Heos.it n. 603 venerdì 10 Aprile 2015

6
I I IL L L M M MEDITERRANEO EDITERRANEO EDITERRANEO, , , FRAGILE FRAGILE FRAGILE E E E MINACCIATO MINACCIATO MINACCIATO OGNI OGNI OGNI GIORNO GIORNO GIORNO 2022, 2022, 2022, TEST TEST TEST DIFESA DIFESA DIFESA PLANETARIA PLANETARIA PLANETARIA NEL NEL NEL SISTEMA SISTEMA SISTEMA DIDIMO IDIMO IDIMO HEOS EOS EOS.it .it .it Anno XIV n. 603 Venerdì 10 Aprile 2015 Settimanale in pdf www.heos.it POMODORO OMODORO OMODORO NERO NERO NERO PRONTE RONTE RONTE AL AL AL COMMERCIO COMMERCIO COMMERCIO LE LE LE PIANTINE PIANTINE PIANTINE DI DI DI “S “S “SUN UN UNBLACK LACK LACK" " "

description

E' uscito Heos.it n. 603 venerdì 10 Aprile 2015 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 6 di 20 pagine Per ricevere Heos.it email a [email protected]

Transcript of Heos.it n. 603 venerdì 10 Aprile 2015

IIILLL MMMEDITERRANEOEDITERRANEOEDITERRANEO, , , FRAGILEFRAGILEFRAGILE

EEE MINACCIATOMINACCIATOMINACCIATO OGNIOGNIOGNI GIORNOGIORNOGIORNO

2022,2022,2022, TESTTESTTEST DIFESADIFESADIFESA PLANETARIAPLANETARIAPLANETARIA NELNELNEL SISTEMASISTEMASISTEMA

DDDIDIMOIDIMOIDIMO

HHHEOSEOSEOS.it.it.it

Anno XIV n. 603 Venerdì 10 Aprile 2015 Settimanale in pdf www.heos.it

PPPOMODOROOMODOROOMODORO NERONERONERO PPPRONTERONTERONTE

ALALAL COMMERCIOCOMMERCIOCOMMERCIO LELELE PIANTINEPIANTINEPIANTINE

DIDIDI “S“S“SUNUNUNBBBLACKLACKLACK" " "

In copertina, petroliera in navigazione nel Mediterraneo (foto ansa.it)

HHHEOS.it EOS.it EOS.it Newsletter settimanale di scienze politica cultura

Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Redazione Heos.it Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 345 9295137 E-mail [email protected] www.heos.it

2 - n. 603 | Venerdì 10 Aprile 2015 www.heos.it

Sommario

PRIMO PIANO

3 LA TERRA AVEVA UNA “SORELLA”, THEIA

ATTUALITÀ

4 5

UN “MOU” CONTROLLA LA RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE

PRONTE AL COMMERCIO LE PIANTINE DI “SUNBLACK"

AMBIENTE

6 7

IL MEDITERRANEO, FRAGILE E MINACCIATO OGNI GIORNO “MONICA” RACCONTA LA POZZUOLI SOTTO IL MARE

TECNOLOGIA

8 9

10

EUNICE, MOTORE IN RUOTA IDEA INNOVATIVA PER VEICOLI ELETTRICI IL DIODO TERMICO SCALDA E FA VIAGGIARE LE INFORMAZIONI IL PALLONE SONDA APRE LA STRADA AL DIRIGIBILE “2.0”

SCIENZE

11 12

“CUORE” CIRCONDA L’INTRIGANTE NEUTRINO DI MAJORANA OBIETTIVO: PRODURRE LA MAPPA DEI PROTONI IN 3D

SALUTE

13 14

MORBO DI CROHN, FARMACO APRE LA STRADA A NUOVA TERAPIA UNA VITA “ARRICCHITA” PROTEGGE IL CERVELLO DA MALATTIE TUMORALI

SPAZIO

15 16

2022, TEST DI DIFESA PLANETARIA NEL SISTEMA BINARIO DI DIDIMO SCOPERTE MOLECOLE ORGANICHE COMPLESSE IN UN SISTEMA STELLARE ANCORA IN FASCE

FOCUS

17 BATTERI E FUNGHI RESTAURANO FONTANE E STATUE DEI GIARDINI VATICANI

CULTURA

18 ITALIANI A TAVOLA 1860-1960

3 - n. 603 | Venerdì 10 Aprile 2015 www.heos.it

Regaliamoci un libro

L a Resistenza a lungo è stata considera-ta solo una “cosa di sinistra”: fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi an-ni, i partigiani sono stati presentati

come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i “ragazzi di Salò”. Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resi-stenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione. Aldo Cazzullo lo di-mostra raccontando la Resistenza che non si trova nei libri. Storie di case che si aprono nel-la notte, di feriti curati nei pagliai, di ricercati nascosti in cantina, di madri che fanno scudo con il proprio corpo ai figli. Le storie delle suo-re di Firenze, Giuste tra le Nazioni per aver salvato centinaia di ebrei; dei sacerdoti come don Ferrante Bagiardi, che sceglie di morire con i suoi parrocchiani dicendo “vi accompa-gno io davanti al Signore”; degli alpini della Val Chisone che rifiutano di arrendersi ai nazisti perché “le nostre montagne sono nostre”; dei tre carabinieri di Fiesole che si fanno uccidere per salvare gli ostaggi; dei 600 mila internati in Germania che come Giovanni Guareschi resta-no nei lager a patire la fame e le botte, pur di non andare a Salò a combattere altri italiani. La Resistenza fu fatta dai partigiani comuni-

sti come Cino Moscatelli, ma anche da quelli cattolici come Paola Del Din, monarchici come Edgardo Sogno, autonomi come Beppe Feno-glio. E fu fatta dalle donne, dai fucilati di Cefa-lonia, dai bersaglieri che morirono combatten-do al fianco degli Alleati... La Resistenza ha avuto le sue pagine nere,

che vanno raccontate. A 70 anni dalla libera-zione, mentre i testimoni se ne stanno andan-do, è giusto salvarne la memoria e raccontare ai giovani cos’è stata davvero la Resistenza. (Red) L'autore. Aldo Cazzullo (Alba, 1966) dopo 15

anni alla “Stampa”, dal 2003 è inviato e edito-rialista del “Corriere della Sera”. Ha dedicato oltre dieci saggi alla storia e all’identità nazio-nali. Sia Viva l’Italia! (2010) sia Basta piange-re! (2013) hanno superato le centomila copie; La guerra dei nostri nonni (2014) le duecento-mila.

PRIMO PIANO

A ll'inizio del tempo terrestre oltre 4 miliardi di anni fa, il nostro pianeta aveva una sorella. Vale a dire che nel

Sistema Solare c'era un altro pianeta roccioso dalla composizione molto simile alla Terra però più piccolo e che oggi viene chiamato Theia. Dallo scontro cosmico tra la Terra e Theia, delle dimensioni di Marte, sarebbe nata la Luna. L'ipotesi è sostenuta con nuove simulazioni al computer dalla scienziata italiana Alessandra Mastrobuono-Battisti, del Politec-nico di Haifa (Israele). Si spiegherebbero in questo modo le intriganti somiglianze oggi esistenti tra la Terra e la Luna.

Altre due ricerche entrambe pubblicate nello stesso numero di

Nature e coordinate dall'università tedesca di Munster e dall'univer-sità di Lione (Francia), confermerebbero l’ipotesi della scienziata italiana, sostenendo che la Terra e la Luna sarebbero state avvolte da uno strato di polveri metalliche, catturate dai campi magnetici di Luna e Terra e che oggi danno vita ad una particolare varietà di tung-steno. E proprio In queste polveri si nasconderebbe l'impronta gene-tica di Theia fino ad oggi risultata inafferrabile. (Red)

Vedi http://phys.technion.ac.il/

LA STRADA DELLE 52 GALLERIE SUL PASUBIO

L ’antica via di comunicazione oggi percorso per trekking e mountain bike, nota come “Strada delle 52 gallerie sul Pasubio” (Vicenza) è sicuramente

tra le più impegnative d’Europa. Rare le auto. Sono dirette all'unico rifugio della zona. È l’antica e storica strada militare che parte dal passo di Xomo e arriva alla Bocchetta Campiglia alle Porte del Pasubio'(1.935 metri).

LA TERRA AVEVA UNA “SORELLA”, THEIA

POSSA IL MIO SANGUE SERVIRE Uomini e donne della Resistenza di Aldo Cazzullo Rizzoli pp 416 € 19,00

CRONACHE

4 - n. 603 | Venerdì 10 Aprile 2015 www.heos.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

S viluppo di ricerche e tecnolo-gie nucleari applicate al moni-toraggio della radioattività ambientale. Ecco il cuore del

“Memorandum of Understan-ding” (MoU) firmato il 9 aprile a Tira-na dall’Istituto Nazionale di Fisica Nu-cleare (INFN) e dall’Agenzia per l'Am-biente dell'Albania (Agjencia Kombeta-re e Mjedisit, AKM). Il memorandum è stato firmato da Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, e Julian Beqiri, direttore dell'AKM, alla presenza dei delegati albanesi del ministero dell'Ambiente, del ministero dell'Edu-cazione e della Scienza, e rappresen-tanti dell'ambasciata italiana in Alba-nia. Il Memorandum of Understanding (MoU) ha lo scopo in altri termini di sviluppare progetti di ricerca congiunti da presentare a istituzioni finanziarie internazionali e alla comunità europea.

Il MoU rappresenta la naturale

prosecuzione di un cammino di cresci-ta che ha visto coinvolti molti giovani ricercatori albanesi, che si sono forma-ti nell'ambito di tesi di laurea magistra-le, di dottorati di ricerca e di postdoc nei Laboratori Nazionali di Legnaro (LNL) dell’INFN a Padova e nelle uni-versità coinvolte nel progetto ITALRAD (ITALian RADioactivity project). Valoriz-

zando il patrimonio culturale e scien-tifico dell'INFN nel campo delle tec-nologie nucleari applicate all'ambien-te, sono stati realizzati, in collabora-zione con istituzioni albanesi, studi per la caratterizzazione radiologica di materiali da costruzione, rocce, suoli e NORM (Naturally Occurring Ra-dioactive Material).

Alla luce del recente riconosci-

mento dello status di candidato uffi-ciale per l'adesione all'Unione Euro-pea, l'Albania è chiamata ad adottare standard e controlli per il monitorag-gio della radioattività naturale e artifi-ciale del proprio territorio. In partico-lare, l'Agenzia per l'Ambiente albane-se sarà impegnata in accertamenti di radioprotezione nel rispetto delle normative internazionali. Con questa prospettiva, il MoU tra INFN e AKM assume un’importanza strategica per la cooperazione e per lo sviluppo di progetti da inserire anche nel pro-gramma quadro europeo per la ricer-ca e l'innovazione tecnologica.

Corriere.it 10 Aprile Corriere.it 9 Aprile Italiaoggi.it 9 Aprile http://vau.ro/ 9 Aprile

Il progetto Italrad L'obiettivo principale del progetto

ITALRAD è quello di realizzare la carta della radioattività naturale del territo-rio italiano attraverso misure di spettroscopia gamma. Il contenuto di radioisotopi naturali (238U, 232Th, 40K) nelle rocce e nei suoli italiani è investigato mediante misure in labora-torio, in-situ ed airbone.

La prima fase del progetto ITALRAD è stata finanziata nel 2012 come “Progetto Premiale INFN” dal ministe-ro dell'Università e della Ricerca (MIUR). Consolidando i rapporti matu-rali in attività scientifiche pregresse, il gruppo di ricerca dell'Infn ha coinvolto altri quattro partner operativi: il Dipar-timento di Fisica e Scienze della Terra dell'Università di Ferrara, il Centro di GeoTecnologie dell'Università di Siena, il Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio dell'Università di Sassa-ri e la Fondazione Museo Civico di Ro-vereto.

Il progetto intende dare la massi-

ma priorità agli investimenti per la formazione di dottorandi e post-doc, e per lo sviluppo di know-how d’eccel-lenza nelle tecnologie di geofisica nu-cleare. Valorizzando il partenariato con le realtà produttive pubbliche e private attraverso azioni di cofinanziamento, ITALRAD mira a sviluppare un modello di ricerca sostenibile in grado di dare continuità alla crescita scientifica dei giovani ricercatori. (Red)

Vedi www.infn.it

FIRMATO L'ACCORDO TRA INFN E AGENZIA PER L'AMBIENTE DI ALBANIA

UN “MOU” CONTROLLA LA RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE

5 - n. 603 | Venerdì 10 Aprile 2015 www.heos.it

S ono pronte per tornare in commercio migliaia di pianti-ne del “SunBlack”, il “pomodoro nero” ad alto con-

tenuto di antociani - sostanze dal for-tissimo e riconosciuto potere antiossi-dante - sviluppato nell’ambito del pro-getto di ricerca tutto italiano “Tomantho”, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna e portato avanti insieme alle Università della Tuscia (Viterbo), di Modena e Reggio Emilia, di Pisa.

“L’Ortofruttifero” di San Giuliano

Terme (Pisa) è l’azienda con la quale, nel 2014, è stato sottoscritto il con-tratto di licenza, in virtù del quale ha ottenuto l’esclusiva della commercia-lizzazione del “SunBlack”, il “pomodoro nero” frutto della ricerca italiana, il cui marchio è stato registra-to nel 2009, ad opera degli stessi ate-nei che avevano dato vita al progetto di ricerca “Tomantho”, il cui nome de-

riva dalla fusione fra “tomato” e “anthocyanin”.

Il “SunBlack” è stato ottenuto dal prof. Gian Piero Soressi dell’Universi-tà della Tuscia ed è stato caratterizza-to in maniera approfondita nel corso degli ultimi anni dalla Scuola Superio-re Sant’Anna, dall’Università di Pisa edalla stesso ateneo dell’alto Lazio. “L’Ortofruttifero” è azienda leader nella produzione di piantine da orto e sta per commercializzare il “SunBlack”, per il secondo anno con-secutivo.

Il suo arrivo in commercio, sotto

forma di piantine, è possibile grazie ai semi forniti dal gruppo guidato dal prof. Andrea Mazzucato dell’Universi-tà della Tuscia, in due varianti: a frutto medio ed a frutto piccolo, nelle due varietà a grappolo e ciliegino. Dopo il grande successo del 2014, le piantine di “SunBlack” stanno per

arrivare in numerosi punti vendita ita-liani, soprattutto nei negozi di agraria e nei “garden center”.

Il “SunBlack” si caratterizza come detto sopra per la particolarità di esse-re ricco di antociani, potentissimi an-tiossidanti che si ritrovano soprattutto in uva nera, mirtilli, fragole, ciliegie ma non in quantità significative nelle co-muni varietà di pomodori. Da qui la scommessa, prima del progetto “Tomantho” e poi del “SunBlack”, che alle caratteristiche nutrizionali del po-modoro aggiunge le capacità antiossi-danti delle frutta “a buccia nera”, ma in quantità aumentata.

Il “SunBlack” può quindi rientrare

nella categoria degli alimenti “nutraceutici”, in grado di portare be-nefici per mantenere le persone in uno stato di buona salute e non rientra negli “OGM”, anche perché i suoi semi sono stati ottenuti attraverso la tradi-zionale tecnica dell’incrocio.

«Grazie all’accordo di licenza sotto-scritto con l’azienda “L’Ortofruttifero” e che nel 2014 ha portato ottimi risul-tati – commenta Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’An-na e coordinatore del progetto di ricer-ca “Tomantho” – si consolida il ruolo del nostro ateneo come motore di sviluppo locale, contribuendo a porta-re innovazione nelle imprese radicate sul territorio, anche in un ambito come quello dell’ortovivaismo in cui l’inseri-mento di elementi innovativi può risul-tare ancora più difficile». (Red)

Vedi www.sssup.it

DALLA RICERCA ITALIANA IL POMODORO NERO RICCO DI ANTOCIANI CHE AIUTANO A COMBATTERE I RADICALI LIBERI

PRONTE AL COMMERCIO LE PIANTINE DI “SUNBLACK"

A lato, da sinistra, il pomodoro “SunBlack” con la sua caratteristica buccia nera; la coltivazione in serra

mai percorso prima: «Mappare il pro-tone in 3D – racconta Bacchetta – è un po’ come passare dal cartone ani-mato degli anni ’80 ai cartoni animati in 3D del giorno d’oggi. È un livello totalmente diverso di complicazione tecnica e… divertimento».

Prosegue Bacchetta: «L’INFN è già

leader in questo campo, questi studi andranno quindi ad arricchire ulte-riormente una linea di ricerca già di eccellenza nell’ambito della fisica teorica. Ma ricostruire mappe dei protoni non è solo questione di teo-ria: richiederà, infatti, anche l’utilizzo di dati raccolti da vari esperimenti, molti dei quali condotti e finanziati dall’INFN». E subito dopo aggiunge: «L’INFN mi ha dato un prezioso sup-porto nello sviluppo del progetto e avere un incarico di ricerca nell’INFN mi ha permesso di portare avanti con successo una ricerca teorica di base e di mantenere i forti legami interna-zionali che ho costruito in undici anni

L ’obiettivo è produrre vere e proprie mappe 3D della struttura interna del protone. In altri termini si tratta di stu-

diare in tre dimensioni, anziché in una sola, la distribuzione di quark e gluoni, particelle elementari che compongono i protoni. Il progetto che sta alla base di questo lavoro si chiama 3DSPIN ed è stato finanziato con un milione e mez-zo di euro. Sarà coordinato da Alessan-dro Bacchetta, ricercatore dell’Univer-sità di Pavia, che si è aggiudicato un Consolidator Grant dello European Research Council (ERC). La ricerca si svilupperà in cinque anni e sarà con-dotta in partnership dalla Sezione di Pavia dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare INFN e dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Pavia.

3DSPIN sarà dedicato dunque allo

studio della struttura interna del pro-tone, un argomento di ricerca non nuovo, anzi, la sua storia è lunga de-cenni. Ma l’approccio proposto da Bacchetta è sicuramente originale e

Termoflow

Il flusso d’aria calda e fresca a costo zero

Ecologicamente compatibile

Info [email protected]

Informazioni commerciali

“Elio” è un essiccatore solare per alimenti, piante aromatiche ed officinali, particolar-mente adatto ad un utilizzo familiare o per piccole produzioni. Le sue caratteristiche lo rendono elemento indiscusso in tutte quelle attività di trattamen-to di conservazione in cui si intenda mante-nere la piena continuità dei processi di agri-coltura biologica e biodinamica.

Info [email protected]

Essiccatore solare per alimenti

di ricerca all’estero». Il finanziamento vinto grazie al progetto sarà investito soprattutto per assumere giovani ricer-catori allo scopo di creare un gruppo di lavoro di alto profilo scientifico, inter-nazionale e dinamico.

«L’INFN è ricco di ricercatori eccel-

lenti, molti dei quali si meriterebbero finanziamenti e prospettive migliori di quelli disponibili. Purtroppo vincere questo tipo di grant è molto difficile. L’INFN è coinvolto in due dei dieci pro-getti che l’Italia ha vinto nel settore Physics&Engineering, un dato che con-ferma la forza dell’ente. Questo pro-getto - conclude Bacchetta - è privo di applicazioni nel breve termine, ma la ricerca di base è indispensabile per generare progresso nel lungo termi-ne». (Red)

www.infn.it

LA RICERCA SI SVILUPPERÀ IN 5 ANNI. SARÀ CONDOTTA DALLA SEZIONE DI PAVIA DELL’ INFN E DAL DIPARTIMENTO DI FISICA, UNIVERSITÀ DI PAVIA

OBIETTIVO: PRODURRE LA MAPPA DEI PROTONI IN 3D

Alessandro Bacchetta