"Ho la vostra attenzione? La comunicazione interna nell'era del 2.0 tra bisogno di bellezza e...
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Transcript of "Ho la vostra attenzione? La comunicazione interna nell'era del 2.0 tra bisogno di bellezza e...
«L'organizzazione altro non è che una rete stabile
di relazioni, finalizzate a scopi che perseguano la
sopravvivenza e la salute dell'intero sistema.
E’ un comportamento comunicativo strutturato;
tale comportamento non accade entro una rete di
rapporti, è la rete di rapporti."
..DA
QUESTO
..A QUESTO
oAppiattimento gerarchie
oDiffusione delle reti e dei team di progetto
oVasta diffusione delle ITC
oConfini laschi e permeabili
Diminuisce la possibilità di prevedere il futuro
nei comportamenti del cliente
nell’evoluzione del mercato e dei concorrenti
nello sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie
L’instabilità e la discontinuità diventano costanti
nel legame tra soggetto e azienda
nelle strutture organizzative e negli organigrammi
nelle carriere professionali
nelle conoscenze e nelle professionalità necessarie
E’ il corpo di tecniche, procedure, strumenti
per ottimizzare l’operato
dell’organizzazione
È un dialogo sistematico che produce intesa e
suggerisce piani d’azione, oltre a garantire
un’uniformità di interpretazioni dei
significati aziendali
Coincide con la
comunicazione
istituzionale
Coincide col
complesso di
relazioni tra
individui, gruppi e
azienda
«L’insieme di processi di creazione e scambio di contenuti all’interno delle
diverse reti di relazioni che costituiscono l’essenza dell’organizzazione.»
Collaborare col management nel “riformulare le condizioni emotive e organizzative che facciano convergere in modo dinamico le
prospettive di persone e imprese”.
Da una logica
di controllo
A una
logica di
governo
Elaboriamo prima una visione strategica
Il concetto di sensemaking organizzativo
K.Weick
La domanda da cui parte la riflessione di Weick
K.Weick
Comunicazione funzionale
Comunicazione strategica
Comunicazione formativa
Comunicazione creativa
funzionale
Riguarda le informazioni operative necessarie a supportare i processi produttivi e decisionali interni
strategica
Riguarda le informazioni necessarie a far conoscere l’impresa, le sue attività nel tempo, i suoi valori.
formativa
Riguarda la diffusione dei metodi di lavoro, l’apprendimento e la condivisione del knowhow, la facilitazione dei comportamenti organizzativi, l’accrescimento delle competenze.
creativa
Si propone di creare momenti di dialogo e scambio multidirezionali per migliorare il clima interno, aumentare il senso di appartenenza, decomprimere situazioni di stress e favorire l’emergere delle abilità latenti.
… poi arriva
questo(a) signore(a)
Web 2.0
Se mi abituo a comunicare in un certo modo fuori, mi aspetterò di ritrovarlo anche sul posto di lavoro
Non si tratta solo di «mescolare» i contenuti, ma di creare veri e propri percorsi di fruizione che diventano delle esperienze.
La riduzione del gap tra le due è la vera sfida del comunicatore 2.0
Posso davvero contenere quella informale?
Posso davvero lasciare che si ignorino?
Il 26% dei dipendenti parla del clima aziendale sul proprio profilo/account/social
Cosa deve accadere perché vi fidiate di una comunicazione?
Avete mai mappato gli interessi reali del vostro pubblico di riferimento?
Reiterare il messaggio?
«Io scopro di essere offline quando mi si scarica tutta la batteria»
Un trentenne a caso
oQualcosa di accessibile
oQualcosa di cui ti fidi
oQualcosa che vuoi
oQualcosa che preferisci (e lo vuoi segnalare)
oQualcosa che percepisci come utile
oQualcosa cui vuoi partecipare
Dall’esperienza individuale all’utilità collettiva
Probabilmente
siamo abituati a
questo livello di
partecipazione
Ottengono un qualche piacere/vantaggio in termini di visibilità, riconoscimento, apprendimento, divertimento.
…..O li costringete con la frusta
Emesso dalla funzione xyz
Creato da Chiara Bottini
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Ipotesi di visibilità/riconoscimento
Scompaiono i soggetti
Nessuna possibilità di
relazione
I soggetti in primo
piano
Possibilità di relazioni
Possibilità di
arricchimento dei
contenuti
Evidenza anche di
aspetti extra lavorativi
Va alla “my page”
di Chiara Bottini
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Aumenta il bisogno della «rottura di schema» (creare momenti di diversificazione della fruizione)
La prima impressione è ancora più cruciale per farsi «scegliere»
NO, GLI EMOTICON NON SOSTITUISCONO LA COMUNICAZIONE NON VERBALE (e sono spesso usati totalmente a cavolo)
Identificare le affinità diventa molto più semplice e veloce
….o, se preferite, dell’anziano che guarda il cantiere.
Marketing interno docet
Il community manager interno
oCrowdsourcing (attività mirate a ottenere idee e contributi dal pubblico interno)
oIndividuazione degli influencer
oFacilitazione delle dinamiche relazionali (una comunità non si limita a condividere contenuti, una comunità genera connessioni)
oRaccoglie e divulga le storie (scrive post in merito)
oFa da “ponte” tra le Comunità di Pratica
oDivulga l’innovazione
oGestisce conflitti e crisi
oSi assicura che venga prodotto «valore»
oAssicura il funzionamento (tecnico) di ogni ambiente
……spesso mooooolto tempo
(I vostri quali sono?)
Intranet
Mailing
Business tv – canali youtube
Wiki
Blog
File sharing
Video conferenze (skype)
Social network interni
Strumenti per la comunicazione MEDIATA
Erich Fromm
La narrativa d’impresa rivolta al pubblico interno
o Scienze politiche: il tema della narrazione come elemento cruciale del dibattito politico e della persuasione (Fischer)
o Scienze psicologiche: la nostra personalità è uno «script», il prodotto meta-storico di tutte le narrazioni nelle quali ci siamo imbattuti (Bruner)
o Scienze economiche: elementi simbolici e irrazionali di consumo legati alla componente immaginifica (frutto di narrazioni intorno al prodotto)
o Scienze del management e dell’organizzazione: tutte le organizzazioni generano discorsi (diretti a vari pubblici) e sono macchine che producono significati e fili logico-emotivi da rintracciare e seguire.
storytelling
Internal
communication
Brand
management
Advertising e
PREducation &
training
Product
design
Strategic
steatment
NOTIZIA
oC’è un’azienda ufficiale che si esprime attraverso: sito, brochure, mission, dichiarazioni dei manager, organigrammi, comunicati stampa, bilanci, ecc.
oE c’è un’azienda nella testa di chi ci lavora, fatta di esperienze individuali, di storie personali, di sentimenti, di relazioni. Un’azienda che si esprime attraverso le micro-narrazioni, spesso latenti.
o Il primo filone, quello dello storytelling management, prende le mosse da un interesse prevalentemente strumentale. L’arte di raccontare storie è intesa come tecnica, espediente utilizzabile per rendere la comunicazione più coinvolgente e accattivante.
o l secondo filone, quello dell’organizational storytelling, si sviluppa nell’ambito degli studi organizzativi: il punto di partenza è l’idea che storie, saghe, miti, riti e cerimoniali possano essere considerati espressioni del nucleo profondo di una cultura organizzativa.
E’ un «piano d’azione» basato su delle decisioni cognitive, emotive o comportamentali prese nell'infanzia.
È la rappresentazione che facciamo di noi stessi (e degli altri) nella nostra idea di mondo.
Quando parliamo di significati complessi, credere in qualcosa e legittimarlo è sufficiente a materializzare «realtà».
Ovviamente la risposta è: sì
Questo è un primo elemento che discrimina un copione organizzativo «vincente»
oPerché ha potere sull’identità e sullapercezione delle cose e, se è costruitabene, diventa tradizione e storia socialeche veicola il sensemaking di soggetti egruppi.
oOgni organizzazione è una comunitàdiscorsiva che configura e riconfigura lapropria realtà percepita attraverso leproprie storie
oPerché la memoria è un dispositivo chefunziona su vettori narrativi, attraverso unsistema di ancoraggi e sequenze collegatealla stimolazione sensoriale.
oLa memoria arricchisce la realtà di ulteriorisignificati, di mini racconti personali, checondizionano la maggior parte deicomportamenti presenti e futuri.
Consapevolmente, circa una quarantina
T.Wilson (2002)
E l’impatto sulla memoria? Ne vogliamo parlare?
E gli emisferi? Ne vogliamo parlare?
E l’ossitocina? Ne vogliamo parlare?
Serve a comprendere chi siamo (nell’organizzazione), chi sono i nostri compagni di viaggio e qual è la destinazione.
…..non come l’ennesima trovata della direzione HR per perdere tempo.
Modificabile!!!!!!!
Migliorabile!!!!!!!
oDiventa un dispositivo per organizzare, progettare e gestire meglio le attività professionali
oE’ un potente sistema per la manipolazione culturale della percezione
oIncontra molte meno barriere e resistenze all’apprendimento
GABRIEL 2001
oCondividere obiettivi specifici
oDare senso alle azioni organizzative
oCreare un’identità che permetta di riconoscersi nel lavoro
oCostruire e presidiare una cultura
oSostenere nella progettazione del futuro (changemanagement)
Ambientazione
Personaggi
Sceneggiatura
Emozioni portanti
Colpi di scena
Finale
oTutte le narrazioni ricorrono ad alcuni schemi narrativi stabili, che rappresentano altrettanti vettori di senso, attraverso i quali le culture umane costruiscono le esperienze di vita personale e organizzativa.
oIn altri termini, gli elementi di ogni narrazione, variamente combinati, vengono sempre posizionati entro un «format di base», una sorta di meta-copione, che riprende le caratteristiche dello schema narrativo canonico.
EROE - OBIETTIVO OSTACOLI E CRISI RISORSE E AIUTI
MOTIVAZIONI SORPRESE E COPI DI SCENA
Il meta-copione dell’eroe
LA VITTORIA
La comunicazione incuriosisce e viene «attesa» non subita passivamente
Con twitter, per esempio…
Il racconto è un’esperienza tanto parziale, quanto olistica.
Favorisce la viralità spontanea
Il racconto autobiografico ne è la massima espressione
R.Bradbury, Fahreneit 451