Heos.it n. 545 10 gen 2014
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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Free
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.it .it .it Anno XIII n. 545 Venerdì 10 Gennaio 2014 Settimanale in pdf www.heos.it
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vai a pag. 3
In copertina, immagine artistica dell’orbiter Rosetta e del lander “Philae” atterrato sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko
HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.126 copie spedite via e-mail www.heos.it
2 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it
Andrea Pivatello L'Idrogeno nel 2009
Heos Editrice 2010
Pagg. 160 euro 14,00 + s.p.
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Sommario
PRIMO PIANO
4 STAMINA: IN PROTOCOLLO DOSI DI CELLULE ADEGUATE AI TOPI
ATTUALITÀ
5 6
AUTO: LIQUIDI IONICI PER BATTERIE RICARICABILI A BASSO COSTO E “GREEN” BASI ANTISISMICHE DELL’ENEA PER I BRONZI DI RIACE
AMBIENTE
7 8
LA SELVICOLTURA SOSTENIBILE GARANZIA DI AFFARI E LAVORO MENO CO2 IN ARIA SE MIGLIORA L’IRRAGAZIONE
TECNOLOGIA
9 10 11
TETRACOM, UN PONTE PER FAR INCONTRARE RICERCA E INDUSTRIA NUOVI AMBIENTI E SOFTWARE PER LE PICCOLE E MEDIE AZIENDE VIDEOSORVEGLIANZA PANORAMICA SENZA INTERRUZIONI E “ANTISTRESS”
SCIENZE
12 13
LA MATEMATICA UNISCE LINUX E L’EVOLUZIONE DEI MAMMIFERI SCOPERTA LA “SPOLETTA” DEI SUPERVULCANI È LA PRESSIONE DEL MAGMA FUSO
SALUTE
14 15
IN ARRIVO BIOMATERIALI OSSEI FATTI SU MISURA L’ARGILLA IN AIUTO AI MALATI DI DIALISI
SPAZIO
16 17
ECCO LA FABBRICA DI POLVERE COSMICA SVEGLIATI “ROSETTA” È ORA DI ACCHIAPPARE LA COMETA
FOCUS
18 ITALIANI, I PIÙ RICCHI D’EUROPA … MA PER DIVERSITÀ GENETICA
WEEKEND
20 ALTOPIANO DI ASIAGO, IL PIÙ ANTICO STATO FEDERALE DEL MONDO
CULTURA
22 CORTONA. L'ALBA DEI PRINCIPI ETRUSCHI
H.GEO
19 LE GROTTE DELL’INACCESSIBILE PARCO DI GUNUNG MULU
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4 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it
REGALIAMOCI UN LIBRO
INTRIGHI IN VATICANO di Nina Fabrizio, Fausto Gasparroni Rizzoli 2013 pp 504 € 11,00
V aticano, decimo secolo: tale è il domi‐nio esercitato da cortigiane e concu‐bine sui papi che il periodo prende il nome di “pornocrazia” romana inizia‐
ta con papa Sergio III nel 904 e terminata con la morte di papa Giovanni XII nel 964. Fine del Cinquecento: in Italia si diffonde il lotto, creando una rottura tra pontefici decisi a condannare il gioco d’azzardo e altri pronti a usarlo per riempire le casse dello Stato. 1944, Seconda guerra mondiale: un gruppo di nazisti organizza un piano segreto per rapire Pio XII e costringerlo a firmare un’enciclica antigiudaica. DA SEMPRE ALL’OMBRA DI SAN PIETRO si incrocia‐no episodi misteriosi e poco conosciuti, e in questo volume due esperti vaticanisti raccon‐tano la storia nascosta della Chiesa e i retro‐scena delle vicende oscure che nel corso dei secoli hanno segnato la vita dello Stato pontifi‐cio. Tra intrighi, congiure e ambigui meccani‐smi di potere, i due autori portano alla luce gli scandali antichi e recenti accaduti al riparo delle possenti Mura Leonine, indagano su av‐venimenti ancora oggi avvolti nel mistero e svelano i segreti più scottanti, e, ovviamente, meglio custoditi, del Vaticano. MOLTI EPISODI, COME QUELLI DI TRUFFE FINANZIARIE risalenti al passato, sembrano sorprendenti antefatti di quanto accade ancora oggi. E an‐che il caso del maggiordomo papale Paolo Ga‐briele, il “corvo” che sottraeva le carte segrete di Benedetto XVI per divulgarle all'esterno, al centro della tormentata stagione Vatileaks, ha un clamoroso precedente nella spy‐story di un giovane e aitante monsignore di origini bava‐resi, tale Rudolf Von Gerlach, arrivato al sacer‐dozio dopo aver tentato la carriera di ufficiale nell’esercito tedesco e diventato “cameriere segreto” di papa Benedetto XV al secolo Gia‐como Della Chiesa, genovese, fermo opposito‐re del primo conflitto mondiale del XX secolo, la Grande Guerra. Gli autori. Nina Fabrizio e Fausto Gasparroni sono giornalisti entrambi vaticanisti dell'ANSA.
PRIMO PIANO
D ai documenti prodotti dal Co‐mitato scientifico del mini‐stero della Salute viene evidenziato che la quan‐
tità di cellule staminali mesenchi‐mali indicata nel “protocollo Stami‐na” equivale a quella che viene utilizzata nei trapianti nel topo e non nell'uomo. Dal “protocollo Stamina” emerge, inol‐ tre, che le cellule sono ottenute in coltura pri‐ maria, ossia dalla prima coltura cellulare e senza ricorrere ai successivi pas‐saggi seriali utilizzati normalmente nei laboratori per ottenere una quantità di cellule adatta al trapianto nell'uomo. La dose utilizzata per i trapianti cellulari nell'uomo ‐ si osserva nei documenti prodotti dal Comitato scientifico ‐ è di circa due milioni per chilogrammo di peso corporeo, mentre il “protocollo Stamina” prevede il trapianto di due milioni di cellule in totale, come nel caso della Sclerosi latera‐le amiotrofica (Sla), e l'adeguamento al peso corporeo non viene indicato con una dose esatta. (Fonte ansa.it)
Gli Usa nella morsa del ghiaccio
I l freddo è estremo, e mortale. Nel Minnesota, il vento ha fatto scendere la temperatura a meno 51 ° C. Chicago (nella foto) ha registrato un record di
meno 27 ° C lunedì 6 gennaio, e il ghiaccio si è esteso lungo il lago Michigan. In questa situazione il congelamento potrebbe avvenire in soli 5 minuti. Gli scienziati hanno individuato la causa dell'ondata di freddo nell’improvviso indebolimento di una delle correnti a getto che soffiano a molti km sopra la stratosfera. (Image: Newscientist/ Scott Olson/Getty)
IL COMITATO SCIENTIFICO DEL MINISTERO SALUTE STAMINA: IN PROTOCOLLO DOSI DI CELLULE ADEGUATE AI TOPI
ATTUALITÀ
5 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it
RASSEGNA STAMPA. LA VIGNETTE DELLA SETTIMANA
http://vauro.globalist.it/ Italiaoggi.it 08 Gennaio
AUTO: LIQUIDI IONICI PER BATTERIE RICARICABILI A BASSO COSTO E “GREEN”
I liquidi ionici (IL) sono un'alterna‐tiva verde agli elettroliti caustici usati nelle batterie convenzionali. È la convinzione di un gruppo di
scienziati impegnati nel progetto POL‐YZION il cui obiettivo è sviluppare pro‐totipi di batterie ricaricabili con una particolare attenzione al mercato delle automobili elettriche. I VEICOLI ELETTRICI IBRIDI (hybrid electric
vehicles ‐ HEV) e i piccoli veicoli com‐pletamente elettrici (EV) sono sempre più richiesti e la loro introduzione sul mercato di massa è prevista entro i prossimi 10‐15 anni. La principale tec‐nologia commerciale per le batterie basata su nichel metalidrato (NiMH) non è in grado di soddisfare le esigen‐ze di sempre maggiore carica e densità di energia, evidenziando così il bisogno di una soluzione innovativa. Il progetto POLYZION (“Fast rechar‐
geable zinc‐polymer battery based on
ionic liquids”), finanziato dall'UE, è stato avviato per superare i problemi legati alle batterie ricaricabili allo zinco (Zn), e portare a una tecnologia supe‐riore per batterie che si ricaricano ve‐locemente per gli HEV e gli EV. Le due principali sfide erano l'eliminazione della cristallizzazione incontrollata sugli elettrodi (crescita dendritica) che porta a corto circuiti, e l'eliminazione dell'evoluzione del gas idrogeno du‐rante la carica/scarica. L'UTILIZZO DI UNA NUOVA CLASSE di liqui‐
di ionici a basso costo, robusti e inno‐cui per l'ambiente come elettroliti o portatori di carica ha eliminato l'evolu‐zione del gas idrogeno rimuovendo gli elettroliti acquosi che la causano. Sulla base di studi sugli IL, gli scienziati han‐no sviluppato una coppia redox (fondamentalmente trasferimento di elettroni) reversibile e stabile per elet‐trodi di zinco secondari (ricaricabili).
I ricercatori hanno usato tecniche con impulsi ultra veloci per l'elettrode‐posizione di zinco nano strutturato durante il ciclo di carica per controllare la morfologia dei nanocristalli e ridurre al minimo i corto circuiti. Gli scienziati hanno anche sviluppato nuovi elettrodi in un polimero conduttore che riduce il peso complessivo ed elimina la neces‐sità di una membrana per separare le due metà della cella della batteria. Il gruppo di POLYZION ha unito il
promettente zinco e gli elettrodi fatti di polimero conduttore in una cella ricaricabile che sfrutta i liquidi ionici. Anche se gli scienziati, nell'arco tempo‐rale del progetto, non sono riusciti a riprodurre le promettenti prestazioni ottenute in laboratorio dalla chimica della cella della batteria nei test con prototipi, i risultati sono stati parago‐nabili alle prestazioni di batterie piom‐bo‐acido. Quindi, la batteria Zn ricari‐cabile potrebbe essere un'alternativa a basso costo e rispettosa dell'ambiente alle batterie piombo‐acido. I RISULTATI DEL PROGETTO dovrebbero
fungere da trampolino per altri proget‐ti collaborativi non solo relativi allo sviluppo di batterie ma anche nelle aree degli IL e dei polimeri conduttori. Simili tecnologie innovative tra l’altro sono molto interessanti anche per l'e‐lettronica flessibile e le celle solari. (Red) http://cordis.europa.eu/home_it.html
Corriere.it 09 Gennaio
http://vauro.globalist.it/
Corriere.it 10 Gennaio
6 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it
I Bronzi di Riace, dopo una lunga opera di restauro sono di nuovo esposti nel Museo Archeologico di Reggio Calabria. Poggiano su
basi antisismiche che ne garantiscono la massima sicurezza, progettate e fatte realizzare da Gerardo De Canio dell’Enea, che ha anche coordinato il gruppo di esperti che si è occupato delle varie e complesse fasi della ricol‐locazione. LE NUOVE BASI ANTISISMICHE sono realiz‐
zate in marmo di Carrara, e assicurano il massimo isolamento delle statue nei confronti delle sollecitazioni dei terre‐moti nelle direzioni orizzontali e verti‐cale. Per ciascuna statua è stata realiz‐zata una base costituita da due blocchi di marmo sovrapposti. Su entrambe le superfici interne dei due blocchi sono state scavate ‐ in modo speculare ‐ quattro calotte concave, nel mezzo
delle quali sono state collocate quattro sfere, anch’esse di marmo. Le calotte concave e le sfere di marmo svolgono la funzione antisismica, e la loro di‐mensione viene definita in fase di pro‐gettazione in rapporto al grado di pro‐tezione sismica necessaria. Nel blocco di marmo superiore sono inseriti ele‐menti dissipativi per l’isolamento si‐smico da oscillazioni nella direzione verticale. I dispositivi installati richie‐dono una manutenzione minima. IN PRESENZA DI UN TERREMOTO sarà la
parte sottostante della base a subire l’azione sismica, e si potrà muovere con il terreno senza trasmettere alla parte superiore le sollecitazioni, in quanto completamente assorbite dal movimento delle sfere all’interno delle cavità ricavate nel marmo. Il movimen‐to delle sfere conferisce al sistema la capacità di spostamento rigido e con
un attrito molto ridotto, caratteristiche che minimizzano o rendono quasi nulle le sollecitazioni. Il sistema è particolar‐mente adatto per le statue sviluppate in verticale, come i Bronzi di Riace, o il David di Michelangelo, che hanno una base di appoggio molto ridotta e che quindi presentano nelle gambe il loro punto di maggiore vulnerabilità anche alle minime oscillazioni, che ne posso‐no compromettere l’integrità struttu‐rale e causare il ribaltamento. PER EFFETTUARE LE VERIFICHE di funzio‐
nalità e sicurezza, sono state realizzate copie in scala reale delle statue dei Bronzi di Riace, che sono state poi pog‐giate sulle nuove basi di marmo, e poi messe sulle “tavole vibranti” che simu‐lano i terremoti e che si trovano al Centro Ricerche ENEA della Casaccia vicino Roma. Le tavole vibranti sono impianti sperimentali complessi, di grandi dimensioni, in grado di ripro‐durre i terremoti reali nelle componen‐ti orizzontali e verticale, e che per le prove di qualificazione delle basi han‐no simulato terremoti anche superiori al livello massimo previsto per il sito del Museo a Reggio Calabria, senza che le copie delle statue abbiano subito alcuna sollecitazione. LA REALIZZAZIONE DI QUESTE BASI deriva
da una convenzione stipulata dall’ENEA e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria. L’esigenza di un più adeguato e sicuro isolamento sismico dei Bronzi di Riace è stata determinata dalla loro nuova collocazione all’interno del mu‐seo archeologico nazionale della Ma‐gna Grecia di Reggio Calabria. Per que‐ste basi sono stati utilizzati gli isolatori sismici sviluppati dall’ENEA per la pro‐tezione di: strumentazioni delicate; sistemi di comunicazione e di gestione dei dati rilevanti ai fini della sicurezza, sale operatorie; gasdotti, apparecchia‐ture in centrali di produzione e/o tra‐sformazione dell’energia elettrica; si‐stemi di sicurezza di impianti a rischio, e per il patrimonio culturale. (Red) info www.enea.it
AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI REGGIO CALABRIA
BASI ANTISISMICHE DELL’ENEA PER I BRONZI DI RIACE
A sinistra, uno dei due bronzi di Riace collocato sulle nuove piattaforme antisismiche progettate e costruite dall’Enea
7 - n. 545 | Venerdì 10 Gennaio 2014 www.heos.it
L a creazione di un sistema di informazione paneuropeo aiuterà a sbloccare notevoli risorse forestali in un modo
più sostenibile. È questo l'obbiettivo del progetto finanziato dall'UE deno‐minato SIMWOOD (Sustainable Inno‐vative Mobilisation of Wood), che sta sviluppando MOBILISER, una nuova base di conoscenza online per diffon‐dere in tutta Europa soluzioni integrate trasferibili e politicamente attuabili. In Europa ci sono oltre 117 milioni di et‐tari di foreste. TUTTAVIA, IL LORO UTILIZZO SOSTENIBILE,
in particolare nei boschi di proprietà privata, è leggermente inferiore al pie‐no potenziale. Inoltre, la sempre cre‐scente domanda di legname come materiale e per usi energetici sta di‐ventando più difficile da soddisfare. Il progetto SIMWOOD della durata di 4 anni è stato lanciato nel mese di no‐vembre del 2013 allo scopo di promuo‐vere un uso più efficiente delle risorse
di legname. All’inizio, il progetto regi‐strerà gli esistenti ostacoli socio‐economici, tecnici ed ecologici alla selvicoltura sostenibile. Attraverso una serie di progetti pilota, SIMWOOD sot‐toporrà poi a test le iniziative promet‐tenti in stretta cooperazione con por‐tatori di interessi locali. Il sistema di informazione online MOBILISER invece avrà il compito di valutare l'effetto di questi nuovi approcci e a migliorarli ove fosse necessario. Attraverso MO‐BILISER verranno promossi e divulgati buone pratiche e tecnologie, le iniziati‐ve in essere e i programmi di supporto. UN SISTEMA DI ESPERTI VALUTERÀ l'im‐
patto delle soluzioni su scala europea e collegandosi ai Laboratori regionali per l'apprendimento spingerà per il diffon‐dersi di una più ampia partecipazione e una migliore amministrazione delle foreste. Il sistema MOBILISER presenta una intuitiva interfaccia multilingue allo scopo di massimizzare l'assorbi‐mento di soluzioni integrate da parte
dei proprietari di foreste e dei portato‐ri di interessi operanti in tutta Europa e nel resto del mondo. MOBILISER per‐tanto garantirà accesso ai proprietari di foreste, agenti forestali e PMI a infor‐mazioni e raccomandazioni che, finora, sono di difficile reperimento. Fare un uso migliore delle risorse forestali so‐stenibili dell'Europa potrebbe aiutare a promuovere il lavoro e la crescita. Si stima che nel 2030 saranno necessari 853 milioni di metri cubi di legname e 585 milioni di metri cubi di legna per uso energetico. La fornitura di simili quantità rappresenta una sfida, ma anche un'opportunità. L'INDUSTRIA DEL LEGNAME nella sola
Europa attualmente comprende circa 600.000 aziende come segherie e pro‐duttori di mobili per un totale comples‐sivo di addetti ai lavori stimato tra i quattro e cinque milioni di persone e di vendite annuali calcolato in circa 550 miliardi di euro. Per tutti costoro, la presenza operativa di una fonte locale di materie prime rappresenta una ga‐ranzia per una crescita duratura. Il pro‐getto, che riceverà un totale di 5.990.311 di euro in finanziamenti dell'UE, coinvolge 28 partner prove‐nienti da Germania, Belgio, Finlandia, Francia, Regno Unito, Irlanda, Paesi Bassi, Portogallo, Svezia, Slovenia e Spagna. Il consorzio include anche due istituti di ricerca europei, il Centro co‐mune di ricerca (CCR) e l'Istituto fore‐stale europeo (EFI). Il coinvolgimento del CCR e dell'EFI consentirà un'ampia divulgazione dei risultati del progetto, e garantirà che il sistema di monitorag‐gio trans regionale proseguirà anche dopo la conclusione del progetto. Complessivamente ci si aspetta che il
progetto giochi un ruolo significativo nell'aumentare le forniture di legname, migliorando l'uso sostenibile delle fore‐ste e rafforzando il settore che dipende da esse quale contributore chiave alla crescente bioeconomia dell'Europa. SIMWOOD è destinato a concludersi a ottobre del 2017. (Red) Info http://www.stmelf.bayern.de/ http ://cord i s .europa.eu/pro jects/
rcn/110708_it.html
AL VIA IL PROGETTO COMUNITARIO SIMWOOD
LA SELVICOLTURA SOSTENIBILE GARANZIA DI AFFARI E LAVORO
AMBIENTE
pervulcano può essere talmente forte da generare un'esplosione capace di fratturare uno strato di crosta terre‐stre spesso anche oltre dieci km. Que‐ste condizioni estreme dove le tempe‐rature raggiungono i 1.700 gradi e la pressione le 36.000 atmosfere, sono
U n esperimento in laboratorio ha scoperto il processo geo‐logico che scatena le terrifi‐canti esplosioni dei super‐
vulcani, eventi per fortuna molto rari ma quando avvengono sono così cata‐strofici da reggere il confronto con la caduta dei meteoriti di grandi dimen‐sioni. L'innesco che fa esplodere i su‐pervulcani è dovuto all'aumento della pressione nella camera magmatica provocato a sua volta dalla differenza di densità che si crea tra il magma fuso galleggiante e quello solidificato. L'esperimento pubblicato su Nature
Geoscience, che ha permesso di ripro‐durre per la prima volta in laboratorio le condizioni estreme tipiche dei serba‐toi dei supervulcani è stato effettuato all’ Esrf (European Synchrotron Radia‐tion Facility) di Grenoble dai ricercatori del Politecnico federale (Eth) di Zurigo insieme ai colleghi del Centro naziona‐le per la ricerca scientifica francese (Cnrs). I RISULTATI DIMOSTRANO che il processo
dell'eruzione dei supervulcani (a que‐sta famiglia appartengono ad esempio i Campi Flegrei e Yellowstone in Usa) è dato esclusivamente dall'aumento di pressione generato dalla diversa densi‐tà delle rocce solidificate e del magma liquido, senza il bisogno di un interven‐to esterno come un terremoto. Per i ricercatori che hanno condotto
l’esperimento si tratta di “una situazio‐ne simile a quella di un pallone gonfio d'aria immerso sott'acqua che viene spinto verso l'alto dall'acqua più densa che gli sta intorno”. L'innalzamento della pressione nel serbatoio del su‐
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state ricreate in una speciale pressa dove un granello di roccia magmatica artificiale è stato imprigionato tra due minuscole incudini fatte di carburo di tungsteno. UN SUCCESSIVO FASCIO DI RAGGI X, ha
rilevato con precisione la densità del magma fuso in diverse condizioni di pressione e temperatura. Le conclusio‐ni dello studio sono state confermate anche nei modelli matematici e nelle simulazioni al computer elaborati da un secondo gruppo di ricerca coordina‐to dall'università di Ginevra, i cui risul‐tati sono stati anch’essi pubblicati su Nature Geoscience. (Red)
ESPERIMENTO AL SINCROTRONE DI GRENOBLE
SCOPERTA LA “SPOLETTA” DEI SUPERVULCANI È LA PRESSIONE DEL MAGMA FUSO
Nella foto sopra, i Campi Flegrei visti dal satellite. Sotto la superficie dorme un supervulcano tra i più grandi al mondo