Heos.it Settimanale n. 519 demo giu 13
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo
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Anno XII n. 519 Venerdì 7 Giugno 2013 Settimanale in pdf www.heos.it
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.206 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 519 | Venerdì 7 Giugno 2013 www.heos.it
Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009
Heos Editrice 2010
Pagg. 160 euro 14,00 + s.p.
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Sommario
PRIMO PIANO
3 IL PANCREAS RICOSTRUITO NEL MIDOLLO OSSEO
ATTUALITÀ
4 5
VERSO LA SOCIETÀ DEL SAPERE COSTRUENDO NUOVE COMPETENZE JANA, 18 ANNI “AMBASCIATRICE PER LA FOTONICA”
AMBIENTE
6 7
IL FUTURO “RINNOVABILE” DEL VICINO ORIENTE E NORD AFRICA LA PRIMAVERA METEOROLOGICA ARRIVANO I MULETTI ALIMENTATI A FUEL CELL
TECNOLOGIA
8 10 11
SI LAVORA A ROVER SPAZIALI PIÙ VELOCI E CAPACI DI AGIRE IN GRUPPO “EFFETTO LOTO” PER AUTOPULIZIA DI VETTURE E PLASTICA LA CANAPA AL CENTRO DI UN NUOVO MODELLO DI EDILIZIA ECO-COMPATIBILE ARRIVA ALLYOURS, SOCIAL NETWORK “IMPLICITO” CHE SALVA LA PRIVACY
SCIENZE
12 13
PROGETTO ICAN: LASER RIVOLUZIONARIO CON LE ALTE ENERGIE PIÙ ELETTRICITÀ A MINOR COSTO CON CELLE SOLARI “ECCITANTI”
SPAZIO
14 ECCO L'ESOPIANETA PIÙ LEGGERO MAI FOTOGRAFATO
SALUTE
15 16
A TAVOLA LA DIETA MEDITERRANEA FA LA DIFFERENZA CONTRO I BRUFOLI EATRIS, RIDURRE IL TEMPO TRA RICERCA MEDICA E TERAPIA
CULTURA
17 REGNO UNITO. RINVENUTI OTTO SCAFI DELL’ETÀ DEL BRONZO ANCORA UTILIZZABILI
FOCUS
18 L'IMPRONTA DIGITALE, UNA LUNGA STORIA INIZIATA A BABILONIA
WEEKEND
20 CASOLA VALSENIO, PAESE D’ ERBE, CASTAGNI GROTTE E FAVOLE
PRIMO PIANO
È stato ricostruito nel midollo osseo di un paziente una parte della funzione del pancreas dopo l'asportazione completa del‐lo stesso per malattia. L'intervento, per la prima volta al mon‐do, è stato eseguito tempo fa da una equipe del San Raffaele
di Milano su quattro pazienti, ma solo adesso è stata divulgata la noti‐zia. Lo studio è stato pubblicato su Diabetes, la più importante rivista di diabetologia. All’inizio i medici hanno trapiantato le isole pancreati‐che che permettono di curare il diabete. Intervento che viene esegui‐to in chi soffre di diabete mellito di tipo 1, refrattario alla normale terapia, e di diabete di tipo 3c. I ricercatori hanno poi recuperato dal pancreas prelevato chirurgicamente le cellule endocrine “ricostruendolo” nel midollo delle ossa dello stesso paziente, a livello del bacino, ottenendo in questo modo un “organo jolly” che ha attec‐chito nel midollo e adesso sta funzionando da quasi 3 anni rilasciando insulina. (Red)
MILANO. LA TECNICA ESEGUITA AL SAN RAFFAELE PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO IL PANCREAS RICOSTRUITO NEL MIDOLLO OSSEO
3 - n. 519 | Venerdì 7 Giugno 2013 www.heos.it
Morire di austerità Democrazie europee con le spalle al muro di Lorenzo Bini Smaghi Editore Il Mulino 2013 pag. 200 € 14,00
« L’austerità, decisa nell’emergenza, è frutto dell’incapacità dei sistemi democratici di affrontare tempesti‐vamente, e con misure adeguate, i
problemi che stanno attanagliando i paesi avanzati. La cura non è però efficace. Genera malcontento e alimenta forze disgreganti all’interno della società, favorendo la nascita di movimenti populistici e mettendo a rischio la democrazia stessa.» La crisi ha prodotto effetti drammatici sul
tessuto economico e sociale dei paesi euro‐pei. L’aspetto economico, pur rilevante, è solo il sintomo di un problema più ampio. La crisi è soprattutto politica. Riflette l’incapacità delle democrazie occidentali di risolvere problemi accumulati da oltre un ventennio. Chi è eletto democraticamente fa fatica a prendere deci‐sioni impopolari che possono comprometter‐ne la rielezione. L’emergenza diventa così il motore dell’azione politica e il modo per giu‐stificare le manovre correttive di fronte agli elettori, con la conseguenza che la cura ‐ tar‐diva e varata sotto la pressione dei mercati ‐ diventa ancor più dolorosa e impopolare. «SE GUARDIAMO LA LETTERA CHE LA BCE scrisse
al governo italiano nell'agosto 2011, le rifor‐me strutturali stanno al primo posto. La stret‐ta al bilancio viene dopo; però in sostanza è stata realizzata soltanto quella. Poiché si era indugiato troppo, l'intervento
ha dovuto essere molto doloroso. Ma la fidu‐cia dei mercati la si sarebbe potuta riconqui‐stare anche con meno tasse e con più riforme, ovvero liberalizzazioni, mercato del lavoro, amministrazione pubblica, giustizia. Sono sta‐te evitate perché in un primo momento sono ancora più impopolari delle tasse; ma mentre le tasse aggravano la recessione, le riforme creano i presupposti per tornare a crescere». L'autore. Lorenzo Bini Smaghi membro del
Comitato esecutivo della Banca centrale euro‐pea dal 2005 al 2011, è visiting scholar all’Università di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. Con il Mulino ha pubblicato «L’euro» (20094), «Chi ci salva dalla prossima crisi finanziaria?» (2000); con Rizzoli «Il para‐dosso dell’euro. Luci e ombre dieci anni do‐po» (2008).
L'immagine sopra mostra un fiordo coperto di ghiaccio nell'isola di Baffin e sullo sfondo lo stretto di Davis. L'isola di Baffin, 11 mila abitanti, detta anche Terra di Baffin, appartiene al territorio canadese del Nunavut; è la maggior isola dell'arcipelago artico canadese, e la quinta maggiore isola (507.451 kmq) per estensione al mondo. (foto, Nasa)
Il libro Segnalato
6 - n. 519 | Venerdì 7 Giugno 2013 www.heos.it
AMBIENTE
I Paesi della cosiddetta area ME‐NA (Middle East and North Afri‐ca, ossia Vicino Oriente e Nord Africa) hanno deciso di puntare di
più sul Sole come fonte di approvvigio‐namento energetico. Secondo le proie‐zioni elaborate dagli esperti, entro il 2015 il mercato del fotovoltaico e del solare termico dovrebbe raggiungere quota 3,5 GW. Gli investimenti di mag‐gior entità in questi due campi di appli‐cazione avvengono attualmente in Arabia Saudita e in Turchia. Ma anche in Egitto e in Marocco è in atto un cambiamento di sensibilità in fatto di energia. Si inizia a guardare con più interesse all'energia solare piuttosto che ai combustibili fossili. Alla Interso‐lar Europe Conference che si svolgerà all’interno dell’omonima fiera in calen‐dario dal 19 al 21 giugno a Messe München, si prenderà in considerazio‐ne il nuovo percorso energetico che si fa strada in questa area geografica e si illustrerà le diverse chance che si apro‐no a tutto il settore solare internazio‐nale. LE PROSPETTIVE DI CRESCITA nelle regioni
del Vicino Oriente e del Nord Africa nell'ambito dell'energia solare sono come detto più che propizie. In parti‐colare l'Arabia Saudita, mira a sfruttare
ENTRO IL 2015 IL MERCATO DEL FOTOVOLTAICO E DEL SOLARE TERMICO DOVREBBE RAGGIUNGERE QUOTA 3,5 GW IL FUTURO “RINNOVABILE” DEL VICINO ORIENTE E NORD AFRICA
con maggior determinazione l'energia fornita dal Sole piuttosto che dal pe‐trolio. Studi condotti dalla statunitense GTM Research di Boston individuano i motivi principali dell'interesse a inve‐stire nel solare sia nell'intenso irraggia‐mento solare della regione, sia nella crescita del fabbisogno e dei costi dell'energia elettrica causata dall'incre‐mento demografico. Si stima che per il 2017 l’espansione nel solare dell’area MENA dovrebbe superare complessi‐vamente i 10 GW. La parte più consi‐stente, pari al 70%, verrà realizzata in Arabia Saudita e in Turchia. LE PROSPETTIVE PER IL NORD AFRICA Anche per i Paesi del Nord Africa il
Sole rappresenta una tra le risorse più preziose. L'Egitto ha potuto approfitta‐re fino agli anni Novanta del secolo scorso dell'esportazione di greggio, ma oggi a causa del graduale prosciuga‐mento dei pozzi e dell'incremento del‐le sovvenzioni per l'energia, il governo è costretto a cercare nuove soluzioni. In base al bilancio annuale
2012/2013, le sovvenzioni per l'energia hanno interessato ben un quarto del bilancio nazionale. Il Sole, la più grande risorsa energetica del Paese, rappre‐senta pertanto l'alternativa ideale al petrolio e al gas, la cui disponibilità
come detto sta calando. In un anno, ogni metro quadro del Paese è rag‐giunto da oltre 2.200 kilowattore di energia solare. Le possibili applicazioni per l'energia solare riguardano nel parere dell'Egyptian Solar Energy De‐velopment Association (SEDA) del Cai‐ro impianti solari per l'acqua potabile e impianti di illuminazione intelligenti per hotel. Accanto alle infrastrutture turistiche, il ministro per gli affari so‐ciali egiziano ha espresso l'intenzione di equipaggiare regolarmente con im‐pianti solari, nei prossimi anni, anche le case popolari.
OUARZAZATE: FOTOVOLTAICO E STUDI CINEMATOGRAFICI
In Marocco è prevista l'installazione di impianti solari con una potenza complessiva di 2 GW entro il 2020. La quota di energia rinnovabile immessa nella rete elettrica marocchina rag‐giungerebbe in questo modo il 42%, considerando, oltre all'energia solare, anche l'apporto proveniente da centra‐li eoliche e idroelettriche. Si è già ini‐ziato con l'avvio di un grande progetto sotto la guida di MASEN (Moroccan Agency for Solar Energy): nella regione dell'Ouarzazate sta infatti nascendo la centrale termosolare più grande al mondo. Solo nella prima fase di costru‐zione la centrale fornirà una potenza di 160 MW, che raggiungerà il picco di ben 500 MW al termine dei lavori, pari alla metà di una centrale nucleare di medie dimensioni. Ouarzazate è una cittadina relativa‐
mente moderna, sorta negli anni venti del secolo scorso per opera dei france‐si, come centro militare ed ammini‐strativo. È situata nella valle del Dadès, all'incrocio della valle Draa (nella zona centrale del Marocco), a ridosso del deserto del Sahara. Nelle vicinanze ci sono numerosi studi cinematografici (Atlas Film Corporation Studio), dove vennero (e vengono tuttora) girati film ambientati nel deserto, tra i quali cele‐bri produzioni epiche hollywoodiane del passato come Lawrence d'Arabia e Il tè nel deserto oppure Kundun di Martin Scorsese. (Red) http://www.intersolar.de
A sinistra, l’area di Ouarzazate in Marocco (flickr/World Bank Photo Collection)
www.giuliobarbieri.it
coperti da molecole di colorante che fungono da relè molecolari (RM) che connettono i PQ all'OCT. L'analogia con il sandwich ha ora PQ/RM a barra al posto delle nanoparticelle semicondut‐trici e un elettrolita solido o quasi‐solido al posto di quello liquido. IL PRIMO PERIODO DEL PROGETTO è stato
in larga parte dedicato alla ristruttura‐zione di materiali DSSC convenzionali e alla valutazione e alla selezione di can‐didati promettenti per i nuovi materia‐li. Tutti i materiali ‐ candidati sono stati selezionati, a eccezione degli elettroliti quasi‐solidi. È stato infine sviluppato un modello computazionale multiscala
L a conversione di luce solare in elettricità è il concetto di e‐nergia rinnovabile più innova‐tivo, con emissioni inesistenti
e una sicurezza energetica in larga mi‐sura indipendente dalla politica regio‐nale. Alcuni scienziati UE la stanno realizzando. Gli ultimi dispositivi foto‐voltaici (FV) realizzati in laboratorio sono le cosiddette celle solari eccitoni‐che (XSC), che includono le celle solari sensibilizzate con coloranti (DSSC) di terza generazione. Queste DSSC si pos‐sono immaginare come una specie di sandwich. I due elettrodi coperti con un ossido conduttivo trasparente (OCT) sulle superfici interne formano il pane. In mezzo vi sono nanoparticelle semiconduttrici rivestite con un colo‐rante organico fotosensibile e circon‐date da una soluzione elettrolitica li‐quida. Grazie al finanziamento dell'UE del progetto INNOVASOL (“Innovative materials for future generation excito‐nic solar cells”), gli scienziati puntano a superare gli attuali limiti delle XSC FV cambiando i materiali funzionali. I can‐didati promettenti saranno altamente stabili alla luce ultravioletta (UV), han‐no un'efficienza di raccolta di energia eccellente e, cosa che non è mai bana‐le, sono economici da produrre. FONDAMENTALE PER IL SUCCESSO è l'uso
di punti quantici (PQ), piccoli nanocri‐stalli di materiali semiconduttori che hanno proprietà ottiche ed elettriche decisamente interessanti. La ricerca si concentra sulla sostituzione degli elet‐troliti liquidi con elettroliti a stato soli‐do o quasi‐solidi e sulla sostituzione dei coloranti organici con assorbitori di luce a PQ inorganici. I PQ verranno
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“Elio” è un essiccatore solare per alimenti, piante aromatiche ed officinali, particolar-mente adatto ad un utilizzo familiare o per piccole produzioni. Le sue caratteristiche lo rendono elemento indiscusso in tutte quelle attività di trattamen-to di conservazione in cui si intenda mante-nere la piena continuità dei processi di agri-coltura biologica e biodinamica.
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di interfacce organiche e inorganiche per supportare la sintesi e la caratteriz‐zazione di nuovi materiali. IN SINTESI, ATTRAVERSO INNOVASOL, si
sta sviluppando dispositivi XSC poten‐ziati che incorporano materiali innova‐tivi quali i PQ, per una generazione di elettricità pulita e rinnovabile grazie al Sole. Con una durata, una stabilità e un'efficienza superiori, la nuova tecno‐logia troverà sicuramente molte appli‐cazioni a lungo termine con requisiti prestazionali rigidi. (Red) http://cordis.europa.eu http://www.innovasol.eu
PIÙ ELETTRICITÀ A MINOR COSTO CON CELLE SOLARI “ECCITANTI”