I FIGLI NATURALI e LAFFIDO Obiettivi degli incontri: Sentire i bisogni impliciti della famiglia...

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I FIGLI NATURALI I FIGLI NATURALI e L’AFFIDO e L’AFFIDO Obiettivi degli incontri: Obiettivi degli incontri: Sentire i bisogni impliciti della Sentire i bisogni impliciti della famiglia famiglia Migliorare le nostre capacità d’ascolto Migliorare le nostre capacità d’ascolto Gestire le piccole conflittualità Gestire le piccole conflittualità Rendere il più possibile efficace la Rendere il più possibile efficace la Genitorialità Genitorialità Migliorare la comunicazione Migliorare la comunicazione intrafamiliare intrafamiliare

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I FIGLI NATURALI I FIGLI NATURALI e L’AFFIDOe L’AFFIDO

Obiettivi degli incontri:Obiettivi degli incontri:

Sentire i bisogni impliciti della famigliaSentire i bisogni impliciti della famiglia

Migliorare le nostre capacità d’ascoltoMigliorare le nostre capacità d’ascolto

Gestire le piccole conflittualitàGestire le piccole conflittualità

Rendere il più possibile efficace la GenitorialitàRendere il più possibile efficace la Genitorialità

Migliorare la comunicazione intrafamiliareMigliorare la comunicazione intrafamiliare

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La struttura di una famiglia La struttura di una famiglia nuclearenucleare

Un’insieme di richieste funzionali stabilisce Un’insieme di richieste funzionali stabilisce i modelli su cui i componenti della famiglia i modelli su cui i componenti della famiglia

interagisconointeragiscono

Quali sono le richieste funzionali al buon Quali sono le richieste funzionali al buon andamento di una famiglia?andamento di una famiglia?

Sono quell’insieme di richieste soddisfatte Sono quell’insieme di richieste soddisfatte in base alle quali ogni componente sente in base alle quali ogni componente sente

di far parte di un gruppo che agisce di far parte di un gruppo che agisce rispettando tutti i suoi membririspettando tutti i suoi membri

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L’affido come scelta condivisaL’affido come scelta condivisaSolitamente, il desiderio di prendersi cura Solitamente, il desiderio di prendersi cura di un bambino in Affido parte da un solo di un bambino in Affido parte da un solo membro della famiglia che si fa portavoce membro della famiglia che si fa portavoce di un suo bisogno, di un suo desideriodi un suo bisogno, di un suo desiderioIl passo successivo lo vede proporre agli Il passo successivo lo vede proporre agli altri membri la sua idea: “ Che ne altri membri la sua idea: “ Che ne pensate?”pensate?”Ciascun membro dovrà avere la possibilità Ciascun membro dovrà avere la possibilità di esprimere sensazioni, paure, dubbi… di esprimere sensazioni, paure, dubbi… soprattutto quando a manifestare queste soprattutto quando a manifestare queste reazioni sono i nostri figlireazioni sono i nostri figli

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Le domande Le domande ☺☺ speciali specialiA seconda dell’età i nostri figli manifesteranno A seconda dell’età i nostri figli manifesteranno diverse reazioni:diverse reazioni:Se sono piccoli ( 0-5 anni) all’entusiasmo iniziale Se sono piccoli ( 0-5 anni) all’entusiasmo iniziale potranno seguire una serie di domande relative potranno seguire una serie di domande relative agli spazi da condividere, ai giocattoli da prestareagli spazi da condividere, ai giocattoli da prestareDai 5 ai 10 anni alle domande precedenti si Dai 5 ai 10 anni alle domande precedenti si aggiungeranno altre curiosità : “Da dove viene?” aggiungeranno altre curiosità : “Da dove viene?” “Perché è in Affido” “Resterà per sempre?”“Perché è in Affido” “Resterà per sempre?”Dai 10 anni in poi le reazioni saranno più Dai 10 anni in poi le reazioni saranno più complesse da definire perché terranno conto del complesse da definire perché terranno conto del vissuto dei nostri figli e in noi dovrà attivarsi vissuto dei nostri figli e in noi dovrà attivarsi molto di più la funzione di ascolto ( soprattutto molto di più la funzione di ascolto ( soprattutto dei loro silenzi)dei loro silenzi)

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Le risposte Le risposte ☺☺ speciali specialiL’efficacia delle nostre risposte è L’efficacia delle nostre risposte è direttamentedirettamente proporzionale alla nostra proporzionale alla nostra capacità d’ascoltocapacità d’ascoltoI dubbi, le curiosità dei nostri figli ci I dubbi, le curiosità dei nostri figli ci mettono di fronte alla necessità di avere mettono di fronte alla necessità di avere ben chiaro quali sono i nostri obiettivi nei ben chiaro quali sono i nostri obiettivi nei confronti dell’Affido ( senso di solidarietà, confronti dell’Affido ( senso di solidarietà, desiderio di azione, di protezione ecc.)desiderio di azione, di protezione ecc.)Nulla va celato ma nelle nostre risposte Nulla va celato ma nelle nostre risposte non può mancare il rispetto per la famiglia non può mancare il rispetto per la famiglia nucleare e le sue titubanzenucleare e le sue titubanze

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Le regole della famigliaLe regole della famigliaCi vogliono circa 10 anni per stabilire le regole Ci vogliono circa 10 anni per stabilire le regole interne al nucleo famigliare, come possiamo interne al nucleo famigliare, come possiamo coinvolgere i nostri figli affinché ci aiutino a coinvolgere i nostri figli affinché ci aiutino a trasmetterle al bimbo in Affido?trasmetterle al bimbo in Affido?E’ importante che nella nostra famiglia vi sia la E’ importante che nella nostra famiglia vi sia la flessibilità flessibilità necessaria per “assorbire” il necessaria per “assorbire” il cambiamento e integrarlo nell’organizzazione cambiamento e integrarlo nell’organizzazione delle relazioni famigliaridelle relazioni famigliariSe un evento supera la soglia di tolleranza e la Se un evento supera la soglia di tolleranza e la capacità di flessibilità scatta un meccanismo di capacità di flessibilità scatta un meccanismo di rigidità che porta frustrazione e fallimentorigidità che porta frustrazione e fallimentoCome evitarlo?Come evitarlo?

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Regole e ConfiniRegole e ConfiniI I confini né rigidi né costanti devono però essere confini né rigidi né costanti devono però essere CHIARI CHIARI

Es: Rivolti al figlio maggiore :Es: Rivolti al figlio maggiore : “ “ Quando noi non ci siamo la responsabilità di ciò Quando noi non ci siamo la responsabilità di ciò che succede è tua!” In questo confine temporale che succede è tua!” In questo confine temporale il figlio maggiore entra a far parte del sistema il figlio maggiore entra a far parte del sistema genitorialegenitorialeSe la regola è chiara anche il nuovo membro Se la regola è chiara anche il nuovo membro famigliare si sentirà coinvolto e parte integrante famigliare si sentirà coinvolto e parte integrante del gruppodel gruppoSpesso, infatti , ciò che lamentano i figli naturali Spesso, infatti , ciò che lamentano i figli naturali nei confronti dei ragazzi in Affido, è la disparità di nei confronti dei ragazzi in Affido, è la disparità di trattamento che, seppure compiuta in buona trattamento che, seppure compiuta in buona fede, fede, allontana allontana i membri della famiglia i membri della famiglia ponendoli in fazioni competitiveponendoli in fazioni competitive

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“ “ A lui vogliono più bene: tutto qui!”A lui vogliono più bene: tutto qui!”

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Arriva il temporale?Arriva il temporale?

Quali sono le avvisaglie che ci Quali sono le avvisaglie che ci permettono di evitare un conflitto permettono di evitare un conflitto tra figli?tra figli?

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Bisognerebbe cercare di vedere Bisognerebbe cercare di vedere il mondo con gli occhi dei figliil mondo con gli occhi dei figli

Nei loro Nei loro silenzisilenzi si nasconde un mondo fatto si nasconde un mondo fatto di pauredi paure

Nell’Nell’aggressivitàaggressività la voglia d’esser presi in la voglia d’esser presi in considerazioneconsiderazione

Nella Nella provocazioneprovocazione il desiderio di avere una il desiderio di avere una guidaguida

Nelle Nelle menzognemenzogne la necessità di creare un la necessità di creare un mondo proprio mondo proprio

Nelle loro Nelle loro fughefughe il desiderio di dimostrarsi il desiderio di dimostrarsi indipendenti indipendenti

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:”3.254!” “1!” “14!”:”3.254!” “1!” “14!”

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Passerà se…Passerà se…

I conflitti non hanno solo connotazioni I conflitti non hanno solo connotazioni negativenegative

E’ un bene se il conflitto porta ad una E’ un bene se il conflitto porta ad una crisicrisi che implica la volontà al che implica la volontà al cambiamento cambiamento

Ma ci sono alcune regole anche nel Ma ci sono alcune regole anche nel litigio … litigio …

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Il conflitto come occasione di Il conflitto come occasione di dialogo e cambiamentodialogo e cambiamento

Determiniamo l’oggetto della lite:”Oggi sei Determiniamo l’oggetto della lite:”Oggi sei arrivato in ritardo!” e non “Sei sempre il solito arrivato in ritardo!” e non “Sei sempre il solito ritardatario”ritardatario”

“ “ Perché hai preso 4 in matematica?!” e non : Perché hai preso 4 in matematica?!” e non : “Sei un ’ asino!”“Sei un ’ asino!”

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Il conflitto come occasione di Il conflitto come occasione di dialogo e cambiamentodialogo e cambiamento

Non interrompiamo colui che Non interrompiamo colui che accusa. Il crescendo delle accuse accusa. Il crescendo delle accuse crea disagio e aggressivitàcrea disagio e aggressività

Non ritorciamo le accuse sugli Non ritorciamo le accuse sugli altri :” E’ colpa sua se ho altri :” E’ colpa sua se ho sbagliato!” ma ammettiamo le sbagliato!” ma ammettiamo le nostre responsabilità” “Non avrei nostre responsabilità” “Non avrei dovuto dargli retta”dovuto dargli retta”

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Concordiamo luogo e tempo della Concordiamo luogo e tempo della discussione. Litigare davanti agli discussione. Litigare davanti agli altri umiliaaltri umilia

Evitiamo di andare a ritroso nel Evitiamo di andare a ritroso nel tempo evocando fatti successi anni tempo evocando fatti successi anni prima, che senso ha? prima, che senso ha?

Il litigio come occasione di dialogoIl litigio come occasione di dialogo

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Il litigio come occasione di dialogoIl litigio come occasione di dialogo

Teniamoci a distanza di sicurezzaTeniamoci a distanza di sicurezza

Non tocchiamo la soglia di Non tocchiamo la soglia di vulnerabilità dell’altrovulnerabilità dell’altro

Consideriamo il litigio come risultato Consideriamo il litigio come risultato di condotte reciproche e non solo di condotte reciproche e non solo come colpe dell’altrocome colpe dell’altro

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Finalmente!Finalmente!

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“ “ I figli naturali nell’affido” II parteI figli naturali nell’affido” II parte

Nel primo incontro abbiamo parlato di Nel primo incontro abbiamo parlato di regole famigliari – abitudini -, azioni regole famigliari – abitudini -, azioni genitoriali più o meno appropriate e genitoriali più o meno appropriate e abbiamo stilato alcune regole di base abbiamo stilato alcune regole di base da applicare durante i conflittida applicare durante i conflitti

Abbiamo anche accennato ai pricipali Abbiamo anche accennato ai pricipali canali attraverso i quali passa la canali attraverso i quali passa la ComunicazioneComunicazione

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La comunicazione non La comunicazione non verbale:premessaverbale:premessa

““Parliamo con le corde vocali, ma comunichiamo con Parliamo con le corde vocali, ma comunichiamo con l’espressione del volto”P.Ekmanl’espressione del volto”P.Ekman

Ci concentreremo sulla comunicazione non verbale Ci concentreremo sulla comunicazione non verbale con particolare attenzione ai gesti, espressioni, che con particolare attenzione ai gesti, espressioni, che rivolgiamo ai nostri figli e che loro rivolgono a noirivolgiamo ai nostri figli e che loro rivolgono a noi

Es:Quando una madre sostiene di non esserselaEs:Quando una madre sostiene di non esserselapresa per un bicchiere di latte presa per un bicchiere di latte rovesciatorovesciatoo una brutta pagella,o una brutta pagella,i figli spesso ignorano le sue parolei figli spesso ignorano le sue parolee reagiscono a un’espressionee reagiscono a un’espressionedi disapprovazione di disapprovazione o al tono nervoso della voce.o al tono nervoso della voce.

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Il linguaggio non verbale e i Il linguaggio non verbale e i bambinibambini

I bambini colgono I bambini colgono prima di tutto iprima di tutto imessaggi non verbali:messaggi non verbali:più piccoli sono, e piùpiù piccoli sono, e piùimportante è laimportante è lacomunicazione non verbale,comunicazione non verbale,perché non hanno che quellaperché non hanno che quellaVale anche l’esempioVale anche l’esempiocontrario:”Non devicontrario:”Non devipiù giocare in questopiù giocare in questomodo!”dice una mamma modo!”dice una mamma dopo che la bimba di 3 annidopo che la bimba di 3 anniha imbrattato tutta la cucina ha imbrattato tutta la cucina ma, nel dirlo, non riesce a ma, nel dirlo, non riesce a tratteneretrattenereun sorriso!un sorriso!

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Il linguaggio non verbale e i Il linguaggio non verbale e i bambinibambini

I neonati reagiscono al linguaggio del I neonati reagiscono al linguaggio del corpo:un bambino avverte la tensione dal corpo:un bambino avverte la tensione dal modo in cui la madre lo tiene in braccio e modo in cui la madre lo tiene in braccio e incomincia a piangere. Se la madre è incomincia a piangere. Se la madre è tranquilla, anche il piccolo si calmerà tranquilla, anche il piccolo si calmerà (empatia)(empatia)

Massaggiare un neonato sicuramente porta Massaggiare un neonato sicuramente porta a lui e noi serenitàa lui e noi serenità

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Piccoli segnali Piccoli segnali Noi genitori attraverso l’osservazione Noi genitori attraverso l’osservazione

attenta possiamo imparare a capireattenta possiamo imparare a capire

i messaggi non verbali dei figli quandoi messaggi non verbali dei figli quando

sono arrabbiati,sono arrabbiati,

quando sfogano lo stressquando sfogano lo stress

( si tormentano i capelli), ( si tormentano i capelli),

quando sono in ansiaquando sono in ansia

( si mordono le labbra)…( si mordono le labbra)…

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Qualche esercizioQualche esercizio Per imparare ad usare il linguaggio del Per imparare ad usare il linguaggio del

corpo e comunicare con più efficacia serve corpo e comunicare con più efficacia serve sintonizzarsi sul sintonizzarsi sul modo modo personale in cui durante il giorno si parla, si gesticola e ci si muove.

Facciamo attenzione ad esempio alle strettedi mano date e ricevute. Una stretta che ci ispira fiducia è ferma e

asciutta, esercita una pressione forte ma non eccessiva per tutto il tempo che dura il contatto

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Anche l’occhio vuole la sua parte…Anche l’occhio vuole la sua parte…

Soffermiamoci sullo Soffermiamoci sullo sguardosguardo Ci sono persone che guardano gli altriCi sono persone che guardano gli altri dritto negli occhi ed altri che nondritto negli occhi ed altri che non riescono a reggerlo senza provare riescono a reggerlo senza provare disagio…disagio…

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Il silenzioIl silenzioAlcuni segnali Alcuni segnali ci permettonoci permettonodi affrontaredi affrontarele questioni le questioni famigliari,famigliari,di lavorodi lavoroprima cheprima chediventinodiventinoproblemi problemi e che cadae che cadail silenzioil silenziofra gli interpretifra gli interpreti

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La fine di una comunicazioneLa fine di una comunicazioneCiò che accomunaCiò che accomunagenitori e figli nei genitori e figli nei confronti del silenzioconfronti del silenzioè senza dubbio è senza dubbio la pauraPer un bambino sentirsi Per un bambino sentirsi rifiutato verbalmente rifiutato verbalmente equivale a dirgliequivale a dirgli:“Tu sei morto per me!”:“Tu sei morto per me!”Per un genitore esserePer un genitore esseresfidatosfidatodal silenziodal silenzioopposizionale opposizionale crea frustrazionecrea frustrazionee senso di impotenzae senso di impotenza

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Non ci resta cheNon ci resta cheComunicare, comunicare, comunicareComunicare, comunicare, comunicare

““Colui che tace con le labbra parla con la Colui che tace con le labbra parla con la punta delle dita” punta delle dita” S. FreudS. Freud

Soprattutto pensando al disagio minorile ci Soprattutto pensando al disagio minorile ci rendiamo conto che alle volte il silenzio rendiamo conto che alle volte il silenzio copre un copre un prezioso segreto, che è il segreto, che è il territorio intimo del bambino che va territorio intimo del bambino che va assolutamente rispettato al quale assolutamente rispettato al quale possiamo rispondere solo offrendo la possiamo rispondere solo offrendo la nostra disponibilità ( anche al silenzio )nostra disponibilità ( anche al silenzio )

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La Comunicazione non verbaleLa Comunicazione non verbale Ci concentreremo su questo tipo di Ci concentreremo su questo tipo di

comunicazione in quanto comunicazione in quanto innata e innata e primordiale nell’individuoprimordiale nell’individuo appartiene appartiene maggiormente ai bambinimaggiormente ai bambini

I canali non verbali sono classificabili in 5 I canali non verbali sono classificabili in 5 sistemi:sistemi:VocaleVocaleCinesicoCinesicoApticoApticoProssemicoProssemicocronemicocronemico

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Sistema vocaleSistema vocaleE’ il sistema che riguarda tutti gli E’ il sistema che riguarda tutti gli aspetti paralinguistici del parlare:aspetti paralinguistici del parlare:IntonazioneIntonazioneIntensitàIntensitàRitmoRitmoTonoTono

Anche il silenzio è importantissimo,Anche il silenzio è importantissimo,soprattutto nelle interazioni affettivesoprattutto nelle interazioni affettive

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Sistema cinesicoSistema cinesicoE’ l’intera gamma dei movimenti del corpo:E’ l’intera gamma dei movimenti del corpo:

Espressioni faccialiEspressioni facciali - che da sempre vediamo - che da sempre vediamo come le espressioni dei sentimenti ( ma esistono come le espressioni dei sentimenti ( ma esistono anche quelle false)anche quelle false)Postura del corpoPostura del corpo – che segnala il – che segnala il coinvolgimento nella conversazione ( risente coinvolgimento nella conversazione ( risente molto del contesto)molto del contesto)Gestualità delle mani – che oltre ad – che oltre ad accompagnare il verbale possiede pure un accompagnare il verbale possiede pure un proprio codice ( si gesticola anche quando si è proprio codice ( si gesticola anche quando si è soli) e risente molto della cultura di appartenenzasoli) e risente molto della cultura di appartenenza

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Sistema apticoSistema apticoE’ il sistema che si attiva con il E’ il sistema che si attiva con il contatto fisico tra i soggetti coinvolti contatto fisico tra i soggetti coinvolti nella comunicazione e nella comunicazione e definisce il definisce il loro grado di intimitàloro grado di intimità

Sistema prossemicoE’ la modalità di occupare lo spazio tra mittente e destinatario ( vi ricordate della Bolla?) C’è una zona invalicabile per gli estranei

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Sistema cronemicoSistema cronemico

E’ il modo di organizzare i tempi della E’ il modo di organizzare i tempi della conversazioneconversazione

Le pause, il ritmo, l’alternanza tra chi Le pause, il ritmo, l’alternanza tra chi parla e chi ascolta rispecchiano il parla e chi ascolta rispecchiano il tempo soggettivo della tempo soggettivo della conversazioneconversazione

La comunicazione efficace La comunicazione efficace deve deve rispettare i tempi altrui!rispettare i tempi altrui!

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La comunicazione non verbaleLa comunicazione non verbale

L’espressività non verbale si basa sulla capacità di L’espressività non verbale si basa sulla capacità di usare in modo efficace il usare in modo efficace il sorriso,lo sguardo,la sorriso,lo sguardo,la vicinanza e il tono di voce.vicinanza e il tono di voce.

L’interazione tra due o più persone ha luogo a diversi livelli e quindi esiste una doppiezza comunicativa automatica

Si può rafforzare a livello non intenzionale l’altra persona con brevi sorrisi e cenni del capo

Se l’altra persona non parla abbastanza si possono fare più domande o usare più rinforzi ( non verbali)

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Il controllo degli aspetti non verbali Il controllo degli aspetti non verbali della propria espressionedella propria espressione

Mentre il parlato viene emesso quasi in Mentre il parlato viene emesso quasi in automatico la mente tiene sotto controllo automatico la mente tiene sotto controllo tutto quello che viene comunicato in tutto quello che viene comunicato in maniera non verbalemaniera non verbale

Es. La più classica delle informazioni da Es. La più classica delle informazioni da ricevere è:ricevere è:””Mostra interesse alle mie parole?”Mostra interesse alle mie parole?”““Mi segue con gli occhi?”Mi segue con gli occhi?”““Mi incoraggia dicendo:si, certo, dica?”Mi incoraggia dicendo:si, certo, dica?”

E’ l’interlocutore il vero centro di E’ l’interlocutore il vero centro di gravità della comunicazionegravità della comunicazione

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Il linguaggio del nostro inconscioIl linguaggio del nostro inconscioSe chiediamo ad un nostro amico di prestarci l’auto e lui ci rispondeSe chiediamo ad un nostro amico di prestarci l’auto e lui ci rispondeche lo farà e ci limitiamo alle parole detteche lo farà e ci limitiamo alle parole dettePossiamo cadere in errorePossiamo cadere in errore

Osserviamo se quando ci rispondeOsserviamo se quando ci rispondescuote la testa in senso orizzontalescuote la testa in senso orizzontaleil tono della sua voce si affievolisceil tono della sua voce si affievoliscetende ad allontanarsi da noitende ad allontanarsi da noi

Se ci sono tutti questi segnali…Se ci sono tutti questi segnali…

Sicuramente il suo inconscio gli sta ricordando una commissione da Sicuramente il suo inconscio gli sta ricordando una commissione da svolgere con l’uso dell’auto che quindi non ci potrà prestaresvolgere con l’uso dell’auto che quindi non ci potrà prestareIl 93% della comunicazione è gestita dall’inconscioIl 93% della comunicazione è gestita dall’inconscio

La parte razionale influenza soltanto il 7% che però resta La parte razionale influenza soltanto il 7% che però resta fondamento della comunicazione socialefondamento della comunicazione sociale

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Proviamo a decodificare i segnali di Proviamo a decodificare i segnali di gradimento gradimento

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Segnali di gradimentoSegnali di gradimentoBacio dato a se stessiBacio dato a se stessi il nostro interlocutore arriccia le labbra in senso di reale interessamento e desiderio di approfondimentoPressione della lingua all’interno dellePressione della lingua all’interno delle guance guance è un segnale raro che significa interesse molto alto per l’argomentoAccarezzamento delle labbra con le dita o il dorso della manoLinguino è un gesto simile a quello che si compie per umidificare le labbra è pari al 100% di gradimento anche nei vostri confronti

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Postura del corpoPostura del corpoLa La postura del corpopostura del corporisente dei ruoli che caratterizzano la relazione.risente dei ruoli che caratterizzano la relazione.La persona di ruolo superiore La persona di ruolo superiore si presenta con si presenta con postura postura più rilassata,più rilassata,mentre l’individuomentre l’individuodi ruolo inferiore apparedi ruolo inferiore apparein in postura più tesapostura più tesae con limitati movimentie con limitati movimentidel corpo. del corpo. Se un individuo cheSe un individuo checomunica si protendecomunica si protendein avanti rispettoin avanti rispettoall’altra persona, all’altra persona, secondo il secondo il linguaggiolinguaggiodel corpodel corpo egli esprimerà egli esprimeràun atteggiamento più positivoun atteggiamento più positivorispetto a colui che invece si sposta all’indietro.rispetto a colui che invece si sposta all’indietro.  

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Postura del corpoPostura del corpoMOVIMENTIMOVIMENTI

Durante la conversazione gli interlocutori Durante la conversazione gli interlocutori producono dei producono dei movimentimovimenti, ma sono assai diversi , ma sono assai diversi tra chi parla e chi ascolta. Secondo il tra chi parla e chi ascolta. Secondo il linguaggio linguaggio del corpodel corpo, principalmente chi parla tende a , principalmente chi parla tende a sottolineare ciò che sta dicendo con dei gesti per sottolineare ciò che sta dicendo con dei gesti per ridurre la possibilità che chi ascolta fraintenda il ridurre la possibilità che chi ascolta fraintenda il messaggio complessivo.messaggio complessivo.

Chi ascolta tende a fornireChi ascolta tende a fornireal parlante dei feedback al parlante dei feedback comunicativi comunicativi (movimenti del capo,(movimenti del capo,mimica facciale) mimica facciale) che raffigurano il parlante.che raffigurano il parlante.

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Gestualità delle maniGestualità delle maniLe mani possiedono un loro linguaggio che può Le mani possiedono un loro linguaggio che può integrare quello verbale ma essere integrare quello verbale ma essere anche anche indipendente da essoindipendente da esso, esprimendo persino il , esprimendo persino il contrario di ciò che si trasmettendo per mezzo contrario di ciò che si trasmettendo per mezzo delle parole. delle parole. Può capitare che, nel corso di un colloquio Può capitare che, nel corso di un colloquio importante, una persona avverta il disagio di non importante, una persona avverta il disagio di non sapere dove mettere le mani. Se tende, ad sapere dove mettere le mani. Se tende, ad esempio, ad infilarle e sfilarle dalla tasca esempio, ad infilarle e sfilarle dalla tasca ripetutamente, sistemarsi l’abbigliamento, ripetutamente, sistemarsi l’abbigliamento, giocherellare con una collana o con un bottone o giocherellare con una collana o con un bottone o con qualsiasi oggetto abbia tra le mani, egli con qualsiasi oggetto abbia tra le mani, egli trasmetterà una sensazione di insicurezza. trasmetterà una sensazione di insicurezza.

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Le maniLe maniSe la tendenza è invece quella di Se la tendenza è invece quella di nasconderlenasconderle, ad , ad esempio tenendole ostinatamente in tasca, il esempio tenendole ostinatamente in tasca, il soggetto rivelerà una scarsa affidabilità o soggetto rivelerà una scarsa affidabilità o comunque la tendenza a nascondere la verità su comunque la tendenza a nascondere la verità su se stesso. se stesso. Se durante un dialogo la persona tende a Se durante un dialogo la persona tende a muovere animatamentemuovere animatamente le mani può esprimere le mani può esprimere estroversione ma anche tradire una certa ansia estroversione ma anche tradire una certa ansia nel vivere la situazione, e dunque una indole nel vivere la situazione, e dunque una indole insicura o impaziente. insicura o impaziente. Colui che non muove mai le mani è Colui che non muove mai le mani è probabilmente una persona metodica, lenta nel probabilmente una persona metodica, lenta nel prendere le decisioni ma anche impermeabile alle prendere le decisioni ma anche impermeabile alle idee nuove. idee nuove.

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Toccare con le maniToccare con le maniToccarsi Toccarsi il naso con l’indiceil naso con l’indice indica che il soggetto deve indica che il soggetto deve prendere una decisione importante. Se con l’indice prendere una decisione importante. Se con l’indice invece invece si tocca la nucasi tocca la nuca si tratta di un timido e si tratta di un timido e timoroso davanti alle difficoltà. timoroso davanti alle difficoltà. Se si tiene Se si tiene il collo con l’indiceil collo con l’indice ricurvo come fosse un ricurvo come fosse un uncino, si ha davanti qualcuno che tende a uncino, si ha davanti qualcuno che tende a sopravvalutarsi. sopravvalutarsi.

Prendersi la testaPrendersi la testafra le mani può fra le mani può denotare insicurezza denotare insicurezza e bisogno di confortoe bisogno di conforto

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Segnali d’allertaSegnali d’allertaChi si Chi si strofina le manistrofina le mani intrecciando intrecciando contemporaneamente le dita è poco sincero ed è contemporaneamente le dita è poco sincero ed è suggestionabile perché non è convinto delle sue suggestionabile perché non è convinto delle sue idee, ma se le dita sono intrecciate mentre le idee, ma se le dita sono intrecciate mentre le palme stanno ferme la persona è sicura e palme stanno ferme la persona è sicura e soddisfatta. soddisfatta. Se le palme durante un discorso si avvicinano Se le palme durante un discorso si avvicinano lentamente una all’altra congiungendosi come in lentamente una all’altra congiungendosi come in un un atto di preghieraatto di preghiera si ha un temperamento ricco si ha un temperamento ricco e generoso. e generoso. Le mani che si uniscono a Le mani che si uniscono a formare una specie diformare una specie di pallapalla o sono strette una all’altra indicano una o sono strette una all’altra indicano una tendenza all’avarizia.tendenza all’avarizia.

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I segnali della menzognaI segnali della menzognaQuando vogliamo mascherare un Quando vogliamo mascherare un sentimento solitamente sentimento solitamente sorridiamosorridiamoUn sorriso è vero solo se coinvolge I muscoli intorno all’occhioIl tono di voce di chi mente suona piùacutoLe parole vengono “mangiate” e spesso chi mente gesticola meno del solito ma solitamente manipola, stritola, premequalcosa con le dita

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E il nostro corpo?E il nostro corpo?

Quando mentiamo ci pensano le nostreQuando mentiamo ci pensano le nostregambe e i nostri piedi a tradirci:gambe e i nostri piedi a tradirci:Se siamo in ansia o Se siamo in ansia o ci sentiamo inci sentiamo incolpa le estremitàcolpa le estremitàsaranno dirette saranno dirette verso una potenzialeverso una potenzialevia di fugavia di fugaAnche i nostri piedi Anche i nostri piedi si solleverannosi solleverannoSi contorceranno Si contorceranno li tireremo a noi da li tireremo a noi da sedutiseduti

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Concludiamo…Concludiamo…

Il nostro non è stato che un breve Il nostro non è stato che un breve

““viaggio” nella comunicazione nonviaggio” nella comunicazione non

verbale ora proveremo a metterci alla verbale ora proveremo a metterci alla

Prova guardando insieme questo Prova guardando insieme questo

filmatofilmato