Heos.it Settimanale n. 519 demo giu 13

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Heos.it settimanale di scienze e cultura in formato pdf copia demo 6 di 20 pagine Si riceve in abbonamento € 17,00 all'anno Vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM

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HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.206 copie spedite via e-mail www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

3 IL PANCREAS RICOSTRUITO NEL MIDOLLO OSSEO

ATTUALITÀ

4 5

VERSO LA SOCIETÀ DEL SAPERE COSTRUENDO NUOVE COMPETENZE JANA, 18 ANNI “AMBASCIATRICE PER LA FOTONICA”

AMBIENTE

6 7

IL FUTURO “RINNOVABILE” DEL VICINO ORIENTE E NORD AFRICA LA PRIMAVERA METEOROLOGICA ARRIVANO I MULETTI ALIMENTATI A FUEL CELL

TECNOLOGIA

8 10 11

SI LAVORA A ROVER SPAZIALI PIÙ VELOCI E CAPACI DI AGIRE IN GRUPPO “EFFETTO LOTO” PER AUTOPULIZIA DI VETTURE E PLASTICA LA CANAPA AL CENTRO DI UN NUOVO MODELLO DI EDILIZIA ECO-COMPATIBILE ARRIVA ALLYOURS, SOCIAL NETWORK “IMPLICITO” CHE SALVA LA PRIVACY

SCIENZE

12 13

PROGETTO ICAN: LASER RIVOLUZIONARIO CON LE ALTE ENERGIE PIÙ ELETTRICITÀ A MINOR COSTO CON CELLE SOLARI “ECCITANTI”

SPAZIO

14 ECCO L'ESOPIANETA PIÙ LEGGERO MAI FOTOGRAFATO

SALUTE

15 16

A TAVOLA LA DIETA MEDITERRANEA FA LA DIFFERENZA CONTRO I BRUFOLI EATRIS, RIDURRE IL TEMPO TRA RICERCA MEDICA E TERAPIA

CULTURA

17 REGNO UNITO. RINVENUTI OTTO SCAFI DELL’ETÀ DEL BRONZO ANCORA UTILIZZABILI

FOCUS

18 L'IMPRONTA DIGITALE, UNA LUNGA STORIA INIZIATA A BABILONIA

WEEKEND

20 CASOLA VALSENIO, PAESE D’ ERBE, CASTAGNI GROTTE E FAVOLE

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PRIMO PIANO

È  stato  ricostruito nel midollo osseo di un paziente una parte della funzione del pancreas dopo l'asportazione completa del‐lo stesso per malattia. L'intervento, per la prima volta al mon‐do, è stato eseguito tempo fa da una equipe del San Raffaele 

di Milano su quattro pazienti, ma solo adesso è stata divulgata la noti‐zia. Lo studio è stato pubblicato su Diabetes,  la più  importante rivista di diabetologia. All’inizio i medici hanno trapiantato le isole pancreati‐che che permettono  di curare il diabete. Intervento che viene esegui‐to  in  chi  soffre  di  diabete mellito  di  tipo  1,  refrattario  alla  normale terapia, e di diabete di tipo 3c.  I ricercatori hanno poi recuperato dal pancreas  prelevato  chirurgicamente  le  cellule  endocrine “ricostruendolo” nel midollo delle ossa dello stesso paziente, a  livello del bacino, ottenendo in questo modo un “organo jolly” che ha attec‐chito nel midollo e adesso sta funzionando da quasi 3 anni rilasciando insulina.  (Red) 

MILANO. LA TECNICA ESEGUITA AL SAN RAFFAELE PER LA PRIMA VOLTA AL MONDO IL PANCREAS RICOSTRUITO NEL MIDOLLO OSSEO

3 - n. 519 | Venerdì 7 Giugno 2013 www.heos.it

Morire di austerità Democrazie europee con le spalle al muro di Lorenzo Bini Smaghi Editore Il Mulino 2013 pag. 200 € 14,00

« L’austerità, decisa nell’emergenza, è frutto dell’incapacità dei sistemi democratici di affrontare tempesti‐vamente, e con misure adeguate, i 

problemi che stanno attanagliando i paesi avanzati. La cura non è però efficace. Genera malcontento e alimenta forze disgreganti all’interno della società, favorendo la nascita di movimenti populistici e mettendo a rischio la democrazia stessa.» La crisi ha prodotto effetti drammatici sul 

tessuto economico e sociale dei paesi euro‐pei. L’aspetto economico, pur rilevante, è solo il sintomo di un problema più ampio. La crisi è soprattutto politica. Riflette l’incapacità delle democrazie occidentali di risolvere problemi accumulati da oltre un ventennio. Chi è eletto democraticamente fa fatica a prendere deci‐sioni impopolari che possono comprometter‐ne la rielezione. L’emergenza diventa così il motore dell’azione politica e il modo per giu‐stificare le manovre correttive di fronte agli elettori, con la conseguenza che la cura ‐ tar‐diva e varata sotto la pressione dei mercati ‐ diventa ancor più dolorosa e impopolare.   «SE GUARDIAMO LA LETTERA CHE LA BCE scrisse 

al governo italiano nell'agosto 2011, le rifor‐me strutturali stanno al primo posto. La stret‐ta al bilancio viene dopo; però in sostanza è stata realizzata soltanto quella. Poiché si era indugiato troppo, l'intervento 

ha dovuto essere molto doloroso. Ma la fidu‐cia dei mercati la si sarebbe potuta riconqui‐stare anche con meno tasse e con più riforme, ovvero liberalizzazioni, mercato del lavoro, amministrazione pubblica, giustizia. Sono sta‐te evitate perché in un primo momento sono ancora più impopolari delle tasse; ma mentre le tasse aggravano la recessione, le riforme creano i presupposti per tornare a crescere».  L'autore. Lorenzo Bini Smaghi membro del 

Comitato esecutivo della Banca centrale euro‐pea dal 2005 al 2011, è visiting scholar all’Università di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. Con il Mulino ha pubblicato «L’euro» (20094), «Chi ci salva dalla prossima crisi finanziaria?» (2000); con Rizzoli «Il para‐dosso dell’euro. Luci e ombre dieci anni do‐po» (2008). 

L'immagine sopra mostra un fiordo coperto di ghiaccio nell'isola di Baffin e sullo sfondo lo stretto di Davis. L'isola di Baffin, 11 mila abitanti, detta anche Terra di Baffin, appartiene al territorio canadese del Nunavut; è la maggior isola dell'arcipelago artico canadese, e la quinta maggiore isola (507.451 kmq) per estensione al mondo. (foto, Nasa)

Il libro Segnalato  

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6 - n. 519 | Venerdì 7 Giugno 2013 www.heos.it

AMBIENTE

I  Paesi  della  cosiddetta  area ME‐NA  (Middle  East  and North Afri‐ca,  ossia  Vicino  Oriente  e  Nord Africa) hanno deciso di puntare di 

più sul Sole come fonte di approvvigio‐namento energetico. Secondo le proie‐zioni  elaborate  dagli  esperti,  entro  il 2015  il mercato del  fotovoltaico e del solare  termico  dovrebbe  raggiungere quota 3,5 GW. Gli investimenti di mag‐gior entità in questi due campi di appli‐cazione  avvengono    attualmente  in Arabia Saudita e  in Turchia. Ma anche in  Egitto  e  in  Marocco  è  in  atto  un cambiamento  di  sensibilità  in  fatto  di energia.  Si  inizia  a  guardare  con  più interesse  all'energia  solare  piuttosto che ai combustibili  fossili. Alla  Interso‐lar  Europe  Conference  che  si  svolgerà all’interno dell’omonima fiera in calen‐dario  dal  19  al  21  giugno  a  Messe München, si prenderà  in considerazio‐ne  il nuovo percorso energetico che si fa strada in questa area geografica e si illustrerà le diverse chance che si apro‐no a  tutto  il  settore  solare  internazio‐nale.  LE PROSPETTIVE DI CRESCITA nelle regioni 

del  Vicino  Oriente  e  del  Nord  Africa nell'ambito  dell'energia  solare  sono come detto più  che propizie.  In parti‐colare l'Arabia Saudita, mira a sfruttare 

ENTRO IL 2015 IL MERCATO DEL FOTOVOLTAICO E DEL SOLARE TERMICO DOVREBBE RAGGIUNGERE QUOTA 3,5 GW IL FUTURO “RINNOVABILE” DEL VICINO ORIENTE E NORD AFRICA

con maggior  determinazione  l'energia fornita  dal  Sole  piuttosto  che  dal  pe‐trolio. Studi condotti dalla statunitense GTM Research di Boston  individuano  i motivi  principali  dell'interesse  a  inve‐stire nel solare sia nell'intenso irraggia‐mento  solare  della  regione,  sia  nella crescita  del  fabbisogno  e  dei  costi dell'energia elettrica causata dall'incre‐mento demografico. Si stima che per il 2017  l’espansione  nel  solare  dell’area MENA  dovrebbe  superare  complessi‐vamente  i 10 GW.  La parte più  consi‐stente, pari al 70%, verrà  realizzata  in Arabia Saudita e in Turchia.  LE PROSPETTIVE PER IL NORD AFRICA Anche  per  i  Paesi  del Nord  Africa  il 

Sole rappresenta una tra  le risorse più preziose. L'Egitto ha potuto approfitta‐re  fino  agli  anni  Novanta  del  secolo scorso dell'esportazione di greggio, ma oggi  a  causa  del  graduale  prosciuga‐mento dei pozzi e dell'incremento del‐le sovvenzioni per  l'energia,  il governo è costretto a cercare nuove soluzioni. In  base  al  bilancio  annuale 

2012/2013, le sovvenzioni per l'energia hanno  interessato  ben  un  quarto  del bilancio nazionale. Il Sole, la più grande risorsa  energetica  del  Paese,  rappre‐senta  pertanto  l'alternativa  ideale  al petrolio  e  al  gas,  la  cui  disponibilità 

come  detto  sta  calando.  In  un  anno, ogni  metro  quadro  del  Paese  è  rag‐giunto  da  oltre  2.200  kilowattore  di energia solare. Le possibili applicazioni per  l'energia  solare  riguardano  nel parere  dell'Egyptian  Solar  Energy  De‐velopment Association  (SEDA) del Cai‐ro impianti solari per l'acqua potabile e impianti  di  illuminazione  intelligenti per  hotel.  Accanto  alle  infrastrutture turistiche,  il ministro  per  gli  affari  so‐ciali  egiziano  ha  espresso  l'intenzione di  equipaggiare  regolarmente  con  im‐pianti  solari,  nei  prossimi  anni,  anche le case popolari.  

OUARZAZATE: FOTOVOLTAICO  E STUDI CINEMATOGRAFICI 

In Marocco  è  prevista  l'installazione di  impianti  solari  con  una  potenza complessiva di 2 GW entro  il 2020. La quota  di  energia  rinnovabile  immessa nella  rete  elettrica  marocchina  rag‐giungerebbe  in  questo  modo  il  42%, considerando,  oltre  all'energia  solare, anche l'apporto proveniente da centra‐li  eoliche  e  idroelettriche.  Si è  già  ini‐ziato con l'avvio di un grande progetto  sotto  la  guida  di  MASEN  (Moroccan Agency for Solar Energy): nella regione dell'Ouarzazate  sta  infatti nascendo  la centrale  termosolare  più  grande  al mondo. Solo nella prima fase di costru‐zione la centrale fornirà una potenza di 160 MW,  che  raggiungerà  il  picco  di ben 500 MW al termine dei lavori, pari alla metà  di  una  centrale  nucleare  di medie dimensioni. Ouarzazate  è  una  cittadina  relativa‐

mente moderna, sorta negli anni venti del secolo scorso per opera dei france‐si,  come  centro  militare  ed  ammini‐strativo. È situata nella valle del Dadès, all'incrocio della valle Draa  (nella zona centrale  del  Marocco),  a  ridosso  del deserto  del  Sahara. Nelle  vicinanze  ci sono  numerosi  studi  cinematografici (Atlas  Film  Corporation  Studio),  dove vennero (e vengono tuttora) girati  film ambientati nel deserto, tra i quali cele‐bri  produzioni  epiche  hollywoodiane del passato come Lawrence d'Arabia e Il  tè  nel  deserto  oppure  Kundun  di Martin Scorsese.  (Red) http://www.intersolar.de  

A sinistra, l’area di Ouarzazate in Marocco (flickr/World Bank Photo Collection)

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coperti  da molecole  di  colorante  che fungono  da  relè molecolari  (RM)  che connettono i PQ all'OCT. L'analogia con il  sandwich  ha  ora  PQ/RM  a  barra  al posto delle nanoparticelle semicondut‐trici  e  un  elettrolita  solido  o  quasi‐solido al posto di quello liquido.  IL PRIMO PERIODO DEL PROGETTO è stato 

in  larga parte dedicato alla ristruttura‐zione di materiali DSSC convenzionali e alla valutazione e alla selezione di can‐didati promettenti per i nuovi materia‐li. Tutti i materiali ‐ candidati sono stati selezionati, a eccezione degli elettroliti quasi‐solidi.  È  stato  infine  sviluppato un modello computazionale multiscala 

L a conversione di luce solare in elettricità  è  il  concetto  di  e‐nergia rinnovabile più  innova‐tivo,  con emissioni  inesistenti 

e una sicurezza energetica  in  larga mi‐sura  indipendente dalla politica  regio‐nale.  Alcuni  scienziati  UE  la  stanno realizzando. Gli  ultimi  dispositivi  foto‐voltaici  (FV)  realizzati  in  laboratorio sono le cosiddette celle solari eccitoni‐che (XSC), che  includono  le celle solari sensibilizzate  con  coloranti  (DSSC)  di terza generazione. Queste DSSC si pos‐sono  immaginare  come  una  specie  di sandwich.  I  due  elettrodi  coperti  con un  ossido  conduttivo  trasparente (OCT) sulle superfici interne formano il pane.  In mezzo vi  sono nanoparticelle semiconduttrici  rivestite  con  un  colo‐rante  organico  fotosensibile  e  circon‐date  da  una  soluzione  elettrolitica  li‐quida. Grazie al  finanziamento dell'UE del  progetto  INNOVASOL  (“Innovative materials  for  future generation excito‐nic solar cells”), gli scienziati puntano a superare  gli  attuali  limiti delle XSC  FV cambiando i materiali funzionali. I can‐didati  promettenti  saranno  altamente stabili alla  luce ultravioletta (UV), han‐no  un'efficienza  di  raccolta di  energia eccellente e, cosa che non è mai bana‐le, sono economici da produrre.  FONDAMENTALE  PER  IL  SUCCESSO  è  l'uso 

di punti quantici  (PQ), piccoli nanocri‐stalli  di  materiali  semiconduttori  che hanno  proprietà  ottiche  ed  elettriche decisamente  interessanti.  La  ricerca  si concentra sulla sostituzione degli elet‐troliti liquidi con elettroliti a stato soli‐do  o  quasi‐solidi  e  sulla  sostituzione dei coloranti organici con assorbitori di luce  a  PQ  inorganici.  I  PQ  verranno 

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sta  sviluppando dispositivi  XSC poten‐ziati che  incorporano materiali  innova‐tivi quali  i PQ, per una generazione di elettricità pulita e rinnovabile grazie al Sole.  Con  una  durata,  una  stabilità  e un'efficienza superiori, la nuova tecno‐logia  troverà sicuramente molte appli‐cazioni  a  lungo  termine  con  requisiti prestazionali rigidi. (Red)  http://cordis.europa.eu  http://www.innovasol.eu   

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