-le, animata da sentimenti di fidu-cia e persegue obiettivi condivisi.La comunità come rete solidalerichiede l’ascolto reciproco e ildialogo, basato sull’uso responsa-

GIORNATA DELLE COMUNICAZIONI SOCIALI Il messaggio del Papa mette al centro il tema delle relazioni

«Siamo membra gli uni degli altri»

“‘Siamo membra gli uni degli altri’ (Ef 4,25). Dalle community allecomunità”” è il tema che Papa Francesco ha scelto per la 53ª Giornatamondiale delle comunicazioni sociali che si celebra domenica.Già nel suo primo Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali,nel 2014, il Santo Padre aveva fatto un appello affinché Internet sia«un luogo ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane».La scelta del tema del Messaggio del 2019 conferma l’attenzione diPapa Francesco per i nuovi ambienti comunicativi e, in particolare,per le Reti sociali dove il Pontefice è presente in prima persona conl’account @Pontifex su Twitter e il profilo @Franciscus su Instagram.«Credo che il messaggio del Santo Padre ci inviti a riflettere sull’esigen-za di restituire alla rete il suo significato più bello: quello di essere unospazio di dialogo, di conoscenza, di relazione, di condivisione. È unachiamata alla responsabilità di tutti, è una sfida alla nostra capacitàdi essere membra gli uni degli altri nella dimensione corporea quantoin quella digitale. Quel mondo e il mondo non sono, infatti, cosediverse». Così Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazio-ne. n

bile del linguaggio.È a tutti evidente come, nello

scenario attuale, la socialnetwork community non sia au-tomaticamente sinonimo di co-munità. Nei casi migliori le com-munity riescono a dare prova dicoesione e solidarietà, ma spessorimangono solo aggregati di indi-vidui che si riconoscono intornoa interessi o argomenti caratte-rizzati da legami deboli. Inoltre,nel social web troppe volte l’iden-tità si fonda sulla contrapposizio-ne nei confronti dell’altro, del-l’estraneo al gruppo: ci si defini-sce a partire da ciò che dividepiuttosto che da ciò che unisce,dando spazio al sospetto e allosfogo di ogni tipo di pregiudizio(etnico, sessuale, religioso, e al-tri). Questa tendenza alimentagruppi che escludono l’eteroge-neità, che alimentano anche nel-l’ambiente digitale un individua-lismo sfrenato, finendo talvoltaper fomentare spirali di odio.Quella che dovrebbe essere unafinestra sul mondo diventa cosìuna vetrina in cui esibire il pro-prio narcisismo.

La rete è un’occasione perpromuovere l’incontro con gli al-tri, ma può anche potenziare ilnostro autoisolamento, come unaragnatela capace di intrappolare.Sono i ragazzi ad essere più espo-sti all’illusione che il social webpossa appagarli totalmente sulpiano relazionale, fino al fenome-no pericoloso dei giovani “eremitisociali” che rischiano di estra-niarsi completamente dalla so-cietà. Questa dinamica dramma-tica manifesta un grave strapponel tessuto relazionale della so-cietà, una lacerazione che nonpossiamo ignorare.

Questa realtà multiforme e in-sidiosa pone diverse questioni dicarattere etico, sociale, giuridico,politico, economico, e interpellaanche la Chiesa. Mentre i governicercano le vie di regolamentazio-ne legale per salvare la visioneoriginaria di una rete libera, aper-ta e sicura, tutti abbiamo la possi-bilità e la responsabilità di favo-rirne un uso positivo.

È chiaro che non basta molti-plicare le connessioni perché au-menti anche la comprensione re-ciproca. Come ritrovare, dunque,la vera identità comunitaria nellaconsapevolezza della responsa-bilità che abbiamo gli uni versogli altri anche nella rete online?

“Siamo membra gli uni degli al-tri”Una possibile risposta può essereabbozzata a partire da una terzametafora, quella del corpo e dellemembra, che San Paolo usa perparlare della relazione di recipro-cità tra le persone, fondata in unorganismo che le unisce. «Perciò,bando alla menzogna e dite cia-scuno la verità al suo prossimo,perché siamo membra gli uni de-gli altri» (Ef 4,25). L’essere mem-bra gli uni degli altri è la motiva-

Nel messaggio il Papa invita a passare dalla community alla comunità

INTERNET

L’interesse del Pontefice per il web

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DIOCESIDIMILANO I SABATO 1 GIUGNO 2019 I IL CITTADINO DI LODI I VII

comunità ecclesiale e della societàcivile. Scrivere la lettera di fruttifi-cazione consentirà a ciascuna ra-gazza e a ciascun ragazzo di ricor-dare il passaggio di Dio nella sua vita e di fissarlo nello spazio oppor-tuno di una memoria riconoscenteattraverso una particolare scelta divita. Ricevendo nelle sue mani le lettere di fruttificazione, l’Arcive-scovo testimonierà invece la vici-nanza della Chiesa alle scelte di vitacompiute dai giovani in risposta alla Parola che Dio ha rivolto loronel corso del Gruppo Samuele.

Se rimane vero che i livelli dichiarificazione vocazionale rag-giunti saranno inevitabilmente di-versi, la scelta di vita compiuta daciascun giovane rimarrà comunque

confidenziale e aperta con i giovanipartecipanti, prendendo spunto dalle loro testimonianze e rispon-dendo alle loro domande su alcunidei temi affrontati lungo il percorso.

Inoltre, durante la preghiera delVespero, i giovani consegnerannonelle mani dell’Arcivescovo le lorolettere di fruttificazione che espri-meranno sinteticamente i frutti delcammino di ricerca vocazionale in-trapreso, che per alcuni di loro avràcondotto a scelte riguardanti il pro-prio stato di vita (matrimonio cri-stiano, vita consacrata, sacerdozio),mentre, per altri, a intuire l’impor-tanza del sostenere una continuariforma interiore e, magari, pur dalontano, a individuare il proprio ambito di servizio all’interno della

Domani, domenica 2 giugno, presso il Centro Pastorale Ambro-siano di Seveso, si terrà l’ultimo ap-puntamento del Gruppo Samuele.

Da novembre a maggio (una do-menica al mese) questo camminodi discernimento vocazionale ha visto la partecipazione di 75 giova-ni (43 ragazze e 32 ragazzi), seguitida una équipe di educatori adulti(sacerdoti, persone consacrate e sposate). Ciascuno dei partecipantiha anche fatto riferimento a una guida spirituale per verificare le proposte suggerite durante le varietappe.

Anche nel corso di questo annopastorale l’esperienza del GruppoSamuele ha offerto ai giovani un aiuto ad assumere seriamente la questione fondamentale della vo-cazione, nella convinzione che il desiderio di servire il Signore è l’unico in grado di dar senso alle decisioni, piccole o grandi, dell’esi-stenza. E i giovani hanno partecipa-to agli incontri mensili in manieraseria, assidua, mostrando la giustadisponibilità a lasciarsi guidare dal-la parola del Signore in un reale di-scernimento della loro vita.

Quest’ultimo incontro del Grup-po Samuele vedrà la presenza del-l’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, che dialogherà in maniera

La consegna delle lettere di fruttificazione in un dialogo aperto e confidenziale sui temi toccati lungo il percorso di discernimento

DAL 17 GIUGNO

Chierichetti, “tre giorni” a Pian dei Resinelli

5 GIUGNO

La religione e i trapiantidegli organi

7 GIUGNO

Un incontro scientifico a Garbagnate

8 GIUGNO

Vigentino, Veglia ecumenicadi Pentecoste

1-2 GIUGNO

A Imbersagola grande “Notte dei Santuari”

Un percorso spirituale in cinquetappe caratterizza la Veglia ecume-nica di Pentecoste che il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano orga-nizza sabato 8 giugno nel DecanatoVigentino, con partenza alle 18 pres-so piazzale Corvetto (angolo viale Martini) e conclusione intorno alle20 presso l’Associazione Nocetum(via San Dionigi 77). La prima tappaa Casa di Giacomo (piazzale Corvet-to) ha per tema «Giustizia e creativi-tà dello Spirito» («Cercate anzituttoil regno di Dio e la sua giustizia», Mt6,33). La seconda alla Casa per la Pa-ce (El Cristun de Cement), «Giustiziae integrazione» («Finché non sorgacome aurora la sua giustizia», Is 62,1). La terza alla Rsa Virgilio Ferra-ri, «Giustizia e le povertà» («Portateil lieto messaggio ai poveri», Lc, 4,18).La quarta tappa a San Michele e San-ta Rita, «Giustizia e diritto» («Il dirit-to scorra come acqua di sorgente»,Am 5, 24). La quinta e ultima tappaal Nocetum, «Giustizia e accoglien-za» («Il Signore è la mia luce e la miasalvezza», Sal 127).

Il Santuario della Madonna delBosco di Imbersago si prepara, uni-tamente ad altri Santuari d’Italia,a vivere l’iniziativa intitolata “Lanotte dei Santuari”, proposta dal-l’Associazione dei Santuari italianiin collaborazione con la Conferen-za Episcopale Italiana, nella nottetra l’1 e il 2 giugno. Il programma èil seguente. Questa sera, sabato 1giugno, alle ore 21,30, recita del Ro-sario salendo la Scala Santa. Alleore 22 l’arrivo della “camminata”da Merate, seguita dall’accesnionedella lampada alla porta del San-tuario. Alle ore 22,15 un breve pel-legrinaggio nei luoghi intorno alSantuario (Cappella del Miracolo,Grotta della Sacra Famiglia, Monu-mento a San Giovanni XXIII, Cap-pella delle Confessioni) con la visi-ta alla mostra dedicata ai Martiridell’Algeria e a “Evangelii Gau-dium”. A partire dalle ore 23,30l’adorazione eucaristica lungo tut-ta la notte. Alle ore 7, la Messa cele-brata dal rettore del Santuario conla “consegna della luce”. n

Il Servizio diocesano per la Pa-storale della Salute propone incontridi formazione dal titolo “Non mi sembra vero che tu esista così” cura-ti a livello scientifico da don PaoloFontana, responsabile del Serviziodiocesano. Il prossimo appuntamen-to, promosso in collaborazione conAsst-Rhodense, è in programma ve-nerdì 7 giugno, dalle 9 alle 16.30, presso l’Auditorium dell’Ospedale G.Salvini di Garbagnate Milanese (via-le Forlanini 95). I tre relatori: don Gil-do Conti (insegnante di antropologiafilosofica presso il Seminario Arci-vescovile di Venegono Inferiore), Mi-chelina Meligrana (coordinatore in-fermieristico di Pneumologia e Neu-rologia del presidio ospedaliero diGarbagnate Milanese Asst Rhoden-se), Paola Musi (counselor professio-nista - assistente spirituale dell’Ho-spice Ospedale Maggiore Niguarda).Per informazioni: Servizio per la Pa-storale della Salute, Segreteria del-l’evento: Luisa Grimoldi - tel. 02.99430.959 – mail: [email protected] n

“Etica laica e religiosa dei tra-pianti di organo”, che parla delrapporto tra la medicina e le di-verse tradizioni religiose, è il tito-lo del volume al centro dell’incon-tro in programma mercoledì 5giugno, alle 20.30, a Villa Truffinidi Tradate (corso Bernacchi 2). Ilprogramma prevede, dopo i salutiistituzionali, i seguenti interven-ti. Introduzione di Carlo Capra(primario reparto rianimazioneOspedale di Tradate) e di LucioCaccamo (chirurgia generale etrapianti di fegato, Policlinico diMilano). Relatori: Daniela Di Carlo(pastora della Chiesa Valdese diMilano), Paolo Sciunnach (mem-bro dell’Assemblea dei Rabbinid’Italia), Yusuf Abd al Hakim Car-rara (vicepresidente ComunitàReligiosa Islamica Italiana), Ten-zin Khentse (monaco buddista),Svamini Hamsananda Ghiri (vice-presidente dell’Unione InduistaItaliana), Alberto Cozzi (presiden-te Associazione Medici Cattolici- Milano). n

Come ogni anno la diocesi di Mi-lano offre diverse proposte per far sìche i mesi estivi diventino, per i bam-bini e per i giovani, un’occasione dicrescita umana e spirituale. È il casodella “Tre giorni chierichetti”, collau-data iniziativa pensata dal Semina-rio, che si svolgerà in più turni, dal 17giugno al 3 luglio, presso “La Monta-nina” a Pian dei Resinelli, splendidalocalità montana in provincia di Lec-co. Alla «Tre giorni chierichetti» sonoinvitati tutti i chierichetti e le chieri-chette della Diocesi, ragazzi e ragaz-ze nati tra il 2005 e il 2008 e come animatori anche gli adolescenti. Inprogramma cinque turni. Il primo peri ragazzi, lunedì 17 giugno - mercoledì19 giugno. Il secondo per le ragazze,venerdì 21 giugno - domenica 23 giu-gno. Il terzo per i ragazzi, lunedì 24 giugno - mercoledì 26 giugno. Il quar-to per le ragazze, venerdì 28 giugno- domenica 30 giugno. Il quinto peri ragazzi, lunedì 1 luglio - mercoledì3 luglio. Info e iscrizioni: Segretariatoper il Seminario (tel. 02.8556278, [email protected]).n

significativa: essa rappresenterà un passo avanti, in cui ciascuno diloro potrà riconoscere e dare vigoread alcuni aspetti della propria iden-tità cristiana. Rappresenterà la de-cisione di mettersi in cammino, fa-cendo anche solo un breve passo,ma senza ripensamenti rispetto aciò che si sarà lasciato, eleggendouna direzione che magari potrà es-sere corretta nel corso del cammi-no, ma lungo la quale ci si proporràdi non ritornare.

Tale scelta non sarà quindi unimpegno in più, qualcosa che si ag-giungerà alla vita; bensì, umilmen-te, ma in modo significativo, saràun coraggioso salto di qualità, unmomento di rottura con ciò che èvenuto prima, che è stato magari prezioso, ma rispetto al quale si vorrà ormai andare oltre. Signifi-cherà andare oltre per vivere unavita all’insegna dello Spirito di Ge-sù.

L’incontro del 2 giugno termine-rà con un momento conviviale e difesta, al quale parteciperanno piùdi duecento giovani: a quanti hannopartecipato al Gruppo Samuele siaggiungeranno alcuni loro amici appositamente invitati per cono-scere in prima persona questa pro-posta di discernimento vocazionalee per condividere la gioia dello sta-re insieme.

Siamo sicuri che anche negli an-ni a venire il Gruppo Samuele conti-nuerà a dare i suoi frutti a vantag-gio di altri giovani desiderosi di farechiarezza nella loro vita e di viverlaalla maniera di Gesù.

DOMANI 2 GIUGNO Sono 43 ragazze e 32 ragazzi seguiti da una équipe di educatori adulti

Vocazioni, l’arcivescovo a Seveso con i 75 giovani del Gruppo Samuele

IL 5 GIUGNO Discernimento vocazionale, una proposta diocesana

Mercoledì 5 giugno, alle 20.45,presso l’aula 3 del Centro diocesano(Casa I. Schuster) di Milano (viaSant’Antonio 5), gli incaricati di Pa-storale giovanile e gli educatori in-teressati sono invitati a parteciparealla presentazione delle esperienzedi vita comunitaria che, a partiredal mese di ottobre, verranno atti-vate in Diocesi: in questo modo siintende dare seguito a quanto giàannunciato dall’Arcivescovo al ter-mine della veglia in traditioneSymboli, circa la necessità di offrireai giovani tempi e luoghi destinatial discernimento e alla maturazio-ne della vita cristiana adulta. Inter-verrà don Mario Antonelli, Vicarioepiscopale per l’Educazione e la Ce-lebrazione della fede.

Vi potranno partecipare i giova-ni di età compresa tra i 20 e i 30anni. Alcuni educatori adulti, appo-sitamente formati, accompagne-ranno ciascun giovane lungol’esperienza di vita comunitaria.L’esperienza di vita comunitariaavrà la durata di 9 mesi a partiredal mese di ottobre. n

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