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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Il giornalista Domenico Quirico, prigioniero di vari gruppi della ribellione siriana, nel raccontare la sua odissea ha ripetutamente detto di aver fatto l’esperienza di una mal- vagità crudele e spietata nei suoi carcerieri. Pregavano ritualmente e ostentatamente vicino a lui, ma erano incapaci di provare la più minima pietà. “Ma che cosa dicevano al loro Dio? Cosa c’era in quella loro preghiera?” E’ vero, può capitare anche a noi che la preghiera sia disgiunta dalla vita, che preghiamo con devozione e pecchiamo con entusiasmo… Cercatori Un pastore cerca la pecora per- duta, una donna la moneta smar- rita, un padre cerca il figlio che se ne è andato. Era il Vangelo di domenica scorsa. Sarà capita- to anche a voi che quando non riuscite a trovare qualcosa di importante vi mettete a rovista- re ovunque con ansia finché non la ritrovate. Ma l’uomo d’oggi cosa ha perso di così importante che deve assolutamente ritrova- re? Ha perso il gusto delle realtà più profonde, della tenerezza, del silenzio, del sacro. In una parola ha perso il senso di Dio. Ci sentiamo tutti a posto, nessu- no si riconosce più colpevole, al massimo malato o squilibrato, ma comunque sempre innocente. In questa anestesia generalizzata in cui regna la superficialità, non sentiamo più il bisogno di cerca- re qualcuno, non mandiamo più nessun SoS. Non ci viene voglia di ricorrere a nessun salvatore e così rimaniamo nel nostro pan- tano, a volte senza nemmeno accorgerci che è un pantano. E il pericolo è anche quello di non saper più chiamare le cose con il vero nome, ma di camuffare il male e considerarlo un bene. Come se quando uno affonda nelle sabbie mobili volesse ti- rarsi fuori negando che le sabbie sono mobili. Eppure l’abbiamo sperimentato tante volte che ci si può salvare solo chiedendo aiuto a qualcun altro che venga a tirarci sù. È urgente riscoprirsi bisognosi di salvezza e quindi di un salvatore. Perché finché non ci si sente persi non si ricorre a nessun salvatore e solo quando avvertiamo il bisogno di salvez- za siamo capaci di lanciare un SoS. Mandiamo meno Sms e un più coraggioso SoS. A Colui che solo ci può salvare. Ricordan- do che di Salvatore ce n'è uno solo e se - bisognosi di salvezza – avremo il coraggio di cercarlo, lo riconosceremo come tale e lo chiameremo col suo vero nome. Allora e solo allora potremo in- contrarlo veramente come nostro Dio e Salvatore. Gesualdo Purziani Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 19 settembre 2013 - € 1.00 N. 32 Le notizie, dette bene, sanno dire cose importanti Ha concluso la sua vita terrena com- piendo il gesto del buon samaritano”: queste le parole di Papa Francesco nel messaggio letto ai funerali di Eleono- ra Cantamessa, uccisa mentre presta- va soccorso a un ferito riverso sulla strada di un paese bergamasco. Poi le parole del papà di Eleonora: “Proprio quarantasei anni fa celebravamo le no- stre nozze su questo stesso altare, oggi accompagneremo Eleonora alla sepol- tura. Tutto era stabilito nel progetto di Dio. Alla comunità di indiani espri- miamo il nostro fermo convincimen- to che nel disegno di Dio c’è anche il dono della redenzione e della rinascita, durante e dopo l’espiazione della pena per gli autori del tragico fatto”. Molte volte anche dalla cronaca cosid- detta nera vengono messaggi impre- vedibili, parole e gesti che penetrano nell’animo, suscitano domande, indi- cano direzioni per incontrare risposte davvero grandi. La settimana che abbiamo alle spalle ha visto, come sempre, snodarsi mol- ti fatti dolorosi e tristi che incollano il buio al mondo e rubano la speranza a molta gente. Ma accade che improvvisamente in questa cappa nera si aprano degli squarci di luce che, pur nulla togliendo alla sofferenza umana, consentono di alzare gli occhi e di ritrovare la speran- za e il significato ultimo della vita. “Dio era con noi in quella cella. Ma a un certo punto ho pensato che fos- se evaporato. Invece era sbagliato il modo in cui ci rivolgevamo a lui. Dio non fa patti, non è un supermercato. Questa è la lezione di Dio: bisogna sa- per attendere. Aspettare. Come Giobbe, che attende, perde tutto e lo riavrà mol- tiplicato per dieci”. Nel gremitissimo teatro Carignano di Torino Domenico Quirico parla del suo sequestro in Siria. È il messaggio, semplice e straordinario, di un giorna- lista sequestrato e trattato brutalmente per molti mesi. Parole che fanno vi- brare l’uditorio non certo per gli effetti speciali ma per i pensieri e le domande che suscita. Un teologo difficilmente riuscirebbe a far entrare Dio con tanta umile efficacia in un teatro e ancor più nella mente e nel cuore delle persone in ascolto. A chi in televisione lo intervista dopo la lettera che gli aveva scritto Papa Fran- cesco, Eugenio Scalfari risponde, con la sua onestà intellettuale, di non esse- re alla ricerca di Dio. Non una dichia- razione di superiorità e ancor meno di superbia ma una testimonianza che fa riflettere. Scalfari ha parlato di se stes- so con lealtà. Anche Dio con la stessa lealtà lo ascoltava. Non è una battuta consolatoria o retorica perché lo stesso Papa Francesco, che ha scritto una let- tera al giornalista, più volte ha ricorda- to che Dio cerca l’uomo anche quando questo si toglie o cerca di togliersi dal suo sguardo. La ricerca dell’uomo da parte di Dio è però un moto di tenerezza e di incondizionato rispetto della ragio- ne e della libertà di ogni persona. Ecco, molte volte la cronaca pone di fronte all’incrociarsi o all’allontanarsi di sguardi tra l’uomo e Dio. C’è una comunicazione invisibile e silenziosa che si affianca a quella visibile e ru- morosa dei media. L’una non esclude l’altra, anzi l’una quasi cerca l’altra. Sta soprattutto a chi legge, ascolta o vede, scavare dentro le righe, le parole le im- magini per trovare segni di speranza. Paolo Bustaffa 8 - 9 La 'Missione giovani' Programmi ed appuntamenti 5 - PercorriMisa La natura accessibile a tutti 11 Firmata la carta d'Arcevia Idee e buone prassi per l'ambiente in questo numero Cronache italiane

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia

Editoriale

Vitavissutaa cura di Giancarlo Giuliani

Il giornalista Domenico Quirico, prigioniero di vari gruppi della ribellione siriana, nel raccontare la sua odissea ha ripetutamente detto di aver fatto l’esperienza di una mal-vagità crudele e spietata nei suoi carcerieri. Pregavano ritualmente e ostentatamente vicino a lui, ma erano incapaci di provare la più minima pietà. “Ma che cosa dicevano al loro Dio? Cosa c’era in quella loro preghiera?” E’ vero, può capitare anche a noi che la preghiera sia disgiunta dalla vita, che preghiamo con devozione e pecchiamo con entusiasmo…

Cercatori

Un pastore cerca la pecora per-duta, una donna la moneta smar-rita, un padre cerca il figlio che se ne è andato. Era il Vangelo di domenica scorsa. Sarà capita-to anche a voi che quando non riuscite a trovare qualcosa di importante vi mettete a rovista-re ovunque con ansia finché non la ritrovate. Ma l’uomo d’oggi cosa ha perso di così importante che deve assolutamente ritrova-re? Ha perso il gusto delle realtà più profonde, della tenerezza, del silenzio, del sacro. In una parola ha perso il senso di Dio. Ci sentiamo tutti a posto, nessu-no si riconosce più colpevole, al massimo malato o squilibrato, ma comunque sempre innocente. In questa anestesia generalizzata in cui regna la superficialità, non sentiamo più il bisogno di cerca-re qualcuno, non mandiamo più nessun SoS. Non ci viene voglia di ricorrere a nessun salvatore e così rimaniamo nel nostro pan-tano, a volte senza nemmeno accorgerci che è un pantano. E il pericolo è anche quello di non saper più chiamare le cose con il vero nome, ma di camuffare il male e considerarlo un bene. Come se quando uno affonda nelle sabbie mobili volesse ti-rarsi fuori negando che le sabbie sono mobili. Eppure l’abbiamo sperimentato tante volte che ci si può salvare solo chiedendo aiuto a qualcun altro che venga a tirarci sù. È urgente riscoprirsi bisognosi di salvezza e quindi di un salvatore. Perché finché non ci si sente persi non si ricorre a nessun salvatore e solo quando avvertiamo il bisogno di salvez-za siamo capaci di lanciare un SoS. Mandiamo meno Sms e un più coraggioso SoS. A Colui che solo ci può salvare. Ricordan-do che di Salvatore ce n'è uno solo e se - bisognosi di salvezza – avremo il coraggio di cercarlo, lo riconosceremo come tale e lo chiameremo col suo vero nome. Allora e solo allora potremo in-contrarlo veramente come nostro Dio e Salvatore.

Gesualdo Purziani

Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 19 settembre 2013 - € 1.00 N. 32

Le notizie, dette bene, sanno dire cose importanti

Ha concluso la sua vita terrena com-piendo il gesto del buon samaritano”: queste le parole di Papa Francesco nel messaggio letto ai funerali di Eleono-ra Cantamessa, uccisa mentre presta-va soccorso a un ferito riverso sulla strada di un paese bergamasco. Poi le parole del papà di Eleonora: “Proprio quarantasei anni fa celebravamo le no-stre nozze su questo stesso altare, oggi accompagneremo Eleonora alla sepol-tura. Tutto era stabilito nel progetto di Dio. Alla comunità di indiani espri-miamo il nostro fermo convincimen-to che nel disegno di Dio c’è anche il dono della redenzione e della rinascita, durante e dopo l’espiazione della pena per gli autori del tragico fatto”.Molte volte anche dalla cronaca cosid-detta nera vengono messaggi impre-vedibili, parole e gesti che penetrano nell’animo, suscitano domande, indi-cano direzioni per incontrare risposte davvero grandi.La settimana che abbiamo alle spalle ha visto, come sempre, snodarsi mol-ti fatti dolorosi e tristi che incollano il buio al mondo e rubano la speranza a molta gente.Ma accade che improvvisamente in questa cappa nera si aprano degli squarci di luce che, pur nulla togliendo alla sofferenza umana, consentono di alzare gli occhi e di ritrovare la speran-za e il significato ultimo della vita.“Dio era con noi in quella cella. Ma a un certo punto ho pensato che fos-se evaporato. Invece era sbagliato il modo in cui ci rivolgevamo a lui. Dio non fa patti, non è un supermercato. Questa è la lezione di Dio: bisogna sa-

per attendere. Aspettare. Come Giobbe, che attende, perde tutto e lo riavrà mol-tiplicato per dieci”.Nel gremitissimo teatro Carignano di Torino Domenico Quirico parla del suo sequestro in Siria. È il messaggio, semplice e straordinario, di un giorna-lista sequestrato e trattato brutalmente per molti mesi. Parole che fanno vi-brare l’uditorio non certo per gli effetti speciali ma per i pensieri e le domande che suscita. Un teologo difficilmente riuscirebbe a far entrare Dio con tanta umile efficacia in un teatro e ancor più nella mente e nel cuore delle persone in ascolto.A chi in televisione lo intervista dopo la lettera che gli aveva scritto Papa Fran-cesco, Eugenio Scalfari risponde, con la sua onestà intellettuale, di non esse-re alla ricerca di Dio. Non una dichia-razione di superiorità e ancor meno di superbia ma una testimonianza che fa riflettere. Scalfari ha parlato di se stes-so con lealtà. Anche Dio con la stessa lealtà lo ascoltava. Non è una battuta consolatoria o retorica perché lo stesso Papa Francesco, che ha scritto una let-tera al giornalista, più volte ha ricorda-to che Dio cerca l’uomo anche quando questo si toglie o cerca di togliersi dal suo sguardo. La ricerca dell’uomo da parte di Dio è però un moto di tenerezza e di incondizionato rispetto della ragio-ne e della libertà di ogni persona.Ecco, molte volte la cronaca pone di fronte all’incrociarsi o all’allontanarsi di sguardi tra l’uomo e Dio. C’è una comunicazione invisibile e silenziosa che si affianca a quella visibile e ru-morosa dei media. L’una non esclude l’altra, anzi l’una quasi cerca l’altra. Sta soprattutto a chi legge, ascolta o vede, scavare dentro le righe, le parole le im-magini per trovare segni di speranza.

Paolo Bustaffa

8 - 9 La 'Missione giovani'Programmi ed appuntamenti

5 - PercorriMisaLa natura accessibile a tutti

11 Firmata la carta d'ArceviaIdee e buone prassi per l'ambiente

in questo numero

Cronache italiane

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attualità2 la voce misena19 settembre 2013

La Val Susa si liberi dei violentiIl direttore del settimanale locale fa chiarezza su cronaca e realtà

La stampa internazionale non ha mancato di fare proiezioni allarmistiche sui risultati delle elezioni nor-vegesi del 9 settembre, che hanno segnato la vittoria del partito conservatore (Høyre). Erna Solberg per go-vernare dovrà, però, appoggiarsi ai liberali, ai cristia-no-democratici e al partito del progresso (Fremskrit-tspartiet), di una destra più estrema. Tale partito, che in questa tornata elettorale ha perso il 6,6% dei voti rispetto alle elezioni del 2009, è famoso perché Anders Behring Breivik, autore delle stragi del 2011, vi militò per un breve periodo. Lo spostamento in senso conser-vatore della Norvegia è assimilabile alle tendenze po-litiche degli altri Paesi nordici di questi anni, spesso sospettati di populismo. Abbiamo raccolto l’opinione di Jonas Hinnfors, docente di scienze politiche del-l’Università di Gothenburg (Svezia).

La vittoria della destra norvegese era prevista. La si attribuiva alla voglia di cambiare dopo otto anni di governo di sinistra. È proprio così o esi-stono altri sentimenti profondi o tendenze diffuse in Norvegia?Per capire il risultato si deve considerare il riposizio-namento del partito di destra che si è gradualmente spostato verso il territorio del centro su alcuni temi come le tasse e il welfare, diventando così una scelta più possibile per un più ampio gruppo di elettori. Alcuni possono aver scelto una forma di continuità con qualche variazione nel sistema. Del resto il par-tito di destra aveva già cominciato a crescere con le elezioni del 2009, quando il partito laburista aveva vinto le elezioni per il rotto della cuffia. Quindi non è un fenomeno che si è sviluppato di recente.Nella campagna elettorale norvegese sono stati quasi assenti i temi di carattere internazionale.

La Norvegia, e in generale i Paesi scandinavi, si stanno rinchiudendo in una ricca fortezza?Non penso che questi Paesi corrano tale rischio. I Paesi nordici sono molto generosi negli aiuti interna-zionali, sono attivi nell’Onu... Per quel che riguarda l’ultima campagna elettorale norvegese forse è vero che i temi internazionali sono stati assenti e che lo stesso possa valere per le elezioni svedesi, danesi e finlandesi. Del resto, possiamo domandarci se i temi internazionali siano dominanti nelle campagne elet-torali in genere. È vero che ci sono preoccupazioni in alcuni partiti ed elettori riguardo l’immigrazione e gli effetti potenziali sul welfare. Ma la Finlandia ha aperto un po’ le frontiere all’immigrazione solo dopo il 2000, nonostante la crescita del partito dei ‘Veri finlandesi’. In Svezia non si sono mai accolti così tanti rifugiati e lavoratori immigrati.Si registra nelle nazioni scandinave una crescita del nazionalismo o della xenofobia?In realtà nel mio Paese, la Svezia, i livelli di xeno-

fobia sono diminuiti dagli anni Novanta. Il numero d’immigrati e rifugiati, o comportamenti come il matrimonio con immigrati sono andati in una dire-zione di maggiore apertura, anche se i partiti xeno-fobi sono riusciti a mobilitare la parte più xenofobi-ca della popolazione. Notiamo però che, se il partito dei ‘Veri finlandesi’ è passato dal 4 al 19% nelle elezioni del 2011, il partito del progresso in Norve-gia lunedì ha perso un terzo dei suoi elettori. Anche il Partito popolare danese, di destra, ha perso voti nel 2011. Non è una tendenza a senso unico.Vista dal Centro e Sud Europa, la Norvegia - così come la Svezia - rappresenta spesso un “modello perfetto” sul piano sociale, economico, politico e le classifiche la mettono anche ai posti più alti per tasso di felicità. È veramente così?Chissà! Ovviamente anche tutte queste società han-no molti problemi. Alcune parti della popolazione stanno meglio che mai, mentre altre vivono in rela-tiva povertà.Qual è il ruolo dei cristiani e delle religioni, in generale, in queste società?La secolarizzazione è molto diffusa, ma ci sono partiti di matrice cristiana in Svezia, Finlandia e Norvegia. I riferimenti al cristianesimo sono molto rari nella quotidianità e l’atteggiamento verso temi come i diritti degli omosessuali, l’aborto, le convi-venze è molto ‘rilassato’ e ‘liberale’, anche se in tanti si definiscono vagamente cristiani. I cattoli-ci sono aumentati con l’immigrazione, ma non in modo sostanziale. È cresciuta più significativamen-te la comunità medio-orientale e quella dell’Africa settentrionale, ma solo il 2% degli svedesi si dichia-ra musulmano.

a cura di Sarah Numico

Violenza nelle FilippineÈ tornata la violenza a Mindanao, l’isola nel sud delle Filippine dove da quattro decenni è in corso, a fasi alterne, un conflitto separatista che ha provocato circa 120mila morti. Nella bella e florida Zamboanga, co-nosciuta come “città dei fiori”, dove vivono un milione di abitanti (l’80% sono cattolici), dal 9 settembre sono ripresi gli scontri tra i ribelli isla-mici del Moro national liberation front e l’esercito. In pochi giorni sono stati presi in ostaggio tra i 100 e i 200 civili, per usarli come scudi umani: tra questi un prete cattolico, padre Michael Ufana, liberato dopo alcuni giorni. Si parla di almeno 60mila sfollati e 53 persone uccise dall’inizio dei combattimenti, che continuano nella notte, nonostante

il dichiarato cessate-il-fuoco. Sono in corso trattative tra il governo e il leader dei ribelli Nur Misuari, per trovare una soluzione. I ribelli mira-no all’indipendenza dell’intera isola Mindanao, dove sono sbarcati lu-nedì scorso via mare, senza trovare ostacoli. Volevano issare sul muni-cipio la bandiera della Bangsamoro Republik, la “Repubblica dei mori”, fondata per l’ennesima volta dal loro leader Misuari, un ultrasettantenne che è stato diverse volte in carcere e ha una grande influenza sulle alte dirigenze filippine. Ma la popola-zione e la Chiesa dell’unico Paese cattolico in Asia - dove nel 2016 si svolgerà il 51° Congresso eucaristi-co internazionale - sono in grande allarme.

Il Nord Europa che non t'aspettiLe destre estreme hanno più consensi, ma la democrazia regge

Oramai da mesi la protesta valsusina dei No Tav è stabil-mente in prima pagina, sui quotidiani e in televisione. Non come discussione di merito, ma nei suoi ripetuti atti di vio-lenza. In quest’ultimo mese una serie di sabotaggi a Busso-leno, Salbertrand e Susa sono la prova provata che il clima in Val di Susa è caldo come le fiamme che distruggono i camion, le betoniere e le attrezzature delle ditte che lavorano in quello che è il cantiere più presidiato d’Italia, la Madda-lena di Chiomonte.Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, parla a Torino, alla festa del Pd, della Tav e, la sera dopo, c’è chi gli risponde dando fuoco alle betoniere di una ditta che ha a che fare con l’alta velocità ferroviaria. Un imprenditore segusino parla in tv delle difficoltà che da anni la sua ditta conosce per i cantieri della Tav e, la notte stessa, c’è chi appicca un altro incendio dove sono i mezzi della sua ditta. Diversi imprenditori, coinvolti direttamente o indirettamen-te nell’opera, lo hanno detto chiaro e tondo: qui in Valle per noi è impossibile lavorare. Sono le parole, per esempio, di due albergatori, di Susa e Avigliana, colpevoli di aver dato

alloggio alle Forze dell’ordine impegnate alla Maddalena. Che il clima poi sia cambiato lo testimoniamo altri fatti. Più di cinquecento persone firmano una lettera di solidarietà ai carabinieri e ai poliziotti che vigilano al cantiere e, subito, i No Tav promuovono anche loro un’analoga raccolta firme, ma di segno opposto: contro la presenza delle Forze dell’or-dine: “Come cittadini di Susa e della Valle riteniamo del tutto sbagliato e pericoloso rispondere al dissenso contro la Tav facendo intervenire la forza pubblica”.Dissenso o violenza?L’Ansa del 12 settembre lancia la noti-zia: “Tav, sindaci di Valsusa, basta la violenza”. In ventidue, con il presidente della locale Comunità montana, sottoscri-vono un appello perché nella Valle cessi ogni atto di violen-za e chiedono al governo di riaprire un confronto anche con chi ha espresso critiche all’opera. Ma è un dialogo davvero difficile. Una prova? L’ufficio di presidenza della regione Piemonte visita il cantiere e come segno di vicinanza alle ditte che lavorano alla Maddalena vuole dare loro il Sigillo del Piemonte e, subito, un partito che siede in Parlamento, il Movimento 5 Stelle, lo chiama il sigillo dell’omertà e chiude

la sua mail con le parole di Bertolt Brecht: “Quando l’ingiu-stizia diventa legge, la resistenza diventa dovere”.Per capirci: l’ingiustizia è la Tav, la resistenza che cos’è? La protesta pacifica, come le tante marce fatte dal popolo No Tav, o la violenza che distrugge? E qui si arriva agli in-tellettuali, come il filosofo Gianni Vattimo e lo scrittore Erri De Luca, che si sono schierati con la parte anche più dura di questa protesta. Una risposta gli arriva da un pulpito sicuro, quello di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera che dice: “I dubbi sull’utilità della Torino-Lione, e sulla sua sostenibili-tà economica sono molti, ma Libera è contro la violenza in qualsiasi forma si eserciti e manifesti ed è a fianco della ma-gistratura e delle forze di polizia. La Val Susa è una comu-nità di persone perbene, generose, trasparenti che esprimono un dissenso civile. Non devono essere confuse con i violenti, con chi strumentalizza il movimento No Tav, che ha anche legittime ragioni, per altri scopi”. Più chiaro di così.

Ettore De Faveri direttore “La Valsusa” (Susa)

Povero HondurasLa povertà e la violenza domestica costringono i bambini honduregni ad abbandonare le rispettive abitazioni e vivere per la strada, soggetti a rischi enormi come il reclutamento forzato da parte del crimine organizzato. E’ quanto ha dichiarato in un comunica-to il responsabile dell’organizzazione umanitaria internazionale Casa Alian-za che ogni anno assiste circa 20 mila minori in difficoltà in Honduras, Mes-sico e Nicaragua. Solo a Tegucigalpa i piccoli di strada sono circa 3 mila. Le bande criminali approfittano del fatto che le leggi dell’Honduras, dove vivo-no oltre 3 milioni e mezzo di bambini, non prevedono denunce per il reclu-tamento e lo sfruttamento dei minori

come sicari o narcotrafficanti. I difen-sori dei diritti umani dei bambini sono allarmati anche per lo sfruttamento di circa 400 mila piccole vittime dal pun-to di vista lavorativo. Inoltre, la vio-lenza domestica colpisce 1 milione e 800 mila bambini, e la povertà li rende principali vittime del crimine organiz-zato che li sfrutta come trasportatori di armi ed estorsori. In Honduras vivono 8 milioni e mezzo di persone e spesso si registrano casi di minori che fuggo-no verso gli Stati Uniti privi di docu-menti, per la povertà e le violenze che subiscono nel Paese latino americano. Si tratta di uno dei più violenti del mondo, dove ogni giorno si registrano almeno una ventina di morti

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enti locali 3la voce misena19 settembre 2013

Spesso ci si dimentica di quanto siano importanti certe cose che abbiamo la fortuna di avere tutti i giorni. Come una casa, il rifugio sicuro in cui tor-

nare ogni sera, dopo una giornata di impegni, di orari frenetici, di lavoro, di vita. Proviamo a immaginare un bambino che tutto questo non ce l’ha. Quanta paura, insicurezza ed incertez-za per la sua vita presente e futura ac-compagneranno i suoi giorni e le sue notti? Per questa e tante altre ragioni nel 1990 l’Oikos ha intrapreso la pro-pria missione, occupandosi anche di bambini in stato di abbandono e/o vit-time di violenza e abusi, di tutti (pur-

troppo tanti) quei bambini che dopo un vissuto già troppo pesante per le loro giovani età, vengono allontanati dalle loro famiglie e dalla loro casa.

Nel corso di questi vent’anni l’Oikos ha creato, gestito ed am-pliato il proprio ser-vizio di accoglienza e sostegno ai minori che vengono inviati dal Tri-bunale per i minorenni e dai servizi presso le strutture dell’Associa-zione: ad oggi infatti l’Oikos dispone di due Comunità per bambi-ni e una casa famiglia, in cui sono accolti 31 bambini e 10 mamme.

Oggi l’Oikos si trova ad affrontare una nuova sfida: realizzare una nuova struttura per mamme e bambini in dif-ficoltà, che sia maggiormente adegua-ta alle loro esigenze odierne e future, con lo scopo di migliorare la qualità dei servizi e offrire ambienti più con-fortevoli e protetti ai bambini. Una delle attuali strutture, infatti, non è più idonea a offrire un servizio che rispetti gli standard di qualità da sem-pre offerti dall’Oikos, per tale ragione

nonostante il difficile periodo che stia-mo vivendo, ha deciso di investire le sue risorse in questo progetto. La lunga esperienza in ambito di tutela dei minori in difficoltà aiuta l’Oikos a comprendere l’importanza di offrire ai bambini ospitati una casa accogliente, dotata di tutto ciò di cui hanno bisogno; di creare le condizioni, quando possi-bile, di ospitare anche le loro mamme; l’importanza di poter in qualche modo compensare l’insanabile vuoto che ca-ratterizza la loro condizione.La creazione della nuova comunità è importante, ma è anche un progetto economicamente impegnativo, che ri-chiede un notevole impegno di tempo e risorse. Per regalare ai bambini dell’Oikos una casa nuova, grande e bella, abbiamo bisogno del sostegno di tutti. Molte persone e molte aziende hanno già aderito al progetto e ci stanno dando un grande aiuto. Ma la strada da per-correre per realizzare questo sogno è ancora lunga e qualunque aiuto è dav-vero indispensabile. Per informazioni: Oikos Onlus – Viale dell’Industria, 5 – Jesi, tel.: 0731 213125 Fax.: 0731 213126 – email: [email protected] – web: www.oikosjesi.it

P.C.

I bambini trovano casaLa nuova iniziativa dell'Oikos per il territorio

Il 12 settembre scorso Feneal – UIL, Filca CISL, Fillea CGIL Nazionali e di Ancona hanno incontrato il dott. Mauro Coletta capo struttura della Struttura di vigilanza sulle conces-sioni autostradali e il Ing. Gennarino Tozzi in rappresentanza di Autostrade spa per valutare la situazione del lotto 4 della terza corsia della A14, quello che collega Ancona Nord a Senigallia. "Nell’incontro le organizzazioni sin-dacali - scrive una nota di Uil e Cisl - sono state informate che la vicenda che ha portato al fermo dei lavori ad aprile scorso si avvia ad una positiva soluzione. Infatti siamo stati informati che il piano finanziario presentato dal Consorzio stabile Samac alle banche interessate nel mese di agosto sarà nei prossimi giorni condiviso. Inoltre ci saranno dei confronti fra il Consorzio stabile e Autostrade nei prossimi gior-ni che possano portare alla ripartenza del cantiere per la verifica conclusiva che potrà portare alla ripartenza del cantiere il prossimo 1 ottobre con gli stessi parametri del contratto in es-sere. Nell’incontro siamo stati anche informati che le soluzioni concorda-te, che saranno valutate nel consiglio di amministrazione di Autostrade del giorno 18 settembre, hanno avuto il parere favorevole della struttura di vigilanza".

Terza corsia A14 i lavori

Una vera e propria full-immersion nella progettazione sociale, dalla scrittura dei progetti alla valutazione e rendicontazione. Ad offrirla è il corso "Progettare nel sociale – 2° livello", promosso dal Centro di servizio per il volontariato delle Mar-che per la formazione avanzata di progettisti nel volontariato e nel sociale. Le iscrizioni sono già aperte e si raccolgono entro il 22 settembre sul sito www.csv.marche.it. Il percorso formativo, strutturato su un'unica sede regionale, prevede un modulo residenziale (il 27, 28 e 29 settembre a Senigallia) e due moduli semi-resi-denziali (19 ottobre e 9 novembre in Ancona), con 30 ore di formazione in aula e 30 di formazione a distanza. A tenere il corso sarà il docente Giorgio Sordelli, pro-fessionista con 30 anni di esperienza nella formazione sui temi della progettazione sociale, organizzazione e pianificazione delle attività, valutazione e monitoraggio; già responsabile formazione e progettazione per diversi enti del mondo non profit e for profit, nazionali e regionali. Le domande d'iscrizione dovranno giungere entro e non oltre la mezzanotte di domenica 22 settembre 2013 e la partecipazione sarà consentita ai primi 50 iscritti. Per tutti i dettagli su programma, costi di parteci-pazione e modalità di iscrizione on line consultare il sito www.csv.marche.it o telefonare al numero 071 899650.

Progettare nel socialeSi terrà il 21 settembre prossimo, a Senigallia, in occasione dell’omonima manife-stazione cinofilo sportiva, l’esposizione dei lavori e la premiazione del concorso a premi per fotografie e disegni “PasseggianDog”, promosso dall’Ufficio scolastico regionale e rivolto ai ragazzi che frequentano le scuole delle Marche. Il concorso, bandito nell’ambito del piano di azione interregionale USR Marche – USR Sar-degna “Le Comunità dei mari del Mediterraneo. Ponti tra mari, ponti tra genera-zioni”, inserito nel processo ministeriale “L’Europa dell’istruzione”, è collegato all’omonima iniziativa, prima del genere in Italia, promossa per il 21 settembre a Senigallia dall’associazione sportiva dilettantistica “Sport & Travel” insieme al Rotary Club cittadino in occasione della manifestazione “Pane Nostrum” e con-sistente in una passeggiata urbana con i propri cani di qualsiasi razza. Iniziativa finalizzata a raccogliere fondi e la sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sfrutta-mento internazionale dei levrieri e sulla campagna di adozioni degli animali ormai adulti. E, a completamento di un fine settimana tutto dedicato al benessere degli esseri viventi, il 22 mattina si terrà, sempre a Senigallia, la prima Coppa Rotary Club Running, evento sportivo comprendente una maratonina, una “passeggiata urbana” e una corsa promozionale per ragazzi dai 4 ai 15 anni.

Ragazzi, sport e cani

Quattordici donne, quattordici donne che si prostituivano - vittime di sfruttamen-to sessuale e di tratta - hanno partecipato ad un percorso di inserimento nel tessuto economico e sociale e otto di loro sono già inserite in aziende. Un risultato incorag-giante anche per altre situazioni di margi-nalità, grazie al progetto di inclusione so-ciale che la Regione Marche ha elaborato e di cui oggi sono stati illustrati i risultati in un convegno conclusivo. “Con il progetto Work – Fare - Costruire percorsi d’inclusione socio lavorativa per futuri cittadini, finanziato con risorse del Por Marche 2007/2013 - ha spiegato l’as-sessore regionale alla Formazione Lavoro, Marco Luchetti - abbiamo voluto realiz-zare un modello operativo sperimentale e innovativo di reinserimento sociale, veri-ficando le reali capacità di acquisire com-petenze da parte delle beneficiarie, com-petenze che diventano credenziali per un futuro lavorativo e per una rinascita nel mondo “normale”. Partendo da un con-testo sociale difficilissimo (molte delle beneficiarie sono immigrate e tutte vitti-

me di sfruttamento) abbiamo premiato la loro forte volontà di farcela e siamo riu-sciti a raggiungere ottimi risultati grazie all’attività dell’Associazione On the road, una autorità in materia di reinserimento sociale per le vittime di tratta, sia grazie alla collaborazione di imprese presenti nel territorio che hanno accordato la loro disponibilità per la formazione pratica in azienda”. L’Associazione On the road (con sede in Abruzzo e sedi operative nel-le Marche) è, infatti, l’organismo attuato-re insieme all’Associazione Free Woman (di Ancona) del progetto iniziato nel 2011 e che prevedeva 15 mesi di percorso. Obiettivo specifico dell'azione è infatti la promozione di una maggiore coscienza, da parte delle beneficiarie, dei loro diritti e delle loro possibilità di autodetermina-zione, anche attraverso l’opportunità di ampliare le competenze linguistico - co-municative e le conoscenze culturali utile per il loro processo d’inserimento nel tes-suto economico e sociale. E’ stata quindi offerta la possibilità alle beneficiarie di misurarsi con contesti lavo-

rativi , di intraprendere il difficile percor-so di affrontare tempi, ritmi, routine del lavoro, di acquisire dunque la strumenta-zione attitudinale e comportamentale di base che faciliti l’inserimento nel mondo del lavoro. Il percorso individualizzato prevedeva un’attività formativa di affian-camento e di partecipazione all’attività produttiva con un tutoraggio. “Fondamentale quindi per la riuscita del progetto – ha concluso Luchetti - il ruolo della rete dei soggetti istituzionali e non presenti sul territorio e in grado di crea-re un forte legame di comunità, per poter esprimere una fattiva programmazione negoziata, partecipata e concordata. Gli attori coinvolti sono stati oltre al Servi-zio Lavoro della Regione che ha gestito e supervisionato tutte le attività, tutti quei soggetti che più direttamente, pur con dif-ferenti competenze, sono stati chiamati a fornire concrete risposte ai problemi e che, quindi, hanno saputo rispondere alle istanze di persone altrimenti discriminate dal mercato del lavoro”.

R.M.

Dalla tratta alla dignitàUn progetto della Regione Marche a favore di 14 giovani donne

Da lunedì 16 settembre, pescherecci marchigiani di nuovo in mare con la conclusione del fermo pesca, iniziato lo scorso 5 agosto. Tornano in acqua le marinerie della flotta marchigiana da Pesaro a San Benedetto del Tron-to. Torna dunque sul mercato tutto il pescato locale, con meno rischi di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ri-storante, prodotto straniero. La man-canza dell’obbligo dell’etichettatura d’origine favorisce, infatti, la possi-bilità di spacciarlo come nostrano, deprezzando di fatto il prodotto mar-chigiano. Basti ricordare che i prezzi pagati ai pescatori per alcune varietà di pescato sono tornati addirittura ai livelli di venti-venticinque anni fa. Il tutto mentre nel primo seme-stre dell'anno i consumi dei prodotti ittici sono crollati del 13 per cento in valore, che sale addirittura al 18 per cento per il pesce fresco. Nelle dieci settimane successive alla ripre-sa l’attività sarà limitata a tre giorni, come già lo scorso anno.

S.F.

Finito il fermo, si torna in mare

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senigallia

adentistretti

4 la voce misena19 settembre 2013

dill' al monc' in piazza

Corrado Canafoglia, avvvocato senigalliese, scrive una lettera aperta al padre del ragazzino di 16 anni che è stato multato dai Vigili perchè trovato con una bottiglia di vodka e che ha deci-so di ricorrere al Giudice di Pace.

Caro Genitore, anche io sono genitore ed ho avuto modo di leggere la notizia secondo cui Lei sarebbe ricorso al Giudice di pace di Senigallia contro una multa di € 50 elevata dai vigili di Se-nigallia per aver trovato Suo figlio sedicenne con una bottiglia di vodka nello zaino.Non conosco il motivo del suo ricorso e mi augu-ro che Lei stia contestando l’accertamento nella sua fondatezza e quindi per contestare che Suo figlio, un ragazzo di 16 anni, girava con una botti-glia di vodka da bere liberamente. Altri argomenti diversi dall’estraneità di Suo figlio a tale fatto mi appaiono difficili da capire. Se invece Suo figlio

avesse avuto con sé la vodka, mi piacerebbe sa-pere se Lei ha rifilato a Suo figlio qualche sano ceffone nel primo momento di rabbia e poi abbia parlato con lui per capire per quale motivo girava con tale superalcoolico nello zaino.In questi giorni ho prima vegliato presso la ca-mera mortuaria e poi accompagnato al cimite-ro Francesco Saccinto, un ragazzo che avreb-be compiuto 15 anni la prossima domenica 22 settembre. Vuole sapere il motivo? Glielo dico subito: un signore, se così si può definire, ha ri-tenuto bene di mettersi al volante di un autocar-ro con un tasso alcolico elevatissimo, e quindi travolgerlo e lasciarlo esanime sul ciglio di una strada. Le sembra questo un buon motivo per dare un ceffone a Suo figlio e fargli capire che l’assunzione di alcool fa male, specie ad un mi-nore ed a volte può causare tragedie? Ma se questo non bastasse Le ricordo alcuni dati: negli incidenti stradali in Italia in media muoiono 3.000

persone l’anno, 300.000 l’anno restano ferite di cui 20.000 restano disabili. Spesso causa di tale carneficina è proprio l’assunzione di alcool. Ri-tengo che questi siano validi motivi per pensare al Suo ricorso ed alla vodka nello zaino di Suo figlio. Credo che ognuno di noi, soprattutto noi genitori, deve riflettere, senza rimandare ad al-tri, la “società” per esempio, sui comportamenti autolesionisti dei nostri figli e ricordarci dei nostri obblighi educativi. Forse è opportuno che Suo figlio pianga oggi, perché Lei lo ha punito per la vodka e gli ha anche mollato un ceffone per im-primergli nella sua memoria che non deve più farlo (poi cerchi di capire perché lo ha fatto), piut-tosto che domani piangere Lei ed i Suoi familiari ed amici o vedere una Chiesa piena di ragazzi in lacrime di fronte alla bara di un loro compagno e dover loro spiegare il motivo per cui si muore a 15 anni, perché un altro ha deciso quel giorno di guidare dopo aver ingerito “liberamente” alcol".

Meglio un richiamo oggi...

a cura di G. Nicoli

• Pochi giorni or sono una nostra abbonata, che si era recata nella Chiesa del Car-mine per pregare,

si è vista avvicinare da una signora che non conosceva, la quale le ha chiesto a che ora vi si celebravano le Sante Mes-se. La nostra segnalatrice le ha risposto che per mancanza di sacerdoti la Chie-

sa viene aperta tutti i giorni dalla custode (alla quale va il nostro ringraziamento) ma le Ss.Messe vi si celebrano soltanto in oc-casione della Festa della Madonna del Car-mine il 16 luglio (da cui appunto la Chiesa prende il nome) ed il 3 febbraio, ricorrenza di “S.Biagio”, di cui si conserva una reli-quia, e nella cui giornata viene distribuito anche il pane benedetto. Una settimana prima, diverse funzioni vi si svolgono in preparazione di queste due feste. La signo-ra, a cui è stata data questa spiegazione, ha ringraziato perché era una turista residente a Roma e forse ritornerà nella nostra città proprio in queste due occasioni.• Nel cantiere dell’ex Sacelit Italcementi è iniziata la fase preparatoria alla demolizio-ne. Gli operai del Comune hanno transen-

nato tutta l’area ed una Ditta specializzata stavalutando i tipi di materiali che vi era-no stati utilizzati. Dai primi accertamenti è stata esclusa la presenza di amianto ed è emerso che il manufatto era stato realizzato in cemento e mattoni, materiali non danno-si che prevedono uno smaltimento meno complesso e, soprattutto, più economico. • Questa estate, nella nostra città, ha avuto grande successo il servizio della Gestiport per il noleggio gratuito denominato “Bici in porto”, che consentiva di prelevare una bicicletta e usarla per un periodo limitato (massimo 3 ore) e, comunque, riconse-gnarla entro le 20 del giorno stesso, salvo diversi accordi. Il servizio è stato molto apprezzato, specialmente dagli stranieri. L'area portuale non è dotata di una galleria

di negozi, ma è servita da un bar e da un ristorante. • E’ sempre utile raccomandare agli an-ziani, di cui il nostro settimanale conta molti abbonati, a non aprire agli estranei perché – come è successo pochi giorni fa a Senigallia ma succede spesso anche in altri luoghi – una ottantaduenne è stata deru-bata in casa da due truffatori, un uomo e una donna, ben vestiti, che con la scusa di effettuare dei controlli si sono fatti aprire la porta per poi andarsene con trecento euro: tutto quello che possedeva nella sua abita-zione. Incaricati dell’Agenzia delle Entrate ed addetti del Comune per informare sul passaggio dalla Tarsu alla Teres sono le scuse più frequenti utilizzate per tentare di farsi aprire la porta.

Mobilità elettricaAnche il Comune di Senigallia tra i firmatari del protocollo d'intesa con la Regione Marche per la partecipazione al bando nazionale che verrà presenta-to al Ministero dei Trasporti, per l'as-segnazione di finanziamenti destinati alla realizzazione di impianti cittadini di ricarica per i veicoli alimentati ad energia elettrica. Il progetto "La mo-bilità elettrica nella Regione Marche" coinvolge i capoluoghi di provincia e le città costiere più importanti dove la concentrazione di traffico è partico-larmente elevata con l'obiettivo di fa-vorire la mobilità sostenibile e ridurre l'inquinamento atmosferico e acustico nelle aree urbane. Regione e Comuni dunque insieme per la realizzazione della mobilità elettrica sul piano isti-tuzionale, amministrativo e tecnico, in base agli impegni che verranno sotto-scritti con il Protocollo. Gli interventi proposti allo Stato svilupperanno reti di ricarica diffuse, con l'indicazione delle infrastrutture scelte, delle aree coinvolte, delle soluzioni prospetta-te. Un progetto questo che guarda al futuro, alla sostenibilità ambientale, alla qualità dell'aria della nostra città, perfettamente in linea con le politiche dell'amministrazione a favore della mobilità sostenibile , del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili.

Associazione filatelicaInaugurata la sede dell'Associazione Filatelica Numismatica senigalliese

"Luigi Zampini" rinnovata al suo in-terno, con la presenza al taglio del na-stro delle autorità civili e religiose.L'associazione, nata a Senigallia nel lontano 1947, vanta oltre 100 associa-ti ed è presente da ben 48 anni con la manifestazione, mostra e convegno commerciale filatelico numismatico "Senafil", che si tiene il secondo fine settimana di giugno di ciascun anno. Gli orari di apertura dell' associazione sono il martedi' pomeriggio dalle 18 alle 20 e la domenica mattina dalle 10 alle 12.

Comuni virtuosiSarà Senigallia la sede della cerimo-nia della consegna del Premio Comuni Virtuosi 2013 promosso dall'Associa-zione dei Comuni Virtuosi con il pa-trocinio del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare. Sabato 21 alle ore 16.30 nella Sala del Trono di Palazzo del Duca, ci sarà an-che il Ministro dell'Ambiente Andrea Orlando alla settima edizione del pre-mio Comuni Virtuosi 2013 condotta dal giornalista Luca Pagliari. I comu-ni vincitori del concorso 2013 raccon-teranno alcune significative esperien-ze e progettualità di buone prassi. E' Montechiarugolo in provincia Parma il comune più virtuoso d'Italia. Già vincitore nella categoria Impronta ecologica nell’edizione precedente, Montechiarugolo ha dimostrato una rapida e costante ascesa nella realiz-zazione di politiche ambientali di as-soluta eccellenza, trasversalmente alle cinque linee di intervento previste nel bando. Dalle certificazioni ambientali alle centrali del risparmio energetico, dal potenzialmento dei percorsi ciclo-pedonali.

Il pane in piazza

Pane nostrum torna a Senigallia: laboratori, agricoltura, idee e storia vicina

Pane. Il nome stesso porta con sé un profumo intenso, come le viole dice-va Gianni Rodari. Sembra di vederlo e di sentirne la fragranza. E’ quanto si sprigionerà per le vie della nostra città nei prossimi giorni, a comincia-re dalla mattinata di giovedì 19 fino alla serata di domenica 22 settem-bre prossimi. Pane Nostrum è prima di tutto la festa del pane e insieme della buona agricoltura, della buona cucina. Ma soprattutto è festa della qualità e della consapevolezza di ciò che portiamo sulle nostre tavole per un’alimentazione sana e responsabi-le. L’iniziativa, promossa da Confcom-mercio e Cia della Provincia di Anco-na è realizzata in collaborazione con il Comune di Senigallia, la Camera di Commercio di Ancona, la Provin-cia stessa e la Regione Marche ed è giunta alla sua XIII edizione. Una manifestazione che vanta l’eccellen-za del prodotto attorno a cui ruota e che intende promuovere tradizioni e cultura. Saranno presenti numerosi maestri panificatori di diverse aree d’Italia e del mondo: potremo assaporare pani tipici della Calabria, della Toscana, della Liguria e dell’Emilia Romagna, nonché dell’Abruzzo e del Trentino Alto Adige. Presenti, come da tradi-zione, scuole di panificazione france-si e tedesche provenienti dalle citta Sens e Lorrach gemellate con Seni-

gallia. Per quattro giorni si potranno pertanto imparare i segreti della pani-ficazione non solo osservando diret-tamente i maestri in azione nei “forni a cielo aperto” ma anche sperimen-tando in prima persona il gusto e l’ar-te di mettere le mani in pasta. Il pro-gramma della festa prevede numerosi laboratori per grandi e bambini (per i quali si consiglia la prenotazione!) e molteplici occasioni di confronto e di scambio. Quest’anno è stata introdot-ta una nuova area “Idee in fermento”, una sorta di laboratorio di idee (coor-dinata da Confcommercio e Cia), con presentazioni tematiche, momenti di confronto legati al mondo agricolo e della panificazione nonché attività di consulenza ai giovani che volessero intraprendere una nuova impresa.Da segnalare un incontro (sabato 21 ore 17,30 Piazza del Duca) a cura dell’Università degli Studi della Sa-pienza di Roma dal titolo “I fornai neolitici di Portonovo”. Durante l’in-contro saranno presentati gli ultimi risultati delle ricerche archeologiche che si stanno conducendo a Porto-novo di Ancona, ricerche cha hanno portato alla luce forni in terracotta destinati alla cottura del pane e di al-tri alimenti. Sarà interessante parlare oggi delle più antiche comunità di agricoltori che popolavano i territori marchigiani circa 7000 anni fa.

Silvia Fabri

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senigallia 5la voce misena19 settembre 2013

* Ha movimen-tato ingenti ca-richi di droga tra il Marocco e la Francia fino al 2012 quando, nel corso di una complessa attività

investigativa la polizia francese era riu-scita a raccogliere un numero sufficien-te di prove a suo carico per spiccare un mandato di arresto. Ma Abdelaziz Satori, marocchino di 40 anni residente in Francia, raggiunto dal provvedimento di arresto in-sieme ad altri quattro connazionali, da quel

momento era riuscito a far perdere le pro-prie tracce rendendosi latitante. Una latitan-za terminata questa notte a Senigallia. At-torno alle 2 infatti l’auto di grossa cilindrata sulla quale viaggiava il 40enne, in compa-gnia di un connazionale incensurato di 31 anni residente da tempo a Jesi, è stata notata dagli uomini del Commissariato. Da qui la decisione di fermare l’auto e procedere con l’identificazione dei due occupanti. * Sono stati accertati due casi di guida in stato d’ebbrezza con tasso alcolemi-co di gran lunga superiore rispetto a quanto previsto dal codice della strada. Nello specifico, nelle prime ore di dome-nica, al 113 della Polizia di Stato è arriva-ta una chiamata che segnalava la presenza

di un’auto che percorreva la strada statale adriatica sud sbandando vistosamente. Gli agenti della Volante, portatisi in zona, nei pressi del Ciarnin hanno individuato e fer-mato il veicolo segnalato. A bordo c' era un cittadino rumeno, B.N, di 35 anni 35, residente in provincia. Stessa sorte per un cittadino indiano S.K. di 41 anni, residente in provincia di Arezzo. Gli agenti, interve-nuti a seguito di una richiesta pervenuta da una ragazza che era stata importunata da un cittadino straniero, sono arrivati in via San-zio fermando l'uomo, che si trovava in quel momento alla guida di un furgone. * A partire dal 16 settembre 2013 è pos-sibile presentare domanda di contributo per i libri di testo agli studenti delle scuole

secondarie di 1° e 2° ciclo per l’anno sco-lastico 2013/2014. I contributi sono riser-vati alle famiglie in condizioni di maggiore svantaggio economico e potranno fruirne direttamente i genitori o gli altri sogget-ti che rappresentano il minore (o lo stesso studente, se maggiorenne), purché il nucleo familiare abbia un Isee inferiore o uguale a 10.632,94 euro. * Sono oltre 100 i bambini che frequentano la Scuola “Mercantini” ma che per il mo-mento hanno abbandonato il vecchio plesso della “Puccini” a causa dei lavori di messa a norma antisismica. Il primo giorno di scuo-la si è verificato un intasamento del traffico in via Cellini. Per questo si sta valutando una soluzione alternativa.

succede a senigallia

Si avvia alla conclusione il progetto “Sport, sport cultura ed educazione interculturale attraverso lo sport” realizzato nel corso dell’anno 2013 dall’Unione Sportiva Acli Marche in collabo-razione con la Regione Marche. “L’obiettivo generale del proget-to - dicono i dirigenti dell’Unione Sportiva Acli Marche - è stato

quello di sensibilizzare i partecipanti alle varie iniziative all’esigenza di collaborare per trar-re vantaggio dai valori trasmessi, attraverso lo sport. Tali valori sono finalizzati allo sviluppo delle conoscenze e com-petenze che consentono ai giovani di migliorare capacità fisiche e la vo-lontà a compiere sfor-zi a livello personale,

nonché capacità sociali come il lavoro di grup-po, la solidarietà, la tol-leranza ed il fair play in ambito multiculturale”. Il progetto ha preso av-vio a marzo ad Ancona con un incontro al quale hanno partecipato asso-ciazioni ed enti che si occupano di intercultura e di integrazione degli immigrati. Poi le varie iniziative si sono svol-

te un po’ in tutto il territorio regionale ed hanno coinvol-to cen-tinaia di g iovani . E’ stato anche di-stribuito il “Mani-

festo dello sport edu-cativo” della Cei. Nu-merosi sono stati gli appuntamenti nel corso del 2013 con le varie fasi del progetto, fasi che si sono svolte, per esempio, ad Osimo, a Castelferretti, a Moglia-no e che invece domeni-ca prossima si svolgerà a Petritoli in occasione della Festa della Croce Arcobaleno.

Lo sport educaAcli Marche per i più giovani

Al termine di una qualsiasi manifestazione si usa dire, forse per ammorbidire la delusione, che si è andati oltre ogni più rosea aspettati-va; resta da vedere quali fossero le aspettative che si serebbero superate. Con il “Percorrimisa insieme” di sabato 7 settembre scorso siamo andati, se possibile, anche al di là di questo, e superare ogni più rosea aspettativa non ci è bastato: a varcare l’accesso al sentiero, infat-ti, per incamminarci paralleli al fiume, siamo stati in ottanta circa, di età e condizioni fisiche diverse, ma con uguale spirito; ed è una stima per difetto fatta per non peccare di immodestia o presunzione. Ma più del numero dei parteci-panti, ad assegnare il bollino verde all’inizia-tiva, è stata la partecipazione di molti che con la disabilità avevano a che fare solo indiretta-mente, o per nulla, tanto che la passeggiata non ha mai assunto il profilo di esperienza ghettiz-zante, come spesso accade per circostanze si-mili. A dare lo start, ai nastri di partenza, il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, intervenuto con gli assessori Maurizio Memè

e Gennaro Campanile. Poi i ragguagli di Luciano Mon-tesi, dell’associazione “Con-fluenze”, le cui parole hanno reso la passeggiata, che po-teva risultare “distratta”, un momento di rispetto per il nostro territorio, che vivia-mo quotidianamente ma che non conosciamo appieno. Quindi, sfilati davanti alla tana dell’istrice, la pacifica invasione del campo del-l’associazione ASSTA, dove ci attendevano Maurizio Morganti dell’Associazione Neurofibromatosi di Seni-gallia, l’altro promotore di questa iniziativa, e Gianluca Quaglia, che curava la “logi-

stica” sul prato degli arcieri. Ringraziamenti, e tanti, vanno pure a Silvano Paradisi (Coop Adriatica), Bruna Pierpaoli (Moica) e Sabina Sartini (Ass. dalla parte delle donne) per la merenda che, consumata nella tranquillità del parco, ha fornito il pretesto per tramutare in amicizia quel tragitto, pur breve, appena com-piuto. Senza dimenticarmi di ringraziare l’As-sessore ai servizi alla persona Fabrizio Volpini ed il direttivo tutto della Consulta del Volonta-riato, per il sostegno fornito a questa esperien-za, Fatima (per l’idea originaria dell’evento) e Federico (che ha curato la grafica del volanti-no che ci siamo scambiati online), mi sento di concludere che vista la risposta a questa prima uscita probabilmente ci sarà un seguito, e qual-cosa bolle già in pentola.

Paolo Belogi

PS: Grazie anche a chi è intervenuto metten-dosi silenziosamente a disposizione per ogni eventuale necessità.

Natura accessibileLa passeggiata nel sentiero del Misa

E' suonata giovedì scorso la campanella per 4.231 alunni nelle scuole comunali di Senigallia, cui si ag-giungono i 128 iscritti alle scuole d'infanzia paritarie. A crescere sono le primarie (+33 iscritti) e seconda-rie di primo grado (+7 iscritti) a scapito della scuola d'infanzia (-40 iscritti). Un aumento che ha portato alla costituzione di due classi in più alla Puccini e l'altra per la Montessori di Scapezzano. Sul fronte del sovraffollamento delle classi, l'unica criticità che permane è quella alla scuola media Marchetti dove l'ufficio scolastico regionale ha disposto due prime con 30 iscritti ciascuna. Novità dell'anno scolastico 2013/2014 è la nuova refezione scolastica dopo la ri-duzione dei centri cottura a due soli punti: uno alla Pascoli e uno presso i locali dell'azienda Cimas di Borgo Catena. “La riorganizzazione della refezione è stata gestita insieme al comitato dei genitori e garanti-rà la stessa qualità dei prodotti e dei servizi offerti -as-

sicura il sindaco Maurizio Mangialardi- confermando la scelta del biologico”. “Grazie ad un finanziamento regionale di 42.000 euro per la qualità alimentare -aggiunge l'assessore alla pubblica istruzione Stefano Schiavoni- possiamo utilizzare anche il pesce fresco dell'Adriatico e i prodotti a km 0”.Altra questione che preme al sindaco, l'integrazione degli alunni stranieri. “I 412 alunni stranieri rappre-sentato il 10% della popolazione scolastica e sono equamente distribuiti in tutti gli istituti - ha detto Mangialardi - per quanto riguarda gli alunni disabi-li, purtroppo si registra un costante aumento (126) e questo a fronte di una costante riduzione del numero degli insegnanti di sostegno”.Confermata la fornitura gratuita di libri di testo per la scuola primaria e il trasporto scolastico organizzato in sinergia tra l'Atma e cinque imprese private. Tutto al femminile lo “staff” delle dirigenti scolastiche com-

poste da Rita Bigelli per Senigallia Centro-Fagnani, Fulvia Principi per Senigallia Nord-Mercantini, Fir-mina Bacchiocchi per Senigallia Sud-Belardi e la neo arrivata Angelica Baione al Comprensivo Marchetti. Completano il quadro della popolazione scolastica gli alunni delle paritarie 'Ada Bianchi' e 'San Vincenzo' rappresentate da don Gesualdo Purziani che lamen-ta “la mancata attuazione di una legge regionale che disciplina la materia scolastica”. Questi i paesi di provenienza degli alunni figli di famiglie immigrate: Albania, Bangladesh, Algeria, Bosnia, Cuba, Gran Bretagna, Ecuador, Macedonia, Kenia, Russia, Iran Tunisia, Lituania, Marocco, Nigeria, Polonia, Repub-blica Ceca, Romania, Bulgaria, Giordania, Cina, Re-pubblica Dominicana, Senegal, Pakistan, Perù, Ugan-da, Ucraina, Costa d'Avorio, Camerun, Siria, Brasile, Spagna, Bielorussia. E San Marino!

M.G.

Scuole d'infanzia e primarie: 4359 alunni a Senigallia

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chiesa� la voce misena19 settembre 2013

Istituti religiosi femminili delle Marche: nuovi incarichi

Sorrisi e servizio

Siria, è anche terra di martiri

chiesa

Per i cristiani siriani Maalula, il villaggio cristia-no a Nord di Damasco, attaccato nei giorni scorsi da gruppi armati islamisti, è già “terra di martiri”. Grazie a una testimone oculare, una donna cristia-na di nome A. (anonima per motivi di sicurezza), attualmente in ospedale a Damasco, Fides ha rico-struito nel dettaglio la sorte dei tre cristiani uccisi a Maalula. Le loro esequie si sono celebrate il 10 set-tembre a Damasco, nella cattedrale greco-cattolica, in una celebrazione presieduta dal Patriarca melkita

Gregorio III Laham, alla presenza di vescovi di al-tre confessioni. Secondo quanto racconta a Fides la donna, i gruppi armati sono penetrati il 7 settembre in molte case dei civili, distruggendo e terrorizzan-do, colpendo tutte le immagini sacre. In una casa vi erano tre uomini greco cattolici Mikhael Taalab, suo cugino Antoun Taalab, Sarkis el Zakhm, nipote di Mikhael, e la donna A., loro parente, che rac-conta l'episodio. Gli islamisti hanno intimato a tutti i presenti di convertirsi all’islam, pena la morte.

La testimonianza dei cristiani attaccati a Maalula

È stata rinnovata l’Usmi marchigia-na. Nell’attuale Statuto Usmi si legge: "L’Unione esprime e sviluppa la co-munione che unisce gli Istituti religiosi femminili operanti in Italia, tra loro e con le diverse componenti della realtà ecclesiale, in vista di una risposta più piena alla vocazione e alla missione

di ciascuno" (art. 1).Perciò intende porsi come sereno e fraterno punto di riferimento per le Congregazioni femminili e le ri-spettive comuni-tà locali presenti nelle Marche. E diventa un cammi-nare insieme nella

complementarità, nella condivisione di scienza e di esperienza, nella collabora-zione costruttiva, nella condivisione di problematiche e nella proposta di solu-zioni nelle realtà locali. Nello Statuto viene detto: “L’Unione promuove l’ap-profondimento dell’identità carismatica della Vita consacrata secondo l’inse-gnamento del Magistero della Chiesa, gli orientamenti della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Favorisce, mediante opportune iniziative, la comu-nione e la collaborazione tra gli Istituti religiosi e le Società di Vita Apostoli-ca; coordina i rapporti di comunione e collaborazione con la Conferenza Epi-

scopale e con i singoli Ve-scovi; individua le sfide socio-culturali del nostro tempo per cercare insie-me risposte profetiche, in coerenza con l’identità di donne consacrate e pre-sta attenzione alle nuove forme di vita consacrata” (art.4).Nella regione Marche, dopo la morte di Sr Loredana De Pao-li, che le religiose ricordano con grande affetto e riconoscenza, si è riunita l’as-semblea delle segretarie diocesane e superiore maggiori degli Istituti presenti nelle Marche, lo scorso 30 giugno a Lo-reto, con la presenza della Consigliera nazionale madre Pierina Scarmignan, per l’elezione della nuova presidente, vicepresidente e segretaria dell’orga-nismo USMI- Marche. La nuova pre-sidente è suor Anna Maria Vissani di Castelplanio, vicepresidente suor Maria del Rosario Bolanos Medina e segreta-ria suor Maria Alfonsa Fusco entrambe di San Benedetto del Tronto.Sr Anna Maria Vissani ap-partiene alla congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo, attualmente è diret-trice del Centro di spiritualità “sul monte” a Castelplanio, nella diocesi di Jesi. Laureata in teologia morale, grafologa e counselor della relazione,

accompagna molte perso-ne nel cammino spirituale e dentro percorsi umani, per la riscoperta del senso più vero del vivere dentro difficoltà relazionali e affettive. È stata anche Superiora Provinciale, consigliera, formatrice delle giovani consacrate, superiora di comunità nella sua Con-gregazione religiosa. Negli

anni ’90 ha già esercitato, per otto anni, l’incarico di Presidente USMI regionale nelle Marche.Sr Maria del Rosario Bolanos Medina della congregazione Oblate SS Reden-tore è coordinatrice del Progetto "Irene" nella casa d'accoglienza di San Benedet-to del Tronto. Sr Maria Alfonsa Fusco è dell’Istituto San Giovanni Battista, lau-reata in Filosofia e diplomata in Scienze religiose e musica. Ha insegnato sem-pre nelle scuole Superiori ed ha svolto il compito di Dirigente Scolastico per un periodo pluridecennale. Da moltis-

simi anni è inserita nell’USMI ed eletta delegata dell’USMI della Diocesi di San Benedetto del Tronto e Segretaria regiona-le, svolge l’attività di coordinamento ed animazione della Vita Consacrata.

C.C.

Sarkis ha risposto con chiarezza: “Sono cristiano e se volete uccidermi perchè sono cristiano, fatelo”. Il giovane è sta-to ucciso a sangue freddo, con gli altri due. La donna è rimasta ferita ed è sal-va per miracolo, in seguito condotta in ospedale a Damasco. “Quello di Sarkis è un vero martirio, una morte in odium fidei”, dice a Fides Suor Carmel, fra i cristiani di Damasco che assistono gli sfollati di Maalula. I presenti al fune-rale erano molto commossi. Oggi gli sfollati di Maalula, in maggioranza a Damasco, rimarca la suora, “chiedono solo di poter tornare alle proprie case, in pace e sicurezza”.

Ad Assisi 'Nostra madre Terra'

I santi della porta accantoEleonora Cantamessa è la ginecologa di Trescore uccisa domenica scorsa mentre soccorreva un migrante india-no ferito. Pubblichiamo la lettera della madre Mirella al quotidiano 'Corriere della Sera'.

Caro direttore, in tanti momenti della vita di mia figlia, mi sono chiesta dove trovasse la forza... Anche la sera, quando rientrava dopo un'intensa giornata di lavoro, e la vedevo sfinita, spesso interrompeva la cena per rispondere al cellulare o era lei stessa a telefonare in clinica per avere notizie di qualche travaglio in corso o di qualche donna ricoverata. Le sue pazienti, infatti, non la chiamavano «dottoressa», ma la chiamavano Eleonora.Mamma Mariella e la figlia Si affezionava a tutte e non le importava se fossero italiane, straniere, facoltose o no. Il suo lavoro era la sua vita. Anzi non era un lavoro, era una missione. Me lo fa pensare quello che è accaduto. E più ci penso e più mi convinco che su di lei Dio aveva fatto un progetto preciso, che lei ha accettato e ha portato avanti compiendolo fino al sacrificio della vita. Era dolce, espansiva, sensibile, con il carattere molto simile a quello del suo «papi», con cui aveva un legame speciale. Io che sono per natura molto pratica le stavo vicina aiutandola nelle cose più concrete. Ma era legata a entrambi e diceva sempre: «Cosa farò io quando non ci sarete più?». Adesso

mi domando io che cosa faremo noi senza di lei. La sua enorme sensibilità la spingeva con tanta naturalezza verso i più umili. Viveva la carità intensamente. La carità stessa per cui è scesa dalla macchina in quella strada buia in mez-zo a un campo di «guerra», tra persone che non conosce-va, gridando: «I am a doctor, be quiet». «Sono un medico, state calmi». È morta mentre parlava con il centralino del 112 per chiedere i soccorsi e mentre io a casa, come tutte le sere, recitavo il rosario. Forse qualcuno si chiede come ho accettato di espormi a telecamere e obiettivi in questi giorni. Così provata e stravolta, mi è stato difficile, ma l'ho fatto per portare avanti - non a termine, perché spero che non finisca - la missione e il sacrificio di Eleonora, per fare arrivare a tutti il suo «messaggio», l'eredità che ci la-scia. Mi è stato chiesto che cosa provo. Non provo rabbia, non do appellativi alla persona che ha investito Eleonora, penso a un povero disgraziato, come tanti altri. Lo chiamo «disgraziato» ma senza senso dispregiativo. È in disgrazia come me! E penso anche a quei quattro bambini orfani. La giustizia deve fare il suo corso. Credo invece che quella Divina abbia già provveduto con la sua misericordia. In questo momento mi piacerebbe che Eleonora ricevesse, at-traverso la mia persona, una carezza da Papa Francesco, che lei ammirava proprio perché le assomiglia. C'è un'im-magine che mi resterà nella mente. L'immagine di ieri sera di quei tre indiani che, come i re magi, sono saliti per le

scale di casa nostra prima della veglia funebre. Portava-no in mano un cero acceso. Erano bagnati di pioggia, col capo chino, imbarazzati, sono entrati. Si erano preparati un discorso per dirmi che anche tra gli indiani ci sono tante brave persone e ho capito che cercavano il nostro perdo-no. Li ho abbracciati interrompendoli prima che finissero di parlare. Ho detto loro che non c'era bisogno, che non provavo nessun sentimento negativo, perché mia figlia era scesa da quell'auto senza pregiudizi, non solo con slancio di dovere ma soprattutto con slancio di amore. Questo deve restare nella mente di tutti, perché tutti impariamo qualco-sa. Chissà se qualcuno in India, leggendo la storia di mia figlia, che è un intreccio di tragedia e umanità, non pensi anche ai familiari dei nostri cari marò, che a casa piangono nell'attesa del loro ritorno. Io ho perso mia figlia e mi fa paura il pensiero della sera, di quando arriverà l'ora di cena e lei non tornerà, di quello studio vuoto, di quell'ecografo spento. Mi consola un po' la speranza che l'insegnamento del suo sacrificio non vada perduto, che il suo coraggio e il suo amore, la sua sensibilità possano contribuire a mi-gliorare questo mondo inaridito dalle logiche dell'egoismo, del profitto e della discriminazione. Grazie Eleonora. Ca-sualmente, avevo scelto per te quel nome. Poi, il gineco-logo che ti ha aiutato a venire al mondo e aveva lavorato in Medio Oriente mi ha spiegato il suo significato. Deriva dall'ebraico «el» «nur». Luce di Dio.

Torna il meeting internazionale “Nostra Madre Terra” su ambien-te e salvaguardia del creato che per il nono anno consecutivo il Sacro Convento di Assisi e l’Ac-cademia nazionale delle scienze organizzano presso la basilica di San Francesco. Per l’occasione sarà presentato il nuovo libro della storica di francescanesimo Chiara Frugoni dal titolo “San Francesco e il lupo, un’altra storia” edito da Feltrinelli illustrato con le opere, ad acquerello e matita, di Felice Feltracco. Il convegno “Nostra Madre Terra” dal titolo “Ambien-te e piano energetico, approvvi-gionamento, consumo e riuso” si terrà giovedì 19 settembre alle 9 nella salone papale del Sacro Convento di Assisi. L’incontro avverrà in occasione della VIII Giornata per la salvaguardia del creato. Nostra Madre Terra è an-che un programma televisivo Rai, prodotto dalla Custodia generale del Sacro Convento di Assisi. La trasmissione sarà registrata il 19 settembre nella piazza inferiore di San Francesco e andrà in onda su Rai 1 il 21 settembre. Info: www.sanfrancesco.org.

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chiesa �la voce misena19 settembre 2013

Ad Ancona i cattolici vegetariani Il 28 Settembre 2013 si svolgerà, presso il centro pastorale diocesano Stella Maris di Ancona e sotto l'egida di mons. Edoardo Menichelli, il III convegno na-zionale di associazione Cattolici vegetariani. Titolo del convegno è "Il grido della creazione tra crisi e speranza", che richiama il passo della lettera di S. Paolo ai Romani (8,22) in cui l'Apostolo afferma che «tutta la Creazione geme e soffre per le doglie del parto», condizione conseguente al peccato originale, prima del qua-le essa era in perfetta armonia. A parlare, oltre a mons. Menichelli, che celebrerà anche la S. Messa alle ore 12:15, la teologa Rosanna Virgili, il sacerdote don Roberto Pinetti, il teologo padre dehoniano Luigi Lorenzetti, lo studioso padre Guidalberto Bormolini e il prof. Paolo Trianni. Il convegno si concluderà con l'in-tervento di Eugenio Binini, arcivescovo emerito di Massa Carrara. Associazione Cattolici Vegetariani, che è consacrata al Cuore Immacolato di Maria, invita tutti a partecipare al convegno e ad offrire, per la sua perfetta riuscita, preghiere, digiuni e Sante Messe.

Pellegrinaggio pensando a Padre Pio I Gruppi di Preghiera di Padre Pio organizzano un pellegrinaggio diocesano a Pietralcina (BN) e Giovanni Rotondo (Fg) sabato 5 e domenica 6 ottobre 2013.Il programma prevede, sabato : 2,30 partenza da Corinaldo (P.le Bucci) – da Se-nigallia: 3,00 (Bar Paola). Visita ai luoghi natali di P.Pio (Pietralcina); S.Messa; pranzo al ristorante, partenza per S.G.Rotondo; 18,00: arrivo a S.Giovanni Ro-tondo – sistemazione al Centro d’Accoglienza e cena; 0,45: Processione Maria-na con Fiaccolata. Domenica: 7,30 colazione, 9,00: Via Crucis, visita guidata alla Casa Sollievo della Sofferenza, 11,15: S.Messa alla Chiesa S.Pio, 12,30: pranzo e partenza per il Santuario di S.Michele Arcangelo, 17,00 partenza – rientro pre-visto per le ore 22,30. La quota di partecipazione è di Euro 120 (supplemento camera singola Euro 20,00) tutto compreso (dalla colazione di sabato alla cena di domenica, bevande ai pasti, pernottamento, pullman, assicurazione; acconto alla prenotazione Euro 50,00. Le iscrizioni si chiudono a completamento dei posti. Inf. e pren. Anna: 339-4834597, Clara: 339-1140532, Manuela: 333-8091337.

A Lourdes in bicicletta A Lourdes in bicicletta, dal 14 al 25 settembre, 1.280 chilometri, dodici tappe di 110 chilometri al giorno, con una bicicletta speciale, una side-bike, progettata e costruita appositamente per portare Andrea, un bambino di 13 anni in sedia a rotelle, che è il vero protagonista di questa ciclo pellegrinaggio. Dal santuario di Valdibrana a Pistoia per poi proseguire verso Bocca di Magra (p, Camogli (Ge), Albenga (Sv), e poi ancora Nice, Saint Tropez, Cassis, Arles, Sète, Marseillette, Toulouse, Trie sur Baise, fino ad arrivare a Lourdes, queste le tappe previste in 12 giorni con il taglio del nastro a Lourdes nell‘ambito del pellegrinaggio nazio-nale Unitalsi. Ad accompagnare Andrea il papà Giulio, la mamma Federica e il gruppo composto da circa 15 persone, tra i ciclisti della squadra di cicloamatori Oscar Romero, il gruppo Gli Amici di Andrea, i volontari dell’Unitalsi sottosezione di Pistoia e l’Unitalsi nazionale. Per Andrea è il quinto pellegrinaggio in bici. Sta-volta nel gruppo ci sarà, oltre a quella di Andrea, anche una seconda side-bike, utilizzata da Elena Bardi, una donna disabile di 42 anni, oltre a due tandem). Il ciclo pellegrinaggio, promosso dall‘Unitalsi, dal Circolo Oscar Romero di San-tomato e dagli Amici di Andrea, si congiungerà a Lourdes con il pellegrinaggio nazionale dell‘Unitalsi in programma dal 23 al 28 settembre.

"Uno di noi" andrà a scuola Si svolgerà durante la prima settimana di ottobre la raccolta firme straordinaria “Uno di noi andrà a scuola”, alla quale partecipa la Fism (Federazione italiana scuole materne), insieme alle associazioni che operano nel settore della scuola, “per parlare della dignità della vita umana fin dal suo concepimento e della scuo-la come luogo privilegiato di vita, di incontri e di relazioni educative”. Ad annunciarlo è l’associazione, che ha inviato oggi una lettera ai presidenti e agli amministratori di tutte le scuo-le dell’infanzia federate per invitarli a sostenere l’iniziativa attraverso la raccolta delle firme nel proprio isti-tuto e per comunicare che il 22 set-tembre - “clic-day per la vita” - ogni scuola può organizzare anche una raccolta di firme on line collegandosi al sito www.firmaunodinoi.it. L’iniziativa si colloca nel quadro della campagna europea “Uno di Noi” , che intende favorire l’impegno legislativo delle istituzioni europee a non finanziare attività che presup-pongono la distruzione di embrioni umani.

Giovedì 19 settembreOre 19.00: S. Messa di conclusione Anno di vo-lontariato sociale a Casa “S.Benedetto”Ore 21.00: Presidenza di Azione Cattolica

Venerdì 20 settembreOre 18.00: Inizio Missione Giovani in Duomo

Sabato 21 settembreOre 18.30: Ingresso don Paolo Campolucci (parroco) e don Filippo Savini a Monterado

Domenica 22 settembreOre 9.30: S.Cresima a “S.M. della Grazie”Ore 11.00: S.Cresima a CorinaldoOre 18.00: Riunione Pastorale sociale a Roma

Lunedì 23 settembreA Roma - Conferenza episcopale italiana

Martedì 24 settembreOre 10.00: Riunione Collegio dei ConsultoriOre 17.00: S.Messa Gruppo P.Pio alla Maddalena

Giovedì 26 settembreRiunione Caritas regionaleOre 21.00: S.Messa e processione a Mondolfo

Sabato 28 settembreOre 9.30: Convegno Avulss

Domenica 22 settembreOre 9.45: S.Cresima a S.M del Ponte al PortoOre 11.00: S.Cresima a ScapezzanoOre 19.00: Animatori pellegrinaggi a Loreto

in agendala settimana del vescovo

Famiglia oggi"Settimana sociale" a Torino

“Coraggio, avanti su questa strada con le famiglie!”. È il saluto, pieno di slancio e di affetto, che Papa Francesco, dopo l’Ange-lus, ha rivolto ai milletrecento partecipanti alla 47ª Settimana Sociale di Torino, che era iniziata con un suo messaggio e proseguita con la prolusione del cardinale Bagnasco. Famiglie e Paese: un binomio che dal Tea-tro Regio, subito prima di ascoltare le pa-role di Francesco, si è sentito vibrare con forza: “La famiglia non è un affare priva-to”. È “la prima conclusione, il punto di non ritorno del nostro cammino”, ha detto tracciando le fila dei lavori Luca Diotallevi, vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore. Ma, soprattutto, “ci costrin-ge a inserire nel dibattito pubblico italiano un elemento scandalosamente scorretto”. L’appuntamento è al 2017 - ha annunciato monsignor Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente delle Settimane Socia-li - per continuare un cammino iniziato più di un secolo fa e che ha visto nella figura di Toniolo e nella città di Torino un signifi-cativo avamposto. Protagonisti, oggi come allora, i laici, chiamati a “combattere”, so-prattutto in ambito politico, la “buona bat-taglia” con “l’agonismo della libertà”.Un “new deal” sulla famiglia. “La fami-glia non è un affare privato”, e l’architettura della famiglia “è una parte essenziale, ine-liminabile, dell’architettura della civitas”. Nelle conclusioni di Diotallevi è risuonata, dall’inizio, la prolusione del cardinale Ba-gnasco, che fin dalle prime battute ha esor-tato la platea a “provare ad ascoltare l’uomo e la donna di oggi, senza pregiudizi o filtri ideologici”. L’obiettivo: un “new deal” sul-la famiglia, auspicato anche da Franco Pa-squali, coordinatore di Retinopera. Prima mossa: un esame di coscienza. Diotallevi è volutamente provocatorio: “Cosa abbiamo fatto noi laici cattolici italiani, in questi tre anni nella civitas e nella ecclesia, anni così difficili e talvolta drammatici. E ancora: “È inutile, o ipocrita, che i laici cattolici italia-ni si pongano la questione della famiglia senza porsi anche con schiettezza lo Stato in cui versa oggi il cattolicesimo politico in Italia”.I laici in prima fila. “Se è vero che la fami-glia non è un affare privato, ma pubblico, ciò significa che il caso della famiglia ha

molti profili, e sicuramente uno anche po-litico”. È una vera e propria “chiamata alle armi”, nella direzione pacifica di chi accetta il dialogo e il confronto, quella di Diotalle-vi. “Bisogna combattere”, e la partita si gio-ca sul piano politico, è lì che vanno pensate con creatività le “azioni collettive”, che ri-mandano a una parola che è ricorsa molto di frequente nella Settimana Sociale: “Al-leanza”. Quello dei laici cattolici si profila come “un impegno pesante e protratto nel tempo”. Inutile nascondersi, del resto, che “sono decenni che agli italiani viene nega-to di avere un voto pesante almeno quanto quello che hanno i cittadini delle grandi de-mocrazie”. Vogliamo essere noi, invece, a decidere chi ci rappresenta, ne abbiamo il diritto e il dovere.L’agonismo della libertà. “Bisogna com-battere”, con “l’agonismo della libertà” di sturziana memoria e con la capacità di “convergere”. E la prima battaglia è quella di “continuare ad affermare lo spirito e la lettera con cui la nostra Costituzione rico-nosce i diritti e i doveri di quella particolare formazione sociale che è la famiglia fondata sul matrimonio. Non possiamo spaventarci né tacere di fronte a chi propone o minac-cia di trasformare un diritto in un reato di opinione”. Ma sono tanti i temi sul tappeto, come “la valenza pubblica dell’impegno educativo, la contestazione radicale che va portata alla pretesa dello Stato di farsi educatore, la crisi dell’educazione alla la-boriosità e all’intraprendere, il carattere in-giusto e inefficiente della pressione fiscale che oggi debbono sopportare i contribuenti italiani e le loro famiglie, la onerosità e gli aspetti sperequativi del modello di welfare State tuttora imperante”. Senza contare lo “sfruttamento” delle famiglie immigrate e il degrado degli spazi urbani che incide sulla qualità della vita, non solo delle pe-riferie. Le Settimane Sociali, ha detto il Papa all’apertura di questa edizione, “sono state provvidenziali e preziose, e lo sono ancora oggi”. Anche per la loro capacità di “affrontare, e se possibile anticipare, gli interrogativi e le sfide talvolta radicali posti dall’attuale evoluzione della società”. “Co-raggio, avanti”, il suo invito all’Angelus. Appuntamento, allora, nel 2017.

M. Michela Nicolais

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il paginone8 la voce misena19 settembre 2013

La sete più profonda

Idee sulla 'Missione giovani' che animerà Senigallia

Venerdì 20 settembrealle ore 21 in Cattedrale il Vescovo presiede la Messa di inizio della Missione con i Frati Minori Francescani di Assisi in occasione dell'Anno della Fedein preparazione all'ordinazione sacerdotale di don Paolo Vagni

Ogni giorno nel tendone in piazza del Duca • Incontri per i Giovani da martedì 24 a sabato 28 alle ore 21• Incontri per i Giovanissimida mercoledì 25 a venerdì 27 alle ore 18 • Incontri per giovani Famiglie da martedì 24 a giovedì 26 alle ore 21al Teatro Portone.

Adorazione per tuttinella chiesa di San Martino da sabato 21 a sabato 28. Adorazione continuata dalle 8,30 alle 18,30, con la Messa, presieduta dai Frati alle ore 18,30 . Anche gli adulti sono invitati nella settimana di missione a partecipare al-l'adorazione per pregare per la buona riuscita della Missione stessa.

Missione Giovanidella Vicaria di Senigallia 20-29 settembre 2013

La Missione vuole raggiungere i giovani nei luoghi di vita, nei bar, nei pub, nei centri sportivi, nelle scuole, nelle discoteche, nelle vie e nelle piazze. Rivolta ai giovani che non frequentano le parrocchie.

Ci stiamo preparando ad un evento, o forse è me-glio dire ad un incontro… anzi, ci stiamo prepa-rando ad accogliere, ma anche ad annunciare. La nostra città di Senigallia, la sua vicaria e in parti-colare i giovani, vivranno dal 20 al 29 settembre 2013, un’esperienza di missione. Arriveranno nel-la nostra città più di cinquanta missionari, fra frati, suore e giovani. Abiteranno nelle nostre case (per chi darà la disponibilità ad accoglierli in casa), per-correranno le strade di Senigallia e, insieme anche ad alcuni dei nostri giovani, porteranno una Parola di speranza, una Parola certa, una Parola che ogni cuore, in particolare ogni cuore giovane desidera ascoltare. Chi la sera del 18 agosto è passato a De-state la festa, ha già avuto modo di conoscere chi animerà questa settimana, la loro bellezza e la loro energia: sono i frati e le suore di Assisi, insieme ai giovani che, frequentando la fraternità, hanno ma-turato il desiderio di mettersi in gioco, di dedicare tempo ad annunciare agli altri quella Parola e quel volto che essi stessi hanno incontrato e che ha toc-cato in profondità le loro vite. “Ascolta la tua sete”: è questo l’invito che i mis-sionari rivolgono ad ogni giovane: non cercare lontano quello che già ti abita dentro. Possiamo prendere come invito a partecipare a questa mis-

sione, le parole che Papa Francesco ha scritto nel suo messaggio per il meeting: “Che grande respon-sabilità abbiamo! Non tratteniamo per noi questo tesoro prezioso di cui tutti, consapevolmente o meno, sono alla ricerca. Andiamo con coraggio in-contro agli uomini e alle donne del nostro tempo […] Andiamo incontro a tutti, senza aspettare che siamo gli altri a cercarci! […] Non solo nelle chie-se e nelle parrocchie, dunque, ma in ogni ambiente portiamo il profumo dell’amore di Cristo. Nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, negli ospedali, nelle carceri; ma anche nelle piazze, sulle strade, nei centri sportivi e nei locali dove la gente si ritrova. Non siamo avari nel donare ciò che noi stessi abbiamo ricevuto senza alcun merito! Non dobbiamo avere paura di annunciare Cristo nelle occasioni opportune come in quelle inopportune, con rispetto e con franchezza. […]La povertà più grande infatti è la mancanza di Cristo, e finché non porteremo Gesù agli uomini avremo fatto per loro sempre troppo poco”.Il programma della missione è ricco di appunta-menti: in Piazza del Duca nei pomeriggi e nelle sere dal 24 al 28 settembre, ci saranno catechesi per giovanissimi e giovani; tutti i giorni dal 20 al 29 settembre, dalle 9.00 alle 18.00, ci sarà, nella

chiesa di San Martino, l’adorazione eucaristica, insieme alla possibilità di confessarsi e di parlare, mentre al teatro del Portone alle ore 21.00 ci saran-no catechesi per giovani coppie di sposi.Questo nuovo anno pastorale si apre con una bella opportunità per la nostra Chiesa locale, un tempo di grazia che ci fa dono anche dell’ordinazione sacerdotale di Paolo Vagni, il prossimo 5 ottobre. Prepariamoci quindi a vivere con gratitudine e im-pegno questo tempo.Occorre essere annunciatori e testimoni del Van-gelo nella quotidianità, nei piccoli gesti di ogni giorno, ma è anche vero che noi, come piccoli cri-stiani, abbiamo bisogno di rigenerarci sempre, di fare il pieno di energia, di scoprire sempre, piano piano, un nuovo pezzetto di quel Regno che atten-diamo, ma che già in questa terra ci è dato di pre-gustare. Allora apriamo le porte di casa, apriamo i cuori, apriamoci agli altri, a quelli che incontriamo in strada, nei locali, nei luoghi che frequentiamo… scopriremo di annunciare Cristo, ma allo stesso tempo di incontrarlo dietro a quel volto che abbia-mo di fronte… e sarà grande la gioia.

Maria Savini

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il paginone 9la voce misena19 settembre 2013

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Il dolore e la commozione della comunità

Francesco, una vita spezzata

Sono trascorsi sette giorni dal tragico in-cidente stradale che ha strappato alla vita il giovane quattordicenne Francesco Sac-cinto. Domenica 22 settembre avrebbe compiuto 15 anni e già erano pronte le famiglie Saccinto e Pelliccia con gli ami-ci di Francesco per festeggiare questo bel giovane dal viso solare e dal suo sorriso contagioso. I funerali si sono svolti a Co-rinaldo giovedì 12 settembre, presso la Chiesa di San Francesco, gremita sino al-l’inverosimile, molte persone erano fuori sul sagrato della chiesa. Otto sacerdoti a celebrare tra cui il parroco di Corinaldo don Giuseppe Bartera e quello di Pia-

nello di Ostra don Paolo Montesi. Anche il vescovo diocesano mons. Giuseppe Orlandoni, avrebbe desi-derato partecipare ma un impegno precedente preso gli ha impedito di essere presente alla funzione Euca-ristica. Il pianto trattenuto a fatica e gli occhi gonfi, molti singhiozzi durante i momenti più toccanti del funerale, come l’Omelia del parro-co, don Giuseppe Bartera. “ In que-sti giorni – ha detto il parroco – ci chiediamo come è possibile che si possa morire a 15 anni. E’ una cosa che non si può accettare se non si pensa che c’è la fede e la speran-za di poter riabbracciare Francesco e di condividere con lui l’eternità. Francesco è oggi il più bel fiore del giardino nel quale si trova da lì gli chiediamo di farci coraggio per af-frontare questi giorni tremendi, ma anche guidarci. Con la stessa forza che metteva nella sua grande pas-sione per il calcio e con la volontà di farcela per superare le difficol-tà”. Erano presenti i ragazzi del Corinaldo Calcio, accompagnati dal presidente Tonino Dominici e i compagni di scuola con il Dirigente scolastico prof. Daniele Sordoni e le insegnanti, quest’anno France-sco avrebbe dovuto frequentare la 2a Geometri a Senigallia. I sindaci di Corinaldo e Ostra, i presidenti,

i direttori generali, gli impiegati delle BCC di Corinaldo e di Ostra e Morro d’Alba, il sottotenen-te Antonio De Santis, alla guida dei carabinieri. Al termine della Santa Messa il papà di Francesco, Vittorio prende la parola: “Saccio era unico. Io, Saccio e Campo do-vevamo andare a vedere il concerto di Max Pezzali”. Mentre in Chie-sa vengono diffuse le note di Una canzone d’amore proprio di Max Pezzali. I ragazzi non smettono di piangere, qualcuno accenna la can-zone. “Siate portatori di un sorriso in questo mondo già triste di suo”, il saluto del parroco. Ciao France-sco. Martedì 17, presso la Chiesa parrocchiale di San Francesco si è svolta la Santa Messa di settima, presenti i genitori Simonetta e Vit-torio, i nonni paterni e materni, tutti i parenti, gli amici e i compagni del Corinaldo Calcio. Ha celebrato la Messa il vice-parroco don France-sco: “il suo ricordo vive in mezzo a noi. Francesco rimarrà sempre nel cuore degli amici e di tanti corinal-desi che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto subito bene”. Il canto della vita e della fede vincano sui sentimenti di tristezza e di vuoto che riempono i nostri cuori.

I.T.

Ostra in lutto per la prematura scomparsa di Patrizia Sartini. La donna, molto conosciuta in città, si è spenta sabato a causa di una grave malattia.Patrizia Sartini, che avrebbe compiuto 44 anni domenica 22 settembre, da un mese e mezzo lottava con tutta la sua forza e la sua fede contro una brutta malat-tia. Un male che ora l’ha strap-pata dall’affetto dei suoi cari e degli amici.La giovane mamma, membro del direttivo dell’associazione Pia Unione Artigiani ed Amici del Santuario (Madonna della Rosa), era molto amata e conosciuta ad Ostra come tutta la sua famiglia. Moglie del direttore della Banca di Credito Cooperativo di Ostra e Morro d’Alba Franco Paradisi, la 44enne lascia anche genitori, sorelle e due figli (Elisa e Fede-rico).Al dolore della famiglia , che lu-nedì si è ritrovata nella chiesa di Santa Croce si uniscono gli ami-ci, i cittadini e tutta la comunità, oltre il personale della Bcc e gli iscritti alla Pia Unione Artigiani ed Amici del Santuario (Madon-na della Rosa).

M.L.

Patrizia se n'è andata

Lo scorso anno decisi di entrare a far parte come volontario nel Servizio Civile Nazionale. Avevo finito la Scuola Superiore e le mie idee verso il mio avvenire erano un po’, anzi parecchio, confuse, quindi mi sono detto: “Mi prendo un anno per pensare al mio futuro”. Dopo poco tempo però mi sono reso conto che il servizio civile non era solo un modo per fare chia-rezza nella mia mente. Tramite il progetto “So-stare in corsia”, promosso dall’Asur Marche, sono stato chiamato a svolgere il mio volontariato pres-so il Distretto Sanitario di Senigallia. Appena entrato, già dal primo giorno, tutto il personale della struttura mi accolse amichevolmente, come se fossi uno di loro da sempre. Poco dopo però, trascorsi i primi giorni nella mia postazione “Sportello informazioni”, incominciai a rendermi conto che l’umore dell’utenza che accedeva al poliambulatorio non andava d’accor-do con quel clima cordiale. La maggior parte infatti erano persone malate, disorientate dall’ambiente clinico, per di più anziane o straniere; erano insomma persone che avevano bisogno di aiuto. Il mio compito non era na-turalmente quello di guarirle, ma di ascoltare innanzitutto, talvolta cercan-do di tranquillizzarle per capire ciò di cui necessitavano per poi indirizzarle nella maniera più precisa possibile ai vari ambulatori, settori ospedalieri e uffici. Tuttavia, questo ascolto verso la gente si fece, man mano, sempre più emozionante: racconti di vita e situazioni talmente forti che fu difficile non farsi coinvolgere più del dovuto. Così, giorno dopo giorno, venni a conoscenza di realtà nuove appartenenti alla Società in cui viviamo, mai incontrate fino a quel momento e fui anche costretto ad affrontare dentro me stesso temi mai toccati prima di allora.Oggi, dopo aver concluso questa avventura, torno alla vita di sempre. Malgrado un po’ di malinconia, sono consapevole del fatto che per me il servizio civile non è stato solamente un sostegno che ho cercato di dare alle persone in difficoltà, bensì anche un’esperienza di vita personale. E così, a chi mi ha permesso di vivere tutto questo: la dott.ssa Valeria Benigni e la dott.ssa Paola Pallozzi, la mia operatrice locale di progetto, il direttore del distretto e tutti i dipendenti con cui ho lavorato, rivolgo un “Grazie” davvero speciale.

Jacopo Fattorini

Servizio civileFesta della Patrona a Mondolfo giovedì 26 settembre e, per le vie del centro, consueto svolgi-mento dell’antica fiera. Torna il classico appuntamento d’ini-zio autunno ad animare la bassa valle del Cesano, raccogliendo migliaia di persone. “La fiera d’autunno era un appuntamento fondamentale per una economia come quella agricola della no-stra valle. Si trattava infatti di una importante occasione per ri-fornirsi delle provviste in attesa dell’inverno, magari utilizzando i proventi derivanti dai raccol-ti dei cereali avvenuti durante l’estate”. Intenso il programma religioso come quello civile. Nella chiesa parrocchiale, nel cuore del Castello, le celebra-zioni in onore di Santa Giustina prenderanno avvio venerdì 20 settembre, con la Messa delle ore 21 celebrata dal Parroco e con l’omelia tenuta da Don Pao-lo Vagni, giovane diacono del-la nostra Diocesi. “Seguirà alla celebrazione – dice don Aldo Piergiovanni – l’Adorazione Eucaristica sino a mezzanotte, momento forte di preghiera al quale al solito invito l’intera comunità cristiana”. Il giorno della patrona il 26 settembre, il Viceparroco Don Charles celebrerà la Messa delle ore 9, mentre l’Arciprete presiederà la liturgia delle 11,15 con la fe-

sta per gli anniversari di matri-monio. “Alla sera, alle ore 21, la solenne Messa con il nostro Vescovo Giuseppe, a cui segui-rà la processione per le vie del centro, con le Autorità cittadine scortate dal Gonfalone”: un rito che risale alla notte dei tempi. Per l’intera giornata la fiera con centinaia di bancarelle, sempre occasione di qualche buon’affa-re. Al Complesso Monumentale di S.Agostino, saranno in azione le Miniguide dell’Istituto Com-prensivo “E. Fermi” di Mondol-fo. Dalle ore 16 alle ore 18 sarà così possibile visitare gratuita-mente il Museo Civico, giovan-dosi della dettagliata guida dei ragazzi delle medie, “ciceroni” provetti della storia e dell’arte del loro territorio. Interessante novità, poi, è quanto propone quest’anno la Ludoteca Comu-nale quando alle ore 17,30, ar-ricchirà il pomeriggio di fiera con un appuntamento gratuito per tutti i bambini. Torna infatti, in via speciale dopo i successi dell’estate, “Fiabe al Bastione”, le fiabe animate nel suggestivo spazio del cinquecentesco Ba-stione di S.Anna nel centro di Mondolfo: un momento davve-ro imperdibile per i più piccini. Per tutte le informazioni: www.comune.mondolfo.pu.it – www.parrocchiamondolfo.it.

Alessandro Berluti

Paese e fede

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territorio 11la voce misena19 settembre 2013

In una giornata con tante persone ed idee

Firmata la carta di ArceviaE’ Vandana Shiva, attivista e ambien-talista indiana, la prima firmataria del-la “Carta di Arcevia”, promossa dalla

cooperativa di agricoltura biologica La Terra e il Cielo, insieme agli altri pro-duttori bio e istituzioni del territorio, per costruire una nuova visione dell'agricol-tura, “in un contesto di nuova cultura, per una nuova società e una nuova eco-nomia, fondate sull'ecologia, sulla giu-stizia, sulla solidarietà e su uno spirito comunitario, nel rispetto delle differen-ze”. Un’agricoltura, è stato spiegato du-rante l’incontro “Un nuovo modello di agricoltura per una nuova società”, fatta del rispetto della biodiversità e contro l’introduzione degli Ogm in Italia, due campi di battaglia, da trent’anni, propri

della Terra e il Cielo e portati avanti da Vandana Shiva che ha simbolicamente affidato a Maurizio Mangialardi, pre-

sidente Anci Marche, di condividere con le comu-nità locali questi principi d’azione e di eguaglianza. “Dobbiamo ripartire, ancora una volta – ha detto la Shi-va -, dal rispetto della Terra e dei piccoli produttori che la coltivano. Se scomparis-sero loro, se scomparisse la biodiversità che cosa suc-cederebbe a tutti noi? Non possiamo permettere che solo qualche multinaziona-le abbia il controllo di tutti i semi che vengono usati per la produzione agricola nel mondo. Semi che sono Ogm-Organismi genetica-

mente modificati, che danneggiano la salute umana e l’economia locale”. Per questo, ha detto Vandana Shiva alle 300 persone, produttori, rappresentanti dei Gas-Gruppo acquisto solidali e delle istituzioni, arrivate nella sede della coo-perativa da tutta Italia, “è importante il ruolo di ognuno di noi per salvaguardare l’agricoltura locale e quella biologica in particolare, per consentire che, domani, i nostri figli possano ancora ancora avere una terra da coltivare e con cui nutrirsi”. “La presenza di Vandana Shiva qui – ha detto Bruno Sebastianelli, presidente de’ La Terra e il Cielo – è per noi una

grande possibilità di energia per ricari-carci e proseguire nel nostro cammino. Che è quello di cercare di costruire un modello economico differente, che va-lorizzi le produzioni locali nel rispetto della sostenibilità, dell’ambiente e della biodiversità. Un modello che non inten-de cedere nessuno spazio all’introduzio-ne degli Ogm in Italia, che, come dimo-strano ricerche scientifiche purtroppo non abbastanza note, possono provocare malattie degenerative”. Dopo le prime coltivazioni di mais mo-dificato in Friuli Venezia Giusta della primavera, ha aggiunto Sebastianelli ricordando che le Marche sono state le prime ad avere una legge regionale per il settore -, il Governo ha firmato un decreto per bloccare queste produzioni ma è solo per 18 mesi e non prevede la distruzione dei campi. Cosa, invece, indispensabile perché l’impollinazione degli insetti porta gli Ogm anche nei campi vicini inquinando tutto il coltiva-to. Noi diciamo no a questo tipo di agri-coltura e, anzi, stiamo già lavorando alla costruzione di un distretto di economia solidale e di valorizzazione del biologi-co nella nostra provincia”. La giornata di Vandana Shiva a La Terra e il Cie-lo è proseguita in piazza Garibaldi ad Arcevia (An), in un incontro pubblico cui hanno partecipato il sindaco Andrea Bomprezzi e Fabio Renzi, segretario ge-nerale Fondazione Symbola.

Paola Cimarelli

Undici interventi per la messa in sicurezza, l’efficien-tamento energetico e la riqualificazione di altrettanti istituti scolastici sparsi sul territorio provinciale. È quanto prevede il lungo elenco di progetti esecutivi approvati questa mattina dal commissario straordi-nario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande. L’ammontare complessivo è di oltre 4 milioni 770 mila euro. Gli interventi interessano: l’istituto “Salvati” di Monteroberto (rimozione della copertura di amianto), il liceo “Savoia” di Ancona (sostituzione degli infissi), il liceo artistico “Mannucci” di Ancona (impermea-bilizzazione delle coperture e risanamento degli in-

tonaci), l’istituto “Volterra” di Ancona (ricostruzione muro di sostegno), il liceo “Da Vinci” di Jesi (mes-sa in sicurezza delle facciate), l’istituto “Einstein” di Loreto (sostituzione degli infissi), il liceo “Galilei” di Ancona (eliminazione infiltrazioni e sostituzione della pavimentazione), il liceo “Medi” di Senigallia (sosti-tuzione degli infissi e della pavimentazione), l’istituto “Merloni” di Fabriano (sostituzione degli infissi e im-permeabilizzazione delle coperture), l’istituto “Gali-lei” di Jesi (risanamento e impermeabilizzazione delle coperture), l’istituto “Morea” di Fabriano (ristruttu-razione dei solai del convitto). Entro il 15 settembre,

tutti i progetti verranno presentati al bando regionale emanato nell’ambito del cosiddetto “decreto del fare” varato dal governo Letta e convertito in legge dal Par-lamento lo scorso 9 agosto. “Pur sapendo che non tutti i progetti potranno usufruire delle risorse del governo – spiega la Casagrande – abbiamo deciso di presentare questi undici progetti che rappresentano al momento le principali priorità del nostro ente in materia di edili-zia scolastica. L’obiettivo è quello di ottenere il finan-ziamento del numero più alto possibile di progetti per migliorare gli edifici scolastici di nostra competenza e contribuire al rilancio delle imprese locali”..

Undici interventi per l'edilizia scolastica superiore

Ad Ostra torna il corso di cucitoSaper destreggiarsi con ago, forbici e filo è una competenza che si fa di giorno in giorno più rara ma è sempre utile, sia per piccoli “aggiustamenti” di pantaloni o maglie fuori misura, sia per progetti più complessi e di sicura soddisfazione. Può diventare anche un mestiere. Per chi vuole apprendere le tecniche base del taglio e cucito è in partenza un corso che si terrà a Ostra presso il circolo Ancos Confartigiana-to tenuto dalla sarta Patrizia Simonetti. Le lezioni si terranno tutti i mercoledì dalle ore 18 alle ore 20. Sono 15 gli incontri in programma e questi gli ar-gomenti che verranno trattati: come prendere le misure, lavorazione di una gonna a tubino, gonna svasata, pan-taloni, gonna a ruota e mezza ruota, base del corpo e della manica, tagli in genere, camicetta semplice, sproni e colli, abito semplice. Prevista attività pratica. Per informazioni sul corso, rivolgersi alla Confartigianato di Seni-gallia, via Chiostergi 10 e/o telefonare al numero: 071 – 64690. “Nei primi sei mesi del 2013 nel Senigalliese sono nate 101 imprese artigiane – dichiara Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia - Confar-tigianato mette in campo iniziative di formazione professionale per prepara-re al mestiere chi intende mettersi in proprio e aprire una impresa. In questo senso anche il corso di taglio e cucito di Ostra rappresenta una opportunità per chi vuole fare di una passione un lavoro”.

Paola Mengarelli

Da tutte le Marche arrivano le adesioni al progetto “Città amica dei bambini” pro-mosso dal Garante regionale dell'infanzia e dell'adolescenza. Hanno risposto “pre-sente”, fino al 15 settembre, comuni di tutte le province, tra i quali Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Urbino, Civitanova, Jesi. Il progetto, sul quale questa mattina si è svolto un focus group con educatori, assistenti sociali, associazioni, è stato avviato nel 2010 e quest'anno si tradurrà in azioni concrete coinvolgendo le amministra-zioni locali. “Siamo entrati nella fase attuativa del progetto – spiega l'Ombudsman regionale Italo Tanoni – Stiamo raccogliendo i frutti di quanto realizzato negli anni passati e il coinvolgimento delle amministrazioni locali ci consentirà di monito-

rare come vengono declinate le politiche per l'infanzia nei vari territori. L'obiettivo è verificare il rispetto dei diritti dei più pic-coli e far entrare a pieno titolo nelle scelte dei comuni la tutela di una fascia della popolazio-ne così importante dal punto di vista evolutivo”. In sintesi con

l'adesione al progetto, realizzato in collaborazione con l'Università di Urbino, le amministrazioni condivideranno le “buone pratiche” per rispettare i diritti fondamentali dell'infanzia e dell'adolescen-za sanciti dalla Convenzione Onu. A cominciare dal diritto all'ascolto, all'educa-zione, alla famiglia, al gioco. Le esperienze positive messe in campo dai comuni (inizitive pilota, laboratori sperimentali, ecc.) saranno diffuse e tradotte in proposte da realizzare su scala regionale. “In questo percorso al nostro fianco ci sono anche Unicef e Legambiente – ha spiegato Tanoni – La prossima tappa sarà un incontro ad ottobre con tutti i rappresentanti dei comuni aderenti”.

L.V.

Tante città amiche dei bambini

Aule fresche, pulite e accoglienti. E’ accaduto nelle scuole dell’Istituto comprensivo di Ripe dove le classi e i locali scolastici sono stati rimessi a nuovo con la collaborazione di ge-nitori, alunni, personale della scuo-la, dell’Amministrazione comunale e cittadini volontari. Grazie all’effica-ce organizzazione dei lavori da parte del Presidente del Consiglio d’Istituto Tarcisio Tonelli e dell’insegnante di scuola primaria e vicepreside Alessia Allegrezza, all’impegno delle quasi ottanta persone che hanno rinunciato a ferie o giornate di vacanza, il progetto

che sembrava troppo ambizioso si è realiz-zato nel migliore dei modi. La tinteggiatura dei locali scolastici, era un’attività prevista nel progetto “Consi-glio comunale dei ra-gazzi” (foto), prezioso luogo di confronto tra adulti e giovanissimi su temi d’interesse della comunità locale .

“Si è trattato - afferma la professoressa Fiorella Argentati, re-sponsabile del progetto Consiglio dei ragazzi - di un’esperienza di grande valore educativo e senso civico”. Nel loro primo giorno di scuola gli alun-ni hanno avuto la consegna delle aule rimesse a nuovo e si sono impegnati a mantenerle pulite ed ordinate. Per il dirigente scolastico, prof.ssa Adriana Siena, “è il miglior modo per ringra-ziare quanti hanno fatto diventare la scuola un ambiente gradevole ed acco-gliente e dimostrare senso di responsa-bilità e rispetto per il lavoro altrui”.

Aule pulite con l'aiuto di tanti

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Appuntamenti... naturali

cultura"Amici" per Chanel alla Fenice Il teatro ribelle s'impara

Gli Amici della Foce del Cesano organizzano o saranno presenti a: Domenica 13 ottobre - “Se conosci un posto vieni con noi”. Escursione mi-cologica alle Cesane, con pranzo presso baita caratteristica Venerdì 1° novembre - Genga Festa d’Autunno e della “Mela del Papa” (Ri-storante tipico e stand con polenta e leccornie locali) Domenica 3 novembre - Passeggiata in montagna e pranzo con il “Re del Tartufo”, presso l’agriturismo “Il Ginepro” in località Figgiano di Borgo Pace Domenica 10 novem-bre - Scapezzano alla Festa dell’olio nuovo. Visita alla Cantina Estense e frantoi delle Ter-re di Frattula. Pranzo speciale presso la “Ga-stronomia del Circolo Informazioni al numero: 348.3112620.cultura

12 la voce misena19 settembre 2013

Sabato 21 settembre, alle ore 21.15 al Teatro La Fenice di Senigallia, Marco Zingaretti e Alice Bellagamba presentano 'Tanti "Amici" x Chanel'. Si tratta di una straordinaria iniziativa, con musica e tanto spettacolo, con la partecipazione di alcuni dei principali beniamini di Amici, la trasmissione televisiva condotta da Maria De Filippi. Saranno presenti, il ballerino semifinalista Pasquale Di Nuzzo ed i cantanti Francesco Capodacqua, Vale-ria Romitelli, Cassandra De Rosa e Manuel Aspi-di. Ospite d’eccezione della serata anche la band King's Head (cover Queen e Ligabue)! Si trarra di una serata di beneficenza per contribuire ad aiu-tare la piccola Chanel. I posti in teatro saranno disponibili fino ad esaurimento dei biglietti. Ri-vendita presso "Tutto Musica" Corso 2 giugno .

A Senigallia c'è una struttura di formazione per-manente si basa sull'esigenza di far nascere un luogo umano, libero, stimolante; una “Casa del teatro e delle arti” dove poter formarsi in maniera profonda, sperimentare i primi rudimenti del me-stiere artistico e fare della condivisione una pos-sibilita' per uscire dalla solitudine, sia umana che artistica.La scuola vuole interrogarsi sul concetto di “Teatro popolare”, sull'esigenza di tornare a percepire il teatro come strumento di liberazione utilizzabile da chiunque. Un teatro che vuole va-lorizzare la soggettività e la diversità. Un teatro che non punta all'omologazione ma vuole essere utile a trasformare se stessi e la realtà circostan-te! Il Centro teatrale senigalliese ha sede in piazza Garibaldi, 1. Per informazioni: tel. 3312364307.

Qualcosa di buonoA Senigallia l'incontro con l'autrice Gioria Coppari

Venerdì 20 settembre 2013 alle ore 18 presso l’Aula magna Ipsia “Bettino Padovano” di Senigallia il Centro culturale “S. Romagnoli” in collaborazione con la libreria Ma-stai di Senigallia presentano il libro “Qualcosa di buono“ di Giorgia Coppari (Ed. Itaca). Sarà presente l’Autrice. Cosa può succedere quando una donna innamorata viene tradita dal suo amore e deve fare i conti con una malattia inesorabile? O quando si trova sola in una terra straniera, senza una casa e con un bisogno in-tenso di essere amata e di amare? O quando per debolezza rinuncia ad un amore straordinario? Il deside-

rio di amare e di essere amati, così profondo e fragile, è il tessuto di queste storie. Tre donne, di fronte a momenti drammatici della loro vita, si pongono una domanda: c’è qualcosa di buono per me?

Giorgia Coppari (Cupramontana, 1961) vive con il marito e tre figli ad Ancona, dove insegna italiano e storia. La Promessa è il suo primo romanzo, giunto alla terza edizio-ne. Pubblicato nel 2009 in ambito locale e rapidamente esaurito, nel 2010 è stato ripubblicato da Itaca che un anno dopo lo ripresenta in una nuova veste grafica.

Per molti anni, a partire dal 1928 e fino al 1956, Senigallia è stata famosa per il richiamo del suo circuito motoristi-co, dove si svolsero annualmente gare appassionanti, alle quali presero parte i nomi più famosi dell’automobilismo e del motociclismo italiano ed inter-nazionale. In omaggio a Benito Qua-draroli, per iniziativa del Comune di Senigallia, Assessorato alla Cultura, Musinf e Panathlon Club, al Palazzo del Duca, dal 20 al 29 settembre, sarà allestita una mostra, intitolata “Foto-storia della settimana motoristica seni-galliese”. L’itinerario fotografico pro-porrà le immagini di gara, i campioni, le macchine, che furono protagonisti di quegli storici momenti agonistici, che contribuirono anche all’affermarsi del look turistico di Senigallia.“Le fasi di progettazione e allesti-mento della mostra, con il contributo dell’esperienza e dell’entusiasmo di personalità appassionate di motorismo come Quadraroli, Pizzi, Rocchetti, “ segnala il prof. Bugatti, direttore del Musinf, “è stata l’occasione per ve-rificare la consistenza del patrimonio

disponibile di immagini, ma anche la premessa per cogliere l’opportunità di avviare una ricerca delle immagini fo-tografiche, sulle varie edizioni del cir-cuito motoristico, che sono certamen-te state scattate da tanti sportivi o da fotografi professionisti, ma che sono restate finora sconosciute”. Perciò dal corso di fotogiornalismo del Musinf è venuta la sollecitazione ad avviare una campagna di rilevazio-ne dell’ esistenza di immagini fotogra-fiche, che possono essere state scattate da fotografi professionisti marchigiani o da appassionati nel corso delle gare del circuito di Senigallia e che sinora non sono state pubblicizzate. Si tratta di un nuovo contributo all’arricchi-mento dell’archivio fotografico di do-cumentazione sulla storia della setti-mana motoristica marchigiana.Il meccanismo della rilevazione parte dall’invito, rivolto a quanti posseg-gono fotografie di momenti di gara o di prove della corsa sul circuito mo-toristico, a portare le fotografie, che hanno in archivio o negli album di famiglia, al Musinf, che provvederà gratuitamente a scannerizzarle, cata-logarle e favorirne la pubblicazione. Gli interessati possono telefonare al-l’archivio del Musinf in orario di Uf-ficio (referente Alfonso Napolitano, docente del corso di fotogiornalismo, tel. 07160424, dal martedì al sabato mattina dalle 11 alle 18).

Musinf

Lo storico circuitoUn archivio fotografico della Senigallia che fu

Anche quest’anno (ed è il 23°!) l'Asso-ciazione Teatrale "Il Melograno" di Se-nigallia propone corsi di Teatro rivolti sia ad adulti e ragazzi che a bambini. Il corso per adulti e ragazzi, condotto da Catia Urbinelli, è rivolto a tutti coloro che vogliono vivere un'esperienza al di fuori del quotidiano, per chi non ha più voglia di stare nell'ombra, per chi ha desiderio di esprimersi ed esprimere emozioni e per chi sceglie di diventare attore e fare un'esperienza in palcosce-nico. Obiettivo fondamentale del cor-so, è dare all'allievo la consapevolezza degli strumenti della recitazione e gli input creativi ed espressivi necessari a dar corpo ai personaggi. Ecco una serie di punti che verranno toccati all'inter-no del corso: •Tecniche di movimento •Improvvisazione •Respirazione •Ele-menti di dizione-fonetica •Elementi di recitazione •Tempo e ritmo •Studio delle pause • Storia del teatro •Il gesto e l'oggetto teatrale. Il corso per i più giovani, condotto da Daniele Vocino,

è rivolto a tutti i bambini e bambine dalla prima alla quinta elementare. Gli obiettivi principali del corso sono: • Trasmettere attraverso il gioco l’es-senza e le regole del teatro • Formare uno spazio dove tutti possano esprime-re la propria creatività, la propria indi-vidualità e le proprie peculiarità senza ricevere alcun giudizio e senza fretta • Imparare la gestione del proprio corpo in relazione allo spazio, a sé stessi e agli altri • Assimilare il concetto di gruppo come un tutt’uno che si muove insieme • Imparare ad usare il proprio corpo e la propria voce per esprimere sé stessi • Divertirsi insieme. I corsi inizieran-no ad ottobre al raggiungimento di 10 iscritti e termineranno alla fine di mag-gio, avranno una frequenza di una volta a settimana e si svolgeranno a Senigal-lia, in pieno centro storico. E' possibile visitare il sito per avere ulteriori infor-mazion: http://teatromelograno.altervi-sta.org/didattica.html

Marco Altimani

Corsi di teatro per tuttiGran finale per i 'cenacoli musicali' che hanno concluso l'iniziativa "In-contri musicali a Serra de' Conti", promossa dalla Corale "Francesco Tomassini" col sostegno della Ammi-nistrazione Comunale. Per la chiusura della manifestazione era in programma, presso la Chiesa di Santa Maria Mad-dalena annessa allo storico monastero delle clarisse, un concerto del soprano Patrizia Biccirè, accompagnata all'or-gano dal maestro Marco Vin-cenzi. Suggestioni ed emozione han-no scandito la serata, nel corso della quale è stato possibile apprezzare anche le sonorità dell'antico organo della chiesa monastica, realizzato da Andrea Gennari nel 1828. Titolo del concerto, "Scintillando celeste ardo-re: il sacro e il bel canto', con musiche dei secoli XVII, XVIII e XIX, tra cui partiture di Giovanni Battista Martini,

Francesco Gasparini, Antonio Diana, Padre Davide da Bergamo, nonché dei compositori marchigiani Giu-seppe Giordani e Giovanni Morandi (quest'ultimo senigalliese). Applaudi-

tissimi gli interpreti del concer-to, entrambi con all'attivo una lusinghiera carriera musicale: Patrizia Biccirè, marchigiana di Porto San Giorgio, ha esor-dito al Rossini Opera Festival nel 1992 e vanta collaborazio-ni importanti (tra l'altro con i maestri Muti, Zedda, Pappano

e Gardiner). L'organista e clavicem-balista Marco Vincenzi, veronese, è titolare della cattedra di clavicembalo presso il conservatorio 'Dall'Abaco' di Verona, è molto attivo nel campo della ricerca documentale inerente opere musicali sette/ottocentesche e vanta una consistente e prestigiosa discografia.

Raoul Mancinelli

Gli incontri musicaliA Serra de' Conti successo dei cenacoli

Dal 21 al 29 settembre in occasione dell’Anno della Fede, proposta dal Centro Cul-turale “S. Romagnoli”, Parrocchia di Santa Croce – Santa Lucia e San Pietro Apo-stolo, Oratorio Sacro Cuore e con il Patrocinio del Comune di Ostra, si terrà presso il Palazzo dei Padri Conventuali di Ostra (Via Gramsci 10) la mostra “Con gli occhi degli Apostoli. Una presenza che travolge la vita”. La mostra è stata curata da José Miguel Garcia ed Erasmo Figini, la fotografia da Stefano Ciol e le riprese video da Paolo Lipari, con il Patrocinio della Custodia di Terra Santa. L’inaugurazione avverrà sabato 21 settembre alle ore 18 con l’intervento di Massimo Olivetti, Sindaco di Ostra, e Alessandra Vitez, Responsabile mostre della Fondazione per l’amicizia fra i popoli di Rimini. Orari di apertura. Dal lunedì al venerdì 17 – 19,30, sabato e domenica 9,30 – 12,30 / 17 – 19,30. Durante l’apertura della mostra sarà possibile effettuare visite guidate per gruppi oppure, fuori dall’orario di apertura, su prenotazione. Info: Giusep-pe Olivetti 338.9346243 Laura Bigelli 347.9473287 Comune di Ostra (ufficio cultura) 071.7980606.

"Con gli occhi degli apostoli', la mostra

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spettacolo

il taccuino

13la voce misena19 settembre 2013

A royal affairUn film di Nikolaj Arcel. Con Alicia Vikander, Mads Mikkelsen, Mikkel Følsgaard, Trine Dyrholm, David Dencik. Danimarca, Svezia, Repubblica ceca, Germania 2012. 128'

Christian VII di Danimarca a 17 anni è già re e sposa la cugina principessa Caroline Matilda sorella del re d'Inghilterra Giorgio III. Dopo il matrimonio la sua instabilità mentale si accentua manifestandosi in una promiscuità sessuale che esclude, salvo che per la procreazione di un erede, la moglie dai rapporti. Strumento del tutto passivo di un Consiglio di Corte assolutamente reazionario Christian cambia atteggiamento dopo aver conosciuto Johann Friedrich Struensee. Costui è un medico tedesco convinto as-sertore delle idee dell'Illuminismo il quale, divenuto suo dottore personale, riesce a instillare i propri ideali nel re il quale li impone ai suoi ministri sempre meno disposti a ottemperare ai suoi ordini. Intanto la sempre più negletta Caroline inizia una relazione con Struensee.

L'intrepidoUn film di Gianni Amelio. Con Antonio Albanese, Livia Rossi, Sandra Ceccarelli, Alfonso Santagata, Gabriele Rendina Commedia, 104' - Italia

Antonio Pane vive a Milano e ha un lavoro particolare: fa il 'rimpiazzo' cioè sostituisce gli assenti in qualsiasi tipo di attività; un giorno può essere muratore, in quello suc-cessivo tramviere e così via. Antonio è un uomo fondamentalmente solo: la moglie lo ha lasciato per unirsi a un uomo dalle fortune decisamente più certe e il figlio studia sassofono contralto al Conservatorio e cerca in qualche modo di aiutare il genitore. Un giorno, a un esame di Stato, Antonio conosce una giovane donna, Lucia, a cui offre un aiuto disinteressato. Gianni Amelio, dopo l'intenso tuffo nel passato in compagnia del-l'Albert Camus de Il primo uomo torna a raccontarci l'Italia di oggi attraverso la figura di un precario all'ennesima potenza, un uomo che ogni giorno non sa in quale mansione verrà impiegato il mattino successivo.

Senigallia - Poesie e raccontiIl Centro Sociale “Molinello 2” del Comune di Senigallia ha organizzato il XIX concorso di poe-sia dialettale e il VII concorso di racconti brevi in dialetto. I partecipanti dovranno spedire i loro testi – i racconti brevi dovranno essere di alme-no tre pagine – in busta sigillata all’indirizzo del centro sociale Molinello 2 (via Pierelli 5 – 60019 Senigallia) entro la data del 24 settembre prossi-mo. Estate a suon di pizzica.

Senigallia - Sotto un'altra luceIl patrimonio storico-artistico del territorio della

Diocesi di Senigllia si mette in mostra dal 3 ago-sto al 13 ottobre 2013 alla Rocca Roveresca e alla Pinacoteca Diocesana nella mostra "Sotto un'altra luce: antologia di opere restaurate dal territorio".

Senigallia - Al via il corso AvulssDa lunedì 16 settembre è ripartito il corso base per la formazione di volontari socio-sanitari orga-nizzato dall'Avulss di Senigallia. Il corso gratuito è aperto a tutti coloro che desiderano formarsi per aiutare a chi vive momenti di sofferenza e diffi-coltà. Al via il 18° corso base per la formazione di volontari socio-sanitari dell' Avulss (l'Associa-

zione di Volontari nelle Unità Locali Socio-Sani-tarie) di Senigallia. Per maggiori informazioni ed iscrizioni, è possibile contattare la sede il lunedì e il giovedì dalle ore 17.00 alle ore 18.00 al nume-ro 071.64227, o tramite email all'indirizzo [email protected]

Senigallia - Maratonina a sei zampeDal 20 al 22 settembre Senigallia ospiterà la terza edizione della maratonina organizzata dalla Sport & Travel ed il primo appuntamento a carattere na-zionale di Passeggiandog, la passeggiata urbana di 4 km con i cani di qualsiasi razza.

Tra breve inizieranno nelle Mar-che le riprese del film Il giovane favoloso su Giacomo Leopardi per la regia di Mario Martone pro-dotto da Carlo Degli Esposti per Palomar con Rai Cinema. Alla presentazione del progetto hanno preso parte Gian Mario Spacca - presidente della Regione Marche; Pietro Marcolini- assessore alla Cultura-Regione Marche; Mario Martone – regista del film Il giova-ne favoloso; Elio Germano – attore protagonista; Carlo Degli Esposti – Palomar; Cecilia Valmarana – Rai Cinema; Anna Olivucci vi-cepresidente di Italian Film Com-mission- responsabile Marche Film Commissio. Quando i luoghi che fanno da set ad un film sono gli stessi su cui si sono svolte real-mente le vicende narrate, la capa-cità evocativa e attrattiva è ancora maggiore. Recanati, Loreto, Osi-mo, Macerata e altre località mar-chigiane, ospiteranno per quattro settimane la troupe de ‘Il giovane favoloso’. Sono i luoghi dell’in-fanzia e dell’adolescenza di Gia-como Leopardi, ma anche ‘parti attive’ della sua vicenda personale e storica. Il colle dell’infinito, la piazza del sabato del villaggio, la torre del passero solitario… luoghi

dell’anima, certo, ma anche luoghi fisici, co-protagonisti della vicen-da leopardiana. Per questo Leo-pardi sarà prossimamente testimo-nial delle Marche a New York in occasione delle giornate dedicate all’anno della cultura italiana negli Stati Uniti d’America. Nell’ambi-to di questo investimento culturale rientra anche la scelta di finanziare il progetto di film che si girerà nel territorio regionale: si tratta non solo di restituire a Leopardi l’im-magine di grande umanità, oltre che di genio della letteratura, ma di farne il veicolo dei più alti valori che la nostra regione sa esprimere. Il mix eccezionale, costituito dalla regia di Mario Martone, da un cast importante e da una prestigiosa casa di produzione come Palomar, rappresenta la credenziale più ef-ficace ed avanzata perché l’obiet-tivo possa essere raggiunto. Del resto già il titolo, “Il giovane fa-voloso”, evoca lo stupore, lo stes-so che ha sempre accompagnato Giacomo dall’infanzia, la sua sete di conoscenza e il pensiero dell’ “infinito”, che sfugge sempre ad ogni com-prensione. Leopardi e le sue poesie continuano a stupire, ci accompagnano fin dall’infanzia, ci hanno formato alla riflessione.

Il giovane favolosoCinema multisala GABBIANO www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375

da giovedì 19 settembre

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sport

sport

14 la voce misena19 settembre 2013

Miciulli calcioVittoria sul PolverigiIl Miciulli non tradisce il primo appun-tamento casalingo del campionato e , da-vanti al proprio pubblico, liquida l'Agu-gliano Polverigi col punteggio di 1-0. Risultato che sta stretto ai neroazzurri, ma l'importante era portare a casa i 3 pun-ti. Ricostruiamo dall'inizio. I ragazzi di Mister Goldoni entrano in campo con la giusta determinazione e , sin dalle prime battute, appaiono padroni del gioco. Pas-sano 8' e il Miciulli è già in vantaggio

con una bella azione corale sulla sinistra, palla in mezzo per l'accorrente Piersanti che addomestica in qualche modo e col sinistro batte l'estremo difensore ospite: 1-0. Riprende il gioco ma il leit motiv della gara non cambia. Il Miciulli gesti-sce, esprime un buon calcio e non rischia praticamente nulla. Si va all'intervallo con i senigalliesi avanti di una rete. La seconda frazione conferma quanto visto nel primo tempo. I neroazzurri manten-gono il pallino del gioco, si distendono in modo ordinato e, di tanto in tanto, si ren-dono pericolosi sulla trequarti avversaria. L'Agugliano Polverigi, dal canto suo,

prova ad arginare le manovre dei locali e propone qualche ripartenza, senza però mai pungere. Soltanto in due occasioni il Miciulli rischia veramente, ma riesce sempre a sventare il pericolo. Buonissi-ma infatti la prova del pacchetto arretrato senigalliese: su tutti spiccano le presta-zioni di Cucchi (chiamato a rimpiazzare l'acciaccato Cinotti N.) e di Cinotti S. , sicuramente il migliore in campo. Negli ultimi 10' minuti succede di tutto: Cinotti S. fa espellere un avversario, Cercaci (su-bentrato a Bomprezzi) centra la traversa e Goldoni viene cacciato dall'arbitro per proteste. Finisce 1-0.

CICLISMO

CiclopellegrinaggioE’ una grande e meritata soddisfa-zione per Giuseppe Luciani, affidabi-lissimo organizzatore, che lavora un anno a beneficio dell’evento. “Questo è lo sbarco dei mille e più, simbolo del miglior ciclismo!” escla-ma il motospeaker Gaetano Gazzoli, che apre la carovana del Ciclopelle-grinaggio Porto S.Elpidio – Loreto (e ritorno).

“Quest’anno abbiamo superato ogni record” aggiunge Giancarlo Tordini, presidente della Lega Ciclismo Uisp Marche. Gli iscritti ufficiali sono in-fatti 800, ai quali si aggregano lungo il percorso, come da tradizione, nu-merosi pedalatori dello spirito, fino a creare una lunghissima carovana, stimata sulle 1.200 unità.Per la 37^ volta viene ricordato Lamberto Smerilli, il cui Trofeo è di nuovo conquistato dalla Polisportiva Porto S.Elpidio – Berdini, capace di mettere insieme ben 57 cicloturisti

(4 in più della Stella Bike – Monte S.Giusto e 11 in più della Sace – Fer-mo). Quanto monsignor Giovanni Tonucci, arcivescovo di Loreto, be-nedice la carovana intergeneraziona-le, l’emozione tocca l’apice, trasfor-mandosi poi in rigenerante ricaduta sul coloratissimo gruppo che riempie piazza della Madonna. Il Circolo Arci Marina Picena si con-

ferma sodalizio promotore di eccellenza assoluta, che inneggia alla vita, alla sa-lute pisofisica attraverso lo sport, alla capacità reattiva e all’impegno civile.Premi speciali vengono consegnati ai tandem del Born To Run di S.Elpidio a Mare: papà Stefano Vi-tellozzi ed il figlio Fran-cesco, l’atleta non vedente Simone Giacomelli e la guida Dino D’Angelo.L’artista Costantino Ca-

storio fa omaggio del suo Crocefisso all’arcivescovo, nel segno dell’estetica che testimonia l’etica. Spontaneo è l’applauso, provenien-te anche dai numerosi e turisti pro-venienti dai vari continenti. Ci sono tutti: dal ‘CicloFotografo’ Gianni Traini a Milena Sebastiani, assessore allo sport portoelpidiense, che veste il rosa e porta il saluto della comu-nità portoelpidiense. Gratificazioni per il più giovane (Davide Novelli, 8 anni) e per il leader dei sempreverdi (Paolo Cacurri, 88 anni).

Umberto Martinelli

Goldengas basket: squadra di qualità"La Goldengas 2013-14? Non è più debole di quella dell’anno passato": il presidente Claudio Moroni mostra ottimismo per la nuova stagio-ne biancorossa, iniziata lunedì 19 agosto con la preparazione atletica. Una Goldengas rinno-vata quella che si appresta a disputare il ter-zo campionato consecutivo in Dnb, dove sarà l’unica formazione della provincia di Ancona: budget assai contenuto e niente spese folli da parte della società senigalliese che ormai da un paio di stagioni ha sposato con convinzione (e necessità) una filosofia volta al lancio in prima squadra dei ragazzi provenienti dal settore gio-vanile Maior. «Saremo ancora una squadra a chilometri zero, cioè formata da giocatori pra-ticamente tutti della zona – evidenzia Moroni – ma credo che il roster costruito sia valido e abbia le carte in regola per fare meglio dello scorso anno (quando il 10° posto finale per la prima volta nella sua storia in categoria lasciò Senigallia fuori dai playoff)». «Certo l’inizio sarà decisamente difficile – conclude il presi-dente – con subito (1ª giornata, 6 ottobre) una delle trasferta più lunghe, quella di Latina, dove affronteremo la candidata numero 1 al salto nella categoria superiore, prima di ospita-re nel debutto interno un’altra big come il Rie-ti». Intanto proseguono le iscrizioni al settore giovanile Maior: info www.maiorbasket.com e al 335-6248719.

Andrea Pongetti

Tennis per bambiniI maestri di tennis del Vivere Verde, nei giorni 10 e 11 settembre, hanno accolto sui campi in erba sintetica tutti i bambini che volevano pro-vare a giocare a tennis. L’iniziativa aveva come finalità quella di propagandare una disciplina, il tennis, attualmente in costante evoluzione. Il 16 settembre, poi, sono stati definiti i gruppi di lavori e gli orari. Coloro che sono interessati possono ancora informarsi telefonando ai se-guenti numeri: 071-7924805, 335-432264.

Badminton, gare a SenigalliaDomenica 15 settembre Senigallia è stata tea-tro della prima gara di Circuito Nazionale di badminton categoria Under Serie C Nord ma-schile e femminile della stagione agonistica 2013-14. Hanno partecipato numerosi atleti e atlete provenienti dal Bc Milano, Gsa Chiari in provincia di Brescia, Asd Fano e Asd Bad-minton Senigallia. I senigalliesi si sono fermati prima delle semifinali ma dopo aver lottato con impegno ed essersi confrontati con atleti di ottimo livello che si possono allenare molto di più. Hanno dimostrato comunque di essere sul-la buona strada per migliorare ed essere ancora più competitivi per i prossimi incontri. Questi i risultati: sul gradino più alto del podio femmi-nile è salita Chiara Passeri di Chiari, seconda si è piazzata la milanese Martina Corsini. Per i maschi hanno disputato una finale combattuta fino all'ultimo Nicolas Gemelli del Bc Milano, che si è aggiudicato la gara e Giovanni Toti del Gsa Chiari. Numerosi anche gli accompagna-tori che hanno potuto apprezzare la nostra città in un bel week-end di fine estate.

Alessandro Bailetti

Tennistavolo SenigalliaNel fine settimana si sono svolti a Terni e ad Este (PD) due tornei indetti dalla Federazio-ne Italiana Tennistavolo. Nicolò Appolloni e Massimo Cerioni hanno partecipato alle gare, il primo a Terni al Torneo predeterminato di 2^ categoria che vedeva iscritti i migliori giocato-ri Italiani e stranieri (per la prima volta anche gli atleti stranieri possono partecipare alle gare di categoria), Il secondo a Este (PD) nel Tor-neo riservato ai 4^ categoria. Bravi, ma sfortu-nati i due atleti senigalliesi. Massimo esce dal proprio girone con due vittorie e una sconfitta, ma penalizzato dalla classifica avulsa che lo vede al terzo posto per qualche punto in meno dei suoi avversari. Nicolò esce per una partita persa con un atleta romeno (molto bravo e di classifica superiore) per 3 set a 2 e punteggio 12 a 10.

PAGLIARE 1 - VIGOR SENIGALLIA 1

La Vigor raccoglie a Pagliare un punto che vale oro: forse un po’ aiutata, nella circostanza, da una ‘topi-ca’ del portiere di casa, sopraggiunta oltretutto nel recupero; ma altrettanto certamente gratificata da una prova decorosa, nella quale -a conti fatti- ha raccolto quanto meritava ; perché ha sofferto, ha in più tratti patito l’offensiva di un avversario più attrezzato ed esperto, ma ha saputo opporsi al team ascolano con tenacia e temperamento; e soprattutto si è giovata di una sapiente lettura tattica del match da parte di mister Giovanni Trillini, che ha impostato la gara con atten-zione e indovinato i cambi. Punto comunque meritato, allora, seppure a conclusione di una prova nella quale Giraldi e soci han sudato le proverbiali sette camicie, a partire da una prima frazione nella quale il Pagliare ha provato a colpire in una molteplicità di frangenti: con Caselli, con Bizzarri, con Poli che al 23’ tenta di testa su cuoio spiovente dal corner, e impegna Moscatelli in una delle consuete parate salva-punti. Un paio di

minuti dopo, e sempre a seguito di un angolo a favo-re della squadra ascolana, è Schicchi a colpire, senza esito. La Vigor reagisce (27’) con una conclusione dalla distanza di Dennis Pesaresi, il Pagliare replica al minuto 38 con un affondo di Caselli rintuzzato da un’uscita del portiere rossoblù. Sul finire della prima frazione, al tiro Zandri per la Vigor (sberla messa in angolo da un attento Peroni), e qualche protesta dei padroni di casa per un atterramento di Casali in area. Pagliare in gol in avvio di ripresa: sugli esiti di una incursione di Caselli, Giraldi respinge ma è lo stes-so Caselli a intercettare il cuoio e a battere Moscatelli con un sinistro impietoso. I padroni di casa prendono animo e provano a chiudere il match con incursioni ri-petute che portano a conclusione Bizzarri e Cesani. Il 2 a 0 non arriva e, fatalmente, in suo luogo si materia-lizza -a tempo scaduto- il pareggio rossoblù, grazie a Squadroni che intercetta un cross dalla destra e coglie il sacco con l’involontaria complicità di Peroni, per un match in virtù del quale la Vigor incasella il primo punto della stagione: un piccolo passo, comunque si-

gnificativo essendo stato colto su campo esterno (un campo dal quale l’anno scorso la Vigor era uscita con uno 0 a 2), e con una azione nella quale ha messo il piede uno dei boys del vivaio cooptati quest’anno in prima squadra.

PAGLIARE : Peroni, Bizzarri, Sciamanna, Casali, Ciotti, Schicchi, Cesani (28’ st Mariani), Filipponi, Poli (14’ st Galiè), Iachini (36’ st Massi), Caselli; a disp. Capriotti, Mehmeti, Sabatini, all. Padalino.VIGOR SENIGALLIA : Moscatelli, Gregorini, Zan-dri, Giraldi, Mistura, Gregorini T. (14’ st Rossetti), Olivi (14’ st Squadroni), Carboni, Battisti, Siena (43’ st Bittoni), Pesaresi; a disp. Putignano, Spezie, Mucaj, Scarpini, all. Trillini.ARBITRO: Catani di FermoRETI: 48' Caselli, 48' st SquadroniNOTE: spettatori 200 circa, ammoniti Caselli, Mistu-ra, Casali, angoli 4-4.

Raoul Mancinelli

Vigor, un punto che vale oro

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penultima

Parola di Dio

la parola a... arrivati in redazione

asteriski ***

di Paolo Curtaz

15la voce misena19 settembre 2013

Settimanale della Diocesi di SenigalliaProprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura: 4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazio-ne Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 12-18/11/1952La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250.

* Papa Francesco scrive a RepubblicaEcco la frase essenziale della lettera che il Papa Francesco ha scritto a Eugenio Scalfari e pubbli-cata su “la Repubblica” dell’11 settembre 2013, in prima pagina con titolone a tutta pagina prima: “Il Papa: la mia lettera a chi non crede” (con gran-de foto del Papa); occhiello: “Il pontefice scrive a Repubblica: “E’ venuto ormai il tempo di un dia-logo aperto e senza preconcetti sulla fede. Dob-biamo fare un tratto di strada insieme”; sottotitolo: “Francesco risponde a Scalfari: Dio perdona chi segue la propria coscienza”. Scalfari riferendosi a due articoli pubblicati su “la Repubblica” il 7

luglio e il 7 agosto, presentando la lettera di Papa Francesco, dichiara: “ho precisato al Papa che io sono un “non credente e non cerco Dio” anche se “sono da molti anni interessato e affascinato dalla predicazione di Gesù di Nazareth, figlio di Maria e Giusepe, ebreo della stirpe di David”. Aggiunge: “Mi permetto di ricordare questa mia posizione di interlocutore anche perché essa rende ai nostri oc-chi ancor più “scandalosamente affascinante” la lettera che il Papa Francesco mi ha inviato, una prova ulteriore della sua capacità e desiderio di su-perare gli steccati dialogando con tutti alla ricerca della pace, dell’amore e della testimonianza”.

* Governo in bilicoMercoledì 19 settembre si decide. Il Pd accusa il Pdl; e viceversa! Il Papa ricorda che la politica è “servizio” : “chi governa deve amare il suo popo-lo”; non i propri interessi!

*Concordia: salvataggioItaliani: che teste! Sono capaci di far inclinare e di far raddrizzare la Concordia…, senza “consi-glieri” esteri!

* Senigallia: lotta dura“Lotta dura senza paura…” contro alcol e droghe che rovinano tutti!

a cura di G. Cionchi

22 settembre 2013 - XXV domenica del tempo ordinario

O Dio o la ricchezzaNon si tratta di valutare il conto in banca, quanto chiedersi su cosa o su chi abbiamo fiducia

A me il Dio di Gesù ha cambiato la vita. È che, fre-quentandolo, uno impara chi è lui "dentro", quale immenso progetto di amore Dio ha sull'umanità. E allora tutte le cose, o quasi, cambiano, acquista-no una coloritura diversa. Incontrare Dio, il Dio di Gesù, significa cambiare ordine alle cose, priorità alla vita, energia alle scelte. In questo senso i disce-poli, in qualche modo, incidono nella storia. Incido-no (o potrebbero) nella storia reale del nostro paese inquieto e alla deriva, che abbandona la profondità del messaggio evangelico per lasciarsi sedurre dal gossip di turno, che scorda l'essenziale trasmesso dai padri (?) per cedere ad una logica piccina e op-portunista, superficiale ed inquietante. Come hanno giustamente ricordato i Vescovi italiani, si sta sbri-ciolando quel senso di appartenenza e di solidarietà che il popolo italiano aveva ereditato dal cristianesi-mo. E uno dei problemi concreti che dobbiamo af-frontare è quello di un'economia che, indifferente ad ogni etica, assetata solo di guadagno, sta mandando al macero milioni di sogni, di valori, di persone.

Tutti, se seriamente avvinti dal Maestro, se affascinati dal suo Vangelo, portano una domanda conficcata nel cuore: come cambiare il destino del mondo? Come arginare la deriva dell'economia che spazza la dignità degli uomini, come evitare questa spietata e indolore dittatura del capitalismo? In altri tempi ci sono state altre risposte, da parte dei discepoli del Risorto: comu-nità solidali, la carità come dimensione necessaria alla vita interiore, opere di carità, ospedali. Altri tempi, ambigui, forse, ma evidenti, leggibili, rintracciabili: un padrone cristiano era tenuto a comportarsi prima da cristiano e poi da padrone. Ma ora tutto è comples-so, contorto: la crisi, la globalizzazione, il mercato che impera e divora, un sistema basato sul guadagno, costi quel che costi, e di lì organizza la politica, le guerre, pianifica il futuro. Come fare, noi cittadini del mon-do? Il Vangelo di oggi una traccia ce la lascia, debole, come quella lasciata dalle lumache. Prima considera-zione da fare: la ricchezza, il potere, non sono que-stioni di portafoglio ma di cuore, non di quantità, ma di atteggiamento. Nessuno di noi risulta fra i "grandi" del mondo, e questo potrebbe falsamente rassicurarci. Anche con poco possiamo avere un atteggiamento di attaccamento ai beni che ci distoglie dall'obiettivo del-la nostra vita che è la pienezza del Regno. Amos, nel-la prima lettura, guarda alla situazione del suo tempo con amarezza: un potere corrotto e un'ipocrisia diffusa

osservano le pratiche religiose permettendo l'oppres-sione del povero. Quanto tristemente attuale è questa pagina: davanti alla perfida logica del capitalismo in cui vince il più forte, la nostra coscienza cristiana deve reagire; non certo ricorrendo a pie elemosine ma affrontando con onestà la realtà per proporre nella concretezza un'economia in cui prevalga l'uomo e la persona sul capitale, una economia meno capitalista e più personalista, che metta al centro la persona, non il profitto. Paolo ammonisce a non pensare che la fede si occupi solo del sacro. Fino a che la fede non di-venta contagiosa, illuminante, strumento per costruire un mondo nuovo, non abbiamo realizzato il Regno. L'amministratore delegato della parabola è lodato da Gesù per la sua sagacia (non per la sua disonestà!) e Gesù sospira tristemente: "Se mettessimo la stes-sa energia nel cercare le cose di Dio!"; se mettessi-mo almeno la stessa intelligenza, lo stesso tempo, lo stesso entusiasmo che mettiamo nell'investire i nostri risparmi anche per le cose di Dio! La scaltrezza del-l'amministratore è l'atteggiamento che manca alle no-stre stanche comunità cristiane: pensiero debole che si adagia su quattro devozioni e un po' di moralismo senza l'audacia della conversione, del dialogo, della riflessione. Io, discepolo, posso vivere nella pace, ma anche nella giustizia: libero dall'ansia del denaro, libe-ro da mammona, per essere discepolo.

Am 8,4-�Salmo 1121Tm 2,1-8Lc 1�,1-13

Il coraggio di LuciaL’assessore regionale ai Diritti e Pari Opportunità, Paola Giorgi ha scritto una lettera a Lucia Anni-bali, l’avvocatessa di Urbino che ha subito ad aprile un gesto di inaudita violenza, colpita dall’aci-do al viso. Non è solo solidarietà quella dell’assessore, le parole rivolte intendono testimoniare l’apprezzamento sia per il corag-gio, mostrando il suo volto, sia per l’esempio che questa giova-ne donna ha dato per l’afferma-zione di diritti e di valori concreti che vanno oltre le apparenze. Ecco il testo della lettera:

“Cara Lucia, sento forte il bisogno di comuni-care con te, di esprimerti profon-da gratitudine per il tuo essere una donna libera.Fin ora sapevamo della tua drammatica storia ed oggi co-nosciamo te, il tuo coraggio e la tua fierezza. Ed è stata una sfer-zata alle nostre coscienze, alla mia, vedere il tuo bellissimo vol-to. Cerchiamo quotidianamente di reagire alla triste conta della violenza contro le donne con gli strumenti che abbiamo a dispo-sizione, ancora pochi e poco ef-ficaci per combattere la potenza dell'impatto scaturito dallo scon-tro di due fragilità. Come istitu-zione abbiamo messo in campo idee, risorse finanziarie (troppo poche ancora quelle disponibili) e approfondimenti normativi, ma ho sempre ritenuto che la vera arma contro la violenza sia cultu-

rale. Il tuo mostrarti e dimostrare è un preciso segno culturale: sei riuscita a riportare la tua figura, alla quale sogno di sovrapporre quella di tutte le donne vittime di violenza, al di sopra di quanto accaduto. Posso comprendere cosa alberga nella tua anima. Se vuoi testimoniare, partecipare, fare, l' assessorato ed io siamo a tua disposizione. Ti auguro di continuare serenamente il tuo percorso di guarigione. Grazie, di cuore”.

Paola Giorgi

Il coraggio di AngéliqueIl più alto riconoscimento del-l’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati, il Premio Nansen, va a una suora congolese: è Angéli-que Namaika, che lavora da anni per i sopravvissuti alla violen-za del Lord’s Resistance Army, LRA (Esercito di Resistenza del Signore ) nelle aree remote del-la Repubblica Democratica del Congo. Suor Angélique, attra-verso il suo Centro per la Rein-tegrazione e lo Sviluppo, ha contribuito a cambiare le vite di più di duemila donne e ragazze costrette a lasciare le loro case e vittime di abusi, principalmente per mano dell’LRA. Molte delle donne aiutate da suor Angélique raccontano storie di rapimenti, lavori forzati, percosse, assas-sinii, stupri e altre violazioni dei diritti umani.

redazione@voce misena.itwww.vocemisena.it

P.zza Garibaldi, 3 - 60019 SenigalliaTel. 071 64578 Fax: 071 7914132

inbreve

MonteradoSabato21 settembre, alle ore 18,15, ci ritro-veremo tutti davanti alla Chiesa per acco-gliere con ogni benedizione don Paolo Cam-polucci che inizierà il suo servizio pastorale con don Filippo, anche a Monterado, dopo quello di Ripe, Passo Ripe e Castelcolon-na, costituendo così l’UNITA’ PASTORALE denominata “5 Pani e due pesci”; dove per 5 Pani si intendono le cinque parrocchie: Brugnetto, Castelcolonna, Monterado, Ripe, Passo Ripe; e i due pesci che sono don Paolo parroco e don Filippo vice-parroco; con i collaboratori Antonietti don Osvaldo, Cionchi don Giuseppe, Paolucci don Carlo. 1. La cerimonia di sabato 21, davanti alla chiesa, è semplice; con: saluto del Sindaco; intervento del Vescovo; lettura inizio vita pastorale: Cancelliere; Messa con alcuni riti particolaridi don Paolo. 2. Per qualsiasi informazione: don Lamberto: 3338959442; Patrizio: 071/7959112; Luca Casagrande: 071/7957800; parrocchia con segreteria permanente: 071/7957166. 3. Domenica 22 settembre, pellegrinaggio a piedi (o in macchina) alla Madonna della Rosa, con

partenza alle ore 14 davanti alla chiesa di Monterado. Messa al Santuario: ore 18. 4. Al termine della celebrazione: breack per tutti… con la collaborazione di tutti.

Sestante ad Osimo Il nuovo appuntamento d’arte del Circolo di iniziativa culturale e di Sestante è per il po-meriggio del prossimo 4 ottobre alla volta di Osimo. Due sono le sedi espositive in agen-da: alle 16,45, a Palazzo Campana, la stu-penda mostra curata da Vittorio Sgarbi “da Rubens a Maratta Meraviglie del Barocco nelle Marche, Osimo e l’Alta Marca”. Poi alle 18,30 al teatro “La nuova Fenice” la mostra di fotografia “La Realtà Ingannata” che offre la possibilità di un viaggio appassionante dentro la famosa Scuola senigalliese, con i maestri di ieri e di oggi: Mario Giacomelli, Ferruccio Ferroni e il loro allievo prediletto Aristide Salvalai. Per maggiori informazioni e prenotazioni, entro il 28 presso la sede del Circolo (Palazzo Mastai) tutte le sere feriali dalle 18,30 alle 19,45; oppure rivolgen-dosi a Sergio Fraboni o Franco Porcelli.

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