Stili enunciazionali Forme della distanza e della vicinanza tra giornale e lettori Ricerca delle...

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Stili enunciazionali Stili enunciazionali Forme della distanza e della vicinanza tra Forme della distanza e della vicinanza tra giornale e lettori giornale e lettori Ricerca delle tracce enunciative: Ricerca delle tracce enunciative: Destinatari espliciti / impliciti Destinatari espliciti / impliciti Pronomi Pronomi Lessico Lessico Polifonia Polifonia

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Stili enunciazionaliStili enunciazionali

Forme della distanza e della vicinanza tra giornale Forme della distanza e della vicinanza tra giornale e lettorie lettori

Ricerca delle tracce enunciative:Ricerca delle tracce enunciative:

Destinatari espliciti / implicitiDestinatari espliciti / impliciti

PronomiPronomi

LessicoLessico

PolifoniaPolifonia

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EspressivitàEspressivitàe costruzione della vicinanzae costruzione della vicinanza

Due accezioni:Due accezioni:

Ricorso a forme oralizzanti:Ricorso a forme oralizzanti: Mimesi del parlatoMimesi del parlato Stile colloquiale “spinto o finto-conversazionale” (Dardano)Stile colloquiale “spinto o finto-conversazionale” (Dardano) Spazio del DD e dell’intervistaSpazio del DD e dell’intervista

Componente letterariaComponente letteraria Figure di parolaFigure di parola Traslati e metaforeTraslati e metafore

Dardano e Trifone (1997) contrappongono testi pragmatici e testi letterari Dardano e Trifone (1997) contrappongono testi pragmatici e testi letterari (stile referenziale e stile espressivo)(stile referenziale e stile espressivo)

Tuttavia oggi non è più possible una rigida separazione, non solo sul fronte Tuttavia oggi non è più possible una rigida separazione, non solo sul fronte della scrittura giornalistica ma anche su quello della scrittura letterariadella scrittura giornalistica ma anche su quello della scrittura letteraria

Vedi il caso di Roberto Saviano, Vedi il caso di Roberto Saviano, GomorraGomorra, 2006, 2006

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Semplicità e leggibilitàSemplicità e leggibilitàTesta, Testa, Lo stile semplice,Lo stile semplice, Einaudi, 1997 Einaudi, 1997

““La semplicità espressiva, intesa come adozione di una lingua narrativa La semplicità espressiva, intesa come adozione di una lingua narrativa media e per quanto possibile uniforme, è a sua volta riconducibile al media e per quanto possibile uniforme, è a sua volta riconducibile al principio, retorico e stilistico, della leggibilità”principio, retorico e stilistico, della leggibilità”

Al centro dell’orbita descritta dallo stile semplice, assunto come figura del Al centro dell’orbita descritta dallo stile semplice, assunto come figura del verosimile del romanzo e come forma testuale dell’opzione per una lingua verosimile del romanzo e come forma testuale dell’opzione per una lingua media e comunicativa, sta come polo d’attrazione, media e comunicativa, sta come polo d’attrazione, il parlato-scritto, ovvero il parlato-scritto, ovvero la mimesi letteraria del registro orale della linguala mimesi letteraria del registro orale della lingua..

L’influsso del parlato, che privilegia l’accostamento, la giustapposizione, L’influsso del parlato, che privilegia l’accostamento, la giustapposizione, rispetto alla concatenazione porta a privilegiare la modalità paratattica, con rispetto alla concatenazione porta a privilegiare la modalità paratattica, con coordinazione sindetica (congiuntiva o avversativa) oppure asindetica (con coordinazione sindetica (congiuntiva o avversativa) oppure asindetica (con virgola).virgola).

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IbriditàIbridità Diffusa presenza della componente espressiva nei testi Diffusa presenza della componente espressiva nei testi

giornalisticigiornalistici Mescolanza di testi e stili diversi Mescolanza di testi e stili diversi Dardano parla di “testi misti”, testi nei quali avviene una Dardano parla di “testi misti”, testi nei quali avviene una

mescolanzamescolanza A) di forme proprie del parlato (parlato-scritto proprio dei A) di forme proprie del parlato (parlato-scritto proprio dei

giornali)giornali) (nella struttura delle frasi: paratassi, dislocazione a sinistra, (nella struttura delle frasi: paratassi, dislocazione a sinistra,

sospensioni, autocorrezioni, ridondanza e ripetizioni, uso di sospensioni, autocorrezioni, ridondanza e ripetizioni, uso di particolari connettivi e formule allocutive ecc.)particolari connettivi e formule allocutive ecc.)

Sul piano lessicale: gergalismi e regionalismiSul piano lessicale: gergalismi e regionalismi B) di tecniche discorsive: citazioni, discorso riportatoB) di tecniche discorsive: citazioni, discorso riportato C) di campi di conoscenze e relativi modelli di azione: tipi C) di campi di conoscenze e relativi modelli di azione: tipi

testuali tendono a fondersi in tipi ibriditestuali tendono a fondersi in tipi ibridi

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Forme di vivacizzazioneForme di vivacizzazione

Dardano, Dardano, La lingua dei mediaLa lingua dei media, in Castronovo e Tranfaglia, , in Castronovo e Tranfaglia, La La stampa italiana nell’età della Tv,stampa italiana nell’età della Tv, 1994: 1994:

Indicazione di personaggi famosi con il semplice nome o con Indicazione di personaggi famosi con il semplice nome o con varie qualifiche varie qualifiche (Giulio, Silvio, l’Avvocato, il Cavaliere)(Giulio, Silvio, l’Avvocato, il Cavaliere)

Congiunzione giornalistica iniziale (Congiunzione giornalistica iniziale (E, Ma, PoichéE, Ma, Poiché)) Traslati e metafore sportive.Traslati e metafore sportive.

Dopo le elezioni, palla al centro; un dribbling con la vita; processo Dopo le elezioni, palla al centro; un dribbling con la vita; processo Parmalat ai calci di rigoreParmalat ai calci di rigore

Titoli obliqui-ironici Titoli obliqui-ironici vsvs titoli sostanziali-referenziali titoli sostanziali-referenziali

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Scelte espressive nel lessicoScelte espressive nel lessico Incremento dello stile nominaleIncremento dello stile nominale Anafore e catafore (riprese e rinvii in avanti)Anafore e catafore (riprese e rinvii in avanti) Ampio spazio concesso al discorso direttoAmpio spazio concesso al discorso diretto Ripetizioni, sul piano sintagmatico (epifora, Ripetizioni, sul piano sintagmatico (epifora,

anafora, simplochè) e sul piano paradigmatico anafora, simplochè) e sul piano paradigmatico (citazioni)(citazioni)

Messa in scenaMessa in scena DislocazioniDislocazioni

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EE e e MaMa all’inizio del all’inizio del titolotitolo

E quella notte scomparve l’UrssE quella notte scomparve l’Urss Ma la Borsa argentina volaMa la Borsa argentina vola

((La RepubblicaLa Repubblica 21.12.2001) 21.12.2001) Ma i falchi del Cavaliere ora agitano lo spettro Ma i falchi del Cavaliere ora agitano lo spettro

del ‘94 del ‘94 ((la Repubblicala Repubblica, 30.12.2001), 30.12.2001) E lunedì scioperano i bancariE lunedì scioperano i bancari E adesso si salvi chi puòE adesso si salvi chi può

((Il manifestoIl manifesto 5.1.2002) 5.1.2002) E in Italia vacilla il secondo pilastroE in Italia vacilla il secondo pilastro

((La Repubblica, Affari e finanzaLa Repubblica, Affari e finanza 24.11.08) 24.11.08) Ma in questa crisi ha fallito lo StatoMa in questa crisi ha fallito lo Stato

((La Repubblica, Affari e finanzaLa Repubblica, Affari e finanza 24.11.08) 24.11.08)

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E e Ma all’inizio di un periodo svolgono la E e Ma all’inizio di un periodo svolgono la funzione di congiunzioni testuali (Sabatini funzione di congiunzioni testuali (Sabatini 1997:127): artificio retorico volto a stabilire una 1997:127): artificio retorico volto a stabilire una continuità del detto con il non detto (Contini continuità del detto con il non detto (Contini 1968:279).1968:279).

A prima vista sembra mirato a vivacizzare e A prima vista sembra mirato a vivacizzare e svecchiare le forme stilistiche. In realtà ha un svecchiare le forme stilistiche. In realtà ha un risvolto strutturale e ideologico (Loporcaro risvolto strutturale e ideologico (Loporcaro 2005:67): “equivale a segnalare, testualmente, 2005:67): “equivale a segnalare, testualmente, adesione all’idea della notizia come mito”, come adesione all’idea della notizia come mito”, come “racconto che intrattiene e rinarra sempre la “racconto che intrattiene e rinarra sempre la stessa storia, entro un flusso continuo”.stessa storia, entro un flusso continuo”.

Lule (2001:191): “In quanto mito, le storie dei Lule (2001:191): “In quanto mito, le storie dei notiziari perlopiù servono a preservare l’ordine notiziari perlopiù servono a preservare l’ordine sociale”sociale”

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News e featuresNews e features Cfr. Papuzzi, Cfr. Papuzzi, Professione giornalistaProfessione giornalista, p. 105:, p. 105:Negli Stati Uniti la nascita delle features risponde Negli Stati Uniti la nascita delle features risponde

all’esigenza di all’esigenza di vivacizzarevivacizzare il linguaggio della il linguaggio della stampa: conseguenza della diffusione del mezzo stampa: conseguenza della diffusione del mezzo televisivo;televisivo;caratteristiche delle features:caratteristiche delle features: Maggiore energia creativaMaggiore energia creativa Libertà stilisticaLibertà stilistica Sollecitazione dell’emozioneSollecitazione dell’emozione Unione di informazione e intrattenimentoUnione di informazione e intrattenimento Proiezione del lettore dentro la notizia Proiezione del lettore dentro la notizia

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New JournalismNew Journalism Movimento americano degli anni sessanta:Movimento americano degli anni sessanta:

Truman Capote Truman Capote Gay TaleseGay Talese Tom WolfeTom Wolfe

Introduzione di un criterio estetico nel giornalismo e Introduzione di un criterio estetico nel giornalismo e creazione di una nuova forma letteraria: creazione di una nuova forma letteraria: journalistic novel journalistic novel (termine introdotto da Capote; es.(termine introdotto da Capote; es. A sangue freddo A sangue freddo); ); non non fiction novelfiction novel (Wolfe) (Wolfe)

Wolfe, Wolfe, The new journalismThe new journalism: eliminare la voce del : eliminare la voce del giornalista per far parlare solo i fatti; dare al lettore giornalista per far parlare solo i fatti; dare al lettore l’impressione di essere sulla scena; narrare attraverso il l’impressione di essere sulla scena; narrare attraverso il punto di vista di persone coinvolte nella vicenda, punto di vista di persone coinvolte nella vicenda, impadronendosi della lingua, della cultura e dello stile dei impadronendosi della lingua, della cultura e dello stile dei soggetti coinvolti nella vicenda narratasoggetti coinvolti nella vicenda narrata

Obiettivo: incuriosire ed emozionare il lettoreObiettivo: incuriosire ed emozionare il lettore

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TecnicheTecniche Costruzione della vicenda attraverso un Costruzione della vicenda attraverso un

montaggio di scene che esclude la voce del montaggio di scene che esclude la voce del narratorenarratore

DialoghiDialoghi che riproducono il parlato dei che riproducono il parlato dei personaggipersonaggi

Punto di vista interno alla storia e moltiplicazione Punto di vista interno alla storia e moltiplicazione dei punti di vistadei punti di vista

Descrizioni realistiche dei dettagli, degli Descrizioni realistiche dei dettagli, degli ambienti e degli stili di vita (autopsia sociale)ambienti e degli stili di vita (autopsia sociale)

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Scrittura soggettivaScrittura soggettiva Atmosfera psicologicaAtmosfera psicologica EmozioniEmozioni SpettacolarizzazioneSpettacolarizzazione Scrittura persuasivaScrittura persuasiva Ambiguità (è il giornalista che parla o dà voce ai Ambiguità (è il giornalista che parla o dà voce ai

personaggi?)personaggi?) Punto di vista interno Punto di vista interno

Prospettiva dei protagonisti o dei testimoniProspettiva dei protagonisti o dei testimoni

VsVs scrittura oggettiva (modello classico): scrittura oggettiva (modello classico): chiarezza e precisionechiarezza e precisione dati, fontidati, fonti Distanza dall’argomento: Distanza dall’argomento: debrayagedebrayage Punto di vista esternoPunto di vista esterno

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Scrittura soggettiva e Scrittura soggettiva e oggettivaoggettiva Due tecniche fondamentali di esposizione dei fatti:Due tecniche fondamentali di esposizione dei fatti: OggettivaOggettiva: i fatti sono oggettivati dall’esterno, il giornalista li : i fatti sono oggettivati dall’esterno, il giornalista li

riferisce al lettore dal suo punto di vista (es. Montanelli a riferisce al lettore dal suo punto di vista (es. Montanelli a Budapest nel 1956); distinzione tra giornalista e lettore, Budapest nel 1956); distinzione tra giornalista e lettore, nessun rischio di identificazione; oggettività = dichiarazione di nessun rischio di identificazione; oggettività = dichiarazione di parzialitàparzialità

SoggettivaSoggettiva: i fatti sono esposti attraverso un punto di vista : i fatti sono esposti attraverso un punto di vista interno (es. Fallaci, Guerra del Golfo, 1991); la sua narrazione interno (es. Fallaci, Guerra del Golfo, 1991); la sua narrazione punta ad annullare la mediazione del giornalista per creare punta ad annullare la mediazione del giornalista per creare una identificazione tra giornalista e lettore nel teatro degli una identificazione tra giornalista e lettore nel teatro degli eventi; sollecitazioni di emozioni, sentimenti, dubbi; scrittura eventi; sollecitazioni di emozioni, sentimenti, dubbi; scrittura visiva (cinematografica): la percezione soggettiva del visiva (cinematografica): la percezione soggettiva del giornalista diviene quella del lettoregiornalista diviene quella del lettore

Cfr. Papuzzi, Cfr. Papuzzi, Professione giornalistaProfessione giornalista, Donzelli, 2010, Donzelli, 2010

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Stile sincopatoStile sincopato Periodare monoproposizionale, giustapposizione di periodi Periodare monoproposizionale, giustapposizione di periodi

brevissimi (andamento brachilogico e serrato). Mortara brevissimi (andamento brachilogico e serrato). Mortara Garavelli parla di “triturazione sintattica”. Garavelli parla di “triturazione sintattica”.

È causato:È causato:

dalla ricerca di chiarezza e incisività tipica della scrittura dalla ricerca di chiarezza e incisività tipica della scrittura giornalistica (finalità denotativa), cioè da esigenze di giornalistica (finalità denotativa), cioè da esigenze di focalizzazione dell’informazione e di valorizzazione di focalizzazione dell’informazione e di valorizzazione di contenuti informativicontenuti informativi

Da finalità espressive, connotativeDa finalità espressive, connotative

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Stile nominaleStile nominale Il linguaggio giornalistico fa ampio uso di frasi Il linguaggio giornalistico fa ampio uso di frasi

nominali, cioè senza verbo in posizione di predicato, nominali, cioè senza verbo in posizione di predicato, che consentono brevità, incisività, pregnanza che consentono brevità, incisività, pregnanza semantico-informativa.semantico-informativa.

Più diffuse nei titoli, ma anche in apertura di un Più diffuse nei titoli, ma anche in apertura di un articolo, soprattutto di cronaca e di sport. Meno articolo, soprattutto di cronaca e di sport. Meno presenti nei brani argomentativi.presenti nei brani argomentativi.

Sciopero degli universitari contro il ministro GelminiSciopero degli universitari contro il ministro Gelmini

Colpite le postazioni italiane a BassoraColpite le postazioni italiane a Bassora

Rientrano nello stile nominale le nominalizzazioni, cioè la Rientrano nello stile nominale le nominalizzazioni, cioè la preferenza per sostantivi astratti al posto di frasi verbali preferenza per sostantivi astratti al posto di frasi verbali (frequente negli articoli di economia)(frequente negli articoli di economia)

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Tendenza alla dissoluzione dei Tendenza alla dissoluzione dei confiniconfini

Tra informazione e intrattenimentoTra informazione e intrattenimento Tra giornalista e pubblicoTra giornalista e pubblico Tra giornalista e personaggiTra giornalista e personaggi

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Forme colloquiali e gergaliForme colloquiali e gergali Da sballo, il sesso elettronico / Ma vuoi mettere quello vero (Da sballo, il sesso elettronico / Ma vuoi mettere quello vero (Il Il

GiornaleGiornale, 8.5.1994), 8.5.1994)

La voce narrante della informazione assume spesso il La voce narrante della informazione assume spesso il punto di vista dello spettatorepunto di vista dello spettatore:: E adesso passiamo alla cronaca, e purtroppo dobbiamo dire E adesso passiamo alla cronaca, e purtroppo dobbiamo dire

che è successo ancora: qualcuno ha investito un passante ed è che è successo ancora: qualcuno ha investito un passante ed è fuggito senza prestare soccorso (fuggito senza prestare soccorso (Tg1 Tg1 h 20.00, 23.1.2002h 20.00, 23.1.2002

E con l’estate tornano a tormentarci le zanzare tigre (Tg1 E con l’estate tornano a tormentarci le zanzare tigre (Tg1 h20.00, 27.6.2004)h20.00, 27.6.2004)

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Identificazione del Identificazione del giornalista giornalista

con il pubblicocon il pubblico Il Noi inclusivo: voce della comunità; costruzione di un Il Noi inclusivo: voce della comunità; costruzione di un

soggetto collettivo (fallacia nazionalistica: es. “noi soggetto collettivo (fallacia nazionalistica: es. “noi italiani”).italiani”).

Fusione fra l’istanza narrante e il pubblico in un tutto Fusione fra l’istanza narrante e il pubblico in un tutto indistinto che è l’opposto di quanto si richiederebbe per indistinto che è l’opposto di quanto si richiederebbe per una informazione referenziale (Loporcaro 2005:126).una informazione referenziale (Loporcaro 2005:126).

Discorso complice e non critico Discorso complice e non critico (Calabrese e Volli, (Calabrese e Volli, I telegiornali:istruzioni per l’usoI telegiornali:istruzioni per l’uso, 1995: , 1995: 234-35)234-35)

Obiettivo: ribadire vincoli affettivi e ideologiciObiettivo: ribadire vincoli affettivi e ideologici

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Io, TuIo, Tu

La coppia io/tu possiede una speciale La coppia io/tu possiede una speciale correlazione: la correlazione di soggettività. Io e correlazione: la correlazione di soggettività. Io e Tu istituiscono la persona nel discorso, Egli (Ella) Tu istituiscono la persona nel discorso, Egli (Ella) rapresenta un’invariante non personale rapresenta un’invariante non personale (Benveniste, (Benveniste, Struttura delle relazioni di persona Struttura delle relazioni di persona nel verbonel verbo, in , in Problemi di linguistica generaleProblemi di linguistica generale I, I, pp. 269 sgg.)pp. 269 sgg.)

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NoiNoi Nei pronomi personali, il passaggio dal singolare al plurale Nei pronomi personali, il passaggio dal singolare al plurale

non implica una semplice pluralizzazione: noi non è una non implica una semplice pluralizzazione: noi non è una molteplicità di oggetti identici, ma un congiungimento tra l’io molteplicità di oggetti identici, ma un congiungimento tra l’io e il non-io; in noi è sempre io che predomina in quanto non vi e il non-io; in noi è sempre io che predomina in quanto non vi è noi che a partire da io, e questo io, per la sua qualità è noi che a partire da io, e questo io, per la sua qualità trascendente, si assoggetta l’elemento non-io. La presenza trascendente, si assoggetta l’elemento non-io. La presenza dell’io è costitutiva del noi.dell’io è costitutiva del noi.

Noi si dice in un modo per me+voi (forma inclusiva) e in un Noi si dice in un modo per me+voi (forma inclusiva) e in un altro per me+loro (forma esclusiva). In ognuna delle due altro per me+loro (forma esclusiva). In ognuna delle due forme ciò che predomina è una persona, io nell’esclusivo (che forme ciò che predomina è una persona, io nell’esclusivo (che comporta il congiungimento con la non-persona, tu comporta il congiungimento con la non-persona, tu nell’inclusivo (che comporta il congiungimento della persona nell’inclusivo (che comporta il congiungimento della persona non soggettiva con io implicito… in noi inclusivo, che si non soggettiva con io implicito… in noi inclusivo, che si oppone a lui, loro, è il tu a essere messo in rilievo, mentre nel oppone a lui, loro, è il tu a essere messo in rilievo, mentre nel noi esclusivo che si oppone a tu, voi, è sottolineato l’io noi esclusivo che si oppone a tu, voi, è sottolineato l’io (Benveniste, (Benveniste, Struttura delle relazioni di persona nel verboStruttura delle relazioni di persona nel verbo, in , in Problemi di linguistica generaleProblemi di linguistica generale I, pp. 278 sgg.) I, pp. 278 sgg.)

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Noi come amplificazioneNoi come amplificazione Noi non è un io quantificato o moltiplicato, è un io dilatato Noi non è un io quantificato o moltiplicato, è un io dilatato

oltre la persona in senso stretto, accresciuto e nello stesso oltre la persona in senso stretto, accresciuto e nello stesso tempo con dei contorni vaghi…da un lato, con noi l’io si tempo con dei contorni vaghi…da un lato, con noi l’io si amplia in una persona più massiccia, più solenne o meno amplia in una persona più massiccia, più solenne o meno definita; è il definita; è il noi maiestaticonoi maiestatico. Dall’altro, l’uso di noi smorza . Dall’altro, l’uso di noi smorza l’affermazione troppo decisa di io in un’espressione più l’affermazione troppo decisa di io in un’espressione più larga e diffusa; è il noi dell’autore e dell’oratore (noi di larga e diffusa; è il noi dell’autore e dell’oratore (noi di modestia)…l’abituale distinzione di singolare e plurale modestia)…l’abituale distinzione di singolare e plurale deve essere, se non sostituita, almeno interpretata deve essere, se non sostituita, almeno interpretata nell’ordine della persona da una distinzione tra persona nell’ordine della persona da una distinzione tra persona ristretta (=singolare) e persona amplificata (=plurale) ristretta (=singolare) e persona amplificata (=plurale) (Benveniste, ivi, p. 280)(Benveniste, ivi, p. 280)

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ApplicazioniApplicazioni Nella comunicazione aziendale il ricorso alla I pers. plur. Nella comunicazione aziendale il ricorso alla I pers. plur.

serve a enfatizzare gli sforzi degli amministratori e la serve a enfatizzare gli sforzi degli amministratori e la positività dei risultati ottenuti, mentre i risultati meno positivi positività dei risultati ottenuti, mentre i risultati meno positivi vengono presentati in modo impersonale (declinazione della vengono presentati in modo impersonale (declinazione della responsabilità). L’uso della II pers. serve invece a stimolare un responsabilità). L’uso della II pers. serve invece a stimolare un senso di appartenenza nel destinatariosenso di appartenenza nel destinatario

L’uso del passivo crea un’impressione di oggettività e di non L’uso del passivo crea un’impressione di oggettività e di non responsabilità degli agenti (frequente nelle cronache sportive) responsabilità degli agenti (frequente nelle cronache sportive) oppure segnala un maggior distacco del narratore oppure segnala un maggior distacco del narratore (giornalista) (cfr. Santulli, (giornalista) (cfr. Santulli, Il potere delle parole, le parole del Il potere delle parole, le parole del poterepotere, Angeli, 2005: 110), Angeli, 2005: 110)

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Nel giornalismo: Nel giornalismo: Fairclough (1989:127-8) segnala la frequenza della forma Fairclough (1989:127-8) segnala la frequenza della forma

inclusiva del noi negli editoriali politici. Implicazioni: il giornalista inclusiva del noi negli editoriali politici. Implicazioni: il giornalista ha l’autorità di dar voce ai cittadini; rafforzamento dell’ideologia ha l’autorità di dar voce ai cittadini; rafforzamento dell’ideologia collettiva che enfatizza l’unità anziché la rappresentazione di collettiva che enfatizza l’unità anziché la rappresentazione di prospettive specifiche.prospettive specifiche.

Loporcaro: Il noi nel Tg è indicatore di complicità tra giornalista e Loporcaro: Il noi nel Tg è indicatore di complicità tra giornalista e spettatatore; il notiziario mira a presentarsi come voce della spettatatore; il notiziario mira a presentarsi come voce della comunità, costruzione di un soggetto collettivo (noi inclusivo), comunità, costruzione di un soggetto collettivo (noi inclusivo), manifestazione di un patto di reciproca appartenenza tra manifestazione di un patto di reciproca appartenenza tra emittente e destinatario. Strategia che serve a ribadire vincoli emittente e destinatario. Strategia che serve a ribadire vincoli affettivi e ideologici.affettivi e ideologici.