Heos.it n. 575 venerdì 29 Agosto 2014
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo
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.it .it .it Anno XIII n. 575 Venerdì 29 Agosto 2014 Settimanale in pdf www.heos.it
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vai a pag. 3
In copertina, PlanetSolar, la barca solare più grande al mondo in navigazione nel golfo argolico verso Nauplia, Peloponneso Grecia (foto unige.ch)
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate bancarie. iban. IT26 C 05034 59630 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.106 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 575 | Venerdì 29 Agosto 2014 www.heos.it
Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009
Heos Editrice 2010
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Sommario
PRIMO PIANO
4 RIGENERATO IL TIMO CON TRAPIANTO DI CELLULE
ATTUALITÀ
5 6
BOREXINO MISURA IN TEMPO REALE L'ENERGIA DEL SOLE TRA L’UOMO MODERNO E I NEANDERTHAL LA CONVIVENZA DURÒ MIGLIAIA DI ANNI
AMBIENTE
7 8
SCOPERTE FORME DI VITA NEI LAGHI ANTARTICI GOLFO DELL’ARGOLIDE: ALLA RICERCA DEL PIÙ ANTICO VILLAGGIO D'EUROPA
TECNOLOGIA
9 10 11
TECNOLOGIA WIRELESS PER MIGLIORARE LE SICUREZZA DELLE NAVI QUANDO L’ITALIA ERA LA TERZA POTENZA SPAZIALE AL MONDO ... SPEDIZIONE SCIENTIFICA UE, USA E COREA PER STUDIARE IL MARE DI GHIACCIO ARTICO
SCIENZE
12 13
I GAMBERI TRASFORMANO LE LORO CELLULE DEL SANGUE IN CELLULE DEL CERVELLO PULIRE MEZZO MONDO E IMMAGAZZINARE ENERGIA CON … I FILTRI DELLE SIGARETTE
SALUTE
14 15
IL CIBO, GLI ZUCCHERI E L’AGGRESSIVITÀ SLA: ARRIVA LA DIAGNOSTICA PRECOCE
SPAZIO
16 17
SCOPERTA UNA STELLA DOPPIA CON STRANI E DISORDINATI DISCHI DI FORMAZIONE PLANETARIA PHILAE, ECCO I LUOGHI CANDIDATI ALLO SBARCO
FOCUS
18 19
CON “TOBI” LA MENTE INIZIA A DOMINARE LA MATERIA RIDURRE E RIUTILIZZARE: È IL MOTTO DELLA BIOECONOMIA DEL XXI SECOLO
WEEKEND
20 TARQUINIA, TRA CULTURA ARCHEOLOGIA E MARE
CULTURA
22 “DA GIOTTO A GENTILE PITTURA E SCULTURA A FABRIANO FRA DUE E TRECENTO”
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4 - n. 575 | Venerdì 29 Agosto 2014 www.heos.it
REGALIAMOCI UN LIBRO
S essantacinque anni dopo la sua fon‐dazione, Israele deve ancora affron‐tare alcune questioni fondamentali riguardo alla sua esistenza e al suo
futuro. Che cos'è Israele? Uno Stato anacroni‐sticamente colonialista, che non è riuscito a integrare i cittadini arabi; una nazione ebraica minacciata dall'ostilità religiosa dei musulma‐ni; un Paese moderno e democratico che vive in una condizione di guerra permanente. Israe‐le è una realtà politica complessa e contraddit‐toria che si può tentare di spiegare solo riper‐correndo, senza pregiudizi, la sua storia. ED È QUESTO CHE FA Ari Shavit, seguendo l'epo‐pea degli emigranti che, a partire dalla fine dell'Ottocento, si mossero da diverse parti dell'Europa verso la Terra Promessa. Nel suo lungo racconto, appassionante e rigoroso, si incontrano i pellegrini sionisti che nell'aprile del 1897 partono per la Giudea mossi dalla convinzione che solo nella madrepatria po‐tranno ritrovare la loro identità e il loro Dio; il giovane agricoltore che nel 1920, piantando un aranceto, dà l'avvio al fiorente mercato degli agrumi; le famiglie palestinesi espulse dai loro villaggi nel 1948; i ferventi zeloti che negli anni Settanta danno vita al movimento dei coloni; i soldati del centro di detenzione di Gaza Beach, uno dei tanti sorti dopo l'intifada del 1987, che spianando i fucili contro i prigio‐nieri palestinesi si chiedono se i campi di con‐centramento non funzionassero nello stesso modo. Viaggiando attraverso il Paese, racco‐gliendo interviste, documenti storici, testimo‐nianze dirette, Shavit si immerge nelle vicende della sua patria e nella tragedia che mette in pericolo la sua stessa sopravvivenza. L'autore. Ari Shavit è nato nel 1957 a Rehovot in una famiglia che annovera fra i suoi antenati alcuni fondatori del sionismo. È giornalista, opinionista per la televisione pubblica israeliana e editorialista di Haaretz, il principale quotidiano israeliano di area liberale. Ventenne, dopo il servizio militare svolto nei territori occupati, è diventato un attivista del movimento pacifista. In seguito, ha cominciato, come commentatore politico, a sfidare i dogmi della destra e della sinistra diventando – in patria e negli Stati Uniti – una delle voci più autorevoli e libere sulla questione mediorientale e il conflitto israelo‐palestinese. (Red)
PRIMO PIANO
I n un topo gli scienziati hanno rigenerato (e funziona) il timo grazie al trapianto di cellule prelevate dall'embrione e ripro‐grammate in laboratorio. L'esperimento è stato condotto al Centro di medicina rigenerativa dell'università scozzese di E‐
dimburgo (Regno Unito). Da questo momento si aprono nuove pro‐spettive anche per il trattamento delle malattie del timo oltre che nei pazienti con le difese immunitarie abbassate dopo un trapianto di midollo osseo. L’esperimento rappresenta un importante passo avanti verso la creazione in laboratorio, in un futuro non molto lon‐tano, di un timo artificiale utile in ambito clinico. PER QUANTO RIGUARDA L'ESPERIMENTO i cui risultati sono stati pubbli‐cati sulla rivista Nature Cell Biology, i ricercatori britannici hanno prelevato dall'embrione di topo alcune cellule chiamate fibroblasti. Quindi hanno agito su un solo interruttore genetico (il gene Fox‐n1), riuscendo così a riprogrammare le cellule, trasformandole in cellule del timo pienamente funzionanti e in grado di supportare il differen‐ziamento dei linfociti T, i cosiddetti "direttori d'orchestra" del siste‐ma immunitario. Una volta trapiantate nel topo, le cellule ripro‐grammate si sono organizzate rigenerando il timo che è risultato identico per funzione e struttura al timo che si può trovare normal‐mente in un topo adulto e sano. (Red) Vedi http://www.ed.ac.uk
LA LUNA E LE 4 TORRI Madrid 11 Agosto 2014. La luna si alza nel cielo e si va vedere attraverso le Quattro Torri o CTBA (Cuatro Torres Business Area), uno dei simboli principali di Madrid, Spagna (AP Photo / Daniel Ochoa de Olza)
ESPERIMENTO ALL’UNIVERSITÀ DI EDIMBURGO RIGENERATO IL TIMO CON TRAPIANTO DI CELLULE
LA MIA TERRA PROMESSA di Ari Shavit Sperling & Kupfer pp.459 € 18.90 euro Traduzione di P. Lucca
CRONACHE
5 - n. 575 | Venerdì 29 Agosto 2014 www.heos.it
RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
http://espresso.repubblica.it/
BOREXINO MISURA IN TEMPO REALE L'ENERGIA DEL SOLE L’esperimento per neutrini ai Labo‐
ratori INFN del Gran Sasso è riuscito a misurare in tempo reale l’energia del‐la nostra stella: l’energia rilasciata oggi al centro del Sole è in perfetta corrispondenza con quella prodotta 100.000 anni fa.
P er la prima volta nella storia dell’indagine scientifica della nostra stella è stata misurata l’energia solare nel momento
stesso della sua generazione. Lo an‐nunc i ano i r e sponsab i l i delll’esperimento Borexino ai Labora‐tori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nuclea‐re (INFN). Lo studio è pubblicato sulla rivista Nature. Borexino è riuscito a realizzare in
tempo reale la misura dell’energia del Sole rivelando i neutrini prodotti da reazioni nucleari all’interno della mas‐sa solare. Queste particelle impiegano solamente pochi secondi a uscire da essa e otto minuti per arrivare fino a noi. Le precedenti misure dell’energia solare, invece, erano sempre state realizzate sulle radiazioni (fotoni) che attualmente illuminano e scaldano la Terra e che si riferiscono alle stesse
reazioni nucleari, ma avvenute cento‐mila anni fa: è questo, infatti, il tempo che l’energia mediamente impiega per attraversare la densa materia solare e raggiungere la sua superficie. Il con‐fronto fra la misura dei neutrini pubbli‐cata da Borexino e le precedenti misu‐re riguardanti l’emissione di energia raggiante dal Sole ha mostrato che l’attività solare non è cambiata negli ultimi centomila anni. «Grazie ai risultati di questa nuova
ricerca di Borexino tocchiamo con ma‐no, mediante i neutrini prodotti nella reazione protone‐protone (p‐p), che è la catena di fusioni nucleari p‐p a far funzionare il Sole, fornendo proprio l’energia che si misura con i fotoni: insomma questo prova che il Sole è una grande centrale a fusione nuclea‐re», commenta Gianpaolo Bellini tra i padri dell’esperimento Borexino. IL RIVELATORE BOREXINO, istallato nei
Laboratori sotterranei del Gran Sasso dell’INFN, è riuscito a misurare il flusso di neutrini prodotti all’interno del Sole nella reazione di fusione di due nuclei di idrogeno per formare un nucleo di deuterio. Questa è la reazione iniziale del ciclo di fusioni nucleari che produ‐
ce complessivamente circa il 99% dell’energia solare. Fino ad ora, Borexi‐no era riuscito a misurare i neutrini da reazioni nucleari che facevano parte della catena originata da questa rea‐zione o appartenenti a catene secon‐darie, che contribuiscono in modo de‐cisamente minore alla produzione e‐nergetica solare, ma che sono stati fondamentali per la scoperta di alcune cruciali proprietà fisiche di questa eva‐nescente particella elementare, il neu‐trino. LA DIFFICOLTÀ DELLA MISURA ora realiz‐
zata è dovuta all’energia estremamen‐te ridotta di questi neutrini (hanno infatti un’energia massima di 420 keV), la più piccola rispetto agli altri neutrini emessi dal Sole, che pure hanno livelli energetici così bassi da rendere quasi proibitiva la loro misura, e che solo Borexino è riuscito e riesce a misurare. Queste performance fanno di Borexino un rivelatore unico al mondo, che tale rimarrà ancora per alcuni anni, grazie alle tecnologie d’avanguardia impiega‐te nella sua costruzione, che gli hanno permesso di studiare non solo i neutri‐ni emessi dal Sole, ma anche quelli prodotti dalla nostra Terra. L’esperimento Borexino, frutto di
una collaborazione fra Paesi europei (Italia, Germania, Francia, Polonia), Stati Uniti e Russia, prenderà dati al‐meno per i prossimi quattro anni, mi‐gliorando la precisione delle misure già fatte e affrontandone altre di grande importanza sia per la fisica delle parti‐celle, sia per l’astrofisica. (Red) Vedi www.infn.it
http://vauro.globalist.it/
Corriere.it 29 Agosto
Corriere.it 28 Agosto Italiaoggi.it 29 Agosto
de superficie totale, l'alta conduttività elettrica e la stabilità a lungo termine. I test hanno mostrato che il materia‐
le dei filtri di sigarette è in grado di immagazzinare una quantità maggiore di energia elettrica rispetto al carbonio disponibile sul mercato e che ha inol‐tre una quantità di stoccaggio maggio‐re rispetto al grafene e ai nanotubi di
I filtri delle sigarette potrebbero diventare la soluzione tanto ago‐gnata per conservare l'energia rinnovabile diventando così un
“fondamentale” della bioeconomia perché assicurano: densità di energia, potenza e stabilità di ciclo. Lo riporta uno studio pubblicato sulla rivista Na‐notechnology. «Il nostro studio ha dimostrato che i
filtri delle sigarette usati si possono trasformare in un materiale a base di carbonio ad alte prestazioni usando un semplice processo in una sola fase, che simultaneamente offre una soluzione verde per soddisfare le esigenze ener‐getiche della società», spiega al Cordis, Jongheop Yi, professore dell'università di Seoul e co‐autore dello studio. COS'HANNO DI TANTO speciale i filtri
delle sigarette? La risposta sta in tre parole: acetato di cellulosa. Questo componente, che è usato nel 95 % dei filtri di sigarette, viene scelto dall'indu‐stria per il sapore che produce. Inci‐dentalmente, lo stesso materiale si può trasformare in un supercondensa‐tore con eccellenti proprietà di densità di energia, densità di potenza e stabili‐tà di ciclo. Il team è riuscito a realizzare questo con una tecnica di combustione in una sola fase chiamata pirolisi. «L'associazione di pori di diverse
dimensioni assicura che il materiale abbia alte densità di energia, il che è una proprietà essenziale in un super‐condensatore per il caricamento e il rilascio veloce», dice il prof. Yi. Il car‐bonio è il materiale più comunemente usato per fare i supercondensatori in ragione del suo costo ridotto, la gran‐
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carbonio. «Diversi paesi stanno svilup‐pando regolamenti severi per evitare che i miliardi di filtri di sigarette usati, tossici e non biodegradabili, vengano gettati nell'ambiente ogni anno – il nostro metodo non è che un modo per raggiungere questo obiettivo», osserva il prof. Yi. IL NUOVO MATERIALE potrebbe essere
presto integrato in computer, dispositi‐vi palmari, veicoli elettrici e turbine a vento per immagazzinare energia. La cosa più allettante di questa soluzione però è che è anche un metodo per ridurre una fonte di inquinamento no‐tevole, che in particolare rilascia arse‐nico e altre sostanze chimiche nocive nel terreno e nell'acqua. Circa 5,6 tri‐lioni – o 766 571 tonnellate ‐ di mozzi‐coni di sigarette vengono gettate nell'ambiente ogni anno, in tutto il mondo. (Red) Vedi http://cordis.europa.eu/
PULIRE MEZZO MONDO E IMMAGAZZINARE ENERGIA CON … I FILTRI DELLE SIGARETTE