I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un...

15
Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 25 novembre 2010 - € 1 Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa ufficio PT di Senigallia - n. 41 I CONE DI ORIGINE GRECA RUSSA-RUMENA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel 071.60597 I CONE DI ORIGINE GRECA RUSSA-RUMENA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA via Andrea Costa 31 tel 071.60597 I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confiscato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività. E un evento simile accade per la prima volta nel- le Marche. Siamo a Isola del Piano, nella pro- vincia di Pesaro-Urbino, dove sta partendo un progetto di Libera, il primo nella regione, per trasformare in agriturismo e fattoria di- dattica con coltivazioni biologiche quello che fino al 2006 era il podere di Ruggero Cantoni, legato a un clan della ‘ndrangheta, titolare in Lombardia di una ditta di costruzioni e agen- zie immobiliari, arrestato nel marzo del 2004 perché a capo di una banda dedita a estorsio- ne, truffa, riciclaggio e usura. Confiscata dal Tribunale di Lecco nel 2006, in base alla legge 356 del 1992, la proprietà di Cantoni, morto nel novembre 2008, è passa- ta al comune di Isola del Piano che in prima battuta ne avrebbe voluto fare una struttura socio assistenziale per le famiglie con proble- mi abitativi. Il progetto, però, non va in por- to. Nelle elezioni di marzo scorso si insediano un nuovo sindaco e una nuova giunta che ri- prendono in mano la situazione e decidono di coinvolgere alcuni cittadini e l’associazione di don Ciotti. Il progetto che ne è nato prevede la realizza- zione di attività economiche gestite da una cooperativa sociale di tipo b, che persegue, cioè, il reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati: disabili, ex tossicodipen- denti, ex detenuti. La proprietà di Cantoni si compone di due edifici, uno in buono stato e un secondo da ristrutturare completamente, e di circa 7 et- tari di terra. Nella prima struttura si potrà realizzare un Bed&Breakfast che faccia risto- razione serale per tutti, anche per chi non è cliente del B&B. Il terreno verrà destinato alla coltivazione di prodotti biologici per il consu- mo dei clienti dell’agriturismo e alla fattoria didattica con cui verranno sviluppati progetti formativi specifici, di un giorno o più, rivolti alla sostenibilità ambientale e sociale. Secon- do gli organizzatori, inoltre, la struttura dovrà essere usata anche per corsi, seminari, merca- tini e fiere aperti a tutti i cittadini. Il secondo immobile, invece, entrerà nel progetto solo in una seconda fase e potrebbe essere utilizzato come sede di svolgimento di corsi di bioedili- zia per persone con problemi di inserimento lavorativo. “Ora siamo nella fase di costruzione della rete di sostegno insieme a Libera – dice Michele Al- tomeni, della Rees Marche (la Rete dell’econo- mia etica e solidale delle Marche) – Abbiamo fatto un incontro con la Provincia, in Regione con un delegato del presidente Spacca e poi vedremo i vari assessorati. Intanto, abbiamo già attivato un tavolo di lavoro con Coldiretti, Cia e Coopagri che ci daranno consulenza gra- tuita nella fase di avvio per partecipare ai ban- di del Programma sviluppo rurale (Psr) e la- voreranno gratis la terra finché non partirà la cooperativa. Poi, coinvolgeremo l’ordine degli architetti per la ristrutturazione dell’immobile, le altre ditte del territorio e le aziende, come i mobilieri del pesarese, per arredare. Entro il 2010 vorremmo fare una giornata con i gruppi scout per sistemare e ripulire l’area, per que- sto abbiamo coinvolto le diocesi di Fano e Ur- bino. Non solo, abbiamo contattato la Diocesi per usufruire di altri terreni, più estesi, da de- dicare a piantagioni come il grano, che di cer- to non puoi fare in 7 ettari. In questo modo entreremmo nel circuito dei prodotti di Libera Terra che ci aiuterebbe a dare una solidità in più al progetto. Per tutto questo, calcoliamo che ci vorrà un anno”. Giulia Torbidoni pagg. 7 - 10 Le parole colorate di Bruno Tognolini pag. 5 IN QUESTO NUMERO S abato 27 novembre, fai la spesa. Per te, ma soprattutto per gli altri. Si celebra la 14 a Giornata nazionale della colletta ali- mentare organizzata dalla Fondazione Ban- co Alimentare onlus: in oltre 8.100 super- mercati (scopri quello più vicino a te) si potrà togliere qualcosa dal proprio carrello per donarlo a mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d´accoglienza. Tra corsie e scaffali saranno presenti i volontari che racco- glieranno alimenti a lunga con- servazione, per sfamare circa 1.500.000 di persone in stato di bisogno. Si può contribuire an- che in prima persona, diventando uno dei 100.000 volontari arruolati nei punti vendita. Le donazioni di alimenti rice- vute durante la giornata andranno a integrare quanto la Rete Banco Alimentare raccoglie già tutti i giorni dalle mense aziendali o dagli stessi supermercati che devono eliminare mer- ci in scadenza, combatten- do gli sprechi e salvando ogni anno 70.000 tonnel- late di cibo. Informazioni: bancoalimentare.it (adesioni: Cercaci Marco 347 .3415714) Giuseppe Olivetti La colletta alimentare Editoriale Pace dentro La voglia di vivere porta spesso a momenti di grande esuberanza e fa nascere il desiderio di comunicare agli altri ciò che si ha dentro, nel profondo del cuore. Ma la vita non è fatta soltanto di gioie, non è sempre intessuta di felicità e di pace; purtrop- po è costellata anche di mo- menti difficili, momenti di tristezza, di abbandono, di delusione, di contraddizione. E allora viene voglia di ab- battersi perché tutto sembra insormontabile, per i grandi problemi che non fanno vi- vere in pace. In questi momenti è essen- ziale il modo di disporsi di fronte alla vita, per viverla pienamente, affrontando le varie situazioni e tutto ciò che la vita comporta con uno spirito e un’ottica diversi. Perché solo così si riesce ad avere quella serenità che dona pace all’anima, con- solazione al cuore, oltre ad una grande speranza. E così, anche se continue- ranno ad esserci delusioni, ingiustizie, incomprensioni, non saranno le cose a condi- zionarci ma saremo capaci di guidarle, inquadrandole nel modo giusto, decidendo con la propria volontà. Sarà un lavoro minuzioso, lungo, difficile, ma che porte- rà frutto perché la pace inte- riore poi si riversa nella vita, nei pensieri, nei rapporti con gli altri. E così si diventerà migliori, rendendo migliori anche gli altri. È bello avere questa certez- za, poter fondare la vita su questi principi, così come è bello vedere una persona fe- lice, sicura di sé, forte anche nelle battaglie quotidiane. È bello vedere una persona realizzata, vedere impressa la serenità sul suo volto e nel suo cuore. Ci accorgiamo su- bito se chi abbiamo di fronte custodisce la ‘perla preziosa’ o è ancora alla ricerca del proprio ‘centro’ interiore. Questa pace va cercata in- tensamente, è indispensabile per vivere. E chi riesce a con- quistarla potrà dirsi davvero fortunato. Gesualdo Purziani Su Radio Duomo inBlu ore 19.30 con replica alle 23.30 Lunedì Voci di donne Martedì Caritas in onda Mercoledì Spazio Politica Giovedì Le voci di CdG Venerdì ore 19.10 con replica alle 23.00 “D’altro calcio” calcio amatoriale senigalliese Venerdì ore 21 con replica il Lunedì alle 21 “Dalle nove alle undici” un programma musicale curato da Claudio Ceresi Fm 95.2 Mhz

Transcript of I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un...

Page 1: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

Settimanale della Diocesi di Senigallia - giovedì 25 novembre 2010 - € 1Poste Italiane spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n°46) art. 1, comma 1, DCB Ancona - Taxe Perçue - Tassa riscossa uffi cio PT di Senigallia -

n. 41ICONE DI ORIGINE GRECA

RUSSA-RUMENA ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA

via Andrea Costa 31 tel 071.60597

ICONE DI ORIGINE GRECARUSSA-RUMENA

ARTICOLI SACRI a SENIGALLIA

via Andrea Costa 31 tel 071.60597

I beni liberi

+ 21 grammi, pagine di chiesa giovane

Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività. E un evento simile accade per la prima volta nel-le Marche. Siamo a Isola del Piano, nella pro-vincia di Pesaro-Urbino, dove sta partendo un progetto di Libera, il primo nella regione, per trasformare in agriturismo e fattoria di-dattica con coltivazioni biologiche quello che fi no al 2006 era il podere di Ruggero Cantoni, legato a un clan della ‘ndrangheta, titolare in Lombardia di una ditta di costruzioni e agen-zie immobiliari, arrestato nel marzo del 2004 perché a capo di una banda dedita a estorsio-ne, truffa, riciclaggio e usura. Confi scata dal Tribunale di Lecco nel 2006, in base alla legge 356 del 1992, la proprietà di Cantoni, morto nel novembre 2008, è passa-ta al comune di Isola del Piano che in prima battuta ne avrebbe voluto fare una struttura socio assistenziale per le famiglie con proble-mi abitativi. Il progetto, però, non va in por-to. Nelle elezioni di marzo scorso si insediano un nuovo sindaco e una nuova giunta che ri-prendono in mano la situazione e decidono di coinvolgere alcuni cittadini e l’associazione di don Ciotti.Il progetto che ne è nato prevede la realizza-

zione di attività economiche gestite da una cooperativa sociale di tipo b, che persegue, cioè, il reinserimento sociale e lavorativo di soggetti svantaggiati: disabili, ex tossicodipen-denti, ex detenuti. La proprietà di Cantoni si compone di due edifi ci, uno in buono stato e un secondo da ristrutturare completamente, e di circa 7 et-tari di terra. Nella prima struttura si potrà realizzare un Bed&Breakfast che faccia risto-razione serale per tutti, anche per chi non è cliente del B&B. Il terreno verrà destinato alla coltivazione di prodotti biologici per il consu-mo dei clienti dell’agriturismo e alla fattoria didattica con cui verranno sviluppati progetti formativi specifi ci, di un giorno o più, rivolti alla sostenibilità ambientale e sociale. Secon-do gli organizzatori, inoltre, la struttura dovrà essere usata anche per corsi, seminari, merca-tini e fi ere aperti a tutti i cittadini. Il secondo immobile, invece, entrerà nel progetto solo in una seconda fase e potrebbe essere utilizzato come sede di svolgimento di corsi di bioedili-zia per persone con problemi di inserimento lavorativo.“Ora siamo nella fase di costruzione della rete di sostegno insieme a Libera – dice Michele Al-

tomeni, della Rees Marche (la Rete dell’econo-mia etica e solidale delle Marche) – Abbiamo fatto un incontro con la Provincia, in Regione con un delegato del presidente Spacca e poi vedremo i vari assessorati. Intanto, abbiamo già attivato un tavolo di lavoro con Coldiretti, Cia e Coopagri che ci daranno consulenza gra-tuita nella fase di avvio per partecipare ai ban-di del Programma sviluppo rurale (Psr) e la-voreranno gratis la terra fi nché non partirà la cooperativa. Poi, coinvolgeremo l’ordine degli architetti per la ristrutturazione dell’immobile, le altre ditte del territorio e le aziende, come i mobilieri del pesarese, per arredare. Entro il 2010 vorremmo fare una giornata con i gruppi scout per sistemare e ripulire l’area, per que-sto abbiamo coinvolto le diocesi di Fano e Ur-bino. Non solo, abbiamo contattato la Diocesi per usufruire di altri terreni, più estesi, da de-dicare a piantagioni come il grano, che di cer-to non puoi fare in 7 ettari. In questo modo entreremmo nel circuito dei prodotti di Libera Terra che ci aiuterebbe a dare una solidità in più al progetto. Per tutto questo, calcoliamo che ci vorrà un anno”.

Giulia Torbidoni

pagg. 7 - 10

Le parole colorate di Bruno Tognolini pag. 5

IN QUESTO NUMERO

Sabato 27 novembre, fai la spesa. Per te, ma soprattutto per gli altri. Si celebra

la 14a Giornata nazionale della colletta ali-mentare organizzata dalla Fondazione Ban-co Alimentare onlus: in oltre 8.100 super-mercati (scopri quello più vicino a te) si potrà togliere qualcosa dal proprio carrello per donarlo a mense per i poveri, comunità per minori, banchi di solidarietà, centri d´accoglienza. Tra corsie e scaff ali saranno presenti i volontari che racco-glieranno alimenti a lunga con-servazione, per sfamare circa 1.500.000 di persone in stato di bisogno. Si può contribuire an-

che in prima persona, diventando uno dei 100.000 volontari arruolati nei punti vendita. Le donazioni di alimenti rice-

vute durante la giornata andranno a integrare quanto la Rete Banco Alimentare raccoglie già tutti i giorni dalle mense aziendali

o dagli stessi supermercati che devono eliminare mer-ci in scadenza, combatten-

do gli sprechi e salvando ogni anno 70.000 tonnel-

late di cibo. Informazioni: bancoalimentare.it (adesioni: Cercaci Marco 347 .3415714)

Giuseppe Olivetti

La colletta alimentare

Editoriale

Pace dentroLa voglia di vivere porta spesso a momenti di grande esuberanza e fa nascere il desiderio di comunicare agli altri ciò che si ha dentro, nel profondo del cuore. Ma la vita non è fatta soltanto di gioie, non è sempre intessuta di felicità e di pace; purtrop-po è costellata anche di mo-menti diffi cili, momenti di tristezza, di abbandono, di delusione, di contraddizione. E allora viene voglia di ab-battersi perché tutto sembra insormontabile, per i grandi problemi che non fanno vi-vere in pace.In questi momenti è essen-ziale il modo di disporsi di fronte alla vita, per viverla pienamente, aff rontando le varie situazioni e tutto ciò che la vita comporta con uno spirito e un’ottica diversi.Perché solo così si riesce ad avere quella serenità che dona pace all’anima, con-solazione al cuore, oltre ad una grande speranza. E così, anche se continue-ranno ad esserci delusioni, ingiustizie, incomprensioni, non saranno le cose a condi-zionarci ma saremo capaci di guidarle, inquadrandole nel modo giusto, decidendo con la propria volontà.Sarà un lavoro minuzioso, lungo, diffi cile, ma che porte-rà frutto perché la pace inte-riore poi si riversa nella vita, nei pensieri, nei rapporti con gli altri. E così si diventerà migliori, rendendo migliori anche gli altri.È bello avere questa certez-za, poter fondare la vita su questi principi, così come è bello vedere una persona fe-lice, sicura di sé, forte anche nelle battaglie quotidiane. È bello vedere una persona realizzata, vedere impressa la serenità sul suo volto e nel suo cuore. Ci accorgiamo su-bito se chi abbiamo di fronte custodisce la ‘perla preziosa’ o è ancora alla ricerca del proprio ‘centro’ interiore.Questa pace va cercata in-tensamente, è indispensabile per vivere. E chi riesce a con-quistarla potrà dirsi davvero fortunato.

Gesualdo Purziani

Su Radio Duomo inBlu

ore 19.30 con replica alle 23.30

Lunedì Voci di donneMartedì Caritas in ondaMercoledì Spazio PoliticaGiovedì Le voci di CdG

Venerdì ore 19.10 con replica alle 23.00

“D’altro calcio”calcio amatoriale senigalliese

Venerdì ore 21 con replica il Lunedì alle 21“Dalle nove alle undici”

un programma musicale curato da Claudio Ceresi

Fm 95.2 Mhz

co Alimentare onlus: in oltre 8.100 super-

glieranno alimenti a lunga con-servazione, per sfamare circa 1.500.000 di persone in stato di bisogno. Si può contribuire an-

integrare quanto la Rete Banco Alimentare raccoglie già tutti i giorni dalle mense aziendali

o dagli stessi supermercati che devono eliminare mer-ci in scadenza, combatten-

do gli sprechi e salvando ogni anno 70.000 tonnel-

late di cibo. Informazioni: bancoalimentare.it (adesioni: Cercaci Marco 347 .3415714)

Page 2: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

2 25 novembre 2010pubblicità

Page 3: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

25 novembre 2010 3attualità

* Il Papa ai Cardi-nali. Terzo Concistoro

del suo pontificato, sabato 20 novembre, in san Pitro con la nomina di 24 Cardi-nali, dei quali venti elettori e quattro ultraottanten-ni. Tra i Cardinali, anche il nostro marchigiano Elio Sgreccia. Il Papa, tra l’al-tro, ha detto: “Nella Chiesa nessuno è padrone, ma tutti sono chiamati, tutti sono inviati, tutti sono rag-giunti e guidati dalla grazia divina. E questa è anche la nostra sicurezza”. Il ruolo dei cardinali è quello di dare “al Successore di Pie-tro una collaborazione più stretta e assidua, sostenen-dolo nell’esercizio del suo ministero universale”.* Governo... impantanato?Gli italiani hanno votato per avere stabilità, sicu-rezza, lavoro, benessere. Perdere tempo e forze tra Fini, Casini, Berlusconi, Bersani… con Vendola a fianco… è un insulto ver-gognoso ai lavoratori che “tirano la carretta” giorno e notte!* Bullismo choc! Pallonate prima e pugni poco dopo per la furia di un baby bullo, davanti ad alunni, genitori e al vice preside in una scena da Far West alla scuola media Montessori di Castelferretti nell’Isti-tuto comprensivo Sanzio di Falconara. Vittima il professore senigalliese di educazione fisica Claudio Carletti finito all’ospedale di Torrette con tachicardia, un trauma cranico minore e sette giorni di prognosi. Il bullismo lo vedono in TV. Ci giocano in Internet e… lo praticano a scuola!* Ripe e i laureati. L’Ammi-nistrazione comunale pre-senta i giovani laureati alle aziende locali. L’iniziativa, dichiara l’assessore Laura Merli, si concretizzerà in una occasione di incontro nella quale i giovani che hanno concluso il loro per-corso accademico saranno presentati alle aziende, alcune delle quali “hanno già dato la loro disponibili-tà ad offrire stage e periodi di apprendimento pratico”.* Ostra: nuova orchestra. Grande successo per l’or-chestra goliardica: “I Luna-tici”. Suonare per divertirsi e far divertire il pubblico è il primo obiettivo della band. Con otto elementi, accomunati dalla stessa passione per la musica, la banda si è esibita per la prima volta alla Lanterna Verde. Due trombe, un sax, una fisarmonica, una bat-teria, una tastiera ed una chitarra per dare vita a canzoni popolari che suo-nava un tempo la vecchia lunatica ostrense. Auguri!* Serra de’ Conti: Prefetto. Il Prefetto di Ancona, dott.Paolo Orrei, ha visitato Ser-ra de’Conti nella festa del patrono Beato Gherardo, accolto dal Sindaco Tassi, dalla Giunta, dal Consiglio e dal segretario comunale. Nell’incontro,sono state brevemente illustrate sto-ria, situazione e prospetti-ve della comunità serrana, mentre il Prefetto ha avuto anche modo di ammirare, il museo delle arti mona-stiche.

“Giuseppe Cionchi

AsteriskiAttualità Il priore di Bose ci propone una riflessione sul martirio di ieri e di oggi

Un dono tanto esigenteIl recente massacro di cristiani nella chiesa di

Bagdad e lo stillicidio di attentati e di minacce che i discepoli di Cristo subiscono in tante parti del mondo sono la sofferta conferma che da or-mai diversi decenni, con la fine della cristianità, stiamo assistendo a un’ondata di martiri quale non si è mai registrata a partire dal IV secolo, che avviene in una grande trasparenza, senza ambiguità del segno, come ricordava già Gio-vanni Paolo II nella Tertio millennio adveniente: “Il martirio ha di nuovo oggi la sua epifania tra-mite testimoni eloquenti, conosciuti, ma anche tramite ‘militi ignoti della grande causa di Dio’. Sì, al termine del secondo millennio la chiesa è diventata nuovamente chiesa di martiri, e la te-stimonianza resa a Cristo sino allo spargimen-to del sangue è diventata patrimonio comune di cattolici, ortodossi, anglicani e protestanti ... L’ecumenismo dei santi, dei martiri è forse il più convincente. La communio sanctorum parla con voce più alta dei fattori di divisione”.Nella storia della Chiesa ci sono stati molti martiri e, di conseguenza, molti paradigmi di martirio, anche se di fatto è stato elaborato un “canone” per il discernimento del martirio e di chi lo ha vissuto. La forma originaria del mar-tirio, ispirata da Stefano nel Nuovo Testamento e poi dagli Acta martyrum delle vittime dell’im-pero romano, ci ha reso epifanico il cristiano

che, come “soldato di Cristo”, muore per il suo Signore, condividendone la passione di fronte al potere politico e alla pólis pagana, fornendo una professione di fede pubblica, restando saldo e paziente durante l’esecuzione capitale. Oggi, se confrontiamo l’esperienza dei martiri contemporanei e quella forma antica, registria-mo alcune differenze. Innanzitutto la morte dei cristiani a causa della loro fede (in odium fidei), decretata da tribunali civili è limitata a rari casi: vere e proprie persecuzioni “legali” e sistema-tiche contro comunità cristiane non sono state sancite, anche se in realtà sono avvenute sotto altro nome, specie durante le “cattività babilo-nesi” del nazismo e del bolscevismo. Non è stato richiesto di adorare altri dèi, né di prostrarsi da-vanti agli idoli in modo chiaro e diretto. Insom-ma, il martirio contemporaneo non sta avendo un carattere direttamente religioso, ma si collo-ca sul medesimo piano su cui si colloca la fede cristiana: nella storia, nella prassi evangelica. Inoltre, oggi il martirio è diventato sovente ano-nimo, evento che tocca non solo personaggi cri-stiani, testimoni eloquenti, ma sovente poveri cristiani quotidiani, “oscuri testimoni della spe-ranza”, cui è negata l’epifania della loro testimo-nianza: per loro solo raramente c’è la possibilità di redigere degli Acta martyrum. Il martirio rappresenta comunque la realizza-

zione più perfetta della testimonianza e possia-mo ricollocarne la causa nello spazio delle vir-tù teologali di fede, speranza e carità e, quindi, collegare martirio a testimonianza di Dio e di Cristo! Sì, ieri come oggi, il martirio è “eloquen-za della fede” ma anche eloquenza della carità e della fede, gesto capace di interpellare l’uomo di oggi: forse appare meno come cammino di “perfezione individuale” e più come espressione di una martyría ecclesiale, della testimonianza resa da comunità di persone semplici, pronte a morire solo per il desiderio di voler continuare a vivere e pregare come cristiani. Ma questa ca-ratteristica di quotidianità ne potenzia ancor di più la qualità.Infine, nel martirio di oggi possiamo coglie-re anche un aspetto escatologico e apocalitti-co, perché il martire partecipa con tutto il suo essere ai dolori della fine dei tempi predetti da Gesù: il martire anticipa questa fine per il suo tempo, ed è capace con il suo sacrificio di essere giudizio non solo per il mondo ma anche per i cristiani e per la Chiesa pellegrinante. Sì, il mar-tirio di ieri era per la Chiesa dono, oggi più che mai è anche giudizio: forse proprio per questo la Chiesa a volte fatica ad accogliere un dono così esigente.

Enzo Bianchi – Priore di Bose

Eliminare il tetto di 100 milioni di euro da destinare al 5 per mille

per l’anno 2011, ripristinando quan-to meno l’importo dei fondi previsti nell’anno 2010”. E’ l’appello lanciato dalle associazioni no profit al gover-no, preoccupate perché “la legge per la stabilità, di prossima discussione e approvazione in Parlamento, limi-terebbe a 100 milioni di euro i fondi da destinare al 5 per mille per l’anno 2011”. Se la legge venisse approvata – spiegano le associazioni nella let-tera inviata ai presidenti di Camera e Senato – “non sarebbe rispettata la volontà dei cittadini che liberamente decideranno di versare alle associa-zioni destinatarie la loro quota del 5 per mille con la prossima dichiara-zione dei redditi: solo 100 milioni, ri-spetto all’intero ammontare del 5 per mille, verrebbero infatti distribuiti alle associazioni, mentre il resto ver-rebbe trattenuto dallo Stato”.Se il tetto di 100 milioni venisse con-fermato, precisano le associazioni, ci sarebbe una “riduzione del 75% ri-spetto all’importo destinato nell’anno precedente (peraltro già oggetto di una limitazione rispetto al totale dei fondi raccolti). Tale ulteriore taglio si aggiungerebbe a quelli effettuati al bilancio della cooperazione inter-nazionale italiana, ai contributi alle istituzioni internazionali che si occu-pano di aiuti ai paesi in via di svilup-po e a quelli per la ricerca scientifica,

universitaria e sanitaria”. Secondo le associazioni del no profit, “questi tagli si ripercuoterebbero significa-tivamente sull’operatività delle orga-nizzazioni del terzo settore, che han-no dimostrato, negli ultimi anni in modo ancora più evidente, una pro-fessionalità molto elevata, oggetto di apprezzamento in Italia e all’estero e dunque motivo di orgoglio per il no-stro Paese”. Tantissime le associazioni firmatarie dell’appello: da Emergency a Libera, dal Gruppo Abele a Terre des Hommes, da Amref a Save the Children, dal Cnv al Wwf, da Am-nesty a Msf. Tra le varie associazioni, anche le Misericordie. “Dopo i tagli ingiustificati che ogni anno i governi hanno attuato alle risorse destinate al servizio civile - commenta il pre-sidente Confederazione Misericordie d’Italia - si colpisce ancora una volta la grande risorsa del volontariato ita-liano, riducendo in maniera signifi-cativa quel sostegno che arrivava da una libera scelta dei cittadini italiani, con la destinazione del 5 per mille. In un momento di grave crisi economi-ca come l’attuale, le organizzazioni del volontariato devono essere consi-derate, dal governo e dalle istituzioni, preziose opportunità, che concorro-no al mantenimento di livelli accetta-bili di ‘stato sociale’ e di qualità della vita, a cui i cittadini hanno diritto”.

R.S.

Lettera aperta delle associazioni ai presidenti di Came-ra e Senato: “Eliminare il tetto di 100 milioni di euro da

destinare al 5 per mille per l’anno 2011” per evitare “una riduzione del 75% rispetto all’anno precedente”

Non toccate il 5 per mille

Page 4: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

Senigallia4 25 novembre 2010

• Vogliamo ancora una volta trattare delle strade della zona a mare e, precisamente, via Perugia e via Rieti. Queste zone sono completamente dimenticate dall’Ammini-strazione comunale, per cui gli abitanti si sentono cittadini di “serie B. Via Rieti è pie-na di buche per cui è pericolosa per i ciclisti, specialmente anziani. E’ importante, perché è molto frequentata per andare in città. Via Perugia, quando piove, è sempre piena di pozzanghere per cui è impossibile andare in bici o a piede. Inconvenienti che forse si ve-rificano a causa della mancanza di idonee fognature; infatti l’acqua “riempie” la strada. Ci domandiamo: perché queste zone di peri-feria sono sempre sistematicamente abban-donate? Noi, in questa rubrica, cerchiamo di parlare di questo stato di cose, come anche della mancanza di pulizia delle strade, ma non siamo ascoltati. Forse è il caso di far in-tervenire i residenti di tali zone alle riunioni

che l’Amministrazione comunale, capeggiata dal Sindaco, promuove nelle varie località.• Una nostra lettrice ci ha segnalato che trovandosi a passare nella zona delle Poste centrali, lunedì pomeriggio quando pioveva forte, ha notato che oltre all’intasamento dei tombini, dovuto probabilmente alla caduta delle foglie, la pioggia si riversava abbon-dantemente dalle grondaie dall’edificio che si trova sopra. E’ utile, pertanto, far control-lare le grondaie. • E’ in fase di allestimento la pista di patti-naggio sul ghiaccio che quest’anno sarà trasferita per le festività natalizie in via Carducci con alcune bancarelle del merca-tino. Una pista in formato necessariamente ridotto rispetto all’impianto degli anni scor-si nel prato della Rocca roveresca. Si spera, comunque, che gli appassionati di tale sport non mancheranno. Positiva l’idea di animare di più questa zona della città.

a cura di Giuseppe Nicoli

Dill’ al monc’ in piazza

* Sarebbe stati indivuada la gang responsabile dei danneggiamenti e dell’incendio appiccato la notte di Halloween ai danni dei bagni Cristina, sul lun-gomare Alighieri, all’altezza del ponte Rosso.* Ore contate per gli autori degli atti vandalici commessi ai danni della sede del Pdl di Senigallia in via Nazario Sauro. Per la Digos infatti si tratte-rebbe di un atto vandalico mirato ma non attribui-bile a frange politicizzate.* Alcune modifiche temporanee alla circolazio-ne saranno in vigore anche nei prossimi giorni sulle vie Cellini e Mattei a causa del cantiere stra-dale allestito per lo spostamento delle tubazione delle reti di distribuzione di acqua potabile e gas metano nell’ambito degli interventi necessari per la costruzione della terza corsia autostradale.* Un corto circuito è all’orgine del rogo che è divampato nel reparto di chirurgia. Due le vit-time. Quattro persone sono rimaste intossicate ed una ustionata in modo grave. Circa una ventina i pazienti convolti, i locali sono stati evacuati. Nien-te di reale però. Si tratta infatti della simulazione che si è svolta sabato mattina dello sviluppo di un incendio all’interno di un padiglione ospedaliero della Zt 4.* Senigallia pronta ad accendersi con le luci di Natale. Il via alle luminarie è previsto per il 3 di-cembre, in occasione del week end che precede la festa dell’Immacolata. Intanto ha preso forma la pista di pattinaggio sul ghiaccio che quest’anno per la prima volta sarà allestita in via Carducci. * Potenziare le piste ciclabili, aumentare il verde urbano e istituire percorsi pedonali protetti. Sono gli impegni assunti dal comune in occasione del-la Giornata Nazionale dell’albero. Nell’occasione sono stati piantati otto alberi nell’area del Percorri-misa, alle spalle del centro commerciale di via Ab-bagnano, a Borgo Molino.* La polizia ha chiuso una sartoria gestita da im-prenditori cinesi. L’attività è stata sospesa perchè alcuni dipendenti non erano stati assunti regolar-mente.Inoltre un dipendente è risultato clande-stino ed è stato quindi condotto in questura per la procedura di espulsione. Denunciato il titolare dell’azienda per aver favorito la permanenza illega-le del lavoratore. Hanno partecipato all’operazione il personale del commissariato di Senigallia, gli agenti della squadra mobile di Ancona e del nucleo prevenzione crimine di Pescara oltre all’Ispettora-to del lavoro di Ancona.

Notizie della settimaNa

Succede a Senigalliaa deNti stretti

Sugli areniliIl Servizio Igiene Alimenti

e Nutrizione del Diparti-mento di Prevenzione della Z.T. 4 di Senigallia organiz-za per lunedì 29 novembre 2010 un Corso di Informa-zione gratuito rivolto agli operatori della ristorazione pubblica sulle modalità di preparazione di alimenti sicuri destinati a bambini e adulti celiaci. La celiachia è un’intolleranza permanen-te al glutine, una sostanza proteica presente nel fru-mento, nella segale, nell’or-zo, nell’avena, nella spelta e nel kamut. Il corso, della durata di tre ore, dalle 15.30 alle 18.30, si svolgerà presso l’Aula Didattica del Presidio Ospedaliero di Senigallia e

tratterà i seguenti argomen-ti: conoscere la celiachia, le modalità di preparazione di alimenti e pasti senza gluti-ne, i requisiti organizzativi e gestionali che le attività alimentari devono avere a garanzia della sicurezza dei consumatori intolleranti al glutine; l’autocontrollo applicato alla preparazione/somministrazione di pro-dotti per celiaci.Sarà rilasciato un attestato di partecipazione. Gli ope-ratori interessati possono iscriversi con i propri rife-rimenti (nome e cognome, struttura, indirizzo, reca-pito telefonico) tramite il fax 071/79092360 o lo 071/79092328–2308.

la celiachia spiegata agli operatori della ristorazione

Cibo buono per tuttiNel dibattito, oramai annoso, re-lativo al Piano degli Arenili del Comune di Senigallia, il Gruppo Società e Ambiente ha sempre messo in evidenza la eccessiva macchinosità e rigidità della nor-mativa tecnica, auspicandone una sua semplificazione. Per questo condivide in generale lo spirito e le finalità della Variante Generale in discussione.Molte più decisioni andrebbero la-sciate alla fantasia ed alla capa-cità imprenditoriale degli opera-tori balneari, liberati da pesanti e spesso inutili restrizioni normative e burocratiche. Questa maggiore libertà deve comunque conciliarsi con alcuni principi irrinunciabili, quali: la piena e libera fruibilità della spiaggia nei mesi non utiliz-zati per la balneazione, la piena visibilità del mare dalle passeg-giate dei lungomari, e, soprattutto, il mantenimento in uno stato di decoro di tutto ciò che è destinato a rimanere sulla spiaggia. Ordine e pulizia sono il primo biglietto da visita per i visitatori e potenziali turisti che vorremmo sempre più numerosi nella nostra, città tutti i mesi dell’anno. Questi obiettivi si ottengono in primo luogo con la rimozione dalla spiaggia di quan-te più strutture sia possibile, ed in secondo luogo con la cura di ciò che è destinato a restare sull’areni-le tutto l’anno.Alcune priorità: La tutela ed il ri-pristino delle dune residue, - Il ri-ferimento al vecchio progetto, degli anni novanta, della “Passeggiata a mare” sul Lungomare di Ponente. - Stabilimenti atti alla frequenta-zione di animali da compagnia. (...).

Gruppo Società e Ambiente

Confartigianato apprezza l’impe-gno dell’Amministrazione Co-

munale di Senigallia, tra le prime ad aver aderito al decreto ministeriale contro i ritardi dei pagamenti alle micro e piccole imprese e rinnova il suo appello a tutti i Comuni a fare al-trettanto.Per fermare la crisi occorre che chi deve pagare paghi, e senza ritardi. Le aziende non mancano di inizia-tiva né difettano di coraggio. Stan-no resistendo in tutto i modi in una condizione di assenza di liquidità disarmante. I pagamenti dovuti non vengono corrisposti, le fatture emes-se cadono nel dimenticatoio, passa il tempo e i soldi non arrivano. Le micro e piccole imprese non posso-no sopravvivere ai gravi ritardi di chi deve loro il giusto compenso. Nell’in-contro tra i funzionari e rappresen-tanti Confartigianato per il Senigal-liese si è focalizzata l’attenzione su questo grande tema che sta stoppan-do ogni via di ripresa: non si riesce a riscuotere, la banche rallentano le pratiche, i tempi di pagamento sono lunghissimi. Presenti alla riunione Giacomo Cicconi Massi, responsa-bile sindacale del mandamento, Gi-lberto Gasparoni, responsabile sin-dacale provinciale Confartigianato e i presidenti e delegati dei singoli cen-tri del Senigalliese (Corinaldo, Ostra, Ostra Vetere, Castelleone di Suasa, Castel Colonna). Per uscire fuori da questo labirinto è necessario che gli Enti Locali si muovano a supporto e vengano incontro alle esigenze delle micro e piccole imprese. Il Comune di Senigallia si è già mosso in questo senso aderendo al decreto ministe-riale (D.L. 30 dicembre 2009, n. 194) che chiede ai Comuni di certificare

i crediti relativi a somministrazioni, forniture ed appalti, anche al fine di consentire alle imprese creditrici la cessione “pro soluto” dei crediti in oggetto a favore di banche od inter-mediari finanziari riconosciuti dalla legislazione vigente. In pratica la mi-sura prevista dal decreto favorisce la cessione dei crediti vantati dalle im-prese nei confronti degli Enti Locali alle banche che provvederanno a tra-sformarli in denaro contante. Confar-tigianato plaude all’Amministrazione Comunale di Senigallia, tra le prime ad aver aderito al decreto che tanto può fare per risolvere questa situa-zione di stallo e rinnova il suo appel-lo a tutti i Comuni a fare altrettanto. Confartigianato chiede a tutte le am-ministrazioni comunali che vogliono concretamente aiutare le micro e pic-cole imprese del territorio di avviare tempestivamente tale procedura. Il decreto è vecchio di due anni e rima-ne ancora oggi inapplicato quando tante imprese stanno chiudendo pro-prio a causa dei ritardi di pagamento. Gli uffici della Confartigianato, ricor-da il segretario della Confartigianato di Senigallia Giacomo Cicconi Massi, sono a disposizione per tutte quelle aziende che vantando crediti hanno necessità di vedere istruite le relative pratiche.

Paola Mengarelli

confartigianato e il decreto contro i ritardi nei pagamenti

pagare presto

Smarriti e sfiduciati, ma in-teressati ed incuriositi. Così

sono apparsi i quaranta studenti di due quinte ad indirizzo azien-dale e turistico, che hanno assisti-to martedì scorso presso l’istituto alberghiero al primo dei quattro appuntamenti previsti dalla Cna per l’occasione, che vedrà giovedì 25 l’avvio di un percorso analogo presso la sede dell’Ipsia, l’altra scuola senigalliese aderente.In verità i giovani studenti, gra-zie anche al profilo molto prati-co ed interattivo con il quale la consulente Angela Peraggine ha condotto l’incontro, dopo aver ascoltato la prima parte di pre-sentazione della Cna e del proget-to al quale avrebbero partecipato, si sono relazionati con grande reattività e dinamismo con i diri-genti dell’associazione e loro stes-si hanno giudicato questo primo incontro come un’ottima premes-sa per il proseguo delle sedute.Le finalità del progetto, che è partito in contemporanea in 11 scuole della provincia vuol sensi-bilizzare i giovani nell’intrapren-dere un’attività imprenditoriale, partendo dall’analisi introspettiva

delle caratteristiche e delle attitu-dini professionali di ciascuno stu-dente, per poi trasmettere loro le principali nozioni necessarie ad impostare un progetto imprendi-toriale sostenibile e realizzabile, con ampia ed accurata attenzio-ne al profilo qualitativo ed inno-vativo dell’idea imprenditoriale, conciliandola con il rispetto delle regole del mercato, con la soste-nibilità ambientale e con la ne-cessaria tenuta finanziaria.A completamento del ciclo di le-zioni i giovani studenti organiz-zati in gruppi di lavoro saranno chiamati a presentare un proget-to aziendale che verrà valutato da una giuria accreditata a tal fine e se dimostreranno di avere pro-dotto un elaborato che rispon-de in maniera ottimale ai criteri suddetti saranno premiati tanto loro, che il corpo docente e l’isti-tuto scolastico di appartenenza con un riconoscimento in dena-ro. Intanto alle scuole va il sentito ringraziamento della Cna per la massima disponibilità offerta nel-l’organizzazione e gestione degli incontri.

Cna Senigallia

Novità all’istituto alberghiero e al professionale ipsia

scuola più formativaPrende il via Proteo, pro-

getto per agevolare l’occupabilità dei giovani residenti nella Provincia di Ancona (con il coinvol-gimento di alcuni giovani provenienti dalla Provincia di Pesaro e Urbino), che ab-biano un’età compresa tra 17 e 24 anni. Il budget sarà di 186. 000 Euro, messi a disposizione dal Ministero dei giovani e coinvolgerà un esteso partenariato locale comprendente la Provincia di Ancona, i Comuni di An-cona e Senigallia, la Camera di Commercio di Ancona, l’ambito sociale di Fabriano gli istituti superiori Corinal-desi di Senigallia, Marconi di Jesi e Corridoni-Campa-na di Osimo, l’associazione Circolo Africa, l’Aea srl e la cooperativa sociale Costess. Le attività messe in campo saranno: incontri tra part-ner e stakeholders sul ter-ritorio, tirocini, stage sia in Italia che all’estero, borse lavoro estive, un laboratorio con quattro workshop per operatori dell’orientamento. “Proteo - ha spiegato Ste-fano Santini - prende il via ora che è online il sito web apposito. Un sito diviso in sezioni che richiamano le varie fasi del progetto”.

Proteo, iniziative per

far lavorare

Page 5: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

Senigallia25 novembre 2010 5

* Sarebbe stati indivuada la gang responsabile dei danneggiamenti e dell’incendio appiccato la notte di Halloween ai danni dei bagni Cristina, sul lun-gomare Alighieri, all’altezza del ponte Rosso.* Ore contate per gli autori degli atti vandalici commessi ai danni della sede del Pdl di Senigallia in via Nazario Sauro. Per la Digos infatti si tratte-rebbe di un atto vandalico mirato ma non attribui-bile a frange politicizzate.* Alcune modifiche temporanee alla circolazio-ne saranno in vigore anche nei prossimi giorni sulle vie Cellini e Mattei a causa del cantiere stra-dale allestito per lo spostamento delle tubazione delle reti di distribuzione di acqua potabile e gas metano nell’ambito degli interventi necessari per la costruzione della terza corsia autostradale.* Un corto circuito è all’orgine del rogo che è divampato nel reparto di chirurgia. Due le vit-time. Quattro persone sono rimaste intossicate ed una ustionata in modo grave. Circa una ventina i pazienti convolti, i locali sono stati evacuati. Nien-te di reale però. Si tratta infatti della simulazione che si è svolta sabato mattina dello sviluppo di un incendio all’interno di un padiglione ospedaliero della Zt 4.* Senigallia pronta ad accendersi con le luci di Natale. Il via alle luminarie è previsto per il 3 di-cembre, in occasione del week end che precede la festa dell’Immacolata. Intanto ha preso forma la pista di pattinaggio sul ghiaccio che quest’anno per la prima volta sarà allestita in via Carducci. * Potenziare le piste ciclabili, aumentare il verde urbano e istituire percorsi pedonali protetti. Sono gli impegni assunti dal comune in occasione del-la Giornata Nazionale dell’albero. Nell’occasione sono stati piantati otto alberi nell’area del Percorri-misa, alle spalle del centro commerciale di via Ab-bagnano, a Borgo Molino.* La polizia ha chiuso una sartoria gestita da im-prenditori cinesi. L’attività è stata sospesa perchè alcuni dipendenti non erano stati assunti regolar-mente.Inoltre un dipendente è risultato clande-stino ed è stato quindi condotto in questura per la procedura di espulsione. Denunciato il titolare dell’azienda per aver favorito la permanenza illega-le del lavoratore. Hanno partecipato all’operazione il personale del commissariato di Senigallia, gli agenti della squadra mobile di Ancona e del nucleo prevenzione crimine di Pescara oltre all’Ispettora-to del lavoro di Ancona.

E’ incredibile come i più piccoli siano capaci di ri-

baltare le situazioni, di stra-volgere i programmi, di sor-prenderti in maniera quasi magica! Basta riempire una sala di bambini, chiamare un poeta di filastrocche che con voce pacata inizia a giocare con le parole e con i suoni e ti accorgi che l’atmosfera diven-ta fantastica, da sogno, com-pletamente diversa da come l’avevi immaginata… Il volto dei bambini è come ipnotizza-to, i loro sguardi attenti e viva-ci sono assetati di parole che ora fanno sorridere, ora fanno piangere e tu adulto, che as-sisti a questa magia, ti senti fuori luogo, quasi un intruso e te ne stai in disparte per timo-re di essere di disturbo. Il diritto all’ascolto (art. 12 e 13) è stato scelto, quest’anno a Senigallia, per celebrare il 20 novembre, anniversario della Convenzione internazionale dei diritti dei minori, e Bruno

Tognolini, scrittore e poeta per bambini, ha animato due momenti cittadini: venerdì 19 con gli adulti nella sala del Trono del Palazzo del Duca, sabato mattina con alcune classi di quarta e quinta ele-mentare che nei giorni prece-denti avevano partecipato ad un laboratorio sui diritti dei minori animato da volontari dell’Associazione “Un Tetto”. La giornata si è conclusa con la tradizionale festa in piazza del Duca, sabato pomeriggio, organizzata dal centro pome-ridiano “Il Germoglio”. L’arte poetica e musicale di Bruno Tognolini ha positiva-mente stravolto il program-ma della nostra celebrazione annuale perché ha dimostrato nei fatti che un diritto fonda-mentale dei bambini, ancor prima di parlare e di essere ascoltati, ancor prima di ve-nire al mondo, è quello di ascoltare, di vivere accanto ad adulti capaci di usare con

senigallia� Nella giornata dei diritti del bambino, l’incontro con Bruno Tognolini

il�gusto�di�narrare�

Un� convegno� a� senigallia� con� Patch� adams���

Felici e insegnanti

Patch Adams e tre grandi del jazz a Senigallia per

il convegno ‘Felici e...inse-gnanti’Il convegno si terrà il 27 e 28 novembre e vedrà ospite il medico reso celebre anche da un film. Alla Rotonda in-vece, concerto jazz di Ban-dini-Marangolo-Tavolazzi.Un medico così celebre da aver ispirato un altrettan-to celebre film, e tre grandi della musica italiana a Seni-gallia per il 1° convegno na-zionale sull’educazione alla felicità, dal titolo “Felici...e insegnanti”.Patch Adams, ideatore ri-conosciuto della terapia del sorriso ed ispiratore del-l’omonimo film interpretato qualche anno fa da Robin Williams sarà infatti tra i re-latori del convegno organiz-zato dalla cooperativa socia-le Pet Village e previsto per il 27 e 28 novembre (Chiesa dei Cancelli): le iscrizioni, rivolte principalmente ad insegnanti, educatori, psico-logi, pedagogisti, operatori sociali e studenti universi-tari sono già chiuse avendo

già superato quota duecen-to, anche per quanto riguar-da gli workshop tenuti dallo stesso Patch Adams. Tra i relatori, vi sarà anche Don Gino Rigoldi.Sabato 27 si partirà dalle 14.30 e le relazioni saranno previste fino alle 18.40 circa: seguirà dibattito.Domenica 28 l’orario sarà dalle 9 alle 12.30 circa. Cor-relato al convegno vi sarà anche un grande evento mu-sicale: sabato 27, alla Roton-da, dalle ore 21, al prezzo di 15 euro vi sarà un concerto jazz, col ricavato interamen-te devoluto al Gesundheit Institute fondato dallo stes-so Patch Adams. A suonare saranno, in trio, tre jazzisti del calibro di Ellade Bandi-ni, batterista di un’infinita di cantanti e gruppi italiani negli ultimi 30 anni, Anto-nio Marangolo, già sassofo-nista di Francesco Guccini, e Ares Tavolazzi, anch’esso collaboratore di Guccini ma in passato membro stabile pure degli Area di Demetrio Stratos.

M.G.

senigallia� Premio alla Scuola Mercantini

Play�energy!Abbiamo fatto il giro del mon-

do dell’energia, indagando le fonti, le applicazioni innovative e i comportamenti di consumo di Paesi vicini e lontani. È stato un “viaggio” di grandi scoperte, che ha ampliato gli orizzonti di tutti i partecipanti… alunni ed insegnante! Alla fine abbiamo prodotto un progetto nel quale abbiamo ipotizzato l’installazio-ne di sistemi realmente esisten-ti sul mercato, che vanno dalla geotermia al minieolico, dal sola-re termico al fotovoltaico, abbia-mo studiato l’orientamento degli ambienti, installato lampioni fotovoltaici, previsto un roof gar-den in copertura ed una tettoia fotovoltaica con la quale ricari-care la batteria dell’auto elettrica, abbiamo scelto di riscaldare gli ambienti con pannelli termici installati sotto ai pavimenti, il tutto gestito da un sistema do-motico centralizzato. Abbiamo presentato il progetto nel modo migliore, spedito il plico per rac-comandata ed infine abbiamo in-crociato le dita. Abbiamo atteso a lungo il ver-detto delle giurie regionali che si sono riunite e hanno valutato i lavori sulla base di criteri di at-tinenza al tema, creatività, coe-renza e fattibilità scegliendo tra i numerosissimi lavori inviati dalle classi per il concorso PlayEnergy (sul sito http://playenergy.enel.com l’elenco dei finalisti che ac-cedono alla fase nazionale).L’attesa si è conclusa con una let-tera indirizzata alla Scuola Media

Mercantini che iniziava con que-ste parole: “Siamo lieti di comu-nicare all’Istituzione scolastica e all’insegnante prof.ssa Antonella Diamantini che la Commissio-ne di valutazione regionale sul tema “Sulle tracce dell’energia”, riunitasi il giorno 14 luglio 2010, ha formulato la graduatoria per la categoria “Creativa” (Scuola Media) ed ha riconosciuto come vincitrice la classe 3 E. Come previsto dal regolamen-to di Enel PlayEnergy, la Vostra scuola sarà premiata con uno Star Theatre, planetario ad alta definizione che proietta sul sof-fitto un’immagine dettagliata del firmamento; a breve Vi contatte-remo per definire tutti i dettagli relativi alla consegna del premio.”La consegna del premio avverrà il prossimo mercoledì 24 No-vembre alle 10:.30, presso L’Ist. Bettino Padovano di Senigallia (vincitore per la categoria “Illu-minata”) alla presenza dell’inse-gnante Prof. ssa Antonella Dia-mantini e della Dirigente Fulvia Principi. Come previsto dal regolamento la classe 3E parteciperà con il suo lavoro alla selezione nazionale; la scuola che ha presentato il pro-getto vincitore si aggiudicherà l’installazione di un impianto fo-tovoltaico del valore di 6000€.Noi della 3E continuiamo a tene-re incrociate le dita … non si sa mai!

Gli alunni della III E Scuola Mercantini

Martedì 9 novembre verso le 21.15 le luci della scuo-la Materna San Vincenzo sono stranemente accese

e i locali del refettorio sono strapieni di seggioline con tanti genitori che ascoltano attenti quello che il Dott. Paolo Cingolani vuole dirci. I suoi occhiali verdi e il suo accento strano nascondono una sensibilità e una profes-sionalità (Paolo è pedagogista e logopedista) inaspettata. Il tema provocatorio è quello che interessa tutti noi ge-nitori e insegnanti: se è vero che la perfezione non esi-ste noi dobbiamo, non solamente accettare, ma amare le imperfezioni dei nostri bambini che li rendono unici e straordinari.L’amore rimane l’unica medicina che cura e migliora la nostra vita. Lontani da pedagogie autoritarie o lassiste la famiglia e la scuola devono collaborare in questo senso alla crescita serena ed equilibrata delle nuove genera-zioni. Ad un primo sguardo Paolo sottolinea la presenza massiccia di tanti papà, figura che a volte viene offuscata dalla “mamma tuttofare” del nuovo millennio. Segno che cresce la voglia e il bisogno delle giovani coppie di edu-care con responsabilità e consapevolezza.Certo dopo questo incontro si torna a casa un pò pensie-rosi: quante volte avrò sbagliato con i miei figli? Quante volte non ho sufficientemente dimostrato l’amore che ho verso di loro?Niente paura, i sensi di colpa non servono e Paolo ci in-segna che chiedere scusa non è segno di debolezza, ma un gesto d’amore da insegnare ai nostri figli. In fondo nessuno è perfetto e c’è sempre tempo per migliorarci!Speriamo di poterci confrontare ancora con Paolo per-chè tutti noi abbiamo bisogno di non sentirci soli in que-sto difficile compito di “Educare”.

Chiara Baldasarini

sapienza la parola per mostrare il mondo, la realtà in cui essi si trovano e dar voce alle loro emozioni, ai loro senti-menti, al loro desiderio di giocare, di sognare, di piangere. Bruno Tognolini ha presentato tutto questo nell’incontro pubblico per gli adulti, ma concretamente lo ha messo in pratica con i bambini che sabato mattina hanno parteci-pato all’incontro con lui: la loro attenzione, il loro silenzio, il linguaggio del corpo, il loro sorriso spontaneo ci hanno detto, senza parole, che il diritto all’ascolto è vitale ed è talmente vasto e complesso che va oltre lo spazio materia-le per parlare, oltre il linguaggio verbale, e per questo ri-chiede una cura e un’attenzione assai più ampia di quanto noi adulti possiamo immaginare. Narrare ai più piccoli il mondo in cui si nasce è respon-sabilità ineludibile dell’adulto, paragonato da Tognolini ad Adamo che dà il nome a tutte le cose, non solo quelle materiali, ma ogni dimensione in cui l’uomo vive. Ogni bambino che viene al mondo si trova sulla sommità di un crinale: due possibilità gli si mostrano, cadere da una parte abbandonato a se stesso, oppure scendere dall’altra seguendo lo sguardo e la voce dell’adulto che lo chiama alla vita, che attraverso la parola gli svela la bellezza della realtà in cui dovrà camminare con le sue gambe. Nasce spontanea dunque la domanda rivolta a noi stessi, adulti, educatori, genitori, insegnanti: quando i più pic-coli non ci ascoltano, non prestano attenzione alle nostre parole, dalla loro scarsa concentrazione, dalla poca predi-sposizione all’ascolto oppure dalla nostra incapacità di co-municare, di giocare con le parole, di dire e di mostrare la bellezza del mondo? Il diritto all’ascolto è prima di tutto il diritto di ogni bambino ad avere accanto adulti che ama-no il mondo, che rivelano la bellezza della vita, che anche nelle situazioni di fatica e di sofferenza riescono a girare la medaglia e a mostrare la faccia positiva. Solo allora, quan-do avranno ascoltato e avranno imparato la magia delle parole, l’arte creativa della comunicazione, saranno capaci di dare corpo ai pensieri anche quelli più nascosti, più dif-ficili, più amari e diventare Adamo a loro volta. Come sempre quando si parla del mondo dei minori non esiste alcun diritto per i bambini se non ci sono adul-ti responsabili e consapevoli dei propri doveri. Questo meraviglioso legame che lega piccoli e grandi è espresso magicamente dalle parole dello stesso Tognolini: “Sono un bambino/ sono il tuo dono /Prima non c’ero e adesso ci sono/ Sono il domani, dalle tue mani/ devi difendermi con le tue mani/ Sono il futuro, sono arrivato/ e sono qui perché tu mi hai chiamato/ Come sarà l’orizzonte che tracci / dipende da come mi abbracci”

Federica Spinozzi

Paolo Cingolani alla ‘S. Vincenzo’, Chiaravalle e M. San Vito

educare,�amare

Noi insegnanti della scuola primaria di Sca-pezzano, Istituto Comprensivo Senigallia

Nord- Mercantini, partecipiamo ormai da tanti anni alla festa dell’Olio Nuovo, organizzata da diverse associazioni della frazione e dai frantoi con l’obiettivo di collegarsi con il territorio in cui la scuola è inserita al fine di un’ ampia collabora-zione tra i due soggetti in una sinergia di intenti , far conoscere ai bambini uno dei più importanti prodotti della nostra terra e avvicinarli ad un’ali-mentazione sana e corretta. Il nostro progetto si chiama “La scuola adotta un olivo” perché è ini-ziato appunto con l’adozione di un olivo posto sotto la balconata del paese nel 2004 e battezzato con il simpatico nome di Scapezzolivo,seguito con tanta passione dal momento della potatura fino alla raccolta e alla produzione dell’olio nel frantoio e con il suo olio i bambini hanno anche organizzato a scuola un saporito “Bruschetta party”. Sono stati allestiti stand con prodotti da loro preparati: vasetti di olive nere sotto sale, va-setti di olive verdi in salamoia e bottigliette pit-turate contenenti olio d’oliva aromatizzato. Gli alunni della classe 1a ad indirizzo montessoriano e della classe 2a hanno realizzato dei disegni che sono stati appesi in un olivo davanti la Chiesa del S.S.Sacramento. Vicino all’olivo, domeni-ca 14 novembre, gli alunni si sono esibiti in un canto popolare sulla raccolta delle olive, sotto la guida delle Insegnanti Floriana Giacchini, Da-niela Grassi , Monia Aranci, Bovini Maria, Fi-lippetti Gloria e con l’accompagnamento della fisarmonica della sempre disponibile signora Rina Simoncioni. Subito dopo i bambini che fre-quentano il corso pomeridiano di teatro gestito da Catia Urbinelli dell’Associazione Il Melogra-no, hanno recitato alcuni sketches sul tema del-l’olio. L’iniziativa è stata gradita dai presenti e da tutti i genitori accorsi numerosi. I genitori hanno partecipato con calore ed entusiasmo e hanno apprezzato i disegni, i prodotti del mercatino e la piccola, ma simpatica performance dei loro bambini.

alunni�alla�festa�dell’olio�di�scapezzano���

Olio e simpatia

Page 6: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

6 25 novembre 2010chiesa

Di fronte ad una crescente crisi economica che sta attanagliando

ormai da tempo le famiglie del nostro territorio diocesano, le realtà ecclesia-li presenti nel territorio, parrocchie in primis, evidenziano quanto la ne-cessità di una concreta solidarietà sia fondamentale. In costante crescita è il numero delle persone che si rivolgono alla Caritas diocesana, per chiedere un sostegno ai propri bisogni. Ma di che bisogni si tratta e quali sono le rispo-ste attualmente possibili attraverso il Fondo di Solidarietà e la Social Caritas? Se ne parlerà sabato 27 novembre alle ore 18 al Cinema Gabbiano. Interverrà Mons. Giovanni D’Ercole, Vescovo au-siliare de L’Aquila. L’incontro è aperto a tutti ed è l’occasione per conoscere ed aderire al progetto Social Caritas. L’importante giornata di sabato 27 no-vembre vuole essere un momento per riflettere e pregare, affinché crescano dentro di noi i valori fondamentali del-la Solidarietà, dell’impegno per l’altro e dell’attenzione alla Vita. Per riflettere e pregare insieme sul binomio impor-tantissimo Solidarietà e Vita, seguirà alle ore 21, nella Chiesa Cattedrale, una veglia di preghiera per la Vita Na-scente, presieduta da Mons. Giuseppe Orlandoni,Vescovo di Senigallia.

La cultura della vita è indissolubil-mente legata alla solidarietà e si dif-fonde anche attraverso gesti concreti. Preoccuparci dei disagi economici di tanti nuclei familiari è dare speranza, è intravedere un futuro più sereno, è ridare dignità, è far assaporare la bel-lezza e, nonostante tutto, dire “sì alla vita”, pensando anche a quelle donne che, a volte per soli problemi eco-no-mici, si rivolgono al Centro di Aiuto alla Vita o ai Centri di Ascolto Caritas, come ultima unica speranza prima di interrompere la gravidanza. La Caritas diocesana sta attuando una molteplici-tà di interventi, che si realizzano attra-verso servizi strutturati-continuativi e servizi-risposte meno organizzati, ma comunque molto importanti, per la presa in carico dei bisogni ordinari o delle molteplici emergenze che richie-dono risposte immediate ai bisogni del singoli, delle famiglie e dei vari gruppi di persone in situazione di povertà. Ri-sposte queste che sono arricchite dalla conoscenza, dall’incontro, dalla rela-zione, dall’ascolto e dai tentativi di far star dentro il tessuto sociale ed eccle-siale le persone e le famiglie che speri-mentano povertà ed emarginazione.Soprattutto la mancanza, la perdita di lavoro o il reddito insufficiente, cui se-

gue inevitabilmente una povertà non solo di natura economica ma anche psicologica, rappresentano il problema più pressante. Da marzo 2009 a giu-gno 2010 circa il 24.5% delle risorse del fondo sono state destinate al problema lavoro. Questo è dovuto ad un maggior numero di inserimenti lavorativi, legati alle iniziative della Caritas diocesana. Il 28% della spesa è stato destinato ai contributi per il pagamento delle uten-ze (elettricità, gas, acqua, ecc.), il 20% per il pagamento degli affitti. Il “proble-ma casa” incide molto di più per le fa-miglie straniere (53%) rispetto a quelle italiane (32%), mentre il “problema la-voro” incide per il 42% sugli interventi a favore di famiglie italiane e il 13% in favore delle famiglie straniere. Questo significa che la crisi colpisce in manie-ra sistematica tutta la popolazione. Sabato si parlerà di quale sono le ca-ratteristiche del fenomeno povertà che colpisce la nostra zona, qual è l’iden-tikit della famiglia che vive in condizio-ni di disagio, quali sono gli interventi approntati dalla Caritas diocesana per affrontare questi bisogni, quali sinergie e collaborazioni di rete si possono e si sono costruite con le risorse del terri-torio.

Barbara Assanti

chiesa La Social Caritas e la Veglia di preghiera in Cattedrale , a Senigallia

Dire ‘sì’ alla vitaAppunti di vita

ecclesiale

Nomine per alcuni nostri sacerdotiCon Biglietto della Segreteria di Stato Il Santo Padre Bene-detto XVI ha nominato Suo Prelato d’onore Mons. Adriano Torreggiani, Canonico Penitenziere della Cattedrale, e allo stesso tempo ha annoverato tra i Suoi Cappellani Don Giusep-pe Bartera Sebastianelli, Arciprete-Parroco di Corinaldo. La Conferenza Episcopale Marchigiana ha nominato Assistente Regionale del Settore Adulti dell’Azione Cattolica Don Paolo Gasperini, Vicario per la Pastorale e Parroco di S.Maria della Pace.

Adesione all’UnitalsiDomenica 28 novembre 2010, presso il Seminario Vescovile di via Cellini – Senigallia, giornata dell’Unitalsi. La famiglia unitalsiana insieme al nostro Assistente, don Carlo Paolucci la celebra così: ore 16.30 - Accoglienza dei soci; ore 17.00: Rito dell’Adesione – Celebrazione della Parola. Accenderemo insie-me la lampada del servizio e della preghiera. Presentazione del tema pastorale del prossimo anno. Rinnovo delle cariche prossimo quinquennio (non è prevista la Santa Messa). Alla fine della celebrazione ci sarà un momento conviviale e ritor-no a casa con la gioia nel cuore.

Per il sostegno economico alla ChiesaSi è svolto nei giorni scorsi un briefing aperto ai vari uffici di Curia da parte del Servizio per il Sostegno Economico alla Chiesa per la Diocesi di Senigallia, guidato dal dott.Giuseppe Del Moro. E’ stata l’occasione anche per fare il punto sui contributi “otto per mille” e per presentare un interessante e corposo volume promosso dal-la Regione Ecclesiastica Marche. Vi sono infatti contenuti gli inter-venti principali condotti dalle varie diocesi marchigiane grazie al sostegno dell’otto per mille, spaziando dalle opere caritative alle attività pastorali, all’edilizia di culto, al restauro dei beni culturali, parte fondamentale non solo della tradizione ma anche poten-zialità di sviluppo legate al turismo. Informazioni, presso l’IDSC, in Piazza Garibaldi a Senigallia.

Ritiri di Avvento proposti dall’Azione CattolicaDomenica 28 novembre 2010 i ragazzi dell’Acr e gli Adulti di Ac sono impegnati nei rispettivi ritiri di Avvento. I primi si ritrove-ranno alla Cesanella alle 08.45 per partire alla volta di Calcinelli, vicino Fano. 10:00 Inizio attività 13:00 Pranzo 16:00 Rientro. E’ necessario portare 5 € per il primo a pranzo, secondo al sacco e ogni gruppo faccia un dolce per condividerlo. C’è bisogno della disponibilità dei genitori per accompagnare i ragazzi a questo im-portante momento di riflessione. Gli adulti, invece, si ritroveran-no a partire dalle ore 16.30, fino alle 19.00, nei locali parrocchiali del Duomo di Senigallia. Sarà presente padre Salvatore Frigerio, dell’Eremo di Monte Giove, che proporrà una riflessione sul brano del Vangelo di Matteo ‘Voi siete la luce del mondo’, per approfin-dire il tema guida dell’anno associativo 2010 - 2011.

Domenica 21 novembre nella solen-nità di Cristo Re in cattedrale il

Vescovo ha ordinato tre nuovi diaconi permanenti. Fabrizio Leonardi di Bel-vedere Ostrense, Vittorio Luzietti del Portone, Vittorio Manoni di Pongelli attorniati da numerosissimi amici e fedeli delle loro comunità parrocchiali hanno ricevuto l’ordine del Diaconato dopo aver percorso un lungo itinerario di formazione e di discernimento, ini-ziato nel 2004 partecipando al corso triennale di formazione ai ministeri ec-clesiali. A conclusione di questa prima tappa hanno iniziato la seconda fase di formazione specificatamente orientata al diaconato permanente. Dopo l’am-missione fra i candidati celebrata con il rito liturgico il 14 ottobre del 2007 in

questa cattedrale, hanno rice-vuto il ministero istituito del Lettorato e quello dell’Accoli-tato.Hanno così accolto una spe-ciale chiamata che il Signore rivolgeva loro di mettersi a servizio suo e della Chiesa, arricchendo quella chiamata già ricevuta a suo tempo nel sacramento del matrimonio

insieme alle loro spose. E’ stata un sug-gestiva liturgia che ha avuto il momen-to più emozionante quando le rispet-tive mogli hanno rivestito degli abiti diaconali i loro mariti appena ordinati con l’imposizione delle mani e la pre-ghiera consacratoria del vescovo. Quante volte la moglie avrà sistemato la cravatta, il maglione e la giacca al proprio marito. Un gesto affettuoso, carico di condivisione nuziale. Con la stessa intensità e semplicità le mogli dei nuovi diaconi permanenti, hanno rivestito la sera dell’ordinazione i pro-pri mariti con la stola diaconale. E’ un gesto che esprime, innanzitutto, una scelta di conferma della vocazione al matrimonio, l’una donata all’altro. Ma in questo semplice gesto si può legge-

re anche un altro valore simbolico: una moglie che riveste il marito esprime la Chiesa che si prende cura dei suoi figli, specie i più esclusi, emarginati, poveri.E’ il significato che il Vescovo ha sot-tolineato nella sua omelia come tratto specifico e caratteristico del ministero diaconale. Il marito che si lascia rive-stire dalla sua sposa addita la priorità della pastorale: da soli non si va lon-tano, si arranca, ci si sente impoveriti. Essere rivestiti dal gesto affettuoso e servizievole di una donna evidenzia la gioia e la fatica della costanza nell’edu-care. Questa è la Chiesa, questa è la via per educare: saper ricevere, prima an-cora di dare o insegnare.Ora i nuovi diaconi avranno il compito di “ricordare” con la loro vita e il loro impegno che il servizio è la caratteri-stica fondamentale della Chiesa come lo fu, e lo è, di Gesù Cristo che “non è venuto per essere servito, ma per ser-vire”.

don Luciano Guerri

Diocesi Domenica 21 novembre l’ordinazione di tre nuovi diaconi permanenti

La stola del servizio

Il luogo fondamentale dell’esperienza cristiana è la parrocchia. Noi appar-

teniamo alla Chiesa attraverso l’appar-tenenza alla parrocchia. Perciò è im-portante che tutti i fedeli maturino il “gusto” di appartenere alla parrocchia e di scoprire che la parrocchia non è una “agenzia di servizi religiosi”, ma una “fa-miglia di famiglie”. E’ importante che i sacerdoti continuino l’opera di coinvol-gimento responsabile e attivo dei laici e a valorizzare la collaborazione delle famiglie e degli operatori pastorali, per far crescere le parrocchie come luoghi di comunione e di partecipazione, per costruire parrocchie unite, accoglienti, dove si favorisce la conoscenza recipro-ca e la partecipazione attiva e respon-sabile. E’ importante che la comunità ecclesiale valorizzi il “ministero di co-munione” delle famiglie e assuma quello stile familiare che privilegia l’attenzione alle persone, la comunicazione recipro-ca, le relazioni interpersonali, prima che l’azione. Valorizzi le famiglie per

costruire una rete di relazioni fraterne e solidali fra tutte le famiglie e le perso-ne sole, soprattutto quelle in difficoltà, per farle uscire dall’isolamento e dalla solitudine in cui spesso si trovano. Af-fianchi le coppie di fidanzati e gli sposi giovani con coppie-sposi “accompagna-trici”; costituisca gruppi di sposi e li affi-di alla guida di una coppia “matura”.Il primo compito degli operatori pasto-rali è quello di collaborare insieme per “edificare la comunità”, per far cresce-re la parrocchia come “casa e scuola di comunione”, come luogo di partecipa-zione in vista della missione, aperta alla collaborazione con le parrocchie vicine e con le istituzioni civili presenti sul ter-ritorio.E’ importante lavorare uniti, non ognuno per conto suo; gareggiare nello stimarsi a vicenda, non a criticarsi; ope-rare in comunione con il parroco, ga-rante dell’unità nella parrocchia. Ci possiamo domandare: come fanno le parrocchie ad annunciare Gesù Cri-sto ai giovani e agli adulti da sole, in

una società secolarizzata, che offre loro molteplici proposte alternative? Come possono formare cristiani adulti nella fede e operatori pastorali da sole? Come possono discernere e sostenere voca-zioni al sacerdozio e alla vita consacrata da sole? Molte parrocchie sono piccole; alcune non hanno più il parroco resi-dente in loco; i presbiteri stanno invec-chiando e diminuendo di numero; la se-colarizzazione sta riducendo il numero dei praticanti, soprattutto tra i giovani e gli adulti giovani; molti cristiani stanno smarrendo il senso dell’appartenenza ecclesiale. È necessario che le parroc-chie della stessa zona o vicaria facciano insieme, in forma stabile, molte attività pastorali che finora ognuna faceva per conto suo. Analogamente occorre che le parrocchie valorizzino la collabora-zione offerta dalle diverse associazioni e movimenti ecclesiali e che quest’ultime sappiano collaborare con le parrocchie.

don Paolo Gasperini

Diocesi I tanti perché della ‘pastorale di comunione’ nelle parrocchie

La famiglia di famiglie

in agendaLA SETTIMANA DEL VESCOVO

Giovedì 25 novembreGiornata Ex-alunni del Seminario (Medaglia Miracolosa)Venerdì 26 novembreOre 18.00 S.Messa per “adoratori” alle BenedettineSabato 27 novembreOre 9.30: Riunione Ufficio Amministrativo DiocesanoOre 18.00: “Social Caritas” con Mons.D’Ercole al GabbianoOre 21.00: Veglia in Cattedrale per la vita nascenteDomenica 28 novembreOre 11.00: S.Messa per Carabinieri ad Arcevia Lunedì 29 novembreVisita a SacerdotiMartedì 30 novembreOre 16.00: Inaugurazione Anno accademico ITM ad AnconaOre 21.00: Conferenza Prof.Zamagni alla Chiesa dei CancelliMercoledì 1 dicembreOre 21.00: Corso formazione al DiaconatoGiovedì 2 dicembreOre 9.45: Incontro Sacerdoti giovani in SeminarioOre 17.30: Inaugurazione Centro Diurno “Il Casolare”Venerdì 3 dicembreOre 21.00: Anniversario Centro “San Gregorio” a OstraSabato 4 dicembreOre 9.30: S.Messa per Vigili del Fuoco e Marina MilitareOre 11.00: S.Messa a BarbaraOre 19.30: S.Messa per “Genitori – Testimoni di speranza”Domenica 5 dicembreOre 12.00: S.Messa per Sinodali a Loreto

da sinistra: Marco Filonzi, Vittorio Luzietti, Vittorio Manoni, Giuseppe Vita, il Vescovo,

Giovanni Di Ventura, Fabrizio Leonardi, Bernardino Di Sarra, Giancarlo Girolimini

Page 7: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

Passiamo gran parte della nostra vita a progettare.A lungo e breve termine, ma siamo in continua ricerca di quel disegno che renderà la nostra

vita unica e ci realizzerà come persone.Il bello del progettare è che non è mai fine a se stesso, o almeno non dovrebbe essere così: si progetta perché riusciamo ad esprimere al meglio le nostre capacità e le nostre relazioni tenendo sempre conto dell’altro, colui che incontreremo lungo la strada.Ed è qui che si gioca tutto: imparare a progettare insieme, lavorare in gruppo, sviluppare obiettivi che possano essere condivisibili da tanti.Così lavora anche la pastorale giovanile, tante menti che regolarmente si riuniscono per costruire progetti organici e proporre esperienze.Ecco il secondo passo: passare contenuti che si sono vissuti e di cui si è gustata la bellezza ad altre persone che li recepiranno ognuno secondo la propria sensibilità.È un lavoro che richiede tempo e capacità, ma soprattutto fantasia e volontà di sognare, mirando in alto ma offrendo esperienze che siano concretamente legate alla vita quotidiana.L’ultimo evento nato da questa progettazione è l’Assemblea sinodale dei giovani, svoltasi qualche giorno fa: dall’ultima giornata del pellegrinaggio diocesano e dal voto dei propri amici, i giovani rappresentanti della nostra Diocesi si sono riuniti e hanno offerto la dimostrazione, sul campo, che è necessario condividere e confrontarsi per pensare una Chiesa più a misura di giovane, con la varietà dei punti di vista e delle aspettative.Aspettando i frutti che deriveranno dal lavoro che si snoderà da qui in poi, si continuano a sfornare idee e sogni, che sono il motore di ogni cosa bella a cui si aspira.In questo numero sono presenti una carrellata di progetti, personali, come quelli di chi studia e a piccoli passi si avvicina al lavoro e quelli proposti dal Comune, che si prende a cuore i giovani della nostra città, perché ognuno abbia la possibilità di pensare il suo futuro ed esprimere al massimo le sue capacità.

Francesca Vici

“Facciamoci santi, così dopo essere stati insieme sulla terra, staremo per sempre insieme in Paradiso”. È una frase di Padre Pio che ho letto una volta e che, da quel momento, mi è sempre rimasta nel cuore. Una frase direi quasi disarmante nella sua semplicità ed efficacia, una frase che, nello stesso tempo, fa guardare in alto al cielo e qui in basso sulla terra, al fratello che si ha accanto. Una frase che mi richiama alla mente l’essere Chiesa. Già, perché quando sperimentiamo lo stare insieme nella gratuità, nell’accoglienza e nella condivisione sia all’interno delle nostre comunità parrocchiali che all’interno delle diverse realtà ecclesiali di cui facciamo parte, non possiamo non pensare alla gioia ancora più grande di quando un giorno, veramente, saremo insieme in Paradiso. Ed è questa la meta e la speranza che ci devono smuovere nel nostro fare, nel nostro servire e impegnarci come Chiesa per gli altri. Una meta grande che toglie qualsiasi paura di mettersi in gioco e un essere all’unisono che dona bellezza al proprio fare: penso che siano stati proprio questi i due ingredienti assaporati all’assemblea giovani.Sabato 6 novembre al teatro del Portone si

ne

ws

è svolta la prima assemblea. È composta da giovani provenienti da tutta la diocesi: abbiamo rappresentanti per ogni vicaria eletti durante il pellegrinaggio giovani di settembre, poi sono rappresentate le associazioni e i movimenti presenti in diocesi e, infine, sono stati chiamati a farne parte anche i sinodali giovani. La loro presenza è un segno bello di continuità fra questa piccola assemblea e il cammino del sinodo. L’assemblea giovani è una realtà semplice di comunione, in continuità con ciò che abbiamo vissuto durante il pellegrinaggio. Lo scopo del nostro incontrarci è quello di riflettere e confrontarci, in sintonia con tutte le altre realtà, sullo strumento di lavoro che la segreteria del sinodo ha elaborato e consegnato nelle mani dei sinodali il 23 ottobre. Insomma, un mettere mano come giovani alla realtà della nostra Chiesa, un invito ad aprirci alle proposte e ai desideri che abbiamo e che vorremmo costruire. All’incontro ha partecipato anche il nostro Vescovo che ha mostrato di aver preso a cuore questo piccolo cammino che come giovani abbiamo cominciato. Ci ha aiutato un po’ ad aprire gli occhi su quello che è la Chiesa, invitandoci ad impegnarci per essa e ad amarla. Al di là degli obbiettivi pratici

che con l’assemblea ci siamo prefissati, penso che sia già un grande dono il ritrovarsi insieme e sperimentare, così, la ricchezza della diversità: diversità di cammini, di storie, di idee, ma diversità che si incontrano nel lavorare insieme, nello scambio di idee, nel guardare tutti nella stessa direzione.Vivremo altri tre incontri, da qui fino a febbraio e cercheremo di elaborare un contributo scritto da far giungere alla segreteria del sinodo, insieme a tutte le altre proposte che giungeranno dai vari gruppi della diocesi. Un piccolo segno di come anche noi giovani non solo abbiamo qualcosa da dire, ma siamo pronti ad impegnarci affinché quello che desideriamo per la nostra Chiesa si realizzi e prenda forma. E allora diamoci da fare, ma che non sia un fare fine a se stesso, ma un servire con amore la nostra Chiesa perché diventi sempre più ad immagine Sua. E diamoci da fare insieme, come insieme entreremo, un giorno, in Paradiso.

Maria Savini

BU NENOTIZIEUn reality alternativo quello che propone Boing, la rete di cartoni animati pay per view:Cinque ragazzi fra i 15 e i 18 anni sulle orme del Vangelo in Terrasanta, fra Israele e Palestina, seguiti passo passo dalle telecamere. l programma vuole trasmettere un’esperienza vera di ragazzi veri, anzi è un antireality show Ogni tappa del percorso è legata alla lettura di un episodio del Nuovo Testamento fatta dagli stessi ragazzi. Gli adolescenti sono molto più profondi di quanto pensiamo».

Refunite.org è il primo social network dedicato al ricongiungimento familiare dei rifugiati. Nasce quando i fondatori, due giovani danesi, hanno aiutato un giovane profugo afgano in fuga da Kabul a ritrovare la sua famiglia. I mezzi disponibili ai tempi (cinque anni fa) erano limitati e, nella maggior parte dei casi, non consentivano di trarre informazioni sufficienti a rintracciare i parenti dispersi. Di qui l’idea di creare un database globale sul web a cui i rifugiati possono collegarsi gratuitamente per cercare i propri cari o inserire informazioni personali con cui essere ritrovati. Nel 2005 nasce così.

Page 8: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

Mensile della Pastorale Giovanile - novembre 2010

SPAZIO UNIVERSITÀ

UN TEMPO PER IMPARARE A PROGETTARE

Mancano solo sei giorni alla mia laurea. La maggior parte dei lavori è stata portata a termine, mancano le ultime cose: la settimana prossima sarò “Dottoressa”. Pensare di essere arrivata a questo traguardo fa ancora strano

in quanto è stato sempre un momento che ho visto accadere ai miei amici, e che sentivo molto lontano. Ora che, invece, tocca a me, mi rendo conto di quanto sia cruciale. La laurea in questione è quella triennale, che per quanto mi riguarda ha comunque una valenza di passaggio. Al contrario di tanti miei compagni di corso, che il giorno dopo della

proclamazione sono in copisteria a fotocopiare dispense per il prossimo esame, io ho deciso di intraprendere una Magistrale in un diverso Ateneo. Da Macerata a Bologna. Da Filologia italiana a Discipline dello Spettacolo. Questa scelta è maturata piano nel tempo, in particolare nel momento in cui ho scelto l’argomento della tesi. Scrivere il frutto di una tua ricerca è tempo di produzione, e di meditazione propria. Avere un’intuizione su ciò che ti piacerebbe

approfondire e poi verificarla con il tempo e la fatica: forma sia lo studente che la persona. Per quanto riguarda me, la scelta della tesi si è basata sul gusto provato a studiare certi esami, mentre la scelta dell’argomento, da una passione mia personale. Il risultato è stata una tesi di laurea in Storia del Teatro e dello Spettacolo dal titolo Rock on the stage. Il musical moderno e la sua evoluzione nelle opere di Andrei Lloyd Webber. Premetto: di musical a quel tempo, ne sapevo meno di zero. Ma “fare la tesi” significa anche fare incontri con persone che mai ti aspetteresti siano così utili. Se si ha un occhio e un orecchio attenti, vigili e curiosi, gli indizi nella vita ci sono. Così, piano piano, tutto rientra all’interno di un progetto più grande, e vedi che, se è quella la tua strada, tutti gli ostacoli ti si appianano, fornendoti il coraggio e l’entusiasmo necessario per cominciare una nuova avventura.

Caterina Mancinelli

La ricerca: progetti per l’uomo.Da poco più di due mesi mi trovo a vivere un’esperienza lavorativa nel dipartimento di Energetica della facoltà di Ingegneria ad Ancona. Tra i vari campi di ricerca di cui si occupa il professore a cui faccio riferimento, mi trovo a seguire in particolare un progetto europeo che invita i comuni aderenti a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 20% entro il 2020. Alcuni comuni marchigiani che vogliono aderire al programma, hanno chiesto all’Università un supporto tecnico. Il nostro compito è quindi quello di pensare, insieme con loro, delle azioni concrete che possano rendere le nostre città più vivibili, più belle, più rispettose e più amanti del creato che ci circonda.Questo obiettivo è sicuramente stimolante e mi spinge ad impegnarmi per progettare, insieme alle realtà locali, dei suggerimenti per rendere la città più sostenibile per l’ambiente, ma anche per stimolare dei comportamenti virtuosi da parte dei cittadini, perché tutti siamo chiamati in prima persona a fare il possibile perché l’ambiente in cui viviamo sia custodito e protetto.Nella realtà dell’università ho trovato persone che amano la ricerca, che sono felici e si sentono realizzate nel poter progettare delle soluzioni che migliorino la nostra vita quotidiana, ma che

Il promotore al mese del Punto Giovane innanzitutto confida molto nel mese e custodisce questa esperienza nel suo cuore come un tesoro molto importante per sé e per i fratelli che sono con lui; pensa inoltre che questa esperienza stia al cuore della pastorale giovanile della stessa diocesi, perché fa incontrare molti giovani di età diverse e provenienti da realtà diverse sia di servizio che aggregative all’interno della nostra Chiesa.Il promotore cerca di essere, insieme al sacerdote, un umile accompagnatore spirituale, un angelo custode silenzioso per coloro che camminano al mese insieme a lui, un amico che attende sinceramente e con pazienza, che sa

ascoltare e accogliere i dubbi e le domande che un fratello gli vorrà fare e quindi ha come motivo di fondo della sua presenza quello di aprirsi alla relazione con l’a(A)ltro e grazie a questo di fare comunione.In questo senso la comunione e la gioia dello stare insieme non trovano la loro fonte principale nel semplice fatto che si condivide con i fratelli la propria giornata, perché questo non basterebbe a noi che viviamo questa esperienza.Il promotore cerca di far riconoscere a se stesso ed agli altri che al centro di tutto (come ci ricorda la canzone di Fabi, a noi cara) c’è Cristo, ritrovato nella sua presenza viva prima di tutto nella cappellina del nostro appartamento e poi

PORTARE NEL CUORE UN’ESPERIENZA: IL PROMOTORE NELLA COMUNITÀ

nei volti, illuminati dalla grazia, dei nostri fratelli.Egli infine è custode di tanti piccoli gesti e nascoste attenzioni, che spesso si maturano dopo aver vissuto molte volte l’esperienza del Punto Giovane, per un certo verso simili alle attenzioni che un fratello maggiore riconosce nel vivere insieme al suo fratello più piccolo e che quindi più che da una regola gli sono dettate dal cuore.Egli però, non è superiore agli altri perché ha già fatto altre volte l’esperienza del mese; infatticammina, fatica e si stanca come i suoi compagni di viaggio, ma allo stesso tempo, è custode diun tesoro nascosto che gli da la forza di farsi ultimo e di mettersi al servizio: ha trovato che

nell’amicizia coi fratelli c’è un Terzo che da luce alle relazioni e sapore al vivere quotidiano: il volto di Cristo che ha riempito il suo vuoto.Non ultimo come importanza, il mese è sicuramente anche per il promotore un momento molto importante dal punto di vista spirituale, un momento per approfondire ancora, grazie anche a letture più approfondite da fare durante il mese, il proprio cammino di fede, di comunione con Dio e soprattutto il suo ruolo attivo all’interno della Chiesa (sia in senso diocesano che come corpo di Cristo) affinché la luce che egli può portare nel mondo sia quella di Cristo stesso.

Fabrizio Bartoli

Era l’inverno 2005 quando durante una cena mi venne presentata la “settimana di convivenza” per studenti. La prima esperienza? Classe V tecnologico, quasi tutti maggiorenni, classe particolarmente impegnativa per l’alto ardire con cui affrontavano le lezioni di religione. Contestatori? Magari! Semplicemente ritenevano vani gli argomenti perché il vero sapere a loro dire era solo quello connotato di dimensione scientifica, quello che poteva essere dimostrato, il resto: favole per bambini. La “favola per bambini” si trasformò in un “postulato scientifico” non dimostrabile ma reale: come da un terreno oscuro ma brulicante di vita nascevano parole che valevano, che dicevano il giusto, che generavano libertà, che disonoravano il male diffuso, che contenevano una gran forza d’animo. Ritornati alla normalità scolastica pensai: “Questa esperienza da Monte Tabor rimane nell’ultimo piano del Seminario”. Invece, come capita nei mondiali al 90° minuto del 2 tempo (era per loro l’ultimo inverno liceale) l’esito della partita si capovolse: durante l’ora di religione le dimensioni culturalmente inesplorate presero corpo nella parola, nel confronto di significati non definibili e afferrabili ma cercati, evocati attraverso la dimensione della ragionevolezza che ogni studente porta in sé a prescindere da un’appartenenza religiosa. “Finalmente!-pensai- Iniziamo a ragionare per complessità e non solo per prove e errori!” Ma la meraviglia delle meraviglie fu quella di vedere che un gruppo classe unito dal solo obbligo

allo stesso tempo siano sostenibili con l’ambiente che ci circonda. Questo mi ha dato molta fiducia e, anche se io ancora non riesco ad assaporare tutta questa passione, sono contento di vedere che ci sono persone che vivono il proprio lavoro per il bene dell’uomo.In fondo come ci ricorda Giovanni Paolo II: “L’uomo, mediante il lavoro, deve procurarsi il pane quotidiano e contribuire al continuo progresso delle scienze e della tecnica, e soprattutto all’incessante elevazione culturale e morale della società, in cui vive in comunità con i propri fratelli.”È questo monito che mi accompagna sempre da quando ho iniziato a lavorare, sapendo bene che il mio mestiere, oltre ad essere la realizzazione di un cammino di studi e la possibilità di adoperarsi per un mondo migliore, è anche di aiuto materiale e concreto per la realizzazione di un progetto ben più grande al quale penso che Dio mi chiama per vivere in pienezza: la famiglia.

Giovanni Ciriachi

IL PUNTO GIOVANE

Quando la tesi è qualcosa di più di una semplice “ricerca”, ma è esempio di come nella vita ogni progetto comporta intuizioni, indizi, lavoro, fatica, ma anche gioia e gratitudine

Ci sono occasioni in cui è possibile scorgere nei tanti anni di studio qualcosa in più di una realizzazione personale: la possibilità di essere parte di un progetto più grande per le città

scolastico si era trasformato in un gruppo di amici, da lontani e diffidenti si fecero tra loro vicini e prossimi. Da allora non ricordo il numero di classi che hanno aderito, so solo che il passa parola della “Convivenza” tra gli studenti ogni inizio d’anno scolastico mi interpella su tempi e modi e mi obbliga a dare una risposta che va nella direzione di soddisfare la loro sete di stare insieme, il loro desiderio di vivere, raccontarsi. Da parte mia va nella direzione di introdurli in quell’Esperienza Spirituale (ed è per questo che la sostengo particolarmente) che supera ogni loro desiderio e anche ogni nostro dire.Colgo l’occasione per esprimere il mio personale GRAZIE sia ai promotori che agli esecutori di questa esperienza perché sono testimone che la “Settimana di Convivenza” contribuisce a infondere nell’adolescente la Fede nell’identità umana e spirituale, ad aprire orizzonti di Speranza verso scelte future, a comprendere che l’Amore è vera anima della vita. Così la Verità si serve di questa breve “Settimana di Convivenza” per introdursi e abitare nel cuore di un giovane, e poi lasciare che la Verità stessa operi per strade più stabili e sicure che neanche noi adulti immaginiamo. E tutto questo Grazie a Dio che nella sua opera educativa si serve di noi ma è così bravo da non far dipendere tutto da noi!

Roberta Ademi

SETTIMANE DI CONDIVISIONE

Page 9: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

PresentatiCiao, sono Fabrizio Bartoli, ho 25 anni.Mi sono laureato in “Cooperazione internazionale”a Urbino e attualmente lavoro saltuariamente in attesa di trovare un impiego più stabile.Raccontaci come, dove e perchè è nato il progetto “Sballo positivo”, l’idea di fondo e gli obiettivi.“Il progetto “Sballo positivo” è nato a maggio scorso; finanziato dalla Regione Marche in collaborazione con il Comune di Senigallia, la Polizia municipale e un gruppo di giovani volontari che, dopo un breve corso di formazione come

“operatori culturali”, si sono fatti promotori di questa iniziativa.È un progetto rivolto ai giovani della città con l’idea di offrire un’alternativa allo “sballo” provocato dall’uso dell’alcool e delle sostanza stupefacenti, creando spazi di dialogo e di incontro attraverso cui i giovani possano esprimere le loro richieste e la loro creatività, sviluppando le relazioni con gli altri e sfruttando i luoghi che il Comune offre per organizzare momenti di festa, di cultura e di espressione.”“Questo progetto,” spiega Fabrizio, “vuole far diventare i giovani protagonisti del luogo

che abitano, la città, affinché possano trovare luoghi in cui poter esprimere le loro attività o proporre al Comune di sviluppare strutture che li promuovano.”Concretamente, come si è mosso il progetto in questo primo mezzo anno di vita?“Durante il periodo estivo siamo andati nei luoghi di ritrovo della nostra città durante alcune manifestazioni, “Festa della musica”, “ Festa della birra” e “Destate la festa” e abbiamo intervistato una serie di giovani per avere un “campione” qualitativo di cosa chiedono i ragazzi alla nostra città e delle mancanze che sentono. Queste interviste ci sono servite in primo luogo per promuovere “Sballo positivo” e renderlo visibile ai diretti interessati e ci serviranno, nell’immediato futuro, per realizzare una serie di incontri ed eventi che rispondano alle esigenze che abbiamo ascoltato, in alternativa alle serate da “sballo” che spesso caratterizzano i soliti sabati sera nei locali.Il primo evento è in cantiere, previsto per dicembre e sarà il primo frutto di questo progetto.”Perché un giovane come te sceglie di impegnarsi e di

Esistono molti proverbi e modi di dire che ci mettono in guardia sui “pericoli” connessi ai sogni, in quanto frutto della nostra fantasia (e quindi non reali) e certamente meno idilliaci della realtà stessa che non sempre ci soddisfa e ci realizza. In una società molto materiale come quella in cui viviamo, invece, la dimensione del sogno, del pensiero e dell’immaginazione troppo spesso tende (o è costretta) a mettersi da una parte a vantaggio di quella più pratica, operativa e produttiva, assai più lodata perché facilmente visibile e percettibile. L’uomo, in quanto creato come essere dotato di pensiero e di particolari abilità manuali, deve essere educato sin dalle prime fasi della sua vita a coniugare queste due dimensioni esistenziali perché solamente chi ha ideali forti ed è capace di sognare qualcosa in grande (e di volerlo realmente) troverà, poi, quella forza interiore necessaria per superare gli ostacoli che via via gli si presenteranno innanzi e concretizzare il suo sogno, qualunque esso sia.Molto spesso, però, l’ambiente dove viviamo non solo non ci aiuta ma ci condiziona, ci limita e ci rende solamente uno tra tanti rendendo scialba la nostra esistenza terrena; se ci chiudiamo ostinatamente in noi stessi senza volgere il nostro pensiero/progetto agli altri e al loro bene, rischiamo sì di soddisfare un nostro sogno (ammesso che da soli ci si riesca) ma non ne avremo mai un tornaconto soddisfacente.Cosa accadrebbe se un domani i giovani, a causa di questo contesto culturale avverso e pessimista, non riuscissero più a sognare in grande o non avessero le risorse per realizzare i loro progetti?

Certamente la condizione umana regredirebbe con evidenti ripercussioni sia sulla conoscenza in senso generale sia sulle normali pratiche quotidiane. Senza investimenti (pubblici e privati) nella ricerca, nelle politiche sociali, nelle politiche di sviluppo e del lavoro, nella scuola pubblica di qualsiasi ordine e grado, nella cultura e, soprattutto, senza la consapevolezza di quanto queste siano fondamentali per la costruzione di un mondo più equo, giusto e sviluppato, il futuro non può che essere portatore di indifferenza, rassegnazione, sopraffazione e cupidigia. Per usare una metafora presa dall’attualità, tutto il nostro essere e il nostro credere crolleranno come la casa dei gladiatori a Pompei; non una ferita superficiale ma una ferita profonda dalla quale non sarà possibile recuperare perché è stata lesa definitivamente la nostra anima, la nostra storia e il nostro futuro.Per evitare questa distruzione fisica e morale, sforziamoci allora di cercare tra le righe dei giornali che leggiamo e tra le voci delle persone che ascoltiamo parlare tutte quelle notizie positive che guardano ad un futuro migliore, sostenibile e possibile che abbia come prerogativa quella di dare ad ogni uomo la possibilità di veder realizzati i propri sogni.

Diego Bossoletti

IN DIALOGO CON

POLITICALLY (UN)CORRECT

mettersi in gioco per altri giovani?“Quello che spinge ad aderire ad un progetto simile è la volontà di dare spazio ai giovani, a noi, che siamo i cittadini e saremo i futuri adulti della nostra città, perché possiamo sentirci partecipi di una cittadinanza attiva, trasmettendo valori di condivisione, equità sociale e aiuto agli ultimi che sono necessari per la vita civile. È bello rendersi portavoce delle richieste dei nostri coetanei e vedere che c’è interesse per acquistare un ruolo attivo nella città.”Dove possiamo trovarvi in giro per Senigallia?“All’iniziativa aderiscono alcuni centri sociali, come il “Bubamara” (la casa gialla dietro il Multisala) e inoltre tutte le informazioni sono disponibili all’ Informagiovani, lo sportello del Comune.Infine, i video delle interviste realizzate questa estate le trovate sul sito del Comune di Senigallia, insieme agli ultimi aggiornamenti relativi alle iniziative del progetto.”Ringraziando Fabrizio per le informazioni, vi aspettiamo al primo evento previsto per dicembre, tenetevi aggiornati e “sballatevi positivamente”!

“Carissimi, l’Azione Cattolica tutta è oggi felice per la straordinarietà di questo momento […]”.È così che il presidente dell’Associazione, Franco Miano, ci ha salutati e accolti Sabato 30 Ottobre in Piazza S. Pietro per il tanto sospirato evento: C’è di +!Erano mesi e mesi che l’evento era in cantiere ma forse fino a quel giorno, più che altro le preoccupazioni e le responsabilità, che soprattutto noi più grandi sentivamo nei confronti dei più piccoli l’avevano fatta da padroni. C’era un’intera giornata che ci aspettava e gli spostamenti da un luogo all’altro, la grande affluenza prevista non potevano far altro che spaventare anche il più temerario degli educatori. Con un po’ di ansia siamo però partiti a bordo di 8 pullman per un totale di più di 400 persone alla volta di Roma alle 2.30 del mattino. Una volta arrivati abbiamo dovuto aspettare l’apertura dei cancelli e i primi disagi iniziavano a farsi avanti: i bagni che non c’erano, la fame che cresceva e i più piccoli che si lamentavano. Abbiamo così iniziato a cantare, a scaldarci tra noi e ad assaporare il bello di vedere arrivare tante altre diocesi anche molto più lontane della nostra. Piano piano Via della Conciliazione si è trasformata in un fiume di persone che confluiva in un altrettanto straripante mare, quello rappresentato da Piazza San Pietro. Una volta aperti i cancelli ci siamo ritrovati accolti da musiche e cori che accompagnavano il sorgere del sole. Sin da subito una consapevolezza ci ha pervasi: eravamo tanti, tantissimi, accorsi da tutti Italia per un’unica ragione.“Quale?” ci si potrebbe chiedere? Facile: la voglia di stare insieme a testimoniare una presenza viva, quella di Gesù in mezzo a noi.Alcuni hanno avuto l’immenso dono di vedere sventolare una miriade indescrivibile di fazzoletti colorati dal sagrato, qualcuno ha cantato e ballato affiancato dai ragazzi che gli sono stati affidati, altri si sono lasciati interrogare dalle provocazioni lanciate dalle personalità di spicco presenti, come il cardinale presidente della Cei, Angelo Bagnasco, l’assistente generale di Ac, monsignor Domenico Sigalini e l’immancabile Santo Padre Benedetto XVI.Ma sono sicura del fatto che tutti hanno sperimentato un’emozione forte nel cuore,

quella di un Amore più grande che ci è stato donato gratuitamente. Siamo stati chiamati a questo evento per “dare luce a questo mondo” come recita la canzone tema dell’evento, proprio perché la peculiarità di noi giovani è quella di sognare, di guardare lontano e credere nel cambiamento, credere nel bene comune e nel suo raggiungimento.

Valeria Vici e Donia Soltana

SA

NN

O C

HE

C’È

DI

+

Ricerca di psicoterapia pastorale sulle immagini demoniache di Dio

Perché qualcuno molto lontano da Dio o che si professa ateo spesso proviene da una famiglia molto religiosa? Questo e molte altre cose dipendono dall’immagine che abbiamo di Dio, essa influisce fortemente su come noi viviamo il nostro rapporto con Lui.L’immagine che ognuno si fa di Dio è la responsabile di distorsioni religiose, abusi e addirittura dell’ateismo. Niente di nuovo, il libro della Genesi, già diversi millenni fa, aveva inquadrato il problema: alla base di ogni peccato c’è una falsa immagine di Dio.L’autore a cui mi rifaccio, di cui accenno in sintesi il contenuto del libro e da cui prende il nome questo articolo è Karl Frielingsdorf, gesuita e psicoterapeuta tedesco che ha messo su carta molta della sua trentennale esperienza di prete e accompagnatore terapeutico.Frielingsdorf dice: “l’influsso dei genitori sulla formazione dell’immagine di Dio sta in primo piano: il rapporto genitori-figlio si traduce in pratica nel rapporto con Dio. Oltre all’influsso dei genitori, vengono annoverati i rapporti con altre importanti figure (nonni, maestre d’asilo, insegnanti di religione) e con gruppi di relazione”.C’è una “posizione chiave” che ognuno assume nella propria vita, che svolge un ruolo importantissimo nella formazione delle immagini inconsce di Dio. “La posizione chiave è l’atteggiamento fondamentale, inconscio ed emozionale di fronte alla vita, che nelle prime fasi dell’esistenza è originata in ogni persona dai messaggi positivi e negativi della madre e del padre”. Uno studio di vasta portata sui “figli indesiderati” afferma che la posizione chiave già inizia a prendere forma nella fase prenatale.

“Nella prima infanzia, in contemporanea con la formazione della posizione chiave – continua l’autore – si forma anche l’immagine demoniaca di Dio, che nel suo sorgere e svilupparsi è in stretto rapporto con l’immagine di Dio genitoriale”. Per esempio un ateo convinto con una famiglia molto credente alle spalle che non fa neanche battezzare i figli, potrebbe, così facendo, farla inconsciamente pagare ai genitori. Il problema nasce quando una delle immagini di Dio offerte dalla Bibbia, soprattutto nell’A.T., diviene l’unica. In vita mai riusciremo a “pensare Dio” così com’è; la nostra natura fallibile ci impedisce di staccarci perfettamente dalle precomprensioni, rimane comunque possibile un cammino di purificazione.L’autore presenta una lunga carrellata di persone che grazie al suo aiuto e alla Grazia di Dio, sono riusciti a modificare la loro posizione chiave e la conseguente immagine demoniaca di Dio.Molte le immagine demoniche di Dio, le più frequenti sono: Dio giudice che punisce, Dio della morte, Dio contabile, Dio dell’efficienza, Dio truffatore, Dio tiranno, Dio sesso; tutte queste immagini di Dio sono legate all’immagine del Dio giudice che punisce, che mette alla prova gli uomini e li castiga per i loro peccati, con ogni genere di sofferenze oggi e nell’aldilà.L’autore sottolinea più volte che la Grazia di Dio perfeziona la natura dell’uomo, certo Dio è libero con un gesto straordinario di farlo guarire in ogni momento, ma questo non ci deve deresponsabilizzare; siamo noi i primi ad avere il compito lasciarci liberare da Dio anche contribuendo fattivamente alla nostra liberazione che senza Dio non può esserci ma neanche senza l’uomo.

Paolo Vagni

RIEMPI IL VUOTO QUELLI CHE...

Page 10: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

SORRIDENDO...“Come si pesca un pesce che

dorme?Con la sonno...lenza!!”

HANNO COLLABORATO Caterina Mancinelli, Giovanni Ciriachi, Roberta Ademi,Fabrizio Bartoli, Paolo Vagni, Valeria Vici, Donia Soltana, don Davide Barazzoni, don Matteo Pettinari, Nicola Spadoni Santinelli, Diego Bossoletti, Letizia Prezzemoli, Chiara Canonici, Maria Savini, Francesca Vici

“RADICATI E FONDATI IN CRISTO, SALDI NELLA FEDE”: IN CAMMINO VERSO LA GMG2011

“Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” è questo il tema che il papa Benedetto XVI ha indicato per la prossima GMG di Madrid 2011, appuntamento verso il quale anche noi giovani di Senigallia abbiamo iniziato a camminare. Sì perché ogni GMG, perché sia vissuta in pienez-za e possa lasciare una traccia significativa nella nostra vita, ha bisogno di preparazione e di un cammino che parte da lontano. Il papa questa volta ci invita ad andare alle radici della nostra fede e di fondare tutta la nostra esistenza in Cri-sto. Questo appello che il successore di Pietro fa a tutti i giovani è mosso dal desiderio suo e di tutta la Chiesa che i giovani possano riscopri-re quella “roccia salda” che è Cristo sulla quale si può davvero costruire una vita bella e piena. Nel luogo dove andremo, Madrid, che nei secoli scorsi era una delle città più ferventi come fede e vissuto ecclesiale, questo riferimento a Cristo

Mi sono rivolto a don Francisco Cañestro, uno dei responsabili generali dell’accoglienza della GMG e attualmente impegnato nella Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Madrid. Venerdì po-meriggio è venuto a trovarmi a casa insieme a Carlos, un giovane della sua parrocchia, e davanti a castagne e un buon vino, oltre che un caffé e qualche dolcetto locale, abbiamo fatto una bella chiacchierata. Eccone i frutti che liberamente vi propongo.

Un dato importante da cui partire è che quest’anno per la prima volta nella storia del-la Spagna è sceso del 50% il numero dei giovani (16-36 anni) che si dichiarano cattolici. Questo nonostante la maggioranza dei giovani della re-gione di Madrid studino in centri di formazione (scuole superiori soprattutto) cattolici. Comun-que è bene distinguere Madrid dal resto della Spagna. Dal punto di vista ecclesiale, l’arcidioce-si di Madrid affronta sfide tutte sue. I giovani si ritrovano in centri universitari che si possono definire autentiche scuole di ateismo e laicismo. Inoltre la situazione sociale ed economica ha la sua influenza: la mobilità per il problema della “vivienda” (casa, appartamento) è grande. Molti non vivono più nel centro che si ritrova con una popolazione dall’età media molto alta. Questo

si è andato progressivamente perdendo. Po-tremmo dire che in tutta la Spagna c’è l’urgenza e il bisogno di un rinnovato slancio della fede cristiana soprattutto nei giovani. Ecco allora che l’invito a radicarsi nella fede e in Cristo viene rivolto a noi giovani italiani e in particolare di Senigallia, per poter essere poi testimoni di spe-ranza per i giovani che incontreremo. Questo, nel tempo che ci separa dall’incontro di Madrid, si potrà fare attraverso tante vie : la cura delle relazioni e delle amicizie, la preghiera sincera e costante, la riscoperta del nostre origini e della vocazione universale alla santità.«In ogni epoca – ci dice papa Benedetto nel suo messaggio - e anche ai nostri giorni, numerosi giovani sentono il profondo desiderio che le re-lazioni tra le persone siano vissute nella verità e nella solidarietà. Molti manifestano l’aspirazione a costruire rapporti autentici di amicizia, a cono-scere il vero amore, a fondare una famiglia unita,

www.senigalliagiovani.it

a raggiungere una stabilità personale e una reale sicurezza, che possano garantire un fu-turo sereno e felice. Si tratta solo di un sogno vuoto che svanisce quando si diventa adulti? No, l’uomo è veramente creato per ciò che è grande, per l’infinito. Il desiderio della vita più grande è un segno del fatto che ci ha creati Lui, che portiamo la sua “impronta”. Allora comprendiamo che è un controsenso preten-dere di eliminare Dio per far vivere l’uomo! Dio è la sorgente della vita; eliminarlo equiva-le a separarsi da questa fonte e, inevitabilmen-te, privarsi della pienezza e della gioia».Si tratta allora in questo tempo di recuperare questa identità profonda, riscoprirci fratelli alla luce del Vangelo e ritrovare il gusto di te-stimoniare la gioia del Signore Risorto in ogni ambiente della nostra vita.

Don Davide Barazzoni

Si riparte anche quest’anno con le attività invernali proposte dal centro sociale “Casa Della Gioventù” di Senigallia, in via Testaferrata 13. Già attive la nuova fornitissima sala della musica e la biblioteca, diamo il via ai corsi e alle iniziative che coinvolgeranno i giovani senigalliesi. Le novità saranno il CORSO BASE DI FOTOGRAFIA, con data di inizio il 16 novembre e il CORSO DI CHITARRA, con data di inizio a Febbraio 2011. Oltre a queste nuove iniziative, riprenderanno anche quelle più partecipate negli anni passati, come l’assistenza gratuita allo studio per ragazzi delle scuole superiori ed il cineforum. E’ già disponibile la tessera con la quale disporrete di sconti ed agevolazioni presso alcuni esercizi commerciali del centro cittadino nonché sulle iniziative promosse dallo staff. Inoltre, la “Casa della Gioventù” di Senigallia offre postazioni internet, biliardino, ping-pong e giochi da tavola. Insomma, un punto di incontro, un posto per studiare in compagnia, per divertirsi o anche solamente per passare un pomeriggio con gli amici, la “Casa della Gioventu’” è aperta dal Lunedì al Venerdì, dalle 15:00 alle 19:00.

Nicola Spadoni Santinelli

DALLA CASA DELLA GIOVENTÙ

“inaugurazione CDG 2010/2011. ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide ”(GPII)

UNA PAROLA

SPAZIO MADRID

ha una grande ricaduta nella vita delle parroc-chie nelle quali è inoltre palpabile notare come sia aumentata notevolmente la percentuale degli immigranti (soprattutto latinoamericani): sono loro a costituire una buona parte della gioventù. Negli ultimi anni (dal 2005 al 2007) l’arcidiocesi ha affrontato la sfida dell’evangelizzazione dei giovani con la “Misión Joven” durante la quale si è proposto ai giovani cristiani di essere evange-lizzatiori dei loro coetanei e dei loro contesti di vita. I frutti? Non sta a noi misurarli, però certa-mente un pò della vergogna di essere discepoli di Gesù è sparita, alcuni giovani hanno trovato il coraggio per scelte di consacrazione particola-

re, in molti è cresciuta la gioia della fede. Essere presenti nei luoghi dove si pensa e progetta il futuro e la formazione è decisivo. La Pastorale Giovanile cerca di farlo promovendo momenti di formazione, preghiera e celebrazione. Si invia materiale per questo tipo di animazione a par-rocchie e movimenti, come adesso in vista della GMG. La sfida è quella di far sperimentare la bellezza della fede e non solo le sue esigenze. In questo senso speriamo molto nella GMG come occasione di evangelizzazione, come momento in cui essere chiesa missionaria capace di mo-strare il suo volto più bello: la sua universalità e cattolicità, la sua giovinezza.

Questa estate abbiamo vissuto un momento molto bello: il pellegrinaggio diocesano a Santia-go. Con la diocesi parteciparono 2.500 giovani; sempre da Madrid ma con altri gruppi circa un migliaio. Davvero sono loro la “fuerza dinamiza-dora” della Chiesa. Il suo presente e futuro più bello. Pensando alla GMG, il nostro arcivesco-vo è entusiasta. Ci appoggia molto. La speranza è che sia una spinta importante per la nuova evangelizzazione. Per una testimonianza ed un annuncio rinnovati capaci di manifestare sempre più la bellezza del Vangelo, l’unica capace di con-quistare i giovani di sempre: di ieri, di oggi e di domani.

Don Matteo Pettinari

Page 11: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

12 25 novembre 2010Cultura

Pezzi facili al BubamaraCome ogni anno, torna la rassegna “Pezzi facili. Aperitivi all’arte”, al Centro di aggregazione giovanile ‘Bubamara’ di Senigallia (via Abbagnano, tra l’Iper Simply e il Cinema mul-tisala Giometti). La rassegna, che si terrà nelle quattro dome-niche di novembre, dalle ore 18 alle 20, è rivolta a persone di tutte le età ed intende far conoscere al pubblico senigalliese realtà culturali locali e nazionali, con un occhio preferenzia-le per il contemporaneo. L’ultimo pomeriggio, il 28 novem-bre, il CAG Bubamara ospiterà la presentazione dell’ultimo libro uscito su Pier Paolo Pasolini, Morire per le idee, del critico letterario Roberto Carnero, edito da Bompiani. Tutti gli eventi sono finanziati dall’Assessorato alle Politiche Gio-vanili del Comune di Senigallia, promossi dall’Associazione Bubamara e organizzati da Lorenzo Franceschini. Informa-zioni: 0717931366, http://cagbubamara.wordpress.com.

La fotografia senigalliese a RomaPer iniziativa dell’Osservatorio della Fotografia della Pro-vincia di Roma, Senigallia e la sua fotografia sono al centro dell’attenzione. La mostra storico-documentaria allestita a Roma, negli spazi espositivi del teatro dei Disoscuri, siti nel complesso di Sant’Andrea al Quirinale, è stata infatti dedi-cata ai percorsi didattici del progetto Giovani Ricercatori di Senso, condotto nel triennio 2008-2010 a Senigallia. Le

fotografie di Nino Migliori e dei suoi allievi in azione sul-le grandi vasche di sviluppo, allestite al secondo piano del Musinf di Senigallia, danno subito al visitatore della mostra romana un’idea del livello di ardite sperimentazioni condot-te da questo grande fotografo. Attirano subito anche l’inte-resse intorno al progetto didattico senigalliese, che è stato frequentato da tanti giovani fotografi italiani e stranieri. Il percorso espositivo, inoltre, spiega l’ampiezza dell’esperien-za didattica di Senigallia, che ha impegnato le firme più au-torevoli della fotografia italiana del Novecento, da Berengo Gardin allo stesso Migliori, a Branzi, Scianna, Chiaramonte, Colombo. Siragusa ed altri.

Cineforum per riflettere sulla vitaCineforum per riflettere insieme sul significato della no-stra Esistenza. La parola esalogia deriva dal greco e signifi-ca ‘opera in sei parti’. Questa opera è composta di sei film, il cui scopo è riflettere e discutere insieme sul significato della nostra esistenza. Luogo di svolgimento: Casale dell’associa-zione ‘Primavera’ in via Camposanto vecchio. Orario: tutti i lunedì alle 21.00 per 7 lunedì di fila a partire da lunedì 29 novembre. Modalità : sono previsti 7 cineforum con anima-tori l’insegnante Roberto Santini e don Paolo Campolucci, ospite lo psicologo e scrittore Gianluca Antoni. Per informa-zioni: associazione ‘Primavera’, 0717931666, email: [email protected]. - www.primaveraonlussena.it

La realtà dell’apparenzaLa rassegna “L’incredibile realtà dell’apparenza”, a cura di Roberto Ferretti, prosegue alla ‘Piccola Fenice’ di Senigallia e si conclude il 30 novembre con “Una giornata particolare” (1977), film tra i più belli e compiuti di Ettore Scola. Ro-berto Ferretti, senigagliese, si occupa professionalmente da oltre un decennio di cultura cinematografica. Laureato al Dams e diplomato al Centro sperimentale di cinemato-grafia di Roma, Ferretti è un critico, pubblicista e docente di cinema e semiotica al Centro Sperimentale di Design di Ancona. Ha vinto il premio Pasinetti per la saggistica.

A casa di TopolinoLa festa della musica organizzata da Topolino ha messo in fermento tutti i suoi amici ma soprattutto il pubblico del-la Fenice. E’ stato come previsto un successone l’anteprima europea di sabato alle 19 a Senigallia di Play House Disney Live!, il nuovo spettacolo della Disney che porta in scena le avventure dei personaggi dell’omonimo cartone animato in onda su Disney Channel. E’ stato un tripudio di colori, luci e musica che ha coinvolto dall’inizio alla fine dello spettacolo (da 45 minuti minuti per ciascuno dei due tempi) i piccoli spettatori in platea. Ad aprire lo spettacolo è stata Alessan-dra De Villa, l’unica attrice italiana del cast tutto americano.

persone Fano e le Marche celebrano Valerio Volpini: un convegno, mostre e pubblicazioni per ricordare

Tante voci per parlare di Volpini

Il Premio ‘Senigallia - Io fotoreporter’ entra nelle fasi finali..Giorgio Pego-

li, che ne è il promotore ha annunciato che il premio è stato assegnato a Loren-zo Cicconi Massi. La cerimonia ufficiale di consegna avverrà a Palazzo del Duca nel mese di dicembre. Proprio per met-tere a punto la cerimonia per la giornata conclusiva Giorgio Pegoli ha incontrato il prof. Stefano Schiavoni, che è assesso-re alla cultura del Comune di Senigallia. Nella precedente edizione il Premio era stata assegnato a Eva Frapiccini, autrice del libro “Muri di piombo”, edito da Skira. “ Premiare la Frapiccini, in fase di esordio della manifestazione era stata una scelta assai avveduta e coraggiosa allo stesso tempo, che ha dato subito prestigio na-zionale al Premio Io Fotoreporter” ha commentato Giorgio Pegoli “visto che libro ha poi avuto molto successo e che è stato seguito da molte mostre di foto-grafie in vari musei in Italia e all’estero. “Credo che anche l’attuale scelta di pre-miare Lorenzo Cicconi Massi risulti una scelta opportuna sia a livello giornalistico sia a livello estetico, perché Cicconi Mas-si è un autore preparato e di grande cul-tura, che si è distinto per il suo stile e per la qualità poetica della sua fotografia “ha detto Giorgio Pegoli, aggiungendo anche che “le immagini del giovane fotografo senigalliese sono capaci di comunicare l’avvenimento e, contemporaneamente, il contesto culturale ed emotivo in cui esso si manifesta, in virtù una personalissima sigla linguistica e poetica ”.

ostra La lettura di un testo tratto da Cervantes

Hombres en la Mancha

Il Circolo Culturale Jacques Ma-ritain di Fano organizza il ricor-

do di “Valerio Volpini, letteratura e società”, sabato 27 novembre 2010 ore 9.30/13 nella Sala Verdi del Teatro della Fortuna con il Pa-trocinio del Comune di Fano, della Provincia di Pesaro e Urbino, della Regione Marche, dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, dell’Azione Cattolica diocesana. Sponsor sono la Bcc Credito Coo-perativo di Fano e Valmex. Il pro-gramma prevede il saluto d’aper-tura delle autorità: il vescovo di Fano Mons. Armando Trasarti, il Presidente Vittoriano Solazzi, il Presidente della Provincia Matteo Ricci, l’Assessore Franco Manci-nelli. Presiede e modera i lavori Mons. Giovanni Tonucci, Arcive-scovo di Loreto. Le due relazioni previste sono del prof. Piergiorgio Grassi, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze

Religiose “Italo Mancini” dell’Uni-versità degli Studi di Urbino “Car-lo Bo” e della rivista “Hermeneu-tica”, su Valerio Volpini testimone e interprete di una tormentata stagione culturale e politica, e lo scrittore e critico letterario Pa-squale Maffeo, collaboratore del-l’Osservatore romano e di Avveni-re, su Valerio Volpini nella cultura del Novecento. Gli interventi programmati: avv. Gianfranco Sabbatini, presidente della Fondazione Cassa di Rispar-mio di Pesaro, su La politica come testimonianza: il tempo della Re-sistenza e della Costituzione; prof. Gastone Mosci su Da Scandalo della speranza di Carlo Bo a Vio-lenza Anni ’60 di Valerio Volpini; avv. Giuliano Giuliani, già Sindaco di Fano, su Valerio Volpini per la ricostruzione della città; prof. Fa-bio Ciceroni, già Sindaco di Cori-naldo, su Le Marche tra parola e

immagine. Interventi liberi. Mo-stra d’arte, Omaggio a Valerio Vol-pini alla Saletta Nolfi in via Nolfi (Chiesa San Pietro in Valle). A cura di Gastone Mosci e Raimon-do Rossi. Edizioni d’arte e libri del-lo scrittore, manifesti, documenta-zioni. Opere di Antonio Fontanoni e Raimondo Rossi, la rivista d’arte “Valbona” di Leonardo Castella-ni, 1957-1961, 20 fascicoli in 8°; fotografie di Tano Citeroni, inci-sioni di Mino Maccari, Arnoldo Ciarrocchi, Pericle Fazzini, Remo Brindisi, Arnaldo Battistoni, Rena-to Bruscaglia, Giorgio Bompadre, Alberico Morena, Walter Piacesi.Inaugurazione: Giovedì 25 novem-bre ore 17 fino a Sabato 4 dicem-bre 2010 (orario 17 / 19,30 ogni giorno). Informazioni. Presidente Circolo Maritain Francesco Tor-riani 335.72.21.311.

Gastone Mosci

Il premio ‘Io fotoreporter’ a Lorenzo Cicconi Massi

Quellicheconlavoce, il Centro Culturale ‘Si-

mona Romagnoli’ ed il Co-mune di Ostra presentano domenica 28 novembre, alle ore 18 al Teatro La Vittoria di Ostra, la lettura taetrale di “Hombres en la Mancha” tratto da un testo di Lino Terra liberamente

ispirato a Don Chischiotte della Mancia ed al suo scu-diero Sancho Panza. Let-tura teatrale di Luca Violi-ni e musiche di J.S.Bach.

Info e prenotazioni: Simo-ne Bedini 335.5344558Due “Hombres” soli nel sole della Mancha, due ombre allungate negli in-terminabili tramonti estivi d’una regione impietosa e forte in ogni sua tinta: Don Chisciotte e Sancho Panza.Se Don Chisciotte è solo,

è fiero di esserlo nella sua follia. Cavaliere e scu-diero insieme, sono soli nelle avventure che tale follia pro-duce. Sembrano attendere qual-cos’altro che mai arriverà. Questo è “Hombres de la Mancia”: uno spettacolo bellis-simo, interpre-tato da un solo attore straordi-nario Luca Violi-ni, uno dei pochi speaker italiani in grado di unire le doti di impec-

cabile narratore con quelle di versatile e sapiente atto-re. Il nostro contributo alla ricerca della bellezza.

Giuseppe Olivetti

Dal 22 al 26 novembre si svol-geranno le prime ricognizioni

delle cantine e dei seminterrati del centro storico di Senigallia. Un’in-dagine conoscitiva che fa seguito all’importantissimo scavo archeo-logico che è stato eseguito in que-ste settimane a Senigallia. Durante i lavori di ristrutturazione, eseguiti dalla Società Berta Costruzioni s.r.l. all’interno delle cantine di uno stabile sito in Via Cavallotti, in un punto “strategico” della topografia urbana di Senigallia, sono infatti venute alla luce alcune strutture

riferibili all’impianto urbano della colonia romana.L’attività di ricognizione prevista nei prossimi giorni è un’iniziativa promossa dal Dipartimento di Ar-cheologia dell’Università di Bolo-gna in collaborazione col Comune

di Senigallia (in particolare con l’Ufficio Sviluppo Urbano Sosteni-bile) e con la Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, finalizzata alla redazione di una “Carta del Potenziale Archeologico”.E’ un nuovo strumento per co-noscere quali settori della città conservino i resti di un deposito archeologico (ovviamente solo i se-minterrati che non siano scesi al di sotto di una certa quota potranno restituire informazioni utili) e quali invece hanno del tutto perduto il deposito archeologico (soprattutto

dopo il terremoto degli anni ’30 del Novecento). I dati che deriveranno da queste ricerche serviranno per programmare i futuri interventi, magari da effettuarsi con metodi non in-trusivi (soprattutto georadar e magnetometro, in grado di “vedere” le strutture nascoste sottoterra senza necessaria-mente procedere allo scavo ar-cheologico).Il gruppo di lavoro, coordinato da Giuseppe Lepore del Dipar-

timento di Archeologia dell’Uni-versità di Bologna, prevede anche la partecipazione di dottorandi e studenti della Facoltà di Conserva-zione dei Beni Culturali di Raven-na, cui il Comune ha assicurato il vitto e l’alloggio per tutta la durata dei lavori.

archeologia Ricognizioni dei seminterrati del centro

Le preziose cantine

Page 12: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

25 novembre 2010 13Spettacolo

MUSICA

Senigallia - Un concerto di Musica Barocca sarà eseguito nella chiesa della Croce il 28 novembre 2010. Gli interpreti saranno il soprano senigalliese Daniela Nuzzoli e l’organi-sta Marcello Rossi. L’appuntamento è per le ore 18.00.Ripe - Sabato 4 Dicembre 2010 ore 21.00 Chiesa San Pelle-grino, PiazzaLeopardi, con ingresso libero, concerto “Glo-riosa”, opera del compositore senigalliese Marco Ferretti, lavoro incentrato sulla figura dell’Immacolata Concezione.

EVENTI Ostra Vetere - Giovedì 25 novembre 2010, alle ore 21.15, presso la Sala Multimediale di Palazzo De Pocciantibus a Ostra Vetere, si terrà la presentazione dell’ultimo libro di Luca Rachetta, dal titolo La guerra degli Scipioni.Fano - Dal 22 al 26 novembre prossimi, con ingresso li-bero, pellicole sul tema del pregiudizio e dell’inclusione

sociale. Informazioni: liberamente2002@hotmail. www.li-beramentefano.com. Sala Verde del teatro ‘La Fortuna’.Serra de’ Conti - Dal 26 al 29 novembre prossimi, ‘Festa della cicerchia”, piatti della tradizione marchigiana, nelle oltre venti cantine del centro storico. Musica, folklore e ri-scoperta degli antichi sapori. Ingresso libero.Ancona - Disponibili in prevendita i biglietti per lo spetta-colo “12 ovvero la parola ai giurati” di Reginald Rose, che verrà messo in scena sabato 4 dicembre (ore 21) al Teatro Dorico di Ancona da Claet – gruppo teatrale, per la regia di Diego Ciarloni, in collaborazione con il gruppo di An-cona di Amnesty International. 392 3075270/328 7310369.

MOSTREJesi - “Jesi e il ‘900”. La mostra, inaugurata lunedì 16 ot-tobre nella Chiesa di San Nicolò, sta riscuotendo un gran-de successo, superando già i 5000 visitatori. Dal mercoledì alla Domenica – 17.00 – 20.00. Sabato e Domeniche anche - 9.00 – 13.00.

il taccuin

Il primo libro della nuova collana La-bMedia, dedicata alla comunicazione,

si configura come volume introduttivo e affronta un tema delicato e centrale sia nel dibattito accademico sia in ambito ec-clesiale: quello delle nuove frontiere delle tecniche di comunicazione che aprono nuovi spazi e nuove reti di comunicazione. Il volume prende le mosse dal convegno organizzato dalla Cei nel 2010, Testimo-ni digitali che focalizza l’incidenza degli strumenti tecnici, indispensabili oggi in

tutti i contesti e che nella comunicazione hanno avviato un cambiamento radicale e imprescindibile. Il digitale ha consentito nuove modalità comunicative, producen-do cambiamenti sul modo di fare infor-mazione, sul modo di concepire lo spazio e il tempo, il tempo libero e il tempo di lavoro. È cambiato il modo di socializzare. Si sta configurando una diversa visione sociale dell’uso dei nuovi media, un diver-so processo di socializzazione e quindi di costruzione dell’identità.

Angelo Romeo, “Lo spazio abitato”, pag. 128, euro 10.00, edizioni Paoline

libri �Scenario e tecniche della comunicazione in tempi digitali

la �rete �da �abitare

Anni cinquanta. Era il 1956 quando in corso Matteotti (a casa Marcosignori) si ritrovavano uni-versitari e giovani laureati per studia-re gli autori più noti dell’esistenziali-smo europeo. Da questo ricordo passo a dimostra-re che gli anni cinquanta furono per Senigallia un decennio di rinascita dopo gli affanni del decennio pre-cedente (segnato dalla guerra e do-poguerra).Innanzitutto nel 1952 la nascita dei periodici “La Voce Misena” (rinasci-ta dopo la parentesi del ventennio fascista) e “Il Comune” nel 56: cat-tolica la prima, laico il secondo.Nel 1958 nasce il Premio lette-rario Mario Puccini(durerà una diecina d’anni): notevoli i nomi dei vincitori e dei componenti la giuria. Nel decennio è impor-tante il teatro. La Filodrammatica Beniamino Gigli nel 1950 porta sul palcoscenico del Rossini una commedia di Agatha Christie e nel

1954 nasce, al Circolo La Fenice, il Gad, un gruppo appassionato del teatro: recitano anche in città vi-cine, organizzano incontri con ce-lebri attori italiani. E l’Azienda di Soggiorno, per l’estate di prosa nel 1958, chiama una nota compagnia italiana e ci fa vedere sul prato della Rocca lavori di Bontempelli e Hof-mannsthal. Intanto nella chiesa del Portone sono dipinti il Giudizio Uni-versale e le quattro virtù cardinali.In questi anni cinquanta compare la fotografia di Mario Giacomelli (gli dà preziosi consigli il maestro Cavalli già famoso in Italia): sono i primi acuti del nostro maggior artista del secolo. Ma sono importanti nella cultura della cit-tà i pittori Ciacci, Marinelli, Panni, Ca-saroli e Donati con lo scultore Rossini: essi si muovono autonomamente men-tre in Italia c’è lo scontro tra figurativo e intellettualismo. Per alcuni anni, dal

1954, si dà vita alla Festa del Duca, rie-vocazione storica di costume e momenti folcloristici dell’epoca roveresca. Chiudo-no degnamente questa breve rassegna, le duecento conferenze, tenute negli anni, dagli Amici dell’Arte, sui tanti aspetti del-l’umano sapere.

Elvio Grossi

Spigolature

Cinema multisala Gabbiano www.gabbiano.senigallia.biz - tel. 071.65375

da venerdì 26 novembre

THE KILLER INSIDE MEUn film di Michael Winterbottom. Con Casey Affleck, Kate Hudson, Jessica Alba, Ned Beatty, Elias Koteas. 120’ - Usa 2010

Texas, primi anni ‘50. Lou Ford è il giovane sceriffo di una sperduta contea e, nonostante il salario basso e la prospettiva di una car-riera non esaltante davanti a sé, non si risparmia in favori per la sua comunità. Quando su esplicita richiesta del più importante affarista della zona, Chester Conway, viene incaricato di sfrattare Joyce Lakeland, una prostituta che si intrattiene con il figlio del magnate, Lou si reca a casa della ragazza. Gli schiaffi e gli insulti con cui Joyce accoglie l’ingresso dello sceriffo, risvegliano in lui un’indole aggressiva da tempo sopita che lo porta a percuoterla e possederla brutalmente.Feriali: 21.15. Sabato: 20.30 - 22 30. Domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30

I FIORI DI KIRKUKUn film di Fariborz Kamkari. Con Morjana Alaoui, Ertem Eser, Mohammed Bakri, Mohamed Zouaoui, Maryam Hassouni. 115’ - Italia, Svizzera, Iraq 2010.

Nel 1988 il regime di Saddam Hussein è impegnato in una sistematica decimazione del popolo curdo. Najla, giovane irachena da tempo trasferita in Italia per studiare medicina, fa ritorno a Baghdad con il proposito di ritrovare Sherko, medico curdo rientrato in patria per aiutare le forze ribelli dei pashmerga. Feriali: 21.15. Sabato: 20.30 - 22.30. Domenica: 18.30 - 20.30.

STANNO TUTTI BENEUn film di Kirk Jones, con Robert De Niro, Drew Barrymore, Kate Beckinsale, Sam Rockwell, Lucian Maisel, 99’ , Usa 2009.

Feriali: 21.15. Sabato: 20.30 - 22 30. Domenica: 16.30 - 18.30 - 20.30

senigallia � �A Roncitelli sta per partire il ‘Centro teatrale senigalliese’ di Anzalone

Zanza �e �il �suo �teatro �ribelleFare teatro “ribelle” in una Casa del po-

polo del 1913. E’ quello che accadrà da gennaio a Roncitelli, dove la vecchia casa del popolo, ora circolo Arci, ospiterà il “Centro teatrale senigalliese” (Cts). La paternità dell’idea è di David Anzalone, detto Zanza - autore e attore di teatro nato a Senigallia e divenuto famoso in tutta Italia con lo spet-tacolo “Tagato H” e il libro “Handicappato e carogna” – che lunedì scorso ha preso parte alla trasmissione di RaiTre “Vieni via con me”. Da gennaio, Zanza vestirà anche i pan-ni del direttore artistico e dell’insegnante di teatro. Il suo laboratorio, a cui stanno arri-vando le prime iscrizioni in questi giorni, si intitolerà “Il corpo ribelle – laboratorio per la formazione artigianale dell’attore” e sarà rivolto a tutte le persone dai 15 anni in su: normodotati e disabili, migranti e senigal-liesi, casalinghe, studenti e lavoratori. Tutti mescolati per sperimentare nuove possibili-tà di convivenza, di crescita e “di resistenza”. Punto di partenza del laboratorio è infatti il corpo “che oggi è bruciato – dice Anzalo-ne – dalla tv, da qualsiasi forma di prosti-tuzione e dalle dittature delle mode. Si deve scegliere che farne. Se farlo andare in deca-denza o farlo rinascere. In questa seconda ipotesi, il corpo diventa ribelle perché vuole riappropriarsi di se stesso, non vuole essere una macchina, ma soprattutto non vuole più essere strumento di consumismo”. Dopo 15 anni passati in scena, Anzalone ha maturato una sua pedagogia teatrale che, nel Cts, potrà mettere alla prova. “Mi baso molto su bioenergetica e biomeccani-ca. Della bioenergetica mi interessa il con-cetto dell’esistenza di un’energia vitale del

corpo. Mentre nella biomeccanica la base è la conoscenza meccanica del corpo, cioè di come funziona ogni muscolo. Secondo me, l’attore non deve essere un automa, ma deve sapere come far funzionare il suo corpo per esprimere sentimenti ed emozioni. È come un musicista che non può suonare se non conosce gli accordi. Non mi interessa tan-to la recitazione, quanto il dare strumenti di libertà, dare la grammatica dell’attore. Oggi, invece, si salta questa fase pre-espres-siva per fare subito spettacolo, per attirare la massa”. Insieme al corpo, l’altro fulcro del laboratorio teatrale di Anzalone sarà il concetto del comico. “Un termine prosti-tuito – sostiene – perché oggi il comico e la satira sono strumenti del potere, fanno pubblicità a certi personaggi e si limitano allo sfottò, mancano cioè di tematiche pro-fonde come la diversità, l’immigrazione, la povertà. Vorrei, quindi, riportare l’attenzio-ne sul fatto che il comico deve trasformare la tragedia. Non ci può essere commedia senza tragedia. Ogni allievo, perciò, dovrà tirare fuori la sua tragedia, il proprio imma-ginario. Dovrà fare emergere la sua rabbia, la sua esigenza di dire”. Lo scambio tra tea-tro e paese è però reciproco: se da un alto il Cts usufruirà gratuitamente della struttura del circolo Arci, dall’altro il teatro riporterà persone e interessi in una delle tante pe-riferie da cui spesso si va via. “Gli abitanti di Roncitelli ci hanno aperto il loro paese. Collaborerà con il nostro progetto anche l’Acli e nel tempo possiamo pensare a orga-nizzare dei workshop di 10 giorni in estate dove gli allievi alloggeranno qui nel paese”.

G.T.

Anche a Senigallia arri-va l’evento del momento:

“Stomp”! C’è musica dappertut-to! Venerdì 26, sabato 27 e do-menica 28 novembre, questo brillante, coinvolgente spettaco-lo trasformatosi in vero e pro-prio fenomeno globale in grado di richiamare pubblico in tutto il mondo, entusiasmerà anche la platea del Teatro La Fenice. La stagione unica di teatro - dan-za - musica 2010-2011 di Seni-gallia è realizzata dal Comune, in collaborazione con Amat. La Biglietteria del Teatro La Feni-ce è aperta nei giorni di vener-dì, sabato e domenica dalle ore 17 alle ore 20. Stesso orario sarà osservato il giorno prima di ogni spettacolo e il giorno stesso dello spettacolo dalle ore 17 per gli spettacoli serali e dalle ore 14 per gli spettacoli pomeridiani fino a inizio della messa in sce-na. Informazioni - 335.1776042 o 071.7930842.

Stomp! C’è musica dappertutto

Martedì 23 novembre, presso la Sala delle Conferenze della Biblioteca Comunale Antonelliana si è tenuto l’incontro dal titolo “Lo-renzo Valerio: un politico dimenticato”, con il professor Marco Severini, storico dell’Università di Macerata. È questo il terzo ap-

puntamento del ricco e significativo carnet di iniziative predisposte dall’Amministrazione comunale per onorare la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. E’ stato così ricordato colui che, tra il settembre 1860 e il gennaio 1861, governò il passaggio delle Mar-che dallo Stato pontificio alla compagine piemontese e italiana sia perché di Valerio la toponomastica cittadina si era frettolosamente dimenticata. L’attuale Giunta, guidata da Maurizio Mangialardi, ha deciso nei giorni scorsi di intitolare al patriota, deputato, funzio-nario e giornalista Lorenzo Valerio (Torino, 1810 – Messina, 1865) i giardini di via Tolomeo, l’importante strada che collega, all’altezza del Ciarnin, la provinciale con la circonvallazione delle Saline. Proprio il 23 novembre cade il bicentenario della nascita dell’esponente democratico che diede un determinante contributo all’inserimento di Senigallia – prima sede, per sua volontà, del governo provvisorio marchigiano nel settembre 1860 – e delle Marche all’interno dello Stato nazionale unitario. L’inaugurazione dei giardini Valerio è inve-ce prevista per sabato 11 dicembre alle ore 11.00, con partecipazione delle autorità comunali, di scolaresche e della cittadinanza.

Senigallia e l’Unità d’Italia: un incontro su Lorenzo Valerio

Page 13: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

14 25 novembre 2010sport

VIGOR 0 – CASTELFRETTESE 1

Subire un gol in mischia al 13° e non essere riusciti a ri-baltare il risultato nei successivi minuti di gioco, domi-

nando l’avversario in ogni settore, fa veramente male. Mi-ster Clementi non si dà pace nell’intervista del dopo partita: “Abbiamo giocato la miglior partita in casa di questo cam-pionato. I miei ragazzi sono stati encomiabili per l’impegno, la voglia di rimettere in parità l’incontro. Abbiamo domina-to l’avversario; c’è mancato il tiro risolutore. Le occasioni da gol sono state tante, ma vuoi per l’imprecisione nel tiro, vuoi per l’accorta difesa avversaria, non ci è stato possibile superare il muro messo in atto dalla Castelfrettese. Ai ra-gazzi non si può rimproverare nulla; hanno dato il massimo possibile; sono veramente amareggiato per questo ingiusto risultato”. Noi vogliamo anche aggiungere che l’arbitro non è stato imparziale perché nel finale di partita per ben due volte, su altrettanti tiri diretti in porta, ha lasciato correre due evidenti volontari falli di mano. I rigori erano da decre-tare, ma Pignotti ha lasciato correre. L’inizio partita è tut-to di marca vigorina, la Castelfrettese si limita a improvvisi

contropiedi che vengono ben contenuti dalla difesa rosso-blù. Fra le file vigorine manca Giorgini, un pilastro difen-sivo difficilmente sostituibile. Il primo brivido per la por-ta avversaria arriva all’8° quando su punizione da 20 metri Smerilli sfiora il montante a portiere battuto e non sarà la prima volta. Su rovesciamento del fronte la Castelfrettese va in gol. Mischia in area vigorina, botti e ribotti, momento di disattenzione, ne approfitta Gianmarco Sorana per mettere la sfera alle spalle di Moscatelli. In questo momento la Vigor prende in mano la partita, preme gli avversari nella propria metacampo. Le azioni offensive si susseguono a ritmo con-tinuo; ci limiteremo alle più pericolose: 17°, combinazione Morganti, Smerilli, Coppa, tiro che sfiora il montante. 18°, per due volte Smerilli impegna il portiere in angolo, poi sfiora il palo. 35°, Coppa ci prova da fuori area, tiro a lato. Inizio ripresa con Smerilli al tiro al 51°: sfiora il palo. 67°, Moscatelli si supera mandando in angolo un colpo di testa di Nobili. I vigorini ci provano da tutti i lati del campo, ma il “vecchio catenaccio” messo in atto dagli ospiti opera molto bene. All’86° viene espulso l’allenatore ospite Olivi per pro-teste. 90°, Smerilli impegna l’estremo ospite in angolo, poi la

fine. Prossimo impegno domenica prossima in trasferta nel campo della Passatempese.VIGOR: Moscatelli, Giraldi (70° Congiu), Montanari (81° amm.), Ruggeri (15° amm.), Paradisi (73° Travaglini), Guer-ra, Pandolfi, Smerilli (23° amm.), Paupini (40° Pesaresi), Coppa, Morganti. A disp. Olivi, Aguzzi, Giovine, De Luca, Pesaresi. All. Clementi.CASTELFRETTESE: Tantucci, Pelusi, Pelonara, Tenenti, Nataloni, Sorana Gianmarco (46° amm.), Sorana Riccar-do (42° amm.), Mazzieri, Mobili (70° Portaleoni), Valle (46° amm. – 90° Maiorano). A disp. Micucci, Massi, Fratesi, Vil-lafratti, Quercetti. All. Olivi.Arbitro: Pignotti di S.Benedetto. Angoli: 11 a 4; recuperi 1+5; spettatori 450 circa.CLASSIFICA: Cagliese 30, Vigor 25, Falconarese 24, Castel-fidardo 23, Pergolese 22, Cordorbolo 22, Urbinelli21, Fabria-no 20, Osimana 20, Vadese 18, Rio Salso 16, Passatempese 15,Vismara 15, Castelfrettese 15, Ostra Vetere 13, Offagna 11, Brandoni 9, Camerano 5.

Giancarlo Mazzotti

vigor� Brutta partita casalinga per i rossoblu: nonostante le occasioni, la Vigor non riesce nell’impresa

Una sconfitta che fa male

I valori etici delle due ruote hanno trovato la propria massima espressione e la pro-

pria commovente acuta testimonianza nel momento in cui il proscenio è stato con-quistato dalla delegazione dell’Oasi della

S o l i d a r i e t à , all’insegna di quella since-ra e concreta c o n d i v i s i o -ne che lega saldamente i meno for-tunati ai loro g e n e r o s i sostenitor i .

All’associazione è stata consegnata da pa-tron Carlo Piersanti la maglia nera del Gran Premio AutoSelli: simbolo dell’umanissi-mo primato degli ultimi. Il Gala dell’Udace Csain ha posto i sigilli al 2010, assolutamen-te eccellente (come da programma). Con il contributo dei CicloMiseni, il ciclismo dai grandi numeri ha puntualmente tradotto la quantità in qualità, sorprendendo ancora tutti gli ospiti per efficienza organizzativa, sensibilità acuta, spontanea creatività. Al Teatro di Cagli, la densa stagione si è spec-chiata appieno nella maratona-passerella dei campioni e dei protagonisti, valorizzata dalla studiata scenografia. Ogni particolare è apparso curatissimo, traducendo la congrua sostanza in corposa immagine, perfettamen-te resa dal fotografo Emanuele Carnaroli e

dal suo Creativistudio. Il pentagramma del-la beneficienza si è sviluppato attraverso la testimonianaza dei benemeriti di Pro Afri-ca Mission e della Pedalata per il Volonta-riato. Il presidente Naldo Massi (affiancato da Luigi Piccini e Pietro Ciancamerla) ha compendiato l’intenso anno, focalizzando la quota-record dei 2.007 tesserati, la valenza delle partecipate manifestazioni naziona-li ed internazionali, l’effervescenza di ogni settore, lo spessore dei risultati conseguiti in chiave agonistica. La viva presenza nel con-testo sociale dell’Udace è stata attestata dai rappresentanti delle istituzioni e delle asso-ciazioni: il consigliere regionale Gino Tra-versini, l’assessore provinciale Massimo Seri, il vicesindaco cagliese Alberto Mazzacchera. Con loro: Massimo Ciabocchi (presidente Comunità Montana Catria Nerone) e Anto-nio Romagnoli (presidente Csain Marche). La challenge AutoSelli ha poi reso appieno la coinvolgente attualità della disciplina di stagione, il ciclocross, premiandone in par-ticolare il leader intramontabile (Ivo Basili), la migliore valchiria (Lavinia Palazzo), il bat-tistrada della categoria primavera (Giacomo Guerra), la tenace sorridente retroguardia (Giancarlo Foschi). Applausi energici sono andati ai primi della classe, in testa ai qua-li le cicloturiste campionesse continentali e nazionali del G.S.Femminile Isola Blu ed i biker del Mondo Bici, anch’essi al vertice tanto in Europa quanto in Italia.

Umberto Martinelli

CiClismo

l’oasi�della�solidarietàGOLDENGAS 82 – RIVA DEL GARDA 61

La squadra dell’ex Goldengas, Filattera, paga un pesante “pedaggio” a Senigallia:

ben 21 punti di differenza alla fine della con-tesa che potranno far comodo a fine cam-pionato qualora le due squadre si trovasse-

ro appaiate in classifica. Un grande Gnac-carini che con 22 punti, segui-to dal capitano Pierantoni con 16 e Penserini con 13, tutti e tre in doppia cifra, ha fatto la differenza in campo. Ha fat-to il suo esordio in campionato anche il nuovo acquisto Cen-tanni, portando

il suo contributo anche se solo per 4 minuti. Parte forte la Goldengas che già al 3° minuto si ritrova sull’11 a 2 per poi ripetersi al 4° sul 17 a 5. Bindi chiama il Tim Out per ben due volte, ma non serve. Il primo quarto finisce sul 24 a 12; secondo quarto con gli ospiti in rimonta, al 15°: 29-22 per poi chiuderlo sul 35-31. Alla ripresa del gioco è sempre la

Goldengas a tenere un vantaggio di sicurez-za dai 6 ai 12 punti. Quando la situazione si faceva critica le triple di Gnaccarini e quel-le di Catalani riportavano i locali nel giusto margine di sicurezza: 59-48. Ultimo quarto all’insegna biancorossa, 36°: 72-55 poi un antisportivo a Torboli scavava quel solco fi-nale di 82 a 61.Il presidente Moroni intervistato dice: “Mol-to importanti sono i due punti acquisiti oggi contro una diretta concorrente alla perma-nenza in serie A dilettanti; ora ci mancano sempre quelli persi in casa col Siena; dovre-mo cercare di vincere domenica prossima in trasferta a Pavia.GOLDENGAS: Gnaccarini 22, Pierantoni 16, Monticelli 5, Penserini 13, Catalani 7, Giom-mi, Perini 6, Centanni, Facenda 6, Maddalo-ni 7. All. Regini.RIVA DEL GARDA: Filattiera 15, Morghen 1, Torboli 5, Bastoni 2, Chiusolo, Pastori 5, Savoldelli, Scanzi 23, Hassan 4, Garofalo 6. All. Bindi.Arbitri: Gadda e Borgioni di Roma. NOTE – parziali: 24-12, 35-31, 59-48. Minuto di rac-coglimento per le vittime della strada. Fallo antisportivo a Torboli. Spettatori 600 circa.CLASSIFICA: Perugia 16, Piacenza 14, Bre-scia 14, Trento 14, Moncalieri 12, Treviglio 10, Trieste 10, Omegna 10, Senigallia 10, Pa-via 8, Siena 5, Ozzano 6, Castelletto 4, Riva del Garda 4, Recanati 2, Osimo 2.

G.M.

Basket�-�goldengas�senigallia

super�gnaccarini

Basket 2000, la prima sconfittaCORATO 55 – SENIGALLIA 41

Chi sperava in un pronto riscatto dopo la sconfitta interna contro il Campobasso della settimana scorsa è rimasto deluso. Le ragaz-ze ancora una volta hanno dimostrato di aver perso il ritmo delle prime quattro giornate di campionato; la sorte della quinta giorna-ta è stata fatale. Non sanno più ritrovarsi, sia sugli schemi che nel ritmo e, soprattutto, nell’andare a canestro. Errori continui sia in attacco che in difesa, così la sconfitta a Co-rato è maturata fatalmente. Sabato prossimo, 27 novembre, si ritorna al Palazzetto dello sport contro il Gualdo Tadino alle ore 21.

Vitalcare: Mariotti, Di Rocco 9, Redolf 12, Cicetti, Braida 7, Trotti, Tomassetti, Zinga-retti 4, Bonacci, Serano 9. All.Simoncioni.Classifica: Campobasso 12, Bari 10, Corato 10, Senigallia 8, Brindisi 6, Gualdo Tadino 6, Monopoli 6, Pesaro 4, Civitanova Marche 4, Perugia 2, Pescara 0.

G.M..

Tennistavolo Senigallia

L’A.S.D. Tennistavolo Spiaggia di Vellu-to ha partecipato, domenica 31 ottobre 2010 a Camerino (Mc) con i propri atleti nel Settore giovanile e nella 4^ categoria al primo Torneo regionale di 4^ Catego-

Basket�masChile�serie�‘C�2’�

Troppi infortunatiFoto (di Emanuele Carnaroli): La premiazione dell’Oasi della Solidarietà

S.BENEDETTO 64 – MARZOCCA 56

La squadra condizionata dai troppi in-fortunati (Pedrotti: legamenti rotti,

Pasquinelli e Fontana fermi per guai fisici) ha perso a San Benedetto del Tronto. L’in-contro non poteva andare diversamente viste queste gravi assenze. Inoltre anche altri componenti la squadra non si sono presentati nelle migliori condizioni fisiche. Per la squadra del coach Nobili è un mo-

mento difficile, come quello che purtrop-po si è verificato anche nella scorsa stagio-ne. Domenica prossima incontro casalingo contro Recanati.Classifica: Pisaurum PU 16, Chiaravalle 14, Marzocca 12, Montemarciano 12, Pe-daso 10, Tolentino 10, P.Recanati 8, Reca-nati 8, Urbania 8, Loreto PU 8, Matelica 4, San Benedetto 4, Bramante PU 2, Ascoli 2.

G.M.

ria, 3^ Categoria, e del Settore giovanile. Ottimi, se non eccezionali, i risultati otte-nuti: nella categoria Giovanissimi Miche-le Melucci si è classificato al primo posto, nella categoria Allievi Nicolò Appolloni si è classificato primo, mentre terzo è giun-to Gabriele Messersì. Nella categoria Ju-niores 1° classificato Daniele Nicolini. Nel torneo riservato ai 4^ categoria dove par-tecipavano più di ottanta atleti, di tutte le età, 1° classificato Appolloni Nicolò e ter-zo Nicolini Daniele; tra i primi otto anche Andrea Suppa; molto bene anche Gian-carlo Campus, Marco Papalini (questi ul-timi due insieme ad Andrea Suppa rien-trano alle gare, dopo più di venti anni di “letargo”) e Paolo Spinozzi, giovane emer-gente di appena tredici anni. Considerato che su quattro gare disputate, ben quattro sono gli atleti allenati dal Tecnico /Profes-sore Renato Appolloni che sono saliti sul gradino più alto del podio, c’è da ben spe-rare per il futuro. Infine, nelle gare di sa-bato 20 novembre valide per i campionati senior: in serie C1 nazionale lo Spiaggia di Velluto ha battuto per 5-0 il Tennistavolo Senigallia, superato anche nel derby del campionato di serie C2 regionale per 5-1.

US Pallavolo

Le ragazze dell’Us Pallavolo Senigallia in testa alla Prima Divisione, i ragazzi non

trovano continuità di risultati in serie D. Continua senza ostacoli la marcia della Deagourmet Senigallia nel campionato di Prima Divisione femminile di volley. Le ragazze di coach Roberto Paradisi han-no messo a segno la quarta vittoria in altrettante partite e capeggiano la classi-fica del girone a punteggio pieno insieme al Falconara. Tutto facile contro il Colle-marino, messo in crisi in ricezione dalle ottime battute delle senigalliesi. I “filotti” di punti portati a casa per le difficoltà in ricezione delle avversarie hanno scavato il solco in tutti i set, vinti con i netti parziali di 25-11, 25-19 e 25-13. “Oltre alla battuta - dice coach Paradisi - è stata decisiva la velocità del nostro gioco d’attacco. Vanno segnalate le prestazioni di Caterina Mor-ganti, sia in prima che in seconda linea, e la crescita costante di Ilaria Bacchiocchi che interpreta il ruolo di centrale esat-tamente come deve essere interpretato, non soltanto in attacco, ma anche a muro”. Non altrettanto bene, invece, i ragazzi dell’Us che militano in serie D. I neraz-zurri sono stati nettamente sconfitti in casa dal Csi Fano per 0-3 con i parziali di 22-25, 23-25, 16-25. Senigalliesi deficitari nei fondamentali di seconda linea (difesa e ricezione) e mai realmente in partita. Si allontana sempre più il quarto posto del girone, l’ultimo che garantisce l’ingresso nella poule playoff.

Page 14: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

25 novembre 2010 15penultima

Dio arriva quando meno te lo aspetti. Magari lo cerchi tutta la vita, o credi

di cercarlo, o sei convinto di averlo trovato e quindi dormi sugli allori e, intanto, la vita ti passa addosso. È che Dio è evidente e mi-sterioso, accessibile e nascosto, già e non ancora. È che la nostra vita passa, con i suoi desideri e le sue delusioni, le sue scoperte e le sue pause, le sue paure e le sue ironie, i suoi entusiasmi e i suoi fallimenti. Passa e fatichiamo a tenerla ferma in un punto, un punto qualsiasi, attorno a cui far girare tutto il resto. È che intorno tutti gufano, ma tanto. E anche ad essere ottimisti e a voler sempre vedere il mezzo bicchiere pieno c’è da vivere in ansia perenne: la tua tredicesima è meno dello scorso anno, i tassi del mutuo mandano sul lastrico le persone (Solo trentamila per-sone si sono viste pignorare la casa, dichia-ra candidamente l’associazione dei bancari, dato fi siologico. Spiegatelo ai trentamila.), il petrolio sale sale sale, tuo fi glio ha trent’anni e non trova lavoro per più di sei mesi.Insomma: per tutte queste ragioni abbiamo assoluto bisogno di fermarci, almeno qual-che minuto, di guardare dove stiamo andan-do, di trovare un fi lo a cui appendere, come dei panni, tutte le nostre vicende. Oggi inizia l’avvento, fi nalmente.Detesto il Natale. Capiamoci: non il Natale che è lo stupore a cui vogliamo prepararci, no. Detesto lo sgorbio che ne abbiamo fat-to, la fi era insopportabile dei buoni senti-menti, l’ipocrisia del politicamente corretto che fa del Natale una festa di compleanno senza festeggiato, la mielosa retorica delle nostre messe di mezzanotte in cui preti as-sonnati cercano di convincere (o ricattare) fedeli una tantum. Io voglio prepararmi, ho necessità assoluta di costruirmi un’arca, e al diavolo quelli che sghignazzano vedendomi inchiodare le tavole e piallare remi in mezzo ai monti! Ho bisogno di capire come posso trovare il Dio diventato accessibile, fatto vol-to, divenuto incontrabile. Voglio poterlo ve-dere questo Dio consegnato, arreso, palese, nascosto in mezzo agli sguardi e ai volti di tanti neonati. Sono poche quattro settimane, lo so. Ma voglio provarci ancora.Perché possiamo celebrare cento natali sen-

za che mai una volta Dio nasca nei nostri cuori. Come dice splendidamente Bonhoef-fer: ‘Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere. Eppure non può attendere Dio chi non sapesse che Dio ha già atteso lungamente lui’. Iniziamo a leggere Matteo, da oggi. Il pub-blicano divenuto discepolo, colui che si è fatto bene i conti in tasca ci accompagna e ci incoraggia sull’impervia strada della conver-sione. Il brano del Vangelo è faticoso e ostico e rischia di essere letto in chiave grottesca.Gesù, al solito, è straordinario: cita gli eventi simbolici di Noè, dice che intorno a lui c’era un sacco di brava gente che venne travolta dal diluvio senza neppure accorgersene. Per-ciò ci invita a vegliare, a stare desti, proprio come fa Paolo scrivendo ai Romani.E Gesù avverte: uno è preso, l’altro lasciato. Uno incontra Dio, l’altro no. Uno è riempi-to, l’altro non si fa trovare. Dio è discreto, modesto, quasi timido, non impone la sua presenza, come la brezza della sera è la sua venuta. A noi è chiesto di spalancare il cuo-re, di aprire gli occhi, di lasciar emergere il desiderio. Come? Non lo so, amici. Io cerco di farlo ritagliandomi uno spazio quotidiano alla preghiera, per meditare la Parola. Alcu-ni tra voi riescono a prendersi una domenica pomeriggio per fare un paio d’ore di silenzio e di preghiera, altri fanno una piccola de-viazione andando al lavoro per entrare in una chiesa. Se vissuti bene, aiutano anche i simboli del Natale cristiano: preparare un presepe, addobbare un albero, partecipare alla novena. Facciamo qualcosa, una picco-la cosa, per chiederci se Cristo è nato in noi, per non lasciarci travolgere dal diluvio di pa-role e cose che ognuno vive. Ma, ad aggrava-re la nostra situazione, non dobbiamo solo combattere contro la dimenticanza. Ci tocca pure combattere contro il fi nto natale, il Na-tale tarocco. Natale è un pugno nello stoma-co, una provocazione, un evento che obbliga a schierarsi. Natale è l’arrendevolezza di Dio che ci obbliga a conversione. Quindi: viva i regali, viva la festa. Ma che sia autentico ciò che facciamo, che sia presente il festeggia-to, Dio, alle nostre ipercaloriche cene, che i bimbi capiscano che è il suo compleanno!

LA PAROLA DI DIO

28 NOVEMBRE 2010 Prima domenica di Avvento

Ricomincia l’attesa IN BREVEMONTERADOSabato 20 novembre, come ormai da tradizione che si va consolidando per ogni terzo sabato del mese, si è avuto il Family Day, dalle ore 15 alle ore 16. La prima mezz’ora è stata utilizzata per approfondire le problematiche relative al “Concorso sul Natale” (il tipo di composizione, i temi relativi: censimento, personaggi, luoghi, fatti: la nascita di Gesù, i Pastori, i Magi, la fuga in Egitto e il ritorno…; i tempi di consegna… come indicato nel numero precedente del nostro settimanale…). La seconda mezz’ora è stata riservata al dialogo sul “bullismo” che – purtroppo – si va diffondendo a macchia d’olio: ultimo caso (che, purtroppo, non sarà l’ultimo) quello che apre il “Corriere Adriatico” di domenica 21 novembre: “Bullo picchia il prof. a scuola – choc in classe. Trauma cranico per il docente, denunciato l’alunno”. Molto equilibrato l’intervento della psicologa Eleonora Carboni che, ormai, è diventata una “parrocchiana” ad honorem di Monterado. L’istintività dei fi gli (ma anche dei genitori!) va dominata con la razionalità, con il dialogo continuo, con le proposte di rispetto massimo per tutti, “sdrammatizzando” comportamenti e motivi che li per li possono suscitare stupore e nervosismo. Il pievano ha poi comunicato che con la prima Domenica di Avvento si dà il via alla “Messa della famiglia” seguendo il Direttorio della Cei, con delle novità fi nalizzate alla partecipazione, alla comprensione, alla frequenza alla Messa da parte di tutti: fi gli e genitori.

RICORDANDO BRUNO Venerdì 26 novembre 2010, alle ore 18, nella chiesa del S.Maria della Neve (Portone) sarà celebrata una S.Messa in suffragio di Gianfranceschi Almerico, a due anni dalla scomparsa, e del fi glio Bruno. La famiglia ringrazia anticipatamente quanto vi assisteranno.

DUE FESTE IN UNA A CORINALDOFesteggiate con solennità la Virgo Fidelis, Patrona dei Carabinieri e Santa Cecilia, Patrona dei musicisti e dei cantori. La mattinata è iniziata con le note della Banda Musicale “Città di Corinaldo”, che ha suonato per le vie cittadine. E’ seguita la S. Messa, celebrata da mons. Giuseppe Bartera. Il parroco riferendosi a Santa Cecilia, nell’omelia ha detto: “Con l’augurio che nella comunità ci sia armonia. Tante note generano una bella sinfonia se coloro che le cantano e le suonano seguono l’”unico Maestro”. Rivolgendosi ai carabinieri, il parroco ha ricordato quelli caduti sia in pace che in guerra. Il Parroco ha rivolto un pensiero anche ai molti orfani dei carabinieri. Dopo il rito religioso, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Corinaldo –, guidata dal presidente Ten. Gabriele Aucone, dal comandante della Caserma Carabinieri di Corinaldo M.llo Francesco Gagliardi, a cui facevano parte il vice sindaco Fernando De Iasi e l’assessore Simona Mancini, ha deposto un mazzo di fi ori davanti alla lapide che ricorda i martiri di Nassirya. Un trombettiere della Banda Musicale “Città di Corinaldo” ha eseguito il Silenzio di Ordinanza.

Ilario Taus

Is 2,1-5 Salmo 121

Rm 13,11-14a Mt 24,37-44

di Paolo Curtaz

Settimanale della Diocesi di Senigallia

Tel. 071 64578 - Fax 071 7914132 P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia (An)

www.vocemisena.it [email protected]

Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi Redazione: Laura Mandolini, Tullio Piersantelli, Rosaria Cenerelli, Giancarlo Mazzotti. Collaboratori: Alessandro Berluti, Fabrizio Chiappetti, Roberto Ferretti, Luca Giancarli, Anna Gobbetti, Elvio Grossi, Simone Mandolini, Leonardo Marcheselli, Vittorio Mencucci, Giuseppe Nicoli, Leonardo Pasqualini, Michele Pinto, Stefania Sbriscia, Giorgio Silvestri, Luciano Sole, Federica Spinozzi, Ilario Taus, Raoul Mancinelli, Umberto Martinelli. Tecnici: Speranza Brocchini, Daniele Guidarelli, Anna Maria Roberti, Mariannina Puerini.

Stampa: Galeati Industrie Grafi che S.p.A. - Imola (www.galeati.it)Abbonamento annuo ordinario: € 35 da versare sul cc.postale n. 10514602Tiratura: 4000 copieAssociato alla Fisc - Federazione italiana settimanali cattoliciAutorizzazione del Tribunale di Ancona del 18/11/1952, n. 2266.La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 250.

Aneddoti dal RisorgimentoDopo le elezioni della primavera del 1852, Cavour

diede il via alla politica del “trasformismo”, con-solidando l’alleanza col Rattazzi che fece nominare vi-cepresidente della Camera, all’insaputa del governo e dell’interessato stesso. Data questa realtà, Vittorio Ema-nuele II preferì confermare capo del Governo Massimo d’Azeglio, ma consideratane la debolezza, chiamò Ca-vour, che ebbe l’incarico di formare il nuovo governo il 24 ottobre 1852. In tale incarico, Cavour “tentò di portare a compimento la sua politica anticlericale proponendo la soppressione di ogni tipo di monastero e di comunità religiosa”… Ma la reazione fu aspra.“Pio IX fece partire minacce di scomunica urbi et orbi e spedì un sacerdote molto popolare a Torino, don Gio-vanni Bosco” che già aveva tempestato di lettere Vitto-rio Emanuele II, soprattutto ricordando le rivelazioni,

in sogno, di un valletto vestito di rosso, con le profezie: “Annunzia: gran funerale in Corte !”; e in seguito, dopo appena cinque giorni, “una profezia ben peggiore: “Annunzia, non gran funerale in Corte, ma grandi fu-nerali in Corte”… Vittorio Emanuele II, che era molto superstizioso, si spaventò e fece marcia indietro, nono-stante Cavour gli avesse detto: “Il tempo delle rivelazio-ni è passato”…Tuttavia le “rivelazioni” si realizzarono. Infatti “due mesi dopo, nel gennaio 1855, le profezie cominciarono ad avverarsi e, nel giro di quattro mesi, Vittorio Emanuele II perse madre, moglie, fratello e l’ul-timogenito” (I brani virgolettati sono tratti dal recen-tissimo libro di Bruno Vespa, Il cuore e la spada, Storia politica e romantica dell’Italia unita 1861-2011, RAI-ERI Mondadori, Roma-Milano 2010, pp. 42-44).

a cura di Giuseppe Cionchi

RUBRICA DI STORIA E CULTURA DEDICATA AL BEATO SENIGALLIESE GIOVANNI MARIA MASTAI

i L� ori scrivono...indirizzare a: La Voce Misena

Piazza Garibaldi, 3 - 60019 Senigalliafax 071.7914132

e-mail: [email protected]

La preghiera del cuore

Ha scritto un uomo di Dio: il cristiano, o è un mistico o non è un autentico cristiano. Noi cristiani, non possiamo non essere innamorati, direi pazza-mente di Gesù. Chi è innamorato di Gesù ha continuo desiderio di cono-scerlo, desiderare di vivere Lui, l’Amo-re, che si fa ogni giorno mendicante d’amore nei piccoli, nei poveri, in ogni situazione della vita. Amarlo, co-noscerlo e farlo amare. Tutta la sacra scrittura parla di Gesù, l’Atteso, il De-siderato. Annunziato dai Profeti, Lui, il Salvatore, la speranza di tutti i poveri della terra. Senza Gesù non possiamo conoscere il vero volto di Dio Padre, il Suo Amore per ognuno di noi. E non potremo conoscere, ricevere lo Spirito

Santo. Ogni nostra preghiera dovrebbe fi nire con questa supplica: Vieni Signo-re Gesù.

Enrico, piccolo fratello

Ben più della morale

Di nuovo si parla di morale sessuale, questa volta lo spunto è dato da al-cune anticipazioni di un’intervista al Papa dalla quale è nato un libro scritto da un giornalista tedesco. E via pole-miche, giudizi, tesi, antitesi, chi sta di qua, chi di là. Ciò che mi rattrista non è tanto questa insistenza sul ‘sesso’, qua-si che fosse l’unica dimensione umana (importante, sì, ma non è tutto) e sul-la quale i giornali insistono talmente tanto da nauseare, quanto l’idea che passa del cristianesimo. Non so di chi

sia la ‘colpa’, ma di sicuro come Chie-sa dovremmo annunciare molto di più il Vangelo, anziché la morale. Per me è stato così: quando ho conosciuto davvero la proposta cristiana, parten-do dalla Parola di Dio, ho quasi tirato le conclusioni sulla mia vita in modo automatico, nel senso che mi sono in-terrogato come questo vangelo potes-se rendere più belle le mie giornate, i miei impegni, le mie relazioni. Ecco, questo è l’annuncio di cui c’è maggior-mente bisogno: gioioso, esigente, chia-ro, misericordioso. Questo è il senso della presenza della Chiesa sulla Terra. La morale viene dopo, prima di tutto c’è il far innamorare di Gesù Cristo, te-stimoniare che vale la pena vivere se-guendo i suoi insegnamenti.

Luigi Caretti, Senigallia

Page 15: I beni liberi - La voce Misena 41.pdf · I beni liberi + 21 grammi, pagine di chiesa giovane Un casolare confi scato a una famiglia legata alla ‘ndrangheta torna alla collettività.

martedì