Heos.it n. 545 10 gen 2014

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Abbonamento annuale 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Free SVEGLIATI VEGLIATI VEGLIATI “R “R “ROSETTA OSETTA OSETTA”, ”, ”, È ORA ORA ORA DI DI DI ACCHIAPPARE ACCHIAPPARE ACCHIAPPARE LA LA LA COMETA COMETA COMETA LA MATEMATICA MATEMATICA MATEMATICA UNISCE UNISCE UNISCE L L LINUX INUX INUX E LEVOLUZIONE EVOLUZIONE EVOLUZIONE DEI DEI DEI MAMMIFERI MAMMIFERI MAMMIFERI IN ARRIVO ARRIVO ARRIVO BIOMATERIALI BIOMATERIALI BIOMATERIALI OSSEI OSSEI OSSEI FATTI FATTI FATTI SU SU SU MISURA MISURA MISURA .it .it .it Anno XIII n. 545 Venerdì 10 Gennaio 2014 Settimanale in pdf www.heos.it Scopri le nostre offerte vai a pag. 3

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Heos.it n. 545 vennerdì 10 Gennaio 2014 Settimanale di scienze e cultura in formato pdf Copia demo 8 di 22 pagine Si riceve in abbonamento € 17,00 all'anno Vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM

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.it .it .it Anno XIII n. 545 Venerdì 10 Gennaio 2014 Settimanale in pdf www.heos.it

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In copertina, immagine artistica dell’orbiter Rosetta e del lander “Philae” atterrato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko

HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.126 copie spedite via e-mail www.heos.it

2 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it

Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009

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Sommario

PRIMO PIANO

4 STAMINA: IN PROTOCOLLO DOSI DI CELLULE ADEGUATE AI TOPI

ATTUALITÀ

5 6

AUTO: LIQUIDI IONICI PER BATTERIE RICARICABILI A BASSO COSTO E “GREEN” BASI ANTISISMICHE DELL’ENEA PER I BRONZI DI RIACE

AMBIENTE

7 8

LA SELVICOLTURA SOSTENIBILE GARANZIA DI AFFARI E LAVORO MENO CO2 IN ARIA SE MIGLIORA L’IRRAGAZIONE

TECNOLOGIA

9 10 11

TETRACOM, UN PONTE PER FAR INCONTRARE RICERCA E INDUSTRIA NUOVI AMBIENTI E SOFTWARE PER LE PICCOLE E MEDIE AZIENDE VIDEOSORVEGLIANZA PANORAMICA SENZA INTERRUZIONI E “ANTISTRESS”

SCIENZE

12 13

LA MATEMATICA UNISCE LINUX E L’EVOLUZIONE DEI MAMMIFERI SCOPERTA LA “SPOLETTA” DEI SUPERVULCANI È LA PRESSIONE DEL MAGMA FUSO

SALUTE

14 15

IN ARRIVO BIOMATERIALI OSSEI FATTI SU MISURA L’ARGILLA IN AIUTO AI MALATI DI DIALISI

SPAZIO

16 17

ECCO LA FABBRICA DI POLVERE COSMICA SVEGLIATI “ROSETTA” È ORA DI ACCHIAPPARE LA COMETA

FOCUS

18 ITALIANI, I PIÙ RICCHI D’EUROPA … MA PER DIVERSITÀ GENETICA

WEEKEND

20 ALTOPIANO DI ASIAGO, IL PIÙ ANTICO STATO FEDERALE DEL MONDO

CULTURA

22 CORTONA. L'ALBA DEI PRINCIPI ETRUSCHI

H.GEO

19 LE GROTTE DELL’INACCESSIBILE PARCO DI GUNUNG MULU

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4 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it

REGALIAMOCI UN LIBRO

INTRIGHI IN VATICANO  di Nina Fabrizio,  Fausto Gasparroni      Rizzoli 2013  pp  504  € 11,00 

V aticano, decimo secolo: tale è il domi‐nio esercitato da  cortigiane e  concu‐bine sui papi che  il periodo prende  il nome di “pornocrazia” romana inizia‐

ta con papa Sergio  III nel 904 e terminata con la morte di papa Giovanni XII nel 964.   Fine  del  Cinquecento:  in  Italia  si  diffonde  il lotto, creando una rottura tra pontefici decisi a condannare  il gioco d’azzardo e  altri pronti  a usarlo per riempire le casse dello Stato.  1944, Seconda guerra mondiale: un gruppo di nazisti  organizza  un  piano  segreto  per  rapire Pio  XII  e  costringerlo  a  firmare  un’enciclica antigiudaica.   DA SEMPRE ALL’OMBRA DI SAN PIETRO si incrocia‐no  episodi misteriosi  e  poco  conosciuti,  e  in questo volume due esperti vaticanisti  raccon‐tano  la  storia nascosta della Chiesa e  i  retro‐scena  delle  vicende  oscure  che  nel  corso  dei secoli hanno segnato la vita dello Stato pontifi‐cio. Tra  intrighi,  congiure e  ambigui meccani‐smi di potere, i due autori portano alla luce gli scandali  antichi  e  recenti  accaduti  al  riparo delle possenti Mura  Leonine,  indagano  su av‐venimenti  ancora  oggi  avvolti  nel  mistero  e svelano  i  segreti più  scottanti, e, ovviamente, meglio custoditi, del Vaticano.  MOLTI EPISODI, COME QUELLI DI TRUFFE FINANZIARIE risalenti  al  passato,  sembrano  sorprendenti antefatti di quanto accade ancora oggi. E an‐che il caso del maggiordomo papale Paolo Ga‐briele, il “corvo” che sottraeva le carte segrete di Benedetto XVI per divulgarle all'esterno, al centro della tormentata stagione Vatileaks, ha un clamoroso precedente nella spy‐story di un giovane e aitante monsignore di origini bava‐resi, tale Rudolf Von Gerlach, arrivato al sacer‐dozio dopo aver tentato  la carriera di ufficiale nell’esercito  tedesco  e  diventato  “cameriere segreto” di papa Benedetto XV   al secolo Gia‐como Della Chiesa, genovese, fermo opposito‐re del primo conflitto mondiale del XX secolo, la Grande Guerra.  Gli  autori. Nina Fabrizio e Fausto Gasparroni sono giornalisti entrambi vaticanisti dell'ANSA. 

PRIMO PIANO

D ai documenti prodotti dal Co‐mitato  scientifico  del mini‐stero  della  Salute  viene evidenziato  che  la  quan‐

tità  di  cellule  staminali mesenchi‐mali indicata nel “protocollo Stami‐na”  equivale  a  quella  che  viene utilizzata  nei  trapianti  nel  topo  e non nell'uomo.  Dal “protocollo Stamina” emerge, inol‐ tre, che  le cellule sono ottenute  in coltura pri‐ maria, ossia dalla prima coltura cellulare e senza ricorrere ai successivi pas‐saggi  seriali utilizzati normalmente nei  laboratori per ottenere una quantità di cellule adatta al  trapianto nell'uomo. La dose utilizzata per i trapianti cellulari nell'uomo ‐ si osserva nei documenti prodotti dal Comitato scientifico  ‐ è di circa due milioni per chilogrammo di peso corporeo, mentre  il “protocollo Stamina” prevede  il trapianto di due milioni di cellule in totale, come nel caso della Sclerosi latera‐le  amiotrofica  (Sla),  e  l'adeguamento  al  peso  corporeo  non  viene indicato con una dose esatta. (Fonte ansa.it)  

Gli Usa nella morsa del ghiaccio

I l freddo è estremo, e mortale. Nel Minnesota, il vento ha fatto scendere la temperatura a meno 51 ° C. Chicago (nella foto) ha registrato un record di

meno 27 ° C lunedì 6 gennaio, e il ghiaccio si è esteso lungo il lago Michigan. In questa situazione il congelamento potrebbe avvenire in soli 5 minuti. Gli scienziati hanno individuato la causa dell'ondata di freddo nell’improvviso indebolimento di una delle correnti a getto che soffiano a molti km sopra la stratosfera. (Image: Newscientist/ Scott Olson/Getty)

IL COMITATO SCIENTIFICO DEL MINISTERO SALUTE STAMINA: IN PROTOCOLLO DOSI DI CELLULE ADEGUATE AI TOPI 

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ATTUALITÀ

5 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it

RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA

http://vauro.globalist.it/ Italiaoggi.it 08 Gennaio

AUTO: LIQUIDI IONICI PER BATTERIE RICARICABILI A BASSO COSTO E “GREEN”

I  liquidi ionici (IL) sono un'alterna‐tiva  verde  agli  elettroliti  caustici usati nelle batterie convenzionali. È  la  convinzione di un gruppo di 

scienziati  impegnati nel progetto POL‐YZION il cui obiettivo è sviluppare pro‐totipi  di  batterie  ricaricabili  con  una particolare attenzione al mercato delle automobili elettriche.  I VEICOLI ELETTRICI  IBRIDI (hybrid electric 

vehicles  ‐ HEV) e  i piccoli  veicoli  com‐pletamente elettrici  (EV)  sono  sempre più  richiesti  e  la  loro  introduzione  sul mercato  di  massa  è  prevista  entro  i prossimi 10‐15 anni. La principale  tec‐nologia  commerciale  per  le  batterie basata  su  nichel  metalidrato  (NiMH) non è  in grado di soddisfare  le esigen‐ze di sempre maggiore carica e densità di energia, evidenziando così il bisogno di una soluzione innovativa. Il  progetto  POLYZION  (“Fast  rechar‐

geable  zinc‐polymer  battery  based  on 

ionic  liquids”),  finanziato  dall'UE,  è stato  avviato  per  superare  i  problemi legati alle batterie ricaricabili allo zinco (Zn), e portare a una  tecnologia supe‐riore per batterie che si  ricaricano ve‐locemente per gli HEV e gli EV. Le due principali  sfide  erano  l'eliminazione della  cristallizzazione  incontrollata sugli elettrodi  (crescita dendritica) che porta  a  corto  circuiti,  e  l'eliminazione dell'evoluzione  del  gas  idrogeno  du‐rante la carica/scarica.  L'UTILIZZO DI UNA NUOVA CLASSE di liqui‐

di  ionici a basso costo, robusti e  inno‐cui  per  l'ambiente  come  elettroliti  o portatori di carica ha eliminato l'evolu‐zione del gas  idrogeno rimuovendo gli elettroliti acquosi che la causano. Sulla base di studi sugli IL, gli scienziati han‐no  sviluppato  una  coppia  redox (fondamentalmente  trasferimento  di elettroni) reversibile e stabile per elet‐trodi di zinco secondari (ricaricabili). 

I  ricercatori  hanno  usato  tecniche con impulsi ultra veloci per l'elettrode‐posizione  di  zinco  nano  strutturato durante il ciclo di carica per controllare la morfologia dei nanocristalli e ridurre al minimo  i corto circuiti. Gli scienziati hanno anche sviluppato nuovi elettrodi in un polimero conduttore che riduce il peso complessivo ed elimina  la neces‐sità di una membrana per  separare  le due metà della cella della batteria. Il  gruppo  di  POLYZION  ha  unito  il 

promettente  zinco  e  gli  elettrodi  fatti di  polimero  conduttore  in  una  cella ricaricabile  che  sfrutta  i  liquidi  ionici. Anche se gli scienziati, nell'arco tempo‐rale  del  progetto,  non  sono  riusciti  a riprodurre  le  promettenti  prestazioni ottenute  in  laboratorio  dalla  chimica della  cella  della  batteria  nei  test  con prototipi,  i  risultati  sono  stati parago‐nabili alle prestazioni di batterie piom‐bo‐acido. Quindi,  la batteria  Zn  ricari‐cabile potrebbe essere un'alternativa a basso costo e rispettosa dell'ambiente alle batterie piombo‐acido.  I  RISULTATI  DEL  PROGETTO  dovrebbero 

fungere da trampolino per altri proget‐ti  collaborativi  non  solo  relativi  allo sviluppo  di  batterie  ma  anche  nelle aree degli  IL e dei polimeri conduttori. Simili  tecnologie  innovative  tra  l’altro sono molto  interessanti anche per  l'e‐lettronica flessibile e le celle solari. (Red)  http://cordis.europa.eu/home_it.html 

Corriere.it 09 Gennaio

http://vauro.globalist.it/

Corriere.it 10 Gennaio

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6 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it

I  Bronzi di Riace, dopo una  lunga opera di  restauro  sono di nuovo esposti  nel  Museo  Archeologico di  Reggio  Calabria.  Poggiano  su 

basi  antisismiche  che ne  garantiscono la  massima  sicurezza,  progettate  e fatte  realizzare  da   Gerardo De  Canio dell’Enea,  che  ha  anche  coordinato  il gruppo  di  esperti  che  si  è  occupato delle varie e complesse fasi della ricol‐locazione.   LE NUOVE BASI ANTISISMICHE sono realiz‐

zate in marmo di Carrara, e assicurano il massimo  isolamento delle statue nei confronti delle  sollecitazioni dei  terre‐moti nelle direzioni orizzontali e verti‐cale. Per ciascuna statua è stata realiz‐zata una base costituita da due blocchi di marmo sovrapposti. Su entrambe  le superfici  interne dei due blocchi  sono state  scavate  ‐  in  modo  speculare  ‐ quattro  calotte  concave,  nel  mezzo 

delle quali sono state collocate quattro sfere,  anch’esse  di marmo.  Le  calotte concave e  le sfere di marmo svolgono la  funzione  antisismica,  e  la  loro  di‐mensione viene definita in fase di pro‐gettazione  in rapporto al grado di pro‐tezione sismica necessaria.  Nel blocco di marmo  superiore  sono  inseriti  ele‐menti  dissipativi  per  l’isolamento  si‐smico  da  oscillazioni  nella  direzione verticale.  I  dispositivi  installati  richie‐dono una manutenzione minima.  IN  PRESENZA  DI  UN  TERREMOTO  sarà  la 

parte  sottostante  della  base  a  subire l’azione  sismica,  e  si  potrà  muovere con  il  terreno  senza  trasmettere  alla parte  superiore  le  sollecitazioni,  in quanto  completamente  assorbite  dal movimento delle sfere all’interno delle cavità ricavate nel marmo. Il movimen‐to  delle  sfere  conferisce  al  sistema  la capacità  di  spostamento  rigido  e  con 

un attrito molto ridotto, caratteristiche che minimizzano o rendono quasi nulle le sollecitazioni.  Il sistema è particolar‐mente adatto per  le  statue  sviluppate in verticale, come i Bronzi di Riace, o il David di Michelangelo, che hanno una base  di  appoggio molto  ridotta  e  che quindi presentano nelle  gambe  il  loro punto di maggiore vulnerabilità anche alle minime oscillazioni, che ne posso‐no  compromettere  l’integrità  struttu‐rale e causare il ribaltamento.   PER  EFFETTUARE  LE  VERIFICHE  di  funzio‐

nalità e sicurezza, sono state realizzate copie  in  scala  reale  delle  statue  dei Bronzi di Riace, che sono state poi pog‐giate sulle nuove basi di marmo, e poi messe sulle “tavole vibranti” che simu‐lano  i  terremoti  e  che  si  trovano  al Centro  Ricerche  ENEA  della  Casaccia vicino  Roma.  Le  tavole  vibranti  sono impianti  sperimentali  complessi,  di grandi  dimensioni,  in  grado  di  ripro‐durre i terremoti reali nelle componen‐ti  orizzontali  e  verticale,  e  che  per  le prove di qualificazione delle basi han‐no simulato  terremoti anche superiori al  livello massimo  previsto  per  il  sito del Museo a Reggio Calabria, senza che le  copie  delle  statue  abbiano  subito alcuna sollecitazione.    LA REALIZZAZIONE DI QUESTE BASI deriva 

da  una  convenzione  stipulata dall’ENEA  e  dalla  Direzione  Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. L’esigenza di un più adeguato e sicuro  isolamento sismico dei Bronzi di Riace è stata determinata dalla  loro nuova  collocazione all’interno del mu‐seo  archeologico  nazionale  della Ma‐gna Grecia di Reggio Calabria. Per que‐ste basi sono stati utilizzati gli isolatori sismici sviluppati dall’ENEA per  la pro‐tezione  di:  strumentazioni  delicate; sistemi di comunicazione e di gestione dei dati rilevanti ai  fini della sicurezza, sale operatorie; gasdotti, apparecchia‐ture  in centrali di produzione e/o   tra‐sformazione  dell’energia  elettrica;  si‐stemi di sicurezza di impianti a rischio, e per il patrimonio culturale. (Red)   info www.enea.it 

 

AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI REGGIO CALABRIA   

BASI ANTISISMICHE DELL’ENEA PER I BRONZI DI RIACE

A sinistra, uno dei due bronzi di Riace collocato sulle nuove piattaforme antisismiche progettate e costruite dall’Enea

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7 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it

L a  creazione  di  un  sistema  di informazione  paneuropeo aiuterà  a  sbloccare  notevoli risorse  forestali  in  un  modo 

più  sostenibile.  È  questo  l'obbiettivo del  progetto  finanziato  dall'UE  deno‐minato  SIMWOOD  (Sustainable  Inno‐vative Mobilisation  of Wood),  che  sta sviluppando  MOBILISER,  una  nuova base  di  conoscenza  online  per  diffon‐dere in tutta Europa soluzioni integrate trasferibili e politicamente attuabili.  In Europa ci sono oltre 117 milioni di et‐tari di foreste.   TUTTAVIA,  IL  LORO  UTILIZZO  SOSTENIBILE, 

in  particolare  nei  boschi  di  proprietà privata, è leggermente inferiore al pie‐no  potenziale.  Inoltre,  la  sempre  cre‐scente  domanda  di  legname  come materiale  e  per  usi  energetici  sta  di‐ventando più difficile da  soddisfare.  Il progetto  SIMWOOD  della  durata  di  4 anni  è  stato  lanciato  nel mese  di  no‐vembre del 2013 allo scopo di promuo‐vere un uso più efficiente delle risorse 

di  legname. All’inizio,  il progetto  regi‐strerà  gli  esistenti  ostacoli  socio‐economici,  tecnici  ed  ecologici  alla selvicoltura sostenibile. Attraverso una serie di progetti pilota, SIMWOOD sot‐toporrà poi a test  le  iniziative promet‐tenti  in  stretta  cooperazione  con por‐tatori  di  interessi  locali.  Il  sistema  di informazione online MOBILISER  invece avrà  il  compito di  valutare  l'effetto di questi  nuovi  approcci  e  a  migliorarli ove  fosse  necessario.  Attraverso MO‐BILISER  verranno  promossi  e  divulgati buone pratiche e tecnologie, le iniziati‐ve in essere e i programmi di supporto.  UN  SISTEMA  DI  ESPERTI  VALUTERÀ  l'im‐

patto delle soluzioni su scala europea e collegandosi ai Laboratori regionali per l'apprendimento spingerà per il diffon‐dersi di una più ampia partecipazione e una  migliore  amministrazione  delle foreste. Il sistema MOBILISER presenta una  intuitiva  interfaccia  multilingue allo  scopo  di  massimizzare  l'assorbi‐mento  di  soluzioni  integrate  da  parte 

dei proprietari di foreste e dei portato‐ri di interessi operanti in tutta Europa e nel  resto  del mondo. MOBILISER  per‐tanto garantirà accesso ai proprietari di foreste, agenti  forestali e PMI a  infor‐mazioni e raccomandazioni che, finora, sono  di  difficile  reperimento.  Fare  un uso migliore  delle  risorse  forestali  so‐stenibili dell'Europa potrebbe aiutare a promuovere  il  lavoro  e  la  crescita.  Si stima  che  nel  2030  saranno  necessari 853 milioni di metri cubi di  legname e 585 milioni  di metri  cubi  di  legna  per uso  energetico.  La  fornitura  di  simili quantità  rappresenta  una  sfida,  ma anche un'opportunità.   L'INDUSTRIA  DEL  LEGNAME  nella  sola 

Europa  attualmente  comprende  circa 600.000 aziende come segherie e pro‐duttori di mobili per un totale comples‐sivo  di  addetti  ai  lavori  stimato  tra  i quattro e cinque milioni di persone e di vendite  annuali  calcolato  in  circa  550 miliardi  di  euro.  Per  tutti  costoro,  la presenza operativa di una  fonte  locale di materie  prime  rappresenta  una  ga‐ranzia per una crescita duratura. Il pro‐getto,  che  riceverà  un  totale  di 5.990.311  di  euro  in  finanziamenti dell'UE,  coinvolge  28  partner  prove‐nienti  da  Germania,  Belgio,  Finlandia, Francia,  Regno  Unito,  Irlanda,  Paesi Bassi,  Portogallo,  Svezia,  Slovenia  e Spagna.  Il consorzio  include anche due istituti di  ricerca europei,  il Centro co‐mune di  ricerca  (CCR) e  l'Istituto  fore‐stale  europeo  (EFI).  Il  coinvolgimento del CCR e dell'EFI consentirà un'ampia divulgazione  dei  risultati  del  progetto, e garantirà che il sistema di monitorag‐gio  trans  regionale  proseguirà  anche dopo la conclusione del progetto.  Complessivamente ci si aspetta che il 

progetto  giochi  un  ruolo  significativo nell'aumentare le forniture di legname, migliorando l'uso sostenibile delle fore‐ste e rafforzando il settore che dipende da esse quale  contributore  chiave  alla crescente  bioeconomia  dell'Europa. SIMWOOD è destinato a concludersi a ottobre del 2017. (Red)  Info http://www.stmelf.bayern.de/  http ://cord i s .europa.eu/pro jects/

rcn/110708_it.html 

AL VIA IL PROGETTO COMUNITARIO SIMWOOD

LA SELVICOLTURA SOSTENIBILE GARANZIA DI AFFARI E LAVORO

AMBIENTE

Page 8: Heos.it n.  545  10 gen 2014

pervulcano può  essere  talmente  forte  da  generare  un'esplosione  capace  di fratturare  uno  strato  di  crosta  terre‐stre spesso anche oltre dieci km. Que‐ste condizioni estreme dove  le tempe‐rature  raggiungono  i  1.700  gradi  e  la pressione  le  36.000  atmosfere,  sono 

U n esperimento in laboratorio ha scoperto  il processo geo‐logico  che  scatena  le  terrifi‐canti  esplosioni  dei  super‐

vulcani,  eventi  per  fortuna molto  rari ma quando avvengono sono così cata‐strofici  da  reggere  il  confronto  con  la  caduta  dei meteoriti  di  grandi  dimen‐sioni.  L'innesco  che  fa  esplodere  i  su‐pervulcani  è dovuto  all'aumento della pressione  nella  camera  magmatica provocato  a  sua  volta dalla differenza di densità che si crea tra il magma fuso galleggiante e quello solidificato. L'esperimento  pubblicato  su  Nature 

Geoscience, che ha permesso di ripro‐durre per  la prima volta  in  laboratorio le condizioni estreme tipiche dei serba‐toi dei  supervulcani è  stato effettuato all’  Esrf  (European  Synchrotron Radia‐tion Facility) di Grenoble dai ricercatori del Politecnico federale  (Eth) di Zurigo insieme ai colleghi del Centro naziona‐le  per  la  ricerca  scientifica  francese (Cnrs).  I RISULTATI DIMOSTRANO che il processo 

dell'eruzione  dei  supervulcani  (a  que‐sta  famiglia appartengono ad esempio i Campi Flegrei e Yellowstone in Usa)  è dato  esclusivamente  dall'aumento  di pressione generato dalla diversa densi‐tà delle rocce solidificate e del magma liquido, senza il bisogno di un interven‐to esterno come un terremoto.  Per  i  ricercatori che hanno condotto 

l’esperimento si tratta di “una situazio‐ne simile a quella di un pallone gonfio d'aria  immerso  sott'acqua  che  viene spinto verso l'alto dall'acqua più densa che  gli  sta  intorno”.  L'innalzamento della  pressione  nel  serbatoio  del  su‐

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state  ricreate  in  una  speciale  pressa dove un  granello di  roccia magmatica artificiale è stato  imprigionato  tra due minuscole  incudini  fatte  di  carburo  di tungsteno.   UN  SUCCESSIVO    FASCIO  DI  RAGGI  X, ha 

rilevato  con  precisione  la  densità  del magma  fuso  in  diverse  condizioni  di pressione e temperatura. Le conclusio‐ni dello  studio  sono  state  confermate anche  nei modelli matematici  e  nelle simulazioni  al  computer  elaborati  da un secondo gruppo di ricerca coordina‐to dall'università di Ginevra,  i cui risul‐tati  sono  stati  anch’essi  pubblicati  su Nature Geoscience.  (Red)  

ESPERIMENTO AL SINCROTRONE DI GRENOBLE

SCOPERTA LA “SPOLETTA” DEI SUPERVULCANI È LA PRESSIONE DEL MAGMA FUSO 

Nella foto sopra, i Campi Flegrei visti dal satellite. Sotto la superficie dorme un supervulcano tra i più grandi al mondo