Heos.it n. 502 demo feb 13

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Abbonamento annuale 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo EOS EOS EOS.it .it .it Anno XII n. 502 Venerdì 8 Febbraio 2013 www.heos.it Settimanale in pdf SORVEGLIATO ORVEGLIATO ORVEGLIATO SPECIALE SPECIALE SPECIALE: : : IL IL IL TERRITORIO TERRITORIO TERRITORIO NELLE NELLE NELLE AREE AREE AREE COSTIERE COSTIERE COSTIERE LA LA LA RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE RIVOLUZIONE PARTE PARTE PARTE DA DA DA TEGOLE TEGOLE TEGOLE E PIASTRELLE PIASTRELLE PIASTRELLE BIO BIO BIO NASCE ASCE ASCE X X XRON RON RON, , , SIMULATORE SIMULATORE SIMULATORE PER PER PER L'ADDESTRAMENTO ADDESTRAMENTO ADDESTRAMENTO IN IN IN CHIRURGIA CHIRURGIA CHIRURGIA ROBOTICA ROBOTICA ROBOTICA VENETO. LE CITTÀ DELLANELLO MERLATO CASTELFRANCO, ALLINIZIO ZONA LIBERA DA QUALSIASI TRIBUTO

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Heos.it settimanale di scienze e cultura in formato pdf copia demo 6 di 20 pagine Si riceve in abbonamento € 17,00 all'anno Vedi http://www.heos.it/ABBON/INFOABB.HTM

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Abbonamento annuale € 17,00 ISSN 1720 - 366X Copia Demo

EOSEOSEOS.it.it.it Anno XII n. 502 Venerdì 8 Febbraio 2013 www.heos.it

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VENETO. LE CITTÀ DELL’ANELLO MERLATO

CASTELFRANCO, ALL’INIZIO ZONA LIBERA DA QUALSIASI TRIBUTO

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In copertina. Le zone costiere basse sono soggette sempre più spesso a fenomeni di assestamento,sprofondamento e compattamento (subsidenza)

HHHEOS.itEOS.itEOS.it Settimanale di scienze politica cultura Direttore responsabile Umberto Pivatello Aut. Tr. Verona n°1258 -7 Marzo 1997 Roc n. 16281 Heos Editrice Sede Amministrativa Redazione Via Muselle,n. 940 - 37050 Isola Rizza - Vr (It) Tel +fax +39-045-6970187 339-2965817 E-mail [email protected] Abbonamento annuale Ordinario euro 17,00 Sostenitore euro 80,00 Coordinate postali. Conto corrente postale n. 000020148482 Dall’estero: IT 60 Cin J Abi 07601 Cab 11700 c.c postale n. 000020148482 Dall’estero, codice BIC: BPPIITRRXXX Coordinate bancarie. iban. IT91 Cin Q Abi 05188 Cab 59630 c.c n. 000000002606 Banca Popolare di Verona filiale di Oppeano (Vr) Tiratura 8.215 copie spedite via e-mail www.heos.it

2 - n. 502 | Venerdì 8 Febbraio 2013 www.heos.it

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Sommario

PRIMO PIANO

3 BASE LUNARE DELL’ESA COSTRUITA CON UNA STAMPANTE IN 3D

ATTUALITÀ

4 5

NEL CASENTINO QUALCHE ETRUSCO È ANCORA TRA NOI … ARTICO, LIBRO APERTO PER CAPIRE L’EVOLUZIONE DEL CLIMA

AMBIENTE

6 7

EUROPA DELL’EST ENERGIA EOLICA PER 9 MILIONI DI FAMIGLIE ENTRO IL 2020 SORVEGLIATO SPECIALE: IL TERRITORIO NELLE AREE COSTIERE

TECNOLOGIA

8 10 11

LA RIVOLUZIONE PARTE DA TEGOLE E PIASTRELLE BIO TELEFONINI, SI LAVORA ALLE “FEMTOCELLE” PERSONALIZZATE PER UN SEGNALE “SEMPRE ED OVUNQUE” DAL BRASILE ARRIVA LA “RICICLETTA”

SCIENZE

12 13

DESCRITTA LA COMPLESSA INGEGNERIA DELLA NATURA NASCE XRON, SIMULATORE PER L'ADDESTRAMENTO IN CHIRURGIA ROBOTICA

SPAZIO

14 LE ALI DELLA NEBULOSA GABBIANO NASCONDONO STELLE GIOVANI E FURIOSE

SALUTE

15 16 17

REALIZZATO MARCATORE PER “CELLULE TUMORALI CIRCOLANTI” UNA TUTINA PROTEGGERÀ I NEONATI DALLA MORTE IMPROVVISA “PAROCHIP”, SPERANZA PER CHI SOFFRE DI PERIODONTITE

CULTURA

18 LA VITA QUOTIDIANA DEI SUMERI: CUCINA, ARTIGIANATO E TOMBE DI FAMIGLIA

VENETO. LE CITTÀ DELL’ANELLO MERLATO

19 CASTELFRANCO, ALL’INIZIO ZONA LIBERA DA QUALSIASI TRIBUTO

WEEKEND

20 LA FORESTA DI SOMADIDA, RISERVA PREGIATA E STRATEGICA DELLA SERENISSIMA

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PRIMO PIANO

C ostruita  una  base  luna‐re  con  una  stampante in  3D,  realizzata  grazie ad  una  tecnologia  in 

gran parte  italiana. Sono quattro cupole  di  dimensioni  diverse  e collegate fra loro da brevi tunnel. Il  modello  è  stato  costruito dall'Agenzia  Spaziale  Europea (Esa)  utilizzando  un  materiale simili al suolo lunare, la regolite e una tecnologia  innovativa rispet‐to alle tecniche attuali che parto‐no  da  un  blocco  di materiale  e progressivamente  eliminano  la parte non necessaria  finché non arrivano alla forma desiderata. L’esa  invece, ha costruito  il suo modello della base lunare in mo‐do  completamente  diverso  so‐vrapponendo  uno  strato  dopo l'altro''.   LA  NUOVA  TECNOLOGIA  si  chiama “Additive  Layer  Manifacturing” ed è  stata messa a punto grazie ad una vasta collaborazione, alla quale  l'Italia  partecipa  con  la Scuola  Superiore  Sant'Anna  di 

Pisa e con le aziende Alta, di Pisa, e la Monolite, che ha costruito la stampante. Per l'Esa il progetto è stato  promosso  dal  direttorato per il Volo umano ed il responsa‐bile è Laurent Pambaguian. La prova generale per la costru‐zione di una base  lunare ha  fun‐zionato,  ma  naturalmente  per poter utilizzare questa tecnologia nelle future missioni sulla Luna o su Marte è necessario rendere le stampanti  molto  più  piccole  (le versioni di oggi arrivano fino a sei metri) e più  leggere.  Il materiale di  costruzione,  invece,  sarà  il suolo  dei  pianeti  sfruttando  le risorse  del  posto. Non  è  ancora dimostrato  con  quali  materiali sono in grado di lavorare le stam‐panti, ma  intanto  hanno  funzio‐nato con la regolite.  La  tecnica  stessa di costruzione permette di ottenere edifici dalle forme più diverse e dalle geome‐trie complesse, impossibili con le tecniche di costruzione attuali. (red)  Info www.esa.int 

BASE LUNARE DELL’ESA COSTRUITA CON UNA STAMPANTE IN 3D

3 - n. 502 | Venerdì 8 Febbraio 2013 www.heos.it

Il libro Segnalato    Scegliere  il principe I consigli di Machiavelli  al cittadino elettore di Maurizio Viroli   Laterza 2013 pag. 99 € 7,65  

« E veramente nelle città di Italia tutto quello che può essere corrotto e che può corrompere altri si raccozza: i giovani sono oziosi, i vecchi lascivi, e 

ogni sesso e ogni età è piena di brutti costumi; a che le leggi buone, per essere da le cattive usanze guaste, non rimediano. Di qui nasce quella avarizia che si vede ne’ cittadini, e quel‐lo appetito, non di vera gloria, ma di vitupero‐si onori, dal quale dependono gli odi, le nimici‐zie, i dispareri, le sette; dalle quali nasce mor‐ti, esili, afflizioni de’ buoni, esaltazioni de’ tri‐sti». Niccolò Machiavelli, Il Principe  Alcuni contemporanei di Machiavelli, come 

il grande Francesco Guicciardini, ritenevano che talune sue idee fossero troppo audaci per i tempi e le circostanze. Ma nessuno ha mai dubitato del suo ingegno per le questioni di stato. Era poi d’impeccabile onestà, virtù es‐senziale per un buon consigliere. Ne dà prova la sua povertà.   TORNIAMO ALLE PROSSIME ELEZIONI. Per chi vota‐

re? Per uomini potenti e ricchi;  per chi fa fa‐vori;  per chi cambia facilmente partito; per chi è da tanti anni al potere; per chi fa grandi promesse;  proposte choc;  spot elettorali; annunci ad effetto. Come tutelarci per non sprecare il nostro voto? Se sappiamo rivolgere a Machiavelli le domande giuste, e riflettere bene sulle sue parole, possiamo evitare errori che poi rimpiangeremo amaramente, come tante altre volte è avvenuto in passato, scrive l’autore.  ''Con tanti opinionisti, commentatori ed esperti ‐ si legge nella premessa di Viroli ‐ può apparire idea bizzarra rivolgerci a Niccolò Machiavelli perché ci aiuti a scegliere bene il nostro principe, quando dobbiamo votare, e ci insegni ad essere cittadini saggi. Machiavelli è vissuto a Firenze fra il Quattrocento e il Cin‐quecento (1469‐1527), non ha mai visto una repubblica democratica, ed è pure diventato famoso nel mondo per un'opera, “Il Principe”, nella quale non ha dato consigli ai cittadini, ma al principe. In realtà Machiavelli è l'uomo giusto per orientarci nelle imminenti elezioni politiche … L’autore. Maurizio Viroli, è professore di 

Teoria politica all'Università di Princeton (Usa) e professore di Comunicazione politica all'Uni‐versità della Svizzera italiana.   Il modello della base lunare prodotta con stampante 3D vista dall'alto (fonte:

ESA/Foster + Partners)

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A sinistra, piastrella di bioplastica realizzata con acido polilattico (PLA) all'Istituto Fraunhofer per la meccanica dei materiali (Germania)

8 - n. 502 | Venerdì 8 Febbraio 2013 www.heos.it

R ivoluzione  in  arrivo  per  i lavori  di  isolamento  del tetto. In  linea con  la strate‐gia UE di ridurre il consumo 

annuale  di  energia  di  base  del  20% entro  il  2020,  ricercatori  dell'Istituto Fraunhofer per la meccanica dei mate‐riali  hanno  inventato  un'innovativa tegola ecologica. Sono tegole più effi‐cienti  sotto  il  profilo  delle  risorse  ri‐spetto  ai  loro  equivalenti  ceramici  e aprono nuove  opzioni  creative  per  la progettazione. Le bioplastiche fatte di acido  polilattico  (PLA)  stanno  diven‐tando più resistenti al calore, e questo le  rende adatte anche per processi di insaccamento  ad  alta  temperatura nell'industria alimentare.   MA  COSA  LE  RENDE  BIOLOGICHE?  Le te‐

gole sono composte da una miscela di resina epossidica con olio di lino, varie fibre  naturali  e  terra  diatomacea,  un materiale  ottenuto  da  alghe  silicee fossili. Nuovi sistemi di tegole derivate da biomassa,  come quelle progettate all'Istituto Fraunhofer per  la meccani‐ca  dei  materiali  IWM  ad  Halle (Germania),  sono  più  rispettose dell'ambiente,  leggere  e,  a  seconda delle loro proprietà materiali e di pro‐duzione,  più  efficienti  sotto  il  profilo delle  risorse  e  di  quello  energetico rispetto  ai  tradizionali materiali  cera‐mici.  «Il  materiale  composito  non  è 

duro  come  il  vetro  e  fragile  come  la normale resina epossidica, ma è  inve‐ce  flessibile  e  più malleabile. Questo rende più  facile  il  lavoro  con  le  tego‐le», spiega Andreas Krombholz, scien‐ziato nella divisione dei materiali com‐positi naturali all'IWM, descrivendone un  altro  vantaggio.  Esse  inoltre  per‐mettono  una  nuova  interpretazione delle prospettive  architettoniche. Du‐rante  il  processo  di  stampaggio,  esse possono  essere  modellate  in  modo completamente personalizzato, dando loro,  ad  esempio,  forme  quadrate, triangolari o rotonde.  Persino  il disegno e  i colori possono 

essere  fatti  su misura.  Un  altro  van‐taggio  di  progettazione  è  costituito dall'aggiunta  di  pigmenti  fluorescenti alla mescola, che le trasforma in tego‐le  luminose. Questo significa che pos‐sono  essere  usate  sia  all'esterno  sia all'interno,  funzionando  da  cartelli luminosi su pavimenti e pareti.   LE  STESSE  TEGOLE  BIOLOGICHE  possono 

essere anche montate  in cucine e ba‐gni  come  coperture  del  pavimento interno. In questo caso ci sono benefi‐ci  in  termini di costo  tanto per  il pro‐duttore  quanto  per  il  cliente. Questo avviene perché le tegole possono svol‐gere  direttamente  la  funzione  di  ab‐battimento del rumore, e si può quin‐di  eliminare  un'intera  fase  di  lavoro 

dal processo produttivo. Non è  tutto. L'industria degli  imballaggi sta usando sempre  di  più  biopolimeri  fatti  con acidi polilattici  (PLA) come alternativa rispettosa  dell'ambiente  alla  plastica derivata dal petrolio. Essi sono ottenu‐ti dall'amido di mais e sono completa‐mente  biodegradabili.  Precedente‐mente, tuttavia,  il PLA  iniziava ad am‐morbidirsi  verso  i  60  °C,  e  non  era quindi adatto a processi a temperatu‐re elevate. Ma ora, i ricercatori all'Isti‐tuto Fraunhofer per la ricerca applica‐ta  sui  polimeri  IAP  a  Potsdam  hanno trovato un modo per  rendere questa bioplastica  ancora  più  resistente  al calore. E a tale riguardo un'altra appli‐cazione  interessante  viene  dall'indu‐stria  alimentare:  Il  riempimento  di vasetti  di  plastica  con  lo  yogurt,  poi‐ché questo processo  si  svolge  a  tem‐perature elevate.  I vasetti  fatti di ste‐reo  complessi  di  PLA mantengono  la loro forma e rimangono stabili persino a temperature che raggiungono i 120 °C.  Johannes  Ganster,  direttore  della divisione all'IAP, spiega il principio che permette questo: «Per rendere le for‐me  delle  plastiche  PLA  più  stabili  a temperature  elevate,  noi  abbiamo introdotto  gli  stereo  complessi  con componenti  speciali  di  L‐lattidi  e  D‐lattidi.  Queste molecole  che  ruotano verso  destra  e  verso  sinistra  si  com‐pletano a vicenda e rendono il legame ancora più stabile».   A  CAUSA  DELL'ENORME  POTENZIALE,  le 

aziende  hanno  già  espresso  un  gran‐dissimo  interesse.  La  produzione  di biopolimeri  fatti  con  PLA  è  indipen‐dente  dalla  crescente  scarsità  di  pe‐trolio.  Inoltre,  essi  possono  essere facilmente  compostati,  e  sono  ideali per  essere  riciclati mediante  decom‐posizione nell'acido lattico. Il più gran‐de vantaggio di questi polimeri è rap‐presentato dal fatto che sono diventa‐ti durevoli e  resistenti  come qualsiasi plastica derivata dal petrolio e posso‐no  essere  usati  persino per  altri  pro‐dotti, come pellicole protettive, scato‐le del computer e borse per  la spesa, facendo così compiere un altro passo avanti  verso  l'economia  europea  bio sostenibile. (Red) http://www.fraunhofer.de/en/about‐fraunhofer.html  http://cordis.europa.eu 

POSSONO ESSERE A COLORI, FATTE SU MISURA E FLUORESCENTI

LA RIVOLUZIONE PARTE DA TEGOLE E PIASTRELLE BIO

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interventi  di  chirurgia  robotica.  Nei normali  simulatori  attualmente  in commercio  sono  modellati  solo  gli strumenti  chirurgici e non  la  struttura del  robot  chirurgico  che  invece  condi‐ziona tutti  i movimenti degli strumenti stessi e deve essere presa in considera‐zione  in  una  simulazione  realistica. «Quelle ad oggi disponibili sul mercato – spiega Paolo Fiorini direttore di Altair robotics  laboratory  ‐  sono  simulazioni tropo distanti dalla realtà che portano a  discrepanze  cognitive  durante l’addestramento  e  ne  riducono l’efficacia. Xron, invece, garantisce una riproduzione della  realtà  superiore  ed è  in grado di modellare correttamente le interazioni tra gli elementi della sce‐na anatomica  tenendo  conto degli  at‐triti tra le varie superfici, delle caratte‐ristiche fisiche degli strumenti chirurgi‐ci, degli organi  in esame e anche della struttura del robot esterna al corpo del paziente.  In  questo  modo  l’efficacia dell’addestramento  è  ottimizzata  e  il chirurgo non sottoposto a discrepanze cognitive durante l’addestramento».  Xron  include  anche  un  sistema  per 

misurare  le  prestazioni  del  chirurgo, che  permette  di  valutarne  i  progressi fatti durante  l’addestramento. Un per‐corso  di  preparazione  personalizzato 

È  nato  Xron  (si  pronuncia  Chi‐ron),  prototipo  simulatore  di nuova  generazione  per l’addestramento  in  chirurgia 

robotica.  Con  Xron  il  chirurgo  potrà controllare  i  movimenti  di  un  robot virtuale  in  una  simulazione dell’anatomia  umana.  Il  simulatore, che prende nome dalla figura mitologi‐ca del centauro mentore del dio greco della medicina Esculapio,  istruirà  i chi‐rurghi  all’uso  del  robot  impiegati  nei diversi interventi chirurgici.   GRAZIE  ALLA  RESA  STEREOSCOPICA, equi‐

valente al 3D dei moderni cinema, e ai dispositivi  di  cattura  dei  movimenti delle mani,  il  chirurgo potrà  condurre un  intervento  simulato  con  la  stessa percezione visiva e  la stessa destrezza manuale  che  avrebbe  se  stesse  utiliz‐zando  un  robot  reale.  Xron  nasce  del laboratorio  di  robotica  Altair dell’università  di  Verona  nell’ambito del progetto  europeo  SAFROS dedicato alla sicurezza dei pazienti sottoposti ad 

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che  risponde alle esigenze delle diver‐se  specializzazioni,  dall’urologia,  alla ginecologia e alla  chirurgia addomina‐le. Xron permette, inoltre, all’istruttore di  modificare  tutti  i  parametri dell’addestramento e d’introdurre nel‐la simulazione situazioni particolari per uno  specifico  addestramento,  senza richiedere  conoscenze  di  programma‐zione o di informatica. Questa caratte‐ristica lo rende particolarmente adatto a corsi  in aula,  in cui  i chirurghi  in for‐mazione potranno condurre simulazio‐ne  specifiche  alla  propria  specializza‐zione e al  loro  livello di addestramen‐to. Altro punto di forza di Xron è la sua adattabilità  a  diverse  configurazioni hardware.  Il  sistema,  infatti,  si  può interfacciare  con  tutti  i  principali  jo‐ystick, dispositivi di controllo manuale, presenti sul mercato e a costi diversi.   IL REALISMO DELL’INTERAZIONE è garanti‐

to  in  ogni  configurazione,  sebbene dispositivi  migliori  possano  ridurre  il tempo richiesto per l’acquisizione delle abilità necessarie. Il simulatore firmato università  di Verona  è distribuito  gra‐tuitamente  ai  potenziali  utenti  per ricevere  commenti  e  suggerimenti  in vista dello  sviluppo della  sua  versione commerciale. (Red) 

VERONA. LABORATORI INFORMATICA DELL’UNIVERSITÀ NASCE XRON, SIMULATORE PER L'ADDESTRAMENTO IN CHIRURGIA ROBOTICA

Un chirurgo in addestramento con Xron