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Economia ed Organizzazione Aziendale GLI STRUMENTI DI ANALISI Contabilità esterna: obiettivi, struttura e analisi DISPENSA 2 - Parte II -

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Economia ed Organizzazione Aziendale

GLI STRUMENTI DI ANALISI

Contabilità esterna:

obiettivi, struttura e analisi

DISPENSA 2

- Parte II -

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Indice

– Obiettivi e definizioni

– Il bilancio: sezioni

– Stato Patrimoniale (SP):

• Attivo e Passivo: schema civilistico, significato, voci e corrispondenza

– Conto Economico (CE)

• Conto scalare: schema civilistico, significato, voci, corrispondenza SP

– Cenni al rendiconto finanziatio

– Cenni alla costruzione bilancio

– Analisi bilancio

• I strumento: riclassificazione SP e CE

• II strumento: indici sintetici

– indici reddituali e leva finanziaria

– indici finanziari e patrimoniali

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Obiettivi e definizioni

Obiettivi e definizioni

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Obiettivi e definizioni

• Contabilità esterna: comunicazione da parte dell’impresa

– a riguardo delle proprie risorse

• composizione

• finanziamento (chi finanzia e con quali scadenze)

• capacità di generare reddito / utile per la proprietà

• capacità di servire i debiti (finanziari e anche commerciali)

– a tutti gli stakeholders

• proprietà (soprattutto se frazionata), creditori (attuali e potenziali), fisco

• ...

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Obiettivi e definizioni

• Bilancio

– strumento della contabilità esterna

– registra solo le transazioni tra impresa e terzi, non le transazioni interne

– documento pubblico, datato, e obbligatorio per tutte le imprese

• requisiti

– comparabilità tra imprese

– completezza informazioni

• regolamentazione

– civilistica: Codice civile italiano e IV Direttiva Commissione Europea

– fiscale: Testo unico delle imprese

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Obiettivi e definizioni

• Il bilancio testimonia se e quanto l’impresa è

– in equilibrio reddituale

• la gestione dell’impresa da parte del management è in grado di soddisfare le aspettative di remunerazione dei proprietari, dei creditori e degli altri stakeholders (dopo avere sostenuto i costi)?

– in equilibrio patrimoniale-finanziario

• le risorse hanno una liquidità adeguata alla struttura del capitale? ovvero:

– le risorse generano liquidità in corrispondenza temporale con gli obblighi di remunerazione che l’impresa ha nei confronti dei creditori e degli altri stakeholders?

– il capitale raccolto presso proprietari e debitori

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Il bilancio

Il bilancio

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Il bilancio

Le sezioni • Stato patrimoniale (SP): descrive lo stato dell’impresa alla

chiusura dell’esercizio

– inventario delle risorse di proprietà dell’azienda e degli obblighi che l’azienda ha assunto

• (Attivo): impieghi dei finanziamenti, ovvero risorse dell’impresa.

• (Passivo): fonti del finanziamenti, ovvero diritti che proprietari e creditori possono vantare sulle risorse dell’impresa.

– NB le risorse sono di proprietà dell’impresa ma l’impresa ha obblighi verso creditori che se non onorati portano alla liquidazione

• Finalità principali:

– documentare che vi é equilibrio finanziario

– presentare il valore dell’impresa per la proprietà, ovvero il valore totale delle risorse di Attivo al netto dei diritti dei creditori.

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Il bilancio

Le sezioni • Conto economico (CE): presenta le transazioni economiche

– avvenute in tutto l’esercizio tra l’impresa e i clienti (ricavi/proventi) e tra l’impresa e gli altri stakeholder(costi/oneri)

– distinte nelle diverse gestioni

• gestione operativa (ricavi e costi di produzione)

• gestione finanziaria (proventi e oneri finanziari)

• gestione straordinaria

• gestione fiscale

– presentate in forma scalare

• il saldo di una gestione viene sottratto al saldo delle gestioni precedenti fino a formare l’utile netto

• Finalità principali:

– documentare che l’azienda genera utile dopo avere remunerato gli stakeholders

– con l’utile, presentare quanto è cresciuto il valore dell’impresa per la proprietà

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Il bilancio

Le sezioni • Nota integrativa

– specifica i criteri contabili sottostanti le registrazioni e la loro modalità di applicazione

– chiarisce i punti maggiormente critici od oscuri del bilancio • Redazione del Consiglio di Amministrazione

– illustra • il significato delle voci di bilancio per l’equilibrio economico

e finanziario dell’impresa • gli eventi straordinari e le prospettive

• NB Rendiconto finanziario

– Caratteristico contabilità anglosassone – In Italia non è oggetto della medesima regolamentazione di SP e CE – Ponte fondamentale verso valutazione investimenti

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Esempio

Esempio: Telecom Italia Spa 2002

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Stato Patrimoniale

Stato Patrimoniale

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Stato Patrimoniale

Attivo Passivo

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovutiB) Immobilizzazioni:

I – Immobilizzazioni ImmaterialiII – Immobilizzazioni MaterialiIII – Immobilizzazioni Finanziarie

C) Attivo circolanteI – RimanenzeII – Crediti verso clienti, verso imprese controllate,collegate, controllanti, verso altri entiIII – Attività finanziarie non immobilizzateIV – Disponibilità liquide

D) Ratei e risconti attivi

A) Patrimonio netto

I – Capitale sociale

II – VII – Riserve

VIII – Utili (perdite) portati a nuovo

IX – Utili (perdite) dell’esercizio

B) Fondo per rischi e oneri

C) Trattamento di fine rapporto (Fondo TFR)

D) Debiti

E) Ratei e risconti passivi

Schema civilistico SP

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Stato Patrimoniale

• Stato Patrimoniale: documento di bilancio che presenta

– Attivo, lo stock delle risorse dell’impresa, ovvero le risorse di cui l’impresa è proprietaria

• impianti, terreni, fabbricati, azioni di altre imprese, materiali, semilavorati, prodotti finiti, diritti di brevetti, contratti di credito verso terzi, ….

– Passivo: i diritti vantati sull’impresa, e dunque sulle risorse segnalate in Attivo, da parte dei soggetti con cui l’impresa ha contratto obblighi

• proprietari/azionisti, finanziatori “di debito”, altri creditori …

• Risorse e diritti sono “fotografati” alla data di chiusura dell’esercizio

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Stato Patrimoniale

• NB1: la grandezza utilizzata per rappresentare sia le risorse sia i diritti è il valore monetario

• NB2: vi sono risorse di fondamentale interesse per l’impresa ma di cui l’impresa non è proprietaria

– dipendenti, consulenti ...

… tali risorse non compaiono in Attivo perché su di esse l’impresa

– non può vantare diritti di proprietà

– può vantare solo alcuni diritti definiti nel contratto di prestazione di lavoro o di servizio, a fronte degli obblighi definiti nel contratto

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Schema Stato Patrimoniale

Attivo Passivo

A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovutiB) Immobilizzazioni:

I – Immobilizzazioni Immateriali1) Costi di impianto e di ampliamento2) Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità3) Diritti di brevetto industriale4) Concessioni, licenze, marchi e diritti simili5) Avviamento6) Immobilizzazioni in corso e acconti7) Altre immobilizzazioni immateriali

II – Immobilizzazioni Materiali1) Terreni e fabbricati2) Impianti e macchinari3) Attrezzature industriali e commerciali4) Altri beni5) Immobilizzazioni in corso e acconti

III – Immobilizzazioni Finanziarie1) Partecipazioni azionarie2) Crediti finanziari3) Altri titoli4) Azioni proprie

C) Attivo circolanteI – Rimanenze

1) Materie prime2) Prodotti in corso di lavorazione3) Lavori in corso su ordinazione4) Prodotti finiti e merci5) Acconti

II – Crediti1) Verso clienti2-3-4) Verso imprese controllate, collegate,controllanti5) Verso altri enti

III – Attività finanziarie non immobilizzate1-2-3) Partecipazioni in imprese controllate ecollegate4) Azioni proprie5) Altri titoli

IV – Disponibilità liquide1) Depositi bancari e postali2) Assegni3) Denaro e valori di cassa

D) Ratei e risconti attivi

A) Patrimonio netto

I – Capitale sociale

II –Riserva sovrapprezzo azioni

III – Riserva di rivalutazione

IV – Riserva legale

V – Riserva per azioni proprie

VI – Riserve statutarie

VII – Altre riserve

VIII – Utili (perdite) portati a nuovo

IX – Utili (perdite) dell’esercizio

B) Fondo per rischi e oneri

1) Per trattamento di quiescenza

2) Per imposte

3) Altri fondi

C) Trattamento di fine rapporto (Fondo TFR)

D) Debiti:

1) Obbligazioni

2) Obbligazioni convertibili

3) Debiti verso banche

4) Debiti verso altri finanziatori

5) Acconti

6) Debiti verso fornitori

7) Debiti rappresentati da titoli di credito

8-9-10) Debiti verso imprese controllate,

collegate o controllanti

11) Debiti tributari

12) Debiti verso istituti di previdenza e di

sicurezza sociale

13) Altri debiti

E) Ratei e risconti passivi

Schema dettagliato. Tabella 2.1 manuale Giudici (2002)

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Stato Patrimoniale

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Stato Patrimoniale

Attivo A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti – credito nei confronti di azionisti che dovessero ancora versare il

capitale sociale

Attivo B) Immobilizzazioni – si tratta di investimenti di lungo termine

• risorse che genereranno reddito entrando nel processo di produzione anche (o che potranno essere liquidate solo) in periodi successivi ai 12 mesi che seguono la data di chiusura

– I – Immobilizzazioni Immateriali:brevetti, licenze, concessioni,..

– II – ImmobilizzazioniMateriali: impianti, terreni, fabbricati, ..

– III – Immobilizzazioni Finanziarie: titoli finanziari a lunga scadenza quali azioni, obbligazioni, prestiti verso altre imprese

– ATTENZIONE: valore Immobilizzazioni ed ammortamento: si veda infra

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Stato Patrimoniale

Attivo C) Attivo circolante – si tratta di risorse di breve termine

• risorse che genereranno reddito (o possono essere liquidate) entro i 12 mesi che seguono la data di chiusura

– I – Rimanenze (magazzino)

• valore di acquisto o valorizzazione derivata dalla contabilità interna

– II – Crediti verso clienti, verso imprese controllate, collegate, controllanti, verso altri enti (ad esempio clienti)

– III – Attività finanziarie non immobilizzate

– IV – Disponibilità liquide(ad esempio depositi bancari)

Attivo D) Ratei e risconti attivi – risconto attivo: uscite di cassa avvenute anticipatamente rispetto a

costi futuri (cancellato quando si registra il costo in CE)

– rateo attivo: entrate di cassa che avverranno posticipatamenterispetto a ricavi correnti (cancellato quando si registra l’introito)

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Stato Patrimoniale

Alcuni commenti su Attivo Telecom Italia Spa 2002

• le risorse di Telecom Italia Spa sono

prevalentemente immobilizzate: in valore, circa il 74% – tuttavia, composizionedelle immobilizzazioni: nel 2002 il

53% del valore totale delle immobilizzazioni è di natura finanziaria e “solo” il 43% sono impianti di rete e altri asset tecnologici.

• i crediti (voce di attivo circolante) sono una voce importante delle attività: in valore, circa il 24%

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Stato Patrimoniale

Attivo Immobilizzazioni:

vita utile e ammortamento

• Ciascuna delle risorse registrate come Immobilizzazioni Immateriali o ImmobilizzazioniMateriali è caratterizzata da una definita vita utile, ovvero un periodo entro il quale si ritiene potrà generare reddito

• valore convenzionale

• stima ottimistica o pessimistica in dipendenza dall’uso, dalle condizioni di mercato, delle nuove opportunità tecnologiche…

• Nell’arco di ogni esercizio della vita utile, una quota della risorsa viene “consumata” dalla produzione o “deperisce” per obsolescenza tecnologica: il valore di tale quota è l’ammortamento

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Stato Patrimoniale

Ammortamento: alcuni importanti NOTA BENE

• L’ammortamento è

– il valore economico del servizio reso dalla risorsa alla produzione nell’esercizio

– ovvero: la perdita di valore dell’immobilizzazione nell’esercizio

• Il valore delle Immobilizzazioni Immateriali eMateriali iscritte a bilancio è al netto degli ammortamenti cumulati dall’acquisto della risorsa.

– dato il valore convenzionale dell’ammortamento, è prevista la possibilità di rettifica, a fronte della stima di un perito

• Pertanto l’ammortamento è un costo di produzione, anche se non comporta alcun esborso perl’azienda (costo non cash).

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Stato Patrimoniale

Ammortamento: .. - continua

• Se l’ammortamento non venisse registrato a decremento delle immobilizzazioni in SP e tra i costi in CE

– valore delle immobilizzazioni fittiziamente alto

– utile fittiziamente alto (cfr CE)

• Invece con il sistema dell’ammortamento

– il valore delle immobilizzazioni corrisponde alla capacità effettiva della risorsa di generare reddito nei periodo successivi

– a fine esercizio, poiché

• l’utile registrato in CE è al netto dell’ammortamento

• ma non vi è stata un’uscita di cassa

….vi è un valore corrispondente alla quota annua di ammortamento che "resta in circolazione" nell’impresa (cassa, conto in banca o altre attività) e non viene distribuito: sarà utilizzato quando le immobilizzazioni saranno da sostituire.

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Stato Patrimoniale

PASSIVO (in migliaia di euro) 31.12.2002 31.12.2001

PATRIMONIO NETTO

Capitale proprio 4.023.816.861 4.023.060.528

Riserve 8.575.682.362 11.696.783.706

Utili portati a nuovo 1.146.812 -

Utile (perdita) d'esercizio (1.645.375.512) 150.809.707

Totale patrimonio netto 10.955.270.523 15.870.653.941

FONDI RISCHI E ONERI 3.144.986.390 1.612.737.578

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO 968.553.216 1.025.348.862

DEBITI 23.972.749.445 24.898.003.299

RATEI E RISCONTI 1.103.989.759 704.209.049

TOTALE PASSIVO 40.145.549.333 44.110.952.729

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Stato Patrimoniale

Passivo A) Patrimonio netto: è il capitale che compete alla proprietà (insieme dei diritti degli azionisti)

• I – Capitale sociale: valore delle attività (denaro, brevetti, impianti, terreni ….) conferite all’impresa dai soci, corrisponde al valore nominale delle azioni

• II– Riserve sovrapprezzo azioni: maggiore importo rispetto al capitale sociale dovuto ad emissione di nuove azioni a prezzo superiore al valore nominale

• III - Riserve rivalutazione: contropartita di rivalutazione di immobilizzazioni

• IV-VII - Altre riserve: stabilite per legge

• VIII – Utili (perdite) portati a nuovo: utili non distribuiti nei periodi precedenti ed utilizzati per “ricapitalizzare” l’azienda

• IX – Utili (perdite) dell’esercizio

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Stato Patrimoniale

Passivo B) Fondo per rischi e oneri: – accantonamenti per potenziali spese da sostenere: quiescenza

diverse da TFR, contenziosi fiscali…

Passivo C) Trattamento di fine rapporto (TFR) – accantonamento per dipendenti liquidato all’interruzione del

rapporto

Passivo D) Debiti – capitale versato da finanziatori terzi: istituto di credito,

obbligazionisti (mercato mobiliare)

– crediti commerciali (es. fornitori)

Passivo E) Ratei e risconti passivi – rateo passivo: uscite di cassa che avverranno posticipatamente

rispetto a costi correnti (cancellato quando si registra l’esborso)

– risconto passivo: entrate di cassa avvenute anticipatamente rispetto a ricavi futuri (cancellato quando si registra il ricavo in CE)

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Stato Patrimoniale

Passivo: Valore Patrimonio netto

- NOTA BENE: occorre distinguere il valore “contabile” del Patrimonio Netto (book value, dal Passivo SP) dal valore “di mercato”dell’impresa (market value)

– book value: valore di emissione delle azioni, nominale (capitale sociale) e maggiorato (riserve)

– market value: capitalizzazione di mercato

• valore a cui vengono scambiate le azioni nel mercato borsistico (prezzo moltiplicato per numero azioni);

• traduce le aspettative sulla capacità delle risorse aziendali di generare utili nel futuro registrate dal prezzo dei “cambi di mano” delle azioni

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Stato Patrimoniale

Passivo: Debito ed altre Passività

• Vi è una parte del debito “a breve” (liquidazione entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio) e una parte “consolidata” (a medio/lungo)

• Una parte del debito è esplicitamente a titolo oneroso: restituzione del capitale ed interessi; altra parte (es. debiti fornitori)non corrisponde ad un titolo di debito.

• Data la presenza del fondo TFR, i dipendenti possono essere considerati “creditori” dell’azienda.

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Stato Patrimoniale

Alcuni commenti su

Passivo Telecom Italia Spa 2002

• Le risorse di Telecom Italia Spa sono finanziate prevalentemente con capitale di terzi: in valore, solo il 27% (36% nel 2001) è di competenza della proprietà

• In particolare i debiti a titolo oneroso (“finanziari”, comprese obbligazioni, debiti verso banche e verso altre imprese) sono una voce importante delle attività: in valore, circa il 46% del Passivo (43% 2001); il 43% del totale dei debiti è “a breve”.

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Conto economico

Conto economico

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Conto Economico

• Conto economico: documento del bilancio che

– presenta transazioni (scambi) economiche avvenute nel corso dell’esercizio tra l’impresa e

• altri soggetti economici (fornitori, clienti, creditori, debitori, fisco..)

• esercizio precedente o successivo della stessa impresa

– il CE misura gli scambi da e verso l’impresa in un determinato esercizio

– per il CE gli altri esercizi sono “soggetti terzi” (ad es. WIP “ricevuto” dall’anno precedente o “consegnato” all’anno successivo)

– mostra se e quanto il valore della produzione remunera le risorse

• materiali, impianti, lavoro (consulenti, brevetti, concessioni...), capitale di terzi, servizi dello Stato, capitale proprio

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Conto Economico

• CE: Conto scalare di ricavi/proventi e costi/oneri in cui l’azienda è incorsa distinti per “gestioni”

– gestioni caratteristiche

• insieme di attività funzionali al business proprio dell’azienda

– gestione operativa: valore e costi della produzione

– gestione finanziaria: oneri e proventi finanziari

– gestioni non caratteristiche

• insieme di attività che dipendono da fattori esogeni, variabili da anno ad anno e da paese a paese

– gestione straordinaria: oneri e proventi dovuti ad eventi una tantum ed imprevedibili

– gestione fiscale: imposte

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Conto Economico

• NOTA BENE 1: grandezze flusso

– Il CE rappresenta i “flussi di risorse” in ingresso ed uscita dall’azienda sommati lungo l’esercizio

• in ingresso beni o servizi “consumati” dall’impresa – Esempio (per attività caratteristiche)

» materiali, lavoro, magazzini e WIP in ingresso, impianti

» capitale di debito…

• in uscita beni o servizi prodotti dall’azienda – Esempio (per attività caratteristiche)

» produzione venduta, WIP e altri prodotti “venduti all’esercizio successivo”,

» rendimenti di investimenti finanziari…

– i flussi di risorse sono rappresentati in valore monetario – costi/oneri: valore dei prodotti o dei servizi di input

– ricavi/proventi: valore degli output

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Conto Economico

• NOTA BENE 2: principio di competenza

– iscrizione in CE

• ricavi / proventi: nell’esercizio nel quale la risorsa prodotta diventa di proprietà del cliente o di altro destinatario

• costi / oneri: nell’esercizio nel quale viene iscritto il ricavo /

provento generato dalla risorsa “consumata”

• NB vi è sempre un effetto su SP (partita doppia, vd Costruzione bilancio)

– la manifestazione finanziaria (flusso di cassa in ingresso o uscita) può

• essere anticipata o differita

• essere concentrata in un unico esercizio (vd NB 3)

– esempi

• utilizzo di scorte di materiali acquistati in esercizi precedenti

• canoni di affitto incassato in anticipo rispetto all’esercizio di competenza

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Conto Economico

• NOTA BENE 3: ammortamenti ed altri costi “non cash”

– con riferimento a risorse di utilità pluriennale, il costo (valore del flusso in ingresso) registrato in CE è l’ammortamento annuo

• impianto 10.000€, vita utile 10 anni

– ammortamento, costo di CE: quota impianto “macinata” nell’esercizio, 1.000€

– corrisponde ad una riduzione Attivo SP: perdita di valore Immobilizzazione nell’esercizio t, da 10.000€·(10-(t-1))/10 a 10.000€·(10-t)/10

• Visione equivalente.

» Anno 1: flusso in ingresso dal fornitore 10.000€; in uscita verso l’anno 2: 9.000€; flusso netto: 1.000€

» Anno 2: flusso in ingresso dall’anno 1: 9.000€; in uscita verso l’anno 3: 8.000� ; flusso netto: 1.000�….

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Conto Economico

continua - NOTA BENE 3:

– alcuni costi non sono “cash”

• non corrispondono 1 a 1 ad uscite di cassa

• la serie di tali costi lungo più esercizi ha tuttavia una manifestazione finanziaria

– la serie degli ammortamenti annui di un immobilizzazione (costo di CE non cash) ha un corrispettivo nell’uscita di cassa per l’acquisto all’inizio della vita utile del cespite / immobilizzazione

– la serie degli accantonamenti annui del TFR di un dipendente(costo di CE non cash) ha un corrispettivo nell’uscita di cassa perla liquidazione alla fine del rapporto di lavoro

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Conto Economico

A) Valore della produzione

B) Costi della produzione

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

C) Proventi e oneri finanziari

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

E) Proventi e oneri straordinari

Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E)

F) Imposte sul reddito di esercizio

Risultato dell’esercizio (A-B+C+D+E-F)

Schema civilistico CE

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Schema Conto Economico

A) Valore della produzione:

1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni

2. Variazione delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti

3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione

4. Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni

5. Altri ricavi e proventi

B) Costi della produzione

6. Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

7. Per servizi

8. Per godimento di beni di terzi

9. Per il personale

10. Ammortamenti e svalutazioni

11. Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

12. Accantonamenti per rischi

13. Altri accantonamenti

14. Oneri diversi di gestione

Differenza tra valore e costi della produzione (A-B)

C) Proventi e oneri finanziari

15. Proventi da partecipazioni

16. Altri proventi finanziari

17. (Interessi passivi e altri oneri finanziari)

D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

18. Rivalutazioni (di partecipazioni, di immobilizzazioni finanziarie, di titoli)

19. (Svalutazioni (di partecipazioni, di immobilizzazioni finanziarie, di titoli))

E) Proventi e oneri straordinari

20. Proventi straordinari (plusvalenze, sopravvenienze attive, altri proventi)

21. (Oneri straordinari (minusvalenze, sopravvenienze passive, altri oneri))

Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E)

22. Imposte sul reddito di esercizio

Risultato dell’esercizio

Schema 2.2 manuale Giudici (2002)

39

Conto Economico

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40

Conto Economico

• CE (A) Valore della produzione: valore aggregato delle risorse prodotte, distinto in

– ricavi delle vendite e delle prestazioni: fatturato ottenuto dalla vendita di prodotti o di prestazioni e da attività puramente commerciali; il pagamento può essere pronto cassa o dilazionato

– variazioni di rimanenze, di lavori in corso, di lavori “in economia”: valutazione della produzione non completata o non venduta

– altri ricavi e proventi: attività non caratteristitiche (affitti..)

• CE (B) Costi della produzione: valore delle risorse consumate per la produzione

– materiali acquistati, variazione delle scorte, servizi

– lavoro

– ammortamenti: NB costo non cash

41

Conto Economico

• Differenza tra valore e costi della produzione: utile operativo

• CE (C) Proventi e oneri finanziari – interessi pagati sul debito (voce Passivo SP)

– proventi da partecipazioni e titoli di credito (voci Attivo SP, immobilizzazioni e a. correnti)

• CE (D) Rettifiche di valore di attività finanziarie

– rivalutazione o svalutazione di partecipazioni, in parte regolate dalla legge e in parte discrezionali

• CE (E) Proventi e oneri straordinari

– minusvalenze o plusvalenze dovute al realizzo di attività di SP a valore diverso da quello contabile

– minusvalenze o plusvalenze dovute a ri- o svalutazioni straordinarie di componenti patrimoniali

42

Conto Economico

• CE Imposte: – dirette

• IRPEG (Imposta sul reddito delle persone giuridiche)

– calcolata sul risultato ante imposte

– aliquota ordinaria: 36%

– possibili variazioni (es. crediti di imposta per attività di ricerca)

• IRAP (Imposta sul reddito delle attività produttive)

– calcolata sul valore aggiunto

– aliquota regionale

• in un esercizio sono versate quote di imposte correnti e quote di imposte di esercizi precedenti

– indirette, quali le imposte sugli immobili, sull’energia...

• Risultato dell’esercizio – l’Assemblea dei Soci di approvazione del bilancio decide

• quale quota va distribuita ai soci (dividendi)

• quale quota va ad incrementare il Patrimonio Netto (utili “messi a nuovo”), in un’apposita riserva di Passivo SP

43

Stato Patrimoniale

Alcuni commenti CE Telecom Italia Spa 2002 • Nei Costi della produzione

– Il 45% sono costi di servizi; dalla nota integrativa: • servizi di interconnessione ad altre reti (mobili, nazionali, internazionali)

• servizi di installatori e manutentori della rete

– gli ammortamenti ammontano al 25%, mentre i costi del lavoro a circa il 20%

• Gli oneri straordinari sono stati assai elevati – superano l’utile operativo: -172% (-85% nel 2001)

– la nota integrativa evidenzia che si tratta di svalutazioni straordinarie di partecipazioni.

• Grazie alla gestione finanziaria la perdita è contenuta: +25 sull’utile operativo (10% nel 2001)