Contratti impliciti e salari di efficienza C.dL.M. in Economia e Management A.a. 2012/2013 Docente:...
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Contratti impliciti e salari di efficienza
C.dL.M. in Economia e Management
A.a. 2012/2013Docente: Domenico Sarno
5^ settimana
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Contenuti
1. Contratti impliciti2. Salari di efficienza
1. Il modello di Solow2. Il modello di Weiss3. Il modello di Salop4. Il modello di Shapiro-Stiglitz5. Il modello di Akerlof
3
1. I contratti impliciti
In presenza di obiettivi divergenti tra agenti e principale il disegno di contratti diventa una funzione chiave per le organizzazioni
Quando la prestazione è osservabile, si possono stipulare contratti espliciti, con un enforcement esterno
In presenza di asimmetrie informative, tuttavia, questo strumento non può essere adottato; i contratti sono incompleti
In tal caso, le parti possono rinunciare al contratto esplicito e affidarsi a contratti impliciti
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Caratteristiche
I contratti impliciti sono accordi informali Senza valore legale Scambio di promesse / aspettative condivise
I contratti impliciti hanno come oggetto il comportamento degli agenti
Le parti osservano e valutano il comportamento delle controparti per decidere se è conforme agli accordi
L’enforcement dei contratti impliciti è diverso: essi vengono considerati self-enforcing perché l’enforcement è endogeno.
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L’enforcement dei contratti impliciti
L’enforcement è endogeno perché… Dipende dal comportamento stesso delle parti
In questo senso si può dire che i contratti impliciti sono auto-vincolanti (self-enforcing)
L’interesse delle parti a comportarsi in modo non opportunistico proviene ed alimenta la reputazione In caso di opportunismo, la relazione contrattuale si
interrompe e si rinuncia ad ogni forma di cooperazione futuraLa reputazione diventa un bene economico, per il
quale si può rinunciare a vantaggi immediati per guadagni futuri
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Condizioni di validità della reputazione
Perché ci sia interesse ad investire in reputazione, la relazione contrattuale deve essere duratura (interazioni ripetute) In questo modo le azioni passate hanno un impatto su
quelle presenti (e quindi sull’affidabilità della controparte)
Inoltre, per assicurare l’esecuzione di tali contratti self-enforcing … Le parti devono trarre un surplus dall’investimento in
reputazione Una delle parti deve acquisire quasi-rendite: una
somma che induce l’agente a non rinunciare alla relazione
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Due tipi di enforcement nei contratti impliciti
1. L’enforcement bilaterale (o interno) Consiste in sanzioni previste dalle parti nel
contratto (tipicamente l’interruzione della relazione)
2. L’enforcement multilaterale (o esterno) Avviene tramite il comportamento adottato da terzi
che osservano la relazione contrattuale e possono punire l’opportunismo di una delle parti escludendola da possibili scambi futuri.
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2. I salari di efficienza
Sono un meccanismo incentivante e sono analoghi ai contratti con self-enforcement, in quanto il comportamento del lavoratore può essere osservato dal datore di lavoro Non esistono misure oggettive della prestazione Non sono disponibili meccanismi di enforcement esterno
Ipotesi di partenza Le imprese sono libere di fissare il salario a qualsiasi livello
(queste politiche non sono soggette a vincoli istituzionali) I lavoratori sono liberi di accettare (o no) tale salario
In tutti i modelli sui salari di efficienza si assume una relazione positiva tra salari e produttività
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2.1. Il modello di Solow
Robert M. Solow (1924 - Premio Nobel nel 1987) – «Another Possible Source of Wage Stickiness», 1979
La relazione positiva tra i salari e la produttività viene postulata, ma non spiegata.
Punto di partenza: l’impresa occupa L lavoratori con caratteristiche (apparentemente) identiche, ma con produttività differente
La funzione di produzione dell’impresa si può quindi scrivere come
Y=F [L e(w)]
dove L è il numero di addetti espresso in termini di unità di efficienza ed e rappresenta l’impegno medio dei lavoratori
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Il modello di Solow (segue)
L’impegno (la produttività) è positivamente correlato con il salario: cresce al crescere del salario; la funzione può essere
e= e(w) con e’ (∙)>0, e” (∙)<0
L’impresa sceglie il numero di addetti e il livello di salario che le permettono di massimizzare il profitto
Dove si assume che il prezzo del bene è uguale a 1 (e quindi i ricavi totali sono uguali alla produzione y)
wLwLeF
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Il modello di Solow (segue)
Ponendo , la funzione del profitto diventa
dalla quale si ottiene
(moltiplicando e dividendo il secondo termine a destra di uguale per e)
In questo modo si ha una funzione bivariata π (λ, w): la scelta del livello di salario avviene indipendentemente dalla scelta dei livelli di occupazione (numero di addetti)
Le
wLF
Lee
wF
e
wF
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Il modello di Solow (segue)
L’impresa sceglie il salario in modo da minimizzare il costo medio per unità di impegno lavorativo
Moltiplicando entrambi i membri con e otteniamo
da cui dal momento che
2222
'1'0
'
e
we
ee
we
e
e
e
wee
w
ee
we
ee
2
'1
we
w
w
we
ww
wewe
/
/ 1
)('
we
wwe
13
La condizione di Solow
La condizione di Solow (per spiegare l’ipotesi di rigidità dei salari come risultato del comportamento razionale degli agenti) afferma che l’elasticità dell’impegno rispetto al salario è pari a 1 e può essere scritta come
w
wewe )('
14
Graficamente …
Il salario ottimo si ottiene nel punto di tangenza della curva d’impegno con una retta che parte dall’origine delle assi
Una volta fissato il salario, l’impresa sceglie la quantità ottima di lavoro, λ
Derivando rispetto a λ:
dalla quale:
e
ww*
e(w)
e*(w)
)(' Fe
w
e
wF
'
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Il livello occupazionale corrispondente è
Dunque, l’impresa fissa il salario ponderando la lievitazione del costo del lavoro con l’aumento indotto nella produttività del lavoro
Naturalmente non esiste alcuna ragione per cui questo salario garantisce l’equilibrio nel mercato del lavoro
Il modello è utilizzato per spiegare l’esistenza di disoccupazione involontaria
)(
**
weL
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2.2. Il modello di Weiss
In questo modello i salari di efficienza servono per evitare selezione avversa nell’assunzione dei lavoratori
Quando l’impresa decide di assumere un certo numero di lavoratori ha interesse a selezionare gli individui dotati di maggiori e migliori abilità l’impresa non conosce l’abilità dei singoli lavoratori
potrebbe investire risorse per valutare più accuratamente i lavoratori, ma questo processo è costoso
L’impresa può offrire salari più alti in modo da incentivare i lavoratori con migliori abilità ad accettare l’occupazione (in quanto questi hanno un salario di riserva più alto).
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Il modello di Weiss (segue)
Il modello ipotizza che i lavoratori possano scegliere tra un lavoro autonomo e uno dipendente
La produttività nel settore autonomo determina il salario di riserva
Se l’impresa offre un salario pari a w, soltanto gli individui con un salario di riserva uguale o inferiore a w accetteranno l’occupazione.
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Il modello di Weiss (esempio numerico)
Vi sono 6 lavoratori n. 2 con y’= 5 e wr=10 n. 1 con y’=10 e wr=20 n. 2 con y’=20 e wr=40 n. 1 con y’=30 e wr=60
Supponiamo che il prezzo al quale l’impresa vende l’output sia costante e pari a 10; supponiamo inoltre che l’impresa venda tutto quanto produce.
1 2 3 4 5 60
20
40
60
y' wr
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Il modello di Weiss (esempio numerico)
Se l’impresa fissa w=20, accettano i lavoratori 1,2,3; la produttività media è
ym =(5+5+10)/3= 20/3=6,6;
w= (20x3)=60 π= (20)(10)- 60=200-60=140
Se l’impresa fissa w=40, accettano i lavoratori 1,2,3,4,5; la produttività media è
ym =(5+5+10+20+20)/5= 60/5=12
w= (40x5)=200 π= (60)(10)- 60=600-200=400
Se l’impresa fissa w=60, accettano tutti lavoratori; la produttività media è
ym =(5+5+10+20+20+30)/6= 90/6=15
w= (60x6)=360 π= (90)(10)- 360=900-360=540
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2.3. Il modello di Salop
In questo modello i salari di efficienza servono ad evitare all’impresa importanti costi di turn-over
Si supponga che l’impresa decide di assumere L lavoratori ad un salario w
Per ogni lavoratore l’imprese fa fronte a dei costi di formazione / addestramento uguali a d (nel periodo di formazione il lavoratore non riceve nessun salario)
Durante il periodo di formazione il lavoratore può ricevere un’ offerta di lavoro esterno ad un salario wa
Il lavoratore ha interesse a lasciare l’impresa che lo sta formando se wa>w
Non tutti i lavoratori in formazione però ricevono un’offerta di lavoro esterno Definiamo con H(w) la frazione dei lavoratori in formazione
che non riceve un offerta di lavoro ad un salario maggiore di w; naturalmente tanto più è alto w tanto maggiore sarà H.
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Il modello di Salop (segue)
Supponiamo che la funzione di produzione dell’impresa sia F(K), dove K è la quantità di lavoro efficiente che coincide con il numero di lavoratori che restano nell’impresa dopo la formazione
Quindi abbiamo K=H(w)L Si noti l’analogia di quest’ultima espressione con l’λ del modello di
Solow
L’impresa sostiene dei costi che includono i salari ai lavoratori “fedeli” e i costi di formazione a tutti i lavoratori originariamente assunti, ovvero
C=wK+wL
Il costo per addetto è
)(
)()( cioè )(
LH
dLLwHwc
K
dLwKwc
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Il modello di Salop (segue)
Per cui
Anche in questo caso (come nei modelli precedentemente analizzati), il profitto dell’impresa è
E come nel modello di Solow l’impresa fissa prima il salario al fine di minimizzare il costo per addetto Il salario è utilizzato per coprire i costi del turn-over Solo in un secondo momento fissa il livello occupazionale
)(
)( e
)(
)(
H
dwHc
LH
LdwHc
LwcHKFcKKF )()()(
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2.3. Il modello di Shapiro-Stiglitz
I modelli precedenti illustrano il ruolo dei salari di efficienza quale meccanismo incentivante per i lavoratori in ingresso (o in uscita) nell’impresa (selezione avversa)
Il modello di Shapiro-Stiglitz si concentra, invece, sugli incentivi al “buon” comportamento del lavoratore una volta assunto nell’impresa (azzardo morale)
In questo caso, i salari di efficienza sono accoppiati a minacce di lincenziamento. Le ipotesi del modello sono Prima ipotesi: una volta assunto il lavoratore regola il suo
comportamento in modo autonomo Seconda ipotesi: il comportamento del lavoratore è difficilmente
osservabile, perché monitorare tale comportamento è costoso per l’impresa; Quindi la probabilità di essere scoperto ad oziare ed essere licenziato è inferiore a 1
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Il modello di Shapiro-Stiglitz (segu.)
Il lavoratore è incentivato ad impegnarsi se: La probabilità di essere scoperto ad oziare è sufficientemente elevata La minaccia di licenziamento è credibile
Si suppone che l’impegno del lavoratore è o positivo o nullo (ozio, o shirking)
La funzione dell’utilità del lavoratore è: U= w - ementre p è la probabilità di essere scoperti ad oziare
Il salario di riserva è
0 oppure 0 ee
0w
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Il modello di Shapiro-Stiglitz (segu.)
Il salario di efficienza, invece, è
Il lavoratore che si impegna ha un’ utilità pari a
Invece, il lavoratore che ozia ha un’ utilità pari a
Il salario è determinato in modo tale che
cioè
*w
ewUH *
0*)1( pwwpU S
0*)1(* pwwpew
SH UU
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Il modello di Shapiro-Stiglitz (segue)
Quindi
ciò significa che il salario di efficienza deve essere superiore al salario di riserva, almeno in misura pari a e/p, cioè al costo dell’’impegno ponderato dalla probabilità di essere scoperto ad oziare Il modello mostra che se tutte le imprese adottano lo
stesso sistema di incentivi, ci sarà disoccupazione involontaria, ma la stessa disoccupazione involontaria indurrà il lavoratore ad impegnarsi
p
eww 0*
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Graficamente …
Il grafico mostra il salario di equilibrio (w0). La curva NSC (Not Shirking Constraint)indica il livello minimo del salario cheimpedisce al lavoratore di oziare per ognilivello di disoccupazione. L* è l’occupazionee w* il salario di efficienza; L0 – L* ladisoccupazione.
Le condizioni che garantiscono l’equilibriosono che:
- vi sia disoccupazione in corrispondenza di quel salario
- l’utilità attesa di un occupato sia maggiore di quella di un disoccupato.
L0
w
DL
SLNSC
L*
w0
w*
L
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2.5. Il modello di Akerlof
E’ un modello che mutua concetti derivati dalla psicologia e dalla sociologia
Secondo queste idee, il salario influisce sull’utilità del lavoratore non solo per il suo potere di acquisto, ma anche come riflesso della qualità del rapporto tra il lavoratore e l’impresa
Con un salario elevato l’impresa esprime verso il lavoratore stima, apprezzamento, solidarietà e il lavoratore ricambia con un’elevata dedizione e con una maggiore attenzione nell’attività lavorativa
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Il modello di Akerlof (segue)
La funzione di utilità del lavoratore è del tipo
nella quale
La funzione di profitto dell’impresa, per unità di lavoro, è
dove F è la funzione di produzione e β un coefficiente di produttività con
Il prezzo del prodotto è uguale a 1
)()( ecwvU
weF )(
0,0' F
0',0' cv UU
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Il modello di Akerlof (segue)
Si suppone che il lavoratore si identifica in un certa misura con l’impresa, in modo che la sua funzione di utilità diventa
dove α>0 rappresenta il grado di identificazione. α dipende da varie variabili economiche:
1. Può aumentare con il livello del salario2. Dipende dal grado di equità del comportamento
dell’impresa nei suoi confronti (fairness)3. Può essere influenzato da meccanismi psicologici (ad
esempio se l’impresa non licenzia il lavoratore in un contesto economico difficile)
weFecwvU )()()(
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Il modello di Akerlof (segue)
Quindi possiamo scrivere α come una funzione
nella quale w è il salario, il salario medio, D il tasso di disoccupazioneIl lavoratore sceglie il proprio livello di impegno in
modo da massimizzare la sua utilità. L’impegno ottimo e* deve soddisfare la condizione di primo ordine
Perciò e può essere rappresentato come funzione di α e β, cioè e=e(α, β), e, come nel modello di Solow, impegno (e salario) e produttività sono correlati
*)('*)(' eFec
),,( Dww w
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Il modello di Akerlof (segue)
In molti casi, il livello del salario incide sulla stima di sé del lavoratore; ad esempio, una riduzione del salario può essere vissuta come un giudizio negativo dell’impresa sulle capacità lavorative e quindi può essere causa di una riduzione dell’impegno
Si può introdurre questa ipotesi nel modello modificando la funzione di utilità in
UL= v(w) – c(e) + α [βF(e) – w] + s(β)
dove β è la stima del lavoratore circa la sua produttività. In questo caso, l’impregno è funzione del parametro che esprime l’identificazione e della stima della propria produttività, ovvero e*=e(α, β ). L’effetto del salario di efficienza nasce dal fatto che il lavoratore considera il salario come un segnale della propria produttività
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I limiti dei modelli dei salari di efficienza
Si possono formulare numerose critiche a questo approccio, la più importante delle quali è che vi sono numerosi strumenti che l’impresa può utilizzare per incentivare i lavoratori
Ad esempio:
1. Tornei– Sono meccanismi di incentivazione basati su una valutazione comparativa della performance, il cui premio è rappresentato dalla promozione
Il principale fissa in anticipo il premio del torneo e poi verifica le prestazioni degli agenti; l’incentivo non è legato direttamente al rapporto tra la remunerazione e la produttività, ma alla probabilità di vincere il premio
2. Anzianità di servizio – Le imprese pagano ai lavoratori salari crescenti nel tempo
Negli anni iniziali del rapporto di lavoro, il salario è inferiore alla produttività; a partire da un certo periodo, il salario diventa maggiore della produttività e, quindi, ai lavoratori più anziani viene conferita una rendita salariale