QUADERNI DIDATTICI
Transcript of QUADERNI DIDATTICI
QUQUQUQUQUADERNI DIDADERNI DIDADERNI DIDADERNI DIDADERNI DIDAAAAATTICI DEI MUSEI DEL VTTICI DEI MUSEI DEL VTTICI DEI MUSEI DEL VTTICI DEI MUSEI DEL VTTICI DEI MUSEI DEL VALDALDALDALDALDARNOARNOARNOARNOARNO
PIEVI E MUSEI DI ARTE SAPIEVI E MUSEI DI ARTE SAPIEVI E MUSEI DI ARTE SAPIEVI E MUSEI DI ARTE SAPIEVI E MUSEI DI ARTE SACRACRACRACRACRA
Museo d’Arte SacraMuseo d’Arte SacraMuseo d’Arte SacraMuseo d’Arte SacraMuseo d’Arte Sacra
MontevarchiMontevarchiMontevarchiMontevarchiMontevarchi
Museo della BasilicaMuseo della BasilicaMuseo della BasilicaMuseo della BasilicaMuseo della Basilica
San Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
Le pievi del VLe pievi del VLe pievi del VLe pievi del VLe pievi del Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
ARTE E ARTISTI CONTEMPORANEIARTE E ARTISTI CONTEMPORANEIARTE E ARTISTI CONTEMPORANEIARTE E ARTISTI CONTEMPORANEIARTE E ARTISTI CONTEMPORANEI
Museo Ernesto GaleffiMuseo Ernesto GaleffiMuseo Ernesto GaleffiMuseo Ernesto GaleffiMuseo Ernesto Galeffi
MontevarchiMontevarchiMontevarchiMontevarchiMontevarchi
Casa MasaccioCasa MasaccioCasa MasaccioCasa MasaccioCasa Masaccio
San Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
Casa e Museo VCasa e Museo VCasa e Museo VCasa e Museo VCasa e Museo Venturino Venturino Venturino Venturino Venturino Venturienturienturienturienturi
Loro CiuffennaLoro CiuffennaLoro CiuffennaLoro CiuffennaLoro Ciuffenna
PPPPPAESAAESAAESAAESAAESAGGIO URBANO E NAGGIO URBANO E NAGGIO URBANO E NAGGIO URBANO E NAGGIO URBANO E NATURALETURALETURALETURALETURALE
La collina di MontozziLa collina di MontozziLa collina di MontozziLa collina di MontozziLa collina di Montozzi
PPPPPergine Vergine Vergine Vergine Vergine Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
PPPPPoggio alla Roggio alla Roggio alla Roggio alla Roggio alla Reginaeginaeginaeginaegina
Pian di ScòPian di ScòPian di ScòPian di ScòPian di Scò
Le TLe TLe TLe TLe Terre Nuove del Verre Nuove del Verre Nuove del Verre Nuove del Verre Nuove del Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
La TLa TLa TLa TLa Torre di Galatronaorre di Galatronaorre di Galatronaorre di Galatronaorre di Galatrona
BucineBucineBucineBucineBucine QU
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LE PIEVIDEL VALDARNO
le pievi traarchitettura
e sacro
LE PIEVI DEL VALDARNO
BucineBucineBucineBucineBucine
S. Giovanni Battista - Galatrona
S. Quirico - Capannole
S. Pietro a Ruoti – Borgo di Badia a Ruoti
S. Maria in Altaserra – Montebenichi
Castelfranco di SopraCastelfranco di SopraCastelfranco di SopraCastelfranco di SopraCastelfranco di Sopra
S. Salvatore a Soffena
CavrigliaCavrigliaCavrigliaCavrigliaCavriglia
S. Giovanni
S. Pancrazio – Castelnuovo dei Sabbioni
Loro CiuffennaLoro CiuffennaLoro CiuffennaLoro CiuffennaLoro Ciuffenna
S. Pietro a Gropina
S. Giustino – S. Giustino Valdarno
PPPPPergine Vergine Vergine Vergine Vergine Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
S. Pietro – Pieve a Presciano
Pian di ScòPian di ScòPian di ScòPian di ScòPian di Scò
S. Maria
San Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni VSan Giovanni Valdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
S. Giovanni Battista
EDIZIONI COOPERATIVA ARCHEOLOGIAPROVINCIADI AREZZO
PROGETTO E COORDINAMENTO SCIENTIFICOPROGETTO E COORDINAMENTO SCIENTIFICOPROGETTO E COORDINAMENTO SCIENTIFICOPROGETTO E COORDINAMENTO SCIENTIFICOPROGETTO E COORDINAMENTO SCIENTIFICO: Manuela R: Manuela R: Manuela R: Manuela R: Manuela Rossiossiossiossiossi
COORDINAMENTO EDITORIALECOORDINAMENTO EDITORIALECOORDINAMENTO EDITORIALECOORDINAMENTO EDITORIALECOORDINAMENTO EDITORIALE: Barbara Setti (Cooperativa Archeologia): Barbara Setti (Cooperativa Archeologia): Barbara Setti (Cooperativa Archeologia): Barbara Setti (Cooperativa Archeologia): Barbara Setti (Cooperativa Archeologia)
COORDINAMENTO E SEGRETERIA REDCOORDINAMENTO E SEGRETERIA REDCOORDINAMENTO E SEGRETERIA REDCOORDINAMENTO E SEGRETERIA REDCOORDINAMENTO E SEGRETERIA REDAZIONALEAZIONALEAZIONALEAZIONALEAZIONALE:::::
Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)
REDREDREDREDREDAZIONEAZIONEAZIONEAZIONEAZIONE: Emanuela Annetta, Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)
PROGETTOPROGETTOPROGETTOPROGETTOPROGETTO, IMP, IMP, IMP, IMP, IMPAAAAAGINAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICAGINAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICAGINAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICAGINAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICAGINAZIONE E REALIZZAZIONE GRAFICA:::::
Emanuela Annetta (Cooperativa Archeologia)Emanuela Annetta (Cooperativa Archeologia)Emanuela Annetta (Cooperativa Archeologia)Emanuela Annetta (Cooperativa Archeologia)Emanuela Annetta (Cooperativa Archeologia)
ILLILLILLILLILLUSTRAZIONIUSTRAZIONIUSTRAZIONIUSTRAZIONIUSTRAZIONI: Emanuela Annetta, Daniela Annetta (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Daniela Annetta (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Daniela Annetta (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Daniela Annetta (Cooperativa Archeologia): Emanuela Annetta, Daniela Annetta (Cooperativa Archeologia)
TESTITESTITESTITESTITESTI: Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)
FOTOGRAFIEFOTOGRAFIEFOTOGRAFIEFOTOGRAFIEFOTOGRAFIE: Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia): Giuseppina Noviello (Cooperativa Archeologia)
SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:SI RINGRAZIANO PER LA COLLABORAZIONE:
Comuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Loro Ciuffenna, PComuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Loro Ciuffenna, PComuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Loro Ciuffenna, PComuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Loro Ciuffenna, PComuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Cavriglia, Loro Ciuffenna, Pergineergineergineergineergine
VVVVValdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Pian di Scò, San Giovanni Valdarno, Soprintendenza per i benialdarno, Soprintendenza per i benialdarno, Soprintendenza per i benialdarno, Soprintendenza per i benialdarno, Soprintendenza per i beni
architettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico edarchitettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico edarchitettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico edarchitettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico edarchitettonici e per il paesaggio e per il patrimonio storico artistico ed
etnoantropologico di Arezzo, Gioiella Bardelli, Matteo Fusini, Vincenzaetnoantropologico di Arezzo, Gioiella Bardelli, Matteo Fusini, Vincenzaetnoantropologico di Arezzo, Gioiella Bardelli, Matteo Fusini, Vincenzaetnoantropologico di Arezzo, Gioiella Bardelli, Matteo Fusini, Vincenzaetnoantropologico di Arezzo, Gioiella Bardelli, Matteo Fusini, Vincenza
Monfregola, Simona ZeniMonfregola, Simona ZeniMonfregola, Simona ZeniMonfregola, Simona ZeniMonfregola, Simona Zeni
STSTSTSTSTAMPAMPAMPAMPAMPAAAAA: Litografia San Marco, Firenze 2006: Litografia San Marco, Firenze 2006: Litografia San Marco, Firenze 2006: Litografia San Marco, Firenze 2006: Litografia San Marco, Firenze 2006
I Quaderni Didattici del Sistema Museale del Valdarno Superiore Sud sono una collana
progettata per guidare l’attività didattica della scuola sui Musei e i Beni Culturali del territorio.
Non si tratta quindi di guide, ma di strumenti di conoscenza e di lavoro per proseguire
l’attività anche dopo la visita, attraverso l’approfondimento proposto, la suggestione
dell’esperienza diretta al Museo e al Bene Culturale. In questo senso lo scopo prioritario
è quello di rendere più piacevole e divertente la visita al museo, facendolo diventare a
misura di bambino e fornendo nel contempo agli insegnanti strumenti di lavoro da
sviluppare a scuola, e far conoscere ai giovani, soprattutto del territorio, il patrimonio
architettonico, storico artistico e paesaggistico del Valdarno. I quaderni sono un progetto
dei Comuni di Bucine, Castelfranco di Sopra, Montevarchi, Pergine Valdarno, Pian di
Scò, San Giovanni Valdarno, Terranuova Bracciolini, e dei seguenti enti privati: Casa
Venturi, Museo d’Arte Sacra della Collegiata di San Lorenzo, Rettorato della Basilica,
finanziato dalla Regione Toscana e dalla Provincia di Arezzo, con il contributo di
Cooperativa Archeologia di Firenze.
EDIZIONICOOPERATIVAARCHEOLOGIA
REGGELLREGGELLREGGELLREGGELLREGGELLOOOOO
PIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCO’’’’’
CASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRA
LLLLLOROOROOROOROOROCIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNA
SAN GIOSAN GIOSAN GIOSAN GIOSAN GIOVVVVVANNIANNIANNIANNIANNIVVVVValdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
TERRANUOTERRANUOTERRANUOTERRANUOTERRANUOVVVVVAAAAABraccioliniBraccioliniBraccioliniBraccioliniBracciolini
MONTEVMONTEVMONTEVMONTEVMONTEVARCHIARCHIARCHIARCHIARCHI
BUCINEBUCINEBUCINEBUCINEBUCINE
PERGINEPERGINEPERGINEPERGINEPERGINEVVVVValdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
CACACACACAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIA
PPPPPoggio allaoggio allaoggio allaoggio allaoggio allaRRRRReginaeginaeginaeginaegina
MontozziMontozziMontozziMontozziMontozzi
GalatronaGalatronaGalatronaGalatronaGalatrona
FIGLINEFIGLINEFIGLINEFIGLINEFIGLINEVVVVValdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
COMUNE DI PIAN DI SCO’
Pieve di Santa MariaDocumentata nel 1008, dal 1103 dipese dal ve-scovo di Fiesole. Gli interventi eseguiti nella se-conda metà del XX secolo hanno rimaneggiato lasua originaria semplicità; durante i lavori, dietroun altare del Settecento è stato scoperto unaffresco quattrocentesco frammentario, raffi-gurante la Madonna col Bambino in trono, attri-buito a Paolo Schiavo.
CURIOSITÀLe aquile, presenti su ben tre
capitelli della pieve, richiamano“l’arme” (il simbolo) di ClementeIV, papa dal 1265 al 1268. Egli ladonò alla parte guelfa della cittàdi Firenze e rappresenta un’aquila
vermiglia, su di un serpenteverde.
CURIOSITÀLa terza colonna di sinistra è più
scura delle altre, per la suadiversa granulometria (misuradelle dimensioni dei granuli del
materiale di cui è composta), cheassorbe maggiormente l’umiditàatmosferica e, col cambiare del
tempo, cambia colore.
?A - Quando è documentata per la prima voltala pieve?
Nel 1100
Nel 1008
Nel 1230
B - Qual’è l’elemento decorativo più ricorrente suicapitelli?
Il leone
L’aquila
Il pavone
C - A chi fu attribuito l’affresco ritrovato dietrol’altare?
A Mariotto di Nardo
A Paolo Schiavo
A Giovanni di Ser Giovanni
SOLUZIONI: A2 - B2 - C2
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COMUNE DI PERGINE VALDARNO
Chiesa di San PietroSita in località Pieve a Presciano, e posta lungo un itinerario romano, è di fondazione paleocristiana.Documentata nel 1021, faceva parte dei possedimenti dell’Abbazia di Agnano. All’interno l’altare disinistra, eretto nel Cinquecento, è dedicato alla Cattedra di San Pietro, mentre l’altare quattro-centesco di destra racchiude un dipinto con l’Immacolata Concezione dell’aretino Giovan BattistaBiondi, datato 1675. L’edificio attuale ha subito notevoli rifacimenti nell’Ottocento.
?A - A che periodo risale la fondazione della Chiesadi San Pietro?
Romano
Paleocristiano
Medievale
B - A quale abbazia apparteneva?
Vallombrosa
Agnano
Farneta
C - Quando fu eretto l’altare di sinistra?
Nel Seicento
Nel Settecento
Nel Cinquecento
SOLUZIONI: A2 - B2 - C3
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COMUNE DI LORO CIUFFENNA
Pieve di San Pietro a GropinaRisale al 1016, ma è già citata in un documento apocrifo del 780,dove risulta tra i beni donati da Carlo Magno all’abbazia diNonantola.La pieve attuale fu eretta tra la fine del XII e gli inizi del XIIIsecolo, probabilmente su un insediamento di epoca romana e suiresti di due chiese preesistenti, l’una paleocristiana (V-VI secolo)e l’altra risalente al periodo longobardo (VIII- IX secolo),testimoniando così la lunga continuità di questo luogo di culto.Particolarmente interessante è la decorazione dei capitelli, adelementi fantastici e fitomorfi, con chiaro intento didascalico eprofonda simbologia religiosa. I capitelli della navata destra, piùantichi, furono probabilmente eseguiti da maestranze padane,attive fra XII e XIII secolo anche in altre pievi del territorioaretino. Diversi risultano i capitelli della navata sinistra, piùcomplessi, attribuibili a maestranze che conoscevano l’arteprovenzale.
Pieve di San GiustinoIn località San Giustino Valdarno, fu edificata nel XIIsecolo in sostituzione di quella più antica, denominata “inCabiano”, ed è riconducibile alle maestranze padane cheoperarono, tra la metà del XII e gli inizi del XIII secolo,nel Valdarno Superiore. L’attuale chiesa, dopo il pesanterestauro del 1960, mostra all’interno una strutturamuraria in conci di arenaria a filaretto.
CURIOSITA’Il nome Gropina deriva
dall’etrusco Krupina, chesignificherebbe abitato,
borgo, paese, popolo.
?A - Quando fu eretta l’attuale pieve di S. Pietro?
Fra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo
Fra la fine del XII e gli inizi del XIII secolo
Fra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo
B - Quali sono gli elementi decorativi più interessantial suo interno?
I capitelli
Gli affreschi
Il pavimento
C - Che tipo di rappresentazioneè presente sui capitelli?
Elementi fantastici e fitomorfi
Elementi geometrici
Nessuna
SOLUZIONI: A2 - B1- C1
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COMUNE DI CAVRIGLIA
Pieve di San GiovanniFondata su un insediamento romano, è citata per la prima volta in un documento dell’XI secolo. NelXVIII secolo subì varie trasformazioni, modificando profondamente l’aspetto originario; traccedel primitivo edificio restanosolo nell’abside e nelle struttu-re perimetrali. Sul portale del-l’attuale facciata è presente unalunetta di terracotta policroma,opera di Benedetto Buglioli, raf-figurante San Giovannino nelDeserto, databile intorno al1500. Molte le opere pittoriche,tra le quali una copia fedele del-la Decollazione del Battista diGiovanni da San Giovanni (al Mu-seo della Basilica di Santa Mariadelle Grazie, a San GiovanniValdarno), eseguita dal pittorelocale Jacopo Ciacci. Molti degliarredi sacri sono collocati nel-l’adiacente museo.
Pieve di San Pancrazio(località Castelnuovo dei Sabbioni)
Sorta probabilmente sul luogo di un anticoinsediamento romano, sembra risalire al XIIsecolo. L’impianto si ispira alle chiese fiesolanepiù importanti e sembra assai probabile che inprecedenza ospitasse una comunità di monaci.
?A - Quando è documentata per la prima voltala pieve di San Giovanni?
Nel V secolo
Nel IX secolo
Nell’XI secolo
B - Dove fu fondata?
Su un insediamento greco
Su un insediamento romano
Su un insediamento medievale
C - In che periodo subì trasformazioniche ne modificarono l’aspetto?
Nel VII secolo
Nel XVIII secolo
Nel XX secolo
SOLUZIONI: A3 - B2 - C2
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COMUNE DI CASTELFRANCO DI SOPRA
Badia di San Salvatore a SoffenaSorta nell’XI secolo sui resti del castello di Soffenna, fu fondata dall’ordine benedettino nel 1425e incorporata dall’abbazia di Vallombrosa. Ebbe un declino nel XVIII secolo, quando venne ridottaa uso agricolo. Il graduale restauro, iniziato nel 1960, ha riportato alla luce l’alta e originale qualitàdella sua architettura. La badia è formata dalla chiesa, dal convento e dal chiostro. La chiesa nelXIV secolo subì delle ristrutturazioni, visibili nell’aspetto attuale. Notevoli gli affreschiquattrocenteschi, che costituiscono un importante repertorio per studiare la penetrazione delprimo rinascimento nel Valdarno. Tra le opere presenti all’interno vi è la Madonna in trono conBambino tra i santi Pietro e Francesco, di Paolo Schiavo, e l’Annunciazione di Giovanni di Ser Giovannidetto lo Scheggia, fratello di Masaccio. Sulla parete del transetto è presente la scenograficaStrage degli Innocenti, attribuita a Liberato da Rieti, attivo a Soffena tra il 1454 e il 1465, eautore anche della Visitazione e del San Giacomo. All’interno della chiesa sono altri affreschiframmentari, tra i quali le Storie della vita di San Giovanni Gualberto, di Bicci di Lorenzo.
?A - In che secolo sorse la badia?
Nel V
Nel IX
Nell’XI
B - Sui resti di cosa?
Un acquedotto
Un castello
Un monastero
C - A chi è attribuita la Madonna in tronocon bambino tra i santi Pietro e Francesco?
Bicci di Lorenzo
Paolo Schiavo
Giovanni di Ser Giovannidetto lo Scheggia
SOLUZIONI: A3 - B2 - C2
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COMUNE DI BUCINE
Pieve di Santa Maria in AltaserraSita in località Montebenichi, è
probabilmente di origine paleocristiana (V-VIsec.); è documentata sin dall’VIII secolo nelle
contese tra i vescovidi Arezzo e di Siena.
Nel XII secolo furiedificata in stileromanico. L’attuale
edificio, con facciataricostruita
nell’Ottocento, sisviluppa su pianta atre navate concluse
da un’absidesemicircolare.
Pieve di GalatronaFu così denominata nel 1203 la Pieve di Santa
Maria, di origine paleocristiana, e oggiintitolata a San Giovanni Battista a Petrolo.
L’antico nome della chiesa, Canestruna(Galatrona), risale al 963; nel 1198 è citata inun documento, col quale Papa Innocenzo IIIla conferma tra i beni posseduti dalla chiesaaretina. Attualmente, a causa dei numerosi
rimaneggiamenti, non conserva traccedell’epoca paleocristiana o altomedievale. Tra
le opere conservate al suo interno, dinotevole valore un ciborio a tempietto e unSan Giovanni Battista, eseguiti da Giovanni
della Robbia, probabilmente con l’interventodel figlio Marco, tra il 1517 e il 1521.
Pieve di San QuiricoDocumentata dal 1021, ma forse di originepaleocristiana, e
ricostruita nell’XI-XII secolo in stile
romanico, a trenavate. Nel corso del
tempo ha subitomolti interventi, fino
alla completariedificazione in stilestoricistico nel 1928.
Badia di San Pietro a RuotiSituata nel piccolo Borgo di Badia a Ruoti,
nell’XI secolo l’abbazia fu considerata tra lepiù importanti nell’ordine benedettino. Il
complesso monastico costituito dalla chiesa,dalla cappella della compagnia e dal convento
con chiostrointerno, subì molte
trasformazioni,fino a essere in
parte adibito a usoagricolo. La chiesa
presenta infacciata un protiro
pensile risalente all’XI secolo; all’interno,oltre ad affreschi frammentari del XVIsecolo, con San Marco, Santa Caterina
d’Alessandria e la ruota simbolo dell’abbazia,si trova la pala di Neri di Bicci raffigurante
l’Incoronazione della Vergine tra Santi,eseguita nel 1472.
?A - In origine come si chiamavala Pieve di Galatrona?
Pieve di S. Maria
Pieve di S. Rita
Pieve di S. Lucia
B - A quale periodo risale il suo impianto?
Romanico
Paleocristiano
Rinascimentale
C - Qual è l’oggetto più importante al suo interno?
L’altare
Il ciborio
Il candelabro
SOLUZIONI: A1 - B2 - C2
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?A - Quando è documentata per la prima voltala pieve?
Nel 1100
Nel 1008
Nel 1230
B - Quale è l’elemento decorativo più ricorrente suicapitelli?
Il leone
L’aquila
Il pavone
C - A chi fu attribuito l’affresco ritrovato dietrol’altare?
A Mariotto di Nardo
A Paolo Schiavo
A Giovanni di Ser Giovanni
SOLUZIONI: A2 - B2 - C2
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N O TN O TN O TN O TN O T A P E R G L I I N S E G N A N T IA P E R G L I I N S E G N A N T IA P E R G L I I N S E G N A N T IA P E R G L I I N S E G N A N T IA P E R G L I I N S E G N A N T I
La presentazione delle Pievi del Valdarno Superiore
meridionale costituisce per i ragazzi
un invito a familiarizzare con la storia e l’architettura del
territorio. In questo viaggio didattico i ragazzi saranno
accompagnati da Giulia, 13 anni, e Filippo, 8 anni, e
attraverso i loro occhi verrà illustrata la storia di tali
monumenti. Il quaderno è diviso in due parti: la prima
dedicata agli insegnanti; la seconda organizzata in schede,
contenenti brevi cenni storici relativi alle Pievi, divise per
comune, e proposte mirate di osservazione e attività
pratiche sullo studio dell’architettura e dei diversi periodi
storici di fondazione, da utilizzare in maniera autonoma,
anche a scuola.
Buon lavoro e soprattutto... buon divertimento!
Intorno all’anno 1000 anche nel Valdarno Superiore si moltiplicano le Pievi: veri e propri
capolavori dell’architettura cristiano-romanica. In questo quaderno vi illustreremo i seguenti
esempi: Pieve di Galatrona, , , , , Pieve di San Quirico, Badia di San Pietro a Ruoti, Pieve di
Santa Maria in Altaserra,,,,, Badia di San Salvatore a Soffena, Pieve di San Giovanni, Pieve di
San Pancrazio, , , , , Pieve di San Pietro a Gropina, Pieve di San Giustino, Chiesa di San Pietro,
in località Pieve a Presciano, Pieve di Santa Maria, Pieve di San Giovanni Battista.
PIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCOPIAN di SCO’’’’’
CASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOCASTELFRANCOdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRAdi SOPRA
LLLLLOROOROOROOROOROCIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNACIUFFENNA
BUCINEBUCINEBUCINEBUCINEBUCINE
CACACACACAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIAVRIGLIA
PERGINEPERGINEPERGINEPERGINEPERGINEVVVVValdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
S. GIOS. GIOS. GIOS. GIOS. GIOVVVVVANNIANNIANNIANNIANNIVVVVValdarnoaldarnoaldarnoaldarnoaldarno
S. Giovanni Battista
S. Pancrazio
S. Giovanni
Galatrona
S. M. in Altaserra
S. Pietro a Ruoti S. Quirico S. Pietro
S. Giustino
Gropina
S. SalvatoreS. Maria
NOME Abbazia (o badia) è il monasteroretto da una badessa, ed è autonomo.STORIA Il termine deriva dal latinoabbatia (abbas = abate).I monasteri anticamente prendevano ilnome dal luogo in cui erano collocati, odal loro santo protettore. Il termineabbazia divenne comune nell’VIII secolo,e indicava soprattutto i beni delmonastero, i cui frutti erano messi adisposizione dell’abate.Successivamente le abbazie, grazieall ’ intervento della Santa Sede,divennero dipendenti dal loro abate efurono restituite ai monaci; da quelmomento il termine tornò a significaremonastero. Nel Medioevo i monasteri ole abbazie di campagna divennero dei
NOME Il convento è una struttura
successiva all’abbazia, che nasce alla
fine del Medioevo.
STORIA Il convento è un complesso
residenziale tipico della
organizzazione comunitaria
cattolica.La sua funzione primaria è di
ospitare persone che vivono in
comunità religiosa; gli ospiti (frati
e suore) sono membri di ordini
regolari (cioè dotati di una propria
regola), ma non conducono la vita
prevalentemente contemplativa dei
monaci, e anzi sono spesso integrati
nel clero. Sono dediti alla vita attiva
nel mondo, dove assumono ruoli e
funzioni principalmente nei servizi
riguardanti il sociale.
mercati, e costituirono il nucleo attornoal quale si formava un centro abitato.IMPIANTO Gli edifici destinatiall’ordine monastico erano così suddivisi:intorno alla chiesa vi erano il chiostrocircondato da portici, i fabbricati perle abitazioni dei monaci, la biblioteca,l’abitazione dell’abate. Costituiva unavera e propria “cittadella” residenziale.
IMPIANTO Le dimensioni sono più
modeste dell’abbazia, e ha funzione
esclusivamente residenziale.
ABBAZIA
CONVENTO
Scopriamo insieme le tipologie degli edifici ecclesiastici
NOME Il termine deriva dal latino plebs,
plebis = plebe. Plebei, in epoca romana,
erano infatti gli abitanti delle campagne
che lavoravano la terra attorno alle
città, o presso la fortezze di controllo
del territorio. Con l’espansione del
cristianesimo con “pieve” venne indicata
la comunità dei battezzati; il termine
cominciò a essere usato attorno al X
secolo.STORIA La diffusione delle pievi iniziò
nel V secolo, contemporaneamente
all’affermazione della religione cristiana
in campagna, e interessò i centri abitati
di una certa importanza. Attorno al X
secolo divennero il riferimento
principale per i fedeli distribuiti in un
ampio territorio, per le chiese
sottoposte e le cappelle sparse nelle
campagne. Soprattutto in Italia
settentrionale, il termine indicò la
chiesa battesimale; prese il significato
di “luogo di culto centrale”. E pievi
vennero chiamati gli edifici veri e propri,
eretti in genere sui resti di antiche ville
di campagna.IMPIANTO La struttura può essere di
tipo “basilicale”; furono sempre “orien-
tate”, cioè con l’abside rivolta a orien-
te, verso i luoghi della Passione. Le ec-
cezioni sono determinate dalle condizio-
ni ambientali, come all’interno di centri
abitati con un assetto urbanistico già
definito.
NOME Deriva dal latino ecclesia edal greco ekklesia, cioè comunitàcome effetto di una convocazione.
STORIA Nelle religioni cristiane èla comunità dei credenti, inparticolare dei battezzati checondividono la fede in Dio.
IMPIANTO Gli edifici possono averevarie denominazioni, a seconda dellaloro tipologia, funzione o importanza:basilica cristiana - chiesa di grandidimensioni a cui sono stati conferitispeciali diritti cerimoniali dal Papabattistero - edificio destinato al ritodel battesimocattedrale - la chiesa da dove ilvescovo presiede le celebrazionidiocesane
chiesa abbaziale - chiesa di unaabbazia, in cui i monaci celebranol’ufficio monasticochiesa parrocchiale - la chiesa diriferimento di una parrocchia (cioèdi una frazione del territorio diuna diocesi), retta da un parroco.
PIEVE
CHIESA
ARCO ATUTTO SESTO
NAVATACENTRALE
NAVATALATERALE
PIEDISTALLO
FUSTO
ABACO
PILASTRO
CAPITELLOA CESTO
TOROSCOZIA
Scopriamo insieme gli elementi architettonici di una Pieve
ABACOblocco squadratoposto sopra il
capitello, sul qualepoggiano
l’architraveo l’arco
CAPITELLOelemento superioredella colonna, di
varia forma
FUSTOparte principaledella colonna,
compresa tra labase e il capitello
TOROmodanatura
architettonicaconvessa a sezionesemicircolare alla
base dellacolonna
SCOZIAmodanatura
architettonicaconcava che divide
due tori
accipicchia Giulia,che paroledifficili!
CAMPATAspazio
sottostante ognivolta a crociera
NAVATAspazio longitudinalediviso dagli altri dacolonne o pilastri
CAMPATA CAMPATA
CORO
TRANSETTO
NAVA
TA L
ATE
RALE
NAVA
TA LA
TERALE
ABSIDE
DEAMBULATORIO
NAVATACENTRALE
NARTECENARTECE
portico della chiesa
DEAMBULATORIOcorridoio ad arcate che
circonda il coro
COROspazio dietro l’altaremaggiore riservato ai
cantori
TRANSETTObraccio che incrociaquello longitudinale,
formando una specie dicroce
PILASTROelemento disostegnoverticale,a pianta
quadrata opoligonale
ABSIDEstruttura a forma di
nicchia coperta da voltaa quarto di sfera
VOLTA ABOTTE
VOLTA ACROCIERA
VOLTAcopertura di vano o
edificio a forma di arco- a botte semicilindrica- a crociera formata
dall’incrocio di due voltea botte
PILASTRO
proviamo aconsultare ildizionario...
TETTO
MODIGLIONE
COLONNA
ARCHIVOLTO
CAPITELLO
ARCATURA CIECA
BASAMENTO
ASTRAGALO
SCOZIATORO
MODIGLIONEelemento a formadi S presente nellasopracornice della
trabeazione
ASTRAGALO sottile
modanaturaconvessa postatra fusto ecapitello
ARCHIVOLTOarchitrave che siincurva ad in-corniciare un
arco
CORNICE
ABSIDIOLA
PILASTROCONTRAFFORTE
COLONNACONTRAFFORTE
MODANATURABASAMENTO
CONTRAFFORTEelemento dirinforzo che
scarica la spintaproveniente dalle
volte interne
BASAMENTOparte inferioredi un edificio,che fa da base
a tutta lacostruzione
ABSIDIOLApiccola abside
Come era in origine l’affresco?Prova a disegnare la parte mancante...utilizzando i fogli trasparenti.
I capitelli romanici sono spesso decorati con elementifantastici e fitomorfi, perché questi hanno unaprofonda simbologia religiosa.Le rappresentazioni possono anche essere diverse perogni lato di un capitello; proviamo a leggere ilsignificato di alcune, come la scrofa, il lupo e l’agnello.La scrofa che allatta i porcellini, ed è decisa a morireper difenderli, simboleggia la maternità nel regnoanimale.Il lupo che aggredisce o uccide l’agnello, simboleggiala legge del più forte sul più debole.L’agnello rappresenta Dio, mentre il lupo rappresentala violenza umana, che ha provocato tutti i peccati delmondo.
GGGGGFITOMORFAdecorazione cheriproduce, come
elementocompositivo, la
forma di vegetalio piante.
COMUNE DI SAN GIOVANNI VALDARNO
Pieve di San Giovanni BattistaEretta nel 1312, è divenuta chiesa battesimale nel Quattrocento. Più volte rimaneggiata nel corsodei secoli, presenta una semplice facciata introdotta da portico a tre arcate, rialzato su gradini.Nell’atrio una lapide ricorda il cardinale Giovanni de’ Medici, divenuto papa Leone X, che assunse ilrettorato della Chiesa dal 1495 al 1502. All’interno era collocato il trittico di Mariotto di Nardoraffigurante la Trinità fra i Santi, attualmente nel Museo della Basilica.
?A - Quando è stata eretta la Pieve?
Nel 1300
Nel 1312
Nel 1350
B - Quando è divenuta chiesa battesimale?
Nel Seicento
Nel Quattrocento
Nel Cinquecento
C - Dove è collocato attualmenteil trittico di Mariotto di Nardo ?
Nel Museo d’Arte Sacradi Montevarchi
Nel Museo della Basilicadi San Giovanni Valdarno
Nel Museo della Pievedi Cavriglia
SOLUZIONI: A2 - B2 - C2
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