I QUADERNI DELL’ALSIA · 2009. 10. 16. · I QUADERNI DELL’ALSIA GIUGNO 2009 3 I QUADERNI...

I QUADERNIDELL’ALSIA

ASPETTI DELLA REDDITIVITÀDEI FATTORI PRODUTTIVINELLE AZIENDE AGRICOLE LUCANE Analisi del campione RICA 2006

1.

2.3.

3.13.23.33.43.53.63.73.8

4.

PresentazioneIntroduzioneLA RICA IN BASILICATA

Parte prima - Andamento delle redditività nelle aziende della RICA Basilicata per il 2006L’IMPOSTAZIONE GENERALE DELLE ELABORAZIONII RISULTATI DELLE ANALISIAziende per classe di redditivitàIncidenza degli aiuti pubblici sulla redditivitàProduttività e redditivitàStrutture aziendali e andamento della redditivitàAndamento della redditività e orientamenti produttiviRedditività e ubicazione delle aziende per zona altimetricaRedditività e forma di conduzione delle aziendeRedditività e realtà territoriali

CONSIDERAZIONI GENERALI SULLA REDDITIVITÀ DELLE AZIENDEAppendice Parte primaRedditività dei fattori e profilo strutturale ed economico delle aziende

Parte seconda - Valori medi dei terreni, delle costruzioni e delle piantagioniCriteri di calcoloAppendice Parte seconda Le variabili di aggregazione delle aziende

a cura di

Carmela De Vivo, Tommaso Potenza

Angela Muscio, Rocco Sileo

Domenico Tosco

INEA Basilicata Istituto Nazionale di Economia AgrariaALSIAAgenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in AgricolturaCentro per la Formazione in Economia e Politica dello Sviluppo Rurale

235

11151517192124303233

39

40

93

110

Direttore EditorialePaolo Galante

Direttore ResponsabileSergio Gallo

Vice Direttore Vincenzo Laganà

Direzione, Redazione e SegreteriaViale Carlo Levi, 6/i75100 Matera Tel.: 0835 244212 fax: 0835 244219 e-mail: [email protected]

Progetto graficoed impaginazioneStudiodomino S.r.l.

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2 I QUADERNI DELL’ALSIA

PRESENTAZIONE

E’ difficile discutere di numeri. Il rischio è quello di inaridire il confronto, di imbrigliare le parole impedendo loro di correre sciolte. Eppure, molte volte, è più facile e anche più corretto presentare un argomento e sviluppare la discus-sione proprio partendo da dati e fatti. Dai numeri. Commentandoli, valutandone le differenze e gli scostamenti, interpretandone evoluzioni, trasformazioni, e for-nendo le basi per ulteriori considerazioni future. Con questo spirito, ancora una volta, è stato condotto lo studio sugli “Aspetti della redditività dei fattori produt-tivi nelle aziende agricole lucane – Analisi del campione RICA 2006”, il secondo del genere presentato nella collana “I Quaderni dell’Alsia”.

Una collana di monografie, quella dei Quaderni, nata 10 anni fa con il primo volume su “L’autocontrollo dell’igiene nelle aziende alimentari”, diventata nel 2004 supplemento della rivista “Agrifoglio” dell’Alsia e giunta ora alla nona pubblicazione.

La grafica dei volumi, rinnovata più volte, ha consentito nel tempo di raccogliere in modo sempre più ordinato le appassionate e meticolose ricerche degli Autori, adattandosi ai diversi argomenti trattati e restituendo al lettore in-formazioni organizzate e puntuali. Sono nati così gli approfondimenti sui regimi termopluviometrici del Melfese e sugli agroecotipi di fagiolo di Sarconi e Ro-tonda, oppure i racconti documentati e arricchiti da testimonianze inedite sulla storia delle famiglie che hanno occupato il latifondo di Lagopesole, le analisi sulle dinamiche delle politiche agricole lucane, sulla vitivinicoltura, oppure ancora gli studi sui principali fitofagi delle solanacee.

Da protagonisti apparentemente semplici del nostro quotidiano, i numeri tornano in questo volume de “I Quaderni dell’Alsia” a descrivere, a rappresentare la nostra Basilicata rurale. E a raccontarci storie di uomini e cose, delle criticità del settore, delle difficoltà ma anche di piccoli e grandi successi. A noi il compito di farne buon uso, attraverso programmi e progetti sempre più efficaci.

Sergio GalloDirigente Area Comunicazione ALSIA

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INTRODUZIONE

Con il volume “Aspetti della redditività dei fattori produttivi nelle aziende agricole lucane”, pubblicato nel 20061 , l’ALSIA ha avviato un’azione di valorizzazione del flusso informativo generato dalla RICA (Rete di Informazione Contabile Agricola) regionale destinata a continuare nel tempo e ad essere ampliata.

A conferma di tale scelta le analisi sulla redditività sono state ripetute per i dati contabili del 2006, provvedendo anche ad effettuare alcuni confronti tra i livelli di redditività conseguiti dalle aziende RICA nel 2003 e nel 2006. Sono state effettuate altre analisi attinenti agli investimenti aziendali ed avviati altresì i rilevamenti per stimare i costi di produzione riguardanti le principali attività produttive praticate nell’agricoltura lucana.

Anche alla luce degli ultimi indirizzi regionali in ordine alla riorganizzazione delle strutture pubbliche operanti in agricoltura, si ritiene opportuno ribadire la validità dei due obiettivi di fondo che si perseguono: contribuire alla definizione di un quadro conoscitivo utile ai fini delle decisioni di politica agricola regionale, mettere a disposizione delle strutture che operano nel campo della consulenza in agricoltura supporti puntuali per aiutare le aziende a razionalizzare le proprie scelte. A tal fine per una più rapida fruizione dei dati è prossima l’apertura di un Canale Tematico specifico per la RICA sul portale dell’ALSIA (www.ssabasilicata.it), attraverso il quale si potrà accedere alla consultazione di informazioni di dettaglio sui risultati delle elaborazioni.

La validità del lavoro svolto per quest’ultima finalità è confermata dal fatto che le procedure messe a punto dall’apposito gruppo di studio attivato dall’ALSIA, sono state richieste ed utilizzate anche da Enti operanti in agricoltura in altre regioni. L’interesse è destinato ad aumentare a seguito della pubblicazione, dei bandi di attuazione del PSR 2007-2013, che comprende la misura 114 “Utilizzo dei servizi di consulenza” e la misura 115 “Avviamento dei servizi di assisten-za alla gestione”, di sostituzione e di consulenza aziendale. Va anche ricordato che le recenti vicende sull’aumento dei prezzi delle derrate e dei costi di produzione si traducono anche in forti sollecitazioni per gli imprenditori a migliorare l’effi-cienza aziendale e a ricercare, eventualmente, nuovi assetti produttivi.

Anche per questo secondo volume si è dimostrata proficua la collaborazio-ne tra l’ALSIA e l’INEA integrata dall’apporto di un esperto esterno. A tutti i compo-nenti di tale Gruppo di lavoro attivato dall’Ufficio Provinciale di Potenza, desidero rivolgere un ringraziamento sentito per l’ottimo lavoro svolto, a conferma dell’alto livello di professionalità che le strutture pubbliche operanti in agricoltura sanno esprimere quando opportunamente indirizzate e motivate.

Paolo GalanteCommissario Straordinario ALSIA

1 I Quaderni dell’ALSIA, Vol. 07/2006

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1. LA RICA IN BASILICATA

La RICA è uno strumento informativo finalizzato alla conoscenza della condizione economica delle aziende agricole europee. Istituita nel 1965 con il Regolamento del Consiglio n. 79 che ne stabilisce principi ed organizzazione, è un’indagine campionaria annuale svolta con un’impostazione analoga in tutti i Paesi Membri dell’Unione Europea (UE) e fornisce le informazioni che confluiscono nella base dati europea. La RICA è l’unica fonte armonizzata di dati microeconomici: i principi su cui si basa la raccolta dei dati sono infatti i medesimi in tutti i paesi e sono indicati in appositi regolamenti. Le aziende agricole che partecipano alla RICA vengono selezionate sulla base di un piano di campionamento redatto in ciascun Paese Membro. Il campo di osservazione dell’indagine non coincide con l’universo delle aziende agricole ma include solo quelle la cui dimensione, in termini economici, è tale da poterle definire commerciali. La metodologia comune adottata permette di rappresentare i risultati secondo tre dimensioni principali: la regione geografica, la dimensione economica e l’orientamento tecnico economico. Le informazioni RICA vengono utilizzate per studi e ricerche di carattere microeconomico e trovano ampia utilizzazione nella gestione delle politiche agricole per fini di programmazione e di valutazione. In Basilicata la RICA è attiva fin dalla fine degli anni ’70 ed ha dato un valido contributo conoscitivo alle dinamiche della realtà agricola lucana. Il campione teorico, costruito su base casuale sui dati ISTAT relativi all’ultimo censimento generale dell’agricoltura del 2001, è composto da 968 aziende. Di queste, nel 2006 ne sono state rilevate 895, suddivise per Ordinamento Tecnico Economico2 ed Unità di Dimensione Economica3, secondo la tabella 1. La copertura del campione casuale, pari a oltre il 92%, ne garantisce la rappresentatività a livello regionale, relativamente alla stratificazione utilizzata.L’INEA, in qualità di organo di collegamento per la RICA europea, da sempre si è posta l’obiettivo di soddisfare non solo le esigenze informative dell’Unione Europea, ma di creare uno strumento in grado di corrispondere le esigenze conoscitive sia degli utilizzatori dei dati, sia degli imprenditori agricoli. In tal senso ha predisposto una metodologia che, oltre a garantire la raccolta dei dati previsti dalla Scheda CE, consentisse, tramite l’implementazione di informazioni tecniche ed economiche, di costruire una base dati in grado di analizzare le caratteristiche dell’azienda agricola, notizie indispensabili per analisi di gestione e di valutazione di efficienza dei risultati aziendali.Nel corso degli ultimi anni si è rivelata sempre più necessaria una revisione della metodologia contabile che tenesse conto delle profonde trasformazioni del settore agricolo, relative sia agli aspetti legati alle tecniche produttive che agli aspet-ti legislativi, economici e di politica agricola. Basti pensare alla necessità, sempre più impellente, di produrre un bilancio aziendale certificato, alla trasformazione culturale in atto, che intende l’agricoltura inserita in un contesto rurale, nel quale, attività come l’ospitalità aziendale, i servizi alle popolazioni, l’aspetto ricreativo – conoscitivo, sono diventate parte integrante dell’azienda agricola stessa. Il software GAIA (Gestione Aziendale delle Imprese Agricole) che l’INEA ha prodotto e che, dall’esercizio contabile 2008, sostituirà l’attuale metodologia nella fase di rilevazione, gestione ed elaborazione dei dati, è la risposta a queste necessità.Le principali novità che contraddistinguono GAIA, oltre all’ottimizzazione della 2 Vedi appendice parte prima3 Vedi appendice parte seconda


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9 struttura informatica degli archivi e dell’utilizzo dell’ambiente Windows, sono da un lato l’elaborazione della contabilità generale secondo i principi del bilancio civilistico e dall’altro una maggior attenzione alle esigenze specifiche dell’utente azienda, in modo da consentirne l’impiego nelle aziende più evolute come vero e proprio strumento interno di controllo. Entrambe queste innovazioni hanno determinato l’esigenza di utilizzare una base contabile impostata sul metodo della partita doppia. Il nuovo supporto informatico prevede, comunque, un’interfaccia di registrazione dati semplificata dove le operazioni contabili vengono gestite in modo automatico dal programma stesso, non richiedendo quindi particolari conoscenze contabili e agevolandone così l’uso. Oltre alle informazioni contabili propriamente dette, GAIA raccoglie innumerevoli notizie tecniche relative alle dotazioni strutturali, alla disponibilità di mezzi strumentali ed ai flussi fisici delle produzioni, informazioni che sono comunque indispensabili per la corretta interpretazione dei risultati economici e finanziari desumibili dal bilancio. Inoltre GAIA consente un’analisi molto più dettagliata di tutte le attività connesse, sia in termini di dotazione strutturale che di costi e ricavi e di impiego di lavoro. L’attuale utilizzo della RICA italiana come strumento di valutazione delle politiche di intervento del settore agricolo è stato ulteriormente potenziato, con una rilevazione accurata dell’intervento pubblico.L’utilizzazione della nuova metodologia contabile metterà sicuramente a diposizione degli utenti ulteriori strumenti per meglio analizzare e conoscere la realtà agricola e rurale.

Tab. 1

Stratificazione aziende rilevate nell’anno contabile 2006

OTEClassi UDE

Totale3 4 5 6 7

13 42 53 52 10 3 160

14 20 22 37 18 7 104

20 1 2 1 1 5

31 1 3 2 2 2 10

32 17 45 59 26 16 163

33 10 6 4 1 21

34 4 10 10 3 8 35

41 1 4 8 5 2 20

42 5 14 21 5 1 46

43 3 6 26 10 3 48

44 17 42 50 19 2 130

50 1 1 2

60 10 15 24 8 9 66

71 3 4 1 4 12

72 1 1 2

81 18 18 20 4 3 63

82 2 4 2 8

Totale 157 251 324 123 65 895

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PARTE PRIMA

ANDAMENTO DELLE REDDITIVITà NELLE AZIENDE DELLA RICABASILICATA PER IL 2006

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Le scelte di fondo che sono state compiute per le elaborazioni di cui al presente volume hanno riguardato in particolare:

la conferma dei criteri di stima della redditività aziendale adottati per a) l’annata 2003, compreso il livello delle Remunerazioni Unitarie di Riferimento (RUR), al fine di rendere possibile il confronto dei dati; tali criteri sono riassunti nella tabella 2;l’elaborazione di tabelle di confronto fra le due annate;b) l’elaborazione di una serie di valori medi attinenti agli investimenti, c) tenendo conto delle esigenze informative di coloro che sono chiamati ad elaborare piani di sviluppo aziendali.

Le elaborazioni di cui ai punti a) e b) hanno comportato la stima dei valori medi degli indicatori relativi alla redditività aziendale e alle principali variabili, rilevabili attraverso la contabilità aziendale, alle quali risultano correlati, stratificando le aziende RICA rispetto a:

classe di ampiezza della SAU• classe di Unità di Dimensione Economica (UDE)• Orientamento Tecnico Economico (OTE)• Fasce altitudinali • Area PIT (Progetto Integrato Territoriale).•

Sempre al fine di rendere possibile il confronto fra le due annate la stessa impostazione delle tabelle è rimasta sostanzialmente invariata. In particolare l’UDE è stata confermata quale principale variabile di stratificazione delle aziende RICA in gruppi con riferimento ai quali calcolare i vari indicatori.La costituzione dei gruppi è tale da consentire di poter esprime giudizi circa le correlazioni che sussistono tra la redditività dei fattori produttivi e:

gli aiuti pubblici• la dimensione fisica ed economica delle aziende• l’Orientamento Tecnico Economico delle aziende• l’ubicazione delle aziende.•

Le aziende agricole che hanno aderito alla RICA nel 2006 sono state 895, di esse ne sono state analizzate 865, in quanto sono state escluse le cooperative e le imprese nelle quali le attività connesse a quelle agricole assumono una rilevanza prevalente. Sono state inoltre escluse le aziende i cui risultati economici sono stati influenzati da particolari situazioni contingenti.Va infine specificato che i valori medi si riferiscono a gruppi composti da almeno 5 aziende. Tale scelta risponde sia alla esigenza di garantire la riservatezza dei dati che a quella di assicurare un livello minimo di significatività alle statistiche elaborate.

2. L’IMPOSTAZIONE gENERALEDELLE ELABORAZIONI

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Tab. 2 - Criteri di stima della redditività dei fattori produttivi

Le fasi in cui si articola la stima della redditività aziendale

Reddito Netto di Riferimentoa) Il Reddito Netto di Riferimento (RNR) può essere definito come l’insie-me delle remunerazioni attribuibili ai fattori conferiti dall’imprenditore, date le quantità impiegate e fissati i livelli delle remunerazioni unitarie di riferimento (RUR). Per ciascun fattore produttivo la RUR rappresenta la soglia minima dell’area di redditività che si assume soddisfacente per le imprese agricole. Essa è fissata ricorrendo al criterio del costo di opportunità. Per le analisi relative alla contabilità 2006 sono state utilizzate le stesse RUR fissate per il 2003: RUR lavoro 8,7 euro/ora; RUR capitale di esercizio 2,7%, RUR capitale fondiario 1,7%.

Indice di Redditività (IR)b) Il rapporto RN / RNR costituisce l’Indice di Redditività (IR) aziendale.Il Reddito Netto reale (RN) è calcolato dalla RICA quale differenza tra PV – (CF+CV), dove PV = Produzione Vendibile aziendaleCF = Costi fissi aziendaliCV = Costi Variabili

Ripartizione del reddito netto reale e calcolo delle remunerazioni unitarie c) Il criterio adottato prevede la ripartizione del Reddito Netto reale tra i fattori produttivi in modo direttamente proporzionale alla composizione del RNR.Per ciascun fattore produttivo la remunerazione reale unitaria è calcolata come rapporto tra la remunerazione reale totale e la quantità impiegata nel corso dell’anno.

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3.1 Aziende per classe di redditività

Il calcolo dell’indice di redditività per tutte le aziende e la successiva classificazione delle stesse rispetto alla classe di redditività consentono di esprimere una prima articolata valutazione sui risultati conseguiti dalle aziende RICA nel 2006.In particolare la redditività delle aziende, con e senza gli aiuti pubblici, conseguita nel 2006 è stata posta a confronto con quella conseguita nel 2003(Tab. 3 e Fig. 1- 4).Appare utile evidenziare che al lordo degli aiuti le aziende che ricadono nella 1a e 2a classe di IR, cioè quelle considerate vicine alla “marginalità”, raggiungono insieme circa il 59% di tutte le aziende del campione. La bassa redditività delle aziende 2006 emerge, comunque, in modo netto esaminando la classificazione al netto degli aiuti. In tali condizioni ben il 30% circa del campione ha un reddito netto negativo, ovvero il valore delle produzioni non è sufficiente a coprire le spese vive e gli ammortamenti, il 49% ricade nelle prime due classi e solo il 15% ha un indice di redditività uguale o superiore a 1.Come si può osservare l’impatto degli aiuti sulla redditività delle aziende assume proporzioni elevate a motivo del fatto che, come meglio si chiarirà nei successivi paragrafi, il 94% delle aziende del campione analizzato ha fruito di aiuti pubblici.Passando dal 2003 al 2006 la redditività delle aziende è significativamente peggiorata. Nel 2003, infatti, nelle prime due classi di redditività ricadeva il 56%, contro il 59 del 2006 e, al netto degli aiuti, le aziende con reddito netto negativo erano il 22,4% a fronte del 29,9%.L’esame dettagliato circa la natura e l’entità degli aiuti fruiti dalle aziende RICA nel 2006 viene affrontato nel paragrafo successivo.

Tab. 3 - RICA Basilicata

Redditività delle aziende al lordo e al netto degli aiuti

Esercizio contabile 2003a)

Classe di redditività RN al lordo degli aiuti RN al netto degli aiuti

Aziende % sul totale Aziende % sul totale

IR0 < 0 0 0,0 168 22,4

IR1 0 - 0,33 211 28,1 281 37,5

IR2 0,33 - 0, 66 211 28,1 120 16,0

IR3 0,66 - 1 128 17,1 64 8,5

IR4 ≥1 200 26,7 117 15,6

Totale 750 100,0 750 100,0

3. I RISULTATI DELLE ANALISI

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Esercizio contabile 2006b)

Classe di redditività RN al lordo degli aiuti RN al netto degli aiuti

Aziende % sul totale Aziende % sul totale

IR0 < 0 0 0,0 259 29,9

IR1 0 - 0,33 325 37,6 311 36,0

IR2 0,33 - 0, 66 184 21,3 111 12,8

IR3 0,66 - 1 132 15,3 50 5,8

IR4 ≥1 224 25,9 134 15,5

Totale 865 100,0 865 100,0

Fig. 1 Aziende raggruppate per classe di redditività deifattori produttivi nell’ambito delle diverse classi di UDE

con al lordo degli aiuti - anno 2006

Fig. 2 Aziende raggruppate per classe di redditività deifattori produttivi nell’ambito delle diverse classi UDE con

PLV al lordo degli aiuti - anno 2003

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3.2. Incidenza degli aiuti pubblici sulla redditività

Come noto gli aiuti al reddito entrano nella formazione della PLV delle aziende RICA e, quindi, influenzano la redditività dei fattori. Si tratta di importi consistenti sia in valore assoluto che in termini di incidenza sulla PLV e, quindi, sul reddito netto.Nel 2006 le 865 aziende RICA analizzate hanno fruito di aiuti pubblici per un importo superiore ai 10 milioni di euro (Tab. 4), pari al 41% del Reddito Netto totale prodotto. A seguito dell’applicazione della riforma della PAC del 2003, la maggior parte


PLV al netto degli aiuti - anno 2006


PLV al netto degli aiuti - anno 2003

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degli aiuti precedentemente erogati a sostegno delle produzioni, viene ora elargita nella forma disaccoppiata attraverso il cosiddetto pagamento unico. Sotto quest’ultima forma, infatti, le aziende RICA della Basilicata nel 2006 hanno ricevuto il 63,2% di tutti gli aiuti al reddito. La seconda categoria di aiuti per un ammontare delle somme erogate, 25,5% del totale, ha riguardato l’applicazione della misura agro-ambientale a sostegno dell’agricoltura biologica. Quest’ultimo intervento è stato molto diffusivo.Gli aiuti finalizzati al sostegno dell’agricoltura di qualità hanno complessivamente riguardato il 5,9% del totale degli aiuti.L’impatto degli aiuti sulla formazione del reddito netto, così come per l’anno 2003, è evidenziato nell’ultima colonna di ogni tabella sottoforma di rapporto tra il reddito netto decurtato degli aiuti (RNS) e quello al lordo (RN).

Tab. 4

Aiuti pubblici, per categoria – Anno 2006

Descrizione Osservazioni Aiuti

Numero % Importo € % Media €/nr

Pagamento unico disaccoppiato (1782/03)

794 22,1 6.347.482 63,1 7.994

Produzione biologica 872 24,3 2.565.070 25,5 2.942

Aiuto supplementare qualità se-minativi

453 12,6 375.221 3,7 828

Premio qualità frumento duro (1782/03)

291 8,1 221.025 2,2 760

Tutela del paesaggio e dell'ambien-te

14 0,4 155.752 1,5 11.125

Aiuti al reddito-Art.12 Aiuto sup-plem. Reg.1782/03

796 22,2 115.257 1,1 145

Aiuto supplementare qualità carni bovine/ovicaprine

261 7,3 89.458 0,9 343

Altre misure agroambientali 7 0,2 81.533 0,8 11.648

Premio colture proteiche (1782/03)

47 1,3 33.978 0,3 723

Set aside obbligatorio 32 0,9 33.194 0,3 1.037

Altri per colture e loro prodotti 8 0,2 25.892 0,3 3.237

Indennità compensativa zone montane 12 0,3 10.758 0,1 897

Premio frutta a guscio (1782/03)1 0,0 1.992 0,0 1.992

Totale 3.588 100,0 10.056.612 100,0 2.803

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3.3 Produttività e redditività

I dati relativi al confronto tra la redditività aziendale, la produttività espressa in termini di PLV per ettaro e alcuni indicatori strutturali (Tab. 5) confermano quan-to già accertato con le analisi dei dati contabili 2003. Più precisamente si evidenzia che nelle aziende di minori dimensioni il rapporto PLV/ettaro è più alto mentre l’IR è più basso. Ciò è dovuto al fatto che dette aziende tendono ad intensificare i processi produttivi per compensare il deficit strutturale e, in particolare, per assorbire quanto più possibile il lavoro familiare disponibile, ma ci riescono solo in parte. Da una parte, infatti, l’indice di produttività espresso in termini di PLV/UL (Valore della produzione per Unità Lavorativa) cresce con le dimensioni aziendali, dall’altro il valore dei rapporti Capitale fondiario/ha e Capitale di esercizio/ha diminuisce passando dalle aziende più piccole a quelle più grandi.In sostanza i risultati delle analisi attribuiscono una rilevanza molto alta alle eco-nomie di scala che possono essere conseguite nelle aziende di medie e grandi dimensioni nell’impiego del lavoro e dei capitali. Preme, infine, evidenziare il fatto che nelle realtà analizzate, dati i valori che assu-me il rapporto PLV/ha, la pure inevitabile uscita dal settore delle piccole aziende potrà comportare un abbassamento della ricchezza prodotta dal territorio.

Fig. 5 Aiuti pubblici fruiti dalle aziende agricole analizzate,distinti per categoria - anno 2006

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Tab. 5- RICA Basilicata 2006

Valori medi per ettaro della PLV, del capitale fondiario e del capitale di esercizio e del lavo-ro impiegato e redditività

A - Per classe della SAU aziendaleClasse di ampiezza

N. Aziende

PLV /ha (€)

CAPF / ha (€)

CAPESER/ SAU (€)

ORE/SAU(nr)

PLV/UL(€) IR

< 5 ha di SAU 96 7.136,29 25.671,03 5.996,48 871 18.022,55 0,4

5 - 10 ha di SAU

112 3.137,60 16.246,66 3.686,88 380 18.158.06 0,4

10 -20 ha di SAU

211 2.141,88 11.095,19 2.988,34 202 23.319,09 0,6

20 -50 ha di SAU

244 1.580,20 9.568,54 1.830,82 98 35.434,72 1,0

>50 ha di SAU

200 1.037,09 6.883,18 960,26 46 49.296,07 1,8

Totale 863 1.356,08 8.222,28 1.433,47 60 34.529,83

B - Per OTE e classe di SAU

OTE e classe di SAU aziendaleClasse

di ampiezza

N. osservazioni

PLV/Ha(€)

CAPESER/Ha (€)

ORE/Ha (nr)

IR

Altri Seminativi, Seminativi Misti 1 10 9.104,51 6.467,01 850,00 0,61

2 11 2.231,28 2.281,29 263,00 0,44

3 24 1.599,49 1.837,78 180,00 0,37

4 31 2.875,82 1.810,85 137,00 2,06

5 26 902,23 818,87 37,00 1,33

Arboreo Misto 1 5 5.220,30 2.605,41 606,00 0,51

2 7 2.280,48 2.180,74 304,00 0,39

3 6 1.936,82 2.451,55 190,00 0,39

4 9 2.968,41 2.656,49 141,00 1,67

5 7 2.692,26 1.427,59 88,00 2,63

Bovino da carne 3 7 1.545,90 3.593,60 167,00 0,39

4 8 1.093,52 2.466,58 96,00 0,58

5 27 376,21 673,85 28,00 1,07

Bovino da latte 3 9 4.517,70 8.239,06 308,00 0,69

4 6 1.838,50 3.603,91 99,00 0,74

Bovino Misto 2 5 4.869,48 7.911,94 504,00 0,47

3 24 2.994,68 6.054,99 228,00 0,69

4 10 2.280,51 4.028,54 110,00 1,17

5 8 2.225,65 2.643,03 46,00 4,61

Cereali Specializzati, Oleaginose, Proteaginose

2 15 889,93 1.307,00 200,00 0,09

3 35 940,85 1.315,53 106,00 0,30

(segue)

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B - Per OTE e classe di SAU

OTE e classe di SAU aziendaleClasse

di ampiezza

N. osservazioni

PLV/Ha(€)

CAPESER/Ha (€)

ORE/Ha (nr)

IR

4 74 797,58 1.298,72 53,00 0,48

5 36 660,63 677,84 32,00 1,02

Erbaceo-Arboreo 1 8 8.882,48 5.357,82 1.164,00 0,43

2 8 3.200,41 3.421,33 437,00 0,29

3 14 4.186,27 2.715,47 320,00 1,25

4 19 1.282,02 1.464,06 76,00 0,71

5 17 2.045,19 1.288,48 114,00 2,75

Frutticolo e/o Agrumicolo 1 64 4.978,45 4.512,18 824,00 0,30

2 37 4.494,98 4.351,27 554,00 0,36

3 25 3.823,53 2.587,62 317,00 0,82

4 22 3.437,18 1.971,67 233,00 1,64

5 13 3.642,86 1.789,69 213,00 2,04

Misto Coltivazioni - Allevamenti 3 5 1.786,45 2.309,44 172,00 0,67

Olivicolo 2 7 1.893,36 2.845,72 193,00 0,49

3 7 1.123,92 993,87 107,00 0,50

Ovino-Caprino e Altri Erbivori 1 5 4.206,37 10.270,42 692,00 0,20

2 12 1.964,32 4.285,45 277,00 0,34

3 35 1.348,15 3.101,84 176,00 0,35

4 39 1.098,47 2.035,85 100,00 0,62

5 40 608,85 789,63 29,00 1,34

Seminativi - Erbivori 3 18 903,39 3.334,93 179,00 0,11

4 24 835,21 1.761,61 79,00 0,43

5 16 699,33 728,13 24,00 1,82

3.4. Strutture aziendali e andamento della redditività

L’analisi di cui al precedente paragrafo 3 viene ripresa ed ampliata con i dati ri-portati nella tabella 6. Con essi vengono evidenziati, in particolare, l’andamento per classe di SAU delle aziende, del rapporto Reddito Netto per ettaro e delle remunerazioni unitarie dei fattori conferiti dall’imprenditore.Per quanto riguarda il primo valore va detto che esso costituisce un’espressione della redditività particolarmente significativa per formulare valutazioni in un’otti-ca di breve periodo, soprattutto se vengono presi in esame i risultati ottenuti da aziende che appartengono alla stessa classe di ampiezza e praticano ordinamenti produttivi diversi. Questi aspetti saranno ripresi con il commento delle analisi relative a raggruppamenti delle aziende per OTE e per forma di conduzione.Gli alti valori del RN per ettaro che si verificano nelle piccole aziende sono determinati, come già in precedenza osservato, sia dall’elevata intensività dei pro-

(segue)

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cessi produttivi che dall’alto impiego del lavoro familiare, nel senso che il ricor-so di queste aziende al lavoro salariato è inconsistente. La variabilità di questo indicatore è molto alta. Il suo valore, infatti, è più che dimezzato passando dalla pri-ma alla seconda classe di SAU, flette leggermente con la terza classe e molto più significativamente con la quarta, fino ad attestarsi su un valore che è pari al 21% di quello che caratterizza la prima classe.Occorre anche sottolineare che i valori medi di redditività e, quindi, di remunerazione unitaria dei fattori produttivi, solo con le aziende che ricadono nella classe di ampiezza della SAU 20-50 ettari sfiorano il livello di soglia dell’area di redditività che può essere ritenuta soddisfacente. Essi, inoltre, si raddoppiano circa con la classe oltre 50 ettari. La correlazione positiva tra redditività e dimensione economica delle aziende (Tab. 7 e Tab. 8 ) è ancora più accentuata di quella, sopra evidenziata, tra redditività e dimensione fisica. Come è ovvio, con l’aumentare della dimensione economica aumenta anche il RN per ettaro di superficie.

Tab. 6 - RICA Basilicata 2006

Redditività dei fattori produttivi per classe di ampiezza della SAU aziendale (valori medi)

Classe di ampiezza della SAU aziendale N

umer

odi

azi

ende

IR RN/ha (€)

Remunerazioni unitarie

RNS/RN (%)

LavoroFam.

(€/ore)

Cap. Eser. (%)

Cap. Fond. (%)

Meno di 5 ha di SAU 97 0,40 2.773,71 3,44 1,1 0,7 93,6

Da 5 a 10 hadi SAU 112 0,37 1.198,49 3,22 1,0 0,6 75,5

Da 10 a 20 ha di SAU 212 0,63 1.094,59 5,50 1,7 1,1 70,5

Da 20 a 50 ha di SAU 244 0,95 739,84 8,27 2,6 1,6 52,1

Oltre 50 ha di SAU 200 1,80 572,89 15,63 4,9 3,1 56,1

Totale 865

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Redditività dei fattori produttivi per dimensione economica delle aziende (valori medi)

Classe di UDE

Num

ero

di a

zien

deIR Ore/

haRN/ha

(€)

Remunerazioni unitarieRNS/RN (%)

LavoroFam.

(€/ore)

Cap. Eser. (%)

Cap. Fond. (%)

4 - 8 UDE 142 0,23 141 313,60 2,01 0,6 0,4 5,7

8 – 16 UDE 243 0,34 124 414,04 2,99 0,9 0,6 30,2

16 – 40 UDE 311 0,69 81 514,32 6,01 1,9 1,2 46,5

40 - 100 UDE 115 1,39 57 581,17 12,10 3,8 2,4 54,5

=>100 UDE 54 3,92 101 1.426,84 34,11 10,6 6,7 78,9

Totale 865

Fig. 6 Indice di redditività per classe di UDE

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Redditività dei fattori produttivi per classe di UDE nell’ambito delle diverse classi di ampiezza della SAU delle aziende (valori medi)

Classe di SAU/UDE

N.Aziende IR Ore/

ha (€)RN/ha

(€)

Remunerazioni UnitarieRNS/RN %

Lavoro Fam.

(€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

Meno di 5 ha di SAU

4 - 8 UDE 23 0,18 772 1.216,24 1,54 0,5 0,3 83,0

8 – 16 UDE 47 0,30 829 2.128,28 2,59 0,8 0,5 89,4

16 - 40 UDE 25 0,61 958 4.022,73 5,27 1,6 1,0 97,9

Da 5 a 10 ha di SAU

4 - 8 UDE 41 0,16 223 351,83 1,43 0,4 0,3 14,5

8 – 16 UDE 24 0,29 378 1.001,93 2,48 0,8 0,5 69,2

16 - 40 UDE 44 0,49 522 2.001,87 4,28 1,3 0,8 87,7

Da 10 a 20 ha di SAU

4 - 8 UDE 55 0,21 147 291,89 1,80 0,6 0,4 -1,7

8 – 16 UDE 80 0,33 151 497,99 2,90 0,9 0,6 34,5

16 - 40 UDE 56 0,63 244 1.333,28 5,46 1,7 1,1 72,3

40 - 100 UDE 19 1,30 360 2.954,25 11,31 3,5 2,2 90,7


4 - 8 UDE 20 0,45 59 291,68 3,94 1,2 0,8 -11,5

8 – 16 UDE 82 0,40 68 286,22 3,48 1,1 0,7 -11,4

16 - 40 UDE 3 0,69 79 556,19 5,99 1,9 1,2 34,3

40 - 100 UDE 29 1,61 169 1.421,84 14,03 4,4 2,7 73,4

=>100 UDE 10 5,29 379 4.624,97 46,02 14,3 9,0 89,8

Oltre 50 ha di SAU

8 – 16 UDE 10 0,40 35 141,98 3,48 1,1 0,7 11,7

16 - 40 UDE 83 0,86 34 295,00 7,46 2,3 1,5 23,1

40 - 100 UDE 62 1,37 33 396,70 11,92 3,7 2,3 36,7

=>100 UDE 42 3,62 79 1.171,63 31,50 9,8 6,2 74,9

Totale 855

3.5 Andamento della redditività e orientamenti produttivi

Il dato più importante, che viene evidenziato dall’analisi della redditività riferita alle aziende aggregate rispetto all’OTE, riguarda l’incidenza degli aiuti sui risultati economici. Come si può osservare (Tab. 9) essa varia notevolmente in relazione alle attività produttive praticate dalle aziende, fino a diventare determinante per gli OTE: Cereali Specializzati – Oleaginose – Proteaginose, Olivicolo, Erbivoro misto. Per il primo OTE senza gli aiuti il RN medio delle aziende sarebbe stato pesante-

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mente negativo (-16,2%), per il secondo il segno sarebbe stato comunque negati-vo, per il terzo gli aiuti rappresentano circa il 94% del RN aziendale.Se si considera che in tutte e tre le categorie di aziende analizzate anche con gli aiuti la redditività si è mantenuta su valori medio bassi, si comprende come l’au-mento pure significativo dei prezzi delle derrate, a seguito del disaccoppiamento, potrà solo contribuire ad evitare che in alcune aree si verifichino fenomeni di abbandono dei terreni o di riconversione verso utilizzazioni silvo - pastorali.Per le aziende che praticano tutti gli altri ordinamenti produttivi, l’incidenza degli aiuti è notevolmente più bassa, ma per alcuni resta comunque significativa. Il gruppo degli OTE ai quali corrisponde una minore incidenza degli aiuti, così come nel 2003, comprende:

Arboreo Misto, •Bovino da latte, •Viticolo,•Frutticolo e/o Agrumicolo. •

Tali ordinamenti sono basati su attività che hanno fruito di pagamenti diretti molto bassi (bovino da latte) o non ne hanno fruito affatto. Nelle aziende interessate, comunque, accanto all’attività dominante che non ha fruito di aiuti, sono state evidentemente praticate colture che ne hanno fruito.Gli ordinamenti produttivi con più elevato indice di redditività risultano il bovino misto (IR 4,61) in aziende con oltre 50 ha di SAU, seguito dall’arborato misto (IR 2,63) e frutticolo agrumicolo (Tab. 9).A parità di classe di SAU, sono le aziende specializzate cerealicole a far registrare i peggiori risultati, con l’indice di redditività che si attesta a 0,63. Solo nell’aggregato relativo alla classe di SAU > di 50 ha, le aziende che coltivano cereali raggiungono un IR > 1.


Redditività dei fattori produttivi per OTE delle aziende (valori medi)

Orientamento tecnico economico

Num

ero

Azi

ende

IROre/ha (€)

RN/ha (€)

Remunerazioni Unitarie

RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)


156 0,63 47 310,33 5,50 1,70 1,10 -16,20

Altri Seminativi, Seminativi Misti

101 1,25 89 833,87 10,83 3,40 2,10 54,90

Viticolo 8 1,37 186 1.751,64 11,91 3,70 2,30 89,30

Frutticolo e/o Agrumicolo 152 0,83 319 1.535,22 7,22 2,20 1,40 79,20

Olivicolo 20 0,55 80 388,40 4,76 1,50 0,90 -1,70

Arboreo Misto 33 1,65 125 1.485,05 14,39 4,50 2,80 72,80

Bovino da latte 20 1,87 153 2.730,82 16,31 5,10 3,20 87,10

Bovino da carne 46 0,85 38 303,98 7,43 2,30 1,50 57,10

Bovino Misto 47 1,49 114 1.677,32 13,00 4,00 2,50 80,40

(segue)

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Redditività dei fattori produttivi per OTE delle aziende (valori medi)

Orientamento tecnico economico

Num

ero

Azi

ende

IROre/ha (€)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

Ovino-Caprino e Altri Erbivori

131 0,80 57 453,60 6,99 2,20 1,40 59,80

Erbaceo-Arboreo 65 1,44 136 902,02 12,49 3,90 2,40 65,80

Erbivoro Misto 11 0,68 48 268,27 5,90 1,80 1,20 6,40

Seminativi – Erbivori 60 0,88 48 421,88 7,66 2,40 1,50 42,50

Misto Coltivazioni - Allevamenti

8 0,73 110 745,13 6,33 2,00 1,20 61,60


Redditività dei fattori produttivi per ordinamento tecnico economico nell’ambito delle diverse classi di SAU delle aziende (valori medi)

Classe di SAU/OTE N.

Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha(€)

RemunerazioniUnitarie

RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)


Da 10 a 20 ha di SAU 24 0,37 180 556,35 3,22 1,00 0,60 52,30

Da 5 a 10 ha di SAU 11 0,44 263 1.017,97 3,83 1,20 0,70 83,30

Meno di 5 ha di SAU 9 0,65 924 3.727,99 5,62 1,70 1,10 99,40

Oltre 50 ha di SAU 26 1,33 37 503,22 11,57 3,60 2,30 23,50

(segue)

Fig. 7 Impatto degli aiuti pubblici sulla redditività dei fattori produttivi nelle aziende agricole distinte per OTE - anno 2006

(segue)

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Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha(€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)

Da 20 a 50 ha di SAU 31 2,06 137 1.580,28 17,88 5,50 3,50 73,50

Arboreo Misto

Da 5 a 10 ha di SAU 7 0,39 304 1.040,75 3,41 1,10 0,70 78,80

Da 10 a 20 ha di SAU 6 0,39 190 697,78 3,42 1,10 0,70 42,30

Meno di 5 ha di SAU 5 0,51 606 2.701,46 4,44 1,40 0,90 95,10

Da 20 a 50 ha di SAU 8 1,88 138 1.522,72 16,34 5,10 3,20 73,70

Oltre 50 ha di SAU 7 2,63 88 1.560,22 22,89 7,10 4,50 72,80

Bovino da carne

Da 10 a 20 ha di SAU 7 0,39 167 636,40 3,41 1,10 0,70 46,70

Da 20 a 50 ha di SAU 8 0,58 96 590,78 5,05 1,60 1,00 50,80

Oltre 50 ha di SAU 27 1,07 28 264,37 9,31 2,90 1,80 60,00

Bovino da latte

Da 10 a 20 ha di SAU 9 0,69 308 1.932,00 6,01 1,90 1,20 78,20

Da 20 a 50 ha di SAU 6 0,74 99 797,80 6,40 2,00 1,30 62,90

Bovino Misto

Da 5 a 10 ha di SAU 5 0,47 504 2.136,32 4,08 1,30 0,80 79,20

Da 10 a 20 ha di SAU 24 0,69 228 1.610,38 6,01 1,90 1,20 78,70

Da 20 a 50 ha di SAU 10 1,17 110 1.374,43 10,14 3,10 2,00 79,60

Oltre 50 ha di SAU 8 4,61 46 1.789,83 40,13 12,50 7,80 81,30


Da 5 a 10 ha di SAU 13 0,13 191 243,69 1,16 0,40 0,20 -76,30

Da 10 a 20 ha di SAU 34 0,32 105 336,73 2,74 0,90 0,50 -19,40

Da 20 a 50 ha di SAU 73 0,49 54 308,04 4,25 1,30 0,80 -32,00

Oltre 50 ha di SAU 36 1,02 32 310,02 8,85 2,70 1,70 -5,50

Erbaceo-Arboreo

Da 5 a 10 ha di SAU 8 0,29 437 984,83 2,51 0,80 0,50 79,90

Meno di 5 ha di SAU 8 0,43 1.164 3.687,30 3,71 1,20 0,70 99,50

Da 20 a 50 ha di SAU 19 0,71 76 532,22 6,15 1,90 1,20 33,60

Da 10 a 20 ha di SAU 13 1,30 334 2.386,77 11,34 3,50 2,20 84,30

Oltre 50 ha di SAU 17 2,75 114 835,68 23,90 7,40 4,70 64,30

Frutticolo e/o Agrumicolo

Meno di 5 ha di SAU 59 0,33 830 2.346,73 2,88 0,90 0,60 93,20

Da 5 a 10 ha di SAU 34 0,40 564 1.739,73 3,44 1,10 0,70 88,40

Da 10 a 20 ha di SAU 25 0,82 317 1.749,70 7,10 2,20 1,40 83,00

Da 20 a 50 ha di SAU 22 1,64 233 1.248,38 14,31 4,40 2,80 64,70

(segue)

(segue)

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Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha(€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)

Oltre 50 ha di SAU 12 2,39 193 1.422,84 20,83 6,50 4,10 78,80

Misto Coltivazioni – Allevamenti

Da 10 a 20 ha di SAU 5 0,67 172 1.077,50 5,79 1,80 1,10 53,10

Olivicolo

Da 5 a 10 ha di SAU 7 0,49 193 920,09 4,26 1,30 0,80 32,50

Da 10 a 20 ha di SAU 7 0,50 107 546,22 4,37 1,40 0,90 35,00


Meno di 5 ha di SAU 5 0,20 692 1.348,38 1,74 0,50 0,30 76,30

Da 5 a 10 ha di SAU 12 0,34 277 910,00 2,97 0,90 0,60 73,80

Da 10 a 20 ha di SAU 35 0,35 176 596,27 3,06 0,90 0,60 58,90

Da 20 a 50 ha di SAU 39 0,62 100 599,38 5,39 1,70 1,10 63,90

Oltre 50 ha di SAU 40 1,34 29 392,88 11,65 3,60 2,30 57,70

Seminativi - Erbivori

Da 10 a 20 ha di SAU 16 0,14 179 245,55 1,22 0,40 0,20 -3,20

Da 20 a 50 ha di SAU 23 0,48 73 358,31 4,13 1,30 0,80 24,70

Oltre 50 ha di SAU 16 1,82 24 455,37 15,88 4,90 3,10 48,40




Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha(€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)

Meno di 5 ha di SAU


5 0,20 692 1.348,38 0,50 0,30 76,30 1,74


Erbaceo-Arboreo 8 0,43 164 3.687,30 1,20 0,70 99,50 3,71

Arboreo Misto 5 0,51 606 2.701,46 1,40 0,90 95,10 4,44


9 0,65 924 3.727,99 1,70 1,10 99,40 5,62

Da 5 a 10 ha di SAU


13 0,13 191 243,69 0,40 0,20 -76,30 1,16

(segue)

(segue)

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Azi

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RN/ha(€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)

Erbaceo-Arboreo 8 0,29 437 984,83 0,80 0,50 79,90 2,51


12 0,34 277 910,00 0,90 0,60 73,80 2,97

Arboreo Misto 7 0,39 304 1.040,75 1,10 0,70 78,80 3,41



11 0,44 263 1.017,97 1,20 0,70 83,30 3,83

Bovino Misto 5 0,47 504 2.136,32 1,30 0,80 79,20 4,08

Olivicolo 7 0,49 193 920,09 1,30 0,80 32,50 4,26


Seminativi - Erbivori 16 0,14 179 245,55 0,40 0,20 -3,20 1,22


34 0,32 105 336,73 0,90 0,50 -19,40 2,74


35 0,35 176 596,27 0,90 0,60 58,90 3,06


24 0,37 180 556,35 1,00 0,60 52,30 3,22

Bovino da carne 7 0,39 167 636,40 1,10 0,70 46,70 3,41

Arboreo Misto 6 0,39 190 697,78 1,10 0,70 42,30 3,42

Olivicolo 7 0,50 107 546,22 1,40 0,90 35,00 4,37

Misto Coltivazioni - Allevamenti

5 0,67 172 1.077,50 1,80 1,10 53,10 5,79

Bovino Misto 24 0,69 228 1.610,38 1,90 1,20 78,70 6,01

Bovino da latte 9 0,69 308 1.932,00 1,90 1,20 78,20 6,01


Erbaceo-Arboreo 13 1,30 334 2.386,77 3,50 2,20 84,30 11,34


Seminativi - Erbivori 23 0,48 73 358,31 1,30 0,80 24,70 4,13


73 0,49 54 308,04 1,30 0,80 -32,00 4,25

Bovino da carne 8 0,58 96 590,78 1,60 1,00 50,80 5,05


39 0,62 100 599,38 1,70 1,10 63,90 5,39

Erbaceo-Arboreo 19 0,71 76 532,22 1,90 1,20 33,60 6,15

Bovino da latte 6 0,74 99 797,80 2,00 1,30 62,90 6,40

Bovino Misto 10 1,17 110 1.374,43 3,10 2,00 79,60 10,14


(segue)

(segue)

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Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha(€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore/

Cap. Eser.(%)

Cap. Fond. (%)

Arboreo Misto 8 1,88 138 1.522,72 5,10 3,20 73,70 16,34


31 2,06 137 1.580,28 5,50 3,50 73,50 17,88

Oltre 50 ha di SAU


36 1,02 32 310,02 2,70 1,70 -5,50 8,85

Bovino da carne 27 1,07 28 264,37 2,90 1,80 60,00 9,31


26 1,33 37 503,22 3,60 2,30 23,50 11,57


40 1,34 29 392,88 3,60 2,30 57,70 11,65

Seminativi - Erbivori 16 1,82 24 455,37 4,90 3,10 48,40 15,88


Arboreo Misto 7 2,63 88 1.560,22 7,10 4,50 72,80 22,89

Erbaceo-Arboreo 17 2,75 114 835,68 7,40 4,70 64,30 23,90

Bovino Misto 8 4,61 46 1.789,83 12,50 7,80 81,30 40,13

3.6. Redditività e ubicazione delle aziende per zona altimetrica

La stratificazione delle aziende per zona altimetrica (Tab.12) evidenzia che i valori più alti dell’indice di redditività si registrano in collina per tutte le diverse classi di UDE. La ragione principale di ciò è che in tale aree ricadono le aziende di maggiori dimensioni del campione.Come si può osservare la piena redditività dei fattori produttivi si consegue mediamente in tutte e tre le aree solo nelle aziende ricadenti nella classe di UDE>40.Va detto inoltre che, ad esclusione della prima classe di UDE, nell’ambito di tutte le altre, la pianura è caratterizzata nello stesso tempo dagli indici di redditività più bassi ma anche dai più alti rapporti RN/ha. Tale andamento degli indici è dovuto al fatto che nelle zone di pianura ricadono le aziende più piccole, ma anche quelle con ordinamenti produttivi più intensivi, come è confermato dal fatto che in tali aree, in termini di ore per ettaro, il lavoro impiegato è più elevato.

(segue)

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Redditività dei fattori produttivi per fascia altimetrica nell'ambito delle diverse classi di UDE delle aziende (valori medi)

Classe di UDEN

umer

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(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

4 - 8 UDE

Collina 64 0,38 100 386,81 3,30 1,00 0,60 -1,20

Montagna 53 0,14 172 228,32 1,22 0,40 0,20 22,90

Pianura 25 0,15 208 286,56 1,33 0,40 0,30 0,00

8 - 16 UDE

Collina 89 0,47 74 368,47 4,08 1,30 0,80 -4,80

Montagna 104 0,31 118 350,04 2,66 0,80 0,50 43,50

Pianura 50 0,26 526 1.230,16 2,29 0,70 0,40 77,20

16 – 40 UDE

Collina 127 0,84 58 484,07 7,31 2,30 1,40 16,50

Montagna 110 0,64 67 408,87 5,59 1,70 1,10 62,40

Pianura 74 0,55 339 1.427,89 4,82 1,50 0,90 82,40

40 - 100 UDE

Collina 60 1,45 44 528,91 12,59 3,90 2,50 40,30

Montagna 27 1,37 44 551,07 11,96 3,70 2,30 71,60

Pianura 28 1,27 152 908,35 11,02 3,40 2,20 72,50

=>100 UDE

Collina 25 4,35 48 1.042,90 37,89 11,80 7,40 72,10

Pianura 25 3,59 234 2.294,12 31,23 9,70 6,10 87,00

Fig. 8 Indice di redditività per fascia altimetrica nell’ambito delle diverse classi di UDE

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3.7 Redditività e forma di conduzione delle aziende

Nelle aziende RICA la forma di conduzione diretta del coltivatore è nettamente dominante (94%).Ad esclusione della classe di UDE >100, in tutte le altre classi l’indice di redditività delle aziende a conduzione con salariati è migliore di quelle a conduzione diretta del coltivatore (Tab.13 e fig. 9). Ciò comporta una migliore retribuzione delle ore di lavoro dei salariati rispet-to alla manodopera familiare. Questo valore risente della sovrastima del lavoro familiare, dovuta, come precedentemente accennato, anche alla mancanza di valide opportunità lavorative extragricole, che non facilitano certo la migrazione verso altri settori produttivi.In Basilicata, infatti, l’indice di disoccupazione si attesta nel 2006 al 10,5%4, valore di 4 punti percentuali superiore al dato Italia e la percentuale degli occupati in agricoltura è quasi del 10% , valore più che doppio rispetto alla media nazionale.


Redditività dei fattori produttivi per fascia altimetrica nell’ambito delle diverse classi di UDE delle aziende (valori medi)

Classe di UDE/forma di conduzione

Num

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Azi

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(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

4 - 8 UDE

Diretta del Coltivatore 137 0,23 141 312,92 2,00 0,60 0,40 4,50

8 - 16 UDE


Con Salariati 6 0,67 108 645,04 5,79 1,80 1,10 59,20

16 – 40 UDE

Con Salariati 11 0,57 47 257,75 4,99 1,50 1,00 25,70


40 - 100 UDE


Con Salariati 16 1,50 33 309,40 13,05 4,00 2,50 28,10

=>100 UDE

Con Salariati 11 3,31 32 910,59 28,82 8,90 5,60 70,00

Altra Non Specificata 5 3,34 233 1.897,89 29,08 9,00 5,70 81,50

Diretta del Coltivatore 38 4,30 123 1.663,56 37,40 11,60 7,30 81,30

4 ISTAT 2006

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3.8 Redditività e realtà territoriali

L’aggregazione dei dati per classe di UDE e per area PIT conferma che sostanzialmente in tutte le aree la redditività diviene soddisfacente dalla 4° classe di UDE in poi. Va altresì evidenziato che nell’ambito di ciascuna classe l’area PIT Montagna Materana si colloca sempre ai primi posti. Ciò è dovuto soprattutto al fatto che le aziende, così come riscontrabile dalla successiva tabella 15, hanno per la maggior parte un ordinamento produttivo di tipo estensivo, con un minor impiego unitario di lavoro, fattore che, associato alle caratteristiche orografiche e pedologiche di questo territorio, fa sì che i fabbisogni medi di lavoro per ettaro tendono ad essere fra i più bassi nell’ambito di una stessa classe di UDE (Tab. 14) e di uno stesso OTE. In questa area gli orientamenti produttivi prevalenti sono il cerealicolo e lo zootecnico.In termini di Reddito Netto per ettaro, nell’ambito di ciascuna classe di UDE, l’area del Metapontino presenta i valori più alti a motivo del fatto che in esso si praticano gli ordinamenti produttivi più intensivi. Questo primato è confermato, ovviamente, anche nell’ambito di uno stesso OTE (Tab. 15).

Fig. 9 Indice di redditività per forma di conduzione nell’ambito delle diverse classi di UDE

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Redditività dei fattori produttivi per area PIT nell’ambito delle diverse classi di UDE delle aziende (valori medi)

Classe di UDE/area PITN

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(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

4 - 8 UDE

Marmo Platano e Melandro 31 0,12 260 289,94 1,04 0,30 0,20 32,80

Alto Basento 9 0,14 131 186,99 1,26 0,40 0,20 -8,20

Val D’Agri 6 0,18 174 289,01 1,55 0,50 0,30 42,60

Metapontino 34 0,21 183 352,45 1,83 0,60 0,40 24,20

Lagonegrese-Pollino 11 0,25 98 239,05 2,21 0,70 0,40 20,10

Vulture Alto Bradano 16 0,26 90 248,35 2,25 0,70 0,40 -61,70

Bradanica 15 0,31 89 290,53 2,73 0,80 0,50 -39,20

Montagna Materana 20 0,53 92 497,30 4,57 1,40 0,90 17,10

8 - 16 UDE

Alto Basento 22 0,23 156 362,91 2,02 0,60 0,40 43,80

Metapontino 58 0,27 392 951,35 2,37 0,70 0,50 74,00

Marmo Platano e Melandro

45 0,29 156 449,36 2,56 0,80 0,50 46,00


Val D’Agri 10 0,38 100 366,32 3,30 1,00 0,60 52,10

Bradanica 22 0,41 83 350,31 3,58 1,10 0,70 -21,10


Montagna Materana 31 0,56 67 395,30 4,89 1,50 1,00 -3,00

16 – 40 UDE


Alto Basento 15 0,49 72 370,04 4,25 1,30 0,80 31,30

Metapontino 85 0,60 333 1.483,35 5,21 1,60 1,00 83,70

Bradanica 36 0,78 47 403,98 6,79 2,10 1,30 -10,40



Vulture Alto Bradano 33 0,86 57 506,95 7,47 2,30 1,50 27,80

Val D’Agri 21 1,00 58 508,43 8,70 2,70 1,70 64,40

40 - 100 UDE


Bradanica 16 1,16 42 482,19 10,09 3,10 2,00 30,80

Metapontino 35 1,24 189 1.081,03 10,79 3,30 2,10 74,70


11 1,27 69 919,84 11,09 3,40 2,20 79,10


(segue)

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Redditività dei fattori produttivi per area PIT nell’ambito delle diverse classi di UDE delle aziende (valori medi)

Classe di UDE/area PITN

umer

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IROre/ha

(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

Alto Basento 5 1,35 31 457,26 11,76 3,70 2,30 58,10


Val D’Agri 9 1,98 51 579,61 17,21 5,30 3,40 47,20

=>100 UDE

Bradanica 11 3,15 33 1.026,88 27,42 8,50 5,40 70,20

Metapontino 26 3,99 293 2.631,09 34,68 10,80 6,80 88,60



Redditività dei fattori produttivi per area PIT nell’ambito dei diversi OTE (valori medi)

Classe di OTE/area PIT

Num

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Azi

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(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)


Alto Basento 5 0,24 111 261,39 2,05 0,60 0,40 12,7

Bradanica 29 1,07 48 522,63 9,27 2,90 1,80 15,9

Marmo Platano e Melandro 11 0,13 155 190,24 1,12 0,30 0,20 -11,8

Metapontino 21 2,53 409 4.255,28 21,99 6,80 4,30 92,5


Val D’Agri 7 1,08 107 885,97 9,42 2,90 1,80 71,0


Arboreo Misto

Bradanica 9 0,66 94 551,06 5,71 1,80 1,10 30,3

Metapontino 18 2,48 137 2.167,53 21,61 6,70 4,20 80,5

Bovino da carne




Bovino da latte

Marmo Platano e Melandro 8 0,73 201 1.424,46 6,38 2,00 1,20 77,0

Bovino Misto

Alto Basento 5 2,17 53 1.427,48 18,91 5,90 3,70 78,9

Marmo Platano e Melandro 26 0,79 77 1.422,82 6,86 2,10 1,30 80,0

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Redditività dei fattori produttivi per area PIT nell’ambito dei diversi OTE (valori medi)

Classe di OTE/area PIT

Num

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Azi

ende

IROre/ha

(nr)

RN/ha (€)


RNS/RN %Lavoro

Fam. (€/ore)

Cap. Fond. (%)

Cap. Fond. (%)

Montagna Materana 10 2,11 59 1.179,55 18,39 5,70 3,60 70,1


Bradanica 26 0,68 43 348,72 5,88 1,80 1,10 -15,5


Marmo Platano e Melandro 7 0,25 88 216,75 2,19 0,70 0,40 -30,1

Metapontino 10 0,24 46 96,06 2,12 0,70 0,40 -114,5



Erbaceo-Arboreo

Bradanica 13 0,86 45 386,93 7,48 2,30 1,50 7,6


Metapontino 24 1,65 519 2.515,60 14,33 4,40 2,80 95,4


Erbivoro Misto


Frutticolo e/o Agrumicolo

Metapontino 143 0,75 337 1.479,86 6,52 2,00 1,30 79,4

Olivicolo



Alto Basento 13 0,50 87 433,62 4,31 1,30 0,80 47,3

Bradanica 10 1,31 35 454,93 11,37 3,50 2,20 50,9



Metapontino 5 0,48 63 230,30 4,21 1,30 0,80 34,6

Montagna Materana 12 2,33 44 1.138,51 20,25 6,30 4,00 63,6

Val D’Agri 14 1,06 45 458,88 9,20 2,90 1,80 71,2


Seminativi - Erbivori

Alto Basento 18 0,45 69 327,59 3,88 1,20 0,80 23,9

Bradanica 6 3,07 25 777,59 26,67 8,30 5,20 57,3

Marmo Platano e Melan-dro

14 0,08 167 126,41 0,68 0,20 0,10 -76,3


Val D’Agri 7 0,35 77 266,90 3,08 1,00 0,60 16,4

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Dai risultati descritti emerge complessivamente una leggera flessione dei livelli di redditività accertati con l’analisi del 2003. Alcuni comparti mantengono le loro posizioni, altri, come ad esempio i Bovini da latte, presentano anche dei miglio-ramenti dell’indice di redditività a conferma della solidità di un comparto che mediamente presenta strutture più solide rispetto agli altri analizzati.I risultati economico – produttivi conseguiti nell’annata 2006 confermano la forte debolezza del comparto cerealicolo. La redditività accertata, infatti, si è mantenuta su livelli medio - bassi, malgrado i forti aiuti pubblici di cui hanno fruito le aziende, sotto forma sia di premio unico che di premio qualità. A riprova delle difficoltà in cui versa il comparto, va ricordato che nel biennio 2005-2006 le superfici meno vocate sono state abbandonate. Non vi è dubbio comunque che il forte incremento dei prezzi che si è verificato nel corso delle annate 2007 e 2008, a causa della notevole espansione della do-manda dei prodotti cerealicoli sui mercati internazionali, ha segnato un’inversione di tendenza e i risultati economico-produttivi relativi a tale biennio dovrebbero confermarlo. Le prossime analisi, quindi, saranno indirizzate all’accertamento dei presupposti necessari affinché le aziende lucane possano continuare a produrre cereali facendo affidamento solo sul valore mercantile del prodotto.Dall’analisi emerge che una redditività pienamente soddisfacente è conseguita dalle aziende con SAU maggiore di 50 a conferma che occorre puntare all’aumen-to delle dimensioni aziendali per garantire stabilità e competitività alle strutture produttive nei vari ambiti territoriali.Nei territori più deboli, dove i limiti strutturali sono molto forti si dovrà intervenire con politiche che consentano alle piccole e medie aziende di diversificare le loro produzioni puntando ai prodotti tipici e tradizionali ad alto valore qualitativo ed evocativo, sviluppare la multifunzionalità e diventare veri e propri custodi del territorio.

4. CONSIDERAZIONI gENERALI SULLA REDDITIVITà DELLE AZIENDE

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APPENDICE PARTE PRIMA

Redditività dei fattori produttivi delle aziende agricole per Area PIT, OTE e classe di SAU

Come si è avuto modo di porre in evidenza nei precedenti paragrafi, la redditività delle aziende è influenzata particolarmente dalla loro dimensione e dall’ordina-mento produttivo praticato. Queste due variabili, quindi, unitamente all’ubica-zione delle aziende per area PIT, sono state utilizzate per approntare le schede analitiche riportate nell’appendice 2. Con esse vengono forniti dati di dettaglio sulle caratteristiche strutturali ed organizzative delle aziende, oltre che sui risul-tati economici dalle stesse conseguiti. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione degli operatori informazioni e va-lutazioni sui risultati economici delle aziende con il massimo dettaglio possibile, al fine di utilizzare il flusso informativo della RICA in misura sempre maggiore per aiutare gli imprenditori agricoli nelle scelte necessarie a migliorare l’efficienza delle proprie aziende.Le considerazioni riportate nei precedenti paragrafi sulla redditività dei fattori produttivi e sulle principali variabili che la influenzano aiutano a interpretare i valori medi contenuti nelle schede.Il tipo di aggregazione è analogo a quello utilizzato per le analisi riferite ai dati RICA 2003 e ciò consente di operare utili confronti.La scheda è organizzata in due aree:

A - Profilo strutturale delle aziende B - I risultati economici

La prima area riporta alcuni dati medi strutturali, riferiti all’azienda e all’et-taro di superficie, che consentono di conoscerne la dotazione fisica ed economica.I risultati economici, anch’essi riferiti all’azienda e all’ettaro di superficie, evidenziano le voci che compongono il reddito netto, in termini assoluti ed in percentuale, e riportano il valore del reddito da lavoro per unità lavorativa. Infine sono calcolate le remunerazioni unitarie del lavoro familiare, del capitale di esercizio e di quello fondiario, parametri, questi, alla base di tutte le elaborazioni di questo volume.

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Scheda 1

Area PIT Alto Basento

Orientamento Tecnico Economico Ovino-Caprino e Altri Erbivori

Classe di SAU Da 20 a 50 ha di SAU

Numero di osservazioni (aziende) 6

A - Profilo strutturale delle aziende

Dati medi aziendali SAU ha 30,7

UBA n. 19,1

CV trattrici n. 121,7

Unità lavorative: totali n. 1,6

Familiari n. 1,6

Dati medi per ha Lavoro totale ore 117,2

Capitale di esercizio € 1.889,34

Capitale fondiario € 4.195,50

UBA n. 0,6

CV trattrici n. 4,0

B - I risultati economici

Indice di redditività RN reale / RN riferimento 0,5

Dati medi aziendali Reddito netto (RN) € 17.902,17 57,7

Costi fissi € 7.429,33 23,9

Costi variabili € 5.697,67 18,4

PLV € 31.029,17 100,0

RN senza aiuti / RN con aiuti % 40,4

Dati medi per ha PLV € 1.012,21

Costi fissi € 242,35

Costi variabili € 185,86

Reddito netto € 583,99

Remunerazioni unitarie Lavoro familiare €/ora 4,45

Capitale di esercizio % 1,4

Capitale fondiario % 0,9

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Scheda 2


Orientamento Tecnico Economico Seminativi - Erbivori





UBA n. 5,3



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,4

CV trattrici n. 7,3




Costi fissi € 5.721,25 45,7


PLV € 12.505,50 100,0


Dati medi per ha PLV € 999,04







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Scheda 3







UBA n. 8,8



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,3

CV trattrici n. 2,5




Costi fissi € 6.020,50 27,4


PLV € 21.946,67 100,0









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Scheda 4

Area PIT Bradanica

Orientamento Tecnico Economico Altri Seminativi, Seminativi Misti





UBA n. 0,0



Familiari n. 0,7


Capitale di esercizio € 941,63


UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,1




Costi fissi € 4.464,60 39,5


PLV € 11.302,80 100,0

RN senza aiuti / RN con aiuti % -26,5








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Scheda 5

Area PIT Bradanica






UBA n. 0,0



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 3,6




Costi fissi € 7.151,86 21,7


PLV € 32.995,14 100,0









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Scheda 6

Area PIT Bradanica


Classe di SAU Oltre 50 ha di SAU




UBA n. 0,4



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 2,4




Costi fissi € 12.643,65 16,0


PLV € 79.217,94 100,0









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Scheda 7

Area PIT Bradanica

Orientamento Tecnico EconomicoCereali Specializzati, Oleaginose, Proteaginose





UBA n. 0,0



Familiari n. 0,8




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 3,5




Costi fissi € 6.008,27 26,0


PLV € 23.075,64 100,0









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Scheda 8

Area PIT Bradanica






UBA n. 0,0



Familiari n. 1,0




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 2,2




Costi fissi € 9.588,13 14,2


PLV € 67.724,00 100,0









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Scheda 9

Area PIT Bradanica

Orientamento Tecnico Economico Erbaceo-Arboreo





UBA n. 0,0



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,3




Costi fissi € 11.329,40 38,3


PLV € 29.553,60 100,0









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Scheda 10

Area PIT Bradanica






UBA n. 9,6



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,1

CV trattrici n. 1,8




Costi fissi € 12.298,20 15,3


PLV € 80.352,40 100,0









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Scheda 11

Area PIT Bradanica






UBA n. 67,6



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,5

CV trattrici n. 0,9




Costi fissi € 14.797,29 17,1


PLV € 86.314,29 100,0









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Scheda 12

Area PIT Lagonegrese-Pollino

Orientamento Tecnico Economico Bovino da carne





UBA n. 50,7



Familiari n. 1,6



Capitale fondiario € 612,80

UBA n. 0,4

CV trattrici n. 0,2




Costi fissi € 5.022,00 12,5


PLV € 40.076,37 100,0









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Scheda 13







UBA n. 11,5



Familiari n. 1,3




UBA n. 0,8

CV trattrici n. 3,3




Costi fissi € 4.590,00 22,8


PLV € 15.952,63 100,0









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Scheda 14







UBA n. 20,0



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,6

CV trattrici n. 2,5




Costi fissi € 6.564,00 24,0


PLV € 27.364,25 100,0









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Scheda 15







UBA n. 33,2



Familiari n. 1,4




UBA n. 0,3

CV trattrici n. 0,4




Costi fissi € 7.856,92 17,7


PLV € 44.351,42 100,0









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Scheda 16

Area PIT Marmo Platano e Melandro






UBA n. 0,9



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,1

CV trattrici n. 6,0




Costi fissi € 4.525,25 33,9


PLV € 13.356,63 100,0









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Scheda 17


Orientamento Tecnico Economico Bovino Misto





UBA n. 29,8



Familiari n. 1,7




UBA n. 2,0

CV trattrici n. 8,2




Costi fissi € 9.923,88 21,5


PLV € 46.162,88 100,0





Reddito netto € 1.647,64




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Scheda 18


Orientamento Tecnico Economico Bovino Misto





UBA n. 25,3



Familiari n. 1,4




UBA n. 1,0

CV trattrici n. 5,9




Costi fissi € 10.934,40 24,9


PLV € 43.909,20 100,0









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Scheda 19







UBA n. 0,8



Familiari n. 0,8




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,3




Costi fissi € 6.126,00 31,4


PLV € 19.482,80 100,0









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Scheda 20







UBA n. 9,6



Familiari n. 0,9




UBA n. 1,3

CV trattrici n. 6,6




Costi fissi € 4.719,17 31,6


PLV € 14.919,17 100,0









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Scheda 21







UBA n. 17,2



Familiari n. 1,2




UBA n. 1,2

CV trattrici n. 5,3




Costi fissi € 6.128,47 29,5


PLV € 20.761,37 100,0









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Scheda 22







UBA n. 19,4



Familiari n. 1,5




UBA n. 0,7

CV trattrici n. 3,3




Costi fissi € 7.268,82 26,0


PLV € 28.007,55 100,0









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Scheda 23







UBA n. 4,8



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,4

CV trattrici n. 7,9




Costi fissi € 5.521,50 54,1


PLV € 10.205,00 100,0









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Scheda 24

Area PIT Metapontino


Classe di SAU Meno di 5 ha di SAU




UBA n. 0,0



Familiari n. 1,0




UBA n. 0,0





Costi fissi € 5.323,13 14,2


PLV € 37.461,38 100,0



Costi fissi € 1.482,76

Costi variabili € 4.789,35





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Scheda 25







UBA n. 0,0



Familiari n. 1,3




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,6




Costi fissi € 10.242,17 3,3


PLV € 315.128,00 100,0









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Scheda 26


Orientamento Tecnico Economico Arboreo Misto





UBA n. 1,3



Familiari n. 1,0




UBA n. 0,2





Costi fissi € 4.879,00 25,8


PLV € 18.937,00 100,0









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Scheda 27


Orientamento Tecnico Economico Arboreo Misto





UBA n. 0,0



Familiari n. 1,6

Dati medi per ha Lavoro totale ore 1.164,1



UBA n. 0,0





Costi fissi € 6.777,88 20,5


PLV € 33.142,75 100,0









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Scheda 28







UBA n. 0,0



Familiari n. 1,7




UBA n. 0,0





Costi fissi € 7.462,60 21,1


PLV € 35.329,20 100,0









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Scheda 29







UBA n. 1,2



Familiari n. 1,4




UBA n. 0,1

CV trattrici n. 8,3




Costi fissi € 14.067,50 11,3


PLV € 124.675,17 100,0









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Scheda 30


Orientamento Tecnico Economico Frutticolo e/o Agrumicolo





UBA n. 0,0



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,0





Costi fissi € 5.489,93 30,0


PLV € 18.313,20 100,0









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Scheda 31







UBA n. 0,0



Familiari n. 1,4




UBA n. 0,0





Costi fissi € 9.459,75 29,1


PLV € 32.525,44 100,0









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Scheda 32







UBA n. 0,0



Familiari n. 1,3




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 9,2




Costi fissi € 10.257,17 20,4


PLV € 50.181,39 100,0









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Scheda 33







UBA n. 0,0



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,2




Costi fissi € 16.687,42 16,0


PLV € 104.594,16 100,0









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Scheda 34







UBA n. 1,5



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 3,1




Costi fissi € 32.024,60 12,9


PLV € 249.156,60 100,0









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Scheda 35

Area PIT Montagna Materana






UBA n. 0,0



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,5




Costi fissi € 8.251,14 23,6


PLV € 34.898,71 100,0









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Scheda 36







UBA n. 8,0



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,1

CV trattrici n. 1,2




Costi fissi € 8.930,80 15,1


PLV € 58.981,80 100,0









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Scheda 37







UBA n. 0,0



Familiari n. 0,6




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,1




Costi fissi € 3.228,80 36,8


PLV € 8.764,00 100,0









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Scheda 38







UBA n. 0,0



Familiari n. 0,7




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,1




Costi fissi € 3.813,00 25,2


PLV € 15.125,11 100,0









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Scheda 39







UBA n. 0,0



Familiari n. 0,9




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,1




Costi fissi € 7.562,60 28,8


PLV € 26.297,65 100,0









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Scheda 40







UBA n. 0,3



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 1,5




Costi fissi € 13.181,69 17,7


PLV € 74.392,31 100,0









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Scheda 41







UBA n. 0,0



Familiari n. 0,8




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,5




Costi fissi € 7.597,14 25,7


PLV € 29.544,29 100,0









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Scheda 42







UBA n. 75,6



Familiari n. 1,2




UBA n. 0,8

CV trattrici n. 1,8




Costi fissi € 15.732,57 10,0


PLV € 158.010,14 100,0









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Scheda 43

Area PIT Val D’Agri






UBA n. 19,9



Familiari n. 1,0




UBA n. 0,7

CV trattrici n. 3,2




Costi fissi € 8.260,00 13,9


PLV € 59.348,29 100,0









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Scheda 44







UBA n. 27,2



Familiari n. 1,5




UBA n. 0,2

CV trattrici n. 0,8




Costi fissi € 10.527,00 18,4


PLV € 57.336,80 100,0









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Scheda 45







UBA n. 9,7



Familiari n. 1,3




UBA n. 0,3

CV trattrici n. 2,9




Costi fissi € 8.121,67 32,3


PLV € 25.139,67 100,0









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Scheda 46

Area PIT Vulture Alto Bradano






UBA n. 0,4



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 5,3




Costi fissi € 12.084,80 13,4


PLV € 90.391,80 100,0









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Scheda 47







UBA n. 0,2



Familiari n. 0,6




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 7,3




Costi fissi € 5.600,50 40,5


PLV € 13.814,90 100,0









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Scheda 48







UBA n. 0,2



Familiari n. 0,7




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 4,4




Costi fissi € 8.295,55 27,5


PLV € 30.178,12 100,0









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Scheda 49







UBA n. 2,2



Familiari n. 1,1




UBA n. 0,0

CV trattrici n. 2,5




Costi fissi € 12.900,88 12,5


PLV € 102.872,25 100,0









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PARTE SECONDA

VALORI MEDI DEI TERRENI, DELLE COSTRUZIONI E DELLE PIANTAgIONI

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CRITERI DI CALCOLO

L’elaborazione degli indicatori tecnico-economici, riportati nelle pagine che seguono, persegue l’obiettivo di contribuire alla messa a punto di un quadro conoscitivo utile a tutti coloro che hanno l’esigenza di effettuare bilanci consuntivi e preventivi e valutazione della convenienza economica in aziende agricole prive di una contabilità analitica.Una tale esigenza è avvertita particolarmente nella fase attuale dell’intervento pubblico in agricoltura. Va considerato in proposito che i criteri attuativi delle misure previsti dai Piani di Sviluppo Rurale, che le Regioni hanno approntato in applicazione del Regolamento (CE) 1698/2005, prevedono che i progetti propo-sti al finanziamento siano accompagnati dalla valutazione degli impatti economici che gli investimenti possono avere sull’azienda. Lo stesso Regolamento impone la redazione di un piano aziendale da parte dei giovani imprenditori che richiedano gli incentivi per il primo insediamento, stabilendo che:

“2. Il piano aziendale di cui all’articolo 22, paragrafo 1, lettera c), del regolamento (CE) n. 1698/2005 deve descrivere come minimo:

la situazione di partenza dell’azienda agricola nonché le tappe essenziali e a) gliobiettivispecificiprefissatiperlosviluppodellanuovaazienda;gli investimenti, la formazione, la consulenza ed ogni altra attività richiesta b) per lo sviluppo dell’azienda.”

Le elaborazioni in questione riguardano, in particolare, il calcolo dei seguenti valori medi:

Valore dei terreni, per fascia altimetrica e tipo di utilizzazione•Valore dei terreni, per Area PIT e tipo di utilizzazione•Valore del capitale fondiario per Area PIT e OTE•Fabbricati per tipologia ed epoca di costruzione•Fabbricati per epoca di costruzione•Costo a nuovo di realizzazione delle costruzioni per tipologia (Importi in euro)•Piantagioni per specie ed epoca di impianto•Piantagioni per epoca di impianto•Costo di realizzazione degli impianti arborei per specie.•

Si tratta ovviamente di valori orientativi che vanno utilizzati insieme ad altri della stessa natura, provenienti da ulteriori fonti o da eventuali rilevamenti diretti per definire valori medi che tengano conto della specificità dei casi aziendali che volta per volta sono interessati.L’ALSIA si propone di aggiornare ed ampliare le tabelle in questione man mano che acquisirà i risultati di nuovi rilevamenti contabili e non.

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Tab. 16 - RICA - Basilicata 2006

Valore dei terreni, per fascia altimetrica e tipo di utilizzazione

Fascia altimetrica Importo (in euro)Collina

Bosco ceduo 4.065,33

Bosco di alto fusto 2.793,69

Bosco misto 1.529,28

Frutteto 12.084,24

Frutteto irriguo 14.169,53

Gelseto 18.000,00

Incolto produttivo 1.751,36

Incolto sterile 500,83

Oliveto 8.318,22

Orto-fiori irriguo 13.943,18

Pascolo 1.827,89

Pascolo arborato 2.104,98

Pascolo cespugliato 1.021,76

Prato 3.352,77

Prato irriguo 10.020,00

Seminativo arborato irriguo 4.875,00

Seminativo 7.701,83

Seminativo irriguo 12.371,28

Tare 575,96

Vigneto 16.293,61

Vivaio 7.000,00

Montagna




Castagneto da frutto 4.200,00

Frutteto 11.149,09



Noccioleto 5.000,00

Oliveto 6.647,88

Orto-fiori 17.200,00


Pascolo 1.539,99


(segue)

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Valore dei terreni, per fascia altimetrica e tipo di utilizzazione

Fascia altimetrica Importo (in euro)


Prato 4.221,76

Prato arborato 4.214,33

Prato irriguo 21.576,92

Seminativo 5.525,22

Seminativo arborato 5.500,00


Tare 1.007,07

Vigneto 8.448,89

Pianura


Bosco misto 950,00

Frutteto 14.815,45




Oliveto 11.345,31

Orto-fiori in serra 11.466,67


Pascolo 2.824,05

Prato 6.781,25

Prato arborato 2.000,00


Seminativo 8.002,15


Tare 1.108,11

Vigneto 15.790,89

(segue)

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Valore dei terreni, per Area PIT e tipo di utilizzazione

Area PIT Importo (in euro)Alto Basento


Frutteto 15.105,10




Oliveto 10.139,73


Pascolo 1.250,98

Prato 3.633,12

Seminativo 6.940,80


Vigneto 15.109,99

Bradanica

Bosco misto 832,45

Frutteto 12.717,64


Oliveto 9.471,66


Pascolo 1.515,70

Prato 4.672,97

Seminativo 8.361,32


Vigneto 16.491,22

Lagonegrese-Pollino




Frutteto 13.036,90



Oliveto 8.353,62


Pascolo 1.346,37



Prato 3.855,91

(segue)

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Area PIT Importo (in euro)


Seminativo 6.471,52


Vigneto 15.990,28

Metapontino



Frutteto 14.811,95




Oliveto 11.341,38

Orto-fiori in serra 12.633,33


Pascolo 1.973,15


Prato 3.034,75


Seminativo 6.666,76


Vigneto 15.727,24

Montagna materana



Frutteto 13.412,22



Oliveto 7.881,40


Pascolo 1.644,07


Prato 3.405,34

Seminativo 6.355,30



Vigneto 12.962,92

(segue)

(segue)

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Area PIT Importo (in euro)Val d’Agri




Frutteto 13.029,33


Oliveto 8.548,03


Pascolo 2.600,37



Prato 5.848,24

Seminativo 6.170,75



Vigneto 11.377,87

Vulture Alto Bradano



Frutteto 13.586,27


Oliveto 9.598,06

Pascolo 3.306,75


Prato 3.737,22

Seminativo 8.504,27


Vigneto 18.145,09

(segue)

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Valore del capitale fondiario per Area PIT e OTE

Area PIT Importo (in euro)Alto Basento

Altri Seminativi, Seminativi Misti 9.291,26

Arboreo Misto 16.515,22

Bovino da carne 2.444,68

Bovino da latte 11.066,23

Bovino Misto 7.350,12


8.053,32

Erbaceo-Arboreo 8.667,54

Frutticolo e/o Agrumicolo 17.806,84

Misto Coltivazioni - Allevamenti 12.203,72

Ovino-Caprino e Altri Erbivori 6.557,68

Seminativi - Erbivori 5.980,58

Viticolo 14.386,44

Bradanica






9.769,79


Misto Coltivazioni - Allevamenti 10.178,47

Olivicolo 11.074,07



Lagonegrese-Pollino






7.299,52



Olivicolo 8.978,85


(segue)

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9.146,00


Erbivoro Misto 5.555,88


Olivicolo 7.437,43

Ortofloricoltura 37.806,72



Metapontino






7.525,46



Olivicolo 9.665,79



Viticolo 15.256,77

Montagna Materana






7.228,33


(segue)

(segue)

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Olivicolo 7.522,14



Val D’Agri





5.802,33





Vulture Alto Bradano






9.741,22



Olivicolo 8.660,98



Viticolo 24.385,19

(segue)

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Fabbricati per tipologia ed epoca di costruzione

Descrizione Epoca Numero %ABITAZIONE SALARIATI

< 1970 9 100,0

Totale 9 100,0ALTRE ABITAZIONI

< 1970 39 33,3

1970 - 1980 20 17,1

1980 - 1990 32 27,4

1990 - 2000 26 22,2

Totale 117 100,0CAPANNONE INDIPENDENTE PER MATERIALI VARI

1980 - 1990 8 44,4

1990 - 2000 10 55,6

Totale 18 100,0CELLA FRIGORIFERA

1990 - 2000 6 100,0

Totale 6 100,0CONCIMAIA A FOSSA

1990 - 2000 22 73,3

> 2000 8 26,7

Totale 30 100,0CONCIMAIA A PLATEA

1980 - 1990 13 25,5

1990 - 2000 16 31,4

> 2000 22 43,1

Totale 51 100,0FIENILE E PAGLIAIO

< 1970 19 7,1

1970 - 1980 26 9,8

1980 - 1990 75 28,2

1990 - 2000 103 38,7

> 2000 43 16,2

Totale 266 100,0LOCALE PER ATTIVITA’ CASEARIE

1990 - 2000 22 64,7

> 2000 12 35,3

Totale 34 100,0LOCALE SERVIZI VARI

> 2000 7 100,0

Totale 7 100,0

(segue)

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Descrizione Epoca Numero %LOCALI PER AGRITURISMO

> 2000 8 100,0

Totale 8 100,0MAGAZZINO

< 1970 84 14,4

1970 - 1980 101 17,4

1980 - 1990 192 33,0

1990 - 2000 163 28,0

> 2000 42 7,2

Totale 582 100,0OPERE STABILI

1980 - 1990 39 19,2

1990 - 2000 97 47,8

> 2000 67 33,0

Totale 203 100,0OVILE APERTO

1980 - 1990 7 100,0

Totale 7 100,0OVILE CHIUSO

< 1970 32 15,5

1970 - 1980 34 16,5

1980 - 1990 55 26,7

1990 - 2000 60 29,1

> 2000 25 12,1

Totale 206 100,0PORCILAIA FAMILIARE

1980 - 1990 7 100,0

Totale 7 100,0

POZZO

< 1970 9 45,0

1990 - 2000 11 55,0

Totale 20 100,0RIMESSA

< 1970 41 13,5

1970 - 1980 50 16,4

1980 - 1990 102 33,6

1990 - 2000 89 29,3

> 2000 22 7,2

(segue)

(segue)

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Descrizione Epoca Numero %

Totale 304 100,0

SERRA METALLO

1990 - 2000 10 58,8

> 2000 7 41,2

Totale 17 100,0

STALLA SEMPLICE A POSTA FISSA E CORSIA UNICA

< 1970 17 7,1

1970 - 1980 23 9,5

1980 - 1990 73 30,3

1990 - 2000 87 36,1

> 2000 41 17,0

Totale 241 100,0TETTOIA

< 1970 8 8,7

1970 - 1980 11 12,0

1980 - 1990 20 21,7

1990 - 2000 45 48,9

> 2000 8 8,7

Totale 92 100,0UFFICI-LOCALI PER VENDITA

1990 - 2000 6 100,0

Totale 6 100,0VASCA ESTERNA LIQUAMI

1990 - 2000 11 100,0

Totale 11 100,0


Fabbricati per epoca di costruzione

Epoca Numero %

1 < 1970 258 11,5

2 1970 - 1980 265 11,8

3 1980 - 1990 623 27,8

4 1990 - 2000 784 35,0

5 > 2000 312 13,9

Totale 2.242 100,0

(segue)

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Costo a nuovo delle costruzioni per tipologia (Importi in euro)

Tipo di costruzione Numero Aziende

Costo medio

Abitazione del conduttore 134 58.112,16

Abitazione salariati 32 55.705,00

Allacciamento elettrico 21 311,90

Altre abitazioni 231 22.502,68

Altre strutture - sala mungitura 3 42.166,67

Aree scoperte pavimentate 4 13.174,25

Cantina 35 56.808,57

Capannone materiali vari 66 72.912,88

Cella frigorifera 14 29.400,57

Concimaia a fossa 85 23.317,41

Concimaia a platea 64 25.043,84

Conigliera familiare 3 8.400,00

Conigliera industriale 3 175.000,00

Contenitori fissi acqua 3 187.154,00

Fabbricati e manufatti vari 40 45.440,25

Fienile e pagliaio 542 26.698,87

Forno 15 1.770,00

Laghetto collinare 3 80.000,00

Locale altri animali 4 4.275,00

Locale attività casearia 100 10.638,30

Locali agriturismo 27 63.094,07

Locale servizi vari 26 33.968,85

Magazzino 1312 36.923,21

Officina meccanica 18 49.694,44

Opere stabili irrigazione 427 21.672,51

Ovile aperto 55 33.712,73

Ovile aperto grigliato 10 35.730,00

Ovile chiuso 392 34.870,97

Pollaio 20 78.652,50

Porcilaia ingrasso 9 71.666,67

Porcilaia riproduzione 8 24.612,50

Porcilaia familiare 55 11.333,64

Porcilaia polifunzionale 8 167.100,00

Porticato 6 2.933,33

Pozzo 93 6.287,47

(segue)

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Costo a nuovo delle costruzioni per tipologia (Importi in euro)

Tipo di costruzione Numero Aziende

Costo medio

Recinzioni stabili 8 24.125,00

Rimessa macchine e attrezzi 693 34.824,76

Scuderia a poste 4 36.790,00

Scuderia a recinti 6 24.980,00

Serra legno-plastica 3 52.333,33

Serra metallo-plastica 52 49.258,94

Silo orizzontale - trincea 7 75.500,00

Silo torre a press. 3 130.166,67

Silo torre aperto 3 70.000,00

Silo torre finlandee 3 18.000,00

Stalla semplice a posta fissa e corsia unica 463 64.104,02

Stalla duplice a posta fissa e corsia doppia 7 35.400,00

Stalla duplice a posta fissa disposiz. testa - testa 3 93.000,00

Strutture perla trasformazione 6 38.783,33

Tettoia 200 11.958,65

Uffici-locali vendita 19 55.987,37

Vasca esterna per liquami 49 21.441,22

Vasca esterna per irrigazione 29 28.460,62


Piantagioni per specie ed epoca di impianto

Descrizione Epoca Numero %Actinidia

1990 - 2000 12 100,0

Totale 12 100,0Albicocco

1980 - 1990 14 7,7

1990 - 2000 74 40,9

> 2000 93 51,4

Totale 181 100,0Arancio

1970 - 1980 13 9,6

1980 - 1990 27 20,0

1990 - 2000 86 63,7

> 2000 9 6,7

(segue)

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Descrizione Epoca Numero %Totale 135 100,0

Carciofo> 2000 7 100,0

Totale 7 100,0Ciliegio

> 2000 8 100,0

Totale 8 100,0Clementine

1970 - 1980 6 12,5

1990 - 2000 32 66,7

> 2000 10 20,8

Totale 48 100,0Mandarino

1990 - 2000 7 100,0

Totale 7 100,0Olivo - olive da olio

< 1970 94 20,4

1970 - 1980 88 19,1

1980 - 1990 129 28,0

1990 - 2000 124 26,9

> 2000 26 5,6

Totale 461 100,0Pero tavola basso

1990 - 2000 9 100,0

Totale 9 100,0Pesco

1980 - 1990 7 4,3

1990 - 2000 64 39,8

> 2000 90 55,9

Totale 161 100,0Piante arboree da legno

1990 - 2000 7 100,0

Totale 7 100,0Susino mirabelle

1990 - 2000 14 38,9

> 2000 22 61,1

Totale 36 100,0Vite - uva da tavola

1990 - 2000 7 100,0

(segue)

(segue)

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Descrizione Epoca Numero %Totale 7 100,0

Vite - vino comune1970 - 1980 33 26,4

1980 - 1990 43 34,4

1990 - 2000 40 32,0

> 2000 9 7,2

Totale 125 100,0


Piantagioni per epoca di impianto

EPOCA Numero %

1 < 1970 101 7,8

2 1970 - 1980 147 11,4

3 1980 - 1990 245 18,9

4 1990 - 2000 496 38,3

5 > 2000 306 23,6

Totale 1.295 100,0

(segue)

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Costo di realizzazione degli impianti arborei per specie(importi in euro e supefici in ettari)

Descrizione Numero Superficie media Costo per ettaro

Actinidia 18 2,17 3.128

Albicocco 181 2,42 2.045

Arancio 135 4,60 1.099

Asparago 3 1,67 4.000

Carciofo 7 4,43 606

Ciliegio 11 1,00 6.136

Clementine 53 2,49 2.007

Frutta in genere 8 1,88 2.373

Mandarino 12 2,25 2.337

Melo tavola basso fusto 11 12,55 833

Noce 3 10,67 594

Olivo- olive da olio 461 1,95 2.380

Pero tavola alto fusto 4 1,75 4.214

Pero tavola basso fusto 12 1,17 7.250

Pesco 162 3,32 1.521

Piante arboree da legno 10 9,00 539

Susino mirabelle 40 3,05 1.366

Vite - uva da tavola 16 11,25 675

Vite - Vino a d.o.c. 12 13,00 718

Vite - vino comune 130 1,68 4.350

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APPENDICE PARTE SECONDA

Le variabili di aggregazione delle aziende

Classe di SAU (Superficie Agricola Utilizzata)a)

Codice Descrizione

1 Meno di 5 ha di SAU

2 Da 5 a 10 ha di SAU



5 Oltre 50 ha di SAU

Classe di UDE (Unità di Dimensione Economica)b)

Codice Descrizione

1 fino a 2 UDE

2 da 2 a 4 UDE

3 da 4 a 8 UDE

4 da 8 a 16 UDE

5 da 16 a 40 UDE

6 da 40 a 100 UDE

7 oltre 100 UDE

Indirizzi produttivic)

Codice Descrizione

13Cereali Specializzati, Oleaginose, Proteagi-nose

14 Altri Seminativi, Seminativi Misti

20 Ortofloricoltura

31 Viticolo

32 Frutticolo e/o Agrumicolo

33 Olivicolo

34 Arboreo Misto

41 Bovino da latte

42 Bovino da carne

43 Bovino Misto

44 Ovino-Caprino e Altri Erbivori

50 Granivoro

60 Erbaceo-Arboreo

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Codice Descrizione

71 Erbivoro Misto

72 Granivoro Misto

81 Seminativi - Erbivori

82 Misto Coltivazioni - Allevamenti

Fasce altimetriched)

Codice Descrizione

1 Montagna

2 Collina

3 Pianura

Forme di conduzionee)

Codice Descrizione

11 Diretta del Coltivatore

13 Con Salariati

14 Altra Non Specificata

Aree PITf)

Le aree PIT costituiscono ambiti territoriali, ritenuti omogenei dal punto socio – economico e ambientale generale, individuati dalla Regione Basilicata ai fini dell’elaborazione dei Programmi Integrati Territoriali. Esse sono:

Alto Basento• Bradanica• Lagonegrese-Pollino• Marmo Platano e Melandro• Metapontino• Montagna Materana• Val D’Agri• Vulture-Alto Bradano•

La classificazione regionale non attribuisce a nessuna area PIT i capoluoghi Matera e Potenza. Per le finalità del presente studio gli stessi sono stati attribuiti rispettivamente alle aree PIT “Montagna Materana” e “Alto Basento”.

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Classe di redditivitàg)

Codice Descrizione

IR0 RN < 0

IR1

€

RNRNR

< 0,33

IR2

€

0,33 <RN

RNR< 0,66

IR3

€

0,66 <RN

RNR<1

IR4

€

RNRNR

≥1

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